Whipper (2001). Nasce in Kentucky il tredici marzo del 2001 presso gli allevamenti della Flaxman Holdings ltd, società americana satellitare degli eredi Niarchos, quale notevole incrocio delle tre principali linee di sangue della moderna ippica: 3x4
Northern Dancer, 4x5
Native Dancer e 5x5
Nasrullah. La madre
Myth to Reality, ex Niarchos,
ha vinto quattro corse, dai 2.100 ai 2.400 metri in Francia, di cui due listed race, seconda in Gruppo 3 a Evry. Sesto prodotto di questa fattrice, fin lì non eccelsa in razza ma poi capace di produrre, in due anni, due autentici campioni: il qui presente
Whipper e la femmina
Divine Proportions (da
Kigmambo, ovvero il fratello pieno di
Miesque Son), 3/4 sorella di
Whipper, vincitrice di nove corse consecutive (su dieci disputate) di cui cinque Gruppi 1, un Gruppo 2 e due Gruppi 3, battuta in pista da
Whipper. Tra gli altri fratellastri si segnala il vincitore in listed
Assos, e i piazzati in pattern race
Mythical Kid e
Indigo Myth. Di particolare rilievo è poi lo zio della madre
Myth to Reality, il vincitore del
Derby di Epson e del
Derby Irlandese ovvero
Shirley Heights.
Morfologia media, 1 metro e 62 al garrese, quadribalzano con un evidente lista sul muso, dimostrerà di prediligere la breve distanza arrivando a un massimo di 1.600 metri. Viene battezzato con un nome curioso, di uso tra gli appassionati di alpinismo. Il termine "
whipper" indica una particolare tipologia di caduta durante la scalata di una parete rocciosa, con lo scalatore imbracato da una corda funzionale a evitare che vada giù in caduta libera.
Importato in Francia, finisce sotto l'occhio protettivo di Robert Collet che lo prepara intravedendone dei mezzi importanti. Stranamente i Niarchos lo cedono e così debutta per i colori di Elias Zaccour a Deavuille, sui 1.000 metri, in categoria Gruppo 3. Prova alquanto difficile che vede in pista anche l'italiano
In Dublin, presentato da Peraino con Maurizio Pasquale in sella.
Whipper finisce quinto su otto partenti, a quattro lunghezze dal vincitore. Collet non lo risparmia, mandandolo in pista cinque volte in appena due mesi. Scende di categoria subito due settimane dopo, a Vichy, in condizionata sui 1.000 metri, ma non palesa ancora i miglioramenti sperati. Vince bene
Black Escort, che poi si piazzerà in tre pattern race. Dietro alla femmina finiscono in fotografia in tre.
Whipper è terzo, con una corta testa a sfavore e un muso di vantaggio sul quarto.
Collet lo ripropone in Gruppo 3, nel
Prix de Cabourg, sui 1.200 metri. Il cavallo è, ancora una volta, ai margini del podio. Quarto, però ben distante dai primi tre con vittoria del Niarchos
Denebola, futura vincitrice in Gruppo 1. Due settimene dopo, il 18 agosto, arriva però il primo acuto.
Whipper si toglie la qualifica di maiden vincendo una condizionata a Chateaubriant da 11.000 euro al primo. Vince comodo, di tre, su soggetti però non probanti e con la seconda piazzata proveniente dalle reclamare. Collet però lo vuole campione e lo rispara in pattern race dodici giorni dopo, il campo gli darà ragionissima.
Whipper vince a sorpresa il
Prix Morny Casinos Barriere (
Gr.1) sui 1.200 metri di Deauville. Batte di due lunghezze i due cavalli che lo avevano battuto nelle precedenti uscite ovvero
Much Faster (vincitore nel Gruppo 3 del debutto e reduce da un'ulteriore affermazione in Gruppo 2) e la Niarchos
Denebola. Tra i battuti, a quattordici lunghezze e mezzo, il futuro stallone
Colossus. Nelle casse di Zaccour piovono oltre 140.000 euro e un balzo, nel timeform inglese, da 93 a 117 punti. Arriva anche un'offerta faraonica di R. C. Strauss che convince Elias Zaccour a cedere il puledro. Con i nuovi colori, strisce bianco e verdi orizzontali, Collet, che ne resta l'allenatore, organizza la trasferta del cavallo nell'olimpo di Newmarket, in Inghilterra. Prende così parte, alla quota di 16 a 1, allo
Shadwell Stud Middle Park Stakes (
Gr.1) sui six furlong (1.200 metri). La corsa, dove sono presenti anche i futuri stalloni
Colossus (100 a 1) e
Kheleyf (5 a 1), entrambi non piazzati, ha un esito thrilling che porta alla squalifica del vincitore: il favoritissimo
Three Valleys. Ai controlli antidoping il cavallo viene infatti trovato positivo. La squalifica porta così
Whipper a piazzarsi ai margini del podio con un ottimo quarto posto che frutta 14.000 euro. Vince
Balmont davanti a un estremo outsider bancato 50 a 1.
Lo stato di forma si rivela ad alti livelli diciotto giorni dopo, alla vigilia di halloween, a Mainson Lafitte dove
Whipper vince la sua seconda classica, sempre sui 1.200 metri, galoppati in 1.14.70. Non lo frena neppure il primo approccio col terreno pesante. Vince di due e mezzo il
Criterium de Maisons Lafitte (
Gr.2), battendo un altro cavallo che lo aveva battuto agli inizi ovvero
Black Escort, relegato a cinque lunghezze, in terza posizione.
Corre meno a tre anni, ma sempre in massima serie. Rientra dopo sei mesi di riposo a Mainson Lafitte sui 1.400 metri, vincendo per dispersione (otto lunghezze sul secondo) in condizionata da 22.500 euro al primo, ancora sul pesante. Collet lo promuove a soggetto di massima categoria e lo propone nei successivi ingaggi stagionali sempre in Gruppo 1, a partire dalla seconda trasferta a Newmarket nelle
2.000 Ghinee (Gr.1). Apprezzato al gioco, 9 a 1, chiude quinto, dietro di circa due lunghezze, tra gli altri, ad
Azamour, ma abbondantemente avanti al favortio netto
One Cool Cat e a
Three Valleys. Si rivede in pista due mesi dopo, a Deauville, nel
Prix Maurice de Gheest (
Gr.1). Collet accorcia la distanza, portando il suo allievo di nuovo sulla velocità. 1.300 metri, corsi a 1.16 netti e secondo posto in lotta serrata in un campo di gara che comprende diciotto concorrenti. Perde di un'incollatura dall'ospite inglese
Somnus, salvandosi però di medesima misura da due avversari. Il piazzamento frutta circa 45.000 euro. Neppure il tempo di rifiatare. Una settimana dopo ancora in pista, sulla medesima pista, nel
Prix du Haras de Fresnay (
Gr.1) sulla distanza del miglio.
Whipper sbaraglia la concorrenza, battendo di una lunghezza il Niarchos
Six Perfections facendo mordere le mani allo stesso staff per averlo ceduto da yearling. Tra i battuti, nettamente, anche i Godolphin
Kheleyf e
Byron oltre il "nostro"
Salselon, giubba Briantea, discreto quinto. E' la vittoria più remunerata per il cavallo che intasca 228.000 euro e tocca il suo apice assoluto nel rating inglese che si assesta su 124 punti.
Il finale di stagione è in lieve declino. Quinto, al debutto, sulla pista di Longchamp, sempre in Gruppo 1, dove torna a esser battuto da
Denebola, battendo comunque, sulla distanza del miglio, il tedesco
Paolini e il nostro
Le Vie dei Colori della scuderia Archi Romani. Collet opta poi per una trasferta intercontinentale sbarcando negli Stati Uniti nell'impianto di Lone Star Park dove
Whipper. a fine ottobre, prende parte al
NetJets Breeders' Cup Mile (
Gr.1). La corsa si rivela molto combattuta e soprattutto equlibrata. Il responso finale mostra dodici cavalli racchiusi in cinque lunghezze. La fortuna non sorride all'equipe francese che raccoglie un non reddizio decimo posto, con davanti un soggetto come
Six Perfections, terzo, battuto in patria. Vince
Singletary davanti ad
Antonius Pius.
L'ultima stagione di corse, a quattro anni, va in scena nel 2005, anno in cui
Whipper, piuttosto costante in tutta la sua carriera, si mantiene su livelli eccelsi. Vince una sola volta, di nuovo sui 1.300 metri, a Deauville riportando il suo terzo Gruppo 1: il
Prix Maurice de Gheest. Il tempo del cronometro è inferiore di circa un secondo rispetto all'edizione precedente, ma sufficiente a centrare la corsa. Il campione uscente
Somnus naufraga in decima posizione, è allora
Goodricke dello Sheikh Mohammed a contendere la vittoria a
Whipper, finendogli a mezza lunghezza. A oltre tre lunghezze giungono gli altri. Una sola vittoria, abbiam detto, cui fanno seguito però cinque ulteriori piazzamenti che fruttano 351.441 euro complessivi ovvero la più alta somma vinta in una stagione dal cavallo. Terzo al rientro (dopo sei mesi) a Saint Cloud nel
Prix du Moguet (
Gr.2) e quarto nel successivo ingaggio, sempre sul miglio, a Chantilly nel
Prix Chemin de Fer du Nord (
Gr.3). Si rilancia a Deauville col ritorno sui 1.300 metri, nella corsa sopra indicata, e tenta di nuovo di scalare la vetta che conduce agli Stati Uniti. Difende alla grande il titolo conquistato l'anno precedente nel
Prix du Haras de Fresnay (
Gr.1), disputato da appena sei concorrenti, arrendendosi al solo
Dubawi della Godolphin che, favorito da un discarico di tre chili, lo regola di una lunghezza e mezzo. Quarta, a circa tre lunghezze e mezzo da
Whipper, arriva la sorellastra di quest'ultimo
Divine Proportions, trattenuta in scuderia dalla Niarchos.
Altro piazzamento in Gruppo 1, un mese dopo, a Longchamp nel
Prix du Moulin de Longchamp (
Gr.1) dove batte di una lunghezza circa l'Incolinx
Altieri. Chiude la carriera a fine ottobre con un redditizio quarto posto a Belmont Park, negli Stati Uniti, dove riporta 62.771 euro nel
NetJets Breeders' Cup Mile (
Gr.1).
Strauss lo cede in Irlanda alla Ballylinch Stud, che lo mette disponibile al tasso di monta di 12.000 euro. Saluta così la carriera con uno score di 19 corse (due delle quali in Inghilterra e due negli Stati Uniti),
6 vittorie (1.100-1.600 m.) tutte in Francia e 9 piazzamenti (uno degli quali negli Stati Uniti e uno in Inghilterra) vincendo in carriera
947.655 euro. Vincitore di quattro pattern race, di cui tre Gruppi 1 e un Gruppo 2, piazzato in otto pattern race di cui cinque Gruppi 1.
WHIPPER
(Foto horseracingnation.com)
Entra in razza nel 2006 in Irlanda dove rimane fino alla stagione 2010 compresa, per poi fare ritorno, al suo sesto anno di monta, in Francia presso la Haras du Mezeray e dal 2016 all'Haras du Gelos. Stabile tra i 12.000 e i 10.000 euro di tasso di monta in Irlanda, vede calare il valore del proprio seme a 7.500 euro al primo anno di monta francese, ritoccato a 8.000 euro nel 2013, e quindi progressivamente ridotto sino agli attuali 3.000 euro. Decisamente migliore nei primi tre anni di monta, quelli irlandesi ma con prodotti richiesti dal mercato francese, subisce un evidente deterioramento riproduttivo sotto il profilo qualitativo dopo la cessione in Francia. All'undici gennaio del 2016 era stimato quale vincitore, nel ruolo di stallone, di 282 corse su un totale di circa 3.200 prove per un ammontare di vincite prossimo ai 10 milioni di euro. Circa 400 i suoi figli. Al 23 gennaio 2017 il suo score, in Francia, è fatto da 119 vincitori per un totale di 284 vittorie. Solo in trentasette i cavalli capaci di vincere più di due corse in territorio transalpino, conteggiando anche gli ostacoli. 23 i vincitori in Italia, più
Roches Cross in ostacoli, per 81 vittorie complessive. In 30 i vincitori in prove anglo-irlandesi ad aver vinto più di due corse. Non fantasmagorica la produzione in piano dunque, ma neppure disprezzabile, con solo tre figli capaci di vincere in Gruppo 1, e altri due vincitori in Gruppo 2 oltre sette ulteriori soggetti vincitori in Gruppo 3 per un totale di dodici vincitori in categoria di gruppo cui sono da aggiungersi altri dodici vincitori in listed race. Vittorie d'elite ottenute in quattro continenti (Asia, Oceania, America ed Europa). Interessante il posizionamento nella classifica francese dei riproduttori in piano col record di 57 vittorie marcato nel 2016 (ottavo in graduatoria per vittorie). Ottavo anche nel 2015 e settimo nel 2014 (con 47 vittorie), tra le 25 e le 31 vittorie nei quattro anni precedenti. Su tutti brilla il campione del Qatar
Very Nice Name, ritirato in razza in Francia nel 2015 al misero tasso di monta di 1.200 euro. Secondo i dati riportati dal curriculum si tratta del cavallo più quotato in tutta la produzione
Whipper, sia per tipologia di corse vinte sia per l'ammontare delle vincite riportate (meglio di lui solo un altro soggetto che ne ha condiviso l'escursioni in Arabia). Noi però non ne siamo molto convinti sotto il profilo reale. Nato quale frutto del terzo anno di monta dello stallone, non si rivela particolarmente significante in Francia dove muove i suoi primi passi agli ordini di Head. Vince in condizionata in provincia al debutto a due anni, riportando poi una serie di piazzamenti in condizionata. Migliora soprattutto a seguito del passaggio di training in favore di De Mieulle che gli allunga la distanza e, soprattutto, lo sposta in Qatar dove il soggetto si trasforma trasformandosi nel miglior tre anni della nazione. A cavallo tra i tre e i quattro anni, a perfetto agio sulla pista di Doha e in riuscita simbiosi con l'italiano Convertino, vince cinque corse consecutive con il fiore all'occhiello costituito dall'
H H the Emir Trophy Thoroughbreds International (
Gr.1) con premio al primo di circa 178.000 euro. Sul medesimo tracciato vince inoltre il
Derby del
Qatar (
Gr.1) da 72.000 circa al primo, l'
H H Heir Apparent Trophy (
Gr.1), lo
Sheikh Mohammed Bin Khalifa al Thani Trophy (
Gr.2) e il
Khor al Adaid Cup (
Gr.3). La consacrazione però arriva col terzo posto ottenuto in Dubai, sulla pista di Meydan, a quattro anni, nel faraonico
Dubai Sheema Classic Presented by Longines (
Gr.1) dove, al debutto sulla pista e contro ogni pronostico (66 a 1 la quota, estremissimo outsider) porta a casa un "premio di consolazione" da 379.000 euro e tocca il suo apice di rating inglese fissato a 116 punti. De Mieulle prova allora a qualificarlo anche in Europa, facendolo sbarcare ad Ascot nel prestigioso
King George VI and the Queen Elizabeth Stakes (Gr.1) dove però arriva un settimo posto, penultimo, a distacco. Riproposto in Francia, si rende onore con due piazzamenti d'elite che gli valgono il futuro da stallone: secondo nel
Qatar Prix Foy (
Gr.2) di Longchamp e quarto nel
Lucien Barriere Gran Prix de Deauville (
Gr.2). Prende poi parte all'edizione del 2013 del
Prix Arc de Triomphe (Gr.1) di Longchamp dove finisce penultimo. Chiude la carriera, ad alti livelli, ancora a Doha, dove si piazza secondo nella
Gold Cup del Qatar (
Gr.1). Ha preso parte a 20 corse, la metà delle quali in Arabia (nove in Qatar e una in Dubai), da due a cinque anni, riportando
6 vittorie (1.400-2.400 m.), di cui una in Francia e cinque in Qatar, con tre affermazioni in Gruppo 1, una in Gruppo 2 e una in Gruppo 3, e con 10 ulteriori piazzamenti per un totale di
925.081 euro di vincite.
Gli altri due vincitori di Gruppo 1 sono due femmine, molto diverse tra loro: una velocista e l'altra miler. La migliore tra le due, per i maggiori trascorsi in categoria d'elite, è stata
Wizz Kid. Allevata in Irlanda dalla Ballylinch Stud, proprietaria all'epoca anche di
Whipper, è frutto del secondo anno di monta dello stallone. Esportata in Francia, ha espletato la propria carriera agonistica agli ordini di Robert Collet, prendendo parte, da due a quattro anni, a 15 corse, tutte in pattern race meno il debutto, (quattro in Inghilterra e una negli Stati Uniti), riportando
4 vittorie (1.000 m.) tra cui il
Qatar Prix de l'Abbaye de Longchamp (
Gr.1) e due edizioni del
Prix du Gros Chene (
Gr.2) a Chantilly, piazzata inoltre per 4 volte con i secondi posti nel
Prix Maurice de Gheest (
Gr.1) a Deauville, nel
Criterium de Maisons Lafitte (
Gr.2) e nel
Qipco British Champions Sprint Stakes (
Gr.2) ad Ascot, quarta infine nel
Prix Robert Papin (
Gr.2) di Maisons Lafitte. Ha tentato anche il
Betfred Spint Cup (Gr.1) ad Haydock Park, finendo sesta. Ritirata in razza quale fattrice con esiti ancora da scoprire. Vince in carriera
571.000 euro. Si tratta della prima cavalla vincitrice in Gruppo 1 nella produzione
Whipper con successo marcato in data 7 ottobre 2012.
L'altra femmina si è distinta anche in Italia dove ha colto la sua migliore performance. Classe 2011, allevata in Francia, risponde al nome di
Waikika. Ha corso 29 volte, da due a cinque anni, (due volte in Italia e una in Germania), ottenendo
6 vittorie (1.600-1.650 m.). Dopo aver vinto due prove a due anni in provincia, è stata capace di ritornare alla vittoria solo a quattro e a cinque anni. Carriera in crescendo, ottiene il meglio proprio in vecchiaia passando dagli handicap principali francesi a vincere le sue uniche due pattern race, con piazzamento in una terza, nelle tre ultimi corse disputate prima di esser indirizzata all'attività riproduttiva. Si è aggiudicata a sorpresa il
Premio Vittorio di Capua (
Gr.1) a Milano, mettendosi dietro
Kaspersky, con premio da 106.000 euro al primo, oltre - sempre a sorpresa - al
Grand Prix Anjou Bretagne-Asselco (
L) a Nantes. Vanta poi 9 piazzamenti tra cui il secondo posto nel
Bereguardo (
L) a Milano, e i terzi posti nel
Prix des Reservoires (
Gr.3) e nel
Prix Quincey Barriere (
Gr.3) a Deauville per un totale di
267.166 euro con punta di rating inglese fissata a 110.
WHIPPER
Di rilievo, ma mai vincitore in Gruppo 1, il castrone
Royal Bench, cavallo dal primo anno di monta, unico a vincere in pattern race negli Stati Uniti nella produzione
Whipper, ma soprattutto è il soggetto che ha toccato il più alto livello di rating inglese con i suoi 119 punti di massimale. Importato in Francia da yearling dallo Strauss che era stato proprietario del padre, disputa la prima parte di carriera in Francia per poi trasformarsi in un globe trotter intercontinentale. Prende parte a 26 corse, da due a sette anni, con apparizioni anche a Singapore, Hong Kong e Stati Uniti. Ottiene
6 vittorie (1.600-2.400 m.), quattro delle quali in Francia e le altre due negli Stati Uniti, tra cui il
Qatar Prix Daniel Wildenstein (
Gr.2) a Longchamp con circa 75.000 euro al primo, prestazione a cui fa seguito la trasferta a Hong Kong, sulla pista di Sha Tin, dove ottiene un clamoroso secondo posto nel
Cathai Pacific Hong Kong Mile (
Gr.1) che gli frutta introiti per 315.000 euro; vince poi il
Prix du Haras de la Huderie (
L) a Deauveille e il
Cape Henlopen Stakes (
L) a Delaware Park, sull'inusuale distanza dei 2.400 metri (per lui che è un miler puro), all'età di sei anni. Riporta poi 6 piazzamenti tra cui, oltre al citato secondo posto a Hong Kong, i quarti posti nel
Dubai Duty Free (
Gr.1) a Meydan con introito di 187.000 euro e nel
Prix du Haras de Fresnay (
Gr.1) a Deauville. Vince circa
982.000 euro, la somma più alta riportata tra i figli dello stallone qui analizzato.
Vittoria in Gruppo 2 anche per la femmina
Pollyana,
ennesima irlandese nata nel 2009 ma cresciuta agonisticamente in
Francia. Una partenza dal basso la sua, con quattro vittorie, di cui
tre consecutive tutte a reclamare, a due e tre anni prima di salire
di categoria con risultati imprevedibili, date le premesse, dovuti
all'esplosione a quattro anni in pattern race. Ha corso 27 volte (una
volta in Irlanda e una in Inghilterra), da due a sei anni,
riportando
8 vittorie (1.400-1.800), tra cui il
Prix Daniel
Wildenstein (Gr.2) e il
Prix Casimir Delamarre (L)
entrambi a Longchamp, e 9 piazzamenti tra i quali i secondi posti
nel
Prix de Montretout (L) a Longchamp e nel
Prix
Urban Sea (
L) a Le Lion d'Angers, i terzi nel
Prix
d'Ispahan (Gr.1) e nel
Prix du Palais Royal (Gr.3)
entrambi a Longchamp, quarta poi nel
Qipco British Champions
Filles & Mares Stakes (Gr.1) ad Ascot. Vince in
carriera circa
383.000 euro.
Altri sette vincitori in Gruppo 3 tra cui merita maggior cenno la
velocista Dolled Up, da ricordarsi quale la prima
vincitrice in assoluto in categoria pattern race (successo marcato il
5 luglio del 2009) nella produzione Whipper. Prodotto del
primo anno di monta, frequentatrice abituale di corse di gruppo, ha
disputato 11 corse, da due a tre anni, riportando 2 vittorie
(1.000-1.200 m.) tra cui il Prix du Bois (Gr.3) a
Chantilly, e 6 piazzamenti, tutti a due anni, tra cui il secondo
posto nel Prix d'Arenberg (Gr.3) a Chantilly, i terzi
posti nel Criterium de Maisons Lafitte (Gr.2) e nel
Prix Robert Papin (Gr.2) entrambi a Maisons Lafitte e
il quarto posto nel Darley Prix Morny (Gr.1) a
Deauville. Vince circa 130.000 euro.
Vincitore in categoria elitaria in Oceania l'irlandese Beyond
Thankful, allevato da Bolger, e avviato alla carriera
agonistica in Irlanda prima di prendere, a quattro anni, la via
dell'Australia dopo undici corse in patria e una sortita, da non
piazzato, in Gruppo 1 a Chantilly. È il miglior figlio di Whipper
ammirato in Oceania. Ha preso parte a 50 corse, da due a sei
anni, ottenendo 8 vittorie (1.400-2.300), di cui una in
Irlanda e il resto in Australia, tra cui la Gold Newcastle Cup
(Gr.3) a Newcastle in Australia e il Carlton Mid Wyong
Gold Cup (L) a Wyong, e 18 piazzamenti con i secondi posti
nel JRA Killavullan (Gr.3) a Leopardstown, nel Wagga
Wagga Gold Cup (L) a Wagga Wagga e nell'Atc Cup (L)
a Rosehill, il terzo posto nel Platinum Stakes (L)
a Cork e i quarti posti nello Sharp Japan Racing Assoc Plate
(Gr.3) a Randwick, nel P.W. McGrath Memorial Ballisax
Stakes (Gr.3) e nell'Eyrefield Stakes (L)
entrambi a Leopardstown, nell'Atc Cup (L) e nel
Premier's Cup (L) a Rosehill. In totale ha preso parte
a diciotto pattern race australiane, cinque irlandesi e una francese,
vincendone due e piazzandosi in nove. Vince in carriera circa 460.000
euro di cui solo 30.000 conquistati in Irlanda.
Interessante poi l'irlandese Mayhem, femmina classe
2011, che ha preso parte a 11 corse, da tre a quattro anni, correndo
sempre in Francia fatta salva per un'incursione in Italia, centrando
5 vittorie (1.850-2.400 m.), tra cui il Prix Allez France
(Gr.3) a Chantilly e il Prix Joubert (L) a
Saint Cloud, e 6 piazzamenti con il secondo posto nel Qatar Prix
de Royallieu (Gr.2) a Longchamp, il terzo nel Prix
Corrida (Gr.3) e nel Prix de la Porte de Madrid (L)
a Saint Cloud oltre al quarto nel Lydia Tesio (Gr.1) a
Roma, per un totale di 188.270 euro.
Similare la carriera della femmina Topeka, dal terzo
anno di monta, nata in Irlanda ma sempre in pista in Francia agli
ordini di Collet. In pista 9 volte, da due a tre anni, con 4
vittorie (1.400-1.600 m.) tra cui il Prix Miesque (Gr.3)
a Maisons Lafitte e il Criterium de Lyon (L) a Lyon
Parilly, e 2 piazzamenti culminanti nel terzo posto nella Poule d'Essai
des Pouliches (Gr.1) a Longchamp. Vince 155.000 euro.
Si distingue poi l'italiana Malagenia, allevata dalla Nuova
Sbarra nel 2008, con una vittoria in Gruppo 3 e tre piazzamenti in
pattern race per un totale di guadagno di poco superiore ai 100.000 euro. Analizzeremo meglio qui di seguito nella parte dedicata ai prodotti italiani.
Meno intensa la carriera della classe 2011 Kalsa,
allevata in Irlanda ma con carriera sviluppata interamente in Francia
agli ordini del Collet. Ha corso solo 5 volte, con assenza dalle
piste, dopo il debutto da non piazzata a due anni, di sette mesi. Ha
riportato 3 vittorie (1.400-1.800), senza nessun ulteriore
piazzamento, aggiudicandosi il Prix Edmond Blanc (Gr.3)
a Saint Cloud e il Prix Ceres (L) a Fontainebleau per
un totale di 75.500 euro.
Considerazione finale per il vincitore dell'est a cui è dedicata
questa scheda: Roches Cross. Classe 2008, allevato da
Bolger, debutta e vince in Irlanda per esser poi ceduto in Repubblica
Ceka. Per quel che riguarda la carriera in piano, prende parte, da
due a sei anni, a 20 corse, riportando 9 vittorie (1.400-2.400
m.), tra cui il Derby della Repubblica Ceka (Gr.3) a
Velka Chuchle, e 6 piazzamenti col secondo posto nel Velka Jarni
Cena Holdinou Rabbit (L) a Velka Chuchle. Tenta tre
sortite all'estero, in Gruppo 2 a Baden Baden, in Gruppo 3 a
Bratislava e in Listed a Vichy, senza però piazzarsi. Prima di
passare agli ostacoli garantisce ai suoi proprietari un totale di
93,500 euro e un massimo di rating inglese di 104 punti
che gli vale il ventiduesimo posto nella classifica ranking di
famiglia.
Una dozzina circa gli ulteriori vincitori in categoria Listed Race. Vale la pena menzionare Wazn, dal primo anno di
monta, spedito in Australia dopo sei corse in Francia con una
vittoria e quattro piazzamenti. Emigrato in Oceania ha preso parte a
trentotto ulteriori corse per un totale complessivo di 44 corse in
cui è riuscito a riportare un totale di 7 vittorie, con due
vittorie in L e quattro ulteriori piazzamenti in medesima
categoria oltre un quarto posto in Gr.2 per un totale di
318.000 euro che lo rende il secondo miglior prodotto in
Australia da Whipper.
Degno di menzione anche Yaa Wayl, 114 punti di rating
inglese ovvero il quarto posto in questa speciale classifica.
Altro prodotto del primo anno di monta, ha corso a due e tre anni in
Inghilterra, riportando quattro vittorie tra cui una L a York
e un ulteriore piazzamento in medesima categoria. Esportato negli
Emirati Arabi, ha vinto a Jebel Ali ed è giunto terzo in L ad
Abu Dhabi, quarto anche in un'ulteriore L a Newbury per un
totale di 165.000 euro.
Nel reparto destinazioni esotiche facciamo notare le tre vittorie a Hong Kong
per Bygone Age, ribattezzato Intellectualstride,
esportato dall'Irlanda, dove aveva vinto una volta (per un totale
dunque di quattro successi). Ha conquistato l'interessante somma di 280.000 euro quale provento delle sue performance. Abbiamo poi individuato un vincitore in Svezia che
risponde al nome di Bullwhip. Vincitrice in Germania e ivi pluripiazzata in Listed, in due circostanze anche in Italia, Lana Jolie. Sei i vincitori, tutti in piano,
da Whipper in Repubblica Ceka. Oltre a Roches Cross,
segnaliamo Wicker Stone, Bilge Kagan, Ella, ma soprattutto
Talar (secondo classificato nel Derby Ceko, Gr.3;
e vincitore in L) e The Mole Catcher, vincitore
anche in Slovacchia dove ha conquistato una L piazzandosi poi
in una seconda. Piazzamento in Listed anche per Almond Magic, questa volta
però in Ungheria.
Quattro i figli vincitori in Spagna ovvero Vetonia (tre vittorie in categoria D a La Zarzuela), Amarie (una vittoria in categoria C a San Sebastian), Abantos (una vittoria in categoria D a La Zarzuela) e Nova San (una vittoria in categoria D a La Zarzuela) su un totale di nove scesi in pista, tutti in piano, per un totale di sei vittorie su 73 corse (8,2% la percentuale vittorie.).
Record di corse marcato, in Francia, da
Raphaelus sceso in
pista in 91 circostanze, spesso su piste provinciali. Record di
vittorie invece in favore dell'italiano
Colpevole con 14 successi davanti a
Best Trip, vincitore in
Inghilterra di 12 corse in piano. Record assoluto, tra piano e
ostacoli, invece proprio per
Roches Cross risultato vincitore
in 14 circostanze (10 delle quali in piano) e in linea per ritoccare il record. Il primo prodotto da
Whipper a risultare vittorioso è stata
la discreta
Atasari, a Curragh, Irlanda, il 4
maggio del 2009 per i colori Bolger, in seguito seconda classificata in
tre pattern race sia in Inghilterra che in Irlanda in categoria
Gr.2,
Gr.3 e
L. Cavalla che si è distinta molto bene anche in
razza, generando
Azari, vincitrice in Listed Race e in HP
Principali in Italia oltre che piazzata in Gr.2, Gr.3 e Listed.
Circa una sessantina i prodotti del primo anno di monta, quasi dimezzati l'anno successivo e di
nuovo risaliti. Eloquente il deterioramento qualitativo dei prodotti al decorrere degli anni col meglio della produzione concentrato nei primi tre anni di monta. Gli ultimi prodotti veramente qualitativi sono datati 2011.

VERY NICE NAME
il miglior prodotto nella produzione Whipper,
forte di tre vittorie in Gruppo 1
e di quasi un milione di euro di vincite.
(Foto Legrandcourgeon.com)
Decisamente meno brillante l'apporto di questo stallone in Italia dove, ospiti e ostacoli a parte, sono apparsi quaranta figli, ventidue dei quali allevati in Italia (altri tre soggetti allevati in Italia non sono mai apparsi in pista). Solo ventitre (più l'ospite
Waikiki), in piano, sono risultati vincitori e tra questi solo quattro sono degni di particolare nota, essendo gli altri soggetti da prove di minima. 78 le vittorie riportate in Italia in piano, con punta di 14 vittorie (18% del complessivo) di
Colpevole, seguito da un trio costituito da
Whip Storm, Whipper Express e
Umbybest con sette vittorie (i quattro insieme, per rendere idea, raggiungono la quota del 45% delle vittorie).
Malagenia è risultata di gran lunga il prodotto più qualitativo. Allevata dalla Nuova Sbarra, quale prodotto del secondo anno di monta, ha preso parte, sempre per i colori de La Nuova Sbarra, a 16 corse,
da due a cinque anni, riportando
4 vittorie (1.000-1.400), col
fiore all'occhiello costituito dal successo nel
Premio Chiusura
(Gr.3) a Milano. Vincitrice anche nel
Jebel Ali
Racecourse (Hp Principale) a Roma. Molto interessanti i
piazzamenti, 6 in tutto, coi secondi posti nel
Premio Sergio
Cumani (
Gr.3), nel
Premio Eupili (
L) e nelle
LXXVIII Royal Mares e
(L) a Milano, terza nel
Premio
Nogara (
L) sempre a Milano. Non piazzata nel
Regina
Elena e nel
Lydia Tesio. Ha vinto in carriera
107.270
euro. È l'unica vincitrice in pattern race in Italia, oltre
all'ospite
Waikika, nella produzione
Whipper. Vanta
invece piazzamenti in pattern race un secondo prodotto, oltre
all'ospite tedesca
Lana Jolie (seconda nel
Giovanni Falck e
quarta nel
Premio Terme di Merano, entrambe
L) e al
francese
Mayhem, che risponde al nome di
Whifel..
Allevato nel 2007, dunque primo anno di monta dello stallone, da
Stefano Stivali, ha anch'esso difeso i colori de La Nuova Sbarra.
Solo 9 corse disputate, da due a quattro anni, con una pausa di dieci
mesi tra i tre e i quattro anni,
1 vittoria (1.600 m.) e 4
piazzamenti col terzo posto nel
Premio Daumier (L) a
Roma e appena 14.569 euro di vincite. Affidato a Paolo Favero per
intraprendere la carriera in ostacoli, sarebbe stato il primo figlio
di
Whipper a misurarsi con le siepi italiane, si infortuna
alla vigilia del debutto a Roma.
Poco altro da segnalare se non il regolare miler Colpevole,
cavallo col maggior numero di vittorie in piano in tutta la
produzione mondiale di Whipper, con 14 vittorie in 56 corse
con un bottino di 88.000 euro (secondo per entrate in Italia nella
produzione dello stallone). Allevato da Francesca Turri nel 2009, ha
difeso i colori della medesima disimpegnandosi in handicap anche
principali, terzo nel Premio Fiume (Hp Principale) a Milano e
quarto nel Premio delle Alpi (Hp Principale) a Merano. Di
livello lievemente inferiore il velocista Whip Storm, ex
Bolger fratello pieno di Roches Cross finito poi in Lazio e da qui nel siracusano, 47 corse in
carriera, quarantatré in Italia, con 7 vittorie, tutte a Siracusa.
20 i piazzamenti, secondo nel Premio del Mediterraneo (Hp
Principale) a Siracusa. Vince in carriera 45.709 euro (quarto per
introiti in Italia). Meglio di lui, per ammontare somme riscosse,
Whiggamore, prodotto congegnato da Elena Alberti, risalente
anche lui al primo anno di monta dello stallone. 50 corse disputate,
5 vittorie e 21 piazzamenti per 47.000 euro di vincite che gli
valgono il podio in Italia.
Il primo cavallo da Whipper a vincere in Italia è stato il
modestissimo Vin Brule, vincitore di una vendere nel
soppiantato impianto di Albenga in data 28 dicembre 2009.
Dunque una produzione che ha visto vincere circa il 50% dei cavalli
scesi in pista, ma quasi tutti in modesta compagnia. Risultati che si
riflettono nell'allontanamento marcato da parte dei nostri allevatori
e dei nostri proprietari dai prodotti
Whipper, tanto che il
più giovane cavallo generato da quest'ultimo che si è disimpegnato
in Italia risale al 2012, mentre gli ultimi prodotti allevati in
Italia da
Whipper sono del 2010.
MALAGENIA
il miglior prodotto dell'allevamento italiano
da Whipper. Vincitrice del Premio Chiusura (Gr.3)
(Foto lanuovasbarra.it)
Molto residuale l'importanza come riproduttore di ostacolisti, basti
pensare che il qui presente Roches Cross è il solo soggetto
ad aver corso in ostacoli in Italia e in Repubblica Ceka, oltre a
essere l'unico ad aver vinto in Gruppo 1 e in pattern race.
Quasi del tutto ignorato in Francia, dove ha comunque corso il
figlio che ha vinto il più alto ammontare di euro, è stato provato
con poco costrutto in Irlanda e Regno Unito dove sono stati
quattordici i vincitori su poco meno
di cinquanta soggetti impiegati in ostacoli. Cinque coloro che sono stati capaci di piazzarsi in pattern race (per un totale di nove piazzamenti in neretto), uno solo di loro in Gruppo 1 (quarto posto) e due ulteriori in Gruppo 2 (uno secondo e l'altro quarto).
Ha ottenuto il suo miglior piazzamento nella classifica europea di riproduttore di
ostacolisti nel 2012: ventesimo con tredici successi e sei saltatori.
Ventisettesimo nel 2013 (nove vittorie e cinque ostacolisti) e nel
2014 con undici vittorie (sei soggetti), calato in
quarantaquattresima posizione l'anno seguente con otto vittorie
frutto di cinque prodotti e addirittura sessantacinquesimo nel 2016
con sei vittorie e cinque ostacolisti. Risultati ottenuti soprattutto
grazie alle performance in Inghilterra e Irlanda. Di fatti anche in
Francia il nome di Whipper appare lontanissimo nella
classifica di settore. Novantasettesimo nel 2016 con due vittorie e
novantottesimo nel 2015 con una vittoria, mai nei top 100 negli altri
anni.
Se
Roches Cross è
il più titolato (soli
48.800 euro vinti in ostacoli, con tre vittorie in Italia e due in Repubblica Ceka),
Rock the Race è il più ricco.
Allevato in Francia nel 2011, dopo essersi piazzato nelle cinque
prove in piano, è stato destinato da Robert Collet alle siepi da tre
a cinque anni, prendendo parte a 21 corse in siepi, su un totale di
26, con
2 vittorie e 18 piazzamenti (su un totale di 23
conteggiando anche quelli in piano). Ha corso sempre in Francia,
riportando il blasonato handicap da 47.250 euro
Prix Hardatit sui
3.600 metri di Auteuil, è inoltre quarto nel
Prix Pierre de
Lassus (Gr.3) e nel
Prix Carmarthen (
Gr.3)
ad Auteuil. Non piazzato in altri quattro tentativi in pattern race.
Vince in carriera
290.136 euro, di cui 28.536 conquistati
nelle piane, 140 il rating affibbiatogli dagli inglesi. È invece
Bondage il figlio ad aver il rating inglese più alto,
144 punti. Prodotto del primo anno di monta, nato in Irlanda e
avviato all'agonismo in Inghilterra. Piuttosto mediocre in piano, a
due e tre anni (75 come punta rating), con due vittorie in classe 5 a
Leicester, migliora d'anziano passando nelle mani del maestro Gordon
Elliott che, a quattro anni, lo destina all'ostacolismo. Prende
confidenza in ostacoli in Irlanda piuttosto male con quattro mancati
piazzamenti e il ritorno in piano salutato con tre vittorie
consecutive, tra Irlanda e Scozia che portano il rating a salire a 93
punti. Di nuovo in hurdle a cinque anni, vince la sua prima corsa al
suo ottavo tentativo, a Sligo, ma viene distanziato al secondo posto
dai commissari di gara. La corsa però segna un miglioramento
costante, vince altre quattro prove, in Irlanda e Inghilterra
(compreso Cheltenham), finendo secondo, a sette lunghezze dal
vincitore, nel
Neptune Investment Management Novice's Hurdle
(Gr.2) a Cheltenham. In totale ha corso 33 volte,
riportando
9 vittorie ufficiali (quattro delle quali in
hurdle, due in Irlanda e le altre in Inghilterra e Scozia) e 8
piazzamenti (sei dei quali in hurdle) per un totale di
81.313 euro
(di cui 49.368 provento degli ostacoli).
Secondo rating più alto riservato a Morga, seconda per somme vinte in ostacoli. Altra
irlandese, classe 2010, discreta in piano in Irlanda sotto i colori
Bolger, dove debutta a due anni e vince la sua prima corsa a tre
anni, a Wexford. Viene schierata anche in listed race e in Gruppo 3
in piano in Irlanda (riporta due quinti posti) prima di passare in
hurdle agli ordini di Desmond McDonogh all'età di quattro anni.
Dimostra subito grande attitudine al nuovo mestiere vincendo nelle
prime due uscite in hurdle, a Cork e a Punchestown. Ricondotta subito
in piano riporta due quarti posti nell'Irish Stallion Farms
European Breeders Fund Blue Wind Stakes (Gr.3) a Naas e
nel Munster Oaks Stakes (Gr.3) a Cork che gli valgano
un rating di 96 punti. Si alterna tra hurdle e piane, in particolare,
sempre a quattro anni dopo i due citati piazzamenti, giunge quarta
anche nel Fishery Lane Hurdle (Gr.3) a Naas. A sei anni
è seconda nell'Ardilaun Hotel Oyster Stakes (L) in
piano a Galway. Finisce infine seconda, sempre a sei anni, nel Bar
One Racing Handicap Hurdle di Fairyhouse con premio al primo di
56.000 euro. Dunque un valido esponente che si alterna tra piane di
buona qualità e hurdle, ha preso parte, da due a sei anni, a 46
corse (venti delle quali in hurdle), riportando 5 vittorie (tre
delle quali in hurdle) e 21 piazzamenti (nove di essi in ostacoli)
per un totale di 131.610 euro (71.555 dagli ostacoli).
Punteggio alto, il terzo a pari merito con Rock the Race, per
Dark Spirit che è anche il soggetto ad aver riportato
il più alto numero di vittorie in ostacoli, con sei affermazioni.
Irlandese pure lui, frutto del secondo anno di monta, ha preso il via
di carriera in Inghilterra con una vittoria, in classe 6, a tre anni
sulla pista di Catterick. Ammirato in piano solo dieci volte, con
modesto rating di 71 punti, passa agli hurdle all'età di tre anni
per corrervi fino a otto anni. In totale ha preso parte a 29 corse
(diciannove in ostacoli, di cui una sortita in chase), ottenendo 7
vittorie (sei in hurdle) e 13 piazzamenti (sette dei quali in
hurdle e uno in chase) tra cui il secondo posto nel 32red.com
Mares' Hurdle (L) a Sandown, e il quarto posto, a otto
anni, nel OLBG.com Mares' Hurdle (Gr.2) ad Ascot. Vince
67.794 euro (58.706 dagli ostacoli). Ha corso anche in Gruppo
1 e Gruppo 2, in hurdle, senza piazzarsi.
Buon livello di vincite, terzo in questo, e qualche piazzamento da neretto anche per
AwayWithTheGreys, che detiene il record di
corse in ostacoli con trentatré uscite. È quarto, per somme
vinte, dietro ai due figli che si son fatti valere all'estero ovvero
Rock the Race e Roches Cross, nonché a Morga.
Irlandese dal primo anno di monta, ha debuttato a fine tre anni
prendendo parte a quattro bumber con vittoria nell'ultima di queste
uscite, a quattro anni, a Worchester un premio da 1.437 sterline al
primo. In hurdle da quattro anni fino a nove anni, con cinque uscite
mai vincite anche in chase, ha preso parte, complessivamente, a 44
corse (di trentatré in ostacoli, quattro in bumper e sette in
piano), riportando 7 vittorie (cinque in hurdle) e 16
piazzamenti (quattordici dei quali in ostacoli), in particolare
quarto, all'età di cinque anni, nel Betfred Mobile Sports Challow
Novices' Hurdle (Gr.1) a Newbury. Vince in carriera 73.000
euro (65.000 circa provento degli ostacoli).
Piazzamento da neretto anche per il 2008 Kian's Delight, tre
vittorie in hurdle e due in chase: interessante a quattro anni, con
quattro vittorie consecutive, due delle quali in piano, intervallate,
con una quinta vittoria, da un secondo posto). Terzo classificato nel
Totepool Home of King Size Pools Handicap Chase (L) a
Market Rasen e quarto nel Betfred Tv Hndicap Chase (L)
ad Aintree. Score generale di 32 corse, da due a sei anni, 9
vittorie (cinque in ostacoli) e 73.060 euro di vincite
(58.568 in ostacoli)
Vincitori seriali in ostacoli ma senza piazzamenti elitari, sempre
nell'anglo-irlandese,
While You Wait (quattro vittorie) e
Annaluna (due vittorie e nonno materno,
Danehill, identico
a quello di
Roches Cross) oltre ad altri sette vincitori sul
medesimo territorio, tra cui
Dayrina (1 vittoria e nipote di
Danehill). Ha vinto in Francia, in categoria medio bassa,
Ou
Rose (una vittoria a Moulins, in siepi), piazzati nel territorio
transalpino
Desert Dune, Whip Dancer, Slamypper, Charleston,
Guille a dimostrazione di un campionario raro e piuttosto
mediocre nel reparto ostacolistico.
ROCK THE RACE
il più ricco prodotto da Whipper in ostacoli.
Vincitore di un Handicap da 47.250 euro ad Auteuil,
piazzato in due Gruppi 3.
(Foto da paris-turf.com).
Prima madre
Danemarque (Aus). Cavalla baia allevata in Australia dalla Roncon Pty Ltd nel 1997. Scende in
pista tre volte in Australia senza conseguire piazzamento. Spedita
negli Stati Uniti presso la Burgh Seanbaile Inc. per la carriera
riproduttiva nel 2001, viene successivamente ceduta, l'anno
successivo, in Irlanda presso Bolger finendo così per svolgere la
propria attività in tre continenti.
Madre di dodici prodotti, otto scesi in pista e sei di essi
vincitori.
Tamra Delight (2002, f.b da Diesis (Gb)). Allevata negli Stati Uniti
e trasferita in Francia. Ha corso 5 volte a tre anni, piazzandosi 1
volta a Compiegne per un totale di 2.200 euro di vincite e per i
colori di William de Burgh. Fattrice in Irlanda, madre di vincitore.
Bukhara (2003, c.b da Theatrical (Ire)). Ceduto da foal per 80.000
ghinee e rivenduto, da yearling, per 90.000 ghinee. Ha corso 7 volte
in Irlanda, da tre a a quattro anni, senza mai piazzarsi. Ha preso
parte anche a una prova in hurdle a Sligo finendo ultimo su sedici
partenti. 62 punta massima di rating.
Christina Letters (2004, f.b da Galileo (Ire)). Ceduta yearling per
17.000 sterline alle Goffs. Non ha corso. Fattrice, madre di
vincitori tra i quali LEITIR MOR vincitore in Gr.3 in
Irlanda e ivi piazzato in Gr.1.
Heraclio (2005, m.b da High Chaparral (Ire)). Ceduto yearling
per 14.900 sterline. Ha corso 13 volte in Spagna, da tre a cinque
anni, dove ha ottenuto 4 vittorie (2.200-3.000 m.) in classe D
a La Zarzuela e a San Sebastian, peraltro consecutive a quattro e
cinque anni, e 3 piazzamenti per un totale di 24.000 euro di vincite.
N. (2006, m.b da Peintre Celebre (Usa)). Ceduto da foal per 40.000
ghinee. Non ha corso.
Whip Mark (2007, c.b da Whipper (Usa)). Ha corso, a tre anni, 3
volte in Irlanda per i colori Bolger riportando 1 vittoria
(1.200 m.) e 1 piazzamento per 7.055 euro.
ROCHES CROSS, see above.
Whip Rule (2009, m.b da Whipper (Usa)). Ha corso 6
volte a due anni, in Irlanda e Inghilterra, riportando 1 vittoria
(1.000 m.) a Curragh e 4 piazzamenti, tra cui il secondo posto
nel Golden Fleece Stakes (L) a Leopardstown e il quarto
posto nell'Autumn Stakes (Gr.3) a Newmarket. Non
piazzato nell'unico ingaggio in Gruppo 1 a Curragh. Vince in carriera
26.000 euro.
Whip Storm (2010, c.b da Whipper (Usa)). Dopo aver debuttato
a due anni in Irlanda per i colori Bolger difesi in quattro
circostanze è stato ceduto in Italia per 9.000 ghinee alla Day
Dream srl. Ha corso, da due a sei anni, 47 volte, ottenendo 7
vittorie (1.200-1.800 m.) tutte a Siracusa, in Italia, e 20
piazzamenti, tra cui il secondo posto nel Premio Mediterraneo
(Handicap Principale) a Siracusa. Vince in carriera 45.700 euro.
Plamas (2011, f.b da Teofilo (Ire)). Ha corso 4 volte in Irlanda, a
tre anni, riportando 1 vittoria (1.400 m.) a Gowran Park al
debutto. Non piazzata in due successive prove in Listed Race.
Lucht Na Gaelige (2012, f.b da Teofilo (Ire)). Non ha corso.
Seconda madre
Circus Ring (Ire). Cavalla baia scura, senza alcuna balzana o liste a interromperne
l'omogeneità del mantello. Allevata nel 1979 e di proprietà della Snailwell Stud, fu affidata alle mani esperte del trainer Michael Stout. Eletta migliore puledra del Regno
Unito nell'anno 1981, ha preso parte a 4 corse, ottenendo
3 vittorie (1.200 m.) tra cui il
Lowther Stakes (Gr.2) a York e il
Princess Margaret Stakes (L) ad Ascot (con dieci lunghezze di margine sul secondo) per 37.290 euro. Minata dagli infortuni è stata prematuramente ritirata dall'agonismo con un timeform, il più alto tra le puledri impegnate nel Regno Unito nel 1981, di 122 punti.
Trasferita in Australia nel 1994, presso Roncon Pty Ltd, dove ha vissuto fino a trent'anni.
Madre di tredici cavalli, dieci scesi in pista e sette di essi
vincitori.
Douglas Fir (1984, m.b da Busted (Gb)). Ha corso, da tre a
sette anni, in Francia per 42 volte, riportando 4 vittorie
(2.400-2.800 m.) in categoria handicap oltre che 11 piazzamenti. Ha
preso altresì parte a 7 corse in siepi, alternandosi alle piane, e
debuttandovi all'età di quattro anni, piazzandosi in due sole
circostanze con un terzo e un quinto posto. Vince in carriera 66.999
euro (di cui 5.000 circa in siepi).
Circus Act (1985, f.b da Shirley Heights (Gb)). Non ha corso.
Fattrice di successo, madre dello stallone
BRAVE ACT,
vincitore in
Gr.2 negli Stati Uniti; nonna materna di
COMIC
STRIP campionissimo di Hong Kong, dallo stallone
Marju, cresciuto in
Inghilterra dove, dopo esser stato acquistato da yearling per 26.000
ghinee, ha corso 7 volte, da due a tre anni, vincendo 5 corse di cui
una
L a Pontefract per un totale di 69.000 euro di vincite. È stato
poi ceduto a un uomo d'affari di Macao che lo ha esportato a Hong
Kong. Ribattezzato col nome
Viva Pataca, seppur castrone,
ha preso parte a 41 ulteriori pattern race, tutte sulla pista di
Sha Tin e una in Dubai, vincendone 12, di cui otto
Gr.1, e
piazzandosi in 19. In totale ha corso, da due a nove anni, per 51
volte, riportando
18 vittorie (1.200-2.400 m.) e 22 piazzamenti per
una pazzesca cifra di vincite ammontante a 10 milioni d'euro. Molteplici i titoli conqueistati: cavallo
dell'anno a Hong Kong nella stagione 2009; fondista dell'anno per quattro volte consecutive nelle stagioni 2006, 2007, 2008 e 2009; cavallo dell'anno sulla media distanza per tre volte consecutive nel 2007, 2008 e 2009.
Lady Shipley (1986, f.b da Shirley Heights (Gb)). Ha corso 7
volte, da due a tre anni, in Inghilterra e in una circostanza in
Francia, centrano 2 vittorie (1.400-2.000 m.), tra cui il
Sheraton Park Tower Lupe Stakes (L) a Goodwood, e 3
piazzamenti, seconda nel Vodafone Nassau Stakes (Gr.2)
a Goodwood, terza nel Princess Royal Stakes (Gr.3) ad
Ascot e quarta nell'Aston Upthorpe Yorkshire Oaks (Gr.1)
a York. Vince in carriera 51.755 sterline. Fattrice, madre di
vincitori.
Rainbow Ring (1987 f.b da Rainbow Quest (Usa)). Ha disputato 1 corsa
a tre anni, in Inghilterra, senza piazzarsi. Fattrice, madre di
vincitori tra cui il vincitore in hurdle Priddy Fair e il plurivincitore in Grecia Beautinker.
Royal Circus (1989. c.b da Kris (Gb)). Ha preso parte a 119
corse, da due a dieci anni, in Inghilterra, riportando 15 vittorie
(2.400-2.600 m.). Soggetto molto modesto, centra la prima
vittoria alla sedicesima uscita (mai piazzato nelle prime dieci), a
quattro anni, in hurdle sulla pista di Lingfield. Vince sette volte
in piano, in all weather e in categoria gentleman, perdendo la
qualifica maiden a cinque anni. Otto le vittorie in hurdle, dove
debutta all'età di tre anni. Corre quattro volte in chase senza
piazzarsi. Vanta inoltre 34 piazzamenti per un ammontare vincite di
52.339 sterline.
Finger of Light (1991, f.b da Green Desert (Usa)). Ha corso
in Inghilterra 6 volte, da due a tre anni, riportando 1 vittoria
(1.200 m.) al debutto sulla pista di Newmarket e 3 piazzamenti per
13.646 sterline. Fattrice, madre di vincitori tra cui Far Hope,
vincitrice in L in Italia e soprattutto madre, a sua volta, di
VOILA ICI vincitrice di due Gr.1 in Italia.
Ellie Ardensky (1992, f.b da Slip Anchor (Gb)). Ha corso 14
volte, da due a quattro anni, in Inghilterra riportando 2 vittorie
(1.800-2.000 m.), tra cui l'Upavon Fillies Stakes (L)
a Salisbury, e 5 piazzamenti, terza nel City of Newcastle Upon
Tyne Virginia Rated (L) a Newcastle e quarta nel Food
Brokers Aphrodite Stakes (L) a Newmarket. Vince 32.278
sterline. Fattrice, madre di vincitori tra cui Pole Star
vincitore in piano e in ostacoli, in Inghilterra e Francia, e
piazzato in Gr.1 in Inghilterra.
Cohiba (1993, c.b da Old Vic (Gb)). Ha corso 32 volte, da tre a
sette anni, dapprima in Irlanda (prime sei corse) e poi in
Inghilterra, riportando 3 vittorie (2.400-2.800), in classe 5
e 6, la prima a quattro anni a Nottingham, e 3 piazzamenti. Ha preso
parte a quattro corse in hurdle, all'età di sei anni, senza mai
piazzarsi. 52 punta massima di rating inglese. Deceduto a otto anni.
Vince 10.500 euro.
Slip the Net (1994, c.b da Slip Anchor (Gb)). Ha corso 12 volte, da
due anni a otto anni, in Inghilterra, riportando 4 piazzamenti.
Infortunatosi a due anni, dopo due corse, resta fermo diciotto mesi.
Disputa l'ultima corsa in carriera, montato da John Paul Brennan, in
hurdle dopo un'ulteriore pausa di tre anni. Prende parte a quattro
prove in hurdle, debuttandovi a cinque anni, senza alcun piazzamento.
Vince 3.036 euro.
Rose of Tralee (1995, f.b da Sadler's Wells (Usa)). Ha preso
parte a 26 corse, da tre a quattro anni, in Australia e Nuova
Zelanda, riportando 4 vittorie (1.800-2.800 m.) a quattro anni
e 6 piazzamenti per un totale di circa 37.500 euro. Fattrice, madre
di vincitori tra cui SERENADE ROSE cavalla vincitrice di tre
Gr.1 e di tre Gr.2 in Australia.
Florilegio (1996, f.b da Danehill (Usa)). Non ha corso. Fattrice,
madre di vincitori.
Danemarque, see above.
Wild Berries (1999, f.b da Danehill (Usa)). Non ha corso. Fattrice
madre di vincitori.
VIVA PATACA,
bis cugino di Roches Cross:
il più ricco rappresentante nella linea femminile
con oltre 10 milioni di euro vinti e una bacheca
con otto successi in Gruppo 1
(Foto dynamicsyndication.com).
Terza madre
Bell Song (1966, f.b da
Tudor Melody (Gb)). Nata in Inghilterra dalla maiden Campanette (da Fair Trial), con costruzione genetica 3x4
su Hyperion,
3x5 Fairway,
3x4 la fattrice Lady
Juror e 5x5 Swinford.
Dunque prodotto
all'insegna dell'inbreeding estremo. Da rilevare la nonna Calluna, classe 1943, da Hyperion vincitrice in una pattern race, ma soprattutto la bis nonna Campanula (da Blandford, nata nel 1931), vincitrice di 4 corse, da due a tre anni, tra cui le 1.000 Ghinee e altre due pattern race tanto da esser eletta miglior puledra d'Inghilterra per la stagione 1933.
Ha corso 12 volte in
Inghilterra, da due a tre anni, ottenendo 2 vittorie
tra cui il Fern Hill
Stakes ad Ascot, e 6
piazzamenti. Nel 1980 viene ceduta in Francia presso la Sca La
Perrigne.
Madre di dodici prodotti, undici
dei quali scesi in pista tra cui otto vincitori.
Great Paul (1972, f.b da Geat Nephew (Gb)). Ha
riportato 3 vittorie a tre anni, quarta nel Ladbroke Nell
Gwyn Strakes (Gr.3) a Newmarket. Fattrice, madre di
vincitori.
Broken Voice (1973, f.b da Busted (Gb)). Non ha corso. Fattrice,
madre di vincitori tra cui Signal to Noise, vincitrice in L
in Australia e, a sua volta, madre di MAESTRO'S MISCHIEF vincitore
in Australia in Gr.3.
Night Porter (1974, c. da Connaught (Gb)). ?
Great Tom (1976, f.b da Great Nephew). ?
Wimsey (1977, c.b da Run the Gantlet (Usa)). Ha corso in
Inghilterra, da tre a dodici anni, ottenendo 5 vittorie in
hurdle.
CIRCUS RING, see above.
Arctic Song (1979, c. da Arctic Tern (Usa)). Ha corso negli
Stati Uniti, riportando 14 vittorie (1.600-2.000 m.) e
31 piazzamenti.
Your Song (1980, m.b da Sassafras (Fr)). ?
No Limit (1982, c.b da Bellypha (Ire)). Ha corso 10 volte, da tre a
cinque anni, in Francia e Inghilterra, riportando 1 vittoria
(2.400 m.) a Chester e 2 piazzamenti per un totale di 7.200 euro.
Top Crossed (1983, c.b da Top Ville (Ire)). Ha corso 5 volte a
quattro anni in Francia senza mai piazzarsi.
Bellbird (1984, f.b da Vayrann (Ire)). Ha corso in Francia, da due a
tre anni, 9 volte, centrando 2 vittorie (2.000 m.) e 1
piazzamento per 13.260 euro di vincite. Fattrice, madre di vincitori
tra cui la vincitrice in condizionata, in Italia, Bellflower.
Saint Cyprien (1985, m.b da Saint Cyrien (Fr)). Ha corso 51 volte in
Francia, da tre a sette, alternandosi tra piano e siepi, piazzandosi
solo in 5 circostanze (due delle quali in siepi) per 11.510 euro di
introiti. Deceduto a sette anni.
La genealogia di Roches Cross vista da Matteo Mancini.
L'ospite di turno Roches Cross, inbreeding del solito
Northern Dancer (4x4), ci permette di parlare, nel nostro
regredire nel passato, di una fattrice storica per le sorti
dell'ippica mondiale: Natalma. Cavalla americana, nata
in Virginia nel 1957, presso gli allevamenti della signora Augustus &
di mister Van Clief, figlia dell'eccezionale grigio Native Dancer
definito da Luigi Gianoli “il più straordinario corridore
della sua epoca.” Si tratta di una cavalla che risulta fissata
con grande cura nel background genealogico di Roches Cross. Madre
del “mostrissimo” Northern Dancer, figura sulla linea di
Danemarque anche come madre della fattrice Spring Adieu
(da Buckpasser) per uno confluire in un interessante
3x3 sulla linea di Danehill, nonno materno di Roches Cross
e nipote (sulla linea femminile) della citata Spring Adieu.
Figlia della stakes winner Almahmoud, sorellastra di
Cosmah e zia dei figli di quest'ultima Halo (poi padre
di due vincitori del Derby del Kentucky) e Queen Sucree (madre
di un terzo vincitore del Derby del Kentucky), non si rivela
particolarmente esaltante in pista. Le premesse però son fin da
subito buone, come testimonia l'acquisto a peso d'oro alle aste
yearling di Saratoga operato dal magnate canadese E.P. Taylor per la
somma di 35.000 dollari (equivalente agli attuali 290.000 dollari).
Impegnata sulla breve distanza, vince subito al debutto a due anni,
ma al successivo impegno, a Belmont Park, disarciona il fantino alle
gabbie di partenza e vaga per la pista con gli addetti a inseguirla.
Vince ancora nel successivo ingaggio e completa la tripletta nello
Spinaway Stakes, ma dopo l'arrivo suona la sirena dei
commissari. Al comando fin dal via,
Natalma cerca la prova di
forza ma il suo interprete non si avvede della presenza di Moreno (o
forse gioca di esperienza) che, in sella a
Warlike, tenta di
forzare un varco forse neppur tanto presente.
Natalma chiude
la porta e si prepara per difendersi dall'attacco dell'imbattuto
Irish Jay, compagno di colori di
Warlike,
che
viene all'esterno a fare l'arrivo ma senza scalfire l'avversaria che
vince di ¾. Subito pronte a scattare le interviste e mano già sulla
coppa, ma attenzione... eeeeeeeeeeh eeeeeeeeh. Sirena. I commissari,
visto il film della corsa, sentito Moreno (non il famoso arbitro
Byron, ma il fantino di
Warlike), Arcaro e l'interprete di
Natalma, ravvedono gli estremi per un intervento di autorità
e retrocedono
Natalma dal primo al terzo posto. Dalla tribuna
si sentono urla e grida degli scommettitori,
“Ma cosa vi siete
inventati anche questa volta... sembra roba da artisti!?” Ma
nulla da fare... chi era già pronto a intascare la scommessa deve
fare ammenda e chi invece aveva strappato i biglietti deve andarli a
cercare nei cestini, perché la scommessa che sembrava esser
risultata perdente era la vincente. Finiscono prima e seconda due
femmine che sono di proprietà della scuderia Wheatley (nome che gli
appassionati di narrativa fantastica san bene a chi associare, ma qua
si sta parlando di altro). Poco male.
Natalma ci riprova, ma
ha qualche acciacchetto a un posteriore. Viene tuttavia prontamente
recuperata e presentata a ottobre, in zona Aqueduct, in una corsa
preparatoria a una successiva pattern. Giunge solo terza, sui 1.200
metri, ben lontana dal vincitore
Cleo the Cat. Corre altre due
volte a tre anni, riportando la sua terza e ultima vittoria nella
corsa del congedo alle competizioni. In preparazione per le
Oaks
del Kentucky si scheggia un osso del ginocchio. Irrecuperabile
per il proseguo carriera, viene destinata in razza con un magro
bottino di introiti (16.000 dollari) ma con un futuro che le
riserverà il ruolo di una delle più importanti fattrici nella
storia dell'ippica. Spedita in Ontario, viene accoppiata con
Nearctic, stallone di proprietà dello stesso proprietario di
Natalma. La scelta non è poi tanto ragionata, ma dettata per
ragioni di tempo e di imminenza data la primavera inoltrata. L'unione
si rivela fortunata e continuativa (cinque salti). Genera subito
colui che, in epoca moderna, potrà considerarsi il capo razza
dell'ippica dei giorni d'oggi:
Northern Dancer. Madre di
ulteriori interessanti prodotti, entrerà alla leggenda però per il
suo primo figlio partorito nel 1961. Passerà a nuova vita piuttosto
anziana, nel 1985, a ventotto anni ancora da compiere, in Maryland,
per le complicazioni riconducibili a un attacco di colica.
Questo il passato genetico di Roches Cross, andando invece ad
analizzare la sua ascendenza più prossima vediamo come il cavallo
non nasca, assolutamente, quale soggetto indirizzato agli ostacoli.
Il padre Whipper è quasi del tutto assente dai vertici
dell'ostacolismo francese e ha pochi figli capaci di aver vinto in
Inghilterra. Lo stesso può dirsi sulla linea femminile della madre.
Brilla invece la nonna Circus Ring (figlia di
vincitrice in pattern race e del vincitore delle 2.000 Ghinee High
Top), eletta miglior puledro di Inghilterra e Irlanda nella
stagione 1981 (niente male davvero). Pur avendo vinto un Gruppo 2 e
una Listed, sulla distanza dei 6 furlong. Discreta, forse meno delle
aspettative, in via diretta quale riproduttrice, con due figlie
vincitrici in listed (distanza massima dei 2.000 m.), eccezionale
invece in seconda generazione. Sotto quest'ultimo punto di vista
spicca l'inedita figlia Circus Act (da Shirley Heights)
madre dello stallone Brave Act (vincitore in Gr.2 negli
States) e nonna di Comic Strip (ribattezzato Viva
Pataca), campionissimo a Hong Kong, nella patria del cinema
cinese che ha lanciato, tra gli altri, il mito di Bruce Lee, dove è
stato eletto cavallo dell'anno nella stagione 2009, fondista
dell'anno per quattro volte consecutive nelle stagioni 2006, 2007,
2008 e 2009; nonché cavallo dell'anno sulla media distanza per tre
volte consecutive nel 2007, 2008 e 2009. Un soggetto che nobilita non
poco la linea, pur se non prossimissima a Danemarque (mediocre
in pista, non eccezionale quale fattrice pur avendo generato il qui
presente Roches e il piazzato in listed Whip Rule),
grazie anche 10 milioni d'euro di vincite.
Altri nomi che spiccano sono quelli di Serenade Rose, nipote
di Circus Ring, Pole Star, uno dei rari
vincitori in ostacoli e piazzato, in piano, in Gruppo 1, e Voilà
Icì, vincitrice in Gruppo 1 in Italia e bis nipote di Circus
Ring. Dunque una fattrice questa Circus Ring che ha dato
il proprio meglio in veste di nonna e che non ha fallito neppure con
il qui presente Roches Cross. Possiamo infatti contare, tra la
sua seconda e terza generazione, ben sette vincitori di pattern race.
Altra fattrice di grosso spicco è la sesta madre, Campanula,
vincitrice delle 1.000 Ghinee nei primi anni '30 tanto da
esser anche lei, come l'erede Circus Ring, eletta miglior
puledra d'Inghilterra nella stagione 1933.
Dunque una buona linea genealogica sulla carta, che mischia velocità
a discreta dose di stamina, però quasi del tutto non sondata sugli
ostacoli. Vana e la Jasna hanno deciso di scommetterci sopra puntando
alle piane e solo in tarda età, a maturità completata e a
prestazioni deteriorate, a tentare il salto nel mondo
dell'ostacolismo con risultati progressivamente sempre più
qualitativi, ma forma non sempre facile da tenere.

La madre di Northern Dancer
NATALMA
è il soggetto più cristalliazzato
nella genetica più prossima di Roches Cross
(HorseRacingHallofFame.com)
La Carriera di Roches Cross.
Prima di parlare di carriera è opportuno vedere come si costruisce
quella di un campione, certo il fattore QLF, come spiega John Firpo
in
Pari & Dispari quando scommette sul nove, resta
comunque un fattore imprescindibile. Potremmo tuttavia definire il
qui presente
Roches Cross un figlio della costanza. Ma perché
lo vogliamo definire così? Semplicemente perché è un prodotto
cercato con ripetizione a conferma delle qualità delle scelte fatte
a tavolino dal suo creatore, soluzioni adottate senza farsi prendere
da mode del momento, da influenze di sorta e soprattutto da dubbi di
svariata natura. Costanza dunque premiata e genio ideativo che
corrispondono al nome del suo allevatore, ovvero quel J.S. Bolger
che richiama alla mente il quartier generale Dormello, ma che più
correttamente fa capo a un grande professionista che in Irlanda non
ha certo bisogno di presentazioni, in campo ippico, e che abbiamo già
incontrato in occasione della scheda di
Solar Focus. Ma perché
abbiam parlato di costanza? Semplice, si tratta di uno dei quattro
soggetti insistiti frutto dell'accoppiamento della fattrice
Danemarque con lo stallone
Whipper. Una scelta alquanto
curiosa, un poker verrebbe da dire azzardato, dato che
Whipper non
si è certo rivelato uno stallone di primissimo livello, pur se
rispettabile. Bolger tuttavia ha deciso fin dalla sua prima monta di
scommettere su questo stallone ed è stato piuttosto premiato. Dunque
Roches Cross come secondo elemento di un poker che, a ogni
salto, è costato il rischio calcolato (ma non certezza matematica)
di 12.000 euro (questo il tasso di monta della stallone in quegli
anni). Lui è il secondo, dei quattro assi (tutti rivelatesi
vincitori, di cui due in
pattern race) cercati da Bolger, ed è
nato quale secondo prodotto del secondo anno di monta di
Whipper.
Nasce in Irlanda nel giorno dell'anniversario della prima
rappresentazione a Firenze del MacBeth di Verdi, ma soprattutto del
giorno in cui il tricolore divenne la bandiera del Regno d'Italia.
Associazioni dunque importanti che mettono d'accordo sport, arte e
politica, ma conosciamolo meglio.
Corre una sola volta a due anni, nella natia Irlanda, risolvendo a proprio favore una maiden di Listowel, da 12.075 euro al primo, andata in scena nel giugno del 2010. Il fantino di scuderia Bolger, K.J. Manning, lo porta subito in corsa posizionandolo in schiena al battistrada, per chiudere i conti negli ultimi duecento metri del miglio previsto. Stampa un 1.43.01 ottenuto su un terreno duro, mettendosi dietro di mezza il positivissimo
Tiz the Shot, anch'esso al debutto e sempre piazzato nelle successive prove con vittoria in Listed in quel di Leopardstown. Tra i battuti
Quaintly, pluripiazzata in Gruppo 3 da adulta e nell'occasione terza, e il già apparso
The Reaper (anch'esso futuro vincitore in Listed). Solo quinto il favorito, griffato niente meno che A.P. O'Brien,
Snow Mountain che poi tenterà, vanamente, la scalata ai Gruppo 1. Dunque una vittoria di prestigio, pagata 8 a 1 dai bookmakers, a cui però non viene dato seguito nei successivi mesi. Il cavallo esce di scena, cambia casacca e stato. Ricompare in pista undici mesi dopo, con i colori della Jasna e il trainer di Josef Vana sr. Rientra da controfavorito a Velka Chuchle, sui 1.400 metri, dovendo sudare non poco per battere il favorito e imbattuto
Chardonney Tcheque. I due, sul palo, sono separati da una testa, in una prova che frutta poco più di 2.600 euro al vincitore, ma che si rivela di alto tasso tecnico. Il secondo piazzato infatti, pochi mesi dopo, sarà quarto nel
Premio d'Estate (L) e vincerà il
Premio Marchese Ippolito Fassati (L) entrambi a Milano. Prestazione dunque di valore che viene confermata dalle tre successive uscite tutte sulla pista di Velka Chuchle. L'allievo di Vana sr perde la rivincita contro il qualitativo
Chardonney Tchecque che, sul miglio, lo batte nel
90° Velka Jarni Cena Holdingu Rabbit (
L)
di mezza lunghezza, confermando i pronostici degli scommettitori che lo davano favorito. Gli altri avversari sono relegati a distacchi che vanno dalle tre lunghezze e mezzo a crescere. Fanno seguito due ulteriori vittorie che portano a quattro successi e un secondo posto lo score del cavallo... E che vittorie! A un anno dal debutto, affidato per la prima volta a Jan Raja, vince al primo assaggio sulla lunga distanza aggiudicandosi una condizionata da 2.600 euro sui 2.250 metri, battendo di 3 lunghezze
Lysyan già terzo nel
Velka Jarni. Giunge solo quarto il favorito
Avere. Un'affermazione dunque molto convincente tanto da determinare il ruolo di favorito nel
Derby Ceco (
Gr.3), che il cavallo affronta in data 26 giugno con la quota di 22/10. Diciotto dichiarati partenti, sedici al via dopo due ritiri, sugli impegnativi 2.400 metri. In sella viene confermato Jan Raja.
Il cavallo fa partenza e si tiene in sesta-settima posizione nel primo tratto di gara, iniziando poi una graduale risalita in corsia esterna all'attacco della curva conclusiva. Nella manovra viene anticipato da
Rocky of Gracie che tenta la soluzione di forza da lontano anche lui per via esterna. Nella risalita
Roches Cross si tira dietro anche il rivale
Chardonney Tcheque impegnato però su una distanza poco congeniale alle sue caratteristiche da
miler. Per vie interne presenta invece la candidatura alla vittoria
Avere. Si staccano questi quattro.
Rocky of Gracie cala lievemente ai duecento finali, scartando anche verso l'interno, e finisce preda, dopo cruento duello, di
Roches Cross e poi anche di
Avere. Accusa invece la distanza
Chardonney che dopo essersi proposto in marcatura del Jasna appesantisce il passo pur mantenendosi in quota.
Roches Cross all'esterno va a siglare la gran classica dell'ippica ceka e batte di una lunghezza scarsa
Avere e di circa tre lunghezze e mezzo
Rocky of Gracie. Esulta lo staff del cavallo che va così a ripagare l'investimento fatto con una vittoria che vale circa 40.000 euro e il blasone del primo successo nella storia della Jasna in categoria di Gruppo, secondo invece nel derby per l'allenatore Josef Vana sr già a segno sei anni prima con
Ready for Life.
Di nuovo in pista tre settimane dopo, ancora da favorito, nel
Derby Slovacco a Bratislava sui 2.400 metri. Quattordici al via e impegno più che alla portata con 30.000 euro al primo. Il cavallo però corre male, nonostante il tempo finale sia inferiore di 3 millesimi rispetto al tempo di Velka Chuchle. Vince
Rocky of Gracie, condotto con maggior parsimonia rispetto a Velka Chuchle, che rifila circa dieci lunghezze a
Roches Cross, addirittura decimo. Il cavallo è sudato, parte male, gira sempre largo. Raja lo presenta all'attacco della piegata fnale in quinta posizione, ma
Roches Cross non vuole saperne. Quando gli avversari iniziano a fare sul serio, appesantisce il passo e non entra mai nel vivo, finendo rallentato. Brutta prestazione, riscattata due mesi dopo, di nuovo a Velka Chuchle, sul miglio, con la quinta vittoria in carriera, la prima contro gli anziani, in una condizionata da oltre 7.000 euro: il
Velka Cena Prahy Ck Martin Tour. Tra i battuti il compagno di allenamento
Malq, quinto a Milano nel
Bereguardo (L) quattro mesi prima, e il nove anni
Apollo Star, plurivincitore in Gruppo 2 e 3 in Germania e Italia (vincitore del
Turati nel 2007) e favorito netto della prova. Si chiudono qui i primi due anni di agonismo del cavallo che si rivela fin da subito un campione.
ROCHES CROSS, sull'estrema dx, risolve
il DERBY CEKO edizione 2011.
Con le maniche fucsia, sulla sx, AVERE è secondo
coprendo con le maniche gialle ROCKY OF GRACIE
mentre è quarto, a centropista, con giubba blu,
maniche, tracolla e berretto giallo
CHARDONNEY TCHEQUE
(Foto ceskatelevize.cz).
La maturità, pur confermandone l'indubbio valore, non fa evolvere il soggetto a cavallo di prestigio internazionale. Sebbene rientri subito
vincente a Velka Chuchle, ad aprile, in condizionata, largheggiando
di dodici lunghezze, in una corsa con poco meno di 3.000 euro al
primo, non si rivelerà all'altezza nei main event lontani da casa. Josef Vana tenta comunque di qualificarlo su scala internazionale, ma i
tentativi di approccio con la “grande ippica” falliscono. A
maggio finisce ultimo, sui 2.200 metri, nel Grosser Preis der
Badischen Unternehmer (Gr.2) di Baden Baden, montato
dall'italiano Daniele Porcu. Al totalizzatore è il penultimo cavallo
del campo su dodici partenti. Nelle retrovie non progredisce.
Un mese dopo torna vincente in condizionata a Velka Chuchle,
regolando sul miglio, di due lunghezze scarse, il valido Sharpour, fresco di una vittoria su Chardonney Tcheque. Vana
effettua allora il secondo tentativo di incursione all'estero e
dichiara partente il cavallo nel Prix Jacques de Bremond (L) a
Vichy. Ancora una volta non riscuote i favori dei pronostici ed è
tra le estreme sorprese della corsa. È Gregory Benoist il jockey
scelto per la monta. Cambia l'interprete, ma non il risultato. Il cavallo corre male. Finisce penultimo, a
distacco, mettendosi però dietro il fratellastro per linea paterna
Royal Bench, favorito della prova e qualificato a livello
mondiale su due continenti.
Il ritorno in patria, sulle piste di Most, Velka Chuchle e Pardubice,
non regala altre vittorie. Arrivano tre piazzamenti, due volte secondo
e una terzo, in condizionata. A Most si arrende al saurone di tre
anni Pegas, che lo strapazza di quattro lunghezze abbondanti,
ma batte il rivale Chardonney Tcheque. A Velka Chuchle, in una
condizionata da oltre 6.000 euro al primo, perde di un'incollatura dallo
slovacco All the Evil, che la stagione successiva andrà a
vincere a Bratislava il Cena Ministerstva Podohospodarstva (Gr.3).
Batte però ancora una volta Chardonney e un
irriconoscibile Pegas che finisce addirittura ultimo. Va
peggio a ottobre quando, da favorito netto, bagna con un terzo posto
il debutto a Pardubice.
Si conferma, più o meno, sugli stessi livelli a cinque anni. Vana
gli taglia le proibitive trasferte estere e qualche corsa.
Corre solo cinque volte, il tutto concentrato in quattro mesi, nel
non troppo amato periodo primaveril-estivo. Rientra in modo blando a
maggio, a Velka Chuchle, in condizionata, senza piazzarsi (per la
prima volta in patria) e vedendo esultare il rivale Chardonney
che si aggiudica la prova. Secondo a Most, sempre in condizionata,
ritocca lo score delle vittorie largheggiando di cinque sul miglio,
al debutto sulla pista di Karlovy Vary, in una condizionata di
seconda classe da 1.660 euro al primo. Tenta di nuovo di
aggiudicarsi una condizionata di prima classe da quasi 7.000 euro al
primo, in quel di Velka Chuchle, ma deve accontentarsi del terzo
posto, battuto da un campionissimo e da una nuova leva di tre anni.
Vince l'ospite Dux Scholar, presentato da Savujev Arslangirej
e pluripiazzato in pattern race in Inghilterra e in Gruppo 2 a
Meydan, medaglia d'argento per il secondo classificato del Derby
Ceko (perso per una testa) della stagione Talar.
Roches Cross, tutto sommato, corre bene finendo ad appena una
lunghezza e mezzo dal blasonatissimo vincitore, in terza posizione. Di fatto è la sua
penultima uscita in piano. L'anno successivo, infatti, all'età di sei anni, Vana lo
dirotta in ostacoli con grosse aspettative, che tuttavia non si materializzaranno fin da subito. Gli concede l'ultima uscita
in piano a Velka Chuchle, dove il cavallo inaugura la sua quinta
stagione di corse con una vittoria in una condizionata di prima
classe sui 1.800 metri e con la monta di Milan Zatloukal.
Da qui in avanti ci saranno solo ostacoli per il figlio di
Danemarque. Assai
qualitativo, tuttavia, lo score in piano che ne evidenzia la qualità
di soggetto tra i migliori cavalli ceki, tra i nati tra il 2008 e il 2010, sulla distanza compresa tra il miglio e i 2.400 metri. Venti corse, da due a sei anni, metà delle quali vinte con
10
vittorie (1.400-2.400 m.) complessive, ottenute tutte in Repubblica Ceka (su tre piste diverse) oltre che,
in un caso, in Irlanda. Sei i piazzamenti, tutti in Repubblica Ceka, e
quattro mancati piazzamenti, tre dei quali in pattern race straniere.
Vincitore del
91° Derby Ceko (Gr.3), secondo nel
90°
Velka Jarni Cena Holdinou Rabbit (L), per un totale di
93.413
euro. Non male davvero per un cavallo che viene qua ricordato per i suoi successi in ostacoli.
Corona d'alloro per
ROCHES CROSS
(Foto Fotokisza.com).
Un mese dopo debutta in ostacoli nel tradizionale Premio Cogne,
prova in siepi, per quattro anni e oltre, sui 3.000 metri di metà
maggio in quel di Merano. C'è grande aspettativa, a partire dagli
scommettitori che eleggono Roches Cross favorito della prova a
12/5. Josef Vana jr lo tiene a centro gruppo, senza mai forzarlo. Si
ha quasi la sensazione che opti per un debutto tranquillo. Davanti, intanto, due portacolori Favero si staccano e si contendono la
vittoria. Roches Cross finisce, a circa cinque lunghezze
dietro con discreto speed finale a prendere il terzo posto. Primo e
secondo son due soggetti, Kitano e Ocean Secret, che
faranno vedere assai poco, a livello di qualità, nel proseguo
carriera.
Non sono migliori le restanti due prove della stagione, entrambe in
scena a Merano. Controfavorito di Arjen, in categoria maiden o
vendere, approfitta degli errori altrui (tra cui gli attesi Zulu
King e Signor Tiziano) e chiude in piazza d'onore in una
prova dove solo in quattro, dei nove partenti, completano il
percorso. Ancora una volta Vana jr lo tiene coperto, addirittura in
coda al drappello, dove persiste nel restare, a distacco, all'attacco
della curva finale. Viene poi a fare l'arrivo all'esterno di tutti e
scala posizioni a causa di un groviglio sull'ultima siepe che taglia fuori
tre avversari. Vince il mediocrissimo Persei con Roches
Cross, montato in modo assai discutibile, che finisce a velocità
multipla e dribbla i restanti avversari andando a battere sul palo il
vecchio Alpha Prim. Primo e terzo, dunque, due cavalli
schierati a vendere.
Di nuovo in pista venti giorni dopo, favorito al gioco, in
discendente. Vana lo tiene in posizione di rincalzo. È la corsa dove
Raf Romano si infortuna chiudendo, di fatto, la propria
collaborazione con Paolo Favero. Il bresciano cade in modo rovinoso
con
Heed the Cat che resta sdraiato al termine della dirittura
opposta a quella di arrivo.
Roches Cross avanza deciso, in
terza corsia, sulla piegata di fondo, all'inseguimento di avversari
di seconda fascia. Ancora una volta la manovra è tardiva e viene penalizzata dal mancato cambio di passo del cavallo che resta lontano
dai tre in lotta, i non trascendentali
Romis, Magica Vita e
Depeche Code, chiudendo in quinta posizione. Dunque un
trittico di corse molto mediocri, specie se si considerano gli
avversari affrontati, che suggeriscono l'inizio di una parabola
discendente, impressione che viene, peraltro, rafforzata da una successiva assenza
dalle piste di un anno. Le impressioni, tuttavia, non vengono sempre confermate dai fatti, infatti la carriera di
Roches Cross in ostacoli, per quel che a noi interessa, deve ancora iniziare.
ROCHES CROSS
perde la qualifica maiden in ostacoli
a Karlovy Vary nel 2015
(Foto Equichannel.cz).
Rientra dopo un pausa di tredici mesi, probabilmente frenato da un infortunio importante. Non lo da però a vedere, anzi... Il cavallo sembra esser uscito più forte di prima. Con autorità prende subito il comando della prova, una condizionata di classe 4 con appena 1.080 euro al primo. Nonostante i tredici partenti è il favorito netto: 2 a 1. Josef Vana jr ne cambia lo schema di corsa e lo porta presto al comando. Da percorrere ci sono 3.300 metri in siepi sul circolare di Velka Chuchle. Il cavallo scandisce una lunga progressione piuttosto dolorosa per i rivali che, a poco a poco, si sgranano. Cerca di tenerne il passo il controfavorito Cheri Honey che marca stretto il battistrada, dando però l'impressione di spendere più del dovuto. Roches Cross lungo la corda invece è bene in mano, ma salta male il penultimo ostacolo facendo perdere l'equilibrio a Vana jr che vanifica una vittoria già nel taschino rotolando sull'erba. Appuntamento rinviato a Karlovy Vary, due settimane dopo, ancora in classe 4, questa volta in steeple, anche se di ostacoli alti non se ne vedono dando più l'impressione di essere una siepi. La buona prestazione di Velka fa calare ulteriormente la quota a 17/10. Vana lo manda ancora davanti, tenendolo largo. Il tracciato è anche questo un circolare, con al suo interno un campo da golf. Roches Cross da l'impressione di spendere quanto sufficiente per vincere. Concede in dirittura di arrivo la testa ad Americky Sen, soggetto tutt'altro che trascendentale, che poi rimonta, con alcune falcate, nel tratto piano conclusivo battendolo con facilità, pur se con distacco limitato a un'incollatura.
Vince ancora a fine ottobre, in classe 2, a Velka Chuchle sempre da favorito, questa volta a 8/5, sui 3.300 metri in siepi e con il terreno leggermente allentanto. In testa stacca alla distanza, senza mai esser richiamato al maggiore impegno da Jan Falteijsek, rifilando otto lunghezze ad Adiutant e addirittura quattordici a quel Cheri Honey con cui aveva duellato al rientro. Il successo gli vale la candidatura alla Gran Corsa Siepi di Grosseto (L) di un mese e mezzo dopo, dove non riscuote grande interesse al betting. Penultimo del campo, 9 a 1, col connazionale Khalshani campione uscente e favorito della prova. Il fondo è buono, la distanza di 3.600 metri con continui cambi di direzione a cui Roches Cross non è molto abituato.
Vana conferma lo schema di corsa avanguardistico accompagnato da Y me Rebelo per poi accelerare e andar via deciso in avanti al passaggio a mano contraria sotto le tribune. La svolta all'attacco del giro conclusivo, quando Dusan Andres prende in mano le operazioni in sella a Khalshani passando davanti a tutti. Sul ceko si profila l'ombra di Relco Sud Ovest, in marcatura stretta, con Vana jr a dosare le energie di Roches Cross avvicinato, in terza, da Ernesto. Al salto della siepe che immette nella curva finale, con ampie folate, cerca di fare l'arrivo pure Monello che sfila Ernesto e Roches Cross buttandosi all'esterno di Relco Sud Ovest alla caccia del fuggitivo Khalshani, davanti di una lunghezza. A contatto Lord of the Nile, mentre Raf Romano ferma Y me Rebelo a traguardo ancora lontano. Dopo la penultima siepe Andres chiama Khlashani al maggiore sforzo e il grigio fa piazza pulita, lasciando Monello a un vano inseguimento, ben davanti a Relco Sud Ovest e soprattutto a Roches Cross. Dopo l'ultima insidia, il grigio allunga ulteriormente, mentre Monello cede di schianto sfilato all'interno da Relco Sud Ovest, ma soprattutto all'esterno dal portentoso ritorno di Roches Cross che chiude secondo. Quinto Ernesto.
Ottima piazza d'onore per l'allievo di Vana, sapientemente gestito dal figlio che lo ha proposto davanti in un'andatura irregolare in modo da preservare energie e al contempo recare disturbo agli avversari con uno schema di gara fatto di brusche accellerazioni e improvvisi rallentamenti.
La perla però deve esser ancora confezionata. Va in scena due mesi dopo nella LXVII Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) a Pisa. Terreno molto pesante, graditissimo al cavallo, con in pista la creme della creme della disciplina col rinnovato duello tra Chiaromonte e Sol Invictus ovvero i due protagonisti della stagione 2015, vincitori di un Gruppo 1 a testa. C'è poi il vincitore della XXXII Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) Mentore, quindi l'ex francese Dulce Leo pluripiazzato in Gruppo in Francia, e il quarto del Gran Premio Merano (Gr.1) 2015 Frolon. Roches Cross è il quinto al betting: 8 a 1. Va ancora una volta a scandire i ritmi di gara e lo fa di buona lena in quella che è una delle prove più qualitative in assoluto andate in scena sulle siepi di Pisa negli ultimi anni. Lo accompagna Dulce Leo, recente acquisto della scuderia Milano e con un passato glorioso ad Auteuil (vincitore in Gr.2 e piazzato in Gr.1). Procede con discreta sicurezza fino alla penultima siepe della retta di fronte a quella di arrivo, quando l'atteso trio costituito da Sol Invictus, Mentore e Chiaromonte tenta di fare la voce grossa infilandolo all'interno. Costretto quindi a optare per corsia esterna, Roches Cross si ripropone praticamente fuori dall'obiettivo delle telecamere e ben gestito da Josef Vana jr, proprio mentre Ale Pollioni su Mentore cerca di operare la fuga a immagine e somiglianza di quella vincente piazzata nella Gran Corsa Siepi di Pisa. Bella reazione di Sol Invictus, il primo degli avversari a partire all'attacco dell'oggetto misterioso preparato da Laura Marinoni, quindi il macchinoso Chiaromonte e fuori quadro, sullo steccato opposto in puro stile Vana, Roches Cross, ancora una volta a disagio sulle accelerazioni avversarie. Invisibile allo speaker che è preso dal “grande campione” a interno pista riferendosi al campione uscente Sol Invictus, ma minaccia concreta e apprezzabile sull'ultima siepe. “Attenzione a Roches Cross a largo di tutti!” il grido allarmato del Marannini. Lo scatto del figlio di Danemarque, secco e deciso come un colpo inferto sull'incrinatura di un vaso, con Chiaromonte a traino sospinto da "Django Reinhardt" sull'ottimo Sol Invictus, penalizzato dal terreno, e uno stratosferico Mentore che si conferma in categoria massima dopo un passato da comparsa nei sotto clou. Quinto un atteso Soros, eroe nel teatro del Velka di Pardubice, ma ancora non al meglio per l'interpretazione di Jan Kratochvil. “L'ombra e la firma di Vania sulla corsa” la cesellatura da artista di Marannini per il doppio Josef Vana, senior e junior in formato sei e sei per non pagare i diritti d'autore alle pizzerie livornesi. Il tempo è di quattro secondi inferiore alla corrispettiva prova del 2015, che si dilata se si considera il fondo maggiormente faticoso. Apprezzabile il parallelo con la prima edizione, quella vinta da Y me Rebelo, su terreno morbido con cronometro stoppato sul 4.52.60 contro il 4.54.90 di Roches Cross. Tempo comunque alto se si va a spulciare nei ragguagli offerti dalla Gran Corsa Siepi di Pisa, quando si correva sulla distanza dei 4.000 metri. Quindici edizioni dove, tra i vincitori, il solo Asselin, della Razza Dormello Olgiata, ha marcato un tempo superiore a quello di Roches Cross. Forniamo il dato per dovere di cronaca. Il record della pista, lo ricordiamo, resta del localissimo Almuhtaram col pazzesco 4.17.10 che costrinse alla resa l'eterno secondo Waterstone nel lontano 2001.

ROCHES CROSS al secondo
passaggio davanti alle tribune
nella GRAN CORSA SIEPI NAZIONALE (Gr.1)
2016.
All'interno in giubba azzurra Dulce Leo, quindi bianco e rosso
Soros e giallo Frolon.
(Foto Simone Soldani).
Una vittoria dunque in Gruppo 1, la prima, che viene centrata all'età di otto anni proprio quando il cavallo sembrava ormai perduto. Ritenuto in scuderia cavallo da corse invernali, per il suo gradire i terreni faticosi e le temperature rigide, Vana inizia a pensare di parcheggiarlo in attesa dell'autunno. Prima però pensa di optare per un'importante trasferta francese. Cosi a fine marzo parte con il suo van in direzione del tempio dell'ostacolismo continentale: Auteuil. Dichiarato partente nel
Prix Hubert d'Aillieres (
L) sui 4.300 metri in siepi. A confortare l'entourage c'è il terreno pesante, aspetto però che non basta agli scommettitori locali che relegano il ceko a estremo outsider della prova a 12 a 1. Perplessità che si riveleranno appropriate. Il cavallo non riesce neppure ad andare in testa, si mantiene in quarta posizione fino a metà della dirittura opposta a quella di arrivo dove viene, a poco a poco, sfilato dagli altri avversari. Scivolato in coda, si distacca e viene fermato all'attacco della piegata finale ormai abbondantemente ultimo.
Dopo un ritiro a maggio a Milano, viene lasciato a riposo in vista dell'inverno. Rientra passeggiando a Grosseto a fine novembre, vincendo comodo di dieci lunghezze una condizionata da oltre 5.700 euro al primo dove si mette dietro poco o nulla. Vana opera scelta di gara parsimoniosa, tenendo
Roches Cross a nelle retrovie per farlo entrare in quota solo in vista della piegata finale. Vana jr non deve neppure sospingerlo,
Roches Cross allunga senza fatica e va a vincere netto sul compagno di allenamento
Big Mago.
Tutti si aspettano di vederlo partente nella
Gran Corsa Siepi di Grosseto, ma Vana non è dello stesso avviso. Individua un'altra condizionata, con campo partenti più qualitativo e circa 600 euro in più al primo, in quel di Pisa, nel giorno di Epifania. Arriva un'altra vittoria con ampio distacco davanti a un altro compagno di allenamento ovvero
Mister Westminster. Nell'occasione lo si rivede a capeggiare il drappello, prediligendo corsia esterna. Vana jr, pure qua, non deve faticare molto. E' ancora in mano prima dell'ultima siepe, mentre di dentro
Secular Society e di fuori
Mister Westminster sono già sostenuti a più riprese. Nel tratto piano Vana jr apre i rubinetti, ma neppure troppo, e si volta a controllare gli avversari che non hanno margine di replica. Si dilatano i distacchi. A due e mezzo il terzo della
Gran Corsa Siepi di Grosseto Mister Westminster, addirittura a dodici e mezzo il secondo piazzato della classica di Grosseto.
Vana sr spiazza ancora chi attende il cavallo nella
Gran Corsa Siepi di Pisa e lo prepara in vista della
Gran Corsa Siepi Nazionale dove si profila la minaccia del francese
El Calife vincitore, tra le polemiche e l'intervento dei commissari, proprio nella
XXXIII Gran Corsa Siepi di Pisa.
Miglior prodotto in ostacoli di
Whipper, unico ad aver vinto in
pattern race in ostacoli per di più in Gruppo 1. A grande agio sui tracciati in ostacoli toscani con tre vittorie e un secondo posto, tra Grosseto e Pisa, più in difficoltà a Merano dove ha corso tre volte senza vincere. Cinque vittorie e due secondi posto in ostacoli su undici corse, con una caduta a vittoria conseguita e una battuta di arresto in Francia oltre un terzo e un quinto a Merano a completare lo score.
48.818 euro le vincite in ostacoli.
Attitudine di corsa: Soggetto piuttosto duttile, a cui piace correre anche di testa tenendosi in corsia esterna per il suo continuo appoggiare verso l'esterno. Dispone, oltre che di poderosa progressione, anche di discreto scatto con carattere e capacità combattive. A suo agio sui terreni pesanti, sembra prediligere il periodo invernale soffrendo i terreni duri e il calore.
Score in siepi: 10 corse (2 in Repubblica Ceka, 1 in Francia e il resto in Italia), 4 vittorie (tre in Italia) e 4 piazzamento.
Totale vincite:
47.735 euro (di cui 2.166 in Repubblica Ceka)
.
Score in steeple: 1 corsa (in Repubblica Ceka), 1 vittoria.
Totale vincite:
1.083 euro.
Score in piano: 20 corse (1 in Irlanda, 1 in Francia, 1 in Germania e il resto in Repubblica Ceka), 10 vittorie (1 in Irlanda e 9 in patria), 6 piazzamenti.
Totale vincite:
93.415 euro.
Totale in carriera: 31 corse, 15 vittorie e 10 piazzamenti, vincite
142.233 euro.
PREMI IMPORTANTI VINTI IN OSTACOLI
-Gr.1:
LXVII Gran Corsa Siepi Nazionale, Pisa, 14 febbraio 2016.
PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-L: secondo nella
Gran Corsa Siepi di Grosseto, Grosseto, 9 dicembre 2015.
PREMI IMPORTANTI VINTI IN PIANO
-Gr.3:
91° Derby Ceko, Velka Chuchle, 26 giugno 2011.
-Cond:
33° Velka Cena Prahy Ck Martin Tour, Velka Chuchle, 18 settembre 2011.
PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN PIANO
-L: secondo nel
90° Velka Jarni Cena Holdingu Rabbit, Velka Chuchle, 15 maggio 2011.
ROCHES CROSS
si aggiudica il Premio Doretto di Pisa
il 6 gennaio del 2017
su Mister Westminster e Secular Society
(Foto Pietro Coscia).
Omaggio al proprietario Jasna.
La scuderia Jasna viene fondata nel 2004 da Miroslav Nesladek ed è
da sempre legata al team Vana. Scuderia inizialmente piccola con due/
tre cavalli a stagione, si è poi ingrandita fino ad annoverare un
massimo di nove cavalli nel 2015 senza tuttavia conseguire risultati eclatanti se si eccettuano due suoi soggetti.
Al dodici febbraio, data in cui viene steso questo omaggio, vanta 339
corse di cui il 60% in ostacoli, dato che ne fa dunque una scuderia orientata soprattutto sul settore ostacolistico. 61
le escursioni all'estero con grande predilezione per l'Italia
dove l'azzurro stellato di blu è apparso in 52 corse (85%
delle prove estere affrontate) spalmate su tutte le nostre piste in
ostacoli, ivi compresa la soppressa pista di Roma. Grande attenzione
alla pista di Merano dove la Jasna ha preso parte a 31 corse, a seguire Pisa e Roma, con cinque gettoni di presenza.
Fuori dall'Italia, vanta escursioni in altri tre stati con quatto sortite in
Germania (Monaco, Bad Harzburg e Baden Baden), tre in Slovacchia
(tutte a Bratislava) e due in Francia (Vichy e Auteuil). 48 le
vittorie complessive, 33 (69%) delle quali in ostacoli, tra cui un Gruppo 1 e due Listed Race, oltre un Gruppo 3 in piano (il Derby Ceko). Fanno da corredo tredici piazzamenti in corse di Gruppo, sette dei quali in Gruppo 1 (sei dei quali firmati Budapest), tutti in ostacoli, oltre ad altri sei piazzamenti in Listed. Delle quarantotto vittorie, dieci (21% del totale) sono state quelle ottenute all'estero, tutte
in Italia (percentuale vittorie nella nostra penisola del 19%) con
tre acuti a Merano e Pisa, quindi due vittorie a Treviso e una a Roma
e Grosseto (mai vincente, su tre uscite, a Milano). Vincitori poi su
otto piste ceche diverse. Record di vittorie assoluto marcato sulla
pista di Velka Chuchle, con undici primi posti, a seguire la pista di
Most con nove vittorie, quindi Pardubice e Karlovy Vary
rispettivamente con sei e cinque successi. Vittorie anche a Benesov,
Kolesa, Radslavice e Lysa Nad Laben.
I colori scendono per la prima volta in pista il 26 settembre del
2004, in una classe 3 sui 1.400 metri di Velka Chuchle, e vengono
subito bagnati con una vittoria conseguita dalla debuttante Beautiful
Queen per l'interpretazione di Katerina Palupcikova. Fanno
seguito due secondi posti che fungono da preludio di un 2005 in cui
non arriva alcuna vittoria (unico caso in quattordici stagioni di storia).
I colori debuttano in ostacoli il 19 luglio del 2005, in occasione
della prima trasferta all'estero: in Germania, sulla pista di Bad
Harzburg. È ancora Beautiful Queen ad avere l'onere e l'onore
di rappresentare per la prima volta i colori. C'è Big Joe Josef
Bartos a indossarli. Arriva un magro quarto posto, cui fa seguito un
terzo posto ancora in Germania, a Monaco, sempre in siepi. La prima
vittoria in ostacoli, la terza per la scuderia nel frattempo
vincitrice in una classe 3 per tre anni a Velka Chuchle, sul miglio,
con Zandro, la centra ancora (seppur dopo intervento dei
commissari) Beautiful Queen, in steeple chase, il 3 giugno del
2006 a Benesov, in classe 4. Due mesi dopo arriva anche la prima
vittoria in siepi, la firma Zandro a Kolesa. In entrambi i
casi in cabina di regia c'è Josef Bartos.
Il 2006 è anche l'anno del debutto dei colori in Italia, con
battesimo tenuto il 29 marzo in una prova in piano andata in scena
a Milano, il Premio Lissone, con ingaggio di Ivan Rossi e
impiego di Zandro (sesto sul palo). Ed è proprio quest'ultimo ad
aver il primato di esser stato il primo cavallo a difendere i colori
Jasna sulle siepi italiane. Secondo, per
ferragosto del 2006, a Merano, in una maiden o vendere sui 3.000 metri in siepi.
Per la prima vittoria nella nostra penisola devono passare ancora molti giorni, oltre tre anni per l'esattezza. Si arriva al nove dicembre del 2009 con l'acuto di
Budapest, il cavallo più qualitativo (insieme a Roches
Cross) della scuderia, che riporta di un'incollatura una
condizionata a Roma, sui 3.400 metri in siepi, ancora con Josef Bartos in sella. Solo altri due soggetti della scuderia riusciranno a imitare Budapest sul territorio italiano: il qui omaggiato Roches Cross ed Elmal (vincitore in una circostanza, in siepi, a Pisa).
Il 2015 è stato l'anno che ha visto la Jasna prendere parte al
maggior numero di corse con 47 prove, un vertice raggiunto a seguito dei numerosi investimenti effettuati tra il 2011 e il 2012 con
incremento del 57% delle prove disputate in un anno (da 16 a 37).
Sette il massimo di vittorie ottenute in un anno, livello toccato nel
2011 e nel 2016, nel primo caso con appena 16 corse disputate (contro
le 41 del 2016).
Ventitré sono stati i cavalli avuti a disposizione, quattordici
(61%) di questi risultati vincitori di almeno una prova. Proprio di
Roches Cross il record di vittorie, con quattordici successi,
seguito dall'immenso Budapest, 11 successi, quindi Balerina
e Norino con tre vittorie.
Budapest il cavallo che ha portato maggiore ricchezza alla scuderia, grazie a
due vittorie in Listed e tredici piazzamenti in pattern race per un
totale di 228.000 euro. Lo segue Roches Cross, unico
vincitore in categoria di Gruppo (peraltro Gruppo 1), in virtù del
successo marcato a Pisa il 14 febbraio 2016, con 130.158 euro.
Dietro ai due un grosso salto nel vuoto con soggetti incapaci di
raggiungere la soglia dei 20.000 euro di vincite. Di Silk la medaglia di bronzo con appena 16.131 euro di
vincite davanti a Buonarroti con circa 14.000 euro.
Non ricchissimo il palmares, ma con coppe di primaria importanza.
Quattro le partecipazioni al Derby Ceko, con debutto nel 2010
con Budapest e vittoria l'anno successivo con Roches Cross;
in pista, senza piazzarsi, anche nel 2014 e nel 2015 rispettivamente
con Buonarroti e Gibbs Beach; due partecipazioni al
Velka di Pardubice, entrambe senza fortuna con Kobusz (nel
2010) e Budapest (nel 2013); tre partecipazioni al Derby
Slovacco, anche queste senza piazzamento nel 2008 con Budapest,
nel 2011 con Roches Cross e nel 2014 con Buonarroti.
Addirittura cinque invece le partecipazioni al Gran Premio
Merano tutte con Budapest giunto una volta secondo e
un'altra terzo. Una partecipazione al Grande Steeple Chase di Milano e alla Gran Corsa Siepi di Pisa con un quarto e un quinto posto.
Vediamo nel dettaglio il palmares della scuderia.
PREMI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-Gr.1: una
Gran Corsa Siepi Nazionale (Edizione 2016), a Pisa, con
Roches Cross.
-L: due
Steeple Chase di Treviso (Edizioni 2010 e 2011), con
Budapest.
PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-Gr.1: una volta secondo nel
Gran Premio Merano (
LXXI Edizione, 2010), terzo (
LXXII Edizione, 2011) e quinto (
LXXIII, Edizione 2012) con
Budapest.
-Gr.3: due volte secondo nel
Premio A.S.S.I ex Unire (Edizione 2012 e 2014), terzo nell'Edizione 2010 e quarto nell'Edizione 2011 con
Budapest.
-
Gr.3: una volta secondo nel
Grande Steeple Chase di Roma (Edizione 2015) a Merano, con
Budapest.
-
L: una volta secondo nella
Gran Corsa Siepi di Grosseto (Edizione 2015) con
Roches Cross.
-
L: una volta secondo nello
Zlaty Pohar Chladek a Tintera (Edizione 2011) a Pardubice, con
Budapest.
-
Gr.1: due volte terzo nel
Grande Steeple Chase d'Europa (Edizioni 2011 e 2012) a Merano, quinto nell'Edizione 2010 con
Budapest.
-
Gr.1: una volta quarto nel
Grande Steeple Chase di Milano (Edizione 2014), con
Thallium.
-L: una volta quarto nel
Badener Roulette Preis (Edizione 2009) a Baden Baden, con
Budapest.
-
Gr.3: una volta quinto nella
Gran Corsa Siepi di Pisa (Edizione 2010) con
Budapest.
PREMI IMPORTANTI IN PIANO
-Gr.3: un
Derby Ceko (Edizione 91° nel 2011) a Velka Chuchle, con
Roches Cross.
PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN PIANO
-L: una volta secondo nel
90° Velka Jarni Cena Holdingu Rabbit (Edizione 2011) a
Velka Chuchle, con
Roches Cross; e una volta terzo nella 93° Edizione (nel 2013) con
Buonarroti.
-L: una volta terzo nel
Velka Cena BBAG Baden Baden (Edizione 2013) a Bratislava, con
Buonarroti.
ROCHES CROSS
l'unico vincitore in categoria di Gruppo,
sia in piano che in ostacoli,
della scuderia Jasna.
(Foto josef-vana.cz).