ADULTI IN SIEPI
Prime schermaglie di stagione in scena il 27 gennaio a Pisa, subito in pattern race, nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3). Raffaele Romano presentava all'appuntamento il campionissimo Live Your Life, per la prima volta al confronto con gli anziani. Il sauro, da Turati, vincitore in Gruppo 1 e Gruppo 3 a tre anni e ancora in gran forma a quattro, con i secondi posti nella Corsa in Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2) e nella Corsa in Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), si presentava all'appuntamento non ancora al top della forma, ma a sufficienza per esser eletto il favorito, alla pari, della contesa. Campo partenti ridotto, ma qualitativo. Vana jr dirottava all'appuntamento l'ex tedesco Morning Star, fresco del successo nel IX Steeple Chase di Treviso (L) e su un rullino di quattro vittorie e un secondo posto, alle spalle dello sfortunato campione Quick Davier nel Creme Anglaise (L), nelle ultime cinque uscite. Giocava le sue chance anche Paolo Favero che schierava Mezajy, specialista dei terreni faticosi e autore di eccezionale prova a novembre nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), ultimata al terzo posto a mezza lunghezza dal vincitore.
La prova veniva disputata su uno stato del terreno giudicato leggermente pesante. Si incariva di scandire i parziali di gara Chateaudemalmaison, scudiero di Live Your Life vincitore a dicembre nella Corsa Siepi di Treviso e a inizio gennaio in condizionata a Pisa. Morning Star operava costantemente all'esterno del leader inducendolo a camminare fin dal via. Bartos non concedeva alla seconda pedina di casa Troger la possibilità di addormentare la corsa, per operare consueto e improvviso allungo a traguardo ancora lontano. I due sportellavano come già fatto alcuni mesi prima a Merano, contendendosi il primato senza risparmiarsi e lasciando ad alcune lunghezze gli altri. "Morning Star in pressione costante su Chateaudemalmaison, non lo fa respirare. I due vanno via di lena" commentava Marannini. Al passaggio davanti alle tribune, Morning Star forzava e sfondava di prepotenza su Chateaudemalmaison. Il portacolori Troger provava a restare in quota e tornava in pressing. I due procedevano a velocità sostenuta, lasciando Mezajy e Live Your Life, in fila indiana, alcune lunghezze dietro, mentre American History cedeva a oltre 1.400 metri dal palo. I quattro si ricompattavano sul finire della dirittura opposta a quella di arrivo, rendendosi protagonisti di una retta finale al cardiopalma. Al paletto dei quattrocentro metri,Chateaudemalmaison e Mezajy sferravano il loro attacco al battistrada, tergiversava troppo Live Your Life, a rimorchio e di rientro da settembre. Morning Star reagiva alla frusta di Bartos e si sottraeva dai due avversari. Ci provava allora, all'esterno, Live Your Life che entrava in campo in vista dell'ultima. "Lo scatto di Live Your Life per andare a prendere Morning Star" ma il giallo e nero ripartiva in modo imperioso e sfuggiva al Troger, infliggendogli quattro lunghezze e mezzo, addirittura dieci a Mezajy. "Morning Star sta allungando... L'indiavolato Morning Star" urlava Marannini, in ossequio al nome di stella del mattino dell'allievo di Vana jr. 4.08.90 il consulto del cronometro (pressoché lo stesso tempo di El Calife, nell'edizione del 2017, ma marcato sul buono), ottenuto sul leggermente pesante. Niente male davvero per i 3.500 metri del percorso pisano, anche se non un record.
Morning Star diveniva così il secondo vincitore classico in Italia da Silvano, dopo Proud Boris. Il successo gli valeva l'adesione alla Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) in scena a Pisa, a metà febbraio. Un target che appena un anno prima sarebbe risultato folle per il cavallo e che invece ora, a nove anni, diveniva un qualcosa cui era lecito pensare. Ennesimo capolavoro Vana jr, nulla da dire.
La Genealogia di Morning Star:
Nove generazioni femminili tedesche sono quelle che conducono a Morning Star, settimo prodotto della non trascendentale in corsa Maratea. Generazioni che ascendono fino alla cavalla inglese Lovely Morn, una figlia del caporazza St Simon generata nel 1900 e poi esportata in Germania.
Soggetto di discreta qualità genealogica, con vincitori classici in ogni linea generazionale femminile. Su tutti spicca lo stallone MEDICUS, fratellastro della nonna materna di Morning Star, vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 in Germania e Italia. Quest'ultima, una figlia del francese Frontal, è vincitrice in Listed a Colonia e pluripiazzata in medesima categoria in Germania. Ha generato due eccelsi velocisti, anch'essi vincitori in Listed in Germania, e l'ottimo MEDICI, soggetto dotato di maggiore stamina, vincitore in Gruppo 3 a Dusseldorf. Qualità trasmessa solo in parte alla figlia Maratea. La madre di Morning Star ha generato sette vincitori su otto scesi in pista, ma senza elevarsi dalla straordinarietà se non in due casi. Barlumi di qualità sono stati offerti dal secondo prodotto, Mitico, piazzatosi in listed, ma soprattutto dal fratello pieno di quest'ultimo, MARITO, che ha dimostrato eccelsa attitudine al salto, aggiudicandosi una Listed in chase in Irlanda e rendendosi protagonista di numerosi piazzamenti in pattern race, sia in Francia che in Irlanda, con un sontuoso secondo posto, alle spalle del super campione Hurricane Fly (di poco più di una lunghezza), in un Gruppo 1 di Punchestown.
Morning Star, fratello pieno del modesto Monreale, non nasce come un prodotto concepito per il salto. Il padre Silvano, di ritorno dal Sud Africa, viene scelto dall'allevatore Gestut Erlmuhle nonostante gli 8.000 euro di monta. Si tratta di un accoppiamento che non ha entusiasmato al primo tentativo. Monreale, dopo le interessanti premesse di gioventù, ha fallito gli approcci alle pattern race in piano ed è naufragato in ostacoli in Inghilterra, senza mai piazzarsi.
Il padre, Silvano, è un orgoglio dell'allevamento tedesco. Nato nel 1996 presso le strutture della Gestut Fahrof quale quarto prodotto della prolifica Spirit of Eagles (59 corse negli Stati Uniti, 11 vittorie). L'accoppiamento della madre con Lomitas gli garantisce un interessante inbreeding 5x5 sulla leggenda dell'ippica Ribot. Ottima linea generazionale che sarà confermata, due anni dopo, dal fratellastro Sabiango, stayer da Acatenango capace di aggiudicarsi cinque prove di Gruppo, tra cui tre Gruppo 1, un Gruppo 2 e un Gruppo 3 con i fiori all'occhiello colti nel Charles Whittingham Memorial Handicap (Gr.1) a Hollywood Park e nel Deutschland-Preis (Gr.1) a Colonia.
Silvano disputa, agli ordini del top trainer tedesco Andreas Wohler, 18 corse in carriera, da due a cinque anni, riportando 7 vittorie (1.400-2.200 m.), di cui tre Gruppo 1 e due Gruppo 2, e 7 piazzamenti. Salvo due circostanze, tra cui il debutto (unica prova disputata a due anni, con vittoria a Brema), corre sempre in categoria di gruppo, prendendo parte a dieci Gruppo 1 (con score di 3 vittorie, un secondo posto e tre quarti).
Sul finire della stagione 2000, entrante in cinque anni, dopo aver disputato 9 corse in Germania con i successi maturati nell' Union Rennen (Gr.2), a tre anni, sui 2.200 metri della pista di Colonia e, a quattro anni, nel Grosser Preis der Wirtschaft (Gr.2) sui 2.200 metri di Baden Baden, e i piazzamenti elitari costituiti dal secondo posto nel Gerling-Preis (Gr.2) a Colonia, dal terzo nell'IDEE Hansa Preis (Gr.2) ad Amburgo e dai quarti posti nel Derby Tedesco (Gr.1) ad Amburgo e nel Deutschland Preis (Gr.1) a Dusseldorf, tenta l'avventura da globe trotter. Wohler lo manda dapprima Hong Kong, per poi impegnarlo tra estremo oriente e Stati Uniti, sempre affidato ad Andreas Suborics. Nell'ultimo anno di carriera agonistica, si aggiudica la Singapore Cup (Gr.1) a Kranji, Singapore, la Audemars Piguet Queen Elizabeth II Cup (Gr.1) a Sha Tin, Hong Kong, con premio al primo superiore ai 760.000 euro, e l'Arlington Million (Gr.1) negli Stati Uniti, seguito dal secondo posto nel Man O'War Stakes (Gr.1) a Belmont. Successo in terra statunitense che fa di Silvano il primo cavallo tedesco a vincere in Gruppo 1 negli Stati Uniti. Il jockey di origine austriaca Suborics commenta: "Io sono Michael Schumacher e lui è la mia Ferrari! A 2.000 metri è inferiore, forse, solo di una lunghezza a Fantastic Light che è uno dei migliori cavalli in Europa." Tenta anche l'avventura in Australia, a Moonee Valley, nel Carlton Cooke Plate (Gr.1) dove chiude quarto, ed è terzo a Dubai, sulla pista di Nad Al Sheba, nel Dubai Sheema Classic (Gr.2) battuto da Stay Gold e Fantastic Light. Vittorie e piazzamenti che portano Silvano a essere eletto, nel 2001, cavallo dell'anno tedesco con una punta timeform di 126 punti (tre punti in meno rispetto al vertice toccato dal padre Lomitas), ma soprattutto a qualificarsi quale cavallo e poi stallone mondiale, impegnato in tutti i continenti, con circa 2.500.000 euro di vincite (i dati ufficiali riportano 2.968.000 dollari americani di introiti). Dopo aver corso in Europa, Asia, Oceania e America, finirà infatti stallone in Africa. Da stallone, dopo aver preso le mosse in Germania nei primi quattro anni di monta presso la Gestut Fahrof (tasso di monta 7.500 euro poi scemate a 6.000 euro), si trasferisce in Sud Africa, alla corte della Maine Change Farm, dove sarà Champion Sire nel 2013, 2017 e 2018, generando un'infinita serie di vincitori classici. Tornerà per una breve parentesi in Germania, nel 2009, al tasso di monta di 8.000 euro. E' grazie quest'ultima esperienza che viene scelto per montare Maratea, concependo così il nascituro Morning Star.
Ritirato in razza a partire dalla stagione 2002, dapprima in Germania e dal 2005 in Sud Africa, si è segnalato quale ripetuto riproduttore di vincitori classici con un interessante rapporto qualità costi, in virtù del tasso di monta tutt'altro che proibitivo (8.000 euro apice).
In dieci anni di monta, ha generato 19 vincitori di Gruppo 1, quasi tutti operanti in Sud Africa, per un totale di 24 successi in Gruppo 1. Oltre 80 prodotti vincitori in pattern race. Quattro sono stati i vincitori di Derby, due in Sud Africa, uno in Germania e uno in Austria, quest'ultimo capace di piazzarsi secondo anche nel derby slovacco, un quinto prodotto è giunto terzo nel derby ceco e un sesto è giunto terzo nel derby svizzero.
Non molto numerosa la produzione in ostacoli, eppure con interessante rapporto qualità. Tre soli vincitori di gruppo. Su tutti brilla PROUD BORIS, già assai qualitativo in piano, nipote per linea materna di Armistice Day. Avviato piuttosto tardi alla carriera ostacolistica da Hanacek, vi debutta a sette anni in Slovacchia, sulla pista secondaria di Topolcianky. Disputa, da sette a undici anni, 25 corse, di cui tredici in Italia, nove in Slovacchia e tre in Polonia, riportando 9 vittorie tra cui la LVIII Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), senza più ripetersi, e 9 piazzamenti per circa 50.000euro.
Grande qualità dalla parte di BELLVANO, dal secondo anno di monta. Debutta tardi, nelle National Hunt Flat, a cinque anni, con i colori di John Magnier, vincendone due su tre sortite. Affidato a Nicky Henderson, con i prestigiosi colori di John P. McManus disputa, da cinque a otto anni, 12 corse, riportando 5 vittorie sia in hurdle che in chase, tra cui il Vincent O'Brien County Handicap Hurdle (Gr.3) a Cheltenham e il Johnny Henderson Grand Annual Chase Challenge Cup (Gr.3) a Cheltenham, e 3 piazzamenti per 78.427 sterline. Perde la vita per i postumi di una caduta subita in un chase di Fairyhouse.
Il terzo vincitore di gruppo da Silvano è il qui presente MORNING STAR, avviato alle siepi a cinque anni e cresciuto in modo esponenziale a otto anni, vincitore a nove anni nella 35' Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) e a otto anni nello Steeple Chase di Treviso (L), secondo nel Creme Anglaise (L) sullo steeple di Merano. Vittoria da neretto, in Germania, per NESTOR, dal primo anno di monta (nipote di Bluebird), allievo Schiergen, ha preso parte a 5 corse in ostacoli, da tre a quattro anni, in Germania e Francia, centrando 4 vittorie in siepi, tra cui il Badener Roulette Preis (L) a Baden Baden, oltre che una condizionata ad Auteuil, dove poi è terminato sesto nel Prix de Pepinvast (Gr.3) per 37.370 euro.
Ha dimostrato grande attitudine, per poi esser ricondotto con costrutto nelle prove di Gruppo in piano, Bergo, da Bella Figura (Surumu), 10 corse in ostacoli, tra hurdle e chase, in Inghilterra, da cinque a sette anni (salvo l'ultima uscita a dieci), 6 vittorie (cinque delle quali consecutive) e 1 piazzamento ovvero il quarto posto nel John Smith's Magnull Novices Chases (Gr.1) ad Aintree.
Al seguente link la scheda del cavallo: http://ippicaostacoli.blogspot.com/2019/01/vincitori-classici-morning-star-cura-di.html
Al seguente link la scheda del cavallo: http://ippicaostacoli.blogspot.com/2019/01/vincitori-classici-morning-star-cura-di.html
MORNING STAR
e Joe Bartos sul palo della
Gran Corsa Siepi di Pisa.
(Foto Coscia).
Venti giorni dopo, sulla più severa distanza dei 4.000 metri, i tre "medagliati" della Gran Corsa Siepi di Pisa si sfidavano di nuovo nella Gran Corsa Siepi Nazionale, primo Gruppo 1 assoluto nella stagione ostacolistica. A nobilitare l'ingaggio e a renderlo di caratura internazionale contribuiva la discesa in Toscana, per la prima volta nella sua carriera, di sua maestà Guillaume Macaire. Allenatore nove volte vincitore consecutivo (oltre ad altri successi), dal 2009 al 2017, della classifica allenatori in ostacoli di Francia, patria assoluta dell'ostacolismo mondiale, cinque volte vincitore del Gran Premio Merano; un vero e proprio asso con passioni artistiche estrinsecate dal gusto per le pinacoteche e la scrittura creativa. Personaggio attento allo stile e piuttosto nevrile, i giornalisti d'oltralpe, sempre al suo seguito per gli show che il francese è in grado di offrire alla sua platea, non perdono mai occasione per evidenziare i suoi "sproloqui leggendari." Macaire giungeva a Pisa accompagnato da un altro grosso personaggio dell'ippica europea: lo svizzero Pierre Pilarski, per i colori di Candalex, la scelta di Macaire per far saltare la cassa della gran classica pisana ereditata dal blasone romano. Personaggio impegnato su più fronti, dopo aver preso le mosse dal trotto. Proprietario dell'asso Bold Eagle, uno dei più forti trottatori francesi di tutti i tempi, vincitore del Prix Amerique. Pilarski contribuiva a rendere ancora più folkloristica la connection francese con la sua caratteristica barba sale e pepe. Classe 1961, figlio di immigrati polacchi, è considerato il "re delle patatine fritte di Francia" avendole vendute per quasi trent'anni con un franchisee di McDonald's.
Completavano il campo dei partenti la vittima designata Ranger no Risk, acquistato a reclamare a Pau da Christian Troger, e i malconci, ma di classe, Karelcytic e Nando a supporto di Morning Star.
Il primo colpo di scena andava a innescarsi alla chiamata dei cavalli al tondino. Josef Vana Jr perdeva infatti la sua prima monta Josef Bartos, indicato quale interprete di Morning Star. Il frustino d'oro ceko, vincitore della classifica italiana 2018 dopo serrato duello con Vana jr risolto proprio a Pisa, veniva infatti condotto al pronto soccorso pisano a seguito della frattura della clavicola patita quale conseguenza di una caduta nella precedente corsa. Vana jr decideva così di ritirare Nando per spostarne la monta di Jan Kratochvil in sella al "capitano" eletto da sir Aichner "The Cannibal".
Pierre Pilarski, intervistato al tondino da Enrico Querci, non si nascondeva: "Penso di vincere!"
Il betting risultava implacabile: 14/10. Una quota molto bassa per un soggetto mai presentato in pattern race, ma dal rendimento assai regolare e soprattutto dal rating di 66 punti. Un livello, quest'ultimo, un punto inferiore a quello avuto da Champ de Bataille poi importato in Italia da Aichner. Cinque vittorie nelle ultime sette uscite francesi, con acuto in condizionata a Compiegne nel 2017 da 24.000 euro al primo.
Il cavallo dimostrava di valere la quota. Solo un coraggioso e mai domo Morning Star provava a creargli qualche grattacapo, ma risultava essere una minaccia solo apparente. Lestrade collocava in testa il bel baio dall'inedito Alex The Winner, soggetto acquistato in America per 600.000 dollari e legato da otto linee femminili a stelle e strisce riconducibili a una cavalla francese classe 1926 passata alla storia per aver generato cinque vincitori classici in America e dal nome alquanto farsesco: La Troienne, figlia di Helene de Troie.
Candalex scandiva discreto ritmo, lasciando a Morning Star il comando, poco prima dell'ingresso sulla diagonale discendente in vista del passaggio davanti alle tribune. Restavano attardati gli altri due attesi Mezajy e Live Your Life. Sulla dirittura opposta a quella di arrivo, Candalex tornava a premere su Morning Star e lo passava a metà dirittura. L'Aichner però, all'interno, non si arrendeva. Lestrade operava di furbizia, andandogli a chiudere il varco. Kratochvil spostava allora il vincitore della Gran Corsa Siepi di Pisa all'esterno del battistrada, intenzionato a ricucire il gap di una lunghezza e mezzo, operando in seconda corsia all'attacco della piegata finale. Provavano a intervenire Mezajy e Live Your Life. Per il Troger risultava fatale la penultima siepe. Il sauro franava in mal modo, dando l'impressione (per fortuna errata) di esser stato vittima di una caduta letale. Morning Star metteva in pista tutto e qualcosa di più per andare all'attacco di un Candalex ancora in mano prima dell'ultimo elemento. Non troppo lontano Mezajy provava ad afficciarsi sui due. "Candalex allunga comodo, o almeno sembrerebbe dalla visione televisiva" constatava Marannini prima dell'ultima. Lestrade richiamava appena il proprio allievo che chiudeva il conto nel tratto piano. Vittoria di cinque su Morning Star che, a sua volta, regolava di tre e mezzo un Mezajy incapace di piazzare interessante speed all'epilogo. Al quarto, lontano, Karelcytic. "Aveva ancora tanta energia nel finale" dichiarava Lestrade, al rientro al tondino, tra gli applausi del pubblico.
La Genealogia di Candalex:
Il fascino della storia dell'allevamento statunitense si intreccia in modo esemplare nel sangue di Candalex. Diciassette linee femminili americane che retroagiscono al lontanissimo 1842 con la nascita, in America, di Leviathan Mare, prodotto dell'inglese Anna Maria, cavalla esportata in Virginia nel 1829.
Per effetto di una serie di incroci, Candalex si presenta quale estremo e insistito risultato finale di una complessa rete di inbreeding che costituiscono un mix del vertice dell'allevamento americano. C'è il sangue di tutti i migliori stalloni del Nord America. Costruito su quattro inbreeding che lasciano a dir poco con gli occhi lucidi gli appassionati di genealogia. 3x3 sul cavallo dell'anno del 1992 A.P Indy, vincitore negli Stati Uniti di quattro Gruppo 1, dai 1.600 ai 2.400 metri, tra cui la Breeders' Cup Classic e il Derby di Santa Anita per 3 milioni di dollari di vincite; 4x4 sul re dei velocisti d'america Mr Prospector; 4x5 sul caporazza assoluto Northern Dancer e sul mito d'America Secretariat, vincitore della Triple Crown e cavallo dell'anno 1973 per effetto di successi estrinsecati da una potenza tale da esser trasposti al cinema nel film Un Anno da Ricordare. Un pedigree da leccarsi i baffi, poco da dire, che vanta eccezionali risultati anche in chiave produttiva sul versante femminile soprattutto sulla terza e quarta madre. La bis nonna di Candalex, tale Bright Candles, è una stakes winner in Gruppo 3, piazzata in Gruppo 1 negli Stati Uniti, inbreeding 5x5 su un altro mito di America ovvero War Admiral (lo storico rivale di Seabiscuit, cavallo ricordato dal film candidato al Premio Oscar interpretato da Tobey Maguire), vanta una produzione da record per quel che concerne l'allevamento americano. Su dodici prodotti, sebbene solo due siano stati in grado di conquistare pattern race (su tutti il duplice vincitore in Gruppo 1 Grand Slam), nove sono stati destinati all'attività riproduttiva, di questi sette nel ruolo di stallone. Cifre da record, che trovano la loro ragion d'essere nella quarta e quinta linea materna. La quarta madre Christmas Bonus, piazzata in Gruppo 3 e madre di due vincitrici in medesima categoria, vanta una genetica eccezionale, sorella di due vincitrici di Gruppo e "zia" di tre vincitori di Gruppo 1, tra cui il milionario Alydar (vincitore di sei Gruppo 1 negli Stati Uniti).
Linea molto appetitosa, pur se sfumata nelle generazioni più prossime a Candalex, eppur poco esaltante per la carriera in ostacoli. Solo due parenti prossimi del cavallo, sulla linea femminile, si son distinti in ostacoli. Tra questi il fratellastro di Candalex, Candy Burg, e soprattutto il prodotto della quarta madre che ha centrato un Gruppo 3 in Irlanda in hurdle, salvo poi deteriorarsi nelle prestazioni, IRON COUNTY XMAS.
Modesta la linea paterna offerta dall'inedito Alex The Winner, padre di un unico vincitore classico in piano (ZONZA, velocista vincitrice in Gruppo 3 nel Prix Dubois, seconda nel Prix Imprudence (Gr.3) a Deauville e nel Prix Amandine (L) a Maisons Laffitte, quarta nel Darley Prix Morny (Gr.1) a Deauville e nel Prix De Lieurey (Gr.3) sempre a Deauville. Vince in carriera 133.245 euro) senza nessun altro prodotto, prima di Candalex, capace di piazzarsi in main event. Si sono distinti in piano Catch Dream, dal primo anno di monta, artefice di vittorie in handicap qualitativi, record-horse per numero di corse disputate (51) e numero di successi con 7 vittorie (1.600-2.100 m.), tra cui due Handicap da 28.200 euro al primo sulle piste di Longchamp e Saint Cloud. Vince in carriera 163.720 euro, somma più alta vinta da un figlio di Alex The Winner. Successi di qualità poi per Alex des Fosses, dal secondo anno di monta, 3 vittorie (1.900-2.100 m.) con acuto in un Handicap da 10.500 euro di Chantilly. 2 vittorie (1.700-1.800 m.), a reclamare, per Alexis des Fosses. Un successo per i modesti Enjoy Bilberry (a reclamare a Clairefontaine sui 1.400 metri) e Alexreve in una prova da 8.000 euro a Lyon La Soie.
Nessun figlio di Alex The Winner ha preso parte a corse in piano in Italia, Spagna, Inghilterra e Repubblica Ceka. Stallone che vanta una discreta produzione numerica in Francia sul settore ostacoli (quasi un terzo dei suoi figli) con un indice percentuale di vittorie superiore di poco al 16%, ma col solo Tender Winner piazzato, seppur quinto, in una prova di cartello ovvero il Prix Robert Lejeune (L).
CANDALEX
e il suo entourage, tra cui si notano
GUILLAUME MACAIRE con fazzoletto arancione
che spunta dal taschino
e il proprietario PIERRE PILARSKI a pollice in su,
si voltano per lo scatto ricordo verso la curva della segreteria di Pisa
dopo aver vinto la GRAN CORSA SIEPI NAZIONALE (Gr.1).
(Foto Matteo Mancini).
Tre settimane dopo, la variazione del fondo, da buono a leggermente pesante, mutava i valori in campo. Live Your Life, Mezajy e Morning Star tornavano a sfidarsi nel Celeste Citterio, condizionata sui 3.600 metri della pista meneghina con 8.500 euro al primo. Buon parte degli scommettitori si orientavano dalla parte di Live Your Life, quota sotto la pari. Controfavorito Morning Star, apparso superiore al rivale a Pisa e qua penalizzato di appena due chili. Oltre il 5 a 1 la quota di Mezajy, per il quale Paolo Favero decideva di provare il paraocchi. Il sette anni, figlio di Makfi, aiutato dal più gradito stato del terreno riusciva a sorprendere. Pollioni lo teneva stretto su Live Your Life, a sua volta in scia al battistrada Morning Star. Bartos cadenzava blandi parziali nel primo tratto di gara per poi andare, progressivamente, ad aumentarli. Mezajy passava in seconda posizione al passaggio davanti alle tribune con in schiena Live Your Life, a precedere gli altri due concorrenti presto fuori dai giochi. All'inizio della piegata della curva di sinistra, Live Your Life emergeva all'esterno e si portava alla sella di Morning Star. In vista dell'attacco della piegata che immette sulla diagonale breve era Mezajy a provare a insidiare il battistrada, in anticipo su Live Your Life. I due battagliavano per diverse centinaia di metri con Pollioni che dall'interno di Morning Star si portava al suo esterno. Live Your Life, meno brillante del solito, dava l'impressione di aver subito l'accelerazione dei due rivali. Mezajy debellava le resistenze di Morning Star all'ingresso in dirittura, pronto a parare la macchinosa entrata in funzione del motore di Live Your Life. Nel tratto piano Mezajy non tradiva la fiducia di Pollioni e, sul passo, non concedeva possibilità di recupero agli avversari. Morning Star ancora vitale respingeva il timido avvicinamento di Live Your Life.
Carriera e genealogia di Mezajy: Dunque esito ribaltato e seconda vittoria in Italia per Mezajy, figlio della sorella piena di Chinese Whisper (seconda nel Prix La Force a Longchamp, Gr.3, terza nel Gran Criterium di Milano, Gr.1), dal qualitativo Montjeu. Un soggetto passato in ostacoli a quattro anni in Irlanda, dopo carriera in piano in Inghilterra, da due a tre anni, dal miglio ai duemilaquattrocento metri con vittoria in classe 5, piazzamenti in classe 4 e un quinto posto in classe 2 a Epsom. Non troppo brillante in hurdle, conseguiva la prima vittoria, in classe 4, a Kilbeggan all'età di cinque anni, dopo aver preso parte a dieci corse tra Irlanda e Inghilterra. Un successo ripetuto due volte in Irlanda, a Bellewstown e Wexford. Importato in Italia da Favero si rivelava in linea con le main category italiane, sfiorando la vittoria, con gran volo esterno, sul molto pesante nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) chiusa al terzo posto, confermandosi al medesimo piazzamento nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) di Pisa.
Inbreeding 5x4 su Northern Dancer, grande qualità nella seconda linea femminile grazie alla prole della seconda madre, vincitrice in Listed a Deauville e piazzata in Gruppo 3 e riproduttrice di tre stakes performer tra i quali la tripla vincitrice in Listed in Irlanda MODEEROCH, ulteriormente piazzata sei volte in Gruppo 3 e una volta in Gruppo 2. Seconda madre inoltre dello stallone BELARDO, duplice vincitore in Gruppo 1 in Inghilterra, e del vincitore in Gruppo 3 CALIFORNIA.
Valore non eccelso quello offerto dal padre Makfi, operante comunque ad alto tasso di monta (20.000 euro). Miglior tre anni d'Europa nel 2010, specialista del miglio, duplice vincitore di Gruppo 1, con acuto nelle 2.000 Ghinee di Newmarket. Padre di tredici vincitori in prove di gruppo, di cui cinque in Gruppo 1 (e i restanti in Gruppo 3), tra cui lo stallone MAKE BELIEVE (duplice vincitore din Gruppo 1 a Longchamp) e MKFANCY, vincitore nel Criterium di Saint Cloud (Gr.1). Assai apprezzato in Oceania per effetto delle vittiorie in Gruppo 1 siglate da BONNEVAL (vincitrice delle Oaks neozelandesi), SOFIA ROSA (vincitrice delle Oaks Australiane) e MARKY MARK.
Poco utilizzato in ostacoli, appena dieci vincitori al febbraio del 2020 in Inghilterra e Irlanda, nessuno di questi stakes winner, tanto da fare di Mezajy, per effetto di tre terzi posti in Gruppo 1, il più titolato. Terzo in Gruppo 2 a Limerick, in Gruppo 3 a Cork e in Listed ad Aintree in hurdle Pleausure Dome, quarto nel Champion Novice Hurdle (Gr.1) di Punchestown Makitorix, quarto in Listed a Newbury in hurdle Master of Irony,
LIVE YOUR LIFE
al tondino della GRAN CORSA SIEPI NAZIONALE
(Foto Matteo Mancini).
Si arrivava così, ventuno giorni dopo, al secondo gran appuntamento della stagione: la Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) che vedeva ancora una volta i tre grandi protagonisti di inizio stagione sfidarsi.
Pesi più o meno identici con l'ingresso, nella contesa, del duplice vincitore delle edizioni 2017 e 2018 Champ de Bataille, reduce da un rientro da non piazzato ad Auteuil.
Favorita la scuderia Aichner, sotto la pari. 23/10 Live Your Life, prossimo al 4 a 1 Mezajy. Stato del terreno morbido, metri da percorrere 4.000.
Morning Star, con la seconda monta di scuderia (Jan Kratochvil), assumeva il comando. Ritmo blando nella prima parte di corsa. I cinque concorrenti ben raccolti, al passaggio davanti alle tribune. Mezajy e Champ de Bataille i più immediati inseguitori, lasciando in coda un Live Your Life tenuto spento da Raffaele Romano. Posizioni inalterate all'imbocco della diagonale breve con i quattro su una linea sul terzultimo elemento. Morning Star lanciava la volata con un'accelerazione che veniva sofferta dal compagno di colori Champ de Bataille, assai in difficoltà a mettersi in moto. Più arzillo all'esterno di tutti Live Your Life che sfilava un Mezajy già richiesto da Pollioni. Bella retta di arrivo con Live Your Life con prepotenza su Morning Star prima ancora dell'ultima siepe. Il sauro da Turati tornava a mostrare le qualità di un tempo, superava l'ostico Morning Star e allungava in modo importante. Mezajy, in risalita, saltava troppo radente l'ultima siepe e in ricezione perdeva velocità e convizione. Monocorde Champ de Bataille serrava sotto sull'allievo di Favero, ma ad ampio distacco dal vincitore. Live Your Life tornava, dopo un anno e mezzo, a trionfare in Gruppo 1, infliggendo quattro lunghezze scarse a Morning Star e oltre dieci a Mezajy e Champ de Bataille. Eletto miglior ostacolista di tre anni italiano per la stagione 2017, per effetto dei successi nel Criterium d'Autunno (Gr.1), del Tagliabue (Gr.3) e del Premio dei Giovani (L), secondo di Arkalon nel Berlingieri (Gr.2) e nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2), oltre che nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2) battuto da Stuke e nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), Live Your Life conseguiva così la sua undicesima vittoria in carriera, la seconda in Gruppo 1, a farne uno dei più forti ostacolisti di allevamento italiano dell'ultimo decennio insieme a Sol Invictus, Chiaromonte e Sky Constellation.
La Genealogia di Live Your Life: Genealogia da distanza, figlio di una cavalla acquistata yearling per 75.000 euro appartenente a una famiglia assai blasonata. La madre Permalosa, infatti, è stata generata da una piazzata in listed ed è sorellastra di tre stakes performer ovvero i vincitori in Listed PERMESSO e URGENTE, entrambi piazzati in prove di Gruppo, e il pluripiazzato in listed Pietro il Grande. Cavalli questi ultimi acquistati a cifre record alle aste ANAC, con un quarto fratellastro, Perché, acquistato addirittura da Godolphin per 200.000 euro.
Tra i parenti alla lontana salta fuori lo stallone SAKHEE'S SECRET, prodotto di una sorellastra della quarta madre figlia dello stallone Secreto, oltre che i fratellastri della terza madre Queens Gray Bee (stallone) e il piazzato in Gruppo 1 Shahik.
Sul versante ostacoli brilla lo "zio", si mi concedete l'espressione, della madre di Live your Life ovvero Warne's Way, autore di una serie di piazzamenti in categoria di Gruppo sugli hurdle inglesi. Hanno riportato successi in hurdle in Inghilterra anche Non Dom e Gmac, fratellastri di Warne's Way. Compare poi una vecchia conoscenza dell'ostacolismo italiano dei primi anni ottanta ovvero STRAMUSC, figlio della quinta madre, vincitore del Criterium di Roma (Gr.3), secondo classificato in ostacoli nel Premio del Prato. Ancora più alla lontana è da evidenziare un figlio di una sorellastra della settima madre, tale Bivouac, a sua volta padre del vincitore a tempo di record del Grand National di Aintree (Mr Frisk).
Sono solo alcuni nomi di un albero genealogico molto interessante e apprezzato dagli acquirenti delle aste, forse un po' sfumato, di valore, proprio nella prole della madre di Live your Life.
Modesto il padre Turati, è un vincitore di sette corse dai 1.400 ai 2.000 metri, tra cui il Rumon (L) e il Villa Borghese (L) oltre 7 piazzamenti tra i quali il secondo posto nel Premio Roma (Gr.1) e nel Derby di Roma (Gr.2), terzo nel Partenopeo (L) e quarto nel Parioli (Gr.3). Pressoché ignorato in razza, pur se disponibile a 500 euro di monta. Nel primo anno di monta salta solo quattro fattrici, addirittura tre la stagione successiva. Nessun allevatore si rivolge alla Nuova Sbarra per la monta, solo la scuderia di Scarpellini gli destina qualche fattrice tanto che nel 2015 resta inattivo. Solo nel 2016 torna a saltare fattrici, una della Nuova Sbarra e due di Salvatore Tagliaboschi. Al 12 febbraio 2020 sono scesi in pista tutti i figli di Turati, dieci appena. Quattro i vincitori. Se Live Your Life si è rivelato un campionissimo in siepi, gli altri hanno fatto vedere poco o nulla. Turbiondo ha vinto una maiden ed è piazzato in condizionata. Il miler Touch of Grey ha ottenuto 4 vittorie, a quattro e cinque anni a Napoli e Roma in categoria modesta. Ancora più modesta Ramona, la prima cavalla a calcare le piste, vincendo subito al debutto in categoria vendere a Chilivani. La femmina ha preso parte a 11 corse, tutte in Sardegna, riportando 2 vittorie (1.000-1.200 m.) e 4 piazzamenti per la modesta cifra di 4.800 euro. Un piazzamento in piano e due in ostacoli per Necessaire (2.856 euro di vincite), un piazzamento in Sardegna per Futur Star (816 euro).
Per valutarne l'attitudine sul ramo ostacolistico può esser utile dare un'occhiata alla produzione del padre di Turati: Lomitas. Stallone tedesco di grosso prestigio, allenato da Andreas Wohler si è distinto fin dalle prime corse in carriera per una problematica riottosità alle gabbie di partenza. Vincitore di tre Gruppi 1 e del titolo di cavallo tedesco dell'anno 1991. Nel 1992 è finito al centro di una poco chiara storia di rapimenti e avvelenamenti, prima di esser esportato negli Stati Uniti e da qui di nuovo rispedito in Germania all'età di otto anni. E' deceduto a ventidue anni, nel 2010, per una laminite. Tra i maggiori successi ha prodotto svariati fondisti dotati di eccezionale stamina, oltre agli stalloni SUMITAS (duplice vincitore in Gruppo 2), BELENUS (vincitore di due Gruppi 1, tra cui il Derby Tedesco), SILVANO (triplice vincitore di Gruppo 1) e la vincitrice dell'Arc de Triomphe 2011 DANEDREAM (vincitrice di cinque gruppi 1).
Molto interessante anche la produzione in ostacoli con soggetti, spesso e volentieri, validi in piano e dirottati in siepi in cerca di maggiori fortune. In giro per l'Europa si sono distinti in Irlanda AITMATOV, che ha preso parte a 42 corse in ostacoli, riportando 9 vittorie (tra cui un Gruppo 1, due Gruppi 2, un Gruppo 3 e due Listed Race) oltre 13 piazzamenti per un totale di 321.640 euro; in Inghilterra LOCAL HERO, sceso in pista in 22 circostanze con 6 vittorie (un Gruppo 2 e due Listed Race) e 5 piazzamenti per 102.339 euro; quindi in Francia DANAW, con 30 corse, 7 vittorie (due Gruppi 3, uno ad Auteuil e l'altro a Enghien) e 14 piazzamento per 361.526 euro, e L'ELU in pista 26 volte, 9 vittorie (una delle quali in Listed Race) e 8 piazzamenti per 243.680euro; vittorie in listed in Germania per Nissan, Levirat e Pocci.
Numerosa presenza di saltatori figli di Lomitas ammirati in Italia, particolarmente apprezzati dai trainer Vana sr e Paolo Favero. Sono stati trenta di cui quattordici risultati vincitori. 172 le corse italiane in ostacoli interessate, 31 le vittorie (18%). E' Kementari, terzo nel Neni da Zara (Gr.3), il soggetto ad aver centrato il maggior numero di vittorie in Italia con 5 successi su 20 uscite (40.464euro le vincite).
Il migliore in assoluto è stato SIBERIUS, allievo tedesco di Von der Recke presentato in trasferta italiana per 10 volte, con 4 vittorie e 2 piazzamenti per 94.765 euro. Sauro classe 1998, già valido in piano con la vittoria nel 133° Derby Austriaco e il quarto posto nel Derby Slovacco, vanta nel suo complesso 23 corse in ostacoli con 7 vittorie, tra cui la Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.3), il Premio del Prato a Milano (Gr.3) e lo Steeple Chase di Baden Baden (L). Notevole a quattro anni (piazzato in due Listed tedesche) si è un po' affievolito in età adulta piazzandosi comunque secondo in Listed a Baden Baden e quarto in una Listed di Enghien. Ha tentato senza gloria l'assalto al Gran Premio Merano (due edizioni, cadendo in entrambe), al Grande Steeple Chase di Milano e alla Gran Corsa Siepi di Roma. Vince in ostacoli 154.265 euro.
Vittoria in pattern race anche per KORA KORA, 5 uscite agli ordini di Paolo Favero con l'acuto nel Criterium d'Inverno (Gr.2), secondo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2), quarto nel Neni da Zara (Gr.3) per 50.813 euro di vincite frutto di 2 vittorie e 3 piazzamenti. Terzo prodotto in grado di centrare una prova da neretto è stato il Rencati STORMY LOVER che ha riportato l'edizione del 2001 dello Staffe d'Oro di Torino per un totale di 7 corse, 2 vittorie e 2 piazzamenti quantificati in 47.408 euro di introiti.
Tra i piazzati in pattern race merita una menzione speciale Alma du Brasil, giunta seconda nel Premio Argenton (Gr.2), nel Richard (Gr.2) e nel Neni da Zara (Gr.3) per un complessivo di 13 corse, 2 vittorie, 8 piazzamenti e un bottino di 51.085 euro. Bene poi il Vana Our Majestic, vincitore in Listed in piano a Velka Chuchle, 4 vittorie in ostacoli (di cui tre in Italia e una in Rep. Ceka), pluripiazzato in Listed in Germania, quarto nella LII Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1). Sulla falsa riga lo svizzero Saltas, quarto all'unica uscita in Italia nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), soggetto giunto terzo nel Derby Tedesco del 2011, 15 corse in siepi (una in Italia, cinque in Francia, le restanti in Svizzera), 4 vittorie (tutte in Svizzera) e 7 piazzamenti per 37169 euro. Piazzamenti isolati in neretto infine per Lomitas Joy, secondo nel Vanoni (Gr.2) con 1 vittoria in 13 corse, e Gimmy, quarto nella Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) ma mai vincente in siepi.
Tra gli altri vincitori in Italia si ricordano le tre vittorie di Tamburlaine (il più presente in pista con 21 corse) e Carlitos Tevez, le due vittorie di Dad''s Elect e Marameo, quindi i singoli successi marcati da Levirat e Colmar.
Dunque Lomitas a spiccare quale matrice di possibile futuro ostacolista nel sangue di Live your Life che eredita il mantello proprio dal nonno paterno.
CHAMP DE BATAILLE
vincitore di due GRUPPO 1 in siepi nel 2018
ovvero la Gran Corsa Siepi di Milano, vinta anche nel 2017,
e la Gran Corsa Siepi di Italia
(Foto Arigossi).
Si approdava così a Maia. Morning Star veniva lasciato a riposo da Aichner. Live Your Life e Mezajy provavano il passaggio agli ostacoli alti, salvo poi ritornare in siepi. Le prove preparatorie al main event di fine primavera vedevano così impiegati nuovi soggetti. Il triplice vincitore di Gruppo 1 Champ de Bataille rifiniva la forma il 26 maggio nel Premio Betflag, vincendo per dispersione davanti al compagno di colori Temperament, rientrante da un anno di inattività, una condizionata sui 3.300 metri. Josef Bartos manteneva il grigio a metà gruppo, addormentato fino alla parte terminale della prova. Davanti cadenzava a discreto ritmo Au Pied Leve. Il treno di gara era tale da determinare presto un'importante selezione. Champ de Bataille, in scia al compagno Temperament, seguiva le mosse del battistrada, fino a metà della dirittura opposta a quella di arrivo, dove subiva la mossa in anticipo di Aventus. Il portacolori di Favero passava al comando, aggirando all'esterno Temperament. Si muoveva allora all'inseguimento Champ de Bataille. La rincorsa del grigio si rivelava tuttavia non necessaria, perché Aventus si piegava sulle ginocchia prima dell'imbocco in dirittura di arrivo e franava al suolo, spalancando la porta ai due giallo-neri. Passerella finale per Champ de Bataille che infliggeva undici lunghezze a Temperament avvicinato dal finalone di Solar Walker, rimasto in coda per tutta la corsa. Quarto, a distacco, lo stanchissimo Au Pied Leve.
Nell'altra prova preparatoria, due settimane dopo, arrivava il successo di un altro portacolori di casa Aichner: Piton des Neiges. Il cinque anni da Buck's Boum, nipote per linea materna del saltatore francese Robin des Champs, dopo esser rientrato in steeple, vinceva a sorpresa il Premio Saltusio, sui 3.500 metri, andando a battere il vecchio ma glorioso Kifaaya. Il sette anni preparato da Radek Holcak, vincitore della Gran Corsa Siepi di Merano del 2017, conquistava i favori del pronostico, lasciando tutti gli altri a quote piuttosto rotonde. Menava le danze, come consueto, Quinze de la Rose subito pedinato da Piton des Neiges. Il sauro di Semenka cadenzava a gran ritmo. Si registravano subito le cadute di Le Grand e Solar Walker, entrambi abbastanza appoggiati al gioco. Restavano così in gara sette concorrenti per quello che si palesava quale duello tra i due attesi, con il terzo più giocato quotato 10 contro 1. Kifaaya procedeva in marcatura di Piton des Neiges in attesa degli eventi. L'Aichner prendeva la testa all'inizio dell'attacco della dirittura opposta a quella di arrivo. Lo accompagnava nell'azione il rientrante Mushrae, quindi l'Olisova Schindler's Ark con a rimorchio Kifaaya. Sulla piegata finale era Mushrae, 20 contro 1, a prendere il comando. Temporeggiava Piton des Neiges su cui giungeva Kifaaya. In tre a lottare sull'ultima. Mushrae, all'interno, subiva la rimonta dei due inseguitori con Piton des Neiges, a centro pista, che manteneva la lunghezza di vantaggio per tutto il tratto piano da Kifaaya, costretto a operare sull'esterno, che ci provava in ogni modo, ma senza riuscire a guadagnare margine all'Aichner di turno. Tra i due, sul palo, una lunghezza abbondante, davanti di tre a Mushrae con più indietro Schindler's Ark e Quinze de la Rose a completare il marcatore.
E arrivava così l'appuntamento col terzo Gruppo 1 della stagione in siepi: la Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1). Gran bel campo di partenti per quella che si rivelava essere la più impegnativa delle tre prove fin qui disputate. Si rinnovava il duello del 2018, nelle prove in siepi di 4 anni, tra Live Your Life, reduce da un successo in steeple, e il ceko Stuke, vincitore dei due Gruppo 2 in siepi per quattro anni di Merano della stagione 2018, che Radek Holcak presentava dopo un rientro vincente in piano a Brno. Era tuttavia il vincitore della Gran Corsa Siepi di Milano 2019, Live Your Life, a essere preferito dagli scommettitori. 2,73 a 1 contro il 4 a 1 di Stuke.
Grosse chance per la rodata coppia di Aichner, costituita da Champ de Bataille e Piton des Neiges, a 3,88 contro 1, entrambi vincitori nelle due prove preparatorie. Radek Holcak schierava altri due temibili pretendenti quali Kifaaya e Flower of Love, quest'ultimo reduce da una vittoria in siepi a Brastislava. Quote più alte per i due allievi di Favero Mezajy e Schindler's Ark. Estremo outsider, 33 a 1, il ceko Dangerous Gleam, terzo nella Corsa Siepi di Treviso del 2018 e allievo di Stanislav Popelka. Un'edizione comunque molto riuscita e incerta.
Si fiondava subito al comando il dieci anni Dangerous Gleam, sudatissimo, che lo svedese Niklas Loven non lasciava tergiversare. Il baio, da Generous e con un passato da discreto steepler alle spalle, non si risparmiava davanti. Lo seguivano Piton des Neiges e Schindler's Ark, quindi Stuke. All'estrema attesa Kifaaya e Flower of Love, preceduti da Live Your Life, Mezajy e, più avanti, da Champ de Bataille. Treno di corsa molto allungato, con almeno venticinque lunghezze tra il primo e l'ultimo. Dangerous Gleam proseguiva di gran carriera, seguito da Piton des Neiges con gli altri a sei lunghezze più indietro in lunga fila indiana. All'ultimo passaggio davanti alle tribune, Piton des Neiges operava in pressione su un sempre brillante Dangerous Gleam, a precedere Champ de Bataille, quindi, più discosti, Schindler's Ark, Stuke che si tirava dietro i compagni di allenamento Kifaaya e Flower of Love più in difficoltà Live Your Life e Mezajy scivolato in coda. A metà della dirittura opposta a quella di arrivo, i tre davanti mantenevano gran vantaggio. Più indietro tentava di serrare sotto Stuke con a rimorchio i due compagni di allenamento e Live Your Life. Fuori dai giochi i due Favero, con Schindler's Ark fermato da Pollioni.
Dangerous Gleam, ancora molto vitale all'inizio della piegata finale, si scrollava di dosso Piton des Neiges su cui faticava a intervenire Champ de Bataille. Ritmo davvero forsennato. "Dangerous Gleam, a questo punto, prova la grande fuga con Niklas Loven in questa XI Gran Corsa Siepi d'Italia" commentava Manigrasso. La falcata del baio però si accorciava, mentre da tergo sopravvenivano a gran falcate Stuke e Live Your Life. I due inseguitori si incuneavano tra i due portacolori di Aichner per una retta d'arrivo assai spettacolare. Stuke andava a saltare per primo l'ultima siepe su Dangerous Gleam, Piton des Neiges, Champ de Bataille e Live Your Life. Decisivo il tratto piano conclusivo. Stuke allungava poderoso, rendendosi intangibile da Live Your Life in corda e da un macchinoso Champ de Bataille che, all'esterno, tardava a prendere la giusta ingambata e piombava troppo tardi sul sauro di Romano che salvava una corta testa sul palo. Quarto uno strepitoso Dangerous Gleam conteneva i danni e respingeva Piton des Neiges. Sesto, vicino, Flower of Love davanti a un Kifaaya rallentato dopo una pessima ricezione sull'ultima siepe. Disperso Mezajy. Grande edizione. 5.01.30 il cronometro per 4.000 metri disputati sul buono.
Stuke confermava l'eccezionale forma del 2018 e portava sul tre a tre i confronti con Live Your Life che a tre anni gli era stato superiore. Per il sauro da Jukebox Jury, allevato in Germania dal proprietario K-K Metal, era la terza vittoria classica, la prima in Gruppo 1, dopo i successi nel Criterium di Primavera (Gr.2) e nel Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), oltre che il secondo posto nel Criterium d'Autunno (Gr.1), nel Tagliabue (Gr.3) e il terzo nel Berlingieri (Gr.2) alle spalle di Arkalon e Live Your Life.
La Genealogia di Stuke: Inbreeding 5x4 sullo stallone americano Riverman, Stuke è l'ottavo prodotto di Stigma, cavalla ceka riconducibile a una famiglia francese che retroagisce, dalla terza madre di Stuke, per sei generazioni sino alla cavalla La Foux, nata nel 1935. Cavalla interessante Stigma, piuttosto veloce, vincitrice da due a cinque anni di 5 corse (1.100-1.600 m.) tra Repubblica Ceka e Slovacchia, con miglioramento prestazionale in maturità. Vincitrice nel Bratislavska Mila (L), seconda nel Pat's Music (L), nello Scottish Rifle (L) a Bratislava e terza nel Prahy Transgas (Gr.3) a Velka Chuchle. Piuttosto mediocre in riproduzione, sia sul versante in piano che in ostacoli, ha generato nove prodotti, di cui otto scesi in pista e sei di questi vincitori (quattro dei quali in ostacoli). Stuke è il suo unico vincitore classico, peraltro unico vincitore al di fuori dei territtori dell'ex Cecoslovacchia. Si è distinto bene in Repubblica Ceca e Slovacchia Stinger, da Sholokhov, artefice di 10 vittorie (1.000-2.400 m.) su 53 corse, con acuto in classe 2 a Bratislava, secondo in classe I in Repubblica Ceka e quarto nel Kincsem Preis (Gr.3) a Vienna.
La seconda madre Step è una cavalla vincitrice a Slusovice, terza piazzata nelle Oaks Ceke (L), madre di undici prodotti, tutt'altro che trascendentali, tra cui, il fratello pieno della madre di Stuke, STRETTON, vincitore di una listed locale in cross a Pardubice, secondo e terzo nel Velka di Pardubice (L).
Produzione ceka anche per la terza madre, una cavalla francese generata da Sharpman, vincitrice in Svizzera sui 2.000 metri e con poco costrutto in razza, con vincitori sia in piano che in ostacoli. Pressoché sulla falsa riga anche la pruduzione francese della quarta madre, una figlia di Pharly. Per trovare stakes performers bisogna andare nella produzione della quinta madre, un'inedita che ha generato una piazzata in listed race, Valamine, terza nel Prix d'Automne (L) a Longchamp nel 1988 sui 2.000 metri e poi sfiorita in anzianità, quindi passare alla produzione della sesta madre, VALVA (vincitrice del Prix de Minerve, Gr.3, e nel Prix de Pomone, Gr.3; quarta nel Prix Vermeille, Gr.1) dove compaiono lo stallone LAFONTAINE, vincitore del Cumberland Lodge Stakes (Gr.3) ad Ascot, terzo nel Westbury Stakes (Gr.3) a Sandown e nel September Stakes (Gr.3), e All White, un figlio di Carwhite secondo nel Display Handicap (Gr.3) negli Stati Uniti.
Il padre di Stuke, JUKEBOX JURY, è un duplice vincitore in Gruppo 1, figlio del qualitativo Montjeu, artefice di 9 vittorie (1.400-3.000 m.), con acuti nel St Leger Irlandese (Gr.1) a Curragh e nel Preis von Europa (Gr.1) a Colonia, ha riportato altresì il Darley Prix Kergolay (Gr.2) a Deauville, il Juddmonte Royal Lodge Stakes (Gr.2) ad Ascot, il Grand Prix di Deauville (Gr.2), un ulteriore Gruppo 2 di Newmarket e un Gruppo 3 di Haydock per un totale di sette vittorie in corse di gruppo. E' secondo nella Pattison Canadian International (Gr.1) di Woodbine, terzo in due Gruppi 3 (uno a Goodwood e l'altro a Longchamp), quarto in un Gruppo 1 di Amburgo. Vince in carriera 1.005.768 euro. Ritirato in razza in Germania a 5.500 euro poi salito a 6.000 euro.
Produzione non eccelsa, ma molto qualitativa in ostacoli per la propensione alla grande stamina. Jukebox Jury ha generato due soli vincitori di gruppo, entrambi in Italia e entrambi per i colori di scuderie legate all'ostacolismo, ovvero O'JUKE, portacolori Allegria della famiglia Martone, dal secondo anno di monta, 4 vittorie in sette uscite, dai 2.000 ai 2.800 metri, con successi nel St Leger Italiano (Gr.3) a Milano e nel Regione Toscana (L) a Pisa, secondo Gran Premio d'Italia (L) a Milano e terzo nel Carlo d'Alessio (Gr.3) a Roma, vincitore in carriera di 67.150 euro; e WIESENBACH, portacolori D'Altemps, dal secondo anno di monta, vincitore del Berardelli (Gr.3) a Roma, secondo nel Campobello (L) a Milano, nello Scheibler (L) a Roma, terzo nel Premio Ribot (Gr.3) e nell'Ippolito Fossati (L) per 67.150 euro. Vittoria da neretto anche per KLUNGEL, altro elemento dal secondo anno di monta, vincitore in Listed sui 3.100 metri di Mannheim.
Stakes performers son risultati essere i tedeschi Djukon (secondo in Gr.3 a Dortmund), Valajani (secondo nel St Leger Italiano, Gr.3, alle spalle del fratellastro O'Juke) e Abiona (terza nel Mario Incisa, L, a Milano), il ceko Felix (vincitrice a Bratislava sui 2.600 metri dello Zlaty Pohar, Ln, secondo nel Derby Ceko, Gr.3, e nel Prix de Lagrange, L, a Vichy), oltre a Santa Rita (seconda nel Buontalenta, L, a Roma), Jukebox Jive (terzo in Listed a Sandown e quarto a Newmarket sui 3.200 metri), la svizzera Sweet Soul Music (vincitrice del St Leger Svizzero, terza nel Preis der Baden Bedener, L, a Baden Baden) e la ceka Res Judicata (terza nel Derby Sloavacco, Gr.3).
Vittoria qualitativa in handicap a Longchamp, con premio da 26.000 euro al primo, per Louis, 88.000 euro di vincite in carriera.
Più qualitativo in ostacoli con due vincitori in Gruppo 1 ovvero FARCLAS, vincitore nel Triumph Hurdle (Gr.1) a Cheltenham, secondo nell'Ireland Spring Juvenile Hurdle (Gr.1) a Leopardstown e nel Knight Frank Juvenile Hurdle (Gr.2) a Leopardstown, e STUKE, vincitore nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1), nel Criterium di Primavera (Gr.2) e nel Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), secondo nel Criterium d'Autunno (Gr.1), nel Tagliabue (Gr.3) e terzo nel Berlingieri (Gr.2).
Bene in Italia anche la compagna di colori di Stuke, Dajuka, vincitrice in siepi a Pardubice in classe 4, seconda dietro a Stuke nel Criterium di Primavera (Gr.2) e quarta nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), e l'allievo di Vana sr World Speed, vincitore in categoria maiden a Merano, terzo nel Tagliabue (Gr.3) a Merano. Piazzamenti importanti conseguiti da Nordano, terzo nel Coral Finale Juvenile Hurdle (Gr.1) a Chepstow e quarto nel JCB Triumph Trial Hurdle (Gr.2) a Cheltenham, e da Tiger Tap Tap, quarto nell'Ireland Spring Juvenile Hurdle (Gr.1) a Leopardstown e nel Fishery Lane Hurdle (Gr.3) a Naas.
Piazzamenti elitari in Francia per Peace Maker, terzo nel Gaston Branere (L) a Compiegne e quarto nel Prix Le Parisien (L) ad Auteuil per 56 punti di rating.
Discreti vincitori in ostacoli sono poi risultati gli allievi di Macaire My Way, 4 vittorie in nove uscite, con apice in un premio da 25.000 euro ad Auteuil e 63 di rating, quarto nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), e Notre Jury, tre vittorie in cinque uscite in ostacoli con acuto ad Auteuil in un premio da 21.600 euro e rating di 62 punti. Bene anche Peggy, 2 vittorie, tra siepi e steeple, in sette uscite e rating di 61 punti.
In Italia è risultato vincitore in siepi anche Spin a Disc, 1 vittoria in ascendente.
La Carriera di Stuke: Vincitore in classe 3 a due anni a Slusovice, sui 1.800 metri, è stato indirizzato in siepi a tre anni dopo due mancati piazzamenti in piano. Subito vincitore al debutto, in classe 5, a Kolesa, ha trovato in Live Your Life un ostacolo insormontabile. Il portacolori Troger lo ha strapazzato nei tre confronti italiani, intervellati da un terzo posto in classe IV sul miglio di Slusovice. Battuto di sei lunghezze nel Tagliabue (Gr.3), pur beneficiando di tre chili a favore, ha accorciato a quattro il divario nel Criterium d'Autunno (Gr.1), ottenendo due importanti argenti classici in entrambi casi davanti a Vermithor (poi vincitore in Gruppo 2 a Pisa). Proposto sul molto pesante di Milano, nel Berlingieri (Gr.2), non è riuscito a far tesoro dei quattro chili a favore su Live Your Life ed è finito terzo, subendo undici lunghezze da Arkalon e sei da Live Your Life, mettendosi ancora dietro Vermithor.
Riprendeva l'agonismo a quattro anni, conseguendo la seconda vittoria in piano a Brno sui 3.200 metri. Holcak lo ripresentava in Italia, nei due main event per quattro anni meranesi sugli ostacoli bassi, intervallando le prove con una seconda uscita in piano sulla lunga distanza (terzo a Netolice, in classe IV sui 3.000 metri). I miglioramenti di Stuke sono evidenti. Sfruttava la caduta di Live Your Life nel Criterium di Primavera (Gr.2) per laurearsi vincitore classico scortato dalla compagna di colori, nonché sorellastra per linea paterna, Dajuka; e concedeva la rivincita al rivale, battendolo in pista nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano, a sorpresa, di due lunghezze pur concedendogli un chilo.
Di nuovo vincente a Brno in piano sui 3.200 metri, si ripresentava a Merano facendo sua la Gran Corsa Siepi di Italia (Gr.1) di nuovo di tre lunghezze scarse su Live Your Life.
STUKE
della K-K Metal
si laurea vincitore di Gruppo 1
nella GRAN CORSA SIEPI DI ITALIA
(Foto fotomarii.cz).
Le ostilità ripartivano il 27 luglio in un'edizione non troppo riuscita, per qualità, del Premio Giuseppe Chiodini, condizionata da oltre 8.000 euro al primo sui 3.300 metri in siepi, dove Piton des Neiges prendeva la testa fin dal via e non la mollava più. Interpretato da Jan Faltejsek, il cinque anni controllava in totale dominio la situazione e regolava le due new entry di Paolo Favero (sostituito, causa squalifica, da Eliza Marganska) Creep Desbois e Return Flight, prelevate a Doncaster e già operative in ostacoli in Inghilterra, rimontate nel finale da Chappy Bros. Deludeva Mushrae, solo quarto, a dodici lunghezze dal vincitore.
Di ben altro tenore il livello in pista nella condizionata di tre settimane dopo: il Raiffeisenkasse Tirol sui 3.300 metri. Tornavano in Italia la slovacca Meny Bay, vincitrice della Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) del 2017, reduce da due vittorie in steeple a Bratislava, e il ceko Aztek, vincitore della Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) del 2018. Josef Aichner faceva rientrare in siepi, dopo i successi nelle tre pattern race in steeple, Notti Magiche. Dentro anche Dangerous Gleam e Noble House, quest'ultimo netto vincitore sulla pista in categoria maiden a fine giugno e con un passato glorioso in piano (schierato nel Derby del Qatar e terzo in Gruppo 3 in Germania). Completava il campo partenti l'estremo outsider Creep Desbois.
Dangerous Gleam, come consuetudine, prendeva la testa a gran ritmo. Ne seguiva le mosse Noble House, col gruppo presto sgranato in una lunga fila indiana. Si formavano presto due gruppi di tre. Ai due front runner si aggiungeva Creep Desbois. Seguivano a cinque lunghezze Notti Magiche a precedere Aztek e Meny Bay. Al passaggio davanti alle tribune, Dangerous Gleam e Noble House si scrollavano di dosso Creep Desbois, risucchiato dagli altri tre concorrenti. Sulla curva di Marlengo Meny Bay e Notti Magiche inducevano in una morsa Creep Desbois costringendolo, pur di mantenere la posizione, a portarsi su Noble House. Davanti proseguiva la marcia Dangerous Gleam, moderato dallo slovacco Lukas Matusky. Notti Magiche e Jan Faltejsek sfondavano all'esterno su Dangerous Gleam, a metà dirittura opposta a quella di arrivo, tirandosi dietro Creep Desbois. Più in difficoltà gli altri, in particolare Aztek scivolato in coda e già montato da Jan Kratochvil. Sulla curva finale, sfruttando la corda, Dangerous Gleam tornava al comando su Creep Desbois e Notti Magiche, sempre all'esterno. Si incuneava per vie interne Noble House, a seguire Meny Bay. Dangerous Gleam ripartiva violento. La frazione costava cara a Creep Desbois sopravanzato dai due Aichner con Noble House più vitale del capitano Notti Magiche. Noble House scagliava l'attacco a Dangerous Gleam sull'ultima finale. L'allievo di Popelka rispondeva con coraggio, ma dalle retrovie si univano alla lotta anche Notti Magiche e soprattutto Aztek e Meny Bay a largo di tutti. Arrivo spettacolare con cinque a lottare. Risolveva la contesa la nove anni Meny Bay con un'accelerazione, nel tratto piano, molto importante, sospinta dal suo allenatore Jaroslav Brecka. Dangerous Gleam fletteva ai cento finali. Finiva molto forte anche Aztek, tra i due Aichner, con Noble House che proteggeva l'argento di una corta incollatura su Notti Magiche, a sua volta salvo di un muso dal portacolori Charvat. Grande arrivo, con due vecchie conoscenze dei Gruppo 1 italiani che dimostravano il proprio stato di forma in vista del Gran Corsa Siepi di Merano di fine estate.
La Genealogia e la Carriera di Meny Bay: Cavalla di nove anni dal grande palmares in ostacoli, tanto da essere stata eletta per due anni consecutivi champion hurdle in Slovacchia per le stagioni 2016 (tre vittorie e un secondo posto, alle spalle di Diplomata, in quattro corse) e 2017, anno quest'ultimo in cui è stata eletta anche champion steeplechaser, conquistando il secondo titolo di champion steeplechaser in Slovacchia nel 2019 (imbattuta in tre uscite a Bratislava). Vince in carriera circa 71.000 euro. Allevata in Irlanda e acquistata yearling per appena 5.000 euro da Peter Strnisko, è una figlia di Footstepsinthesand e di una cavalla inedita generata da Danehill Dancer e sorellastra dei vincitori classici GIVE THE SLIP (vincitore in Gruppo 3 a Nad al Sheba e secondo nella Melbourne Cup, Gr.1, a Flemington) e REBENAC (vincitore in Listed in Francia), oltre che di una cavalla madre della vincitrice in Listed negli Stati Uniti PRINCESS TAYLOR (terza nel Clement L. Hirsch Stakes, Gr.1, a Del Mar). Molta qualità nella terza madre, una pluripiazzata in Listed e Gruppo 3 in Francia, madre di quattro stakes performers in Francia e Inghilterra, tra cui la madre dello stallone STOWAWAY (vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 in Inghilterra).
Il padre Footstepsinthesand è un figlio di Giant's Causeway che ha visto il proprio tasso di monta oscillare dai 25.000 euro iniziali del 2006 agli attuali 15.000 euro, con minimo di 10.000 euro toccato dal 2011 al 2019. Imbattuto nelle tre corse disputate dai 1.200 ai 1.600 metri, a due e tre anni. Ha trionfato nelle 2.000 Ghinee (Gr.1) di Newmarket e nel Killavullan Stakes (Gr.3) a Leopardstown.
In razza ha generato 127 stakes performers, 32 dei quali vincitori di Gruppo. Sei sono stati i vincitori di Gruppo 1, tre dei quali in Argentina, uno in Nuova Zelanda, uno in Irlanda (CHACHAMAIDEE, vincitrice nel Fusaichi Pegasus Matron Stakes, Gr.1, a Leopardstown, oltre che in un Gruppo 2 e due Gruppo 3 inglesi) e uno, SHAMALGAN, in Italia nel Vittorio di Capua (Gr.1) a Milano, oltre che nel Darley Oettingen-Rennen (Gr.2) a Baden-Baden e nel Grand Prix de Bordeaux (L), secondo nel Premio Roma (Gr.1) e terzo nel Poule d'Essai des Poulains (Gr.1) a Longchamp.
Quattordici sono stati in vincitori in Gruppo 2 (tre dei quali in Argentina), tra cui spicca il Nuova Sbarra KASPERSKY, miler vincitore nel Vittadini (Gr.2) a Milano, nell'Aengvelt Meillen Trophy (Gr.2) a Dusseldorf, nel declassato Vittadini (Gr.3) a Milano, due volte nel Natale di Roma (L) e nel Premio d'Estate (L) a Milano, secondo nel 32 Red Mile - Superior Mile Stakes (Gr.3) ad Haydock, terzo e quarto nel Vittorio di Capua (Gr.1) e quarto nel Ribot (Gr.2) a Roma. Grossa qualità anche per BEAUTY FLAME, vincitrice in Gruppo 2 a Sha Tin e seconda in tre Gruppo 1 della pista di Hong Kong. Due vincitori del Canadian Stakes (Gr.2) a Woodbine ovvero BAREFOOT LADY e MINAKSHI.
Dodici gli ulteriori vincitori in Gruppo 3, tre dei quali in Argentina..
Non troppo apprezzato nel ramo ostacoli, ha comunque dato buoni frutti in Italia. In ostacoli si son distinti SERICA, vincitore del Criterium d'Autunno (Gr.1) a Merano, del Criterium d'Inverno (Gr.2) a Roma e del Tagliabue (Gr.3) a Merano, terzo nel Vanoni (Gr.2) a Merano; e MENY BAY, vincitrice nella Gran Corsa Siepi di Italia (Gr.1) a Merano. Maiden ma con piazzamenti regolari Peppesp, secondo nel Premio dei Giovani (L) a Merano.
Diciotto vincitori circa tra Inghilterra e Irlanda in ostacoli, con Quick Jack, vincitore in hurdle in un Grade A da 180.500 euro al primo di Galway (Irlanda), terzo nel Vincent O'Brien County Handicap Hurdle (Gr.3) a Cheltenham per un totale di vincite in ostacoli prossimo ai 220.000 euro; Lagostovegas, vincitrice in hurdle a Listowel (Irlanda) in un Grade B da 35.400 euro al primo, terza nel Red Mills Trial Hurdle (Gr.3) a Gowran Park per un totale di poco superiore a 100.000 euro di vincite; e Le Vagabond, terzo nel Bar One Racing Juvenile Hurdle (Gr.3) a Fairyhouse.
Vittoria in un handicap in hurdle da 29.500 euro al primo per Ancient Sands a Killarney (Irlanda). Quattro vittorie in Slovacchia, tra siepi e steeple, per Tallstep. Una vittoria in ascendente in Italia per Silent Footsteps.
Dunque una linea genealogica, quella di Meny Bay, non votata al salto, tanto che la cavalla debutta in siepi a cinque anni dopo 24 corse in piano, da due a cinque anni, tra Repubblica Ceka, Slovacchia, Ungheria e Austria, con una sola vittoria in classe IV a Bratislava ottenuta a quattro anni sui 1.700 metri. Cavalla estremamente regolare, con 17 piazzamenti, ma in grave difficoltà a trovare la vittoria pur se impiegata in categorie mediocri. Dimostra subito una maggiore attitudine al salto, vincendo alla seconda e alla terza uscita in siepi, sulle piste di Bratislava e Topolcianky. Otterrà qualcosa come 16 vittorie in ostacoli in 31 corse, aggiudicandosi più della metà delle prove che l'hanno vista impegnata. Tre vittorie in Italia dove centra la Gran Corsa Siepi d'Italia 2017 (Gr.1) a Merano, battendo l'ungherese Diplomata (spesso migliore in Est Europa), il ceko Kifaaya e Notti Magiche, e la XIII Corsa Siepi di Treviso, seconda e quarta nel Kristalovy Pokar (Ln) a Pardubice nonché quinta nella Gran Corsa Siepi d'Italia 2018 (Gr.1).Un buon rullino di marcia per l'allieva d Jaroslav Brecka.
MENY BAY
cavalla di nove anni che vanta quattro titoli
slovacchi in palmares (due volte champion hurlde
e due volte champion steeplechaser in Slovacchia)
vincitrice in Gruppo 1 in Italia.
(Foto di Barbara Kolmannova).
L'ultima prova preparatoria in vista della Gran Corsa Siepi di Merano andava in scena l'otto settembre col Premio Azienda di Soggiorno di Merano sui 3.500 metri, con premio di 8.925 euro al primo, sul terreno molto pesante. Favorito netto della prova Aztek, su cui veniva chiamato a montare Jan Faltejsek. L'otto anni da Moonjaz finiva ad 8/5 sulle lavagnette. Piton des Neiges era eletto a suon di scommesse controfavorito a 3 a 1. Rientrava dal Gruppo 1 primaverile Flower of Love, mentre completavano il campo dei partenti le novità tedesche di Leierspielerin, allievo Vovcenko laureatosi a giugno campione svedese nel 42° Svenskt Champion Hurdle e secondo nel Grosse Bad Harburger Hurden Trophy (L) a Bad-Harzburg, e Max's Spirit, presentato da Sascha Smrczek e reduce da due piazzamenti in piano in Germania preceduti da due vittorie in condizionata in siepi a Vittel e Nancy.
Piton des Neiges si instaurava al comando seguito dai due tedeschi, a precedere Aztek con in coda Flower of Love. Ritmo molto regolare, senza particolari scossoni, tanto che i cinque si presentavano al passaggio davanti alle tribune ben compatti. Verso il termine della dirittura opposta a quella di arrivo, l'estremo outsider Max's Spirit si affacciava, per via esterna, in pressione su Piton des Neiges. All'interno Faltejsek era bravo a fiondare Aztek rubando la corsia a Leirspielerin, lasciando a rimorchio Flower of Love. I cinque, ancora ben raccolti, entravano in dirittura tutti con chance di vittoria. Piton des Neiges provava a scrollarsi di dosso Max's Spirit e Aztek con gli altri due a rimorchio. Il tratto piano conclusivo si risolveva in una lunga volata a cinque, tra le pozze d'acqua sollevate dagli zoccoli. Max's Spirit si rivelava a grande agio sullo stato del terreno e, a largo di tutti, piazzava importante progressione a cui rispondevano Piton des Neiges e soprattutto, in corda, Flower of Love. I tre perserveravano in lotta fin sul palo, scavando importante divario sugli altri due. Max's Spirit e la fantina Sonja Daroszewski si aggiudicavano, alla quota di 14 a 1, il confronto di un'incollatura su Piton des Neiges che salvava un muso su Flower of Love. Quarto, a sei lunghezze, Leierspielerin di due e mezzo avanti rispetto al favorito Aztek. Bella corsa con un nome nuovo per l'olimpo degli ostacolisti del circuito italiano. Andiamo allo a scoprire di chi si tratta.
La Genealogia di Max's Spirit: Cavallo di sei anni, inbreeding classico 4x5 su Northern Dancer, figlio del velocista Invincible Spirit (vincitore sui 1.200 metri nello Stanley Leisure Sprint Cup, Gr.1) e di un'inedita da Dubai Destination, generata da una sorella piena di ANNO LUCE (vincitrice in Gruppo 3 in Germania e ivi piazzata in Gruppo 2 e Gruppo 3) nonché sorellastra di ATLAAL (vincitore in hurdle a Kempton Park nel Bic Razor Lanzarote Handicap Hurdle, L; secondo a Kempton Park nel Mitsubishi Shogun Pendil Trophy Novices' Chase, Gr.2, e a Newbury nel Gerry Feilden Hurdle, Gr.2). Una linea femminile buona, soprattutto, nella riproduzione della seconda madre (una figlia di Old Vic) con cinque stakes performers, e un'ulteriore cavalla madre di un duplice vincitore in Gruppo 1 (BILLESDON BROOK, vincitore nelle 1.000 Ghinee Inglesi e nel Kingdom of Bahrain Sun Chariot Stakes a Newmarket), tra cui tre vincitori di Gruppo: ANNA NERIUM (triplice vincitrice in Gruppo 3 tra Epsom, Goodwood e Salisbury), MIDDLE CLUB (vincitrice in Gruppo 3 a Chantilly, seconda nelle Oaks Italiane, Gr.2, e in un Gruppo 3 a Saint Cloud) e PIPING ROCK (vincitore in Gruppo 3 a Newbury).
Importante anche la produzione del padre Invincible Spirit, stallone classe 1997 che ha prodotto 231 stakes performer di cui 61 vincitori di Gruppo e di questi ben 18 vincitori di Gruppo 1, dimostrandosi assai più qualitativo in razza che in pista, tanto da veder lievitare il proprio tasso di monta dagli iniziali 10.000 euro del 2003 all'apice di 120.000 euro dal 2016 al 2019, con costante incremento del tasso di monta a farne un vero e proprio caporazza del settore velocisti.
Tra i figli più rappresentativi si ricordano MOONLIGHT CLOUD (vincitrice di sei Gruppo 1 in Francia, tra cui Prix de la Foret, Prix du Moulin de Longchamp e tre edizioni del Prix Maurice de Gheest), lo stallone CHARM SPIRIT (vincitore nel Queen Elizabeth Stakes ad Ascot, Gr.1, nel Prix Jean Prat a Chantilly, Gr.1, nel Prix du Moulun de Longchamp, Gr.1), lo stallone MAGNA GRECIA (vincitore nel Futury Trophy Stakes a Doncaster, Gr.1, e nelle 2.000 Ghinee Inglesi a Newmarket, Gr.1), lo stallone KINGMAN (vincitore di quattro Gruppo 1, tra Irlanda, Inghilterra e Francia, tra cui le 2.000 Ghinee Irlandesi a Curragh e il Sussex Stakes a Goodwood), lo stallone LAWMAN (vincitore del Derby Francese, Gr.1, a Chantilly e del Prix Jean Prat a Chantilly, Gr.1), lo stallone MAYSON (vincitore della July Cup a Newmarket, Gr.1), lo stallone VALE OF YORK (vincitore in Gruppo 1 a Santa Anita, secondo nel Gran Criterium di Milano, Gr.1), l'australiano YOSEI (vincitore di tre Gruppo 1, tra cui le 1.000 Ghinee Australiane a Caulfield), lo stallone TERRITORIES (vincitore nel Prix Jean Prat, Gr.1, secondo in tre Gruppo 1, tra cui le 2.000 Ghinee Inglesi di Newmarket), FLEETING SPIRIT (vincitrice nella July Cup di Newmarket, Gr.1), lo stallone SHALAA (duplice vincitore in Gruppo 1 tra Inghilterra e Francia, oltre ch vincitore di altre tre prove di gruppo), lo stallone EQTIDAAR (vincitore nella Commonwealth Cup ad Ascot, Gr.1) lo stallone CAPTAIN MARVELOUS (vincitore nel Criterium de Maisons Laffitte, Gr.2), lo stallone ZEBEDEE (vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 in Inghilterra), ANCIENT KING (vincitore nelle 2.000 Ghinee Tedesche, Gr.2, a Colonia), lo stallone SWISS SPIRIT (vincitore in Gruppo 3 a Newbury) e lo stallone BORN TO SEA (vincitore in Listed in Irlanda, secondo nel Derby Irlandese Gr.1 a Curragh).
Non molto indicato per gli ostacoli, si contano circa trenta vincitori (quasi tutti in Irlanda e Inghilterra), tra questi brilla SPIRIT OF ADJISA, spedito in hurdle dopo carriera in piano e vincitore nel Champion Novice Hurdle (Gr.1) a Punchestown con premio da 49.500 euro al primo. Piazzamenti importanti per Pyromaniac, terzo nel Supreme Trial Novices' Hurdle (Gr.2) a Cheltenham, Manhattan Swing, terzo nel Betfred Tv Summer Hurdle (L) a Market Rasen. Bene anche Dysios, vincitore in chase e hurdle nonché terzo in un Grade A di Fairyhouse da 59.000 euro al primo. In Italia sono apparsi in ostacoli otto figli di Invincible Spirit di cui cinque vincitori per un totale di 7 vittorie. E' risultato vincitore di due corse in siepi Invincible Joy, secondo nel Criterium d'Autunno (Gr.1) a Merano, nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) a Merano, nel Criterium d'Inverno (Gr.2) a Roma, nell'Ernesto Loccatelli (L) a Roma, quarto nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) e nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) per 87.000 euro. Una vittoria in steeple per Holly Spirit, secondo nella Prova d'Assaggio (L) a Pisa, terzo nel Neni da Zara (Gr.3) a Roma. Due vittorie in siepi in categoria modesta per Benedict Spirit e una in ascendente in siepi per Polizzi.
La carriera di Max's Spirit: Impegnato saltuariamente in ostacoli, prende l'abbrivio come soggetto destinato alle piane. Viene prelevato in Irlanda dall'Ecurie Jean Louis Bouchard che lo esporta in Francia affindandolo all'allenatore Bary. A due anni, prende parte a tre prove sul miglio riportando tre piazzamenti su piste di qualità quali Longchamp, Deauville e Maisons Laffitte. A riposo per sei mesi, vince al rientro a Fontainebleau una condizionata da 12.000 euro che gli vale quello che sarà il suo apice di rating francese (41.5 punti). Non si ripete nelle successive uscite, pur se proposto a reclamare (inizialmente alla somma di 28.000 euro). Dopo un sesto posto a reclamare a Saint Cloud, ormai alle porte dei quattro anni, viene acquistato da Adda per 20.000 euro. Ottiene subito la sua seconda vittoria, in una condizionata di Chantilly da 14.500 euro, sui 1.900 metri. Adda decide di indirizzarlo in ostacoli, dove il cavallo debutta a quattro anni con due qualitativi secondi posti, in condizionate da 23.040 euro al primo, a Compiegne e ad Auteuil. Schierato nel Prix Gerald de Rochefort (L) di Auteuil, sui 3.900 metri di Auteuil, chiude quinto a sette lunghezze dalla vecchia conoscenza meranese Candide (quarto sul palo). Due mesi dopo vince una condizionata in siepi a Clairefontaine da 43.200 euro al primo, che gli frutta quello che sarà il suo apice francese di rating in ostacoli (62.5 punti). Riproposto in Listed ad Auteuil, nel Prix Guillaume de Pracomtal, chiude quarto. Nonostante le buone prestazioni e le appena sei corse in siepi, viene di nuovo destinato alle prove in piano. In sette uscite non va oltre un terzo posto a reclamare a Saint Cloud, dove viene acquistato per 12.100 euro dalla Stall Hop House. Smrczek lo ripropone in siepi, dopo tre uscite in piano (tra cui un quarto posto a Dusseldorf), nell'agosto del 2018, a distanza di dieci mesi dall'ultima uscita. Proposto subito in due Listed a Clairefontaine e Auteuil non riesce a piazzarsi. Passa di nuovo in piano, ma con poco costrutto. Incapace di piazzarsi sia in Francia che in Germania, riporta la terza vittoria in piano a sei anni in un handicap di classe 3 di Colonia sui 2.100 metri. Torna in Francia, con un secondo e un terzo posto in classe 3 a Strasburgo e Longchamp, che gli valgono l'accesso in una classe 2 da 13.000 euro al primo di Sant Cloud. Non piazzato, torna in siepi dove vince in condizionata a Nancy e a Vittel, con un quinto posto tra le due prestazioni ottenuto a Clairefontaine. Rifinisce la forma, in vista di Merano, in due prove piane tedesche, dove riporta un terzo posto in classe 3 a Colonia e un quarto a Dusseldorf in classe 2. Si presenta a Merano con un curriculum di 40 corse (35 in Francia, di cui 11 in siepi, e 4 in Germania), 6 vittorie (1.600-2.100 m.), tre dei quali in siepi in Francia e le altre in piano (una delle quali in Germania) e 17 piazzamenti per 163.960 euro (di 5.945 euro ottenute in Germania e 97.365 euro vinti in ostacoli). Diventerà uno dei più titolati prodotti di Invincible Spirit in ostacoli.
MAX'S SPIRIT
al tondino di Merano.
(Foto galopponline.de).
Big day di inizio autunno in scena il 28 settembre sulla pista di Merano, quarto Gruppo 1 di stagione. Undici al via, sui 4.000 metri della Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1). Molta qualità in pista con i vincitori della Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) e della Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) a contendersi il ruolo di favorito. Conquistava maggiore appoggio Candalex, di rientro da quattro mesi dopo esser stato fermato in una condizionata di Auteuil. Più rodato Stuke, rientrato con una vittoria due settimane prima in una piana di Slusovice. Inferiore al 2,5 a 1 le quote dei due, contro i quali si presentava qualitativo lotto di avversari. La coppia Aichner costituita da Piton des Neiges e da Champ de Bataille fermava la quota sul 6 a 1. Di poco superiore le chance al betting per Meny Bay, impressionante al rientro sulla pista e di nuovo affidata al nord irlandese Leighton Aspell. Oltre al 10 a 1 Max's Spirit, comunque artefice di importante vittoria venti giorni prima in una specifica condizionata preparatoria. A 15 Flower of Love, seconda carta nello scacchiere di Radek Holcak. La femmina, terza nella condizionata vinta da Max's Spirit, tentava così di capitalizzare il maggior stato di forma. Stellari le quote degli altri, tra cui il debuttante in Italia Saint Julian, prelevato a reclamare in Francia da Christian Troger.
Dangerous Gleam, 34 a 1 sulle lavagnette, come abituale cliché di corsa assumeva la testa. Lo svedese Niklas Loven ne moderava l'ardore e lo piazzava in capo al gruppo. Candelex, annunciato non all'apice della forma dal suo allenatore Guillaume Macaire, non si nascondeva e si posizionava subito in scia al battistrada, seguito dall'estremo outsider Capitoul, al debutto in Italia e reduce da una fresca vittoria in classe 4 a Newton Abbot. Sui primi anche Max's Spirit e Piton des Neiges. Gruppo molto raccolto, chiuso da Flower of Love e Meny Bay. Al primo passaggio sulla curva di fondo, Sonja Daroszewski, dall'esterno, conduceva Max's Spirit in testa al gruppo. Il paraocchiato sopravanzava Dangerous Gleam all'imbocco della diagonale, approfittando anche dello scivolone nel tratto piano subito dallo stesso. Loven perdeva le staffe e cadeva di sella. Max's Spirit imponeva importante accelerazione. Candalex si assumeva il compito di cucire il gap, davanti a Capitoul, Stuke, Saint Julian, Piton des Neiges e gli altri con in coda Meny Bay.
Max's Spirit, al passaggio a mano contraria sulla curva di Marlengo, con decisione, in avanguardia, prendeva lunghezze al resto della compagnia. Almeno otto lunghezze. Bertrand Lestrade si lasciava sfilare da Capitoul. L'allievo di Favero, per i colori di Lydia Olisova, non veniva tenuto protetto da Alessio Pollioni e si trovava a organizzare l'inseguimento del fuggitivo. Più indietro, saltava in modo scomposto Stuke, costringendo Faltejsek agli straordinari per rimanere in sella. Il controfavorito perdeva comunque posizioni rinculando in retroguardia, seguito dalla sola Meny Bay in grave affanno a seguire l'andatura.
"Max's Spirit l'ha messa sul ritmo" commentava Manigrasso. I favoriti, più indietro, lasciavano a Capitoul e a Saint Julian l'onere di seguirne le mosse. Al passaggio davanti alle tribune, si dilatava ad almeno dieci lunghezze il vantaggio del battistrada. Candalex, il primo dei più attesi, seguiva ad almeno venti lunghezze braccato da Flower of Love. Ancora più discosti gli altri, con Piton des Neiges a venticinque lunghezze dalla testa a fungere da gregario e da punto di riferimento al capitano Champ de Bataille, quindi Le Grand montato e Meny Bay, mentre, in difficoltà sui salti, fermava il grande atteso Stuke. Sulla siepe che immeteva sulla curva di Marlengo, si piegava sulle ginocchia Capitoul che franava sull'erba, scodellando Pollioni. Max's Spirit allungava così ulteriormente, inscenando una fuga per la vittoria. Candalex, a grave distacco, rilevava Saint Julian seguito da Flower of Love. Lunga fila indiana. Candalex, senza dare l'impressione di spendere molto, ricuciva l'intero svantaggio al termine della dirittura opposta a quella di arrivo. Lo seguiva come un'ombra Flower of Love, quindi Piton des Neiges, il calante Saint Julian e il macchinoso Champ de Bataille. Più in difficoltà gli altri.
Sulla curva finale, Flower of Love sfilava all'esterno Candalex, intralciato dallo scosso Dangerous Gleam, e si prodigava alla caccia di Max's Spirit. Il tedesco, sempre molto largo, offriva lo steccato alla cavalla, della Staj Brezova, affidata allo slovacco Lukas Matusky. Flower of Love sferrava l'attacco a una non troppo energica Daroszewski e superava Max's Spirit, già prima dell'ultima. Faticava a inervenire Candalex su cui cercavano di organizzare la rimonta i due Aichner. Flower of Love se ne andava nel tratto piano da uno stanco Max's Spirit che vedeva crollare il proprio vantaggio dal volo finale dei due Aichner con Piton des Neiges che conquistava l'argento nelle ultime battute. Quinto Candalex, a debito di speed finale. Dispersi gli altri, con una deludentissima Meny Bay, sesta, a venti lunghezze dal francese e a poco meno di trenta dalla vincitrice.
Prima affermazione in pattern race per Flower of Love, seconda di Champ de Bataille nella Gran Corsa Siepi di Italia (Gr.1) del 2018. Quarto vincitore del 2019 su quattro prove di Gruppo 1 in siepi per adulti. Corsa estremamente selettiva, giocata sull'andatura, forse non troppo calibrata, di Max's Spirit. Il tedesco, solo terzo all'epilogo, si confermava a grande agio sulla pista, ma delapidava energie che, se meglio gestite, lo avrebbero forse potuto consacrare il re della classica meranese. Piton des Neiges, di rimessa, piazzava importante parziale nell'ultimo furlong trovando l'azione giusta per rimontare Max's Spirit e fare suo l'argento, dopo i secondi posti del 2018 nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) e nel Richard (Gr.3). A debito di stamina Candalex, bene fino alla retta finale ma in riserva all'epilogo e solo quinto sul palo.
La Genealogia e la carriera di Flower of Love: Cavalla classe 2013, acquistata, a quattro anni, a caro prezzo da Jiri Drag alle aste di Newmarket. Sborsati 48.000 sterline per accaparrarsene le prestazioni, dopo averla vista in pista in appena cinque corse, tutte disputate a tre anni in Inghilterra, con due vittorie in classe 4, una a Chester e l'altra a Wolverhampton, sui 2.100 metri, con premi compresi tra gli 8.300 e i 6.450 euro, e due ulteriori piazzamenti per un totale di 17.500 euro e un rating inglese di 85 punti.
Impiegata con moderazione in ostacoli. Dopo aver debuttato a quattro anni in siepi a Merano, con un modestissimo quarto posto, è risultata vincitrice per dispersione in classe IV, alla seconda uscita, in quel di Pardubice. Piazzata nelle successive tre uscite, col terzo posto a grande distacco nel Kristalovy Pohar Mesta Pardubic (Ln), alle spalle di otto lunghezze da due vincitori di Gruppo 1 italiano (Aztek e Roches Cross), otteneva importante vittoria a Milano nella condizionata Ettore Tagliabue, da 8.300 euro al primo, disperdendo per la pista un campo di rivali non troppo esaltante per le main category. Una prova che ne evidenziava la grande attitudine ai terreni estremamente faticosi. Due sole uscite nel 2018, probabilmente limitata dagli infortuni. Vincitrice a Bratislava, ma soprattutto seconda di Champ de Bataille nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) a Merano, dove riusciva a regolare di mezza lunghezza il campionissimo Brog Deas, oltre altri vincitori di Gruppo 1 italiani quali Notti Magiche e Meny Bay. Una performance che ripagava la fiducia della Staj Brezova, ma che non veniva seguita da altre uscite. Flower of Love restava lontana dalle piste per un anno, rientrando in piano a Slusovice, per riapparire in siepi, senza piazzarsi, nell'edizione 2019 della Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1). La bravura di Radek Holcak nel recuperare cavalli minati dagli infortuni non si lasciava tuttavia attendere.
Interessante la genealogia, costruita su un doppio inbreeding 5x5 su Northern Dancer e sul duplice vincitore di Derby (Inglese e Irlandese) Shirley Heights. La madre Fragrancy, una figlia del fondista Singspiel, inbreeding 4x4 su Northern Dancer, è un prodotto Darley risultata vincitrice dai 1.600 ai 2.000 m di quattro corse (106 di rating inglese), due delle quali in classe 2, piazzata in Listed a Newmarket, sorella piena Jathabah, seconda in Gruppo 3 a Newmarket e terza in due Listed inglesi, ma soprattutto sorellastra del campione in ostacoli LONDON PRIZE, sfortunato figlio di Teofilo deceduto a sei anni a seguito di una caduta, vincitore in classe 2 in piano e nell'Unibet Elite Hurdle (Gr.2) a Wincanton e nel Matchbook Imperial Cup Handicap Hurdle (Gr.3) a Sandown, oltre che del longevo Categorical, ostacolista di lungo corso (quasi 70 uscite tra hurdle e chase), secondo nel John Smith Handicap Chase (L) ad Aintree. Una disposizione al salto ben bilanciata dalla qualità in piano. Flower of Love è la quarta di sei prodotti di Fragrancy, preceduta da due campionesse: PELERIN, secondo prodotto da Shamardal, è una miler vincitrice di due Listed in Inghilterra (Ascot) e Irlanda (Dundalk), seconda nello Sceptre Stakes (Gr.3) a Doncaster, nel Premio Chiusura (Gr.3) a Milano e in una Listed di Newbury, e Masarah, terza in Listed a Lingfield Park. Il fratellastro Road to Dubai, quinto prodotto di Fragrancy, è risultato vincitore di due hurdle in Irlanda.
Sulla terza linea materna, offerta dalla piazzata in Listed a Kempton Park Zonda, figurano interessanti cavalle, due delle quali, Zoning e Zambezi, piazzate in Listed (la prima negli Emirati Arabi, l'altra in Francia). Più interessanti in riproduzione le altre due, con l'inedita Capriole madre di ARNOLD LANE, vincitore in Gruppo 3 a Monaco di Baviera e terzo in Gruppo 2 a Newmarket, e la vincitrice Lady Zonda madre di HIBAAYEB, vincitrice nel Meon Valley Stud Fillies' Mile Stakes (Gr.1) ad Ascot e nello Yellow Ribbon Stakes (Gr.1) a Hollywood Park, terza nel Montjeu Coolmore Prix Saint-Alary (Gr.1) a Longchamp oltre che madre di WUHEIDA (vincitrice in Gruppo 1 in Francia e Stati Uniti).
Sulla quinta linea materna, figura la madre delle campionesse OH SO SHARP, triplice vincitrice di Gruppo 1 con successi nelle 1.000 Ghinee Inglesi, nelle Oaks Inglesi e nel St. Leger Inglese, seconda nel King George & Queen Elizabeth Stakes (Gr.1) e nella Gold Cup (Gr.1) - ma anche seconda madre dello stallone SHANTOU (triplice vincitore di Gruppo 1 nel St. Leger Inglese, nel Gran Premio del Jockey Club di Milano e nel Gran Premio di Milano) -, ROUSSALKA, triplice vincitrice di Gruppo 2 in Inghilterra col doppio nel Nassau Stakes (Gr.2) e il successo nelle Coronation Stakes (Gr.2) e Our Home, pluripiazzata in pattern race in Inghilterra, seconda nelle 1.000 Ghinee Inglese(Gr.1), oltre che dello stallone operante in Argentina ETIENNE GERARD (vincitore in Gruppo 3 in Inghilterra).
Sul versante maschile Flower of Love risulta figlia dello stallone POET'S VOICE, inbreeding 5x4 su Northern Dancer, a sua volta generato da Dubawi e da una cavalla figlia dell'americano Chief's Crown.
Preceduto dalla campionessa giapponese GOLD TIARA, ottavo prodotto della vincitrice in America Bright Tiara, sorella piena dello stallone CHIEF HONCHO (triplice vincitore in Gruppo, con apice nell'Aqueduct Brooklyn Handicap, Gr.1), generata dalla triplice vincitrice in Gruppo 3 negli Stati Uniti EXPRESSIVE DANCE, sorellastra dello stallone GENERAL ASSEMBLY.
Buona dose di velocità, allevato nel 2007 dalla Darley Stud e portacolore della blasonatissima Godolphin, Poet's Voice ha preso parte a 16 corse, da due a quattro anni, riportando 4 vittorie (1.400-1.600 m.) tra cui il Queen Elizabeth II Stakes (Gr.1) ad Ascot davanti a Rip Van Winkle, il Celebration Mile (Gr.2) a Goodwood e lo Champagne Stakes (Gr.2) a Doncaster, secondo nello Jabel Hatta (Gr.2) a Meydan, nel Sovereign Stakes (Gr.3) a Salsbury, terzo nel Nayef Joel Stakes (Gr.2) a Newmarket e nel Watch The Last 2 Races on Racing Uk Acomb Stakes (Gr.3) a Newmarket e quarto nello Shadwell Middle Park Stakes (Gr.1) per un totale di 400.000 euro di vincite e una punta rating di 122 punti inglesi. Ritirato in razza nel 2012 in Inghilterra presso la Dolham Hall Stud ha visto dimezzare il proprio tasso di monta dalle iniziali 12.000 sterline alle 6.000 sterline dell'ultimo anno di monta, il 2018, quando ha perduto la vita all'età di 11 anni.
Pur operando in Inghilterra, Poet's Voice è risultato molto apprezzato in Italia e in Australia. Dei suoi dodici vincitori in prove di gruppo, cinque si sono laureati in Italia e tre in Australia. Degli altri quattro campioni, una cavalla è risultata vincitrice in Germania, mentre solo tre (il 25%) in Inghiltterra. Due sono risultati i vincitori in Gruppo 1, quattro in Gruppo 2 e sei in Gruppo 3. Il campione di famiglia è risultato essere POET'S WORD, dal primo anno di monta, nipote, sulla linea materna, di Nashwan. E' l'ideale prosecutore della linea paterna. Duplice vincitore in Gruppo 1, per un totale di quattro vittorie in pattern race, ha trionfato nel King George & Queen Elizabeth Stakes (Gr.1) ad Ascot e nel Principe di Galles (Gr.1) sempre ad Ascot per un totale di 7 vittorie (2.000-2.400 m.) con acuti anche nel Brigadier Gerard Stakes (Gr.3) a Sandown e nel Glorious Stakes (Gr.3) a Goodwood, secondo nel Juddmonte International Stakes (Gr.1) a York, nel Dubai Sheema Classic (Gr.1) a Meydan e nell'Irish Champion Stakes (Gr.1) a Leopardstown a valergli un introito di circa 2.951.000 sterline con una punta rating di 130 punti, secondo più alto rating in Europa nella stagione 2018 alle spalle del solo Cracksman (prosecutore della linea Frankel). Ritirato in razza nel 2019 in Inghilterra e poi trasferito, nel 2020, in Irlanda al tasso di monta di 5.000 euro.
Campione in Australia è risultato invece essere TRAP FOR FOOLS, anche lui dal primo anno di monta, sulla linea femminile riconducibile all'australiano Old Spice. Gelding, dunque non destinabile all'attività riproduttiva, e molto tardivo a esibirsi ai massimi livelli, dando il meglio di se a cinque e sei anni. Ha vinto a cinque anni nel Seppelt Mackinnon Stakes (Gr.1) a Flemington, per un totale di 3 vittorie (2.000 m.), secondo di Ventura Storm nella Gold Cup di Moonee Valley (Gr.2) e nel Carlton Draught Peter Young Stakes (Gr.2) a Caulfield oltre che terzo nell'Australian Cup (Gr.1) a Flemington. Vince in carriera un ammontare pari a 978.000 sterline.
Subito sotto alle due punte di diamante troviamo diversi soggetti esibitesi in Italia, a partire da due soggetti che a tre anni hanno trionfato nelle rispettive main category. SUMMER FESTIVAL, dal terzo anno di monta, per i colori Dioscuri ha riportato 6 vittorie (1.200-2.200 m.) su 9 corse, con l'acuto nel Derby Italiano (Gr.2) a Roma, a corredo di due ulteriori vittorie in Listed nel Campobello e nell'Emanuele Filiberto. Secondo poi nel Gran Premio di Milano (Gr.2) battuto dall'ospite tedesco Night Music e nel Rumon (L) per un totale di 367.000 euro di vincite. Ceduto a Hong Kong, dove è stato ribattezzato Party Together, è calato sensibilmente di categoria. Di livello parificabile la coetanea SAND ZABEEL, venuta in Italia per far sue le Oaks Italiane (Gr.2) a Milano sui 2.200 metri, battendo di un'incollatura Flower Party, terza a quattro lunghezze e mezzo da Summer Festival nel Derby d'Italia, e confermarsi ad Hannover nel G.P. der Mehl-Muelhens (Gr.3). Vincitore in Gruppo 2 in Germania anche il castrone POETIC DREAM, dal secondo anno di monta, curioso nipote del caporazza in ostacoli Poliglote, vincitore nelle 2.000 Ghinee Tedesche (Gr.2) di Colonia sui 1.600 metri, ma poi sfumato di forma e trasferitosi con poco costrutto in Australia. Nazione quest'ultima in cui si è distinto molto bene il Godolphin VIRIDINE. Coetaneo di Poetic Dream, pur se allevato in Australia, nipote di Anabaa, ha riportato 6 vittorie (1.000-1.200 m.) che ne hanno messo in luce la velocità e la procacità, con apice nel Polytrack Roman Consul Stakes (Gr.2) a Randwick, seguito da tre successi in Listed per un totale di 457.000 sterline di vincite, a farne il terzo più ricco della famiglia.
Altri tre grandi protagonisti in Italia li ritroviamo tra i vincitori in Gruppo 3. Tra questi sono da anteporre due prodotti dell'allevamento italiano. Primo tra questi POETA DILETTO, miglior figlio di Poet's Voice allevato in Italia. Creatura griffata Blueberry, dal primo anno di monta con incrocio di linee che porta sulla linea femminile a Selkirk, si è aggiudicato, da due a sei anni, 6 vittorie (1.400-1.600) in 23 uscite, di cui tre da non piazzato in Inghilterra. Triplice vincitore in Gruppo 3, ha riportato il Berardelli (Gr.3) a Roma, il Parioli (Gr.3), dove disperde per la pista il fratellastro Voice of Love, il Carlo Vittadini (Gr.3) a Milano e il Premio Chiusura (L) a Milano per un totale di 195.200 euro di vincite. Estremamente promettente in gioventù, ha subito il passaggio di categoria, ottenendo comunque una lunga serie di piazzamenti elitari. Secondo nel Marchese Ippolito Fassati di Balzola (L) a Milano, nel Chiusura (L) a Milano e nel Natale di Roma (L), terzo nel Gardone (L) a Milano, nel Bereguardo (L) a Milano e quarto nel Conte Scheibler (L) a Roma e nel Natale di Roma (L). Più sfortunato ma più ricco VOICE OF LOVE, dal primo anno di monta. Anch'esso triplice vincitore in Gruppo 3 e di allevamento italiano (Le.Gi), nipote di Tale of the Cat, ex Effevi, 10 vittorie in carriera (1.400-2.200 m.), da due a sei anni, su 35 corse per 239.000 euro di vincite (secondo più ricco in Italia). E' il soggetto che ha riportato più vittorie in carriera in Italia tra i prodotti Poet's Voice, record assoluto marcato con appena 11 vittorie in Inghilterra. Vincitore nel Premio del Piazzale (Gr.3) a Milano, nell'Ambrosiano (Gr.3) a Milano e nel Giubileo (Gr.3) a Milano, oltre che nel Marchese Ippolito Fassati di Balzola (L) a Milano, davanti di due lunghezze al fratellastro Poeta Diletto, e nel Carlo Porta (HpP) a Milano. Lunga serie di piazzamenti elitari, prima del trasferimento a Siracusa per i colori di Giusy Guida per i quali però ottiene poco, sfumando la forma Botti. Secondo a Roma nel Berardelli (Gr.3) stampato di un muso dal fratellastro rivale Poeta Diletto, nel Premio del Piazzale (Gr.3) dietro al campione di casa Incolinx Anda Muchacho (che purtroppo troverà la morte nel box), nel Premio Merano (L), a Milano nel De Miontel (L), nel Riva (L), e nel Signorino (L) a Roma, terzo nel Presidente della Repubblica (Gr.2) a Roma, nel Giubileo (Gr.3) a Milano, quarto nel Carlo d'Alessio (Gr.3) a Roma e nel Premio Pisa (L).
Successo in categoria anche per MI RACCOMANDO, dal secondo anno di monta e ancora per i colori Effevi e allevamento italiano (Razza del Sole), nipote dello stayer Mtoto. Appena 12 corse, da due a tre anni, 4 vittorie (1.000-1.600) con acuto nel Regina Elena (Gr.3) a Roma, poi crollata nelle Oaks. Vittoria anche nel Premio Coolmore (L) a Milano, seconda nel Premio Dormello (Gr.3), battuta di un muso da un'ospite tedesca di Wohler, e nel Mantovani (L) a Milano nonché terza nel Perrone (L) per 125.545 euro.
Spostandosi in Regno Unito troviamo ARCTIC SOUND, dal quarto anno di monta, nipote di Royal Academy, 4 vittorie (1.400-1.500 m.) con acuto nel Tattersalls Stakes (Gr.3) di Newmarket, secondo nella trasferta tedesca del Mehl-Mulhens Rennen (Gr.2) a Colonia, curiosamente soggetto col il secondo rating inglese più alto della famiglia con 110 punti (20 in meno di Poet's Word), e POET'S VANITY, secondo anno di monta, 3 vittorie (1.200-1.400 m.) con apice nel Oh So Sharp Stakes (Gr.3) a Doncaster, terzo in Gruppo 3 a Newmarket, quarto in Gruppo 2 ad Haydock.
Altro vincitore classico in Australia è ARAMAYO, dal terzo anno di monta, colori Godolphin, vincitore nell'Hungerford Hill Wines Spring Stakes (Gr.3) a Newcastle (Australia).
Altri sono poi i vincitori in Listed, tra questi segnaliamo WHITMAN, vincitore in Listed a Ripon, e MONTSARRAT, duplice vincitore in categoria Listed a Jebel Ali negli Emirati Arabi. Due soli i vincitori in pattern race in Francia, entrambi in Listed, NATURE'S COLORS a Deauville e INVITATIONAL a Fontainebleau.
Da segnalare poi il veloce Poet's Society, vincitore in classe 2 a York e detentore del maggior numero di vittorie conseguite da un figlio di Poet's Voice con 11 vittorie (1.000-1.600 m.) e 211.000 sterline di vincite, schierato anche in Australia e Arabia. 11 vittorie anche per Midnight Malibu, vincitore in classe 2 a Epsom. Vincitore in buona categoria in Francia Song of Life, 10 vittorie, con acuto a Clairefontaine in un premio da 23.400 euro al primo con record di introiti (190.560) per la nazione francese.
In Italia, a inizio aprile 2020, la produzione Poet's Voice è stata rappresentata, nelle prove in piano, da 39 soggetti (su un totale di 42, sommando anche quelli esibitesi solo in ostacoli), di cui 27 vincitori per un'altissima percentuale del 69,2% per un totale di 442 corse e 70 vittorie con interessate dato percentuale del 15,83%. Dunque buona, con cinque vincitori di prove di Gruppo, tra cui Derby Italiano e Oaks, con 14 pattern race complessive aggiudicate di cui 9 di gruppo. Niente male per uno stallone il cui tasso di monta non si è mai schiodato, se non in ribasso a fine carriera, dalle 12.000 sterline. Successi, oltre gli stakes winner, riportati anche Voice From War, secondo nel Criterium di Pisa (L), Mondorosa, vincitore nel Premio Firenze (HpP) a Firenze e nel Criterium Sardo (cond da 8.500 euro al primo) a Chilivani, secondo nel Sette Colli (HpP) a Roma, Oprincipe, vincitore nel San Gennaro (HpP) a Napoli e Sardan vincitore in condizionata di blasone.
Assai molto meno indicato e apprezzato tra i saltatori, Poet's Voice ha generato solo 14 vincitori in ostacoli, di cui 11 in Inghilterra e Irlanda. Dal primo anno di monta arriva FLOWER OF LOVE, unica vincitrice, grazie al successo nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), in massima categoria, seconda anche nella Gran Corsa Siepi di Italia (Gr.1) a Merano. La cavalla ha preso parte a 6 corse in Italia, riportando 2 vittorie in siepi e 45.500 euro circa di vincite.
Record di successi per NIETZSCHE, 6 vittorie tra hurdle e chase con acuto, bancato 20 a 1, nel tempio di Cheltenham nell'Unibet Gretwood Handicap Hurdle (Gr.3) a valergli un totale di 81.300 sterline.
Vincitore classico anche CRACKER FACTORY, 4 vittorie in 9 uscite in hurdle con successo nel Weatherbys Hamilton Wensleydale Juvenele Hurdle (L) a Wetherby, secondo nel JCB Triumph Trial Juvenile Hurdle (Gr.2) a Cheltenham.
Rating più alto fatto registrare da Lisp, 4 vittorie tra hurdle e chase, secondo nel Betfair Exchange Trophy Handicap Hurdle (Gr.3) e in una Listed a Newbury, terzo nel Napoleon Casino & Restaurant Owlerton Sheffield Lightning Novices' Chase (Gr.2) a Doncaster. Piazzamento da neretto per Rayna's World, terzo, da estremissimo outsider alla quota di 100 a 1, nel Doylesford Mares' Novice' Hurdle (Gr.2).
Si segnalano poi Lightly Squeeze, 3 vittorie in hurdle in classe 4.
In Italia si sono ammirati in ostacoli quattro figli di Poet's Voice, tre dei quali vincitori per un totale di 67 corse e 5 vittorie, con percentuale di successi (7,46%) dimezzata rispetto alla corrispettiva in piano. A parte Flower of Love, si è visto davvero poco ma, a loro modo, la produzione si è distinta tanto da fare del padre il cavallo più rappresentanto per numero di corse nella stagione 2019 con 36 corse per 38 rappresentazioni, addirittura quarto nella classifica per introiti 2019. Veri e propri dati in controtendenza determiati dalla mediocre Shiloh, vincitrice di Paolo Favero di 1 corsa in carriera (peraltro in ascendente), ma scesa 34 volte in carriera in ostacoli, tanto da essere la più impegnata nella famiglia Poet's Voice, e dal compagno di colori Banjo's Voice, 2 vittorie in siepi (una in discendente e una a vendere) in Italia su 22 corse. Non è mai risultato vincitore, nelle cinque prove con lo hanno visto in pista, Poet's Shadow, quarto nel Berlingieri (Gr.2) a Milano.
FLOWER OF LOVE
(Foto di Jana Syruckova).
La stagione meranese si prorogava rispetto agli anni passati, stante la scelta di disputare la riunione in ostacoli di Milano solo a primavera, e veniva sugellata dalla reintroduzione di una nuova pattern race. A fine ottobre, il 27 ottobre per la precisione, andava infatti in scena il Premio del Prato (L) sui 3.500 metri con 9.350 euro al primo.
Noble House, nonostante la brutta prova offerta nella gentlemen e amazzoni disputata in siepi nel meeting del Gran Premio Merano, conquistava il ruolo di favorito, forte della piazza d'onore ottenuta ad agosto alle spalle di Meny Bay. Il portacolori di Aichner veniva di poco preferito all'allievo di Ludvik Haris Au Pied Leve, quarto nella prova gentleman, tre lunghezze avanti a Noble House ma assai distante dal vincitore Dalton e dal secondo classificato Chateaudemalmaison. Il ceko della DAR giungeva tuttavia all'appuntamento esaltato da due precedenti vittorie a Merano, in categoria discendente, riportate tra giugno e agosto. Ottime chance venivano riposte anche sulla coppia Troger Mensch e Chateaudemalmaison. Il grigio, affidato a Gabriele Agus, dopo il terzo posto nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2) sfidava per la prima volta gli anziani. Il sei anni, invece, beneficiava dell'interpretazione del suo allenatore Raffaele Romano e si presentava forte del secondo posto ottenuto nella prova per amatori di fine settembre.
Tra gli altri figuravano Mezajy, di ritorno in siepi dopo esser stato provato in modo anonimo nel Gran Premio Merano, l'ospite ceko Signum, protagonista a tre anni a Merano nel 2015 (terzo nel Tagliabue, Gr.3) e fresco di una vittoria a Bratislava, oltre Mushrae e Chappy Bros rispettivamente primo e secondo, davanti a Dalton, in un discendente di metà settembre. Prova dunque contraddistinta da un'incertezza che faceva lievitare la quota del favorito a 3,25 a 1.
La prova veniva caratterizzata da una prima parte di gara tattica con svariati elementi sulle prime posizioni. Signum si rivelava il più intraprendente e scandiva i tempi della corsa scortato da Mensch e Noble House. Era poi il grigio a rilevare il battistrada al passaggio davanti alle tribune. Filtrava per vie interne Au Pied Leve, in anticipo su Noble House, quindi Mezajy, Chateaudemalmaison, Mushrae e in coda Chappy Bros. Il gruppo si rivelava ancora estremamente compatto a metà della dirittura opposta a quella di arrivo.
Mensch scurvava in vantaggio in retta d'arrivo, pur se montato da Agus. Lo seguiva come un'ombra e bene in mano a Jan Faltejsek Au Pied Leve. Pagava invece la puntata offerta in corsia esterna, lungo l'arco della curva finale, Noble House, rimontato da Chateaudemalmaison. Più all'esterno Signum con di dentro Mushrae. Ceduto di schianto Mezajy. Au Pied Leve scagliava l'attacco a Mensch in vista dell'ultima siepe. I due, ben avanti agli avversari, ingaggiavano lotta serrata, seguiti a quattro lunghezze da Chateaudemalmaison. Au Pied Leve risolveva la questione agli ultimi 150 metri e chiudeva la partita davanti alla coppia Troger. Per il quarto, più indietro, Signum ritornava vitale a sufficienza per rimontare e disporre di Noble House e del monocorde Mushrae.
Genealogia Au Pied Leve: Prima vittoria in pattern race per Au Piede Leve, soggetto modesto in Francia, ma a grande agio sulla pista meranese, dove, alla prima esperienza in pattern race, riportava il quarto successo in sei uscite. Cinque anni prelevato nell'agosto del 2018 in una reclamare di Vichy per la modica somma di 9.000 euro, importo che il cavallo recuperava in appena due sortite, trasformandosi di qualità in Italia dove si esibiva otto volte centrando 5 vittorie, compresa una condizionata a Milano nel 2018 davanti a Sansiro, e 2 piazzamenti, tutto in siepi, per 36.635 euro conquistati in poco più di un anno. Pur se allevato in vista della destinazione agli ostacoli, Au Pied Leve non sfoggiava grande linea riproduttiva. Lontano inbreeding 5x5 su Nijinsky, generato da una modestissima ostacolista figlia di Kadalko e di un'altra modestissima ostacolista, mai risultata vincitrice, vantava tuttavia interessante legame fraterno col vincitore in Gruppo 2 sul chase di Thurles, nonché pluripiazzato in prove di Gruppo anglo-irlandesi sia in hurdle che in chase, TOUT EST PERMIS.
Il padre Apsis, inbreeding 3x4 su Habitat, erede in linea diretta di Barathea e nipote sulla linea femminile di Shirley Heights, è stato un discreto miler francese, vincitore di due Gruppo 3 a Saint Cloud e Chantilly e di due Listed a Longchamp nonché secondo classificato in tre Gruppo 3. Fratellastro di DANCE ROUTINE, vincitrice in Francia in Gruppo 2 e Gruppo 3, ma soprattutto madre dello stallone triplice vincitore di Gruppo 1 in Francia, Stati Uniti e Hong Kong FLINTSHIRE, secondo nell'Arc de Triomphe (Gr.1) di Longchamp e di altri cinque Gruppo 1, e della vincitrice in Listed CONCENTRIC, anch'essa madre di una super campionessa destinata a entrare nella storia dell'ippica ovvero ENABLE, vincitrice di tredici corse su quindici disputate, di cui otto Gruppo 1 tra cui due edizioni dell'Arc de Triomphe (seconda in una terza edizione), Oaks Inglesi, due edizioni della King George & Queen Elizabeth Stakes, Coral Eclipse e Breeders' Cup.
Stallone non di particolare pregio riproduttivo (ma dalla blasonata famiglia), operante in Francia con una forbice dai 1.800 ai 2.500 euro a monta, ha generato svariati vincitori in ostacoli, suo settore di predilezione, ma anche il qualitativo stayer LES BEAUFS, vincitore nel Royal Oak (Gr.1) a Longchamp, secondo nel Vicomtesse Vigier (Gr.2) a Longchamp, e il vincitore in Listed in piano a Deauville ASTRAL MERIT.
AU PIED LEVE è stato il suo unico vincitore classico in ostacoli, ma non il suo miglior prodotto. Bel Apsis si è piazzato secondo nel Ferdinand Dufaure (Gr.1) sullo steeple di Auteuil, oltre che in un Gruppo 2 e un Gruppo 3 della medesima pista. Molto bene anche Roc d'Apsis, terzo in due Gruppo 2 sugli hurdle di Cheltenham e in un Gruppo 3 in chase a Kempton Park, e Bellenos, quarto in Gruppo 3 in chase ad Aintree. Piazzati in Listed Nile Paris (secondo e terzo in siepi ad Auteuil), l'Aqps Dont Stop Theparty (secondo in uno steeple a Pau), Sistadenn (terza in siepi ad Auteuil) e Apiculteur (terzo in steeple a Lion d'Angers).
AU PIED LEVE
in occasione di uno dei suoi quattro successi meranesi.
La parte terminale di stagione vedeva Josef Aichner protagonista indiscusso. La scuderia giallo-nera affidata alle cure di Vana Jr riportava le due condizionate di maggior blasone degli ultimi due mesi dell'anno.
Morning Star, attivissimo a inizio anno, rientrava, a sette mesi abbondanti dal precedente ingaggio, con una vittoria a inizio dicembre nella XVI Corsa Siepi di Treviso. Il figlio di Silvano prendeva subito la corsia interna e guidava il gruppo, tenendo sull'esterno Chaparral Prince, reduce dal sorprendente secondo posto nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano. I due guidavano il drappello dei sei concorrenti. Bartos non concedeva la corda all'avversario, accelerando a ogni pressione subita. Pastuszka costituiva costante pungolo, costringendo il battistrada a incrementare il ritmo. Al secondo passaggio davanti alle tribune, la coppia di testa procedeva con almeno sei lunghezze di margine sul controfavorito Mensch. All'imbocco della dirittura opposta a quella di arrivo, sfruttando le vie interne, Morning Star respingeva Chaparral Prince. Guadagnava metri, sempre grazie alle vie più brevi, Sansiro, al rientro da oltre un anno di inattività, mentre perdeva battute preziose Mensch sfilato e anticipato da altri due concorrenti. Morning Star, tutto in mano, procedeva senza sbavature fungendo da punto di riferimento per il compagno di colori Sansiro, portato da Kratochvil in scia al capitano. Cedeva invece, in costante manovra esterna, Chaparral Prince, con Mensch in risalita in quarta corsia. Morning Star disponeva in gran facilità dei rivali, lasciando a Mensch, sei lunghezze più indietro e in risalita esterna, l'argento. Terzo un buon Sansiro, quindi un mal gestito Chaparral Prince. Dodicesima vittoria in Italia per Morning Star su trenta uscite, imbattuto a Treviso.
Il 19 dicembre andava in scena a Pisa una condizionata, sui 3.500 metri, dal retrogusto classico. Si rivedevano infatti, nel Premio Szelvar, due vincitori classici di gran calibro. Pavel Tuma riproponeva in Italia, a distanza di 19 mesi, il leader generazionale classe 2014 sugli ostacoli italiani Arkalon. Il cinque anni si presentava all'appuntamento forte di un terzo posto ottenuto, al rientro, in quel di Strasburgo. Un piazzamento che lo rendeva favorito netto a 1.65 a 1 della corsa, pur avendo di contro i due grigi Aichner Champ de Bataille e Capivari, con quest'ultimo, vincitore in Gruppo 1 ad Auteuil nel 2016, al rientro da 15 mesi ma curiosamente affidato a Josef Bartos. Completavano il campo Mezajy, alla quattordicesima uscita stagionale, la polacca al debutto in Italia Dallina e Power Sail.
La prova dimostrava la potenza ancora attiva di Arkalon. L'erede di Tiger Groom imprimeva indiavolato treno di corsa, costringendo Faltejsek agli straordinari. Il bel baio infatti dimostrava di non aver superato la foga che lo caratterizzava in giovane età. Molto scomposto sui salti e schierato con un paraocchio australiano a sinistra, tendeva ad appoggiare costantemente verso l'esterno prima di ogni salto, finendo col saltare di traverso. Avviato a un netto successo, con margine costante dalle sei alle dieci lunghezze, rovinava a terra sul penultimo elemento, lasciando a un Capivari, non ancora all'ultimo buco, la corsa. Il grigio, dopo aver tentato di seguire il leader, viveva di rendita e gestiva il cospicuo fieno messo in cascina per riportare netta vittoria di nove lunghezze. Seconda terminava Dallina, che rinveniva su uno stanchissimo Power Sail battuto, nei pressi del palo, anche dal compagno di colori Mezajy. Deludeva invece le attese Champ de Bataille, poco spremuto da Kousek e già fuori dai giochi all'inizio della dirittura opposta a quella di arrivo, al punto da terminare ultimo a grande distacco.
Così nelle sedici corse principali
Le Pattern Race
28/09 LXV Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), Merano. Euro 25.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Flower of Love (67 L.Matusky), Staj Brezova, R.Holcak, 2° Piton des Neiges, 3° Max's Spirit, 4° Champ de Bataille, 5° Candalex. (dist: 4 - 1 - 0,5 - 2,5), p.11, t. 5.00.60, morbido.
28/04 Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), Milano. Euro 25.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Live Your Life (68,5 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Morning Star, 3° Mezajy, 4° Champ de Bataille, 5° Circle Centuria. (dist: 3,75 - 7 - inc.- lont), p.5, t. 4.41.80, morbido..
29/06 XI Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1), Merano. Euro 25.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Stuke (66,5 J.Faltejsek), K-K Metal, R.Holcak, 2° Live Your Life, 3° Champ de Bataille, 4° Dangerous Gleam, 5° Piton des Neiges. (dist: 2,75 - c.testa - 4 - 1,75), p.9, t. 5.01.30, buono.
17/02 71° Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1), Pisa. Euro 25.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Candalex (66 B.Lestrade), Ecurie Pierre Pilarski, G.Macaire, 2° Morning Star, 3° Mezajy, 4° Karelcytic, 5° Ranger no Risk. (dist: 5 - 3.5 - lont - lont), p.5, t. 4.33.90, morbido.
Le Pattern Race
28/09 LXV Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), Merano. Euro 25.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Flower of Love (67 L.Matusky), Staj Brezova, R.Holcak, 2° Piton des Neiges, 3° Max's Spirit, 4° Champ de Bataille, 5° Candalex. (dist: 4 - 1 - 0,5 - 2,5), p.11, t. 5.00.60, morbido.
28/04 Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), Milano. Euro 25.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Live Your Life (68,5 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Morning Star, 3° Mezajy, 4° Champ de Bataille, 5° Circle Centuria. (dist: 3,75 - 7 - inc.- lont), p.5, t. 4.41.80, morbido..
29/06 XI Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1), Merano. Euro 25.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Stuke (66,5 J.Faltejsek), K-K Metal, R.Holcak, 2° Live Your Life, 3° Champ de Bataille, 4° Dangerous Gleam, 5° Piton des Neiges. (dist: 2,75 - c.testa - 4 - 1,75), p.9, t. 5.01.30, buono.
17/02 71° Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1), Pisa. Euro 25.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Candalex (66 B.Lestrade), Ecurie Pierre Pilarski, G.Macaire, 2° Morning Star, 3° Mezajy, 4° Karelcytic, 5° Ranger no Risk. (dist: 5 - 3.5 - lont - lont), p.5, t. 4.33.90, morbido.
27/01 XXXV Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), Pisa. Euro 12.750, m. 3.500, 5+ anni. 1° Morning Star (67 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Live Your Life, 3° Mezajy, 4° Chateaudemalmaison. (dist: 4,75 - 5,5 - 9), p.5, t. 4.08.90, l.pesante.
27/10 Premio del Prato (L), Merano. Euro 9.350, m. 3.500, 4+ anni. 1° Au Pied Leve (68 J.Faltejsek), DAR, L.Haris, 2° Mensch, 3° Chateaudemalmaison. (dist: 1.75 - 4), p.8, t. 4.30.50, morbido.
Le altre prove di blasone
18/08 Premio Raiffeisenkasse Tirol (Cond), Merano. Euro 8.500, m. 3.300, 5+ anni. 1° Meny Bay (68 J.Brecka), Quirinus Farm, J.Brecka, 2° Noble House. (dist: 1), p.6, 4.06.20, buono.
07/04 Premio Celeste Citterio (Cond), Milano. Euro 8.500, m. 3.600, 5+ anni. 1° Mezajy (68.5 A.Pollioni), L.Olisova, P.Favero, 2° Morning Star. (dist: 2,5), p.5, t. 4.24.60., l.pesante.
27/07 Premio Giuseppe Chiodini (Cond), Merano. Euro 8.075, m. 3.300, 4+ anni. 1° Piton des Neiges (69 J.Faltejsek), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Chappy Bros. (dist: 3,5), p.6, t. 4.22.70, morbido.
26/05 Premio Betflag Quota Garantita (Cond), Merano. Euro 8.075, m. 3.300, 5+ anni. 1° Champ de Bataille (69 J. Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Temperament. (dist: 11), p.8, t. 4.14.50, l.pesante.
10/06 Premio Saltusio (Cond), Merano. Euro 8.075, m. 3.500, 5+ anni. 1° Piton des Neiges (66 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Kifaaya. (dist: 1,25), p.9, t. 4.21.90., morbido.
17/03 Premio Brivio (Cond), Milano. Euro 7.012, m. 3.600, 5+ anni. 1° Live Your Life (72 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Mezajy. (dist: 4), p.5, t. 4.25.00, buono.
28/09 Premio Max Siebenfoercher-Fegentri (Cond), Merano. Euro 6.800 m. 3.300, 4+ anni. 1° Dalton (71 F.Tett), F.Sepe, F.Contu, 2° Chateaudemalmaison. (dist: 2.25), p.7, t. 4.09.20, morbido.
19/12 Premio Szelvar (Cond), Pisa. Euro 6.375, m. 3.500, 4+ anni. 1° Capivari (67 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Dallina. (dist: 9), p.7, t. 4.05.90, l.pesante.
03/12 XVI Corsa Siepi di Treviso (Cond), Treviso. Euro 5.950, m. 3.500, 4+ anni. 1° Morning Star (68 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Mensch. (dist: 6), p.6, t. n.d., pesante.
LA TOP TEN DI IPPICAOSTACOLI
Grande battaglia nella stagione con sei vincitori diversi nelle sei pattern race previste, addirittura nessun successo per Paolo Favero e col solo Radek Holcak capace di bissare i successi in main category.
Difficile quindi trovare il cavallo dell'anno, anche per effetto di svariate inversioni di forma. E' allora Live Your Life, piazzamenti alla mano, ad aver ottenuto le migliori prove. Il sauro di casa Romano, caduto nel Gruppo 1 pisano, ha vinto nella Gran Corsa Siepi di Milano ed è giunto secondo nella Gran Corsa Siepi d'Italia, alle spalle di Stuke bypassando la Gran Corsa Siepi di Merano. Lo anteponiamo così a Flower of Love che ha, probabilmente, vinto la prova più impegnativa, per avversari, della stagione ovvero la Gran Corsa Siepi di Merano, finendo però fuori dal marcatore nella precedente Gran Corsa Siepi d'Italia. La femmina della Staj Brezova, preparata da Holcak, ha vinto con bel margine a valerle la nostra seconda moneta, battendo tra gli altri il vincitore del Gruppo 1 pisano Candalex. Quest'ultimo, bello a Pisa, è apparso non in forma nella Gran Corsa Siepi di Merano, completata in quinta posizione in debito di ossigeno e di preparazione. Lo poniamo ciò nonostante in terza posizione, preferendolo a Stuke non confermatosi, dopo il successo nella Gran Corsa Siepi d'Italia, nell'ultimo Gruppo 1 di stagione, complice uno scellerato salto che ne ha minato l'azione, costringendo l'interprete alla resa.
Quinta moneta, anche in considerazione della regolarità, per Morning Star, apparso a inizio e a fine stagione, ma assente a Merano. L'ex tedesco si è aggiudicato la Gran Corsa Siepi di Pisa, battendo in bello stile Live Your Life che poi ha ribaltato il confronto a Milano, e la Corsa Siepi di Treviso, rendendo il tutto più auterevole con i secondi posti nella Gran Corsa Siepi Nazionale e nella Gran Corsa Siepi di Milano.
Menzioni speciali per Max's Spirit trasformatosi a Merano e capace di ottenere un terzo posto nella Gran Corsa Siepi di Merano disputata con l'intento di provare a vincerla, Piton des Neiges duplice vincitore di condizionate ben remunerate in quel di Merano, secondo nella Gran Corsa Siepi di Merano, ma "solo" quinto nella Gran Corsa Siepi d'Italia. In regresso, ma tre volte ai margini del podio nei tre Gruppo 1 disputati Champ de Bataille, poi brutto a Pisa. Sfiorito a Merano Mezajy, assai battagliero nella prima metà della stagione ma schierato quattordici volte da Favero. E' piaciuta Meny Bay, vincitrice in bello stile in condizionata ma non ripetutasi nella Gran Corsa Siepi di Merano. Questi a completamento di un'ideale top ten.
1° LIVE YOUR LIFE;
2° FLOWER OF LOVE;
3° CANDALEX;
4° STUKE;
5° MORNING STAR.
6° PITON DES NEIGES;
7° MAX'S SPIRIT;
8° CHAMP DE BATAILLE;
9° MEZAJY;
10° MENY BAY.
Più Merano centrica la stagione degli steepler di cinque anni e oltre, categoria nella quale si registrava il dominio, soprattutto nella prima parte di stagione, di Notti Magiche. Il nove anni, figlio del qualitativo Montjeu, già vincitore classico in siepi, in forza dall'acuto nella XXXIV Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) nel 2018, oltre che pluripiazzato a partire dal 2014 in prove di gruppo, con il secondo e quarto posto maturato nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), due volte secondo e una terzo nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) a Pisa, secondo e quarto anche nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) e secondo nel Criterium di Primavera (Gr.2), terzo nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), veniva destinato con regolarità in steeple da Vana jr. Già apparso sugli ostacoli alti sul finire del 2018, con due piazzamenti, tra cui il quarto posto nel Premio A.S.S.I. (Gr.3), era poi caduto all'oxer grande nel Gran Premio Merano.
L'insistenza di Aichner nel continuare nella nuova disciplina veniva premiata da un filotto di cinque vittorie consecutive (tante quante quelle macinate dal tre anni Sky Constellation) che faceva di Notti Magiche, eccettuando il compagno di colori L'Estran agevolato dal sovrappremio garantito dal successo nel Gran Premio Merano (110.000 euro al primo), il cavallo più ricco della stagione con 91.800 euro di vincite. Notti Magiche risultava inoltre l'unico soggetto ad aver vinto tre pattern race nella stagione, di cui due Gruppo 1. Numeri e successi a garantire al cavallo il titolo Horse of the Year dell'intero movimento ostacolistico e da farne finalmente, dopo otto piazzamenti in Gruppo 1, sei dei quali a podio, un vincitore classico di primario livello destinato a entrare nella storia del movimento.
Notti Magiche si aggiudicava, tra gennaio e febbraio, un handicap e una condizionata in steeple a Pisa. Gravato da 70 chili faticava per contenere Padrinho nel Premio Corinto sui 3.500 metri. Il cinque anni dalla blasonata genealogia, fratellastro al 75% dello stallone plurivincitore in Gruppo 1 Toronado, forniva convincente prestazione, agevolato da quattro chili e mezzo in favore, e metteva in discussione l'esito della corsa. Il giallo nero entrava in scena poco prima della piegata finale, ponendosi all'inseguimento della front runner Musique de la Nuit. Ne seguiva le mosse, quale ideale punto di riferimento, Padrinho, a sua volta in anticipo su Sbarazzino. Notti Magiche scagliava l'attacco alla leader all'ingresso in dirittura, costringendo Padrinho alla terza corsia. L'Aichner allungava con convinzione in vista dell'ultima, dando la sensazione di poter compiere un assolo. Bartos controllava forse troppo la situazione, permettendo a Padrinho di farsi sotto nel tratto piano finale. Dopo il salto dell'ultima siepe, Bartos operava cambio di frusta per respingere l'affondo dell'avversario che gli arrivava a un'incollatura dopo interessante parziale conclusivo. Terzo, a cinque lunghezze, Roman precedeva di undici lunghezze Sbarazzino.
"Se non altro c'ha provato Padrinho e ha messo paura ai 200 finali, ma non basta per battere Notti Magiche che in handicap, lo abbiamo detto dall'inizio della presentazione, è uno spettacolo e un lusso. Secondo Padrinho, a una scarsa, applauso a tutti e due." commentava Sandro Marannini. Bartos al rientro spiegava ai microfoni di Enrico Querci di aver sempre controllato l'avversario: "In fondo era sempre fortissimo!"
Poco più di un mese dopo, in una condizionata dal cospicuo premio, 7.650 euro al primo, ma dal modesto campo partenti, Notti Magiche doveva vedersela con Aventus, un altro allievo di Paolo Favero che a dicembre aveva perso in siepi da Padrinho per un muso. Favorito netto della prova a 1,5 a 1, il figlio di Montjeu, ancora una volta assai gravato al peso (71 chili), replicava la forma senza però strafare.
La prova veniva caratterizzata da un più veloce treno di corsa, grazie all'andatura garantita da Western Perk, tanto che alla fine il cronometro risultava essere quattro secondi più basso rispetto alla corsa di gennaio. Bartos teneva addormentato in retroguardia Notti Magiche, mutuando lo schema della precedente prova. Il nove anni emergeva in seconda posizione al termine della dirittura opposta a quella di arrivo, subito braccato da Aventus. Western Perk vendeva cara la pelle, mantenendo la testa fino all'attacco dell'ultima siepe. Notti Magiche doveva esser montato dal suo interprete per profilarsi in corda in anticipo lungo su Aventus. Notti Magiche e Aventus, sul calo di Western Perk, saltavano affiancati l'ultima siepe. Notti Magiche però, pur se gravato da due chili rispetto all'avversario, allungava in corda, con Bartos che si esibiva nel suo tradizionale cambio di frusta. La vittoria risultava più rotonda della prima stagionale, per effetto di due lunghezze scarse. Il terzo, Western Perk, chiudeva a oltre nove lunghezze dal vincitore.
I due successi di Notti Magiche venivano preceduti dalla passeggiata di salute del compagno di colori Il Superstite che, il 6 gennaio, aveva vinto per dispersione il Premio Nardini, col discreto tempo di 4.10.60 a farne lo steeple sui 3.500 metri più veloce tra i tre pisani, un secondo in meno rispetto a quello siglato da Notti Magiche. Ad agevolare la realizzazione del tempo, ancora una volta, lo schema avanguardistico di Western Perk, poi debellato, tutto in mano di Bartos, ai 400 finali da Il Superstite. L'interprete ceko si voltava più volte a controllare la posizione degli avversari, incapaci di mutuarne il passo. Il Superstite vinceva da lontano su Vibes che, negli ultimi metri, pizzicava Western Perk per il posto d'onore.
Il successo bagnava all'insegna dello champagne la prima in assoluto da allenatore di Josef Vana jr, ritiratosi dalla carriera di fantino a fine 2018. Il Superstite otteneva la terza vittoria in poco più di tre mesi, esaltando il lavoro di recupero eseguito da Vana jr. Rimasto lontano dagli ostacoli per tre anni e recuperato a Siracusa da Josef Aichner, Il Superstite tornava così a mostrare il proprio valore che, in gioventù, lo aveva portato a esser indicato quale uno dei migliori soggetti del movimento. Vincitore del Premio Steeple Chases d'Italia (Gr.2), del Richard (Gr.3) anche se poi distanziato al terzo per errore di percorso, del Premio A.S.S.I. (Gr3) e del Creme Anglaise (L), secondo di Kamelie nello Steeple Chase d'Europa (Gr.1), tornava così a costituire una delle pedine di punta dello squadrone giallo-nero di Aichner.
Notti Magiche e Aventus si sfidavano di nuovo, da favorito e contro, nella prima pattern race della stagione. Il 9 marzo andava in scena il X Steeple Chase di Treviso (L) sui 3.500 metri. Notti Magiche, affidato a Jan Kratochvil per l'indisponibilità di Bartos, prendeva subito la testa e disponeva a piacimento degli avversari. Il figlio di Montjeu imprimeva regolare treno di corsa, andando progressivamente ad aumentare l'andatura. Il polacco King Artur si collocava nella sua scia attento a non farsi infilare da Aventus all'attacco dell'ultimo giro. Davanti Notti Magiche non permetteva agli avversari di sopravanzarlo e, all'epilogo, rifiniva il tutto con cinque lunghezze di margine. King Artur, sfruttando la corda, respingeva Aventus e portava a casa l'argento.
Il sauro della Galopp & Friends, preparato da Jana Novakova, tornava protagonista a Milano nel Premio Durini, condizionata di metà aprile sui 4.000 metri con 8.500 euro al primo. La corsa vedeva favorita netta la scuderia Aichner costituita da Il Superstite e da Ole Caballero quotata 1 a 1. Il primo era reduce dalla vittoria di inizio gennaio a Pisa. Più recente la forma del compagno di colori, secondo di Zanini il 30 marzo sulla pista meneghina con importante margine su Sbarazzino e Aventus. La quota si rivelava infondata nonostante la scelta dei due Aichner di fare la corsa. Ole Caballero e Il Superstite disegnavano le traiettorie davanti al gruppo. Silver Tango era il primo a tentare di insidiare la coppia di testa, venendo tuttavia respinto all'inizio della diagonale breve. Entravano allora in scena King Artur e, più guardingo, il rientrante Almost Human. Il sauro, ben montato da Niklas Loven, partiva lungo sul primo elemento della diagonale breve e assumeva il comando delle operazioni. Provava a organizzare l'inseguimento Il Superstite, mentre accusava la puntata Ole Caballero che lasciava a rimorchio Almost Human. Cinque cavalli ancora raccolti sul penultimo siepone. King Artur e Il Superstite, ancora su una linea sull'ultima siepe, costringevano Almost Human a cercare un varco in corda. King Artur nel tratto piano sfuggiva a Il Superstite, incapace di cambiare azione, e si metteva al riparo da un positivo Almost Human che, incuneatosi lungo lo steccato con macchinosa azione, finiva in recupero a mezza lunghezza dal vincitore. Quarto Ole Caballero distanziava di sette lunghezze uno stanco Silver Tango.
Vittoria più importante nella carriera per il sei anni da Belenus, secondo di Defit d'Estruval nell'Ezio Vanoni (Gr.2) del 2017. Un acuto che non offriva dimostrazioni ulteriori, stante un infortunio che toglieva il cavallo fuori dai giochi per l'intera stagione.
Il tradizionale Durini anticipava il main event milanese costituito dal Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) sui 5.000 metri. Aichner e Vana jr erano chiamati a dura scelta per difendere i successi ottenuti nel 2017 e nel 2018 da Broughton e Martinstar. Venivano così schierati tre elementi. A far compagnia ai rodatissimi Notti Magiche e Il Superstite si aggiungeva il vecchio Nando, reduce da una vittoria in cross in quel di Milano.
Josef Bartos preferiva salire su Il Superstite. La seconda monta di casa Vana, Jan Kratochvil, veniva associata ad Almost Human. Jan Faltejsek veniva ingaggiato per Nando, mentre Notti Magiche veniva curiosamente affidato a Jiri Kousek. Contro lo strapotere Vana, Paolo Favero tentava la carta Mezajy, al debutto in steeple e reduce dal terzo posto nella Gran Corsa Siepi di Milano. Estremissimo outsider, munito di paraocchi australiani, Chateaudemalmaison, pure lui al debutto sugli ostacoli alti italiani e proveniente da incolori prove in terra lombarda.
La corsa veniva disputata su uno stato di terreno estremamente faticoso con gradazione collosa. Notti Magiche assumeva, come a Treviso, la testa, ma lo faceva a buona cadenza determinando una lunga fila indiana che vedeva i tre Aichner davanti a tutti. Il Superstite si installava in seconda posizione. Al primo passaggio sulla diagonale breve, Mezajy e Chateaudemalmaison rilevavano in terza posizione Nando, lasciando fanalino di coda il Jokr Almost Human. Sulla diagonale lunga i concorrenti si compattavano, mantenendo le posizioni, ma Notti Magiche e Il Superstite ripartivano di buona lena, scavando subito lunghezze. I due prendevano almeno sei a Mezajy su cui muoveva Almost Human. Il Superstite sferrava un primo attacco a Notti Magiche all'ingresso sulla diagonale breve. Si rifaceva sotto anche Mezajy, pagando tuttavia una grave esitazione sul bullfinch che lo faceva di nuovo rinculare. Notti Magiche e Il Superstite protraevano la lotta fino all'ingresso in dirittura. Più indietro Mezajy si trovava in schiena Almost Human che tendeva a sfilarlo all'interno. Cedevano in modo importante Chateaudemalmaison e Nando.
Il Superstite e Notti Magiche entravano in contatto prima dell'ultima, sportellando alla maniera di un arrivo automobilistico. Era poi Notti Magiche a fare valere la qualità in piano. Ancora fresco, il nove anni allungava in modo vigoroso e chiudeva la partita. Più indietro Mezajy rimontava Almost Human, che gli aveva rubato lunghezze per effetto del ricorso allo steccato, e si profilava minaccioso su Il Superstite. I due finivano con un divario di una lunghezza scarsa. Strepitosa doppietta Aichner e primo successo in carriera, dopo lunga attesa, in categoria Gruppo 1 per Notti Magiche. Notevole, per lo stato del fondo colloso, il ragguaglio cronometrico di 6.17.30, basti pensare il 6.25.60 ottenuto sul leggermente pesante due anni prima da Broughton e il 6.24.40 di Little Bruv o il 6.14.60 di Cornet Obolensky piuttosto che il 6.16.30 di Garynella sul buono rispettivamente nel 2016, 2015 e 2014.
Il figlio di Montjeu riportava il padre nel gotha dell'ostacolismo italiano dopo i successi di Chicago e Sharpmon.
La Genealogia di Notti Magiche: Cavallo già discreto in piano, terzo per i colori della scuderia Cocktail e il training di Grizzetti nell'Emanuele Filiberto (L), schierato senza piazzarsi nel Derby Italiano (Gr.2) e nel Gran Premio d'Italia (L), debutta già a tre anni in siepi e si dimostra elemento di prima classe raggiunta la maturità. Offre il meglio di sè dai sei ai nove anni.
Ultimo rappresentante del blasonato allevamento italiano Azienda Agricola Il Tiglio, che sborsa 125.000 euro per la monta di Montjeu, è il primo e più qualitativo prodotto della qualificata in pattern race Sea Sex Sun, vincitrice nel Premio Torricola (L), incrociata con il vincitore dell'Arc de Triomphe nonché dei Derby Irlandese e Francese e di tre ulteriori Gruppo 1 Montjeu, padre di 35 vincitori in Gruppo 1 in piano oltre al record-horse HURRICANE FLY, vincitore di ventidue Gruppo 1 in hurdle, ma anche di altri validi ostacolisti ammirati in Italia quali SHARPMON, CHICAGO, Budapest e Tramonto a Ivry. La velocità dalla parte materna, la stamina dalla paterna. Costruito su tre inbreeding: 3x5 Northern Dancer, 4x5 High Top e 5x5 Forli.
Interessante la produzione della seconda madre, assai valida in piano sulla media-lunga distanza, capace di generare la vincitrice in Gruppo 3, Premio Dormello, BUGIE D'AMORE (qualificatesi anche all'estero, in Francia) che è l'unica vincitrice di una prova di gruppo in tutta la linea femminile di Notti Magiche fino alla sesta madre. Evidente l'imprinting Rosati Colarieti, allevatore di Sea Sex Sun e via a risalire fino alla quarta madre, con risultati a tratti discreti ma di rado eccelsi. Nullo l'apporto al movimento ostacolistico, tanto da fare di Notti Magiche, in tal senso, una mosca bianca nella linea femminile che lo ha generato. Tre vincitori in Listed ovvero la madre di Notti Magiche, la bis nonna di quest'ultimo ASTORGA (vincitrice dello stesso premio conquistato da Sea Sex Sun nonché del Buontalenta e piazzata in Gr.3) e del fratellastro di quest'ultima AUBERT (vincitore del Premio Trenno, L). Da segnalare infine il terzo posto ottenuto nel Carlo D'Alessio, Gr.3, dal fratellastro di Sea Sex Sun, Jack Aubrey. Tre i piazzati in listed, tra i quali la nonna di Notti Magiche Asmita (vincitrice in Handicap Limitato).
Il vero salto di qualità è molto lontano nel tempo e si ha con la sesta madre, FIJI, una figlia di Acropolis, citata anche nei volumi di Luigi Gianoli per effetto della vittoria nella Coronation Stakes (Gr.1) di Ascot, la quale ha generato due fattrici vincitrici in Gruppo 1, una in Inghilterra e l'altra negli Stati Uniti, ovvero FLEET WAHINE e PACIFIC PRINCESS nonché lo stalloncino in Australia SAFETY MATCH. Da questa cavalla deriva anche la non trascendentale Anguilla avviata alla riproduzione dalla Rosati Colarieti.
Siamo dunque alle prese con un cavallo che presenta una genealogia indubbiamente interessante, seppure inedita in ostacoli, che offre il meglio di sé nella seconda linea materna e, soprattuto, nella qualitativissima sesta madre, la vera campionessa dell'intera famiglia.
27/10 Premio del Prato (L), Merano. Euro 9.350, m. 3.500, 4+ anni. 1° Au Pied Leve (68 J.Faltejsek), DAR, L.Haris, 2° Mensch, 3° Chateaudemalmaison. (dist: 1.75 - 4), p.8, t. 4.30.50, morbido.
Le altre prove di blasone
08/09 Premio Azienda di Soggirono di Merano (Cond), Merano. Euro 8.925, m. 3.500, 5+ anni. 1° Max's Spirit (66 S.Daroszewski), Stall Hope House, S.Smrczek sr, 2° Piton des Neiges. (dist: inc.), p.5, t. 4.50.80, molto pesante.
18/08 Premio Raiffeisenkasse Tirol (Cond), Merano. Euro 8.500, m. 3.300, 5+ anni. 1° Meny Bay (68 J.Brecka), Quirinus Farm, J.Brecka, 2° Noble House. (dist: 1), p.6, 4.06.20, buono.
07/04 Premio Celeste Citterio (Cond), Milano. Euro 8.500, m. 3.600, 5+ anni. 1° Mezajy (68.5 A.Pollioni), L.Olisova, P.Favero, 2° Morning Star. (dist: 2,5), p.5, t. 4.24.60., l.pesante.
26/05 Premio Betflag Quota Garantita (Cond), Merano. Euro 8.075, m. 3.300, 5+ anni. 1° Champ de Bataille (69 J. Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Temperament. (dist: 11), p.8, t. 4.14.50, l.pesante.
10/06 Premio Saltusio (Cond), Merano. Euro 8.075, m. 3.500, 5+ anni. 1° Piton des Neiges (66 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Kifaaya. (dist: 1,25), p.9, t. 4.21.90., morbido.
17/03 Premio Brivio (Cond), Milano. Euro 7.012, m. 3.600, 5+ anni. 1° Live Your Life (72 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Mezajy. (dist: 4), p.5, t. 4.25.00, buono.
28/09 Premio Max Siebenfoercher-Fegentri (Cond), Merano. Euro 6.800 m. 3.300, 4+ anni. 1° Dalton (71 F.Tett), F.Sepe, F.Contu, 2° Chateaudemalmaison. (dist: 2.25), p.7, t. 4.09.20, morbido.
19/12 Premio Szelvar (Cond), Pisa. Euro 6.375, m. 3.500, 4+ anni. 1° Capivari (67 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Dallina. (dist: 9), p.7, t. 4.05.90, l.pesante.
03/12 XVI Corsa Siepi di Treviso (Cond), Treviso. Euro 5.950, m. 3.500, 4+ anni. 1° Morning Star (68 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Mensch. (dist: 6), p.6, t. n.d., pesante.
LA TOP TEN DI IPPICAOSTACOLI
Grande battaglia nella stagione con sei vincitori diversi nelle sei pattern race previste, addirittura nessun successo per Paolo Favero e col solo Radek Holcak capace di bissare i successi in main category.
Difficile quindi trovare il cavallo dell'anno, anche per effetto di svariate inversioni di forma. E' allora Live Your Life, piazzamenti alla mano, ad aver ottenuto le migliori prove. Il sauro di casa Romano, caduto nel Gruppo 1 pisano, ha vinto nella Gran Corsa Siepi di Milano ed è giunto secondo nella Gran Corsa Siepi d'Italia, alle spalle di Stuke bypassando la Gran Corsa Siepi di Merano. Lo anteponiamo così a Flower of Love che ha, probabilmente, vinto la prova più impegnativa, per avversari, della stagione ovvero la Gran Corsa Siepi di Merano, finendo però fuori dal marcatore nella precedente Gran Corsa Siepi d'Italia. La femmina della Staj Brezova, preparata da Holcak, ha vinto con bel margine a valerle la nostra seconda moneta, battendo tra gli altri il vincitore del Gruppo 1 pisano Candalex. Quest'ultimo, bello a Pisa, è apparso non in forma nella Gran Corsa Siepi di Merano, completata in quinta posizione in debito di ossigeno e di preparazione. Lo poniamo ciò nonostante in terza posizione, preferendolo a Stuke non confermatosi, dopo il successo nella Gran Corsa Siepi d'Italia, nell'ultimo Gruppo 1 di stagione, complice uno scellerato salto che ne ha minato l'azione, costringendo l'interprete alla resa.
Quinta moneta, anche in considerazione della regolarità, per Morning Star, apparso a inizio e a fine stagione, ma assente a Merano. L'ex tedesco si è aggiudicato la Gran Corsa Siepi di Pisa, battendo in bello stile Live Your Life che poi ha ribaltato il confronto a Milano, e la Corsa Siepi di Treviso, rendendo il tutto più auterevole con i secondi posti nella Gran Corsa Siepi Nazionale e nella Gran Corsa Siepi di Milano.
Menzioni speciali per Max's Spirit trasformatosi a Merano e capace di ottenere un terzo posto nella Gran Corsa Siepi di Merano disputata con l'intento di provare a vincerla, Piton des Neiges duplice vincitore di condizionate ben remunerate in quel di Merano, secondo nella Gran Corsa Siepi di Merano, ma "solo" quinto nella Gran Corsa Siepi d'Italia. In regresso, ma tre volte ai margini del podio nei tre Gruppo 1 disputati Champ de Bataille, poi brutto a Pisa. Sfiorito a Merano Mezajy, assai battagliero nella prima metà della stagione ma schierato quattordici volte da Favero. E' piaciuta Meny Bay, vincitrice in bello stile in condizionata ma non ripetutasi nella Gran Corsa Siepi di Merano. Questi a completamento di un'ideale top ten.
1° LIVE YOUR LIFE;
2° FLOWER OF LOVE;
3° CANDALEX;
4° STUKE;
5° MORNING STAR.
6° PITON DES NEIGES;
7° MAX'S SPIRIT;
8° CHAMP DE BATAILLE;
9° MEZAJY;
10° MENY BAY.
CAPIVARI
miglior figlio generato da Yeats
il 19 dicembre 2019 a Pisa
(Foto di Matteo Mancini).
ADULTI IN STEEPLE
L'insistenza di Aichner nel continuare nella nuova disciplina veniva premiata da un filotto di cinque vittorie consecutive (tante quante quelle macinate dal tre anni Sky Constellation) che faceva di Notti Magiche, eccettuando il compagno di colori L'Estran agevolato dal sovrappremio garantito dal successo nel Gran Premio Merano (110.000 euro al primo), il cavallo più ricco della stagione con 91.800 euro di vincite. Notti Magiche risultava inoltre l'unico soggetto ad aver vinto tre pattern race nella stagione, di cui due Gruppo 1. Numeri e successi a garantire al cavallo il titolo Horse of the Year dell'intero movimento ostacolistico e da farne finalmente, dopo otto piazzamenti in Gruppo 1, sei dei quali a podio, un vincitore classico di primario livello destinato a entrare nella storia del movimento.
Notti Magiche si aggiudicava, tra gennaio e febbraio, un handicap e una condizionata in steeple a Pisa. Gravato da 70 chili faticava per contenere Padrinho nel Premio Corinto sui 3.500 metri. Il cinque anni dalla blasonata genealogia, fratellastro al 75% dello stallone plurivincitore in Gruppo 1 Toronado, forniva convincente prestazione, agevolato da quattro chili e mezzo in favore, e metteva in discussione l'esito della corsa. Il giallo nero entrava in scena poco prima della piegata finale, ponendosi all'inseguimento della front runner Musique de la Nuit. Ne seguiva le mosse, quale ideale punto di riferimento, Padrinho, a sua volta in anticipo su Sbarazzino. Notti Magiche scagliava l'attacco alla leader all'ingresso in dirittura, costringendo Padrinho alla terza corsia. L'Aichner allungava con convinzione in vista dell'ultima, dando la sensazione di poter compiere un assolo. Bartos controllava forse troppo la situazione, permettendo a Padrinho di farsi sotto nel tratto piano finale. Dopo il salto dell'ultima siepe, Bartos operava cambio di frusta per respingere l'affondo dell'avversario che gli arrivava a un'incollatura dopo interessante parziale conclusivo. Terzo, a cinque lunghezze, Roman precedeva di undici lunghezze Sbarazzino.
"Se non altro c'ha provato Padrinho e ha messo paura ai 200 finali, ma non basta per battere Notti Magiche che in handicap, lo abbiamo detto dall'inizio della presentazione, è uno spettacolo e un lusso. Secondo Padrinho, a una scarsa, applauso a tutti e due." commentava Sandro Marannini. Bartos al rientro spiegava ai microfoni di Enrico Querci di aver sempre controllato l'avversario: "In fondo era sempre fortissimo!"
Poco più di un mese dopo, in una condizionata dal cospicuo premio, 7.650 euro al primo, ma dal modesto campo partenti, Notti Magiche doveva vedersela con Aventus, un altro allievo di Paolo Favero che a dicembre aveva perso in siepi da Padrinho per un muso. Favorito netto della prova a 1,5 a 1, il figlio di Montjeu, ancora una volta assai gravato al peso (71 chili), replicava la forma senza però strafare.
La prova veniva caratterizzata da un più veloce treno di corsa, grazie all'andatura garantita da Western Perk, tanto che alla fine il cronometro risultava essere quattro secondi più basso rispetto alla corsa di gennaio. Bartos teneva addormentato in retroguardia Notti Magiche, mutuando lo schema della precedente prova. Il nove anni emergeva in seconda posizione al termine della dirittura opposta a quella di arrivo, subito braccato da Aventus. Western Perk vendeva cara la pelle, mantenendo la testa fino all'attacco dell'ultima siepe. Notti Magiche doveva esser montato dal suo interprete per profilarsi in corda in anticipo lungo su Aventus. Notti Magiche e Aventus, sul calo di Western Perk, saltavano affiancati l'ultima siepe. Notti Magiche però, pur se gravato da due chili rispetto all'avversario, allungava in corda, con Bartos che si esibiva nel suo tradizionale cambio di frusta. La vittoria risultava più rotonda della prima stagionale, per effetto di due lunghezze scarse. Il terzo, Western Perk, chiudeva a oltre nove lunghezze dal vincitore.
I due successi di Notti Magiche venivano preceduti dalla passeggiata di salute del compagno di colori Il Superstite che, il 6 gennaio, aveva vinto per dispersione il Premio Nardini, col discreto tempo di 4.10.60 a farne lo steeple sui 3.500 metri più veloce tra i tre pisani, un secondo in meno rispetto a quello siglato da Notti Magiche. Ad agevolare la realizzazione del tempo, ancora una volta, lo schema avanguardistico di Western Perk, poi debellato, tutto in mano di Bartos, ai 400 finali da Il Superstite. L'interprete ceko si voltava più volte a controllare la posizione degli avversari, incapaci di mutuarne il passo. Il Superstite vinceva da lontano su Vibes che, negli ultimi metri, pizzicava Western Perk per il posto d'onore.
Il successo bagnava all'insegna dello champagne la prima in assoluto da allenatore di Josef Vana jr, ritiratosi dalla carriera di fantino a fine 2018. Il Superstite otteneva la terza vittoria in poco più di tre mesi, esaltando il lavoro di recupero eseguito da Vana jr. Rimasto lontano dagli ostacoli per tre anni e recuperato a Siracusa da Josef Aichner, Il Superstite tornava così a mostrare il proprio valore che, in gioventù, lo aveva portato a esser indicato quale uno dei migliori soggetti del movimento. Vincitore del Premio Steeple Chases d'Italia (Gr.2), del Richard (Gr.3) anche se poi distanziato al terzo per errore di percorso, del Premio A.S.S.I. (Gr3) e del Creme Anglaise (L), secondo di Kamelie nello Steeple Chase d'Europa (Gr.1), tornava così a costituire una delle pedine di punta dello squadrone giallo-nero di Aichner.
NOTTI MAGICHE, all'interno, respinge
PADRINHO nel Premio Corinto
il 17 gennaio a Pisa.
(Foto Pietro Coscia).
Notti Magiche e Aventus si sfidavano di nuovo, da favorito e contro, nella prima pattern race della stagione. Il 9 marzo andava in scena il X Steeple Chase di Treviso (L) sui 3.500 metri. Notti Magiche, affidato a Jan Kratochvil per l'indisponibilità di Bartos, prendeva subito la testa e disponeva a piacimento degli avversari. Il figlio di Montjeu imprimeva regolare treno di corsa, andando progressivamente ad aumentare l'andatura. Il polacco King Artur si collocava nella sua scia attento a non farsi infilare da Aventus all'attacco dell'ultimo giro. Davanti Notti Magiche non permetteva agli avversari di sopravanzarlo e, all'epilogo, rifiniva il tutto con cinque lunghezze di margine. King Artur, sfruttando la corda, respingeva Aventus e portava a casa l'argento.
Il sauro della Galopp & Friends, preparato da Jana Novakova, tornava protagonista a Milano nel Premio Durini, condizionata di metà aprile sui 4.000 metri con 8.500 euro al primo. La corsa vedeva favorita netta la scuderia Aichner costituita da Il Superstite e da Ole Caballero quotata 1 a 1. Il primo era reduce dalla vittoria di inizio gennaio a Pisa. Più recente la forma del compagno di colori, secondo di Zanini il 30 marzo sulla pista meneghina con importante margine su Sbarazzino e Aventus. La quota si rivelava infondata nonostante la scelta dei due Aichner di fare la corsa. Ole Caballero e Il Superstite disegnavano le traiettorie davanti al gruppo. Silver Tango era il primo a tentare di insidiare la coppia di testa, venendo tuttavia respinto all'inizio della diagonale breve. Entravano allora in scena King Artur e, più guardingo, il rientrante Almost Human. Il sauro, ben montato da Niklas Loven, partiva lungo sul primo elemento della diagonale breve e assumeva il comando delle operazioni. Provava a organizzare l'inseguimento Il Superstite, mentre accusava la puntata Ole Caballero che lasciava a rimorchio Almost Human. Cinque cavalli ancora raccolti sul penultimo siepone. King Artur e Il Superstite, ancora su una linea sull'ultima siepe, costringevano Almost Human a cercare un varco in corda. King Artur nel tratto piano sfuggiva a Il Superstite, incapace di cambiare azione, e si metteva al riparo da un positivo Almost Human che, incuneatosi lungo lo steccato con macchinosa azione, finiva in recupero a mezza lunghezza dal vincitore. Quarto Ole Caballero distanziava di sette lunghezze uno stanco Silver Tango.
Vittoria più importante nella carriera per il sei anni da Belenus, secondo di Defit d'Estruval nell'Ezio Vanoni (Gr.2) del 2017. Un acuto che non offriva dimostrazioni ulteriori, stante un infortunio che toglieva il cavallo fuori dai giochi per l'intera stagione.
NOTTI MAGICHE precede
KING ARTUR
nel X Steeple Chase di Treviso
Il tradizionale Durini anticipava il main event milanese costituito dal Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) sui 5.000 metri. Aichner e Vana jr erano chiamati a dura scelta per difendere i successi ottenuti nel 2017 e nel 2018 da Broughton e Martinstar. Venivano così schierati tre elementi. A far compagnia ai rodatissimi Notti Magiche e Il Superstite si aggiungeva il vecchio Nando, reduce da una vittoria in cross in quel di Milano.
Josef Bartos preferiva salire su Il Superstite. La seconda monta di casa Vana, Jan Kratochvil, veniva associata ad Almost Human. Jan Faltejsek veniva ingaggiato per Nando, mentre Notti Magiche veniva curiosamente affidato a Jiri Kousek. Contro lo strapotere Vana, Paolo Favero tentava la carta Mezajy, al debutto in steeple e reduce dal terzo posto nella Gran Corsa Siepi di Milano. Estremissimo outsider, munito di paraocchi australiani, Chateaudemalmaison, pure lui al debutto sugli ostacoli alti italiani e proveniente da incolori prove in terra lombarda.
La corsa veniva disputata su uno stato di terreno estremamente faticoso con gradazione collosa. Notti Magiche assumeva, come a Treviso, la testa, ma lo faceva a buona cadenza determinando una lunga fila indiana che vedeva i tre Aichner davanti a tutti. Il Superstite si installava in seconda posizione. Al primo passaggio sulla diagonale breve, Mezajy e Chateaudemalmaison rilevavano in terza posizione Nando, lasciando fanalino di coda il Jokr Almost Human. Sulla diagonale lunga i concorrenti si compattavano, mantenendo le posizioni, ma Notti Magiche e Il Superstite ripartivano di buona lena, scavando subito lunghezze. I due prendevano almeno sei a Mezajy su cui muoveva Almost Human. Il Superstite sferrava un primo attacco a Notti Magiche all'ingresso sulla diagonale breve. Si rifaceva sotto anche Mezajy, pagando tuttavia una grave esitazione sul bullfinch che lo faceva di nuovo rinculare. Notti Magiche e Il Superstite protraevano la lotta fino all'ingresso in dirittura. Più indietro Mezajy si trovava in schiena Almost Human che tendeva a sfilarlo all'interno. Cedevano in modo importante Chateaudemalmaison e Nando.
Il Superstite e Notti Magiche entravano in contatto prima dell'ultima, sportellando alla maniera di un arrivo automobilistico. Era poi Notti Magiche a fare valere la qualità in piano. Ancora fresco, il nove anni allungava in modo vigoroso e chiudeva la partita. Più indietro Mezajy rimontava Almost Human, che gli aveva rubato lunghezze per effetto del ricorso allo steccato, e si profilava minaccioso su Il Superstite. I due finivano con un divario di una lunghezza scarsa. Strepitosa doppietta Aichner e primo successo in carriera, dopo lunga attesa, in categoria Gruppo 1 per Notti Magiche. Notevole, per lo stato del fondo colloso, il ragguaglio cronometrico di 6.17.30, basti pensare il 6.25.60 ottenuto sul leggermente pesante due anni prima da Broughton e il 6.24.40 di Little Bruv o il 6.14.60 di Cornet Obolensky piuttosto che il 6.16.30 di Garynella sul buono rispettivamente nel 2016, 2015 e 2014.
Il figlio di Montjeu riportava il padre nel gotha dell'ostacolismo italiano dopo i successi di Chicago e Sharpmon.
La Genealogia di Notti Magiche: Cavallo già discreto in piano, terzo per i colori della scuderia Cocktail e il training di Grizzetti nell'Emanuele Filiberto (L), schierato senza piazzarsi nel Derby Italiano (Gr.2) e nel Gran Premio d'Italia (L), debutta già a tre anni in siepi e si dimostra elemento di prima classe raggiunta la maturità. Offre il meglio di sè dai sei ai nove anni.
Ultimo rappresentante del blasonato allevamento italiano Azienda Agricola Il Tiglio, che sborsa 125.000 euro per la monta di Montjeu, è il primo e più qualitativo prodotto della qualificata in pattern race Sea Sex Sun, vincitrice nel Premio Torricola (L), incrociata con il vincitore dell'Arc de Triomphe nonché dei Derby Irlandese e Francese e di tre ulteriori Gruppo 1 Montjeu, padre di 35 vincitori in Gruppo 1 in piano oltre al record-horse HURRICANE FLY, vincitore di ventidue Gruppo 1 in hurdle, ma anche di altri validi ostacolisti ammirati in Italia quali SHARPMON, CHICAGO, Budapest e Tramonto a Ivry. La velocità dalla parte materna, la stamina dalla paterna. Costruito su tre inbreeding: 3x5 Northern Dancer, 4x5 High Top e 5x5 Forli.
Interessante la produzione della seconda madre, assai valida in piano sulla media-lunga distanza, capace di generare la vincitrice in Gruppo 3, Premio Dormello, BUGIE D'AMORE (qualificatesi anche all'estero, in Francia) che è l'unica vincitrice di una prova di gruppo in tutta la linea femminile di Notti Magiche fino alla sesta madre. Evidente l'imprinting Rosati Colarieti, allevatore di Sea Sex Sun e via a risalire fino alla quarta madre, con risultati a tratti discreti ma di rado eccelsi. Nullo l'apporto al movimento ostacolistico, tanto da fare di Notti Magiche, in tal senso, una mosca bianca nella linea femminile che lo ha generato. Tre vincitori in Listed ovvero la madre di Notti Magiche, la bis nonna di quest'ultimo ASTORGA (vincitrice dello stesso premio conquistato da Sea Sex Sun nonché del Buontalenta e piazzata in Gr.3) e del fratellastro di quest'ultima AUBERT (vincitore del Premio Trenno, L). Da segnalare infine il terzo posto ottenuto nel Carlo D'Alessio, Gr.3, dal fratellastro di Sea Sex Sun, Jack Aubrey. Tre i piazzati in listed, tra i quali la nonna di Notti Magiche Asmita (vincitrice in Handicap Limitato).
Il vero salto di qualità è molto lontano nel tempo e si ha con la sesta madre, FIJI, una figlia di Acropolis, citata anche nei volumi di Luigi Gianoli per effetto della vittoria nella Coronation Stakes (Gr.1) di Ascot, la quale ha generato due fattrici vincitrici in Gruppo 1, una in Inghilterra e l'altra negli Stati Uniti, ovvero FLEET WAHINE e PACIFIC PRINCESS nonché lo stalloncino in Australia SAFETY MATCH. Da questa cavalla deriva anche la non trascendentale Anguilla avviata alla riproduzione dalla Rosati Colarieti.
Siamo dunque alle prese con un cavallo che presenta una genealogia indubbiamente interessante, seppure inedita in ostacoli, che offre il meglio di sé nella seconda linea materna e, soprattuto, nella qualitativissima sesta madre, la vera campionessa dell'intera famiglia.
Notevole invece la produzione del padre Montjeu, eccelso sia in piano che in ostacoli. Vincitore di 11 corse sulle sedici disputate, dal miglio ai 2.400 metri. Ha trionfato in nove prove di Gruppo, tra cui sei Gruppo 1 e tre Gruppo 2 oltre una Listed per 3.191.000 euro di vincite. Ha corso in cinque stati diversi (Inghilterra, Irlanda, Francia, Stati Uniti e Giappone) vincendo in tre di essi, per un totale di tre continenti (piazzato in Asia). Tra i maggiori successi è risultato vincitore a tre anni nell'Arc de Triomphe e nei Derby Irlandese e Francese oltre che, a quattro anni, nelle King George VI & Queen Elizabeth Stakes ad Ascot.
Ha generato 35 vincitori di Gruppo 1 in piano. Tre suoi prodotti (HURRICANE RUN, AUTHORIZED e CAMELOT) sono stati eletti migliori tre anni d'Europa. Si registrano vittorie in tutti i principali Gruppi 1 sulla lunga distanza inglesi e irlandesi, ma anche nei main event francesi, canadesi, arabi, australiani, neozelandesi, statunitensi, tedeschi, austriaci e polacchi. Vincitori nel Derby Irlandese (quattro), Inglese(quattro), Australiano (due), Austriaco e Ceco, secondi posti nel Derby Francese e Italiano (un ulteriore secondo nel Derby Austriaco), terzo posto in quello tedesco, quinto in quello turco.
Cinque vittorie nella Coronation Cup sui 2.400 metri di Epson (SCORPION, FAME AND GLORY e subito a seguire la tripletta di ST NICHOLAS ABBEY).
Quattro i vincitori del Derby Irlandese (HURRICANE RUN, FROZEN FIRE, FAME AND GLORY e CAMELOT), altrettanti del Derby Inglese di Epson (MOTIVATOR, AUTHORIZED, POUR MOI e CAMELOT), quattro vittorie nel Canadian International Stakes sui 2.400 metri di Woodbine (tripletta di JOSHUA TREE e SARAH LYNX), altrettante nel Racing Post Trophy sul miglio di Doncaster (MOTIVATOR, AUTHORIZED, ST NICHOLAS ABBEY e CAMELOT);
Tre vittorie nel Grand Prix di Parigi sui 2.400 metri (SCORPION a tempo di record sui 2.400, MONTMARTRE e GALLANTE) e nel St Leger Inglese sui 2.900 metri di Doncaster (SCORPION, MASKED MARVEL e LEADING LIGHT);
Due vincitori nel Derby Australiano in scena sui 2.400 metri di Randwick (NUM DU JEU e ROMAN EMPEROR), nelle Oaks Irlandesi di Curragh sui 2.400 metri (CHICQUITA e BRACELET), nella Gold Cup di Ascot sui 4.000 metri (FAME AND GLORY e LEADING LIGHT), nella Sydney Cup sui 3.200 metri di Randwick (THE OFFER, GALLANTE), nel Criterium di Saint Cloud sui 2.000 metri (FAME AND GLORY e RECITAL) e nella Tattersalls Gold Cup a Curragh sui 2.100 metri (HURRICANE RUN e FAME AND GLORY);
un successo nelle Breeders' Cup statunitensi (ST NICHOLAS ABBEY), nell'Arc de Triomphe di Longchamp (HURRIANE RUN), nelle King George VI & Queen Elizabeth Stakes (HURRICANE RUN), nelle 2.000 Ghinee sul miglio di Newmarket (CAMELOT), un successo nel St Leger Irlandese sui 2.800 metri di Curragh (JUKEBOX JURY) e uno nel Derby Austriaco (MONTALEGRE).
Quattro i vincitori del Derby Irlandese (HURRICANE RUN, FROZEN FIRE, FAME AND GLORY e CAMELOT), altrettanti del Derby Inglese di Epson (MOTIVATOR, AUTHORIZED, POUR MOI e CAMELOT), quattro vittorie nel Canadian International Stakes sui 2.400 metri di Woodbine (tripletta di JOSHUA TREE e SARAH LYNX), altrettante nel Racing Post Trophy sul miglio di Doncaster (MOTIVATOR, AUTHORIZED, ST NICHOLAS ABBEY e CAMELOT);
Tre vittorie nel Grand Prix di Parigi sui 2.400 metri (SCORPION a tempo di record sui 2.400, MONTMARTRE e GALLANTE) e nel St Leger Inglese sui 2.900 metri di Doncaster (SCORPION, MASKED MARVEL e LEADING LIGHT);
Due vincitori nel Derby Australiano in scena sui 2.400 metri di Randwick (NUM DU JEU e ROMAN EMPEROR), nelle Oaks Irlandesi di Curragh sui 2.400 metri (CHICQUITA e BRACELET), nella Gold Cup di Ascot sui 4.000 metri (FAME AND GLORY e LEADING LIGHT), nella Sydney Cup sui 3.200 metri di Randwick (THE OFFER, GALLANTE), nel Criterium di Saint Cloud sui 2.000 metri (FAME AND GLORY e RECITAL) e nella Tattersalls Gold Cup a Curragh sui 2.100 metri (HURRICANE RUN e FAME AND GLORY);
un successo nelle Breeders' Cup statunitensi (ST NICHOLAS ABBEY), nell'Arc de Triomphe di Longchamp (HURRIANE RUN), nelle King George VI & Queen Elizabeth Stakes (HURRICANE RUN), nelle 2.000 Ghinee sul miglio di Newmarket (CAMELOT), un successo nel St Leger Irlandese sui 2.800 metri di Curragh (JUKEBOX JURY) e uno nel Derby Austriaco (MONTALEGRE).
Sei i vincitori in Gruppo 1 in ostacoli, tra i quali il campionissimo HURRICANE FLY, 24 volte vincitore in hurdle per un totale di 22 successi in Gruppo 1, record assoluto al mondo, vincitore di cinque edizioni, peraltro consecutive, dell'Irish Champion Hurdle (Gr.1) di Leopardstown in scena in gennaio sui 3.200 metri in hurdle (primo premio 71.500 euro), sgretolando il record di quattro successi consecutivi marcato nel 2001 da Istabraq; altra terribile serie, con quattro successi consecutivi, nessuno come lui, nel primaverile Punchestown Champion Hurdle (Gr.1) ancora sui 3.200 metri in hurdle (primo premio in media di 103.000 euro); ulteriore serie, con una tripletta consecutiva senza precedenti nell'autunnale Morgiana Hurdle (Gr.1) a Punchestown sui 3.200 metri eguagliando le tre vittorie siglate, con intervallo, da Limestone Lad (primo premio di 48.000 euro); doppietta poi non consecutiva nel blasonato e storico Champion Hurdle Inglese (Gr.1) a Cheltenham del valore di 262.000 euro al primo (media tra le due dotazioni vinte) sui 3.300 metri, prova in cui è terzo per due volte e quarto in una quinta circostanza, non riuscendo a eguagliare il record di tre successi marcato da cinque cavalli a partire dal 1951. Vince poi quattro edizioni del December Festival Hurdle (Gr.1) di Leopardstown, sui 3.200 metri (primo premio da 60.000 euro), eguagliando il record di Istabraq (autore anch'esso di una tripletta intervallata con un ulteriore successo). E' invece secondo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Auteuil (Gr.1) con un primo premio da 121.250 euro. Fallisce, con un mancato piazzamento (sesto) nell'ultima corsa in carriera, l'assalto alla Gran Corsa Siepi d'Auteuil (Gr.1) sulla poco congeniale distanza dei 5.100 metri. Vince in carriera in ostacoli 2.247.602 euro oltre 49.250 euro in piano per un totale di 2.296.852 euro.
Marca una doppietta in Gruppo 1 WON IN THE DARK, coetaneo di Hurricane Fly, un vero e proprio stakanovista dell'ostacolismo con 51 corse in hurdle e 2 in chase (mai piazzato), dopo quattro corse in piano (ne farà dieci senza mai vincere) con debutto avvenuto a due anni. Corre invece in ostacoli da tre a dieci anni, riportando 7 vittorie tutte in Irlanda, tra cui il Durkan New Homes Juvenile Hurdle (Gr.1) a Leopardstown a tre anni e il più blasonato Eventus Marquees Champion 4YO Hurdle (Gr.1) a Punchestown, è poi secondo a quattro anni nel December Festival Hurdle (Gr.1) a Leopardstown, terzo e quarto nel Liverpool Hurdle (Gr.1) di Aintree, terzo nel JCB Triumph Hurlde (Gr.1) di Cheltenham, quarto nel Dick Francis Aintree Hurdle (Gr.1), nel Fighting Fifth Hurdle (Gr.1) a Newcastle e nel Maplewood Developments Hurdle (Gr.1) a Punchestown, per un totale di due vittorie e sette ulteriori piazzamenti in Gruppo 1, oltre un secondo posto in Gr.2 a Leopardstown. Vince in ostacoli 304.480 euro che sommate alle vincite in piano fa 306.555 euro.
Duplice vincitore in Gruppo 1 e vincitore di 12 corse in ostacoli NOTTI MAGICHE, che sigla il Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) e il Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1), oltre la Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) e il X Steeple Chase di Treviso (L), piazzandosi nove volte in Gruppo 1, in sei casi a podio. Vince in carriera un totale di 243.164 euro.
Vincitore di sette prove di Gruppo è stato l'italiano SHARPMON, allevato da Carmela Anacleria, dal quarto anno di monta dello stallone. E' stato avviato in siepi da Francesco Contu, per i colori della Siba, dopo le quattro poco esaltanti prove in piano che lo avevano visto collezionare solo un terzo posto al debutto a due anni sui 1.700 metri. Ha preso poi parte, da tre a sette anni, a 30 corse in ostacoli sul territorio italiano prima di essere abbattuto a seguito di un infortunio patito in un tratto piano sulla pista di Merano. Ha riportato 13 vittorie tra siepi e steeple (record in Italia tra i figli di Montjeu) e 13 piazzamenti (+1 in piano) per un totale di 297.143 euro (+ 2.040 in piano). Vincitore di sette prove di gruppo ovvero Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, Premio Ezio Vanoni (Gr.2) in steeple a Merano, Premio Argenton (Gr.2) in steeple a Merano, 34° Steeple Chase delle Capannelle (Gr.3) a Roma, Premio Unire (Gr.3) in steeple a Merano, Premio Richard (Gr.3) in steeple a Merano, Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (Gr.3). Pluripiazzato inoltre in pattern race con il secondo posto nel Criterium d'Inverno (Gr.2) in siepi a Roma, nel 33° Steeple Chase delle Capannelle (Gr.3), terzo posto nello Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, nello Staffe d'Oro (Gr.3) in steeple a Merano, nelle Prime Siepi (L) a Merano, quarto posto nel Premio Unire (Gr.3) a Merano, quinto nel Gran Premio Merano (Gr.1).
Una vittoria in Gruppo 1 per il McManus IVANOVICH GORBATOV, dalla penultima stagione di monta. Debutta in Irlanda a due anni con un secondo posto e ottiene subito due vittorie, in piano, a tre anni sui 2.600 e i 3.000 metri. Debutta subito in siepi a tre anni a dicembre e vi corre anche nelle due successive stagioni per un totale di 14 uscite in hurdle, con uno score di 2 vittorie (più le due in piano) e 8 piazzamenti. Alla terza uscita in hurdle, dopo esser giunto quarto nel Gain Spring Juvenile Hurdle (Gr.1) a Leopardstown, vince il JCB Triumph Hurdle (Gr.1) a Cheltenham da 68.340 sterline al primo, cui da seguito con un secondo posto nel Betfred Anniversary 4 Y.O. Hurdle (Gr.1) ad Aintree e un terzo nel Champion Four Y.O. Hurdle (Gr.1) a Punchestown, ottiene altri quattro piazzamenti consecutivi (tre terzi e un quarto) in Gruppo 1 a quattro anni e uno a cinque. In particolare è terzo nel Morgiana Hurdle (Gr.1) a Punchestown e nell'Irish Champion Hurdle (Gr.1) a Leopardstown. In totale vanta una vittoria un Gruppo 1 e sette ulteriori piazzamenti in medesima categoria per 167.699 in ostacoli per un totale di 188.029 euro.
Assai più discontinuo, ma dalla qualità eccelsa anche in piano, l'inzialmente poco gestibile CHICAGO. L'esperto trainer ceko Josef Vana sr lo acquista, per conto della Joly, a Newmarket per 35.000 ghinee nell'autunno del 2014. Il cavallo ha già cinque anni e 30 corse alle spalle, in prevalenza in Irlanda con tre sortite a Meydan (una persino in Gr.3) e una in classe 2 in Inghilterra (da non piazzato). Soggetto a particolare agio sulla lunga distanza, viene trasferito in Repubblica Ceka con all'attivo 4 vittorie, di cui una in hurdle ottenuta in una maiden di Limerick, e 13 piazzamenti con un quarto posto in Listed in piano a Limerick. Il cavallo ha già debuttato in siepi dove si vede per la prima volta a Listowel, a quattro anni, per corrervi 5 volte (tutte in Irlanda) prima di esser riproposto in classe 1 e 2 in piano. In ostacoli colleziona una vittoria e quattro piazzamenti, tra cui il terzo posto nel Red Mills Trial Hurdle (Gr.2) a Gowran Park e il quarto posto nel Moscow Flyer Novice Hurdle (Gr.2) a Punchestown.
In Italia, complice un carattere esuberante che lo porta a strappare e a correre al comando senza risparmiarsi, inizialmente non impressiona. Vince un discendente a Merano e si piazza in due condizionate a Milano. Confeziona tuttavia il capolavoro, grazie a una sagace conduzione dell'interprete Vana jr, nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) dove trionfa da ultimo cavallo del campo, 11 contro 1, imprimendo una falsa andatura con volatona finale in cui anticipa i più blasonati Chiaromonte, il dominatore tra i quattro anni High Master e Sol Invictus che gli finiscono, nell'ordine, alle spalle.
NOTTI MAGICHE
al rientro dopo una vittoria a Pisa
(Foto Pietro Coscia).
Per la prima prova d'elite di Merano, Aichner calava il nuovo asso per la stagione estiva: Zanini. Sei anni di allevamento tedesco, ex Gunther Alber, prelevato da Aichner dopo un infortunio patito alla corte di Raffaele Romano. Soggetto estremamente interessante ma tardivo nel mostrare il proprio reale valore. Già apprezzato da Romano, dimostrava di esser cresciuto nonostante gli acciacchi. Deludente in piano dove non era stato in grado di cogliere mai la vittoria, pur essendo stato schierato quattordici volte con frequentazioni di primario valore culminanti con l'adesione al Derby Tedesco (Gr.1), dimostrava ben altra qualita in ostacoli. In una sola stagione di corse, in quel di Merano, aveva riportato in sei uscite in siepi due vittorie in condizionate di blasone, con vittime illustri quali Atalan e soprattutto Santo Cerro, non mutuate nei main event. "Solo" quarto nei due Gruppo 2 meranesi per cavalli di quattro anni e quinto, al confronto con gli adulti, nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1). Rimasto lontano dalle corse 15 mesi, era rientrato in bello stile a Treviso battendo in siepi di due lunghezze Chateaudemalmaison e aveva bissato in marzo, bagnando con una vittoria il debutto in steeple, in quel di Milano
Vana jr lo riproponeva nel Premio Val di Non, condizionata da 8.500 euro sui 3.800 metri del percorso piccolo in steeple. Nella prova rientrava, da favorito netto, il vincitore del Gran Premio Merano 2017 e secondo di Le Costaud nel 2018 Al Bustan. Si rivedevano inoltre, a distanza di sette mesi, i cinque anni Piton des Neiges, compagno di colori di Zanini, secondo nel 2018 nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) e nel Richard (Gr.3), e Saxo Sol, vincitore dello Steeple Chase d'Italia (Gr.2) del 2018. Nella mischia anche il dominatore dei cross 2018 All About Cossio, vincitore del Nazioni (Gr.2) e del Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3)
La prova si svolgeva sotto la pioggia battente, una condizione metereologica che determinava uno stato di terreno indicato quale pesante. Zanini veniva collocato da Josef Bartos nelle prime posizioni, accompagnato da Piton des Neiges, a sua volta trainato dall'allievo di Vana sr Saxo Sol. All'estrema attesa giocava le sue carte All About Cossio, con anche Al Bustan acquattato nelle posizioni di rincalzo. Dopo l'oxer piccolo, Zanini, più brillante sui salti dei due compagni di allenamento, assumeva l'iniziativa. Più indietro guadagnava posizioni Al Bustan che si portava, a Marlengo, all'interno di Saxo Sol mettendo nel mirino il battistrada. In vista del muro, Al Bustan affiancava Zanini, ma non pulito sul salto veniva precauzionalmente fermato da Jan Faltejsek prima del verticale. Zanini allora rifiniva l'ingaggio senza offrire patemi d'animo ai suoi sostenitori e, bene in mano a Bartos, allungava alla distanza, lasciando il compagno di colori Piton des Neiges a duellare con Saxo Sol, All About Cossio e Burrows Lane. Vittoria netta di quindici, senza mai muovere, su Piton des Neiges che regolava l'estremissimo outsider, 42 a 1, Burrows Lane e All About Cossio.
Poco meno di un mese dopo, nel Val Passiria, sui 3.900 metri dello steeple grande, con 8.925 euro al primo, si rifaceva Al Bustan, affidato per la prima volta da Stanislav Popelka al jockey inglese Andrew Glassonbury. Il nove anni doveva vedersela con i tre grandi battuti del Grande Steeple Chase di Milano: Il Supestite, Mezajy e Almost Human. Completava il campo partenti Ole Caballero.
La soluzione della corsa non offriva sorprese di sorta. Il portacolori Lokotrans non deludeva le attese e infliggeva importante distacco al quotato Il Superstite. Ole Caballero, nei panni del gregario, menava la danza fino al salto della fence dove palesava le prime incertezze. Sfilavano allora Almost Human, Mezajy e, al salto della riviera, Il Superstite, lasciando in coda Al Bustan. All'oxer grande Ole Caballero, forse disturbato dal comapagno Il Superstite, confermava di non essere in giornata, franando sull'erba. Posizione inalterate fino all'ultimo passaggio di Marlengo dove Mezajy, per non farsi anticipare da Il Superstite, muoveva su Almost Human costringendo l'avversario alla terza corsia. I due rilevavano il battistrada, ma era l'Aichner a sfondare su Mezajy, incerto sul salto. Il Superstite superava il verticale in bello stile, ma su di lui si profilava l'ombra minacciosa di Al Bustan. I due, bene in mano ai rispettivi interpreti, allungavano da Mezajy e dallo stanco Almost Human. All'arginello grande Al Bustan sferrava un primo e risolutivo attacco all'avversario. Il Superstite, incapace di reagire, lasciava strada al rivale. Al Bustan, in assoluto controllo, si isolava dalla compagnia. Glassonbury si voltava per verificare i potenziali pericoli senza tuttavia ravvisarli. Successo di grande classe che elevava Al Bustan a cavallo da battere in vista dell'imminente Grande Steeple Chase d'Europa. Il Superstite completava netto secondo, a sette lunghezze, mentre veniva rimandato Mezajy che pagava ventisette lunghezze al vincitore e venti a Il Superstite.
La Genealogia e la carriera di Al Bustan: Dodicesima vittoria in carriera per Al Bustan, la sesta in nove uscite in Italia. Cavallo tardivo, dapprima schierato in piano dove debuttava a Velka Chuchle all'età di tre anni. Dirottato in ostacoli a quattro anni a seguito degli scarsi risultati ottenuti (mai piazzato con due sortite anche a Monaco di Baviera) nelle sei sortite dai 1.800 ai 2.800 metri. Tutt'altro che predestinato al salto, evidenziava difficoltà nell'apprendimento del mestiere, necessitando di anni di esercizio prima di esprimersi ai massimi livelli. Vinceva per la prima volta alla quinta uscita in ostacoli, alle porte dei cinque anni, aggiudicandosi una condizionata di classe I a Pardubice in steeple-cross. Correva appena quattro volte a cinque anni, lasciando intravedere qualcosa a sei anni, quando chiudeva secondo, a sei lunghezze da Kazzio (che poi vincerà il Gran Premio Merano), nel Grand National Svedese di Stromsholm. Solo l'anno successivo, però, Al Bustan compiva la sua lenta evoluzione. A sette anni marcava un filotto di sette vittorie consecutive, trionfando a Wroclaw, Stromsholm e Merano, dove si metteva in luce per i poderosi parziali finali. Una marcia che lo portava a vincere, con epilogo terrificante, nel Gran Premio Merano (Gr.1), nel Grande Steeple Chase di Europa (Gr.1), nel Premio A.S.S.I. (Gr.3) e nel Creme Anglaise (L) siglando così tutte le grandi classiche per adulti previste in steeple dal programma meranese, faceva suo anche il blasonato 47° Svensk Grand National di Stromsholm che vinceva per dispersione, piazzandosi altresì secondo nelle edizione 2018 del Gran Premio Merano (Gr.1) e del Premio A.S.S.I. (Gr.3). Completerà, lo vedremo in corso di analisi, un clamoroso poker di argenti, dopo aver maturato il poker di ori, in tutte e quattro le prove principali del programma meranese per steepler di cinque anni e oltre. Un curriculum di apprezzabile livello centrato dai sette ai nove anni.
Dal punto di vista genealogico, Al Bustan è un ennesimo inbreeding in formato 5x5 su Northern Dancer, generato da una cavalla tedesca a sua volta inbreeding 4x5 di Birkhahn e di Kaiseradler.
Il padre Medecis, un figlio di Machiavellian disimpegnatosi fino alla distanza massima del miglio con acuti in Gruppo 3 e in due Listed in Francia nonché secondo nel Poule d'Essai des Poulains (Gr.1) e nel Prix de la Foret (Gr.1) a Longchamp, non si è dimostrato un eccelso riproduttore. Ha generato cinque soli vincitori in pattern race, due dei quali in Australia, nazione in cui si è visto il meglio della produzione. DECEMBER DRAW, dal secondo anno di monta, ha riportato sui 2.000 metri una vittoria in Gruppo 1 e una in Gruppo 3 in Australia, qualificandosi quale il migliore della famiglia. Vincitore in Gruppo 3 e in Listed in Francia, nonché terzo in Gruppo 1 nel Prix Air Mauritius a Longchamp, PALLODIO. Vincitori in Listed in Spagna AGAIN CHARLIE, in Australia ONE LICKETY SPLIT e in Irlanda DUCHESS OF FOXLAND.
In Italia la produzione Medecis pur non spiccando per eccezionale qualità si è distinta con apprezzabili risultati e buona percentuale di vittorie. Sono stati 17 i prodotti ammirati, uno dei quali solo in ostacoli, per un totale di 14 vincitori (uno di questi in ostacoli), eccezionale percentuale dell'82,3%, su 695 corse in piano (697 complessive) per 99 vittorie in piano (14,2%) oltre 6 in steeple. Nove di questi cavalli sono stati allevati in Italia. L'unica in grado di fornire una prestazione di rilievo in pattern race è stata la tedesca Rassima, seconda nel 101° Criterium Labronico (L) battuta di un'incollatura dal plurivincitore di categoria Sottone.
Per il resto si è registrata una discreta longevità con sei prodotti in pista per oltre cinquanta corse, due di questi con oltre centotrenta corse. Record-horse, sotto tutti i punti di vista, Puntero Triste, dal primo anno di monta, 160 volte in pista, da tre a dodici anni, 22 vittorie (1.000-1.750 m.), con quattro successi in handicap ad invito-tris da 8.500 euro al primo a Napoli, Grosseto e Varese, e 82 piazzamenti tra cui i terzi posti nel 128° Anniversario (Hp Principale) a Roma, nel Premio Trenno (Hp Principale) a Milano, nel Premio San Rossore (Hp Principale) a Pisa e nel Premio Fiume (Hp Principale) a Milano per 162.716 euro.Bei numeri in favore di un altro prodotto del primo anno di monta: Shutterfly. Cavallo allevato in Italia da Francesca Blasi, ha preso parte a 132 corse, da due a nove anni, collezionando 18 vittorie (1.000-1.500 m.), tra cui un handicap ad invito-tris da 8.500 euro a cinque anni in quel di Livorno e buone prove in condizionate toscane a due e tre anni, e 68 piazzamenti per 114.255euro.
Vittorie in doppia cifra per Fiore del Tibet (altro prodotto italiano, allevato dalla C.A.M.M.A), 53 corse, 12 vittorie (1.200-1.600 m.) e 12 piazzamenti tra cui il terzo posto nel Premio La Novella (Hp Principale) a Varese per 54.553 euro, e il modesto velocista Desarmador, 11 vittorie (1.000-1.350 m.) categoria vendere, reclamare o handicap di minima, e 11 piazzamenti per 27.053 euro. Vincitore di un handicap ad invito-tris da 8.500 euro a Napoli anche Fumin (8 vittorie per 51.520 euro). Questo il meglio della produzione Medecis in Italia, oltre ovviamente al campionissimo in ostacoli AL BUSTAN.
Addirittura inferiore la produzione in ostacoli. Al novembre 2017 erano stati appena sette i vincitori sui ventisei che avevano affrontato siepi e steeple, per un totale di 207 corse e 20 vittorie (9,6%), otto delle quali firmate AL BUSTAN unico a vincere in più di una nazione (vincitore in quattro stati) e record horse in fatto di vittorie e di introiti, unico a trionfare in pattern race. Due piazzamenti in Listed, secondo e terzo, per Meissen in Francia, un quarto posto in Listed in Francia per Norman Queen e un quarto posto in Listed in Scozia per A Boy Named Suzi.
Non spicca per particolare qualità neppure la linea femminile più prossima ad Al Bustan. La madre Avera ha vinto una corsa in siepi e si è piazzata in altre due prove con prestazioni non trascendentali (seconda a reclamare, dispersa in condizionata) e soprattutto è stata destinata alla disciplina perché deludente in piano.
Non spicca per particolare qualità neppure la linea femminile più prossima ad Al Bustan. La madre Avera ha vinto una corsa in siepi e si è piazzata in altre due prove con prestazioni non trascendentali (seconda a reclamare, dispersa in condizionata) e soprattutto è stata destinata alla disciplina perché deludente in piano.
Il fratellastro maggiore di Al Bustan, Avere, ha corso dodici volte in ostacoli senza risultati apprezzabili. Minato da un grave infortunio che ne ha interrotto l'interessante carriera in piano, culminata col secondo posto nel Derby Ceco (Gr.3), è crollato di categoria dopo un'assenza dalle piste durata due anni. Sorte pressoché identica per l'altro fratellastro Angostura, addirittura maiden in ostacoli. Sulla stessa lunghezza d'onda lo zio Albarino, una vittoria in siepi invece per la zia Alinga. Per trovare un ostacolista degno di rispetto bisogna andare a pescare il figlio di un prodotto generato dalla quarta madre, vincitore in una Listed a Enghien e di nome AMI SOL.
Se procediamo a ritroso scopriamo tuttavia come un'anonima linea diventi una linea di primissimo livello. Alla lontana spicca infatti una genealogia nobiliare, tedeschissima per linea materna ultrecentenaria che risale all'importata in Germania (dall'Inghilterra) nel 1894 Alveole. Tredici generazioni tedesche che toccano l'apice con la sesta madre Almyra, cavalla fondamentale per l'evoluzione e la storia della razza del purosangue. Si tratta infatti della quarta madre del caporazza numero uno del nuovo secolo, GALILEO, nonna degli stalloni ANATAS (vincitore in Gr.1) e ANNO (vincitore in Gr.2) e tris nonna della vincitrice dell'Arc de Triomphe URBAN SEA (poi madre di Galileo), a sua volta generata da Allegretta. Una linea questa che traccia un passaggio centrale e fondamentale per l'evoluzione dell'ippica mondiale. Un crocevia che fissa il punto più alto e che nobilita le origini della famiglia di Al Bustan, garantendo risultati apprezzabili anche in ostacoli grazie all'attività riproduttiva dello stallone ANTUCO (vincitore in Gr.3), figlio della sesta madre di Al Bustan, poi padre dello steeple chaser eletto cavallo dell'anno in Germania nel 1988 COGNAC. Un apice che sfiorisce presto nell'albero genealogico del futuro vincitore del Gran Premio Merano 2017 fino a confondersi in una serie di generazioni piuttosto anonime a partire dalla terza madre. La quarta madre infatti, ALARIA, rilancia l'importanza della famiglia con il suo titolo di puledra tedesca dell'anno nel 1978, grazie a successi nelle Oaks Tedesche (Gr.2) e nelle 1.000 Ghinee Tedesche(Gr.3), un livello non troppo riscontrato dalla successiva produzione, con un vincitore in Gruppo 2 (ALL TOPO) e un secondo in Gruppo 3 (Antic Boy).
Crollo qualitativo dall'inedita Albenga (la terza madre) fino ad Avera, con pochi elementi degni di menzione e nessuno di questi campione. Tra i soggetti da ricordare sono meritevoli di citazione gli zii di Al Bustan Abalon e Arbaletta, rispettivamente secondi in Germania in categoria Gruppo 3 il primo e Listed Race la seconda.
Il 30 giugno arrivava il giorno della verità. Al Bustan e Zanini rinnovavano sul buono la loro sfida nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1), premio in cui era chiamato a confrontarsi anche il trionfatore della prima parte di stagione Notti Magiche. 4.600 metri del percorso sullo steeple grande in cui tastare i polsi dei vari candidati. Era Al Bustan, su cui veniva confermato Andrew Glassonbury, a conquistare il ruolo di favorito, piuttosto netto, a 7/5. 2.16 a 1 la scuderia Aichner con Bartos che preferiva Zanini a Notti Magiche. Su quest'ultimo saliva Jan Faltejsek, per la quarta monta diversa nelle ultime quattro uscite, a dimostrazione della duttilità e della facile interpretazione del cavallo.
Completavano il campo partenti altri due allievi di Vana sr ovvero il Jokr Almost Human e il portacolori della Stall Grimminger Saxo Sol, rispettivamente quotati sulle lavagnette a 15 e a 18.
Notti Magiche, piuttosto sudato, ripeteva il cliché di corsa che lo aveva eletto vincitore in Gruppo 1 a Milano. Faltejsek lo lanciava, a buona cadenza, al comando. Sulle sue tracce, nell'ordine, Saxo Sol e Zanini, a precedere Al Bustan e, in coda, Almost Human. Popelka contro la famiglia Vana il leit motiv della corsa. Treno di corsa piuttosto sfilacciato e posizioni inalterate fino alla diagonale che portava all'ultimo passaggio davanti alle tribune. Al Bustan provava a emergere dalla retroguardia per incunearsi per vie esterne e portarsi nella scia di Notti Magiche. Rispondevano all'allungo Saxo Sol e Zanini, lasciando a qualche lunghezza, in coda, Almost Human. Sulla curva di Marlengo, Zanini e Al Bustan approfittavano del leggero allargamento di Saxo Sol e lo sfilavano lungo lo steccato. I due acceleravano vistosamente e sul doppio travone aggredivano Notti Magiche. Non tenevano il passo Saxo Sol, poi fermato, e Almost Human. Sul muro i tre grandi attesi saltavano su una linea. Era tuttavia Al Bustan il più convinto attaccante. Notti Magiche, di dentro, rispondeva all'avversario, mentre perdeva qualche battuta Zanini per ripresentarsi dopo l'arginello grande. Notti Magiche, davanti, ripartiva dimostrandosi ancora ampiamente vitale. Al Bustan non riusciva a restargli attaccato e vedeva profilarsi al suo interno Zanini, che lo superava di almeno una lunghezza prima dell'ultima siepe. Nel tratto piano finale, Notti Magiche manteneva importante ritmo e non concedeva margini agli avversari. Glassonbury deviava Al Bustan lungo lo steccato e veniva premiato dal poderoso allungo del nove anni che rimontava Zanini e lo debellava di quattro lunghezze abbondanti. Notti Magiche però manteneva sul palo due lunghezze e mezzo con uno speed di poco inferiore alla puntata offerta dal Lokotrans.
Seconda vittoria in Gruppo 1 in carriera per Notti Magiche che scacciava qua ogni dubbio circa la propria adattabilità allo steeple grande di Merano e conseguiva, battendo il campione uscente Al Bustan - comunque artefice di buona prova - il suo miglior risultato da incastonare in una già blasonatissima carriera. 5.55.90 il ragguaglio cronometrico. "Impresa, forse, da altri tempi. Tutta in testa, tutta ad andare. Jan Faltejsek porta al palo questo cavallo, Notti Magiche, da stagioni intere sempre lì, sempre a combattere, in siepi e in steeple" commentava Manigrasso. Jan Faltejsek completava un poker di successi indimenticabile nel meeting dei gran premi di fine prima parte di stagione, aggiudicandosi nel week end anche la Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1), il Criterium di Primavera (Gr.1) e il Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) rispettivamente con Stuke, Edidindo e Borughton, cui faceva seguito il secondo posto nel Vanoni (Gr.2) su Pessac.
Dopo la pausa estiva, le ostilità riprendevano col botto per ferragosto col tradizionale Creme Anglaise (L) sui 3.800 dello steeple piccolo. "Ridimensionato" Zanini e incapace di cogliere successi in main category Il Superstite, Josef Aichner rispolverava, in vista del Gran Premio Merano, un altro pezzo grosso della scuderia. Rientrato con vittoria in una condizionata in steeple da 10.000 euro al primo a Dieppe, si rivedeva in Italia, a oltre un anno dalla precedente esibizione, L'Estran. Sei anni da Linda's Lad, acquistato da Aichner dopo una vittoria a reclamare in siepi ad Auteuil, nell'ottobre del 2017, per 24.000 euro, debuttava sul difficoltoso tracciato meranese col ruolo di antagonista del solito Al Bustan. Un passato importante, secondo nel 2018 sia di Notti Magiche, nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), sia di Martinstar (poi vincitore nel 2018 del Grande Steeple Chase di Milano), nel Durini, oltre che vincitore a quattro anni in una qualitativa condizionata in steeple a Pau, quarto nel Prix Fleuret (Gr.3) e quinto nel Prix Jean Stern (Gr.2) sullo steeple di Auteuil. Un prospetto che suscitava curiosità e speranze.
Appoggiato al gioco risultava essere anche Northerly Wind, allievo di Pavel Tuma molto cresciuto dopo il passaggio sugli ostacoli alti, di ritorno in Italia dopo la vittoria nel 2017, a Milano, nel Lainate. Grande specialista dei terreni faticosi, debuttava a sette anni sulla pista di Maia forte della bella affermazione, in giugno, nel Cena Predsedy Poslanecka Parlamentu (Ln) a Pardubice e, l'anno precedente, nel 115° Grosses Heinrich Vetter-Badenia (L) sullo steeple di Mannheim, Germania, dove aveva rifilato oltre venti lunghezze al valido e locale Falconettei.
Rientrava inoltre il sei anni Dusigrosz, allievo Vana sr per i colori Joly, vincitore nel 2018 nel Premio Richard (Gr.3), davanti di quindici lunghezze a Piton des Neiges, e terzo nel Vanoni (Gr.2), preceduti, a quattro anni, dall'affermazione nel Criterium di Primavera (Gr.2). Soggetto estremamente valido in piano in Polonia, dove era stato importato dalla Francia, soprattutto sulla lunga distanza con affermazione a tre anni, contro gli anziani, nel St Leger Polacco (Ln). Nonostante l'importante curriculum, la quota del rientrante, assente dalle pista da undici mesi, si assestava sul 10 a 1. Più alte le quotazioni di Bugsie Malone, fresco acquisto in Inghilterra di Radek Holcak, un nove anni plurivincitore in classe 3 a Kempton e a Fontwell, e del polacco Imphal, compagno di allenamento di Al Bustan vittorioso a maggio in uno steeple-cross di classe 3 a Pardubice, non piazzato nei successivi due ingaggi in categoria superiore.
La corsa, che si svolgeva sul terreno buono, vedeva, suo malgrado, Bugsie Malone assumere l'onere di scandire l'andatura, davanti a Northerly Wind, L'Estran, a precedere gli altri chiusi da Imphal. Ritmo assai moderato con drappello raccolto. Bugsie Malone, indisturbato in avanguardia, andava progressivamente a incrementare i giri. L'accelerazione tagliava dai giochi Imphal che non teneva il ritmo, perdendo lunghezze sulla diagonale discendente che immetteva al passaggio davanti alle tribune. Northerly Wind e Jan Faltejsek approfittavano dell'allargamento di Bugsie Malone, dopo il salto del talus, per tentare di rubare la corda al battistrada che tuttavia respingeva l'affondo. Sull'esterno si manteneva L'Estran con Al Bustan, di dentro, che tentava vanamente di rubare il tempo e la posizione a Dusigrosz.
Sul muro della dirittura opposta a quella di arrivo, L'Estran e Joe Bartos andavano all'attacco di Bugsie Malone e, all'interno, lo superavano tirandosi dietro Northerly Wind. A contatto, Al Bustan e Dusigrosz tentavano anch'essi di intervenire. Bugsie Malone, molto largo al verticale, apriva la porta a L'Estran e anche ad Al Bustan su cui Andrew Glassonbury pitturava lucrativa traiettoria interna. Più sulle gambe Northerly Wind in anticipo su Dusigrosz. Sull'arginello grande Al Bustan tentava di restare negli scarichi di L'Estran. I due apparivano più brillanti rispetto agli avversari. In terza posizione, tuttavia, perseverava Bugsie Malone, faticavano invece gli altri due con Northerly Wind davanti a Dusigrosz. In dirittura di arrivo, L'Estran rendeva vana ogni ambizione di Al Bustan e allungava addirittura nel tratto piano, portando a tre lunghezze e mezzo il margine di vantaggio. Vibrante lotta per la terza moneta con Bugsie Malone che veniva piegato ai duecento finali da Northerly Wind, male in ricezione sull'ultima siepe, e soprattutto da Dusigrosz che, arroccato in corda, concludeva con importante parziale finale artigliando il bronzo a due lunghezze e mezzo da Al Bustan.
"C'è un nome nuovo nella schiera dei buoni steepler. Questo L'Estran prende un buon posto nella gerarchia degli anziani con questa franca vittoria, la quarta in carriera" commentava, a ragione, Manigrasso. Un'affermazione che convinceva non poco il team Aichner che riteneva sufficiente la preparazione in vista del Gran Premio Merano e dirottava L'Estran, con in gradi di capitano, al grande appuntamento senza ulteriori tappe di avvicinamento. Ne mutuavano il programma anche Al Bustan, Dusigrosz e Bugsie Malone. Più incerto risultava invece essere Tuma, non troppo convinto dalla corsa di Northerly Wind.
Il figlio di Saint des Saints si rivedeva infatti all'opera nel M.I.P.A.A.F.T. (Gr.3), ex Unire ed ex A.S.S.I., sui 3.900 metri del percorso grande, l'8 settembre, a ventuno giorni dal Merano. In soccorso dell'allievo di Tuma arrivava la pioggia che rendeva lo stato del terreno molto pesante. Una condizione di corsa che aggradava e aumentava non poco le chance del baio di origini francesi.
Aichner provava nell'occasione due ulteriori soluzioni in aggiunta alla candidatura de Il Superstite. Dopo aver recitato ruolo assoluto nei main event in cross, riproponeva il vecchio gladiatore Broughton, terzo nel Gran Premio Merano (Gr.1) del 2017 e vincitore nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) nel 2017, la cui destinazione restava ancora incerta tra Merano e Nazioni. Nella mischia anche il meno convincente Accelerator, sesto a Dieppe in condizionata e terzo, a sedici lunghezze da Northerly Wind, nel Cena Predsedy Poslanecka Parlamentu (Ln) a Pardubice, prove precedute da due affermazioni in primavera a Milano in modesta categoria.
Paolo Favero, sostituito da Eliza Marganska causa squalifica doping, dopo la mediocre esibizione nella Gran Corsa Siepi d'Italia, confermava in steeple Mezajy.
Nuova pedina invece in casa Raffaele Romano che provava, tramite Gabriele Agus, il nuovo acquisto Troger Menthol, acquistato in luglio a reclamare a 13.000 euro dopo un terzo posto ottenuto in siepi a La Teste de Buch. Cinque anni sulla carta fuori categoria, vincitore di due corse in siepi nella provincia francese a reclamare o assimilabile, secondo tuttavia in giugno nel Grande Steeple Chase di Dax, prova da 23.000 euro al primo, a sette lunghezze dalla vecchia conoscenza italiana Prince Sumitas. Una prestazione che invogliava l'acquisto di Troger, anche alla luce di una genealogia da saltatore puro. Fratellastro di Achour, vincitore nel Gran Premio della Città di Nizza (Gr.3) sullo steeple di Cagnes-sur-Mer e in Listed in siepi ad Auteuil, terzo in Gruppo 3 e piazzato nei primi quattro in sei Listed francesi, figlio di una cavalla allevata dalla Scuderia Centrale, vincitrice in Francia di otto prove in ostacoli tutte a reclamare, a sua volta generata dalla vecchia conoscenza italiana, colori Wolfi, Mante Jolie (sette vittorie in ostacoli in Italia, seppur in categoria modesta), cavalla sorellastra di un altro saltatore apprezzato in Italia ovvero Reste a Nous (nove successi in ostacoli in Italia, secondo nel Vanoni e nella Gran Corsa Siepi di Pisa). Questo il campo di partenti di un ex Unire meno riuscito e meno qualitativo del Creme Anglaise, ma comunque di valore.
Northerly Wind tendeva ad assumere il comando delle operazioni, accompagnato da Accelerator. Ritmo ridotto, tanto da portare Menthol, brillante su fence e riviera, a sfilare all'esterno per ritrovarsi in testa al gruppo salvo poi lasciare la leadership al rappresentante di casa Charvat. In pancia al gruppo, con paraocchi australiani, gravitava Broughton presto superato da Mezajy con Il Superstite all'estrema attesa.
All'oxer grande cadeva un fin lì brillante Menthol, bello anche sul doppio travone. Il cavallo saltava corto e di traverso l'insidioso ostacolo, franando a terra. Perdeva posizioni Accelerator, anche lui non brillante sull'oxer e in poche battute superato da tutti. Erano allora Mezajy e Broughton a proporsi in scia a Northerly Wind. Posizioni congelate fino a metà della dirittura opposta a quella di arrivo dove, saltato il muro, Bartos muoveva deciso su Il Superstite che si infilava tra Northerly Wind e Broughton per tentare di andare ad attaccare in prima posizione il verticale. Northerly Wind rispondeva tuttavia all'affondo e manteneva la corsa interna. I tre, molto vicini, affrontavano il salto quasi venendo a contatto e con vicino anche Mezajy. La ressa costava la corsa a Broughton su cui perdeva le staffe e ne risultava sbalzato Jan Kratochvil. Northerly Wind, intanto, rubava, in piegata, una lunghezza a Il Superstite che manteneva una lunghezza abbondante da un Mezajy comunque vitale. Più discosto e inapace di intervenire Accelerator. Senza particolare affanno, Northerly Wind guadagnava margine da Il Superstite, a sua volta con comodo divario da gestire dal tentativo disperato di Mezajy. Northerly Wind, tutto in mano, vinceva in modo netto, dilatando oltre misura nel tratto piano. Il Superstite, in grave affanno, appesantiva in modo vertiginoso l'azione ai duecento finali e veniva travolto da Mezajy. Vittoria di sette per Northerly Wind che forniva, aiutato dal terreno, una convincente prestazione, riscattandosi dalla battuta di arresto nel Creme Anglaise. "Autorevole successo per Northerly Wind, vedremo se sarà riproposto per il Merano" il congedo dalla cronaca di Manigrasso.
La Genealogia di Northerly Wind: Grande investimento di Jiri Charvat che lo acquista, a due anni, alle aste Arquana per 47.000 euro. Genealogia da campione di ostacoli, dove spiccano i nomi di assoluti capofila quali il padre Saint des Saints (leader in Francia nel 2014 e nel 2019), il nonno paterno Cadoudal (leader in Francia nel 1997, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003 e 2004), il nonno materno Poliglote (capofila in Francia nel 2010, 2012, 2013, 2015 e 2016) nonché il bis nonno materno, sulla linea femminile, Mansonnien (leader in Francia nel 2005, 2007 e 2008). Classico per quel che riguarda gli inbreeding. 5x4 su Northern Dancer e 5x5 su Val de Loir. Quest'ultimo viene definito dalla penna di Gianoli "un grandissimo corridore, dall'azione facile e vigorosa, vincitore del Derby francese, del Grand Prix di Deauville, terzo nell'Arc de Triomphe, laureato del Grand Prix de Saint Cloud, quarto nel King George & Queen Elizabeth Stakes. Fu un buonissimo cavallo, compatto, dotato di bello scatto ma non sufficiente per districarsi in situazioni complesse, uno specialista dei 2400 metri e soprattutto di quelli di Longchamp." Buona anche in riproduzione, Val de Loir, figlio di Vieux Manoir nato nel 1959, fu capofila dei riproduttori francesi nel 1973 e nel 1975, oltre che capofila quale riproduttore di fattrici in Inghilterra e Irlanda nella stagione 1981.
Sulla linea femminile si contano sette generazioni francesi che risalgono all'ottava madre Foretaste, nata in Inghilterra nel 1938 e sorellastra dello stallone KINGSTONE.
La madre di Northerly Wind, Las Ventas, è un figlia di Poliglote, sorella piena della piazzata in Listed sulle siepi di Auteuil Grandissime, che ha corso solo in siepi, a tre anni, vincendo al debutto e ottenendo tre piazzamenti successivi con due secondi posti in Listed ad Auteuil, battendo cavalli che poi si sono rivelati vincitori classici. Buona qualità ma poca assistenza nella fortuna. Northerly Wind è stato il suo primo prodotto, seguito dal vincitore in siepi e due volte secondo in Listed in siepi Polimix.
Grande qualità in ostacoli anche sulla seconda linea materna. VIEN DE REINE, seconda madre di Northerly Wind, è stata una figlia di Mansonnien dall'alto rating, 73 punti, vincitrice nel Prix Edmond Barrachin (Gr.3) in steeple ad Auteuil, seconda in steeple ad Auteuil nel Prix Jean Stern (Gr.2) e nel Prix Fleuret (Gr.3), terza nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1) e nel Prix La Perichole (Gr.3). Molto qualitativa anche in razza, dove ha generato tre vincitori classici: il chaser TERREFORT, vincitore nel Mildway Novices' Chase (Gr.1) ad Aintree, nello Scilly Isles Novices' Chase (Gr.1) a Sandown, secondo nel JLT Novices' Chase (Gr.1) a Cheltenham e nel Denman Chase (Gr.2) ad Ascot, terzo nel Trial Cotswold Chase (Gr.2) a Cheltenham e in una Listed in steeple ad Auteuil, il chaser VINO GRIEGO, duplice vincitore in Listed in chase ad Ascot e Sandown, secondo nel Byrne Group Plate (Gr.3) sul chase di Cheltenham, e TARUMA, vincitore in Listed sulle siepi di Auteuil.
E' inoltre seconda madre di SAINT SONNET, fratellastro al 75% di Northerly Wind essendo stato concepito con l'incrocio di linee offerto da Saint des Saints, vincitore in Listed sulle siepi di Auteuil per un rating di 69 punti, e di Chic Name, plurivincitore in chase di classe 3 in Inghilterra, secondo nel Future Champions Finale Juvenile Hurdle (Gr.1) a Chepstow, quarto nel Prix Alain du Breil (Gr.1) ad Auteuil e nel Prix de Maisons Laffitte (Gr.3) ad Auteuil, quinto nella Gran Corsa Siepi dei 4 Anni di Auteuil (Gr.1) ad Auteuil.
La qualità in ostacoli è ancora viva sulla terza madre, una vincitrice di due prove in siepi, ad Enghien e Dieppe, che ha generato, oltre la campionessa VIEN DE REINE, altri tre vincitori in ostacoli in terra francese. La quarta madre, mai esibitasi in ostacoli e maiden in piano su 10 corse, ha dato i natali al prurivincitore in ostacoli DEEP CARE, vincitore in Listed ad Auteuil in Siepi e terzo nel Gran Premio della Città di Nizza (L) a Cagnes-sur-Mer con un rating di 69 punti.
Per trovare soggetti qualitativi in piano bisogna invece risalire alla produzione della quinta madre dove troviamo il vincitore in una Listed del 1986 da 77.000 euro al primo negli Stati Uniti NASIB e la femmina GOOD TO BEAT, cavalla nata nel 1977, vincitrice sui 2.100 metri di Saint Cloud nel Prix Penelope (Gr.3), seconda nel Prix de Flore (Gr.3) sempre a Saint Cloud e quarta nel Prix Vanteaux (Gr.3) a Longchamp. Ritirata in razza ha generato lo stallone GRAND FLEUVE, vincitore in Francia e Stati Uniti con apice nel Prix André Baboin (Gr.3) a Mar.Borely, secondo nel Prix Ganay (Gr.1) a Longchamp e in due Listed francesi, terzo in Gruppo 3 a Chantilly.
Grandissima predisposizione al salto viene anche dal padre SAINT DES SAINTS, prosecutore della prolifica e ricca linea in ostacoli riconducibile a Cadoudal. Generato da una vincitrice classica in piano da Pharly, vincitrice nel Prix Malleret (Gr.2) e nel Prix de Sandringham (Gr.3), a sua volta sorellastra di LE BALAFRE, vincitore nel Prix Jean Prat (Gr.1), e di LOU PIGUET, vincitore nel Prix de la Jonchere (Gr.3), secondo nel Prix de la Foret (Gr.1), Saint des Saints ha preso parte da allievo di Guillaume Macaire a quattordici corse, da tre a quattro anni, disimpegnandosi sempre in ostacoli ad Auteuil, con un ruolino di sette vittorie, quattro delle quali ottenute a quattro anni in pattern race tutte in siepi, sotto la distanza dei 4.000 metri, a fruttargli un rating di 79 punti: Prix Amadou (Gr.2), Prix Sageris (Gr.3), Prix de Pepinvast (Gr.3) e Prix Jacques d'Indy (Gr.3). Vincitore in carriera di 432.000 euro, otteneva altri prestigiosi piazzamenti quali il secondo posto nel Prix Alain du Breil (Gr.1) e nel Prix de Maisons Laffitte (Gr.3), quarto nella Gran Corsa Siepi dei 4 Anni di Auteuil (Gr.1) in cui chiudeva la propria veloce carriera. Ritirato in razza in Francia nel 2003 vedeva lievitare, negli anni, il proprio tasso di monta dagli iniziali 4.500 agli attuali 15.000 euro, somma che veniva toccata nel 2017 e confermata nei successivi anni così da farne uno degli stalloni più onerosi nel circuito National Hunt con prodotti venduti alle aste Arquana anche alla somma di 250.000 euro. Ha generato una lunga serie di campioni esclusivamente in ostacoli, si contano al momento qualcosa come sessantacinque vincitori classici, tra i quali abbiamo contato sette vincitori in Gruppo 1 con vittorie in premi main category quali la Gold Cup di Cheltenham, il Grande Steeple Chase di Parigi e la Gold Cup Irlandese. Si segnalano tra questi soggetti DJAKADAM, duplice vincitore in Gruppo 1 in Irlanda nel John Durkan Memorial Punchestown (Gr.1), tre volte secondo nella Punchestown Gold Cup (Gr.1) prova da 162.000 euro al primo, oltre che nella Gold Cup di Cheltenham (Gr.1) e in altri due Gruppo 1 irlandesi a fruttargli 664.000 sterline; QUITO DE LA ROQUE, vincitore di sette pattern race in Irlanda e Inghilterra, tra cui due Gruppo 1 ovvero il Growice Champion Novice Chase (Gr.1) a Punchestown e lo Champion Chase (Gr.1) da 84.000 euro al primo a Down Royal oltre il Mildway Novices' Chase (Gr.2) ad Aintree per un totale di 338.000 sterline di introiti; QUEL ESPRIT, vincitore nella Hennessy Gold Cup (Gr.1) di Leopardstown da 92.000 euro al primo; STORM OF SAINTLY, detentore del record di vittorie con 17 successi, duplice vincitore in Gruppo 1 e di cinque Gruppo 3, per un totale di 10 affermazioni in pattern race a valergli un introito da 1.855.000 euro con acuto da 382.500 euro nel Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1), cui faceva seguito un secondo posto nel medesimo premio; WHETSTONE, vincitrice nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1) ad Auteuil per un totale di sette affermazioni in pattern race tra siepi e steeple con una vittoria in Gruppo 2, tre in Gruppo 3 e due in Listed tutte marcate ad Auteuil per un totale di 658.000 euro di vincite; FUSIL RAFFLES, vincitore nello Champion Four Year Old Hurdle (Gr.1) a Punchestown, oltre che in due Gruppo 2 in Irlanda e Inghilterra; GOLIATH DU BERLAIS, vincitore nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1) e in altre tre pattern race in steeple di Auteuil, di cui un Gruppo 2 e due Gruppo 3 per 536.000 euro di vincite.
Degno di menzione per il 1.100.000 euro di vincite, secondo più ricco della famiglia, SAINT PALOIS, vincitore di sei pattern race, tra cui cinque prove di gruppo (un Gr.2 e quattro Gr.3) sullo steeple ad Auteuil, tre volte secondo in Gruppo 1 per due volte nel Prix La Haye Jousselin (Gr.1) e nell'altra occasione nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1) ad Auteuil. Si segnalano inoltre SAINT PISTOL, 653.000 euro di vincite, vincitore in Gruppo 3 in steeple ad Auteuil, a podio in ulteriori sei pattern race col terzo posto nel Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1) a fungere da fiore all'occhiello; il mezzosangue MONPILOU, vincitore in Gruppo 3 in siepi ad Auteuil e in quattro Listed in siepi, a podio in dieci pattern race (otto delle quali di gruppo) col terzo posto nel Prix Alain du Breil (Gr.1) per 634.000 euro di vincite; KOBROUK, vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 ad Auteuil in steeple, tre volte secondo in Gruppo 1 sul medesimo tracciato per 575.000 euro; SAINT MACAIRE, vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 sullo steeple di Auteuil per 503.000 euro di vincite; e LATERANO, vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 sullo steeple di Auteuil, secondo nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1).
In Italia, dove si ammiravano appena sei figli, spiccavano RAJASTHAN, mediocre in Francia ma vincitore nel Grande Steeple Chase d'Italia (Gr.2) a Merano, secondo nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), NORTHERLY WIND, vincitore nell'Ex Unire (Gr.3) a Merano, nel 115° Grosses Heinrich Vetter-Badenia (L) a Mannheim e nel Cena Predsedy Poslanecka Parlamentu (Ln) a Pardubice, secondo nel Premi Chiusura (L) e quarto nel Creme Anglaise (L) a Merano per un totale di 64.000 euro, e SAINTE SAONE, distanziata dal primo al secondo posto nel Premio dei Giovani (L) a Merano per aver deviato su Live Your Life, poi duplice vincitrice in Gruppo 3 ad Auteuil per un totale di 12 vittorie in 19 corse a fruttarle 330.000 euro di introiti.
Dunque, per la disciplina, una delle linee più affascianti tra quelle fin qui analizzate.
Nonostante la vittoria nel Mipaaft Pavel Tuma non dischiarava partente Northerly Wind al 80° Gran Premio Merano dove invece confluivano i due battuti dal figlio di Saint des Saints, ovvero Mezajy e Il Superstite cui si aggiungeva il caduto Menthol. Dal Creme Anglaise confermate le adesioni dei primi tre classificati, L'Estran, Al Bustan e Dusigrosz, oltre il quinto piazzato Bugsie Malone.
Presente anche Notti Magiche, alla caccia di una storica e inedita tripletta nei Gruppo 1 in steeple italiani, su cui veniva confermato in sella Jan Faltejsek. L'erede di Montjeu rifiniva l'appuntamento con un rientro a metà agosto in una condizionata in siepi di pregevole qualità, dove terminava terzo, a contatto, davanti ai validi Aztek e Dangerous Gleam. A questi otto candidati venivano aggiunti due estremissimi outsider, quali Return Flight (mai oltre il quinto posto nella stagione, pur se schierato a vendere) e il quarto di casa Aichner Big Fly chiamato a cercare di infastidire, in avanguardia, il favorito netto della prova. Ruolo quest'ultimo che veniva ricoperto dal detentore in carica del titolo ovvero il francese Le Costaud, atteso quale scatenato front runner della prova. Quotato a 8/5 sulle lavagnette, il sauro allievo di Guillaume Macaire si presentava forte di un'intensa preparazione primaverile che lo aveva visto trionfare nel Prix Robert de Clermont (Gr.3) sullo steeple di Auteuil, prestazione seguita dal secondo posto nel Prix Murat (Gr.2) di Auteuil, dopo una lotta a due con il soggetto poi risultato vincitore, lasciando il terzo a venti lunghezze scarse di divario. Uno stato di forma che lo aveva portato ad affrontare, a metà maggio, il Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1), prova da 369.000 euro al primo. Venti al via, con diversi soggetti tra i migliori al mondo, Le Costaud aveva riportato un blasonato settimo posto, utile ad artigliare l'ultima moneta remunerata dal montepremi (20.500 euro) battendo campioni del calibro di Total Recall (elemento schierato sia nella Gold Cup di Cheltenham sia, col ruolo di favorito, nel Grand National di Aintree) e di Storm of Saintly (vincitore, anni prima, proprio del Grande Steeple Chase di Parigi). Lasciato a riposo per quattro mesi, Le Costaud rientrava a inizio settembre con una vittoria netta sulle siepi di Auteuil. Eloquente il rating francese di 78 punti, un livello di rado toccato da cavalli poi scesi a misurarsi in Italia, che ne faceva uno tra i più forti cavalli in assoluto tra quelli ammirati a Merano nel dopo Or Jack.
L'allievo di Macaire veniva accompagnato nella trasferta italiana da altri tre connazionali, il più pericoloso dei quali risultava essere Viking de Balme, sellato dal grande rivale di Macaire, ovvero François Nicolle, che aveva però di contro la scarsa conoscenza della pista. Sia il cavallo che l'allenatore e anche il fantino, Theo Chevillard, risultavano essere al debutto a Maia, aspetto non di poco conto data la difficoltà del percorso. A indurre gli scommettitori al gioco, con quota crollata a 5 a 1, appena sotto a quella della scuderia Aichner eletta a 4 a 1 quale controfavorita dell'asso di Macaire (col doppio L'Estran-Notti Magiche a tenere banco), il trionfo riportato il 22 agosto nel Grande Steeple Chase di Clairefontaine (L), che il sauro, dieci anni figlio di Cachet Noir e, sulla linea femminile, nipote di Mansonnien e bis nipote Cyborg, rifiniva di sei lunghezze abbondanti su un campo di partenti di diciassette unità. Un buon elemento, secondo nel 2017 nel Prix Rigoletto (L) ad Auteuil, rientrato su buoni livelli dopo una pausa di quasi due anni. Un curriculum di tutto rispetto, tuttavia non paragonabile al valore di Le Costaud, come suggerito dal rating di 64 punti (contro i 78 dell'avversario). Di caratura inferiore gli altri due ospiti ovvero Amour du Puy Noir, altro dieci anni da Ballyngarry, caduto nell'edizione del 2017, specialista del tracciato belga di Waregem, con una punta rating non trascendentale di 58 punti che lo portava a essere ignorato al gioco (47 a 1), peraltro all'asciutto da vittoria da oltre un anno e presentato da David Cottin in forza di un terzo e un quarto posto in siepi a Clairefontaine, e il sette anni Dourdour, fresco del trionfo in Svizzera, ad Aarau, nel Gran Premio di Svizzera (L) da 21.100 euro al primo, preceduto da tre mancati piazzamenti in steeple in Francia con un rating anch'esso basso ancorato ai 57 punti.
Credenziali che non convincevano gli scommettitori più orientati sulla classe di Al Bustan, secondo ad ampio disacco di Le Costaud nell'edizione 2018 e primo l'anno precedente, giocabile a 9 a 1. A 13 a 1 considerazione per Dusigrosz. Fiducia in Raf Romano e Menthol, nonostante la caduta nella preparazione e il modesto rating francese di 57 punti, a 15 a 1. Stellari gli altri, tra i quali Bugsie Malone a 37 a 1, Dourdour a 39 a 1, Mezajy a 47 a 1 fino al 73 a 1 di Return Flight, seconda scelta Favero, a fungere da estremissimo outsider.
La Genealogia di Le Costaud: Tipico esempio di ostacolista, figlio di Forestier, cavallo in grado di offrire stamina da vendere, a sua volta generato da un richiestissimo stallone per gli accoppiamenti funzionali a creare futuri saltatori. Stiamo parlando di Nikos, generatore dei vari NONONITO (vincitore in Gr.1 e Gr.3 e ottimo siepista con 82 di rating in ostacoli), il mostro MASTER MINDED (vincitore di dodici corse di gruppo in ostacoli in Inghilterra, nove delle quali di Gr.1 con l'acuto del Seasons Holidays Queen Mother Champion Chase, a Cheltenham, con vincita di 250.000 euro circa), BEACH BAR, OMBRE D'ESTRUVAL, SANS LIMITES, NUMERO SPECIAL, NAGGING, POSITIVE THINKING etc etc tutti vincitori in pattern in ostacoli in Francia. Assai meno qualitativa la prole di Forestier, un soggetto generato da una sorellastra di due piazzati in pattern race e cioè PONTEPISCOPIEN (vinncitore a quattro anni di una Listed sui 3.000 metri piani di Chantilly) e FORT SAGANNE (piazzato due volte in Listed Race in ippodromi francesi sulla lunga distanza e secondo in Gruppo 2 a Madrid), ma soprattutto nipote di PAYSANNE, cavalla fondista vincitrice nel 1972 del Prix Vermeille (Gr.1) a Longchamp e del Prix de Minerve (Gr.3) a Chantilly, piazzata tre volte in categoria Gruppo 1. Sceso in pista 17 volte, Forestier riportava 8 vittorie, con gli acuti sui 3.000 metri nel Prix Vicomtesse Vigier (Gr.2) a Longchamp, dove fulminava il futuro stallone National Hunt Westerner, e nel Prix Maurice de Nieuil (Gr.2) a Maisons Laffitte dove batteva di due lunghezze la temuta ospite tedesca Royal Fantasy, vincitrice del St. Leger tedesco (Gr.2) e che sarà quarta, tre mesi dopo, nel Lydia Tesio (Gr.1) a Roma. Si aggiudicava altresì una Listed a Maisons Laffitte e riportava un secondo posto, alle spalle di Westerner, nel Prix de Barbeville (Gr.3) a Longchamp e un quarto ancora nel Prix Vicomtesse Vigier (Gr.2).
Poco richiesto in razza, dove veniva ritirato a un tasso di monta compreso per tutta la carriera tra i 1.000 e i 1.500 euro, ha generato una piazzata in Listed sulla breve distanza chiamata Foresta, terza nel Prix Roland de Chambure (L) a Longchamp, i vincitori in pattern in ostacoli LE COSTAUD, vincitore nel Grande Steeple Chase di Merano (Gr.1), nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, nel Grande Steeple Chase di Compiegne (Gr.2) e nel Prix Robert de Clermont (Gr.3) ad Auteuil, secondo nel Prix Murat (Gr.2) ad Auteuil e settimo nel Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1) per 586.000 euro di vincite, e FOREST BIHAN, chaser duplice vincitore di Gruppo 2 in Inghilterra a Doncaster e ad Aintree, secondo nel Doom Bar Maghull Novices' Chase (Gr.1) ad Aintree, terzo in Gruppo 2 a Cheltenham e a Kempton per 200.000 sterline. Si segnalano poi altri due piazzati in Listed in ostacoli ovvero Marcus de la Borie (sei piazzamenti in Listed in siepi ad Auteuil) e Forest Forest (due piazzamenti in Listed in siepi ad Auteuil).
Assai di diverso tenore la linea femminile. La madre di Le Costaud è figlia di un cavallo generato da un altro stallone indicato tra i migliori riproduttori ostacolisti di Francia negli anni novanta ovvero Garde Royale, padre di Robin des Champs, campioncino che ha corso a tre anni solo in siepi vincendo quattro corse su cinque e il cui seme è richiestissimo in Irlanda per il settore hurdle & chase (trattativa privata per concordare il tasso di monta, in passato era disponibile a 4.000 euro). La stessa madre, Loya Lescribaa (dal citato Robin des Champs), si è distinta in siepi ad Auteuil, due piazzamenti in quattro corse, e sfoggia una generazione femminile tutta incentrata sugli ostacoli, con tre figli su tre capaci di affermarsi in pattern race internazionali. SAMETAGAL, fratellastro maggiore di Le Costaud, è stato generato da Saint des Saints e ha riportato lo Stanjames.com Supporting Greatwood Gold Cup Handicap Chase (Gr.3) a Newbury e il Weatherbys Hamilton Insurance Wensleydale Juvenile Hurdle (L) a Wheterby al debutto in Inghilterra, oltre i secondi posti nel Betvictor.com Summit Juvenile Hurdle (Gr.2) a Doncaster, nel QTS Scottish Champion Hurdle (Gr.2) di Ayr e nello Stanjames.com Greatwood Hurdle (Gr.3) a Cheltenham; terzo nel JCB Triumph Hurdle (Gr.1) a Cheltenham, nel Williamhill.com Christman Hurdle (Gr.1) a Kempton Park, nel BetBright Best for Festival Betting Handicap Chase (Gr.3) di Cheltenham e nel Betway Handicap Chase (Gr.3) a Kempton per 212.000 sterline di vincite. Si esibito con classe in Inghilterra anche il secondo prodotto della fattrice, AINSI FIDELES, figlio di Dream Well, vincitore nel Racinguk.com Reynoldstown Novices' Chase (Gr.2) ad Ascot.
Sulla seconda linea materna, una cavalla vincitrice sei volte in ostacoli, si contano due soli vincitori, entrambi in ostacoli e in modesta categoria. Più convincente la produzione della terza madre, anch'essa vincitrice in ostacoli in Francia, con un piazzato in Listed, sempre in ostacoli, chiamato Petit Cimon, e altri tre vincitori in ostacoli tra cui la madre di MOUSSU LESCRIBAA, vincitore nel Prix Stanley (L) sulle siepi di Auteuil.
Grande tradizione ancorata fin dalle origini, con ulteriori vincitori in ostacoli nella prole della quinta e della sesta madre, dove spicca FINEAU, vincitore nel Grand Prix de Pau e nel Prix du President de la Republique in steeple ad Auteuil (attuale Gr.3), secondo in ulteriore edizione del Grand Prix de Pau. Altri vincitori in ostacoli tra i figli della settima madre, una cavalla nata nel 1938, terza madre di HALAMOUN, vincitore del Prix Alain du Breil Grand Spring (L) steeple ad Angers, secondo nel Prix General Donnio (L) ad Auteuil e nel Grand Steeple Chase di Nantes (L), oltre che quarta madre di TRESOR DE MAI, vincitore del Ritz Club Ascot Chase (Gr.1) e del Tote Silver Cup Showcase (L) sempre ad Ascot, piazzato in sei ulteriori corse di Gruppo.
Non ci sono incroci tesi a mutuare linee di sangue nelle prime cinque generazioni di Le Costaud che si rivela quindi un'outcrossing. Compare solo per due volte lo stallone francese Sicambre (classe 1948), quale padre del nonno materno nonché della nonna paterna di Robin des Champs che è dunque il frutto dell'incrocio di due cugini. Linea di sangue confermata altresì sulla linea della madre di Loya Lescribaa e dunque in sesta generazione materna per Le Costaud. Ne deriva un'influenza genetica molto forte di questo stallone, pur se ancorata al passato. Cavallo dotato di grande stamina, vincitore, nei primi anni '50, dai 1.600 ai 3.000 m., di otto corse in nove uscite da due a tre anni, con gli acuti offerti dall'affermazione nel Prix du Jockey Club e nel Grand Prix de Paris nonché nella corsa più importante di Francia riservata ai due anni: il Grand Criterium. Battuto in una sola circostanza, a due anni. Vanta un invidiabile punta Timoform inglese di 135 punti. Nella sua produzione si ricorda la cavalla Sicalade, madre di Sea Bird, vincitrice del Prix Arc de Triomphe del 1965 e detentrice del più alto punteggio timeform fin qui registrato nella storia dell'ippica.
I 5.000 metri del tradizionale percorso venivano disputati sul terreno buono. Le Costaud prendeva subito l'iniziativa graduato da Bertrand Lestrade, alla prima esperienza nel Merano. Su di lui, col ruolo di guastatore, tentava di porsi Big Fly, affidato a Dominik Pastuszka. Il fantino polacco sosteneva la quarta scelta di casa Aichner che si collocava ai fianchi del francese, in costante azione di disturbo. Il sauro però saltava molto brillante i sieponi, mentre doveva accorciare l'azione Big Fly per poterli affrontare senza rischio caduta. I due venivano seguiti, a qualche lunghezza, da Bugsie Malone, Mezajy, Dourdour, L'Estran e via via gli altri chiusi da Return Flight. Le Costaud tirava via di potenza, al punto da costringere Pastuszka a menare la frusta su Big Fly per potergli andare dietro. Al passaggio davanti alle tribune, in vista di fence e riviera, Le Costaud sfilava già con dieci lunghezze di margine sul sostenuto Big Fly, Bugsie Malone, L'Estran, Dourdour, Mezajy, Viking de Balme, Amour du Puy Noir, più attardati gli altri con Notti Magiche a fungere da raccordo tra il primo gruppo e quello degli inseguitori che seguivano con Menthol, primo di essi, ad almeno venti lunghezze davanti a Dusigrosz, Al Bustan, Il Superstite e staccato Return Flight. Le Costaud di buona lena superava il doppio travone con cospicuo vantaggio, ma andava a imboccare il corridoio dell'oxer piccolo con un parziale di gara inferiore di almeno cinque secondi rispetto all'edizione precedente. Clamoroso errore di percorso di Lestrade che, non contento, piegava poi a sinistra disegnando un percorso mai visto sullo steeple di Maia. Dalla tribuna piovevano offese ed espressioni di scoramento. "Le Costaud sbaglia percorso oppure prende proprio la tangente... Incredibile colpo di scena" commentava in presa diretta Manigrasso con un'espressione che si prestava persino a cattivi pensieri. Intanto l'andatura forsennata costava la caduta, all'oxer grande, di Big Fly, spremuto oltre modo nel primo tratto di gara e non più volenteroso di procedere nella marcia. Il figlio di Hurricane Run accorciava l'azione e, già finito in coda al drappello, rovinava al suolo per fortuna senza conseguenze. Era allora L'Estran a prendere la testa, provvedendo subito a calare il ritmo della marcia. Il gruppo infatti si ricompattava, con Bugsie Malone, Mezajy, Amour du Puy Noir e Notti Magiche con all'esterno Viking de Balme nelle prime posizioni, in coda Dourdour, in affanno e montato da Romain Julliot, e Al Bustan. Al passaggio davanti alle tribune, Amour du Puy Noir, 47 a 1 sulle lavagnette, sfruttava via interne per collocarsi all'inseguimento di L'Estran, in anticipo su Bugise Malone con all'interno Viking de Balme e Notti Magiche, seguiti da Dourdour rivitalizzato dalla diagonale, mentre in coda retrocedeva Il Superstite. L'Estran, in lunga progressione sulla dirittura opposta a quella di arrivo, procedeva bene in mano di Bartos in vista del verticale. Alle sue spalle si manteneva Amour du Puy Noir su cui si portava Viking de Balme con a rimorchio Notti Magiche e più esterno Bugise Malone. In risalita dalle posizioni siderali anche Al Bustan che sfilava Dourdour. Quindi Dusigrosz, Menthol e Il Superstite, mentre dopo il muro veniva fermato Mezajy. Al verticale cadeva Jan Kratochvil scodellato dalla sella di Dusigrosz. L'Estran intanto provava la fuga braccato da Amour du Puy Noir, a un paio di lunghezze Viking de Balme con a rimorchio Notti Magiche, quindi Al Bustan che sopravanzava Bugsie Malone all'arginello grande. Alzavano bandiera bianca gli altri.
L'Estran si scrollava di dosso Amour du Puy Noir che perdeva qualche battuta all'ingresso in dirittura, infilato da Viking de Balme e da Notti Magiche che organizzavano la retta d'arrivo. Viking de Balme e Theo Chevillard sferravano l'attacco a L'Estran sull'ultima siepe. Cercava invece la corda Notti Magiche, in anticipo su Al Bustan che da tergo provava a inscenare lo scatto che lo aveva laureato campione nel 2017. Ancora vitale all'esterno Amour du Puy Noir che pescava dal barile le restanti energie per fare la progressione finale. Arrivo a fruste alzate in cui L'Estran reagiva agli affondi all'esterno di Viking de Balme e all'interno di Notti Magiche, mentre a largo di tutti era proprio Amour du Puy Noir a piazzare il parziale più vigoroso rimontando le due posizioni perdute fino a giungere a una lunghezza scarsa dal vincitore. Al Bustan, quinto, pagava la fatica spesa per risalire dal fondo del gruppo e non riiusciva a rimanere incollato ai quattro primi classificati, finendo a cinque lunghezze e mezzo dall'ultimo di essi ovvero Notti Magiche. Dispersi gli altri. Bugsie Malone, scomparso nella fase terminale di gara, chiudeva sesto a venti lunghezze da Al Bustan con ampio margine (lontano) su Il Superstite, quindi a quattro lunghezze Menthol e lontano Dourdour.
6.10.70 il regguaglio cronometrico, cinque secondi in più rispetto all'infernale edizione 2018 in cui Le Costaud aveva inflitto pesantissimi distacchi a tutta la concorrenza. Un ritardo tutto accumulato dopo l'uscita di scena del francese che, al momento, aveva tenuto un'andatura di cinque secondi più sostenuta rispetto alla corrispondente dell'anno precedente.
Prima vittoria nel Gran Premio Merano per Josef Aichner e per Josef Bartos, primo successo da allenatore anche per Josef Vana jr, che lo aveva vinto da fantino in sella ad Alpha Two nel 2014.
La Carriera di L'Estran: L'Estran conquistava, grazie anche all'errore di Lestrade, la sua prima prova di Gruppo in carriera, la più importante in Italia, dopo il successo nel Creme Anglaise (L) a Merano e in una condizionata da 21.600 euro sullo steeple di Pau, nonché il secondo posto nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), il quarto nel Prix Fleuret (Gr.3) e i quinti nel Prix Jean Stern (Gr.2) sullo steeple di Auteuil e nel Prix du Haras de Saint Vincent (Gr.3) sullo steeple di Pau.
Cavallo interessante, allevato in Francia nel 2013 da un gruppo di quattro proprietari facenti capo a Guy Cherel. Il cavallo viene destinato fin da subito agli ostacoli. Prende l'abbrivio a tre anni in siepi per passare in steeple nella provincia francese. Non riesce a pizzarsi in prove frequentate da soggetti tutt'altro che di primario livello. Viene così ceduto a Gilbert Lenzi, presso il quale il cavallo, correndo spesso, migliora sensibilmente in quel di Pau. A fine dicembre, da estremo outsider, si piazza secondo in uno steeple da 17.280 euro al primo. A quattro anni prosegue nella maturazione. Vince in condizionata a Pau, dove ribalta il precedente confronto con Goldkhov, e ascende alla main category del circuito dei quattro anni col rating di 63 punti. Pur non essendo mai in condizione di intervenire per la vittoria, ottiene un quarto e un quinto posto sullo steeple di Auteuil in categoria Gruppo 3 e Gruppo 2. A riposo per la stagione estiva, rientra con un secondo posto in siepi a Clairefontaine battuto di cinque dal futuro vincitore in Gruppo 1 Terrefort. Riproposto in Gruppo 3 ad Auteuil, cade all'open ditch quando ormai stava rinculando nelle posizioni di coda. Lenzi, curiosamente, sedici giorni dopo lo destina a reclamare ad Auteuil, in una prova in siepi da 12.000 euro al primo dove vince, da favorito netto, di nove lunghezze, mettendo in luce un poderoso allungo finale. Qua Aichner lo reclama a 24.000 euro, dopo un tentativo di difesa della proprietà. Chiude così la carriera francese con 14 corse, 3 vittorie e 7 piazzamenti per 96.200 euro di vincite.
Proposto nelle prove italiane si dimostra soggetto di qualità. A Milano viene coinvolto in una caduta nel Premio Lainate, quando sulla diagonale breve si sta affacciando sulle prime posizioni. A Pisa viene battuto di un'incollatura da Notti Magiche nella Gran Corsa Siepi di Pisa ed è poi secondo, a una lunghezza, di Martinstar, vincitore in seguito in Gruppo 1 sulla pista, nel Durini a Milano, dopo aver dettato i tempi di gara e duellato col compagno in retta, mantenendo energie a sufficienza per tenersi dietro di due lunghezze scarse Vodka Wells, fresco del successo nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1). Vittima di un piccolo infortunio, resta lontano dalle piste per un anno. Il resto è storia recente.
La stagione delle prove di gruppo per il circuito in steeple dedicato agli adulti andava in archivio il 27 ottobre a Merano nell'inconsueto Premio Chiusura (L). La prova, istituita per compensare alla decisione di bypassare l'autunno milanese, si presentava quale premio avulso da qualunque preparazione orientata a succesivi obiettivi di caratura superiore. 3.800 metri sul circuito dello steeple piccolo e 9.775 euro in palio per soggetti alla prima esperienza in pattern race nel circuito adulti e per i due grandi assenti del Gran Premio Merano: Northerly Wind e Zanini. Il primo preferiva scendere in pista in una prova alla maggiore portata piuttosto che affrontare le incertezze dei 5.000 metri del Gran Premio. L'altro, più fresco, rientrava da un'assenza prossima ai quattro mesi. Charvat contro lo strapotere di settore del meranese Josef Aichner la sintesi alla vigilia del confronto. Nelle precedenti sei pattern race stagionali in steeple si contavano infatti cinque successi Aichner, grazie a Notti Magiche e L'Estran, e un successo di Northerly Wind per l'ospite ceko Charvat. I due, rispettivamente affidati a Faltejsek e Bartos, calamitavano il gioco in uno scarno campo di partenti che comprendeva anche Sternkranz, proveniente dal circuito dei novizi, e l'AQPS Capitoul, plurivincitore in steeple in Inghilterra in classe 3 nel 2018, fresco acquisto di Lydia Olisova.
Northerly Wind, favorito netto, trovava lo sfavore del terreno morbido, senz'altro più congeniale alle qualità dell'avversario Zanini. L'ex tedesco si poneva al comando del gruppo e impediva a Northerly Wind, costantemente nei suoi scarichi fino a un brutto inciampone sulla curva di Marlengo che lo costringeva a perdere cinque decisive lunghezze, ogni tentativo di aggancio finale. Il figlio di Saint des Saints rimontava gradatamente il margine perso e finiva in buona progressione, avvicinando l'avversario che sul palo conservava ancora due lunghezze scarse. Sternkranz, indisposto su alcuni salti, completava al terzo non riuscendo ad approfittare della defaillance di Northerly Wind mentre Capitoul, caduto all'oxer piccolo, ultimava, da rimontato, a gran distacco in quarta posizione.
Dunque la stagione si chiudeva con sei successi su sette pattern race per il giallo-nero Aichner, con en plein nei Gruppo 1. Una stagione da incorniciare per l'imprenditore meranese che vedeva ripagata la tanta passione e soprattuto i tanti investimenti fatti nel mondo dell'ostacolismo. Zanini, alle porte dei sette anni, si consacrava, dopo lunga attesa, vincitore classico. Grande promessa dapprima in piano in Germania, dove non riusciva a cogliere alcun successo pur piazzandosi quinto in Gruppo 3, a Krefeld, nel G.P. Link Krefeld Tolke-Herzog von Ratibor e sesto in Listed a Brema in una prova preparatoria al Derby Tedesco (Gr.1) poi concluso in dodicesima posizione, poi in ostacoli alla corte di Raffaele Romano per il quale riportava in siepi due quarti posti nei due Gruppo 2 di Merano riservati ai cavalli di quattro anni e un quinto posto nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1). Rientrato da un'assenza di oltre un anno, sotto la regia di Vana jr, dopo due belle vittorie in steeple, chudeva terzo alle spalle di Notti Magiche e Al Bustan nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1).
La Genealogia di Zanini: Cavallo tedesco di quinta generazione originata da una cavalla allevata in Italia nel 1949, Zacateca (una figlia del vincitore del Gran Premio del Jockey Club Italiano, Gr.1, Zuccarello, ma anche del Triennale, del Sempione e del Roma, ricordato quale grande rivale del dormelliano Niccolò dell'Arca).
Al tradizionale inbreeding su Norhtern Dancer, qua insistito 3x5 sulla linea Zanini e 2x4 su quella del padre Poseidon Adventure, si aggiunge un inbreeding 3x4 sulla fattrice Fairy Bridge, sorellastra dello stallone Nureyev (padre di 23 vincitori di Gruppo 1), madre di Sadler's Wells e di Perugino, l'uno presente sulla seconda linea paterna di Zanini e l'altro sulla terza materna. Dunque marcatissima linea Nearco, ma anche stalloni predisposti alla riproduzione per il salto sulla linea femminile quali Caro, bis nonno materno della madre di Zanini. Quest'ultima, Zuccarella, è una cavalla vincitrice di 2 corse su diciannove uscite in Germania che ha corso, senza piazzarsi, in Listed. Ha generato, oltre Zanini, un altro vincitore in ostacoli: Zamani, vincitore di due corse in piano in Germania dai 1.800 ai 2.000 metri e di una classe 4 in hurdle a Fontwell. Per il resto, anche sulle altre linee materne, una genealogia assai modesta, integralmente confinata in Germania che ha il suo apice nella quarta madre. La classe 1966 Zinnia, sorella piena dello stallone ZANK, vincitore nel 1964 nel Derby Austriaco e nel Derby Tedesco e padre dello stakes winner GERMANIST, ha generato nel 1983 il vincitore del Derby Austriaco ZINNTALER e nel 1974 l'incestuoso ZIETHEN (estremo pluri-inbreeding con i più prossimi costituiti da un 2x3 su Neckar e un 3x3 su Zuccarello), vincitore nelle 2.000 Ghinee Tedesche (Gr.2) e nel Concentra Pokal (Gr.3), secondo nell'Union Rennen (Gr.2), oltre lo stalloncino piazzato in pattern Zinnsoldat (secondo Grosser Preis von Hessen), Zarin (terza nelle Oaks Tedesche, Gr.3, e nell'Otto Schmidt-Rennen, L) e Zipfel (terzo nel Preis des Winterfavoriten, Gr.3).
Il padre Poseidon Adventure è l'ennesimo stallone figlio di Sadler's Wells convertito a riproduttore di ostacolisti dopo una non brillante carriera da stallone per cavalli destinati al tradizionale circuito in piano. Nord Americano al 100% fino alla terza linea di ascendenti e al 75% sulla quarta, generato da un'inedita, nipote del campione velocista americano Mr Prospector, che non vanta una grande qualità riproduttiva, Segnaliamo un fratello pieno di Poseidon Adventure vincitore in siepi in Francia, in un premio da oltre 17.000 euro a Nantes, Wellrito, ma che è figlia della campionessa americana SABIN. Quest'ultima è una vincitrice di sette prove di Gruppo negli Stati Uniti, tra cui lo Yellow Ribbon Stakes (Gr.1) a Santa Anita e il Gamely Handicap (Gr.1) a Hollywood Park, madre dello stallone vincitore in Listed negli Usa AL SABIN e della stakes winner SABINA, seconda madre dello stallone vincitore in Gruppo 3 negli Usa LUFTIKUS e terza madre di LOVE THEWAY YOUARE, vincitore del Vanity Handicap (Gr.1) a Hollywood Park.
Allevato in Irlanda nel 2003, Poseidon Adventure viene esportato in Germania alla corte di Figge a tre anni dopo aver svolto la prima parte di carriera tra Irlanda, Inghilterra e Francia in difesa dei prestigiosi colori di Michael Tabor e il training di O'Brien. Soggetto a grande agio sulla lunga distanza, prende parte, da due a sei anni, a 30 corse, correndo in sette stati diversi, riportando 4 vittorie (1.600-2.800 m.) in Germania, Irlanda e Inghilterra tra cui, con un margine di otto lunghezze e nell'ultimo anno di carriera a sei anni, il G.P. der Nuernberger Versicherrungsgruppe (L) a Monaco di Baviera. Piazzato altresì in 15 corse, di cui tredici in pattern race con otto podi in corse di Gruppo, vanta due secondi posti in Gruppo 1 a quattro e cinque anni nel G.P. Preis von Europa (Gr.1) sui 2.400 metri di Colonia battuto da Schapparelli (plurivincitore in Gruppo 1 anche in Italia, secondo nel Royal Oak a Longchamp) di una lunghezza scarsa e l'anno seguente di una corta testa da Baila Me, oltre che un secondo posto nel 111° IDEE Hansa-Preis (Gr.2) ad Amburgo battuto ancora da Schiapparelli e nel Grand Prix d'Avenches (L) in Svizzera, battuto di una corta testa. Quattro volte terzo in Gruppo 2, in un caso a Longchamp nel Prix du Conseil de Paris (Gr.2) e negli altri casi a Colonia, Baden Baden e Amburgo. Quarto nel Criterium International (Gr.1) disputato a due anni a Saint Cloud, nel Preis von Europa (Gr.1) ad Amburgo (vinto da Jukebox Jury), nel 112° IDEE Hansa-Preis (Gr.2) ad Amburgo dietro, tra gli altri, al piazzato dell'Arc de Triomphe It'Gino e nel St. Leger Italiano (L) a Milano. Non vince molto in carriera, incassando 33.000 euro quale più alta somma provento di una corsa e totalizzando un introito complessivo di 240.000 euro. Viene ritirato in razza in Inghilterra nel 2010 a 6.000 sterline a monta, dopo due anni, essendo stato ignorato in Inghilterra (non si annoverano suoi figli in pista in Inghilterra e Irlanda), torna in Germania dove è reso disponibile a 2.000 euro fino alla stagione 2016 dopo la quale viene ritirato per poi esser reintrodotto nel 2018.
Nonostante le modiche cifre, la sua produzione è estremamente ridotta, appena trentadue prodotti in sette anni di monta, da un'apice di sette prodotti il primo anno di monta a circa quattro/tre prodotti nelle altre stagioni con minimi anche di uno. Almeno venti di questi sono scesi in pista, di cui quattordici vincitori.
Vanta tredici vincitori in piano, tra cui spiccano il tardivo Attentionadventure, sceso in pista 27 volte da quattro a nove anni, 7 vittorie (1.600-3.100 m.), una in Germania e le restanti in Francia, tra cui un handicap di Saint Cloud da 26.000 euro al primo, vinto a otto anni dopo esser stato reclamato per 14.700 euro dopo una vittoria a Compiegne, vince in carriera 150.000 euro, Auen Adventure, 2 vittorie (2.350 m.) a Strasburgo, tra cui un premio da 11.000 euro al primo per un totale di 19.500 euro di vincite. Tra gli altri vincitori, tutti in categoria mediocre (vincitori di premi non superiori ai 5.000 euro al primo), ne abbiamo nove in Germania, tra cui Forever Adventure, 5 vittorie (1.400-2.000 m.) e 46.000 euro di vincite, Zaphiras Adventure, 4 vittorie (1.800-2.200 m) per 23.000 euro di vincite, Platin Lover, 2 vittorie sui 1.950 metri per 16.000 euro di vincite, Art of Adventure, 3 vittorie per 17.000 euro di vincite, Prairie Moonshine, 2 vittorie (2.000-2.200 m.) per 11.300 euro di vincite e Amorous Adventure, 2 vittorie (1.800-1.900 m.) per 16.400 euro; e gli altri in Rep. Ceka: Finest Adventure, in una classe IV di Surany sui 2.400 metri, e il suo fratello pieno Fantastic Adventure, 2 vittorie (2.000-2.200 m.) in classe IV a Most, pluripiazzato in classe II ceka. Piazzato in categoria discreta in Germania Zanini, 11 piazzamenti con un quinto posto in Gruppo 3 in Germania per 11.600 euro di vincite.
Due vincitori su tre scesi in pista sugli ostacoli, entrambi classici in Italia: ZANINI, 6 vittorie tra siepi e steeple in Italia con acuto nel Chiusura (L) a Merano, terzo nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, quarto nel Criterium di Primavera (Gr.2) a Merano e nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), quinto nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) per 66.725 euro di vincite in ostacoli; e FINEST ADVENTURE, 3 vittorie in siepi, due a Merano e una a Surany, tra cui il Premio dei Giovani (L), quinto nel Criterium di Primavera (Gr.2) a Merano.
E' secondo, a cinque anni, in una classe 4 in siepi a Pardubice Fantastic Adventure.
Così nelle undici prove principali
Le Pattern Race
15/08 Premio Creme Anglaise (L), Merano. Euro 9.775, m. 3.800, 5+ anni. 1° L'Estran (66 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Al Bustan, 3° Dusigrosz. (dist: 3.5 - 2,5), p.6, t. 4.47.60, buono.
10/06 Premio Val Passiria (Cond), Merano. Euro 8.925, m. 3.900, 5+ anni. 1° Al Bustan (67,5 A.Glassonbury), Lokotrans, S.Popelka, 2° Il Superstite. (dist: 7), p.5, t. 4.02.10, morbido.
19/05 Premio Val di Non (Cond), Milano. Euro 8.500, m. 3.800, 5+ anni. 1° Zanini (66,5 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Piton des Neiges. (dist: 15), p.8, t. 5.02.40, pesante.
LA TOP TEN DI IPPICAOSTACOLI
A differenza delle prove in siepi per adulti, per lo steeple si contraddistinguevano due grandi protagonisti, entrambi per i colori di Josef Aichner. L'imprenditore altoadesino completava una stagione da sogno aggiudicandosi tutti i Gruppo 1 di stagione e sfiorava l'en plein in tutte le prove classiche, sette, fallendo il solo Mipaaft ex Unire, Gruppo 3, andato a beneficio di Northerly Wind.
Assoluti grandi attori della stagione Notti Magiche e L'Estran. Il primo, alla veneranda età di nove anni, dopo essersi aggiudicato la prima prova di Gruppo nel 2018 nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) proprio davanti a L'Estran, conquistava con inedite prove di testa i primi due Gruppo 1 di stagione, il Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), quest'ultimo con dei parziali record dato lo stato colloso del fondo, e il Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1), intervallati dal successo nello Steeple Chase di Treviso (L), e andava ancora a recitare ruolo da primo attore nel Gran Premio Merano (Gr.1). Tenuto lontano dalla calca da Faltejsek, risaliva posizioni fino a presantarsi minaccioso sui primi e tentare di giocarsi la vittoria nel tratto piano. Chiudeva solo quarto, ma vicino, dietro a due ospiti francesi e al compagno di colori L'Estran. Un ruolino di marcia quasi in odore di record storico, sfumato ai duecento finali del gran premio, ma comunque insuperato nella stagione da altri soggetti e coronato da un totale di cinque vittorie stagionali a farne, senza ombra di dubbio, il cavallo dell'anno per la stagione 2019.
L'Estran, da par suo, rimasto lontano dalle piste per circa un anno, dopo un rientro vittorioso in terra francese, a Dieppe, raccoglieva il testimone lasciato da Notti Magiche e proseguiva a tenere alta la bandiera giallo-nera di scuderia. Si aggiudicava, senza tanti problemi, il Creme Anglaise (L), reagendo al tentativo di rimonta del campione Al Bustan, e approfittava dello scellerato errore di percorso del favorito netto Le Costaud nel Gran Premio Merano (Gr.1) per rimodulare l'andatura in testa al gruppo e portare a termine la prova con ancora benzina nei serbatoi, così da reagire ai tre inseguitori, tra cui il controfavorito francese Viking de Balme, e conseugire il suo primo successo in una prova di gruppo.
Dietro ai due Aichner, pur se apprezzati una sola volta in Italia nella stagione, grazie alle ottime performance nel Gran Premio si distinguevano Amour du Puy Noir e Viking de Balme. Il primo, un allievo di David Cottin, sorprendeva tutti nel Gruppo 1 meranese. Rimasto incollato a L'Estran fino all'arginello grande riusciva a recuperare da un leggero black out per riproporsi, una volta calato, a largo di tutti e piazzare nel tratto piano un generoso speed finale che gli consentiva, in rimonta su Notti Magiche e Viking de Balme, di artigliare un inatteso secondo posto, specie se parametrato alla quota vincente prossima al 50 a 1.
Viking de Balme, alla prima sul tracciato così come il suo interprete e il suo allenatore François Nicolle, non riusciva a capitalizzare lo scellerato errore di Le Costaud e perdeva persino l'argento. Il sauro, laureato nella stagione nel Grande Steeple Chase Città di Deauville (L) a Clairefontaine, forniva comunque una buona impressione, cercando di sferrare l'attacco decisivo a L'Estran in vista dell'ultima senza poi riuscire a rinnovarlo nel tratto piano.
Dietro a questi quattro non si poteva dimenticare il grande beffato Le Costaud. Il sauro di Macaire, in splendida forma in Francia, dove disputava con costrutto il Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1) chiuso all'ultimo piazzamento utile per andare a premio, mettendosi alle spalle campioni del calibro di Total Recall e Storm of Saintly, rispettivamente il favorito del Grand National di Aintree del 2018 e il vincitore del Grande Steeple di Parigi del 2014 e secondo nel 2016, si presentava a Merano col piglio della prepotenza. Forte di una vittoria stagionale in Gruppo 3 ad Auteuil. si collocava in testa siglando parziali record, addirittura inferiori, al momento dell'errore fatidico, di cinque secondi rispetto alla già veloce prova dell'edizione 2018. Bertrand Lestrade, alla prima esperienza in sella nella gran classica italiana, inforcava il corridoio dell'oxer piccolo, invece che dell'oxer grande, e disegnava un'inedita traiettoria a sinistra gettando nello sconforto i tanti scommettitori che avevano fatto crollare la sua quota vincente a 8/5. Un errore che spiavanava la via a L'Estran.
Dietro ai cinque, pur non essendo riuscito a cogliere nessun successo importante, se non la condizionata di blasone Val Passiria, Al Bustan. Il Lokotrans, grandissimo protagonista nelle stagioni 2017 e 2018, pur se in leggero appannamento, si confermava a grandi livelli. Subiva, a ogni modo, i due eroi stagionali di Aichner che gli concedevano, senza inversioni di ruolo, anche l'appello nel Merano. Lo slovacco comunque collezionava due secondi posti nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) e nel Creme Anglaise (L), oltre un quinto posto, in un disperato tentativo di rimonta dalle posizioni siderali, nel Gran Premio Merano (Gr.1). Non male per un cavallo da anni in pista con regolarità e ormai non più una sorpresa nelle prove di cartello.
Northerly Wind mostrava lampi di qualità cristallina, specie sul gradito fondo pesante dove trionfava in pompa magna nel Mipaaft (Gr.3), vincendo in gran controllo e senza mai esser mosso dal suo interprete. Già in forma in primavera a Pardubice, dove conquistava una Listed in steeple, completava la stagione gettando alle ortiche, complice un inciampone in un tratto piano, il Premio Chiusura (L). Costretto a recuperare lunghezze perdute, accorciava gradualmente il divario perduto dal front runner Zanini e lo avvicinava sensibilmente in vista del palo, ma in modo insufficiente per batterlo. Quest'ultimo, eterna promessa mai sbocciata, conquistava così la sua prima pattern race alle porte dei sette anni, a completamento di una stagione che lo vedeva rientrare da oltre un anno di inattività. Impiegato con parsimonia, Zanini riportava quattro vittorie (tre delle quali in steeple) in cinque uscite, alzando bandiera bianca nel Grande Steeple Chase d'Europa dove chiudeva a sette lunghezze da Notti Magiche e a due e mezzo da Al Bustan, facendo accantonare ad Aichner e Vana jr l'eventualità di schierarlo nel Gran Premio Merano.
Sorprendeva poi King Artur, sfumato sul più bello causa infortunio. Il sauro chiudeva secondo nello Steeple Chase di Treviso (L) e soprattutto si aggiudicava, con abile scelta dei tempi orchestrata dallo svedese Niklas Loven, il Durini, fulminando il grande atteso di casa Aichner Il Superstite. Che dire del nove anni ex Magog? Ripescato a Siracusa da Aichner nel 2018 dopo un'assenza dagli ostacoli di tre ani, si manteneva su livelli apprezzabili nella massima categoria non riuscendo però a lasciare l'attesa zampata. Vincitore per dispersione a inizio stagione in condizionata a Pisa, Il Superstite godeva di piena fiducia in scuderia e scendeva in pista in molte delle prove centrali. Atteso al successo nel Durini e soprattutto nel Grande Steeple Chase di Milano, trovava in Notti Magiche un avversario/gregario alquanto ostico. Da ricordare la dirittura di San Siro con i due a sportellare prima dell'ultima siepe con l'acciaccato Il Superstite non capace di allungare nel tratto piano. Si rivelava un po' questo il tallone di achille del figlio di One Cool Cat spesso sulle gambe all'epilogo delle prove. Chiudeva comunque secondo nel Gruppo 1 milanese, lasciandosi alle spalle un Mezajy nel suo apice di forma, ed era ancora secondo nel Val Passiria e terzo nel Miipaft (Gr.3). Azzardato nel Gran Premio Merano non entrava mai in gioco, fornendo anonima prestazione.
Nota di merito per Mezajy, il migliore in casa Favero e da noi già indicato nella top ten del circuito in siepi. Sorprendente a inizio stagione, mai capace di aggiudicarsi una pattern ma spesso a giocarsela, veniva spremuto oltre misura dal suo allenatore che lo schierava tra siepi e steeple in quattordici corse, di cui sette di gruppo, tra le quali cinque Gruppo 1. Nessuno come lui in questo. Pur non essendo stato rispettato, il cavallo, che appariva persino focato sugli anteriori a Merano, disputava prove per tutta la stagione e in tutti i quattro gli ippodromi del circuito italiano, conquistando quattro podi complessivi in prove di Gruppo, tre dei quali di Gruppo 1. In particolare, quattordici giorni dopo aver colto il terzo posto nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) ripeteva il piazzamento anche nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) alla prima assoluta in steeple in Italia. Deludeva sugli ostacoli alti meranesi, eloquenti le venti lunghezze subite da Il Superstite nel Val Passiria (chiuso al terzo posto), pur riuscendo a godere a inizio settembre di un lampo di classe nel Mipaaft (Gr.3), agevolato dal terreno molto pesante, dove riportava un inatteso secondo posto ribaltando il confronto con Il Superstite. Una prova che invogliava Favero a schierarlo, come sua prima scelta, nel Gran Premio Merano. Mezajy correva sui primi ma cedeva, a traguardo molto lontano, venendo fermato poco dopo l'ultimo passaggio del muro, quando ormai era rinculato in ultima posizione.
Se Paolo Favero faticava a vedere la luce nel circuito steeple anziani di prima classe, era una vera e propria comparsa Raffaele Romano. L'allenatore bresciano non riusciva a presentare nessun candidato di qualità, fallendo gli acquisti dei vari Babalshams, Schwarzwald e Menthol che pagavano a caro prezzo il passaggio dalle reclamare francesi alla prima classe italiana. Falliva anche il tentativo di riconvertire in steeple il crosser Silver Tango, poi comunque fortunato artefice di imprese in cross.
1° NOTTI MAGICHE;
2° L'ESTRAN;
3° AMOUR DU PUY NOIR;
4° VIKING DE BALME;
5° LE COSTAUD;
6° AL BUSTAN;
7° NORTHERLY WIND;
8° ZANINI;
9° KING ARTUR;
10° IL SUPERSTITE.
Il programma riservato alle prove in cross per fantini risultava essere estremamente contratto. Appena quattordici corse, quasi tutte riservate alla pista di Merano, su un totale di ventiquattro. Molti dei protagonisti del settore, pertanto, affilavano gli artigli in prove in steeple con risultati, il più delle volte, marginali.
Silver Tango, secondo nell'Amedeo Duca d'Aosta di fine novembre 2018, alle spalle di Triangle d'Or interpretato dalla giovane promessa di casa Satalia, e Opaleo, secondo nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) del 2018, erano i primi a farsi vedere in pista con anonime prove, il primo due volte a Milano sul percoso in steeple e in premi ben frequentati, l'altro passeggiando in uno steeple di Pisa, ben lontano dai primi, e in un cross di Treviso dove subiva l'Aichner di turno Home Please e la femmina montata da Daniele Tonelli Vanessa del Cardo.
Assaggiavano invece il percorso in cross di Milano i due Aichner Broughton e Nando. Entrambi con un passato elitario, ricordiamo il successo nel 2017 nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) siglato Broughton, vincevano palesando tuttavia delle difficoltà di adattamento allo snodatissimo percorso meneghino.
Era Nando il primo dei due a scendere in pista. Il nove anni, quarto nel Gran Premio Merano del 2018, mandava alle ortiche una vittoria ormai conseguita al rientro in siepi in quel di Treviso, scartando sulla penultima siepe, ma si rifaceva in aprile nel Premio Cossato, cross sui 4.000 metri del percorso milanese aperto anche ai gentleman. Lasciato tranquillo nelle posizioni di rincalzo, non anticipava le mosse lasciando assopire le scorribande prima di Lost Monarck e poi di Lunatorio, alquanto arzilli nella prima parte del percorso. La presenza di svariati soggetti amanti dell'andatura, quali anche Vanessa del Cardo e Mentore, determinava un treno di gara alquanto sollecito con conseguenziale frazionamento del gruppo. Lunatorio, davanti, scandiva importante andatura braccato dal Favero Catalaunian Fields (112 a 1), ritrovato dopo i problemi di emorragia patiti a Pisa, quindi l'ospite ceko Hades, Mentore e Nando, uscito dal laghetto con qualche battuta di arresto. Nando, in lunga risalita, beneficiava della parte terminale sulle diagonali lunghe dello steeple e azionava la potenza del suo motore sostenuto da Bartos. Lunatorio e Raf Romano vendevano carissima la pelle ed entravano ancora in vantaggio in retta sotto la minaccia di Hades e di un richiestissimo Nando. Cedeva invece Mentore con Catalaunian Fields più indietro in leggera rimonta. Tre in linea sull'ultima siepe, ma era Nando a trovare la gamba giusta, favorito dalla lunga dirittura. Ai duecento, il giallo-nero acciuffava Hades, mentre tra i due alzava bandiera bianca un onorevole Lunatorio. Nando imponeva poderoso allungo negli ultimi cento metri e rifilava, in pochi tempi di galoppo, quattro lunghezze all'avversario. Terzo si manteneva Lunatorio.
Una vittoria che portava Vana jr a schierare il cavallo nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) con un risultato finale che bocciava di gran lunga l'idea e suggeriva la via del cross meranese.
Hades, atteso a conferme importanti a Merano, veniva invece destinato dalla sua allenatrice Jana Novakova al circuito in steeple svedese dove, tra fine aprile e giugno, riportava due vittorie e un secondo posto sulle piste di Blommeroed e Stromsholm.
L'ultimo grande atteso alla stagione che conta in cross, All About Cossio, dominatore della stagione 2018 col doppio Grande Steeple Chase di Roma (Gr.2) e Nazioni (Gr.2), rientrava a maggio a Merano nel Val di Non con un apprezzabile quarto posto che lo escludeva, verosimilmente vittima di infortunio, dal resto della stagione.
A fine maggio partiva la stagione ufficiale del cross col Premio Anniversario degli Steeple Chases d'Italia, condizionata da 5.100 euro al primo sui 3.500 metri. Fly Filo Fly confermava l'ottima impressione resa a Milano e sbaragliava un interessante campo partenti fatto da un mix di esperienza e di interessanti prospetti da valutare nella nuova disciplina dopo un passato qualitativo in siepi. La prova veniva cadenzata dall'ospite ceko Big Mago, reduce da un secondo posto in una condizionata di blasone a Blommeroed (Svezia). Dietro al nove anni si installavano due debuttanti nella disciplina ma dal valoroso passato: Amaranthus e Alcydon Fan. Il primo, nel 2016, aveva infatti impressionato in siepi quando, a tre anni, aveva strappato cinque vittorie, tra cui Tagliabue (Gr.3) e Premio dei Giovani (L), ottenendo altri piazzamenti in prove da neretto. Il secondo, più anziano, pur vincendo meno, si era invece contraddistinto in steeple, con il secondo posto nel 2014 nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) e il terzo nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) e nell'A.S.S.I (Gr.3) nel 2016.
Restavano più guardinghi i due esperti Silver Tango e Broughton seguiti da Catalaunian Fields.
Amaranthus e Raffaele Romano assumevano presto l'iniziativa e lo facevano di buona lena. Big Mago si manteneva in quota, risaliva invece sui primi Catalaunian Fields, quindi gli altri chiusi da Silver Tango e dal favorito Broughton che Bartos teneva a qualche lunghezza. Al laghetto si discostava Alcydon Fan in evidente affanno nell'attraversare lo specchio d'acqua, seguito dal solo Broughton mai chiamato in causa da Bartos. Amaranthus provava a chiuderla a traguardo lontano, inscenando un tentativo di fuga all'imbocco della piegata di fondo. Sulle sue orme Catalaunian Fields precedeva Fly Filo Fly e Silver Tango. Perdeva contatto anche Big Mago. In vista dell'ultima siepe, Fly Filo Fly, in corda, sfilava Catalaunian Fields e, seguito da Silver Tango, si lanciava in un disperato inseguimento del fuggitivo Amaranthus. L'ultima siepe costava cara a Catalaunian Fields che crollava sull'ostacolo. Fly Filo Fly sullo slancio artigliava e superava Amaranthus in vista del palo. I due finivano intervallati da una lunghezza e un quarto con molto vicino anche un ritrovato Silver Tango. Broughton si limitava a provare la retta di arivo, finendo quinto a gran falcate ma a oltre venti lunghezze dal vincitore e alle spalle anche di Big Mago.
E dunque Fly Filo Fly, modesto saltatore in siepi, con una sola vittoria conseguita a Pisa nel 2018 (oltre una in piano sui 2.000 metri a tre anni), si presentava quale concreto rookie della stagione in cross 2019.
Genealogia Fly Filo Fly: Cavallo italianissimo, di allevamento, nato nel 2014 presso gli allevamenti dell'Azienda Agricola Cansana. Allevatore giovane, ancora a caccia di risultati importanti e col quarto posto di Mc Enroe nel Premio San Gennaro (HpP) a fungere da fiore all'occhiello.
Avviato alla carriera agonistica da Guarnieri, per il quale disputava sei corse, da due a tre anni, vincendo un handicap di minima sul pesante sui 2.000 metri di pisa, prima di passare alla corte di Vana sr.
Inbreeding 3x4 su Northern Dancer e 4x5 su Mr Prospector, generato da una cavalla inedita figlia di Storm Bird e sorellastra della piazzata classica Holyday Lady incrociata col vincitore nell'O'Brien National Stakes (Gr.1) a Curragh e in Listed sul miglio di Newmarket Kingsfort (da War Chant). Stallone, quest'ultimo, operante a 5.000 euro proprio presso l'Azienda Agricola Cansana.
Il cavallo non vanta una grande linea di fratelli (tre di essi vincitori in piano in Italia), pur essendo il nono prodotto della madre e il fratellastro di UL ZINCARLIN, valido stayer, impegnato in gioventù in modeste prove di Corridonia ed esploso a cinque anni, vincitore di 17 corse (1.350-2.800), da due a sette anni, tra cui Roma Vecchia(L), Premio Agnano (HpP) a Napoli e Premio Galileo Galilei (HpP) a Pisa, quarto nel Regione Toscana (L) e sesto in Gruppo 1 nel Premio Roma a tre lunghezze e mezzo dal quarto posto (vincitore di 136.500 euro).
La seconda madre, vincitrice di due corse negli Usa, offre una linea riproduttiva di tutto rispetto sviluppata quasi del tutto negli Stati Uniti. Figlia di Miswaki, ha generato Holiday Lady (seconda in Gruppo 2 e terza in Gruppo 1 e Gruppo 3 negli Stati Uniti) e MY MAIN STARR (vincitrice sui 1.700 metri in Listed negli Stati Uniti) oltre Spirit of Racing (seconda in Listed negli Stati Uniti). Dunque una buona produzione che si aggancia a quattro generazioni francesi riconducibili alla produzione della settima madre di Fly Filo Fly: l'inglese classe 1928 Captain's Fancy.
Blasone nella riproduzione della quarta linea dove spiccano due cavalle capace di farsi valere sia in corsa che nell'allevamento: Norland (seconda nel Prix Saintalary, Gr.1, e madre della duplice vincitrice in Gruppo 2 negli Stati Uniti AMPULLA) e la campionessa DUNETTE, vincitrice nel Prix de Diane (Gr.1), nel Grand Prix de Saint Cloud (Gr.1) e nel Prix du Prince d'Orange (Gr.3) e a sua volta madre dello stallone vincitore in Gruppo 1 FRENCH GLORY.
Sulla linea paterna KINGSFORT non offre grandi spunti né in pista né in linea genealogica. Soggetto precoce e promettente a due anni, con un doppio di vittorie siglate a Curragh sui 1.400 metri, culminate col successo in Gruppo 1 e il passaggio alla corte di Saeed bin Suroor. Infortunatosi a tre anni, è tornato vincente in Listed a Newmarket dopo oltre un anno di inattività e con qualità compromessa.
Trasferito in Italia per la carriera riproduttiva, pur se richiesto dagli allevatori e sostenuto dall'Az.Agr. Cansana, non è riuscito a emergere, vedendo il proprio seme scemare dai 5.000 euro iniziali ai 2.000 euro (somma comunque assai alta per i risultati ottenuti), limitandosi del tutto al territorio italiano. In cinque anni di monta non è riuscito a produrre neppure uno stakes performer, fornendo quale punta un vincitore in Handicap Principale e due interessanti ostacolisti. Tra il 2012 e il 2016 Kingsfort generava 86 prodotti, 64 (il 74%) dei quali scesi in pista almeno una volta, di cui 28 vincitori per una percentuale di 44%. Particolarmente richiesto il primo anno di monta come testimoniano i 30 figli nati, vedeva ridursi il proprio ruolo. Dal secondo anno di monta nascevano 19 figli, a seguire 15 il 2015 e leggera ripresa per la generazione 2016 che vedeva nascere venti prodotti seguita, una volta verificati i risultati in pista dei soggetti nati nel 2013 e 2014, dal crollo a due nel 2017.
Ad aprile 2020 Kingsfort risultava esser stato rappresentato in 884 corse in piano (più otto all'estero), con 82 vittorie conquistate dai suoi ventotto figli, vincitori per una percentuale vittorie in piano del 9,3%. Il soggetto più qualitativo risultava essere Ser Geims, dal quarto anno di monta, per effetto di 3 vittorie (1.700-2.000 m.) tra cui il Carlo Porta (HpP) da 14.025 euro al primo e il Premio dei 3 Anni a Milano, quinto in Listed a Roma per 35.800 euro di vincite. Qualitativo poi King Winnie, dal secondo anno di monta, 5 vittorie (1.500-2.000 m.) tra cui il NBF Lanes Classic-Finale (Hp) a Milano da 11.000 euro al primo, secondo nel Castello Sforzesco (HpP) a Milano per 49.400 euro di vincite.
Vincitori validi di prove comprese tra i 5.525 e 5.100 euro risultavano essere Pellicano Joe, dal primo anno di monta, 8 vittorie (1.400-2.200 m.), con un miglioramento a cinque anni sbocciato col quinto posto nel Signorino (L) e nel Premio Trenno (HpP) per 48.250 euro; Real Deal, dal secondo anno di monta, 7 vittorie (1.500-2.000 m.) per 28.500 euro; Fantastic King, dal primo anno di monta, 2 vittorie (1.800-2.000 m.) per 21.100 euro; Solsbury Hill, dal primo anno di monta, 3 vittorie (1.400-1.600 m.) per 17.300 euro; Albareto, dal quarto anno di monta, 2 vittorie (2.000m.) per un totale di 14.600 euro; e Mc Enroe, dal secondo anno di monta, 3 vittorie (1.500-1.800) con apice in un handicap da 3.400 euro al primo, oltre che il quarto nel San Gennaro (HpP) a Napoli e schierato in sette reclamari francesi (piazzato solo due volte) per 20.245 euro. Qualità, ma poco costrutto, per la maiden Apeiron, quinta a un muso dal piazzamento nel Castello Sforzesco (HpP) corso anche dal fratellastro King Winnie. Del modesto Fragore, 34.900 euro di vincite, il record di vittorie con 10 successi, il più importante dei quali in un handicap da 3.400 euro al primo a Roma, e di corse con 67 uscite.
Sette figli di Kingsfort, dopo essersi esibiti in piano, sono stati destinati alla carriera in ostacoli, ma anche questo tentativo non risultava sufficiente a riablitare lo stallone. Si tratta di soggetti che, in maggior parte, non hanno dimostrato adattamento alla disciplina, tanto che solo due di questi, entrambi vincitori (28,5% degli schierati), hanno preso parte a più di tre prove. 46 sono state le corse interessate (otto di queste in Rep.Ceka) con 7 vittorie, tutte marcate in Italia, per una percentuale del 15,2%. Fly Filo Fly, dal secondo anno di monta, 2 vittorie (una in siepi e una in cross), si rivelava l'unico piazzato in una prova di cartello, migliorando in modo esponenziale col passaggio in cross, secondo nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) sul cross di Merano, secondo anche in due cross classe 3 di Pardubice per 24.500 euro introitate in ostacoli. Più qualitativo in siepi, ma non riuscito mai a conquistare piazzamenti importanti, il pesantista Panta Rhei, dal primo anno di monta, 5 vittorie in siepi con acuto in un discendente di Merano da 6.800 euro al primo per 41.500 euro da aggiungersi alle somme conquistate in piano (vittorioso in una maiden di Roma da 4.675 euro al primo) fino a vantare un bottino di 58.225 euro (il più ricco nella famiglia Kingfort).
Provavano le siepi Prisma Lucente (un quarto e un quinto in categoria di minima) e i non piazzati Jamesia Queen, Candreva, Belvedere e Mc Enroe tutti ricondotti in piano in quanto incerti e non convincenti al salto.
L'appello in vista del Grande Steeple Chase di Roma andava in scena tre settimane dopo dal successo di Fly Filo Fly, in occasione del Giulio Coccia, cross sui 4.100 metri con 5.525 euro in palio al primo classificato.
Broughton, pur perdendo la prima monta di scuderia, era atteso alla riscossa dopo la brutta apparizione sul percorso cross meranese. L'Aichner, accompagnato da Nando, manteneva il ruolo di favorito, di poco sotto la pari, con Amaranthus eletto controfavorito e Silver Tango dato in progresso. Dalla Repubblica Ceka giungeva però la minaccia Kubali. Sei anni, allievo di Radek Holcak, prelevato a tre anni, nell'autunno del 2016, alle aste di Newmarket per 26.000 ghinee, dopo aver mostrato buone qualità e una certa predisposizione alla distanza in piano in Irlanda, culminate con 1 vittoria in dieci uscite in quel di Killarney. Generato da una maiden sorellastra dello stallone vincitore in Gruppo 1 VALE OF YORK, a sua volta generato da una cavalla figlia della sorella piena dello stallone BATSHOOF (duplice vincitore in Gruppo 2 a Curragh e ad Ascot, terzo in Gruppo 1 a York), Kubali aveva dimostrato eccezionali doti al debutto sulla pista in siepi meranese nel 2017. Qualità che lo avevano visto trionfare in condizionata, di quattro davanti a Panta Rhei, per poi sfumare sul più bello nel Criterium di Primavera (Gr.2) chiuso quinto da controfavorito di Santo Cerro. Vittima di un infortunio, aveva dovuto attendere due anni per tornare con regolarità alle corse, cogliendo un successo proprio nel maggio del 2019 su uno steeple di Slusovice in classe 4. Il ritorno a Merano veniva visto con qualche sospetto dagli scommettitori, dati anche gli avversari contrapposti, ai già citati si aggiungeva anche Alcydon Fan, nonostante la griffe Holcak e la monta dello slovacco Lukas Matusky.
Al di là di ogni ragionevole dubbio, Kubali non deludeva i suoi sostenitori. Tranquillo e disinteressato alla corsa, la risolveva "dando un solo parziale in piano, completamente fuori dalla mischia, un grande spunto e una risoluzione dall'ultima al traguardo", sconfessando una genetica, soprattutto sulla linea paterna, tutt'altro che idonea alla carriera da ostacolista da estreme distanze, ma con una modalità in perfetta linea per chi possiede sangue di velocista nelle vene con un'esplosività iniziale dopo la ricezione dal salto dell'ultima siepe non parametrabile a quella degli stayer. Kubali risultava infatti figlio del velocista Approve, soggetto sceso in pista solo a due anni, vincitore in Gruppo 2, dai 1.000 ai 1.200 metri, a York e ad Ascot, pluripiazzato in prove di Gruppo tra cui il terzo posto nel Middle Park Stakes (Gr.1) e il quarto nella July Stakes (Gr.1), ma fallimentare in razza (spedito in Turchia, dopo cinque stagioni di monta in Irlanda a 5.000 euro, un solo vincitore di Gruppo e cinque ulteriori stakes winners: i velocisti WAADY, vincitore in Gr.2 a Meydan e in Gr.3 a Sandown, EL ASTRONAUTE, duplice vincitore in Listed a Cork e a Maisons-Laffitte, secondo in Gruppo 2 a Curragh e terzo in Gruppo 1 a Longchamp, ACCEPTED, vincitore in Listed a Tipperary, terzo in Gruppo 2 a Doncaster, SOPRAN VERNE, vincitrice nell'Ubaldo Pandolfi (L) a Roma e nel Cancelli (HpP) a Milano, quarta nel Regina Elena (Gr.2) nonché sui 1.400 metri SWIFT APPROVAL, vincitore di una Listed a Colonia e SKREI, vincitore di una Listed a Dusseldorf) e del tutto all'asciutto in ostacoli con un solo vincitore in Inghilterra, oltre a Kubali, a fronte di una ventina scesi in pista peraltro da mai piazzati.
Matusky teneva Kubali in coda al drappello che procedeva a moderata velocità guidato da Silver Tango, con gli altri accoppiati l'uno all'altro. Broughton, affidato a Jiri Kousek e munito di paraocchi australiani, modificava il suo schema di gara e si poneva subito in schiena al leader. Più accorto Nando, a centro gruppo in compagnia di Amaranthus, a precedere Alcydon Fan e Kubali. Al laghetto rischiava la caduta Kratochvil che saltava sulla sella di Le Moulleau, ritrovando poi equilibrio e staffe. Broughton andava intanto a spingere Silver Tango, costringendo Pastuszka a incrementare la marcia. I due perseveravano a galoppare nel mirino di Amaranthus. Sporco sui salti, più indietro, Nando su cui Bartos lavorava di braccia e di frusta. Sull'ostacolo che immetteva al verticale, da saltare a mano contraria, Pastuszka scivolava dalla sella di Silver Tango e lasciava la leadership a Broughton, presto infilato da Amarantus e da un vitale Le Moulleau, quindi Nando, Alcydon Fan e un Kubali non ancora entrato nel vivo della manovra. Al liverpool Le Moulleau si sedeva dopo aver superato il primo elemento, intralciando la marcia di Broughton e del gruppo degli inseguitori, tra cui Alcydon Fan anch'esso in affanno sull'ostacolo. Ne approfittavano Amaranthus e Raffaele Romano che guadagnavano qualche lunghezza, presto ricucite sulla curva di pista interna da Le Moulleau, subito ripresosi dalle incertezze. Nella confusione guadagnava qualcosa anche Kubali che risaliva collocandosi nella scia di Nando. Superato il passaggio di strada, Amaranthus emulava la prova di debutto sul tracciato e tentava la fuga da lontano. Romano imprimeva decisa accelerazione. Le Moulleau guidava l'inseguimento braccato dai due Aichner, a qualche lunghezza Kubali, più staccato Alcydon Fan. La fuga non si concretizzava. Le Moulleau sferrava il suo primo attacco al leader all'inizio della piegata finale. Più scomposto Broughton che allargava in modo netto, ponendosi anche lui all'attacco in aggiramento su Nando. Più guardingo Kubali, sempre calmo e quieto in attesa degli eventi. Amaranthus respingeva Le Moulleau, ma vedeva profilarsi alla propria sella Broughton. I due allargavano prima di andare ad attaccare la penultima siepe. Ne approfittava Le Moulleau che si ripresentava all'interno dei due, entrando al comando in retta e trascinandosi dietro Nando. Kubali attendeva invece il tratto piano, limitandosi a restare a contatto e scegliendo la corda qualle terreno in cui imbastire la sua offensiva. Le Mouelleau e Amaranthus prendevano in controtempo il più macchinoso Broughton, affiancato anche da Nando, e tendevano a staccarsi in lotta in vista dell'ultimo elemento. Il grigio Le Moulleau saltava davanti a tutti, ma si profilava un bellissimo epilogo a cinque, complice una difettosa ricezione del leader. Era allora Kubali a far valere la propensione alla velocità, piazzando un parziale irresistibile per gli avversari soprattutto nella sua punta iniziale. Sullo slancio il sei anni prendeva margine decisivo a Broughton e Nando che, dopo aver perso un paio di lunghezze sullo spunto, emergevano a grandi falcate e finivano forti sull'allievo di Holcak che coglieva però la terza vittoria in carriera in ostacoli, qualificandosi quale Approve degenero. Nella volata si rivelava invece inadeguato e stanco Amaranthus. Il portacolori Troger perdeva sei lunghezze in cento metri e terminava rallentato infilato per la quarta moneta da Le Moulleau, che pagava in modo caro il brutto salto finale. Non pervenuto, al sesto, un pessimo Alcydon Fan. Comunque una bella edizione del Coccia che qualificava diversi soggetti quali pretendenti al successo nel primo Gruppo di stagione in cross.
Il primo grande appuntamento della stagione andava in scena il 30 giugno col Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) sui 4.100 metri. I compagni di allenamento Broughton e Fly Filo Fly calamitavano il gioco, approfittando dell'assenza di Kubali, fuori dalla mischia per una leggera indisposizione. Contro i due Vana, Raffaele Romano cercava il progresso di Amaranthus e di Silver Tango. A distanza di sei anni dall'ultima apparizione, tornava in Italia il dodici anni Pareto, un figlio di Rainbows for Live presentato dall'allenatore detentore del titolo Pavel Poles, cinque volte schierato senza piazzamenti nel Velka Pardubicka e su buoni risultati in gran premi in steeple polacchi, con un lontano quinto posto nel Nazioni (Gr.2) nel 2013. Completava il campo dei partenti il Favero Burrows Lane, terzo a sorpresa nel Val di Non ma non ripetutosi nelle uscite successive e non piaciuto in un cross amatoriale vinto da Manolo.
Broughton, munito di paraocchi australiani e affidato a Jan Faltejsek, se la giocava di testa pungolato dall'estremo outsider Burrows Lane, costantemente al suo esterno. Dietro ai due Silver Tango precedeva Amaranthus, Pareto e all'estrema attesa Fly Filo Fly.
Al verticale a mano contraria, Silver Tango rilevava il battistrada. Emergeva rapidamente dal centro gruppo anche Amaranthus che si collocava in seconda posizione davanti a Broughton e Burrows Lane, quindi Fly Filo Fly in risalita e Pareto in coda. Pastuszka aumentava i giri dei motori, ma era Amaranthus, anche a causa di un'incertezza del baio di casa Tanghetti, a sfilare al comando uscito dal passaggio di strada. Romano confermava i precedenti schemi tattici e, in lunga accelerazione, filava via. Fly Filo Fly e Broughton gradualmente e non con poche difficoltà si portavano su Silver Tango solo in vista dell'ultima, mentre davanti il fuggitivo dava concreta impressione di poter risolvere la contesa. Il figlio di Daro Sopran però, ancora una volta, appesantiva l'azione ai duecento finali. All'esterno invece Broughton allungava in modo poderoso e staccava in vista del palo volando via Amaranthus senza subire reazioni. L'Aichner rifilava cinque lunghezze e mezzo al primo dei battuti ovvero Fly Filo Fly che proprio in vista del palo stampava di una testa uno stanchissimo Amaranthus su cui piombava, ancora vitale, anche Silver Tango, quarto a un'incollatura. Pareto deludeva oltre misura ed era solo quinto, senza mai essersi visto, a sedici lunghezze, davanti di dodici a Burrows Lane.
Vana Jr preparava così a puntino il nove anni Broughton, già vincitore in main category in steeple, mettendo in chiara luce la netta superiorità su Fly Filo Fly e gli altri.
Carriera Broughton: Cavallo importante e di estremo valore. Schierato in prove di Gruppo 1 (da non piazzato) nell'olimpo dell'ostacolismo europeo su piste quali Cheltenham, Aintree e Merano, conseguiva nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) la sua terza vittoria classica in ostacoli, preceduta dalle vittorie nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), nel John Smith's Scottish Triumph Hurdle Trial (L) a Musselburgh oltre alla successiva vittoria nella condizionata in cross di Treviso Amedeo Duca d'Aosta, a coronamento di una carriera in ostacoli che lo vedeva trionfare in tutte le discipline. Sceso in pista, da tre a nove anni, in 30 prove in ostacoli, conseguiva 11 vittorie (sette delle quali in Italia), di cui tre classiche e molti altri piazzamenti importanti quali il secondo posto nel Betvictor Summit Juvenile Hurdle (Gr.2) a Doncaster, nel Nazioni (Gr.2) in cross a Merano e nel Creme Anglaise (L) in steeple a Merano, terzo nel Grande Steeple Chase di Merano (Gr.1) e quarto nel Racing Fx Prelude (L) sugli hurdle di Market Rasen per un totale di vincite in ostacoli di 151.747 euro (due terzi dei quali conquistati in Italia). La carriera in ostacoli, peraltro, risultava costellata da infortuni che ne mettevano a rischio la prosecuzione ma non ne minavano la qualità. Il cavallo subiva una pausa di un anno, tra i cinque e i sei anni, per effetto di un infortunio che portava Josef Aichner ad accaparrarsene le prestazioni per la modica cifra di 4.000 euro. Divenuto uno dei più forti saltatori in steeple in Italia, incappava nella primavera del 2018 in una nuova battuta di arresto che lo teneva lontano delle piste per un ulteriore anno.
Un cavallo comunque portatore di un plus che lo aveva portato a essere acquistato da yearling nientemeno che dalla Godolphin per la roboante cifra di 220.000 euro alle aste di Baden Baden; una somma che ne faceva il top price dell'asta e il quinto puledro più caro tra tutti quelli generati nella produzione del padre Teofilo. Pur mostrando qualità, che spiccava in un successo a tre anni in Heritage Handicap di Goodwood sui 2.000 metri con premio al primo di 38.345 euro, e una certa predisposizione alla distanza, Broughton non riusciva a salire sopra la classe 2 e per questo veniva dirottato in ostacoli dopo aver preso parte a 12 corse, con 3 vittorie (2.000 m.) e 2 piazzamenti per 60.700 euro.
Genealogia di Broughton: Dodici generazioni tedesche sulla linea femminile, si tratta di un inbreeding 4x5 su Northern Dancer, allevato in Germania dalla Gestuet Westerberg e generato dall'imbattuto ma fragile Teofilo, un figlio di Galileo vincitore di cinque corse a due anni, tra Inghilterra e Irlanda, con due Gruppo 1 in bacheca sui 1.400 metri per 508.00 euro di vincite.
Soggetto di buona genealogia. Il padre, ad aprile 2020, ha generato 151 stakes performers, di cui 45 vincitori di prove di Gruppo (sedici vincitori di Gruppo 1) vedendo oscillare il proprio tasso di monta dai 15.000 ai 50.000 euro a monta. Tra i vincitori più prestigiosi si ricordano il vincitore del Derby Irlandese (Gr.1) TRADING LEATHER (secondo in tre Gruppo 1), i triplici vincitori di Gruppo 1 australiani HAPPY CLAPPER e HUMIDOR, la vincitrice delle Oaks Inglesi (Gr.1) PLEASCACH, il triplice vincitore di Gruppo 1 a Hong Kong IRISHCORRESPONDENT (autore anche del record di introti con 6.500.000 di sterline di vincite), il vincitore del St Leger Irlandese (Gr.1) VOLEUSE DE COEURS, i duplici vincitori di Gruppo 1 australiano PALENTINO e KERMADEC nonché lo stallone HAVANA GOLD, vincitore nel Prix Jean Prat (Gr.1).
Assai meno importante il ruolo giocato in ostacoli dove, a parte BROUGHTON, non conta vincitori di Gruppo 1 su un totale di circa settanta soggetti esibitesi sugli ostacoli. La quasi totalità degli ostacolisti si è ammirata in Inghilterra e Irlanda, si tratta di soggetti destinati alla carriera di saltatori dopo una prima parte spesa in piano. Sei sono stati i vincitori classici, quattro dei quali in prove di gruppo: LONDON PRIZE, dal terzo anno di monta, 3 vittorie in hurdle tra cui Unibet Elite Hurdle (Gr.2) a Wincanton e Matchbook Imperial Cup Handicap (Gr.3) a Sandown per 80.000 sterline; NADAITAK, dal sesto anno di monta, 2 vittorie in hurdle, tra cui l'Albert Bartlett River Don Novices' Hurdle (Gr.2) a Doncaster per un totale di 23.000 sterline; e TOCORORO, dal quarto anno di monta, 4 vittorie (due in hurdle e due in chase) in Irlanda, tra cui il Ballybritt Novice Chase (Gr.3) a Galway, seconda e terza in Gruppo 3 in chase a Fairyhouse e Tipperary, quarta nel Champion Four Year Old Hurdle (Gr.1) a Punchestown e in Gruppo 2 a Fairyhouse per 70.000 euro.
Sono risultati vincitori di Listed in hurdle TEA IN TRANSVAAL (dal terzo anno di monta, 5 vittorie in hurdle per 41.500 sterline) e KISANJI, portacolori Favero dal terzo anno di monta, 1 vittoria in siepi ovvero nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L), quarto nel Criterium d'Inverno (Gr.2). Piazzati in Listed in hurdle Debdebdeb e Bantam (entrambi a Cheltenham), Teophilus (in Irlanda) e Vimont (terzo in Listed in siepi ad Auteuil).
Ha riportato 1 vittoria in siepi in un handicap da 35.400 euro al primo a Punchestown Pearl of the West.
La linea femminile prende l'avvio con BOCCASSINI, una velocista, figlia di Artan, che ha corso in Germania e Francia risultando vincitrice nel Prix Robert Papin (Gr.2) a Maisons Laffitte e seconda nel Prix Dubois (Gr.3) a Maisons Laffitte, non particolarmente eccelsa in razza. Broughton è comunque fratellastro della vincitrice classica BASTILLE, vincitrice nel LXXXVIII Royale Mares (L) a Milano e del piazzato in Listed locali ceke Buonarroti (poi dirottato con poco costrutto in ostacoli). Risultati questi che hanno portato i prodotti della fattrice a essere acquistati puledri alle aste per somme quali 240.000 ghinee.
La qualità però scema allontanandosi nella linea femminile dove per trovare un vincitore di Gruppo bisogna retrocedere alla quarta madre BRIGIDA, cavalla del 1973 vincitrice delle 1.000 Ghinee Tedesche (Gr.3) e riproduttrice di un'interessante linea che propone il vincitore classico BUENO (plurivincitore in Listed in Germania) e la piazzata classica Bahia Blanca (quarta nelle 1.000 Ghinee Tedesche, Gr.2), oltre una serie di prodotti che l'hanno resa seconda madre di numerosi vincitori classici, tra i quali BERNARDON (vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 in Germania, oltre che in ostacoli), BUDAI (vincitore in Gruppo 3 in Germania e in Listed in Francia), OPINION MAKER (vincitore nel Criterium di Pisa, L) e SIMPLY BRAVE (vincitore in pattern negli Stati Uniti).
Nella riproduzione della sesta padre spiccano poi i vincitori classici in Germania BARBLINA, BESOS e BORIS, quest'ultimo vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3, stallone in Olanda.
Sporadici i soggetti destinati ai salti. Spicca, quale prodotto della sorella piena della madre di Broughton, WHAT ABOUT CARLO, vincitore in Listed in piano in Inghilterra e ivi piazzato in ostacoli (su due uscite) oltre il citato BERNARDON che vanta 34 corse in ostacoli, anche in categoria pattern (mai piazzato), in Inghilterra con 4 vittorie (due in hurdle e due in chase) per 42.500 sterline vinte in prove in ostacoli.
La riapertura era prevista il 27 luglio in una condizionata sui 3.900 metri che proponeva un nuovo candidato ai gran premi di fine stagione. Spiccava infatti l'ex Satalia Brunch Royal, un Sunday Break di origine francese di sei anni, generato da una cavalla piazzata in Listed sui 1.500 metri (a sua volta figlia di una vincitrice in Listed e piazzata in Gruppo 2 sul miglio, sorellastra della madre dello stallone IRISH WELLS) e madre di due stakes performers in piano in Francia. Il baio, portacolori Aichner e reduce da due vittorie in siepi a Milano, dimostrava grande predilezione al tortuoso tracciato di Maia, pur essendo alla prima esperienza in cross. Jan Faltejsek optava per una prima parte di gara tranquilla e fuori dalla mischia, ponendosi alla schiena dei rodatissimi Silver Tango e Fly FIlo Fly, a loro volta preceduti da Catalunian Fields con in coda Amaranthus in un'inedita versione col cuffino. L'allievo di Romano, non semplice da moderare, emergeva subito dalla posizione siderale e al salto del muro in cresta sfilava al comando sancendo subito un ritmo di gara sostenuto. Brunch Royal non stava a guardare, ma palesava qualche incertezza al laghetto che lo faceva di nuovo rinculare in coda al drappello dopo una prima interessante puntata in avanti. Si faceva vedere in avanguardia anche Silver Tango, che si poneva a sostegno del battistrada per superarlo al salto dell'arginello piccolo dove calava vistosamente Catalaunian Fields. Silver Tango acquisiva almeno otto lunghezze di vantaggio dal compagno di allenamento, a precedere Fly Filo Fly e Brunch Royal. Il vantaggio del Tanghetti aumentava, dopo una piegata interna nel circuito cross, complice uno scivolone in un tratto piano di Amaranthus. Era allora Fly Filo Fly a ricucire il gap in vista della gabbia delle staccionate. In terza proseguiva un incerto Amaranthus, brutto su alcuni salti, e sempre a rimorchio Brunch Royal. I quattro affrontavano in fila indiana la curva finale, tenendosi a una lunghezza e mezzo l'uno con l'altro. Ai quattrocento finali, Fly Filo Fly provava a organizzare un primo attacco a un ancora arrembante Silver Tango. Brunch Royal per vie interne sfilava Amaranthus per poi cambiare traiettoria e venire sull'esterno. Silver Tango respingeva Fly Filo Fly, dovendo prepararsi al tentativo di scatto di Brunch Royal. Cedeva Amaranthus. Dirittura di arrivo con Fly Filo Fly, non ancora battuto, che intensificava l'affondo lungo la corda, imitato all'esterno da Brunchi Royal. I due compagni di allenamento chiudevano in una morsa Silver Tango in un epilogo a fruste alzate. Silver Tango tendeva ad allargare sull'esterno arrivando quasi a toccare Brunch Royal. L'Aichner però riusciva a completare il sorpasso e vinceva di una lunghezza. Silver Tango salvava il secondo posto per un'incollatura da Fly Filo Fly. Quarto, rallentato, Amaranthus. Bel debutto in cross per il sei anni di Aichner che si limitava a piazzare il paziale finale risolutivo, dopo aver assaggiato il percorso nelle posizioni di retroguardia.
Vana jr riproponeva il suo allievo l'1 settembre nell'Associazione Arma di Cavalleria su una distanza mai affrontata dal cavallo ovvero sui 5.000 metri con la doppia gabbia di siepi da affrontare. Brunch Royal non deludeva le attese e riportava una seconda vittoria, la quarta consecutiva nella stagione, disponendo del compagno di allenamento Power Zar e rifilando quasi venti lunghezze a Silver Tango. Bartos lo teneva in coda al gruppo, lasciando al controfavorito Silver Tango l'onere di dettare i tempi di gara. Il Tanghetti abbandonava il paraocchi classico per quello australiano e trovava la monta di Raffaele Romano in sostituzione di Dominik Pastuszka. Le posizioni non mutavano neppure dopo aver affrontato, a mano contraria rispetto al Nazioni, la doppia gabbia di siepi, dove i cinque concorrenti superavano la terribile insidia senza incertezze. Brunch Royal guadagnava blandamente posizioni e sfilava in terza posizione all'ingresso del laghetto. Ancora una volta non brillante, doveva respingere Tamas per mantenere la posizione. Dopo il secondo passaggio sul liverpool passava al comando Power Zar, a cui Romano concedeva la corda. Power Zar e Jan Kratochvil tentavano la fuga sul verticale. Brunch Royal aggirava all'esterno Silver Tango, mentre cedevano le altre due "nuove proposte" ovvero il polacco Tamas, quarto a giugno nel Gran National Svedese a Stromsholm, e lo svizzero Manolo, che pagava il salto di categoria dai cross amatoriali (in cui aveva riportato due vittorie consecutive) a quelli di main category.
Superato l'arginello piccolo, si dilatava il vantaggio dei due allievi della famiglia Vana. Ai quattrocento finali, Brunch Royal prendeva l'interno a Power Zar e lo andava ad attaccare. Il portacolori Tania-Vana però reagiva e respingeva inizialmente l'avversario, andando a saltare ancora in vantaggio l'ultima siepe. Nel tratto piano era tuttavia Brunch Royal a far valere la classe. Il giallo-nero rimontava il figlio di Desert Prince e lo lasciava sul passo, infliggendogli quattro lunghezze scarse di distacco. Una vittoria che elevava Brunch Royal a serio candidato alla vittoria nel Nazioni. Terzo, a grave distacco, Silver Tango teneva a bada Tamas.
Genealogia e carriera Brunch Royal: Soggetto frutto di una fitta rete di inbreeding, soprattutto sulla linea femminile. Inbreeding 5x4 su Northern Dancer, generato da una madre costruita su un doppio inbreeding (4x3 Riverman e 5x4 Sir Gaylord) e generata a sua volta da un cavalla frutto di un inbreeding 4x4 su Prince John e 5x5 sia su Princequillo che su Source Sucree.
Erede di dieci generazioni femminili francesi facenti capo all'inglese Ouagla, una fattrice del 1894 poi esportata in Francia, che mettono in luce una qualità piuttosto costante nelle linee prossime a Brunch Royal ma poco orientata alle discipline ostacolistiche.
Brunch Royal veniva avviato alla carriera a due anni dove, dopo aver vinto al debutto sui 1.400 metri a Deauville battendo di una lunghezza un discreto portacolori Rotschild poi vincitore di Listed e pluripiazzato in Gruppo 2 e Gruppo 3, coglieva subito un quarto posto nel Prix Roland de Chambure (L) a Longchamp alla seconda uscita in carriera. Probabile vittima di infortuni, dopo due quarti posti in condizionata a Cagnes-sur-mer nei primi due mesi dell'anno, preceduti da un mancato piazzamento in Listed a Vichy, debuttava in siepi alle porte dei quattro anni agli ordini di Collet. Sceso in pista quattro volte in due mesi, trovava la vittoria a reclamare in siepi ad Angers venendo acquistato da Davide Satalia per 14.500 euro. Raccoglieva nella stagione altri due primi posti, tra cui una vittoria in uno steeple di Aix-les-Bains da 10.560 euro che gli fruttava la punta di 58 punti di rating, e due secondi posti in provincia francese prima di esser esportato in Cekia da Josef Aichner. Schierato col contagocce nel 2018 in Italia, deludeva le attese non riuscendo ad andare oltre un secondo e un terzo posto in quel di Pisa in media categoria, seguiti da mancati piazzamenti in siepi a vendere. Ai box per un anno, rientrava nel 2019 con ben altro piglio e risultando imbattuto nelle sue quattro sortite, sia in siepi che cross, per un totale complessivo di 11.475 euro.
La madre, Princess d'Orange, è stata una vincitrice dai 1.500 ai 1.900 metri da Anabaa, seconda classificata nel Prix Isola Bella (L) che ha generato Prince Mag (secondo nel Prix du Prince d'Orange, Gr.3) e la femmina di Al Maktoum Naadrah, terza nel Prix Melisande (L) e quarta nel Prix de Lieurey (Gr.3).
Valore pressoché simile quello della seconda madre, IRISH SOURCE, un cavalla generata da Irish River vincitrice dai 1.400 ai 1.600 metri con acuto nel Prix de Lieurey (L), seconda nel Grosser Preis von Dusseldorf (Gr.2) e nel Prix Occitanie (L), terza a Milano nel Bagutta (Gr.3) oltre che madre del piazzato in Listed in Francia Liniriso e seconda madre dello stallone valido anche quale riproduttore di ostacolisti IRISH WELLS (duplice vincitore in Gruppo 2 in Francia, secondo in Gruppo 1 a Longchamp nel Prix Ganay) e di SIGN OF THE WOLF (vincitore in Gruppo 3 e Listed in Francia nonché vincitore in ostacoli in Francia).
Qualità anche sulla terza linea con la fattrice Lolly Dolly, da Alleged, vincitrice sul miglio, seconda in Gruppo 3 e terza e quarta in Listed in Francia, madre del velocista ORAGE NOIR, vincitore in Listed in Francia e quarto in Gruppo 1 a Longchamp, e della vecchia conoscenza italiana Sober Mind, terzo in Gruppo 2 a Longchamp e quarto in Listed a Epson, esportato poi presso la Scuola Cavalleria Militare e schierato in Italia in 34 prove in cross, da cinque a sedici anni, con 9 successi (l'ultimo a dieci anni), quarto nel Grande Steeple Chase di Roma e nel Cross Internazionale di Torino.
Due quarti posti in Gruppo 3 in Francia per la quarta madre Lady Gold, da Sir Gaylord, a sua volta generata da una stakes performers francese, pluripiazzata sulla lunga distanza in Gruppo 2 e Gruppo 3.
Il padre SUNDAY BREAK è un cavallo giapponese generato da Forty Niner (da Mr Prospector), vincitore di 4 corse tra cui il Peter Pan Stakes (Gr.2) a Belmont Park, terzo sui 2.400 metri nel Belmont Stakes (Gr.1), nel Wood Memorial Stakes (Gr.1) a Aqueduct e nell'Arcadia Handicap (Gr.2). Operativo in razza negli Stati Uniti per cinque anni, dagli iniziali 8.500 dollari ai 7.500 dollari, preludio del trasferimento in terra francese dove lo stallone è stato operativo, prima della prematura morte, per sei stagioni di monta con tasso calato dai 4.000 ai 2.800 euro.
Nonostante il modesto tasso di monta, si tratta di uno stallone che in Francia si è disimpegnato con buoni risultati sia nella produzione in piano che in ostacoli, con la prima qualitativamente superiore alla seconda. Si ricorda infatti lo stallone NEVER ON SUNDAY, 7 vittorie (1.600-2.000 m.), vincitore nel Prix d'Ispahan (Gr.1) di Longchamp, nel Prix du Prince d'Orange (Gr.3) di Longchamp e nel Prix de Ridgway (L) a Chantilly, secondo nel Gulfstream Park Turf Handicap (Gr.1) e nel Pan American Stakes (Gr.3) a Gulfstream, terzo nel Principe di Galles (Gr.1) ad Ascot.
Buoni risultati anche per FRANKYFOURFINGERS, 8 vittorie (1.600-2.000 m.) in Francia e Arabia, vincitore nell'Al Maktoum Challenge R2 (Gr.2) a Meydan, secondo nell'Al Maktoum Challenge R1 (Gr.2) e in tre Listed in Francia e Spagna, terzo ancora in Listed in Francia, quarto nell'Al Maktoum Challenge R3 (Gr.1) a Meydan. Qualità dalle parti delle femmine DANZA CAVALLO, vincitrice in Listed a Vichy ed esportata negli Stati Uniti dove è seconda nel Flower Bowl Stakes (Gr.1) a Belmont Park e due volte nel Long Island Handicap (Gr.3) ad Aqueduct, e CAVALE DOREE, vincitrice nel Prix du Calvados (Gr.3) a Deauville, terza nelle Breeders' Cup Juvenile Fillies (Gr.1) a Santa Anita.
Vincitrice nel Sanford Stakes (Gr.2) di Saratoga MAYBESOMAYBENOT. Vincitori classici negli States sono poi risultati essere il velocista UNITAS (vincitore di tre Listed), PONZI SCHEME (vincitore di quattro Listed, piazzato in Gruppo 2 e Gruppo 3), BREAK UP (vincitore di due Listed) e SUNDAY GEISHA (vincitrice di una Listed).
8 vittorie (1.200-1.800 m.) in Scandinavia per BROWNIE, con successo in due Gruppo 3 e una Listed norvegesi a Ovrevoll e in una Listed svedese a Jagersro. Vincitore nel St. Leger Ceko (L) e in un'altra Listed locale di Velka Chuchle ALWAYS ON SUNDAY.
In Italia si è comportata molto bene Melody Break, vincitrice sul miglio in una condizionata di Milano da 10.625 euro, seconda nel Seregno (L) a Milano poi naufragata nel Regina Elena e nelle Oaks Italiane.
Nel ramo ostacoli si ricordano ORSIPPUS, vincitore nel Matalan Anniversary 4 y.o. Novices' Hurdle (Gr.1) ad Aintree; e i vincitori in Listed ad Auteuil in siepi ALWAYS MAGIC, terzo nel Prix de Maisons Laffitte (Gr.3) ad Auteuil a valergli la punta di 67 punti di rating; e WE WILL SEE, punta 62 di rating.
Record di introiti complessivi in Francia marcato dall'ostacolista, disimpegnatosi con successo anche in piano, Tom Mix con 326.000 euro, punta rating in ostacoli di 60 punti, plurivincitore di handicap in siepi e steeple di premi da 25.000 euro al primo, tre volte secondo in Listed in Siepi ad Auteuil e Clairefontaine.
Piazzamenti elitari in ostacoli per Katana One, vincitore in siepi a Pau, terzo in due Listed di Auteuil sia in siepi che steeple, quarto nel Prix Congress (Gr.2) sullo steeple di Auteuil per 61 di punta rating, e Sunday a Paris, terzo in Listed a Compiegne in steeple.
Centrava due vittorie consecutive nelle prove preparatorie al Nazioni anche un altro candidato al vittoria nel Nazioni: Amaranthus.
Il primo acuto veniva siglato il 15 agosto in una condizionata sui 4.100 metri che si confermava, per tempo impiegato (4.32.30), sulla medesima cadenza del Coccia e del Grande Steeple Chase di Roma. La risolveva Amaranthus che tornava alla vittoria dopo un'astinenza di tre anni circa. Il baio di casa Troger, per la seconda volta schierato con cuffino, approfittava della caduta del favoritissimo Broughton e aveva la meglio contro le "novità" dalla cekia Power Zar e Almost Human, entrambi al debutto in cross in quel di Merano. Broughton, su cui tornava a salire Josef Bartos, scandiva il treno di gara davanti di alcune lunghezze ad Amaranthus marcato stretto da Power Zar, quindi Marcus Aurelius (frequentatore dei cross di classe II di Pardubice) e in coda Almost Human. Broughton palesava una prima grave incertezza al liverpool, dove invece dimostrava grande agilità Amaranthus che infilava l'avversario imitato nella manovra da Power Zar. I due mantenevano le posizioni con Amaranthus nel suo tradizionale schema di gara e il Tania-Vana, fresco vincitore in uno steeple-cross di Lysa nad Laben di classe I davanti all'ottima Delight My Fire a Tamas e a Pareto, a seguirne le mosse. Romano dettava l'accelerazione dopo il passaggio di strada, mettendo subito quattro lunghezze in cascina. Power Zar guidava l'inseguimento seguito da Broughton, mentre perdevano contatto Marcus Aurelius e Almost Human. "Amaranthus prova anche quest'oggi la lunga fuga all'attacco della piegata conclusiva" commentava Manigrasso. Il margine infatti si dilatava su un richiamato Power Zar su cui si profilava, all'esterno, Broughton che però cadeva sulla penultima siepe. Amaranthus chiudeva così con cospicuo margine e andava a centrare la prima vittoria in cross dopo le cinque ottenute in siepi a tre anni. A cinque lunghezze Power Zar coglieva l'argento, avanti di nove a uno spento Almost Human che si limitava ad agguantare Marcus Aurelius ai cento finali per l'ideale bronzo. "Questa volta, Amaranthus fa tutti i conti giusti" il proclama, tra gli applausi del pubblico, dello speaker meranese.
Il rosso stellato in bianco si ripeteva a sei giorni dal Nazioni dove, in un campo partenti di qualità inferiore ai precedenti ingaggi, risolveva senza patemi, pur gravato da importante peso (dai quattro ai sette chili concessi ai rivali), un discendente sui 3.900 metri. Romano lo teneva a mordere il freno nella prima parte di gara, progredendo gradatamente fino ad assumere il comando sulla piegata di pista interna. Superata la gabbia di siepi, Amaranthus accelerava tirandosi dietro Burrows Lane. Restavano più attardati Home Please, vincitore della prima prova in cross della stagione in quel di Treviso, e Option Be, preceduti dal vecchio Nadat (soggetto ritornato alle corse dopo tre anni di fermo). Amaranthus si scrollava di dosso Burrows Lane e vinceva da rallentato infliggendo sei lunghezze al rivale e venti scarse a Home Please.
"Amaranthus, poco alla volta, sta diventando vero specialista del cross, perché anche oggi viene via sicuro fino al traguardo, nonostante i settantaquattro chili, allungando nel momento topico della corsa" cesellava Manigrasso.
Genealogia e carriera di Amaranthus: Autentica rivelazione a tre anni dove, a sorpresa, si rivelava il dominatore della stagione trovando nel solo Santo Cerro un rivale capace di metterlo in difficoltà. Veniva dirottato in siepi dopo una prima parte di carriera alquanto mediocre in piano, caratterizzata da svariate problematiche alle gabbie, con 1 vittoria sul miglio a vendere in quel di Grosseto. In ostacoli, nella stagione 2016, centrava 5 vittorie e 2 piazzamenti aggiudicandosi Tagliabue (Gr.3) e Premio dei Giovani (L), terzo nel Criterium d'Autunno (Gr.1) dove subiva Santo Cerro e Golden Hello ovvero gli unici due in grado di batterlo nella stagione. A quattro anni rimaneva vittima di un infortunio dopo due uscite in quel di Pisa in cui deludeva le attese piazzandosi terzo nel Criterium d'Inverno (Gr.2), di nuovo battuto da Santo Cerro, e terzo nella Prova d'Assaggio al debutto in steeple. Fermo ai box per quindici mesi rientrava subendo un nuovo infortunio che lo teneva lontano dalle corse per altri nove mesi. Ormai fortemente ridimensionato in qualità, faticava in categoria vendere non riuscendo a fare meglio di un terzo posto a Milano. Raffaele Romano lo provava allora in cross, cercando di costruirgli a sei anni una nuova carriera da protagonista. Il cavallo impiegava cinque uscite prima di cogliere un dittico di successi in condizionata e discendente, ritoccando il curriculum col terzo posto nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3), terzo piazzamento classico del cavallo in aggiunta alle due vittorie classiche maturate a tre anni. A ottobre 2019, per la prima volta in carriera, l'italianissimo Amaranthus lasciava la penisola per prendere parte al Grosser Preis des Cross Club di Maienfeld, Svizzera, dove chiudeva secondo sui 4.800 metri in un premio da 8.500 euro al primo.
Erede di una linea genealogica tutt'altro che trascendentale, in cui spicca la terza madre, una duplice piazzata in Listed in Francia poi madre di Sudden Glory (quarto in Gruppo 2 negli Stati Uniti). Un piazzamento in Listed in Inghilterra anche per la quarta madre, una sorellastra di DACTYLOGRAPHER (primo vincitore di gruppo generato da Secretariat, grazie al successo nel William Hill Futurity Stakes, Gr.1, di Doncaster, terzo in Gruppo 3 a Lingfield e quarto nelle King George & Queen Elizabeth Stakes, Gr.1), poi madre presso l'allevamento di Niarchos di Private View (seconda nel Lydia Tesio, Gr.1, a Roma, terza nel Prix de Malleret, Gr.2, e del Prix de la Nonette, Gr.3, a Longchamp) e di JUNGLE PIONEER (vincitore in Listed negli Stati Uniti); seconda madre di LA TIA (vincitrice in un Gruppo 1 e tre Gruppo 3 americani) e di KIERKEGAARD (vincitore a Roma nel Premio Piazzale, L, due volte secondo nel Di Capua, Gr.1. Stalloncino in Italia).
Amaranthus nasce in Italia presso l'allevamento umbro dell'Azienda Agricola Farina che sceglie per otto delle sue fattrici il modesto stallone DARO SOPRAN, a formare un inbreeding 4x5 su Northern Dancer.
Il padre DARO SOPRAN, fratello pieno del più volte vincitore in ostacoli Dardanelli e fratellastro della campionessa in ostacoli ALMA DE LLAVES (vincitrice della Gran Corsa Siepi di Roma, seconda nel Neni da Zara, terza nel Grande Steeple Chase di Milano e nel Vanoni. Madre del vincitore classico in ostacoli NEROLOTO), è figlio della vincitrice in Gruppo 1 DANZICA (vincitrice nel Regina Elena, Gr.1, seconda nelle Oaks d'Italia, Gr.1, terza nel Lydia Tesio, Gr.1).
Pur correndo 31 volte e dimostrandosi grande specialista dei terreni paludosi, da tre a sei anni, Daro Sopran non riusciva a cogliere alcun piazzamento in pattern race, aggiudicandosi il Premio Primavera (HpP) per un totale di 95.600 euro di vincite. Modesto in razza, ha operato per nove stagioni presso la San Uberto, generando 163 prodotti, uno dei quali mezzosangue, di cui 101 scesi in pista e 59 di questi vincitori nessuno dei quali vincitore in pattern race. Nella sua produzione brillano tre piazzati in Listed e due vincitori in HpP.
Il miglior prodotto generato da Daro Sopran è stata la femmina Casiluca: 94 di timeform inglese, ha corso 43 volte, 5 vittorie (1.200-1.600) e 23 piazzamenti, seconda nel Mantovani (L), nel Jebel Ali Racecourse (HP) e quarta nel Bessero (L) per un totale di 98.800 euro di vincite. Piazzamenti in pattern race, per entrambi un quarto posto nell'Alberto Giubilo (L), per ROCCHETTONE, fratello pieno di Casiluca, poi vincitore in siepi nel Corona Ferrea (L) e secondo in siepi nel Val d'Adige (L), e per Sopran Sanson, 3 vittorie (1.000-1.600 m.) e 17 piazzamenti.
Vittorie importanti conseguite poi da Jakid, 106 corse in carriera (il più in pista), 22 vittorie, tra cui il Premio Fiume (HP) e 41 piazzamenti, secondo nel Rosenberg (Hp) per 104.800 euro di vincite in carriera (somma più alta vinta da un Daro Sopran); e Anfiarao, vincitore del Premio Teatro Greco (HP), secondo nel Criterium Aretuseo (HP) entrambi a Siracusa.
Il prodotto ad aver vinto il maggior numero di corse è stato Sopran Raro con 23 successi e 39 piazzamenti in 89 corse per un totale di 71.000 euro di vincite (terza somma più alta vinta).
Si arrivava così all'atteso Nazioni (Gr.2), giunto alla 75° edizione. Rispondeva all'appello e conquistava il ruolo di favorito Kubali. L'allievo di Radek Holcak, per la prima volta impegnato sulla severa distanza dei 6.000 metri, rifiniva l'appuntamento con un terzo posto in uno steeple-cross di Pardubice di classe II alle spalle del non trascendentale Tiara Man. Mai schierato oltre i 4.100 metri, il figlio del velocista Approve veniva così chiamato a un impegno tutt'altro che facile. Il ruolo di controfavorito veniva conquistato dal veterano e specialista Broughton, forte del successo nel Grande Steeple Chase di Roma. 3 a 1 la quota dell'Aichner, lievemente superiore a quella di Kubali.
Il compagno di allenamento Power Zar, dopo il ritiro di Brunch Royal, guadagnava il ruolo di terzo incomodo. Il dieci anni convinceva gli scommettitori forte di una spiccata predilezione per il tracciato e la lunga distanza. Tornava in Italia, a distanza di quattro anni, Reki, figlio della superba saltatrice Registana (18 vittorie in carriera, con acuto nel Velka Pardubicka e due volte vincitrice in Gruppo 3 a Merano). Il sette anni riproponeva così a Merano il blasone della Wrbna Racing, scuderia ceka vincitrice di due edizioni del Gran Premio Merano con Kolarado (edizione 2006) e Masini (edizione 2004). Interessante saltatore in Polonia, assai ad agio sulle grandi distanze, vincitore nel 2017 della Crystal Cup a Wroclaw e apparso in una gran forma esaltata dal successo, venti giorni prima della scelta di optare per la tappa meranese, nel Wielka Wroclawska a Wroclaw, in Polonia, sui 5.000 metri con premio di oltre 23.000 euro al primo. Una prova in cui erano costretti a fermare soggetti di prima categoria ammirati a Merano quali Sztorm e Haad Rin, mentre subiva dal vincitore ampio distacco la femmina Delight My Fire, in passato piazzata nel Grande Steeple Chase di Milano. Dunque una presentazione buona tanto da far fermare la quota del cavallo a 7 contro 1, poco di più rispetto a Silver Tango. L'allievo di Romano conquistava il ruolo di prima scelta nella scuderia del trainer bresciano che risparmiava Amaranthus per il Grosser Preis des Cross Club Maienfeld, tappa svizzera con 8.500 euro in palio al primo sui 4.800 metri percorso cross, e confermava in sella Dominik Pastuszka.
Completavano il campo partenti, a quota importante, l'infinito Pareto, classe 2007 proveniente direttamente dal Grande Steeple Chase di Roma, e l'estremo outsider Burrows Lane per i colori di Lydia Olisova.
Broughton, accompagnato da Power Zar, assumeva subito il controllo delle operazioni. Sui primi si posizionava Burrows Lane, in anticipo sulla coppia costituita da Silver Tango e Pareto, a precedere Reki e all'estrema attesa, in coda, Kubali con Lukas Matusky.
Al primo passaggio di marrana, sfilava al comando Burrows Lane che, dall'interno, superava i due Vana. Non rispondeva Broughton, sorvolato anche da Power Zar. I due nuovi leader guidavano il drappello senza dettare grande andatura. A ranghi serrati, si usciva sulla curva di fondo per rientrare, a posizioni quasi invariate, sulla pista dopo aver superato il muro in cresta. Era infatti Power Zar a rilevare Burrows Lane con a ridosso Broughton. Si mantenva ancora in coda Kubali, preceduto da Reki che recuperava da qualche esitazione sui salti. Al primo passaggio sul liverpool, Kubali, estremamente brillante, risaliva in quarta posizione, arrivando ad affiancare, all'esterno, Broughton. Sulla curva di pista interna però Matusky lasciava largo il cavallo facendo in modo di ritornare in ultima posizione in schiena a Reki e Pareto. Sulla diagonale dell'oxer grande, Power Zar incrementava l'andatura. Il Tania Vana prendeva tre lunghezze a Burrows Lane, seguito a due da Broughton con ad altrettante Silver Tango. L'oxer grande si rivelava fatale a Kubali. Primo colpo di scena. Il baio da Approve rotolava al suolo. La corsa vedeva così tagliato fuori il suo favorito. In vista della montagnola, sfruttando corsie interne, Alessio Pollioni con Burrows Lane portava pressione a Power Zar venendo però respinto. I sei procedevano ancora piuttosto raccolti con ordine di marcia pressoché invariato fin dal via.
Power Zar andava a disegnare indisturbato l'ingresso alla temibile doppia di gabbia di siepi, seguito da Burrows Lane, Broughton, quindi Silver Tango con all'interno Reki e Pareto.
Silver Tango superava a grande difficoltà il primo elemento e rifiutava di saltare il secondo, estromettendosi virtualmente dalla corsa. Più avanti però, sul terzo elemento, si consumava il secondo clamoroso colpo di scena. I cinque concorrenti, che precedevano il portacolori di Elia Tanghetti, scodellavano tutti e cinque i loro interpreti. "E purtroppo, purtroppo, purtroppo... Succede veramente l'incredibile: nessun cavallo ha saputo saltare il terzo elemento e a questo punto la cosa diventa molto molto complicata, non ci resta che aspettare cosa succederà" commentava Manigrasso. Cinque cavalli scossi in fila indiana procedevano per la pista e consentivano a Dominik Pastuszka di riprendere il percorso. Il fantino polacco, in sella a Silver Tango, riaffrontava la doppia gabbia di siepi e in perfetta solitudine, come già successo nel Richard vinto in sella a Big Riot, andava a ultimare il percorso con tempo mai visto, oltre gli 11 minuti di corsa.
Più indietro, a distacco abissale e lontano dall'occhio della telecamera, riprendevano il percorso gli altri contendenti con Broughton che conquistava la medaglia d'argento, precedendo Pareto, Burrows Lane e Reki.
La Carriera di Silver Tango: Dunque edizione rocambolesca in cui Silver Tango, alla veneranda età di sette anni, conquistava la sua prima vittoria classica. Soggetto assai promettente in gioventù, prodotto di casa Tanghetti, generato nel 2012 dall'inflazionatissimo Mujahid e dall'ostacolista Mamacita Tango, seconda di Auronzo nel Berlingieri (Gr.2). Un cavallo che a inizio carriera aveva trovato in Triple Pursuit un ostacolo insormontabile. Piuttosto restio a centrare la vittoria, ottenuta solo a cinque anni, aveva inanellato un poker di secondi posti nelle prime quattro uscite in siepi. Già impegnato sui salti a tre anni, aveva perso discutibilmente a tavolino il Premio dei Giovani (L), per effetto di un allargamento su Signum regolato in fotografia per una testa, sfiorando di nuovo la vittoria nel Tagliabue (Gr.3) dopo un finale strepitoso con cui, a largo di tutti, aveva recuperato lunghezze importanti al qualitativo Triple Pursuit andandolo ad apparigliare, a velocità superiore, sul palo venendo comunque preceduto di un'incollatura, con Signum, terzo, a quattro lunghezze. Un'esibizione quest'ultima che lo aveva portato a esser dichiarato il favorito nel Criterium d'Autunno (Gr.1), prova principale della stagione per i tre anni. Raffaele Romano aveva provato qua a fare la corsa e, anziché rincorrere, aveva menato le danze fino all'ingresso in dirittura prima di arrendersi al solito Triple Pursuit, che lo aveva agganciato e debellato sull'ultima siepe, tirandosi dietro i meno qualitativi Sbarazzino e Multiplier per un tratto piano che aveva visto Silver Tango chiudere al quarto con quattro cavalli raccolti in poco più di tre lunghezze e mezzo. Qui si interrompeva la prima parte di carriera del pupillo di casa Tanghetti. Fermato da un infortunio, Silver Tango perdeva l'intera stagione dei quattro anni e rientrava dopo 20 mesi di inattività.
Romano, dopo un modesto rientro in ascendente, lo provava sugli ostacoli alti, circuito novizi. Deludente nel Vanoni (Gr.2), si aggiudicava a sorpresa il Pollio dove sfruttava abilmente le vie interne ben interpretato da Romano regolando, in discreto stile, i validi King Artur e lo sfortunato Atalan. L'acuto lo portava a esser schierato con chance nel Richard (Gr.3). Il cinque anni disputava egregia prova, accorto in scia al gruppo dei migliori, si presentava con bel piglio a largo di tutti a fare l'arrivo senza tuttavia intervenire per il discorso vittoria. Chiudeva terzo alle spalle del duo Atalan e Ole Caballero che finivano in stretta fotografia dopo serrato duello, lasciando a tre lunghezze scarse Silver Tango che pagava qualcosa nel tratto piano.
Proposto contro gli anziani e assai gravato al peso, Silver Tango deludeva le attese piazzandosi terzo in discendente, subendo sette lunghezze da Almost Human e Collar an Tie. Otteneva poi, sul pesante, il quarto podio in una prova classica, portando a casa nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) un bronzo a distacco abissale dai primi due, Defit d'Estruval e Ole Caballero, senza mai intervenire.
A sei anni, dopo due deludenti mancati piazzamenti in condizionata sul percorso steeple, veniva avviato in cross. Piuttosto restio ad apprendere il mestiere, debuttava con un quinto posto, a 30 contro 1, nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) senza mai avere argomenti. Al secondo ingaggio, nel Raffaele Ammirato, cadeva al laghetto. Rispedito in steeple, era secondo in una vendere di blasone frequentata dagli ex vincitori classici Company of Ring e High Master, peggiorando performance in ascendente, quarto, contro avversari di inferiore caratura. Il ritorno in cross, nonostante un'altra esitazione al laghetto, lo vedeva trionfale in totale isolamento, con lunghi tratti di corsa percorsi al comando, sui 5.000 metri dell'Associazione Cavalleria che andava a conquistare dopo un poderoso allungo piazzato all'attacco del verticale. Una vittoria che faceva ben sperare l'entourage Romano, che lo proponeva quale prima scelta nel Nazioni (Gr.2). Impiegato in avanguardia, prendeva discreto vantaggio approfittando delle diverse cadute degli avversari, specie dopo l'oxer grande, quando restava in gara seguito solo da altri tre concorrenti. Il baio, come poi farà nel 2019, rifiutava però il terzo elemento della doppia gabbia di siepi, estromettendosi dalla corsa.
Provato sul tracciato di Treviso, vinceva senza difficoltà, sotto categoria, una prova preparatoria al Duca d'Aosta e si ripeteva su buoni standard nel main event veneto senza tuttavia arginare la furia del battistrada Triangle d'Or che conquistava la sua terza edizione del premio trevigiano. Comunque secondo, davanti di un'incollatura a Power Zar, il pupillo di casa Tanghetti concludeva così il 2018.
Il 2019 non lo vedeva compiere gli attesi progressi. Schierato nove volte, con gettoni di presenza anche sullo steeple di Milano (un quarto e un quinto posto in condizionata), subiva in tutta la stagione i protagonisti principali del settore quali Broughton, Fly Filo Fly, Amaranthus, Brunch Royal e Power Zar, senza saper cogliere vittoria. Nostante ciò, approfittando di una debacle collettiva, riportava il Premio Nazioni (Gr.2) conquistando alla sua 31° corsa in ostacoli la prima vittoria classica, un successo che andava a impreziosire un curriculum fatto di altri sette piazzamenti classici, quattro dei quali a podio, per 75.500 euro di vincite. Vincitore del Premio Nazioni (Gr.1), secondo nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2), nel Premio Tagliabue (Gr.3), nel Premio dei Giovani (L) e nel Duca d'Aosta (cond), terzo nel Richard (Gr.3), quarto e quinto nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3).
Genealogia Silver Tango: Inbreeding 3x5 su Northern Dancer, seconda generazione concepita da Elia Tanghetti, su una linea femminile francese che risale fino alla nona madre, tale Polloia, spedita in Francia dall'Inghilterra nel 1919. Una linea che Tanghetti ha avviato con la seconda madre Beransa, figlia di Bering, acquistata nel 1998 per 10.600 euro dopo un quarto posto in siepi a reclamare a Clairefontaine. Cavalla impiegata sia in piano che in ostacoli, vincitrice a tre anni in un handicap da 11.000 euro a Chantilly sui 2.000 metri, poi non replicato e seguito da una lunga serie di mancati piazzamenti a reclamare e in handicap di minima a fungere da preludio al passaggio in siepi. Avviata alla nuova carriera da Collet, ha vinto al debutto a tre anni a Cagnes-sur-Mer, dimostrandosi, con successivi piazzamenti, a particolare agio sulla pista. Soggetto molto regolare e frequentemente in pista, ha riportato numerosi piazzamenti, chiudendo l'esperienza in ostacoli in Francia con 14 corse, 1 vittoria e 10 piazzamenti per 36.000 euro circa di introiti (su un totale di 51.400 euro) e 61.5 di punta rating. Ha corso in Italia dall'agosto del 1998 al marzo del 1999, riportando una vittoria in ascendente sullo steeple di Torino e un quarto posto nel Mole Antonelliana, condizionata da 50.400 euro al primo sempre in steeple, con una vincita complessiva superiore ai 17.000 euro.
La linea genealogica di famiglia non è trascendentale e trova il suo blasone nella settima madre, MISTRESS FORD, plurivincitrice di Gruppo negli anni trenta con successi nel Grand Criterium, nel Prix Robert Papin, nel Prix Morny, nel Prix La Rochette, nel Prix Vermeille e nel Prix Diane. Interessante poi la prole della quarta madre, una figlia mai piazzata di Tanerko venuta alla luce (da una fattrice che non ha lasciato traccia) nel 1972 e che ha generato due vincitori classici oltre a tre vincitori in ostacoli. Spiccano TANSON, 17 vittorie in Francia da tre a tredici anni (1.900-2.500 m) con apice in una Listed di Agen, con un terzo e un quarto posto in altre due Listed a fruttargli 240.000 euro di vincite; e DUKE OF SAD, 6 vittorie in Francia da due a cinque anni (1.200-2.000 m.) con apice in una Listed di Mar Borely, secondo e quarto in altre due Listed in programma sulla medesima pista. Interessanti anche TURKANSA, 4 vittorie tra siepi e steeple, vincitrice in ostacoli ad Auteuil di un premio da 22.000 euro al primo, con eccelsa punta rating di 75 punti e 166.000 euro di vincite complessive, GUITAN, 9 vittorie in ostacoli, sia siepi che steeple, in 24 uscite in prove minori di provincia, e SADIR, 4 vittorie in ostacoli, tra cui un premio da 10.000 euro di Mar. P. Vivaux.
La terza madre, Dictansa, è stata una discreta velocista in Francia, capace di vincere anche sui 2.100 metri, con un ruolino di 10 vittorie in carriera, da due a sei anni, per 106.000 euro di vincite. Promettente a due anni, è stata schierata senza piazzarsi in Gruppo 3 a Longchamp e riproposta in Listed, a tre e quattro anni, senza piazzarsi a Saint Cloud e a Mar Borely. Ha deluso in riproduzione, generando comunque cinque vincitori, due dei quali in ostacoli. Alla già citata Beransa, si ricorda la femmina DICSA, 5 vittorie in ostacoli con apice in una reclamare da 10.000 euro di Auteuil a fruttarle 60 di rating.
Mediocre la produzione italiana firmata Tanghetti. Beransa ha generato quattro prodotti, tre dei quali scesi in pista, due da vincitori. Kris Tango, da Stuck, ha riportato 15 vittorie (1.350-1.900 m.) specializzandosi sulla pista di Tagliacozzo e cogliendo il suo maggior successo a tre anni in un handicap di Varese da 5.100 euro al primo.
Mamacita Tango, madre di SILVER TANGO, ha corso da due a quattro anni, vincendo 2 volte in piano a vendere e in handicap da 3.400 euro (1.800 m.) oltre che tre volte in ostacoli in categoria condizionata, andando a ottenere il secondo posto nel Berlingieri (Gr.2) a Milano. Ritirata in razza a cinque anni, è ritornata a calcare le piste in cinque uscite in steeple, a dieci anni, per ritornare di nuovo a esser coperta e generare quello che, in piano, è stato il suo miglior prodotto: Rock Tango, autore di cinque corse a due e tre anni con 2 vittorie (1.500-1.600 m.), acuto nel Premio Optional a Roma (handicap da 5.525 euro al primo), e 3 piazzamenti.
Il padre di Silver Tango è MUJAHID, stallone classe 1996, genarato da una duplice vincitrice in Listed in Inghilterra (pluripiazzata in categoria e due volte anche in Gruppo 3), tra i più richiesti in Italia dove ha operato presso l'allevamento Besnate dal 2008, dopo sette stagioni di monta in Inghilterra, con tasso di monta passato dagli iniziali 7.000 ai conclusivi 4.500 euro del 2017.
Figlio del blasonato Danzig, prodotto Shadwell, ha difeso i colori di Al Maktoum da due a quattro anni, cogliendo alla prima stagione di corse il suo apice aggiudicandosi sui 1.400 metri di Newmarket il Saudi Arabian Airlines Dewhurst Stakes (Gr.1) con alle spalle soggetti quali Stravinsky ed Enrique. Soggetto più indicato per la velocità, vincitore di altre due prove sui 1.200 metri in classe 4 e classe 3, non è stato capace di ripetersi sul miglio e oltre, scemando di forma e non riuscendo più a vincere neppure in Listed con tre piazzamenti classici costituiti da un secondo posto in Listed a Newmarket, sulla poco gradita distanza dei 2.000 metri, un terzo nelle 2.000 Ghinee (Gr.1) di Newmarket, a una lunghezza da Enrique, e nel Weatherbys Earl of Sefton Stakes (Gr.3) di Newmarket, oltre un quarto nel Champion's Gallery Challenge Stakes (Gr.2) di Newmarket. 123 la sua punta rating inglese a due anni, calata a 117 a tre anni e addirittura a 112 a quattro anni con un bottino di 280.000 euro.
Pur non avendo entusiasmato in pista e non disponendo di grande genealogia, Mujahid ha comunque generato undici vincitori di gruppo in piano, due dei quali in Gruppo 1, oltre quindici vincitori di Listed (dodici dei quali in Italia, uno in Germania e due in Francia)
Il velocista castrone australiano DANLEIGH, dal secondo anno di monta, ha vinto sette pattern race, dai 1.200 ai 1.600 metri, riportando quattro Gruppo 1, due Gruppo 2 e un Gruppo 3 in Australia, secondo in altri quattro Gruppo 1. Successi che hanno portato le vincite in carriera a superare 1.200.000 di sterline con 124 di punta rating inglese a farne il migliore dell'intera produzione.
Successo in Gruppo 1 anche per l'italiana CLEO FAN, portacolori Dioscuri dal decimo anno di monta, 15 corse in carriera, 5 vittorie (1.600-2.200 m.) tra cui Premio Presidente della Repubblica (Gr.1) a Roma, Premio Villa Borghese (L) e Circo Massimo (L) a Roma, e 7 piazzamenti, seconda nel Premio Roma (Gr.1) a Roma, battuta per una corta testa nell'Ambrosiano (Gr.3) a Milano e nel Campobello (L) a Milano e terza nel Federico Tesio (Gr.2) a Milano a sette lunghezze da Dylan Mouth. Vince in carriera 217.000 euro e 111 di rating inglese.
Vanta il secondo più alto rating della famiglia, con 120 punti, il Godolphin - ex Marinopoulos - BALIUS, dal secondo anno di monta, 31 corse in giro per il mondo (non piazzato in Spagna e in Italia nel Premio Roma), da tre a sette anni, con un miglioramento esponenziale dai quattro anni in poi, 10 vittorie (1.700-2.000 m.) tra cui l'Anatolia Trophy (Gr.2) in Turchia, il Daahe Jabel Hatta (Gr.2) a Nad al Sheeba e quattro Listed francesi, pluripiazzato in prove di Gruppo con i secondi posti nella Hong Kong Cup (Gr.1) di Sha Tin e nell'Audemars Piguet QE II Cup (Gr.1) sempre a Sha Tin, piegato di due lunghezze scarse da Archipenko, e il terzo nella Singapore Airlines International Cup (Gr.1) di Kranji a fungere da fiori all'occhiello con un totale di vincite di 1.354.000 euro.
Si deve scendere di sei punti nell'apice del rating inglese, con notevole crollo di introiti, per trovare il terzo miglior prodotto: la femmina TASHELKA, dal terzo anno di monta (allevamento Aga Khan), 7 corse tutte a tre anni in Francia, 4 vittorie (1.600-2.100 m.) tra cui il Prix de la Nonette (Gr.3) a Deauville, il Prix Fille de l'Air (Gr.3) a Tolosa e una Listed a Vichy senza poi piazzarsi in Gruppo 1 per 128.100 euro di vincite. Ritirata in razza ha generato due vincitori classici: TASADAY (tre vittorie in prove di Gruppo francesi oltre due Listed) e TRIBAL BEAT (vincitore di un Gruppo 3 in Irlanda).
STARLARKS, dal quinto anno di monta, è passato dalle prove in classe 4 inglesi a vincere il San Clemente Handicap (Gr.2) di Del Mar e a piazzarsi secondo nel La Brea Stakes (Gr.1) di Santa Anita.
Figurano poi altri tre vincitori in Gruppo 3, uno in Irlanda e due in Australia: la femmina CHEYENNE STAR, ha riportato quattro vittorie classiche (1.400-1.600 m.) di cui due Gruppo 3 a Leopardstown e Curragh e due Listed per 330.000 euro; e gli australiani PARIS PETARD e il velocista estremo MIND YOUR HEAD.
Completano il novero dei vincitori di Gruppo altri tre soggetti italiani tutti laureatesi in Italia: DIRK, dal tredicesimo anno di monta, allevato dalla Quafim, 7 vittorie (1.500-2.000 m.) tra cui Ambrosiano (Gr.3) e Premio del Piazzale (Gr.3) a Milano, secondo nell'Ambrosiano (Gr.3), nel Premio Merano (L) a Milano e nell'Unire (L) a Napoli, terzo nel Premio del Giubileo (Gr.3) a Milano e quarto nel Presidente della Repubblica (Gr.2) a Roma per 138.400 euro; la femmina ACT OF WAR, dal quattordicesimo anno di monta, allevata dalla Razza del Velino, 4 vittorie (1.500-2.200 m.), da due a tre anni, tra cui Regina Elena (Gr.3) a Roma e Premio Andred (HpP) a Pisa, non piazzata nelle Oaks (Gr.2) e nel Cumani (Gr.3), per 86.275 euro; e BEST TANGO, dal nono anno di monta, allevato da Elia Tanghetti, 4 vittorie (1.200-1.600 m.), da due a tre anni, con apice nel Parioli (Gr.3) a Roma, secondo nel Vittorio Riva (L) a Milano e quarto nel Berardelli (Gr.3) a Roma, senza piazzarsi nel Derby di Roma per 84.700 euro di vincite.
Tra i piazzati classici si segnala Kurtiniadis, dal secondo anno di monta, plurivincitore in prove di gruppo locali e pluripiazzato in Gruppo 1 in Turchia e ivi stallone presso il Jockey Club Turco.
In Italia, nelle prove in piano, sono scesi in pista dal 2004 a fine maggio 2020 qualcosa come 264 cavalli, oltre due mezzosangue e una cavalla scesa in pista solo in ostacoli per un totale di 267 figli di Mujahid, 193 dei quali risultati nel complesso vincitori. In piano, tra i purosangue, si sono visti 264 cavalli, di cui 190 vincitori (notevole percentuale del 71,9%) per un totale di 6.105 corse di cui 879 risultate vincenti per una percentuale assai qualitativa del 14,4%. Sedici sono stati i vincitori classici, quattro dei quali in prove di Gruppo, uno di questi in categoria Gruppo 1 e gli altri, come abbiamo visto, in Gruppo 3. A essi hanno fatto seguito altri tredici piazzati in prove classiche, di cui quattro in prove di gruppo, e otto ulteriori vincitori in Handicap Principali, per un totale di ventinove stakes performer..
Spicca BACCHELLI, dal settimo anno di monta, allevato dalla Nordovest, ha preso parte a 31 corse da due a sette anni, 13 vittorie (1.800-2.800 m.), tra cui sei Listed ovvero G.P. D'Italia (L) a Milano, Villa Borghese (L) a Roma, (L), due volte il Roma Vecchia (L) a Roma e Coppa d'Oro di Siracusa (L), oltre il Premio di Lombardia (HpL), 11 piazzamenti, secondo nel Botticelli (L), Unire (L) e terzo nel Memorial Faraci (L) a Siracusa. Ha preso parte senza piazzarsi a Derby Italiano (Gr.2) e St. Leger Italiano (Gr.3). Vince in carriera 192.800 euro, secondo per introiti della famiglia Mujahid in Italia. Poker di Listed marcato da BREX DRAGO, undicesimo anno di monta, prodotto di casa Massimo Dragoni, 20 corse in Italia, da due a quattro anni, prima di andare a correre a cinque anni a Meydan e poi in Inghilterra (10 corse, 2 piazzamenti a Meydan e 1, in classe 3, a Lingfield) e infine, col passaggio da Marco Botti a Peter Dunne (acquistato a sei anni per 18.000 ghinee alle aste di febbraio), avviato agli ostacoli da sei anni fino agli otto in Irlanda (24 corse tra hurdle e chase in Inghilterra e Irlanda, 3 vittorie in hurdle con apice a Kilbeggan in un premio da 12.320 euro). In Italia ha riportato 9 vittorie (1.400-1.800 m.) di cui quattro in Listed con successi nel XXVI Criterium di Pisa (L), Premio d'Estate (L) a Milano, Marchese Ippolito Fassati (L) a Milano e Premio Signorino (L) a Roma, 8 piazzamenti, secondo nello Sbarigia (L) a Milano, terzo nel Circo Massimo (L), quarto nel Gran Criterium (Gr.2) a Milano e nel Premio del Piazzale (Gr.3) a Milano, quinto in tre Gruppo 3 tra cui il Parioli. Vince in Italia 136.017 euro + 27.000 euro all'estero (per le prove in piano).
Doppietta da neretto per CLOSE YOUR EYES, dal quattordicesimo anno di monta, Allevamento Deni, 5 vittorie (1.500-2.200 m.) tra cui Criterium Femminile (L) a Roma e Terme di Merano (L) a Merano, quattro ulteriori piazzamenti in Listed con un secondo, due terzi e un quarto per 100.500 euro di vincite.
Hanno vinto una Listed: il velocista dal tredicesimo anno di monta PENALTY, 12 vittorie (1.000-1.500 m.) con acuto nel Criterium Nazionale di Milano (L), secondo in quattro Listed, terzo in una quinta oltre che nel Primi Passi (Gr.3) e nel Tudini (Gr.3) per 150.153 euro di vincite in carriera; VALVIBRATA, ottavo anno di monta, 9 vittorie (1.600-2.100 m.) tra cui l'Archidamia (L) a Roma, due volte seconda e una quarta nelle edizioni successive, seconda anche in una terza Listed, vincitrice altresì nel Perretti (HpP) a Roma e nel Soragna (HpP) a Napoli per 143.200 euro; la velocista MUSA GOLOSA, dal secondo anno di monta, 5 vittorie (1.200-1.500 m.) con acuto nel Pandolfi (L), seconda nel Regina Elena (Gr.2) e Sergio Cumani (Gr.3) a Milano, non piazzata nelle Oaks Italiane (Gr.1) vince in carriera 148.100 euro; DEMETEOR, dal nono anno di monta, 13 vittorie (1.500-2.400 m.) con acuto nel G.P. d'Italia (L) a Milano e due volte nella Coppa dell'Arno (HpP) a Firenze, piazzato in sei Listed, quinto nel Derby Italiano (Gr.2) per 207.000 euro di vincite a farne il più lucrativo della famiglia; QUIZ EVOLUTION, dal decimo anno di monta, 10 vittorie (1.000-1.600 m.) con apice nel Criterium Nazionale (L) a Milano, terzo nel Primi Passi (Gr.3) per 114.616 euro; EKIN, dal quarto anno di monta, 8 vittorie (1.000-1.200 m.) con acuto, da ultimo cavallo del campo, a cinque anni nel Premio Certosa (L) a Milano e nell'Aldo e Renato Ricchi alla Solidarietà Sociale (HpP) a Roma, un quarto posto in Listed e pluripiazzamenti in HpP per 115.311 euro di vincite; PEREGO, dal dodicesimo anno di monta, 4 vittorie (1.000-2.000 m.) tra cui Premio Signorino (L) a Roma, cinque volte piazzato in Listed per 69.000 euro; VALLECUPA, dal decimo anno di monta, 2 vittorie (1.400-2.400) con successo nel Giovanni Falck (L) a Milano, terza nel Berardelli (Gr.3) a Roma, piazzata in Listed in Germania. Non piazzata nelle Oaks Italiane, vince in Italia 45.730 euro; e MICKAI, dal decimo anno di monta, 5 vittorie (1.800-2.200 m.) con apice nella Corsa dell'Arno (L) a Firenze, nel Carlo Porta (HpL) e nel Galileo Galilei (HpP) a Pisa per 80.500 euro.
Si segnalano in Italia altri tredici piazzati classici, di cui quattro in categoria di Gruppo ovvero Smoking Joe, terzo nel Derby Italiano (Gr.2), secondo e quarto in Listed, il velocista Velvet Revolver, secondo e quarto nel Premio Umbria (Gr.3) a Roma, terzo nell'Omeoni (Gr.3) a Milano, piazzato in Listed in Italia e Francia, Amante Latino, terzo a due anni contro gli anziani nel Chiusura (Gr.3), nel Parioli (Gr.3) quarto nel Primi Passi (Gr.3) e piazzato in tre Listed, vanta il terzo valore introiti con 192.000 euro di vincite; e Menuhin, vincitore del Premio Lombardia (HpP) e del Premio Firenze (HpP), secondo nel Carlo D'Alessio (Gr.3) e pluripiazzato in Listed, ha corso senza piazzarsi il Derby Italiano.
Tra gli altri piazzati in Listed si segnalano Candiani Street (vincitore del Nearco, HpL), Blindman (vincitore del Premio Capannelle, HpP), Zubat, Persefone, Mujas, Fujico, Brutal Force, Lovely Smile e Furia Ceca. Vincitori di Handicap Principali sono risultati essere Changeling (Soragna e Città di Grosseto), Top Experience (Fiume e Livorno, con record di corse con 160 uscite in Italia), Konradin (Castello Sforzesco), Natty Zaja (Goldoni), Empedocle (Mergellina), Miraglia (Barbaricina), Musicante di Breme (Livorno) e Royal Dreamer (Agnano).
Assai meno indicato nel circuito ostacoli dove ha comunque generato 25 vincitori, di cui 19 tra Irlanda e Inghilterra, di cui solo tre vincitori di gruppo: l'ottimo KHYBER KIM, dal primo anno di monta, triplice vincitore di Gruppo con acuti nel Dick Francis Aintree Hurdle (Gr.1), nell'International Hurdle (Gr.2) a Cheltenham e nel Greatwood Handicap Hurdle (Gr.3) a Cheltenham con un bottino di 362.000 sterline, l'italiano SILVER TANGO, e l'occasionale ASTRO BENIGNO, allievo di Paolo Favero, dal decimo anno di monta, detentore del maggior numero di vittorie in ostacoli in Italia (6 vittorie) con acuto nel Tagliabue (Gr.3) a Merano, quarto nel Richard (Gr.3) in steeple per 50.000 euro di introiti.
E' risultato vincitore di una Listed in hurdle da 14.500 euro a Wetherby CALLISTO MOON, dal terzo anno di monta. Piazzamenti da neretto per Zilcash, dal secondo anno di monta, secondo nel Ballymore Properties Leanington Novices Hurdle (Gr.2) a Warwick, e To Arms, dal secondo anno di monta, quarto nel Ballynore Ontario Tower Novices Hurdle (Gr.2) a Chepstow. Tre vittorie in hurdle per l'italiano Brex Drago, tra cui un premio da 12.320 euro a Kilbeggan (Irlanda), secondo in un premio da 29.500 euro a Naas.
In Italia si sono cimentati in ostacoli ventidue figli di Mujahid, uno dei quali apparso solo in ostacoli, sei soli i vincitori (27,2%) per un totale di 194 corse e 22 vittorie con percentuale di successi del 11,3%.
A parte SILVER TANGO e ASTRO BENIGNO, in Italia sono da menzionare la steepler Nelly Darrier, dal decimo anno di monta, detentrice in Italia del maggior numero di corse disputate (37 corse), 3 vittorie, tra cui uno steeple a Milano da 12.750 euro al primo, seconda nel Creme Anglaise (L) a Merano e quarta nell'A.S.S.I. (Gr.3) a Merano per 56.145 euro di vincite; e il routiner Rio Apache, dall'undicesimo anno di monta, 5 vittorie in siepi (massimo in discendente da 4.675 euro al primo) e terzo nel Criterium d'Inverno (Gr.2) a Pisa e nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L) per 54.200 euro.
Vincitore di due prove in siepi, tra cui una condizionata da 6.800 euro a Merano, Patelli, dal settimo anno di monta, altresì quarto Criterium di Primavera (Gr.2) a Merano. 4 vittorie nei cross per amatori per Tequila Tango.
Mujahid è stato inoltre utilizzato per due incroci multirazziali generando due anglo-arabi sardi. Il migliore è risultato essere Rijahid, dal nono anno di monta, 9 vittorie (1.500-2.200 m.) tra cui il G.P. d'Italia dell'Anglo-Arabo (cond) a Grosseto da 5.525 euro al primo. L'altro soggetto, fratello pieno del primo, è stato Paga da Bere, 2 vittorie (1.750-1.800 m.) tra cui una condizionata di Grosseto da 3.400 euro al primo.
La strada verso l'ultimo grande appuntamento stagionale, l'Amedeo Duca d'Aosta di Treviso, proseguiva ancora a Merano, il 27 ottobre, nel Premio Sergio Gori. Condizionata sui 4.100 metri in cui Broughton si confermava in gran spolvero e regolava, dopo averne suguito le mosse lungo tutto l'arco del percorso, Power Zar con un secco e deciso parziale nel tratto piano conclusivo. Il portacolori Aichner concedeva senza grande affanno quattro chili all'avversario e rifilava otto lunghezze abbondanti a Babalshams, finito terzo alla prima esperienza sul tracciato. L'allievo di Romano correva in modo parsimonioso e giungeva all'epilogo a battere, con ampio margine, lo stanco Burrows Lane. L'allievo di Favero seguiva le mosse del battistrada Power Zar, ma fletteva sulla piegata finale per poi piantarsi in retta.
I due compagni di allenamento si sfidavano di nuovo nel Duca d'Aosta, a Treviso, il 26 novembre.
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Se procediamo a ritroso scopriamo tuttavia come un'anonima linea diventi una linea di primissimo livello. Alla lontana spicca infatti una genealogia nobiliare, tedeschissima per linea materna ultrecentenaria che risale all'importata in Germania (dall'Inghilterra) nel 1894 Alveole. Tredici generazioni tedesche che toccano l'apice con la sesta madre Almyra, cavalla fondamentale per l'evoluzione e la storia della razza del purosangue. Si tratta infatti della quarta madre del caporazza numero uno del nuovo secolo, GALILEO, nonna degli stalloni ANATAS (vincitore in Gr.1) e ANNO (vincitore in Gr.2) e tris nonna della vincitrice dell'Arc de Triomphe URBAN SEA (poi madre di Galileo), a sua volta generata da Allegretta. Una linea questa che traccia un passaggio centrale e fondamentale per l'evoluzione dell'ippica mondiale. Un crocevia che fissa il punto più alto e che nobilita le origini della famiglia di Al Bustan, garantendo risultati apprezzabili anche in ostacoli grazie all'attività riproduttiva dello stallone ANTUCO (vincitore in Gr.3), figlio della sesta madre di Al Bustan, poi padre dello steeple chaser eletto cavallo dell'anno in Germania nel 1988 COGNAC. Un apice che sfiorisce presto nell'albero genealogico del futuro vincitore del Gran Premio Merano 2017 fino a confondersi in una serie di generazioni piuttosto anonime a partire dalla terza madre. La quarta madre infatti, ALARIA, rilancia l'importanza della famiglia con il suo titolo di puledra tedesca dell'anno nel 1978, grazie a successi nelle Oaks Tedesche (Gr.2) e nelle 1.000 Ghinee Tedesche(Gr.3), un livello non troppo riscontrato dalla successiva produzione, con un vincitore in Gruppo 2 (ALL TOPO) e un secondo in Gruppo 3 (Antic Boy).
Crollo qualitativo dall'inedita Albenga (la terza madre) fino ad Avera, con pochi elementi degni di menzione e nessuno di questi campione. Tra i soggetti da ricordare sono meritevoli di citazione gli zii di Al Bustan Abalon e Arbaletta, rispettivamente secondi in Germania in categoria Gruppo 3 il primo e Listed Race la seconda.
AL BUSTAN
(Foto Arigossi).
Il 30 giugno arrivava il giorno della verità. Al Bustan e Zanini rinnovavano sul buono la loro sfida nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1), premio in cui era chiamato a confrontarsi anche il trionfatore della prima parte di stagione Notti Magiche. 4.600 metri del percorso sullo steeple grande in cui tastare i polsi dei vari candidati. Era Al Bustan, su cui veniva confermato Andrew Glassonbury, a conquistare il ruolo di favorito, piuttosto netto, a 7/5. 2.16 a 1 la scuderia Aichner con Bartos che preferiva Zanini a Notti Magiche. Su quest'ultimo saliva Jan Faltejsek, per la quarta monta diversa nelle ultime quattro uscite, a dimostrazione della duttilità e della facile interpretazione del cavallo.
Completavano il campo partenti altri due allievi di Vana sr ovvero il Jokr Almost Human e il portacolori della Stall Grimminger Saxo Sol, rispettivamente quotati sulle lavagnette a 15 e a 18.
Notti Magiche, piuttosto sudato, ripeteva il cliché di corsa che lo aveva eletto vincitore in Gruppo 1 a Milano. Faltejsek lo lanciava, a buona cadenza, al comando. Sulle sue tracce, nell'ordine, Saxo Sol e Zanini, a precedere Al Bustan e, in coda, Almost Human. Popelka contro la famiglia Vana il leit motiv della corsa. Treno di corsa piuttosto sfilacciato e posizioni inalterate fino alla diagonale che portava all'ultimo passaggio davanti alle tribune. Al Bustan provava a emergere dalla retroguardia per incunearsi per vie esterne e portarsi nella scia di Notti Magiche. Rispondevano all'allungo Saxo Sol e Zanini, lasciando a qualche lunghezza, in coda, Almost Human. Sulla curva di Marlengo, Zanini e Al Bustan approfittavano del leggero allargamento di Saxo Sol e lo sfilavano lungo lo steccato. I due acceleravano vistosamente e sul doppio travone aggredivano Notti Magiche. Non tenevano il passo Saxo Sol, poi fermato, e Almost Human. Sul muro i tre grandi attesi saltavano su una linea. Era tuttavia Al Bustan il più convinto attaccante. Notti Magiche, di dentro, rispondeva all'avversario, mentre perdeva qualche battuta Zanini per ripresentarsi dopo l'arginello grande. Notti Magiche, davanti, ripartiva dimostrandosi ancora ampiamente vitale. Al Bustan non riusciva a restargli attaccato e vedeva profilarsi al suo interno Zanini, che lo superava di almeno una lunghezza prima dell'ultima siepe. Nel tratto piano finale, Notti Magiche manteneva importante ritmo e non concedeva margini agli avversari. Glassonbury deviava Al Bustan lungo lo steccato e veniva premiato dal poderoso allungo del nove anni che rimontava Zanini e lo debellava di quattro lunghezze abbondanti. Notti Magiche però manteneva sul palo due lunghezze e mezzo con uno speed di poco inferiore alla puntata offerta dal Lokotrans.
Seconda vittoria in Gruppo 1 in carriera per Notti Magiche che scacciava qua ogni dubbio circa la propria adattabilità allo steeple grande di Merano e conseguiva, battendo il campione uscente Al Bustan - comunque artefice di buona prova - il suo miglior risultato da incastonare in una già blasonatissima carriera. 5.55.90 il ragguaglio cronometrico. "Impresa, forse, da altri tempi. Tutta in testa, tutta ad andare. Jan Faltejsek porta al palo questo cavallo, Notti Magiche, da stagioni intere sempre lì, sempre a combattere, in siepi e in steeple" commentava Manigrasso. Jan Faltejsek completava un poker di successi indimenticabile nel meeting dei gran premi di fine prima parte di stagione, aggiudicandosi nel week end anche la Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1), il Criterium di Primavera (Gr.1) e il Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) rispettivamente con Stuke, Edidindo e Borughton, cui faceva seguito il secondo posto nel Vanoni (Gr.2) su Pessac.
NOTTI MAGICHE
e il suo proprietario JOSEF AICHNER
al rientro dopo il trionfo nel
GRANDE STEEPLE CHASE D'EUROPA
(Foto Arigossi).
Dopo la pausa estiva, le ostilità riprendevano col botto per ferragosto col tradizionale Creme Anglaise (L) sui 3.800 dello steeple piccolo. "Ridimensionato" Zanini e incapace di cogliere successi in main category Il Superstite, Josef Aichner rispolverava, in vista del Gran Premio Merano, un altro pezzo grosso della scuderia. Rientrato con vittoria in una condizionata in steeple da 10.000 euro al primo a Dieppe, si rivedeva in Italia, a oltre un anno dalla precedente esibizione, L'Estran. Sei anni da Linda's Lad, acquistato da Aichner dopo una vittoria a reclamare in siepi ad Auteuil, nell'ottobre del 2017, per 24.000 euro, debuttava sul difficoltoso tracciato meranese col ruolo di antagonista del solito Al Bustan. Un passato importante, secondo nel 2018 sia di Notti Magiche, nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), sia di Martinstar (poi vincitore nel 2018 del Grande Steeple Chase di Milano), nel Durini, oltre che vincitore a quattro anni in una qualitativa condizionata in steeple a Pau, quarto nel Prix Fleuret (Gr.3) e quinto nel Prix Jean Stern (Gr.2) sullo steeple di Auteuil. Un prospetto che suscitava curiosità e speranze.
Appoggiato al gioco risultava essere anche Northerly Wind, allievo di Pavel Tuma molto cresciuto dopo il passaggio sugli ostacoli alti, di ritorno in Italia dopo la vittoria nel 2017, a Milano, nel Lainate. Grande specialista dei terreni faticosi, debuttava a sette anni sulla pista di Maia forte della bella affermazione, in giugno, nel Cena Predsedy Poslanecka Parlamentu (Ln) a Pardubice e, l'anno precedente, nel 115° Grosses Heinrich Vetter-Badenia (L) sullo steeple di Mannheim, Germania, dove aveva rifilato oltre venti lunghezze al valido e locale Falconettei.
Rientrava inoltre il sei anni Dusigrosz, allievo Vana sr per i colori Joly, vincitore nel 2018 nel Premio Richard (Gr.3), davanti di quindici lunghezze a Piton des Neiges, e terzo nel Vanoni (Gr.2), preceduti, a quattro anni, dall'affermazione nel Criterium di Primavera (Gr.2). Soggetto estremamente valido in piano in Polonia, dove era stato importato dalla Francia, soprattutto sulla lunga distanza con affermazione a tre anni, contro gli anziani, nel St Leger Polacco (Ln). Nonostante l'importante curriculum, la quota del rientrante, assente dalle pista da undici mesi, si assestava sul 10 a 1. Più alte le quotazioni di Bugsie Malone, fresco acquisto in Inghilterra di Radek Holcak, un nove anni plurivincitore in classe 3 a Kempton e a Fontwell, e del polacco Imphal, compagno di allenamento di Al Bustan vittorioso a maggio in uno steeple-cross di classe 3 a Pardubice, non piazzato nei successivi due ingaggi in categoria superiore.
La corsa, che si svolgeva sul terreno buono, vedeva, suo malgrado, Bugsie Malone assumere l'onere di scandire l'andatura, davanti a Northerly Wind, L'Estran, a precedere gli altri chiusi da Imphal. Ritmo assai moderato con drappello raccolto. Bugsie Malone, indisturbato in avanguardia, andava progressivamente a incrementare i giri. L'accelerazione tagliava dai giochi Imphal che non teneva il ritmo, perdendo lunghezze sulla diagonale discendente che immetteva al passaggio davanti alle tribune. Northerly Wind e Jan Faltejsek approfittavano dell'allargamento di Bugsie Malone, dopo il salto del talus, per tentare di rubare la corda al battistrada che tuttavia respingeva l'affondo. Sull'esterno si manteneva L'Estran con Al Bustan, di dentro, che tentava vanamente di rubare il tempo e la posizione a Dusigrosz.
Sul muro della dirittura opposta a quella di arrivo, L'Estran e Joe Bartos andavano all'attacco di Bugsie Malone e, all'interno, lo superavano tirandosi dietro Northerly Wind. A contatto, Al Bustan e Dusigrosz tentavano anch'essi di intervenire. Bugsie Malone, molto largo al verticale, apriva la porta a L'Estran e anche ad Al Bustan su cui Andrew Glassonbury pitturava lucrativa traiettoria interna. Più sulle gambe Northerly Wind in anticipo su Dusigrosz. Sull'arginello grande Al Bustan tentava di restare negli scarichi di L'Estran. I due apparivano più brillanti rispetto agli avversari. In terza posizione, tuttavia, perseverava Bugsie Malone, faticavano invece gli altri due con Northerly Wind davanti a Dusigrosz. In dirittura di arrivo, L'Estran rendeva vana ogni ambizione di Al Bustan e allungava addirittura nel tratto piano, portando a tre lunghezze e mezzo il margine di vantaggio. Vibrante lotta per la terza moneta con Bugsie Malone che veniva piegato ai duecento finali da Northerly Wind, male in ricezione sull'ultima siepe, e soprattutto da Dusigrosz che, arroccato in corda, concludeva con importante parziale finale artigliando il bronzo a due lunghezze e mezzo da Al Bustan.
"C'è un nome nuovo nella schiera dei buoni steepler. Questo L'Estran prende un buon posto nella gerarchia degli anziani con questa franca vittoria, la quarta in carriera" commentava, a ragione, Manigrasso. Un'affermazione che convinceva non poco il team Aichner che riteneva sufficiente la preparazione in vista del Gran Premio Merano e dirottava L'Estran, con in gradi di capitano, al grande appuntamento senza ulteriori tappe di avvicinamento. Ne mutuavano il programma anche Al Bustan, Dusigrosz e Bugsie Malone. Più incerto risultava invece essere Tuma, non troppo convinto dalla corsa di Northerly Wind.
Il figlio di Saint des Saints si rivedeva infatti all'opera nel M.I.P.A.A.F.T. (Gr.3), ex Unire ed ex A.S.S.I., sui 3.900 metri del percorso grande, l'8 settembre, a ventuno giorni dal Merano. In soccorso dell'allievo di Tuma arrivava la pioggia che rendeva lo stato del terreno molto pesante. Una condizione di corsa che aggradava e aumentava non poco le chance del baio di origini francesi.
Aichner provava nell'occasione due ulteriori soluzioni in aggiunta alla candidatura de Il Superstite. Dopo aver recitato ruolo assoluto nei main event in cross, riproponeva il vecchio gladiatore Broughton, terzo nel Gran Premio Merano (Gr.1) del 2017 e vincitore nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) nel 2017, la cui destinazione restava ancora incerta tra Merano e Nazioni. Nella mischia anche il meno convincente Accelerator, sesto a Dieppe in condizionata e terzo, a sedici lunghezze da Northerly Wind, nel Cena Predsedy Poslanecka Parlamentu (Ln) a Pardubice, prove precedute da due affermazioni in primavera a Milano in modesta categoria.
Paolo Favero, sostituito da Eliza Marganska causa squalifica doping, dopo la mediocre esibizione nella Gran Corsa Siepi d'Italia, confermava in steeple Mezajy.
Nuova pedina invece in casa Raffaele Romano che provava, tramite Gabriele Agus, il nuovo acquisto Troger Menthol, acquistato in luglio a reclamare a 13.000 euro dopo un terzo posto ottenuto in siepi a La Teste de Buch. Cinque anni sulla carta fuori categoria, vincitore di due corse in siepi nella provincia francese a reclamare o assimilabile, secondo tuttavia in giugno nel Grande Steeple Chase di Dax, prova da 23.000 euro al primo, a sette lunghezze dalla vecchia conoscenza italiana Prince Sumitas. Una prestazione che invogliava l'acquisto di Troger, anche alla luce di una genealogia da saltatore puro. Fratellastro di Achour, vincitore nel Gran Premio della Città di Nizza (Gr.3) sullo steeple di Cagnes-sur-Mer e in Listed in siepi ad Auteuil, terzo in Gruppo 3 e piazzato nei primi quattro in sei Listed francesi, figlio di una cavalla allevata dalla Scuderia Centrale, vincitrice in Francia di otto prove in ostacoli tutte a reclamare, a sua volta generata dalla vecchia conoscenza italiana, colori Wolfi, Mante Jolie (sette vittorie in ostacoli in Italia, seppur in categoria modesta), cavalla sorellastra di un altro saltatore apprezzato in Italia ovvero Reste a Nous (nove successi in ostacoli in Italia, secondo nel Vanoni e nella Gran Corsa Siepi di Pisa). Questo il campo di partenti di un ex Unire meno riuscito e meno qualitativo del Creme Anglaise, ma comunque di valore.
Northerly Wind tendeva ad assumere il comando delle operazioni, accompagnato da Accelerator. Ritmo ridotto, tanto da portare Menthol, brillante su fence e riviera, a sfilare all'esterno per ritrovarsi in testa al gruppo salvo poi lasciare la leadership al rappresentante di casa Charvat. In pancia al gruppo, con paraocchi australiani, gravitava Broughton presto superato da Mezajy con Il Superstite all'estrema attesa.
All'oxer grande cadeva un fin lì brillante Menthol, bello anche sul doppio travone. Il cavallo saltava corto e di traverso l'insidioso ostacolo, franando a terra. Perdeva posizioni Accelerator, anche lui non brillante sull'oxer e in poche battute superato da tutti. Erano allora Mezajy e Broughton a proporsi in scia a Northerly Wind. Posizioni congelate fino a metà della dirittura opposta a quella di arrivo dove, saltato il muro, Bartos muoveva deciso su Il Superstite che si infilava tra Northerly Wind e Broughton per tentare di andare ad attaccare in prima posizione il verticale. Northerly Wind rispondeva tuttavia all'affondo e manteneva la corsa interna. I tre, molto vicini, affrontavano il salto quasi venendo a contatto e con vicino anche Mezajy. La ressa costava la corsa a Broughton su cui perdeva le staffe e ne risultava sbalzato Jan Kratochvil. Northerly Wind, intanto, rubava, in piegata, una lunghezza a Il Superstite che manteneva una lunghezza abbondante da un Mezajy comunque vitale. Più discosto e inapace di intervenire Accelerator. Senza particolare affanno, Northerly Wind guadagnava margine da Il Superstite, a sua volta con comodo divario da gestire dal tentativo disperato di Mezajy. Northerly Wind, tutto in mano, vinceva in modo netto, dilatando oltre misura nel tratto piano. Il Superstite, in grave affanno, appesantiva in modo vertiginoso l'azione ai duecento finali e veniva travolto da Mezajy. Vittoria di sette per Northerly Wind che forniva, aiutato dal terreno, una convincente prestazione, riscattandosi dalla battuta di arresto nel Creme Anglaise. "Autorevole successo per Northerly Wind, vedremo se sarà riproposto per il Merano" il congedo dalla cronaca di Manigrasso.
La Genealogia di Northerly Wind: Grande investimento di Jiri Charvat che lo acquista, a due anni, alle aste Arquana per 47.000 euro. Genealogia da campione di ostacoli, dove spiccano i nomi di assoluti capofila quali il padre Saint des Saints (leader in Francia nel 2014 e nel 2019), il nonno paterno Cadoudal (leader in Francia nel 1997, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003 e 2004), il nonno materno Poliglote (capofila in Francia nel 2010, 2012, 2013, 2015 e 2016) nonché il bis nonno materno, sulla linea femminile, Mansonnien (leader in Francia nel 2005, 2007 e 2008). Classico per quel che riguarda gli inbreeding. 5x4 su Northern Dancer e 5x5 su Val de Loir. Quest'ultimo viene definito dalla penna di Gianoli "un grandissimo corridore, dall'azione facile e vigorosa, vincitore del Derby francese, del Grand Prix di Deauville, terzo nell'Arc de Triomphe, laureato del Grand Prix de Saint Cloud, quarto nel King George & Queen Elizabeth Stakes. Fu un buonissimo cavallo, compatto, dotato di bello scatto ma non sufficiente per districarsi in situazioni complesse, uno specialista dei 2400 metri e soprattutto di quelli di Longchamp." Buona anche in riproduzione, Val de Loir, figlio di Vieux Manoir nato nel 1959, fu capofila dei riproduttori francesi nel 1973 e nel 1975, oltre che capofila quale riproduttore di fattrici in Inghilterra e Irlanda nella stagione 1981.
Sulla linea femminile si contano sette generazioni francesi che risalgono all'ottava madre Foretaste, nata in Inghilterra nel 1938 e sorellastra dello stallone KINGSTONE.
La madre di Northerly Wind, Las Ventas, è un figlia di Poliglote, sorella piena della piazzata in Listed sulle siepi di Auteuil Grandissime, che ha corso solo in siepi, a tre anni, vincendo al debutto e ottenendo tre piazzamenti successivi con due secondi posti in Listed ad Auteuil, battendo cavalli che poi si sono rivelati vincitori classici. Buona qualità ma poca assistenza nella fortuna. Northerly Wind è stato il suo primo prodotto, seguito dal vincitore in siepi e due volte secondo in Listed in siepi Polimix.
Grande qualità in ostacoli anche sulla seconda linea materna. VIEN DE REINE, seconda madre di Northerly Wind, è stata una figlia di Mansonnien dall'alto rating, 73 punti, vincitrice nel Prix Edmond Barrachin (Gr.3) in steeple ad Auteuil, seconda in steeple ad Auteuil nel Prix Jean Stern (Gr.2) e nel Prix Fleuret (Gr.3), terza nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1) e nel Prix La Perichole (Gr.3). Molto qualitativa anche in razza, dove ha generato tre vincitori classici: il chaser TERREFORT, vincitore nel Mildway Novices' Chase (Gr.1) ad Aintree, nello Scilly Isles Novices' Chase (Gr.1) a Sandown, secondo nel JLT Novices' Chase (Gr.1) a Cheltenham e nel Denman Chase (Gr.2) ad Ascot, terzo nel Trial Cotswold Chase (Gr.2) a Cheltenham e in una Listed in steeple ad Auteuil, il chaser VINO GRIEGO, duplice vincitore in Listed in chase ad Ascot e Sandown, secondo nel Byrne Group Plate (Gr.3) sul chase di Cheltenham, e TARUMA, vincitore in Listed sulle siepi di Auteuil.
E' inoltre seconda madre di SAINT SONNET, fratellastro al 75% di Northerly Wind essendo stato concepito con l'incrocio di linee offerto da Saint des Saints, vincitore in Listed sulle siepi di Auteuil per un rating di 69 punti, e di Chic Name, plurivincitore in chase di classe 3 in Inghilterra, secondo nel Future Champions Finale Juvenile Hurdle (Gr.1) a Chepstow, quarto nel Prix Alain du Breil (Gr.1) ad Auteuil e nel Prix de Maisons Laffitte (Gr.3) ad Auteuil, quinto nella Gran Corsa Siepi dei 4 Anni di Auteuil (Gr.1) ad Auteuil.
La qualità in ostacoli è ancora viva sulla terza madre, una vincitrice di due prove in siepi, ad Enghien e Dieppe, che ha generato, oltre la campionessa VIEN DE REINE, altri tre vincitori in ostacoli in terra francese. La quarta madre, mai esibitasi in ostacoli e maiden in piano su 10 corse, ha dato i natali al prurivincitore in ostacoli DEEP CARE, vincitore in Listed ad Auteuil in Siepi e terzo nel Gran Premio della Città di Nizza (L) a Cagnes-sur-Mer con un rating di 69 punti.
Per trovare soggetti qualitativi in piano bisogna invece risalire alla produzione della quinta madre dove troviamo il vincitore in una Listed del 1986 da 77.000 euro al primo negli Stati Uniti NASIB e la femmina GOOD TO BEAT, cavalla nata nel 1977, vincitrice sui 2.100 metri di Saint Cloud nel Prix Penelope (Gr.3), seconda nel Prix de Flore (Gr.3) sempre a Saint Cloud e quarta nel Prix Vanteaux (Gr.3) a Longchamp. Ritirata in razza ha generato lo stallone GRAND FLEUVE, vincitore in Francia e Stati Uniti con apice nel Prix André Baboin (Gr.3) a Mar.Borely, secondo nel Prix Ganay (Gr.1) a Longchamp e in due Listed francesi, terzo in Gruppo 3 a Chantilly.
Grandissima predisposizione al salto viene anche dal padre SAINT DES SAINTS, prosecutore della prolifica e ricca linea in ostacoli riconducibile a Cadoudal. Generato da una vincitrice classica in piano da Pharly, vincitrice nel Prix Malleret (Gr.2) e nel Prix de Sandringham (Gr.3), a sua volta sorellastra di LE BALAFRE, vincitore nel Prix Jean Prat (Gr.1), e di LOU PIGUET, vincitore nel Prix de la Jonchere (Gr.3), secondo nel Prix de la Foret (Gr.1), Saint des Saints ha preso parte da allievo di Guillaume Macaire a quattordici corse, da tre a quattro anni, disimpegnandosi sempre in ostacoli ad Auteuil, con un ruolino di sette vittorie, quattro delle quali ottenute a quattro anni in pattern race tutte in siepi, sotto la distanza dei 4.000 metri, a fruttargli un rating di 79 punti: Prix Amadou (Gr.2), Prix Sageris (Gr.3), Prix de Pepinvast (Gr.3) e Prix Jacques d'Indy (Gr.3). Vincitore in carriera di 432.000 euro, otteneva altri prestigiosi piazzamenti quali il secondo posto nel Prix Alain du Breil (Gr.1) e nel Prix de Maisons Laffitte (Gr.3), quarto nella Gran Corsa Siepi dei 4 Anni di Auteuil (Gr.1) in cui chiudeva la propria veloce carriera. Ritirato in razza in Francia nel 2003 vedeva lievitare, negli anni, il proprio tasso di monta dagli iniziali 4.500 agli attuali 15.000 euro, somma che veniva toccata nel 2017 e confermata nei successivi anni così da farne uno degli stalloni più onerosi nel circuito National Hunt con prodotti venduti alle aste Arquana anche alla somma di 250.000 euro. Ha generato una lunga serie di campioni esclusivamente in ostacoli, si contano al momento qualcosa come sessantacinque vincitori classici, tra i quali abbiamo contato sette vincitori in Gruppo 1 con vittorie in premi main category quali la Gold Cup di Cheltenham, il Grande Steeple Chase di Parigi e la Gold Cup Irlandese. Si segnalano tra questi soggetti DJAKADAM, duplice vincitore in Gruppo 1 in Irlanda nel John Durkan Memorial Punchestown (Gr.1), tre volte secondo nella Punchestown Gold Cup (Gr.1) prova da 162.000 euro al primo, oltre che nella Gold Cup di Cheltenham (Gr.1) e in altri due Gruppo 1 irlandesi a fruttargli 664.000 sterline; QUITO DE LA ROQUE, vincitore di sette pattern race in Irlanda e Inghilterra, tra cui due Gruppo 1 ovvero il Growice Champion Novice Chase (Gr.1) a Punchestown e lo Champion Chase (Gr.1) da 84.000 euro al primo a Down Royal oltre il Mildway Novices' Chase (Gr.2) ad Aintree per un totale di 338.000 sterline di introiti; QUEL ESPRIT, vincitore nella Hennessy Gold Cup (Gr.1) di Leopardstown da 92.000 euro al primo; STORM OF SAINTLY, detentore del record di vittorie con 17 successi, duplice vincitore in Gruppo 1 e di cinque Gruppo 3, per un totale di 10 affermazioni in pattern race a valergli un introito da 1.855.000 euro con acuto da 382.500 euro nel Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1), cui faceva seguito un secondo posto nel medesimo premio; WHETSTONE, vincitrice nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1) ad Auteuil per un totale di sette affermazioni in pattern race tra siepi e steeple con una vittoria in Gruppo 2, tre in Gruppo 3 e due in Listed tutte marcate ad Auteuil per un totale di 658.000 euro di vincite; FUSIL RAFFLES, vincitore nello Champion Four Year Old Hurdle (Gr.1) a Punchestown, oltre che in due Gruppo 2 in Irlanda e Inghilterra; GOLIATH DU BERLAIS, vincitore nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1) e in altre tre pattern race in steeple di Auteuil, di cui un Gruppo 2 e due Gruppo 3 per 536.000 euro di vincite.
Degno di menzione per il 1.100.000 euro di vincite, secondo più ricco della famiglia, SAINT PALOIS, vincitore di sei pattern race, tra cui cinque prove di gruppo (un Gr.2 e quattro Gr.3) sullo steeple ad Auteuil, tre volte secondo in Gruppo 1 per due volte nel Prix La Haye Jousselin (Gr.1) e nell'altra occasione nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1) ad Auteuil. Si segnalano inoltre SAINT PISTOL, 653.000 euro di vincite, vincitore in Gruppo 3 in steeple ad Auteuil, a podio in ulteriori sei pattern race col terzo posto nel Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1) a fungere da fiore all'occhiello; il mezzosangue MONPILOU, vincitore in Gruppo 3 in siepi ad Auteuil e in quattro Listed in siepi, a podio in dieci pattern race (otto delle quali di gruppo) col terzo posto nel Prix Alain du Breil (Gr.1) per 634.000 euro di vincite; KOBROUK, vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 ad Auteuil in steeple, tre volte secondo in Gruppo 1 sul medesimo tracciato per 575.000 euro; SAINT MACAIRE, vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 sullo steeple di Auteuil per 503.000 euro di vincite; e LATERANO, vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 sullo steeple di Auteuil, secondo nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1).
In Italia, dove si ammiravano appena sei figli, spiccavano RAJASTHAN, mediocre in Francia ma vincitore nel Grande Steeple Chase d'Italia (Gr.2) a Merano, secondo nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), NORTHERLY WIND, vincitore nell'Ex Unire (Gr.3) a Merano, nel 115° Grosses Heinrich Vetter-Badenia (L) a Mannheim e nel Cena Predsedy Poslanecka Parlamentu (Ln) a Pardubice, secondo nel Premi Chiusura (L) e quarto nel Creme Anglaise (L) a Merano per un totale di 64.000 euro, e SAINTE SAONE, distanziata dal primo al secondo posto nel Premio dei Giovani (L) a Merano per aver deviato su Live Your Life, poi duplice vincitrice in Gruppo 3 ad Auteuil per un totale di 12 vittorie in 19 corse a fruttarle 330.000 euro di introiti.
Dunque, per la disciplina, una delle linee più affascianti tra quelle fin qui analizzate.
NORTHERLY WIND
e MEZAJY in un salto
durante il PREMIO MIPAAFT
dove finiranno primo e secondo.
(Foto Arigossi).
Nonostante la vittoria nel Mipaaft Pavel Tuma non dischiarava partente Northerly Wind al 80° Gran Premio Merano dove invece confluivano i due battuti dal figlio di Saint des Saints, ovvero Mezajy e Il Superstite cui si aggiungeva il caduto Menthol. Dal Creme Anglaise confermate le adesioni dei primi tre classificati, L'Estran, Al Bustan e Dusigrosz, oltre il quinto piazzato Bugsie Malone.
Presente anche Notti Magiche, alla caccia di una storica e inedita tripletta nei Gruppo 1 in steeple italiani, su cui veniva confermato in sella Jan Faltejsek. L'erede di Montjeu rifiniva l'appuntamento con un rientro a metà agosto in una condizionata in siepi di pregevole qualità, dove terminava terzo, a contatto, davanti ai validi Aztek e Dangerous Gleam. A questi otto candidati venivano aggiunti due estremissimi outsider, quali Return Flight (mai oltre il quinto posto nella stagione, pur se schierato a vendere) e il quarto di casa Aichner Big Fly chiamato a cercare di infastidire, in avanguardia, il favorito netto della prova. Ruolo quest'ultimo che veniva ricoperto dal detentore in carica del titolo ovvero il francese Le Costaud, atteso quale scatenato front runner della prova. Quotato a 8/5 sulle lavagnette, il sauro allievo di Guillaume Macaire si presentava forte di un'intensa preparazione primaverile che lo aveva visto trionfare nel Prix Robert de Clermont (Gr.3) sullo steeple di Auteuil, prestazione seguita dal secondo posto nel Prix Murat (Gr.2) di Auteuil, dopo una lotta a due con il soggetto poi risultato vincitore, lasciando il terzo a venti lunghezze scarse di divario. Uno stato di forma che lo aveva portato ad affrontare, a metà maggio, il Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1), prova da 369.000 euro al primo. Venti al via, con diversi soggetti tra i migliori al mondo, Le Costaud aveva riportato un blasonato settimo posto, utile ad artigliare l'ultima moneta remunerata dal montepremi (20.500 euro) battendo campioni del calibro di Total Recall (elemento schierato sia nella Gold Cup di Cheltenham sia, col ruolo di favorito, nel Grand National di Aintree) e di Storm of Saintly (vincitore, anni prima, proprio del Grande Steeple Chase di Parigi). Lasciato a riposo per quattro mesi, Le Costaud rientrava a inizio settembre con una vittoria netta sulle siepi di Auteuil. Eloquente il rating francese di 78 punti, un livello di rado toccato da cavalli poi scesi a misurarsi in Italia, che ne faceva uno tra i più forti cavalli in assoluto tra quelli ammirati a Merano nel dopo Or Jack.
L'allievo di Macaire veniva accompagnato nella trasferta italiana da altri tre connazionali, il più pericoloso dei quali risultava essere Viking de Balme, sellato dal grande rivale di Macaire, ovvero François Nicolle, che aveva però di contro la scarsa conoscenza della pista. Sia il cavallo che l'allenatore e anche il fantino, Theo Chevillard, risultavano essere al debutto a Maia, aspetto non di poco conto data la difficoltà del percorso. A indurre gli scommettitori al gioco, con quota crollata a 5 a 1, appena sotto a quella della scuderia Aichner eletta a 4 a 1 quale controfavorita dell'asso di Macaire (col doppio L'Estran-Notti Magiche a tenere banco), il trionfo riportato il 22 agosto nel Grande Steeple Chase di Clairefontaine (L), che il sauro, dieci anni figlio di Cachet Noir e, sulla linea femminile, nipote di Mansonnien e bis nipote Cyborg, rifiniva di sei lunghezze abbondanti su un campo di partenti di diciassette unità. Un buon elemento, secondo nel 2017 nel Prix Rigoletto (L) ad Auteuil, rientrato su buoni livelli dopo una pausa di quasi due anni. Un curriculum di tutto rispetto, tuttavia non paragonabile al valore di Le Costaud, come suggerito dal rating di 64 punti (contro i 78 dell'avversario). Di caratura inferiore gli altri due ospiti ovvero Amour du Puy Noir, altro dieci anni da Ballyngarry, caduto nell'edizione del 2017, specialista del tracciato belga di Waregem, con una punta rating non trascendentale di 58 punti che lo portava a essere ignorato al gioco (47 a 1), peraltro all'asciutto da vittoria da oltre un anno e presentato da David Cottin in forza di un terzo e un quarto posto in siepi a Clairefontaine, e il sette anni Dourdour, fresco del trionfo in Svizzera, ad Aarau, nel Gran Premio di Svizzera (L) da 21.100 euro al primo, preceduto da tre mancati piazzamenti in steeple in Francia con un rating anch'esso basso ancorato ai 57 punti.
Credenziali che non convincevano gli scommettitori più orientati sulla classe di Al Bustan, secondo ad ampio disacco di Le Costaud nell'edizione 2018 e primo l'anno precedente, giocabile a 9 a 1. A 13 a 1 considerazione per Dusigrosz. Fiducia in Raf Romano e Menthol, nonostante la caduta nella preparazione e il modesto rating francese di 57 punti, a 15 a 1. Stellari gli altri, tra i quali Bugsie Malone a 37 a 1, Dourdour a 39 a 1, Mezajy a 47 a 1 fino al 73 a 1 di Return Flight, seconda scelta Favero, a fungere da estremissimo outsider.
La Genealogia di Le Costaud: Tipico esempio di ostacolista, figlio di Forestier, cavallo in grado di offrire stamina da vendere, a sua volta generato da un richiestissimo stallone per gli accoppiamenti funzionali a creare futuri saltatori. Stiamo parlando di Nikos, generatore dei vari NONONITO (vincitore in Gr.1 e Gr.3 e ottimo siepista con 82 di rating in ostacoli), il mostro MASTER MINDED (vincitore di dodici corse di gruppo in ostacoli in Inghilterra, nove delle quali di Gr.1 con l'acuto del Seasons Holidays Queen Mother Champion Chase, a Cheltenham, con vincita di 250.000 euro circa), BEACH BAR, OMBRE D'ESTRUVAL, SANS LIMITES, NUMERO SPECIAL, NAGGING, POSITIVE THINKING etc etc tutti vincitori in pattern in ostacoli in Francia. Assai meno qualitativa la prole di Forestier, un soggetto generato da una sorellastra di due piazzati in pattern race e cioè PONTEPISCOPIEN (vinncitore a quattro anni di una Listed sui 3.000 metri piani di Chantilly) e FORT SAGANNE (piazzato due volte in Listed Race in ippodromi francesi sulla lunga distanza e secondo in Gruppo 2 a Madrid), ma soprattutto nipote di PAYSANNE, cavalla fondista vincitrice nel 1972 del Prix Vermeille (Gr.1) a Longchamp e del Prix de Minerve (Gr.3) a Chantilly, piazzata tre volte in categoria Gruppo 1. Sceso in pista 17 volte, Forestier riportava 8 vittorie, con gli acuti sui 3.000 metri nel Prix Vicomtesse Vigier (Gr.2) a Longchamp, dove fulminava il futuro stallone National Hunt Westerner, e nel Prix Maurice de Nieuil (Gr.2) a Maisons Laffitte dove batteva di due lunghezze la temuta ospite tedesca Royal Fantasy, vincitrice del St. Leger tedesco (Gr.2) e che sarà quarta, tre mesi dopo, nel Lydia Tesio (Gr.1) a Roma. Si aggiudicava altresì una Listed a Maisons Laffitte e riportava un secondo posto, alle spalle di Westerner, nel Prix de Barbeville (Gr.3) a Longchamp e un quarto ancora nel Prix Vicomtesse Vigier (Gr.2).
Poco richiesto in razza, dove veniva ritirato a un tasso di monta compreso per tutta la carriera tra i 1.000 e i 1.500 euro, ha generato una piazzata in Listed sulla breve distanza chiamata Foresta, terza nel Prix Roland de Chambure (L) a Longchamp, i vincitori in pattern in ostacoli LE COSTAUD, vincitore nel Grande Steeple Chase di Merano (Gr.1), nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, nel Grande Steeple Chase di Compiegne (Gr.2) e nel Prix Robert de Clermont (Gr.3) ad Auteuil, secondo nel Prix Murat (Gr.2) ad Auteuil e settimo nel Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1) per 586.000 euro di vincite, e FOREST BIHAN, chaser duplice vincitore di Gruppo 2 in Inghilterra a Doncaster e ad Aintree, secondo nel Doom Bar Maghull Novices' Chase (Gr.1) ad Aintree, terzo in Gruppo 2 a Cheltenham e a Kempton per 200.000 sterline. Si segnalano poi altri due piazzati in Listed in ostacoli ovvero Marcus de la Borie (sei piazzamenti in Listed in siepi ad Auteuil) e Forest Forest (due piazzamenti in Listed in siepi ad Auteuil).
Assai di diverso tenore la linea femminile. La madre di Le Costaud è figlia di un cavallo generato da un altro stallone indicato tra i migliori riproduttori ostacolisti di Francia negli anni novanta ovvero Garde Royale, padre di Robin des Champs, campioncino che ha corso a tre anni solo in siepi vincendo quattro corse su cinque e il cui seme è richiestissimo in Irlanda per il settore hurdle & chase (trattativa privata per concordare il tasso di monta, in passato era disponibile a 4.000 euro). La stessa madre, Loya Lescribaa (dal citato Robin des Champs), si è distinta in siepi ad Auteuil, due piazzamenti in quattro corse, e sfoggia una generazione femminile tutta incentrata sugli ostacoli, con tre figli su tre capaci di affermarsi in pattern race internazionali. SAMETAGAL, fratellastro maggiore di Le Costaud, è stato generato da Saint des Saints e ha riportato lo Stanjames.com Supporting Greatwood Gold Cup Handicap Chase (Gr.3) a Newbury e il Weatherbys Hamilton Insurance Wensleydale Juvenile Hurdle (L) a Wheterby al debutto in Inghilterra, oltre i secondi posti nel Betvictor.com Summit Juvenile Hurdle (Gr.2) a Doncaster, nel QTS Scottish Champion Hurdle (Gr.2) di Ayr e nello Stanjames.com Greatwood Hurdle (Gr.3) a Cheltenham; terzo nel JCB Triumph Hurdle (Gr.1) a Cheltenham, nel Williamhill.com Christman Hurdle (Gr.1) a Kempton Park, nel BetBright Best for Festival Betting Handicap Chase (Gr.3) di Cheltenham e nel Betway Handicap Chase (Gr.3) a Kempton per 212.000 sterline di vincite. Si esibito con classe in Inghilterra anche il secondo prodotto della fattrice, AINSI FIDELES, figlio di Dream Well, vincitore nel Racinguk.com Reynoldstown Novices' Chase (Gr.2) ad Ascot.
Sulla seconda linea materna, una cavalla vincitrice sei volte in ostacoli, si contano due soli vincitori, entrambi in ostacoli e in modesta categoria. Più convincente la produzione della terza madre, anch'essa vincitrice in ostacoli in Francia, con un piazzato in Listed, sempre in ostacoli, chiamato Petit Cimon, e altri tre vincitori in ostacoli tra cui la madre di MOUSSU LESCRIBAA, vincitore nel Prix Stanley (L) sulle siepi di Auteuil.
Grande tradizione ancorata fin dalle origini, con ulteriori vincitori in ostacoli nella prole della quinta e della sesta madre, dove spicca FINEAU, vincitore nel Grand Prix de Pau e nel Prix du President de la Republique in steeple ad Auteuil (attuale Gr.3), secondo in ulteriore edizione del Grand Prix de Pau. Altri vincitori in ostacoli tra i figli della settima madre, una cavalla nata nel 1938, terza madre di HALAMOUN, vincitore del Prix Alain du Breil Grand Spring (L) steeple ad Angers, secondo nel Prix General Donnio (L) ad Auteuil e nel Grand Steeple Chase di Nantes (L), oltre che quarta madre di TRESOR DE MAI, vincitore del Ritz Club Ascot Chase (Gr.1) e del Tote Silver Cup Showcase (L) sempre ad Ascot, piazzato in sei ulteriori corse di Gruppo.
Non ci sono incroci tesi a mutuare linee di sangue nelle prime cinque generazioni di Le Costaud che si rivela quindi un'outcrossing. Compare solo per due volte lo stallone francese Sicambre (classe 1948), quale padre del nonno materno nonché della nonna paterna di Robin des Champs che è dunque il frutto dell'incrocio di due cugini. Linea di sangue confermata altresì sulla linea della madre di Loya Lescribaa e dunque in sesta generazione materna per Le Costaud. Ne deriva un'influenza genetica molto forte di questo stallone, pur se ancorata al passato. Cavallo dotato di grande stamina, vincitore, nei primi anni '50, dai 1.600 ai 3.000 m., di otto corse in nove uscite da due a tre anni, con gli acuti offerti dall'affermazione nel Prix du Jockey Club e nel Grand Prix de Paris nonché nella corsa più importante di Francia riservata ai due anni: il Grand Criterium. Battuto in una sola circostanza, a due anni. Vanta un invidiabile punta Timoform inglese di 135 punti. Nella sua produzione si ricorda la cavalla Sicalade, madre di Sea Bird, vincitrice del Prix Arc de Triomphe del 1965 e detentrice del più alto punteggio timeform fin qui registrato nella storia dell'ippica.
LE COSTAUD e James Reveley
trionfano nel GRAN PREMIO MERANO del 2018.
(Foto Arigossi).
I 5.000 metri del tradizionale percorso venivano disputati sul terreno buono. Le Costaud prendeva subito l'iniziativa graduato da Bertrand Lestrade, alla prima esperienza nel Merano. Su di lui, col ruolo di guastatore, tentava di porsi Big Fly, affidato a Dominik Pastuszka. Il fantino polacco sosteneva la quarta scelta di casa Aichner che si collocava ai fianchi del francese, in costante azione di disturbo. Il sauro però saltava molto brillante i sieponi, mentre doveva accorciare l'azione Big Fly per poterli affrontare senza rischio caduta. I due venivano seguiti, a qualche lunghezza, da Bugsie Malone, Mezajy, Dourdour, L'Estran e via via gli altri chiusi da Return Flight. Le Costaud tirava via di potenza, al punto da costringere Pastuszka a menare la frusta su Big Fly per potergli andare dietro. Al passaggio davanti alle tribune, in vista di fence e riviera, Le Costaud sfilava già con dieci lunghezze di margine sul sostenuto Big Fly, Bugsie Malone, L'Estran, Dourdour, Mezajy, Viking de Balme, Amour du Puy Noir, più attardati gli altri con Notti Magiche a fungere da raccordo tra il primo gruppo e quello degli inseguitori che seguivano con Menthol, primo di essi, ad almeno venti lunghezze davanti a Dusigrosz, Al Bustan, Il Superstite e staccato Return Flight. Le Costaud di buona lena superava il doppio travone con cospicuo vantaggio, ma andava a imboccare il corridoio dell'oxer piccolo con un parziale di gara inferiore di almeno cinque secondi rispetto all'edizione precedente. Clamoroso errore di percorso di Lestrade che, non contento, piegava poi a sinistra disegnando un percorso mai visto sullo steeple di Maia. Dalla tribuna piovevano offese ed espressioni di scoramento. "Le Costaud sbaglia percorso oppure prende proprio la tangente... Incredibile colpo di scena" commentava in presa diretta Manigrasso con un'espressione che si prestava persino a cattivi pensieri. Intanto l'andatura forsennata costava la caduta, all'oxer grande, di Big Fly, spremuto oltre modo nel primo tratto di gara e non più volenteroso di procedere nella marcia. Il figlio di Hurricane Run accorciava l'azione e, già finito in coda al drappello, rovinava al suolo per fortuna senza conseguenze. Era allora L'Estran a prendere la testa, provvedendo subito a calare il ritmo della marcia. Il gruppo infatti si ricompattava, con Bugsie Malone, Mezajy, Amour du Puy Noir e Notti Magiche con all'esterno Viking de Balme nelle prime posizioni, in coda Dourdour, in affanno e montato da Romain Julliot, e Al Bustan. Al passaggio davanti alle tribune, Amour du Puy Noir, 47 a 1 sulle lavagnette, sfruttava via interne per collocarsi all'inseguimento di L'Estran, in anticipo su Bugise Malone con all'interno Viking de Balme e Notti Magiche, seguiti da Dourdour rivitalizzato dalla diagonale, mentre in coda retrocedeva Il Superstite. L'Estran, in lunga progressione sulla dirittura opposta a quella di arrivo, procedeva bene in mano di Bartos in vista del verticale. Alle sue spalle si manteneva Amour du Puy Noir su cui si portava Viking de Balme con a rimorchio Notti Magiche e più esterno Bugise Malone. In risalita dalle posizioni siderali anche Al Bustan che sfilava Dourdour. Quindi Dusigrosz, Menthol e Il Superstite, mentre dopo il muro veniva fermato Mezajy. Al verticale cadeva Jan Kratochvil scodellato dalla sella di Dusigrosz. L'Estran intanto provava la fuga braccato da Amour du Puy Noir, a un paio di lunghezze Viking de Balme con a rimorchio Notti Magiche, quindi Al Bustan che sopravanzava Bugsie Malone all'arginello grande. Alzavano bandiera bianca gli altri.
L'Estran si scrollava di dosso Amour du Puy Noir che perdeva qualche battuta all'ingresso in dirittura, infilato da Viking de Balme e da Notti Magiche che organizzavano la retta d'arrivo. Viking de Balme e Theo Chevillard sferravano l'attacco a L'Estran sull'ultima siepe. Cercava invece la corda Notti Magiche, in anticipo su Al Bustan che da tergo provava a inscenare lo scatto che lo aveva laureato campione nel 2017. Ancora vitale all'esterno Amour du Puy Noir che pescava dal barile le restanti energie per fare la progressione finale. Arrivo a fruste alzate in cui L'Estran reagiva agli affondi all'esterno di Viking de Balme e all'interno di Notti Magiche, mentre a largo di tutti era proprio Amour du Puy Noir a piazzare il parziale più vigoroso rimontando le due posizioni perdute fino a giungere a una lunghezza scarsa dal vincitore. Al Bustan, quinto, pagava la fatica spesa per risalire dal fondo del gruppo e non riiusciva a rimanere incollato ai quattro primi classificati, finendo a cinque lunghezze e mezzo dall'ultimo di essi ovvero Notti Magiche. Dispersi gli altri. Bugsie Malone, scomparso nella fase terminale di gara, chiudeva sesto a venti lunghezze da Al Bustan con ampio margine (lontano) su Il Superstite, quindi a quattro lunghezze Menthol e lontano Dourdour.
6.10.70 il regguaglio cronometrico, cinque secondi in più rispetto all'infernale edizione 2018 in cui Le Costaud aveva inflitto pesantissimi distacchi a tutta la concorrenza. Un ritardo tutto accumulato dopo l'uscita di scena del francese che, al momento, aveva tenuto un'andatura di cinque secondi più sostenuta rispetto alla corrispondente dell'anno precedente.
Prima vittoria nel Gran Premio Merano per Josef Aichner e per Josef Bartos, primo successo da allenatore anche per Josef Vana jr, che lo aveva vinto da fantino in sella ad Alpha Two nel 2014.
La Carriera di L'Estran: L'Estran conquistava, grazie anche all'errore di Lestrade, la sua prima prova di Gruppo in carriera, la più importante in Italia, dopo il successo nel Creme Anglaise (L) a Merano e in una condizionata da 21.600 euro sullo steeple di Pau, nonché il secondo posto nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), il quarto nel Prix Fleuret (Gr.3) e i quinti nel Prix Jean Stern (Gr.2) sullo steeple di Auteuil e nel Prix du Haras de Saint Vincent (Gr.3) sullo steeple di Pau.
Cavallo interessante, allevato in Francia nel 2013 da un gruppo di quattro proprietari facenti capo a Guy Cherel. Il cavallo viene destinato fin da subito agli ostacoli. Prende l'abbrivio a tre anni in siepi per passare in steeple nella provincia francese. Non riesce a pizzarsi in prove frequentate da soggetti tutt'altro che di primario livello. Viene così ceduto a Gilbert Lenzi, presso il quale il cavallo, correndo spesso, migliora sensibilmente in quel di Pau. A fine dicembre, da estremo outsider, si piazza secondo in uno steeple da 17.280 euro al primo. A quattro anni prosegue nella maturazione. Vince in condizionata a Pau, dove ribalta il precedente confronto con Goldkhov, e ascende alla main category del circuito dei quattro anni col rating di 63 punti. Pur non essendo mai in condizione di intervenire per la vittoria, ottiene un quarto e un quinto posto sullo steeple di Auteuil in categoria Gruppo 3 e Gruppo 2. A riposo per la stagione estiva, rientra con un secondo posto in siepi a Clairefontaine battuto di cinque dal futuro vincitore in Gruppo 1 Terrefort. Riproposto in Gruppo 3 ad Auteuil, cade all'open ditch quando ormai stava rinculando nelle posizioni di coda. Lenzi, curiosamente, sedici giorni dopo lo destina a reclamare ad Auteuil, in una prova in siepi da 12.000 euro al primo dove vince, da favorito netto, di nove lunghezze, mettendo in luce un poderoso allungo finale. Qua Aichner lo reclama a 24.000 euro, dopo un tentativo di difesa della proprietà. Chiude così la carriera francese con 14 corse, 3 vittorie e 7 piazzamenti per 96.200 euro di vincite.
Proposto nelle prove italiane si dimostra soggetto di qualità. A Milano viene coinvolto in una caduta nel Premio Lainate, quando sulla diagonale breve si sta affacciando sulle prime posizioni. A Pisa viene battuto di un'incollatura da Notti Magiche nella Gran Corsa Siepi di Pisa ed è poi secondo, a una lunghezza, di Martinstar, vincitore in seguito in Gruppo 1 sulla pista, nel Durini a Milano, dopo aver dettato i tempi di gara e duellato col compagno in retta, mantenendo energie a sufficienza per tenersi dietro di due lunghezze scarse Vodka Wells, fresco del successo nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1). Vittima di un piccolo infortunio, resta lontano dalle piste per un anno. Il resto è storia recente.
L'ESTRAN si sottrae, nell'arrivo del 80° GRAN PREMIO MERANO
dall'attacco di VIKING DE BALME e di NOTTI MAGICHE
su cui, all'esterno, ritorna
AMOUR DU PUY NOIR.
La Genealogia di L'Estran: L'Estran non si distingue dal classico inbredding costruito su Northern Dancer, nella fattispecie formato 3x4. Figlio di Linda's Lad, a sua volta generato da Sadler's Wells, autentica garanzia in fatto di riproduttore di stalloni indicati al circuito National Hunt. Cavallo generato dal blasonato allevamento Niarchos, Linda's Lad ha dalla sua anche il sangue di Alleged, suo nonno materno, anch'esso particolarmente indicato negli incroci per ostacolisti. La madre è sorellastra dello stallone velocista WHARF, vincitore nel July Stakes (Gr.3) a Newmarket e di Listed sulla medesima pista, secondo nel Lockinge Stakes (Gr.2) a Newbury, nel San Bernardino Handicap (Gr.2) negli Stati Uniti e nel Craven Stakes (Gr.3) a Newmarket e terzo nel Bay Meadows Handicap (Gr.2) negli Stati Uniti, e della madre dello stallone RAIL LINK, vincitore nell'Arc de Triomphe (Gr.1) e nel Grand Prix de Paris (Gr.1) a Longchamp.
Linda's Lad, pur essendo sfumato di forma in anzianità e all'allungare della distanza, ha riportato 4 vittorie (1.600-2.300 m.) da due a quattro anni, aggiudicandosi il Criterium de Saint Cloud (Gr.1), il Derby Trial Stakes (Gr.3) a Lingfield, il Prix de Conde (Gr.3) a Longchamp e una Listed a Deauville, secondo nel Prix de Chenes (Gr.3) a Longchamp, terzo nel Prix Eugene Adam (Gr.2) a Maisons Laffitte e quarto nel Prix Noailles (Gr.2) a Longchamp dove è finito a una lunghezza dal vincitore Gentlewave. Ha preso parte senza piazzarsi al Derby di Epsom vinto da Sir Percy, vincendo in carriera 320.000 euro.
Ritirato in razza in Francia a 3.500 euro a monta, era calato a 2.000 euro nel 2016 per ridursi ulteriormente, trasferito in Inghilterra, a partire dal 2017 a 1.000 sterline salvo risalire a 3.000 sterline dal 2020 grazie ai successi in ostacoli nel 2019 di L'ESTRAN e di TOUT EST PERMIS, vincitore nell'Horse & Jockey Hotel Chase (Gr.2) a Thurles (premio da 26.500 euro al primo), secondo in Gruppo 3 a Punchestown e terzo in due Gruppo 3 a Cheltenham e a Punchestown, oltre al secondo posto maturato nell'Arkle Novice Chase (Gr.1) a Leopardstown e in un Gruppo 2 di Fairyhouse in hurdle da Cash Back e al secondo posto nella Grande Course de Haies de Printemps (Gr.3) ad Auteuil di Jimmy de Lille, seguito da un secondo e da un terzo posto in Listed sulle siepi sempre di Auteuil. Da ricordare inoltre DRACONIEN, vincitore nell'Herald Champion Novice Hurdle (Gr.1) a Punchestown da 59.000 euro al primo, secondo in Gruppo 2 in hurdle a Fairyhouse, e l'AQPS DAMALISQUE, vincitore in Listed in siepi ad Auteuil.
Vanta un totale prossimo a cinquanta vincitori in ostacoli, con successi marcati in Francia, Inghilterra, Irlanda e Italia, di cui quattro vincitori in pattern race, due dei quali in Gruppo 1, uno in Gruppo 2 e uno in Listed. A questi sono da aggiungersi altri sette stakes performer in ostacoli, tra cui un piazzato in Gruppo 1.
Piazzamenti elitari per Ladeka, seconda in Gruppo 3 e in Listed in siepi ad Auteuil, terza in due Listed ad Auteuil per 65,5 di rating, Larabelle, terza in Gruppo 3 e in Listed in siepi ad Auteil per 63,5 di rating, Idol's Lad, vincitore in handicap in siepi a Dieppe e a Enghien-Soisy da 47.250 euro al primo, secondo in Listed in siepi ad Auteuil, Linda's Charm, secondo in Listed in siepi a Pau, terzo in Gruppo 3 e in Listed ad Auteuil per un rating di 61, Positano Sud, secondo in due Listed in siepi ad Auteil e ad Enghien-Soisy a valergli una punta di 67 di rating, detentore inolre del record di successi con 8 vittorie (tutte in ostacoli) e di introiti in Francia con 170.000 euro di vincite. Record assoluto invece di L'ESTRAN con 220.000 euro di vincite. 155.000 sterline di vincite per TOUT EST PERMIS
Vincitore in classe 2 a Cheltenham, in hurdle, Jatiluwih.
Piuttosto risibile la produzione in piano di Linda's Lad, che vanta comunque ventuno vincitori, venti dei quali in Francia (con due capaci di vincere anche in Spagna e l'altro in Australia) oltre un ventunesimo vincitore in Italia e sette AQPS vincitori in prove in piano. Nessun stakes performer in piano. Si segnalano tuttavia La Grande Duchesse, vincitrice di un handicap da 28.200 euro sui 1.800 metri di Clairefontaine, Slade de Cerisy, vincitore in Francia a Lyon Parilly e più volte in Australia dove risulta vincitore in un premio da 16.520 euro a Moone Valley, Temple Boy, 5 vittorie (2.200-2.600 m.) con acuto in un handicap di Maisons Laffitte da 12.220 euro al primo, Kiunguja, 5 vittorie (2.100-3.000 m.) tra cui un handicap da 11.500 euro a Maison Laffitte, Laderia, 4 vittorie (1.600-2.100 m.) con apice in un handicap da 11.500 euro di Saint Cloud e Linda's Cap, 4 vittorie (1.900-2.000 m.) con acuto in un handicap di Saint Cloud da 10.500 euro, cui fanno seguito altri quindici vincitori in modesta categoria (premi da 6.000 euro circa al vincitore), uno dei quali anche in Spagna, oltre a Inaspect autore di 4 vittorie (1.500-2.100) a Varese in categoria di minima.
Vanta altresi sette vincitori in piano nel circuito AQPS di modesta caratura, fatto salvo Dawn Flower, 2 vittorie (2.300-3.000 m.) in premi da 11.000 e 10.000 euro al primo ad Angers, quarto nel Prix Bango (Gr.3 per Aqps) a Saint Cloud, Damalisque, 2 vittorie (2.800-3.100 m.) con punta in premio da 8.500 ad Argentan, quarto in Gruppo 3 per Aqps a Vichy e Diocese, 3 vittorie (2.400-3.000 m.) con punta in premio da 7.500 euro a Lion d'Angers, terzo in Gruppo 3 per Aqps a Vichy.
Linda's Lad, pur essendo sfumato di forma in anzianità e all'allungare della distanza, ha riportato 4 vittorie (1.600-2.300 m.) da due a quattro anni, aggiudicandosi il Criterium de Saint Cloud (Gr.1), il Derby Trial Stakes (Gr.3) a Lingfield, il Prix de Conde (Gr.3) a Longchamp e una Listed a Deauville, secondo nel Prix de Chenes (Gr.3) a Longchamp, terzo nel Prix Eugene Adam (Gr.2) a Maisons Laffitte e quarto nel Prix Noailles (Gr.2) a Longchamp dove è finito a una lunghezza dal vincitore Gentlewave. Ha preso parte senza piazzarsi al Derby di Epsom vinto da Sir Percy, vincendo in carriera 320.000 euro.
Ritirato in razza in Francia a 3.500 euro a monta, era calato a 2.000 euro nel 2016 per ridursi ulteriormente, trasferito in Inghilterra, a partire dal 2017 a 1.000 sterline salvo risalire a 3.000 sterline dal 2020 grazie ai successi in ostacoli nel 2019 di L'ESTRAN e di TOUT EST PERMIS, vincitore nell'Horse & Jockey Hotel Chase (Gr.2) a Thurles (premio da 26.500 euro al primo), secondo in Gruppo 3 a Punchestown e terzo in due Gruppo 3 a Cheltenham e a Punchestown, oltre al secondo posto maturato nell'Arkle Novice Chase (Gr.1) a Leopardstown e in un Gruppo 2 di Fairyhouse in hurdle da Cash Back e al secondo posto nella Grande Course de Haies de Printemps (Gr.3) ad Auteuil di Jimmy de Lille, seguito da un secondo e da un terzo posto in Listed sulle siepi sempre di Auteuil. Da ricordare inoltre DRACONIEN, vincitore nell'Herald Champion Novice Hurdle (Gr.1) a Punchestown da 59.000 euro al primo, secondo in Gruppo 2 in hurdle a Fairyhouse, e l'AQPS DAMALISQUE, vincitore in Listed in siepi ad Auteuil.
Vanta un totale prossimo a cinquanta vincitori in ostacoli, con successi marcati in Francia, Inghilterra, Irlanda e Italia, di cui quattro vincitori in pattern race, due dei quali in Gruppo 1, uno in Gruppo 2 e uno in Listed. A questi sono da aggiungersi altri sette stakes performer in ostacoli, tra cui un piazzato in Gruppo 1.
Piazzamenti elitari per Ladeka, seconda in Gruppo 3 e in Listed in siepi ad Auteuil, terza in due Listed ad Auteuil per 65,5 di rating, Larabelle, terza in Gruppo 3 e in Listed in siepi ad Auteil per 63,5 di rating, Idol's Lad, vincitore in handicap in siepi a Dieppe e a Enghien-Soisy da 47.250 euro al primo, secondo in Listed in siepi ad Auteuil, Linda's Charm, secondo in Listed in siepi a Pau, terzo in Gruppo 3 e in Listed ad Auteuil per un rating di 61, Positano Sud, secondo in due Listed in siepi ad Auteil e ad Enghien-Soisy a valergli una punta di 67 di rating, detentore inolre del record di successi con 8 vittorie (tutte in ostacoli) e di introiti in Francia con 170.000 euro di vincite. Record assoluto invece di L'ESTRAN con 220.000 euro di vincite. 155.000 sterline di vincite per TOUT EST PERMIS
Vincitore in classe 2 a Cheltenham, in hurdle, Jatiluwih.
Piuttosto risibile la produzione in piano di Linda's Lad, che vanta comunque ventuno vincitori, venti dei quali in Francia (con due capaci di vincere anche in Spagna e l'altro in Australia) oltre un ventunesimo vincitore in Italia e sette AQPS vincitori in prove in piano. Nessun stakes performer in piano. Si segnalano tuttavia La Grande Duchesse, vincitrice di un handicap da 28.200 euro sui 1.800 metri di Clairefontaine, Slade de Cerisy, vincitore in Francia a Lyon Parilly e più volte in Australia dove risulta vincitore in un premio da 16.520 euro a Moone Valley, Temple Boy, 5 vittorie (2.200-2.600 m.) con acuto in un handicap di Maisons Laffitte da 12.220 euro al primo, Kiunguja, 5 vittorie (2.100-3.000 m.) tra cui un handicap da 11.500 euro a Maison Laffitte, Laderia, 4 vittorie (1.600-2.100 m.) con apice in un handicap da 11.500 euro di Saint Cloud e Linda's Cap, 4 vittorie (1.900-2.000 m.) con acuto in un handicap di Saint Cloud da 10.500 euro, cui fanno seguito altri quindici vincitori in modesta categoria (premi da 6.000 euro circa al vincitore), uno dei quali anche in Spagna, oltre a Inaspect autore di 4 vittorie (1.500-2.100) a Varese in categoria di minima.
Vanta altresi sette vincitori in piano nel circuito AQPS di modesta caratura, fatto salvo Dawn Flower, 2 vittorie (2.300-3.000 m.) in premi da 11.000 e 10.000 euro al primo ad Angers, quarto nel Prix Bango (Gr.3 per Aqps) a Saint Cloud, Damalisque, 2 vittorie (2.800-3.100 m.) con punta in premio da 8.500 ad Argentan, quarto in Gruppo 3 per Aqps a Vichy e Diocese, 3 vittorie (2.400-3.000 m.) con punta in premio da 7.500 euro a Lion d'Angers, terzo in Gruppo 3 per Aqps a Vichy.
Il Team Aichner e Josef Vana jr
festeggiano il successo nel
Gran Premio Merano
di L'ESTRAN
(Foto Arigossi).
La stagione delle prove di gruppo per il circuito in steeple dedicato agli adulti andava in archivio il 27 ottobre a Merano nell'inconsueto Premio Chiusura (L). La prova, istituita per compensare alla decisione di bypassare l'autunno milanese, si presentava quale premio avulso da qualunque preparazione orientata a succesivi obiettivi di caratura superiore. 3.800 metri sul circuito dello steeple piccolo e 9.775 euro in palio per soggetti alla prima esperienza in pattern race nel circuito adulti e per i due grandi assenti del Gran Premio Merano: Northerly Wind e Zanini. Il primo preferiva scendere in pista in una prova alla maggiore portata piuttosto che affrontare le incertezze dei 5.000 metri del Gran Premio. L'altro, più fresco, rientrava da un'assenza prossima ai quattro mesi. Charvat contro lo strapotere di settore del meranese Josef Aichner la sintesi alla vigilia del confronto. Nelle precedenti sei pattern race stagionali in steeple si contavano infatti cinque successi Aichner, grazie a Notti Magiche e L'Estran, e un successo di Northerly Wind per l'ospite ceko Charvat. I due, rispettivamente affidati a Faltejsek e Bartos, calamitavano il gioco in uno scarno campo di partenti che comprendeva anche Sternkranz, proveniente dal circuito dei novizi, e l'AQPS Capitoul, plurivincitore in steeple in Inghilterra in classe 3 nel 2018, fresco acquisto di Lydia Olisova.
Northerly Wind, favorito netto, trovava lo sfavore del terreno morbido, senz'altro più congeniale alle qualità dell'avversario Zanini. L'ex tedesco si poneva al comando del gruppo e impediva a Northerly Wind, costantemente nei suoi scarichi fino a un brutto inciampone sulla curva di Marlengo che lo costringeva a perdere cinque decisive lunghezze, ogni tentativo di aggancio finale. Il figlio di Saint des Saints rimontava gradatamente il margine perso e finiva in buona progressione, avvicinando l'avversario che sul palo conservava ancora due lunghezze scarse. Sternkranz, indisposto su alcuni salti, completava al terzo non riuscendo ad approfittare della defaillance di Northerly Wind mentre Capitoul, caduto all'oxer piccolo, ultimava, da rimontato, a gran distacco in quarta posizione.
Dunque la stagione si chiudeva con sei successi su sette pattern race per il giallo-nero Aichner, con en plein nei Gruppo 1. Una stagione da incorniciare per l'imprenditore meranese che vedeva ripagata la tanta passione e soprattuto i tanti investimenti fatti nel mondo dell'ostacolismo. Zanini, alle porte dei sette anni, si consacrava, dopo lunga attesa, vincitore classico. Grande promessa dapprima in piano in Germania, dove non riusciva a cogliere alcun successo pur piazzandosi quinto in Gruppo 3, a Krefeld, nel G.P. Link Krefeld Tolke-Herzog von Ratibor e sesto in Listed a Brema in una prova preparatoria al Derby Tedesco (Gr.1) poi concluso in dodicesima posizione, poi in ostacoli alla corte di Raffaele Romano per il quale riportava in siepi due quarti posti nei due Gruppo 2 di Merano riservati ai cavalli di quattro anni e un quinto posto nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1). Rientrato da un'assenza di oltre un anno, sotto la regia di Vana jr, dopo due belle vittorie in steeple, chudeva terzo alle spalle di Notti Magiche e Al Bustan nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1).
La Genealogia di Zanini: Cavallo tedesco di quinta generazione originata da una cavalla allevata in Italia nel 1949, Zacateca (una figlia del vincitore del Gran Premio del Jockey Club Italiano, Gr.1, Zuccarello, ma anche del Triennale, del Sempione e del Roma, ricordato quale grande rivale del dormelliano Niccolò dell'Arca).
Al tradizionale inbreeding su Norhtern Dancer, qua insistito 3x5 sulla linea Zanini e 2x4 su quella del padre Poseidon Adventure, si aggiunge un inbreeding 3x4 sulla fattrice Fairy Bridge, sorellastra dello stallone Nureyev (padre di 23 vincitori di Gruppo 1), madre di Sadler's Wells e di Perugino, l'uno presente sulla seconda linea paterna di Zanini e l'altro sulla terza materna. Dunque marcatissima linea Nearco, ma anche stalloni predisposti alla riproduzione per il salto sulla linea femminile quali Caro, bis nonno materno della madre di Zanini. Quest'ultima, Zuccarella, è una cavalla vincitrice di 2 corse su diciannove uscite in Germania che ha corso, senza piazzarsi, in Listed. Ha generato, oltre Zanini, un altro vincitore in ostacoli: Zamani, vincitore di due corse in piano in Germania dai 1.800 ai 2.000 metri e di una classe 4 in hurdle a Fontwell. Per il resto, anche sulle altre linee materne, una genealogia assai modesta, integralmente confinata in Germania che ha il suo apice nella quarta madre. La classe 1966 Zinnia, sorella piena dello stallone ZANK, vincitore nel 1964 nel Derby Austriaco e nel Derby Tedesco e padre dello stakes winner GERMANIST, ha generato nel 1983 il vincitore del Derby Austriaco ZINNTALER e nel 1974 l'incestuoso ZIETHEN (estremo pluri-inbreeding con i più prossimi costituiti da un 2x3 su Neckar e un 3x3 su Zuccarello), vincitore nelle 2.000 Ghinee Tedesche (Gr.2) e nel Concentra Pokal (Gr.3), secondo nell'Union Rennen (Gr.2), oltre lo stalloncino piazzato in pattern Zinnsoldat (secondo Grosser Preis von Hessen), Zarin (terza nelle Oaks Tedesche, Gr.3, e nell'Otto Schmidt-Rennen, L) e Zipfel (terzo nel Preis des Winterfavoriten, Gr.3).
Il padre Poseidon Adventure è l'ennesimo stallone figlio di Sadler's Wells convertito a riproduttore di ostacolisti dopo una non brillante carriera da stallone per cavalli destinati al tradizionale circuito in piano. Nord Americano al 100% fino alla terza linea di ascendenti e al 75% sulla quarta, generato da un'inedita, nipote del campione velocista americano Mr Prospector, che non vanta una grande qualità riproduttiva, Segnaliamo un fratello pieno di Poseidon Adventure vincitore in siepi in Francia, in un premio da oltre 17.000 euro a Nantes, Wellrito, ma che è figlia della campionessa americana SABIN. Quest'ultima è una vincitrice di sette prove di Gruppo negli Stati Uniti, tra cui lo Yellow Ribbon Stakes (Gr.1) a Santa Anita e il Gamely Handicap (Gr.1) a Hollywood Park, madre dello stallone vincitore in Listed negli Usa AL SABIN e della stakes winner SABINA, seconda madre dello stallone vincitore in Gruppo 3 negli Usa LUFTIKUS e terza madre di LOVE THEWAY YOUARE, vincitore del Vanity Handicap (Gr.1) a Hollywood Park.
Allevato in Irlanda nel 2003, Poseidon Adventure viene esportato in Germania alla corte di Figge a tre anni dopo aver svolto la prima parte di carriera tra Irlanda, Inghilterra e Francia in difesa dei prestigiosi colori di Michael Tabor e il training di O'Brien. Soggetto a grande agio sulla lunga distanza, prende parte, da due a sei anni, a 30 corse, correndo in sette stati diversi, riportando 4 vittorie (1.600-2.800 m.) in Germania, Irlanda e Inghilterra tra cui, con un margine di otto lunghezze e nell'ultimo anno di carriera a sei anni, il G.P. der Nuernberger Versicherrungsgruppe (L) a Monaco di Baviera. Piazzato altresì in 15 corse, di cui tredici in pattern race con otto podi in corse di Gruppo, vanta due secondi posti in Gruppo 1 a quattro e cinque anni nel G.P. Preis von Europa (Gr.1) sui 2.400 metri di Colonia battuto da Schapparelli (plurivincitore in Gruppo 1 anche in Italia, secondo nel Royal Oak a Longchamp) di una lunghezza scarsa e l'anno seguente di una corta testa da Baila Me, oltre che un secondo posto nel 111° IDEE Hansa-Preis (Gr.2) ad Amburgo battuto ancora da Schiapparelli e nel Grand Prix d'Avenches (L) in Svizzera, battuto di una corta testa. Quattro volte terzo in Gruppo 2, in un caso a Longchamp nel Prix du Conseil de Paris (Gr.2) e negli altri casi a Colonia, Baden Baden e Amburgo. Quarto nel Criterium International (Gr.1) disputato a due anni a Saint Cloud, nel Preis von Europa (Gr.1) ad Amburgo (vinto da Jukebox Jury), nel 112° IDEE Hansa-Preis (Gr.2) ad Amburgo dietro, tra gli altri, al piazzato dell'Arc de Triomphe It'Gino e nel St. Leger Italiano (L) a Milano. Non vince molto in carriera, incassando 33.000 euro quale più alta somma provento di una corsa e totalizzando un introito complessivo di 240.000 euro. Viene ritirato in razza in Inghilterra nel 2010 a 6.000 sterline a monta, dopo due anni, essendo stato ignorato in Inghilterra (non si annoverano suoi figli in pista in Inghilterra e Irlanda), torna in Germania dove è reso disponibile a 2.000 euro fino alla stagione 2016 dopo la quale viene ritirato per poi esser reintrodotto nel 2018.
Nonostante le modiche cifre, la sua produzione è estremamente ridotta, appena trentadue prodotti in sette anni di monta, da un'apice di sette prodotti il primo anno di monta a circa quattro/tre prodotti nelle altre stagioni con minimi anche di uno. Almeno venti di questi sono scesi in pista, di cui quattordici vincitori.
Vanta tredici vincitori in piano, tra cui spiccano il tardivo Attentionadventure, sceso in pista 27 volte da quattro a nove anni, 7 vittorie (1.600-3.100 m.), una in Germania e le restanti in Francia, tra cui un handicap di Saint Cloud da 26.000 euro al primo, vinto a otto anni dopo esser stato reclamato per 14.700 euro dopo una vittoria a Compiegne, vince in carriera 150.000 euro, Auen Adventure, 2 vittorie (2.350 m.) a Strasburgo, tra cui un premio da 11.000 euro al primo per un totale di 19.500 euro di vincite. Tra gli altri vincitori, tutti in categoria mediocre (vincitori di premi non superiori ai 5.000 euro al primo), ne abbiamo nove in Germania, tra cui Forever Adventure, 5 vittorie (1.400-2.000 m.) e 46.000 euro di vincite, Zaphiras Adventure, 4 vittorie (1.800-2.200 m) per 23.000 euro di vincite, Platin Lover, 2 vittorie sui 1.950 metri per 16.000 euro di vincite, Art of Adventure, 3 vittorie per 17.000 euro di vincite, Prairie Moonshine, 2 vittorie (2.000-2.200 m.) per 11.300 euro di vincite e Amorous Adventure, 2 vittorie (1.800-1.900 m.) per 16.400 euro; e gli altri in Rep. Ceka: Finest Adventure, in una classe IV di Surany sui 2.400 metri, e il suo fratello pieno Fantastic Adventure, 2 vittorie (2.000-2.200 m.) in classe IV a Most, pluripiazzato in classe II ceka. Piazzato in categoria discreta in Germania Zanini, 11 piazzamenti con un quinto posto in Gruppo 3 in Germania per 11.600 euro di vincite.
Due vincitori su tre scesi in pista sugli ostacoli, entrambi classici in Italia: ZANINI, 6 vittorie tra siepi e steeple in Italia con acuto nel Chiusura (L) a Merano, terzo nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, quarto nel Criterium di Primavera (Gr.2) a Merano e nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), quinto nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) per 66.725 euro di vincite in ostacoli; e FINEST ADVENTURE, 3 vittorie in siepi, due a Merano e una a Surany, tra cui il Premio dei Giovani (L), quinto nel Criterium di Primavera (Gr.2) a Merano.
E' secondo, a cinque anni, in una classe 4 in siepi a Pardubice Fantastic Adventure.
Il miglior prodotto generato da POSEIDON ADVENTURE,
ZANINI,
sull'ultima siepe del PREMIO CHIUSURA (L)
terminato da vincitore.
(Foto Arigossi).
Così nelle undici prove principali
Le Pattern Race
29/09 LXXX Gran Premio Merano (Gr.1), Merano. Euro 106.250, m. 5.000, 4+ anni. 1° L'Estran (67,5 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr., 2° Amour du Puy Noir, 3° Viking de Balme, 4° Notti Magiche, 5° Al Bustan. (dist: 1 - inc. - 1 - 5,5), p.13, t. 6.10.70, morbido.
12/05 Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), Milano. Euro 27.625, m. 5.000, 5+ anni. 1° Notti Magiche (67,5 J.Kousek), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Il Superstite, 3° Mezajy, 4° Almost Human, 5° Nando. (dist: 4,5 - 0,75 - 4,5- 3), p.6, t. 6.17.30, colloso.
30/06 XI Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1), Merano. Euro 27.625, m. 4.600, 5+ anni. 1° Notti Magiche (67 J.Faltejsek), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Al Bustan, 3° Zanini, 4° Almost Human. (dist: 2,5 - 4,75 - lont), p.5, 5.55.90, buono.
08/09 Premio M.I.P.A.A.F.T. (Gr.3), Merano. Euro 12.750, m. 3.900, 5+ anni. 1° Northerly Wind (66 J.Faltejsek), J.Charvat, P.Tuma, 2° Mezajy, 3° Il Superstite, 4° Accelerator. (dist: 7 - 3,25 - 6), p.6, t. 5.11.80, molto pesante.
12/05 Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), Milano. Euro 27.625, m. 5.000, 5+ anni. 1° Notti Magiche (67,5 J.Kousek), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Il Superstite, 3° Mezajy, 4° Almost Human, 5° Nando. (dist: 4,5 - 0,75 - 4,5- 3), p.6, t. 6.17.30, colloso.
08/09 Premio M.I.P.A.A.F.T. (Gr.3), Merano. Euro 12.750, m. 3.900, 5+ anni. 1° Northerly Wind (66 J.Faltejsek), J.Charvat, P.Tuma, 2° Mezajy, 3° Il Superstite, 4° Accelerator. (dist: 7 - 3,25 - 6), p.6, t. 5.11.80, molto pesante.
15/08 Premio Creme Anglaise (L), Merano. Euro 9.775, m. 3.800, 5+ anni. 1° L'Estran (66 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Al Bustan, 3° Dusigrosz. (dist: 3.5 - 2,5), p.6, t. 4.47.60, buono.
09/03 Steeple Chase Treviso (L), Treviso. Euro 9.775, m. 3.500, 5+ anni. 1° Notti Magiche (69 J.Kratochvil), J.Aichner, J.Vana jr, 2° King Artur, 3° Aventus. (dist: 5 - 2), p.6, t. n.d, buono.
27/10 Chiusura (L), Merano. Euro 9.775, m. 3.800, 5+ anni. 1° Zanini (68,5 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Northerly Wind, 3° Sternkranz. (dist: 1,75 - 6), p.4, t. 4.53.60, morbido.
Le altre prove di blasone27/10 Chiusura (L), Merano. Euro 9.775, m. 3.800, 5+ anni. 1° Zanini (68,5 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Northerly Wind, 3° Sternkranz. (dist: 1,75 - 6), p.4, t. 4.53.60, morbido.
10/06 Premio Val Passiria (Cond), Merano. Euro 8.925, m. 3.900, 5+ anni. 1° Al Bustan (67,5 A.Glassonbury), Lokotrans, S.Popelka, 2° Il Superstite. (dist: 7), p.5, t. 4.02.10, morbido.
17/04 Premio Gian Giacomo Durini (Cond), Milano. Euro 8.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° King Artur (65,5 N.Loven), Galopp & Friends, J.Novakova, 2° Almost Human. (dist: 0.5), p.5, t. 4.53.50, morbido.
07/02 Premio Feltre (Cond), Pisa. Euro 7.650, m. 3.500, 5+ anni. 1° Notti Magiche (71 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Aventus. (dist: 1,75), p.6, t. 4.11.20, l.pesante.
LA TOP TEN DI IPPICAOSTACOLI
A differenza delle prove in siepi per adulti, per lo steeple si contraddistinguevano due grandi protagonisti, entrambi per i colori di Josef Aichner. L'imprenditore altoadesino completava una stagione da sogno aggiudicandosi tutti i Gruppo 1 di stagione e sfiorava l'en plein in tutte le prove classiche, sette, fallendo il solo Mipaaft ex Unire, Gruppo 3, andato a beneficio di Northerly Wind.
Assoluti grandi attori della stagione Notti Magiche e L'Estran. Il primo, alla veneranda età di nove anni, dopo essersi aggiudicato la prima prova di Gruppo nel 2018 nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) proprio davanti a L'Estran, conquistava con inedite prove di testa i primi due Gruppo 1 di stagione, il Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), quest'ultimo con dei parziali record dato lo stato colloso del fondo, e il Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1), intervallati dal successo nello Steeple Chase di Treviso (L), e andava ancora a recitare ruolo da primo attore nel Gran Premio Merano (Gr.1). Tenuto lontano dalla calca da Faltejsek, risaliva posizioni fino a presantarsi minaccioso sui primi e tentare di giocarsi la vittoria nel tratto piano. Chiudeva solo quarto, ma vicino, dietro a due ospiti francesi e al compagno di colori L'Estran. Un ruolino di marcia quasi in odore di record storico, sfumato ai duecento finali del gran premio, ma comunque insuperato nella stagione da altri soggetti e coronato da un totale di cinque vittorie stagionali a farne, senza ombra di dubbio, il cavallo dell'anno per la stagione 2019.
L'Estran, da par suo, rimasto lontano dalle piste per circa un anno, dopo un rientro vittorioso in terra francese, a Dieppe, raccoglieva il testimone lasciato da Notti Magiche e proseguiva a tenere alta la bandiera giallo-nera di scuderia. Si aggiudicava, senza tanti problemi, il Creme Anglaise (L), reagendo al tentativo di rimonta del campione Al Bustan, e approfittava dello scellerato errore di percorso del favorito netto Le Costaud nel Gran Premio Merano (Gr.1) per rimodulare l'andatura in testa al gruppo e portare a termine la prova con ancora benzina nei serbatoi, così da reagire ai tre inseguitori, tra cui il controfavorito francese Viking de Balme, e conseugire il suo primo successo in una prova di gruppo.
Dietro ai due Aichner, pur se apprezzati una sola volta in Italia nella stagione, grazie alle ottime performance nel Gran Premio si distinguevano Amour du Puy Noir e Viking de Balme. Il primo, un allievo di David Cottin, sorprendeva tutti nel Gruppo 1 meranese. Rimasto incollato a L'Estran fino all'arginello grande riusciva a recuperare da un leggero black out per riproporsi, una volta calato, a largo di tutti e piazzare nel tratto piano un generoso speed finale che gli consentiva, in rimonta su Notti Magiche e Viking de Balme, di artigliare un inatteso secondo posto, specie se parametrato alla quota vincente prossima al 50 a 1.
Viking de Balme, alla prima sul tracciato così come il suo interprete e il suo allenatore François Nicolle, non riusciva a capitalizzare lo scellerato errore di Le Costaud e perdeva persino l'argento. Il sauro, laureato nella stagione nel Grande Steeple Chase Città di Deauville (L) a Clairefontaine, forniva comunque una buona impressione, cercando di sferrare l'attacco decisivo a L'Estran in vista dell'ultima senza poi riuscire a rinnovarlo nel tratto piano.
Dietro a questi quattro non si poteva dimenticare il grande beffato Le Costaud. Il sauro di Macaire, in splendida forma in Francia, dove disputava con costrutto il Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1) chiuso all'ultimo piazzamento utile per andare a premio, mettendosi alle spalle campioni del calibro di Total Recall e Storm of Saintly, rispettivamente il favorito del Grand National di Aintree del 2018 e il vincitore del Grande Steeple di Parigi del 2014 e secondo nel 2016, si presentava a Merano col piglio della prepotenza. Forte di una vittoria stagionale in Gruppo 3 ad Auteuil. si collocava in testa siglando parziali record, addirittura inferiori, al momento dell'errore fatidico, di cinque secondi rispetto alla già veloce prova dell'edizione 2018. Bertrand Lestrade, alla prima esperienza in sella nella gran classica italiana, inforcava il corridoio dell'oxer piccolo, invece che dell'oxer grande, e disegnava un'inedita traiettoria a sinistra gettando nello sconforto i tanti scommettitori che avevano fatto crollare la sua quota vincente a 8/5. Un errore che spiavanava la via a L'Estran.
Dietro ai cinque, pur non essendo riuscito a cogliere nessun successo importante, se non la condizionata di blasone Val Passiria, Al Bustan. Il Lokotrans, grandissimo protagonista nelle stagioni 2017 e 2018, pur se in leggero appannamento, si confermava a grandi livelli. Subiva, a ogni modo, i due eroi stagionali di Aichner che gli concedevano, senza inversioni di ruolo, anche l'appello nel Merano. Lo slovacco comunque collezionava due secondi posti nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) e nel Creme Anglaise (L), oltre un quinto posto, in un disperato tentativo di rimonta dalle posizioni siderali, nel Gran Premio Merano (Gr.1). Non male per un cavallo da anni in pista con regolarità e ormai non più una sorpresa nelle prove di cartello.
Northerly Wind mostrava lampi di qualità cristallina, specie sul gradito fondo pesante dove trionfava in pompa magna nel Mipaaft (Gr.3), vincendo in gran controllo e senza mai esser mosso dal suo interprete. Già in forma in primavera a Pardubice, dove conquistava una Listed in steeple, completava la stagione gettando alle ortiche, complice un inciampone in un tratto piano, il Premio Chiusura (L). Costretto a recuperare lunghezze perdute, accorciava gradualmente il divario perduto dal front runner Zanini e lo avvicinava sensibilmente in vista del palo, ma in modo insufficiente per batterlo. Quest'ultimo, eterna promessa mai sbocciata, conquistava così la sua prima pattern race alle porte dei sette anni, a completamento di una stagione che lo vedeva rientrare da oltre un anno di inattività. Impiegato con parsimonia, Zanini riportava quattro vittorie (tre delle quali in steeple) in cinque uscite, alzando bandiera bianca nel Grande Steeple Chase d'Europa dove chiudeva a sette lunghezze da Notti Magiche e a due e mezzo da Al Bustan, facendo accantonare ad Aichner e Vana jr l'eventualità di schierarlo nel Gran Premio Merano.
Sorprendeva poi King Artur, sfumato sul più bello causa infortunio. Il sauro chiudeva secondo nello Steeple Chase di Treviso (L) e soprattutto si aggiudicava, con abile scelta dei tempi orchestrata dallo svedese Niklas Loven, il Durini, fulminando il grande atteso di casa Aichner Il Superstite. Che dire del nove anni ex Magog? Ripescato a Siracusa da Aichner nel 2018 dopo un'assenza dagli ostacoli di tre ani, si manteneva su livelli apprezzabili nella massima categoria non riuscendo però a lasciare l'attesa zampata. Vincitore per dispersione a inizio stagione in condizionata a Pisa, Il Superstite godeva di piena fiducia in scuderia e scendeva in pista in molte delle prove centrali. Atteso al successo nel Durini e soprattutto nel Grande Steeple Chase di Milano, trovava in Notti Magiche un avversario/gregario alquanto ostico. Da ricordare la dirittura di San Siro con i due a sportellare prima dell'ultima siepe con l'acciaccato Il Superstite non capace di allungare nel tratto piano. Si rivelava un po' questo il tallone di achille del figlio di One Cool Cat spesso sulle gambe all'epilogo delle prove. Chiudeva comunque secondo nel Gruppo 1 milanese, lasciandosi alle spalle un Mezajy nel suo apice di forma, ed era ancora secondo nel Val Passiria e terzo nel Miipaft (Gr.3). Azzardato nel Gran Premio Merano non entrava mai in gioco, fornendo anonima prestazione.
Nota di merito per Mezajy, il migliore in casa Favero e da noi già indicato nella top ten del circuito in siepi. Sorprendente a inizio stagione, mai capace di aggiudicarsi una pattern ma spesso a giocarsela, veniva spremuto oltre misura dal suo allenatore che lo schierava tra siepi e steeple in quattordici corse, di cui sette di gruppo, tra le quali cinque Gruppo 1. Nessuno come lui in questo. Pur non essendo stato rispettato, il cavallo, che appariva persino focato sugli anteriori a Merano, disputava prove per tutta la stagione e in tutti i quattro gli ippodromi del circuito italiano, conquistando quattro podi complessivi in prove di Gruppo, tre dei quali di Gruppo 1. In particolare, quattordici giorni dopo aver colto il terzo posto nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) ripeteva il piazzamento anche nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) alla prima assoluta in steeple in Italia. Deludeva sugli ostacoli alti meranesi, eloquenti le venti lunghezze subite da Il Superstite nel Val Passiria (chiuso al terzo posto), pur riuscendo a godere a inizio settembre di un lampo di classe nel Mipaaft (Gr.3), agevolato dal terreno molto pesante, dove riportava un inatteso secondo posto ribaltando il confronto con Il Superstite. Una prova che invogliava Favero a schierarlo, come sua prima scelta, nel Gran Premio Merano. Mezajy correva sui primi ma cedeva, a traguardo molto lontano, venendo fermato poco dopo l'ultimo passaggio del muro, quando ormai era rinculato in ultima posizione.
Se Paolo Favero faticava a vedere la luce nel circuito steeple anziani di prima classe, era una vera e propria comparsa Raffaele Romano. L'allenatore bresciano non riusciva a presentare nessun candidato di qualità, fallendo gli acquisti dei vari Babalshams, Schwarzwald e Menthol che pagavano a caro prezzo il passaggio dalle reclamare francesi alla prima classe italiana. Falliva anche il tentativo di riconvertire in steeple il crosser Silver Tango, poi comunque fortunato artefice di imprese in cross.
1° NOTTI MAGICHE;
2° L'ESTRAN;
3° AMOUR DU PUY NOIR;
4° VIKING DE BALME;
5° LE COSTAUD;
6° AL BUSTAN;
7° NORTHERLY WIND;
8° ZANINI;
9° KING ARTUR;
10° IL SUPERSTITE.
I tre grandi protagonisti della stagione in steeple 2019.
L'ESTRAN a sx, NOTTI MAGICHE a dx
e AICHNER nel mezzo
festeggiano la doppietta nella
GRAN CORSA SIEPI DI PISA nel 2018.
(Foto Pietro Coscia.
CROSS
Silver Tango, secondo nell'Amedeo Duca d'Aosta di fine novembre 2018, alle spalle di Triangle d'Or interpretato dalla giovane promessa di casa Satalia, e Opaleo, secondo nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) del 2018, erano i primi a farsi vedere in pista con anonime prove, il primo due volte a Milano sul percoso in steeple e in premi ben frequentati, l'altro passeggiando in uno steeple di Pisa, ben lontano dai primi, e in un cross di Treviso dove subiva l'Aichner di turno Home Please e la femmina montata da Daniele Tonelli Vanessa del Cardo.
Assaggiavano invece il percorso in cross di Milano i due Aichner Broughton e Nando. Entrambi con un passato elitario, ricordiamo il successo nel 2017 nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) siglato Broughton, vincevano palesando tuttavia delle difficoltà di adattamento allo snodatissimo percorso meneghino.
Era Nando il primo dei due a scendere in pista. Il nove anni, quarto nel Gran Premio Merano del 2018, mandava alle ortiche una vittoria ormai conseguita al rientro in siepi in quel di Treviso, scartando sulla penultima siepe, ma si rifaceva in aprile nel Premio Cossato, cross sui 4.000 metri del percorso milanese aperto anche ai gentleman. Lasciato tranquillo nelle posizioni di rincalzo, non anticipava le mosse lasciando assopire le scorribande prima di Lost Monarck e poi di Lunatorio, alquanto arzilli nella prima parte del percorso. La presenza di svariati soggetti amanti dell'andatura, quali anche Vanessa del Cardo e Mentore, determinava un treno di gara alquanto sollecito con conseguenziale frazionamento del gruppo. Lunatorio, davanti, scandiva importante andatura braccato dal Favero Catalaunian Fields (112 a 1), ritrovato dopo i problemi di emorragia patiti a Pisa, quindi l'ospite ceko Hades, Mentore e Nando, uscito dal laghetto con qualche battuta di arresto. Nando, in lunga risalita, beneficiava della parte terminale sulle diagonali lunghe dello steeple e azionava la potenza del suo motore sostenuto da Bartos. Lunatorio e Raf Romano vendevano carissima la pelle ed entravano ancora in vantaggio in retta sotto la minaccia di Hades e di un richiestissimo Nando. Cedeva invece Mentore con Catalaunian Fields più indietro in leggera rimonta. Tre in linea sull'ultima siepe, ma era Nando a trovare la gamba giusta, favorito dalla lunga dirittura. Ai duecento, il giallo-nero acciuffava Hades, mentre tra i due alzava bandiera bianca un onorevole Lunatorio. Nando imponeva poderoso allungo negli ultimi cento metri e rifilava, in pochi tempi di galoppo, quattro lunghezze all'avversario. Terzo si manteneva Lunatorio.
Una vittoria che portava Vana jr a schierare il cavallo nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) con un risultato finale che bocciava di gran lunga l'idea e suggeriva la via del cross meranese.
Hades, atteso a conferme importanti a Merano, veniva invece destinato dalla sua allenatrice Jana Novakova al circuito in steeple svedese dove, tra fine aprile e giugno, riportava due vittorie e un secondo posto sulle piste di Blommeroed e Stromsholm.
Broughton, dopo dieci mesi di attesa, rientrava invece con una facile vittoria a vendere in steeple sulla pista meneghina, per bissare a fine aprile sul percorso cross in una condizionata sui 4.000 metri aperta anche ai gentleman. Il campo dei partenti, oltre a un atteso Opaleo affidato a Raffaele Romano, non presentava particolari problematiche. Tuttavia Broughton doveva assai faticare per aggiudicarsi i 3.825 euro in palio e liberare il suo enorme potenziale. Tenuto nelle posizioni di rincalzo, viaggiava accoppiato a Opaleo, lasciando sui primi il giovane compagno di allenamento Fly Filo Fly, avviato ai percorsi cross a Pardubice dopo una prima parte di carriera in siepi. Bartos proponeva all'attacco il nove anni solo sulla diagonale lunga, poco prima della piegata finale, sempre ben esterno e lontano dalla mischia. In avanti, intanto, Fly Filo Fly anticipava le mosse del compagno e sorvolava il front runner Lunatorio. Per vie interne si faceva sotto anche Opaleo, ben calibrato nelle traiettorie da Romano. Fly Filo Fly reagiva, nel tratto compreso tra il penultimo e l'ultimo ostacolo, ai due grandi attesi e a un ancora vitale Lunatorio, un Oratorio di undici anni all'asciutto da vittorie dal 2016. Fly Filo Fly e Broughton si staccavano in lotta sul calo secco e improvviso degli altri due. Bartos doveva sudare non poco per piegare, ai cento finali, il rivale che poi veniva distanziato all'ultimo posto dai commissari. Terzo, in seguito promosso secondo, a sei lunghezze abbondanti chiudeva un sorprendente Lunatorio, all'ultima corsa di una longeva carriera costituita, tra Italia e Francia, da 85 corse di cui solo una in piano.
L'ultimo grande atteso alla stagione che conta in cross, All About Cossio, dominatore della stagione 2018 col doppio Grande Steeple Chase di Roma (Gr.2) e Nazioni (Gr.2), rientrava a maggio a Merano nel Val di Non con un apprezzabile quarto posto che lo escludeva, verosimilmente vittima di infortunio, dal resto della stagione.
A fine maggio partiva la stagione ufficiale del cross col Premio Anniversario degli Steeple Chases d'Italia, condizionata da 5.100 euro al primo sui 3.500 metri. Fly Filo Fly confermava l'ottima impressione resa a Milano e sbaragliava un interessante campo partenti fatto da un mix di esperienza e di interessanti prospetti da valutare nella nuova disciplina dopo un passato qualitativo in siepi. La prova veniva cadenzata dall'ospite ceko Big Mago, reduce da un secondo posto in una condizionata di blasone a Blommeroed (Svezia). Dietro al nove anni si installavano due debuttanti nella disciplina ma dal valoroso passato: Amaranthus e Alcydon Fan. Il primo, nel 2016, aveva infatti impressionato in siepi quando, a tre anni, aveva strappato cinque vittorie, tra cui Tagliabue (Gr.3) e Premio dei Giovani (L), ottenendo altri piazzamenti in prove da neretto. Il secondo, più anziano, pur vincendo meno, si era invece contraddistinto in steeple, con il secondo posto nel 2014 nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) e il terzo nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) e nell'A.S.S.I (Gr.3) nel 2016.
Restavano più guardinghi i due esperti Silver Tango e Broughton seguiti da Catalaunian Fields.
Amaranthus e Raffaele Romano assumevano presto l'iniziativa e lo facevano di buona lena. Big Mago si manteneva in quota, risaliva invece sui primi Catalaunian Fields, quindi gli altri chiusi da Silver Tango e dal favorito Broughton che Bartos teneva a qualche lunghezza. Al laghetto si discostava Alcydon Fan in evidente affanno nell'attraversare lo specchio d'acqua, seguito dal solo Broughton mai chiamato in causa da Bartos. Amaranthus provava a chiuderla a traguardo lontano, inscenando un tentativo di fuga all'imbocco della piegata di fondo. Sulle sue orme Catalaunian Fields precedeva Fly Filo Fly e Silver Tango. Perdeva contatto anche Big Mago. In vista dell'ultima siepe, Fly Filo Fly, in corda, sfilava Catalaunian Fields e, seguito da Silver Tango, si lanciava in un disperato inseguimento del fuggitivo Amaranthus. L'ultima siepe costava cara a Catalaunian Fields che crollava sull'ostacolo. Fly Filo Fly sullo slancio artigliava e superava Amaranthus in vista del palo. I due finivano intervallati da una lunghezza e un quarto con molto vicino anche un ritrovato Silver Tango. Broughton si limitava a provare la retta di arivo, finendo quinto a gran falcate ma a oltre venti lunghezze dal vincitore e alle spalle anche di Big Mago.
E dunque Fly Filo Fly, modesto saltatore in siepi, con una sola vittoria conseguita a Pisa nel 2018 (oltre una in piano sui 2.000 metri a tre anni), si presentava quale concreto rookie della stagione in cross 2019.
Genealogia Fly Filo Fly: Cavallo italianissimo, di allevamento, nato nel 2014 presso gli allevamenti dell'Azienda Agricola Cansana. Allevatore giovane, ancora a caccia di risultati importanti e col quarto posto di Mc Enroe nel Premio San Gennaro (HpP) a fungere da fiore all'occhiello.
Avviato alla carriera agonistica da Guarnieri, per il quale disputava sei corse, da due a tre anni, vincendo un handicap di minima sul pesante sui 2.000 metri di pisa, prima di passare alla corte di Vana sr.
Inbreeding 3x4 su Northern Dancer e 4x5 su Mr Prospector, generato da una cavalla inedita figlia di Storm Bird e sorellastra della piazzata classica Holyday Lady incrociata col vincitore nell'O'Brien National Stakes (Gr.1) a Curragh e in Listed sul miglio di Newmarket Kingsfort (da War Chant). Stallone, quest'ultimo, operante a 5.000 euro proprio presso l'Azienda Agricola Cansana.
Il cavallo non vanta una grande linea di fratelli (tre di essi vincitori in piano in Italia), pur essendo il nono prodotto della madre e il fratellastro di UL ZINCARLIN, valido stayer, impegnato in gioventù in modeste prove di Corridonia ed esploso a cinque anni, vincitore di 17 corse (1.350-2.800), da due a sette anni, tra cui Roma Vecchia(L), Premio Agnano (HpP) a Napoli e Premio Galileo Galilei (HpP) a Pisa, quarto nel Regione Toscana (L) e sesto in Gruppo 1 nel Premio Roma a tre lunghezze e mezzo dal quarto posto (vincitore di 136.500 euro).
La seconda madre, vincitrice di due corse negli Usa, offre una linea riproduttiva di tutto rispetto sviluppata quasi del tutto negli Stati Uniti. Figlia di Miswaki, ha generato Holiday Lady (seconda in Gruppo 2 e terza in Gruppo 1 e Gruppo 3 negli Stati Uniti) e MY MAIN STARR (vincitrice sui 1.700 metri in Listed negli Stati Uniti) oltre Spirit of Racing (seconda in Listed negli Stati Uniti). Dunque una buona produzione che si aggancia a quattro generazioni francesi riconducibili alla produzione della settima madre di Fly Filo Fly: l'inglese classe 1928 Captain's Fancy.
Blasone nella riproduzione della quarta linea dove spiccano due cavalle capace di farsi valere sia in corsa che nell'allevamento: Norland (seconda nel Prix Saintalary, Gr.1, e madre della duplice vincitrice in Gruppo 2 negli Stati Uniti AMPULLA) e la campionessa DUNETTE, vincitrice nel Prix de Diane (Gr.1), nel Grand Prix de Saint Cloud (Gr.1) e nel Prix du Prince d'Orange (Gr.3) e a sua volta madre dello stallone vincitore in Gruppo 1 FRENCH GLORY.
Sulla linea paterna KINGSFORT non offre grandi spunti né in pista né in linea genealogica. Soggetto precoce e promettente a due anni, con un doppio di vittorie siglate a Curragh sui 1.400 metri, culminate col successo in Gruppo 1 e il passaggio alla corte di Saeed bin Suroor. Infortunatosi a tre anni, è tornato vincente in Listed a Newmarket dopo oltre un anno di inattività e con qualità compromessa.
Trasferito in Italia per la carriera riproduttiva, pur se richiesto dagli allevatori e sostenuto dall'Az.Agr. Cansana, non è riuscito a emergere, vedendo il proprio seme scemare dai 5.000 euro iniziali ai 2.000 euro (somma comunque assai alta per i risultati ottenuti), limitandosi del tutto al territorio italiano. In cinque anni di monta non è riuscito a produrre neppure uno stakes performer, fornendo quale punta un vincitore in Handicap Principale e due interessanti ostacolisti. Tra il 2012 e il 2016 Kingsfort generava 86 prodotti, 64 (il 74%) dei quali scesi in pista almeno una volta, di cui 28 vincitori per una percentuale di 44%. Particolarmente richiesto il primo anno di monta come testimoniano i 30 figli nati, vedeva ridursi il proprio ruolo. Dal secondo anno di monta nascevano 19 figli, a seguire 15 il 2015 e leggera ripresa per la generazione 2016 che vedeva nascere venti prodotti seguita, una volta verificati i risultati in pista dei soggetti nati nel 2013 e 2014, dal crollo a due nel 2017.
Ad aprile 2020 Kingsfort risultava esser stato rappresentato in 884 corse in piano (più otto all'estero), con 82 vittorie conquistate dai suoi ventotto figli, vincitori per una percentuale vittorie in piano del 9,3%. Il soggetto più qualitativo risultava essere Ser Geims, dal quarto anno di monta, per effetto di 3 vittorie (1.700-2.000 m.) tra cui il Carlo Porta (HpP) da 14.025 euro al primo e il Premio dei 3 Anni a Milano, quinto in Listed a Roma per 35.800 euro di vincite. Qualitativo poi King Winnie, dal secondo anno di monta, 5 vittorie (1.500-2.000 m.) tra cui il NBF Lanes Classic-Finale (Hp) a Milano da 11.000 euro al primo, secondo nel Castello Sforzesco (HpP) a Milano per 49.400 euro di vincite.
Vincitori validi di prove comprese tra i 5.525 e 5.100 euro risultavano essere Pellicano Joe, dal primo anno di monta, 8 vittorie (1.400-2.200 m.), con un miglioramento a cinque anni sbocciato col quinto posto nel Signorino (L) e nel Premio Trenno (HpP) per 48.250 euro; Real Deal, dal secondo anno di monta, 7 vittorie (1.500-2.000 m.) per 28.500 euro; Fantastic King, dal primo anno di monta, 2 vittorie (1.800-2.000 m.) per 21.100 euro; Solsbury Hill, dal primo anno di monta, 3 vittorie (1.400-1.600 m.) per 17.300 euro; Albareto, dal quarto anno di monta, 2 vittorie (2.000m.) per un totale di 14.600 euro; e Mc Enroe, dal secondo anno di monta, 3 vittorie (1.500-1.800) con apice in un handicap da 3.400 euro al primo, oltre che il quarto nel San Gennaro (HpP) a Napoli e schierato in sette reclamari francesi (piazzato solo due volte) per 20.245 euro. Qualità, ma poco costrutto, per la maiden Apeiron, quinta a un muso dal piazzamento nel Castello Sforzesco (HpP) corso anche dal fratellastro King Winnie. Del modesto Fragore, 34.900 euro di vincite, il record di vittorie con 10 successi, il più importante dei quali in un handicap da 3.400 euro al primo a Roma, e di corse con 67 uscite.
Sette figli di Kingsfort, dopo essersi esibiti in piano, sono stati destinati alla carriera in ostacoli, ma anche questo tentativo non risultava sufficiente a riablitare lo stallone. Si tratta di soggetti che, in maggior parte, non hanno dimostrato adattamento alla disciplina, tanto che solo due di questi, entrambi vincitori (28,5% degli schierati), hanno preso parte a più di tre prove. 46 sono state le corse interessate (otto di queste in Rep.Ceka) con 7 vittorie, tutte marcate in Italia, per una percentuale del 15,2%. Fly Filo Fly, dal secondo anno di monta, 2 vittorie (una in siepi e una in cross), si rivelava l'unico piazzato in una prova di cartello, migliorando in modo esponenziale col passaggio in cross, secondo nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) sul cross di Merano, secondo anche in due cross classe 3 di Pardubice per 24.500 euro introitate in ostacoli. Più qualitativo in siepi, ma non riuscito mai a conquistare piazzamenti importanti, il pesantista Panta Rhei, dal primo anno di monta, 5 vittorie in siepi con acuto in un discendente di Merano da 6.800 euro al primo per 41.500 euro da aggiungersi alle somme conquistate in piano (vittorioso in una maiden di Roma da 4.675 euro al primo) fino a vantare un bottino di 58.225 euro (il più ricco nella famiglia Kingfort).
Provavano le siepi Prisma Lucente (un quarto e un quinto in categoria di minima) e i non piazzati Jamesia Queen, Candreva, Belvedere e Mc Enroe tutti ricondotti in piano in quanto incerti e non convincenti al salto.
FLY FILO FLY
in occasione di una sua uscita
al SAN ROSSORE
(Foto Matteo Mancini).
L'appello in vista del Grande Steeple Chase di Roma andava in scena tre settimane dopo dal successo di Fly Filo Fly, in occasione del Giulio Coccia, cross sui 4.100 metri con 5.525 euro in palio al primo classificato.
Broughton, pur perdendo la prima monta di scuderia, era atteso alla riscossa dopo la brutta apparizione sul percorso cross meranese. L'Aichner, accompagnato da Nando, manteneva il ruolo di favorito, di poco sotto la pari, con Amaranthus eletto controfavorito e Silver Tango dato in progresso. Dalla Repubblica Ceka giungeva però la minaccia Kubali. Sei anni, allievo di Radek Holcak, prelevato a tre anni, nell'autunno del 2016, alle aste di Newmarket per 26.000 ghinee, dopo aver mostrato buone qualità e una certa predisposizione alla distanza in piano in Irlanda, culminate con 1 vittoria in dieci uscite in quel di Killarney. Generato da una maiden sorellastra dello stallone vincitore in Gruppo 1 VALE OF YORK, a sua volta generato da una cavalla figlia della sorella piena dello stallone BATSHOOF (duplice vincitore in Gruppo 2 a Curragh e ad Ascot, terzo in Gruppo 1 a York), Kubali aveva dimostrato eccezionali doti al debutto sulla pista in siepi meranese nel 2017. Qualità che lo avevano visto trionfare in condizionata, di quattro davanti a Panta Rhei, per poi sfumare sul più bello nel Criterium di Primavera (Gr.2) chiuso quinto da controfavorito di Santo Cerro. Vittima di un infortunio, aveva dovuto attendere due anni per tornare con regolarità alle corse, cogliendo un successo proprio nel maggio del 2019 su uno steeple di Slusovice in classe 4. Il ritorno a Merano veniva visto con qualche sospetto dagli scommettitori, dati anche gli avversari contrapposti, ai già citati si aggiungeva anche Alcydon Fan, nonostante la griffe Holcak e la monta dello slovacco Lukas Matusky.
Al di là di ogni ragionevole dubbio, Kubali non deludeva i suoi sostenitori. Tranquillo e disinteressato alla corsa, la risolveva "dando un solo parziale in piano, completamente fuori dalla mischia, un grande spunto e una risoluzione dall'ultima al traguardo", sconfessando una genetica, soprattutto sulla linea paterna, tutt'altro che idonea alla carriera da ostacolista da estreme distanze, ma con una modalità in perfetta linea per chi possiede sangue di velocista nelle vene con un'esplosività iniziale dopo la ricezione dal salto dell'ultima siepe non parametrabile a quella degli stayer. Kubali risultava infatti figlio del velocista Approve, soggetto sceso in pista solo a due anni, vincitore in Gruppo 2, dai 1.000 ai 1.200 metri, a York e ad Ascot, pluripiazzato in prove di Gruppo tra cui il terzo posto nel Middle Park Stakes (Gr.1) e il quarto nella July Stakes (Gr.1), ma fallimentare in razza (spedito in Turchia, dopo cinque stagioni di monta in Irlanda a 5.000 euro, un solo vincitore di Gruppo e cinque ulteriori stakes winners: i velocisti WAADY, vincitore in Gr.2 a Meydan e in Gr.3 a Sandown, EL ASTRONAUTE, duplice vincitore in Listed a Cork e a Maisons-Laffitte, secondo in Gruppo 2 a Curragh e terzo in Gruppo 1 a Longchamp, ACCEPTED, vincitore in Listed a Tipperary, terzo in Gruppo 2 a Doncaster, SOPRAN VERNE, vincitrice nell'Ubaldo Pandolfi (L) a Roma e nel Cancelli (HpP) a Milano, quarta nel Regina Elena (Gr.2) nonché sui 1.400 metri SWIFT APPROVAL, vincitore di una Listed a Colonia e SKREI, vincitore di una Listed a Dusseldorf) e del tutto all'asciutto in ostacoli con un solo vincitore in Inghilterra, oltre a Kubali, a fronte di una ventina scesi in pista peraltro da mai piazzati.
Matusky teneva Kubali in coda al drappello che procedeva a moderata velocità guidato da Silver Tango, con gli altri accoppiati l'uno all'altro. Broughton, affidato a Jiri Kousek e munito di paraocchi australiani, modificava il suo schema di gara e si poneva subito in schiena al leader. Più accorto Nando, a centro gruppo in compagnia di Amaranthus, a precedere Alcydon Fan e Kubali. Al laghetto rischiava la caduta Kratochvil che saltava sulla sella di Le Moulleau, ritrovando poi equilibrio e staffe. Broughton andava intanto a spingere Silver Tango, costringendo Pastuszka a incrementare la marcia. I due perseveravano a galoppare nel mirino di Amaranthus. Sporco sui salti, più indietro, Nando su cui Bartos lavorava di braccia e di frusta. Sull'ostacolo che immetteva al verticale, da saltare a mano contraria, Pastuszka scivolava dalla sella di Silver Tango e lasciava la leadership a Broughton, presto infilato da Amarantus e da un vitale Le Moulleau, quindi Nando, Alcydon Fan e un Kubali non ancora entrato nel vivo della manovra. Al liverpool Le Moulleau si sedeva dopo aver superato il primo elemento, intralciando la marcia di Broughton e del gruppo degli inseguitori, tra cui Alcydon Fan anch'esso in affanno sull'ostacolo. Ne approfittavano Amaranthus e Raffaele Romano che guadagnavano qualche lunghezza, presto ricucite sulla curva di pista interna da Le Moulleau, subito ripresosi dalle incertezze. Nella confusione guadagnava qualcosa anche Kubali che risaliva collocandosi nella scia di Nando. Superato il passaggio di strada, Amaranthus emulava la prova di debutto sul tracciato e tentava la fuga da lontano. Romano imprimeva decisa accelerazione. Le Moulleau guidava l'inseguimento braccato dai due Aichner, a qualche lunghezza Kubali, più staccato Alcydon Fan. La fuga non si concretizzava. Le Moulleau sferrava il suo primo attacco al leader all'inizio della piegata finale. Più scomposto Broughton che allargava in modo netto, ponendosi anche lui all'attacco in aggiramento su Nando. Più guardingo Kubali, sempre calmo e quieto in attesa degli eventi. Amaranthus respingeva Le Moulleau, ma vedeva profilarsi alla propria sella Broughton. I due allargavano prima di andare ad attaccare la penultima siepe. Ne approfittava Le Moulleau che si ripresentava all'interno dei due, entrando al comando in retta e trascinandosi dietro Nando. Kubali attendeva invece il tratto piano, limitandosi a restare a contatto e scegliendo la corda qualle terreno in cui imbastire la sua offensiva. Le Mouelleau e Amaranthus prendevano in controtempo il più macchinoso Broughton, affiancato anche da Nando, e tendevano a staccarsi in lotta in vista dell'ultimo elemento. Il grigio Le Moulleau saltava davanti a tutti, ma si profilava un bellissimo epilogo a cinque, complice una difettosa ricezione del leader. Era allora Kubali a far valere la propensione alla velocità, piazzando un parziale irresistibile per gli avversari soprattutto nella sua punta iniziale. Sullo slancio il sei anni prendeva margine decisivo a Broughton e Nando che, dopo aver perso un paio di lunghezze sullo spunto, emergevano a grandi falcate e finivano forti sull'allievo di Holcak che coglieva però la terza vittoria in carriera in ostacoli, qualificandosi quale Approve degenero. Nella volata si rivelava invece inadeguato e stanco Amaranthus. Il portacolori Troger perdeva sei lunghezze in cento metri e terminava rallentato infilato per la quarta moneta da Le Moulleau, che pagava in modo caro il brutto salto finale. Non pervenuto, al sesto, un pessimo Alcydon Fan. Comunque una bella edizione del Coccia che qualificava diversi soggetti quali pretendenti al successo nel primo Gruppo di stagione in cross.
Il degenero KUBALI
inconsueto vincitore in ostacoli
generato dal velocista APPROVE
(Foto Monika Vodickova).
Il primo grande appuntamento della stagione andava in scena il 30 giugno col Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) sui 4.100 metri. I compagni di allenamento Broughton e Fly Filo Fly calamitavano il gioco, approfittando dell'assenza di Kubali, fuori dalla mischia per una leggera indisposizione. Contro i due Vana, Raffaele Romano cercava il progresso di Amaranthus e di Silver Tango. A distanza di sei anni dall'ultima apparizione, tornava in Italia il dodici anni Pareto, un figlio di Rainbows for Live presentato dall'allenatore detentore del titolo Pavel Poles, cinque volte schierato senza piazzamenti nel Velka Pardubicka e su buoni risultati in gran premi in steeple polacchi, con un lontano quinto posto nel Nazioni (Gr.2) nel 2013. Completava il campo dei partenti il Favero Burrows Lane, terzo a sorpresa nel Val di Non ma non ripetutosi nelle uscite successive e non piaciuto in un cross amatoriale vinto da Manolo.
Broughton, munito di paraocchi australiani e affidato a Jan Faltejsek, se la giocava di testa pungolato dall'estremo outsider Burrows Lane, costantemente al suo esterno. Dietro ai due Silver Tango precedeva Amaranthus, Pareto e all'estrema attesa Fly Filo Fly.
Al verticale a mano contraria, Silver Tango rilevava il battistrada. Emergeva rapidamente dal centro gruppo anche Amaranthus che si collocava in seconda posizione davanti a Broughton e Burrows Lane, quindi Fly Filo Fly in risalita e Pareto in coda. Pastuszka aumentava i giri dei motori, ma era Amaranthus, anche a causa di un'incertezza del baio di casa Tanghetti, a sfilare al comando uscito dal passaggio di strada. Romano confermava i precedenti schemi tattici e, in lunga accelerazione, filava via. Fly Filo Fly e Broughton gradualmente e non con poche difficoltà si portavano su Silver Tango solo in vista dell'ultima, mentre davanti il fuggitivo dava concreta impressione di poter risolvere la contesa. Il figlio di Daro Sopran però, ancora una volta, appesantiva l'azione ai duecento finali. All'esterno invece Broughton allungava in modo poderoso e staccava in vista del palo volando via Amaranthus senza subire reazioni. L'Aichner rifilava cinque lunghezze e mezzo al primo dei battuti ovvero Fly Filo Fly che proprio in vista del palo stampava di una testa uno stanchissimo Amaranthus su cui piombava, ancora vitale, anche Silver Tango, quarto a un'incollatura. Pareto deludeva oltre misura ed era solo quinto, senza mai essersi visto, a sedici lunghezze, davanti di dodici a Burrows Lane.
Vana Jr preparava così a puntino il nove anni Broughton, già vincitore in main category in steeple, mettendo in chiara luce la netta superiorità su Fly Filo Fly e gli altri.
Carriera Broughton: Cavallo importante e di estremo valore. Schierato in prove di Gruppo 1 (da non piazzato) nell'olimpo dell'ostacolismo europeo su piste quali Cheltenham, Aintree e Merano, conseguiva nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) la sua terza vittoria classica in ostacoli, preceduta dalle vittorie nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), nel John Smith's Scottish Triumph Hurdle Trial (L) a Musselburgh oltre alla successiva vittoria nella condizionata in cross di Treviso Amedeo Duca d'Aosta, a coronamento di una carriera in ostacoli che lo vedeva trionfare in tutte le discipline. Sceso in pista, da tre a nove anni, in 30 prove in ostacoli, conseguiva 11 vittorie (sette delle quali in Italia), di cui tre classiche e molti altri piazzamenti importanti quali il secondo posto nel Betvictor Summit Juvenile Hurdle (Gr.2) a Doncaster, nel Nazioni (Gr.2) in cross a Merano e nel Creme Anglaise (L) in steeple a Merano, terzo nel Grande Steeple Chase di Merano (Gr.1) e quarto nel Racing Fx Prelude (L) sugli hurdle di Market Rasen per un totale di vincite in ostacoli di 151.747 euro (due terzi dei quali conquistati in Italia). La carriera in ostacoli, peraltro, risultava costellata da infortuni che ne mettevano a rischio la prosecuzione ma non ne minavano la qualità. Il cavallo subiva una pausa di un anno, tra i cinque e i sei anni, per effetto di un infortunio che portava Josef Aichner ad accaparrarsene le prestazioni per la modica cifra di 4.000 euro. Divenuto uno dei più forti saltatori in steeple in Italia, incappava nella primavera del 2018 in una nuova battuta di arresto che lo teneva lontano delle piste per un ulteriore anno.
Un cavallo comunque portatore di un plus che lo aveva portato a essere acquistato da yearling nientemeno che dalla Godolphin per la roboante cifra di 220.000 euro alle aste di Baden Baden; una somma che ne faceva il top price dell'asta e il quinto puledro più caro tra tutti quelli generati nella produzione del padre Teofilo. Pur mostrando qualità, che spiccava in un successo a tre anni in Heritage Handicap di Goodwood sui 2.000 metri con premio al primo di 38.345 euro, e una certa predisposizione alla distanza, Broughton non riusciva a salire sopra la classe 2 e per questo veniva dirottato in ostacoli dopo aver preso parte a 12 corse, con 3 vittorie (2.000 m.) e 2 piazzamenti per 60.700 euro.
Genealogia di Broughton: Dodici generazioni tedesche sulla linea femminile, si tratta di un inbreeding 4x5 su Northern Dancer, allevato in Germania dalla Gestuet Westerberg e generato dall'imbattuto ma fragile Teofilo, un figlio di Galileo vincitore di cinque corse a due anni, tra Inghilterra e Irlanda, con due Gruppo 1 in bacheca sui 1.400 metri per 508.00 euro di vincite.
Soggetto di buona genealogia. Il padre, ad aprile 2020, ha generato 151 stakes performers, di cui 45 vincitori di prove di Gruppo (sedici vincitori di Gruppo 1) vedendo oscillare il proprio tasso di monta dai 15.000 ai 50.000 euro a monta. Tra i vincitori più prestigiosi si ricordano il vincitore del Derby Irlandese (Gr.1) TRADING LEATHER (secondo in tre Gruppo 1), i triplici vincitori di Gruppo 1 australiani HAPPY CLAPPER e HUMIDOR, la vincitrice delle Oaks Inglesi (Gr.1) PLEASCACH, il triplice vincitore di Gruppo 1 a Hong Kong IRISHCORRESPONDENT (autore anche del record di introti con 6.500.000 di sterline di vincite), il vincitore del St Leger Irlandese (Gr.1) VOLEUSE DE COEURS, i duplici vincitori di Gruppo 1 australiano PALENTINO e KERMADEC nonché lo stallone HAVANA GOLD, vincitore nel Prix Jean Prat (Gr.1).
Assai meno importante il ruolo giocato in ostacoli dove, a parte BROUGHTON, non conta vincitori di Gruppo 1 su un totale di circa settanta soggetti esibitesi sugli ostacoli. La quasi totalità degli ostacolisti si è ammirata in Inghilterra e Irlanda, si tratta di soggetti destinati alla carriera di saltatori dopo una prima parte spesa in piano. Sei sono stati i vincitori classici, quattro dei quali in prove di gruppo: LONDON PRIZE, dal terzo anno di monta, 3 vittorie in hurdle tra cui Unibet Elite Hurdle (Gr.2) a Wincanton e Matchbook Imperial Cup Handicap (Gr.3) a Sandown per 80.000 sterline; NADAITAK, dal sesto anno di monta, 2 vittorie in hurdle, tra cui l'Albert Bartlett River Don Novices' Hurdle (Gr.2) a Doncaster per un totale di 23.000 sterline; e TOCORORO, dal quarto anno di monta, 4 vittorie (due in hurdle e due in chase) in Irlanda, tra cui il Ballybritt Novice Chase (Gr.3) a Galway, seconda e terza in Gruppo 3 in chase a Fairyhouse e Tipperary, quarta nel Champion Four Year Old Hurdle (Gr.1) a Punchestown e in Gruppo 2 a Fairyhouse per 70.000 euro.
Sono risultati vincitori di Listed in hurdle TEA IN TRANSVAAL (dal terzo anno di monta, 5 vittorie in hurdle per 41.500 sterline) e KISANJI, portacolori Favero dal terzo anno di monta, 1 vittoria in siepi ovvero nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L), quarto nel Criterium d'Inverno (Gr.2). Piazzati in Listed in hurdle Debdebdeb e Bantam (entrambi a Cheltenham), Teophilus (in Irlanda) e Vimont (terzo in Listed in siepi ad Auteuil).
Ha riportato 1 vittoria in siepi in un handicap da 35.400 euro al primo a Punchestown Pearl of the West.
La linea femminile prende l'avvio con BOCCASSINI, una velocista, figlia di Artan, che ha corso in Germania e Francia risultando vincitrice nel Prix Robert Papin (Gr.2) a Maisons Laffitte e seconda nel Prix Dubois (Gr.3) a Maisons Laffitte, non particolarmente eccelsa in razza. Broughton è comunque fratellastro della vincitrice classica BASTILLE, vincitrice nel LXXXVIII Royale Mares (L) a Milano e del piazzato in Listed locali ceke Buonarroti (poi dirottato con poco costrutto in ostacoli). Risultati questi che hanno portato i prodotti della fattrice a essere acquistati puledri alle aste per somme quali 240.000 ghinee.
La qualità però scema allontanandosi nella linea femminile dove per trovare un vincitore di Gruppo bisogna retrocedere alla quarta madre BRIGIDA, cavalla del 1973 vincitrice delle 1.000 Ghinee Tedesche (Gr.3) e riproduttrice di un'interessante linea che propone il vincitore classico BUENO (plurivincitore in Listed in Germania) e la piazzata classica Bahia Blanca (quarta nelle 1.000 Ghinee Tedesche, Gr.2), oltre una serie di prodotti che l'hanno resa seconda madre di numerosi vincitori classici, tra i quali BERNARDON (vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 in Germania, oltre che in ostacoli), BUDAI (vincitore in Gruppo 3 in Germania e in Listed in Francia), OPINION MAKER (vincitore nel Criterium di Pisa, L) e SIMPLY BRAVE (vincitore in pattern negli Stati Uniti).
Nella riproduzione della sesta padre spiccano poi i vincitori classici in Germania BARBLINA, BESOS e BORIS, quest'ultimo vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3, stallone in Olanda.
Sporadici i soggetti destinati ai salti. Spicca, quale prodotto della sorella piena della madre di Broughton, WHAT ABOUT CARLO, vincitore in Listed in piano in Inghilterra e ivi piazzato in ostacoli (su due uscite) oltre il citato BERNARDON che vanta 34 corse in ostacoli, anche in categoria pattern (mai piazzato), in Inghilterra con 4 vittorie (due in hurdle e due in chase) per 42.500 sterline vinte in prove in ostacoli.
Laureato in pattern race in tutte
le discipline dell'ostacolismo
l'ex Godolphin BROUGHTON
le discipline dell'ostacolismo
l'ex Godolphin BROUGHTON
si rivela assoluto protagonista in cross
nella stagione 2019.
nella stagione 2019.
La riapertura era prevista il 27 luglio in una condizionata sui 3.900 metri che proponeva un nuovo candidato ai gran premi di fine stagione. Spiccava infatti l'ex Satalia Brunch Royal, un Sunday Break di origine francese di sei anni, generato da una cavalla piazzata in Listed sui 1.500 metri (a sua volta figlia di una vincitrice in Listed e piazzata in Gruppo 2 sul miglio, sorellastra della madre dello stallone IRISH WELLS) e madre di due stakes performers in piano in Francia. Il baio, portacolori Aichner e reduce da due vittorie in siepi a Milano, dimostrava grande predilezione al tortuoso tracciato di Maia, pur essendo alla prima esperienza in cross. Jan Faltejsek optava per una prima parte di gara tranquilla e fuori dalla mischia, ponendosi alla schiena dei rodatissimi Silver Tango e Fly FIlo Fly, a loro volta preceduti da Catalunian Fields con in coda Amaranthus in un'inedita versione col cuffino. L'allievo di Romano, non semplice da moderare, emergeva subito dalla posizione siderale e al salto del muro in cresta sfilava al comando sancendo subito un ritmo di gara sostenuto. Brunch Royal non stava a guardare, ma palesava qualche incertezza al laghetto che lo faceva di nuovo rinculare in coda al drappello dopo una prima interessante puntata in avanti. Si faceva vedere in avanguardia anche Silver Tango, che si poneva a sostegno del battistrada per superarlo al salto dell'arginello piccolo dove calava vistosamente Catalaunian Fields. Silver Tango acquisiva almeno otto lunghezze di vantaggio dal compagno di allenamento, a precedere Fly Filo Fly e Brunch Royal. Il vantaggio del Tanghetti aumentava, dopo una piegata interna nel circuito cross, complice uno scivolone in un tratto piano di Amaranthus. Era allora Fly Filo Fly a ricucire il gap in vista della gabbia delle staccionate. In terza proseguiva un incerto Amaranthus, brutto su alcuni salti, e sempre a rimorchio Brunch Royal. I quattro affrontavano in fila indiana la curva finale, tenendosi a una lunghezza e mezzo l'uno con l'altro. Ai quattrocento finali, Fly Filo Fly provava a organizzare un primo attacco a un ancora arrembante Silver Tango. Brunch Royal per vie interne sfilava Amaranthus per poi cambiare traiettoria e venire sull'esterno. Silver Tango respingeva Fly Filo Fly, dovendo prepararsi al tentativo di scatto di Brunch Royal. Cedeva Amaranthus. Dirittura di arrivo con Fly Filo Fly, non ancora battuto, che intensificava l'affondo lungo la corda, imitato all'esterno da Brunchi Royal. I due compagni di allenamento chiudevano in una morsa Silver Tango in un epilogo a fruste alzate. Silver Tango tendeva ad allargare sull'esterno arrivando quasi a toccare Brunch Royal. L'Aichner però riusciva a completare il sorpasso e vinceva di una lunghezza. Silver Tango salvava il secondo posto per un'incollatura da Fly Filo Fly. Quarto, rallentato, Amaranthus. Bel debutto in cross per il sei anni di Aichner che si limitava a piazzare il paziale finale risolutivo, dopo aver assaggiato il percorso nelle posizioni di retroguardia.
Vana jr riproponeva il suo allievo l'1 settembre nell'Associazione Arma di Cavalleria su una distanza mai affrontata dal cavallo ovvero sui 5.000 metri con la doppia gabbia di siepi da affrontare. Brunch Royal non deludeva le attese e riportava una seconda vittoria, la quarta consecutiva nella stagione, disponendo del compagno di allenamento Power Zar e rifilando quasi venti lunghezze a Silver Tango. Bartos lo teneva in coda al gruppo, lasciando al controfavorito Silver Tango l'onere di dettare i tempi di gara. Il Tanghetti abbandonava il paraocchi classico per quello australiano e trovava la monta di Raffaele Romano in sostituzione di Dominik Pastuszka. Le posizioni non mutavano neppure dopo aver affrontato, a mano contraria rispetto al Nazioni, la doppia gabbia di siepi, dove i cinque concorrenti superavano la terribile insidia senza incertezze. Brunch Royal guadagnava blandamente posizioni e sfilava in terza posizione all'ingresso del laghetto. Ancora una volta non brillante, doveva respingere Tamas per mantenere la posizione. Dopo il secondo passaggio sul liverpool passava al comando Power Zar, a cui Romano concedeva la corda. Power Zar e Jan Kratochvil tentavano la fuga sul verticale. Brunch Royal aggirava all'esterno Silver Tango, mentre cedevano le altre due "nuove proposte" ovvero il polacco Tamas, quarto a giugno nel Gran National Svedese a Stromsholm, e lo svizzero Manolo, che pagava il salto di categoria dai cross amatoriali (in cui aveva riportato due vittorie consecutive) a quelli di main category.
Superato l'arginello piccolo, si dilatava il vantaggio dei due allievi della famiglia Vana. Ai quattrocento finali, Brunch Royal prendeva l'interno a Power Zar e lo andava ad attaccare. Il portacolori Tania-Vana però reagiva e respingeva inizialmente l'avversario, andando a saltare ancora in vantaggio l'ultima siepe. Nel tratto piano era tuttavia Brunch Royal a far valere la classe. Il giallo-nero rimontava il figlio di Desert Prince e lo lasciava sul passo, infliggendogli quattro lunghezze scarse di distacco. Una vittoria che elevava Brunch Royal a serio candidato alla vittoria nel Nazioni. Terzo, a grave distacco, Silver Tango teneva a bada Tamas.
Genealogia e carriera Brunch Royal: Soggetto frutto di una fitta rete di inbreeding, soprattutto sulla linea femminile. Inbreeding 5x4 su Northern Dancer, generato da una madre costruita su un doppio inbreeding (4x3 Riverman e 5x4 Sir Gaylord) e generata a sua volta da un cavalla frutto di un inbreeding 4x4 su Prince John e 5x5 sia su Princequillo che su Source Sucree.
Erede di dieci generazioni femminili francesi facenti capo all'inglese Ouagla, una fattrice del 1894 poi esportata in Francia, che mettono in luce una qualità piuttosto costante nelle linee prossime a Brunch Royal ma poco orientata alle discipline ostacolistiche.
Brunch Royal veniva avviato alla carriera a due anni dove, dopo aver vinto al debutto sui 1.400 metri a Deauville battendo di una lunghezza un discreto portacolori Rotschild poi vincitore di Listed e pluripiazzato in Gruppo 2 e Gruppo 3, coglieva subito un quarto posto nel Prix Roland de Chambure (L) a Longchamp alla seconda uscita in carriera. Probabile vittima di infortuni, dopo due quarti posti in condizionata a Cagnes-sur-mer nei primi due mesi dell'anno, preceduti da un mancato piazzamento in Listed a Vichy, debuttava in siepi alle porte dei quattro anni agli ordini di Collet. Sceso in pista quattro volte in due mesi, trovava la vittoria a reclamare in siepi ad Angers venendo acquistato da Davide Satalia per 14.500 euro. Raccoglieva nella stagione altri due primi posti, tra cui una vittoria in uno steeple di Aix-les-Bains da 10.560 euro che gli fruttava la punta di 58 punti di rating, e due secondi posti in provincia francese prima di esser esportato in Cekia da Josef Aichner. Schierato col contagocce nel 2018 in Italia, deludeva le attese non riuscendo ad andare oltre un secondo e un terzo posto in quel di Pisa in media categoria, seguiti da mancati piazzamenti in siepi a vendere. Ai box per un anno, rientrava nel 2019 con ben altro piglio e risultando imbattuto nelle sue quattro sortite, sia in siepi che cross, per un totale complessivo di 11.475 euro.
La madre, Princess d'Orange, è stata una vincitrice dai 1.500 ai 1.900 metri da Anabaa, seconda classificata nel Prix Isola Bella (L) che ha generato Prince Mag (secondo nel Prix du Prince d'Orange, Gr.3) e la femmina di Al Maktoum Naadrah, terza nel Prix Melisande (L) e quarta nel Prix de Lieurey (Gr.3).
Valore pressoché simile quello della seconda madre, IRISH SOURCE, un cavalla generata da Irish River vincitrice dai 1.400 ai 1.600 metri con acuto nel Prix de Lieurey (L), seconda nel Grosser Preis von Dusseldorf (Gr.2) e nel Prix Occitanie (L), terza a Milano nel Bagutta (Gr.3) oltre che madre del piazzato in Listed in Francia Liniriso e seconda madre dello stallone valido anche quale riproduttore di ostacolisti IRISH WELLS (duplice vincitore in Gruppo 2 in Francia, secondo in Gruppo 1 a Longchamp nel Prix Ganay) e di SIGN OF THE WOLF (vincitore in Gruppo 3 e Listed in Francia nonché vincitore in ostacoli in Francia).
Qualità anche sulla terza linea con la fattrice Lolly Dolly, da Alleged, vincitrice sul miglio, seconda in Gruppo 3 e terza e quarta in Listed in Francia, madre del velocista ORAGE NOIR, vincitore in Listed in Francia e quarto in Gruppo 1 a Longchamp, e della vecchia conoscenza italiana Sober Mind, terzo in Gruppo 2 a Longchamp e quarto in Listed a Epson, esportato poi presso la Scuola Cavalleria Militare e schierato in Italia in 34 prove in cross, da cinque a sedici anni, con 9 successi (l'ultimo a dieci anni), quarto nel Grande Steeple Chase di Roma e nel Cross Internazionale di Torino.
Due quarti posti in Gruppo 3 in Francia per la quarta madre Lady Gold, da Sir Gaylord, a sua volta generata da una stakes performers francese, pluripiazzata sulla lunga distanza in Gruppo 2 e Gruppo 3.
Il padre SUNDAY BREAK è un cavallo giapponese generato da Forty Niner (da Mr Prospector), vincitore di 4 corse tra cui il Peter Pan Stakes (Gr.2) a Belmont Park, terzo sui 2.400 metri nel Belmont Stakes (Gr.1), nel Wood Memorial Stakes (Gr.1) a Aqueduct e nell'Arcadia Handicap (Gr.2). Operativo in razza negli Stati Uniti per cinque anni, dagli iniziali 8.500 dollari ai 7.500 dollari, preludio del trasferimento in terra francese dove lo stallone è stato operativo, prima della prematura morte, per sei stagioni di monta con tasso calato dai 4.000 ai 2.800 euro.
Nonostante il modesto tasso di monta, si tratta di uno stallone che in Francia si è disimpegnato con buoni risultati sia nella produzione in piano che in ostacoli, con la prima qualitativamente superiore alla seconda. Si ricorda infatti lo stallone NEVER ON SUNDAY, 7 vittorie (1.600-2.000 m.), vincitore nel Prix d'Ispahan (Gr.1) di Longchamp, nel Prix du Prince d'Orange (Gr.3) di Longchamp e nel Prix de Ridgway (L) a Chantilly, secondo nel Gulfstream Park Turf Handicap (Gr.1) e nel Pan American Stakes (Gr.3) a Gulfstream, terzo nel Principe di Galles (Gr.1) ad Ascot.
Buoni risultati anche per FRANKYFOURFINGERS, 8 vittorie (1.600-2.000 m.) in Francia e Arabia, vincitore nell'Al Maktoum Challenge R2 (Gr.2) a Meydan, secondo nell'Al Maktoum Challenge R1 (Gr.2) e in tre Listed in Francia e Spagna, terzo ancora in Listed in Francia, quarto nell'Al Maktoum Challenge R3 (Gr.1) a Meydan. Qualità dalle parti delle femmine DANZA CAVALLO, vincitrice in Listed a Vichy ed esportata negli Stati Uniti dove è seconda nel Flower Bowl Stakes (Gr.1) a Belmont Park e due volte nel Long Island Handicap (Gr.3) ad Aqueduct, e CAVALE DOREE, vincitrice nel Prix du Calvados (Gr.3) a Deauville, terza nelle Breeders' Cup Juvenile Fillies (Gr.1) a Santa Anita.
Vincitrice nel Sanford Stakes (Gr.2) di Saratoga MAYBESOMAYBENOT. Vincitori classici negli States sono poi risultati essere il velocista UNITAS (vincitore di tre Listed), PONZI SCHEME (vincitore di quattro Listed, piazzato in Gruppo 2 e Gruppo 3), BREAK UP (vincitore di due Listed) e SUNDAY GEISHA (vincitrice di una Listed).
8 vittorie (1.200-1.800 m.) in Scandinavia per BROWNIE, con successo in due Gruppo 3 e una Listed norvegesi a Ovrevoll e in una Listed svedese a Jagersro. Vincitore nel St. Leger Ceko (L) e in un'altra Listed locale di Velka Chuchle ALWAYS ON SUNDAY.
In Italia si è comportata molto bene Melody Break, vincitrice sul miglio in una condizionata di Milano da 10.625 euro, seconda nel Seregno (L) a Milano poi naufragata nel Regina Elena e nelle Oaks Italiane.
Nel ramo ostacoli si ricordano ORSIPPUS, vincitore nel Matalan Anniversary 4 y.o. Novices' Hurdle (Gr.1) ad Aintree; e i vincitori in Listed ad Auteuil in siepi ALWAYS MAGIC, terzo nel Prix de Maisons Laffitte (Gr.3) ad Auteuil a valergli la punta di 67 punti di rating; e WE WILL SEE, punta 62 di rating.
Record di introiti complessivi in Francia marcato dall'ostacolista, disimpegnatosi con successo anche in piano, Tom Mix con 326.000 euro, punta rating in ostacoli di 60 punti, plurivincitore di handicap in siepi e steeple di premi da 25.000 euro al primo, tre volte secondo in Listed in Siepi ad Auteuil e Clairefontaine.
Piazzamenti elitari in ostacoli per Katana One, vincitore in siepi a Pau, terzo in due Listed di Auteuil sia in siepi che steeple, quarto nel Prix Congress (Gr.2) sullo steeple di Auteuil per 61 di punta rating, e Sunday a Paris, terzo in Listed a Compiegne in steeple.
Un nome nuovo per il cross
BRUNCH ROYAL,
lontano parente del crosser Sober Mind,
lontano parente del crosser Sober Mind,
si qualificava per il Nazioni
con un dittico di buoni successi ai primi assaggi in cross.
(Foto Arigossi).
Centrava due vittorie consecutive nelle prove preparatorie al Nazioni anche un altro candidato al vittoria nel Nazioni: Amaranthus.
Il primo acuto veniva siglato il 15 agosto in una condizionata sui 4.100 metri che si confermava, per tempo impiegato (4.32.30), sulla medesima cadenza del Coccia e del Grande Steeple Chase di Roma. La risolveva Amaranthus che tornava alla vittoria dopo un'astinenza di tre anni circa. Il baio di casa Troger, per la seconda volta schierato con cuffino, approfittava della caduta del favoritissimo Broughton e aveva la meglio contro le "novità" dalla cekia Power Zar e Almost Human, entrambi al debutto in cross in quel di Merano. Broughton, su cui tornava a salire Josef Bartos, scandiva il treno di gara davanti di alcune lunghezze ad Amaranthus marcato stretto da Power Zar, quindi Marcus Aurelius (frequentatore dei cross di classe II di Pardubice) e in coda Almost Human. Broughton palesava una prima grave incertezza al liverpool, dove invece dimostrava grande agilità Amaranthus che infilava l'avversario imitato nella manovra da Power Zar. I due mantenevano le posizioni con Amaranthus nel suo tradizionale schema di gara e il Tania-Vana, fresco vincitore in uno steeple-cross di Lysa nad Laben di classe I davanti all'ottima Delight My Fire a Tamas e a Pareto, a seguirne le mosse. Romano dettava l'accelerazione dopo il passaggio di strada, mettendo subito quattro lunghezze in cascina. Power Zar guidava l'inseguimento seguito da Broughton, mentre perdevano contatto Marcus Aurelius e Almost Human. "Amaranthus prova anche quest'oggi la lunga fuga all'attacco della piegata conclusiva" commentava Manigrasso. Il margine infatti si dilatava su un richiamato Power Zar su cui si profilava, all'esterno, Broughton che però cadeva sulla penultima siepe. Amaranthus chiudeva così con cospicuo margine e andava a centrare la prima vittoria in cross dopo le cinque ottenute in siepi a tre anni. A cinque lunghezze Power Zar coglieva l'argento, avanti di nove a uno spento Almost Human che si limitava ad agguantare Marcus Aurelius ai cento finali per l'ideale bronzo. "Questa volta, Amaranthus fa tutti i conti giusti" il proclama, tra gli applausi del pubblico, dello speaker meranese.
Il rosso stellato in bianco si ripeteva a sei giorni dal Nazioni dove, in un campo partenti di qualità inferiore ai precedenti ingaggi, risolveva senza patemi, pur gravato da importante peso (dai quattro ai sette chili concessi ai rivali), un discendente sui 3.900 metri. Romano lo teneva a mordere il freno nella prima parte di gara, progredendo gradatamente fino ad assumere il comando sulla piegata di pista interna. Superata la gabbia di siepi, Amaranthus accelerava tirandosi dietro Burrows Lane. Restavano più attardati Home Please, vincitore della prima prova in cross della stagione in quel di Treviso, e Option Be, preceduti dal vecchio Nadat (soggetto ritornato alle corse dopo tre anni di fermo). Amaranthus si scrollava di dosso Burrows Lane e vinceva da rallentato infliggendo sei lunghezze al rivale e venti scarse a Home Please.
"Amaranthus, poco alla volta, sta diventando vero specialista del cross, perché anche oggi viene via sicuro fino al traguardo, nonostante i settantaquattro chili, allungando nel momento topico della corsa" cesellava Manigrasso.
Genealogia e carriera di Amaranthus: Autentica rivelazione a tre anni dove, a sorpresa, si rivelava il dominatore della stagione trovando nel solo Santo Cerro un rivale capace di metterlo in difficoltà. Veniva dirottato in siepi dopo una prima parte di carriera alquanto mediocre in piano, caratterizzata da svariate problematiche alle gabbie, con 1 vittoria sul miglio a vendere in quel di Grosseto. In ostacoli, nella stagione 2016, centrava 5 vittorie e 2 piazzamenti aggiudicandosi Tagliabue (Gr.3) e Premio dei Giovani (L), terzo nel Criterium d'Autunno (Gr.1) dove subiva Santo Cerro e Golden Hello ovvero gli unici due in grado di batterlo nella stagione. A quattro anni rimaneva vittima di un infortunio dopo due uscite in quel di Pisa in cui deludeva le attese piazzandosi terzo nel Criterium d'Inverno (Gr.2), di nuovo battuto da Santo Cerro, e terzo nella Prova d'Assaggio al debutto in steeple. Fermo ai box per quindici mesi rientrava subendo un nuovo infortunio che lo teneva lontano dalle corse per altri nove mesi. Ormai fortemente ridimensionato in qualità, faticava in categoria vendere non riuscendo a fare meglio di un terzo posto a Milano. Raffaele Romano lo provava allora in cross, cercando di costruirgli a sei anni una nuova carriera da protagonista. Il cavallo impiegava cinque uscite prima di cogliere un dittico di successi in condizionata e discendente, ritoccando il curriculum col terzo posto nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3), terzo piazzamento classico del cavallo in aggiunta alle due vittorie classiche maturate a tre anni. A ottobre 2019, per la prima volta in carriera, l'italianissimo Amaranthus lasciava la penisola per prendere parte al Grosser Preis des Cross Club di Maienfeld, Svizzera, dove chiudeva secondo sui 4.800 metri in un premio da 8.500 euro al primo.
Erede di una linea genealogica tutt'altro che trascendentale, in cui spicca la terza madre, una duplice piazzata in Listed in Francia poi madre di Sudden Glory (quarto in Gruppo 2 negli Stati Uniti). Un piazzamento in Listed in Inghilterra anche per la quarta madre, una sorellastra di DACTYLOGRAPHER (primo vincitore di gruppo generato da Secretariat, grazie al successo nel William Hill Futurity Stakes, Gr.1, di Doncaster, terzo in Gruppo 3 a Lingfield e quarto nelle King George & Queen Elizabeth Stakes, Gr.1), poi madre presso l'allevamento di Niarchos di Private View (seconda nel Lydia Tesio, Gr.1, a Roma, terza nel Prix de Malleret, Gr.2, e del Prix de la Nonette, Gr.3, a Longchamp) e di JUNGLE PIONEER (vincitore in Listed negli Stati Uniti); seconda madre di LA TIA (vincitrice in un Gruppo 1 e tre Gruppo 3 americani) e di KIERKEGAARD (vincitore a Roma nel Premio Piazzale, L, due volte secondo nel Di Capua, Gr.1. Stalloncino in Italia).
Amaranthus nasce in Italia presso l'allevamento umbro dell'Azienda Agricola Farina che sceglie per otto delle sue fattrici il modesto stallone DARO SOPRAN, a formare un inbreeding 4x5 su Northern Dancer.
Il padre DARO SOPRAN, fratello pieno del più volte vincitore in ostacoli Dardanelli e fratellastro della campionessa in ostacoli ALMA DE LLAVES (vincitrice della Gran Corsa Siepi di Roma, seconda nel Neni da Zara, terza nel Grande Steeple Chase di Milano e nel Vanoni. Madre del vincitore classico in ostacoli NEROLOTO), è figlio della vincitrice in Gruppo 1 DANZICA (vincitrice nel Regina Elena, Gr.1, seconda nelle Oaks d'Italia, Gr.1, terza nel Lydia Tesio, Gr.1).
Pur correndo 31 volte e dimostrandosi grande specialista dei terreni paludosi, da tre a sei anni, Daro Sopran non riusciva a cogliere alcun piazzamento in pattern race, aggiudicandosi il Premio Primavera (HpP) per un totale di 95.600 euro di vincite. Modesto in razza, ha operato per nove stagioni presso la San Uberto, generando 163 prodotti, uno dei quali mezzosangue, di cui 101 scesi in pista e 59 di questi vincitori nessuno dei quali vincitore in pattern race. Nella sua produzione brillano tre piazzati in Listed e due vincitori in HpP.
Il miglior prodotto generato da Daro Sopran è stata la femmina Casiluca: 94 di timeform inglese, ha corso 43 volte, 5 vittorie (1.200-1.600) e 23 piazzamenti, seconda nel Mantovani (L), nel Jebel Ali Racecourse (HP) e quarta nel Bessero (L) per un totale di 98.800 euro di vincite. Piazzamenti in pattern race, per entrambi un quarto posto nell'Alberto Giubilo (L), per ROCCHETTONE, fratello pieno di Casiluca, poi vincitore in siepi nel Corona Ferrea (L) e secondo in siepi nel Val d'Adige (L), e per Sopran Sanson, 3 vittorie (1.000-1.600 m.) e 17 piazzamenti.
Vittorie importanti conseguite poi da Jakid, 106 corse in carriera (il più in pista), 22 vittorie, tra cui il Premio Fiume (HP) e 41 piazzamenti, secondo nel Rosenberg (Hp) per 104.800 euro di vincite in carriera (somma più alta vinta da un Daro Sopran); e Anfiarao, vincitore del Premio Teatro Greco (HP), secondo nel Criterium Aretuseo (HP) entrambi a Siracusa.
Il prodotto ad aver vinto il maggior numero di corse è stato Sopran Raro con 23 successi e 39 piazzamenti in 89 corse per un totale di 71.000 euro di vincite (terza somma più alta vinta).
Il panorama ostacolistico vede AMARANTHUS quale miglior prodotto in assoluto, l'unico ad aver centrato una prova di Gruppo. Di valore però anche lo sfortunato ROCCHETTONE, vincitore, agli ordini di Paolo Favero, nel Corona Ferra (L) e autore di due secondi posti (per un totale di 19.550 euro) nelle restanti due corse in siepi disputate, una delle quali, nel Val d'Adige (L), davanti al discreto Imprezer. Due vittorie in ostacoli per l'esuberante Sopran Best, vincitore a Wraclaw (Polonia) e piazzato 16 volte (cinque delle quali in Italia) su un totale di 27 corse in ostacoli, tra i piazzamenti si ricordano il quarto posto nel Neni da Zara (Gr.3) in steeple e il quinto posto nel main event dell'ostacolismo in steeple chase polacco ovvero nel Wielka Wroclawska, edizione 2014. Vince in carriera 24.000 euro. Una vittoria anche per Sopran Lesto, piazzato 12 ulteriori volte (4 delle quali in Polonia) con il quinto posto nel Prezydenta Miasta Wroclawia (main event polacco in siepi). Hanno poi corso in siepi quattro volte Sopran Drago (1 piazzamento) e Sopran Madaro (mai piazzato).
AMARANTHUS
nel febbraio 2019 a Pisa
tornava alla vittoria in cross
dopo tre anni di astinenza.
(Foto Matteo Mancini).
Si arrivava così all'atteso Nazioni (Gr.2), giunto alla 75° edizione. Rispondeva all'appello e conquistava il ruolo di favorito Kubali. L'allievo di Radek Holcak, per la prima volta impegnato sulla severa distanza dei 6.000 metri, rifiniva l'appuntamento con un terzo posto in uno steeple-cross di Pardubice di classe II alle spalle del non trascendentale Tiara Man. Mai schierato oltre i 4.100 metri, il figlio del velocista Approve veniva così chiamato a un impegno tutt'altro che facile. Il ruolo di controfavorito veniva conquistato dal veterano e specialista Broughton, forte del successo nel Grande Steeple Chase di Roma. 3 a 1 la quota dell'Aichner, lievemente superiore a quella di Kubali.
Il compagno di allenamento Power Zar, dopo il ritiro di Brunch Royal, guadagnava il ruolo di terzo incomodo. Il dieci anni convinceva gli scommettitori forte di una spiccata predilezione per il tracciato e la lunga distanza. Tornava in Italia, a distanza di quattro anni, Reki, figlio della superba saltatrice Registana (18 vittorie in carriera, con acuto nel Velka Pardubicka e due volte vincitrice in Gruppo 3 a Merano). Il sette anni riproponeva così a Merano il blasone della Wrbna Racing, scuderia ceka vincitrice di due edizioni del Gran Premio Merano con Kolarado (edizione 2006) e Masini (edizione 2004). Interessante saltatore in Polonia, assai ad agio sulle grandi distanze, vincitore nel 2017 della Crystal Cup a Wroclaw e apparso in una gran forma esaltata dal successo, venti giorni prima della scelta di optare per la tappa meranese, nel Wielka Wroclawska a Wroclaw, in Polonia, sui 5.000 metri con premio di oltre 23.000 euro al primo. Una prova in cui erano costretti a fermare soggetti di prima categoria ammirati a Merano quali Sztorm e Haad Rin, mentre subiva dal vincitore ampio distacco la femmina Delight My Fire, in passato piazzata nel Grande Steeple Chase di Milano. Dunque una presentazione buona tanto da far fermare la quota del cavallo a 7 contro 1, poco di più rispetto a Silver Tango. L'allievo di Romano conquistava il ruolo di prima scelta nella scuderia del trainer bresciano che risparmiava Amaranthus per il Grosser Preis des Cross Club Maienfeld, tappa svizzera con 8.500 euro in palio al primo sui 4.800 metri percorso cross, e confermava in sella Dominik Pastuszka.
Completavano il campo partenti, a quota importante, l'infinito Pareto, classe 2007 proveniente direttamente dal Grande Steeple Chase di Roma, e l'estremo outsider Burrows Lane per i colori di Lydia Olisova.
Broughton, accompagnato da Power Zar, assumeva subito il controllo delle operazioni. Sui primi si posizionava Burrows Lane, in anticipo sulla coppia costituita da Silver Tango e Pareto, a precedere Reki e all'estrema attesa, in coda, Kubali con Lukas Matusky.
Al primo passaggio di marrana, sfilava al comando Burrows Lane che, dall'interno, superava i due Vana. Non rispondeva Broughton, sorvolato anche da Power Zar. I due nuovi leader guidavano il drappello senza dettare grande andatura. A ranghi serrati, si usciva sulla curva di fondo per rientrare, a posizioni quasi invariate, sulla pista dopo aver superato il muro in cresta. Era infatti Power Zar a rilevare Burrows Lane con a ridosso Broughton. Si mantenva ancora in coda Kubali, preceduto da Reki che recuperava da qualche esitazione sui salti. Al primo passaggio sul liverpool, Kubali, estremamente brillante, risaliva in quarta posizione, arrivando ad affiancare, all'esterno, Broughton. Sulla curva di pista interna però Matusky lasciava largo il cavallo facendo in modo di ritornare in ultima posizione in schiena a Reki e Pareto. Sulla diagonale dell'oxer grande, Power Zar incrementava l'andatura. Il Tania Vana prendeva tre lunghezze a Burrows Lane, seguito a due da Broughton con ad altrettante Silver Tango. L'oxer grande si rivelava fatale a Kubali. Primo colpo di scena. Il baio da Approve rotolava al suolo. La corsa vedeva così tagliato fuori il suo favorito. In vista della montagnola, sfruttando corsie interne, Alessio Pollioni con Burrows Lane portava pressione a Power Zar venendo però respinto. I sei procedevano ancora piuttosto raccolti con ordine di marcia pressoché invariato fin dal via.
Power Zar andava a disegnare indisturbato l'ingresso alla temibile doppia di gabbia di siepi, seguito da Burrows Lane, Broughton, quindi Silver Tango con all'interno Reki e Pareto.
Silver Tango superava a grande difficoltà il primo elemento e rifiutava di saltare il secondo, estromettendosi virtualmente dalla corsa. Più avanti però, sul terzo elemento, si consumava il secondo clamoroso colpo di scena. I cinque concorrenti, che precedevano il portacolori di Elia Tanghetti, scodellavano tutti e cinque i loro interpreti. "E purtroppo, purtroppo, purtroppo... Succede veramente l'incredibile: nessun cavallo ha saputo saltare il terzo elemento e a questo punto la cosa diventa molto molto complicata, non ci resta che aspettare cosa succederà" commentava Manigrasso. Cinque cavalli scossi in fila indiana procedevano per la pista e consentivano a Dominik Pastuszka di riprendere il percorso. Il fantino polacco, in sella a Silver Tango, riaffrontava la doppia gabbia di siepi e in perfetta solitudine, come già successo nel Richard vinto in sella a Big Riot, andava a ultimare il percorso con tempo mai visto, oltre gli 11 minuti di corsa.
Più indietro, a distacco abissale e lontano dall'occhio della telecamera, riprendevano il percorso gli altri contendenti con Broughton che conquistava la medaglia d'argento, precedendo Pareto, Burrows Lane e Reki.
La Carriera di Silver Tango: Dunque edizione rocambolesca in cui Silver Tango, alla veneranda età di sette anni, conquistava la sua prima vittoria classica. Soggetto assai promettente in gioventù, prodotto di casa Tanghetti, generato nel 2012 dall'inflazionatissimo Mujahid e dall'ostacolista Mamacita Tango, seconda di Auronzo nel Berlingieri (Gr.2). Un cavallo che a inizio carriera aveva trovato in Triple Pursuit un ostacolo insormontabile. Piuttosto restio a centrare la vittoria, ottenuta solo a cinque anni, aveva inanellato un poker di secondi posti nelle prime quattro uscite in siepi. Già impegnato sui salti a tre anni, aveva perso discutibilmente a tavolino il Premio dei Giovani (L), per effetto di un allargamento su Signum regolato in fotografia per una testa, sfiorando di nuovo la vittoria nel Tagliabue (Gr.3) dopo un finale strepitoso con cui, a largo di tutti, aveva recuperato lunghezze importanti al qualitativo Triple Pursuit andandolo ad apparigliare, a velocità superiore, sul palo venendo comunque preceduto di un'incollatura, con Signum, terzo, a quattro lunghezze. Un'esibizione quest'ultima che lo aveva portato a esser dichiarato il favorito nel Criterium d'Autunno (Gr.1), prova principale della stagione per i tre anni. Raffaele Romano aveva provato qua a fare la corsa e, anziché rincorrere, aveva menato le danze fino all'ingresso in dirittura prima di arrendersi al solito Triple Pursuit, che lo aveva agganciato e debellato sull'ultima siepe, tirandosi dietro i meno qualitativi Sbarazzino e Multiplier per un tratto piano che aveva visto Silver Tango chiudere al quarto con quattro cavalli raccolti in poco più di tre lunghezze e mezzo. Qui si interrompeva la prima parte di carriera del pupillo di casa Tanghetti. Fermato da un infortunio, Silver Tango perdeva l'intera stagione dei quattro anni e rientrava dopo 20 mesi di inattività.
Romano, dopo un modesto rientro in ascendente, lo provava sugli ostacoli alti, circuito novizi. Deludente nel Vanoni (Gr.2), si aggiudicava a sorpresa il Pollio dove sfruttava abilmente le vie interne ben interpretato da Romano regolando, in discreto stile, i validi King Artur e lo sfortunato Atalan. L'acuto lo portava a esser schierato con chance nel Richard (Gr.3). Il cinque anni disputava egregia prova, accorto in scia al gruppo dei migliori, si presentava con bel piglio a largo di tutti a fare l'arrivo senza tuttavia intervenire per il discorso vittoria. Chiudeva terzo alle spalle del duo Atalan e Ole Caballero che finivano in stretta fotografia dopo serrato duello, lasciando a tre lunghezze scarse Silver Tango che pagava qualcosa nel tratto piano.
Proposto contro gli anziani e assai gravato al peso, Silver Tango deludeva le attese piazzandosi terzo in discendente, subendo sette lunghezze da Almost Human e Collar an Tie. Otteneva poi, sul pesante, il quarto podio in una prova classica, portando a casa nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) un bronzo a distacco abissale dai primi due, Defit d'Estruval e Ole Caballero, senza mai intervenire.
A sei anni, dopo due deludenti mancati piazzamenti in condizionata sul percorso steeple, veniva avviato in cross. Piuttosto restio ad apprendere il mestiere, debuttava con un quinto posto, a 30 contro 1, nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) senza mai avere argomenti. Al secondo ingaggio, nel Raffaele Ammirato, cadeva al laghetto. Rispedito in steeple, era secondo in una vendere di blasone frequentata dagli ex vincitori classici Company of Ring e High Master, peggiorando performance in ascendente, quarto, contro avversari di inferiore caratura. Il ritorno in cross, nonostante un'altra esitazione al laghetto, lo vedeva trionfale in totale isolamento, con lunghi tratti di corsa percorsi al comando, sui 5.000 metri dell'Associazione Cavalleria che andava a conquistare dopo un poderoso allungo piazzato all'attacco del verticale. Una vittoria che faceva ben sperare l'entourage Romano, che lo proponeva quale prima scelta nel Nazioni (Gr.2). Impiegato in avanguardia, prendeva discreto vantaggio approfittando delle diverse cadute degli avversari, specie dopo l'oxer grande, quando restava in gara seguito solo da altri tre concorrenti. Il baio, come poi farà nel 2019, rifiutava però il terzo elemento della doppia gabbia di siepi, estromettendosi dalla corsa.
Provato sul tracciato di Treviso, vinceva senza difficoltà, sotto categoria, una prova preparatoria al Duca d'Aosta e si ripeteva su buoni standard nel main event veneto senza tuttavia arginare la furia del battistrada Triangle d'Or che conquistava la sua terza edizione del premio trevigiano. Comunque secondo, davanti di un'incollatura a Power Zar, il pupillo di casa Tanghetti concludeva così il 2018.
Il 2019 non lo vedeva compiere gli attesi progressi. Schierato nove volte, con gettoni di presenza anche sullo steeple di Milano (un quarto e un quinto posto in condizionata), subiva in tutta la stagione i protagonisti principali del settore quali Broughton, Fly Filo Fly, Amaranthus, Brunch Royal e Power Zar, senza saper cogliere vittoria. Nostante ciò, approfittando di una debacle collettiva, riportava il Premio Nazioni (Gr.2) conquistando alla sua 31° corsa in ostacoli la prima vittoria classica, un successo che andava a impreziosire un curriculum fatto di altri sette piazzamenti classici, quattro dei quali a podio, per 75.500 euro di vincite. Vincitore del Premio Nazioni (Gr.1), secondo nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2), nel Premio Tagliabue (Gr.3), nel Premio dei Giovani (L) e nel Duca d'Aosta (cond), terzo nel Richard (Gr.3), quarto e quinto nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3).
Genealogia Silver Tango: Inbreeding 3x5 su Northern Dancer, seconda generazione concepita da Elia Tanghetti, su una linea femminile francese che risale fino alla nona madre, tale Polloia, spedita in Francia dall'Inghilterra nel 1919. Una linea che Tanghetti ha avviato con la seconda madre Beransa, figlia di Bering, acquistata nel 1998 per 10.600 euro dopo un quarto posto in siepi a reclamare a Clairefontaine. Cavalla impiegata sia in piano che in ostacoli, vincitrice a tre anni in un handicap da 11.000 euro a Chantilly sui 2.000 metri, poi non replicato e seguito da una lunga serie di mancati piazzamenti a reclamare e in handicap di minima a fungere da preludio al passaggio in siepi. Avviata alla nuova carriera da Collet, ha vinto al debutto a tre anni a Cagnes-sur-Mer, dimostrandosi, con successivi piazzamenti, a particolare agio sulla pista. Soggetto molto regolare e frequentemente in pista, ha riportato numerosi piazzamenti, chiudendo l'esperienza in ostacoli in Francia con 14 corse, 1 vittoria e 10 piazzamenti per 36.000 euro circa di introiti (su un totale di 51.400 euro) e 61.5 di punta rating. Ha corso in Italia dall'agosto del 1998 al marzo del 1999, riportando una vittoria in ascendente sullo steeple di Torino e un quarto posto nel Mole Antonelliana, condizionata da 50.400 euro al primo sempre in steeple, con una vincita complessiva superiore ai 17.000 euro.
La linea genealogica di famiglia non è trascendentale e trova il suo blasone nella settima madre, MISTRESS FORD, plurivincitrice di Gruppo negli anni trenta con successi nel Grand Criterium, nel Prix Robert Papin, nel Prix Morny, nel Prix La Rochette, nel Prix Vermeille e nel Prix Diane. Interessante poi la prole della quarta madre, una figlia mai piazzata di Tanerko venuta alla luce (da una fattrice che non ha lasciato traccia) nel 1972 e che ha generato due vincitori classici oltre a tre vincitori in ostacoli. Spiccano TANSON, 17 vittorie in Francia da tre a tredici anni (1.900-2.500 m) con apice in una Listed di Agen, con un terzo e un quarto posto in altre due Listed a fruttargli 240.000 euro di vincite; e DUKE OF SAD, 6 vittorie in Francia da due a cinque anni (1.200-2.000 m.) con apice in una Listed di Mar Borely, secondo e quarto in altre due Listed in programma sulla medesima pista. Interessanti anche TURKANSA, 4 vittorie tra siepi e steeple, vincitrice in ostacoli ad Auteuil di un premio da 22.000 euro al primo, con eccelsa punta rating di 75 punti e 166.000 euro di vincite complessive, GUITAN, 9 vittorie in ostacoli, sia siepi che steeple, in 24 uscite in prove minori di provincia, e SADIR, 4 vittorie in ostacoli, tra cui un premio da 10.000 euro di Mar. P. Vivaux.
La terza madre, Dictansa, è stata una discreta velocista in Francia, capace di vincere anche sui 2.100 metri, con un ruolino di 10 vittorie in carriera, da due a sei anni, per 106.000 euro di vincite. Promettente a due anni, è stata schierata senza piazzarsi in Gruppo 3 a Longchamp e riproposta in Listed, a tre e quattro anni, senza piazzarsi a Saint Cloud e a Mar Borely. Ha deluso in riproduzione, generando comunque cinque vincitori, due dei quali in ostacoli. Alla già citata Beransa, si ricorda la femmina DICSA, 5 vittorie in ostacoli con apice in una reclamare da 10.000 euro di Auteuil a fruttarle 60 di rating.
Mediocre la produzione italiana firmata Tanghetti. Beransa ha generato quattro prodotti, tre dei quali scesi in pista, due da vincitori. Kris Tango, da Stuck, ha riportato 15 vittorie (1.350-1.900 m.) specializzandosi sulla pista di Tagliacozzo e cogliendo il suo maggior successo a tre anni in un handicap di Varese da 5.100 euro al primo.
Mamacita Tango, madre di SILVER TANGO, ha corso da due a quattro anni, vincendo 2 volte in piano a vendere e in handicap da 3.400 euro (1.800 m.) oltre che tre volte in ostacoli in categoria condizionata, andando a ottenere il secondo posto nel Berlingieri (Gr.2) a Milano. Ritirata in razza a cinque anni, è ritornata a calcare le piste in cinque uscite in steeple, a dieci anni, per ritornare di nuovo a esser coperta e generare quello che, in piano, è stato il suo miglior prodotto: Rock Tango, autore di cinque corse a due e tre anni con 2 vittorie (1.500-1.600 m.), acuto nel Premio Optional a Roma (handicap da 5.525 euro al primo), e 3 piazzamenti.
Il padre di Silver Tango è MUJAHID, stallone classe 1996, genarato da una duplice vincitrice in Listed in Inghilterra (pluripiazzata in categoria e due volte anche in Gruppo 3), tra i più richiesti in Italia dove ha operato presso l'allevamento Besnate dal 2008, dopo sette stagioni di monta in Inghilterra, con tasso di monta passato dagli iniziali 7.000 ai conclusivi 4.500 euro del 2017.
Figlio del blasonato Danzig, prodotto Shadwell, ha difeso i colori di Al Maktoum da due a quattro anni, cogliendo alla prima stagione di corse il suo apice aggiudicandosi sui 1.400 metri di Newmarket il Saudi Arabian Airlines Dewhurst Stakes (Gr.1) con alle spalle soggetti quali Stravinsky ed Enrique. Soggetto più indicato per la velocità, vincitore di altre due prove sui 1.200 metri in classe 4 e classe 3, non è stato capace di ripetersi sul miglio e oltre, scemando di forma e non riuscendo più a vincere neppure in Listed con tre piazzamenti classici costituiti da un secondo posto in Listed a Newmarket, sulla poco gradita distanza dei 2.000 metri, un terzo nelle 2.000 Ghinee (Gr.1) di Newmarket, a una lunghezza da Enrique, e nel Weatherbys Earl of Sefton Stakes (Gr.3) di Newmarket, oltre un quarto nel Champion's Gallery Challenge Stakes (Gr.2) di Newmarket. 123 la sua punta rating inglese a due anni, calata a 117 a tre anni e addirittura a 112 a quattro anni con un bottino di 280.000 euro.
Pur non avendo entusiasmato in pista e non disponendo di grande genealogia, Mujahid ha comunque generato undici vincitori di gruppo in piano, due dei quali in Gruppo 1, oltre quindici vincitori di Listed (dodici dei quali in Italia, uno in Germania e due in Francia)
Il velocista castrone australiano DANLEIGH, dal secondo anno di monta, ha vinto sette pattern race, dai 1.200 ai 1.600 metri, riportando quattro Gruppo 1, due Gruppo 2 e un Gruppo 3 in Australia, secondo in altri quattro Gruppo 1. Successi che hanno portato le vincite in carriera a superare 1.200.000 di sterline con 124 di punta rating inglese a farne il migliore dell'intera produzione.
Successo in Gruppo 1 anche per l'italiana CLEO FAN, portacolori Dioscuri dal decimo anno di monta, 15 corse in carriera, 5 vittorie (1.600-2.200 m.) tra cui Premio Presidente della Repubblica (Gr.1) a Roma, Premio Villa Borghese (L) e Circo Massimo (L) a Roma, e 7 piazzamenti, seconda nel Premio Roma (Gr.1) a Roma, battuta per una corta testa nell'Ambrosiano (Gr.3) a Milano e nel Campobello (L) a Milano e terza nel Federico Tesio (Gr.2) a Milano a sette lunghezze da Dylan Mouth. Vince in carriera 217.000 euro e 111 di rating inglese.
Vanta il secondo più alto rating della famiglia, con 120 punti, il Godolphin - ex Marinopoulos - BALIUS, dal secondo anno di monta, 31 corse in giro per il mondo (non piazzato in Spagna e in Italia nel Premio Roma), da tre a sette anni, con un miglioramento esponenziale dai quattro anni in poi, 10 vittorie (1.700-2.000 m.) tra cui l'Anatolia Trophy (Gr.2) in Turchia, il Daahe Jabel Hatta (Gr.2) a Nad al Sheeba e quattro Listed francesi, pluripiazzato in prove di Gruppo con i secondi posti nella Hong Kong Cup (Gr.1) di Sha Tin e nell'Audemars Piguet QE II Cup (Gr.1) sempre a Sha Tin, piegato di due lunghezze scarse da Archipenko, e il terzo nella Singapore Airlines International Cup (Gr.1) di Kranji a fungere da fiori all'occhiello con un totale di vincite di 1.354.000 euro.
Si deve scendere di sei punti nell'apice del rating inglese, con notevole crollo di introiti, per trovare il terzo miglior prodotto: la femmina TASHELKA, dal terzo anno di monta (allevamento Aga Khan), 7 corse tutte a tre anni in Francia, 4 vittorie (1.600-2.100 m.) tra cui il Prix de la Nonette (Gr.3) a Deauville, il Prix Fille de l'Air (Gr.3) a Tolosa e una Listed a Vichy senza poi piazzarsi in Gruppo 1 per 128.100 euro di vincite. Ritirata in razza ha generato due vincitori classici: TASADAY (tre vittorie in prove di Gruppo francesi oltre due Listed) e TRIBAL BEAT (vincitore di un Gruppo 3 in Irlanda).
STARLARKS, dal quinto anno di monta, è passato dalle prove in classe 4 inglesi a vincere il San Clemente Handicap (Gr.2) di Del Mar e a piazzarsi secondo nel La Brea Stakes (Gr.1) di Santa Anita.
Figurano poi altri tre vincitori in Gruppo 3, uno in Irlanda e due in Australia: la femmina CHEYENNE STAR, ha riportato quattro vittorie classiche (1.400-1.600 m.) di cui due Gruppo 3 a Leopardstown e Curragh e due Listed per 330.000 euro; e gli australiani PARIS PETARD e il velocista estremo MIND YOUR HEAD.
Completano il novero dei vincitori di Gruppo altri tre soggetti italiani tutti laureatesi in Italia: DIRK, dal tredicesimo anno di monta, allevato dalla Quafim, 7 vittorie (1.500-2.000 m.) tra cui Ambrosiano (Gr.3) e Premio del Piazzale (Gr.3) a Milano, secondo nell'Ambrosiano (Gr.3), nel Premio Merano (L) a Milano e nell'Unire (L) a Napoli, terzo nel Premio del Giubileo (Gr.3) a Milano e quarto nel Presidente della Repubblica (Gr.2) a Roma per 138.400 euro; la femmina ACT OF WAR, dal quattordicesimo anno di monta, allevata dalla Razza del Velino, 4 vittorie (1.500-2.200 m.), da due a tre anni, tra cui Regina Elena (Gr.3) a Roma e Premio Andred (HpP) a Pisa, non piazzata nelle Oaks (Gr.2) e nel Cumani (Gr.3), per 86.275 euro; e BEST TANGO, dal nono anno di monta, allevato da Elia Tanghetti, 4 vittorie (1.200-1.600 m.), da due a tre anni, con apice nel Parioli (Gr.3) a Roma, secondo nel Vittorio Riva (L) a Milano e quarto nel Berardelli (Gr.3) a Roma, senza piazzarsi nel Derby di Roma per 84.700 euro di vincite.
Tra i piazzati classici si segnala Kurtiniadis, dal secondo anno di monta, plurivincitore in prove di gruppo locali e pluripiazzato in Gruppo 1 in Turchia e ivi stallone presso il Jockey Club Turco.
In Italia, nelle prove in piano, sono scesi in pista dal 2004 a fine maggio 2020 qualcosa come 264 cavalli, oltre due mezzosangue e una cavalla scesa in pista solo in ostacoli per un totale di 267 figli di Mujahid, 193 dei quali risultati nel complesso vincitori. In piano, tra i purosangue, si sono visti 264 cavalli, di cui 190 vincitori (notevole percentuale del 71,9%) per un totale di 6.105 corse di cui 879 risultate vincenti per una percentuale assai qualitativa del 14,4%. Sedici sono stati i vincitori classici, quattro dei quali in prove di Gruppo, uno di questi in categoria Gruppo 1 e gli altri, come abbiamo visto, in Gruppo 3. A essi hanno fatto seguito altri tredici piazzati in prove classiche, di cui quattro in prove di gruppo, e otto ulteriori vincitori in Handicap Principali, per un totale di ventinove stakes performer..
Spicca BACCHELLI, dal settimo anno di monta, allevato dalla Nordovest, ha preso parte a 31 corse da due a sette anni, 13 vittorie (1.800-2.800 m.), tra cui sei Listed ovvero G.P. D'Italia (L) a Milano, Villa Borghese (L) a Roma, (L), due volte il Roma Vecchia (L) a Roma e Coppa d'Oro di Siracusa (L), oltre il Premio di Lombardia (HpL), 11 piazzamenti, secondo nel Botticelli (L), Unire (L) e terzo nel Memorial Faraci (L) a Siracusa. Ha preso parte senza piazzarsi a Derby Italiano (Gr.2) e St. Leger Italiano (Gr.3). Vince in carriera 192.800 euro, secondo per introiti della famiglia Mujahid in Italia. Poker di Listed marcato da BREX DRAGO, undicesimo anno di monta, prodotto di casa Massimo Dragoni, 20 corse in Italia, da due a quattro anni, prima di andare a correre a cinque anni a Meydan e poi in Inghilterra (10 corse, 2 piazzamenti a Meydan e 1, in classe 3, a Lingfield) e infine, col passaggio da Marco Botti a Peter Dunne (acquistato a sei anni per 18.000 ghinee alle aste di febbraio), avviato agli ostacoli da sei anni fino agli otto in Irlanda (24 corse tra hurdle e chase in Inghilterra e Irlanda, 3 vittorie in hurdle con apice a Kilbeggan in un premio da 12.320 euro). In Italia ha riportato 9 vittorie (1.400-1.800 m.) di cui quattro in Listed con successi nel XXVI Criterium di Pisa (L), Premio d'Estate (L) a Milano, Marchese Ippolito Fassati (L) a Milano e Premio Signorino (L) a Roma, 8 piazzamenti, secondo nello Sbarigia (L) a Milano, terzo nel Circo Massimo (L), quarto nel Gran Criterium (Gr.2) a Milano e nel Premio del Piazzale (Gr.3) a Milano, quinto in tre Gruppo 3 tra cui il Parioli. Vince in Italia 136.017 euro + 27.000 euro all'estero (per le prove in piano).
Doppietta da neretto per CLOSE YOUR EYES, dal quattordicesimo anno di monta, Allevamento Deni, 5 vittorie (1.500-2.200 m.) tra cui Criterium Femminile (L) a Roma e Terme di Merano (L) a Merano, quattro ulteriori piazzamenti in Listed con un secondo, due terzi e un quarto per 100.500 euro di vincite.
Hanno vinto una Listed: il velocista dal tredicesimo anno di monta PENALTY, 12 vittorie (1.000-1.500 m.) con acuto nel Criterium Nazionale di Milano (L), secondo in quattro Listed, terzo in una quinta oltre che nel Primi Passi (Gr.3) e nel Tudini (Gr.3) per 150.153 euro di vincite in carriera; VALVIBRATA, ottavo anno di monta, 9 vittorie (1.600-2.100 m.) tra cui l'Archidamia (L) a Roma, due volte seconda e una quarta nelle edizioni successive, seconda anche in una terza Listed, vincitrice altresì nel Perretti (HpP) a Roma e nel Soragna (HpP) a Napoli per 143.200 euro; la velocista MUSA GOLOSA, dal secondo anno di monta, 5 vittorie (1.200-1.500 m.) con acuto nel Pandolfi (L), seconda nel Regina Elena (Gr.2) e Sergio Cumani (Gr.3) a Milano, non piazzata nelle Oaks Italiane (Gr.1) vince in carriera 148.100 euro; DEMETEOR, dal nono anno di monta, 13 vittorie (1.500-2.400 m.) con acuto nel G.P. d'Italia (L) a Milano e due volte nella Coppa dell'Arno (HpP) a Firenze, piazzato in sei Listed, quinto nel Derby Italiano (Gr.2) per 207.000 euro di vincite a farne il più lucrativo della famiglia; QUIZ EVOLUTION, dal decimo anno di monta, 10 vittorie (1.000-1.600 m.) con apice nel Criterium Nazionale (L) a Milano, terzo nel Primi Passi (Gr.3) per 114.616 euro; EKIN, dal quarto anno di monta, 8 vittorie (1.000-1.200 m.) con acuto, da ultimo cavallo del campo, a cinque anni nel Premio Certosa (L) a Milano e nell'Aldo e Renato Ricchi alla Solidarietà Sociale (HpP) a Roma, un quarto posto in Listed e pluripiazzamenti in HpP per 115.311 euro di vincite; PEREGO, dal dodicesimo anno di monta, 4 vittorie (1.000-2.000 m.) tra cui Premio Signorino (L) a Roma, cinque volte piazzato in Listed per 69.000 euro; VALLECUPA, dal decimo anno di monta, 2 vittorie (1.400-2.400) con successo nel Giovanni Falck (L) a Milano, terza nel Berardelli (Gr.3) a Roma, piazzata in Listed in Germania. Non piazzata nelle Oaks Italiane, vince in Italia 45.730 euro; e MICKAI, dal decimo anno di monta, 5 vittorie (1.800-2.200 m.) con apice nella Corsa dell'Arno (L) a Firenze, nel Carlo Porta (HpL) e nel Galileo Galilei (HpP) a Pisa per 80.500 euro.
Si segnalano in Italia altri tredici piazzati classici, di cui quattro in categoria di Gruppo ovvero Smoking Joe, terzo nel Derby Italiano (Gr.2), secondo e quarto in Listed, il velocista Velvet Revolver, secondo e quarto nel Premio Umbria (Gr.3) a Roma, terzo nell'Omeoni (Gr.3) a Milano, piazzato in Listed in Italia e Francia, Amante Latino, terzo a due anni contro gli anziani nel Chiusura (Gr.3), nel Parioli (Gr.3) quarto nel Primi Passi (Gr.3) e piazzato in tre Listed, vanta il terzo valore introiti con 192.000 euro di vincite; e Menuhin, vincitore del Premio Lombardia (HpP) e del Premio Firenze (HpP), secondo nel Carlo D'Alessio (Gr.3) e pluripiazzato in Listed, ha corso senza piazzarsi il Derby Italiano.
Tra gli altri piazzati in Listed si segnalano Candiani Street (vincitore del Nearco, HpL), Blindman (vincitore del Premio Capannelle, HpP), Zubat, Persefone, Mujas, Fujico, Brutal Force, Lovely Smile e Furia Ceca. Vincitori di Handicap Principali sono risultati essere Changeling (Soragna e Città di Grosseto), Top Experience (Fiume e Livorno, con record di corse con 160 uscite in Italia), Konradin (Castello Sforzesco), Natty Zaja (Goldoni), Empedocle (Mergellina), Miraglia (Barbaricina), Musicante di Breme (Livorno) e Royal Dreamer (Agnano).
Assai meno indicato nel circuito ostacoli dove ha comunque generato 25 vincitori, di cui 19 tra Irlanda e Inghilterra, di cui solo tre vincitori di gruppo: l'ottimo KHYBER KIM, dal primo anno di monta, triplice vincitore di Gruppo con acuti nel Dick Francis Aintree Hurdle (Gr.1), nell'International Hurdle (Gr.2) a Cheltenham e nel Greatwood Handicap Hurdle (Gr.3) a Cheltenham con un bottino di 362.000 sterline, l'italiano SILVER TANGO, e l'occasionale ASTRO BENIGNO, allievo di Paolo Favero, dal decimo anno di monta, detentore del maggior numero di vittorie in ostacoli in Italia (6 vittorie) con acuto nel Tagliabue (Gr.3) a Merano, quarto nel Richard (Gr.3) in steeple per 50.000 euro di introiti.
E' risultato vincitore di una Listed in hurdle da 14.500 euro a Wetherby CALLISTO MOON, dal terzo anno di monta. Piazzamenti da neretto per Zilcash, dal secondo anno di monta, secondo nel Ballymore Properties Leanington Novices Hurdle (Gr.2) a Warwick, e To Arms, dal secondo anno di monta, quarto nel Ballynore Ontario Tower Novices Hurdle (Gr.2) a Chepstow. Tre vittorie in hurdle per l'italiano Brex Drago, tra cui un premio da 12.320 euro a Kilbeggan (Irlanda), secondo in un premio da 29.500 euro a Naas.
In Italia si sono cimentati in ostacoli ventidue figli di Mujahid, uno dei quali apparso solo in ostacoli, sei soli i vincitori (27,2%) per un totale di 194 corse e 22 vittorie con percentuale di successi del 11,3%.
A parte SILVER TANGO e ASTRO BENIGNO, in Italia sono da menzionare la steepler Nelly Darrier, dal decimo anno di monta, detentrice in Italia del maggior numero di corse disputate (37 corse), 3 vittorie, tra cui uno steeple a Milano da 12.750 euro al primo, seconda nel Creme Anglaise (L) a Merano e quarta nell'A.S.S.I. (Gr.3) a Merano per 56.145 euro di vincite; e il routiner Rio Apache, dall'undicesimo anno di monta, 5 vittorie in siepi (massimo in discendente da 4.675 euro al primo) e terzo nel Criterium d'Inverno (Gr.2) a Pisa e nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L) per 54.200 euro.
Vincitore di due prove in siepi, tra cui una condizionata da 6.800 euro a Merano, Patelli, dal settimo anno di monta, altresì quarto Criterium di Primavera (Gr.2) a Merano. 4 vittorie nei cross per amatori per Tequila Tango.
Mujahid è stato inoltre utilizzato per due incroci multirazziali generando due anglo-arabi sardi. Il migliore è risultato essere Rijahid, dal nono anno di monta, 9 vittorie (1.500-2.200 m.) tra cui il G.P. d'Italia dell'Anglo-Arabo (cond) a Grosseto da 5.525 euro al primo. L'altro soggetto, fratello pieno del primo, è stato Paga da Bere, 2 vittorie (1.750-1.800 m.) tra cui una condizionata di Grosseto da 3.400 euro al primo.
SILVER TANGO
conquistava nel Premio Nazioni,
alla sua trentunesima uscita in ostacoli,
il primo successo classico dopo sette piazzamenti
in main category.
(Foto Arrigossi)
La strada verso l'ultimo grande appuntamento stagionale, l'Amedeo Duca d'Aosta di Treviso, proseguiva ancora a Merano, il 27 ottobre, nel Premio Sergio Gori. Condizionata sui 4.100 metri in cui Broughton si confermava in gran spolvero e regolava, dopo averne suguito le mosse lungo tutto l'arco del percorso, Power Zar con un secco e deciso parziale nel tratto piano conclusivo. Il portacolori Aichner concedeva senza grande affanno quattro chili all'avversario e rifilava otto lunghezze abbondanti a Babalshams, finito terzo alla prima esperienza sul tracciato. L'allievo di Romano correva in modo parsimonioso e giungeva all'epilogo a battere, con ampio margine, lo stanco Burrows Lane. L'allievo di Favero seguiva le mosse del battistrada Power Zar, ma fletteva sulla piegata finale per poi piantarsi in retta.
I due compagni di allenamento si sfidavano di nuovo nel Duca d'Aosta, a Treviso, il 26 novembre.
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