NEL CRITERIUM D'INVERNO (GR.2), DON CARLO PER ESORCIZZARE L'INDEMONIATO BAD DRAKE, TRA I DUE PERÒ L'OMBRA DI UN FIGLIO DI MORANDI E NON E' QUELLO DEL "LUCCIO CHE SEMBRAVA UN DRAGO".
Servizio di
Matteo Mancini
Seconda prova del programma riservato agli ostacolisti, in programma domenica alle ore 15.15, Criterium d'Inverno (Gr.2) storica classica per i cavalli di quattro anni, un tempo chiamati all'appello sulla pista delle Capannelle.
Don Carlo contro Bad Drake il tema della corsa con la variabile, assai consistente, di Costa Rica al debutto sulla pista dopo i tentativi affannosi di approccio sull'anello di Cagnes-sur-Mer.
3.500 metri da percorrere, circuito in siepi.
1. BAD DRAKE
LA PRESENTAZIONE
Miglior quattro anni della scuderia di Raffaele Romano. Il Drago, dopo una vittoria netta al debutto in ostacoli, si è lasciato esorcizzare per eccesso di sicurezza nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L) facendosi prendere in anticipo da Don Carlo. Dopo la sconfitta, ha i mezzi per ribaltare il confronto, ma dovrà vedersela oltre che col rivale dichiarato anche con Costa Rica.
LA GENEALOGIA
Prodotto dell'allevamento Deni per una carta genealogica modesta. Primo figlio vincente in ostacoli dall'asso scuola Botti Full Drago, un Pounced vincitore di quattro Gruppo 2 sulla lunga distanza a Milano, che ricordiamo padre di INFERNALE (da TALES FROM HELL, “racconti dall'inferno”, tanto per proseguire col canovaccio di giornata). Propensione dunque alla stamina, ma poca qualità in razza. Operativo presso l'Antezzate per 2.500 euro + Iva a monta. Ha all'attivo, in piano, alcuni piazzati in pattern in Italia, tra i quali Crystal Drake (secondo nel Berardelli, Gr.3).
La madre di Bad Drake è una modestissima vincitrice di una reclamare su otto corse, di cui sette da non piazzata. La seconda madre, tuttavia, è una figlia di Rainbow Quest, validissimo riproduttore di ostacolisti, sebbene non abbia prodotto niente di rilevante per siepi e steeple. Si segnala un vincitore in Listed (Freedom Beel) e un piazzato in medesima categoria.
LA CARRIERA
Rilevato dalla Roesll Team di Merano per la carriera in ostacoli dopo aver fatto vedere del buono in piano, peraltro tra i migliori prodotti di Full Drago. Una vittoria sul miglio a due anni, quarto nel Campobello (L). A tre anni regolare frequentatore di handicap senza più vincere. Notevole al debutto in ostacoli, con una vittoria di sei su Don Carlo, salvo poi farsi ridimensionare dall'avversario nel re-match.
LE CHANCE
Al terzo confronto con Don Carlo sul parziale di 1 a 1. Ha vinto con poderoso allungo al debutto e ha tentato di emulare la prova al secondo ingaggio, venendo respinto dopo gran volo esterno in curva. A nostro avviso dovrà collocarsi davanti a Don Carlo facendosi rincorrere invece che giocare di rimessa. Primaria chance. Raf Romano in sella.
2. BURSCHI
LA PRESENTAZIONE
Soggetto regolarissimo, ma ancora maiden. Paga la scelta del trainer Wroblewski di schierarlo sistematicamente in main category invece di provare un declassamento. Ha sempre corso bene, tuttavia incapace di argomentare questioni incisive per la vittoria.
LA GENEALOGIA
Propensione alla distanza dal padre Maxios, un prodotto del blasonato allevamento Niarchos, duplice vincitore in Gruppo 1 a Longchamp. Scemato a 6.000 euro a tasso di monta (dagli iniziali 10.000), si è dimostrato un valido riproduttore in ostacoli, ma anche in piano. Vanta sei vincitori di Gruppo in piano, tra cui la vincitrice delle Oaks Tedesche (Gr.1) Diamanta e il vincitore del Jockey Club di Milano (Gr.2) e del Carlo D'Alessio (Gr.3) di Roma Walderbe.
Quattro vincitori di Gruppo in ostacoli, col fiore all'occhiello costituito da Qulixios, vincitore nel Triumph Hurdle (Gr.1) di Cheltenham oltre in un ulteriore Gruppo 1 di Leopardstown. In Italia si è distinto il compagno di colori di Burschi, Pope, trionfatore nel Berlingieri (Gr.2) e autore di performanti prestazioni. Gli altri due vincitori si sono laureati rispettivamente in Gruppo 2 in Irlanda e in Gruppo 3 a Cheltenham. Tra gli altri si ricordano Lucechericama, secondo nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) a Merano, terzo nel Vanoni (Gr.2) e nel Richard (Gr.3) sempre a Merano, Palm Springs, secondo nel Vanoni (Gr.2) a Merano oltre il vincitore South Africa.
Sulla linea femminile troviamo una madre figlia di Dalakhani, altro soggetto interessante nel reparto ostacoli (basta ricordare Lord Maia), a sua volta generata da una vincitrice in Gruppo 2, sul miglio, a Dusseldorf. Dunque una buonissima genealogia tedesca, esaltata da due vincitori in Gruppo 3 a Colonia, fratellastri della madre di Burschi
LA CARRIERA
Protagonista della riunione pisana in ostacoli, ha corso in precedenza in piano in Polonia in maniera modesta, da due a tre anni, con un secondo posto in classe 2 sui 1.400 metri. Dopo aver debuttato a Wroclaw con un secondo posto, si è fatto a vedere a Pisa in tre prove senza andare mai oltre il terzo posto, regolarmente battuto dai vari Don Carlo e Bad Drake. È quarto nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L). Sarebbe stato interessante vederlo nel Da Zara.
LE CHANCE
Chiuso per la vittoria da più di un cavallo, correrà di rimessa a caccia di un piazzamento.
3. COSTA RICA
LA PRESENTAZIONE
È l'attesa novità della riunione toscana. Ex allievo di David Cottin, è stata acquistato a luglio, dopo una vittoria a reclamare a Clairefontaine, da Josef Aichner per 31.000 euro (con difesa dei precedenti proprietari per 9.000 euro rispetto al prezzo indicato in origine, ben oltre il premio incassato nella prova). Protagonista a Merano, si presenta con le credenziali del più forte. Punta di 62 di rating francese, scemata a 57 a inizio gennaio.
LA GENEALOGIA
Non proprio da ostacolista provetto. Non c'è Amadeus ma Morandi a tenere a battesimo questo interessante soggetto. Stallone generato da Holy Roman Emperor, che in carriera si è aggiudicato il Criterium di Saint Cloud (Gr.1) sui 2.000 m., oltre che un Gruppo 3 a Longchamp. Operativo in Francia (dai 2.500 ai 3.000 euro a monta), è risultato molto modesto in razza. Nessun vincitore classico in tre anni di produzione (nati dal 2018 al 2020) in piano. Tre vincitori in ostacoli, due dei quali in classe 3 nella provincia francese, con il solo Costa Rica in grado di laurearsi in pattern.
La madre di Costa Rica è un'inedita da Fugaichi Pegasus, che ha prodotto un ulteriore vincitore in ostacoli (Zapato), terzo in Listed ad Auteuil in siepi. Non particolarmente buona la seconda linea materna.
LA CARRIERA
Fin da subito spedito in ostacoli, ha mostrato attitudine alla disciplina. Schierato con costrutto nelle classi 1 francesi (due secondi posti a Clairefontaine in prove da 24.000 euro al primo), non è riuscito a figurare nelle pattern venendo, saltuariamente, schierato a reclamare, dove ha vinto la sua prima corsa alla quinta presa di contatto con le siepi. Importato in Italia da Aichner, ha dominato nel Tagliabue (Gr.3) e nella precedente prova propedeutica, seminando per la pista in entrambe le occasione More Than A Habit, per impattare su New Friend nel Criterium d'Autunno (Gr.1) dove ha comunque conquistato la medaglia d'argento. Riproposto in Francia a dicembre, è stata respinto nella classe 1, trovando un solo terzo posto in classe 3 a Cagnes-sur-Mer.
LE CHANCE
La linea di Merano e il rating francese sono tali da reputarlo il favorito della prova. Non un campione, ma quanto basta per regolare la concorrenza. Non avrà compito facilissimo, dovendo esprimersi su un tracciato per lui inedito contro due rivali in forma.
4. DON CARLO
LA PRESENTAZIONE
La favola della riunione pisana. Cresciuto esponenzialmente agli ordini di Davide Viola, fino a trionfare nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L) che lo ha portato a essere il primo e unico vincitore in pattern del padre Romantic Wave, l'unico a essersi disimpegnato in ostacoli. Sarà ancora protagonista.
LA GENEALOGIA
Soggetto nato e allevato in Italia da Albino Dallera, terzo prodotto dall'inedita Darbuka (da Beat Hollow) passata dagli allevamenti della C.I.T.A.I.. Finta linea femminile dormelliana, essendo la madre un'erede della cavalla Zathonia, di cui si ricorda il vincitore Sopran Tonia e poco altro, oltre la quale si passa a linee completamente americane. Il padre Romantic Wave è un erede di Rock of Gibraltar, allevato dalla Razza del Velino, che ha sviluppato la propria carriera in Italia per i colori Effevi; vincitore, da due a cinque anni, di sette corse (1800-2400 m.), tra cui il Carlo d'Alessio (Gr.3) e il Signorino (L), terzo nel Gran Premio di Milano (Gr.1). Più che modesto in razza, peraltro poco utilizzato e quasi sempre dal solo Dallera che ne ha detenuto i diritti di sfruttamento (2.000 euro il tasso di monta).
Per Don Carlo un incrocio di linee che evidenzia una spiccata attitudine alla distanza, ma una scarsa possibilità di poterne intuire doti da campione, specie in ostacoli dove è del tutto inventato.
Romantic Wave, in cinque anni di monta, ha generato appena ventotto figli, la metà dei quali mai scesi in pista. Sei i vincitori, per un totale di 16 vittorie
LA CARRIERA
Ultimo al debutto a tre anni in categoria maiden a Pisa sui 1.500 m, è rientrato in siepi dopo undici mesi a fari spenti, alla quota di 20 a 1, ma con un buon parziale finale, peraltro reso sul terreno molto pesante. Quarto sul palo, è stato sapientemente interpretato da Gabriele Agus nei due successivi ingaggi. Secondo di Bad Drake in condizionata, ha successivamente preso in castagna l'avversario con una manovra decisiva verso il volgere al termine della dirittura opposta a quella di arrivo laureandosi, contro ogni pronostico, vincitore di Listed e regalando a Davide Viola il primo successo da allenatore in pattern race. Una favola realizzata.
LE CHANCE
Costa Rica a parte, è un primo attore. Al betting sarà probabilmente il terzo nelle quotazioni, ma Bad Drake dovrà ricorrere a tutto il proprio fondo per piegarlo.
5. MORE THAN A HABIT
LA PRESENTAZIONE
Cavallo proveniente dalla Polonia, ma di allevamento irlandese. Dopo esser andato piano in patria, è stato importato a Merano da Elia Tanghetti e schierato con costrutto in siepi. Interessante nei primi approcci, non ha fornito miglioramenti di sorta tanto da deludere massicciamente a Pisa sugli ostacoli alti. Romano tenta di ripescare brandelli di una forma che sembra svanita, dirottandolo in siepi.
LA GENEALOGIA
Pur se polacco è di linea irlandese. Il padre War Command è attualmente operativo a 2.800 euro in Francia, con un crollo di valore continuo rispetto ai 15.000 euro iniziali (dato 2015). Soggetto precocissimo. Quattro vittorie su cinque corse a due anni, dai 1.000 ai 1.200 m., tra cui un Gruppo 1 e due Gruppo 2 tra Ascot, Curragh e Newmarket. Sparato in Gruppo 1 su distanze più severe non ha fornito prove di rilievo.
Male, per le premesse, in razza. Appena un vincitore in Gruppo 3 ad Haydock e un paio in Listed (in Inghilterra e Germania). Poco efficiente anche in ostacoli dove è un ripiego. A parte l'eccellente Zio Regialdo, vincitore nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2), secondo nel Richard (Gr.3), non si conta alcun vincitore in Francia, mentre sono sei vincitori (su oltre trenta) tra Irlanda e Inghilterra, nessuno di questi in pattern, con On My Command vincitore in classe 3 a spiccare.
Sul versante femminile spicca il nonno materno, il caporazza assoluto Sadler's Wells, leader tra i padri di stalloni riservati al circuito National Hunt, basti ricordare, tra gli altri, Poliglote, King's Theatre, Yeats, Milan e molti altri ancora.
La madre di More Than a Habit ha prodotto poco di interessante, tra cui un vincitore in ostacoli (in 21 corse) a Cork in una prova da 8.000 euro al primo.
LA CARRIERA
Grosso ciuco in Polonia, ha dimostrato ben altro valore in ostacoli. Tra i protagonisti nella prima parte di stagione meranese. Nelle prime quattro uscite, ha ottenuto una vittoria e tre secondi posti in main category per il circuito dei tre anni. Ha subito Don't Dream e in modo incontrovertibile Costa Rica che gli ha rifilato dalle sette alle undici lunghezze. È stato comunque secondo nel Tagliabue (Gr.3) e poi quarto nel Criterium d'Autunno (Gr.1) dove ha di nuovo subito, tra gli altri, Costa Rica che lo ha disperso per la terza volta. Riapparso a Pisa, è secondo nella Prova d'Assaggio, lontano da Ramuntcho e davanti a modesti soggetti. E' peggiorato nel successivo ingaggio, mai in corsa, quinto dietro ai vari Sopran Mistery e Berkshire Phoenix.
LE CHANCE
Non piaciuto in steeple, avrebbe le qualità per provare a inserirsi nella lotta per un piazzamento. È chiuso da Costa Rica che appare peraltro più rodato. Per provare a battere Bad Drake e Don Carlo, deve migliorare e di parecchio rispetto a quanto mostrato nelle due uscite pisane. Sulle lavagnette sarà il penultimo del campo.
6. PRINCESSE GINEVRA
LA PRESENTAZIONE
Velocista apparsa in miglioramento, sulle siepi, a Pisa in ascendente, dopo diverse prove oscure. Viene lanciata in una categoria che non le compete. Estremissima outsider, peraltro ancora maiden in ostacoli.
LA GENEALOGIA
La velocità pura di Pedro The Great (il padre) che si incontra con quella di Mastercraftman (il nonno materno).
Pedro The Great è un vincitore in Gruppo 1 a Curragh sui 1.200 m. che poi non si è più ripetuto. A fronte dei 10.000 euro richiesti nel 2019, anno della prematura morte (a soli nove anni), ha avuto risultati pessimi. Due vincitori di Gruppo in piano, Pedro Cara, vincitore di un Gruppo 2 in Qatar, e Fatale Bere, un Gruppo 3 negli Stati Uniti; quattro soli vincitori in Listed (Breizh Sky, terzo in Gruppo 1 a Longchamp) e appena cinque vincitori in ostacoli, uno in Inghilterra in classe 3 e 4, gli altri in Francia, con El Pedro e Hasman Bere capaci di piazzarsi in Listed a Cagnes-sur-Mer.
Sulla linea femminile appare poco di qualitativo, specie per il comparto ostacoli.
LA CARRIERA
Routiner in piano, riporta tre vittorie tra reclamare e vendere sui 1.200 m., disimpegnandosi anche in pista dritta. Proposta da Raffaele Romano in siepi, fatica ad apprendere il nuovo mestiere scemando presto in categoria di minima fino ai progressi di Pisa, dove cade sull'ultima siepe alla penultima uscita e ottiene un secondo posto alle spalle dell'infernale Diavola.
LE CHANCE
Nulle. Arriva da linee assai inferiori dove, peraltro, non ha mai vinto. Estremissima outsider.
PRONOSTICO: Costa Rica, Bad Drake.
Sorpresa: non ce ne sono.
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