UN MALTESE ALLA CONQUISTA DELLA SICILIA E DELLA CENTESIMA VITTORIA IN CARRIERA
A cura di Matteo Mancini.
il TEAM CUSCHIERI in occasione
dello "scacco al re" nella debuttanti Premio Sibarita,
dello scorso sedici maggio,
doppietta firmata dal baio MY SAXY WEEK (Cannella) e
dal sauro listato PRETZEL LOGIC (Scalora, fantino cresciuto nella scuola allievi
di Pisa)
battuto King the Monte con i due giallo-verdi artefici di un assolo.
Cuschieri soddisfatto a centro foto con maglia rossa.
(Foto da Telestarsr.it)
Articolo dedicato al maltese Mark Anthony Cuschieri in omaggio all'ultima vittoria conseguita un paio di settimane fa grazie a un cavallo omaggiato da chi vi scrive al momento dell'acquisto di Newmarket come mostra la foto a fine articolo. Soggetto che la redazione segue fin dal suo acquisto nelle citate aste.
Mark
Anthony Cuschieri è un appassionato proprietario di cavalli che ogni
anno acquista in Inghilterra e Irlanda una serie di puledri poi
importati in Sicilia per correre nell'impianto Mediterraneo di
Siracusa. Ha realizzato nel corso degli anni una struttura faraonica in quel di Floridia, provincia di Siracusa, dotata di paddock, piscine, giostre immerse nell'acqua, un complesso davvero da scuderia di prima fascia. Sono stati 69 i cavalli a rappresentare il verde con
l'effige della croce di malta gialla e le maniche a scacchi
giallo-verdi, 38 dei quali vincitori, col record di nove vittorie di
Principe di Malta.
Classe 1974, nato e residente a Sliema, nell'isola di Malta,
debutta ufficialmente nel mondo ippico il 14 ottobre del 2010, nel
Premio San Paolo, a Siracusa, affidandosi all'allenatore
Bordonaro. È il romano Marcello Belli a portare per la prima volta i
colori in pista, in sella al due anni Mr Lavallette,
chiaro omaggio alla capitale del paese di provenienza di Cuschieri
che lo ha acquistato puledro in Inghilterra. Un figlio di Verglas,
piuttosto discreto sul miglio,
ma che non riuscirà mai a vincere nelle tredici sortite pur
ottenendo il primo piazzamento in pattern race per
Cuschieri, terzo, nel Criterium del Mediterraneo.
Un premio, il Mediterraneo,
che Cuschieri riuscirà ad aggiudicarsi con quello che è, a oggi, il
suo miglior rappresentante: Lord Unfuwain, da
Byron e Larousse,
in pista dal 2012 fino all'anno appena concluso. Venticinque corse,
otto vittorie, dai 1.100 ai 2.100 metri, e undici piazzamenti per un
totale di vincite prossimo ai 60.000 euro. Cavallo completo, autore
di quattro vittorie, un secondo posto e un quarto nelle prime sei
corse in carriera, con l'apice costituito dall'affermazione nel
Criterium del Mediterraneo,
prova per due anni sui 1.600 metri per l'interpretazione di Gregorio
Arena. La corsa forse del cuore per Cuschieri che schiera una seconda
pedina, Rock of Malta,
un figlio di Rock of Gibraltar. I
due, da poco passati insieme a tutta la scuderia alle cure di Massimo
Sardelli, vanno nell'ordine in prima e seconda posizione fin dalla
sgabbiata. In curva Rock of Malta,
affidato al fido Cannella, passa deciso, alle intersezioni delle
piste si affaccia di nuovo Lord Unfuwain,
è dominio giallo-verde, ma all'esterno di tutti si profila la sagoma
di Targaryen, mentre
non perviene il favorito netto arrivato da Milano Candiani
Street, quarto nel Campobello.
Lord Unfuwain allunga
e vince in modo evidente, con Rock of Malta che
perde il secondo posto sul palo stampato da Taragaryen.
Corsa da ricordare per Cuschieri che vince la sua unica pattern
race della carriera, con 16.000
euro abbondanti al primo. Il cavallo si piazza poi quarto nel
Daumier, a Roma, e
prova senza successo il Parioli montato
dall'ospite francese Ioritz Mendizabal. Dopo un ritorno in
condizionata, vincerà l'handicap principale Francicanava
nel dicembre del 2013.
Più
sfortunata invece la carriera di Rock of Malta, altro
tra i gioiellini di casa specialista sul miglio, solo otto le corse
di questo soggetto, da due a tre anni, sempre al marcatore con
vittoria nell'Handicap Principale Pr. Sicilia
il 13 gennaio del 2013. Si tratta probabilmente del più qualitativo
tra tutti i soggetti avuti in proprietà, pluri piazzato a due anni
anche nelle trasferte di Milano, di Napoli e di Roma con il terzo
posto nel Castello Sforzesco (Hp)
e quarto nel Sette Colli e
nel Criterium Partenopeo (L).
Vince in carriera qualcosa meno di 30.000 euro, ottenendo molto meno
delle potenzialità dimostrate in pista.
Sempre
nel 2013 coglie un inatteso secondo posto nel Pr. Teatro
Greco (Hp) con Pericle,
altro puledro acquistato in
Inghilterra. Oltre ai puledri, Cuschieri si interessa anche a cavalli
in allenamento sia in Italia che all'estero, acquista molti soggetti
di scarso valore, tra i quali il sudafricano Power Force, ma tenta anche il rilancio di un sei anni,
promettente in giovinezza in Inghilterra tanto da esser piazzato in
pattern race oltremanica,
arrivando a poco più di due lunghezze dal futuro stallone Lord
Shanakill e di esser preferito a
questo dagli scommettitori. Si tratta del grigio Damien.
Il cavallo appare in pista
solo quattro volte in condizionata, ne vince due, si piazza in una
terza poi esce di scena.
Continuano
gli acquisti in massa in vista del 2013, ma la stagione non è molto
fortunata, anche se ottiene il quinto piazzamento in listed race con
lo scostante Seek for Toys, tre
sole vittorie in ventidue corse, ma quarto nel Criterium
Aretuseo (L) e terzo nel Teatro
Greco.
Per
trovare un nuovo soggetto capace di regalare emozioni bisogna
attendere Mac Lir,
pescato senza grandi pretese in Irlanda dove ha corso a due e tre
anni senza mai piazzarsi. Il cavallo debutta nel Premio
Bonturo, il 15 febbraio del
2014, a vendere e stravince sui 1.300 metri in sabbia, infliggendo
tredici lunghezze al secondo. Cavallo rapido alla sgabbiata, solito
andare in testa, combattivo e di gran cuore, si ripete in erba pur
salendo di categoria, condizionata. Chiude l'anno con tre ulteriori
vittorie, tra cui il Nastro d'Azzurro di Sicilia (Hp)
sui 1.400 metri. Vince altre due condizionate nel 2015 con uno score
italiano di 19 corse, sette vittorie e sei piazzamenti, al limite dei
40.000 euro di vincite, secondo cavallo più vincente nella storia di
Cuschieri.
Sempre
nel 2014 arriva poi il sesto e ultimo piazzamento in
pattern race, opera di Neon
Glitter, ancora nel
Criterium dell'Immacolata,
Listed, e due terzi posti in handicap principale (Pr
Mediterraneo e Criterium
Aretuseo) del due anni Lake
Dancer.
Il 2015 si apre con la girandola di allenatori. Cuschieri sposta il
materiale da Sardelli a Salvatore Papa e da questo a Gianpaolo
Vizzini, affida inoltre il promettente velocista da pista dritta My
Saxy Week all'ex fantino Di Chio che se lo porta a Roma e a
Napoli, dove vince su entrambe le piste (primi successi di Cuschieri
lontano dalla Sicilia). Stagione ricca di vittorie, Cuschieri stampa
il record personale con 33 successi contro i 21 del 2014 e i 20 del
2012, ma mancano i grandi acuti nonostante l'acquisto di nove puledri
e di altri otto soggetti tra i quali l'ottimo Kylach Me If U
Can, pagato 20.000 sterline alle aste in Inghilterra e subito
vincitore a Siracusa e protagonista dell'ultima vittoria in carriera
per Cuschieri, 95° in totale, grazie al volo d'alta quota compiuto nel Premio Ferrari
il 6 gennaio del 2016. Un traguardo importante coperto in poco meno di cinque anni con la prima vittoria ottenuta, per merito di Pelle di Luna, il 21 maggio del 2011 nel Premio Sertorio Quinto, reclamare sui 1.100 metri, decima corsa nella carriera del maltese e quarto cavallo sceso in pista a difenderne i colori. Carmelo Zappulla il primo fantino a trionfare con il giallo e verde, di rilievo poi il lungo sodalizio con Antonino Cannella, fantino di fiducia della scuderia dal febbraio 2012, preceduto nelle vittorie però anche da Sergio Urru (in un'occasionale trasferta siciliana), dal romano Maurizio Pasquale, da Marco Monteriso e dai locali Sebastiano Guerrieri e Giuseppe Bologna. Cannella debutta invece con i colori Cuschieri l'undici febbraio del 2012, nel Premio Rea Silvia su Bounty Sat, corsa vinta dal compagno di colori Golden Coast, e vince la sua prima corsa in sella proprio a Golden Coast centrando l'ottava vittoria per la scuderia il 3.3.12. Questa la progressione delle vittorie in casa Cuschieri: nessun successo nel 2010, sei nel 2011, venti nel 2012, lieve calo nel 2013 con dodici vittorie, torna sui livelli del 2012 l'anno dopo con ventuno vittorie, quindi il record personale marcato nel 2015 costituito da trentatre vittorie. Ottimo l'inzio del 2016 con tre successi per il sopracitato livello di novantacinque vittorie, dunque a meno cinque da un primo storico traguardo.
Tra gli acquisti si nota come Cuschieri non si faccia troppo influenzare dagli stalloni, tra i suoi "storici" 69 cavalli non si trova uno stallone che sia ripetuto almeno tre volte, solo quattordici sono stati doppiati per un totale quindi di ventotto cavalli uno dei quali, figlio di Galileo, mai sceso in pista.
Un cenno al tentativo di Cuschieri di trasformarsi allevatore di purosangue inglesi acquistando la madre di Principe di Malta, Tullochrome, in Inghilterra. Due i prodotti nati, nel 2012 e 2013, uno dei quali non piazzato nelle due uscite in pista, l'altro inedito. Palpitation, da Pastoral Pursuits, il primo; Miss Pupina da Monachesi l'altro.
Tra gli acquisti si nota come Cuschieri non si faccia troppo influenzare dagli stalloni, tra i suoi "storici" 69 cavalli non si trova uno stallone che sia ripetuto almeno tre volte, solo quattordici sono stati doppiati per un totale quindi di ventotto cavalli uno dei quali, figlio di Galileo, mai sceso in pista.
Un cenno al tentativo di Cuschieri di trasformarsi allevatore di purosangue inglesi acquistando la madre di Principe di Malta, Tullochrome, in Inghilterra. Due i prodotti nati, nel 2012 e 2013, uno dei quali non piazzato nelle due uscite in pista, l'altro inedito. Palpitation, da Pastoral Pursuits, il primo; Miss Pupina da Monachesi l'altro.
I numeri complessivi, a metà gennaio 2016, parlano di 69 cavalli,
con punte di 31 in pista (nel 2015), 578 corse, 95 vittorie, 227 piazzamenti. Principe di Malta è stato il cavallo più volte
impegnato, 29 volte. Dunque si evince come la carriera dei cavalli di
Cuschieri non sia molto longeva, peraltro la maggior parte dei
cavalli sono velocisti o specialisti del miglio, con prevalenza dei
due e tre anni.
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