martedì 12 aprile 2016

Seconda giornata corse Ostacoli MILANO, SAN SIRO.


FLOP DEI FAVORITI NEL MEETING DEL PRIMI SALTI, DEL PIRELLI E DEL GIACOMO DURINI: BILLY SILVER E AZAMOURDAY LE NOMINATION PER I PROSSIMI GRAN PREMI

Giornata deludente per Paolo Favero e i suoi favoriti, con più di una sorpresa a centrare il bersaglio grosso. Buon debutto in Italia per il tedesco Stafettino.


A cura di Matteo Mancini.


BILLY SILVER
si candida a sorpresa al GRANDE STEEPLE CHASE DI MILANO
(Foto josef-vana.cz)

E' un fine settimana all'insegna delle sorprese quello proposto dalla seconda giornata dedicata agli ostacoli dall'ippodromo di Milano. In programma tre prove propedeutiche ai gran premi dedicati alle relative categoria. A completare il programma il terzo cross-country della stagione riservato ai gentleman e amazzoni, il più riuscito fin qui nella stagione date le dieci adesioni iniziali con i debutti in ostacoli del giovane Lorenzo Chieregati (dieci monte in carriera, in sella da meno di un anno e mai vincente) e del più navigato Domenico D'Alò, che ha iniziato la carriera dodici anni fa a Varese, montando in poco più di 120 corse e riportando 18 vittorie in carriera.
Favorita netta della prova la veloce Tweety Kash, 1,78 la quota, contrapposta all'unico Favero in pista ovvero il poco in forma Merguib, quasi 3 a 1. Qualità poi dalle parti del rientrante Don Viannei, secondo nel Corona Ferrea dello scorso anno, ma punto interrogativo sulla monta di Chieregeati, quindi la coppia Locatelli Napoli Molticolori e Tiparlo a fare da quarto incomodo dopo i ritiri degli interessanti Regain Madrik e Dzacheron.
L'interessante percorso disegnato un paio di anni fa nell'interno pista dell'ippodromo di San Siro pare non voler regalare sorprese, quanto meno nella sua prima parte di percorrenza. Marcel Altenburger, vincitore delle due prove riservate ai gentleman fin qui disputate, porta subito davanti Tweety Kash. Le va curiosamente in scia Tiparlo con Claudiano Patelli che questa volta decide di correre, entrando subito nel vivo della manovra invece di finire fuori corsa come suo consueto fin dalle prime battute. In terza si sistema Napoli Molticolori su cui rientra Luca Carminati, il vincitore dell'ideale e poco ambita classifica delle cadute (quattro nel 2015 su sei monte). Quindi Merguib su cui Riki Belluco, vincitore della speciale classifica 2015 in fatto di vittorie ottenute, alla ricerca della prima vittoria in ostacoli del 2016 ha lasciato il posto all'ultimo minuto a Luca Bonacina, francobollato da un vivace Isaias, 40 a 1 la quota del prodotto degli allevamenti Antezzate, ben moderato da Andrea Lancini che su questo percorso ha ottenuto la sua una vittoria in ostacoli. Cerca di restare a contatto Vanessa del Cardo, 60 a 1, su cui si rivede Daniele Tonelli, un'unica monta in ostacoli nel 2015, alla soglia della sua ventesima stagione di monte ma con scarsissimi risultati nell'albo d'oro personale (oltre duecento corse in carriera con inizi proprio in ostacoli, tre sole vittorie in ostacoli, nessuna in piano, con la prima nel 2001, a Merano, su Glorious Valentine ottenuta in un cross dove ne successero di tutti i colori). A contatto Don Viannei, subito fuori gara Star Lonely, un castrone di nove anni al suo debutto assoluto, su cui Domenico D'Alò prende confindenza con i salti, procedendo a ritmo ridottissimo. 
Primo colpo di scena a due terzi di gara, dopo il salto del cassone e la piegata verso la gabbia collocata in un tratto in salita. Napoli Molticolori palesa ancora una volta le difficoltà di Luca Carminati nel gestire i repentini cambi di direzione. Il giovane gentleman ripete l'errore marcato nel 2015 a Pisa, quando su Tweety Kash non riuscì a tratteggiare la giusta traiettoria per dirigersi verso la gabbia di siepi. Qua a Milano, dopo il cassone, allarga in modo inspiegabile andando oltre la bandierina esterna del passaggio obbligato, riesce tuttavia a raddrizzare la traiettoria di Napoli Molticolori in vista della gabbia, ma ancor più inspiegabilmente cade di sella in modo goffo nel tratto piano prima dell'ostacolo. E' la sua quinta caduta in sette uscite: un record o quasi. Merguib intanto è passato in seconda posizione, trascinandosi Isaias, a qualche lunghezza Tiparlo a seguire Vanessa del Cardo e Don Viannei. Un terzetto davanti e uno all'inseguimento. Tweety Kash da l'impressione di dominare gli avversari ma all'ingresso in dirittura, forse disturbata dallo scosso Napoli Molticolori, aggira il penultimo ostacolo, lasciando campo libero a Merguib e al sorprendente Isaias, sette anni mai vincente e alla terza in ostacoli, che sembra averne più del Favero. Andrea Lancini porta all'esterno il suo cavallo prima dell'ultimo ostacolo in facile rimonta su Merguib su cui Luca Bonacina deve lavorare di mani e di frusta. Salto finale, cade clamorosamente Isaias forse toccato da Merguib e per il portacolori Favero è un assolo con una netta vittoria e l'impossibilità per Luca Bonacina di sbagliare palo (gaffe commessa un mesetto fa a Pisa a vantaggio proprio di Tweety Kash che qua ha "reso il favore"). Secondo Don Viannei transita sui cinque secondi di ritardo con otto lunghezze di margine su Vanessa del Cardo, che non si piazzava da due anni, a precedere Tiparlo, lontanissimo in quinta Star Lonely.

Dunque torna al successo Luca Bonacina dopo un'astinenza di oltre un anno, se si esclude la vittoria in piano con Nicketommaso. Per lui un 2015 non troppo fortunato, con una sola vittoria in cross come già avvenuto nel 2014 dopo la reintroduzione delle corse in gentleman e amazzoni. Cavaliere giovane, ma in pista già da nove anni. Carattere particolare, si dice sbarazzino ma bravo in sella, al di là di qualche clamoroso svarione. Penalizzato nel numero delle vittorie dal correre con cavalli di proprietà della famiglia (a inizio carriera contrapposto ai fantini), ha montato 37 volte in ostacoli vincendo la sua prima corsa dopo sette anni, con Doux Amer a Merano nel 2014. Curriculum scarno il suo, ma avrebbe meritato molto di più poiché, ad avviso della redazione, è tra i migliori della categoria, quanto meno in ostacoli. La vittoria ottenuta con Merguib è la sua terza in carriera in ostacoli, la seconda ottenuta con i colori di Paolo Favero. Vanta inoltre un successo in piano ottenuto dopo otto anni di carriera lo scorso anno, sempre a Merano, alla sua dodicesima monta proprio col citato Nicketommaso per i colori della signora Ralli.

Questo l'ideale prologo per parlare della giornata aperta tuttavia dalla seconda prova per i giovani di tre anni, il tradizionale Premio Primi Salti, quest'anno non riservato ai debuttanti. Sette al via con Golden Hello e Kolt Tango forti della rifinitura a Treviso e altri cinque pari età a sfidarli, con Favero che ne presenta tre, ottenendo subito il ruolo di netto favorito. Il controfavorito, 3,28, è Inventi con cui Luciano Prando, proprietario nel giro delle corse da oltre venti anni (il suo maggior acuto nell'Handicap Principale Castello Sforzesco nel 2012 con la vittoria di Konradin), particolarmente conosciuto sulla pista di Corridonia, debutta in ostacoli. Terzo favorito Baia Dream, la scelta di mastro Francesco Contu per il debutto in ostacoli dei freschi colori di Noemi Pulcini. 

Paolo Favero sguinzaglia John Palmer davanti a scandire i tempi di gara. Ritmo buono, lo confermerà il crono stoppato sul 3.44.20 ovvero inferiore di poco meno di venti secondi rispetto a quello fatto registrare da Multiplier l'anno precedente, su terreno della medesima consistenza, nel Premio dei Giovani (4.02.50). Prepotent, la prima scelta Favero e di certo quello che ha fatto vedere le miglior cose tra i tre anni proposti in piano dall'allenatore di Sinigo, marca Baia Dream, per vie interne gira sempre Golden Hello. Cala alla distanza Kolt Tango, mai in corsa gli altri due con Inventi fermato all'inizio della diagonale breve.
Clamorosa caduta di Joe Bartos da Prepotent sul salto che immette sulla diagonale breve, peraltro impostato con una curva presa in modo molto largo con Baia Dream costretto a interrompere l'azione e a ripartire. Il baio salta male, si riceve con difficoltà ma va al di là dell'insidia. Bartos si risistema in sella ma viene urtato dal compagno di colori Golden Hello che dall'interno lo colpisce facendo perdere l'equilibrio all'interprete ceco.
Si esaurisce intanto la spinta di John Palmer sul penultimo ostacolo e allora Golden Hello prova la fuga inseguito da Baia Dream, gli altri non ci sono anche se Josef Vana jr prova, da lontano, a innescare Lost Monarck. Si ripete lo schema del duello a due che aveva caratterizzato anche il Primi Salti del 2015. Golden Hello salta in vantaggio l'ultima siepe, ma Baia Dream opera un spunto migliore nel tratto piano e vince di mezza per la seconda affermazione sulla pista milanese di Davide Columbu, la prima in carriera per i colori di Noemi Pulcini. Terzo, a distacco, chiude John Palmer, mentre Last Monarck rallentato viene agevolmente battuto dal compagno di allenamento Kolt Tango per la quarta

Due parole su Baia Dream, figlio di Suchita Devious cavalla ex Mancini (colori Velia Mancini) che ricordiamo per una clamorosa vittoria nell'Archidamia (Listed Race) del 2009 a Roma, pagata dai bookmakers qualcosa come 66 a 1 (arrivava da una stagione con due sole vittorie a vendere e reclamare) e con Berardelli che dal campo commentò così: "Strepitosa corsa di Suchita Devious che va all'attacco di Louise Aron e la va a dominare". Un successo bissato un mese dopo nel  Giuseppe Valiani, altra Listed Race e altra quota rotonda (14 a 1), con Berardelli ancora a decantarne le gesta: "C'è Suchita in volo maestoso... Ancora un canter come nell'Archidamia!" Segue poi una pausa di un anno senza più risultati apprezzabili e il ritiro in razza. Il figlio Baia Dream, da Medicean (terzo successo stagionale per lo stallone dopo la doppietta di Tahini), recente acquisto della Pulcini che lo ha ingaggiato proprio dalla Mancini e dall'allenatrice Celli Stefania (presumo parente dell'allevatore Antonio, 2.600 euro il premio allevatori incamerato), conquista la sua seconda vittoria in carriera. Fino al debutto in siepi, quattro corse tutte a due anni con una vittoria a vendere a Roma sui 1.400 metri, davanti al vincitore in siepi a Treviso Amaranthus (battuto due volte su due)e due piazzamenti in categoria modesta.
Secondo cavallo a portare in pista i colori di Noemi Pulcini, dopo il prodotto dell'allevamento Bardi (sede nella provincia di Pisa) Lampeyia, il primo a mostrarli in siepi. La Pulcini, lo ricordiamo, è una giovane amazzone che vanta il "primato" di aver vinto le sue due prime corse in carriera ottenute tre anni fa con Wamos Ludmilla a Treviso per il training di Terenzio Manili. Da allora appena undici corse, con solo quelle due vittorie e altri tre piazzamenti. Non ha mai montato nel 2016. Non tradisce comunque la sua fama di debuttante vincente neppure in siepi nella veste di proprietaria.



Da un grigio a un Antartique baio
MERGUIB
(Foto Matteo Mancini).

Sorprese ancor più marcate nelle restanti due prove dedicate agli ostacolisti. John Paul Brennan sorprende tutti nel Premio Pirelli vincendo con Azamourday, penultimo cavallo del campo (20 a 1), mandata davanti di gran carriera. 3.600 metri bevuti in 4.23 e 30, praticamente il tempo fatto registrare lo scorso anno da High Master. Sorpresi gli avversari, in particolare il tedesco Stafettino, al debutto nella specialità per gli inediti (in Italia) colori della Stall Svenja, e tenuto in caldo da Vovcenko che evidentemente lo reputa cavallo da gran premio, senza però ordinare a Cevin Chan di impostare la corsa. E allora gara in solitaria in avanti per la fresca portacolori Aichner, con margine che raggiunge le venti lunghezze di vantaggio. Favero, in pista con favorito e contro, lascia che sia Rio Apache a trainare il drappello. A metà della diagonale lunga muovono Keen Move all'esterno e Tuk Tuk per vie interne. I due vanno su Rio Apache e Scocosita che sono i due davanti dall'inizio della corsa. Seguono Le Cirque, chiamato a un difficile salto di categoria, mentre Stafettino corre di conserva sempre all'estrema attesa. Sulla lunga piegata di fondo cala lentamente Rio Apache, anche Tuk Tuk non emerge come sperato da Pastuszka e resta quarto sul passo. Keen Move supera Scocosita e prova a recuperare l'enorme distacco che lo separa ancora da Azamourday. Sul penultimo ostacolo la femmina di Aichner è ancora in vantaggio, ma sta arrivando Keen Move, a precedere Scocosita e l'emergente Stafettino che risponde molto bene alle sollecitazioni di Chan. Quindi Rio Apache, con all'interno Le Cirque, mentre ha alzato bandiera bianca Tuk Tuk nonostante Pastuszka insista nel richiamarlo. John Paul Brennan è sapiente gestore di energie (grande monta) e fa ripartire Azamourday, un'accelerazione non calcolata da Joe Bartos che resta sul passo con Keen Move su cui si concretizza la minaccia ospite di Stafettino. "Azamourday ruba alla grandissima il premio Pirelli" dice lo speaker, finisce secondo il tedesco Stafettino, davanti a Keen Move avvicinato sensibilmente dal ritorno dell'estrema outsider Scocosita.    

Per Azamourday è il più importante successo in carriera, il secondo in siepi dove mancava la vittoria da un anno. Cavalla che pare beneficiare delle lunghe diagonali di Milano, impreziosisce così il suo curriculum che vanta già un terzo posto nel Giulio Berlingieri (L), quando chiuse a oltre dodici lunghezze dal vincitore Keen Move su terreno colloso, e un secondo posto nella Corsa dei 4 Anni di Pisa (L), battuta di due lunghezze comode da Tuk Tuk. Una vittoria quindi che la candida per un podio anche alla prossima Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano, Gruppo 2, che a differenza dello scorso anno, quando la linea offerta da High Master, Solar Focus e Grand Link non offriva alcun tipo di cambio d'ordine, si presenta molto ma molto confusa. Attenzione a questo Stafettino che ha corso con grossi margini di miglioramento, da seguire con grossa attenzione per il gran premio qualora si presentasse.


STAFETTINO
l'interessante novità presentata da
Pavel Vovcenko
(Foto turf-times.de)

Altra quota shock nel Giacomo Durini, ideale banco di prova in vista del Grande Steeple Chase di Milano. Billy Silver, di gran lunga l'ultimo cavallo del campo e qualitativamente parlando quello peggiore, ottiene la sua terza vittoria in carriera, la più importante, battendo rivali dal valore economico superiore anche del quadruplo rispetto al suo. Il grigio si mette dietro vincitori e piazzati di corse di gruppo anche di rango internazionale. Una prova straordinaria, forse influenzata dal fatto che sei dei sette partecipanti erano al debutto stagionale. Deludono in molti, a partire da Tramonto a Ivry rimasto forse scioccato dalla fence di Merano, quando cadde nel meeting del Gran Premio Merano, al punto da rifiutare anche quella di Milano riuscendo tuttavia ad andare al di là per inerzia. Malissmo anche Nando, forte investimento di Aichner che persevera a deludere le attese. Si conferma lontano dalla forma migliore Dulce Leo, ultimo sul palo.
Corsa di testa, a ritmo moderato, per la favorita Little Bruv capace di entrare in dirittura di arrivo ancora davanti a tutti, ma di non staccare dal gruppo, offrendo così a Billy Silver la possibilità di piazzare un inatteso spunto finale a largo di tutti tale da far gioire Ferruccio Giacobbe. Non migliora rispetto a Treviso Company of Ring, ancora al terzo davanti a un anonimo Falconettei che non riesce a ripetersi sui livelli di casa, dovendo faticare non poco per contenere il ritorno di Tramonto a Ivry e di Nando. Un'occhiata al tempo: 5.12.80 ovvero sette secondi in più rispetto alla passeggiata dello scorso anno di Cornet Obolensky. La sensazione è che di campioni veri, quanto meno a livello di prestazioni, non se ne siano visti in questo steeple.

Per Ferruccio Giacobbe il più importante premio vinto in carriera in ostacoli, per sua sfortuna un Durini sforbiciato rispetto allo scorso anno di quasi duemila euro, e la più alta somma riscossa negli ultimi quattordici anni. Colori storici in tinta venezia-mestre, ultraventennali partiti in ippodromi secondari con i mezzosangue, che hanno vissuto il loro miglior periodo tra fine secolo e i primi duemila. Ricordiamo la femmina Deep Sea quale migliore esponente di scuderia, 2° nel Premio Pisa del 1998, vincitrice del Goldoni (Hp principale da 19.974 euro al primo, somma massima vinta dalla sc. Giacobbe), ma soprattutto seconda nel Regina Elena (Gr.2). Quindi Billy Kitchen, vincitore a Roma nel Cloridano del 1998 (Hp Principale da oltre 15.000 euro), Eastwood Hall, frequentatore di handicap principali, Ginestra Stellata e Sopran Silni promettente due anni quarta nel Criterium Femminile (L) a Roma nel 2002. Piuttosto tardivo l'innamoramento agli ostacoli, agevolato dall'allenatore Renato Cova col debutto subito vincente, in quel di Merano, di Andrea Doria nel 2012. Unico piazzamento in neretto in ostacoli, il quarto posto di Billy Silver nel Nazioni (Gr.2) dello scorso anno per la modica cifra di 2.040 euro. Ora il sogno, assai ardito in verità, del Grande Steeple Chase di Milano.

Uno sguardo alle statistiche. Le prime due giornate di Milano, un po' come avvenuto l'anno scorso, hanno confermato un grande equilibrio ed è l'unica pista a regalarlo in Italia. Sette corse con sei vittorie di allenatori diversi, l'unico a vincere due prove è il solito Paolo Favero. Stesso discorso per le monte con la curiosa novità offerta da Davide Columbu che conduce con due vittorie davanti a tutti.
Nelle generale dedicata ai proprietari scalano la classifica Ferruccio Giacobbe che si instaura in sesta posizione e Josef Aichner che risale in nona, cala in decima la Liga la Sela sotto tiro anche della D'Altemps.
Tra i cavalli clamoroso flop di Tuk Tuk che corre male, finendo fuori dal marcatore, dopo quattro successi consecutivi e la leadership nella speciale classifica 2016 dei cavalli che hanno riportato il maggior numero di euro nelle casse dei proprietari. Classifica dove sale in sesta posizione la sorprendente Azamourday, seconda tra i quattro anni (prima tra le femmine, la seconda è l'altra sorprendente Scocosita, undicesima nella generale) proprio dietro a Tuk Tuk e davanti a Keen Move (nono nella generale).
La classifica fa inoltre notare che a differenza dello scorso anno mancano i dominatori. Non si sono ancora delineati i ruoli che nel 2015 riuscirono a prendersi i vari Sol Invictus, High Master, Cornet Obolensky, Multiplier e Solar Focus. Keen Move e soprattutto Tuk Tuk, che parevano aver mostrato le migliori qualità, hanno dato un segnale di clamoroso sbandamento. In ritardo anche Little Bruv tra gli steepler, peggio di lei Nando.


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