COLPO DI "EVA KANT" NEPRASOVA NELLA GRAN CORSA SIEPI DI PISA: IVO, A DIECI ANNI, VINCE LA SUA PRIMA PROVA DI GRUPPO E REGALA UN EN PLEIN AL FEMMINILE SENZA PRECEDENTI NELLA GRAN CORSA SIEPI DI PISA. WHAT ABOUT SI CONFERMA NELLA LISTED. VESUVIO IL NOME NUOVO IN STEEPLE.
Servizio di
Matteo Mancini
Domenica 19 Gennaio
(Tempo variabile, Terreno Buono)
La giornata del meeting dei gran premi classici di Pisa si rivelava quanto mai ostica per i favoriti. Nessuno dei tre grandi attesi riusciva ad aggiudicarsi le relative prove, in un'edizione da ricordare negli almanacchi grazie alla vittoria tutta al femminile nella Gran Corsa Siepi di Pisa firmata dalla connection Lenka Neprasova (fantino), Alzbeta Faltejskova (trainer) e Drahomira Stejskalova (proprietario). Pomeriggio indigesto per Josef Aichner, per una volta a completo asciutto in prove elitarie.
Nel Chivas Regal, condizionata d'acceso al Neni da Zara, sui 3500 metri del percorso in steeple si palesavano le incertezze di una generazione incapace di scegliere il suo leader.
Excellent Drago evidenziava le incertezze di qualità lasciate intravedere nel suo percorso di avvicinamento alla prova e non riusciva a replicare l'incoraggiante debutto sugli ostacoli alti di inizio genaio. Entrava allora in scena il maiden Cheeky Blimey, soggetto regolare e tonico al tondino, addirittura quarto nel Riva (L) in piano, ma del tutto incapace di vincere a prescindere dalle categorie e dalle discipline in cui è stato schierato. Il figlio di Ribchester si presentava all'appuntamento con nove podi in quattordici corse disputate in Italia, sei su otto in ostacoli, con una caduta e un quinto posto in Gruppo 3 (Ettore Tagliabue) a completarne il ruolino. Ancora una volta per il baio di Marco Luigi Biffi si concretizzava l'incubo della sconfitta, questa volta siglata dal non trascendentale Vesuvio, nono vincitore diverso delle nove prove che hanno visto in scena l'allievo di Raffaele Romano, evidentemente limitato nel carattere più che nel motore.
La corsa si sviluppava con la prevedibile ma fugace iniziativa di Khabib. Il grigio, che ricordiamo vincitore nel Prime Siepi di Merano a maggio, spegneva il suo ardore dopo un approssimativo salto dell'arginello. Rilevato da Cheeky Blimey al comando, cedeva alla distanza finendo il percorso a grande distacco, pizzicato all'epilogo da un'ectoplasmatica Dea Daryl, costantemente ultima sul tracciato.
Davanti, a giocarsela, restavano in tre con la mossa decisiva e determinante di Josef Bartos all'attacco del giro conclusivo. Il frustino d'oro, in sella a Excellent Drago, muoveva poco prima del salto del sieponcino iniziale della dirittura opposta a quella di arrivo. Infilava dall'esterno Cheeky Blimey e convergeva all'interno rubando la corda all'avversario. Negli scarichi del giallo-nero si posizionava Vesuvio, lasciando la corsia esterna a Cheeky Blimey su cui Gabriele Agus perdeva quel margine che non riusciva più a recuperare sull'anticipo, all'ingresso in dirittura, anche di Vesuvio, assai ben interpretato per le vie più brevi da Jan Kratochvil. Il portacolori Tania piombava sul monocorde Excellent Drago, incapace di fare selezione una volta passato al comando, e manteneva il vantaggio su un Cheeky Blimey, come sempre, ancora brillante all'epilogo ma giusto per conquistare il suo quarto podio consecutivo (terzo secondo posto consecutivo), il settimo nelle ultime otto prove.
Vesuvio, abbastanza appoggiato al gioco, approfittava delle incertezze dei due più qualitativi (secondo la redazione) avversari e faceva bottino pieno, ottenendo la seconda vittoria in carriera in ostacoli dopo il successo in ascendente in siepi a Treviso. Bravo Jan Kratochvil nella scelta dei tempi e soprattutto nell'anticipo sulla scurvata finale su Cheeky Blimey che, forse, avrebbe fatto meglio a non cedere l'iniziativa ai due compagni di allenamento di casa Vana.
Carriera e genealogia del vincitore
Intuizione di Montanari, probabilmente ricercato proprio per ragioni genealogiche e acquistato a modico prezzo a Siracusa. Decisamente modesto in piano, alla corte di Antonio De Luca, Vesuvio è il classico soggetto di valore pressoché nullo da ricostruire nella nuova disciplina. Già da ora, miglior prodotto assoluto del padre Holy Ballet, unico nella risicata produzione (venti figli) a essersi esibito in carriera in siepi, col successo nel Chivas Regal (5.525 euro al primo) a rivelarsi quale apice conquistato in unica corsa da un figlio dello stallone.
Montanari lo va a pescare laddove corrono quasi tutti i prodotti della madre Zacapa, una fattrice di allevamento americano (linea Personal First) della batteria di fattrici dell'Az. Agr. Massimo Farina.
Lo preleva dopo sei corse, da due a tre anni, a Siracusa, dove il cavallo non era mia riuscito a vincere, pur se schierato a reclamare e in handicap di minima.
A fungere da motivo di interesse è la parentela con un altro soggetto dalla modesta e tutt'altro che specifica genealogia, rivelatosi tuttavia molto qualitativo in ostacoli, al punto da diventare - agli ordini di Raffaele Romano - un inatteso vincitore classico.
Vesuvio, infatti, è il fratellastro di Amaranthus, ex portacolori di Christian Troger (qua la linea materna: http://ippicaostacoli.blogspot.com/2016/09/vincitori-classici-amaranthus-cura-di.html). La madre, l'inedita Zacapa (unico prodotto da Personal First importato in Italia), non fornisce linee specifiche per gli ostacoli. Ha generato dieci prodotti, di cui solo Amaranthus ha fatto vedere qualcosa di interessante, dimostrandosi molto precoce e capace di aggiudicarsi un totale di otto prove in ostacoli (quattro marcate consecutivamente a tre anni), tra cui Tagliabue (Gr.3) e Premio dei Giovani (L), successi che lo portarono a essere eletto, dopo Santo Cerro, qule secondo miglior tre anni in siepi in Italia nella stagione 2016. Rimasto vittima di un infortunio all'inizio dei quattro anni, contrattempo che lo ha tenuto lontano dalle piste per oltre un anno, è stato riproposto con successo in cross, dove ha vinto in tre uscite e ha centrato un terzo posto nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3).
Oltre ad Amaranthus, Zacapa ha prodotto il valido e veloce routiner di Siracusa Camden Zac, 7 vittorie (1.000-1.600 m.) su quaranta corse in categorie però di modesto livello.
Non ci sono soggetti di rilievo neppure nella seconda linea materna.
È nella terza, ma soprattutto nella quarta e nella quinta linea materna che affiora la qualità, frutto degli intrecci scelti da Stavros Niarchos. La linea materna è dunque interamente americana con la fattrice Artists Proof, dal leggendario Ribot, quinta madre di Vesuvio, a fungere da fiore all'occhiello dell'intera linea grazie a tre prodotti, poi stalloni, tra cui Dactylographer ovvero il primo figlio della leggenda Secretariat a centrare una vittoria in una corsa di gruppo.
Il padre di Vesuvio, Holy Ballet, non apporta miglioramenti di sorta. Selezionato dall'Az. Agr. Farina per il tasso di monta di appena 1.000 euro, è un figlio di Shamardal (di cui ricordiamo i vari Lope de Vega e Amaron), allevato dalla Razza del Velino e pecora nera dell'intera famiglia che risponde alla fattrice Holy Moon (da Hernando, che garantisce un po' di attitudine al salto). Totalmente inventato per andare a fare lo stallone per quanto riguarda i risultati ottenuti in pista, Holy Ballet, un po' come Daro Sopran (padre di Amaranthus), non è stato uno stakes performer e, a differenza di quest'ultimo, si è sovente esibito in corse a vendere e a reclamare faticando, a fine carriera, a vincerle. 16 vittorie in tutto, soprattutto sul miglio. A spingere per la destinazione riproduttiva sono stati i risultati di eccellente valore ottenuti dai fratellastri e dalle sorellastre generati dalla madre (vincitrice e piazzata in Listed nonché tra le migliori fattrici degli ultimi anni dell'allevamento italiano). Tra questi figurano cinque vincitori di Gruppo, tre dei quali di Gruppo 1 (Charity Line, Final Score e Sea of Class).
Nulla la produzione in razza, sebbene abbia registrato una certa regolarità sia in termini di solidità che di risultati attesi. Venti purosangue generati in due stagioni di monta, diciassette (85%) dei quali scesi in pista (tutti in Italia), di cui dodici (70% degli scesi in pista) vincitori, uno dei quali in ostacoli (siepi e steeple).
American Pie con 7 vittorie (1.000-2.100) e 33.000 euro di vincite è risultato il migliore in piano, con apice ottenuto in condizionata a Sircausa da 4.675 euro al primo.
Altra vincitrice in condizionata a Siracusa (da 4.250 euro al primo) è risultata essere Ghibellina (2 vittorie dai 1.900 ai 2.100, per 14.000 euro di vincite).
Valido vincitore in handicap Carnevale (5 vittorie dai 1.300 a 2.300 m, con acuto in un Hp di Varese da 4,250 al primo per un totale di 24.800 euro di vincite), quindi Nisida (3 vittorie dai 1.500 ai 2.000 m. con apice in maiden da 3.910 euro a Pisa per un totale di 13.430 euro di vincite), Impact (2 vittorie dai 1.800 ai 2.000 m, con acuto in Hp a Firenze da 3.825 euro al primo), Holy Sun (1 vittoria in Hp a Napoli sui 1.500 m. da 3.825 euro al primo), Grease (1 vittoria sui 2.300 m. in Hp a Roma da 3.400 euro), Spotlight (1 vittoria in Hp a Corridonia sui 1.750 m. da 3.400 euro), quindi i vincitori in handicap di minima Brave Moon (2 vittorie dai 1.750 ai 2.150 m.), Sator (1 vittoria sui 1900 m.) e Holy Day (1 vittoria sui 1.500 m.).
Tra i mai piazzati si segnala Scocoballet (sempre ultimo) generato dalla saltatrice Scocosita.
Nella Corsa Siepi dei 4 Anni (L) deludeva l'atteso Night of Dreams, favorito di poco superiore alla pari, che Jan Kratochvil riusciva a moderare al comando delle operazioni contenendone l'irruenza. Più brillante sui salti rispetto al vittorioso impegno che lo aveva visto largheggiare sulla compagnia, il taurino baio di casa Aichner esauriva a traguardo lontano i propri argomenti. Un'involuzione poco comprensibile vista la stamina evidenziata a inizio gennaio. Aggredito da Talasar, fin dal via in marcatura sul front-runner unitamente a What About, sventolava bandiera bianca, a metà della dirittura opposta a quella di arrivo, senza tentare la minima reazione. Raffaele Romano andava così a centrare in totale rilassamento un'interessante doppietta, col voluminoso sauro della scuderia Pastuszka che si collocava all'inseguimento di Talasar.
La soluzione si esplicitava tra la penultima e l'ultima siepe dove What About acciuffava Talasar e ne disponeva prima ancora dell'ultimo salto. Vittoria di sei sul cresciutissimo alfiere di Kurt Fekonja.
Al terzo, un'attenta Tereza Polesna, tra le più sottovalutate interpreti del movimento, conduceva in punta di dita Betrayal che, da estremo outsider, completava il podio precedendo il “tascabile” King Collector, abbastanza invisibile, e la delusione Night of Dreams. Jofogas completava a distacco il percorso, dopo aver tentato una poco comprensibile sparata dalla curva della segreteria a metà della dirittura opposta di arrivo, quando Bens piazzava un discreto parziale volando dalle posizioni di rincalzo fino a ridosso dei primi salvo non dare seguito alla manovra nella restante parte di gara.
Al rientro al tondino, Lisa Stampfl accorreva ad abbracciare Jan Faltejsek, perfetto sostituto di Gaetano Volpe, per un successo che lasciava sognare in vista del Criterium d'Inverno.
Carriera e genealogia del vincitore
Allevato dagli storici colori di Felice Villa (Effevi), rappresentativi della storia moderna dell'ippica italiana, What About è figlio di una vincitrice del Coolmore (L) sorellastra dei saltatori (tutti vincitori) Vinci per Noi, Mohican (secondo in Listed ad Auteuil) e Apollonis (vincitore in francia) nonché del vincitore del Premio Merano (L) Holy Water, secondo nel Berardelli (Gr.3). Buoni geni per una carriera in piano a cui, per motivi che non ci è dato sapere, non è stato destinato. Il padre Decorated Knight è un figlio del caporazza Galileo, vincitore in Gruppo 1 e in Gruppo 3 in Irlanda dai 1.800 ai 2.100 metri. Quasi del tutto sconosciuto in ostacoli e poco esaltante in razza dove è precipitato dagli iniziali 15.000 euro di monta agli attuali 2.500. What About è un prodotto del suo terzo anno di monta (all'epoca quotata 9.000 euro). Un solo vincitore di Gruppo (nella Newcastle Gold Cup, Gr.3) in tutta la carriera, ironia della sorte (dopo che si è parlato di Vesuvio) chiamato Etna Rosso nonché due piazzati in Listed. Decisamente poco. What About è il suo quinto vincitore in ostacoli, l'unico, grazie al successo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L), a caratterizzarsi quale vincitore classico. Tra gli altri, il migliore in ostacoli, è risultato essere Zain Nights con 4 vittorie, due delle quali in classe 2 a Cheltenham e ad Haydock.
In Italia, in piano, si sono ammirati quindici prodotti di Decorated Knight, di cui nove vincitori (60%), nessuno dei quali classico. Il migliore è risultato è essere Rough Rustic (6 vittorie, con apice nel Giovanni Borghi, HpP di Varese da 9.775 euro al primo, quarto nell'Umbria, L, per un totale di 55.913 euro di vincite). Interessanti Decorated Royal (1 vittoria in maiden a Roma, terzo nel Sette Colli HpP da 9,775 euro al primo), Denaga de l'Alguer (5 vittorie, tra cui un discendente da 7,650 euro a Chilivani), Holy Lands (1 vittoria in Handicap a Milano da 5.525 euro), Pratigya (1 vittoria in condizionata da 5.100 a Pisa) e Robertthebruce (vincitore in handicap da 3.825 euro al primo a Siracusa, secondo nel Nastro d'Oro di Sicilia HpP). Vittorie in handicap di minima per Thuata (3 vittorie), Lady Blonde (1 vittoria) e Templar Knight (1 vittoria).
Autentico colpo di “Eva Kant” Neprasova nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) in sella all'ultimo cavallo del campo. 25 contro 1, Ivo, il più anziano della compagnia dall'alto dei suoi dieci anni, sbaragliava ogni pronostico capitalizzando il peso minimo concesso dal periziatore. Incapace di piazzarsi da oltre un anno, l'allievo dei coniugi Faltejsek, per i colori di Drahomira Stejskalova, seguiva le mosse dei due grandi attesi Le Petit Nice e Pope per scagliare ai quattrocento finali l'attacco al grigio di Aichner che provava, all'epilogo, uno strenuo quanto tardivo ritorno all'interno sotto la spinta dell'inesauribile Big “Joe” Bartos. I due, vicinissimi, non consentivano al top weight Pope (finito come da previsioni sotto la pari) di intervenire sebbene, pur non brillante negli ultimi due salti, non perdesse margine nella volata finale tra i due scatenati duellanti. Forse controproducente la scelta di Rostislav Bens di temporeggiare in schiena ai due, costringendo il cavallo a una rincorsa che la scorrevole pista di San Rossore non rende mai agevole quando quelli davanti non calano.
L'attesa Feschanda, compagna di allenamento del vincitore, franava sul secondo passaggio sulla siepe mobile, pagando una ricezione approssimativa. Non pervenivano gli altri, tagliati fuori all'attacco dell'ultimo giro dall'andatura progressiva di Le Petit Nice.
Sangho du Mathan, sui primi nelle schermaglie iniziali e ancora a tentare di tenere il ritmo all'ingresso in retta di arrivo, precedeva, a grande distacco, l'evanescente Palm Springs per gli ultimi due piazzamenti utili. Domani Risplendi, nelle retrovie, cedeva prima del tempo, venendo fermato sulla curva della segreteria.
Evidente inversione di forma per Ivo, in passato su buoni livelli ma mai vincitore in prove di Gruppo. Col successo nella Gran Corsa Siepi di Pisa, il figlio di Areion (la buona linea tedesca da Big Shuffle) coronava una carriera decollata tardivamente dopo le prime esperienze in Germania e Francia mai vincenti. Ancora maiden a cinque anni, Ivo, mai schierato in patria, conquistava la prima vittoria in carriera a Merano dopo qualcosa come venti corse. Da allora, otteneva 9 successi tutti in siepi (quattro dei quali consecutivi, dopo essersi tolto la qualifica di maiden) e tutti in Italia, di cui quattro classici. Nel curriculum presenta altresì un secondo in Gruppo 1 a milano, un secondo nella Svenskt Champion Hurdle e un terzo nel Preis der Regionsbeweger (L). Duplice vincitore a sei e sette anni nel Giulio Caccia (L) a Milano, nel 2021 davanti a Live your Life e Notti Magiche (entrambi vincitori di Gruppo 1), e nel 2022 davanti a Passion Return e Natam (futuro vincitore di Gruppo 1). Secondo del leader del settore Mauricius nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) del 2022, dove batteva ancora Live your Life, oltre a Piton des Neiges e Skin Rock (tutti vincitori di Gruppo 1 in siepi). Secondo nel 2022 nella Corsa Siepi di Treviso (L) alle spalle di Sky Constellation, ma davanti a Volkov Jelois. Secondo nel Champion Hurdle Svedese a Stromsholm nel 2023, terzo in Listed il medesimo anno a Bad Harburg, a cui dava seguito per effetto della vittoria nella Corsa Siepi di Treviso (L) del 2023 davanti a Grand de Thaix e del secondo posto nel Premio Unire (L) di Treviso battuto da un Lord Dragon poi capace di fare faville a Cagnes-sur-Mer. Qualità dunque certificata ma evanescente nel 2024. Sei corse disputate nella passata stagione senza andare oltre a un quinto posto da perfetto oggetto non rilevato dai radar a Pisa.
La genealogia del vincitore
Tornano le linee di riferimento dell'allevamento tedesco, sempre molto indicato per il settore dei saltatori, sebbene qua rappresentato da un incrocio più adatto alle piane.
Figlio del velocista Areion, stallone che ha visto crescere le proprie quotazioni dagli iniziali 6.000 euro a tasso di monta ai 12.500 euro richiesti nella sua ultima stagione di monta. Tre vittorie in carriera sui 1.200 metri, con apici nel Jacobs Goldene Peitsche (Gr.2) a Baden Baden e nel Holsten Trophy (Gr.3) ad Amburgo, secondo a Dortmund in Listed e terzo nel Gran Premio di Berlino (Gr.3) a Hoppegarten.
Molto buono in razza dove ha generato vincitori classici soprattutto in Germania, con successi anche in Francia, Italia e Turchia. Ventotto vincitori di Gruppo, due dei quali di Gruppo 1, oltre sedici in categoria Listed. Alson è risultato vincitore nel Criterium International (Gr.1) a Longchamp sui 1.400 metri, oltre che in Gruppo 3 in Germania, secondo nel Prix Jean Luc Lagardere (Gr.1) a Longchamp, terzo nel Poule d'Essai des Poulains (Gr.1) a Longchamp. Calif è stato un quadruplo vincitore di Gruppo, con vittorie nel Grosser Dallmayr-Preis-Bayerisches (Gr.1) a Munich-Riem, in Gruppo 2 a Baden Baden e in Gruppo 3 a Longchamp e a Baden Baden, pluripiazzato in Gruppo ivi compreso in Bahrain e in Arabia Saudita.
Quadruplo vincitore in Gruppo 2 Vanjura a Roma, a Hoppegarten e due volte in Turchia. Duplice vincitore in Gruppo 2 e in Gruppo 3 Rubaiyat, tra Germania e Italia.
Vincitore in Gruppo 2 e triplice vincitore in Gruppo 3 in Germania Palace Prince (secondo in Gruppo 1 e pluripiazzato in pattern race). Vittoria in Gruppo 2 per Kali, Lancade oltre che per Wonnemond, vincitore in Gruppo 2 in Turchia e duplice vincitore in Gruppo 3 in Germania.
Triplice vincitore in Gruppo 3 in Germania Flamingo Star, duplici vincitori in Gruppo 3 Limario e Devastar. Altri vincitori in Gruppo 3 sono stati in Germania Earl of Fire, Zerostress (pluripiazzato in Listed), Articus (piazzato in Gruppo 2 in Germania e in Gruppo 3 in Australia), Incantator, Prakasa, Queenie, Dhaba, Artistica, Downtown, Globus, Zavaro, Fire of the Sun, Ashantee, in Francia Auenperle e in Italia Nabucco, Binti al Nar e Irini.
Vincitori in Listed in Germania Sun at Work, Indomito, Arazza, Alwina, Angelita, Namera, Beltana, Birthday Prince, Birthday Lyon, Schwesterherz, Red Lips, Smoke on the Water e Iraklion. In Francia Ayada. In Italia Free Dreams e Lord Areion,
In ostacoli non vanta una grande produzione tanto che Ivo è il suo unico vincitore classico. Dieci vincitori, quattro in Francia, con Goldroschen a qualificarsi come il migliore per effetto di una vittoria in siepi a Cagnes-sur-Mer in una prova da 16.100 euro. Quattro ulteriori vincitori si sono registrati tra Inghilterra e Irlanda. 7 vittorie in Inghilterra (sei delle quali in chase) per Adrrastos, specialista delle classi 3; 2 vittorie in hurdle per Spiriton, con apice a Cork in una prova da 13.100 euro; 3 vittorie per Arondo con apice a Downpatrick in una prova da 8.600 euro al primo; 7 vittorie tra classe 4 e classe 5 per Speedy Directa.
In Italia, oltre a Ivo, vanta 6 vittorie in siepi (cinque delle quali a vendere) il modesto Desperados.
La madre di Ivo è stata un'ottima stayer irlandese dalla linea femminile americana (il padre è Theatrical), che ha riportato 3 vittorie (1.800-2.400 m) con acuto in handicap da 31.500 euro a Curragh, seconda in Listed a Limerick e terza nel Pretty Polly Stakes (Gr.1) a Curragh oltre che in Listed a Longchamp. Meno brillante in razza, ha comunque generato sette vincitori, nessuno dei quali, a parte Ivo, classico. Cinque prodotti, comprendendo nel novero Ivo, hanno corso in ostacoli. Di questi il solo Park Ranger ha conquistato 1 vittoria, peraltro su 27 uscite, in hurdle a Galway in un Hp da 9.660 euro al primo.
In piano il migliore è risultato essere William Haigh, vincitore in Classe 2 a Wolverhampton.
Modesta la seconda linea femminile, nella terza, invece, figura tra i prodotti lo stallone americano Buck 'n Bronc.