giovedì 11 dicembre 2025

Responsi 11 dicembre 2025.

 

WINSTONPRESIDENT E BASE BLU DI ALTRA CATEGORIA. IL MINIMO UTILE INDISPENSABILE PER DARKALON

Caratura superiore
WINSTONPRESIDENT
(Foto Matteo Mancini). 

 Servizio di

Matteo Mancini

Giovedì 11 dicembre

(Tempo bello, Terreno morbido)


Nella penultima giornata dedicata ai saltatori, in scena al Prato degli Escoli di Pisa, rispettavano il pronostico i favoriti.

Nel Premio Accorto, condizionata sui 3.500 metri in steeple, Winstonpresident, secondo a settembre in siepi a Merano in categoria Listed davanti al campionissimo Mauricius e poi sesto nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), faceva valere la propria qualità nonostante un rapporto al peso piuttosto severo. Il cinque anni, allievo di Josef Vana jr e portacolori di Aichner, completava la prova in modalità coast to coast senza mai essere impensierito e andando a bissare il recente successo di Treviso.

Mythos, già vincitore a fine gennaio sul tracciato, si trovava costretto ad adeguarsi all'andatura dell'avversario per lasciare sfilare al termine della prima diagonale anche l'altro atteso Natam, soggetto con in curriculum un successo nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1), oltre a un ardimentoso Supaspecialawesome, reduce da due cadute consecutive e da un mancato completamento del percorso. Lunga fila indiana all'attacco del giro finale, con soggetti nell'ordine. In retta Winstonpresident staccava dal calante Natam aggredito e debellato sull'ultima secca da Mythos con a rimorchio, dopo prova all'estremissima attesa, il sorprendente Feed Back (bello al tondino) condotto in punta di dita e per vie interne da Marek Stromsky così da finire con superbo speed dopo un'assenza dalle piste di quasi due anni a seguito di un grave infortunio patito proprio a Pisa. Natam rimaneva comodo quarto davanti a Supaspecialawesome avvicinato dall'ospite polacco Isyndur (mai in corsa) quindi Trurl e Jazzman du Large ad ampio intervallo.


Il vincitore:

Bel prospetto di sangue tedesco, ma di allevamento e preparazione francese. Interessante inbreeding 5x3 sul caporazza tedesco, vincitore di Deutsch Derby, Surumu (da Literat) e 3x4 sulla femmina Fairy Bridge. Il padre It's Gino è stato il capolavoro di Pavel Vovcenko (trainer, ex fantino in ostacoli e caporale di Wohler, vincitore del Gran Premio Merano quale preparatore di Kazzio) con all'attivo un prestigioso terzo posto (alla quota shock di 150 a 1) nell'Arc de Triompe (Gr.1) a valere su tutta la carriera. Grande predisposizione alla stamina, confermata per Winstonpresident dal nonno materno Sholokhov (altra garanzia tedesca per i saltatori).

La madre Karmine ha vinto nove corse in ostacoli in Francia, a tre e quattro anni, per 169.000 euro di vincite, generando un altro vincitore in ostacoli, Kamus (da Masked Marvel), terzo classificato in Listed ad Auteuil.

Sulla seconda linea materna si contano diversi vincitori in ostacoli, tra cui il vincitore in Gruppo 3, in Irlanda, Kruzhlinin, oltre il secondo classificato nel Future Champions Novice Hurdle (Gr.1) Irascible, e il secondo nel Prestige Novices' Hurdle (Gr.2) Kalooki. Piazzamento in Listed, in piano, per Kaiserperle.

La terza madre Kaiserblume è vincitrice, in Gruppo 3, in piano in Germania.

Il padre It's Gino (da Perugino, fratellastro di Sadler's Wells), dopo una prima parte da riproduttore in Germania con tasso di monta oscillante dai 2.000 ai 3.000 euro, è passato a operare in Francia dal 2018 con attuale tasso di monta assestato a 3.800 euro, mietendo successi quale riproduttore di ostacolisti capaci di farsi valere in Francia e Inghilterra. Vincitore dai 1.600 ai 2.400 metri, con acuto in Gruppo 2 a Baden-Baden, duplice piazzato in Gruppo 1 in Germania con il terzo posto nell'Arc a elevarne la carriera.

Ha prodotto tre vincitori di Gruppo in piano, ovvero Butzje (vincitore in Gruppo 3 a Colonia, sui 1.600 metri), Judgeland (vincitore in Gruppo 3 A Dieppe sui 2.400 m) e Jeannette (vincitrice in Gruppo 3 a Le Lion d'Angers sui 2.400 m.) nonché tre ulteriori vincitori in Listed, Rosebay (vincitore in Listed a Colonia sui 1.600 m., secondo in Gruppo 2 a Baden-Baden), Forgino (vincitore in Listed a Colonia sui 1.400 m., secondo in Gruppo 2 a Baden-Baden) e Balmain (vinciotre in Listed ad Hannover sui 2.200 m.), oltre la terza classificata in Gruppo 3 sui 2.200 m. di Amburgo She's Gina e al campionissimo in Kazakistan Carneau (vincitore in Gruppo 1 locale sui 2.400 m.), contraddistinguendosi soprattutto come riproduttore di ostacolisti tra cui si segnalano Lalor (vincitore nel Betway Top Novices' Hurdle, Gr.1, ad Aintree, e in Gruppo 2, in chase, a Cheltenham), Sir Gino (vincitore nel Boodles Anniversary 4 Y.O. Juvenile Hurdle, Gr.1, ad Aintree, in Gruppo 1 a Newcastle in hurdle e in Gruppo 2, in hurdle, a Cheltenham, e in chase a Kempton), Datsalrightgino (vincitore in Gruppo 2 in chase ad Ayr), Impose Toi (vincitore in hurdle, Gruppo 2, a Newbury ) Victtorino (vincitore in Gruppo 3, in chase, ad Ascot) e Djinn's (vincitore in Gruppo 3, in siepi, ad Auteuil). In Italia si ricorda il saltatore Stafettino, primo vincitore classico in ostacoli grazie al successo nel 2016 nella Gran Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2).


La carriera del vincitore

Prelevato ad aprile 2025, dopo aver vinto una reclamare ad Auteuil, per 24.000 euro da Josef Aichner. Ha in precedenza difeso i colori della Misol Racing, agli ordini di George A. Zetterholm, da tre a cinque anni. Tre volte in pista a tre anni, in siepi, col quarto posto nel Prix Go Ahead (L) in siepi ad Auteuil e due validi secondi posti. Otto corse a quattro anni, inizialmente impiegato in Listed senza costrutto per mostrare qualità calato in condizionata con duplice vittoria a seguire in handicap e condizionata ad Auteuil sui 3.500 metri in steeple in premi da 28.350 euro a valergli le fiche per le pattern di fine stagione. Ferma nel Bayonnet (L) ad Auteuil, mentre è ottavo e disperso sulla pista nel Prix Orcada (Gr.3) in steeple ad Auteuil. A cinque anni, ferma a Moulins e vince a reclamare in steeple ad Auteuil dove Josef Aichner, non a torto, fiuta l'affare. Proposto subito in main category italiana, è quinto nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) a oltre venti lunghezze dal vincitore (Cabot Cliffs) e terzo in condizionata a Clairefontaine sempre in siepi. A settembre è secondo di Mes Alies nell'Azienda Soggiorno di Merano (L) dove batte il campione Mauricius. Fallisce l'approccio nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), dove è scialbo sesto, per riscattarsi nella Corsa Siepi di Treviso che vince per dispersione su vincitori classici quali Natam, Ivo e Mensch, così da tentare un handicap qualitativo a Cagnes-sur-Mer in cui delude subendo oltre trenta lunghezze dal compagno di colori Sternkranz (terzo). Vanta in carriera, col successo di Pisa, venti corse, tra cui cinque vittorie (tra siepi e steeple) e nove piazzamenti per oltre 150.000 euro di vincite. In bacheca vanta il successo nella XXII Corsa Siepi di Treviso, un podio in Listed e un futuro ancora tutto da scrivere. 

Carta e morfologia
dalla parte di WINSTONPRESIDENT.
(Foto: Matteo Mancini).

Nella maiden per tre anni, Premio Bourak, Base Blu conseguiva la meritata prima vittoria, dopo tre podi tra Merano e Treviso in siepi, per il quinto successo stagionale del trainer in decisa ascesa Matteo Bonetti. Il sauro, dal qualitativo Le Havre, sfruttava la caduta, sulla siepe che immetteva sulla piegata finale, della longilinea ma “lunga di reni” Io ti Racconto (front runner) e l'improvviso crollo prestazionale del debuttante in siepi Oath of Office che aveva tentato con Gabriele Agus la carta dell'anticipo lungo spendendo più del preventivato. Dietro al sauro di casa Genets, emergeva allora la grigia (baia da programma) Angel Cross, un passato di corse in Ungheria e Polonia, autrice di valido quanto cauto debutto, mentre più indietro, sul calo di Chiozzi (altro soggetto dal modello decisamente allungato), completava il podio dalle posizioni siderali e con finale chirurgico alla Faltejsek Dark Thundestorm. Solo quinto Oath of Office, che si piantava letteralmente dopo l'ultima siepe. Non completavano il percorso la compatta Policy Alma e l'impresentabile Grenoble (omonimo di un quinto classificato nel Premio Pisa), sudatissimo al tondino, che rievocava le gesta di Tempete Normande rifiutando la partenza.

Il vincitore:

Prima vittoria in siepi, alla quarta uscita, dopo un secondo e un terzo in maiden nonché un secondo posto a distacco da Whatever You Can in ascendente a Treviso. Terzo successo assoluto per questo specialista delle corse in sabbia (due vittorie a Varese, a inizio stagione, sui 1.500 m. in maiden e handicap), passato alle siepi dopo sedici corse in piano e uno score di due vittorie e sette piazzamenti agli ordini di Bruno Grizzetti.

Altro prodotto di scuola e allevamento tedesco, con inbreeding 4x5 su un altro vincitore di Deutsches Derby ovvero Konigsstuhl (da Dschingis Khan). La madre Be My Gorl è figlia di Sea The Moon (dal caporazza Sea the Star, fratellastro di Galileo) e sorellastra del vincitore di Gruppo 2 e 3, a Colonia e Hoppegarten sui 2.400 metri, Be My Sheriff e del vincitore in Listed in Emirati Arabi Uniti Ans Bach.

Il padre Le Havre (da Noverre) è vincitore del Prix du Jockey Club (Gr.1) a Chantilly ovvero il Derby Francese, secondo di Silver Frost nel Poule d'Essai des Poulains (Gr.1) a Longchamp. In razza è lievitato da 5.000 euro a monta a punte di 60.000 euro. È deceduto nel 2022, quando funzionava in Francia a 40.000 euro a monta. 

Ha prodotto oltre cinquanta stakes winner. In ostacoli, in Italia, si ricorda il campione dei cross Almost Human, sette vittorie in ostacoli con acuti nel Nazioni (Gr.2) e nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3), prove in cui vanta altresì due secondi posti in ciascuna di esse oltre due ulteriori terzi nel Grande Steeple Chase di Roma, terzo nel Creme Anglaise (L), quarto nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) e nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1).

Ha corso in ostacoli in Italia anche lo steepler Tancarville, secondo a Merano nel Vanoni (Gr.2) alle spalle del fenomeno Gangster de Coddes e nello Staffe d'Oro (Gr.3) a Milano, terzo in siepi nel Criterium d'Inverno (Gr.2) a Pisa.

In Irlanda si è distinto Dunvegan, vincitore di quattro prove in ostacoli, secondo e quarto nel Ladbrokes Dublin S Chase (Gr.1) a Leopardstown, mentre in Inghilterra ha brillato Wodhooh, vincitore di tre prove in hurdle, tra cui il Ladbrokes Ascot Hurdle (Gr.2), secondo nel William Hill Aintree Hurdle (Gr.1).

BASE BLU 
vince la maiden.
(Foto: Matteo Mancini).

Nella prova di chiusura, vendere sui 3.500 metri per soggetti anziani, Darkalon e King Collector facevano valere la classe superiore. Il colosso di casa Aichner, genealogia eccelsa, si collocava subito davanti per scandire parziali violenti e decisi. King Collector lo teneva costantemente sotto controllo, pur seguendolo a quattro lunghezze, accompagnato da Movie Night e da un coraggioso Holy Sun, artefice della sua migliore prestazione nell'annata (brava alla trainer Barbara Sebastiani). Movie Night cadeva nel solito punto e nella solita modalità di Io ti Racconto, quando ormai era battuta. Darkalon respingeva Holy Sun all'ingresso in dirittura e staccava dall'avversario su cui rientrava agevolmente anche King Collector. Seminati gli altri due con Anfield, falloso e deludente, a precedere la new entry dalla Francia Kaleotic.

Doppio di giornata per la scuderia Aichner e per l'interprete Lukas Matusky. Quarto successo in carriera per il sei anni Darkalon, reduce da sei podi consecutivi in categoria vendere e discendente (il settimo con la vittoria di Pisa), che nonostante ciò passava l'asta da invenduto.

La genealogia del vincitore

Prodotto di una gran bella linea di saltatori (sei stakes performer su undici scesi in pista) generati da una madre figlia del caporazza in ostacoli del circuito francese Poliglote (da Sadler's Wells). Il cavallo è stato acquistato da puledro alle aste Arqana da Davide Satalia per 32.000 euro e poi girato a Josef Aichner. Darkalon è fratello pieno del fenomeno Arkalon, un soggetto imbattuto in carriera in siepi a tre e quattro anni, con acuti nel Berlingieri (Gr.2) e nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2). Assoluto horse of the year in Italia tra i tre e i quattro anni in siepi rispettivamente nel 2017 e nel 2018, capace di disperdere due volte su due un assoluto campione come Live your Life. Minato dagli infortuni, riportava altre tre vittorie in Repubblica Ceca, a sette e otto anni, con piazzamenti in Germania, Francia e Polonia.

Altri due assoluti artisti di famiglia sono risultati essere i vincitori classici Azura du Kalon (altra sorella piena di Darkalon) e soprattutto il “mostro” First of All (da No Risk At All), altro indiscusso horse of the year in Italia, tra i novizi del circuito steeple del 2020 (imbattuto in sei uscite) e tra gli steepler adulti del 2023. Ruolino di marcia spaventoso per First of All: 14 vittorie in carriera in ostacoli tra Italia, Repubblica Ceca e Germania, nove delle quali classiche. Vincitore del Gran Premio Merano (Gr.1) e del Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1), oltre che del Criterium d'Inverno (Gr.2) a Pisa, e del Vanoni (Gr.2), Steeple Chases d'Italia (Gr.2) e Richard (Gr.3) a Merano, a cui sono da aggiungersi i trionfi nel Creme Anglaise (L) e nel Memorial Ludovica Albertoni (L) sempre a Merano, secondo nel Gran Premio Merano (Gr.1) e nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1).

Menzione d'onore anche per Azura du Kalon, ancora da Tiger Groom, vincitrice in Gruppo 3 in siepi ad Auteuil.

Si sono piazzati in pattern race in ostacoli anche i più giovani fratellastri per linea materna Celty du Kalon (pluripiazzato in listed ad Auteuil) e Botervia du Kalon (seconda in Listed ad Auteuil). Dunque una grande bella linea.

Collaudatissimo l'accoppiamento della madre Ville Valio con lo stallone Tiger Groom. Darkalon vanta infatti cinque fratelli pieni, quattro dei quali vincitori in ostacoli.

Tiger Groom è fratellastro del vincitore in Gruppo 2 a Longchamp Rifapour (terzo in Gruppo 3 in Germania e quarto in Gruppo 1 negli Stati Uniti), e del vincitore in Listed in Inghilterra Tarandot, ma anche del vincitore in ostacoli Rifawan (vincitore in Gr.3 in hurdle in Irlanda, secondo in Gr.2 e Gr.3 in hurdle sempre in Irlanda) e del piazzato in Listed inglese, sempre in hurdle, Book'em Danno.
Lo si può considerare uno dei migliori prodotti dell'eccelso ma fragile
Arazi, cavallo vincitore di otto pattern race (la metà delle quali di Gruppo 1), dai 1.000 ai 1.700 metri in Francia e Stati Uniti, incapace poi di dar seguito in razza alla propria eccelsa qualità. La madre è una vincitrice in Inghilterra allevata dall'Aga Khan, sorellastra dell'eccellente Rayseka (vincitrice in Irlanda in Gruppo 3, seconda nel St Leger Irlandese, Gr.1) e generata da una cavalla piazzata in Gruppo 3 in Francia.
1.65 al garrese, nasce in Inghilterra, ma viene subito esportato in Francia. Lo acquista Robert Collet che lo mantiene per l'intera lunghissima carriera. Disputa qualcosa come 77 corse, concedendosi quattro sortite all'estero fino a correre in due casi in Giappone (una corsa in Italia e una in Svizzera), in un arco temporale di sette anni. Scende in pista da due a nove anni, sia in piano che in ostacoli dove debutta all'età di tre anni, riportando
11 vittorie (1.600-2.400 m.), tre delle quali in piano, tra cui il Derby Svizzero (L), e otto in siepi, tra cui il Prix de Pepinvast (Gr.3) e il Prix Jacques d'Indy (Gr.3) sulle siepi di Auteuil, e 37 piazzamenti, tra i quali i secondi posti nella Gran Corsa Siepi dei 4 Anni di Auteuil (Gr.1), nel Grand Prix d'Autunno (Gr.1) di Auteuil, nel Prix Juigne (Gr.3) e nel Prix Hypothese (Gr.3) sempre in siepi ad Auteuil, terzo nel Prix Leon Rambaud (Gr.2) e nel Prix Leon Olry-Roeder (Gr.2) in siepi ad Auteuil, nonché in piano nel Prix Maurice Caillault (L) a Maisons-Laffitte e nel Grand Prix du Sud Ouest (L) a Tolosa. Vince in carriera 550.218 euro.

In razza ha dato un contributo pressoché nullo in piano, mentre ha fornito qualche buon risultato in ostacoli tanto da veder lievitare il suo tasso di monta da 3.000 a 6.000 euro.

In ostacoli ha generato sette vincitori classici, tre dei quali in Gruppo 1, e altri sette piazzati in prove classiche. Brillano, tra tutti, Ar Mad (vincitore nel Racing Post Henry VIII Novices' Chase, Gr.1, a Sandown, e di un Gr.2 in chase a Kempton Park, terzo in Gr.1 a Sandown), Jango Baie (vincitore nel William Hill Formby Novices' Hurdle, Gr.1, ad Aintree, secondo in Gruppo 2 a Kelso e in Gruppo 3 ad Aintree), Teejay Flying (vincitore nel Gras Savoye Patrimoine Prix Ferdinand Dufaure, Gr.1, ad Auteuil, pluripiazzato in Listed), i sopracitati Arkalon (duplice vincitore in Gruppo 2 in Italia) e Azura du Kalon (vincitrice in Gruppo 3 in Francia), quindi Inedit de Ciergues (Aqps vincitore in Listed in steeple ad Auteuil) e Tiger de Juilley (vincitore in Listed in siepi a Compiegne).

DARKALON fu
secondo nel Premio dei Giovani (L)
Vana jr l'ha recuperato dopo quasi due anni di inattività.
(Foto: Matteo Mancini).

sabato 6 dicembre 2025

Responso 6 dicembre 2025.


 WHIRL WIND GIRL SI CANDIDA PER I GRAN PREMI DEL 2026. PRIMI SUCCESSI PER FINCH E CULT FIGURE

WHIRL WIND GIRL e JANGO D'AIRY 
al rientro al tondino dopo il Premio Whispin.
(Foto: Matteo Mancini).

Servizio di

Matteo Mancini

Sabato 6 dicembre

(Tempo bello, Terreno morbido)


Terzultima giornata della stagione ostacolistica italiana datata 2025. Circus del national hunt di ritorno laddove tutto era iniziato, in terra pisana, al Prato degli Escoli nel mese di gennaio. Canoniche tre prove, due in siepi e una in steeple, nel ricordo di tre vincitori del Gran Premio Merano, due dei quali sotto l'eccezionale regia di interpreti dilettanti ovvero gentleman. Apertura di convegno col Premio Cogne, leggenda meranese che ha preso parte alla classica fino alla veneranda età di sedici anni. Due successi, nel 1967 e nel 1969, per i colori della Scuderia Aurora e le interpretazioni di Mattei e Capasso, intervallati dal secondo posto nel 1968 alle spalle del futuro stallone dormelliano Pigalle. Per questo figlio di Tomm Giudi si annoverano, altresì, un secondo posto a cinque anni nel 1963, dietro a Dragon Vert, il quarto nel 1965 (edizione vinta da Creme Anglaise), terzo nel 1970 e nel 1972, ancora secondo (di Mister Magoo) nel 1971, quinto nel 1973 e quarto, a sedici anni, nel 1974 con uno score di due vittorie, tre secondi posti, due terzi, due quarti e un quinto posto per un totale di dieci piazzamenti nel Gran Premio Merano a farne un cavallo leggendario.

La prova dedicata a Cogne, un ascendente per quattro anni ed oltre sui 3.500 metri in steeple, si risolveva senza tanti scossoni col secondo acuto in carriera di Finch, il primo in ostacoli. L'allievo di Raffaele Romano, erede di Nathaniel (da Galileo), già riproduttore di validi saltatori quali King Heart e No Profit, la risolveva costantemente per vie interne, minando alla distanza le resistenze dell'avanguardista Normandy de la Vega, il più titolato di un lotto in realtà assai modesto. Il baio di casa Facchini rompeva gli indugi all'attacco dell'ultimo giro, dove sopravanzava Normandy de la Vega rendendosi intangibile da avversari incapaci di variare i cliché di corsa. Normandy de la Vega, monocorde, manteneva la miglior piazza davanti al focato a ghiaccio Island King, finito in progressione, con Modigliana e Na Scoitear spettatori retribuiti.


Il vincitore:

Soggetto interessante a due anni, sempre a podio nelle prime sette corse della carriera, in categoria maiden e condizionate sulle piste di Milano, Pisa e Roma, dai 1.500 ai 1.800 metri agli ordini di Sergio Dettori (colori Ferruccio Giacobbe), poi incapace di ripetersi in età più matura con un solo terzo posto nelle successive otto corse. Da qui la scelta di virare in ostacoli, con un interessante prima presa di contatto (secondo) e tre deludenti quinti posti tra Merano e Treviso. Piuttosto sorprendente il debutto in steeple a Pisa per le modalità e i contorni della vittoria.

Allevato dalla Grundy Bloodstock srl, è nipote sulla linea materna di Dansili (Danehill). Classico inbreeding 4x5 Northern Dancer certamente non costruito per gli ostacoli. Qualità eccelsa sulla seconda linea materna rappresentata da Field of Hope, triplice vincitrice di Gruppo in Francia con acuto nel Prix de la Foret (Gr.1).

La sorellastra Protea (da Sottsass) è tuttora maiden.

 

FINCH convince in steeple.
(Foto: Matteo Mancini).

La seconda prova in ostacoli vedeva la dedica a North Bay, portacolori Sagal vincitore nel 1988 nel Gran Premio Merano, avendo in sella il gentleman nonché proprietario Caimi per il training di Gianmaria Travagli.

Soluzione della prova, una maiden o vendere per quattro anni sui 3.200 metri, all'insegna del ballo dei debuttanti. Provava l'operazione dell'anticipo lungo lo strutturato Quantum Memories (bello al tondino), cavallo di allevamento tedesco nipote sulla linea materna di Maxios. Il neo portacolori di Aichner, con un passato in Listed in piano, dopo aver debellato sulla piegata finale le schermaglie del nevrile Tode (molto indisciplinato al tondino), subiva l'aggancio in vista dell'ultima siepe dell'altro debuttante Cult Figure. Il grigio di casa Biffi, un mix di velocità (il padre è Dark Angel) e stamina (la madre è una triplice vincitrice in Irlanda dai 1.600 ai 1.800 metri con acuto in un premio da 18.450 euro), attendeva il più possibile per risolverla con bell'allungo finale per la doppietta del fantino Gabriele Agus (e il training di Raffaele Romano) che metteva sempre più nel mirino il frustino d'oro della disciplina stagione 2025.

Muratone, favorito al betting e affidato a Josef Bartos, provava a recitare ruolo da protagonista, ma si rivelava incapace di seguire l'accelerazione finale dei due debuttanti. Tode calava alla distanza, mantenendo comunque la quarta moneta. Mai in corsa Ihopeyoulike e Monclar de Mix finiti nell'ordine.


Il vincitore:

Seconda vittoria in carriera per Cult Figure, la prima in ostacoli dopo quattordici corse in piano alla corte soprattutto di Luciano Vitabile. Vincitore a marzo 2024 sul miglio in categoria maiden, alla prima uscita italiana dopo il debutto in Irlanda. Schierato senza gloria nel Parioli (Gr.3), si è progressivamente opacizzato nelle prestazioni. Due secondi posti in handicap limitato, a tre e quattro anni, a Milano. L'approdo alle siepi non è certo riconducibile alla carta genealogica.

Soggetto di allevamento irlandese. Doppio inbreeding 4x5 su Mr Prospector e Sadler's Wells.

In linea diretta non vanta madri classiche (la seconda madre è piazzata in Listed ad Ascot), salvo la quarta, Aim for the Top, vincitrice del Chiusura (Gr.3) a Milano.

Il fratellastro Givemehoperosa ha vinto un premio da 7.500 euro a Leopardstown sui 1.800 metri.

 

 CULT FIGURE un Dark Angel atipico.
(Foto: Matteo Mancini).

L'ultima prova, la più interessante e qualitativa del programma, Premio Whispin (nome scandalosamente errato in “Wispin” nel programma corse e nel libretto iscrizioni), vincitore nel Gran Premio Merano nel 1972, il primo con un gentleman in sella ovvero Donati (oltre il già citato North Bay, ci riuscirà anche il neozelandese The Champ). 3,500 metri in siepi per cavalli adulti. Trionfava l'attesissima Whirl Wind Girl per la risposta di Jan Faltejsek a Gabriele Agus, utile a mantenere in vita – quantomeno sulla carta - le ormai flebili speranze per il frustino d'oro. La figlia di Toronado doveva vedersela con l'ex francese Jango d'Airy, chiamato a un importante salto di categoria dopo aver vinto a Treviso a reclamare, ma in passato vincitore in buona categoria a Cagnes-sur-Mer, e due rientranti di lusso lontani dagli ostacoli da oltre un anno: l'ospite francese Allied Powers (bruttino al tondino e assente dalle siepi da due anni) e Sopran Mistery. Tre ulteriori avversari, di caratura inferiore, completavano il campo.

Sopran Mistery, dopo 475 giorni di assenza, si incaricava di scandire discreto ritmo di gara francobollato dal compagno di colori Jango d'Airy, con gli altri due rivali più attesi subito terzo e quarto. Sulla siepe che immetteva sulla piegata di fondo da percorrere a mano contraria, Tereza Polesna veniva sbalzata di sella dall'estremo outsider (prossimo al 100 a 1) Little Feat.

Jango d'Airy sfilava il compagno all'attacco dell'ultimo giro senza però provocare grandi scossoni alla corsa. Whirl Wind Girl ne seguiva le mosse, con anche Allied Powers per le vie più brevi, sulla piegata finale, a provare a intavolare un'argomentazione convincente sull'apparente calo di Sopran Mistery. Whirl Wind Girl aggrediva Jango d'Airy nel tratto piano e ne disponeva di tre lunghezze abbondanti. Terzo chiudeva un eccellente Sopran Mistery, ben gestito da Lenka Neprasova dopo aver speso parecchio nelle fasi iniziali. Pagava uno stato di forma non certo esaltante Allied Powers che, dopo essersi proposto, si piantava letteralmente prendendo dodici lunghezze dal terzo in poco più di un furlong. Superius, quinto, cedeva alla distanza. A spasso per la pista e subito tagliato fuori dai giochi il polacco Rozbojnik.



La genealogia del vincitore

Cavalla di allevamento Charvat, già valida in piano in patria, vincitrice di tre classe I dai 1.900 ai 2.000 metri, seconda nelle Oaks Slovacche e quinta nelle Oaks Ceche. È figlia di Toronado, fratellastro del vincitore del Nazioni (Gr.2) e del Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) Wan, nonché fratello al 75% del vincitore in steeple Padrinho. Toronado è stato uno dei migliori prodotti in assoluto di High Chaparral, valido riproduttore di ostacolisti basti ricordare Altior e High Master, non altrettanto eccelso come riproduttore. Cavallo piuttosto veloce con predisposizione al miglio, ha vinto il Queen Anne Stakes (Gr.1) ad Ascot e il Qipco Sussex Stakes (Gr.1) a Goodwood, oltre a un Gruppo 2 e un Gruppo 3 sempre in Inghilterra, secondo nel Prix du Moulin de Longchamp (Gr.1), nel St James's Palace Stakes (Gr.1) e nel Qipco Sussex Stakes (Gr.1). In razza ha visto calare il proprio valore dai 12.000 euro agli attuali 8.000.

Deludente, per la qualità vista in corsa, in razza, dove comunque ha molti vincitori classici soprattutto fuori dall'Europa (notevole in Oceania). Spiccano Masked Crasader, Shelby Sixtysix, Bois d'Argent e Mariamia (tutti vincitori in Gruppo 1 in Australia), oltre Victor The Winner (vincitore in Gruppo 1 a Hong Kong) e Tribhuvan (vincitore i Gruppo 1 negli Stati Uniti). In Europa il livello è notevolmente inferiore con i fiori all'occhiello costituiti da Tactical, vincitrice in Gruppo 2 a Newmarket, e Toro Strike, vincitore in Gruppo 3 a Goodwood.

In Italia si sono contraddistinti soprattutto ospiti stranieri quali Stone Tornado (seconda nel Cumani, Gr.3; e nel Seregno, L), Revelstoke (seconda nel Gran Criterium, Gr.2) e We Love Harzburg (seconda nel Mezzanotte, L), oltre ad Air Comfort (terzo nel Tudini, Gr.3) e all'importato Cranberry (quarto nel Cumani, Gr.3)

In ostacoli, nonostante la linea diretta offerta da High Chaparral, ha offerto modesti risultati, dimostrando la propria inadeguatezza. Nessun vincitore classico. Appena otto ostacolisti in Francia, cinque dei quali vincitori. Otto i vincitori complessivi (due in Regno Unito). Mohican (fratellastro della madre di What About) è risultato essere il migliore, 3 vittorie con apice in un Hp di Cagnes-sur-Mer da 20.700 euro al primo, secondo in Listed ad Auteuil. 6 vittorie per Russian Virtue, con acuto in classe 3 a Carlisle.

Una vittoria appena per altri cinque soggetti, tra cui Amarna (vincitrice in un premio da 24.380 euro a Fontainebleau). Vittorie di minima per gli altri.

In Italia si sono visti in ostacoli sei figli di Toronado, cinque dei quali pessimi (non ce ne vogliano) e mai risultati vincenti quali Conquenado (secondo a reclamare a Treviso), Napolimania, Pizzo Falcone, No Can Do e Welcometoro. Whirl Wind Girl è l'unica vincitrice in ostacoli da Toronado in Italia.

L'attitudine a saltare arriva dalla linea femminile di casa Charvat. La madre Dumnonia, da Silver Frost, ha vinto tre classiche in Repubblica Ceca e Slovacchia, classificandosi seconda nel Bereguardo (L) a Milano. È sorellastra del vincitore in Gruppo 3 a Longchamp Barkaa, ma soprattutto di Dominique, vincitore della Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) e della Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), e di Chittussi (quattro vittorie in ostacoli).

Ha generato un altro vincitore in ostacoli ovvero Don Hugo (2 vittorie in siepi in Polonia).


Whirl Wind Girl prossima
vincitrice classica?
(Foto Matteo Mancini).

Nelle prove in piano, spettacolo nel Gran Premio d'Inverno dell'Anglo Arabo, sui 2.000 metri, dove si sfidavano le due eccellenze del circuito mezzosangue italiano ovvero Massimiliano Narduzzi (da Anguillara) e Giovanni Atzeni (re indiscusso di Piazza del Campo a Siena), entrambi presenti all'ippodromo. La risolveva Plutonio da Clodia che approfittava dell'assenza del panzer Beniamino (il più forte mezzosangue del secolo italiano) per aggredire la sorellastra di quest'ultimo, Zeta Penny, ancora molto bella al tondino nonostante prossima a entrare negli undici anni. Decisivo il duello agli ultimi duecento metri, con Plutonio costretto poi a respingere il fuoco amico della scoordinata compagna di colori Minerva da Clodia che, obliquando da tutte le parti, chiudeva la doppietta di casa Narduzzi davanti ai due Atzeni Zeta Penny e Fauda. Davvero un gran spettacolo per i cultori dell'anglo-arabo. 

 

 
PLUTONIO DA CLODIA e Germano Marcelli
trionfano nel Gran Premio d'Inverno dell'Anglo Arabo.
(Foto Matteo Mancini).

King of the Lions di Ilaria Saggiomo (anche lui piuttosto interessante al tondino) assaporava la vittoria in handicap di minima sui 1.300 metri, venendo pizzicato nelle ultime battute da Gainer Boy, per i colori di Antonio Siri, altro “assassino” di Piazza del Campo. Il siepista mancato di casa Favero Maponus, assai in difficoltà nella fase centrale della corsa, a finale supersonico e sospinto da Germano Marcelli chiudeva la trio con un convincente terzo posto.

King of the Lions
beffato nel finale.
(Foto Matteo Mancini).