giovedì 29 gennaio 2015

Tabellino quinta riunione ostacoli. Ippodromo San Rossore, Pisa. 29.01.15


PAOLO FAVERO HA PERSO IL CONTU: TRISTEZZA PER L'EN PLEIN TRAMONTATO.

A cura di MATTHEW MANCINI.

ASPETTANDO IL CROSS COUNTRY.
Van inglesi sulla pista opposta, quella dove un tempo si svolgeva parte
del Cross di San Rossore.
Omaggio ai fantini che hanno fondato Barbaricina, Rook in testa. (Foto M.Mancini).

Giornata minacciata da una pioggia fine, ma battente nel mattino del 29 gennaio. Presenza a rischio per molti spettatori, ma non per il sottoscritto. Non posso mancare l'approccio, così premunito di impermeabile, immancabile chapeau, macchina fotografica e programmino di giornata, mi lancio al galoppo a bordo di un Alfa di annata e supero con uno slancio i cancelli (classico ostacolo nelle prove cross) della struttura proprio mentre dal campo risuona l'inno di Mameli. Il cielo non terso decide di graziare la riunione e alza bandiera bianca, contrariamente alle regole dettate dagli starter, si corre. La bandiera infatti viene sventolata alla pioggia che arresta il proprio corso e lascia traccia di sé solo nel terreno: leggermente pesante.
Pubblico però delle grandi occasioni, come soleva dire un certo Claudio Sottili, cronista delle imprese sportive nell'impianto Kennedy di Tirrenia e poi passato a Radio Montecarlo: cinque spettatori, come i partenti della GRAN CORSA SIEPI DI PISA. Anzi no, sono quattro dopo i ritiri del  quindicenne Quiquoqua e di Sopran Best nonché dopo l'abdicazione di Bonacina che lascia il compito a Luca Carminati di incarnare il ruolo di Deledda in un famoso palio di Siena vinto da Aceto nel 1992 dove, con Galleggiante, raggiunse il record delle quattordici vittorie: "un record, veramente..." come disse il Masoni in presa diretta. 
Andiamo allora a vedere i Cavalli al Tondino del Premio Leap Year, prova in cross-country sui 3.200 metri e credo prima prova in ostacoli riservata ai gentleman, come minimo, degli ultimi venticinque anni a San Rossore. Impossibile fare gioco, scuderia fucsia nettamente favorita, ma attenzione a Tweety Kash, cavallo allenato da Raf Romano, l'unico che potrebbe ambire al successo. Favero lancia la sfida al suo ex top jockey dicendogli: "Ogni siepe è un traguardo!". Scommettitori a vedere la corsa, date le quote improponibili per fare gioco, salvo tentare di scommettere su New Girl affidata a Lancini.

Raffaele Romano & Ilaria Saggiomo già alle prese con una
gabbia di siepi (in pista l'affronteranno per due volte, da qui doppia gabbia)
 prima ancora di arrivare al tondino dove si è già
avvantaggiata NEW GIRL (Foto M.Mancini)

Cronaca: Peprna subito scatenato. Uvea va in testa a ritmo sollecito, tirandosi dietro il compagno di colori Missed Approach, con Tweety Kash che deve rinunciare al suo tradizionale schema di corsa. Subito fuori corsa New Girl quasi intenzionato ad assaggiare il vecchio percorso tra le pinete. Marannini così commenta: "Uvea che la prende sempre piuttosto allegra, saltando in maniera radente... prende il passaggio obbligato... doppia gabbia e via!" La corsa non muta schema. Peprna a fare vedere i muscoli a Belluco che insegue, Tweety Kash terza, in coda New Giiiirl. Uvea batte con gli zoccoli sul cancello, a Pisa "staccionata" ma è sicura e prosegue indenne, puntuale il commento dello speaker: "sempre piuttosto vitale... eccoli i tronchi". Uvea affronta la seconda piegata a gomito con un margine di sei-sette lunghezze sul Belluco, staccato in terza Tweety Kash che all'entrata però sbatte su un colonnino e Carminati cade in maniera goffa prima della gabbia di siepi, affrontata per la seconda volta e dunque doppia. Strada spianata per Uvea. Peprna non sbaglia niente, è perfetto, si volta a controllare più e più volte il Belluco, quasi a spronarlo. Attenzione allo scosso di Tweety Kash che pare lo Young Hustler del National vinto da Richard Dunwoody. La cavalla taglia il percorso con una diagonale da cross straordinario di Cheltenham e va a mano contraria dove i due fucsia stanno per arrivare. Se ne accorge anche il Marannini che dice: "A dire la verità sto controllando Tweety Kash e New Girl di dietro". La francese li attende, quindi svolta e se ne va davanti a loro, con Peprna che pare chiamare il Belluco. Alla fine Missed Approach affianca il rivale dopo l'ultima siepe e i due tagliano il traguardo come in un famoso finale della Motorola al Tour de France. Primo Missed Approach, secondo Uvea, con calma arriva poi Lancini a chiudere il percorso.

Il Commento di Mancini: Corsa simpatica.

Alla Cassa: Perché c'è chi ha giocato?

Premi: Vittoria per Riccardo Belluco.

Si studia gli ostacoli del tracciato. Il Belluco è ancora alla doppia gabbia di siepi.
(Foto M.Mancini).

Alla seconda corsa in scena al prato degli Escoli spazio a una prova in piano per velocisti sui 1.200 metri. In pista tre grandi appassionati di ostacoli, come avevamo anticipato. Abdel Haq Basem tiene nascosto il proprio pupillo, un po' come Megalodon nella riunione dell'ultimo Gran Premio Merano, il cavallo appare dopo che gli altri sono già entranti in pista. Migheli sembra quasi voler suggerire: "Con calma e che furia c'è..." Gli altri due sono un Dormelliano il cui nome farebbe orrore a Federico Tesio, l'altro è un Cirini stellare: Secolo Mercuriano. Completano il campo un Razza dell'Olmo e un Guidi.
Dirittura spettacolare con tre cavalli schierati a ventaglio, di dentro Secolo Mercuriano, l'unico fuori dai giochi è Camille Belle. Migheli a braccia e frusta per respingere Kostabi e il Dormelliano. Kostabi va sul giallo-blu, affonda deciso con l'interprere di Ricky Menichetti che cerca di limare il gap, ma la baia oscura munita di paraocchi australiani non si prende. Vince LADY SAN ROSSORE per i colori di Abdel Haq Basem, di cui ricordiamo, tra gli altri, i siepisti Arbia, Blu Wells, Fonte delle Fate, ma soprattutto Seminole Shield. Gran successo per chi, come dice giustamente Enrico Querci, qui è di casa.

Il rientro del PR. San Pierino, ancora tre cavalli quasi si giocasse a sette (infatti
è la prima di una progressione di sette foto).
LADY SAN ROSSORE, poi FOR ME ONLY e KOSTABI.
Nella foto una Lady in pista. (Foto Matteo Mancini) 

Si arriva al Premio Tilborgh, no... niente a che vedere con il mitico Cyborg che prese parte al Gran Premio Merano e che poi generò, tra i tanti, un trio di cavalli come il grande Skyborg, la vincitrice clamorosa Cyborga in un premio Ezio Vanoni che vide Thomas Leppek trionfare e soprattutto Cyborgo che tentò persino le insidie del GRAND NATIONAL di AINTREE. A proposito di Leppek, che ricordo in sella a Don Artek, era era solito andarsene non appena finiva la sua unica corsa, un po' come Pavel Peprna che dopo aver subito l'irresistibile spunto di Missed Approach  si appresta a lasciare il campo, senza vedere la corsa, anche perché il suo Alpha Prim è stato ritirato. Guarda la corsa anche il Marchese Guglielmi, che studia così gli avversari del suo Salar Fircroft, lasciato nei box per risparmiarlo in vista dei prossimi impegni. Cinque al via allora con Jozef Bartos chiamato a dimostrare che con certi cavalli Romis non può certo correre. Ne è convinto anche Marannini che dice di preferirlo alla scuderia. Noi, invece, ci eravamo sbilanciati sulla coppia Barnabo e Notti Magiche, a nostro avviso assai superiori rispetto a un cavallo che avevamo definito non adatto ai Gran Premi. Completano il campo, con quote da piazzati assai alte, Well Dressed e Size. Andiamo in cronaca e vediamo se avevamo toppato, come detto, nel pregara, altrove.

La Cronaca: Fase di studio. Nessuno che vuole prendere l'iniziativa. Si ritrova in vantaggio il Vana, poi però Romis passa proprio davanti al palo di arrivo e va in testa su Well Dressed indi Barnabo a largo Notti Magiche in corrispondenza dello schermo gigante e in coda Size. Nessuno accadimento di rilievo fino a quando si inizia a fare sul serio. Romis è ancora in vantaggio dopo la siepe mobile. In curva, sulla retta di fronte, il Vana va a insidiare il leader in un bel salto con quattro in linea. Il terzetto di testa, come da programma, allunga. Barnabo in corda, Romis al centro, opera lo spunto esterno Notti Magiche. Stringono i denti gli altri due, anche se Well Dressed è assai restio a mollare. Alla penultima siepe Romis  è già battuto, spetta allora a Barnabo mantenere la costante Favero. Notti Magiche tenta però di far vedere che vuol rompere l'egemonia dell'amico-rivale. Più indietro Romis si ritrova a dover respingere Well Dressed. Vicino, ma non in grado di intervenire Size. Puntuale il commento dalla cabina di regia: "Ancora Paolo Favero che è imbattuto..."

Il Commento di Mancini: Buona corsa. Barnabo dimostra l'ottimo stato di forma e vince bene. Buono Notti Magiche che ci ha provato con Dirk Fuhrmann. Non delude Romis, forse lo saranno stati gli scommettitori, ma i valori dimostrati anche su altri campi sono questi. Corre invece alla grande, viste le qualità e i 3.500 metri in siepi, Well Dressed, cavallo presentato anche in cross. Size conferma il suo valore attuale, la speranza è di vederlo crescere.

Alla Cassa: BARNABO, NOTTI MAGICHE, ROMIS.

Premi:  Vittoria per Paolo Favero, proprietà e training, e per Jozef Vana Jr.

Esito Pronostico del Mancho: Accoppiata presa.

Il riso di NOTTI MAGICHE, figlio di Montjeu.
(Foto di Matteo Mancini).

Eccoci giunti al main event, il Balorain, non tanto per il premio offerto al primo, ma per il livello tecnico della corsa. Campo di partenti all'insegna dell'incertezza più totale. Gli amanti degli stadio intonerebbero un "Ballando al Buio" subito seguito da un "Sorprendimi". Dieci al via, atmosfera sempre plumbea manco si fosse al crepuscolo. Favero a caccia dell'en plein, ne schiera quattro, due per Eros Ostanel, poi un Romano alla prima, quindi Fata Birichina del colonnello, un cavallo di Di Dio e a chiudere, col nove, un allievo di maestro Contu con croce di Sant'Andrea di Amalitiana memoria, ma dai colori giallo e verde. I favori degli scommettitori cadono a sorpresa proprio su quest'ultimo cavallo, al debutto nella specialità dopo mediocre carriera in piano. Se ne accorge anche lo speaker Marannini che parla di voci di corridoio entusiaste dopo averne scorto i lavori mattutini. Lo stesso lad abbozza, a qualcuno sparso tra il pubblico, "provalo". Un occhio a Zaiman, un altro a chi porta il nome di uno che le sigarette ne fuma accendendone una e spegnendole l'altra, ovvero il Magog Costantine. Attenzione quindi per Solar Focus e per Fata Birichina. Qualcuno è tentato da Il Re Tritone, varie scuole di pensiero rispecchiate anche dalle quote interessanti mostrate dal totalizzatore: non c'è un favorito scontato, si profila una corsa molto interessante. L'unico a pagare, qualora arrivasse, è Sopran Pokeer. Andiamo in cronaca.

Cronaca: Romano modera subito Sopran Pokeer che strappona, lo tiene coperto vista anche la precedente corsa. Situazione analoga per Davide Satalia, che ha da fare per arginare l'impeto di Fata. Tutti cercano di andare dice lo speaker, la sensazione del sottoscritto è che nessuno voglia andare in testa. Ci si ritrova allora Il Re Tritone seguito da un plotoncino compatto da cui si distanzia Zaiman tenuto nascosto da Columbu in coda al drappello di qualche lunghezza. Nella curva a mano sinistra Davide Satalia sembra quasi staffato, pare non controllare la sua cavalla e va a largo de Il Re Tritone subito infilato all'interno dall'altro giallo-verde Tramonto a Ivry. I tre sono seguiti dal numero tre di Constantine, poi Sopran Pokeer accompagnato dal giallo-rosso Little Bruv e da After the Goldrush a un paio di lunghezze Solar Focus, più staccato Carioca Black distante Zaiman. Al passaggio davanti alle tribune serra sotto Solar Focus che sfila After e si accoda a Constantine. Alla prima siepe della dirittura opposta a quella di arrivo, Tramonto a Ivry accelerà e fa selezione. Gli vanno dietro in cinque con Il Re Tritone a capeggiare i vari Fata Birichina, Constantine, Sopran Pokeer, Little Bruv e Solar Focus in risalita. Il Re Tritone prova a insidiare Tramonto prima dell'apice della curva finale. Davide Satalia è bravo a portare sotto Fata Birichina, sfila la frusta per dare battaglia, più attardati gli altri che devono recuperare metri capeggiati da Constantine. Dominik Pastuszka spinge e manda in curva per provare a dare pressione a Tramonto a Ivry. Luigi Maceli però è comodo in vantaggio e gestisce bene la corsa. Fata Birichina è terza, gli altri più indietro. Si meraviglia lo speaker che dice: "Tramonto sta allungando, sembra fermo il suo interprete con le mani".
Tramonto a Ivry è impressionante in avanti, sembra scherzare con la compagnia. Il Re Tritone è stoico all'inseguimento, ci prova anche Fata Birichina, Constantine è macchinoso nel trovare l'ingambata giusta, più indietro Little Bruv e Solar Focus quasi fuori quadro, con Josef Vana Jr che sposta all'interno la sua scelta, piuttosto tonica. Maceli si gira a riecheggiare un certo Camici. "C'è solo da andare di là per andare alla cassa" abbozza Marannini prima dell'ultimo salto. Tramonto salta con l'agilità di un gatto e fa passarella nel finale, incontrastato sebbene l'argentino giocasse in difesa. Un grande Il Re Tritone è ancora secondo sull'ultima siepe, ma ormai ha speso energie e cade preda di Little Bruv e Solar Focus in grande rimonta. Vince per dispersione Tramonto a Ivry, con Maceli che non muove mai le mani. Qualcuno, sotto la tribuna, corre come un matto nello spigolo angolare destro, in basso, e ne ha ben donde... Little Bruv e Solar Focus vengono a fare l'arrivo, mentre per il quarto c'è una foto pazzesca con Il Re Tritone che è mostruoso e la spunta di una narice su Constantine, lungo lo steccato vicinissimo Davide Satalia, gli altri non pervenuti ma attenzione a Zaiman alla prossima, la sensazione è che abbia preso confidenza con gli ostacoli.  Favero perde il filotto fermandosi a tredici come un certo fantino di piazza del campo.

Commento di Matteo Mancini: Una volta qua sull'erba di San Rossore c'era un certo grigio chiamato Tramonto sull'Arno, figlio di Terra di Siena, quest'oggi si è rivisto quello che sembrerebbe un grande campione. Sono d'accordo col commento di Enrico Querci che avvicinandosi a Maceli afferma: "E' Nata una stella!" Vittoria impressionante come era capace di fare Francesco Contu quando mandava in pista i cavalli di un certo Pais. Corsa molto ma molto bella, la più bella in ostacoli fin qui vista a San Rossore in questa stagione.
Grande prova de Il Re Tritone cavallo da vendere che ha però venduto cara la pelle, ottimo Davide Satalia ma la cavalla oggi non ne aveva a sufficienza. Bella dirittura anche per Solar Focus che ha regalato un po' troppo, ma oggi per vincere ci voleva un marziano. Attenzione, per la prossima, a Zaiman che secondo me non ha corso in modo convinto.

Alla Cassa: TRAMONTO A IVRY, LITTLE BRUV, SALAR FOCUS.

Premi: Vittoria per la scuderia Topeeka, training di Francesco Contu, interpretazione di Luigi Maceli (primo fantino italiano a vincere alla quattordicesima corsa in ostacoli della stagione italiana).

Esito Pronostico del Mancho: L'avevamo detto: "le corse in siepi sono un'altra cosa", difficile era scommettere per chi non è addetto ai lavori mattutini e così è stato. Corsa comunque molto bella e divertente. Un bravo a Contu per la preparazione di un cavallo mai piazzato in piano. Bravo davvero, ma non lo si scopre certo adesso! Nota di colore, il cavallo è fratellastro per linea paterna di un certo Sharpmon vincitore della GRAN CORSA SIEPI DEI 4 ANNI. Lo stallone è Montjeu (un primo e un secondo per i suoi figli, quest'oggi).

L'IMPRESSIONANTE TRAMONTO A IVRY.
Al rientro con foto di Dormelliana memoria da parte dei suoi proprietari. 
(Foto di Matteo Mancini)


Due cenni in chiusura per il Premio San Matteo che ha visto vincere Piccio Paccio dopo lotta con Panna con un Kolmarkaj amante del brivido per aver smesso di mandare, quando ormai il rivale era per lui imprendibile, ma con alle calcagna un Dioscuri in rimonta e un tardivo allungo finale di My Pupite, grigio con in stella mister Basile, fantino che non l'avevamo ricordato in presentazione ma che arriva anche lui dalle siepi e che ho quindi ben pensato di omaggiare, in questo articolo, con foto. In pista anche Casta Fides, allevato dal signor Frascatani, proprietario della scuderia Julia G nonché allevatore di Sol Invictus vincitore della XXX Gran Corsa Siepi di Pisa e ultimo al totalizzatore con quota stratosferica: oltre 200. Da segnalare all'ultima, lo avevamo ricordato citando il cavallo dal mantello tendente al bianco, Cedrica, per Lazzaro Cetra che vince il Premio Ildo Tellini con Major Conquest.
Per oggi è tutto, ci risentiamo prossimamente per i bilanci e le statitistiche di questo primo mese di corse, poi in pista per la prossima riunione... Premio Chivas Regal il main event.


Il numero 6 di MY PUPITE con in sella il fantino da ostacoli
BASILE. In PPP la testa col cuffino di CHIAVENNA con in sella Migheli.
(Foto di MATTEO MANCINI).



2 commenti:

  1. ...leggendo il tuo articolo sulle corse di ieri (29/1/15) chi non era presente per qualche motivo all'ippodromo può gustarsi, da come commentato lo svolgimento di tutte le corse, leggendo si ha una visione più completa e dettagliata contornata da genealogie e commenti vari e per di più appropriati, cosa di dire di Matteo ancora una volta mette tutto il suo sapere a disposizione dell'appassionato, ormai gli aggettivi da attribuirgli sono terminati, non mi resta che dire.... fenomenale, ciao!
    Roby

    RispondiElimina
  2. Complimenti, che sia stata Pisa a far scrivere un nuovo campione?

    RispondiElimina