lunedì 12 ottobre 2015

SPECIALE 125° VELKA di Pardubice


IL DIECI ANNI NIKAS CENTRA IL VELKA ALLA QUARTA ESPERIENZA IN UN'EDIZIONE ULTIMATA DA META' DEI PARTENTI.

Prima vittoria per il portacolori della Castor che piega Ribelino e il trio dei favoriti finiti terzi, quarti e quinti. Brutta frattura per Peintre Abstrait montato dal vincitore del Merano Cevin Chan.

A cura di Matteo Mancini.


NIKAS
Vincitore del Velka 2015.
(Foto denik.cz)

Si rinnova il rito del Velka di Pardubice, prova in ostacoli regina del circuito della Repubblica Ceka oltre che classica internazionale più volte accostata al Grand National.
Steeple-Cross per sei anni e oltre, 6900 metri da percorrere, 31 ostacoli da affrontare tra siepi, sieponi, riviere sprovviste di riferimenti per il salto, cambi di fondo da erba a sabbia, brook, il tutto nell'immenso impianto collocato a 150 chilometri da Praga.
Ventidue i dichiarati partenti dell'edizione 2015 che propone un montepremi al primo di poco superiore ai 70.000 euro. Prevalenza di cavalli della Repubblica Ceka, figura inoltre un ospite francese presentato dal globe trotter Patrice Quinton. C'è anche l'italiano Raffaele Romano, in veste di interprete, oltre al tedesco Cevin Chan, reduce dalla vittoria nel G.P.Merano, e all'inglese Thomas Garner oltre ai francese Aranud Duchene e Kevin Guignon.
Tra gli allenatori schiera tre pedine Josef Vana sr, tra cui il favorito Rabbit Well e il terzo cavallo del campo Zarif rispettivamente affidati alle vercchie conoscenze italiane Vana jr e Bartos ovvero il secondo e il primo nella classifica fantini italiana. Due scelte invece per Stanislav Popelka, che schiera il secondo classificato del 2013, Nikas (21 a 1), Antonin Novak, Radek Holcak e Cestmir Olehla che scomoda dall'Italia Raffaele Romano, alla terza esperienza in questa classica (dopo il debutto, da fermato, nel 2008 con Fatal Mac, unico cavallo di allenatore italiano ad aver preso parte alla corsa, e il quindicesimo posto nel 2009 su Red Dancer) per dirottarlo su Klaus, terzo nelle edizioni del 2013 e del 2014, quarto cavallo del campo. 
Ruolo del controfavorito riservato al quarto classificato dello scorso anno: Universe of Gracie, presentato dall'ex fantino Jiri Kousek, conosciuto anche in Italia, e affidato alla monta del triplice campione uscente Jan Faltejsek.
Buona quota, 10 a 1, per Al Jaz di Blecha, secondo nell'edizione del 2014 a meno da una lunghezza dalla vincitrice Orphee des Blin. E' proprio quest'ultima la grande assente, dopo la tripletta consecutiva nelle ultime tre edizioni, a causa infortunio patito lo scorso anno; a ogni modo sono comunque presenti i colori della Pegas, rappresentati dal canadese Sokol, sesto cavallo del campo, 20 a 1 la quota, per la monta dell'inglese Thomas Garner che debutta nel Velka. Gioco anche su Modena, prima scelta di Stanislav Popelka, con in sella Dusan Andres, cavallo di otto anni che affronta per la prima volta il gran premio: 11 a 1 al betting.
Non convince troppo il francese Pasquini Rouge, su cui debutta in Rep.Ceka il francese Duchene, quotato 21 a 1, tanto quanto Ribelino, femmina di sette anni anch'essa alla prima esperienza con la monta di Pavel Kasny. Questi gli undici più appoggiati, tra gli altri si segnalano le presenze internazionali del cino-tedesco Cevin Chan su Peintre Abstrait (100 a 1) e del francese Kevin Guignon (altro debuttante) su Templar (70 a 1).

La Cronaca:
Ritmo subito veloce cadenzato dalla giubba gialla di Bors Breclav rappresentata dal numero cinque di Universe of Gracie. Tra i più brillanti il francese Pasquini Rouge, il viola Kasim, a largo di tutti Lorain
Prime cadute sul quarto elemento del tracciato, l'ostacolo più impegnativo della corsa, collocato proprio sotta la tribuna: il Gran Fosso di Taxis. Brutta caduta, in coda al gruppo, di Nebrius che coinvolge nel capitombolo il numero otto Pareto con Matej Rigo in sella per i colori della Wrba.
Sui primi davanti, intanto, il francese Pasquini Rouge sopravanza per un attimo Universe of Gracie. I due davanti al drappello dei venti superstiti, accompagnati da Lorain, più a largo in giubba rossa con stella bianca, quindi il paraocchiato con stella rossa sulla fronte Hipo Jape, tra gli ultimi invece Rabbit Well. Dopo il cambio di fondo, da erba in sabbia, quadruplice caduta sul siepone della piegata di fondo, sesto ostacolo, dove entrano in contatto Al Jaz e il Pegas Sokol, mentre altri due concorrenti, il grigio Ter Mill e il bianco-verde Sherardo, scodellano a terra i rispettivi interpreti, ovvero l'inglese Garner e il locale Sloup. 
Di lì a poco altre cadute nel tratto piano con un cavallo che accusa un grave problema all'anteriore destro e forse pure un posteriore e non è più capace di stare in piedi, si tratta di Peintre Abstrait. Universe of Gracie intanto si incarica con decisione dell'andatura di testa con il fantino plurivincitore delle ultime edizioni Jan Faltejsek a guidare tutti quanti, lo seguono Kasim, di fuori Hipo Jape quindi Ribelino, sui primi anche Klaus con Raf Romano, accompagnato da Lorain, i due hanno in scia la giubba bianca con quadri di Modena, all'interno del francese dell'Ecurie des Dunes Pasquini Rouge, tra i due Nikas, all'estrema retroguardia il favorito Rabbit Well. 
Cade dopo qualche ulteriore salto Amaragon, senza conseguenze. Universe of Gracie davanti a menare le danze, tallonato dal viola Kasim, quindi il fucsia Ribelino, sui primi ancora Hipo Jape, il francese Pasquini Rouge, mentre a centro gruppo staziona Klaus con in sella Raf Romano, per quello che è un plotone compatto di quindici nità che vede tra gli ultimi Zarif, Gaumer Danon e Templar.
Caduta intanto in fondo al gruppo di Gaumer Danon nell'affrontare un passaggio in dislivello, con il fantino Ferhanov che resta attaccato al contrario al collo del cavallo e riesce a fermarlo senza conseguenze.
Intanto Universe of Gracie accellera davanti, tirandosi dietro Kasim, quindi Ribelino e il francese Pasquini Rouge con i quattro che si avvantaggiano, lasciando a inseguire gli altri capeggiati da Hipo Jape e chiusi dal duo Rabbit Well, esistante su alcuni ostacoli, e Orix, mentre naviga invece in settima posizione Klaus. 
Quando si comincia ad affrontare l'ultimo tratto del percorso si fa sotto sui primi il numero quattro di Nikas. Sono ormai in sette a giocarsela, gli altri stentano a seguire anche se Josef Vana Jr tenta di ricucire lo strappo con Rabbit Well in anticipo su Lorain. Cede di schianto Hipo Jape che tende a fermare imitato da Orix, all'attacco delle ultime tre siepi.
All'ingresso in dirittura Nikas passa in vantaggio, inseguito da Ribelino. Si mantiene lungo la corda Universe of Gracie che però ha speso tutto e vede profilarsi contro anche la sagoma di Zarif e del golden jockey dell'ostacolismo italiano Jo Bartos. Sull'ultima siepe i quattro saltano abbondantemente davanti a tutti. Più indietro emerge invece Rabbit Well, non pervengono Pasquini Rouge e Klaus crollati alla distanza e risucchiati in coda al gruppo con Lorain, Modena e Templar che li vanno a sopravanzare.
A centropista è in vantaggio Nikas con Marek Stromsky che però non stacca. Ribelino è a un paio di lunghezze, più a largo tenta l'aggancio Zarif, mentre in corda è ancora stoico Universe of Gracie. I quattro giungono nell'ordine precedendo Rabbit Well primo dei battuti davanti a Kasim
E dunque trionfo del numero quattro della scuderia Castor, allenato da Stanislav Popelka, probabilmente al primo Velka della sua carriera. Figlio di Scater e nipote di Chiavari, tenuto in posizione protetta per tutta la corsa da Stromsky ha poi contenuto bene il tentativo di aggancio della sorpresa Ribelino della Lokotrans, scuderia apparsa anche in Italia quest'anno, con Pavel Kasny. Terzo Zarif davanti allo scatenato front runner Universe of Gracie. Solo quinto e mai in condizione di impensierire i primi Rabbit Well, che ha faticato in coda al gruppo per tutta la corsa per poi aver ragione del calante Kasim.
Per Nikas si tratta del primo successo nel Velka dopo averlo corso per quattro volte, ottenendo un secondo posto nel 2013 e due cadute.
Conferma il quarto dello scorso anno Universe of Gracie, mentre è una sorpresa la seconda piazza di Ribelino. Per Zarif, terzo sul palo, un deciso miglioramento dopo il sesto posto dell'edizione 2014. 
Deludente Raf Romano su Klaus, del dottor Charvat, crollato nel finale, così come il francese Pasquini Rouge.
Tradizionale girandola iniziale di cadute, con bruttissimo infortunio patito in un tratto piano dal nove anni Peintre Abstrait che non è dato sapere, ma che potrebbe esser stato abbattuto. Cavallo nato in Irlanda e acquistato da una scuderia francese, aveva debuttato in ostacoli a Merano cinque anni fa, per poi intraprendere la carriera in Rep.Ceka. Era alla sua terza edizione e lo scorso anno, in una corsa preparatoria a Pardubice, era giunto a una lunghezza da Nikas e si era messo dietro i vari Klaus, Univere of Gracie e Zarif.  Poco brillante nel 2015, non vinceva da tre anni e aveva ottenuto due sole vittorie in carriera, entrambe a Pardubice. Apparteneva alla Elektromontaze Micka ed era in allenamento dal signor Holcak.
Da segnalare il tempo finale marcato da Nikas che ha corso i 6.900 metri in 8 minuti, 55 secondi e 29 millesimi, stabilendo il record del percorso. Lo scorso anno Orphee des Blins stabilì il suo miglior tempo in 9 e 08, mentre il record degli ultimi dieci anni era stato stabilito da Sixteen, nel 2008, che chiuse il percorso in 8 e 58.

Nota di fine estate 2016: il suddetto PEINTRE ABSTRAIT è stato perfettamente recuperato e rivisto in pista in Repubblica Ceka.

Lo sfortunato PEINTRE ABSTRAIT

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