DE AGUILAR STACCA IL BIGLIETTO PER IL CRITERIUM D'AUTUNNO: DISPERSI I PIAZZATI DEL CAIMI.
Quarta vittoria stagionale per la slovacca Lydia Olisova che pensa al suo primo Gruppo 1. Si ridimensionano invece i sogni di gloria di Nelly Darrier battuta nello Spegasso. Vince al debutto in Italia l'inglese Tom Garner.
DE AGUILAR
alle aste di Newmarket nel luglio scorso.
(Foto Giorgio Benini).
A cura di Matteo Mancini.
Giornata con due grandi motivi di interesse. Da una parte vedere quanto Nelly Darrier possa concretamente essere una pedina del Merano, dall'altro il Premio Gabrio Visconti, vetrina per potenziali pretendenti al Criterium d'Autunno (Gr.1) che si correrà a Merano tra due settimane. Grossa attenzione, anche da parte degli scommettitori, su due debuttanti: il polacco giubba Vocetka Tao, con Wroblewski che accontona Ferhanov per Cevin Chan, e De Aguilar, grosso investimento di Lydia Olisova pagato 13.000 ghinee alle aste di Newmarket del luglio scorso (somma più alta spesa, nella stagione, dal team Favero).
Attese ricompensate dalla corsa che ha visto Lydia Olisova ritoccare il suo personale record di vittorie stagionali, quattro contro l'unico successo dello scorso anno, con una vittoria abbastanza impressionante. Sotto allenamento da appena due mesi, De Aguilar, terzo figlio di Cape Blanco a correre in Italia, ha conquistato la sua prima vittoria in carriera estrinsecando un'attitudine che non può che migliorare al trascorrere dei mesi. Tenuto in quarta posizione da Bartos, ha attaccato i due battistrada, Cralegre e una deludentissima Sevilla Real incapace di ripetersi dopo il piazzamento nel Caimi, al passaggio davanti alle tribune, passando in testa sulla seconda siepe della dirittura opposta a quella di arrivo. Il polacco Tao, lasciato molto più coperto da Chan, emergeva solo all'attacco della curva finale, provando a inscenare l'inseguimento sul rivale griffato Favero, bene in mano a Bartos. Sul passo Graveler e Sevilla Real, quest'ultima in grave calo in dirittura di arrivo. I due attesi saltavano davanti a tutti l'ultima siepe, con De Aguilar sempre ben avanti e capace di allungare ulteriormente nel tratto piano, e facevano letteralmente il vuoto su Graveler, terzo, dato come "lontano" nelle distanze. Quarta, bene alla distanza, Bobo Merenda chiudeva sul portacolori Milano davanti all'altra debuttante Misful, entrambe piombate su Sevilla Real dopo l'ultima siepe. Da segnalare, nella prova, il ritorno in pista, dopo quattro mesi di assenza, di Sylvain Mastain chiamato, all'ultimo, da Favero per sostituire Ferhanov curiosamente ingaggiato giovedì sera per montare il debuttante Winged Dancer (debutto bruttino, specie se si considera che è stato pagato 7.000 ghinee).
Delude invece Nelly Darrier, che non può pensare con serietà al Gran Premio Merano. La dormelliana, antica discendente per linea materna della nobiltà che riconduce al sangue di Nogara (la madre, tra gli altri, di Nearco), 22/10 al betting, subiva il non trascendentale Favero Mighty Mambo, alla prima vittoria in Italia dopo dodici corse, nel discendente in steeple sui 3.800 metri. Vittoria mai in discussione, nonostante il tentativo della dormelliana di fare la voce grossa al verticale (superato, seppur non brillantemente, senza le difficoltà palesate nell'A.S.S.I). Bartos, al ventinovesimo successo (tre di vantaggio, ormai, nella classifica d Merano su Raf Romano), emergeva in corsia esterna con estrema facilità, superando Nelly Darrier e il battistrada Stellato, crollato dopo l'arginello e addirittura caduto, quando ormai era fuori corsa, sull'ultima siepe con pericoloso capitombolo. Finale in scioltezza per Mighty Mambo, mentre su Nelly Darrier ritornava il front runner della prima parte di gara Collar an Tie, presentato per la prima volta in Italia senza paraocchi. Il portacolori di Edwina Elliott riusciva persino a superare l'avversaria che però rispondeva all'affondo nel tratto piano. Due e mezzo di margine per il vincitore, seconda la Dormelliana, in debito al peso ma in categoria non certo elitaria, con appena mezza di vantaggio su Collar an Tie. Pessimo e lontano Lord of the Nile.
Delude invece Nelly Darrier, che non può pensare con serietà al Gran Premio Merano. La dormelliana, antica discendente per linea materna della nobiltà che riconduce al sangue di Nogara (la madre, tra gli altri, di Nearco), 22/10 al betting, subiva il non trascendentale Favero Mighty Mambo, alla prima vittoria in Italia dopo dodici corse, nel discendente in steeple sui 3.800 metri. Vittoria mai in discussione, nonostante il tentativo della dormelliana di fare la voce grossa al verticale (superato, seppur non brillantemente, senza le difficoltà palesate nell'A.S.S.I). Bartos, al ventinovesimo successo (tre di vantaggio, ormai, nella classifica d Merano su Raf Romano), emergeva in corsia esterna con estrema facilità, superando Nelly Darrier e il battistrada Stellato, crollato dopo l'arginello e addirittura caduto, quando ormai era fuori corsa, sull'ultima siepe con pericoloso capitombolo. Finale in scioltezza per Mighty Mambo, mentre su Nelly Darrier ritornava il front runner della prima parte di gara Collar an Tie, presentato per la prima volta in Italia senza paraocchi. Il portacolori di Edwina Elliott riusciva persino a superare l'avversaria che però rispondeva all'affondo nel tratto piano. Due e mezzo di margine per il vincitore, seconda la Dormelliana, in debito al peso ma in categoria non certo elitaria, con appena mezza di vantaggio su Collar an Tie. Pessimo e lontano Lord of the Nile.
Dunque un esito che dovrebbe suggerire a Ilenia Nero, che ormai non vince da quasi un anno, e coglie il suo nono secondo posto nella stagione (terza in questa speciale classifica), per la sua allieva, altri programmi che l'elite dell'ostacolismo italiano.
Torna a vincere, dopo due anni,
KITANO che fa suo il
cross per dilettanti.
Nelle altre due prove si registrava la prima vittoria in Italia, nella corsa del debutto, per l'interprete inglese, originario del Cheshire, Thomas Garner che, favorito dal peso, ribaltava, a suo favore, i precedenti confronti tra Morning Star e Astro Benigno. Deludentissima la quattro anni Scocosita al primo confronto con gli anziani e ultima sul palo, a scusante i tre mesi di assenza dalle piste.
Prima vittoria anche per il proprietario Marco Luigi Biffi che centrava, per l'interpretazione del ceco Marcel Altenburger (sempre più primo nella classifica gentleman con quattro successi), il cross per dilettanti con il suo Kitano. L'allievo di Romano, ufficialmente secondo anche nella classifica allenatori davanti di una lunghezza a Josef Vana sr, era molto piaciuto in siepi un paio di settimane fa e ha confermato il buono stato di forma dominando (affermazione di nove lunghezze), da un capo all'altro, sulla favorita Zikjapaki (un po' disturbata dallo scosso di Don Viannei, sulla piegata finale). Stenta a trovare la condizione Chic Anti Shock, solo terzo in una categoria dove, qualche anno fa, avrebbe vinto su tre gambe. Grossa delusione della corsa Muffarreh, a grosso disagio con la nuova disciplina, surclassato persino da soggetti come New Girl, poi franata sull'ultima siepe, e letteralmente disperso sul tracciato pur beneficiando della monta di Riki Belluco. Caduti Don Viannei e Napoli Molticolori, scivolata all'ingresso nel laghetto, con Luca Carminati che si riprende la testa nella classifica delle cadute salendo a quota tre nella stagione.
Desta curiosità notare come Paolo Favero abbia schierato un solo allievo, ma che i primi cinque sono stati tutti suoi cavalli. Quinto infatti ha ultimato il rientrante Monte Pelmo, acquistato da Trebeschi.
Nelle varie classifiche si segnala il ritorno in testa nella classifica allevatori della Razza Dormello Olgiata che, grazie al secondo posto di Nelly Darrier, ha superato di dodici euro la Nuova Sbarra. Sale invece, nella classifica proprietari, in diciassettesima posizione Lydia Olisova che si assesta in scia al blasone della Statek-Chyse. La Milano invece salva il quarto posto dall'attacco di Josef Aichner: appena 638 a favore della scuderia azzurro-marrone.
Prima vittoria anche per il proprietario Marco Luigi Biffi che centrava, per l'interpretazione del ceco Marcel Altenburger (sempre più primo nella classifica gentleman con quattro successi), il cross per dilettanti con il suo Kitano. L'allievo di Romano, ufficialmente secondo anche nella classifica allenatori davanti di una lunghezza a Josef Vana sr, era molto piaciuto in siepi un paio di settimane fa e ha confermato il buono stato di forma dominando (affermazione di nove lunghezze), da un capo all'altro, sulla favorita Zikjapaki (un po' disturbata dallo scosso di Don Viannei, sulla piegata finale). Stenta a trovare la condizione Chic Anti Shock, solo terzo in una categoria dove, qualche anno fa, avrebbe vinto su tre gambe. Grossa delusione della corsa Muffarreh, a grosso disagio con la nuova disciplina, surclassato persino da soggetti come New Girl, poi franata sull'ultima siepe, e letteralmente disperso sul tracciato pur beneficiando della monta di Riki Belluco. Caduti Don Viannei e Napoli Molticolori, scivolata all'ingresso nel laghetto, con Luca Carminati che si riprende la testa nella classifica delle cadute salendo a quota tre nella stagione.
Desta curiosità notare come Paolo Favero abbia schierato un solo allievo, ma che i primi cinque sono stati tutti suoi cavalli. Quinto infatti ha ultimato il rientrante Monte Pelmo, acquistato da Trebeschi.
Nelle varie classifiche si segnala il ritorno in testa nella classifica allevatori della Razza Dormello Olgiata che, grazie al secondo posto di Nelly Darrier, ha superato di dodici euro la Nuova Sbarra. Sale invece, nella classifica proprietari, in diciassettesima posizione Lydia Olisova che si assesta in scia al blasone della Statek-Chyse. La Milano invece salva il quarto posto dall'attacco di Josef Aichner: appena 638 a favore della scuderia azzurro-marrone.
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