lunedì 14 novembre 2016

Responsi, San Siro, Milano.


L'OMBRA E LA FIRMA DI KING IN UNA GRAN CORSA SIEPI DI MILANO ESTRAZIONE L'IMPLACABILE, CON UNO SZEKELY SECONDO A RENDERE ARTISTICA L'EDIZIONE.

Anaking dimostra il proprio valore anche in Italia e vince l'ultimo Gruppo 1 di stagione davanti al Diplomata del team ungherese facente capo a Szekely. Inizio drammatico per l'altra prova di Gruppo, il Berlingieri: cadono in tre sulla prima siepe, con fantini rimasti a terra infortunati e cavalli liberi di scorrazzare in contromano. Scatena il tutto Golden Hello. Bandiera rossa per i commissari e prova annullata.


ANAKING per
Jiri Charvat
centra la GRAN CORSA SIEPI DI MILANO 2016
(Foto denik.cz)

A cura di Matteo Mancini.
Edizione da Pulp Fiction quella della Gran Corsa Siepi di Milano del 2016, preceduta dal successo in piano di Vincent Vega col commento del campo "Vincent Vega, un vero killer" in ricordo al personaggio del citato film diretto da Quentin Tarantino. Prova preceduta da un finale drammatico del precedente Berlingieri (Gr.2), per fortuna senza conseguenze gravissime, con i commissari costretti ad annullare la prova per prestare soccorso ai fantini caduti e scongiurare ulteriori pericoli per la presenza di alcuni cavalli scossi e intenti a correre contromano. Fatale subito la prima siepe con una carambola innescata da Golden Hello e successive cadute di Lacrimosa e della "livornese" Africa Warm. Fratture alla clavicola per il leader della classifica Bartos e per Cevin Chan, trauma cranico facciale con sospetta frattura del setto nasale per Lukas Matusky. Cambi di monta inevitabili dunque per il main event con Pastuszka chiamato a sostituire Bartos su High Master. Soluzione finale però degna di un romanzo pulp d'azione in tema con la corsa, ovvero Running Man, con una toccata e fuga eseguita da un gran maestro (Raphael Gualazzi impegnato in un'esibizione prima della prova) e risultato finale che vede anaKING trionfare davanti a un cavallo allenato da Szekely (si pronuncia Shekly) ovvero il duo di maestri della letteratura fantastica che stanno alla base del romanzo "L'Uomo in Fuga - Running Man" ovvero Stephen King (autore sotto lo pseudonimo di Bachman) e Robert Sheckley ispiratore del testo col racconto La Settima Vittima incentrato su una caccia all'uomo televisiva tra veri killer, contrapposti l'uno all'altro per volere dei gestori del gioco.
E allora sulle note di Running Away With You addentriamoci nella corsa con la battuta proferita da Schwarzenegger (protagonista dell'adattamento televisivo del romanzo) quando tutti gli scommettitori esultano per una scommessa quantomai vincente e dal sapore artistico, proprio mentre un certo KILL(ian) vola sui tabelloni del team vincente: "COLPISCE NEL SEGNO!"

Settima vittoria ceka consecutiva nella Gran Corsa Siepi di Milano disputata sulla pista lombarda dopo la vittoria conseguita nel 2005 da Duce. Terza per i colori di Jiri Charvat dopo la doppietta di Royal Mougins marcata nel 2007/08, primo trionfo per l'allenatrice Stepanka Myskova (al debutto in Italia) e il fantino Jaroslav Myska. Dunque grande entusiasmo per Jiri Charvat che sale a tre vittorie acciuffando, ironia della sorte per un ceko, la Razza di Vedano, con la leadership che resta irraggiungibile fissata a sei successi marcati da Neni Da Zara. Davanti a Charvat anche Berlingieri, scuderia Amalita, Tagliabue, Razza di Vulci e fratelli Corbella tutti con quattro vittorie.
Favorito al betting, Anaking, acquistato in Francia da Charvat in primavera, si sistemava subito a centro gruppo per corsie esterne, andando a pungolare il battistrada Saltas sul termine della diagonale lunga. Decisa accelerazione prima del penultimo ostacolo per respingere la mossa di Notti Magicbe, col portacolori di Aichner, passato di recente sotto la regia di Vana, che dava la sensazione di poter staccare sfruttando la corda. I due volavano via un ancora vitale Saltas per andare a contendersi la vittoria nel tratto che conduce all'ultima siepe. Più indietro, a rimorchio, l'ungherese Diplomata tentava di serrare sotto. Incapaci di intervenire gli altri con un Chiaromonte irriconoscibile e mai in evidenza e gli attesi Marmiton e High Master ceduti in modo inesorabile alla distanza dopo aver corso sui primi. Tratto piano finale sorridente per il portacolori di Charvat che andava a vincere comodo di due su Notti Magiche che pagava lo sforzo venendo battuto negli ultimi metri dall'ungherese Diplomata (prova maiuscola per questo cavallo di proprietà di un entourage, facente capo a Karoly Szekely al debutto assoluto in Italia). Quarto, in quota, un positivo Saltas, battistrada della prova. A chiudere il quintetto dei cavalli a premio Mister Westminster, finito a undici lunghezze dal quarto. 
Dunque un'edizione con molta qualità in pista che ha decretato la clamorosa debacle degli italiani finiti ultimo e penultimo con prove a dir poco imbarazzanti. Notevole secondo posto per Diplomata che si conferma quale miglior siepista d'Ungheria.
Prima vittoria in Italia per lo stallone del vincitore, Astarabad (un Alleged scuola Aga Khan); prima vittoria in pattern race per il vincitore Anaking che fino a sabato vantava due recenti successi in Repubblica Ceka sugli ostacoli alti, più altri tre, da tre a quattro anni, in Francia e un secondo posto nel Prix Morgex (Gr.3) ad Auteuil, un quarto nel Grande Steeple Chase dei 4 anni di Auteuil (Gr.1) e un quarto posto a Pau, in Listed, sempre in steeple. Cavallo di sei anni, concepito appositamente per la carriera ostacolista e appartenuto, in precedenza, ai prestigiosi colori di M.me Patrick Papot. Il fratellastro più giovane di un anno, Saint Palois, è un autentico campione che, in Francia, ha vinto oltre 400.000 euro e sei pattern race in steeple.

Nelle altre prove conferma i progressi il figlio di Yeats Red Shirt che centra il Tagliabue, forte di una progressione importante che, a termine della diagonale lunga, mieteva le resistenze del gruppo. Uscivano infatti di scena, perdendo contatto dal treno della corsa, gli outsider Ho Yam Lay e Sholovita oltre al falloso Rosenkonig rimasto in coda per buona parte della corsa. Vitale all'inseguimento invece il ceko Roman che sferrava l'attacco dopo il penultimo salto, entrando anche a contatto col battistrada. Bartos però ordinava al suo allievo l'allungo che prontamente si manifestava non lasciando chance al rivale, comunque buon secondo davanti al compagno di allenamento Le Cirque. Quarta Scocosita sul calato Mishghar che aveva tentato di contendere a Le Cirque la terza moneta.

Quota shock nel Lainate con l'inglese, anche se su alcuni siti risulta irlandese, di colori Hubal a sbaragliare ogni pronostico alla quota di 33 a 1. Cavallo di origini polacche, montato da Jan Faltejsek, mai vincitore in carriera e reduce da una serie di prove incolore in Inghilterra in classe 4 e 5, di proprietà di George Charlton (prima vittoria in Italia).
Corsa caratterizzata dal grande equilibrio con tutti i concorrenti raccolti fino al penultimo ostacolo, fatta eccezione per il controfavorito Billy Silver rovinato giù all'oxer grande. Ritmo cadenzato da Collar an Tie fino all'accelerazione data da Mighty Mambo al termine della diagonale lunga, con Hubal per vie interne e la deludente dormelliana Nelly Darrier all'esterno. Spettacolare ingresso in dirittura con una nube di cavalli guizzanti raccolti in un pugno e tutti in condizione di vincere. In sette a lottare con Mighty Mambo che scurva per primo con all'esterno Hubal e Star Maker più a largo. Non riesce a intervenire il favorito Sbarazzino pur se sostenuto con gran foga da Davide Columbu. Si avvantaggiano in modo importante i primi due con Hubal che fa valere l'importante peso a suo favore (sette chili) sul portacolori Favero che si adegua secondo. Più indietro Star Maker respinge Sbarazzino. Solo quinta Nelly Darrier che rimonta all'epilogo Collar an Tie. Ultimo Larsen Bay.


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