martedì 30 gennaio 2024

Presentazione sesta giornata corse, Pisa.

 
 

CHES DEMONMIRAIL TENTA IL TREBLE IN STEEPLE. LIGHT FRENCH, TRA I QUATTRO ANNI, CONTRO I RAPPRESENTANTI DI CHARVAT E I DEBUTTANTI. SOPRAN MENEGHINO GUIDA LA PERIZIATA.

 
LIGHT FRENCH
un candidato alla vittoria non proprio nascosto.
(Foto Matteo Mancini).

A cura di Matteo Mancini.

1 febbraio, ultimo appuntamento per i comuni mortali prima del main event dell'anno per gli ostacolisti impegnati in Toscana. In programma tre sottoclou, tra cui, in apertura, l'ideale gran premio per gli anziani impegnati sugli ostacoli alti di Pisa.

Spiccano alcune notizie di cartello, quali il debutto assoluto dell'allievo Sassoli, cognome che evoca un blasonato premio per il miglior giornalista dell'anno under 40 nonché uno per la migliore tesi di laurea; in effetti, Sassoli è fresco di patentino da meno di un mese, con prova di qualifica conseguita in pista a San Rossore durante la canonica riunione di corse. Bagnerà l'inizio carriera con il prestigioso e titolato fucsia di Paolo Favero, sperando di seguire le orme di Gaetano Volpe e Gabriele Agus (che sarà impegnato anche nel ricordo del padre Palmerio, tributato da un premio in una piana dove figurano degli storici colori, rappresentati da un soggetto un po' dileggiato al rientro al tondino nell'ultima corsa, che hanno fatto la storia della Gran Corsa Siepi di Merano in rappresentanza di un velocista – dal nome in verità canzonatorio - che dei 1200 metri fece la sua distanza di elezione per i colori della scuderia Amir). Per il giovane frustino previste due monte.

Grassetto assoluto, poi, per il ritorno graditissimo, da noi praticamente invocato nel precedente articolo, dell'ex presidente del Jockey Club Ceco Jiri Charvat, per il training di Pavel Tuma, che presenta due pedine nella maiden per tre anni. Colori che hanno fatto la storia dell'ippica ceca e italiana, vincitori anche del Derby Ceco e protagonisti a Deauville nonché, the last but not the least, detentori del Gran Premio Merano centrato dopo un lungo inseguimento negli anni coronato da First of All. In bacheca, tra gli altri, si contano molteplici edizioni della Gran Corsa Siepi di Merano e della Gran Corsa Siepi di Milano, oltre che il Velka Pardubicka, due Coppa d'Oro di Milano e una moltitudine di pattern race dell'est europa (tra Austria, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia). In cabina di regia, torna al suo posto di comando, Jan Faltejsek, costretto a rinunciare al Gran Premio Merano per infortunio con sostituzione all'ultimo momento operata da Felix De Giles. Il fantino slovacco sarà accompagnato dalla brava ed efficace Tereza Polesna, occasionale compagna di colori, a cui manca ancora l'affidamento di un elemento di primo piano per poter vergare l'amato circoletto rosso decantato nei momenti topici da Luca Galbiati.

Si segnala poi il debutto a Pisa di un'altra brava e giovane jockette ceca ovvero Tereza Podraska, vincitrice di due prove per gentleman e amazzoni in estate a Merano in cross, che avvia la carriera, da quel che si interpreta dai discarichi, di allieva fantino e lo fa con un soggetto (Sopran Meneghino) di primo piano per la categoria, al punto da esser risultato il più vincitore, dopo Mauricius, nel 2023 (5 vittorie). Venticinque monte per lei, nel curriculum, con due vittorie ottenute tutte in Italia quando era amazzone.

Dopo un turno di riposo, torna infine “Eva Kant” Lenka Neprasova, vincitrice della classifica fantini (in parità con Josef Bartos) del Sant'Artemio nella passata stagione e ripetitivamente al marcatore a San Rossore. Dunque un trio di interpreti al femminile che non si ricorda da tempo, in Italia, nelle prove in ostacoli per professionisti tanto che azzardo, in tutta probabilità, che non sia mai successo in un'ordinaria riunione di corse italiana nel settore ostacoli (disciplina che, sovente, spaventa più di un professionista per l'alto tasso di infortuni) di avere tre jockette (e non amazzoni) schierate tra i professionisti.

Tra i cavalli merita una menzione speciale il rientro di uno degli specialisti dello steeple pisano: il “vecchio” (in simpatia) Quinze de la Rose, su un curriculum di sei corse a Pisa, tutte in condizionata, senza mai scendere dal podio e riportando tre vittorie.


NATAM
la mina vagante per far saltare il pronostico nello steeple. 
(Foto Matteo Mancini).

 

Apertura di convegno alle ore 14.05 in memoria di un pluri-titolato fantino in ostacoli della prima metà degli anni cinquanta, Armando Carangio, fantino di fiducia di Ettore Tagliabue per il quale trionfò nel Gran Premio Merano edizione 1954 in sella a Lokifepsscht, nella Gran Corsa Siepi di Roma edizione 1955 su Romantique (corsa vinta dal fantino anche nel 1953), nella Gran Corsa Siepi di Merano edizione 1956 e nella Gran Corsa Siepi di Milano del 1955 su Machiavel (corsa che vide trionfare Carangio anche nel 1954), in bacheca anche tre Grande Steeple Chase di Roma (1951, 1953 e 1954) e un Grande Steeple Chase di Milano (1953).

Pisa omaggia Carangio con uno steeple chase sui 3500 metri dall'interessante dotazione, al punto da farne la prova regina, per la disciplina, riservata agli anziani.

Favorito della pista non può che essere Ches Demonmirail, già duplice vincitore in analoghe prove disputate nelle settimane scorse sulla pista toscana. Convincenti affermazioni, ma non così debordanti da chiudere il pronostico. La corsa infatti è molto più aperta di quanto potrebbe apparire, al punto da consentire a ogni partecipanti di presentare credenziali tutt'altro che secondarie. Chiedono formalmente la rivincita al portacolori Aichner Azonto e Kid Tango ovvero i due soggetti battuti, con distacchi piuttosto rotondi, da Ches Demonmirail nelle due precedenti esibizioni. Entrambi guadagnano qualcosa al peso sul rivale - con Azonto da preferire rispetto a Kid Tango - ma non a sufficienza per contendere il ruolo di favorito al betting del rappresentante di casa Aichner. Attenzione, piuttosto, a Natam, centellinato dalla Tania e spesso protagonista in discrete compagnie. Avrebbe potuto tentare, per un piazzamento, la Gran Corsa Siepi di Pisa che ha visto Pope, con cui ha duellato a dicembre, portare a casa l'argento. Potrebbe essere proprio lui l'arma per rovinare il treble al favorito.

Si rivede a Pisa Quinze de la Rose, verosimile battistrada della corsa, reduce da una serie di esibizioni in Francia non proprio da sottovalutare. Il sauro di Zdenek Semenka, lo scorso anno, non riuscì ad andare oltre due terzi posti a San Rossore controvertendo le prestazioni degli anni precedenti che lo avevano visto vincere tre delle quattro prove in steeple sul tracciato. In una di queste due prove, tuttavia, relegò a pesante distacco Azonto, dato che lo renderebbe uno dei più immediati controfavoriti. Da notare come sia Natam che Quinze de la Rose abbiano battuto agevolmente in un recente passato Zio Reginaldo, a sua volta vincitore a Pisa davanti a Kid Tango.

Chiude il campo il grigio Passion d'Ipanemix, caduto sull'arginello all'ultima uscita, a cui va riservato il ruolo di outsider per effetto di prestazioni ancora da registrare. A ogni modo, corsa molto interessante da vedere.

Pronostico: Ches Demonmirail, Natam.

 


NA SCOITEAR
all'ultimo appello per mostrare un valore fin qui nebuloso. 
(Foto Matteo Mancini).

Si prosegue con una maiden o a vendere sui 3500 metri per cavalli di quattro anni. Light French è piaciuto moltissimo al debutto, forte di un parziale finale sui livelli, se non migliore, dei due soggetti che lo hanno preceduto ovvero i primi della categoria (per il circuito italiano) Apex e Sopran Leger. Una prestazione, peraltro esaltata dall'aver battuto Policasta (molto brillante nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa), più che sufficiente a renderlo il favorito di una prova dai valori ancora da accertare.

Contro l'allievo di Raffaele Romano, colori Tanghetti, ci sono infatti ben poche certezze, tanto da rendere il pronostico difficilmente decriptabile. Tre sono i debuttanti, con tre ulteriori soggetti alla seconda o terza esperienza in ostacoli e due estremi outsider (Na Scoitear e Maybach). Impossibile ignorare la coppia di Jiri Charvat, due cavalli di allevamento irlandese dalla genealogia non da ostacolista puro ma comunque con una forte attitudine al mestiere. George of Beaumont, figlio dello stallone national hunt Order of St George (padre di numerosi vincitori di Gruppo in ostacoli) e di una vincitrice francese a sua volta madre di uno stayer vincitore in Listed in Francia, rientra da settembre, quando fu terzo di Apex e Sopran Leger, davanti a Poirot, Australian Boss e Mazinga poi protagonisti a Pisa in categoria secondaria. In quell'occasione non corse da protagonista, finendo lontano rispetto a chi lo precedette, dando tuttavia l'impressione di prendere dimestichezza con la nuova professione poco interessandosi dell'esito della prova. Una performance dunque avvolta da un alone di mistero che ne rende la candidatura alla vittoria tutt'altro che primaria, sebbene abbia già mostrato qualità tali da renderlo un potenziale piazzato. Da evidenziare la scelta di Pavel Tuma di affidarlo a Tereza Polesna, spostando Jan Faltejsek sul non troppo esaltante (al momento) Cheverny. Quest'ultimo è fratellastro dell'interessante Cheminee - vincitrice della Corsa Siepi di Treviso (L) e di altre sette prove in ostacoli tra cui una vittoria ad Auteuil e una a Vichy - oltre che di altri quattro vincitori in ostacoli (tre in Repubblica Ceca e l'altro in Irlanda). Il padre è Dandy Man (non eccelso nella riproduzione di ostacolisti, ma valido in piano e disponibile a 10.000 euro di monta), mentre il nonno materno è il capo razza nel circuito degli ostacolisti anglo-irlandesi King's Theatre. Cheverny è stato battuto a Kolesa da Esther Hill che a Pisa ha subito Poirot e Australian Boss. La madre, sorella piena della vecchia conoscenza italica Absolut Taft (vincitore del Nastro d'Oro di Sicilia, L, pluripiazzato in Listed), ha corso in ostacoli senza piazzarsi dando tuttavia dimostrazione di una certa prolificità nel generare saltatori particolarmente apprezzati in Repubblica ceca.

La carta dice che tra i due di Charvat il migliore dovrebbe essere George of Beaumont, sebbene la monta di Faltejsek spostato su Cheverny faccia sorgere più di un dubbio sull'impressione e renda pertanto ancora più solida la candidatura alla vittoria di Light French (che sembrerebbe essere di altra categoria rispetto a Esther Hill e dunque di Cheverny).

Dietro ai tre diviene impossibile orientarsi. Sea and See, a cui va la prima monta della scuderia Romano, debutta in ostacoli dopo una sfilza di mancati piazzamenti in piano (è ancora maiden). Ha qualità genealogica da vendere, pur se da verificare in ostacoli, tanto da sfoggiare una carta che ne farebbe un probabile top price in un'asta selezionata italiana per yearling. È figlio del campionissimo Sea the Stars (tasso di monta 200.000 euro), fratellastro del caporazza Galileo e assai difficile da vedere rappresentato in Italia, incrociato con una pluripiazzata in Listed in Italia. Sea and See è fratellastro del velocista duplice vincitore di Gruppo 3 (Premio Tudini e Premio Aloisi) e di sette listed The Conqueror, nonché della vincitrice di Gruppo 3 (Premio Cumani) e di due listed Candy Store, quarta nel Lydia Tesio (Gr.1). Tanto di cappello, soprattutto perché si tratta di un prodotto dell'allevamento italiano (Razza del Velino). Raffaele Romano tenta di ricostruirne la carriera in ostacoli, così da riscattare la deludente prima parte di carriera. Gli ingredienti ci sono tutti, ma i motori fin qui sono andati piano.

Yellow Red Dream debutta in ostacoli ed è il primo elemento della stagione pisana a essere presentato dal decano degli allenatori in ostacoli “Master” Franco Contu. Acquistato yearling a Newmarket per 30.000 ghinee, non vanta una linea genealogica degna di particolare nota se non sulla terza madre. In piano, si è dimostrato un soggetto combattivo (1 vittoria in handicap di minima, ma pluripiazzato in handicap superiori) e ha dimostrato di gradire la distanza. Quasi nullo l'apporto in ostacoli del padre Seahenge. Da seguire con interesse e non tagliato fuori da un piazzamento, anche se azzardarlo al gioco è quanto di più ardimentoso ci possa essere in questa compagnia e senza riferimenti sui lavori mattutini.

Piacciono assai meno gli altri, tra i quali il debuttante in ostacoli di Favero Solar Portrait (frequentatore delle classi 5 inglesi, acquistato in autunno a Newmarket per 4000 ghinee), l'ennesimo Zoffany selezionato dallo zar di Sinigo, affidato all'allievo Sassoli alla prima assoluta in carriera. Na Scoitear, al di là di mostrare una discreta morfologia al tondino e più di qualche riottosità, non ha fatto vedere niente di rilevante, correndo in modo anonimo in entrambe le esibizioni fin qui disputate. Non avrà altri appelli, prima di scivolare negli ascendenti. Maybach, il più esperto della compagnia, pare chiamato a confronti proibitivi per la vittoria e difficili anche per un piazzamento. Ultimo cavallo del campo Englishsummerrain, non incisivo nella sua prova di debutto in siepi.

Pronostico: Light French, George of Beaumont, Cheverny.

 

SOPRAN MENEGHINO
top weight nell'ascendente. 
(Foto Matteo Mancini).

Chiusura di programma per gli ostacolisti alle ore 15.45 con un ascendente per gli anziani, sui 3500 metri in siepi, curiosamente tagliato in due e con larga schiera di pesi minimi, a dimostrazione di una qualità media tutt'altro che apicale.

Apre la graduatoria Sopran Meneghino, affidato a Tereza Podraska alla prima assoluta a Pisa. Cinque anni molto regolare e abituato a vincere in categoria di minima, non ha molte linee con i più anziani. Sulle prestazioni fin qui mostrate è sulla linea, se non meglio, di Black Star (vincitore un paio di settimane fa contro i rivali che seguono nella perizia). Concederà tre chili a Normandy de la Vega che, sulla prestazione offerta un paio di settimane fa, è il soggetto più garantito del lotto, forte della monta di Lenka Neprasova che gli permette di beneficiare di alcuni chili di discarico. Eleggiamo pertanto il portacolori di Elia Tanghetti a nostro favorito su Sopran Meneghino. Crebillon, War Brave, Black Watch e Firion sembrano tagliati fuori dall'ultima prestazione rispetto a Normandy de la Vega. Crebillon ha corso in forte progresso, ma le sei lunghezze e mezzo subite da Normandy de la Vega sembrano uno scoglio difficile da superare per ribaltare la prestazione. Più dura per gli altri tre sopramenzionati. Meglio allora orientarsi, come terzo favorito, sulla grigia Surabaya, fin troppo ben trattata dal periziatore che sembra non aver ponderato l'ultima prestazione della cavalla. L'allieva di Zdenek Semenka, peraltro affidata a un volpone come Jan Faltejsek, ha corso molto bene in categoria superiore finendo non lontana da Dirham Emirati e Machinos con peso pressoché paritetico, mentre qua riceverà otto chili da Sopran Meneghino e cinque da Normandy de la Vega (soggetti sulla carta di qualità inferiore ai due avversari affrontati da Surabaya nel confronto in condizionata). Depone a sfavore della cavalla l'astinenza dalla vittoria: non vince da tre anni (in piano) e non ha mai vinto in ostacoli, Subiamo Mumtaz che in ostacoli non si vede su performance valide dal 2022.

Pronostico: Normandy de la Vega, Sopran Meneghino, Surabaya.


Nel Palmerio Agus, maiden sui 1200 metri piace Cheeky Blimey, colori storici di una coppia di saltatori che chiuse con primo e un secondo posto, voi penserete nella Gran Corsa Siepi di Merano e invece io vi dico in una debuttanti in siepi a Pisa con vittoria per un Sadler's Wells (quando a Pisa appaiono i prodotti dei grandi stalloni, c'è poco da fare per la concorrenza) dal muso similar Cheeky Blimey. La femmina, qua, dovrebbe beneficiare dell'accorciamento della distanza. Soggetto su linee importanti ai margini della main category, dovrà battere Scalea. Pronti a inserirsi Naditza e Anonymous Guest.

 

CHEEKY BLIMEY
un soggetto incapace di vincere?
vedremo.... 
(Foto Matteo Mancini).

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