LIGHT FRENCH VERSO IL CRITERIUM D'INVERNO: BATTUTI GEORGE OF BEAUMONT E SEA AND SEE. NATAM LA MINA CHE FA SALTARE IL TREBLE DI CHES DEMONMIRAIL. BERKSHIRE PHOENIX IL CANDIDATO NASCOSTO ALLA VITTORIA NELL'ASCENDENTE.
Servizio di
Matteo Mancini
Giovedì 1 febbraio
(Tempo coperto, terreno leggermente pesante).
Il penultimo appuntamento per gli ostacolisti in quel di Pisa si chiudeva all'insegna della tristezza. Nella quarta corsa, sul secondo elemento della diagonale discendente, restava riverso a terra il cinque anni di Paolo Favero War Brave. Per il cinque anni risultava fatale la caduta col peso dell'intero corpo completamente scaricato sul collo. Il cavallo restava infatti immobile a terra senza dare alcun segno di vita, dando l'impressione di essere morto sul colpo. Probabile commozione cranica per l'interprete Dominik Pastuszka che rimaneva sul prato, facendo ritardare il programma di una ventina di minuti al fine di consentire ai sanitari di operare tutte le procedure in vista del ricovero presso l'ospedale cittadino.
Davvero un brutto epilogo solo in minima parte mitigato dalla vittoria di Berkshire Phoenix, il cavallo che avevamo volontariamente nascosto in sede di presentazione andando a caccia di finali quantomai a sorpresa. Il figlio di Bungleinthejungle regalava a Paolo Favero la quarta vittoria stagionale in classifica allenatori, confermandolo in seconda posizione a una sola lunghezza da Josef Vana jr che restava al palo nel corso della giornata (era da tempi che non si vedeva Paolo Favero veleggiare su tali coordinate).
Da segnalare l'effetto numero 4, con tutti i vincitori di giornata a portare sulla sella questo numero peraltro ricordato anche dalla foto di copertina di questo blog.
Il programma si apriva con la condizionata in steeple in memoria di Armando Carangio. 3500 metri nel segno del duello, tutto in famiglia, tra il favorito fin troppo netto (1,32 a 1) Ches Demonmirail e l'attesissimo Natam a quota fin troppo ghiotta (9 a 1). Il portacolori della Tania assolveva alla perfezione al ruolo di mina vagante sapientemente innescata da Jan Kratochvil (doppio per la seconda monta di casa Vana). Dopo aver seguito le iniziali schermaglie di Quinze de la Rose (curiosamente contro favorito del campo), i due allievi dei Vana rompevano gli indugi a traguardo molto lontano. Ches Demonmirail infilava il battistrada all'arginello, subito seguito da Natam che costringeva il sauro in corsia esterna a rimodulare la prova con uno schema di gara non gradito e per questo indisponente. Più indietro, Passion d'Ipanemix faticava a superare l'arginello facendo poi peggio sul secondo passaggio sulla siepe mobile. Kid Tango e Azonto restavano in attesa degli eventi fino all'attacco dell'ultimo giro. Ches Demonmirail cadenzava a piacere con Joe Bartos a interpretarne le energie. Natam correva costantemente sulle orme del favorito mentre, sul calo di Quinze de la Rose e di Passion d'Ipanemix già fuori dai giochi all'imbocco della dirittura opposta quella di arrivo, provavano a emergere Kid Tango e Azonto. Sull'oxer pisano cadeva Azonto, a causa di una pessima ricezione che lo vedeva piegarsi sui posteriori così da squilibrare Gabriele Agus.
Ches Demonimirail, in lunga progressione, dopo aver piegato le resistenze di Kid Tango che Lenka Neprasova moderava per blindare la terza posizione da un eventuale ritorno di Quinze de la Rose, tentava di scrollarsi di dosso anche Natam.
La retta di arrivo tuttavia andava in archivio dopo uno strenuo duello tra Ches Demonmirail, ancora vitale, e un arrembante Natam. Il portacolori Tania provava il sorpasso dapprima all'interno e poi, per la chiusura di Ches Demonmirail che le giocava tutte per respingerlo, spostando sull'esterno. Sportellate nel vero senso della parola tra i due che entravano anche in contatto. L'aggressione di Natam, la risposta di Ches Demonmirail. Fotografia stretta, col tempo di galoppo a favore della sorpresa Natam. Kid Tango, terzo, chiudeva quantificato come “lontano” con dieci di margine su un Quinze de la Rose non al meglio. Pessimo Passion d'Ipanemix, letteralmente disperso con i colori un tempo apicali di Christian Troger.
Al tondino la gioia di Mario Montanari nell'ascoltare il verdetto dei giudici di gara. Braccia alzate in segno di giubilo, tra pacche e strette di mano in ossequio a uno spirito di sportività tra gli addetti dell'entourage Vana.
Successo meritato per Natam, che era piaciuto a dicembre, quando era stato secondo di Pope. Soggetto frenato dagli acciacchi, ma con qualità evidenziate più volte in pista. Terza vittoria negli ultimi quattro ingaggi. Nono successo in carriera in ostacoli (il secondo in steeple), in un'avventura iniziata nell'estate del 2020 dopo un avvio in piano (quindici corse da maiden) regredito di qualità col passaggio dai due ai tre anni. Specialista del pesante, vanta nel curriculum un terzo posto nel Giulio Caccia (L) in siepi ottenuto nell'aprile del 2022 a Milano alle spalle di Ivo e Passion Return. La sensazione è che si tratti di un soggetto che ha colto meno di quanto avrebbe meritato. E' giunto a otto anni grazie alle oculate scelte del trainer Josef Vana sr che lo ha, in qualche modo, protetto, facendolo spesso correre sotto categoria, ivi compreso in numerose incursioni a vendere, dove il soggetto ha sovente debordato relegando a pesanti distacchi gli avversari.
Allevato dalla Aldo & Carlo Borsani snc, vanta tre linee materne tutte italiane avviate da una fattrice importata dalla Azienda Agricola S.Uberto. Outcrossing figlio di So You Think (padre tra gli altri della valida crosser Santa Klara), tra i migliori prosecutori da High Chaparral, e Salar Art. Quest'ultima, generata da una vincitrice in categoria Listed (Premio Eupili), è stata una vincitrice, anch'essa specializzata sui terreni faticosi, in Handicap Principale sui 1600 metri a Varese, terza classificata nel Coolmore (L) a Milano e quarta nel Campobello (L). Buona qualità genealogica, con un'attitudine al salto evidenziata da No Profit, sorellastra di Natam generata da Nathaniel e vincitrice di sei corse in ostacoli, tra cui l'acuto nell'Ettore Tagliabue (Gr.3) a Merano, seconda nel Criterium d'Autunno (Gr.1) a Merano e nel Criterium di Primavera (Gr.2) a Merano, quarta nella Criterium d'Inverno (Gr.2) a Pisa e nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L). Tra i prodotti della terza madre emerge inoltre il grigio Salar Fircroft, 61 corse in ostacoli, da quattro a nove anni, vincitore di 8 corse tra siepi, steeple e cross, tra cui lo Steeple Chase di Treviso (L), secondo nella Corsa Siepi dei 4 Anni (Gr.2) a Merano, terzo nella Corsa Siepi di Treviso (L) e nella Corsa Siepi di Grosseto (L), quarto nella Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) a Merano, nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) e nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3).
Il programma proseguiva con la prova garibaldina del candidato non proprio nascosto alla vittoria nel Premio Feltre, maiden per quattro anni sui 3500 metri in siepi. Light French, piaciuto al debutto per effetto di un parziale finale molto convincente, conquistava il ruolo di contro favorito della coppia presentata da Jiri Charvat e Pavel Tuma composta da Cheverny e George of Beaumont. 3 a 1 scarso la quota per il portacolori di casa Tanghetti che faceva valere la propria forza, prendendo presto l'iniziativa della corsa.
La prima parte di gara vedevano Na Scoitear e Lenka Neprasova prendere il comando. Light French e George of Beaumont, in schiena al leader, guidavano il resto del drappello chiuso da Solar Portrait e dall'allievo Aleph Sassoli (esordio guardingo), mentre in pancia al gruppo si collocava l'atteso debuttante, da Sea the Stars, Sea and See molto ben chiacchierato alla vigilia.
Tereza Polesna e George of Beaumont rilevavano il battistrada sulla piegata di fondo a mano contraria. Na Scoitear, molto più tranquillo al tondino, si adeguava secondo, pedinato da Light French. In quota l'estremissimo outsider Englishsummerrain e Sea and See, a precedere Maybach, Cheverny e Solar Portrait. Così al secondo salto della diagonale discendente, dove emergeva prepotente Light French. Jan Kratochvil operava una pericolosa e frettolosa soluzione di forza, dando una decisa accelerazione al passaggio davanti alle tribune. Pagavano subito l'azione il deludente Cheverny, fermato di lì a poco da Jan Faltejsek, e il remissivo Solar Portrait che scodellava a terra Sassoli sulla prima siepe della retta di fronte.
A metà dirittura opposta, Sea and See portava pressione al compagno di allenamento Light French, su cui gravitava ancora Na Scoitear, per vie interne George of Beaumont e un sorprendente Maybach, mentre iniziava a flettere Englishsummerrain.
Light French respingeva gli attaccanti all'inizio della piegata finale, inseguito da Na Scoitear evidentemente rigenerato dalla mano di Lenka Neprasova. Per le vie più brevi George of Beaumont. Inizialmente respinto Sea and See, quindi Maybach. Crollato Englishsummerrain.
Light French entrava al comando in retta, braccato da Na Scoitear e all'esterno da Sea and See, mentre faticava Tereza Polesna a riorganizzare George of Beaumont.
Light French allungava dai più immediati avversari con George of Beaumont, dal passo non secondario nei tratti piani, che piombava sugli avversari e chiudeva agevole secondo. Na Scoitear, apparso su altra linea, perdeva il terzo posto nei pressi del palo pizzicato da Sea and See. Poi Maybach.
Per effetto di tali risultati, Light French staccava il biglietto per il Criterium d'Inverno, un prospetto non originariamente plasmato per la carriera in ostacoli ma ben modellato da Raffaele Romano e con qualità genealogica sulla linea materna di primario livello come testimonia il nonno Sea the Stars.
Ex portacolori di Aldo e Carlo Borsani, allevatori di Natam e proprietari di Sea and See, Light French si presentava alla futura carriera da ostacolista con dieci corse in piano dove, curiosamente (visti i natali), si era disimpegnato meglio sulla breve distanza. Dopo due mancati piazzamenti, illudeva la proprietà con un secondo posto in condizionata a Pisa, battuto nei pressi del palo dal treno di Charvat Macallan (quinto nel Derby Slovacco) sui 1500 metri. Terzo ancora a Pisa, in maiden, sui 1200 metri, mostrava di gradire la velocità pura confermandosi al marcatore in due maiden in pista dritta a Roma e a Milano rispettivamente sui 1200 e i 1000 metri. Un altro quarto posto a settembre in handicap a Firenze sui 1500 metri, intervallato da due mancati piazzamenti uno dei quali in un confuso tentativo di approcciare la lunga distanza (1900 metri), ne chiudeva la carriera in piano. Si materializzava infatti il passaggio da Endo Botti a Raffaele Romano per la carriera in ostacoli sotto i colori di Elia Tanghetti.
Light French è l'unico prodotto di una cavalla prematuramente scomparsa allevata da Stefano Luciani e generata da Sea the Stars, sorellastra di uno dei migliori stayer italiani: Duca di Mantova, duplice vincitore nel Roma Vecchia (L) e nel Premio Unire (L) a Napoli, secondo e terzo nel Jockey Club (Gr.1) a Milano, secondo nel St. Leger (Gr.3) a Milano e nella Coppa d'Oro (L) a Milano, terzo nel Roma Vecchia (L), quarto nel Gran Premio di Milano (Gr.1) e nel Federico Tesio (Gr.2).
La stamina dunque da parte materna miscelata in parte dall'attitudine al miglio del padre French Navy. Ex Godolphin vincitore di quattro prove di Gruppo 3 in Inghilterra senza mai riuscire a piazzarsi in categoria superiore. Modesto in razza, in cinque anni di monte non si è schiodato dal tasso di 4.000 euro, generando un solo vincitore di prove di Gruppo in piano: Layfayette, vincitore di un Gruppo 2 e di due Gruppo 3 in Irlanda sui 2000 metri. Si segnala poi Opasan, vincitore del Derby Ceko e del Derby Ungherese nonché in categoria Listed in Francia.
In Italia, il miglior prodotto di French Navy è stato Lacrima d'Amore, 4 vittorie (1500-1600) con scalata dalle vendere alle condizionate fino all'acuto nel Premio La Novella (HpP) a Varese, seconda nel Cumani (L) a Milano. Tra gli altri si ricordano i combattivi Action Painting, vincitore di cinque corse (1600-1800 m.) tra handicap di minima e vendere, e Papaveri Rossi, 3 vittorie (2000-2250 m.) in handicap da 5.525 euro al primo quale apice.
Light French è
il settimo vincitore in ostacoli (cinque dei quali tra Irlanda e
Inghilterra, uno in Francia) generato dallo stallone su poco meno di
una ventina di soggetti scesi in pista, tra cui Marine
Nationale, imbattuto in ostacoli
e unico pattern performer,
con successi nel Novices Hurdle
(Gr.1) a Cheltenham e nel Novice Hurdle
(Gr.1) a Fairyhouse. Uno stallone, probabilmente, che avrebbe meritato maggiore attenzione in ostacoli.
La chiusura in ostacoli, nell'ascendente per anziani, sorrideva al cavallo nascosto Berkshire Phoenix, alla seconda dopo il rientro in steeple a quasi un anno di distanza dalla precedente corsa. Berkshire Phoenix veniva collocato sui primi da Ondrej Velek, dapprima in schiena a Mumtaaz, quindi di Crebillon che assumeva la testa sul finire della prima diagonale subito rilevato da Normandy de la Vega. Lenka Neprasova, forse, sbagliava qualcosa nel cadenzare i parziali del figlio di Lope de Vega della scuderia Tanghetti. Sul finire della diagonale discendente, si affacciava sui primi la grigia Surabaya, fin troppo ben trattata dal periziatore, che sfilava Berkshire Phoenix, scalato in quarta dietro anche a Crebillon. A centro gruppo, intanto, War Brave prendeva in pieno la siepe e cadeva rovinosamente a terra senza più dare segni di vita.
Velek confezionava parte della vittoria a metà della dirittura opposta, rubando la corsia interna a Normandy de la Vega e agendo in anticipo su Surabaya. I tre allungavano, in vista dell'ultima siepe, da Crebillon e dal calante Firion. Bershire Phoenix respingeva i tentativi di Jan Faltejsek e della maiden Surabaya per ottenere il terzo successo in carriera, il secondo a Pisa. Normandy de la Vega, in evidente regresso e forse troppo spremuto, alzava bandiera bianca e lasciava la terza moneta al combattivo Crebillon in vista del palo. Non troppo distante, chiudeva quinto Black Watch, montato al risparmio più assoluto dall'allievo Sassoli, bravo a chiudere nel marcatore dopo una caduta. Malissimo Sopran Meneghino e Tereza Podraska (in sella sua una voluminosa comodona), praticamente mai in corsa e su una prestazione irriconoscibile del cavallo, addirittura in difficoltà a seguire Firion (dimenticato dai commissari al tondino, per la cronaca, prima dell'ingresso in pista tanto da rendere necessaria la riapertura dei cancelli). Mumtaaz, quasi in terra sulla dirittura opposta, veniva fermato e ricondotto a mano al tondino, verosimilmente risentito.
Soggetto con punte di qualità apparse a intervalli intermittenti, Berkshire Phoenix è alla terza stagione con Paolo Favero che lo fece debuttare in ostacoli a tre anni. Terzo nel Berlingieri (Gr.2) a sei lunghezze scarse da Pope e nel Premio dei Giovani (L) nel 2022, chiuse altresì terzo nel Neni da Zara (Gr.3) a Pisa la passata stagione, a una lunghezza e mezzo dal valido Sopran Mistery (che a settembre avrebbe vinto il Gruppo 2 dei quattro anni a Merano) dopo una lunga risalita di categoria, passando per le maiden o vendere (secondo della rivelazione Lady in the Lake) e gli ascendenti.
Figlio del velocista puro Bungle Inthejungle (attuale tasso di monta a 7.500 euro), riproduttore da Exceed and Excel con quattro soli vincitori in prove di Gruppo, di cui uno in Gruppo 1 nonché un prosecutore della linea chiamato al severo compito di inseminatore (per gli amanti di boxe, Rumble Inthejungle). Si contano inoltre sei ulteriori vincitori in Listed, tra cui Supereroe, vincitore del Rumon (L) a Roma, Il Sindacalista, vincitore del Tudini (L) a Roma, e Sopran Artemide, vincitrice nel Crespi (L).
Bungle Inthejungle è totalmente escluso dal ramo ostacoli (nessun vincitore oltre l'allievo di Favero), tanto che Berkshire Phoenix è il suo miglior prodotto in tali discipline.
Sulla linea femminile appare una semi-inedita da Sir Percy, sorellastra dello stallone pluri-vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 dai 1.400 ai 2.100 m (2.000 euro a monta) Sri Putra e soprattutto di un vincitore di Gruppo 3 a Fairyhouse (Irlanda) in hurdle di nome Duty (da rilevare tuttavia che l'attitudine al salto è più ascrivibile al padre Rainbow Quest totalmente avulso dal cavallo qui oggetto di esame). Ottima la terza linea materna dove si trovano quattro vincitrici classiche, alcune delle quali capaci di generare campioncini in siepi.
Quanto basta per spingere Paolo Favero a sborsare 6.000 ghinee nel febbraio del 2022 alle aste di Newmarket, così da rilevare le prestazioni di Berkshire Phoenix, dopo dieci corse da maiden in piano, con un solo piazzamento in classe 6 sui 1.400 metri di Kempton, fondo all weather.
Un
ricordo dovuto, come per tutti i soggetti che hanno perso la vita (specie se in pista) e,
a loro modo inconsapevolmente, hanno regalato speranze a chi li ha
preparati, un momento di gioia a chi li ha giocati e un periodo di divertimento a chi li ha
seguiti, va tributato a War
Brave.
Soggetto dalla morfologia compatta e slanciata, testa e incollatura
fine da velocista provetto quale era. È stato tra i soggetti più
impiegati nel 2023 in ostacoli in Italia. Tredici gettoni, tanti
quanti quelli di Moved
(anche
lui scomparso dopo lunga carriera, spesso in pista anche a Pisa dove appariva al tondino con un passo inconfondibile da equino circense),
il
crosser Fly
Filo Fly ed
El
Bulli.
Considerando anche le prestazioni di gennaio e febbraio 2024, War Brave è
stato il più schierato in assoluto con quindici corse in tredici
mesi circa. Tanto, tantissimo per un saltatore. È stato il secondo cavallo allenato
da Paolo Favero ad aver riportato i maggiori introiti nel 2023:
17.000 euro conquistati, meglio di lui è riuscito a fare solo il tre
anni Last
Stand.
Acquistato per appena 2.500 ghinee a Newmarket nella primavera del
2022, dopo aver corso per 9 volte in Inghilterra, dai due a tre anni,
senza mai vincere. Interessante il terzo posto (a 50 a 1 al
betting) in classe 2, alla seconda uscita, in quel di Chester, a
trequarti di lunghezza da un futuro vincitore in Listed in Inghilterra (I'm
a Gambler).
Una prestazione non più ripetuta, nonostante la discesa fino alle
classi 6, dove chiuse quarto a Wolverhampton e, a tre anni, terzo a
Kempton. Poco, per quanto aveva lasciato intravedere ai debutti. Favero lo
prepara alla nuova carriera, misurandolo nelle piane italiane.
Colleziona due quarti posti in maiden a Merano, dove chiude a due
lunghezze scarse da Fulsome.
In siepi appare inizialmente brillante, riportando tre secondi posti
consecutivi in maiden per arrivare alla prima vittoria in carriera a
reclamare a Treviso, dove batte di una lunghezza e mezzo Berkshire
Phoenix. Chiude
la stagione a Pisa, debuttando in steeple nella Prova
d'Assaggio, dove
non compie gli attesi miglioramenti. È quarto, lontanissimo, tanto da accantonare gli ostacoli alti. Il
passaggio ai quattro anni porta a una regressione di valore del
cavallo che, tuttavia, lotta con i denti e macina piazzamenti, tra il
terzo e il quinto posto, soprattutto in ascendente. Torna ad avere un
po' di forma a fine agosto. Secondo di Natam
(a undici lunghezze) a vendere, davanti a Notti
Magiche.
Una prestazione che lo lancia verso la successiva vittoria, la
seconda in carriera, quando vince a sorpresa in condizionata a
Merano, davanti alla promessa (non mantenuta) Mangiapeccati,
garantendo a Favero 6.800 euro (la somma più alta ottenuta in una corsa). Lo stato di forma lo porta
addirittura a strappare un quarto posto nella Corsa
Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.1)
dove tuttavia finisce a dieci lunghezze dal terzo posto. È il canto
del cigno della carriera. Ultimo nella Corsa
Siepi di Treviso (L),
non va oltre a due quarti posti in ascendente nelle successive quattro
corse a Pisa, dove perde la vita il 1 febbraio 2024. 31 corse in carriera, 2 vittorie ottenute in ostacoli, 9 piazzamenti tra secondi e terzi posti per 35.000 euro scarsi di vincite.
Da notare la totale inadeguatezza del padre Due Diligence a generare saltatori. Velocista vincitore in Listed in Irlanda, secondo nel Diamond Jubilee Stakes (Gr.1) ad Ascot. In quattro anni (utili) di monte, sono scesi in pista solo cinque saltatori (due in Inghilterra, uno in Francia e uno in Repubblica Ceca) generati da questo stallone, di cui War Brave è l'unico vincitore.
Anche in piano non ha regalato grandi emozioni. Due velocisti vincitori di Gruppo 3 in Inghilterra, oltre a Folgaria della scuderia Sagam, apice della produzione e ancora imbattuta in cinque uscite (1100-1600 m.), quattro delle quali in pattern race, con vittorie nel Dormello (Gr.2) a Milano, Primi Passi (Gr.3) a Milano, Crespi (L) a Milano e (L) a Milano e Perrone (L) a Roma.
Assenza di attitudine anche sulla linea femminile, dove si trova qualcosa di interessante sulla seconda linea materna (allevamenti Aga Khan), con una vincitrice di Listed e un terzo piazzato in Gruppo 1 a Epsom, oltre due soggetti provati senza successo in ostacoli.
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