martedì 17 dicembre 2024

Presentazione corse, terza riunione, San Rossore.

 

 TICKET PER LA GRAN CORSA SIEPI DI PISA DA STACCARE NEL PREMIO TILBORG. SANGHO DU MATHAN PROVA IL SALTO DI CATEGORIA CONTRO RAMUNTCHO E MACHINOS. DOM APPROACH E SGHEMBO SI CONTENDONO L'ASCENDENTE PER TRE ANNI.

POPE riparte da dove aveva terminato
(Foto Matteo Mancini).

Commento Matteo Mancini

Ultima riunione datata 2024, la terza per la nuova stagione ostacolistica al San Rossore. Canoniche tre prove con qualità in pista e diversi vincitori classici a presentare le loro candidature per i gran premi di gennaio e febbraio.

Si parte con il discendente in steeple, sui 3.500 metri. Sangho du Mathan alza l'asticella senza turni di riposo e prova a scalare la categoria. La scelta non è poi così improba, vista la facilità con cui ha vinto in ascendente. Lo imita nella risalita Sword Beach, terzo, da protagonista, una settimana fa a distacco dal vincitore Sangho du Mathan. Impegno difficile, ma forma certificata. Da battere ci sarà comunque Ramuntcho, rientrato piuttosto bene sulla pista e in passato dominatore della categoria novizi sull'anello pisano con acuto nel Neni da Zara (Gr.3). Incomprensibile, ancora una volta, il periziatore che conferisce peso di minima al cinque anni, 63 chili, nonostante il secondo posto in condizionata il primo di dicembre in schiena alla chiacchierata Runa ben avanti a Machinos e Surabaya. Una valutazione, quest'ultima, che porta in sella al figlio di Kap Rock Kratochvil in luogo del più pesante Bartos. Due chili in più vengono rifilati a un Machinos atteso in grande progresso, ma sulla carta in ritardo sul sauro di Aichner. Prova la nuova disciplina Aslano, valido routiner di casa Aichner dalla mole imponente (e dai piazzamenti importanti a inizio carriera) che beneficia dell'interpretazione di Bartos e del probabile appoggio degli scommettitori (il cavallo base resta comunque Ramuntcho). Sulla carta non ha la classe né di Ramuntcho, né dell'”incerottato” Machinos o del redivivo Sangho du Mathan; Aslano è già stato battuto in modo netto – sebbene con un rapporto al peso più sfavorevole rispetto a quello di giovedì – da Assassin che ritorna a Pisa con prestazioni altalenanti e col ruolo di mera sorpresa.

Corsa interessante, con qualità in pista. La base è Ramuntcho che anteponiamo alla forma di Sangho du Mathan e alla qualità minata dagli infortuni di Machinos.


Pronostico Mancho: Ramuntcho, Sangho du Mathan.

 

RAMUNTCHO cerca la vittoria, 
dopo il buon rientro del primo dicembre
(Foto: Matteo Mancini).

Si prosegue con l'ascendente in siepi per cavalli di tre anni sui 3.200 metri. Prova di minima con sei dichiarati partenti. Anche qua follia del periziatore – la pista ci darà torto – con 63 chili concessi a un Dom Approach autore di prova importante il primo dicembre, quando si è “limitato” a fare la retta di arrivo impattando su un candidato di Charvat che probabilmente ritroveremo nei main event. Favorito netto, dunque, con ancora una volta Jan Kratochvil premiato dal peso e quindi in cabina di regia al posto di Bartos. Cala di categoria Sghembo, su una linea ottima a giugno quando terminò a due lunghezze abbondanti da Mr Mistoffelees poi mattatore della categoria. Prestazione quest'ultima che dovrebbe, già da sola, valergli una perizia di 69 chili (il periziatore però è in vena di regali). Soggetto falloso e non troppo affidabile che in questa categoria dovrebbe comunque far valere le sue ragioni. Sarà probabilmente il favorito al betting. Peso irragionevole per Yeomanry, ultimo a Treviso nella medesima categoria e contro medesimi soggetti senza, di fatto, vedere calare il peso. Soggetto estremamente discontinuo, ha fatto vedere poco e a intermittenza con due sole prestazioni valide su otto corse disputate (sovente senza ultimare il percorso). Difficile che possa fare la voce grossa, peraltro concedendo dai sette ai quattro chili a soggetti dimostratesi in forma. Ha, come minimo, quattro chili di penalizzazione (il campo, anche qua, ci darà torto).

Dea Tango è piaciuta a Treviso dove ha relegato in posizione di rincalzo Excellent Drago e soprattutto Dea Daryl e Linguan River, che qua sembrano abbondantemente chiusi dal pronostico. La femmina di Vulkan, ex Tanghetti, ha chance di piazzamento, ma non è trattata bene al peso specie nel rapporto con i due della famiglia Vana.

Dea Daryl e Linguan River sono gli estremi outsider essendo apparsi, sin qui, decisamente mediocri.


Pronostico Mancho: Dom Approach, Sghembo.

 

LE PETIT NICE
fu secondo di Mauricius nella
Gran Corsa Siepi Nazionale del 2023.
(Foto Matteo Mancini).

Chiusura con una valida condizionata per soggetti di cinque anni e oltre sui 3.500 metri in siepi che vale il ticket per la Gran Corsa Siepi di Pisa. Presenti diversi vincitori classici, alcuni dei quali al rientro e altri reduci da battute di arresto durature causa infortuni o scelte impegnative in terra d'oltralpe. Almeno quattro grandi cavalli per la categoria, più due soggetti da verificare rappresentanti dei colori Charvat.

Pronostico non semplice per effetto di uno stato di forma generalizzato che potremmo definire nebuloso. La classe dell'infinito Zanini, vincitore di Gruppo 1 (uno dei pochi ad aver piegato Mauricius) ormai alla soglia degli undici anni, contro le incertezze di forma dei vincitori classici Pope (eccellente lo scorso anno a Pisa) e Ivo, due soggetti di valore indiscutibile ma di rientro o reduci da campagne francesi controproducenti. Discorso similare per Le Petit Nice, pure lui “incerottato” e rispedito al mittente in Francia dopo aver vinto a Waregem. Lo ricordiamo secondo nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) del 2023, disperso da Mauricius. I tre di cui sopra, a parità di forma, gli sono superiori.

Don't Dream, valido nel 2023 a Merano dove si aggiudicò il Criterium di Primavera (Gr.2) e il Premio dei Giovani (L), è apparso in forma in Cekia, dopo esser rimasto fermo per un anno, in categoria però non trascendentale. Potrebbe avere i numeri per riproporsi in main category. Incuriosisce la scelta di Faltejsek che gli preferisce la semi-debuttante Whirl Wind Girl, una figlia di Toronado (fin qui molto deludente come riproduttore di ostacolisti visti in Italia) che ha vinto al debutto a Slusovice confrontandosi però con poco (secondo, a sei lunghezze, la vecchia conoscenza locale Mascalzone). Potrebbe inserirsi nel marcatore, ma non sembra avere la qualità dei laureati in prove classiche. I colori di Charvat, probabilmente, le faranno avere una quota inferiore a quella che, in realtà, meriterebbe.

Completano il campo lo stayer Action Motion, nuovo portacolori di Favero reduce dalle campagne irlandesi e qua in cerca della qualifica per categorie di spettanza (aria di ascendenti). Ha già corso in siepi in Irlanda con mediocri risultati. Vanta un curriculum di una vittoria, ottenuta in hurdle a Cork due anni fa, cui hanno fatto seguito ventidue uscite in cui non è mai andato oltre il quarto posto. Non entusiasma manco per niente.

Chiude il campo l'estremo outsider Jazzman du Large dell'agente di polizia, campione italiano di concorso completo Fise, Pietro Sandei per la monta di Teresa Polesna. L'ippica è una discplina ben diversa dall'equitazione. Colori ancora a caccia della prima vittoria.

Corsa molto interessante con diverse variabili non ponderabili dai non addetti ai lavori. Andiamo per la classe.


Pronostico Mancho: Zanini, Ivo, Pope.

Nessun commento:

Posta un commento