giovedì 12 dicembre 2024

Responso seconda giornata corse, San Rossore, Pisa.

CHE DEBUTTO PER WHAT ABOUT! IL PRODOTTO DI CASA EFFEVI SI AGGIUDICA LA CONDIZIONATA PER TRE ANNI DAVANTI ALL'INDIAVOLATA CHEEKY BLIMEY E AL FALLOSO SECRET BOSS.

PASSEGGIA SANGHO DU MATHAN NELLA PERIZIATA IN STEEPLE, MENTRE FESCHANDA E RAYDEN DUBAI FANNO UNO-DUE NELLA CONDIZIONATA IN SIEPI.


 SANGHO DU MATHAN
autorevole nello steeple.
(Foto di Matteo Mancini).


Servizio di

Matteo Mancini

Giovedì 12 dicembre

(Tempo soleggiato, terreno buono)


Giornata mite e soleggiata per la seconda riunione della stagione ostacolistica pisana targata 2024-25. Ventiquattro saltatori spalmati su tre prove, nessuno caduto e tutti rientrati apparentemente senza problemi.

Apertura di programma con l'assolo in steeple di Sangho du Mathan. Il sei anni ha fatto valere la qualità mostrata nel 2022 quando, in terra francese, aveva mostrato qualità importanti vincendo in modo ripetitivo in classe 2 a Compiegne fino a ottenere la vittoria nel Prix Gerald de Rochefort (L) ad Auteuil e il terzo posto nella Gran Corsa Siepi di Compiegne (Gr.3). Piazzamenti da assoluto top in Italia dove è stato importato a primavera da Marco Luigi Biffi dopo un secondo posto a Moulins, ottenuto al rientro a 537 giorni dal precedente ingaggio. 16.100 euro spesi per provare a rilanciarlo in main category alle nostre latitudini. Quarto il due di giugno nella Gran Corsa Siepi di Italia (Gr.1) a contatto di soggetti notevoli, non più capace di ripetersi nei successivi ingaggi pur terminando ancora quarto, questa volta da ultimo classificato, nel Memorial Massimo Caimi (Gr.3) e poi rispedito al mittente a vendere dietro due soggetti ammaccati quali Aslano e Domani Risplendi.

Non considerato a dovere dal gioco, come avevamo anticipato, ha confermato le buone impressioni del suo staff. Fin da subito collocato nel vivo della manovra da Gabriele Agus, ha seguito guardingo l'inatteso front runner Sword Beach (33 a 1) per muovere a metà dirittura opposta a quella di arrivo e fare letteralmente il vuoto. È atteso a ulteriore progresso sulla pista e non è da escludere una sua presenza nella Gran Corsa Siepi di Pisa. Vittoria di sette, ma si potrebbe anche dire di quanto vuole, peraltro aiutato dalle scelte di un periziatore che definire poco comprensibili appare tutt'altro che ardito.

Al secondo posto chiudeva una chirurgica Surabaya ben montata da Jan Faltejsek. La femmina lasciava campo d'azione all'ex francese, evidentemente reputato non battibile (nonostante le puntate degli scommettitori orientate su altri), e attendeva la retta per mettere in atto un poderoso allungo finale con cui fulminava negli ultimi metri uno stanco quanto coraggioso Sword Beach. L'allievo di Paolo Favero forniva la sua migliore prestazione italiana. Impiegato forse con troppo ardimento, cercava persino di infastidire Sangho du Mathan vanificando così la piazza d'onore.

Male tutti gli altri.

Black Star, ingiustificatamente finito favorito al gioco (2,31 a 1 con apertura a 1,50 a 1), mostrava i suoi consuetudinari limiti nell'entrare in carburazione. Tenuto addormentato in coda al gruppo da Bartos, il colosso da Kapgarde sudava le proverbiali sette camicie per tentare di emergere da lontano. Quarto senza mai figurare e decisamente monocorde, peraltro penalizzato da una mole non certo adatta per uno schema di gara che preveda lo scatto finale. Planting, viceversa, provava a seguire le mosse di Sangho du Mathan prendendolo da punto di riferimento. Brillante nelle prime fasi della gara, alzava bandiera bianca a trequarti della dirittura opposta a quella di arrivo rendendosi protagonista di una brutta prestazione. Irriconoscibile rispetto al cavallo ammirato in primavera. Altrettanto irriconoscibile Pan de Azucar, annunciato nell'intervista pre-gara di Raffaele Romano in forma e in condizione di giocarsela con Sangho du Mathan. Propositi puntualmente disattesi. Il figlio di Chrchill non è mai stato in gara. Island King, nelle retrovie, desisteva alla distanza.


La Genealogia del vincitore

Profilo da saltatore puro di provenienza francese. La madre, figlia del caporazza tra i riproduttori transalpini in ostacoli Turgeon, è sorellastra di un vincitore classico francese, terzo piazzato nel Grande Steeple Chase di Parigi. Il padre Bathyrhon è un degno rappresentante della famiglia Monsun specialista delle grandi distanze. Dirottato nel circuito national hunt francese, si è classificato negli ultimi tre anni costantemente nella top ten dei riproduttori per introiti in ostacoli in terra francese.

Ottimo profilo, peraltro evidenziato anche dalla sorellastra Amour du Mathan (Saint des Saints), vincitrice di due Listed in steeple ad Auteuil e del Grande Steeple Chase di Compiegne (Gr.2).

Dopo Black Star, era il profilo più importante in ostacoli del campo di gara.

 

 La scatenata CHEEKY BLIMEY
eterna piazzata.
(Foto Matteo Mancini).

La qualità genealogica, sebbene legata alle prove in piano, emergeva anche nel Premio Madey, condizionata in siepi sui 3500 metri per tre anni. Cheeky Blimey, forte dell'esperienza acquisita fin da primavera e del terzo posto nel Criterium d'Autunno (Gr.1) di fine stagione meranese, imprimeva un treno di gara scatenato non appena caduto ill tape. Cercava di adeguarsi Secret Boss dando la sensazione al pubblico di mettere in opera una fuga a due. La soluzione da lontano tuttavia non riusciva a concretizzarsi per effetto del lavoro di tamponamento messo in atto da Hidden Girl, la novità italiana introdotta da Pavel Tuma per i colori di Jiri Charvat, marcata stretta da Ginger and Lemon con a rimorchio il debuttante assoluto What About. Il tema della corsa, sviluppatasi in modo quanto mai tattico, verteva su queste coordinate. Cheeky Blimey senza paura non riusciva a scrollarsi di dosso la compagnia ma, seppur stanca, mostrava ancora argomenti da spendere all'epilogo respingendo tutti e tutto ma non il poderoso allungo della sorpresona What About. Il portacolori della scuderia Pastuszka, moderato da Gaetano Volpe, piazzava un violento allungo finale che gli consentiva, dopo l'ultima siepe, di sbaragliare il qualitativo campo di gara in una volata a cinque. Cheeky Blimey, ancora una volta, rinviava l'appuntamento con la vittoria a data da destinarsi. Secret Boss, estremamente falloso per tutto il tracciato ed evidentemente contrariato dal ritmo scatenato, manteneva il terzo posto salvandosi dal tentativo di rimonta di un Ginger and Lemon non autore degli sperati miglioramenti. Solo quinta la favorita Hidden Girl, 2 contro 1, quasi in terra sull'ultima siepe e per questo penalizzata sul risultato finale.

Non dispiaceva il debuttante in ostacoli Betrayal, sesto con Andrea Lancini in cabina di regia e da rivedere nei prossimi appuntamenti. Un debutto non proprio semplice per il grigio, messo fin da subito sotto pressione dal ritmo feroce.

Male gli altri. Lovely Olivia non entrava mai nel vivo. Your Dream restava per tutta la corsa in coda al gruppo e là rimaneva non ripetendo l'interessante debutto nella disciplina. Mamula gravitava in pancia al gruppo salutando la compagnia all'attacco del giro finale.


La Genealogia del Vincitore

Allevato dagli storici colori di Felice Villa (Effevi), rappresentativi della storia moderna dell'ippica italiana, What About è figlio di una vincitrice del Coolmore (L) sorellastra del saltatore Vinci per Noi e del pluripiazzato in Listed Holy Water. Buoni geni per una carriera in piano a cui, per motivi che non ci è dato sapere, non è stato destinato. Il padre Decorated Knight è un figlio del caporazza Galileo, vincitore in Gruppo 1 e in Gruppo 3 in Irlanda dai 1.800 ai 2.100 metri. Quasi del tutto sconosciuto in ostacoli e poco esaltante in razza dove è precipitato dagli iniziali 15.000 euro di monta agli attuali 3.000. What About è un prodotto del suo terzo anno di monta (all'epoca quotata 9.000 euro). Un solo vincitore di Gruppo (peraltro un Gruppo 3) in tutta la carriera e due piazzati in Listed. Decisamente poco. What About è il suo quinto vincitore in ostacoli. Il migliore, su questo versante, Zain Nights ha riportato 4 vittorie, due delle quali in classe 2 a Cheltenham e ad Haydock.

 

La sorpresa della giornata
WHAT ABOUT
(Foto Matteo Mancini).

Nella corrispettiva prova per anziani tornava a brillare il vessillo di Jiri Charvat, sebbene per il training di Alzbeta Faltejskova in luogo di Pavel Tuma. Feschanda, prodotto dell'allevamento di Charvat, otteneva infatti la prima vittoria in carriera in siepi costruendo il successo con una fuga sulla piegata finale. Jan Faltejsek prendeva in pochi tempi di galoppo tre lunghezze al debuttante in ostacoli Rayden Dubai, sicuramente impiegato con parsimonia dallo staff di Kartus Wieslaw. Ricondotto in scia dell'attaccante da Rostislav Bens, il figlio di Maxios provava a ricucire lo strappo ma subiva la ripartenza della femmina che rifiniva bene la sua prova con tre lunghezze di margine. “Solo” terzo Mythos, al quarto piazzamento in ostacoli, ben davanti a un ciclopico Kenzo du Chenet di rientro da un anno di inattività. Quinta, non distantissima, Movie Night a evidenziare quanto la prestazione della vincitrice non sia proprio un successo da candidatura ai main event.

Interessante, per alcuni parziali a traguardo lontano, il debutto del Favero, colori Stampfl, New Dayrell, poi ultimo sul palo e sparito alla distanza dopo aver fatto la quarta corsia sulla curva della segreteria (perché sprecare così energie?). Non pervenuto l'altro debuttante Advantagemissgraf. Male Cheverny, mai in corsa.


La Genealogia del vincitore

Prodotto di casa Charvat, Feschanda è figlia di una portacolori di scuderia (French Quebec) generata da Excellent Art, terza classificata nel Premio Verziere (Gr.3) a Milano, plurivincitrice in Listed in patria e quarta in Listed anche a Curragh. Sei vittorie dai 1.600 ai 2.200 metri. È sorellastra di una terza classificata in Listed a York. Feschanda è il suo terzo prodotto, dopo i vincitori in ostacoli non trascendentali Faliraki (4 vittorie tra Cekia e Slovacchia), French Chardonnay (6 vittorie tra Cekia e Polonia) e Frehel (1 vittoria a Merano).

Il padre Dariyan è un figlio di Shamardal, prodotto Aga Khan, vincitore in Gruppo 1 e Gruppo 2 in Francia specialista della distanza. Non trascendentale in razza né in piano né in ostacoli. Anche per questo stallone si nota il crollo del tasso di monta dagli iniziali 8.000 euro agli attuali 3.000 al suo ottavo anno di monta. Due soli vincitori classici, uno in Gruppo 3 a Longchamp sui 1.800 metri, l'altra in Listed sempre in Francia. Si contano altresì nove piazzati in pattern, uno in Gruppo 2 in Francia, tre in Gruppo 3 (uno a Delaware Park, negli Stati Uniti, gli altri in Francia) e cinque in Listed (sette in Francia e uno in Germania). I suoi prodotti sono stati impiegati di rado in ostacoli. Feschanda è il suo quinto vincitore in ostacoli (tre vincitori in Francia, 1 in Cekia), disciplina in cui è risultato migliore Intime Wild, secondo in Listed in siepi a Pau.

 

 Prima vittoria in carriera in siepi per
FESCHANDA
(Foto Matteo Mancini). 

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