mercoledì 4 novembre 2015

Responso 41° Giornata di corse, San Siro, Milano.


PAOLO FAVERO RITIRA L'OSCAR E L'ELEGANTONE COLLAR AN TIE COGLIE LA PRIMA VITTORIA IN CARRIERA PER EDWINA ELLIOTT.

La favola Collar an Tie - "Colletto e Cravatta" - soggetto proveniente dalle point to point irlandesi regala la prima vittoria alla signora Elliott, la quarta all'allenatore Alex Taber che poi raddoppia con Morning Star. Resta all'asciutto Favero che perde le sfida del "Pacchiano" a vantaggio del primo successo stagionale di Simone Pugnotti.

A cura di Matteo Mancini.

Scorcio di una POINT TO POINT irlandese.


Resta all'asciutto Paolo Favero per quella che ha tutti i crismi di una giornata da cancellare, quanto meno per l'allenatore di Sinigo, ma anche per Ilenia Nero che manda alle ortiche una vittoria quasi sicura e vede regredire il suo Drounais. Giornata invece da incorniciare per Edwina Elliott che ottiene la prima vittoria in carriera, ma soprattutto per Alex Taber che piazza un'interessante doppietta intervallata dalla prima vittoria stagionale di Simone Pugnotti. 

Partiamo dal premio Miocamen che avevamo anticipato con queste parole: "Cinque soggetti al via, corsa quindi stellare, con tre in giubba fucsia. Ilenia Nero e il poco entusiasmante Colletto e Cravatta tenteranno di opporsi al trio Favero. Affidabilità dalla parte di Monte Pelmo, che pure quando ha incontrato quelli vestiti bene ha subito un pesante distacco (si ricordano le quasi venti lunghezze subite per effetto di Well Dressed)". Alla fine restano in quattro perché Paolo Favero ritira Less Time, figlio di Oscar affidato alle mani del top jockey Josef Bartos e dichiarato partente col numero quattro.
Tutto lascia presagire a una vittoria di Ilenia Nero con Albina anche perché Monte Pelmo sembra in vena di giro di pista per portare a casa qualche manciata di euro e senza sforzi. La portacolori di Christian Ghiotti però, quest'oggi presentata con tosatura fresca con copertina all'inglese, ha un esitazione sull'arginello e scodella in modo goffo a terra Ivan Cherchi. Davanti, intanto, c'è l'estremo outsider Collar an Tie marcato da Cape York, anche quest'oggi in difficoltà su svariati ostacoli e costretto spesso a ricucire il gap tra un salto e un altro. Esce presto di scena Monte Pelmo, irriconoscibile rispetto alle uscite in cross e mai richiamato da Sylvain Mastain. Ale Pollioni davanti sembra controllare bene il più titolato avversario, quando i cavalli saltano il primo siepone della diagonale breve. Raf Romano riporta però sotto Cape York, quest'oggi paraocchiato, ma al bull-finch stacca in modo anomalo e rotola a terra, lasciando campo libero a Collar an Tie che termina in mano il tracciato accompagnato dalla scossa Albina che chiude davanti al portacolori di Edwina Elliott, con Monte Pelmo disperso per la pista in seconda posizione ancora una volta ben lontano dal well dressed di turno. Dalla tribuna la signora Elliott, vedendo il suo Tie e considerando le sue origini, la immaginiamo commentare così: "mmmm fenomenale!" E in effetti la vittoria di Collar an Tie ha del fenomenale, quanto meno dell'inatteso. Sette a uno la quota, ma soprattutto terza corsa in Italia dopo due non piazzamenti con distacchi abissali subiti. Sesta corsa in carriera, acquistato in Irlanda dove correva nelle prove amatoriali che vanno sotto il nome di point to point e dove corrono dilettanti che si sfidano, senza che vi sia alcuna somma di denaro come premio, in piste di campagna. Iscritto il giorno prima del compleanno del sottoscritto in un'asta in Inghilterra, credo ad Ascot, è stato comprato dalla signora Edwina Elliott che ha debuttato quest'anno con Pakamo ed era quest'oggi alla quarta corsa in carriera. Soggetto figlio di Trans Island e di una maiden piazzata una volta in ostacoli all'età di cinque anni, ma soprattutto cavallo allevato appositamente da Raymond McKay per la carriera ostacolista. E' infatti il sesto prodotto di Cara Gail e si caratterizza per essere, grazie a oggi, il quarto soggetto generato dalla fattrice a vincere in ostacoli (gli altri tre sono Gem Mill, Mantell Gail e Lule Kyle). Di spessore anche la seconda e la terza linea materna dove emergono vincitori in serie in ostacoli, anche in corse di Gruppo, tra i quali Enjoy Responsibly, da noi indicato nelle aste di settembre come soggetto da acquistare per il Gran Premio Merano (fu ceduto a 38.000 ghinee) figlio di Spice Patrol ovvero della sorellastra della nonna di Collar an Tie.
E dunque un risvolto imprevedibile nel Miocamen agevolato dalla caduta di Cape York che ha dimostrato ancora una volta dei grossi limiti di adattabilità ai percorsi italiani sebbene si tratti di uno specialista dei chase inglesi (vincitore a marzo a Wetherby). C'è da dire comunque che Collar an Tie ha dato l'idea di aver ancora benzina per controllare il rivale. Irriconoscibile Monte Pelmo, che di fatto si è limitato a un allenamento senza affanni. Caduta troppo presto Albina, che di certo avrebbe lottato la vittoria.

Nelle altre due prove si segnala il doppio di Alex Taber che centra così la quinta vittoria stagionale, la prima per Morning Star che ha così dimostrato di trovarsi a proprio agio sui salti. La tedesca di Josef Aichner (quarto successo per lui) ha vinto il discendente Bullona, 3600 metri in siepi, in bello stile e ben montata da Dirk Fuhrmann (terza vittoria per lui, tutte a Milano). Il tedesco si è fatto portare sotto da Romis all'inseguimento del battistrada e favorito della corsa Arjen. I tre si sono avvantaggiati in modo deciso al termine della diagonale lunga, con Monello rimasto attardato e costretto a inseguire. Primo colpo di scena sulla piegata di fondo con Romis artefice di un inspiegabile crollo di stamina (bizzarra la monta di Mastain).
Sulla penultima siepe la caduta rovinosa di Monello centrato in pieno dal compagno di allenamento Romis, con i due preceduti da un monocorde Indovino sempre nel disperato tentativo di acciuffare i due fuggitivi. Tutto facile per Morning Star nel tratto piano conclusivo su un indomito Indovino, ottimo secondo. Male Arjen, scatenato front runner, crollato alla distanza al punto da perdere anche il terzo posto a beneficio dell'attendista Ernesto. Mai in corsa Drounais. Dunque un'ottima Morning Star, ma soprattutto un deludente Arjen assai lontano dalla miglior forma e sudatissimo fin dal via. Indovino c'era piaciuto al rientro, un po' nascosto, e oggi ha dimostrato di essere in forte ripresa dopo l'infortunio che lo ha tenuto lontano dalle piste per tanto tempo (grande prestazione per lui). Perde la lunga serie positiva di unidici piazzamenti consecutivi Romis, mentre dimostra i propri limiti Drounais ancora una volta pessimo dopo il lampo di qualche settimana fa. Peraltro da sottolineare la duplice caduta di Raf Romano tornato a montare in tre prove per Favero.

Nella siepi per quattro anni, Premio Antares, si confermano i tre cavalli dati come favoriti. Vince per la prima volta nella stagione un allievo di Simone Pugnotti, autore fino a oggi di cinque secondi posti. La corsa ha visto il sudatissimo Carioca Black dettare i tempi di gara fino alla metà della diagonale lunga, quando Pacchianillo, francobollato da Craftmanship con in scia Trafalgar Square, ha preso l'iniziativa imprimendo una secca accelerazione. Soluzione finale giocata dai tre con l'allievo di Pugnotti, Trafalgar Square, a cogliere un varco millimetrico tra i due rivali prima del penultimo salto che i tre hanno saltato allineati. Sull'ultima siepe Trafalgar Square ha acquisito un leggero vantaggio che Pacchianillo ha cercato di recuperare nel tratto piano finale, con i due inseguiti da Craftmanship, ma senza alcun risultato di sorta. I tre hanno finito nell'ordine con Mentore quarto e Third Strike (incapace di resistere all'accelerazione del trio) quinto grazie alla caduta sull'ultima di Carioca Black. Fermato Windfinder prima dell'ultimo salto, ma mai in corsa.  

All'ultima corsa è giunto il nono piazzamento su dieci uscite di Fata Birichina, terza sul palo dietro a Relationship e a Blazing Flag, a dimostrazione di quanto asserito in sede di presentazione. In questa corsa da segnalare il volo finale di Piccolagladiatrice, quarta ma da seguire.






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