BANCOMAT VANA CHIUDE CON UNA DOPPIETTA LA STAGIONE... PER I BRINDISI C'E' GIA CALMA AL BARRE.
La moda, in attesa del nuovo anno, sono i favoriti, in un paradossale testacoda citazionista in ricordo dell'ottocento. A bersaglio tutti i preferiti degli scommettitori e in modo piuttosto netto, al grido, di un simpatico spettatore: E' UNA RAPINA!!!
GIACALMARBAR non delude
e vince, pur se lottando, trasformandosi nel
ventunesimo tre anni vincitore in ostacoli nel 2016.
(Foto Matteo Mancini).
A cura di Matteo Mancini
Cala il sipario sul 2016 e lo fa nel teatro dove tutto era cominciato, in quel di Pisa, nella cornice non del Verdi, ma del verde del Prato degli Escoli, in San Rossore, nell'ottocentesca tenuta reale e poi presidenziale nello scorso secolo in un revival da San Lussorio, vecchio nome della tenuta, e che infatti va in pista nell'ultima prova della stagione dove arriverà la firma del KING con la vittoria di King's Sight... nella corsa tanto attesa dal vocalist Sandro Marannini che attendeva i velocisti.
Tre invece erano le prove in programma. Apertura con l'Armando Carangio, discendente in siepi sui 3.500 metri per tre anni. Tutti ad attendere la prima vittoria in ostacoli di Giacalmarbar, specie dopo il forfait dell'atteso The Plough. Esito della pista piuttosto chiaro e reso ancor più manifesto da Davide Columbu che, all'arrivo, ai microfoni di Enrico Querci si è espresso in questo modo: "Pensavo di vincere più facilmente..." In realtà, gravatissimo al peso con qualcosa come sei chili e mezzo su Bobo Merenda, è risultato vincitore con margine di quattro abbondante proprio sulla femmina di Favero. Dunque vittoria limpidissima per Francesco Contu e la Sc. Milano che chiudono la stagione con cinque successi a testa. Per la Milano una vittoria che la conferma in quinta posizione tra i proprietari.
Corsa mai in discussione, scandita da Winged Dancer, montato da Joe Bartos in sostituzione di Sylvain Mastain, poi caduto sull'ultima siepe quando ormai aveva speso tutto ed era fuori dai giochi. Andatura non troppo veloce, con i quattro raccolti in un fazzoletto sulla piegata finale. Abilissimo Raf Romano su Lost Monarck nel cercare e trovare la via interna in anticipo su Bobo Merenda all'attacco della piegata conclusiva, ma il grigio quest'oggi non è apparso al meglio portando comunque a tredici il numero delle sue apparizioni (un'enormità per un tre anni in siepi). Davide Columbu invece ha cercato di operare in anticipo su tutti per andare via prima dell'ingresso in dirittura scongiurando una pericolosa volatona. Soluzione cercata e voluta con Giacalmarbar che si rende intangibile su un'ottima Bobo Merenda, brillante all'epilogo e, a colpo d'occhio, cresciuta rispetto alla prova di due settimane fa.
Addirittura più netta la vittoria nel Chiodini con lo statuario Roman, soggetto impressionante per la sua altezza al garrese, condotto in debita scia del fratellastro Big Mago a mano contraria al tondino nel senso di avere l'artiere alla sua destra anziché alla consueta sinistra, a passeggiare per la pista. Favorito dal peso, ha poi sfruttato le pessime performance degli attesi rivali e ha vinto in mano a Josef Vana sr. Malissimo, in particolare, il Favero Mishghar, autore di una prova inqualificabile date le precedenti esibizioni col rivale che, quest'oggi, gli ha rifilato oltre venti lunghezze.
Proveniente dagli allevamenti dell'Ecurie Biraben, che rammentiamo per aver dato i natali anche a quel Martalin che rese eccezionale il Nazioni 2015 andando a stampare un portacolori Favero quando ormai eran già state stappate le bottiglie di champagne, Roman ha lasciato quest'oggi molto più tranquille le coronarie del suo allevatore. Ha preso il comando sulla curva di fondo a mano contraria, subentrando a Lord Sholokhov, per poi moderare a piacimento. Caduta di Summer of York, sul primo elemento della diagonale discendente, poi scorrazzato in libertà nella parte interna di percorso, quella dove aveva luogo la gabbia di siepi nel tracciato cross, con ulteriore caduta, senza conseguenze apparenti, da scosso per uno scivolone. Poc'altro da segnalare, se non il tentativo proprio di Mishghar di seguire il battistrada sulla dirittura opposta a quella di arrivo. Dirittura di arrivo con Roman a controllare gli avversari tra cui si segnalava, emergendo dagli abissi grazie a un'ottima scurvata interna, il problematico Achen (40 a 1) autore di ottima prova all'epilogo (ma quanta fatica per Columbu per svegliarlo) su un Big Mago che ha accusato, a nostro avviso, l'eccessivo peso non piazzando il suo consueto allungo finale e subendo, addirittura, Achen che lo ha rimontato e passato nel tratto piano fuggendo all'occhio vigile di Marannini che si è accorto solo nello slow motion di chi avesse colto l'argento. Discreto poi Counterproof che sembra aver risolto, a quanto pare, quei problemi di respirazione a cui aveva fatto cenno nelle scorse settimane Paolo Favero. Solo quinta Scocosita che non riesce a trovare la miglior forma.
Ancora Josef Vana jr nell'ultima prova dell'anno. Vittoria pesante che determina il sorpasso, nella classifica 2016 di riunione, sul connazionale Joe Bartos che perde, così, l'unica classifica che gli mancava per fare bottino pieno (cinque a quattro il confronto), non includiamo nel ragionamento Grosseto (Bartos non è stato disponibile causa infortunio). Clamoroso ex aequo anche tra gli allenatori con Vana Jr che fa sei a sei con Favero. Vince, curiosamente da favorito, Broughton. Soggetto molto ma molto interessante in Inghilterra, che Vana e Aichner (vittoria che gli vale il terzo gradino del podio tra i proprietari, crediamo anche se non abbiam ancora fatto i conti precisi) stan cercando di recuperare e che potrebbero trasformare in vincitore classico. Corsa non facile sulla carta quest'oggi, ma la classe di quelli che avevamo definito di categoria superiore a far vedere le differenze. Bella prova sui primi del rientrante Grand Link, mancato poi solo in dirittura di arrivo (comunque ottimo quarto) dopo aver addirittura assunto il comando delle operazioni subentrando proprio a Broughton. Ritmo presto tale da spaccare in due il gruppo già a metà corsa. Tra i soggetti in difficoltà anche l'attesissimo Billy Silver, già in debito a metà della dirittura opposta, contrariamente al compagno di allenamento Broughton sempre pimpante nelle prime posizioni francobollato dal duo Favero costituito da Shame (come al solito crollato in retta) e Mighty Mambo. E' però quest'ultimo a dare l'illusione di poter risolvere la contesa, persino il suo mentore si alza e si precipita sulla ringhiera per gustarsi l'arrivo proprio quando Mighty Mambo supera Grand Link. Un ostacolo per andare a casa. Grand Link all'interno un po' in debito, a centro pista si ripropone Broughton, più all'esterno Mighty. Tra gli inseguitori prova a emergere il solo Hurricane Mix, cede invece di dentro Shame. Boughton senza troppo spendere affianca Mighty Mambo sull'ultima e lo saluta augurando buon anno a tutta la platea. Lavoro di cesello per Sandro Marannini dalla cabina di regia, tanto che chiudiamo dalla sua viva voce: "Nel finale Broughton... E' un bancomat questo Vana. Lasciatevelo dire". Mighty Mambo non può che adeguarsi secondo, a quattro lunghezze abbondanti. Bene Hurricane terzo, ottimo, dato il rientro, Grand Link quarto. Più indietro, Albina e Opaleo ripetono il duello del cross di due settimane fa con la portacolori Ghiotti che rinviene dalle estreme retrovie e batte di misura il rivale per l'ultimo piazzamento utile a riscuotere qualcosa. Solo settimo Shame, ceduto di schianto proprio nel tratto piano. Malissimo gli altri due ovvero Billy Silver e Zikijpaki.
Nelle piane si registra il tentativo di fare l'ultimo dell'anno di Sandro Marannini che, alla seconda, nel pregara dichiara di subire la scuderia e di tentar così di festeggiare l'ultimo dell'anno. La collega lo rincuora subito, dicendo che qualora dovesse andar male un posto per lui ci sarebbe sempre con lei. "Tanto io sono astemio, eventualmente mi evito il brindisi" scherza lo speaker. E cosa succede? Paradossalmente, dato il periodo da petardi (il TAR ha pure respinto il tentativo in zona RAGGI, a proposito dei Sorrisi di Sole, di evitarli... gli unici che vincon i ricorsi sono quelli che vogliono boicottare i pali, ndr) vincono i Botti... Uno, due come dice Enrico Querci e buona notte suonatori. Vince la scuderia, niente Martini o Asti Cinzano offerto dalla casa per il vocalist. Sorte invece assai più benevola per un arguto spettatore che alla vittoria di Sorriso di Sole, nome da sigla Sampei (lo diciamo per i suonatori), parte in quarta dal bar e grida: "E' una rapina...! E' una rapina!" Manco farlo apposta, evidentemente allarmati dal proclama, scattano subito le sirene dei commissari. Già sentite all'inseguimento di un Maggiolone, tra l'altro. Alla fine però tutto confermato, all'inglese come direbbe il Marannini e anche giustamente dato che non si intravedono possibilità di danneggiamento. Un plauso e un bravo comunque allo scommettitore, questo è l'entusiasmo che ci piace vedere. Protagonisti non sono solo coloro che scendon in pista, ma anche quelli che guardano le corse dal bar.
E poi ecco l'ultima, la prova per velocisti tanto attesa da Marannini, premio intitolato alla Porta del Leone dove in pista c'è anche un soggetto che porta il nome antico di San Rossore, appunto San Lussorio. E' l'ultima corsa dell'anno per gli appassionati pisani e come abbiamo detto e c'è da fare l'ultimo dell'anno. E se c'è chi si è perso con i Botti e chi ha gridato alla rapina (quota di 6 a 1 per Sorriso di Sole), c'è chi all'ultima, nel segno del King, ha fatto 11 e 10 con quote da colpi essendo arrivati primi e secondo gli ultimi due del campo: vincente 26 a 1, accoppiata 647 a 1 e trio 3.600 euro. E col numero 11, ovvero i secondi posti collezionati nella stagione da Ilenia Nero ma anche il numero del vincitore ovvero la misura del re (altrimenti non sarebbe certo stata una tenuta reale, la San Lussorio), le corse al San Rossore vi aspettano l'uno-uno... Permettemi allora di chiudere in omaggio a chi va a festeggiare grazie alla Porta del Leone: "E' UNA RAPINAAAAAAAA!"
Tre invece erano le prove in programma. Apertura con l'Armando Carangio, discendente in siepi sui 3.500 metri per tre anni. Tutti ad attendere la prima vittoria in ostacoli di Giacalmarbar, specie dopo il forfait dell'atteso The Plough. Esito della pista piuttosto chiaro e reso ancor più manifesto da Davide Columbu che, all'arrivo, ai microfoni di Enrico Querci si è espresso in questo modo: "Pensavo di vincere più facilmente..." In realtà, gravatissimo al peso con qualcosa come sei chili e mezzo su Bobo Merenda, è risultato vincitore con margine di quattro abbondante proprio sulla femmina di Favero. Dunque vittoria limpidissima per Francesco Contu e la Sc. Milano che chiudono la stagione con cinque successi a testa. Per la Milano una vittoria che la conferma in quinta posizione tra i proprietari.
Corsa mai in discussione, scandita da Winged Dancer, montato da Joe Bartos in sostituzione di Sylvain Mastain, poi caduto sull'ultima siepe quando ormai aveva speso tutto ed era fuori dai giochi. Andatura non troppo veloce, con i quattro raccolti in un fazzoletto sulla piegata finale. Abilissimo Raf Romano su Lost Monarck nel cercare e trovare la via interna in anticipo su Bobo Merenda all'attacco della piegata conclusiva, ma il grigio quest'oggi non è apparso al meglio portando comunque a tredici il numero delle sue apparizioni (un'enormità per un tre anni in siepi). Davide Columbu invece ha cercato di operare in anticipo su tutti per andare via prima dell'ingresso in dirittura scongiurando una pericolosa volatona. Soluzione cercata e voluta con Giacalmarbar che si rende intangibile su un'ottima Bobo Merenda, brillante all'epilogo e, a colpo d'occhio, cresciuta rispetto alla prova di due settimane fa.
Addirittura più netta la vittoria nel Chiodini con lo statuario Roman, soggetto impressionante per la sua altezza al garrese, condotto in debita scia del fratellastro Big Mago a mano contraria al tondino nel senso di avere l'artiere alla sua destra anziché alla consueta sinistra, a passeggiare per la pista. Favorito dal peso, ha poi sfruttato le pessime performance degli attesi rivali e ha vinto in mano a Josef Vana sr. Malissimo, in particolare, il Favero Mishghar, autore di una prova inqualificabile date le precedenti esibizioni col rivale che, quest'oggi, gli ha rifilato oltre venti lunghezze.
Proveniente dagli allevamenti dell'Ecurie Biraben, che rammentiamo per aver dato i natali anche a quel Martalin che rese eccezionale il Nazioni 2015 andando a stampare un portacolori Favero quando ormai eran già state stappate le bottiglie di champagne, Roman ha lasciato quest'oggi molto più tranquille le coronarie del suo allevatore. Ha preso il comando sulla curva di fondo a mano contraria, subentrando a Lord Sholokhov, per poi moderare a piacimento. Caduta di Summer of York, sul primo elemento della diagonale discendente, poi scorrazzato in libertà nella parte interna di percorso, quella dove aveva luogo la gabbia di siepi nel tracciato cross, con ulteriore caduta, senza conseguenze apparenti, da scosso per uno scivolone. Poc'altro da segnalare, se non il tentativo proprio di Mishghar di seguire il battistrada sulla dirittura opposta a quella di arrivo. Dirittura di arrivo con Roman a controllare gli avversari tra cui si segnalava, emergendo dagli abissi grazie a un'ottima scurvata interna, il problematico Achen (40 a 1) autore di ottima prova all'epilogo (ma quanta fatica per Columbu per svegliarlo) su un Big Mago che ha accusato, a nostro avviso, l'eccessivo peso non piazzando il suo consueto allungo finale e subendo, addirittura, Achen che lo ha rimontato e passato nel tratto piano fuggendo all'occhio vigile di Marannini che si è accorto solo nello slow motion di chi avesse colto l'argento. Discreto poi Counterproof che sembra aver risolto, a quanto pare, quei problemi di respirazione a cui aveva fatto cenno nelle scorse settimane Paolo Favero. Solo quinta Scocosita che non riesce a trovare la miglior forma.
Il sorriso di sole di Vana jr
mentre risponde alla richiesta circa
le possibilità di vincere di BROUGHTON
fattagli da alcuni supporter, in zona bar, in questo modo:
"Chi lo sa?"
Bene dalla prossima volta dato il SOLINAS
sarà chiamato QUIEN SABE?
(Foto Matteo Mancini).
Ancora Josef Vana jr nell'ultima prova dell'anno. Vittoria pesante che determina il sorpasso, nella classifica 2016 di riunione, sul connazionale Joe Bartos che perde, così, l'unica classifica che gli mancava per fare bottino pieno (cinque a quattro il confronto), non includiamo nel ragionamento Grosseto (Bartos non è stato disponibile causa infortunio). Clamoroso ex aequo anche tra gli allenatori con Vana Jr che fa sei a sei con Favero. Vince, curiosamente da favorito, Broughton. Soggetto molto ma molto interessante in Inghilterra, che Vana e Aichner (vittoria che gli vale il terzo gradino del podio tra i proprietari, crediamo anche se non abbiam ancora fatto i conti precisi) stan cercando di recuperare e che potrebbero trasformare in vincitore classico. Corsa non facile sulla carta quest'oggi, ma la classe di quelli che avevamo definito di categoria superiore a far vedere le differenze. Bella prova sui primi del rientrante Grand Link, mancato poi solo in dirittura di arrivo (comunque ottimo quarto) dopo aver addirittura assunto il comando delle operazioni subentrando proprio a Broughton. Ritmo presto tale da spaccare in due il gruppo già a metà corsa. Tra i soggetti in difficoltà anche l'attesissimo Billy Silver, già in debito a metà della dirittura opposta, contrariamente al compagno di allenamento Broughton sempre pimpante nelle prime posizioni francobollato dal duo Favero costituito da Shame (come al solito crollato in retta) e Mighty Mambo. E' però quest'ultimo a dare l'illusione di poter risolvere la contesa, persino il suo mentore si alza e si precipita sulla ringhiera per gustarsi l'arrivo proprio quando Mighty Mambo supera Grand Link. Un ostacolo per andare a casa. Grand Link all'interno un po' in debito, a centro pista si ripropone Broughton, più all'esterno Mighty. Tra gli inseguitori prova a emergere il solo Hurricane Mix, cede invece di dentro Shame. Boughton senza troppo spendere affianca Mighty Mambo sull'ultima e lo saluta augurando buon anno a tutta la platea. Lavoro di cesello per Sandro Marannini dalla cabina di regia, tanto che chiudiamo dalla sua viva voce: "Nel finale Broughton... E' un bancomat questo Vana. Lasciatevelo dire". Mighty Mambo non può che adeguarsi secondo, a quattro lunghezze abbondanti. Bene Hurricane terzo, ottimo, dato il rientro, Grand Link quarto. Più indietro, Albina e Opaleo ripetono il duello del cross di due settimane fa con la portacolori Ghiotti che rinviene dalle estreme retrovie e batte di misura il rivale per l'ultimo piazzamento utile a riscuotere qualcosa. Solo settimo Shame, ceduto di schianto proprio nel tratto piano. Malissimo gli altri due ovvero Billy Silver e Zikijpaki.
Nelle piane si registra il tentativo di fare l'ultimo dell'anno di Sandro Marannini che, alla seconda, nel pregara dichiara di subire la scuderia e di tentar così di festeggiare l'ultimo dell'anno. La collega lo rincuora subito, dicendo che qualora dovesse andar male un posto per lui ci sarebbe sempre con lei. "Tanto io sono astemio, eventualmente mi evito il brindisi" scherza lo speaker. E cosa succede? Paradossalmente, dato il periodo da petardi (il TAR ha pure respinto il tentativo in zona RAGGI, a proposito dei Sorrisi di Sole, di evitarli... gli unici che vincon i ricorsi sono quelli che vogliono boicottare i pali, ndr) vincono i Botti... Uno, due come dice Enrico Querci e buona notte suonatori. Vince la scuderia, niente Martini o Asti Cinzano offerto dalla casa per il vocalist. Sorte invece assai più benevola per un arguto spettatore che alla vittoria di Sorriso di Sole, nome da sigla Sampei (lo diciamo per i suonatori), parte in quarta dal bar e grida: "E' una rapina...! E' una rapina!" Manco farlo apposta, evidentemente allarmati dal proclama, scattano subito le sirene dei commissari. Già sentite all'inseguimento di un Maggiolone, tra l'altro. Alla fine però tutto confermato, all'inglese come direbbe il Marannini e anche giustamente dato che non si intravedono possibilità di danneggiamento. Un plauso e un bravo comunque allo scommettitore, questo è l'entusiasmo che ci piace vedere. Protagonisti non sono solo coloro che scendon in pista, ma anche quelli che guardano le corse dal bar.
E poi ecco l'ultima, la prova per velocisti tanto attesa da Marannini, premio intitolato alla Porta del Leone dove in pista c'è anche un soggetto che porta il nome antico di San Rossore, appunto San Lussorio. E' l'ultima corsa dell'anno per gli appassionati pisani e come abbiamo detto e c'è da fare l'ultimo dell'anno. E se c'è chi si è perso con i Botti e chi ha gridato alla rapina (quota di 6 a 1 per Sorriso di Sole), c'è chi all'ultima, nel segno del King, ha fatto 11 e 10 con quote da colpi essendo arrivati primi e secondo gli ultimi due del campo: vincente 26 a 1, accoppiata 647 a 1 e trio 3.600 euro. E col numero 11, ovvero i secondi posti collezionati nella stagione da Ilenia Nero ma anche il numero del vincitore ovvero la misura del re (altrimenti non sarebbe certo stata una tenuta reale, la San Lussorio), le corse al San Rossore vi aspettano l'uno-uno... Permettemi allora di chiudere in omaggio a chi va a festeggiare grazie alla Porta del Leone: "E' UNA RAPINAAAAAAAA!"
PAOLO FAVERO
in mano
saluta gli appassionati augurando a tutti buon anno.
Eccolo qua con le nuove leve delle qualifiche con una batteria
che ha visto in pista due DORMELLO OLGIATA,
due FAVERO, uno STAMPFL e un
GHIOTTI
(Foto Matteo Mancini).
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