LISEK E KOGLER I NOMI NUOVI DELLA STAGIONE CHE FANNO IL VERSO AL LEADER E AL COLONNELLO SATALIA TRA I VINCITORI DI GIORNATA.
Bel campo partenti per la prima dell'impianto Maia che ha proposto quattro prove in ostacoli del medesimo valore, 4.250 euro al primo, con un totale effettivo di partenti pari all'attuale numero massimo dei concorrenti del Grand National. Prime vittorie in ostacoli per Draco, Florosso, Lindaro e Halling Spectrum.
Il blasone di LINDARO
brilla anche in ostacoli.
(Foto german-racing.com)
A cura di Matteo Mancini.
La tanto attesa stagione altoadesina ha preso le mosse lunedì scorso in quel di Merano. Giornata soleggiata, pubblico probabilmente discreto, grande campo partenti. Dopo sei ritiri, sono stati quaranta i cavalli ammirati in ostacoli, tredici di questi per la prima volta in Italia nel 2016, tra i quali due debuttanti assoluti. Premi tutti di medesimo valore, 4.250 euro il bottino delle quattro prove, tre delle quali in siepi (tre anni, quattro anni e cinque anni e oltre) e una in steeple per anziani.
Grande arrivo nel Naturno, 3.000 siepi per maiden di tre anni, premio dedicato al comune bolzanino ma che a noi piace associare a un cavallo della scuderia Concarena, che ha visto emergere con grande verve finale due AQPS, ovvero mezzosangue, al debutto assoluto e di allevamento francese: il Pegas Draco, fratello pieno di quel Casper che aveva favorevolmente impressionato lo scorso anno proprio sulla pista meranese sfoggiando rush finali pazzeschi, e il ceko di allenamento Deauveline della Statek Chyse - Vana. I due, molto verdoni come si suol dire in termine tecnico, sono emersi in retta di arrivo per andare a prendere i due fuggitivi Kolt Tango e Inventi che per primi avevano cercato la vittoria dopo l'indiavolata andatura di gara scandita da Lost Monark (grosso rischio sull'ultimo passaggio sulla siepe collocata davanti alle tribune, calato poi sulla piegata finale). Retta di arrivo emozionante, in corda il Tanghetti, da poco passato agli ordini di Francesco Contu, con Davide Columbu resisteva colpo su colpo agli affondi del favorito Inventi di Luciano Prando. Molto più temibile però la seconda linea costituita da Draco all'esterno e Deauveline in rimonta per via interne dopo essersi fatta anticipare dagli avversari e aver denotato problemi di carburazione. Quattro cavalli su una linea ai cento finali, col volo all'esterno di Draco sospinto dal globe-trotter Thomas Boyer (assente dalle piste italiane da quattro anni quando prese parte al Premio A.S.S.I. edizione 2012) e con all'interno l'altro Aqps debuttante Deauveline a chiudere nella morsa i due attaccanti italiani. Passava bene alla distanza Draco per i colori Pegas davanti a un altrettanto positiva Deauvelin, quindi un cresciuto Kolt Tango a regolare Inventi. Seminati sul tracciato gli altri. Bruttissima prova del trio Favero, con i due debuttanti Scottish Command e Ayham oltre al già visto Lulworth mai in condizione di intervenire. Caduta fuori quadro per l'outsider e mai in corsa Mario del Borgo. Si conferma così l'alto tasso percentule nel rapporto corse/vittorie della PEGAS che difficilmente sbaglia colpi quando viene in Italia, questo Draco dimostra ancora una volta l'alta qualità dello stallone Martaline (tasso di monta 8.000 euro) che si dimostra vincente sia con i purosangue inglesi sia con gli Aqps dando quel mix di stamina e di spunto all'arrivo il cui manifesto è costituito non solo dalla spettacolare vittoria di Martalin nel Nazioni dello scorso anno, ma anche dagli eccezionali scatti finali di Casper e di questa nuova proposta che di Casper è fratello pieno.
Sorprendente prova poi dell'altra AQPS Deauveline, figlia di una maiden e sorellastra di altri tre corridori mai risultati vincenti con una situazione genealogica resa manifesta anche dalla quota di 14 a 1 in luogo, a esempio, del 4 a 1 del Pegas.
Vittoria a sorpresa nel Saltusio, vendere sui 3.000 per adulti, dove Florosso del tedesco Klaus Kogler (vero e proprio UFO nei database italiani non avendo mai corso fino a lunedì in Italia) sbaragliava l'agguerrita concorrenza Favero, dopo la brutta caduta del preferito dagli scommettitori Fantastico Daniele sulla siepe che immette sulla curva finale. Il duo di fratellastri per linea paterna, Arjen e Arcachon, non riuscivano ad approfittare della caduta del battistrada dovendo arrendersi a questo outsider giunto dall'estero. Il figlio di Desert Prince, 27 a 1 sulle lavagnette, chiudeva infatti i conti alla sua seconda uscita in ostacoli nonostate i sei anni di età e qualcosa come ventinove corse sulle gambe in categoria piana tutt'altro che trascendentale, tra Germania e Austria, con predilezione per la breve distanza. Bravo Dirk Fuhrmann (prima vittoria stagionale) a seguire il battistrada Fantastico Daniele e a non rispondere subito all'accellerazione imposta dal Magog Arjen con Bartos che entrava in dirittura d'arrivo in buon vantaggio, vedendo però calare, dopo l'ultima siepe, il proprio allievo. Strada dunque spianata per l'ospite teutonico che distendeva bene l'azione venendo a sfrecciare spostato in mezzo alla pista. Finiva bene in terza Arcachon, a circa tre lunghezze dal vincitore.. Staccati gli altri con Toward Glory e Karov a prendere le restanti briciole del montepremi.
Ennesima delusione per il Favero Pack Leader, calato in modo evidente alla distanza e tenuto da Dominik Pastuska sulle prime posizioni. Banale caduta per il nuovo acquisto di Tania Mingozzi ovvero il veterano francese Le Baron Rouge che si è estromesso prima di imboccare la diagonale che porta i concorrenti a lanciarsi verso l'ultimo giro di pista. Josef Vana jr perdeva di fatti l'equilibrio cadendo dal sauro che proseguiva la sua corsa da scosso. Amarezza invece per gli scommettitori della rientrante Morning Star che si è avviata con grave ritardo risultando, di fatto, estromessa dalla corsa fin dal via.
Sorprendente prova poi dell'altra AQPS Deauveline, figlia di una maiden e sorellastra di altri tre corridori mai risultati vincenti con una situazione genealogica resa manifesta anche dalla quota di 14 a 1 in luogo, a esempio, del 4 a 1 del Pegas.
Vittoria a sorpresa nel Saltusio, vendere sui 3.000 per adulti, dove Florosso del tedesco Klaus Kogler (vero e proprio UFO nei database italiani non avendo mai corso fino a lunedì in Italia) sbaragliava l'agguerrita concorrenza Favero, dopo la brutta caduta del preferito dagli scommettitori Fantastico Daniele sulla siepe che immette sulla curva finale. Il duo di fratellastri per linea paterna, Arjen e Arcachon, non riuscivano ad approfittare della caduta del battistrada dovendo arrendersi a questo outsider giunto dall'estero. Il figlio di Desert Prince, 27 a 1 sulle lavagnette, chiudeva infatti i conti alla sua seconda uscita in ostacoli nonostate i sei anni di età e qualcosa come ventinove corse sulle gambe in categoria piana tutt'altro che trascendentale, tra Germania e Austria, con predilezione per la breve distanza. Bravo Dirk Fuhrmann (prima vittoria stagionale) a seguire il battistrada Fantastico Daniele e a non rispondere subito all'accellerazione imposta dal Magog Arjen con Bartos che entrava in dirittura d'arrivo in buon vantaggio, vedendo però calare, dopo l'ultima siepe, il proprio allievo. Strada dunque spianata per l'ospite teutonico che distendeva bene l'azione venendo a sfrecciare spostato in mezzo alla pista. Finiva bene in terza Arcachon, a circa tre lunghezze dal vincitore.. Staccati gli altri con Toward Glory e Karov a prendere le restanti briciole del montepremi.
Ennesima delusione per il Favero Pack Leader, calato in modo evidente alla distanza e tenuto da Dominik Pastuska sulle prime posizioni. Banale caduta per il nuovo acquisto di Tania Mingozzi ovvero il veterano francese Le Baron Rouge che si è estromesso prima di imboccare la diagonale che porta i concorrenti a lanciarsi verso l'ultimo giro di pista. Josef Vana jr perdeva di fatti l'equilibrio cadendo dal sauro che proseguiva la sua corsa da scosso. Amarezza invece per gli scommettitori della rientrante Morning Star che si è avviata con grave ritardo risultando, di fatto, estromessa dalla corsa fin dal via.
Poche sorprese nel Val Venosta, prova per steeple adulti categoria maiden o vendere, se si esclude lo scarto a metà gara del battistrada Collar an Tie e l'opaca prestazione del favorito Stellato (che sembra aver sofferto il passaggio agli ostacoli alti e che è stato montato con prudenza da Brennan). Esito finale risolto dal controfavorito Lindaro, fatto debuttare con successo da Paolo Favero in steeple. Il figlio di Sinndar, guidato dai veterani compagni di colore Le Temujin e Shame (terzo e quarto all'epilogo), ha preso in mano le operazioni dopo il salto del verticale per imprimere un deciso cambio di ritmo tirandosi dietro i due compagni di colori e un'ostica Nelly Darrier, molto macchinosa ma poi positiva in dirittura di arrivo. Solo quinto Stellato capace di cambiare passo nelle ultime falcate al punto da giungere quasi a stampare uno Shame crollato alla distanza dopo aver accarezzato la possibilità di chiudere al secondo posto.
Male il duo Satalia Kauto Sweety (che ha comunque dato la sensazione di aver fatto un rientro) e Gorgeous Georgie (al debutto nella disciplina), niente di rilevante Medard, c'è invece piaciuto Star Maker, ultimo sul palo, che è stato sui primi a giocarsela fino all'arginello per poi andare in debito ed esser rallentato da Vana.
Dunque ventitreesima vittoria da allenatore per Paolo Favero, la diciottesima da proprietario. Maledizione invece per Nelly Darrier che continua a correre bene ma che nelle ultime quattro prove ha raccolto tre secondi posti consecutivi e un terzo. Continua a non vincere sul campo Ilenia Nero (eccetto che da amazzone con vittoria nel Comune di Merano in sella ad Alfono davanti a un grande Troppo Forte che ha concesso all'avversario qualcosa come quindici chili e mezzo), diciannovesima nella generale ma quarta nella classifica dedicata agli allenatori che si son piazzati più volte in seconda posizione: cinque argenti ovvero uno in meno della coppia Romano-Vana (primo manco a nominarlo c'è Paolo Favero con 19 secondi posti).
Due parole per Lindaro che è un acquisto intelligente di Paolo Favero, costato appena 3.500 ghinee e rampollo di una famiglia che vanta una genealogia di buon livello, peraltro con frequentazioni in Gruppo 3 in Germania. Si sta dimostrando in continuo miglioramento, vedremo cosa riuscirà a fare nel proseguo; per ambire però a traguardi importanti, a nostro modesto avviso, necessita ancora di grossi miglioramenti. E' un erede del leader degli stalloni settori ostacoli italiano 2016, ovvero Sinndar padre anche di Tuk Tuk, coè il cavallo che ha vinto la maggior somma di euro in questo primo scorcio di stagione.
Chiusura di giornata con la quarta vittoria stagionale del duo Giuseppe Satalia - Davide Satalia (rispettivamente in terza e quinta posizione nelle varie classifiche) e il primo acuto di stagione per il notaio Arcadio Vangelisti. Premio Glorenza, 3.000 maiden o vendere. Anche qua emozionante epilogo con tre cavalli a lottare e col fuggitivo Rio Apache, cavallo che sembra incapace di vincere, agganciato nel finale da Halling Spectrum montato con tattica calibrata da Satalia jr. Grandissima corsa poi del rientrante, quasi un anno, Kontigo passato a difedere i colori di Fortunato Mariotto e tenuto costantemente sui primi da Rotislav Bens (di ritorno in Italia a distanza di un anno). L'ex Bastianelli ha cercato la vittoria e ha dato battaglia all'inseguimento di Rio Apache emerso in modo deciso, forse troppo, sull'ultimo passaggio della curva di Marlengo dopo sfuriate iniziali avanguardistiche delle estreme outsider Cortefranca (molto negativa) e Good Vision (con in sella il debuttante in Italia Michal Miksovsky che non ha certo risparmiato la frusta). Lotta a tre finale con Halling Spectrum a spendere le energie risparmiate a sufficienza per battere di un'incollatura un generosissimo Rio Apache. Bruttissima e pericolosa caduta (senza conseguenze) sull'ultima siepe di Joe Bartos e Shipwright, comunque battuti, e in lotta solo per la quarta moneta andata poi a beneficio di Katros. Pessimo quinto Peintre Elusif, ma in corsa e quest'oggi neppure in condizione di sparare il suo canonico speed d'arrivo. Sesta una discreta, date le qualità, Good Vision che ha onorato l'impegno. C'è piaciuto molto, peccato che non eravamo in tribuna ad ammirare meglio, la parte terminale di Puente la Reina di Paolo Favero che è partito dai nastri concedendo agli avversari duecento metri e che poi è venuto a battere Piccio Paccio (in grave regresso) e Cortefranca. Fermata, ma in notevole ritardo fin dalle prime battute La Mezalie, che ha dato prova di non digerire il ritmo di gara.
Male il duo Satalia Kauto Sweety (che ha comunque dato la sensazione di aver fatto un rientro) e Gorgeous Georgie (al debutto nella disciplina), niente di rilevante Medard, c'è invece piaciuto Star Maker, ultimo sul palo, che è stato sui primi a giocarsela fino all'arginello per poi andare in debito ed esser rallentato da Vana.
Dunque ventitreesima vittoria da allenatore per Paolo Favero, la diciottesima da proprietario. Maledizione invece per Nelly Darrier che continua a correre bene ma che nelle ultime quattro prove ha raccolto tre secondi posti consecutivi e un terzo. Continua a non vincere sul campo Ilenia Nero (eccetto che da amazzone con vittoria nel Comune di Merano in sella ad Alfono davanti a un grande Troppo Forte che ha concesso all'avversario qualcosa come quindici chili e mezzo), diciannovesima nella generale ma quarta nella classifica dedicata agli allenatori che si son piazzati più volte in seconda posizione: cinque argenti ovvero uno in meno della coppia Romano-Vana (primo manco a nominarlo c'è Paolo Favero con 19 secondi posti).
Due parole per Lindaro che è un acquisto intelligente di Paolo Favero, costato appena 3.500 ghinee e rampollo di una famiglia che vanta una genealogia di buon livello, peraltro con frequentazioni in Gruppo 3 in Germania. Si sta dimostrando in continuo miglioramento, vedremo cosa riuscirà a fare nel proseguo; per ambire però a traguardi importanti, a nostro modesto avviso, necessita ancora di grossi miglioramenti. E' un erede del leader degli stalloni settori ostacoli italiano 2016, ovvero Sinndar padre anche di Tuk Tuk, coè il cavallo che ha vinto la maggior somma di euro in questo primo scorcio di stagione.
Chiusura di giornata con la quarta vittoria stagionale del duo Giuseppe Satalia - Davide Satalia (rispettivamente in terza e quinta posizione nelle varie classifiche) e il primo acuto di stagione per il notaio Arcadio Vangelisti. Premio Glorenza, 3.000 maiden o vendere. Anche qua emozionante epilogo con tre cavalli a lottare e col fuggitivo Rio Apache, cavallo che sembra incapace di vincere, agganciato nel finale da Halling Spectrum montato con tattica calibrata da Satalia jr. Grandissima corsa poi del rientrante, quasi un anno, Kontigo passato a difedere i colori di Fortunato Mariotto e tenuto costantemente sui primi da Rotislav Bens (di ritorno in Italia a distanza di un anno). L'ex Bastianelli ha cercato la vittoria e ha dato battaglia all'inseguimento di Rio Apache emerso in modo deciso, forse troppo, sull'ultimo passaggio della curva di Marlengo dopo sfuriate iniziali avanguardistiche delle estreme outsider Cortefranca (molto negativa) e Good Vision (con in sella il debuttante in Italia Michal Miksovsky che non ha certo risparmiato la frusta). Lotta a tre finale con Halling Spectrum a spendere le energie risparmiate a sufficienza per battere di un'incollatura un generosissimo Rio Apache. Bruttissima e pericolosa caduta (senza conseguenze) sull'ultima siepe di Joe Bartos e Shipwright, comunque battuti, e in lotta solo per la quarta moneta andata poi a beneficio di Katros. Pessimo quinto Peintre Elusif, ma in corsa e quest'oggi neppure in condizione di sparare il suo canonico speed d'arrivo. Sesta una discreta, date le qualità, Good Vision che ha onorato l'impegno. C'è piaciuto molto, peccato che non eravamo in tribuna ad ammirare meglio, la parte terminale di Puente la Reina di Paolo Favero che è partito dai nastri concedendo agli avversari duecento metri e che poi è venuto a battere Piccio Paccio (in grave regresso) e Cortefranca. Fermata, ma in notevole ritardo fin dalle prime battute La Mezalie, che ha dato prova di non digerire il ritmo di gara.
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