LA VECCHIA GUARDIA MERANESE SUGLI SCUDI: RAFFAELE ROMANO E PAOLO FAVERO SI SPARTISCONO IL BOTTINO. MYTHOS TORRENZIALE NEL PLINSKY. IHOPEYOULIKE E MOVIE NIGHT CALIBRATI DALLA REGIA DI JAN FALTEJSEK
Servizio di
Matteo Mancini
Giovedì 30 Gennaio
(Tempo soleggiato, Terreno pesante)
Bella giornata di corse al San Rossore con tutti vincitori di training italiano. Raffaele Romano e Paolo Favero si spartivano le tre prove in ostacoli.
Paolo Favero, assente e segnalato a Newmarket - dove acquistava per 1.000 ghinee il tre anni Dark Thunderstorm - tornava a figurare come allenatore dopo lo strano episodio legato alla sospensione accampata (evidentemente) in aria dall'autorità di riferimento. Il trainer di Sinigo, ancora all'asciutto da vittorie in ostacoli nel 2025, ne approfittava per piazzare addirittura una doppiettta.
Vittorie importanti, soprattutto quella di apertura di Mythos, che potrebbero lanciare last minute nel meeting di domenica 9 febbraio due dei tre vincitori di giornata. Si attendono, per l'occasione, personaggi eminenti dell'amministrazione comunale chiamati a presenziare a un programma corse che si preannuncia più internazionale che mai.
Impressionava nel Plinsky per modalità di corsa, lunghezze inferte agli avversari e caratura dei medesimi, Mythos. Il cinque anni di Kurt Fekonja si installava al comando e respingeva gli iniziali tentativi di incursione di Darkalon, salvo poi lasciare il passo al rivale e ritornare all'attacco al cosiddetto oxer di San Rossore. Darkalon, molto bello al tondino, come la maggior parte degli Aichner ammirati in giornata (eppure meno efficaci del solito), si trovava costretto alla resa, infastidito negli ultimi parziali al punto da piantarsi in retta d'arrivo.
Provavano allora a entrare in gioco i tre grandi attesi, con Natam in anticipo su un First Polar un po' incerto e un Burschi incapace di far fruttare il paraocchi classico.
Mythos, tenuto lontano dal tondino il più possibile, mostrava una netta predisposizione per la disciplina più impegnativa dell'ostacolismo ovvero lo steeple. Fluido sui salti e soprattutto potente e in condizione notevolmente più avanzata rispetto a quella mostrata in siepi, non consentiva replica a nessuno dei suoi titolati avversari.
Il portacolori di Kurt Fekonja rievocava così i ricordi di Dominato (cuffino compreso), più forte steepler di casa Fekonja, e vinceva di quanto voleva, infliggendo dodici lunghezze al rodato First Polar, reduce da un terzo posto a inizio gennaio a Cagnes-sur-Mer, e a Natam, secondo miglior siepista nel 2024. Quest'ultimo pagava il tentativo di correre da protagonista, provando a inseguire l'allungo finale di un Mythos che una volta passato “non moriva mai”. Natam, stanco, consentiva a First Polar di completare l'aggancio a cinquanta metri dal palo. Non entrava invece in carburazione Burschi, quarto senza mai interferire.
Per l'ultima moneta, Tereza Polesna otteneva il massimo con Jazzman du Large (buona prova, vista la categoria e la decisione di stare nel vivo della manovra per tutto il corso della prova), del campione della Polizia di Stato Pietro Sandei.
Debutto incolore per Quick Nelson, ma non era per niente facile, ultimo alle spalle di Darkalon.
Vittoria dunque eccellente che potrebbe far sorgere tentazioni in vista della dichiarazione partenti della Gran Corsa Siepi Nazionale.
Carriera e genealogia del vincitore
Pur essendo un discendente di Holy Roman Emperor, Mythos è un prodotto dell'allevamento tedesco. La madre è una figlia dell'eccelso Monsun, garanzia per i saltatori tedeschi.
Fratellastro dello stayer Moonshiner, vincitore del Prix de Lutece (Gr.3) a Saint-Cloud, secondo nel Prix Chaudenay (Gr.2) a Chantilly e nell'Haras de la Pomme Prix de Reux (Gr.3) a Deauville, oltre che di due Gruppo 3 tedeschi e di altrettante Listed tedesche, Mythos vanta due ulteriori fratellastri piazzanti in pattern race ovvero lo stayer Monreal, secondo nel Prix de Lutece (Gr.3) a Saint-Cloud e terzo in Listed a Dusseldorf, e Martial Eagle, altro fondista, terzo nel Prix Greffulhe (Gr.2) a Saint-Cloud.
Dunque grande attitudine al fondo sulla linea materna.
Il padre Holy Roman Emperor apporta velocità per mitigare la linea femminile. Nipote, sulla linea materna, del mito Secretariat, è un duplice vincitore di Gruppo 1 con apici nel Prix Jean-Luc Lagardere (Gr.1) a Longchamp e nell'Independent Waterford Wedgwood Phoenix Stakes (Gr.1) a Cork, oltre che vincitore nel Railway Stakes (Gr.2) a Cork.
Ritirato in razza a 35.000 euro a monta è calato fino agli attuali 8.000 euro.
Ha generato dodici vincitori di Gruppo 1 in piano, ovvero Romanised (Irish 2,000 Guineas-Gr.1, Prix Jacques le Marois-Gr.1, Minstrel Stakes-Gr.2 (x2)), Homecoming Queen (1,000 Guineas-Gr.1), Morandi (Criterium de Saint-Cloud-Gr.1), Rockemperor (Joe Hirsch Turf Classic Stakes-Gr.1), Well Timed (German Oaks-Gr.1, Diana-Trial-Gr.2), Designs On Rome (Hong Kong Classic Cup-Gr.1, Hong Kong Gold Cup-Gr.1 (x2)), Beauty Only (The Hong Kong Classic Mile-Gr.1, Chairman's Trophy-Gr.2 (x2), Jockey Club Mile-Gr.2), Rich Tapestry (Santa Anita Sprint Championship-Gr.1, Al Shindagha Sprint-Gr.3), Sheidel (Oakleigh Plate-Gr.1, Sensis Stakes-Gr.3, Cape Grim Beef Stakes-Gr.3), Rollout The Carpet (New Zealand One Thousand Guineas-Gr.1, Matamata Breeders' S.-Gr.2) e Glorious Empire (Sword Dancer Stakes-Gr.1, Bowling Green Stakes-Gr.2), Mongolian Khan (NZ Derby-Gr.1, Australian Derby-Gr.1, Caulfield Cup-Gr.1).
Non è indicato per gli ostacoli, basti vedere come nessuno dei soggetti presenti in Repubblica Ceca sia mai stato destinato a saltare. Diversi saltatori si sono ammirati in Italia, tutti mediocri. Appena cinque vincitori in Francia e circa venticinque tra Inghilterra e Irlanda. Due soli vincitore classici: L'imperator (vincitore negli Stati Uniti nel Beverly R Steinman Hurdle Handicap, Gr.1, a Belmont, due volte secondo in Gruppo 1 in siepi negli States, terzo in Gruppo 1 e Gruppo 2 sempre in America) e Berjou (vincitore di sei classiche francesi, tra cui un duplice successo nel Grand Prix de la Ville de Nice, Gr 3, in steeple a Cagnes-sur-Mer).
Vincitore in classe 2 in hurdle a Cheltenham Givemefive.
In Italia, in ostacoli, si sono visti nove prodotti, di cui Mythos è il terzo vincitore e probabilmente il migliore. Constantine ha corso dieci volte in ostacoli agli ordini di Paolo Favero, aggiudicandosi due prove (acuto in una novizi da 5.950 euro al primo, massimo premio vinto da un figlio di Holy Roman Emperor in ostacoli in Italia). 1 vittoria poi per General Marius su tredici corse. Non hanno mai vinto Sassopiano (due secondi posti a Treviso in categoria reclamare su diciannove corse), Queen of Rome (seconda a vendere a Milano su cinque corse), Holy Song (terza a vendere a Milano su cinque corse), quindi Royal Biz e i mai piazzati King of Love e Fireworks.
Nella prova in ascendente, per i cavalli di quattro anni impegnati sui 3.200 metri in siepi, si rivedeva sul gradino più alto del podio il fucsia shocking di Paolo Favero.
Ihopeyoulike, acquisto a Newmarket al prezzo minimo di 1.000 ghinee, faceva valere il peso leggero – gentilmente concesso dal periziatore – e consentiva a Jan Faltejsek di fare banco regio davanti alla sorpresa Favola Moderna (ultima del campo al gioco). Faltejsek aspettava la retta finale per sferrare l'attacco atteso da buona parte degli scommettitori che eleggevano il soggetto a controfavorito. Vittoria senza tanti patemi, ma allungo non fluido una volta passato al comando, uno status a cui il soggetto non era certo abituato non avendo mai vinto. Un successo forse non così brillante per azzardare il Criterium d'Inverno nonostante l'agevole preparazione fino all'ultima siepe.
Gli ultimi due della perizia regolavano così il resto del campo. Si rivedeva in buon assetto Secret Boss, il più bello al tondino ma ancora ingannevole nonostante la fiducia dell'entourage che optava per una prova di testa. Pur beneficiando del discarico di un chilo portato in dote dall'allieva Lenka Neprasova, il figlio di U S Navy Flag si ritrovava a lottare solo per la migliore piazza impattando sulla resistenza tenace di Jan Kratochvil e Favola Moderna che gli toglievano la leadership sulla piegata finale e resistevano sul passo per tutta la retta a ogni perseverato tentativo di rientro. I tre terminavano ben avanti a Meme Xam, mai in corsa e di fatto autore di rientro tranquillo (una tosatura peraltro sarebbe apprezzata dagli esteti).
Cedeva alla distanza Dea Tango, brillante per trequarti di gara ma incapace di tenere un quarto posto che sembrava ormai acquisito sulla piegata finale. Rimasta isolata dai fuggitivi, la femmina di Markus Vulkan proclamava sciopero e incrociava le braccia finendo preda di un inesistente Meme Xam. Imbarazzanti Yeomanry e soprattutto l'atteso King Collector, lento sui salti e tanto svogliato da perdere il treno di gara a traguardo molto lontano. Attitudine alla disciplina, per questi ultimi due, da rivedere.
Carriera e genealogia del vincitore
Scommessa, a questo punto vinta (tra le tante perse), da 1.000 ghinee di Paolo Favero che prelevava il soggetto a Newmarket a settembre 2024 riuscendo a bissare quanto fatto qualche anno fa con Spiritofhayton (acquisto da 800 ghinee).
Genealogia del tutto estranea agli ostacoli ma stranamente gradita da Paolo Favero. Ihopeyoulike è il terzo figlio di Profitable, millemetrista generato dal velocista Invincible Spirit del tutto ignorato nel ramo ostacoli in Francia, Repubblica Ceca e praticamente anche in Irlanda e Inghilterra, schierato dallo zar. Prima di lui, ricordiamo infatti la maiden Kathy Arianna (due quinti posti quale migliore piazza) e il vincitore di basso profilo Teddy's Profit (nipote di Manduro, che qualche saltatore l'ha dato), primo vincitore assoluto in ostacoli generato dal padre (una vittoria in maiden a Treviso). Dopo la vittoria di Teddy's Profit, un solo ulteriore figlio di Profitable aveva vinto in ostacoli ovvero Jacks Profit (una vittoria in classe 4 in hurdle a Ludlow), su un totale di dieci scesi in pista (tre dei quali di Favero). Ihopeyoulike, prodotto del terzo anno di monta, diviene così il terzo vincitore assoluto in ostacoli dello stallone, probabilmente il migliore fin qui ammirato.
Profitable è un triplice vincitore di Gruppo in Inghilterra, con apice a quattro anni nel King's Stand Stakes (Gr.1) sui 1.000 metri della pista di Ascot, prova in cui è giunto secondo a cinque anni. Ha corso una sola volta sui 1.200 metri chiudendo quarto nella July Cup (Gr.1) a Newmarket. Ha vinto inoltre le Temple Stakes (Gr.2) ad Haydock e le Palace House Stakes (Gr.3). Terzo nel Prix de l'Abbaye (Gr.1) a Chantilly.
Non trascendentale in razza, dove comunque ha generato qualcosa di interessante per il circuito velocisti in Francia e Inghilterra. Operativo agli iniziali 12.000 euro in Irlanda, è calato a 9.000 euro per finire, a partire dal 2024, in Turchia. Ha generato cinque vincitori di Gruppo, tutti velocisti o comunque da sotto il miglio. Mitbaahy è stato il suo miglior prodotto: duplice vincitore di gruppo, in Gruppo 2 e Gruppo 3, in Inghilterra e Irlanda. Una vittoria in Gruppo 2 ad Haydock per il velocista Kerdos e ad Ascot per Quick Suzy. Vincente sui 1.400 metri Wed (in Gruppo 2 a Deauville). Miramar, invece, ha vinto un Gruppo 3 a Chantilly. Completano tre vincitori in Listed.
In Italia si sono visti, nelle prove in piano, trentotto figli di Profitable, ventuno dei quali vincenti (55,26%), con risultati nel complesso deludenti per il tasso di monta del soggetto. Sei soli soggetti in grado di vincere più di due corse, con record assoluto di 5 vittorie. Nessun vincitore classico, due soli stakes performer: Azul Bahia (1 vittoria in maiden a Varese sui 1500 m.), terza nel Seregno (L) e quarta nel Divino Amore (L) e nel Pandolfi (L) per 19.100 euro di vincite in carriera; e Mamaheart (2 vittorie in condizionata a Roma sui 1200 m.), terza nel Nogara (L) per 20.800 euro di vincite.
Sono risultati vincitori di Handicap da 5.100 euro al primo Tago Island (4 vittorie dai 1.000 ai 1.200 m. per 40.121 euro di vincite a farne il più ricco della prole), Sopran Marjorie (5 vittorie, dai 1.000 ai 1.200 m., per 30.264 euro di vincite, secondo livello più alto in Italia ma non piazzata nelle due Listed disputate) Pamunkey (2 vittorie dai 1.500 ai 1.600 m. per 15.810 euro), Rosa dei Venti (2 vittorie sui 1000 m per 14.900 euro di vincite) e Wokatosa (1 vittoria sui 1.900 m). Vittoria in condizionata da 4.250 euro al primo a Siracusa per O'Galantuom (3 vittorie sui 1.500 m.). Si scende poi negli handicap da 3.400 euro al primo con successi griffati Indian Key (5 vittorie per 25.000 euro di vincite), Good King (3 vittorie) e Mia Toretto (3 vittorie).Vincitori in handicap di minima, maiden o vendere sono infine risultati Antoninas, Grand Profit, Kathy Melody, Mr Gianky, Solar Prophet, Pearl of Malta, Scripta Manent, Sopran Firenze, Su Montriccu e Take a Profit.
Non brilla neppure la linea materna di Ihopeyoulike. La madre Simple Thought è una maiden pluripiazzata in classe 5 in Inghilterra, che apporta propensione alla media distanza e una discendenza da Teofilo. Sangue di origine americana dalla seconda linea materna per tredici generazioni successive. Assenza di vincitori classici in prima e in seconda linea materna. La qualità arriva con la terza madre, una figlia di A.P.Indy vincitrice in Gruppo 1 a Belmont Park e soprattutto sorellastra di altri due vincitori di Gruppo, tra cui lo stallone Biondetti, vincitore del Gran Criterium di Milano (Gr.1).
Ihopeyoulike è il primo e unico prodotto sceso in pista da Simple Thought. Mai piazzato nelle otto corse disputate in Inghilterra, terzo al debutto in Italia a Treviso impiegato su una distanza non congeniale alla genetica (2.350 metri in gentleman e amazzoni), si è mostrato su ben altri livelli di qualità in ostacoli, cogliendo la sua prima vittoria assoluta dopo due terzi posti in maiden.
Nell'ascendente per anziani, sulla distanza dei 3.500 metri in siepi, si ripeteva la linea del Susan Bold che aveva visto finire Pan de Azucar e Movie Night alle spalle di Mythos. Complice la debacle del trio Aichner (1,49 a 1 sulle lavagnette), i due amici-rivali Raffaele Romano e Paolo Favero replicavano il duello della prova per quattro anni con un bell'arrivo a fruste alzate dove vendeva carissima la pelle la sorpresona Planting. La risolveva ancora una volta un guardingo Jan Faltejsek, che faceva sfogare in avanti buona parte della compagnia per piazzare un finalone dirompente nel tratto piano conclusivo in sella all'ex Godolphin Movie Night. La saura confermava il buon momento di forma per ottenere la sua terza affermazione in siepi, venendo a battere un refrattario alla vittoria Pan de Azucar che faticava per ritornare su Planting, dopo aver dato la sensazione di potere andare a vincere. L'allievo di Romano, pur fungendo da punto di riferimento a Movie Night, lasciava campo agli avversari fino alla metà della dirittura opposta a quella di arrivo dove risaliva in vista del duello finale col coriaceo Planting, ben presentato da Christian Ghiotti e rivisto su apprezzabili standard di forma. L'ex Troger correva da protagonista assoluto, costantemente sui primi in compagnia di Lady Recorder, fino al punto da azzardare un attacco deciso in larghissimo anticipo sugli estremi attendisti Pan de Azucar e Movie Night. Sulla piegata finale Lady Recorder, assai cresciuta rispetto alle prestazioni dello scorso anno, calava mentre il favorito Kenzo du Chenet (a dicembre finito a mezza lunghezza da Mythos) ricuciva il gap sui fuggitivi della prima ora Grand Pride (uscito di scena sulla dirittura opposta), Planting e Lady Recorder salvo restare monocorde sul passo e subire la ripartenza di Planting e il volo dei due più incisivi inseguitori. Quinta restava una brillante Lady Recorder, ceduta solo superata la penultima siepe dopo corsa in avanscoperta caratterizzata da un duello serrato con Planting.
Ectoplasmatico il top weight Ramuntcho, irriconoscibile rispetto al cavallo che era tanto da rinunciare persino al suo abituale cliché di corsa. Il sauro, nelle retrovie, finiva lontano dal quinto posto non entrando mai in carburazione. Male anche gli altri tre, praticamente mai in corsa, eccezion fatta per Grand Pride (un po' grosso al tondino) che scandiva l'andatura per trequarti della corsa salvo andare in debito di ossigeno sulla prima siepe della dirittura opposta a quella di arrivo, dove veniva rilevato dalla coppia Lady Recorder e Planting.
Nervoso al tondino New Dayrell (100 a 1) che mutuava le brutte precedenti prestazioni. Bel fisico per Cyclone d'Ainay ma motore a bassi giri. Il grigio, nelle retrovie, desisteva alla distanza.
Aria di Neni da Zara (Gr.3) dunque, col secondo e terzo dell'edizione 2024 che si contendevano il podio e il vincitore del 2023 che non perveniva all'appello dei piazzati. La spuntava Movie Night per un doppio di Paolo Favero salutato direttamente dall'Inghilterra dal proprietario/allenatore sul filo diretto con l'inviata inedita sul campo.
Carriera e Genealogia del vincitore
Outcrossing di allevamento inglese (nientemeno che Godolphin) concepita per le prove in piano e rimodulata da Paolo Favero in vista di un colpo di coda in ostacoli.
Movie Night è figlia di Postponed e nipote materna di Halling, di cui si ricorda, tra gli altri, Halling Joy (vincitore nel Gran Premio Merano, Gr.1).
Il valore del padre Postponed è letteralmente crollato in razza, passando dalle iniziali 20.000 sterline a tasso di monta (anno 2018) alle 4.000 sterline del 2024 (risalite a 6.000 nel 2025) con un calo costante di anno in anno. Ha corso in Inghilterra e negli Emirati Arabi, da due a cinque anni, riportando 9 vittorie (1400-2400 m) di cui quattro Gruppo 1 ovvero il Dubai Sheema Classic (Gr.1) a Meydan da 3 milioni e 300 euro al primo, il King George & Queen Elizabeth Stakes (Gr.1) ad Ascot, il Juddmonte Inernational Stakes (Gr.1) a York e il Queen Elizabeth II Coronation Cup (Gr.1) a Epsom. Ottima propensione alla distanza, in razza, a dispetto delle buone prestazioni agonistiche, è riuscito a generare solo tre stakes performer: Night Sparkle (seconda in Gruppo 2 e Gruppo 3 a Goodwood, Doncaster e York) e Wait to Excel (seconda in Gruppo 3 in Australia) e Almohandensah (seconda in Gruppo 3 a Newmarket) diventando una delle più cocenti delusioni dell'allevamento inglese. A tali soggetti è da aggiungersi Familiar Dreams, vincitore in Irlanda in Gruppo 3 in una bumper.
Ha fatto molto meglio come riproduttore di ostacolisti, con una decina di vincitori, tra cui tre piazzati in Listed tra Irlanda e Inghilterra e i piazzati in Gruppo 3 Movie Night e Majestic Jameela (terza in hurdle in Gruppo 3 a Cheltenham).
Barlumi di qualità sulla linea femminile. La madre di Movie Night, Entertainment ha difeso i colori di Godolphin, vincitrice di una corsa sul miglio in classe 5 sull'all weather di Chelmsford, è terza in Listed a Chester e quarta nel Ribblesdale Stakes (Gr.3) ad Ascot. Fin qui mediocre in razza con un solo vincitore su quattro scesi in pista pur se presentati da Godolphin e da Al Maktoum.
Decisamente migliore la seconda linea materna con una cavalla (terza in Gruppo 3 a Curragh) nipote, sulla linea femminile, di Top Ville (altro indizio di una possibile attitudine al salto) e generatrice di cinque stakes performer dai 1600 metri ai 2400 metri, tra cui il vincitore di Gruppo 1 (Arlington Million Stakes) Debussy e il vincitore di Gruppo 3 (Princess Elizabeth Stakes, a Epsom) Laugh Aloud. Un vincitore in hurdle in classe 4 inglese sulla terza linea materna (interessante incrocio Caerleon su Top Ville), dove figurano altri tre stakes performer tra cui lo stallone Belmez (vincitore nel King George & Queen Elizabeth Stakes, Gr.1) e lo stallone vincitore in Listed Download. Da segnalare infine, non presente sul catalogo Tattersalls, sulla quarta linea il sei volte vincitore in hurdle (categoria modesta) Grace Card.
Movie Night è una scommessa da 5.500 ghinee di Paolo Favero ufficializzata alle aste per cavalli in allenamento di Newmarket Dopo due uscite da non piazzata a due anni, dai 1600 ai 1700 metri, in due classi 5 inglesi sulle piste in all weather di Wolverhampton e Kempton.
Debutta in siepi in modo incolore a Merano, dopo 283 giorni di assenza dalle piste, terminando lontanissima dal quinto posto. Viene fermata in condizionata una settimana dopo, sempre a Merano, per trovare forma e prestazioni in autunno a Treviso. È seconda di Sopran Leger in categoria maiden, a nove lunghezze dal vincitore, trovando la vittoria una decina di giorni dopo a reclamare davanti al compagno di colori Island King e a un riottoso Tonk in difficoltà sulle curve trevigiane. L'arrivo a Pisa, nel dicembre del 2023, ne ridimensiona le aspettative. Chiusa dagli avversari nel programma dedicato ai siepisti, viene provata in steeple. In due uscite preparatorie al Neni da Zara, ottiene due quarti posti da comparsa subendo per due volte Pan de Azucar (con distacchi dalle tredici alle quindici lunghezze scarse) e Khoeur Cauvelliere. È terza nel Neni da Zara (Gr.3) dove mette in mostra, all'estremissima attesa, un interessante finale che ne evidenzia il livello di forma. Batte Mazinga e Na Scoitear in ascendente Treviso, ma si ridimensiona a Merano dove corre tanto senza cogliere grandi frutti. Non va oltre un terzo posto in ascendente davanti al modesto Yeeeaaah. Cresce di nuovo a Pisa. Quinta in condizionata, sfrutta il peso minimo in ascendente con un secondo e un primo posto.