KING COLLECTOR E MYTHOS CONQUISTANO I LORO PRIMI SUCCESSI IN SIEPI. DARKALON E CHITTUSSI SCOMBINANO I PIANI NELLO STEEPLE
Servizio di
Matteo Mancini
Giovedì 9 gennaio
(Tempo coperto, terreno pesante)
Appuntamento infrasettimanale di natura interlocutoria che si apriva all'insegna delle sorprese. Nel Premio Dominik Pastuszka, condizionata sui 3.500 metri in ostacoli sul percorso in steeple, fallivano i tre grandi attesi.
Dopo prova di testa alquanto coraggiosa dell'estrema outsider Lady Recorder (quota di 100 a 1), che scandiva tutti i parziali di gara davanti a Darkalon e Chittussi fino all'ingresso in dirittura, la corsa si risolveva con un'inattesa volatona a cinque. Dalla contesa si chiamavano fuori, per infortunio, Aslano e per una caduta all'arginello Action Motion. Il monumentale sauro di casa Aichner, controfavorito al betting, si presentava molto bene in appoggio per via esterna, andando a gravitare sulla battistrada all'attacco della piegata finale, ma pativa un infortunio che ne comprometteva corsa e probabilmente carriera.
La dirittura di arrivo vedeva Chittussi operare in anticipo su Darkalon. L'allievo di Pavel Tuma, interpretato da Jan Faltejsek, filtrava lungo lo steccato sull'ancora vitale Lady Recorder (prova gagliarda per l'allieva di Wroblewski). All'esterno si profilava Sangho du Mathan, lasciando di rincorsa l'attesissimo quanto pigro Burschi, addirittura finito favorito al gioco nonostante il rientro.
Dopo l'ultima siepe, Darkalon e soprattutto Sangho du Mathan approfittavano dell'esitazione sul salto di Chittussi. Provava a fare l'arrivo anche un tutt'altro che lineare Burschi che Bens sparava in mezzo agli avversari. Sangho du Mathan forniva l'illusione di risolvere la questione, ma subiva il rientro tenace di Darkalon che, dopo esser stato superato, reagiva nel tratto piano imitato dal ritorno lungo la corda di Chittussi, con anche un legnoso Burschi a pescare un eccellente, quanto tardivo, speed finale.
Un epilogo vibrante ed emozionante in cui a pagare dazio era proprio Sangho Du Mathan, clamoroso quarto. Lady Recorder quinta, a distacco contenuto, mostrava miglioramenti importanti rispetto a quanto lasciato intravedere quando correva agli ordini di Miroslav Nieslanik.
Darkalon, 5 a 1 piazzato, ribaltava così pronostici e categorie, salvando la bandiera di Aichner dopo lo sfortunato infortunio di Aslano (rientrato al tondino visibilmente claudicante). Cavallo di apprezzabile morfologia, il figlio di Tiger Groom, bello al tondino e fratello pieno di un campionissimo sugli ostacoli italiani (Arkalon), evidenziava un netto miglioramento fornendo la migliore prestazione della sua carriera. Interessante a tre anni, secondo nel Premio dei Giovani (L), appariva finalmente recuperato dopo una stagione assai deludente a Merano affrontata a seguito di un'assenza dalle piste di 672 giorni. Vittorioso a Treviso in quel di novembre in un discendente dal sapore di ascendente, si confermava in condizionata mettendosi alle spalle due vincitori classici come Burschi (rientro cauto) e il rodato Sangho du Mathan, monocorde al momento della verità. Piazza d'onore per la sorpresa Chittussi, molto positivo vista la categoria.
La novità di Paolo Favero Action Motion, ultimo del drappello, perdeva velocità nell'affrontare l'arginello, superato praticamente da fermo, scodellando Nicholas Sassoli sul manto erboso del Prato degli Escoli.
La Genealogia del vincitore
Prodotto di una gran bella linea di saltatori (sei stakes performer su undici scesi in pista) generati da una madre figlia del caporazza in ostacoli del circuito francese Poliglote (da Sadler's Wells). Il cavallo è stato acquistato da puledro alle aste Arqana da Davide Satalia per 32.000 euro e poi girato a Josef Aichner. Darkalon è fratello pieno del fenomeno Arkalon, un soggetto imbattuto in carriera in siepi a tre e quattro anni, con acuti nel Berlingieri (Gr.2) e nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2). Assoluto horse of the year in Italia tra i tre e i quattro anni in siepi rispettivamente nel 2017 e nel 2018, capace di disperdere due volte su due un assoluto campione come Live your Life. Minato dagli infortuni, riportava altre tre vittorie in Repubblica Ceca, a sette e otto anni, con piazzamenti in Germania, Francia e Polonia.
Altri due assoluti artisti di famiglia sono poi risultati essere i vincitori classici Azura du Kalon (altra sorella piena di Darkalon) e soprattutto il “mostro” First of All (da No Risk At All), altro indiscusso horse of the year in Italia, tra i novizi del circuito steeple del 2020 (imbattuto in sei uscite) e tra gli steepler adulti del 2023. Ruolino di marcia spaventoso per First of All: 13 vittorie in carriera in ostacoli tra Italia, Repubblica Ceca e Germania, otto dei quali classiche. Vincitore del Gran Premio Merano (Gr.1) e del Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1), oltre che del Criterium d'Inverno (Gr.2) a Pisa, e del Vanoni (Gr.2), Steeple Chases d'Italia (Gr.2) e Richard (Gr.3) a Merano, a cui sono da aggiungersi i trionfi nel Creme Anglaise (L) e nel Memorial Ludovica Albertoni (L) sempre a Merano, secondo nel Gran Premio Merano (Gr.1) e nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1).
Menzione d'onore anche per Azura du Kalon, ancora da Tiger Groom, vincitrice in Gruppo 3 in siepi ad Auteuil.
Si sono piazzati in pattern race in ostacoli anche i più giovani fratellastri per linea materna Celty du Kalon (pluripiazzato in listed ad Auteuil) e Botervia du Kalon (seconda in Listed ad Auteuil). Dunque una grande bella linea.
Collaudatissimo l'accoppiamento della madre Ville Valio con lo stallone Tiger Groom. Darkalon vanta infatti cinque fratelli pieni, quattro dei quali vincitori in ostacoli.
Tiger
Groom è fratellastro del vincitore in Gruppo 2 a Longchamp Rifapour
(terzo
in Gruppo 3 in Germania e quarto in Gruppo 1 negli Stati Uniti), e
del vincitore in Listed in Inghilterra Tarandot,
ma anche del vincitore in ostacoli Rifawan
(vincitore
in Gr.3 in hurdle in Irlanda, secondo in Gr.2 e Gr.3 in hurdle sempre
in Irlanda) e del piazzato in Listed inglese, sempre in hurdle,
Book'em
Danno.
Lo
si può considerare uno dei migliori prodotti dell'eccelso ma fragile
Arazi,
cavallo vincitore di otto pattern race (la metà delle quali di
Gruppo 1), dai 1.000 ai 1.700 metri in Francia e Stati Uniti,
incapace poi di dar seguito in razza alla propria eccelsa qualità.
La madre è una vincitrice in Inghilterra allevata dall'Aga Khan,
sorellastra dell'eccellente Rayseka
(vincitrice
in Irlanda in Gruppo 3, seconda nel St
Leger Irlandese,
Gr.1) e generata da una cavalla piazzata in Gruppo 3 in Francia.
1.65
al garrese, nasce in Inghilterra, ma viene subito esportato in
Francia. Lo acquista Robert Collet che lo mantiene per l'intera
lunghissima carriera. Disputa qualcosa come 77 corse, concedendosi
quattro sortite all'estero fino a correre in due casi in Giappone
(una corsa in Italia e una in Svizzera), in un arco temporale di
sette anni. Scende in pista da due a nove anni, sia in piano che in
ostacoli dove debutta all'età di tre anni, riportando 11
vittorie (1.600-2.400
m.), tre delle quali in piano, tra cui il Derby
Svizzero (L),
e otto in siepi, tra cui il Prix
de Pepinvast (Gr.3)
e il Prix
Jacques d'Indy (Gr.3)
sulle siepi di Auteuil, e 37 piazzamenti, tra i quali i secondi posti
nella Gran
Corsa Siepi dei 4 Anni di Auteuil (Gr.1),
nel Grand
Prix d'Autunno (Gr.1)
di Auteuil, nel Prix
Juigne (Gr.3)
e nel Prix
Hypothese (Gr.3)
sempre in siepi ad Auteuil, terzo nel Prix
Leon Rambaud (Gr.2)
e nel Prix
Leon Olry-Roeder (Gr.2)
in siepi ad Auteuil, nonché in piano nel Prix
Maurice Caillault (L)
a Maisons-Laffitte e nel Grand
Prix du Sud Ouest (L)
a Tolosa. Vince in carriera 550.218
euro.
In razza ha dato un contributo pressoché nullo in piano, mentre ha fornito qualche buon risultato in ostacoli tanto da veder lievitare il suo tasso di monta da 3.000 a 6.000 euro.
In ostacoli ha generato sette vincitori classici, tre dei quali in Gruppo 1, e altri sette piazzati in prove classiche. Brillano, tra tutti, Ar Mad (vincitore nel Racing Post Henry VIII Novices' Chase, Gr.1, a Sandown, e di un Gr.2 in chase a Kempton Park, terzo in Gr.1 a Sandown), Jango Baie (vincitore nel William Hill Formby Novices' Hurdle, Gr.1, ad Aintree, secondo in Gruppo 2 a Kelso e in Gruppo 3 ad Aintree), Teejay Flying (vincitore nel Gras Savoye Patrimoine Prix Ferdinand Dufaure, Gr.1, ad Auteuil, pluripiazzato in Listed), i sopracitati Arkalon (duplice vincitore in Gruppo 2 in Italia) e Azura du Kalon (vincitrice in Gruppo 3 in Francia), quindi Inedit de Ciergues (Aqps vincitore in Listed in steeple ad Auteuil) e Tiger de Juilley (vincitore in Listed in siepi a Compiegne).
Tra i migliori piazzati, menzioni per Grand Jury (secondo nel Lawlor's of Naas Novice Hurdle, Gr.1, a Naas), Daly Tiger (secondo in Gruppo 2 a Cork in chase e terzo in Gruppo 3 a Naas e a Cheltenham) e Cheb de Kerviniou (secondo in Gruppo 3 ad Auteuil in steeple) e tre piazzati in Listed.
Nella maiden o vendere per quattro anni sui 3.200 metri rispondeva alle attese il debuttante in ostacoli King Collector. Il figlio di Soldier's Call (tre figli per ora visti in ostacoli e tutti vincitori) faceva valere la propria superiorità in piano nella parte finale di gara, dove andava a recuperare lo svantaggio concesso per strada all'attaccante Zarina che aveva agito, in largo anticipo, infilando all'interno lo scatenato battistrada Betrayal all'imbocco della curva finale.
Deludeva invece il top weight Secret Boss, molto bello al tondino ma in condizione di severo svantaggio per il peso portato in schiena. Bartos lo collocava comunque al comando nel primo terzo di gara, salvo dover lasciar campo a Betrayal all'inizio della seconda diagonale. Ihopeyoulike e Zarina seguivano i due, lasciando più indietro King Collector, molto tranquillo nella fase di apprendimento del nuovo mestiere.
Andrea Lancini, probabilmente, agiva con fin troppa fiducia su Betrayal, inscenando una fuga per la vittoria all'inizio dell'ultimo giro. Zarina muoveva all'inseguimento presa di mira dal positivo Ihopeyoulike, mentre King Collector, molto più indietro, forniva impressione di faticare nella rincorsa preceduto, ancora, da Secret Boss.
Zarina completava l'aggancio sulla siepe di fondo della dirittura opposta a quella di arrivo dove Betrayal dava i primi cenni di sofferenza, aprendo un'autostrada interna in favore dell'avversaria. Zarina prendeva allora corda e vantaggio sul grigio. I due, ancora avanti, prima dell'ultima siepe vedevano ridursi il margine acquisito, inseguiti da Ihopeyoulike e King Collector, mentre desisteva Secret Boss. King Collector attaccava nel tratto piano conclusivo una stanca Zarina che obliquava all'interno danneggiando, forse, Ihopeyoulike comunque molto positivo, mentre Betrayal, a contatto, finiva bruciato dal finalone di una fin lì invisibile Lovely Olivia artefice di un parziale finale da sottolineare con l'evidenziatore. Secret Boss, rallentato, chiudeva sesto. Male gli altri due (Favola Moderna e Batareika), praticamente, mai in gara.
Vittoria con molto in mano per King Collector, impiegato con parsimonia da Gabriele Agus. Il baio, dalla mole compatta e minuta, sfruttava le maggiori doti mostrate in piano e la risolveva pur avendo concesso discreto vantaggio agli avversari prediligendo uno schema di gara a perdere. Zarina, cavalla di discreta morfologia, correva in modo promettente, vedendo sfumare la vittoria per mano di un soggetto che potrebbe anche sorprendere nel prosieguo della stagione. Si confermava su buoni livelli Ihopeyoulike,1.000 ghinee spese bene da Paolo Favero. Ottimo Betrayal, da rivedere alla prossima, mentre Lovely Olivia evitava la bocciatura con uno speed finale eccellente.
Fuori dal marcatore Secret Boss che, comunque, correva da protagonista fino all'ultima siepe.
La Genealogia del vincitore
A differenza di Darkalon, King Collector non è stato concepito per saltare. Diametralmente opposto nel fisico e nella struttura. Cavallo corto, non particolarmente alto al garrese, e con un fisico più da velocista che da fondista, aveva fatto vedere di possedere doti di valore in piano, a due e tre anni, quando era agli ordini di Agostino Affé. Restio a vincere, prima di passare agli ordini di Raffaele Romano, otteneva una vittoria in maiden sui 2.200 metri a Roma e dieci podi in tredici corse, con apice nel De Montel (L) a Milano, perso per una testa con alle spalle soggetti del calibro di Melfi e di Master (poi vincitori di prove di Gruppo).
Sotto i nuovi colori di Riccardo Belluco, vinceva per dispersione una bumper a Merano, salvo smarrirsi nelle successive quattro corse. Non prelevato per le prove in ostacoli, Raffaele Romano lo avviava alla nuova carriera dopo un attento e lungo apprendistato.
La madre, Award, è una figlia di Tamayuz vincitrice di una classe 5 a Doncaster sui 2.000 metri, sorellastra di due vincitori in Listed: Coupe de Ville (una vittoria in Listed a Salisbury, terzo in Gruppo 3 a Chantilly) e Fantastico Roberto (una vittoria in Listed negli Stati Uniti e ivi terzo in Gruppo 3). Una linea inizialmente apprezzata alle aste di Newmarket, col secondo prodotto di Award aggiudicato per 240.000 ghinee da Al Maktoum (poi mai piazzato).
Il padre Soldier's Call, quinto miglior prodotto per timeform di Showcasing, è un velocista puro (come lo era la madre). 4 vittorie in carriera, tutte sui 1.000 metri, con apice nel Flying Childers Stakes (Gr.2) a Doncaster e nel Prix d'Arenberg (Gr.3) a Chantilly, secondo nel Coolmore Nunthorpe Stakes (Gr.1) a York, terzo nel King's Stand Stakes (Gr.1) ad Ascot e nel Prix de l'Abbaye de Longchamp Longines (Gr.1).
Al momento ha deluso in razza, tanto che il suo tasso di monta è scemato dagli iniziali 10.000 euro alle attuali 6.500 sterline. Un solo vincitore classico ovvero il velocista Dawn Charger, vincitore in Gruppo 3 a Chantilly, secondo in Gruppo 2 e Gruppo 3 in Francia. Vanta tre piazzati in prove di gruppo ovvero il miler Monello Sabino, terzo nel Gran Criterium (Gr.2) a Milano; la velocista Kaadi, seconda nel Prix d'Arenberg (Gr.3) a Longchamp e in tre Listed; e l'altra velocista Dorothy Lawrence, seconda nel Dick Poole Stakes (Gr.3) a Salisbury.
Vanta infine quattro piazzati in Listed, uno dei quali è proprio King Collector.
In Italia si sono visti appena quattordici prodotti di cui otto vincitori. I già citati Monello Sabino e King Collector sono stati gli unici due piazzati in pattern race. Per il resto si è visto poco di interessante, con Jerry Jewells (1 vittoria in condizionata e non piazzato in pattern race) preferibile sui vari Solhar (1 vittoria in maiden), Hell Fire (3 vittorie, apice in handicap a Tagliacozzo), Gadag (2 vittorie, in handicap e a vendere), Eterna (1 vittoria in handicap a Varese), Drossini Street (2 vittorie, in Handicap di minima e a vendere) e Barbie de l'Alguer (1 vittoria a reclamare a Sassari)
In siepi ha avuto un contributo pressoché invisibile, con tre figli scesi in pista, tutti comunque vincitori: Bramble Jelly (1 vittoria in hurdle in classe 3 a Leicester) e Action Plan (1 vittoria in hurdle in Irlanda, a Punchestown, in un premio da 8.260 euro al primo).
Dunque una linea genealogica non certo costruita pensando a un potenziale ostacolista.
Chiusura di programma con l'ascendente per cavalli anziani sui 3.500 metri. Tutto facile per l'atteso Mythos che capitalizzava la discesa di categoria sfruttando l'impazzito treno di gara scandito dall'estremo outsider Yeeeaah e da Charles Street troppo presto a rimorchio negli scarichi del grigio. I due acquisivano importante vantaggio, salvo pagare dazio in retta di arrivo. Gradatamente rimontati dal resto della compagnia, uscivano di scena lasciando campo aperto a Mythos inseguito da un redivivo Pan de Azucar e da una tardivissima Movie Night impiegata troppo in estrema attesa. Mythos, mai fin troppo richiesto, largheggiava all'epilogo, con Pan de Azucar che vedeva assottigliarsi sempre più il proprio vantaggio salvando solo una testa dall'attacco di Movie Night, autrice di portentoso tratto piano finale, peraltro penalizzata dalla scurvata esterna di Sassoli.
Quarto, lontano e mai in corsa, Planting rimontava gli stanchissimi Charles Street e Yeeeaah.
Non perveniva il controfavorito Domani Risplendi che, nelle posizioni di rincalzo, desisteva alla distanza venendo infine fermato da Jan Faltejsek.
Prima vittoria in siepi per Mythos, sceso con costrutto dalle condizionate e trattato abbastanza bene al peso. Già valido in piano, vincitore e pluripiazzato in Germania a tre anni, disputava altresì una serie di prove in Francia (sovente a reclamare), trovando la seconda vittoria in carriera sui 2.150 metri di Lyon La Soie.
La Genealogia del vincitore
Prodotto dell'allevamento tedesco, pur essendo un discendente di Holy Roman Emperor.
La madre è una figlia dell'eccelso Monsun, garanzia per i saltatori tedeschi.
Mythos è fratellastro dello stayer Moonshiner, vincitore del Prix de Lutece (Gr.3) a Saint-Cloud, secondo nel Prix Chaudenay (Gr.2) a Chantilly e nell'Haras de la Pomme Prix de Reux (Gr.3) a Deauville, oltre che di due Gruppo 3 tedeschi e di altrettante Listed tedesche. Vanta altresì due fratellastri piazzanti in pattern race ovvero lo stayer Monreal, secondo nel Prix de Lutece (Gr.3) a Saint-Cloud e terzo in Listed a Dusseldorf, e Martial Eagle, altro fondista, terzo nel Prix Greffulhe (Gr.2) a Saint-Cloud.
Dunque grande attitudine al fondo sulla linea materna.
Il padre Holy Roman Emperor apporta velocità per mitigare la linea femminile. Nipote, sulla linea materna, del mito Secretariat, è un duplice vincitore di Gruppo 1 con apici nel Prix Jean-Luc Lagardere (Gr.1) a Longchamp e nell'Independent Waterford Wedgwood Phoenix Stakes (Gr.1) a Cork, oltre che vincitore nel Railway Stakes (Gr.2) a Cork.
Ritirato in razza a 35.000 euro a monta è calato fino agli attuali 8.000 euro.
Ha generato dodici vincitori di Gruppo 1 in piano, ovvero Romanised (Irish 2,000 Guineas-Gr.1, Prix Jacques le Marois-Gr.1, Minstrel Stakes-Gr.2 (x2)), Homecoming Queen (1,000 Guineas-Gr.1), Morandi (Criterium de Saint-Cloud-Gr.1), Rockemperor (Joe Hirsch Turf Classic Stakes-Gr.1), Well Timed (German Oaks-Gr.1, Diana-Trial-Gr.2), Designs On Rome (Hong Kong Classic Cup-Gr.1, Hong Kong Gold Cup-Gr.1 (x2)), Beauty Only (The Hong Kong Classic Mile-Gr.1, Chairman's Trophy-Gr.2 (x2), Jockey Club Mile-Gr.2), Rich Tapestry (Santa Anita Sprint Championship-Gr.1, Al Shindagha Sprint-Gr.3), Sheidel (Oakleigh Plate-Gr.1, Sensis Stakes-Gr.3, Cape Grim Beef Stakes-Gr.3), Rollout The Carpet (New Zealand One Thousand Guineas-Gr.1, Matamata Breeders' S.-Gr.2) e Glorious Empire (Sword Dancer Stakes-Gr.1, Bowling Green Stakes-Gr.2), Mongolian Khan (NZ Derby-Gr.1, Australian Derby-Gr.1, Caulfield Cup-Gr.1).
Non è indicato per gli ostacoli, basti vedere come nessuno dei soggetti presenti in Repubblica Ceca sia mai stato destinato a saltare. Diversi saltatori si sono ammirati in Italia, tutti mediocri. Appena cinque vincitori in Francia e circa venticinque tra Inghilterra e Irlanda. Due soli vincitore classici: L'imperator (vincitore negli Stati Uniti nel Beverly R Steinman Hurdle Handicap, Gr.1, a Belmont, due volte secondo in Gruppo 1 in siepi negli States, terzo in Gruppo 1 e Gruppo 2 sempre in America) e Berjou (vincitore di sei classiche francesi, tra cui un duplice successo nel Grand Prix de la Ville de Nice, Gr 3, in steeple a Cagnes-sur-Mer).
Vincitore in classe 2 in hurdle a Cheltenham Givemefive.
In Italia, in ostacoli, si sono visti nove prodotti, di cui Mythos è il terzo vincitore e probabilmente il migliore. Constantine ha corso dieci volte in ostacoli agli ordini di Paolo Favero, aggiudicandosi due prove (acuto in una novizi da 5.950 euro al primo, massimo premio vinto da un figlio di Holy Roman Emperor in ostacoli in Italia). 1 vittoria poi per General Marius su tredici corse. Non hanno mai vinto Sassopiano (due secondi posti a Treviso in categoria reclamare su diciannove corse), Queen of Rome (seconda a vendere a Milano su cinque corse), Holy Song (terza a vendere a Milano su cinque corse), quindi Royal Biz e i mai piazzati King of Love e Fireworks.
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