mercoledì 13 dicembre 2017

Il Riassunto della Stagione in Ostacoli Italiana del 2017.


LA STAGIONE DEI NUOVI EQUILIBRI. PRIMO SCUDETTO ITALIANO GRIFFATO JOSEF VANA SR. CRESCE RAF ROMANO, CROLLA PAOLO FAVERO.



A cura di Matteo Mancini
Siamo giunti al terzo anno di bilanci. Stagione ormai al crepuscolo, 2018 pronto a bussare alle porte per dare abbrivio al nuovo anno in quel di Pisa e da qui dipanarsi per tutta Italia.
Il 2017 ha visto disputare 155 corse (nove in meno rispetto alla passata stagione), di cui 26 classiche, in cui si son misurati trecentocinque soggetti, cinque in più rispetto al 2016, ma diciassette in meno rispetto al 2015. Sul dato delle corse disputate è da evidenziare l'annulamento di sei prove in programma a Pisa in quel di dicembre. Soppressa la prima giornata per ordine ministeriale al fine di far fronte a un errato calcolo delle somme disponibili per i premi di fine stagione, gli allenatori si sono coalizzati in protesta contro i tagli operati per la seconda giornata corse e non hanno dichiarato partenti nelle restanti tre corse in programma a Pisa prima della fine dell'anno. Una protesta in cui si è omesso di indicare il bizzarro incremento di premi operato da agosto in poi sulle piste di Merano e Milano, soprattutto, con premi come il Miocamen raddoppiato rispetto alle ultime edizioni e con la Gran Corsa Siepi di Milano che ha visto incrementare la propria dotazione complessiva di 35.000 euro. Un incremento che ha interessato un po' tutti i premi della seconda parte di stagione con un Lainate giunto ad avere un montepremi da Gruppo 3.  Somme queste ultime che se spalmate sul resto del programma avrebbero salvato e di gran lunga le sei giornate sforbiciate in quel di Pisa. 
Chiarito quanto sopra, appare eloquente il dato dei prodotti dell'allevamento italiano, in continuo calo. Siamo passati dai centoventuno cavalli allevati in Italia ammirati in ostacoli nella stagione 2015 e dai novantanove della passata stagione agli ottantasette della stagione appena ultimata. A poco è servito veder crescere a dieci unità (record negli ultimi tre anni) i prodotti della celebre scuderia La Nuova Sbarra. La scuderia di Scarpellini, a dispetto delle noie giudiziarie cui è andato incontro il patron rimasto invichiato in indagini note alle cronache (scandalo Marra-Raggi e Comune di Roma), è risultata netta trionfatrice nella classifica allevatori della stagione 2017 con 52.000 euro circa di introiti (in luogo dei 20.000 dell'Az. Agr. Farina nel 2016) ed è passata al vertice dopo il terzo posto della passata stagione in cui incassò circa 19.000 euro. Al di là dell'eccelso risultato ottenuto dalla Nuova Sbarra, i proprietari italiani hanno dimostrato di preferire di gran lunga i prodotti degli allevamenti esteri e non a torto, dal momento che soli sei cavalli dei primi quaranta per introiti risultano allevati in Italia: Live your Life (secondo nella generale, Nuova Sbarra), Notti Magiche (ottavo, Az. Agr. Il Tiglio), Panta Rhei (quattordicesimo, Renata R. Talon), Nelly Darrier (ventiquattresima, Dormello Olgiata), Silver Tango (trentaquattresimo, Elia Tanghetti) e Musique de la Nuit (trentasettesimo, Nuova Sbarra).
Ma che tipo di stagione è stata, al di là dei giudizi legati all'allevamento italiano? È stata una stagione per molti versi sorprendente che ha confermato il calo del leader del settore Paolo Favero, spodestato dal ceko Josef Vana sr e dall'ex allievo Raffaele Romano. Penalizzato per tutto l'anno da squalifiche per doping e sostituito fino a novembre da Arnaldo Bianco e dai colori di Lydia Olisova, il trainer di Sinigo ha dovuto abdicare al ruolo di leader incontrastato, sia nel ruolo di allenatore che di proprietario. Importante anche il ritiro di fatto della scuderia Magog (seconda in classifica introiti per diversi anni) uscita praticamente di scena a inizio stagione. Un mix di fattori tutti a svantaggio di Favero che, dopo essersi aggiudicato la classifica allenatori per undici anni consecutivi, ha vissuto un 2017 assai amaro. “Appena” 29 successi, compresi quelli marcati Bianco, soccombente in tutte le classifiche di riunione e con una sola classica vinta (il Gruppo 3 Richard), contro le quindici del 2015 e le otto del 2016. Mai così in basso nel nuovo secolo pur avendo sellato cinquantatré cavalli in ostacoli, contro gli ottantanove del 2015 e i settantuno del 2016. Una vera e propria catastrofe sportiva, non ce ne vorrà per questa nostra dura espressione. Il dato è reso a dir poco evidente dal tracollo subito in sole tre stagioni con numero vittorie sforbiciato dalle 93 del 2015 alle 58 del 2016 e ancora alle 29 del 2017. Riduzione del numero vittorie, rispetto al 2015, del 69%. Dati che fanno pensare e che riducono il potenziale di fuoco del trainer che vede ridimensionare le entrate conquistate dai propri allievi a 381.500 euro in luogo dei 653.679 euro del 2016 e addirittura dei 1.014,137 euro del 2015. Numeri che vanno ben oltre al semplice anno storto o a una battuta di arresto e che determineranno un forte spostamento degli equilibri nel settore.
Ne ha approfittato Josef Vana sr, al primo scudetto italiano da allenatore, che ha visto passare i propri successi dai diciassette del 2015 e dai ventotto del 2016 ai quarantadue del 2017, suo record personale, confermandosi peraltro protagonista nei main event con cinque classiche e mezzo in bacheca. Fondamentale per il gran maestro ceko il sodalizio chiuso col bolzanino Josef Aichner, vincitore a sorpresa della classifica proprietari, a svantaggio di Lydia Olisova per lunghi tratti di stagione in testa, con introiti passati in un anno da 121.000 a 316.000 euro. L'accordo con Aichner ha portato nelle mani dei Vana un fortissimo incremento del materiale da destinare alle prove in ostacoli del bel paese. Cinquantadue gli allievi di Vana schierati in Italia nel 2017, aumentati dunque di ventidue unità rispetto all'anno precedente, con introiti passati da 380.000 euro a 586.200 euro.
Crescita importante per introiti, oltre 100.000 euro in più, per Raffaele Romano, salito dai ventiquattro successi del 2016 ai trenta del 2017. Per il trainer bresciano decisivi l'aumento del materiale disponibile, passato da ventotto allievi stagionali a trentotto, ma soprattutto i continui e costanti investimenti di Christian Troger divenuto, per vincite, terzo proprietario dell'ostacolismo italiano (passato da 67.500 euro di entrate del 2016 a 142.000 del 2017).

Questi i tre grandi nomi del movimento italico dietro ai quali sale per la prima volta, in quinta posizione, la giovane Melanie Frank (cinque successi e mezzo, di cui una classica) che ha di fatto sostituito definitivamente, nei numeri, Ilenia Nero, fortemente ridimensionata dopo l'esperienza Ghiotti. Lievissimo calo per Francesco Contu, regredito in settima posizione. In salita decisa Stella Giordano star queen nei cross amatoriali con cinque acuti a valerle la sesta posizione in classifica allenatori (credo mai così in alto).
Crescono le incursioni vincenti dall'estero passate (escludendo Vana dal novero) da diciassette del 2016 a ventidue e mezzo. In particolare sono ritornati in gran forma Grzegorz Wroblewski e Guillaume Macaire, quattro successi a testa; confermato su medesimi livelli Radek Holcak e grande novità costituità da Stanislav Popelka che ha trionfato per tre volte, ivi compreso nel Gran Premio Merano, presentando uno dei grandi crack della stagione. Si è confermato "re del Nazioni" il francese Patrice Quinton.

TRE ANNI - SIEPI.

Sono stati appena cinquantadue i giovani saltatori, dodici dei quali vincitori (la metà di questi in grado di ripetersi), ammirati nel 2017 per ventiquattro prove. Numeri in lieve controtendenza rispetto agli anni precedenti. Erano stati sessantatre i tre anni del 2016 e cinquantaquattro nel 2015.
Quello che non cambia è l'inizio di stagione. Si parte il 19 marzo a Treviso, con At the Beach di Lydia Olisova a risolvere in volata a quattro la contesa davanti al più atteso compagno di colori Dark Hero, rimasto intrappolato per vie interne e venuto a stampare all'epilogo Solar Walker con traiettoria esterna. Il figlio di Harbour Watch, primo assoluto nella produzione paterna a vincere in ostacoli, non si confermerà nelle successive uscite, se non con un duplice successo a Merano in categoria ascendente.
E' nella seconda prova di categoria che si comincia a capire la musica che suonerà nel corso dell'anno. Il sauro Live Your Life di Christian Troger, allenato e montato da Raf Romano, rende una formalità la maiden Primi Salti di Milano. Il figlio di Turati, erede della blasonata linea Persian Filly (sua seconda madre e riproduttrice dei vincitori classici in piano Urgente e Permesso, nonché del top price delle aste ANAC 2013 acquistato da Godolphin), in gran scioltezza, rifila dieci lunghezze al Vana Saxo Sol, altro debuttante della prova, piazzando una progressione finale letale per gli avversari. L'atteso Dark Hero cade sulla siepe che immette sulla diagonale breve procurandosi una frattura a un anteriore che ne decreterà la prematura fine della carriera.
Circa un mese dopo arriva il momento della verità nel Premio dei Novizi in cui, per la prima volta, si trovano le variabili del terreno pesante e della pioggia. Live Your Life contro At The Beach, i due tre anni vincitori. Il confronto non ha storia alcuna. Il sauro conferma quanto di buono mostrato, passeggiando per la pista. Romano imposta la corsa in modalità copia carbone del precedente successo. Tranquillo a metà gruppo, il sauro risale sulla piegata che immette sulla diagonale breve e in graduale progressione stacca dal gruppo senza esser mai toccato con la frusta. Semplicemente devastante. Saxo Sol, ancora secondo, paga quindici lunghezze. At the Beach, vincitore a Treviso, finisce addirittura quinto a distacco siderale.

A Merano, intanto, il 28 maggio Solar Walker, altro portacolori Troger, perde la qualifica di maiden nella prima prova per tre anni dell'impianto altoadesino, relegando al secondo posto il solito Saxo Sol (favorito netto della prova). L'allievo di Raf Romano, montato da Davide Columbu, prende la testa al passaggio davanti alle tribune e va via di lena staccando all'epilogo in grande stile. Grandissima prova, sulla stessa lunghezza d'onda di quelle marcate dal compagno di colori, che cancella l'opaca performance nel Primi Salti. Soggetto questo Solar Walker che non farà della regolarità il proprio biglietto da visita.

Due settimane dopo arriva il confronto, in condizionata sui 3.000 metri, tra i due compagni di colori e si risolve con una vittoria a sorpresa proprio di Solar Walker. Il baio paraocchiato inscena una fuga a traguardo lontano che Live Your Life non può andare a ricucire onde evitare di portare sotto il gruppo costituito da tre portacolori di Lydia Olisova. Davide Columbu spinge e manda su Solar Walker; Pollioni invece, interprete occasionale di Live Your Life, tutto in mano, si porta, a poco a poco, sotto senza muovere e voltandosi in continuazione a controllare gli avversari. Imbarazzante prova di forza finale. Live Your Life in cacciarella, con Pollioni che non sposta mai le mani dal collo dell'animale, piomba su un sostenutissimo Solar Walker e lo copre sul palo senza togliergli la vittoria. Doppo integrale in famiglia, con i due cugini (il padre di Solar Walker è fratellastro della madre di Live Your Life) che marcano un uno-due all'insegna dei colori Troger e della Nuova Sbarra, scuderia allevatrice di entrambi. Terzo, a tre lunghezze abbondanti, giunge la nuova proposta Galahad, secondo sei giorni prima in una debuttanti (il Prime Siepi) persa in fotografia stretta con Traetta (cavallo incapace di ripetersi nelle successive esibizioni) dopo grande recupero e interessante tratto piano conclusivo. Ancora battuto in modo importante At the Beach, quarto a circa nove lunghezze dal vincitore.

Si arriva al 2 luglio, data in cui va in scena la prima classica riservata ai tre anni: il Premio dei Giovani (L) sui 3.300 metri. Dalla Francia arriva la carta Sainte Saone, allieva di Guillaume Macaire, che promette battaglia. E' lei la controfavorita dell'attesissimo Live Your Life. E' della partita anche Traetta che dopo il debutto vincente prova a ripetersi con i nuovi colori di Federica Crecco. Favero-Bianco presentano un quartetto che ha in Galahad e Aventus le loro prime punte. Quest'ultimo, dopo esser calato alla distanza nel Prime Siepi (terminato in quarta posizione), ha impressionato, munito di paraocchi, sei giorni prima in una maiden risolta a traguardo ancora lontano, con Bartos mai costretto a richiamarlo, davanti di sei a Musique de la Nuit. Una prestazione questa che fa sperare Paolo Favero di avere per le mani un potenziale campione. Ne resterà deluso.
La superiorità di Live Your Life rispetto ai coetanei delle scuderie indigene si ripete. Il sauro si aggiudica a tavolino la corsa sfruttando un ondeggiamento finale dell'ospite francese. L'allieva di Macaire la mette sul piano del ritmo e imposta tutta la gara da un capo all'altro. Live Your Life però non subisce cedimenti di sorta. Ale Pollioni lo porta all'attacco in retta d'arrivo sfilando Aventus. Volata finale con Sainte Saone che per due volte si sposta verso sinistra a trovare il contatto col rivale per respingerlo di una corta incollatura finale. I commissari ravvedono gli estremi per un distanziamento della francese e consegnano la vittoria all'allievo di Raf Romano. Il primo degli altri, Galahad, limita il passivo a sei lunghezze davanti di due abbondanti a un Aventus calato nell'ultima parte di gara. La francese riporterà due vittorie consecutive in Francia toccando il rating di 66 francese, a dimostrazione dell'eccelso valore internazionale di Live Your Life.

I tre anni che contano ritornano in pista alla ripresa della riunione meranese, il 13 agosto, nell'Antonio Fiorio, condizionata da 10.200 euro sui 3.300 metri. Altro successo di Live Your Life che si conferma su Aventus e Solar Walker. Nell'occasione Raf Romano, tornato in prima persona in sella al crack di scuderia, assume il comando fin dal passaggio davanti alle tribune e se ne va senza compilicazioni in totale e imbarazzante controllo. Aventus prova a tenere il ritmo, ma si deve accontentare della seconda moneta perdendo contatto già all'attacco della curva finale. Opaco Solar Walker dopo prima parte da front runner per poi scivolare nelle retrovie e tornare a fare il finale, prodigato in corda, a stampare di misura il ceko Palazzo Corsini. Quinto Saxo Sol, al rientro dalle prove di fine maggio.

Il 3 settembre va in scena la prima delle tre corse di gruppo riservate ai tre anni: Premio Tagliabue (Gr.3), 3.300 metri sul tracciato meranese. A sfidare Live Your Life arriva dalla Cekia Stuke, allievo del pericolosissimo Radek Holcak, vincitore al debutto nella specialità a Kolesa, ma piuttosto ignorato al gioco (11 a 1). Si candida a un piazzamento importante Vermithor, ennesima nuova proposta di Lydia Olisova, vincitore due settimane prima in una prova per debuttanti chiusa con cinque di margine sui compagni di colore Mukallaf e Dance Dan Dan. Presenti poi Aventus, con i nuovi colori D'Altemps, Saxo Sol, Solar Walker e Traetta.
Non c'è storia. Concedendo da due a tre chili agli avversari, Live Your Life recita da gran protagonista il ruolo di primo attore. Dopo andatura scandida da Saxo Sol, gli avversari vengono regolarmente schiantati quando Romano anticipa Stuke e sfila il battistrada al salto della siepe che porta alla curva del campo di polo. Il fantino bresciano non deve mettere mano alla frusta. Il sauro volante mette il turbo e semina i rivali per la pista, inseguito da Stuke, Vermithor e, a rimorchio, Aventus. Il margine finale è contenuto dal rallentamento del vincitore. Sei lunghezze a Stuke, altrettante a Vermithor, il tutto inflitto col canonico schema di gara estrinsecato dalla lunga progressione piazzata a partire da metà della dirittura opposta a quella di arrivo. Più indietro Aventus resiste al tentativo di ritorno di Saxo Sol. "Live Your Life anche oggi scava l'abisso" la cesellatura dello speaker che non esagera nelle proporzioni.

Il biglietto per il Criterium d'Autunno (Gr.1), main event della stagione in scena nel meeting del Gran Premio Merano, è garantito per il portacolori di scuderia Troger e si risolve in una formalità annunciata alla vigilia (1.18 a 1 la quota al totalizzatore). In un campo partenti tutt'altro che impegnativo, date le qualità dimostrate nelle precedenti prove, il figlio di Turati si fa forte del rapporto paritario al peso con gli avversari e non concede rivincite a Stuke che si conferma secondo a quattro lunghezze. Partita già chiusa a metà della dirittura opposta a quella di arrivo. Poco più di un allenamento altamente remunerato (29.750 euro, terzo premio di valore dell'intero panorama ostacolistico italiano). Terzo, a undici lunghezze dal vincitore, Mukallaf, reduce da una vittoria in categoria maiden, batte il più blasonato compagno di colori Vermithor finito a quindici lunghezze da Live Your Life. Fuori per uno scarto alla partenza l'ospite francese Number Moon, presentato da Satalia (comunque scarso in Francia alle uscite successive). In grave regresso Aventus, ultimo a distacco.

Da sx a dx AVENTUS, VERMITHOR
STUKE LIVE YOUR LIFE.
(Foto Arigossi modificata da Mancini).

La stagione prosegue a Milano dove si cercano nuovi candidati. Salgono in cattedra Lemien e Vermithor. Entrambi portacolori di Lydia Olisova, i due capitalizzano le due principali prove per tre anni dell'autunno milanese propedeutiche al Premio Berlingieri. Lemien risolve a proprio favore una semidebuttanti disputata da quindici elementi sui 3.200 metri il 4 ottobre. Tempo copertissimo e leggeri veli di nebbia a rendere opalescenti giubbe e colori. In lunga progressione sulla diagonale lunga, bene in mano a Josef Bartos, il baio va via in bello stile minando le resistenze della front runner Deda Queen che frana sulla penultima siepe. Vittoria che sembra cosa fatta, ma si "concretizza dalle retrovie come un fantasma" l'altra debuttante Aunt Sampa, colori Allegria, che si lancia all'attacco del leader sull'ultima siepe e passa in vantaggio. Lemien con grandissimo coraggio rientra all'attaccante in un epilogo dal grande pathos. I due scavano il vuoto alle spalle in un testa a testa che rende incertissimo il confronto fin sul palo. Terza, a quattordici lunghezze, Saemeridiana è la prima dei battuti.
Vermithor, da par suo, si aggiudica il Premio del Prato, venti giorni dopo prevalendo in fotografia proprio su Lemien, atteso da Favero a un progresso non concretizzatosi in pista. Prova avanguardistica di Vermithor che accompagna per buona parte di gara la battistrada Deda Queen. Lemien rimonta Vermithor e lo sopravanza nel tratto compreso tra la penultima e l'ultima siepe. Sospinto da Bartos sembra andare a conquistare la seconda vittoria consecutiva ma il compagno di colori reagisce e ritorna sull'avversario negli ultimi metri per piegarlo dopo duratura battaglia. I due Olisova conquistano una doppietta allettante sotto il profilo economico, 9.350 euro al primo, ma svalorizzata dalla vicinanza di Blarney Castle, soggetto incapace di vincere in ascendente a Merano, terzo davanti ad Aunt Sampa e Deda Queen con sesto un pessimo Solar Walker mai in corsa.
Due settimane e mezzo dopo arriva l'ultimo grande appuntamento della stagione. Raf Romano e Christian Troger cedono ai richiami del Premio Berlingieri (Gr.2) e dichiarano partente Live Your Life, a lungo in dubbio, nella classica meneghina.
Il 12 novembre è una giornata infernale. Piove come Dio la manda tanto che il terreno viene dato per colloso. Arrivano in massa dall'estero con tre nuove proposte per battere il sauro volante della scuderia Troger che concede quattro chili a tutti. Tra queste c'è persino un cavallo allevato in Ucraina, tale Piraniya, imbattuto in Slovacchia. A fare paura tuttavia è l'imbattuto Arkalon, portacolori Charvat, risultato vincitore di tre prove in Repubblica Ceka in bello stile. Live Your Life è comunque il favorito, di poco preferito ad Arkalon. Tra gli altri giocati ci sono Stuke e Lemien, chiamato alla prova della verità, coadiuvato da Vermithor, positivo sulla pista grazie all'affermazione nel Premio del Prato.
E', con tutta probabilità, la prova più difficile per il sauro di Troger e l'esito finale confermerà questa impressione. Arkalon va presto davanti, voglioso di correre e non facilmente gestibile da Faltejsek, lo segue Stuke con in pressione Lemien e Live Your Life, dopo prima parte di gara prudenziale, subito in posizione di sparo. All'attacco della diagonale breve sono in tre davanti. Stuke in corda, Arkalon al centro e Live Your Life all'esterno. Comincia a esser montato Stuke che subisce la progressione dei due avversari non ancora richiesti. Sul penultimo ostacolo allunga ancora Arkalon che mette in difficoltà Live Your Life colto in leggero contropiede. Lo Charvat in poche battute guadagna quattro lunghezze in vista dell'ultima siepe. Live Your Life si riporta sotto cattivo, ma l'avversario nel tratto piano finale riparte e non concede repliche di sorta. Vince Arkalon su Live Your Life, relegato a cinque lunghezze, a precedere a sei lunghezze dal Troger Stuke e Piraniya venuto a fare l'arrivo. Crollato nel finale Lemien, non piazzato come Vermithor, preceduto da Blarney Castle.
"L'errore sulla penultima siepe potrebbe esser stato determinante sul miglior esito della gara" dichiarerà a fine corsa Romano "ma dobbiamo rendere gli onori a un avversario che in questa occasione ha mostrato notevoli qualità."

La stagione dei tre anni va in archivio il 6 dicembre a Grosseto, con la tradizionale condizionata Premio Siepi d'Autunno messa a segno dalla grigia Musique de la Nuit. La portacolori Troger, già positiva alla prima uscita sulla pista maremmana tre settimane prima dopo non trascendentale stagione meranese, domina la prova da un capo all'altro su un parzialmente ritrovato Aventus, secondo a gran quota, emerso alla distanza per acciuffare sul palo Fly Filo Fly alla prima in ostacoli in Italia dopo aver imparato il mestiere in Repubblica Ceca. 

Considerazioni personali: Live Your Life, senza ombra di dubbio, è il tre anni dell'anno, anche per effetto dei 94.265 euro di vincite (il secondo più ricco in assoluto). Il figlio di Turati, stallone pressoché ignorato da tutti e con pochi figli all'attivo, ha vinto sei delle otto corse che lo hanno visto protagonista, inanellando Premio dei Giovani (L), Tagliabue (Gr.3) e Criterium d'Autunno (Gr.1). Battuto in una circostanza per non esser stato spremuto a dovere e nell'altra a seguito di una serie di ragioni contingenti, non da ultime una giornata da tregenda e un rapporto al peso assai sfavorevole, ha dimostrato una superiorità per lunghi tratti imbarazzante. Solo due cavalli lo hanno messo in difficoltà. Arkalon, di Jiri Charvat, lo ha battuto con gran classe a Milano sfruttando peso, terreno e un errore dell'avversario sulla penultima siepe. Figlio di Tiger Groom, allevato in Francia e acquistato yearling alle aste di Parigi per 36.000 euro, si tratta di un cavallo che ha disputato quattro corse in carriera in siepi vincendo sempre. Interessante anche la genetica dato che sua sorella piena, Azura du Kalon, è una vincitrice in Gruppo 3 in siepi ad Auteuil. Potrebbe costituire un crack, ma il confronto con Live Your Life è ancora da verificare.
Altra cavalla in grado di insidiare Live Your Life è stata Sainte Saone, una figlia del riproduttore di ostacolisti Saint de Saints. L'allieva di Macaire, con prova di testa, ha battuto sul campo il sauro volante, ma lo ha fatto intralciandone lo spunto finale così da esser distanziata. Ritornata in Francia ha mostrato qualità eccelse, aspetto che eleva il valore del pupillo di casa Troger facendone un degno rappresentante a caratura internazionale.
Sono questi i tre i grandi protagonisti della stagione, cui è da aggiungersi, in secondo piano, il regolarissimo Stuke. Vincitore al debutto in siepi a Kolesa, il figlio di Jukebox Jury ha trovato sulla sua strada nei tre gruppi riservati ai tre anni l'ostico Live Your Life che si è rivelato di altra categoria. A parte il sauro, l'allievo di Radek Holcak ha battuto tre volte su tre, e con grande margine, Vermithor (il più ricco dopo Live Your Life per introiti con 29.070 euro, terzo in Gruppo 3 e quarto in Gruppo 1) e due su due Aventus, conquistando due secondi posti in Gruppo 1 e in Gruppo 3 e un terzo in Gruppo 2. I due appena citati sono i due migliori soggetti di casa Favero, che ha schierato qualcosa come quattordici elementi (27%), portandone al successo sette ovvero la metà dei sellati e il 58% dei vincitori nelle prove per tre anni. Degni di nota tra i faveriani Lemien, atteso a progressi e da verificare circa il suo reale valore, Callmebob, regolarissimo front runner in categoria ascendente (vincitore in bello stile in discendente, ma naufragato all'approccio con le prove di cartello), Galahad e Mukallaf, questi ultimi due usciti di scena troppo presto dopo alcuni piazzamenti interessanti.

Così nelle tredici corse principali

Le Pattern Race

24/9 IX Criterium d'Autunno (Gr.1), Merano. Euro 29.750, m. 3.300, 3 anni. 1° Live Your Life (67 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Stuke, 3° Mukallaf, 4° Vermithor, 5° Mesa Arch. (dist: 4 - 7 - 3,5 - 7), p.7, t. n.d., legg.pesante.

12/11 Premio Berlingieri (Gr.2), Milano. Euro 25.500, m. 3.600, 3 anni. 1° Arkalon (66 J.Faltejsek), J.Charvat, P.Tuma, 2° Live Your Life, 3° Stuke, 4° Piraniya, 5° Blarney Castle. (dist: 5 - 6 - 2 -3), p.10, t. 4.22.50, colloso.

03/09 Premio Tagliabue (Gr.3), Merano. Euro 17.000, m. 3.300, 3 anni. 1° Live Your Life (69 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Stuke, 3° Vermithor, 4° Aventus. (dist: 6 - 6 - 3,5), p.7, t. n.d, morbido.

02/07 Premio dei Giovani (L), Merano. Euro 10.200, m. 3.300, 3 anni. 1° Live Your Life (67 A.Pollioni), C.Troger, R.Romano, 2° Sainte Saone (dist.1°), 3° Galahad. (dist: c.inc - 6), p.7, t. n.d., morbido.

Le altre prove di blasone

20/08 Pasqualino Mazzoni (Debuttanti), Merano. Euro 12.750, m. 3.000, 3 anni. 1° Vermithor (67 J.Bartos), L.Olisova, A.Bianco, 2° Mukallaf. (dist: 5), p.5, t. n.d., morbido.

13/08 Antonio Fiorio (cond), Merano. Euro 10.200, m. 3.300, 3 anni. 1° Live Your Life (68,5 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Aventus. (dist: 5), p.7, t. n.d., morbido.

25/10 Premio del Prato (cond), Milano. Euro 9.350, m. 3.200, 3 anni. 1° Vermithor (67,5 J.Kousek), L.Olisova, A.Bianco, 2° Lemien. (dist: testa), p.11, t. 3.43.10, morbido.

04/10 Premio Monte Stella (maiden), Milano. Euro 9.350, m. 3.200, 3 anni. 1° Lemien (65.5 J.Bartos), L.Olisova, A.Bianco, 2° Aunt Sampa. (dist: c.testa), p.15, t. 3.45.00, buono.

29/03 Primi Salti (maiden), Milano. Euro 8.500, m. 3.200, 3 anni. 1° Live Your Life (66 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Saxo Sol. (dist: 10), p.8, t. 3.52.20, morbido.

05/06 Prime Siepi (Debuttanti), Merano. Euro 8.500, m. 3.000, 3 anni. 1° Traetta (66.5, D.Columbu), F.Crecco, I.Saggiomo, 2° Galahad. (dist: testa), p.8, t. n.d, legg. pesante.

11/06 Premio Cermes (cond), Merano. Euro 7.225, m. 3.000, 3 anni. 1° Solar Walker (67,5 D.Columbu), C.Troger, R.Romano, 2° Live Your Life. (dist: c.inc), p.6, t. n.d, buono.

17/09 Premio Rotary Club (discendente), Merano. Euro 6.375, m. 3.300, 3 anni. 1°Callmebob (68,5 D.Columbu), L.Olisova, A.Bianco, 2° Blarney Castle. (dist: 10), p.6, t. n.d, pesante.

06/12 Premio Siepi d'Autunno (condizionata), Grosseto. Euro 6.375, m. 3.400, 3 anni. 1° Musique de la Nuit (68 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Aventus. (dist: 2), p.8, t. 4.21.00, buono.

Retta finale del Berlingieri,
ARKALON precede LIVE YOUR LIFE,
più indietro da sx a dx VERMITHOR (cap.giallo),
BLARNEY CASTLE, LEMIEN (cap rosso), 
PIRANIYA (cap.giallo esterno)
CALLMEBOB (paraocchi rossi), sullo sfondo
DEDA QUEEN.

QUATTRO ANNI - SIEPI.

Ottantacinque classe 2013 ammirati nella stagione tra siepi e steeple, di cui appena ventisei in pista in ostacoli nel 2016. Emerge dunque un dato da subito importante che evidenzia, in modo particolare, la forte percentuale infortuni a cui vanno incontro i saltatori. Solo il 41% dei giovani siepisti ammirati a tre anni sono scesi in pista almeno una volta a quattro anni. Molti dunque gli infortuni e i cavalli persi per strada, tra i quali sono da aggiungersi una lunga serie di altri infortuni patiti in corso stagione. Causa acciacchi vari non si son confermati ad alti livelli due dei tre protagonisti della precedente stagione ovvero Amaranthus e Golden Hello, ammirati sporadicamente e con costrutto non all'altezza delle attese. Si è invece dimostrato, per continuità, il migliore della generazione il polacco Santo Cerro, che già aveva mostrato qualità importanti nella riunione autunnale di Merano del 2016 mettendo in forte dubbio il primato del Troger Amaranthus.
Non si è mai visto in pista l'Aichner Leitrim Traveller, soggetto che aveva ottimamente impressionato nello scorcio conclusivo di riunione a Merano, lasciando intravedere potenziale su cui scommettere. Stesso discorso per i vari The Plough, Limpert, De Aguilar, Hoi Hoi e Gunman tutti promettenti ma presto infortunati e mai scesi in pista nel 2017.

La nuova stagione, costituita da ventitre corse riservate ai quattro anni, inizia a Pisa il 6 gennaio, nella prima corsa assoluta del 2017. Debutta un soggetto che si ritaglierà un certo spazio nella stagione (terzo per introiti tra i quattro anni visti in siepi) e che fornisce subito una performance molto interessante. Stiamo parlando di Panta Rhei, da Kigsfort, pupillo del giornalista di settore Giulio Vitolo, che vince il Premio Furton avendo facile ragione dell'appoggiatissima scuderia Favero costituita dai poco fortunati Prepotent e Silk Gem (quest'ultimo non si rivedrà più in pista) grandi protagonisti a dicembre nel Siepi d'Autunno di Grosseto. Raf Romano imposta la corsa cadenzando a piacimento al comando del drappello e non si fa mai avvicinare, rifilando quattro lunghezze e mezzo alla promessa mai sbocciata Prepotent, incapace di cambiare passo in retta di arrivo.
Altra interessante prova preparatoria è quella che va in scena tredici giorni dopo, la maiden Premio Corinto, in cui provano il mestiere sei debuttanti al confronto con tre soggetti già ammirati nella specialità. Vince (prima vittoria in carriera da allenatore per Grasso Caprioli) e fa sognare Dormello il debuttante in ostacoli Andorff, figlio di Gladiatorus (stallone al terzo prodotto su tre vincente in ostacoli) e fratellastro del campioncino Asselin (vincitore, tra le altre, nella Gran Corsa Siepi di Pisa). Il cavallo resta coperto per buona parte della corsa per emergere nel finale e attaccare la femmina della Statek-Chyse Deauveline e il sorprendente grigio di Richard Stampfl Rajadamri, davanti in coppia fin dal via insieme al favorito Chappy Bros. Arrivo a tre che sorride ad Andorff. Il baio approfitta di un pessimo salto finale di Deauveline per allungare su Rajadamri su cui si profila il ritorno della femmina che strappa la seconda moneta, riprendendo l'azione con coraggio a largo di tutti.

Passano dieci giorni e giunge il tempo della prima pattern race della stagione: la XXII Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L). La vicinanza d'impegno rispetto al Premio Corinto porta Grasso Caprioli e Favero a lasciare a riposo Andorff e Rajadamri. Ci sono invece i primi quattro del Berlingieri (Gr.2) disputato eccezionalmente a Pisa a dicembre, ovvero i vari Queen Winkle, Giacalmarbar, Anima Mundi e Prepotent terminati nell'ordine, cui si aggiungono, tra gli altri, Panta Rhei e Africa Warm. Quest'ultimo, bel baio listato della Topeeka figlio di Gladiatorus, arriva all'impegno forte di una vittoria largheggiante in modestissima categoria a vendere a metà dicembre sull'anello pisano. Gioco sulla coppia di allievi Romano Queen Winkle, giudicato fin troppo presto un campione dopo il successo da debuttante nel Berlingieri e qua gravato al peso (dai tre e mezzo ai due e mezzo di chili concessi ai rivali), e Panta Rhei. 
Per nulla intimorito dal confronto con la top category, va al comando Africa Warm e lo fa a discreta lena, prendendo subito discreto margine dal resto del gruppo capeggiato da Panta Rhei che presto va a ricucire lo strappo, lasciando più indietro gli altri. Sulla seconda siepe della diagonale discendente sbaglia il salto Panta Rhei che viene già richiamato al maggiore impegno da Raf Romano. Africa Warm invece non palesa incertezze e insiste nella sua azione. A tre quarti della diagonale opposta a quella di arrivo, Panta Rhei sfila all'interno Africa Warm su cui si affacciano Anima Mundi all'interno, Queen Winkle e Giacalmarbar all'esterno e Prepotent subito a contatto. Si preannuncia una spettacolare retta di arrivo, preceduta dalla ripartenza di Africa Warm che riprende la leadership braccato dagli altri cinque più Almost Human a contatto. Africa Warm è ancora vitale in vista dell'ultimo salto su Giacalmarbar e Prepotent che prova a innescare il cambio di marcia. Sullo steccato opposto non è in condizione di piazzare l'allungo Queen Winkle, all'interno faticano Anima Mundi e Almost Human. Cede Panta Rhei. Africa Warm, Giacalmarbar e Prepotent su una linea sull'ultima siepe. E' il tratto piano finale a delineare le differenze. Africa Warm e il velocista Giacalmarbar piazzano un finale vibrante col Topeeka che risponde colpo su colpo all'allievo di Contu della scuderia Milano. L'urlo di Silvia Casati ad accogliere la vittoria, a sorpresa, del Topeeka che passa dalle vendere (ignorato a 8.000 euro nel dopo asta) alla pattern race, 7 abbondante la quota. 4.05.50 l'ottimo crono, mezza lunghezza di differenza, a tre e venticinque Prepotent (ingiustificata gran quota di 14 a 1 e sponsorizzato da noi nel precorsa), quindi i deludenti (ma non troppo data la qualità) Queen Winkle e Panta Rhei. Africa Warm non si rivedrà più in pista nella stagione, causa un probabile infortunio non tale però da escluderlo definitivamente dagli allenamenti. Si rivedrà tra gli iscritti a dicembre.

Ventuno giorni dopo ancora la top category in pista nel Criterium d'Inverno (Gr.2) sull'analoga distanza dei 3.500 metri, sempre a Pisa. Dietro ai nastri di partenza c'è il top della generazione eccezion fatta per Golden Hello (a riposo in vista di Milano) e Africa Warm che Silvia Casati dichiara di voler preservare. Dalla Polonia arriva il temuto Santo Cerro, un Sorbie Tower che Grzegorz Wroblewski presenta in gran forma dopo la vittoria a settembre, a Merano, nel Criterium d'Autunno (Gr.1). Si rivede anche Amaranthus, vincitore a tre anni nel Premio dei Giovani (L) e nel Tagliabue (Gr.3), rientrato in modo poco brillante in steeple a Pisa. Tentano la categoria Andorff e Rajadamri, risparmiati nel precedente impegno, quindi il secondo, il terzo e il quarto della Corsa Siepi dei 4 Anni a formare un campo partenti di primario ordine.
L'allievo di Wroblewski mette in chiaro una volta per tutte chi sia il leader della generazione. Va subito davanti marcato da Prepotent. Bella l'andatura del Vocetka, sui primi anche Rajadamri con Josef Bartos. Per vie interne Amaranthus e gli altri chiusi da Queen Winkle. Prepotent cucito ai fianchi di Santo Cerro all'attacco della curva di fondo a mano contraria inizia a rendersi protagonista di alcuni salti non ben riusciti. Pastuszka riesce a riprenderlo, ma viene sfilato da Anima Mundi che opera in corsia esterna. Si scurva e si piega sulla diagonale discendente. Prepotent torna ad affiancare Santo Cerro, ma salta nuovamente male sul secondo elemento della diagonale. Questa volta Pastuszka vola di sotto e lo imita anche Vana Jr. che cade da Queen Winkle in modalità fotocopia. 
Santo Cerro imprime una secca accelerazione a cui risponde, inizialmente, il solo Anima Mundi. I due prendono quattro lunghezze a Rajadamri in posizione cuscinetto dagli avversari divisi da lui da egual distacco rispetto ai due fuggitivi. Anima Mundi, con bizzarro collo storto, va addirittura a passare Santo Cerro che Faltejsek, da fantino molto esperto, va a moderare per poi piazzare la seconda accelerazione. Scatti che fanno male ad Anima Mundi. Il D'Altemps inizia a esser montato prima ancora della curva finale. Viene sotto intanto Rajadamri, con vicino gli altri tre. Rajadamri, una rivelazione di questa corsa, si affaccia ai fianchi di Santo Cerro. Si alza di scatto dalla tribuna Paolo Favero che inizia a inneggiare: “Vai... Vai...” ma, mentre Bartos spinge e manda, Faltejsek è glaciale nel suo immobilismo. Provano a fare l'arrivo anche Amaranthus e Andorff. Non c'è Giacalmarbar. Sull'ultima siepe, Falteisjek apre per la terza volta i rubinetti. Sentiamo Favero accennare un “No, no...”, ma signori, non ce n'è più per nessuno. L'arancio stellato piazza un tratto finale spaventoso in cui infligge otto lunghezze a un Rajadamri fin lì bellicoso e comunque in grado di contenere Amaranthus, a testimonianza del valore del vincitore. Sparito alla distanza Andorff, quarto a trentadue lunghezze dal vincitore, peggio di lui Giacalmarbar, rallentato Anima Mundi
Signori, questo è un signor cavallo... Né la neve, né l'inverno... non lo ferma nessuno! Santo Cerro vince da cavallo superiore... Niente da dire, e lo fa con il piglio del più forte, col piglio della preparazione, anche approssimativa, ma QUANDO SI E' FORTI FORTI, SI PUO' ANCHE AVERE UNA PREPARAZIONE NON AL CENTO PER CENTO, PER BATTERE DEI BUONI CAVALLI CHE, AL MOMENTO, NON VALGONO QUESTO SIGNOR CAVALLO” così si esprime Marannini, sempre colorito nelle sue cronache, ma spesso centrato in termini di concetti espressi. Tempo di gara eccezionale: 4.04.70 (sulla linea di Sol Invictus, tanto per fare qualche nome, che chiuse con 4.04.30, ovvero il soggetto più ricco degli ultimi dieci anni in siepi, steeple esclusi), tre secondi in meno rispetto al tempo della 33° Gran Corsa Siepi di Pisa, disputata su medesima distanza, vinta dall'anziano El Calife e un secondo in meno rispetto al tempo della 32° Gran Corsa Siepi di Pisa vinta da Mentore (con proporzioni abissali sui battuti). Da ricordare il 4.09 siglato su terreno pesante dal più grosso saltatore italiano degli ultimi venti anni: Sharstar. Nonché i cinque secondi in meno rispetto al Berlingieri di Queen Winkle, un secondo meglio di Africa Warm nella Corsa Siepi dei 4 Anni. La sensazione di aver visto all'opera un eccelso saltatore sarà confermata nel corso della stagione. Di converso, non si rivedranno più in pista né Rajadamri (un vero peccato), un figlio di Hellvelyn pagato 10.000 ghinee in Inghilterra da Stampfli, né Amaranthus.


Prime schermaglie di gara del Criterium d'Inverno.
Da sx a dx AMARANTHUS (cap rosso e stelle), PREPOTENT (cap blu)
SANTO CERRO (Cap arancione) e il grigio RAJADAMRI.
Indietro si intravedono con paraocchi australiano ANDORFF, in giubba
arancione ANIMA MUNDI con in schiena QUEEN WINLE.
(Foto Enrico Querci).

Il circus si sposta su Milano dove si cercano nuovi candidati per la scalata all'olimpo delle prove che contano. L'occasione viene resa dal Corona Ferrea, tradizionale prova per debuttanti ben remunerata, in programma  il 29 marzo. Undici al via con pochi che si sapranno far valere nel proseguo di stagione. Primo e secondo arrivano due cavalli ad alta quota che sovvertono i pronostici. Bagna con una vittoria il debutto nella specialità la trainer Lucia Lupinacci grazie all'acuto di High School (perfetta monta di Sylvain Mastain), andata a duellare nel finale, dopo sostenutissima andatura di testa griffata Passito (crollato nel finale), con Lord Maia in un serrato, quanto poco atteso, confronto. Soluzione finale in favore del portacolori Morazzoni (che cederà la cavalla alla scuderia Allegria qualche settimana dopo), davanti all'allievo di Mario Marcialis alla prima assoluta nel 2017. Dietro ai due il blasonato Alpheus, erede del top sire Galileo, preparato da Josef Vana, e un altro soggetto del maestro ceko: il polacco Mushrae.

Il 15 aprile, nel tradizionale Premio Pirelli, torna a vincere Giacalmarbar che stradomina la prova lasciando basito l'allenatore Francesco Contu. "Non so se sia andato forte lui o se siano andati piano gli altri" dirà il bravo ed esperto trainer. Purtroppo per lui è vera la seconda ipotesi. Il baio va a impartire una secca accelerazione alla corsa al termine della diagonale lunga tirandosi dietro Golden Hello. I due superano il leader Alpheus che scivola in un tratto piano poco dopo, chiuso nella traiettoria di svolta proprio da Giacalmarbar, intralciando Queen Winkle e Prepotent. Golden Hello prova a giocare d'anticipo e tenta di inscenare una fuga all'attacco della diagonale breve. Lo inseguono Giacalmarbar e Queen Winkle che ha uno strano intercedere e palesa un'evidente zoppia che costringe Raf Romano a fermarlo. Sparisce invece di scena Prepotent, mai così brutto. Giacalmarbar rimonta Golden Hello sul penultimo elemento e se ne va in assoluto controllo. Il portacolori della Milano non si ripeterà per mesi, addirittura pessimo in ascendente a ottobre a Merano sembra perché non ad agio con le siepi verdi. Andranno piano anche i battuti di giornata. Secondo giunge, a undici lunghezze, il rientrante Golden Hello davanti a un Prepotent dato per lontano. Queen Winkle chiude qua la sua stagione, esito davvero sfortunato per il trionfatore del Berligieri 2016, un Rip Van Winkle dalla grossa mole andato però in regresso nonché fratellastro per linea materna della vincitrice classica in Italia e in Inghilterra Kyllachy Queen.

Un mese esatto dopo si arriva al main event per quattro anni della primavera meneghina: la Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2). 3.600 metri da percorrere, fondo del terreno assai scorrevole, addirittura duro. Sei al via con Santo Cerro tornato di nuovo a calamitare il gioco dopo una pessima esibizione nel tempio d'Auteuil. Il Vocetka è favorito netto, ma deve farte attenzione alla favola Lord Maia. Il grigio si presenta forte della bella affermazione nel Tatti Jacopo, il 22 aprile, dove ha chiuso i conti con un coast to coast che non ha ammesso repliche. Attaccato sulla diagonale breve dalla mossa di Andorff, in aggiramento su Panta Rhei, ha risposto colpo su colpo al dormelliano e nel tratto piano se ne è andato, infliggendo cinque lunghezze al quotato rivale. Incapace di resistere all'accelerazione dei due Panta Rhei, terzo a dodici lunghezze con gli altri seminati sul percorso. Una prova questa che ha spento i sogni di gloria dei due avversari lasciati in scuderia in vista del Gruppo 2 e ridimensionati nelle aspettative.
Candidature importanti invece per il francese Treizor du Pilori, fresco acquisto di Josef Aichner (acquistato a reclamare a Compiegne per 22.100 euro) presentato da Davide Satalia, e per Giacalmarbar, imponente nel Pirelli. Ci prova anche High School che torna in pista dopo il trionfale Corona Ferrea.
"Santo Cerro contro tutti" afferma Galbiati, speaker di San Siro, proprio mentre cade il tape. Si prendon per la testa uno scatenato Treizor du Pilori e Santo Cerro. Jan Falteijsek si lascia sfilare da Davide Satalia all'inizio della diagonale lunga e si accoda lasciando sfogare il rivale. I due sono costantemente tenuti sotto controllo da Giacalmarbar, precedono gli altri chiusi dall'estremissimo outsider Martello. Quando si inizia la piegata che immette i concorrenti sulla diagonale breve, lungo la corda si rifa sotto Santo Cerro. Sfila in terza Lord Maia, col bravo e assai spesso ignorato Ivan Cherchi. In quarta Giacalmarbar, stentano gli altri. In curva Satalia, in corsia esterna, chiede ancora al suo Treizor du Pilori di pressare Santo Cerro. Dietro ai due, acquattato, c'è il piccolo Lord Maia, un cavallino piccino piccino da rievocare la fiaba del brutto anatroccolo Trapezio. In cinque ancora della partita al salto della prima siepe della diagonale breve. Si è riportato sotto, a gran fatica, anche High School. Lord Maia filtra con convergenza dall'interno verso il centropista e imprime un cambio di ritmo degno di tal nome. Gli risponde Santo Cerro, si sgretola invece Satalia e con lui tutto il resto della compagnia. Diventa una bellissima corsa a due tra il campione di Polonia Santo Cerro e la sorpresa di proprietà della piccola About Horse di Mario Genovese. "Lord Maia, all'esterno, rischia ma va al di là" commenta con ragione Galbiati. Si tiene all'interno Santo Cerro, dietro ai due c'è solo la polvere. "I due in una lotta che si preannuncia gagliarda, davanti a Giacalmarbar" preannuncia lo speaker. A grandi falcate favorito e penultimo del campo si preparano ad aggredire l'ultima insidia. Lord Maia da l'impressione di aver minato le resistenze anche dell'ultimo avversario, ma si inchina al cospetto di Santo Cerro in un gesto che non è per nulla reverenziale. Il portacolori di Genovese ha sbagliato in pieno il salto. Le ginocchia del piccolo si flettono al punto che il muso del cavallo tocca addirittura il terreno. Pazzesco salto che rischia di far andare giù Cherchi. La mole contenuta e il peso leggero del grigio gli sono tuttavia di aiuto, la struttura corta e compatta gli permettono di riacquistare presto velocità. Faltejsek si rifa minaccioso all'interno. Arrivo simbolo dell'imprevedibilità delle corse a ostacoli. Tutto il pubblico in piedi, con gli occhi puntati sui primi due che hanno scavato un solco che rende superfluo e imbarazzante tutto il resto. "Strepitoso Lord Maia" commenta a ragione Galbiati nel veder volare al traguardo il grigino, ma grande ancora una volta Santo Cerro che dimostra di essere, in Italia, un numero uno assoluto tra i quattro anni. Vince, tra gli applausi, Lord Maia. Treizor du Pilori chiude, sul calo netto di Giacalmarbar, terzo a sei secondi, classificato come lontano nelle distanze ufficiali del campo. Una prova davvero brutta, a nostro avviso, per chi si presentava con ambizioni serie di vittoria.
"Lord Maia con il brivido finale, Ivan Cherchi con una freddezza terrificante" il congedo dalla diretta, per la prima vittoria di gruppo del cavallo, della proprietà e dell'allenatrice (Eleonora Bianchi in luogo di Marcialis) e con il fantino sardo, un'unica vittoria nel 2016 nel Carica di Isbunschenskij, che torna a saggiare lo champagne delle prove di gruppo a distanza di due anni da quando, nel giugno del 2015, vinse la Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) in sella a Chiaromonte. Bello il commento sul portale hurdle & chase dove Allegri scrive: "c'è tutta l'essenza di un cavallo dal cuore semplicemente immenso che colma con il coraggio tutti i suoi scompensi" ovvero l'essere piccolo e nevrile. Un soggetto questo Lord Maia allevato dalla famiglia Martone, proprietaria della scuderia Allegria, ma poi ceduto perché non ritenuto dotato di una struttura morfologica idonea alle prove in ostacoli. Figlio del blasonato vincitore dell'Arc de Triomphe Dalakhani, stallone validissimo ma non certo quale riproduttore di ostacolisti con un solo altro figlio capace di vincere nelle classiche in ostacoli, è uno dei non rari casi di siepisti improvvisati. L'About Horse lo terrà tutta l'estate al riposo riproponendolo, con poca fortuna, in siepi in autunno dove si infortunerà al rientro in quel di Milano in una prova contro gli anziani prepatoria alla Gran Corsa Siepi di Milano.

LORD MAIA regola
SANTO CERRO all'epilogo
della CORSA SIEPI DEI 4 ANNI DI MILANO.
(Foto Daniela Carlotti).

Si giunge nel tempio di Merano dove il cinque giugno va in scena una debuttanti per quattro anni e oltre, il Premio Cogne, sui 3.000 metri, dove si mette in luce Zanini. Quattro anni di origini e di importazione tedesca, figlio di Poseidon Adventure, regala la prima vittoria ai colori di Gunther Alber, training di Raf Romano, disputando una prima parte in pancia al gruppo in un treno di corsa che vede la discreta andatura imposta dal favorito Universal Soldier. Davide Columbu prende di riferimento l'anziano Icarium che sulla piegata di fondo da un duro assalto al battistrada. All'ingresso in dirittura Columbu filtra lungo lo steccato e sfrutta un tremendo salto finale di Universal Soldier che evita per poco la caduta. Lungo la corda Zanini ruba metri decisivi e si difende da Icarium e soprattutto dalla rimonta esterna del cinque anni Atalangriffato Olisova, che finisce a velocità multipla ma tardivamente per la vittoria.
Sempre lo stesso giorno prende confidenza con la pista il ceco Kubali, di fresca importazione irlandese (acquistato a Newmarket per 26.000 ghinee). L'allievo di Radek Holcak, un Approve generato da una sorellastra dello stallone Vale of York, riporta in bello stile una condizionata sui 3.300 metri avendo comoda ragione di Panta Rhei e del battistrada Nightmare. Tra i battuti anche Golden Hello, Giacalmarbar e Anima Mundi. Sertash Ferhanov, all'unico successo stagionale in Italia, porta Kubali a premere su Nightmare sulla diagonale discendente a poco più di un giro dalla fine per rilevarne la leadership. Graduale progressione che mina le resistenze di diversi avversari, tra questi Anima Mundi. E' ancora vitale in curva Golden Hello che prova a incunearsi in corda. All'esterno più in difficoltà ci sono Panta Rhei e Giacalmarbar preceduti da Nightmare. Sembrano giocarsela in tre. Ingresso in dirittura, senza tanto affanno, Kubali accelera inseguito da Golden Hello, a centropista Nightmare e più indietro Panta Rhei. Vince, rallentato, di quattro l'allievo di Holcak davanti a Panta Rhei che si rende protagonista di un bel finale tirandosi dietro Nightmare, quindi Golden Hello calato nel tratto piano.

Nomi nuovi dunque che si candidano al Criterium di Primavera (Gr.2) in scena venti giorni dopo. Grande assente Lord Maia, presenti invece il secondo e il terzo della Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano oltre Golden Hello e Panta Rhei, cui si aggiungono le nuove proposte Zanini, Kubali e Universal Soldier. Dalla Repubblica Ceca arriva Dusigrosz, un interessante allievo di Vana sr, importato dalla Polonia e vincitore nel 2016 del St Leger Polacco, già vincitore in siepi a Pardubice. Favorito netto della prova Santo Cerro, a due e mezzo sulle lavagnette con Marek Stromsky per la prima volta in sella. Il Vocetka è preferito alle nuove proposte Kubali Zanini, eletti dagli scomettitori al ruolo di controfavoriti.
Santo Cerro, come da copione, va a scandire il ritmo accompagnato fin da subito da Kubali. Corrono coperti, diversamente dalle loro prime uscite, Treizor du Pilori, passato in training a Josef Vana sr, e Universal Soldier. Stenta invece a tenere il ritmo e viene presto fermato Golden Hello che chiude qua la sua stagione. Kubali prende l'iniziativa poco dopo il superamento della diagonale discendente. Santo Cerro, piuttosto curiosamente, viene ingoiato nel cuore del gruppo, superato anche da Dusigrosz e Zanini in costante aggiramento interno con all'esterno Panta Rhei. Sulla curva di Marlengo, Dusigrosz sfila all'interno Kubali e ne impone un'evidente accelerazione. Ritmo assai sollecito. I due sono seguiti da Zanini, mentre si fa sorprendere Santo Cerro che perde quattro lunghezze alla guida degli inseguitori, costringendosi a un lungo e affannoso inseguimento. Kubali in lunga progressione sulla dirittura opposta a quella di arrivo. Sferra la prima frustata, poco dopo il primo elemento, Jan Kratochvil su Dusigrosz. Intanto viene fermato Panta Rhei, provano invece a ricucire lo strappo Santo Cerro e Treizor du Pilori alle spalle di Zanini. E' l'allievo di Raf Romano che, zitto zitto, per via esterna va all'attacco del battistrada quando si affronta la curva del campo di polo. L'allievo di Holcak risponde. Dietro ai due Dusigrosz quindi Treizor. In difficoltà Santo Cerro. Kubali sembra ripartire all'ingresso in dirittura, ma apre la porta a Dusigrosz che penetra ancora per vie interne grazie a un chirurgico Jan Kratochvil. All'esterno Zanini, forse troppo frettoloso, con in scia Treizor du Pilori costretto a deviare verso sinistra per evitare di tamponare. Quattro cavalli quasi su una linea sull'ultima siepe, ma Dusigrosz ha acquisito leggero vantaggio e lo va a capitalizzare nel tratto piano difendendosi dall'ingambata di Treizor du Pilori che piomba su Zanini rimontato per la terza moneta anche da Santo Cerro, sacrificato in uno schema di corsa poco congeniale. Solo quinto Kubali con un gap di otto lunghezze abbondanti dal vincitore.
Dusigrosz, qua molto convincente e aiutato da uno schema di gara forse fin troppo frettoloso, non correrà più in Italia nella stagione andando a cercare fortuna (non la troverà) in Francia, sul tracciato di Compiegne. Non si rivedrà neppure Kubali che, a differenza dell'allievo di Vana sr, chiude qua la sua stagione. Appuntamento rimandato invece per gli altri tre che continueranno a sfidarsi.

La strada che porta all'ultima classica generazionale passa da due condizionate, da 10.200 euro al primo, in programma a Merano il 15 agosto e il 3 settembre. Protagonista assoluto delle due prove è Zanini che si rende artefice di un duello con Treizor du Pilori, nella prima delle due prove, soccombendo di una lunghezza e mezzo, col compagno di allenamento Panta Rhei, terzo, dato come "lontano". I primi due scavano l'abisso in retta di arrivo, scrollandosi di dosso Panta Rhei belligerante fino sulla piegata finale con gli altri già battuti. Treizor, al comando di buona lena da metà gara, respinge l'attacco di Zanini scagliato in vista dell'ultima siepe e rifila una lunghezza e mezzo al rivale.
Il portacolori di Gunther Alber si riscatta nella seconda condizionata sui 3.500 metri, in luogo dei precedenti 3.300, infliggendo quattro lunghezze e mezzo a un Santo Cerro alla ricerca della miglior forma. Prestazione dunque sontuosa che fa sperare Romano nella successiva pattern. Il Vocetka corre senza pressioni come meglio preferisce, davanti, senza fastidi di sorta, acquisendo anche discreto margine. E' proprio Zanini a dover ricucire lo strappo sulla diagonale ascendente per proseguire all'inseguimento. Ritmo molto interessante, ma non a sufficienza per seminare l'avversario più pericoloso. Zanini va all'attacco al principio della curva del campo di polo e passa subito il polacco, con i due che acquisiscono margine da High School e Anima MundiZanini va via con sicurezza su Santo Cerro che sbaglia anche l'ultimo salto e vede dilatare il margine di distacco.
Atteso allora il triello tra Santo Cerro, Treizor du Pilori e Zanini nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), con i tre soggetti che si presentano all'appuntamento con possibilità similari. Guillaume Macaire spegne tuttavia i sogni di gloria dei rivali dichiarando partente Candide, cavallo dal più alto rating di tutto il meeting del Gran Premio Merano, addirittura vincitore in piano a due anni in Gruppo 3 a Saint Cloud: 70 punti di rating francese. Il portacolori del Barone Edouard de Rothschild, secondo in Gruppo 3 in siepi ad Auteuil a fine maggio, calamita tutto il gioco. Interpretato da Bertrand Lestrade, paga 3/5. "Vincerà di tutta la dirittura" pronostica Raf Romano.
La corsa non riserva sorprese. Candide va davanti a ritmo forsennato, con quattro di margine su Santo Cerro che lascia a maggior distacco la coppia Zanini e Treizor du Pilori, con discosti High School e Duc d'Aubrelle, fuori corsa dopo appena trecento metri. Santo Cerro va a ricucire lo strappo e si accoda al francese, a sei lunghezze prova  a serrare sotto Zanini seguito da Treizor. Il quartetto si compatta sulla piegata di fondo, poco prima del passaggio davanti alle tribune. Sulla curva di Marlengo, piuttosto temerariamente, Treizor du Pilori da un primo attacco all'allievo di Macaire, ma viene subito respinto. I due viaggiano accoppiati per la prima metà della dirittura opposta a quella di arrivo, seguiti da Santo Cerro con a contatto Zanini. Poco prima della piegata finale si spegne Treizor du Pilori, è allora Santo Cerro a emergere in seconda posizione al vano inseguimento del francese che fa giungere l'avversario in scia per poi imporre un'altra terribile accelerazione una volta entrato in dirittura. Candide in piena spinta rifinisce la sua esibizione largheggiando sul qualificato rivale polacco e chiude con un vantaggio di sei lunghezze e mezzo.
"Varie accelerazioni lungo il percorso. Ogni qualvolta un avversario gli si faceva sotto, il francese ripartiva" commenta Manigrasso. Santo Cerro è ottimo secondo, assai più avanti rispetto alle prove primaverili ed estive, e semina otto lunghezze più indietro Treizor du Pilori con ad altrettante sette Zanini, quest'ultimo mai entrato in corsa e, probabilmente, a poco agio a causa del severo treno di corsa imposto da Candide. 


Scintille nel finale dell'ALPHA TWO
tra TREIZOR DU PILORI e ZANINI
grandi protagonisti della stagione e spesso contrapposti.
Bilancio di 3 a 0 per Treizor.
(Foto Arigossi modificata Mancini).

La stagione dei quattro anni di calibro finisce qua anche se in diversi tentano l'approccio ai main event contro gli adulti, avremo modo di soffermarci a lungo nel prosieguo. Ad ottobre Lord Maia, gravato al peso, rientra in modo incolore in una prova preparatoria alla Gran Corsa Siepi di Milano battuto anche da soggetti provenienti da categoria di minima. Il portacolori dell'About Horse si affaccia in modo interessante sui primi, ma al momento di cambiare azione, una volta entrato in dirittura, resta sul passo e chiude quinto. A sua discolpa, denuncia un infortunio che lo fa rientrare zoppicante al tondino, rendendo nebulosa la futura carriera.
Accedono direttamente alla Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), il 12 novembre, sia Santo Cerro che Zanini. Prova con gli adulti tutt'altro che semplice, per giunta resa ancor più complicata dalla pioggia battente e dal terreno colloso. Fa una gran bella figura Santo Cerro che, senza remore si incarica di dettare i tempi e alla fine strappa un terzo posto alle spalle di cinque lunghezze scarse all'ex francese Champ de Bataille e al vincitore della Gran Corsa Siepi di Merano Kifaaya. Zanini giunge tredici lunghezze dietro al polacco, in quinta.
Prova la molto più abbordabile Gran Corsa Siepi di Grosseto (L), a dicembre, Treizor du Pilori. Favorito nettissimo, prende l'iniziativa a metà percorso ma delude e giunge appena terzo non adeguandosi troppo al percorso maremmano e già sopravanzato a tre quarti della dirittura opposta a quella di arrivo. Vana jr, forse, sottovaluta l'attaccante Finoras e lo lascia passare non riuscendo più a recuperare margine nella parte terminale di gara. Il figlio di Axxos si ripropone bene a centropista negli ultimi furlong ma non guadagna metro, finisce anzi per subire il volo esterno del compagno di allenamento Toward Glory. Voci di corridoio, nel dopo corsa, parlano di un Treizor uscito acciaccato nel fisico dal confronto.

Un cenno finale va riservato a due condizionate altamente remunerate che vanno in scena a novembre a Milano, ma che non vedono in pista i protagonisti dei gran premi della stagione. Il 14 ottobre riporta, a gran sorpresa, il Premio Aurora il Tanghetti Namoum fin lì poco entusiasmante. L'allievo di Romano, un baio da Samum fratellastro della vincitrice classica in Germania Naomia, sovverte tutti i pronostici di una corsa in cui il grande atteso è il compagno di allenamento Panta Rhei. Il portacolori di Vitolo sparisce all'inizio della dirittura breve ingoiato da tre grandi protagonisti della riunione pisana di inizio stagione: Giacalmarbar, Anima Mundi e Andorff. I tre si sbarazzano del battistrada Martello e vanno a giocarsela, ma si materializza dalle retrovie Namoum che si lancia all'inseguimento di un ritrovato Giacalmarbar in lotta serrata con Anima Mundi in vista dell'ultima siepe. Arrivo incerto a tre con il Tanghetti all'esterno che "passa prepotente da ultimo della pista". Secondo Giacalmarbar su Anima Mundi e un Andorff ancora in ritardo di preparazione dopo il rientro in gentleman in piano.
Un mese dopo è tempo dell'ultima condizionata di blasone della stagione: l'Ettore Tagliabue di Milano, prova per quattro anni in programma nella riunione della Gran Corsa Siepi di Milano. Dominio assoluto del ceco Flower of Love, già brillante in patria. L'allievo di Holcak, acquistato nel febbrario del 2017 a Newmarket per 48.000 ghinee, fa quello che vuole agevolato dal clamoroso errore di percorso nelle prime battute di gara dell'ungherese Jack the Giant, al debutto in Italia e reduce da un filotto di quattro affermazioni tra Budapest e Vienna. Ben coperto a centrogruppo il ceko si presenta all'inizio della diagonale breve e attacca Ole Caballero, inseguito dagli specialisti del fondo Panta Rhei e Colony the Best. Non perviene Giacalmarbar preceduto da Anima Mundi. Flower of Love se ne va, lasciando Ole Caballero in lotta con Panta Rhei. Cede di schianto Colony the Best, protagonista nella prima frazione di corsa. Flower of Love chiude con undici di margine sulla sorpresa Panta Rhei, risorto grazie al gradito terreno colloso. Solo terzo il favorito Ole Caballero, steepler in occasionale sortita in siepi. Più indietro, classificato lontano, Anima Mundi.

Considerazioni personali: Stagione molto avvicente e qualitativa, priva di quel dominatore che aveva caratterizzato le due precedenti stagioni, si pensi all'en plein nei gruppi 2 marcato da High Master nel 2015 o alle tre sortite da imbattuto nel 2016 dell'ospite dalla cekia Kifaaya.
La sensazione è quella di aver ammirato diversi soggetti interessanti con corse fin da subito spettacolari e combattute, probabilmente la categoria nell'annata più variegata e spesso caratterizzata da sorprese. Pur priva dei migliori Amaranthus e Golden Hello, presenze sporadiche per entrambi, la generazione 2013 ha tenuto a battesimo la consacrazione definitiva del polacco Santo Cerro. L'allievo di Wroblewski, pur in affanno nel periodo primaverile-estivo, ha dimostrato di esser il miglior soggetto in attività in Italia correndo tutti e quattro i gruppi 2 in programma (nessuno come lui nella stagione) e la Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) andando continuamente a podio. Non ha dominato, preme evidenziare come le cinque pattern race in siepi per quattro anni hanno avuto cinque vincitori diversi, ma è sempre stato lì a giocarsela. Dominatore assoluto a Pisa, è stato battuto a gran sopresa a Milano dal "grillo" Lord Maia nel Gruppo 2 e ha sofferto l'estate meranese subendo due battute di arresto prima di sfoggiare una prestazione degna delle sue qualità nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano a fine settembre. Purtroppo per lui ha trovato sulla sua strada l'ospite francese Candide, il cavallo con il più alto rating francese in assoluto ammirato in tutta la stagione italiana. A ogni modo ha ottenuto una vittoria in Gruppo 2 e cinque piazzamenti per 52.105 euro che ne fanno il quattro anni più ricco e il miglior quattro anni nella stagione dopo il francese Candide.
Hanno recitato un ruolo importante, insieme al polacco, con frequenti incroci tra loro Zanini e Treizor du Pilori. L'allievo di Romano, pescato in Germania, ha offerto l'illusione di poter essere un top horse, soprattutto dopo aver battuto Santo Cerro nel Club Maiense. Purtroppo per Romano ha floppato nei main event subendo costantemente oltre che Santo Cerro anche Treizor du Pilori (tre a zero il confronto con quest'ultimo) con distacchi che sono andati crescendo al proseguire dei mesi. A ogni buon conto, prospetto interessante che ha intascato 31.000 euro circa. Molto bene anche Treizor du Pilori, soggetto brillante migliorato in modo importante dalla mano di Vana sr. Quattro piazzamenti in pattern race, mai sotto il terzo posto, e vittoria in una condizionata blasonata da 10.200 euro per un totale di 26.600 euro. Ha subito in due occasioni pesanti distacchi da Santo Cerro, ma l'ha battuto in una circostanza. Non è al livello del polacco, ma è soggetto degno di rispetto che ha rifilato un sonoro tre a zero a Zanini, subendo tuttavia i vari Lord Maia e Dusigrosz.
Lampi di qualità eccelsa offerti dalle meteore Lord Maia e Dusigrosz. Entrambi vincitori a sorpresa in Gruppo 2, il primo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano, il secondo nel Criterium di Primavera, sono stati capaci di sovvertire i valori e i pronostici, battendo i vari Santo Cerro e Treizor du Pilori. Lord Maia è stato tenuto a riposo saltando tutta la riunione meranese, rientrato a Milano ha chiuso claudicante. Resta una meteora che sfiora il rango della favola del brutto anatroccolo che diviene cigno just one day come dice David Bowie in Heroes. Dusigrosz, opaco nei successivi impegni in terra francese, ha capitalizzato con sagace monta di Kratochvil, abile a filtrare costantemente per vie interne rubando metri alla concorrenza, un'edizione del Criterium di Primavera caratterizzata dall'andatura forsennata di due front runner naturali (Santo Cerro e l'interessante Kubali, altro soggetto che merita menzione pur avendo corso due volte sole) e da un attacco fin troppo prematuro di Zanini. Una tecnica di gara che ha finito per snervare gli avversari principali e favorire Dusigrosz stesso, rimasto coperto per tutta la corsa. Sarebbe stato interessante rivederlo in pista per saggiarne il reale valore, che comunque si assesta a livelli alti. Stesso discorso per Flower of Love, mastodontico a Milano sul colloso ma non piaciuto al debutto a Merano. Si è visto poco per esprimere un giudizio completo, eppure la sensazione è che se proposto avrebbe recitato un suo ruolo. Non è da ignorare l'onerosa spesa di quasi 50.000 ghinee per aggiudicarsene le presetazioni.
Sfortunati Rajadamri di Richard Stampfl e Africa Warm, assai brillanti a Pisa, ma scomparsi nel nulla probabilmente per infortunio. Naufragati strada facendo i vari Prepotent, Giacalmarbar, Queen Winkle, Anima Mundi, Panta Rhei (alto livello di vincite 29.376 euro) e High School, tutti soggetti assai discontinui ma capaci, a tratti, di figurare bene nella main category o nelle condizionate di preparazione. Il livello qualitativo è stato comunque, a nostro modo di vedere, molto qualitativo per i format italiani.

Così nelle tredici corse principali

Le Pattern Race

19/2 XXV Criterium d'Inverno (Gr.2), Pisa. Euro 21.250, m. 3.500 siepi, 4 anni. 1° Santo Cerro (66 J.Faltejsek), Vocetka, G.Wroblewski, 2° Rajadamri, 3° Amaranthus, 4° Andorff, 5° Giacalmarbar. (dist: 8 - 4 - 20 - 2,25), p.8, t. 4.04.70, morbido.

24/09 Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), Merano. Euro 21.250, m. 3.500, 4 anni. 1° Candide (67 B.Lestrade), E.De Rothschild, G.Macaire, 2° Santo Cerro, 3° Treizor du Pilori, 4° Zanini, 5° High School. (dist: 6,5 - 8 - 7 - lont), p.6, t. n.d, Legg. pesante.

14/05 Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2), Milano. Euro 17.000, m. 3.600, 4 anni. 1° Lord Maia (67 I.Cherchi), About Horse, E.Bianchi, 2° Santo Cerro, 3° Treizor du Pilori, 4° High School, 5° Giacalmarbar. (dist: 2,5 - lont - 0.75 - 6), p.6, t. 4.15.10, Legg. pesante.

25/06 Criterium di Primavera (Gr.2), Merano. Euro 17.000, m. 3.500, 4 anni. 1° Dusigrosz (66 J.Kratochvil), Joly, J.Vana sr, 2° Treizor du Pilori, 3° Santo Cerro, 4° Zanini, 5° Kubali.. (dist: 2,25 - 1 - 1 - 4), p.8, t. n.d., morbido.

29/01 Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L), Pisa. Euro 8.925, m. 3.500, 4 anni. 1° Africa Warm (66 A.Pollioni), Topeeka, S.Casati, 2° Giacalmarbar, 3° Prepotent. (dist: 0.5 - 3.25), p.9, t. 4.05.50, buono.

Le condizionate di blasone


15/08 Premio Alpha Two (Cond), Merano. Euro 10.200, m. 3.300, 4 anni. 1° Treizor du Pilori (67 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° Zanini. (dist: 1,5), p.7, t. n.d., morbido.

03/09 Premio Club Maiense (Cond), Merano. Euro 10.200, m. 3.500, 4 anni. 1° Zanini (67 R.Romano), G.Alber, R.Romano, 2° Santo Cerro. (dist: 4,5), p.7, t. n.d., morbido.

29/03 Premio Corona Ferrea (Debut), Milano. Euro 9.350, m. 3.200, 4 anni. 1° High School (66 S.Mastain), Morazzoni, L.Lupinacci, 2° Lord Maia. (dist: 1,5), p.11, t. 3.44.50., morbido.

12/11 Premio Ettore Tagliabue (Cond), Milano, Euro 8.287, m. 3.600, 4 anni. 1° Flower of Love (65 L.Matusky), Staj Brezova, R.Holcak, 2° Panta Rhei. (dist: 11), p.10, t. 4.20.70, colloso.

05/06 Premio Cogne (Debut), Merano. Euro 8.925, m. 3.000, 4+ anni. 1° Zanini (66 D.Columbu), G.Alber, R.Romano, 2° Atalan. (dist: 0,75), p.9, t. n.d., morbido.

14/10 Premio Aurora (Cond), Milano. Euro 8.075, m. 3.200, 4 anni. 1° Namoum (65 A.Pollioni), E.Tanghetti, R.Romano, 2° Giacalmarbar. (dist: 2,25), p.7, t. 3.41.80., buono.

15/04 Premio Pirelli (Cond), Milano. Euro 7.650, m. 3.600, 4 anni. 1° Giacalmarbar (66 D.Columbu), Sc.Milano, F.Contu, 2° Golden Hello. (dist: 11), p.6, t. 4.23.0, duro.

05/06 Premio Scena (Cond), Merano. Euro 7.650, m. 3.300, 4 anni. 1° Kubali (66 S.Ferhanov), V.Kolesa, R.Holcak, 2° Panta Rhei. (dist: 4), p.8, t. n.d., morbido.

CANDIDE,
il più forte quattro anni ammirato in Italia,
vincitore della Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano,
si appresta a ricevere i complimenti del pittoresco allenatore-scrittore
Guillaume Macaire.


QUATTRO E CINQUE ANNI NOVICES - STEEPLE

Programma per giovani steepler molto limitato e quasi tutto concentrato sulla pista di Merano. Si parte con due prove estemporanee in quel di Pisa e di Treviso. Il 29 gennaio nella Prova d'Assaggio di Pisa, prima prova in assoluto per steepler di quattro anni, tutti ad attendersi l'acuto di Amaranthus, al rientro da settembre, in un campo partenti fatto di soggetti provenienti dagli ascendenti in siepi. L'allievo di Romano corre malissimo, prova a fare la voce grossa sulla piegata finale dove sfila Lost Monarck e inscena un tentativo di fuga. Il figlio di Daro Sopran però cede in modo netto in dirittura di arrivo. Passa allora L'Industriale che si invola sull'ultima siepi inseguito dall'Aichner Secret Sinner. I tre sono ancora vicini sull'ultima siepe. Si staccano poi in lotta L'Industriale e Secret Sinner col Magog che risponde all'avversario rientrando più volte per cedere di un'incollatura sul palo. "Secret Sinner, Josef Vana Jr... Una sentenza" commenta Marannini. Amaranthus finisce a dieci lunghezze e mezzo, terzo.
Due mesi dopo va in scena la seconda tappa del programma. Premio Piazza dei Signori, sempre sui 3.500 metri, sul circolare di Treviso. Si rivede L'Industriale della scuderia Magog, trainer Bianco-Favero, che conquista il ruolo di favorito. Debutta in Italia per i colori Tania-Vana Le Moulleau, acquistato a reclamare a Pau a fine gennaio per 12.100 euro. E' proprio quest'ultimo a vincere in bello stile, mettendosi alle spalle soggetti, ancora una volta, da categoria ascendente in siepi. Il grigio prende la testa all'attacco dell'ultimo giro e chiude bene in mano in progressione. L'Industriale è terzo, a nove lunghezze, e non si rivede più in pista in tutta la stagione, battuto dal mediocre Giannettoni.
Un mese e mezzo dopo, il 21 maggio, si inizia a fare sul serio sul tracciato di Merano. Premio Valle Aurina, metri 3.550 per quattro anni, condizionata. Dieci al via. Si rinnova il confronto Secret Sinner vs Lost Monarck, ma soprattutto si testa il valore effettivo di Le Moulleau, il preferito dagli scommettitori. Debutta in steeple l'interessante Prepotent. Dalla Polonia arriva Tao, secondo a Wroclaw vicino a King Artur e controfavorito della prova. Occhi puntati infine su Youmshine, secondo a gennaio nel Grande Steeple Chase dei 4 Anni di Cagnes sur Mer (L), recente acquisto di Christian Troger per 18.500 euro.
Impressiona tutti e fa sognare Montanari Le Moulleau. Il grigio da Silver Frost si assesta in pancia al gruppo presto sgranato in una lunga fila indiana dalla discreta andatura imposta da L'Apogee francobollato da Youmshine. All'oxer piccolo si piega sugli anteriori e cade Tao. Al brook palesa un'incertezza L'Apogee che batte con i posteriori sull'ostacolo. Lo sfila dall'interno Youmshine, a precedere Lost Monarck, Prepotent, Secret Sinner e Le Moulleau. Posizioni invariate fino al verticale dove, zitti zitti, guadagnano posizioni Secret Sinner e Le Moulleau ai danni di Prepotent e di L'Apogee. All'arginello cambia il passo Le Moulleau che in pochi tempi di galoppo fa di un sol boccone di Youmshine e Lost Monarck e si invola in solitudine verso la vittoria. Per il secondo posto, a sette lunghezze abbondanti, emerge per vie interne Secret Sinner. Mantiene la terza moneta Lost Monarck proteggendosi dal tentativo, piuttosto compassato, di ritorno di Prepotent. Crollato nella parte finale di gara Youmshine al quinto.  
Ultima prova di appello, in vista dei gran premi, il Val Martello sui 3.800 metri l'11 giugno. Similar campo di partenti della prova gemella con Le Moulleau  che conferma il proprio valore su Secret Sinner, Prepotent e Lost Monarck. In coda al gruppo si porta sotto dopo il salto del verticale in cui i quattro sfidanti sono in un fazzoletto capitanati da Lost Monarck. Secret Sinner e Prepotent a sandwich su Lost Monarck nell'affrontare l'arginello vanno a duellare, lasciando ancora in quarta posizione Le Moulleau. Dirittura di arrivo con Secret Sinner che cerca di risolverla da lontano inseguito da Prepotent e da Le Moulleau filtrato lungo lo steccato. I tre in linea sull'ultima. Salta male Prepotent, via libera ai due avversari col grigio che piazza il miglior parziale nel tratto piano e vince di tre su Secret Sinner e Prepotent. Terza vittoria consecutiva per il portacolori della Tania-Vana che si candida come il leader generazionale della stagione.

Arriva l'ora della verità il 2 luglio, quando è in programma il LXII Premio Vanoni (Gr.2), quinta prova del circuito steepler di quattro anni. Dalla Francia arriva il Macaire Defit d'Estruval di Bernard Le Gentil. Autre que pur sang già vincitore oltralpe, 62 punta rating in Francia. Gli scommettitori però sono tutti per Le Moulleau, nonostante in Francia il grigio disponesse di una punta rating di 56. Sulla carta dunque il valore è tutto per l'allievo di Macaire. Terzo favorito del campo, a otto a uno, il cinque anni novice Silver Tango, al debutto nella specialità e reduce da una pausa di un anno e mezzo.
Paolo Favero, sostituito per ragioni di squalifica da Arnaldo Bianco, insiste su Prepotent. Il figlio di Kodiac, fratellastro di Taamol vincitore a maggio in listed a Newmarket per i colori Al Maktoum, non ha dato i risultati attesi pur essendo apparso in progresso rispetto al deludente debutto nella specialità. La sua quotazione è di 15 a 1. 10 contro uno le chance di Secret Sinner, sempre positivo ma batutto due su due da Le Moulleau. Ignorato al gioco, dalla Polonia, King Artur che arriva con due vittorie consecutive a Wroclaw. Estremi outsider il polacco Dzidzali e Lost Monarck. 
Defit d'Estruval se la beve tutta da un capo all'altro. 3.800 metri, con una sola grave sbavatura, di buona lena e con margine variabile sugli avversari capeggiati da Lost Monarck. Il baio mena la danza con sei-sette lunghezze di margine fino al superamento dell'oxer. Il gruppo si compatta ma vede sempre Le Moulleau a chiusura. Al passaggio davanti alle tribune, Defit d'Estruval prova a impartire nuova accelerazione e torna a guadagnare lunghezze su Lost Monarck, Secret Sinner e Prepotent. In affanno in coda al drappello sempre Le Moulleau. Defit d'Estruval salta scomposto il verticale. Anthony Renard perde la posizione di sella e deve esibirsi in un numero da equilibrista per evitare la caduta. Si riporta sotto allora Secret Sinner, che guadagna la corda e affianca il francese. Provano a seguire i due Prepotent e Le Moulleau, mentre perde di smalto Lost Monarck. Defit d'Estruval riparte col piglio del soggetto di categoria superiore e se ne va in totale e assoluto controllo. Allunga in modo evidente in retta e sigla una vittoria di sei. Secret Sinner e Prepotent lottano per la miglior piazza, ma non hanno fatto i conti con l'epilogo di King Artur che sfrutta il calo dei due litiganti per regolarli al terzo e al quarto con rimonta dalle posizioni siderali. Male in sesta un monocorde Le Moulleau, delusione della corsa, batutto nelle ultime battute anche da Dzidzali.
Valori dunque riscritti e re della generazione ancora da definire. La corsa intanto costa la stagione a Prepotent che accusa un infortunio nel dopo gara.  


Il brillante salto della fence nel PREMIO STEEPLE CHASES
che porta in testa il grigio LE MOULLEAU su 
DEFIT D'ESTRUVAL (giubba rosa) e OLE CABALLERO.
(Foto Arigossi modificata Mancini).

Cerca la vittoria King Artur nel Premio Vincenzo Pollio, a fine luglio, sui 3.800 metri. Eletto favorito della prova, il Vocetka deve arrendersi a un ritrovato Silver Tango. Il Tanghetti, anonimo nel Vanoni, risorge ed entra nel vivo della manovra grazie al salto del verticale impostato con traiettoria millimetrica da Raf Romano. Il figlio di Mujahid scurva all'interno in aggiramento sul battistrada Nightmare, mandando in corsia esterna King Artur. I due prendono in contropiede il debuttante in steeple Atalan che supera Nightmare all'arginello. Silver Tango difende la posizione da King Artur che prova ad avvicinarlo ma in modo timido. Resta sul passo Atalan che nel tratto piano guadagna poco o nulla. I tre finiscono nell'ordine. Nightmare, rallentato, subisce un infortunio che ne decreterà la fine carriera.

Rivincite concesse un mese dopo nel Premio Richard (Gr.3), sui 3.900 metri per la prima volta sullo steeple chase grande. Grandi assenti Defit d'Estruval e King Artur, ci sono invece tutti gli altri. Sale in modo importante la quota di Le Moulleau che tocca il 3 a 1 e perde il rango di favorito. Ruolo quest'ultimo che viene affidato al debuttante in Italia Ole Caballero, fresco acquisto dalla Francia di Birgit Regele per 22.000 euro. Fratello pieno del piazzato nel Merano Ole Companero, vanta un rating francese di 62 punti (lo stesso di Defit). Tentano la fortuna il regolare Secret Sinner e il ritrovato Silver Tango, mentre prova il paraocchi Atalan, figlio di Azamour e fratellastro del vincitore in Gruppo 3 a Sandown Park Vent de Force, top price Favero della campagna rafforzamento di Newmarket ottobre 2016 (prezzo d'acquisto 13.000 ghinee). Estremissimo outsider Spettacolo reduce da un terzo posto in ascendente con i veterani: 45 a 1.
Molto brillanti si avviano Ole Caballero e Secret Sinner. I due sono seguiti da Le Molleau subito tenuto nel vivo da Vana jr. A qualche lunghezza Silver Tango, mentre paventano incertezze soprattutto sulla fence Spettacolo e Atalan. Sul doppio travone entrano in contatto Le Moulleau e Silver Tango, ne ha la peggio Vana Jr che perde l'equilibrio e viene disarcionato dal grigio. Lo imita sull'oxer grande Dirk Fuhrmann che scivola dalla sella di Spettacolo. 
Secret Sinner e Ole Caballero sempre accoppiati in testa davanti a Silver Tango e Atalan. Muove all'attacco del muro Bartos che fa risalire Atalan dall'ultima alla terza posizione, sfilando all'interno di Silver Tango. Ole Caballero davanti a costringere all'esterno Secret Sinner sulla piegata di fondo. I due ancora accoppiati messi nel mirino da Atalan e da Silver Tango che prova la risalita all'esterno. Arrivo a quattro molto interessante in vista della volata finale. Ole Caballero tenta di sottrarsi da Atalan asserragliato in corda e da Silver Tango sull'esterno, cala invece Secret Sinner. Serratissimo testa a testa per tutto il tratto piano tra Ole Caballero e Atalan con il portacolori Olisova che la spunta di una testa regalando l'unico successo in pattern race a Paolo Favero dell'intera stagione. Rotondo 7 a 1 sulle lavagnette a far scoppiare un entusiasmo fin troppo marcato data la poca esperienza del cavallo. Il trainer di Sinigo, a corto di soluzioni, rischierà Atalan nel Gran Premio Merano lasciandolo in pista, ma lo vedremo dopo.

Se Atalan tenta la prematura scalata all'olimpo dei più grandi, si confermano l'1 ottobre nel circuito quattro anni e novices Ole Caballero, Silver Tango e Le Moulleau che si sfidano nell'ultimo atto costituito dal Premio Steeple Chases d'Italia (Gr.2) sui 3.900 metri, steeple grande, a Merano. Nell'occasione torna dalla Francia, con i nuovi colori della Tenuta dei Principi, Defit d'Estruval. I quattro, a cui si aggiungono gli outsider Lost Monarck e Spettacolo, devono fare i conti col pesante. In palio c'è la leadership generazionale. Defit d'Estruval e Ole Caballero, passato a sua volta difendere i colori Aichner, si giocano la corsa e il primato. Atteso al riscatto Le Moulleau su cui sale per la prima volta Jan Kratochvil. L'esito potrebbe apparire incerto, ma la pista eleggerà a chiare note l'allievo di Guillaume Macaire.
Defit d'Estruval va subito al comando con Ole Caballero e Le Moulleau alle calcagna. Seguono gli altri tre chiusi da Spettacolo incerto su più salti.
Salto molto fluido sulla fence di Le Moulleau che si ritrova in vantaggio su Ole Caballero, mentre ripiega in terza Defit d'Estruval, a precedere Lost Monarck e Silver Tango, a qualche lunghezza il cinque anni Spettacolo.  Posizioni invariate fino all'oxer grande dove frana a terra Lost Monarck. 
Le Moulleau a discreto margine sulla coppia Ole Caballero e Defit d'Estruval quando si piega sulla diagonale discendente. Al passaggio sotto le tribune Defit d'Estruval va a pungolare Le Moulleau. I due sono francobollati da Ole Caballero, a sei lunghezze segue Silver Tango con a egual distacco Spettacolo.
Al doppio travone si piega sugli anteriori Le Moulleau che, affaticato, si salva per poco dalla caduta. Passano decisi Defit d'Estruval e Ole Caballero per il preannunciato duello. Più indietro, dopo il muro, Silver Tango supera lo stanchissimo Le Moulleau che stramazza successivamente sul verticale.
Defit d'Estruval, davanti, non è bellissimo sui salti ma imposta con grande margine. Renard non deve mettere mano alla fustra per contenere Ole Caballero. Distaccato Silver Tango, mentre è costretto a fermare SpettacoloDefit d'Estruval per dispersione nel tratto piano, dilata a diciassette lunghezze il margine su un battutissimo Ole Caballero. L'allievo di Macaire eredita lo scettro che era stato conquistato nel 2016 dal compagno di allenamento Quick Davier: è lui il leader generazionale. Ole Caballero andrà  a ottenere un terzo posto in condizionata in siepi a Milano e soprattutto ad aggiudicarsi un sofferto Grande Steeple Cross di Grosseto contro gli anziani.

Merita un cenno tra i quattro anni Almost Human, fratellastro dello steepler Alcydon Fan, che, pur non avendo disputato il circuito riservato ai pari eta, ha riportato due vittorie consecutive tra fine agosto e settembre, a Merano, in categoria ascendente e discendente contro gli anziani in steeple, battendo tra gli altri e con margine superiore alle dieci lunghezze i vari Spettacolo, Lost Monarck, Giannettoni e persino Silver Tango (relegato a sette lunghezze, pur se beneficiando di un rapporto al peso di otto chili).

Considerazioni personali: La linea francese a dominare. Eleggiamo quale leader generazionale in Italia l'ospite francese Defit d'Estruval, allievo Macaire, passato nel corso della stagione a difendere i colori dell'italiana Tenuta dei Principi. Autre que pur sang di discreta potenza, allevato spiccatamente per la carriera in ostacoli anche se non disponendo di genealogia altisonante, si è dimostrato di gran lunga il più qualitativo, pur denotando delle difficoltà di adattamento soprattutto nell'affrontare il verticale. Devastante sul pesante, ha vinto in pieno controllo anche sul buono battendo tutti i migliori della generazione. Pochi dubbi al riguardo.
Più combattuta la scelta per il secondo piazzato. Viene da indicare, soprattutto per la vittoria nel Richard, l'acerbo Atalan, anche se la regolarità deporrebbe in favore di Ole Caballero secondo in Gruppo 2, in Gruppo 3 e vincitore con gli anziani nello Steeple Cross di Grosseto, ma soprattutto riconducibile a una genealogia molto interessante sul versante ostacoli.
E' mancato negli appuntamenti di cartello Le Moulleau, netto trionfatore delle prove preparatorie di primavera con tre vittorie di fila. Soggetto pagato appena 12.000 euro in Francia, è andato in grave difficoltà a Merano sul percorso dello steeple grande, vuoi per limiti tecnici (eloquente divergenza di rating francese rispetto a Defit e a Ole Caballero) vuoi per la difficoltà dei salti. Anonimo nel Vanoni, caduto nella prima parte di gara nel Richard, crollato a traguardo lontano nello Steeple Chases d'Italia in gravissimo affanno. Resta un oggetto misterioso, quarto per introiti nella stagione nella categoria dietro a Defit, Ole Caballero e Atalan.
Tra gli altri regolare King Artur, sorprendente secondo in Gruppo 2 nel Vanoni. Piazza quest'ultimo che ce lo fa porre un gradino avanti a Silver Tango, che pure lo ha battuto in condizionata andando però poi incontro a performance assai altalenanti e fallendo gli appuntamenti importanti. Buona stagione per Secret Sinner, spesso a podio ( terzo in Gruppo 2, quarto in Gruppo 3) e vincitore a Pisa nella prima prova stagionale, sfortunato Prepotent frenato quando sembrava in crescendo di forma.

Così nelle otto corse principali

Le Pattern Race

01/10 Premio Steeple Chases d'Italia (Gr.2), Merano. Euro 21.250, m. 3.900, 4 e 5 anni. 1° Defit d'Estruval (67 A.Renard), Tenuta dei Principi, G.Macaire, 2° Ole Caballero, 3° Silver Tango. (dist: 17 - lont.), p. 6, t. n.d, pesante.

02/07 LXII Premio Vanoni (Gr.2), Merano. Euro 17.000, m. 3.800, 4 e 5 anni. 1° Defit d'Estruval (66 A.Renard), B.Le Gentil, G.Macaire, 2° King Artur, 3° Secret Sinner, 4° Prepotent, 5° Dzidzali. (dist: 6 - 2,75 - 2,5 - 2), p.8, t. n.d, morbido.

27/08 Premio Piero e Franco Richard (Gr.3), Merano. Euro 17.000, m. 3.900, 4 e 5 anni. 1° Atalan (69,5 J.Bartos), L.Olisova, A.Bianco, 2° Ole Caballero, 3° Silver Tango, 4° Secret Sinner. (dist: testa - 2.75 - 5), p.6, t. n.d, morbido.

Le condizionate di blasone

29/01 Prova d'Assaggio (Condizionata), Pisa. Euro 8.500, m. 3.500, 4 anni. 1° Secret Sinner (66 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° L'Industriale. (dist: inc), p.6, t. 4.23.80, buono.

21/05 Premio Valle Aurina (Condizionata), Merano. Euro 7.650, m. 3.550, 4 anni. 1° Le Moulleau (67 J.Vana jr), Tania, J.Vana sr, 2° Secret Sinner. (dist: 7,5), p.10, t. n.d, buono.

11/06 Premio Val Martello (Condizionata), Merano. Euro 7.650, m. 3.800, 4 anni. 1° Le Moulleau (67 J.Vana jr), Tania, J.Vana sr, 2° Secret Sinner. (dist: 3), p.5, t. n.d, buono.

30/07 Premio Pollio (Condizionata), Merano. Euro 7.650, m. 3.800, 4 e 5 anni. 1° Silver Tango (69,5 R.Romano), E.Tanghetti, R.Romano, 2° King Artur. (dist: 1,75), p.5, t. n.d, morbido.

01/04 Premio Piazza dei Signori (Condizionata), Treviso. Euro 4.675, m. 3.500, 4 anni. 1° Le Moulleau (68 J.Vana jr), Tania, J.Vana sr, 2° Giannettoni. (dist: 5.5), p.5, t. n.d, buono.

L'AQPS DEFIT D'ESTRUVAL
netto dominatore tra i giovani steepler.
(Foto Arigossi modificata Mancini).

ANZIANI SIEPI

La stagione 2017 in siepi, settore adulti, ha visto gli allenatori italiani in grosso affanno. Assente Sol Invictus, rimasto infortunato nel settembre del 2016, naufragato Mentore, solo parzialmente recuperati e poi vittime di nuovi infortuni i vari Tramonto a Ivry e Chiaromonte, la "legione italiana" ha subito perdite che Paolo Favero non riuscito a compensare con i suoi numerosi nuovi acquisti. L'allenatore di Sinigo, addirittura, è rimasto del tutto privo di soggetti dovendo ammirare molti main event dalla tribuna senza alcun allievo in pista. Anche Raffaele Romano, che pur ha saputo compensare i gap soprattutto con i tre e i quattro anni, nell'ambito siepi settore adulti è rimasto alla finestra. Spazio allora al solo Aichner con l'altalenante Notti Magiche e alcuni interessanti acquisti dalla Francia per cercare di resistere allo strapotere ceko e persino Slovacco. E' stata una stagione molto combattuta priva di un vero dominatore e con quattro soggetti diversi a vincere le quattro prove principali, addirittura sei vincitori diversi nelle sei pattern race previste che diventano sette se si considera anche la Corsa Siepi di Treviso.
La stagione prende l'avvio a Pisa, nella prima riunione in ostacoli della stagione. Per epifania si ammira subito il volo trionfale del "ceko" Roches Cross. Rientrato con una vittoria a Grosseto in condizionata in quel di novembre, l'allievo di Vana rende una formalità il Premio Doretto sui 3.500 chiudendo trionfale sul compagno di training Mister Westminster. Solo terzo, a una dozzina di lunghezze, il Favero Secular Society che non ripete la performance della Gran Corsa Siepi di Grosseto del 2016. Vana jr assume il controllo delle operazioni dopo un paio di salti e domina tutta la prova, tenendosi sempre bene largo. Vana jr non deve neppure muovere le mani per resistere agli attacchi di Secular Society all'interno e di Mister Westminster all'esterno. Dopo l'ultima siepe il figlio di Whipper allunga senza affanno, lasciando l'interprete a voltarsi a destra e a sinistra senza dover far altro per aggiudicarsi la prova.
Il portacolori Jasna bypassa la 33° Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) e punta deciso al Gruppo 1 locale già vinto l'anno precedente. Per la Listed Vana sr schiera l'Aichner Notti Magiche che si presenta con i gradi del più atteso anche se al gioco conquista il ruolo di favorito il francese El Calife. Allenato da Hector de Lageneste, il sei anni di Elisa Berté si presenta forte di un successo in condizionata a Pau a dicembre. Lo monta Raf Romano e riceve giocate in abbondanza che fanno precipitare la quota a 2 a 1. Puntate anche sul Magog Red Shirt, forte di due primi consecutivi a Milano a ottobre e novembre.
La prova si risolve con una mossa astuta di Raf Romano che, dopo aver menato la danza con una tecnica di gara da front runner, chiude la porta all'affondo interno di Red Shirt. I due cavalli vengono a contatto all'apice della curva di fondo, determinando l'intevento dei commissari che non cambieranno l'ordine di arrivo ma appiederanno il jockey bresciano per due giornate. Il Magog perde l'azione con Bartos che si trova costretto a ripiegare. El Calife prova allora  a scappare ma deve subire lo scatto dell'outsider Tahini, ignorato poco più di un mese prima nell'asta a 8.000 euro successiva a una vittoria a vendere proprio a Pisa. I due si staccano con l'allievo di Vana sr che finisce fortissimo e va a prendere l'attaccante, concedendogli un'incollatura appena. Terzo, a oltre otto lunghezze, Red Shirt ben davanti a un Notti Magiche in ritardo di preparazione. In quinta termina Finoras di Christian Ghiotti alla prima uscita in Italia e molto brillante nella prima parte di gara. Solo sesto il campione uscente Mentore, già battuto prima dell'ultima siepe.

L'arrivo della XXXIII GRAN CORSA SIEPI DI PISA
EL CALIFE all'interno resiste all'affondo di TAHINI.
(Foto Enrico Querci).

La vendetta di Vana sr viene servita venti giorni dopo con una storica tripletta nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1)
"Match a due tra Roches Cross ed El Calife" preannuncia Vizzardelli, all'ippodromo in veste di esperto di ostacoli venuto giù da Milano. "No, Notti Magiche non è apparso scintillante, direi che è di secondo piano" aggiunge, nonostante la volta precedente, a ragione, lo avesse dato favorito per il curriculum. "L'ho anche scritto: dico un'incollatura tra Roches Cross ed El Calife in favore del ceko." Al tondino, occhi tutti sul francese e sul suo celebre fantino David Cottin, plurivincitore della classifica in Francia (terra eletta degli ostacoli) alla prima al Prato degli Escoli e prossimo a cessare la professione. La vittoria nella Gran Corsa Siepi di Pisa e un buon successo a Pau sembrano aver trasformato il sei anni, precedentemente scivolato nelle reclamare e acquistato in autunno a 11.000 euro, in un top category.
Marannini, lo speaker del campo, giustamente, afferma che le corse dei cavalli, specie quando ci sono i gran premi, sono come le partite di calcio: "Si deve venire all'ippodromo per gustarsi tutto lo spettacolo." E ha ragione. Chi scrive questo articolo, ovviamente, è presente dal vivo e va a salire in tribuna, facendo lo slalom nel tratto che va dal tondino alla scalinata. Notiamo anche Paolo Favero, che aggiriamo come un Furuseth della situazione insieme ad altri spettatori che fungono da ipotetici paletti (c'è anche un consigliere comunale che ha un cognome da allenatore dei massimi livelli ma anche di un Wrestler che è nato il mio stesso giorno di compleanno), e andiamo a prendere il posto estremo della balconata proprio in linea sul palo. Va in tribuna anche Favero, con posizione modificata e in veste di spettatore non avendo alcun allievo in corsa. C'è pure Ostanel da qualche parte e molto generoso di sorrisi e risate nel corso della giornata. Christian Ghiotti lo scorgiamo al tondino, anche lui in veste di osservatore avendo scelto di non dichiarare partente Finoras e avendo fermo il campione Chiaromonte per infortunio.
La corsa è uno show ceco, un "Vana show" come lo definirà in cronaca Sandro Marannini. Roches Cross beve i 4.000 metri da un capo all'altro protetto da Mister Westminster e deve solo rispondere all'offensiva di Notti Magiche nel tratto piano conclusivo infliggendogli una sconfitta senza appello. El Calife prova a fare la voce grossa sulla curva di fondo presa a mano contraria, ma Vana Jr lo respinge. Cottin allora lo tiene in seconda, per poi esser superato da Mister Westminster sulla curva della segreteria. Sulla seconda siepe della dirittura opposta a quella di arrivo muove Notti Magiche e va in anticipo sul francese che si fa un po' chiudere dai tre ceki. Scivola in coda Mentore. Sulla piegata finale Mister Westeminster si porta ai fianchi di Roches Cross, sbaglia il salto El Calife che perde qualcosa da Notti Magiche. Notti Magiche e Mister Westminster già chiamati al maggiore impegno, sempre in mano invece Vana jr. Penultimo ostacolo, tende a piantarsi El Calife per la cocente delusione di Vizzardelli. "Prova con la frusta a destra, ora, Cottin, ma il francese non risponde più ai comandi". Roches Cross è ancora in mano mentre allunga dai compagni di allenamento, con un coraggioso Mister Westminster che prova a serrare sotto in anticipo su Notti Magiche. Si gira Vana jr a controllare gli avversari. Sull'ultima siepe Vana deve chiamare Roches Cross all'impegno perché si presenta cattivo Notti Magiche che da quasi l'impressione di poterlo agguantare, ma il campione uscente risponde in modo dirompente e stacca dall'avversario con un impietoso divario di sette lunghezze. A circa quattordici lunghezze El Calife.
Applausi a scena aperta per il vincitore del Derby Ceko del 2011, imbattuto a Pisa in tre uscite con due vittorie in Gruppo 1 con alle spalle tutto il meglio della categoria ovvero Chiaromonte, Sol Invictus, Notti Magiche ed El Calife. Vana sr lo metterà a riposo per rispolverarlo in autunno, come vedremo morirà in pista sulla penultima siepe della Gran Corsa Siepi di Milano disputata da grande protagonista. Una sorte emulata dal compagno di allenamento Burgundy Ball morto sul colpo per una fruttura all'osso del collo il 19 gennaio a Pisa, in un ascendente. Letale un errore sulla seconda siepe della diagonale discendente. Nella stessa corsa di Pisa chiude la carriera agonistica il grigione Salar Fircroft, fermato a traguardo lontano in evidente zoppia per un grave problema al sospensore.

ROCHES CROSS in solitaria
nella GRAN CORSA SIEPI NAZIONALE
(Foto Pietro Coscia).

Il circus si sposta a Treviso dove è ancora Vana sr a salire in cattedra grazie al rientro vincente di Kazoo. A distanza di oltre tre mesi dalla vittoria nella Gran Corsa Siepi di Grosseto, il portacolori Aichner, fratellastro per linea materna di Kazzio (vincitore del Gran Premio Merano 2015) centra a fine marzo anche la XIV Corsa Siepi di Treviso, condizionata di blasone. Favorito al gioco, il baio ha ragione di un sorprendente Finoras (17 a 1) e del controfavorito Red Shirt. 
La corsa, sulla distanza dei 3.500 metri, si sviluppa con una decisa andatura di testa firmata Finoras. Esito molto incerto fino all'attacco della curva finale con i sei concorrenti molto raccolti. Red Shirt, all'interno, è già montato da Josef Bartos prima ancora di entrare nel vivo. Davanti Finoras viene affiancato sull'esterno da Kazoo. I due lottano per circa cento metri, poi l'Aichner tende a passare quando i cavalli imboccano la dirittura di arrivo. Non interviene, più indietro, l'Olisova Secular Society, reduce da due secondi posti sulla pista. Kazoo passa ma non stacca. Finoras prova allora a inscenare un ritorno in corda. I due sono appaiati sull'ultima siepe, più indietro rischia la caduta Secular Society che vanifica ogni possibilità di piazzamento. Kazoo respinge Finoras nel tratto piano senza però riuscire a prendere il largo. A cinque lunghezze Red Shirt completa il podio, precedendo l'ospite polacco Fines e Secular Society.

Programma non particolarmente eccelso per gli anziani in siepi prima dell'approdo a Merano, fanno eccezione il Premio Celeste Citterio e il Premio Martesana, sui 3.600 metri con 8.500 euro al primo sulla pista di Milano. Entrambi in programma nella prima quindicina di maggio, mostrano un Tramonto a Ivry in scintillante stato di forma e a perfetto agio con i fondi pesanti. Il Topeeka, di rientro da circa un anno di inattività, largheggia di dodici in un Citterio scarsamente riuscito per campo partenti e convince nel Martesana confermandosi al primo, assai gravato al peso e contro rivali apprezzabili. Nel Citterio assume fin dal primo metro di gara la testa della corsa e si rende intangibile. Nel Martesana si adegua alle spalle di Finoras per scagliare l'attacco sulla piegata che immette sulla diagonale breve. Pur essendo penalizzato da cinque chili e mezzo in più rispetto al portacolori di Ghiotti, l'allievo di Silvia Casati sfila al comando disponendo in poche battute dell'avversario. Lunga progressione finale inseguito da Big Mago e più indietro da un Tahini un po' impreciso sui salti e costretto alle sportellate con Finoras. Controllo assoluto della situazione, sempre ben in mano ad Ale Pollioni, Tramonto a Ivry vince di cinque su Tahini che rimonta, da lontano, Big Mago e lo batte di precisione all'altezza del palo. Due performance che fanno pensare a un possibile grande protagonista della stagione meranese, se non fosse per un infortunio dietro l'angolo che ferma per tutto il resto della stagione il baio dalla possente mole nonché fratellastro della vincitrice del Lydia Tesio (Gr.1) Turfrose.

A fine maggio ha inizio la riunione di Merano. Si rivede in pista Notti Magiche che risolve a suo favore una sfida in famiglia col compagno di allenamento Sundara nel Lord Madonna. Condizionata da 7.225 euro sui 3.300 metri, non riscuote un gran campo partenti sia dal punto di vista numerico che da quello qualitativo. I due allievi di Vana sr calamitano allora gioco e attenzioni, dimostrando in pista di valere l'interesse degli scommettitori. Imposta la corsa Sundara della Statek Blata Cesky, un Galileo pagato da yearling 390.000 euro e prelevato a Newmarket nel luglio del 2014 per 50.000 ghinee dai Vana. Il baio tiene la testa fino all'attacco del giro finale dove, piuttosto a sorpresa, va ad assumere il comando Desperados presto inseguito da Mentore. I due outsider fanno la voce grossa fino all'inizio della piegata di fondo. Deve allora muovere Notti Magiche per lanciarsi all'inseguimento di un inatteso Desperados. Flette invece Mentore, con Sundara in difficoltà nel parziale. Cede di schianto Mentore all'ingresso in dirittura, vende invece cara la pelle Desperados ancora in testa prima dell'ultima. Tratto piano però tutto a favore della coppia Vana sr con Notti Magiche che difende quanto acquisito dal ritorno di Sundara che all'esterno gli sferra un severo attacco. Desperados, travolto, deve adeguarsi al terzo, a cinque dagli avversari.
Altra prova preparatoria all'imminente secondo Gruppo 1 della stagione è il Premio Saltusio, sui 3.500 metri, in programma due settimane dopo. Attesissimo l'ospite ceko Playstarabad, plurivincitore in Rep.Ceka. L'allievo di Holcak delude in un campo partenti non trascendentale. Vince ancora un allievo di Vana sr, Toward Glory, reduce da un trionfo a vendere alcune settimane prima. Il portacolori della Montenegro si trova costretto a rintuzzare il copioso vantaggio accumulato dalla femmina Azamourday in una tattica di gara che non concede la minima pausa. Il cavallo sbaglia diversi salti e quando giunge l'ora dei conti si trova a dover concedere la vittoria a Toward Glory che lo batte senza tante difficoltà, con i due ben avanti ad Azamourday. Tra i battuti, mai in corsa, Finoras, al quarto, a circa trenta lunghezze dal vincitore.

Si arriva così alla IX Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) in una stagione che non sembra promettere niente di buono per l'ippica italiana. Otto al via, nessun cavallo preparato da un allenatore italiano e un solo fantino italiano in corsa. Siamo a Merano, ma a leggere i nomi sembra di essere a Pardubice.
Torna sulla pista Kifaaya, il miglior quattro anni ammirato in siepi in Italia nel 2016, discendente per linea materna nientemeno che di Shergar (fratellastro della terza madre). Holcak lo dichiara partente insieme al compagno di colori Playstarabad. Il cavallo è rientrato in steeple in patria senza entusiasmare e non appare in smagliante stato di forma. Riceve comunque i favori del pronostico, preferito a Notti Magiche (unico portacolori italiano) e al polacco Terapena assai positivo in condizionata a Fontainebleau. Attenzioni anche per il campione ungherese Diplomata, assai piaciuto nella Gran Corsa Siepi di Milano del 2016 (secondo alle spalle di Anaking).
A sorpresa vince con un coast to coast la slovacca Meny Bay, montata dall'irlandese Leighton Aspell (due volte vincitore nel Grand National di Aintree nel 2014 e nel 2015). L'allieva di Jaroslav Brecka, già vincitrice nella XIII Corsa Siepi di Treviso nel 2016, concede per tutta la corsa metri agli avversari nella sua costante traiettoria esterna. Aspell ne è il perfetto interprete, bravo a dosarne le forze così da avere ancora benzina da spendere nell'ultima parte di gara. La femmina prende l'iniziativa accompagnata dall'altra femmina Terapena. Le due vengon inizialmente seguite da Diplomata e da Kifaaya, con quest'ultimo che va presto a francobollare la battistrada. Notti Magiche opta invece per tattica di gara all'estrema attesa senza mai accendersi. Esce invece di scena nella prima parte di gara Sundara a causa di un problema di staffe che determina la caduta di Kratochvil. Al passaggio davanti alle tribune ha un inciampone Kifaaya che per poco non cade. Lo sfila allora Diplomata che si porta alla sella di Meny Bay. I tre inseguiti da Terapena e Playstarabad. Più indietro Notti Magiche a seguire Cotton Eye Joe che ferma sulla curva di Marlengo. Meny Bay sempre per via esterna non concede tentennamenti di sorta, pur dovendo sostenere l'attacco di Kifaaya. Il portacolori Montenegro prova la soluzione di forza all'inizio della curva del campo di polo, ma l'allieva di Brecka reagisce. I due inseguiti da Terapena e Diplomata. Non si vede Notti Magiche. Paga lo sforzo Kifaaya che viene sopravanzato da Diplomata. L'ungherese di allevamento ceko, preparato da Szekely, prova ad andare a prendere la fuggitiva ma la femmina riparte ancora. Bel tratto finale dei due imitatati da Playstarabad che emerge per la terza ad ampie falcate. Più indietro un Kifaaya stanchissimo prende in pieno l'ultima siepe ma non cade e salva, a gran fatica, la quarta moneta di una testa appena su Terapena.
Grande gioia nell'entourage del vincitore, un Footstepsinthesand acquistato yearling in Irlanda per 5.000 euro. Non si rivedrà in pista in Italia.

MENY BAY
al tondino della GRAN CORSA SIEPI D'ITALIA
(Foto kamila-foto.sk).

Molto più interessante e qualitativa la seconda parte di stagione. Si riparte il 29 luglio per la lunga galoppata che introduce al grande finale di settembre. Terapena impressiona nel Giuseppe Chiodini, vincendo di undici lunghezze con soluzione da un capo all'altro. Jan Faltejsek fa tutto in scioltezza, senza mai muovere e trionfa rallentando. La corsa ridimensiona le pretese di Toward Glory, quarto dietro a Morning Star e Nelly Darrier in eccezionale sortita in siepi e battuta solo negli ultimi metri per il posto d'onore. Wroblewski guarda alla Francia con fiducia, a settembre la femmina correrà in Listed ad Auteuil senza piazzarsi per poi essere al centro di una serie di trattative che la vedranno cambiare di casacca alla vigilia della Gran Corsa Siepi di Merano. Ne riparleremo in seguito.
Intanto il 15 agosto rientra dopo nove mesi di inattività Chiaromonte, uno dei protagonisti assoluti nelle stagioni 2015 e 2016. Si ripresenta il solito duello con Notti Magiche, reso vibrante da una lotta serrata che non determina il vincitore del confronto. I due cavalli finiscono in parità sul palo del blasonatissimo Royal Mougins, sui 3.300 metri. Il portacolori Ghiotti, che si fregia della monta del golden jockey Josef Bartos, sembra avviato alla vittoria, ma sulla curva di fondo viene intralciato dalla manovra di Davide Columbu in sella all'ex compagno di allenamento Nelly Darrier. La dormelliana, passata al comando dopo la caduta di Mentore sulla seconda siepe della dirittura opposta a quella di arrivo, viene infilata all'interno da Notti Magiche all'attacco della curva del campo di polo. Per evitare di subire egual manovra da Chiaromonte, Columbu chiude la porta. Bartos si trova costretto a dover riprendere il portacolori di Ghiotti che deve riorganizzare l'azione venendo affiancato da Tahini. Notti Magiche, davanti, ha intanto preso tre lunghezze di vantaggio sotto la minaccia di Nelly Darrier.  Nel tratto piano finale però finisce forte Chiaromonte in corda. Il figlio di Domedriver recupera in modo importante su Notti Magiche e Nelly Darrier, mette addirittura la testa davanti a tutti, ma Notti Magiche una volta aggredito riparte e in vista del palo lo costringe alla parità. Nelly Darrier, più indietro, cala lievemente e viene stampata da Cariray, quindi, vicino, Tahini. Ilenia Nero, nonostante la cavalla si sia comportata molto bene, decide di riportare Nelly Darrier in steeple.
Il confronto Notti Magiche - Chiaromonte scrive un nuovo capitolo tre settimane dopo, il 3 settembre, nel Premio Azienda di Soggiorno di Merano sui 3.500 metri. Testimone consueto del confronto è ancora Mentore. I due grandi rivali si sfidano con un rapporto paritario al peso. Chiaromonte perde infatti il chilo a proprio favore.
La prova si risolve in una lotta a due, dopo scanagliata di testa del rientrante Quinze de la Rose. Jan Faltejsek sostituisce Bartos in sella al Ghiotti e opta per uno schema di gara più scoperto ai fianchi di Mentore e in scia al battistrada. Notti Magiche, più guardingo, segue i tre a quattro lunghezze lasciando in coda il Lokotrans Thirteen Diamonds. Sulla curva di Marlengo, Chiaromonte assume l'iniziativa sfilando all'interno lo stanchissimo Quinze de la Rose. Lo segue nell'operazione Mentore. Sempre attendista Notti Magiche, non interviene Thirteen Diamonds. Sulla siepe che immette sulla piegata finale frana Quinze de la Rose ormai scivolato in coda. Mentore intanto va all'attacco di Chiaromonte che lo respinge senza gran fatica, ma deve prepararsi a fare i conti con Notti Magiche. I due saltano su una linea l'ultima siepe. "Chiaromonte e Notti Magiche di nuovo testa a testa come l'ultima volta", cede invece in modo netto nel tratto piano Mentore. Passa Notti Magiche con schema di gara capovolto rispetto al Royal Mougins. "Piuttosto defilato lungo il percorso Notti Magiche, si è presentato carico carico sull'ultima e dopo lotta vibrante ha piegato Chiaromonte" commenta Manigrasso. Una lunghezza e mezzo tra i due, a dodici lunghezze da Chiaromonte chiude Mentore che paga l'intero passivo nel tratto compreso tra l'ultima siepe e il palo di arrivo.

Si arriva così al 23 settembre con una riuscitissima Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1). 4.000 metri da percorrere, alto livello di internazionalità con molti stranieri nella partita. Ghiotti, per l'Italia, contro il resto d'Europa. Mancano ancora all'appello Paolo Favero e Raf Romano, i due grandi nomi, assenti sugli ostacoli bassi di massima categoria. Abdica anche Meny Bay a causa di un lieve infortunio che non le impedirà di ritornare vincitrice in uno steeple a Bratislava.
Giunge da Waregem il tre volte vincitore dello Steeple Chase delle Fiandre Taupin Rochelais dell'Ecurie des Dunes. L'allievo di Quinton ha già preso parte alla classica nel 2015, giungendo quarto alle spalle, tra gli altri, di Chiaromonte. Quest'ultimo, apparso in forma brillante ad agosto, sembra esser stato recuperato dal duo Ghiotti-Melanie Frank e si presenta con ambizioni di vittoria tanto da esser controfavorito insieme al rivale della stagione Notti Magiche e all'ungherese Diplomata, che ha rifinito la preparazione con una passeggiata a Bratislava infliggendo undici lunghezze al vincitore della Gran Corsa Siepi d'Italia di luglio Meny Bay.
Debutta in Italia il grigio Champ de Bataille, fresco acquisto di Josef Aichner, piazzato in Listed ad aprile ad Auteuil e che saprà farsi valere nel prosieguo di stagione. Ci riprovano poi Kifaaya, che torna in siepi dopo una vittoria in steeple-cross in patria, e Terapena, ridimensionata in listed ad Auteuil ma attesissima e oggetto di acquisto da parte di una cordata di imprenditori meranesi nel precorsa. A gran quota Chicago, vincitore della Gran Corsa Siepi di Milano del 2015, e Cariray. Corsa dunque incerta e dall'apprezzabile tasso tecnico.
Subito un colpo di scena alla partenza. Sulla prima siepe, collocata sotto la tribuna, frana a terra Terapena che coinvolge nel capitombolo Champ de Bataille. A nulla serve il tentativo di Jiri Kousek, in sella al grigio, di evitare la polacca. I due cavalli finiscono a gambe all'aria senza conseguenze.
Va al comando Taupin Rochelais tenuto subito nel mirino da Chiaromonte con all'interno Chicago. A precedere Kifaaya seguito da Diplomata, Cariray Notti Magiche in coda al gruppo a qualche lunghezza. Nessuna variazione di sorta dopo l'incrocio delle diagonali, finché Chicago, quando si attacca il giro conclusivo, non si porta in pressione su Taupin Rochelais. Segue in terza Chiaromonte con alle spalle la coppia Kifaaya e Diplomata. A qualche lunghezza gli altri due. Chicago prova a sfondare a metà della dirittura opposta  a quella di arrivo, deve però operare per corsia esterna e sprecare energie in più del rivale. Taupin Rochelais non gli concede lunghezze neppure quando si piega sulla curva conclusiva. Dietro ai due sono pronti a entrare in scena Chiaromonte e Kifaaya. In leggero affanno Diplomata che perde un paio di lunghezze nel parziale, sempre a rimorchio Notti Magiche con Vana jr che ha concesso forse troppo agli avversari. Taupin Rochelais respinge Chicago all'ingresso in dirittura dove è costretto a fermare per infortunio Chiaromonte che si lascia sfilare da Kifaaya e poi da tutti gli altri. Allarga vistosamente verso il centropista Taupin Rochelais che apre un'autostrada a Kifaaya. Lukas Matusky fionda lungo lo steccato il portacolori della Montenegro che prende il volo e stacca in piena spinta dal grigio. Va a vincere di cinque Kifaaya su Taupin Rochelais che sfrutta il vantaggio messo in cascina per proteggersi dai tardivi finali di Notti Magiche e Diplomata che finiscono fortissimi con l'ungherese che rimonta il portacolori di Aichner e lo fulmina per il terzo di un muso dopo spettacolare inseguimento nel tratto piano. Quinto, vicino, un ottimo Chicago rimasto sul passo
Torna a vincere a Merano il figlio di Intikhab, colui che "a quattro anni era il migliore della generazione qui in Italia". Il cinque anni succede al compagno di colori Brog Deas netto trionfatore nel 2016.
Chiude la carriera per l'acutizzarsi di un infortunio Chiaromonte, vincitore in ostacoli di un Gruppo 1 e due volte secondo e due volte terzo in egual categoria. Christian Ghiotti decide di mandare in campagna l'otto anni per una spensierata pensione.

KIFAAYA a sx e DIPLOMATA a dx
in un salto della GRAN CORSA SIEPI DI MERANO.
Dietro ai due il muso listato di CARIRAY
(Foto Arigossi). 

Si ritorna a Milano in vista dell'autunno meneghino. Champ de Bataille mostra parte del suo potenziale nel Premio Antares del 14 ottobre, dove si misura con gli anziani il quattro anni Lord Maia, rivelazione della pista tra i più giovani a primavera. Il portacolori di Aichner, tutto in mano, piazza la progressione vincente tra il penultimo e l'ultimo ostacolo e vince in assoluto controllo davanti a un Finoras che conferma i progressi dopo la vittoria in ascendente nel meeting dei gran premi a Merano. Finisce in evidente zoppia Lord Maia costretto ad arrendersi a traguardo ancora lontano e a ultimare in quinta posizione.
Due settimane dopo va in scena il Premio Bullona sui 3.600 metri, ultima chiamata per chi voglia rifinire la preprazione in vista della Gran Corsa Siepi di Milano. Campo partenti non entusiasmante nonostante 8.925 euro al primo. Rientra dopo otto mesi lo statuario Roman che conquista subito il ruolo di favorito di poco preferito a Finoras. A rompere le uova nel paniere degli scommettitori ci pensa il regolare Morning Star che emerge sulla diagonale breve e in lunga progressione dispone comodo di Finoras costretto ad adeguarsi al posto d'onore davanti a Roman.
Ancora due settimane e va in scena l'ultimo Gruppo 1 della stagione. Il ministero aumenta in modo importante la dotazione del gran premio che diviene così il secondo più remunerato dell'intera stagione. La Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) passa da 60.000 euro di dotazione a 95.000 euro con 40.375 euro al primo. Montepremi assai allettante che non comporta l'arrivo di minacce dalla Francia. Diplomata e Kifaaya presentano la loro terza candidatura su quattro nei main event di stagione. Si rivede Roches Cross, rientrato con un secondo posto a Pardubice a settembre in discreta compagnia. C'è poi l'atteso Champ de Bataille in odore di riscatto dalla Gran Corsa Siepi di Merano finita dopo la prima siepe per un errore altrui. Azzardano il confronto con gli anziani gli interessanti quattro anni Santo Cerro e Zanini, quest'ultimo allievo di Romano.
Manca ancora all'appello Paolo Favero che, in tutta la stagione, non ha preso parte neppure a un Gruppo 1 in siepi per cavalli adulti. Completano il campo l'outsider Tahini e l'estremissimo outsider Noisemaker.
Su Milano scende una pioggia battente che fa della pista un acquitrino che rende il terreno colloso.  Senza paura si porta al comando il polacco Santo Cerro seguito da Roches Cross, quindi Zanini, Champ de Bataille e via via gli altri chiusi da Noisemaker preceduto da Kifaaya. Ritmo moderato, gruppo molto raccolto al passaggio davanti alle tribune. Sulla diagonale lunga si porta nelle posizioni di avanguardia Kifaaya, che sfila svariati concorrenti per mettersi negli scarichi di Santo Cerro e Roches Cross, con in corda in posizione di sparo Champ de Bataille, Zanini sull'esterno, quindi Tahini, Diplomata poco brillante affiancato da Noisemaker. Roches Cross sfonda su Santo Cerro sulla piegata che introduce sulla diagonale breve. Il polacco finisce nella morsa di Champ de Bataille e Kifaaya. Perde posizioni Zanini che scivola in coda. Roches Cross da avvio alla progressione finale, lo segue il compagno di allenamento Champ de Bataille, non risponde all'accelerazione Santo Cerro che preferisce conservare energie e da il via libera anche a Kifaaya. Prova a serrare sotto il vecchio Tahini con all'interno il sostenuto Diplomata.
Roches Cross, brillante, è ancora davanti con Champ de Bataille e Kifaaya che si apprestano a organizzare l'attacco. Santo Cerro non sembra in condizione di pervenire sui tre e capeggia il resto degli inseguitori davanti alla coppia Tahini e Diplomata. Champ de Bataille sfila Roches Cross prima ancora del penultimo salto su cui si ribalta proprio Roches Cross, che anticipa lo stacco e ricade così sull'ostacolo. Caduta tremenda in cui il cavallo riporta la frattura dell'osso del collo ed esala così il suo ultimo respiro. Diplomata per evitare il rivale è costretto ad allargare all'esterno insieme a Noisemaker.
Davanti intanto Champ de Bataille è inseguito da Kifaaya, quindi Santo Cerro, Tahini e Zanini sfilati all'interno. Champ de Bataille si appresta all'ultimo salto, ma non ha ancora la partita in mano perché Matusky lancia cattivo Kifaaya alla ricerca dello steccato. I due appaiati sull'ultima, con Kifaaya che passa e da la sensazione di fare il doppio dopo la Gran Corsa Siepi di Merano, ma non ha fatto i conti con la stamina del rivale che, all'esterno, lo rimonta e lo regola di una lunghezza scarsa. Terzo, molto positivo e fin troppo parsimonioso, Santo Cerro che fornisce lo stesso ultimo parziale, se non addirittura migliore, dei primi due. A distacco, quarto, Tahini bene avanti a Zanini, Noisemaker e un deludente Diplomata.
Gioia e dolori per Josef Vana sr che sale, insieme al figlio, sul carro dei vincitori in qualità di allenatore di Champ de Bataille, ma piange la scomparsa del fedelissimo allievo Roches Cross, cavallo che ha regalato al maestro ceko importanti soddisfazioni tra cui la vittoria nel Derby Ceko del 2011 e due Gruppi 1 a Pisa.
Il secondo posto di Kifaaya determina invece la conquista, a nostro avviso, del titolo di cavallo dell'anno in siepi, settore adulti, per il portacolori della Montenegro, giunto quarto nella Gran Corsa Siepi d'Italia, primo nella Gran Corsa Siepi di Merano e secondo nell'analoga prova milanese. Un degno erede dunque del compagno di colori Brog Deas.

Intanto la cattiva sorte per i Vana si ripresenta a Grosseto dove il 15 novembre trova la morte Le Cirque della Stetek Blata CeskyCinque anni, figlio del caporazza Galileo, cade in modo scomposto sulla penultima siepe, quando era in lotta per la vittoria, morendo sul colpo. Cavallo sfortunato, caduto in modo pericoloso anche l'uscita precedente, a Milano, a vittoria ormai conseguita sempre in categoria vendere.
Sul tracciato maremmano provano la pista il 22 novembre svariati pretendenti alla Gran Corsa Siepi di Grosseto. L'occasione è resa propizia dai 6.162 euro al primo del Premio Capoliveri. Atteso all'appuntamento il quattro anni Namoum al confronto con anziani, sulla carta, non trascendentali. Vince invece, a gran sorpresa, il polacco Admiral Quest che sfrutta a proprio favore la veloce andatura di testa imposta da Vodka Wells, incaricandosi fin dal via del ruolo di immediato inseguitore con gli altri a svariate lunghezze. Sette anni, alla prima in assoluto in Italia, preparato da Borkowski e montanto da Rostislav Bens, il polacco colpisce alla quota prossima al 30 a 1. Delude la nuova proposta Favero Archangel Raphael, così come fornisce una prova tutt'altro che scintillante lo Charvat Trip to Sydney. Lo stesso Namoum, costretto a serrare sotto sulla dirittura opposta a quella di arrivo per andare a prendere i due fuggitivi, ha da sudare non poco per piegare, di una testa, il front runner di Favero Vodka Wells.

Ultimo main event la Gran Corsa Siepi di Grosseto (L) che chiude anche l'intera stagione in ostacoli. Otto al via sui 3.600 metri di una prova alquanto rocambolesca. Namoum, il controfavorito del quattro anni Treizor du Pilori, sbaglia la siepe d'assaggio e la cosa non convince Raf Romano che sceglie di fermarlo dopo poche centinaia di metri. A discreta andatura va davanti il polacco di quattro anni Surin. La cadenza determina subito una frattura nel plotone con due tronconi intervellati tra loro. Restano infatti attardati, a parecchie lunghezze, Arcangel Raphael, Namoum e Toward Glory. Surin, come un missile, sulla piegata di fondo a mano contraria scarta e non affronta la siepe, estromettendosi dalla corsa. E' Treizor du Pilori a rilevarlo con in schiena la coppia Relco Sud Ovest e Finoras, quindi la polacca Western Perk alla prima in assoluto in Italia. A cinque lunghezze circa Toward Glory, discosto Archangel Raphael.  Secondo colpo di scena sulla siepe collocata sulla diagonale discendente. Entrano in contatto, sul salto, Treizor du Pilori e Relco Sud Ovest con quest'ultimo che crolla a terra tirando giù anche Western Perk.  Restano in due davanti con Toward Glory che prova a ricucire il gap. A metà della dirittura opposta a quella di arrivo muove in anticipo Finoras con Ale Pollioni che indovina la mossa, prendendo in controtempo Treizor du Pilori e soprattutto evitando di aver troppo sotto Toward Glory in costante rimonta. Finoras lungo la corda non apre la porta per il ritorno di Treizor costretto alla seconda corsia con Toward Glory ormai in scia. Dirittura di arrivo con i tre schierati a ventaglio. Finoras vende carissima la pelle e si sottrae dal tentativo di ritorno di Treizor du Pilori costretto ad alzare bandiera bianca anche al cospetto di Toward Glory, più spostato verso l'esterno. I tre vicinissimi, a dodici lunghezze chiude Archangel Raphael. 
Sorride Christian Ghiotti. Dopo aver perso Chiaromonte, l'altoadesino s'inventa un degno erede che ha dato dimostrazione di esaltarsi in modo particolare sui tracciati piccoli. Pescato in Francia dove in siepi non aveva entusiasmato, l'erede di Samum, piazzato in Listed a tre anni a Baden Baden, è tornato a graffiare in prove di rango. Altra nota di merito va all'allenatrice Melanie Frank, l'unica vincitrice italiana nelle pattern race riservate ai siepisti anziani.

Il vincitore della GRAN CORSA SIEPI DI GROSSETO
FINORAS
qua al tondino prima della Gran Corsa Siepi di Pisa.
(Foto Matteo Mancini).

Considerazioni personali: Stagione combattuta che ha visto risultare vincitori quattro cavalli diversi nei quattro gruppi uno, addirittura sei diversi nelle sei pattern race. Crisi nerissima degli allenatori italiani. Scompare dal circuito delle corse principali di settore Paolo Favero, sostituito da Arnaldo Bianco, che figura solo nella XXXIII Gran Corsa Siepi di Pisa con il terzo posto di Red Shirt senza prendere parte a nessuno altro main event. Il trainer di Sinigo perde per strada il Magog e non riesce a migliorare Secular Society che resta confinato nelle prove preparatorie con alcuni piazzamenti. Fanno peggio tutti gli altri con nessuno degli importati capaci di mettersi in luce.
Se va male a Favero non se la passano meglio gli altri allenatori italiani totalmente travolti dai colleghi stranieri. Per trovare il primo degli allenatori italiani meglio piazzato nei quattro gruppi 1 bisogna andare a scovare Raf Romano con Zanini nella Gran Corsa Siepi di Milano, addirittura quinto. Succede persino di peggio, un caso più unico che raro, nella Gran Corsa Siepi d'Italia che, a dispetto del nome, non vede neppure un allenatore italiano rappresentato alla partenza. Solo il duo Christian Ghiotti - Melanie Frank riesce a centrare una main event in rappresentanza dell'Italia e lo fa con Finoras a Grosseto, in quella che è la minore delle sei prove principali. Una stagione dunque, per il reparto siepi adulti, alquanto brutta per i trainer italiani che vedono i montepremi delle corse finire in gran parte nelle scuderie dell'est Europa.
Kifaaya, per piazzamenti, il cavallo da premiare come il siepista anziano dell'anno, pur se battuto, dopo che sembrava aver risolto a proprio favore il confronto, da Champ de Bataille nella Gran Corsa Siepi di Milano. Opaco invece a inizio estate, ancora lontano dalla miglior forma.
Tra gli altri brillano il secondo e il terzo posto dell'ungherese Diplomata nei due Gruppi 1 di Merano poi non confermati in egual categoria sul colloso di Milano. Ottimo lo scomparso Roches Cross, signore assoluto nella riunione pisana e rientrato in modo assai brillante nella Gran Corsa Siepi di Milano dove sarebbe finito a podio se non fosse stato vittima della caduta che gli è costata la vita.
Di rilievo poi la vittoria a sorpresa nella Gran Corsa Siepi d'Italia di Meny Bay, travolta poi a Bratislava di undici lunghezze da Diplomata. Ultima menzione per Taupin Rochelais, dominatore del Grande Steeple Chase delle Fiandre, battuto dal solo Kifaaya nella Gran Corsa Siepi di Merano. Questi i sei top horse della stagione dietro ai quali si è distinto il combattivo Notti Magiche. L'ex Ostanel ha duellato con Chiaromonte e Sundara nelle prove preparatorie ai gran premi riportando tre primi (uno dei quali a pari merito) e ha ottenuto tre piazzamenti in corse di Gruppo tra cui il secondo posto nella Gran Corsa Siepi Nazionale di Pisa.
Menzioni minori per El Calife, vincitore della Gran Corsa Siepi di Pisa poi ridimensionato in Gruppo 1, Finoras andato in crescendo fino ad affermarsi in Listed dopo buoni piazzamenti in condizionata, il combattivo Chiaromonte (tornato a eccelsi livelli dopo una lunga pausa e poi infortunatosi sul più bello in Gruppo 1) e Tramonto a Ivry portentoso a primavera a Milano ma poi infortunatosi.

Così nelle ventuno corse principali

Le Pattern Race

12/11 Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), Milano. Euro 40.375, m. 4.000, 4+ anni. 1° Champ de Bataille (68 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° Kifaaya, 3° Santo Cerro, 4° Tahini, 5° Zanini. (dist: 0,75 - 4 - 7- 6), p.8, t. 4.52.90,colloso.

23/09 LXIII Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), Merano. Euro 29.750, m. 4.000, 5+ anni. 1° Kifaaya (67 L.Matusky), Montenegro, R.Holcak, 2° Taupin Rochelais, 3° Diplomata, 4° Notti Magiche, 5° Chicago. (dist: 5 - 1,25 - muso - 2), p.9, t. n.d, morbido.

02/07 IX Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1), Merano. Euro 25.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Meny Bay (66 L.Aspell), Victory Farm, J.Brecka, 2° Diplomata, 3° Playstarabad, 4° Kifaaya, 5° Terapena. (dist: 1,5 - 1,75 - 6 - testa), p.8, t. n.d, morbido.

19/02 Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1), Pisa. Euro 25.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Roches Cross (67 J.Vana jr), Jasna, J.Vana sr, 2° Notti Magiche, 3° Mister Westminster, 4° El Calife, 5° Mentore. (dist: 7 - 5.5 - 0,75 - lont), p.5, t. 4.39.10, morbido.

29/01 XXXIII Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), Pisa. Euro 12.750, m. 3.500, 5+ anni. 1° El Calife (68.5 R.Romano), El Pajari Stable, H.De Lageneste, 2° Tahini, 3° Red Shirt, 4° Notti Magiche. (dist: inc. - 8,5 - 3,25), p.7, t. 4.07.30, buono.

06/12 Gran Corsa Siepi di Grosseto (L), Grosseto. Euro 9.775, m. 3.600, 4+ anni. 1° Finoras (70,5 A.Pollioni), C.Ghiotti, M.Frank, 2° Toward Glory, 3° Treizor du Pilori. (dist: 0.5 - 2), p.9, t. 4.36.00, buono.

Le altre prove di blasone


03/09 Premio Azienda di Soggirono di Merano (Cond), Merano. Euro 10.200, m. 3.500, 5+ anni. 1° Notti Magiche (67 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° Chiaromonte. (dist: 1,5), p.5, t. n.d, morbido.

15/08 Premio Royal Mougins (Cond), Merano. Euro 10.200, m. 3.300, 5+ anni. 1° Notti Magiche (67 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 1° Chiaromonte (66 J.Bartos), C.Ghiotti, M.Frank. (dist: parità), p.6, t. n.d, morbido.

14/10 Premio Antares (Cond), Milano. Euro 9.350, m. 3.600, 4+ anni. 1° Champ de Bataille (68,5 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° Finoras. (dist: 5), p.8, t. 4.11.20, buono.

29/10 Premio Bullona (Cond), Milano. Euro 8.925, m. 3.600, 5+ anni. 1° Morning Star (67 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° Finoras. (dist: 3,5), p.5, t. 4.12.50, morbido.

01/05 Premio Celeste Citterio (Cond), Milano. Euro 8.500, m. 3.600, 5+ anni. 1° Tramonto a Ivry (67 A.Pollioni), Topeeka, S.Casati, 2° Morning Star. (dist: 12), p.5, t. 4.30.20., l.pesante.

14/05 Premio Martesana (Disce), Milano. Euro 8.500, m. 3.600, 5+ anni. 1° Tramonto a Ivry (71 A.Pollioni), Topeeka, S.Casati, 2° Tahini. (dist: 5), p.4, t. 4.20.90., l.pesante.

04/10 Premio San Giorgio (Maiden), Milano. Euro 8.500, m.3.200, 4+ anni. 1° Jessica Jo (67,5 J.Bartos), L.Olisova, A.Bianco, 2° Marywil. (dist: 1), p.9, t. 3.49.10, buono.

11/06 Premio Saltusio (Cond), Merano. Euro 7.650, m. 3.500, 5+ anni. 1° Toward Glory (66 J.Vana jr), Gestuet Elsetal, J.Vana sr, 2° Playstarabad. (dist: 1,75), p.6, t. n.d,  buono.

28/05 Premio Lord Madonna (Cond), Merano. Euro 7.225, m. 3.300, 5+ anni. 1° Notti Magiche (66 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° Sundara. (dist: inc.), p.5, t. n.d, buono.

10/09 Premio Ernesto Loccatelli (Disce), Merano. Euro 6.800, m. 3.300, 4+ anni. 1° Panta Rhei (68 R.Romano), G.Vitolo, R.Romano, 2° Scocosita. (dist: 2), p. 7, t. n.d., molto pesante.

06/01 Premio Doretto (Cond), Pisa. Euro 6.375, m. 3.500, 5+ anni. 1° Roches Cross (67 J.Vana jr), Jasna, J.Vana sr, 2° Mister Westminster. (dist: 2,5),  p.6, t. 4.05.10, buono.

29/07 Premio Giuseppe Chiodini (Cond), Merano. Euro 6.375, m. 3.300, 5+ anni. 1° Terapena (69,5 J.Faltejsek), E.Nieslanikova, G.Wroblewski, 2° Morning Star. (dist: 11), p.7, t. n.d., morbido.

10/09 Premio Spegasso (Maiden), Merano. Euro 6.375, m. 3.300, 4+ anni. 1° Colony the Best (68 D.Pastuszka), G.Calissano, F.Contu, 2° Chappy Bros. (dist: 2), p.10, t. n.d, molto pesante.

22/11 Premio Capoliveri (Cond), Grosseto. Euro 6.162, m. 3.400, 4+ anni. 1° Admiral Quest (68 R.Bens), Stajinia Habana, M.Borkowski, 2° Namoum. (dist: 0,75), p.8, t. 4.18.00, buono.

25/03 XIV Corsa Siepi di Treviso (Cond), Treviso. Euro 5.950, m. 3.500, 5+ anni. 1° Kazoo (71 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° Finoras. (dist: 1,25), p.6, t. n.d., buono.

CHAMP DE BATAILLE rientra
e respinge l'attacco di KIFAAYA
nella GRAN CORSA SIEPI DI MILANO
(Foto De Nardin).

ANZIANI STEEPLE

Eccoci giunti a quella che forse, a torto o ragione, è reputata la categoria di maggior prestigio dell'intero settore. Vuoi per il faraonico, per i format italiani, Gran Premio Merano vuoi per tutte le altre prove internazionali di maggior impatto emotivo, e soprattutto massmediatico esterno al movimento, legate al mondo dell'ostacolismo e tutte orientate allo steeple in luogo delle siepi. Si pensi al Grand National di Aintree, alla Gold Cup di Cheltenham, alla Velka di Pardubice o al Grande Steeple Chase di Auteuil, tutte in scena su percorso che potremmo definire steeple.
Le corse in steeple riservate al circuito anziani sono state relativamente poche. Trentacinque il totale, appena il 22% sul monte complessivo in ostacoli, di cui solo diciotto per cinque anni e oltre. Un dominatore assoluto che vedremo qualche riga sotto e che prende l'abbrivio girando per l'est Europa per poi salire in Svezia e da qui venire in Italia.
Molti gli assanti di lusso che non sono apparsi in pista. Favero il più penalizzato con le perdite di Little Bruv e High Master, rispettivamente vincitore del Grande Steeple Chase di Milano e del Premio A.S.S.I 2016. Non è riuscito nel recupero del potentissimo Le Costaud, vincitore del Grande Steeple Chase d'Europa 2016, Guillaume Macaire. Non si sono poi visti il secondo e il terzo del Gran Premio Merano 2016, Allen Voran e Alelchi Inois. Out anche Kazzio, trionfatore nel Gran Premio Merano del 2015, apparso tra gli iscritti del Gran Premio Merano 2017 ma non ammirato in pista. 
Il movimento si apre a gennaio con un vero e proprio duello infinito tra l'Olisova Recently Acquired, che piuttosto a sorpresa a fine stagione si rivelerà il miglior allievo di Favero quanto a premi vinti (35.500 circa euro di vincite), e l'Aichner Stellato.
Recently Acquired, baio con grande lista bianca sul muso, viene acquistato da Favero nell'ottobre del 2016 a Newmarket per 7.000 ghinee. Quattro corse in hurdle in Inghilterra, mai piazzato, vincitore in classe 6 in piano. Nulla di che sulla carta, con un fratellastro della madre plurivincitore in hurdle. Dopo un debutto incolore nella Gran Corsa Siepi di Grosseto del 2016 e un quarto posto a vendere in siepi nel mese di dicembre, mostra buona parte del proprio valore a Pisa, sorprendendo persino il suo allenatore Paolo Favero che non ne risparmia energie e lo manda sempre in pista. Quest'ultimo, in occasione della sua seconda vittoria di Pisa, ci avvicina e scambiando due battute mentre ci dirigiamo al tondino ci dice: "Questo è un cavallo che non è male..." i fatti gli daranno ragione, ma l'eccessivo impiego ne decreterà la prematura uscita di scena.
Il cavallo debutta in steeple il 19 gennaio, a gran quota (omaggio alla nonna materna che si chiama proprio Quota, da un'Armeria capace di generare il vincitore in Gruppo 1 nonché stallone in Giappone Armiger) piazzata nella condizionata che va sotto il nome di Premio Silet. Gioco orientato sull'Aichner Stellato in alternativa al compagno di colori di Recently Acquired, Mighty Mambo, campione uscente a tavolino del Nazioni di Merano, e ai grigi Hurricane Mix (secondo nel Grande Steeple Cross di Grosseto 2016) e Billy Silver (terzo nel Grande Steeple Chase di Milano 2016). Sulla carta Recently Acquired è il quinto della compagnia. Mastain lo porta subito in scia al battistrada Hurricane Mix. Stellato si mantiene in coda al gruppo. Sul termine della dirittura opposta a quella di arrivo la mossa vincente di Sylvain Mastain che gioca la carta dell'anticipo. Sfila Hurricane Mix e prova la lunga progressione rubando lunghezze a Stellato che vivacchia ancora in coda. Sul penultimo siepone Recently Acquired ha messo in cascina almeno cinque lunghezze di margine da Stellato. Non riescono a cambiare azione Mighty Mambo e Billy Silver, rimontati da Stellato che azzarda la rincorsa.
Recently Acquired nel tratto piano si sottrae dal tentativo di ritorno in corda di Hurricane Mix su cui piombano Stellato e Billy Silver autori di gran epilogo, con quest'ultimo capace di trovare lo speed solo con l'ausilio dello steccato opposto. Evidente spostamento verso l'esterno di Billy Silver che con traiettoria lineare avrebbe potuto giocarsi la seconda moneta. Vince l'Olisova con una e mezzo di margine su Stellato. A pari merito, in terza, i due grigi. Quota piazzata di Recently Acquired: 16 a 1. Sull'ippodromo la convizione che si sia fatto un colpo che non avrà repliche. Sensazioni sbagliate.

La prestazione non convince molto gli spettatori e gli scommettitori. Ha il sapore della prova en passant. Così nel successivo Premio Oleandro è ancora Stellato a calamitare il gioco. Viene preferito a Grand Link, rientrato bene sul tracciato a dicembre dopo lunga assenza, e ad Hurricane Mix. Recently Acquired, numero due della scala discendente, è il quarto del campo. L'impressione è che sia giunta l'ora di Stellato, che può anche beneficiare del gradito fondo leggermente pesante, e invece è ancora Recently Acquired a colpire per lo sdegno di qualche scommettitore che, a nostro modo a ragione, punta il dito sulla tattica fin troppo attendista di Josef Vana jr su Stellato. Cavallo quest'ultimo, figlio di Dalakhani con un passato da promessa mai sbocciata, solitamente brillante, capace anche di condurre le prove con modalità front runner, ma impiegato in fondo al gruppo per contenerne gli ardori e farlo stare calmo, come dirà poi Vana jr.
Corre più coperto anche Recently Acquired che però sfila nelle posizioni di testa a metà della dirittura opposta a quella di arrivo. Sul penultimo siepone Recently Acquired attacca Grand Link. Prova a emularlo Hurricane Mix, è invece costretto ancora una volta alla rincorsa Stellato su cui Vana jr non risparmia l'uso della frusta. Si contano sei frustate dal tratto che va dal penultimo all'ultimo ostacolo e cinque nella parte terminale con cambio di frusta da destra a sinistra. Nel tratto piano Recently Acquired dispone di Grand Link e si protegge dal finalone di Stellato che è ancora secondo. Non progredisce Hurricane Mix che vede dilatare il margine da Grand Link rispettivamente quarto e terzo.

Il confronto tra i due "litiganti" si rinnova un mese dopo, a Treviso, nel Premio dell'Istituto del Nastro Azzurro. Condizioni metereologiche avverse, 3.500 metri circolari, sul pesante, condizionata propedeutica alla prima classica del circuito steeple.
Mutano gli equilibri al gioco. Questa volta è Recently Acquired a strappare preferenze: 9/5 sulle lavagnette. Stellato è il controfavorito, ma grandi attenzioni anche su Catch Life, steepler ceko da Rainbows for Life, specialista del tracciato e vincitore dello Steeple Chase di Treviso (L) nel 2015 e secondo nel 2016. Debutta nella specialità Finoras che poi non vi darà seguito.
Vana jr, quasi a dar ragione alle critiche ricevute a Pisa, porta subito nel vivo Stellato tenendosi costantemente nella scia di Recently Acquired. Davanti, intanto, è Finoras a scandire i tempi. All'attacco della piegata finale, Vana jr sfrutta la corsia interna per andare in anticipo su Recently Acquired. All'ingresso in dirittura i due vanno sul battistrada Finoras costretto a una morsa a sandwich. Lungo lo steccato Stellato fa il vuoto. Più indietro Recently Acquired è in affanno. Bartos, nel tratto piano, lo sposta dall'esterno all'interno di Finoras, manovra che porta sotto in lotta per la piazza anche il polacco Stay Strong. Lotta a tre per il secondo posto che vede emergere Recently Acquired regolato di sei da Stellato. 

Attesa la prova del nove venti giorni dopo nell'VIII Steeple Chase di Treviso (L) sui 3.500 metri. Quarto duello tra i due grandi protagonisti di inizio stagione, l'allievo del duo Favero-Bianco beneficia di un ottimo trattamento al peso (riceve due chili da tutti gli attesi). Il campo partenti è ridotto, appena sei, ma molto interessante. Si uniscono al confronto Catch Life, pessimo nella preparatoria, Solar Focus, miglior quattro anni in steeple nel 2015 e rientrato dopo oltre un anno di inattività sette giorni prima con un secondo a reclamare senza troppo chiedere, ma soprattutto ci sono Tahini e Meny Bay che faranno scintille nei main event in siepi. In particolare quest'ultima, vincitrice l'anno prima nella Corsa Siepi di Treviso, vincerà in Gruppo 1 a Merano in siepi. Dunque una gran bella corsa. Stellato, alla pari, torna a essere il favorito, anche se il terreno buono non sembra deporre a suo favore.
Tahini, passato a difendere i colori della Tania-Vana, va via subito di testa a discreto ritmo. Contrariamente alle tattiche (perdenti) di Pisa, gli va in scia subito Stellato. A un paio di lunghezze Recently Acquired, a precedere il compagno di colori Solar Focus, discosto Catch Life e più indietro a cinque lunghezze dal penultimo Meny Bay. Lunga fila indiana. Sulla fence, complice un brutto salto di Tahini, si ricompatta il gruppo, a eccezione di Meny Bay sempre discosta. Tahini davanti, poi due coppie: Stellato-Recently e Solar Focus-Catch Life. Sul muro tremenda caduta di Catch Life che si ribalta in un pericoloso capitombolo senza conseguenze. Recently Acquired in aggiramento esterno va in pressione su Tahini quando si imbocca la curva finale. Si tiene sull'interno Stellato. Dietro ai tre Solar Focus, in clamoroso ritardo Meny Bay. Il portacolori Olisova passa in vantaggio sulla terzultima siepe e ruba cinque lunghezze a Stellato che non sembra in condizione di resistere all'accelerazione. Testa a testa Tahini - Recently Acquired fino all'ultima siepe dove salta malissimo l'Olisova che rischia la caduta. Se ne va Tahini da Stellato che in corda, approfittando di un salto ben più brillante, mette un'incollatura davanti a Recently Acquired.  Vince rallentato il vecchio Tahini alle cui spalle ritorna Recently che stampa di un muso Stellato. Quarto, non troppo lontano, Solar Focus. Caduta lontana dall'occhio indiscreto delle telecamere Meny Bay. 


I due grandi protagonisti della prima parte di stagione
RECENTLY ACQUIRED e il sauro
STELLATO 
all'epilogo del Premio Silet a Pisa.
(Foto Pietro Coscia).

E' giunta l'ora di far sul serio. Si inizia a respirare aria di gran salti a Milano, a un mese di distanza dalla pattern di Treviso. Tradizionale Premio Gian Giacomo Durini con 8.500 euro al primo, sui 4.000 metri sul fondo duro. Adesione scarsissima, alla fine restano solo in tre: il solito e immancabile Recently Acquired, il grigio Billy Silver, vincitore dell'edizione 2016, e il rientrante Dominato, uno Sholokhov protagonista tra i novices nel 2016. Manca all'appello Stellato che non si rivedrà più per tutta la stagione. Si ritira invece Solar Focus di nuovo vittima di infortunio.
Mena la danza Billy Silver, a una paio di lunghezze Recently Acquired con a egual distacco Dominato. Schema invariato fino al salto del penultimo elemento della diagonale lunga dove i tre si trovano su una stessa linea e proseguono così all'inizio della curva di fondo. Dominato in corda, Billy Silver all'esterno, tra i due Recently. Dominato e Raf Romano assumono la testa sulla piegata di fondo. Si rifà sotto Billy Silver, mentre scivola in coda Recently.  Di nuovo sulla stessa linea sul primo siepone della diagonale breve. E' Recently Acquired al bull-finch a progredire al comando su Dominato e Billy Silver in una disposizione a ventaglio. Sull'ultimo siepone della diagonale, penultima insidia, scivola di sella Vana jr con Billy Silver che resta scosso. Joe Bartos tiene bene in mano Recently Acquired, deve invece lavorare di braccia Romano su Dominato. Recently Acquired sembra avviato a facile vittoria, ma Bartos non ha ben considerato Dominato che nel tratto piano sferra un deciso attacco. Testa a testa fin sul palo con foto stretta. Vince di un'incollatura il portacolori Olisova.

Si arriva in questo modo al primo dei tre Gruppi 1: il Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1). E' il 14 maggio, aderiscono all'impegno il solito Recently Acquired, al momento schierato in tutte le prove di cartello del circuito steepler, Billy Silver e Dominato. E' tuttavia la polacca Delight My Fire, preparata da Bodlak, a conquistare il ruolo di favorita. Figlia di Way of Light nata in Francia, rientra da un cross disputato nientemeno che a Cheltenham, campionissima in Polonia e vincitrice anche a Pardubice. Alla prima in Italia nonostante i suoi sette anni, vede bloccare la propria quotazione a due e mezzo. Rientra anche Broughton, colori Aichner, vera e propria favola della recente ippica. Top price per 220.000 euro da yearling alle aste di Baden-Baden per mano della Godolphin, vincitore in classe 2 in piano in Inghilterra e secondo in Gruppo 2 in hurdle sempre in Inghilterra. Cavallo dunque di gran prospetto, erede dell'imbattuto Teofilo, infortunatosi e acquistato da Aichner per appena 4.000 euro in Francia all'età di sei anni. Rientrato benino a Milano e vincitore a Pisa a fine 2016, rientra a distanza di cinque mesi proprio nel Gruppo 1 meneghino alla quota di 5 a 1. Completa il campo l'ospite francese Samsara per il training di Lyon e un rullino di marcia di primo piano in categoria reclamare.
Dopo una prima parte di gara lentissima, i tradizionali 5.000 metri, resi più faticosi dallo stato del terreno leggermente pesante, vengono presto sviluppati dal ritmo cadenzato da Broughton, che si incarica di dettare l'andatura. A metà percorso, Vana jr si lascia sfilare da Recently Acquired e da Delight My Fire. Sulla diagonale breve si accende la corsa. Recently Acquired prova a respingere gli affondi sia di Broughton che di Delight My Fire. Cerca di intervenire Samsara, mentre è in affanno Dominato che di lì a poco ferma per infortunio. Dopo il penultimo ostacolo il battistrada sembra averne per centrare un clamoroso successo. Provano a organizzare un attacco i due più immediati inseguitori, cede invece di schianto Samsara. Dopo l'ultimo ostacolo, Vana jr lancia all'esterno Broughton all'attacco di un generoso Recently Acquired. Di dentro si butta Delight My Fire. I tre sono molto vicini. La progressione del giallo-nero di Aichner è però la più convincente e arriva il primo Gruppo 1 della storia del proprietario altoadesino che centrerà poi, in autunno, anche la Gran Corsa Siepi di Milano con Champ de Bataille, mettendo a segno uno storico doppio. Secondo, a una lunghezza, Recently Acquired si salva da Delight My Fire per quella che sarà la sua più bella prestazione in carriera. Premiata dunque l'intuizione di Aichner e la cura mirabolante firmata Vana Sr, mago assoluto nel recuperare cavalli da infortuni giudicati da altri inguaribili.

Si arriva a Merano ed entrano in gioco altri due interessanti soggetti nel Premio Val Passiria, condizionata da 8.500 euro sui 3.900 metri. Favero non risparmia fatiche a Recently Acquired e lo schiera per la settima volta in cinque mesi. Conferma la presenza Broughton, le attenzioni sono però tutte per il rientro del campione uscente del Gran Premio Merano Mazhilis. Assaggia lo steeple il vincitore della 33° Gran Corsa Siepi di Pisa El Calife. Tra i tanti candidati alla vittoria impressiona tuttavia il ceko, preparato da Radek Holcak, Sergeant Thunder. Ex ostacolista inglese dal blasonato Halling, frequentatore con succeso delle classi 4 e 3 britanniche, importato con costrutto in est Europa con un poker consecutivo di vittorie tra Slovacchia e Polonia. Un curriculum in cui spiccano i successi nei gran premi di Wroclaw, con avversari quali Delight My Fire sistematicamente battuti (tre volte su tre). Come Mazhilis, rientra da settembre 2016.
E' Mazhilis, su cui viene confermato Jan Kratochvil, ad andare al comando, seguito dal compagno di allenamento Broughton, affidato a Vana jr. Sui primi anche Sergeant Thunder e Grand Link, attendisti, a qualche lunghezza, Recently Acquired e in coda El Calife, con quest'ultimo presto portato a centro gruppo da Jan Faltejsek. Doppia caduta sull'oxer grande dove escon di scena El Calife e Grand Link, i due soggetti a maggior quota. Restano allora in gioco i quattro grandi attesi. Mazhilis sempre davanti nella fila indiana composta da Sergeant Thunder, Broughton e Recently Acquired.  Al verticale prova a emergere Recently Acquired, mentre davanti tratteggia i connotati di una fuga Mazhilis. In difficoltà evidenti Broughton scivolato, sul parziale, in coda. Sull'arginello grande Marek Stromsky chiede la massima punta di velocità a Sergeant Thunder che puntualmente respinge il portacolori Olisova e si porta alla sella del battistrada. Scurva molto largo l'allievo di Holcak all'ingresso in dirittura. Mazhilis e Sergeant Thunder allungano dai due laureati della classica milanese. Vibrante tratto piano dove è ancora la firma di Holcak a trasparire in formato grassetto, il sauro da Halling piega un ottimo Mazhilis. I due avanti di dieci ai qui ridimensionati Broughton e Recently Acquired, crollato nella parte terminale di gara.
Quinta vittoria consecutiva di Sergeant Thunder a farne un serio candidato alla vittoria nei gran premi estivi merenesi, purtroppo però non si rivedrà più in pista.

Il 2 luglio è tempo del secondo Gruppo 1 di stagione: IX Steeple Chase d'Europa (Gr.1), 4.600 metri steeple grande. Vana jr lascia a riposo Broughton. Non ne segue l'esempio Favero che spreme ancora Recently Acquired, fin qui sempre in pista in tutte le prove di cartello. Arrivano dalla Francia i temibili Macaire Styline e Prince Sumitas, favoriti a 3/5. La prima è una figlia dello specialista Martaline e dell'ostacolista piazzata in Listed a Pau Cayras Style che arriva all'appuntamento dopo quattro vittorie consecutive in condizionate francesi (percentuale di vittorie complessive di oltre il 50%). Cinque vittorie consecutive nella provincia francese, invece, è il trend di Prince Sumitas, affidato all'amazzone Barbara Guenet, vecchia conoscenza della pista con un lontano secondo posto nello Steeple Chases d'Italia alle spalle di Little Bruv. Ottiene considerazione al gioco anche l'Aichner Nando, ben rientrato a fine maggio nel Val di Non con un tiratissimo coast to coast vincente ai danni di un combattivo Grand Link, anch'esso dichiarato partente nello Steeple Chase d'Europa a quota però stratosferica (65 a 1), così come per gli altri quattro partenti, tre dei quali provenienti dalla Polonia.
Non è tutto facile per Macaire che si conferma vincitore del premio ma non nelle proporzioni inferte nel 2016 da Le Costaud. Tradizionale schema di testa a ritmo sostenuto per i due francesi. Detta la via Bertrand Lestrade su Styline subito seguita da Prince Sumitas, l'estremissimo outsider All About Cossio (114 a 1) e Mazhilis. Coperto Recently Acquired, in coda Alcydon Fan. Sulla fence si piega sui posteriori All About Cossio che disarciona Sertash Ferhanov. Lo rileva in terza posizione Grand Link davanti a Mazhilis, a qualche lunghezza il polacco Sztorm capeggia il resto dei concorrenti. Palesa difficoltà Prince Sumitas che Barbara Guenet continua a far girare largo alle spalle di Styline. Sull'oxer grande saltano male i due francesi. Prince Sumitas supera l'insidia addirittura di traverso, scartando dall'interno all'esterno. Più indietro entrano in contatto Mimir e Nando. Ne ha la peggio l'interprete del primo che cade. Si ritrova in testa Prince Sumitas, che però gira larghissimo sulla curva del campo di polo a mano contraria. Lo infila di dentro Grand Link, quindi Styline, Mazhilis e gli altri chiusi da Alcydon Fan e Nando che hanno perso contatto. In sei davanti a giocarsela. Sul talus vola sopra il collo del cavallo Barbara Guenet che finisce sul prato di Maia la sua avventura. Salta in modo scellerato, più indietro, anche Recently Acquired. Il figlio di Beat Hollow si piega su entrambi gli anteriori fino a battere il muso sul terreno. Josef Bartos è bravissimo a non scomporsi e a ritirare su il cavallo. Il brutto salto però fa perdere contatto dai primi all'Olisova. Restano in quattro davanti all'attacco del giro conclusivo. Styline al comando su Mazhilis e gli estremi outsider Grand Link e il polacco preparato da Wroblewski Sztorm. Tendono ad allungare i due davanti a Marlengo. Styline e Mazhilis in lunga progressione. Stringe i denti, a qualche lunghezza, Sztorm che rileva Grand Link all'inseguimento. Non recupera Recently Acquired. Styline, in vista dell'arginello grande, sembra aver minato le resistenze di Mazhilis, ma la dirittura di arrivo è al cardiopalma. La francese non stacca dall'allievo di Vana sr, mentre si rende protagonista di finale non preventivabile il polacco Sztorm che recupara parecchio e nell'ultimo furlong presenta straordinaria candidatura alla vittoria. Styline però si salva e vince di una lunghezza e mezzo sul sorprendente polacco, 30 contro 1 le chance alla partenza, quindi Mazhilis. Dispersi gli altri. Grand Link è quarto a circa nove secondi, a quattordici secondi è quinto Alcydon Fan. Recently Acquired, letteralmente crollato dopo il talus, è sesto a sedici secondi, davanti di tre lunghezze scarse a Nando. 
Paga a caro prezzo lo sforzo finale l'alieva di Macaire che vince ma accusa al rientro in Francia un infortunio che la mette fin da subito fuori dai giochi. Interrompe qui la sua ascesa, 64 di rating francese (contro il 67 raggiunto da Le Costaud), dovendo dire addio ai sogni di gloria. Lascia sorpresi gli scommettitori il risultato di Sztorm, otto anni molto regolare in Polonia, generato da Enjoy Plan e da una figlia di Sorbie Tower. Battuto di una lunghezza scarsa, a fine maggio in quel di Wroclaw, da un certo Al Bustan. La quotazione di 30 a 1 si rivela quindi, fin da questa premessa, alquanto bugiarda e ingiustificata. Chiudono qua la stagione Grand Link, Nando e anche Prince Sumitas che a metà luglio si infortunia di nuovo dopo un precedente stop di un anno e mezzo.

STYLINE salta al comando la fence
nello Steeple Chase d'Europa davanti
a PRINCE SUMITAS e ad
ALL ABOUT COSSIO che, sulla dx,
salta alto e cade in fase di ricezione.
Sullo sfondo GRAND LINK.
(Foto Arigossi).

La stagione dello steeple che conta riprende a metà agosto e lo fa subito con i calibri pesanti. Per Ferragosto va in scena il Creme Anglaise (L) sui 3.800 metri. Valori in campo subito massimi con molti pretendenti al futuro Gran Premio. Dopo due mesi di inattività, affidato a Jiri Kousek, si rivede il vincitore del Grande Steeple Chase di Milano, Broughton, chiamato a invertire il trend prestazionale sul compagno di allenamento e favorito della corsa Mazhilis. Dalla Svezia arriva il ceko Al Bustan che a sette anni scopre di avere potenziale da cavallo utile a campione di rango internazionale, grazie al lavoro di pazienza operato dal suo trainer Stanislav Popelka, bravo a centellinarlo e a portarlo con grande prospettiva futura dalle prove di contorno ai main event. Davvero tanto di cappello per questro trainer. Discendente, per linea materna, di una famiglia tedesca in cui spicca persino il caporazza Galileo, figlio di una nipote della sorellastra della sesta madre di Al Bustan. Vincitore di sei corse, in tre stati diversi, inanellerà nel 2017 cinque primi consecutivi, dopo il rientro a Lysa nad Labem, a testimonianza di una spiccatissima adattabilità. Arriva a Merano forte di due importanti successi. Il primo in Polonia, a Wroclaw, in una condizionata per cinque anni e oltre in steeple, dove duella fino all'ultima siepe col polacco Sztorm, lasciando a quattro lunghezze Reki, un figlio quest'ultimo dell'immensa steepler Registana (una delle più forti femmine degli utlimi anni in ostacoli). A impressionare è tuttavia il successivo successo, a Stromsholm, nel Grand National Svedese dove, affidato a Joe Bartos, compie un assolo (il secondo è dato per lontano) succedendo nell'albo d'oro al vincitore del Gran Premio Merano 2015 Kazzio che lo aveva facilmente battuto nell'edizione 2016. La prestazione non passa inosservata. Popelka deve rinunciare a Bartos, dato partente dal sodalizio Favero-Bianco su Recently Acquired, ritirato il giorno della corsa e non più visto in pista. La scelta della monta ricade così sull'esperto Faltejsek e sarà una mossa vincente per tutto il team. Intanto sul cavallo piovono scommesse in massa che ne determinano il ruolo di controfavorito del campo. La corsa però non è per niente semplice, viene altresì impreziosita dai ritorni di Sztorm, secondo nel Gruppo 1 di luglio, e di Delight My Fire che ha rifinito l'impegno, dopo il terzo posto nel Grande Steeple Chase di Milano, a giugno nella Crystal Cup di Wroclaw finendo a quattro lunghezze da Reki. Questi i cinque grandi attesi a cui si aggiungono altri quattro soggetti a grande quota, tra cui la grigia Ralianka, terza in condizionata a maggio alle spalle di Nando e Grand Link, e il rientrante Sbarazzino, vincitore dello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) 2016 in un'edizione priva però dei calibri pesanti. Estremissimi outsider il crosser All About Cossio, affidato al gentleman Pavel Peprna, e il non trascendentale ceko Segal, presentato da Alena Skraskova, che viene dichiarato partente in modo alquanto bizzarro non essendo soggetto di categoria, regolarmente battuto e a distacco nelle classi 4 ceke.
Il gruppo viene capeggiato dall'estremo outsider All About Cossio, seguito dalla coppia Vana. Al passaggio davanti alle tribune passa davanti Broughton che insiste nella sua azione per tutta la dirittura di fronte. L'Aichner salta davanti a tutti l'arginello ed entra in testa in dirittura di arrivo, inseguito da Mazhilis, All About Cossio, Sztorm e all'esterno Al Bustan in lunga rimonta. Quattro cavalli su una linea sull'ultima insidia, inseguiti da Delight my Fire che emerge sul calo di All About Cossio. I cinque grandi attesi a giocarsela, ma è l'allungo eccezionale di Al Bustan, come di rado visto in patria, a fare la differenza. Il Lokotrans all'esterno di tutti risolve la contesa con importante superiorità sui rivali. Mazhilis, passato in seconda, subisce all'interno il ritorno di Broughton che lo costringe alla parità per la migliore piazza, a due lunghezze e mezzo dal vincitore. Quarto Sztorm con quattro lunghezze più indietro Delight My Fire.
"Al Bustan anche a Merano si conferma grande cavallo... Lo spunto in piano non ammette repliche" commenta Manigrasso. Prestazione, alla luce degli avversari, davvero notevole che fa annuire la Lokotrans e fa di Al Bustan un serio candidato al Gran Premio Merano.
Grandissima prestazione anche di Broughton che mette in luce definitivamente le qualità del figlio di Teofilo pure lui serio pretendente alla vittoria nel Gran Premio Merano e apparso in grande progresso rispetto al primo assaggio sulla pista. Vana terrà a riposo sia lui che Mazhilis nel Premio A.S.S.I, confidando nella freschezza per ribaltare il confronto con l'ostico avversario. Opteranno invece per il ritorno in patria Sztorm e Delight My Fire che a ottobre, su un terreno ai limiti del praticabile, conquisterà un eccezionale terzo posto nel Velka di Pardubice alle spalle di No Time to Lose e Urgent de Gregaine.

Il programma di avvicinamento al Gran Premio propone il tradizionale Premio A.S.S.I (Gr.3). E' il 3 settembre, tre settimane dopo. Tradizionale rifinitura per i candidati al Merano, 17.000 euro al primo, sui 3.900 metri. La corsa non riesce come il Creme Anglaise. Pur trattandosi di un Gruppo 3 non riscuote adesioni importanti. Al Bustan è favorito netto, sulla carta difficilmente battibile sebbene cambi ancora la monta. La Lokotrans, complice l'infortunio nelle altre prove del convegno del fantino dichiarato alla vigilia (Josef Bartos), si trova costretta a ripiegare su Dominik Pastuszka. Bypassano l'impegno tutti i più seri candidati alla gran classica. Viene così a delinearsi un campo partenti che sa di ultima chiamata per le seconde linee o per chi non abbia ancora assaggiato il percorso. Provano la pista l'interessante Monsieur Bachir, fresco acquisto in Francia della Pegas (54 rating francese), sei lunghezze davanti a Kifaaya (poi vincitore della Gran Corsa Siepi di Merano e secondo in quella di Milano) a Pardubice, e Karelcytic, altra new entry dalla Francia, questa volta per i colori Aichner, al rientro da gennaio e con passato glorioso (rating francese di 70 nel giugno 2016). Gioco anche su un altro soggetto alla prima sulla pista: l'AQPS Axel Lauteix, rating 52 francese, prelevato da Troger a reclamare in Francia per 13.500 euro.
Prende subito il comando Karelcytic con Al Bustan a gravitare nelle posizioni di testa. Primo colpo di scena all'oxer grande, in coda al drappello: cade l'atteso Monsieur Bachir. Rileva il comando Axel Lauteix su Alcydon Fan e Al Bustan. Perde mordente, a traguardo ancora lontano, Karelcytic che resta comunque della partita. Soluzione dei giochi sul verticale. Salta male e allarga Axel Lauteix, aprendo la porta ad Al Bustan. Il Lokotrans rompe gli indugi e parte in lunga progressione. L'allungo però non è brutale e permette all'estremo outsider Nos Galan di fare la sua bella figura. Pastuszka manda e mena ma non stacca. Vince di due e mezzo, con una lunga progressione partita dal verticale, su Nos Galan. Terzo finisce Alcydon Fan con vicino Nelly Darrier e Karelcytic.
Il massimo col minimo sforzo questa volta per il Lokotrans. Una performance che illude la Vocetka che valuta positivamente la possibilità di dichiarare Nos Galan, a 38 contro 1 nell'A.S.S.I, nel Gran Premio Merano come terza soluzione in casa Vana Jr. Il figlio di Dylan Thomas presenta, come recente curriculum, un ultimo posto a Pardubice, lontano dai vari Monsieur Bachir e Kafaaya, e un secondo a vendere a Merano, piegato per una testa dall'onesto ma nulla più Tarant

Intanto si scatena un'asta per convincere la Lokotrans a cedere Al Bustan. Si parla di cordate di imprenditori meranesi intenzionati a rilevare quote o l'intera proprietà del cavallo. I ceki, scuderia che fa capo a un'importante società legata all'imprenditoria ferroviaria slovacca, resistono alle tentazioni e dichiarano partente il cavallo al gran premio con i propri colori. Pure essendo al suo nono anno di attività, con qualcosa come circa 1.260 corse all'attivo, la scuderia non ha mai vinto un Gruppo 1 e conta di riuscirci proprio con questo curioso figlio di Medecis, stallone che in ostacoli è stato incapace di generare vincitori classici ulteriori ad Al Bustan.
Si arriva così al gran giorno, il momento più atteso di tutta la stagione, il 24 settembre. Cambia lo stato del terreno che passa dal morbido al leggermente pesante. Il LXXVIII Gran Premio Merano (Gr.1) prende forma con il suo faraonico (per l'Italia) montepremi: 110.000 euro al primo. 
Popelka richiama Faltejsek che, libero dagli impegni con la Pegas, può aderire a gran piacere alla chiamata. Tredici al via. Le minacce per l'entourage ceko-slovacco arrivano dalla Francia con una coppia Macaire, Marinas (secondo di Kazzio nel Gran Premio del 2015) e Baltiko Prince, a fare paura. E' il primo dei due francesi a conquistare il ruolo di favorito, anche se le quote sulle lavagnette si assestano sul 4 a 1. Dopo oltre un anno di pausa, Marinas, soggetto di allevamento tedesco da Sholokhov, ha rifinito l'impegno vincendo a Craon. E' lui la prima scelta del grande maestro francese. Vana sr conferma la coppia Broughton - Mazhilis, attesi in progresso ed entrambi campioni in carica delle due principali prove in steeple del panorama italiano. Sono questi cinque a calamitare gioco e consensi. Dalla Germania arriva il conosciuto Falconettei, cavallo più qualitativo in siepi (lo si ricorda vincitore nello Champion Hurdle Svedese del 2016) e che ha perfezionato la forma a Bad-Harzburg con due terzi posti. 
Ci prova anche Patrice Quinton con il secondo dello Steeple Chase delle Fiandre, tale Calisco de Kerser. Favero, a corto di soggetti, azzarda il vincitore del Richard (Gr.3): il novice Atalan. L'ex frusta d'oro di Francia David Cottin, alla prima da allenatore, lancia il cavallo che gli ha consegnato la prima vittoria nella nuova professione: Amour du Puy Noir, un  rating 56 francese.
5.000 i metri da percorrere, per quello che è il primo Gruppo 1 corso da Al Bustan.
Marinas, in chiaro stile Macaire, subito davanti scortato dai compagni di colore Home Please e Broughton, quindi Mazhilis. Assestato in pancia al gruppo Al Bustan, a precedere gli altri chiusi da Atalan e Falconettei. Oxer grande letale per Amour du Puy Noir che rovina al suolo e si estromette dalla contesa. Non cambiano le posizioni di testa su cui si affaccia Axel Lauteix, mentre scivola nelle ultime posizioni Al Bustan quando i concorrenti attaccano in senso discendente la diagonale del talus. Home Please va a forzare su Marinas col gruppo molto compatto. Sul muro della retta di fronte è costretto a fermare per infortunio Atalan, comunque già discosto in coda. Si piega in direzione del verticale con dieci concorrenti in un fazzoletto. Al Bustan è sempre penultimo. Marinas e Broughton davanti a menare la danza, ancora vitale Home Please, quindi Calisco de Kerser e Mazhilis per vie esterne. All'arginello grande Al Bustan è ancora penultimo. Sono in nove ora a lottare, col solo Nos Galan a qualche lunghezza in coda. Ventaglione all'ingresso in dirittura. Cerca la via interna Al Bustan con varco parzialmente chiuso. Marinas e Broughton ancora davanti, tra i due Baltiko Prince, a centropista Mazhilis. Salto finale, Broughton sembra aver risolto la contesa. Supera Marinas e prova a involarsi, il francese però è ancora vitale, vende carissima la pelle, ma attenzione lungo la corda al decollo di Al Bustan. Si staccano in quattro, non seguiti da Mazhilis su passo monocorde. Il fucsia con disco bianco piazza un portentoso allungo che travolge i rivali e sciocca Manigrasso. Per il secondo posto rientra Marinas su Broughton e Baltiko Prince. Grandissimo arrivo a quattro. "E' venuto su come una freccia... Non era quasi mai inquadrato sul percorso, ma poi dopo l'ultima siepe, quando Broughton aveva debellato il francese, all'interno Al Bustan con Jan Faltejsek ha fatto uno spunto impressionante."
Prima vittoria in Gruppo 1 per la Lokotrans, per il cavallo e per l'allevatore Haras des Marais. Primo Gran Premio Merano per l'allenatore Stanislav Popelka e per il titolato fantino Jan Faltejsek. Un successo che evidenzia a chiare lettere il cavallo dell'anno dell'intera stagione che però, in Repubblica Ceka sarà subordinato all'Aqps Capferret della Meridian (vincitore in Listed ad Auteuil, terzo in Gruppo 2 sulla medesima pista nel Prix Georges Courtois), per il training Myskova. Al Bustan ha saputo compiere, in poco meno di ventiquattro mesi, una metamorfosi che lo ha portato dalle classi 4 ceke alle maggiori prove del panorama nazionale e italico, battendo una lunga sequela di soggetti che hanno primeggiato in sei nazioni. E' atteso, a questo punto, al confronto in Francia per poter compiere un ulteriore balzo nell'olimpo dell'ostacolismo. In Italia, senza ombra di dubbio, è lui il re della stagione 2017. 
Eccelso anche Broughton, una vera e propria favola, dato come quarto cavallo di proprietà ceka nel 2017 dai giornalisti locali (subordinato al trio Capferret, Al Bustan e Stafettino, quest'ultimo vincitore in siepi in primavera a Milano e poi duplice vincitore in Francia in steeple). Il figlio di Teofilo dato per finito nella primavera del 2016, al punto da essere svenduto per 4.000 euro, poco più del valore di un cavallo da Simoncini (come si direbbe nel pisano), è risorto ritornando agli antichi fasti inglesi. Solo Al Bustan lo ha costretto ad alzare bandiera bianca. Il sette anni ha lottato contro gli acciacchi e contro fior fiori di avversari, dai vari Sztorm e Delight my Fire, passando per i Macaire e l'ostico compagno di allenemento Mazhilis, uscendo spesso vincitore dai confronti. Coraggioso il suo Gran Premio Merano, tanto da offrire la concreta illusione di averlo vinto a poco meno di ducento metri dall'arrivo. Tanto di cappello al suo allenatore Vana sr, abilissimo a recuperare cavalli perduti (si ricordi anche Fafintadenient, vincitore nel 2017 in Francia in egregia compagnia).
Marinas, da par suo, è costretto per la seconda volta all'argento nella gran classica italiana. La cosa sa un po' di beffa, ma ne fa un eccezionale ostacolista. Vincerà a ottobre ad Argentan e cercherà il colpaccio a Bordeaux in listed rimediando però un infortunio dopo aver ceduto alla distanza ed esser stato fermato. Per Macaire l'incubo svedese con due vincitori (Kazzio e Al Bustan) del Grand National di Stromsholm (soddisfazione, penso, anche per gli organizzatori di questa corsa) a costringerlo alla resa.

Lo spettacolare arrivo del GRAN PREMIO MERANO 2017.
All'esterno BROUGHTON tenta la soluzione di forza ma 
subisce il ritorno di MARINAS, a centropista, e 
soprattutto il volo interno di AL BUSTAN.
Dietro ai tre il francese BALTIKO PRINCE.
(Foto Simone Soldani).

Gli specialisti dello steeple dalle alte quote tornano protagonisti a Milano. A ottobre va in scena il Premio Miocamen sui 3.600 metri riscaldati da una giornata soleggiata. Successo di proporzioni abissali della dormelliana Nelly Darrier, un'erede per linea materna della storica Nogara (sua ottava madre), che ricordiamo quale riproduttrice di Nearco. L'allieva di Ilenia Nero, originaria tra l'altro di una Nigretta frutto dell'unione tra il mito Ribot e una Natura Morta, assai discontinua nella stagione e con puntate interessanti soprattutto in siepi, prova ad assumere il controllo della corsa sulla metà della diagonale lunga. Sgomita con Home Please e lo specialista della pista Star Maker, per poi mettere sul piatto della bilancia una portentosa progressione sulla diagonale breve richiamata da Davide Columbu, tirandosi dietro il crosser Hurricane Mix. Drammatica retta di arrivo che vede il grigio di Nisoli, dopo l'ultimo salto, costretto alla resa per un grave infortunio al sospensore che ne decreta la probabile conclusione della carriera. Vince rallentata la femmina, di dieci, su Star Maker (a incredibile quota di 31 a 1) e i deludenti Sbarazzino, Home Please e Alcydon Fan. Più di loro un imbarazzante Relco Sud Ovest, settimo mai in corsa, incapace di confermare la bella prova in discendente del 1 ottobre quando, a Merano, inflisse - concedendole chili - circa venti lunghezze a Nelly Darrier.

Il 17 novembre aumenta la posta in gioco, dai già lievitati 12.750 euro del Miocamen ai 17.765 euro del tradizionale Premio Lainate, che vede così incrementare il proprio montepremi ai livelli superiori a un Gruppo 3 di Merano. La moneta allettante comporta, come ovvio che sia, la riuscita del campo partenti che Galbiati, in sede di presentazione, definisce "un'edizione monster". Nonostante la giornata da tregenda, con pioggia battente e terreno colloso, prendono il via in dodici. Mancano i nomi grossi, tutti al meritato riposo, ma ci sono comprimari di lusso. Tra questi figurano il tedesco Falconettei, chiamato a una riscossa dopo un Merano interessante, il nuovo acquisto (per 24.000 euro) di Aichner L'Estran, quarto e quinto in prove di Gruppo ad Auteuil nel 2017, e il ceko Northerly Wind,  reduce da due successi in steeple in patria. Ci prova anche la slovacca Segona, battuta di cinque da Meny Bay a Bratislava, ma piuttosto regolare in Slovacchia. Tra i giocati c'è ancora l'allievo di Romano Axel Lauteix, su cui non manca mai la fiducia ma che ha fatto vedere poco. Attesa alla riconferma Nelly Darrier, clamorosa trionfatrice a ottobre nel Premio Miocamen con divario abissale sui rivali. Quota alta per gli altri, tra cui Relco Sud Ovest.
La corsa riserva svariate sorprese. Ritmo blando dati i 4.000 metri da percorrere. Si ritrovano in quattro su di una linea al primo salto. La dormelliana Nelly Darrier dall'interno, quindi Axel Lauteix, in terza corsia Alcydon Fan, a largo il polacco Teds Island, fresco acquisto di Wroblewski dall'Irlanda non piaciuto a Pardubice. Tutti molto raccolti e chiusi da Segona affidata a Lukas Matusky e da L'Estran non brillante sui primi salti. Non c'è un vero battistrada neppure al passaggio davanti alle tribune. Tutti indenni sull'oxer grande che premia la maggiore brillantezza di Alcydon Fan. L'allievo di Cova, all'interno, sfila Nelly Darrier, i due affiancati davanti a Teds Island, Relco Sud Ovest, A Pigalle e via via gli altri con in coda L'Estran. Cavalli disposti a grande ventaglio sulla diagonale lunga. In sette, pressoché, su una linea al muro, saltato il quale muovono per vie interne Falconettei in anticipo su Segona. I due sfilano Axel Lauteix da cui Raf Romano perde la staffa sul successivo ostacolo e cade. Falconettei va all'attacco della leadership. Il baio scuro, interpretato dal bulgaro Sertash Ferhanov prende la linea interna. Sull'esterno avanza in modo deciso anche Northerly Wind, tra i due A Pigalle Alcydon Fan, vitale ancora Nelly Darrier, sparisce Teds Island. Prende in pieno l'ostacolo che immette sulla curva di fondo Segona. La cavalla cade in malo modo, intralciando Relco Sud Ovest e Sbarazzino, e riporta una frattura all'altezza del ginocchio di uno dei due anteriori che renderà necessaria la soppressione.
Falconettei, in mano a Ferhanov, va via davanti a piacimento dopo il primo ostacolo della diagonale breve dove Jan Faltejsek, in sella a Northerly Wind, perde il piede da una staffa. Dietro su una linea A Pigalle, Alcydon Fan e lo stesso Northerly Wind su cui l'interprete riesce a risolvere i problemi di equilibrio in un colpo d'occhio. Tremenda caduta di Falconettei al bull-finch, imitato da L'Estran. I due cavalli crollano sul terreno, apparentemente senza conseguenze nonostante la spettacolarità del capitombolo.
Northerly Wind e Alcydon Fan in fuga, inseguiti da A Pigalle, in calo in quarta Nelly Darrier nella morsa di Teds Island e Krocoleon. A seguire Sbarazzino e Relco Sud Ovest. Northerly Wind, in lunga progressione, accelera e si toglie dalla scia Alcydon Fan su cui si concretizza lo spettro di A Pigalle che finisce molto bene e avvicina il battistrada sensibilmente. Vince Northerly Wind con tre di margine su A Pigalle, per il terzo posto Teds Island recupera uno stanchissimo Alcydon Fan. Quinto Krocoleon. Crollata e rallentata nel tratto piano Nelly Darrier che chiude ultima alle spalle di Sbarazzino e Relco Sud Ovest. 
Prova dunque drammatica inserita in una giornata che vedrà la morte, oltre che di Segona, anche del campionissimo Roches Cross. Il terreno estremamente faticoso, con molti cavalli e persino fantini in difficoltà di equilibrio, ha costituito un ulteriore pericolo agevolando numerose cadute. "Edizione durissima come era ampiamente prevedibile per il Lainate" commenta Galbiati e non priva di sorprese. Vittoria autorevole di Northerly Wind, un Saint des Saints concepito in Francia per la futura carriera da ostacolista, come dimostrano anche le credenziali della madre piazzata in listed in siepi ad Auteuil e i risultati ottenuti nel 2017 dal più giovane fratellastro Polimix (anch'esso piazzato in listed sulle siepi di Auteuil). Dietro al vincitore si rivede per la prima volta su buoni livelli l'Aqps A Pigalle, da Discover d'Auteuil, rivitalizzato dallo stato del fondo ma lontano da prove da circoletto rosso dalla vittoria in listed a Enghien nel febbraio del 2015. Quota eccelsa di Teds Island, al terzo, penultimo cavallo del campo a 70 a 1. 

Considerazioni personali: A differenza di altre specialità qua abbiamo un vero e proprio dominatore, un cavallo su cui a fine 2016 in pochi avrebbero scommesso, tra questi il trainer Stanislav Popelka. Stiamo parlando del sette anni Al Bustan, a cui abbiamo dedicato ampia scheda, erede di una lunga tradizione di fattrici tedesche che confluiscono anche nel sangue del caporazza Galileo. Dopo aver vinto in Polonia  e nel Grand National Svedese, il portacolori della slovacca Lokotrans ha battuto, concedendo persino appello, i campioni di Vana Broughton e Mazhilis e ha messo in fila la coppia Macaire Marinas-Baltiko Prince nel Merano e il sorprendente polacco Sztorm nel Creme Anglaise, cavallo quest'ultimo capace di creare più di un grattacapo al vincitore del Grande Steeple Chase d'Europa Styline. 
Tanto di cappello, allora, per la pazienza e l'abilità dell'allenatore Popelka capace di sviluppare, di anno in anno, un soggetto, fratellastro del secondo piazzato nel Derby Ceko Avere, che nella prima parte di carriera aveva deluso non poco e che è figlio di uno stallone, Medecis, che non era mai stato capace di generare un vincitore classico sugli ostacoli. I sei successi nelle ultime sette gare, in tre stati diversi, completano quello che è un profilo passato dal rango di cavallo utile a campione di caratura internazionale. I complimenti della redazione.
Se Al Bustan è stato il dominatore, sono da spendere parole d'elogio per il solito Vana sr. Il trainer ceko, dopo la perla Fafintadenient - vincitore nella Gran Corsa Siepi di Merano nel 2015 dopo una lunga zoppia - è riuscito in un'altra impresa delle sue. Ha raccolto da Aichner Broughton, comprato in Francia alle aste dei cavalli in allenamento per 4.000 euro, forse per scommessa o non so per cos'altro. Cavallo evidentemente dato per finito da tutti, si pensi che da yearling era stato pagato 220.000 euro dalla Godolphin a Baden Baden con prospettive importanti non riscontrate troppo dall'esito della pista (buono ma non in linea alle somme spese, è comunque un vincitore in classe 2 in piano in Inghilterra). Centellinato a dovere, tanto da esser schierato solo quattro volte, il sette anni è risorto nelle mani dei Vana e ha vinto il Grande Steeple Chase di Milano senza passare da tappe di avvicinamento, dando l'illusione di vincere anche il Gran Premio Merano, calando negli ultimi duecento metri e finendo comunque vicinissimo ai primi due. Ha infine costretto alla parità al secondo posto il campione uscente del Merano 2016 Mazhilis nel Creme Anglaise. Stagione dunque da incorniciare. Per l'intensità, a nostro avviso, è il secondo cavallo dell'anno tra gli steepler anziani ammirati in Italia.
Si è confermato, pur flettendo un po', Mazhilis. Soggetto dal profilo similare ad Al Bustan, giunto a prestazioni eccelse solo con il raggiungimento della maturità e figlio di uno stallone (Country Reel) che non ha generato altri vincitori classici in ostacoli (è finito addirittura in Turchia), ha dimostrato di non essere un bluff. Dopo essersi laureato nel Gran Premio Merano 2016 all'età di sette anni (senza aver mai vinto classiche prima del 2016, proprio come Al Bustan), non è riuscito a vincere nel 2017, ma è sempre stato protagonista. Anche lui centellinato da Vana sr, come si deve fare con i grandi campioni, ha corso solo quattro volte trovando sulla sua strada i colossi. Battuto al rientro dall'ottimo Sergeant Thunder, purtroppo non rivisto in pista, ha perso il confronto con il compagno di allenamento Broughton con cui però ha regalato un'eccezionale retta nel Creme Anglaise, con i due secondi a pari merito dietro al "re" Al Bustan. E' mancato un po' nel tratto piano del Gran Premio Merano, chiuso comunque in onorevole quinto posto.
Menzione per il trio Macaire costituito da Styline (vincitrice nel Grande Steeple Chase d'Europa), Marinas e Baltiko Prince (secondo e terzo nel Merano) che hanno recitato ruolo da protagonisti ma soffrendo più del solito. Belli da vedere con la consueta grande falcata e le tattiche di gara di testa, hanno dovuto vedersela con agguerriti avversari preparati dai sapienti trainer dell'Est Europa. Oltre ai due sopracitati, ha dato filo da torcere anche il polacco Wroblewski col suo Sztorm, autentica sorpresa nel Grande Steeple Chase d'Europa e capace di accorciare, e di molto, il margine messo in cascina da Styline.
Al Bustan comunque è risultato imprendibile per tutti ivi compreso Marinas, costretto per la seconda volta al posto d'onore dopo la sconfitta patita da Kazzio (altro vincitore del Grand National Svedese) nel 2015.
Questi i grandi protagonisti di una stagione che, un po' come per le siepi, ha visto gli allenatori italiani in grave affanno nelle main category. Assente quasi del tutto Raf Romano, penalizzato dall'infortunio patito da Dominato (ottimo e mai domo nel Durini) nel Grande Steeple Chase di Milano e orientato a puntare maggiormente sulle nuove leve. Scomparso strada facendo Paolo Favero. L'allenatore di Sinigo è riuscito a sviluppare in modo inatteso il cinque anni Recently Acquired, facendolo salire dalle vendere da non piazzato ai gran premi. Il baio listato da Beat Hollow è subito apparso in forma sugli ostacoli alti di Pisa rendendosi protagonista di un infinito duello con Stellato. Un confronto sviluppatesi in quattro prove (3 a 1 per Olisova) giunto fino alla parità sfiorata nella Listed di Treviso (vinta, sull'esempio del 2016 tracciato da Sol Invictus, dall'estemporaneo impegno in steeple del siepista Tahini). Il baio ha poi vinto il Durini, pur sudandosela contro Dominato (miglior novices in steeple del 2016 dietro a Quick Davier), e ha colto la più bella prestazione della sua carriera con un eccelso secondo posto nel Grande Steeple Chase di Milano. Impegnato a ripetizione (dieci corse in nove mesi), e senza pausa, ha infine alzato bandiera bianca. Rimasto senza la prima punta, Favero ha lanciato nella mischia, forse prematuramente, il novice Atalan. Altro cinque anni, di geneaologia più accattivante, e subito brillante in siepi. Vincitore del Richard, con soggetti al momento e a nostro modo di vedere non in linea con i concorrenti di prima fascia del Merano, è stato schierato nel Gran Premio infortunandosi a traguardo lontano dopo aver sbattuto sul muro. Un suo impegno nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) sarebbe stato, forse, più confacente e meno rischioso.
Per trovare gli altri italiani sono da evidenziare la bella vittoria, per l'ammontare del premio (lievitato a più del doppio rispetto al 2016, e poi dopo ci si lamenta dei tagli di Pisa o non si fanno commenti quando colti nel vivo) paragonabile a un Gruppo 3 di Merano, di Nelly Darrier preparata dall'entusiasta Ilenia Nero, e il combattivo Grand Link, colori Milano e training Contu, vincitore a vendere ma piazzato in corse di cartello (si veda la vittoria sfiorata nel Val di Non, condizionata di prestigio chiusa alla piazza d'onore). Nella prova vinta da Nelly Darrier, da segnalare il triste infortunio patito da Hurricane Mix, tra i migliori crosser del circuito italiano (pur se penalizzato sulla pista dispersiva di Merano), altro soggetto non preservato come dimostra l'elevato numero di ingaggi (16 corse in dodici mesi).
Piazzamenti interessanti poi per il Cova Alcydon Fan (discreto nell'Assi e nel Lainate)
Nell'ambiente qualcuno ha parlato di risultati che fanno ritornare in mente l'ippica italiana di trent'anni fa, quella in cui salutava l'ambiente il grande Luigi Gianoli che già, in tempi non sospetti, parlava di crisi del settore nel suo I Nuovi Purosangue. Francamente a me sembra che ci corra un abisso, non me ne vogliano gli stranieri a cui va l'elogio per rendere più internazionali le "nostre" corse. L'impressione è confermata dalla comparazione numerica tra la lettura degli attuali fantini, allenatori e scuderie italiane e quelle di trent'anni fa. L'analisi porta a conclusioni assai diverse dunque, ma al giorno d'oggi si può dire tutto e  il contrario di tutto, persino omettere dati cartacei... è l'arte della sofistica.

AL BUSTAN in controllo
su BROUGHTON e MAZHILIS 
in parità nel CREME ANGLAISE.
(Foto Arigossi).

Così nelle quattordici prove principali

Le Pattern Race

24/09 LXXVIII Gran Premio Merano (Gr.1), Merano. Euro 110.000, m. 5.000, 4+ anni. 1° Al Bustan (67,5 J.Faltejsek), Lokotrans, S.Popelka, 2° Marinas, 3° Broughton, 4° Baltiko Prince, 5° Mazhilis. (dist: 1,25 - inc - testa - 11), p.13, t. n.d, legg. pesante.

14/05 Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), Milano. Euro 25.500, m. 5.000, 5+ anni. 1° Broughton (67,5 J.Vana Jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° Recently Acquired, 3° Delight My Fire, 4° Billy Silver, 5° Samsara. (dist: 1 - c.inc - lont - lont), p.6, t. 6.25.60, legg. pesante.

02/07 IX Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1), Merano. Euro 25.500, m. 4.600, 5+ anni. 1° Styline (66 B.Lestrade), O.Tricot, G.Macaire, 2° Sztorm, 3° Mazhilis, 4° Grand Link, 5° Alcydon Fan. (dist: 1,5 - 1,25 - lont - lont), p.10, t. n.d, morbido.

03/09 Premio A.S.S.I. (Gr.3), Merano. Euro 17.000, m. 3.900, 5+ anni. 1° Al Bustan (67.5 D.Pastuszka), Lokotrans, S.Popelka, 2° Nos Galan, 3° Alcydon Fan, 4° Nelly Darrier. (dist: 2,5 - 3,5 - 0,5), p.7, t. n.d, morbido.

15/08 Premio Creme Anglaise (L), Merano. Euro 12.750, m. 3.800, 5+ anni. 1° Al Bustan (67 J.Faltejsek), Lokotrans, S.Popelka, 2° Broughton, 2° Mazhilis. (dist: 2.5 - parità), p.9, t. n.d, morbido.

25/03 Steeple Chase Treviso (L), Treviso. Euro 9.775, m. 3.500, 5+ anni. 1° Tahini (67 J.Kratochvil), Tania, J.Vana sr, 2° Recently Acquired, 3° Stellato. (dist: 3.5 - muso), p.6, t. n.d, buono.

Le altre prove di blasone

12/11 Premio Lainate (Cond), Milano. Euro 17.765, m. 4.000, 4+ anni. 1° Northerly Wind (66,5 J.Faltejsek), J.Charvat, P.Tuma, 2° A Pigalle. (dist: 3), p.12, t. 5.02.00, colloso.

25/10 Premio Miocamen (Cond), Milano. Euro 12.750, m. 3.600, 4+ anni. 1° Nellly Darrier (69,5 D.Columbu), Razza Dormello Olgiata, I.Nero, 2° Star Maker. (dist: 10), p.8, t. 4.26.00, buono.

11/06 Premio Val Passiria (Cond), Merano. Euro 8.500, m. 3.900, 5+ anni. 1° Sergeant Thunder (67 M.Stromsky), Aqa Vlachovice, R.Holcak, 2° Mazhilis. (dist: 1), p.6, t. n.d, buono.

22/04 Premio Gian Giacomo Durini (Cond), Milano. Euro 8.500, m. 4.000, 5+ anni. 1° Recently Acquired (66,5 J.Bartos), L.Olisova, A.Bianco, 2° Dominato. (dist: inc), p.3, t. 5.05.90, duro.

21/05 Premio Val di Non (Cond), Milano. Euro 8.075, m. 3.800, 5+ anni. 1° Nando (66 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° Grand Link. (dist: inc), p.5, t. n.d, buono.

01/10 Premio Guidsun (Disce), Merano. Euro 6.800, m. 3.800, 4+ anni. 1° Relco Sud Ovest (71 J.Bartos), D'Altemps, A.Bianco, 2° Collar an Tie. (dist: inc), p.6, t. n.d, pesante.

17/09 Premio Foto Press (Disce), Merano. Euro 6.800, m. 3.800, 4+ anni. 1° Almost Human (64,5 J.Vaa jr), Jokr, J.Vana sr, 2° Collar an Tie. (dist: inc), p.7, t. n.d, pesante.

19/01 Premio Silet (Cond), Pisa. Euro 5.525, m. 3.500, 5+ anni. 1° Recently Acquired (66 S.Mastain), L.Olisova, A.Bianco, 2° Stellato. (dist: 1,5), p.6, t. 4.28.10, buono.

La favola BROUGHTON
da TOP PRICE GODOLPHIN
a LOW PRICE AICHNER
colpisce nel GRANDE STEEPLE CHASE DI MILANO
e contende la vittoria agli avversari
nel GRAN PREMIO MERANO.
In giubba giallo-rossa DELIGHT MY FIRE,
terza nel successivo VELKA di PARDUBICE si adegua al terzo.
(Foto Daniela Carlotti).

CROSS

Partenza in gran sordina per il cross che vede in programma una sola corsa in quel di Pisa, peraltro a premio molto basso. E' il 19 febbraio, Premio Pardubice, 3.000 metri con appena 2.550 euro al primo. Duello atteso tra l'esperto Allycat, sette anni di casa Olisova da Beat All che nel 2016 ha fatto fuori soggetti di calibro quali Ara Gold, Mighty Mambo e Broughton, e il coetaneo siepista Big Mago, specialista della pista ma al primo approccio sul percorso di campagna.
La corsa ha l'atteso sviluppo iniziale. Il grigio, mantello tendente al bianco, Abbot Grey va davanti con Vana jr a moderarne l'andatura. Il comapgno di allenamenti Big Mago viene tenuto inizialmente in coda da Kratochvil per assaggiare il nuovo percorso, con continue piegate in luogo delle tradizionali diritture. Il Vocetka non ha grandi problemi sul percorso cross di Pisa, offrendo buone impressioni a Kratochvil che lo porta presto nel vivo della manovra già al salto della fence. Tutto bene sulla famigerata curva a gomito che porta alle balle di fieno. Abbot Grey ancora davanti francobollato da Allycat, quindi Big Mago in anticipo su Shame e, a contatto, i due Locatelli Opaleo e A Keen Sense. Sul terzultimo ostacolo della dirittura opposta a quella di arrivo, incomprensibilmente (manovra suicida), Dominik Pastuszka chiede a Shame il massimo sforzo. Il portacolori Olisova sfila la compagnia per vie interne e va ad assumere il comando delle operazioni sulla piegata finale, con all'esterno, bene in mano, Big Mago e, in terza corsia, Allycat. Shame entra in testa in dirittura di arrivo ma con la spia della riserva prossima a lampeggiare. “La punta di velocità di Big Mago” dopo il penultimo ostacolo vale la nuova posizione da leader “che dovrebbe, potrebbe, essere da padrone.” Prova la rincorsa, in terza, Allycat, troppo opaco per essere in forma. Non ci sono gli altri. Big Mago salta di slancio l'ultimo elemento e se ne va con facilità disarmante per le urla (questa volta molto più moderate di quando sconfisse lo sfortunato Drounais un paio di anni fa) della sua fedelissima groom. Su Shame piomba Allycat che va a prendersi la posizione d'onore a nove lunghezze dal Vocetka. Quattro, tre, sei sembrerebbe l'ordine di arrivo, ma attenzione... Crollo prestazionale di Shame negli ultimi cento metri con Abbot Grey e Opaleo che gli recuperano circa dieci lunghezze e col grigio della Statek Blata Cesky che rientra a Opaleo e lo accompagna in una pazzesca rimonta che vale il terzo e il quarto posto dei due sul mal gestito Shame, stampato in fotografia mentre è in preda ad allucinazioni di fantozziana memoria. Non pervenuto A Keen Sense.
Visionato al tondino ancora con qualche chilo da smaltire, Big Mago offre una dimostrazione di forza piuttosto netta, al cospetto di un valido avversario come Allycat (non male visivamente al tondino), tanto da poterlo candidare quale possibile pretendente al Duca d'Aosta.

La via verso il celebre premio di Treviso passa per alcune prove preparatorie nell'impianto veneto. La prova principale di riferimento è il Premio Renato De Massa, a fine febbraio, sui 3.900 metri. Allycat e il grigio Hurricane Mix favoriti della corsa. Vana sr schiera Star Maker. Dalla Polonia arriva l'oggetto misterioso Tiara Man, ex soggetto delle reclamare francesi, fratellastro della campioncina Titi de Montmartre (duplice vincitrice in Gruppo 3 sulle siepi di Auteuil nel 2016). Da valutare anche il ceko Gotscha. 
Corsa caratterizzata da un'andatura soporifera scandita dall'ospite Tiara Man al debutto in Italia, con in scia l'atteso (ma deludentissimo) Star Maker, quindi i due preferiti dagli scommettitori con Raf Romano in marcatura su Bartos, a precedere Gotscha con in coda Shame di nuovo proposto con paraocchi australiani. Giri concentrici del tracciato cross che non riservano grandi scossoni almeno fino alle macerie dove l'ospite ceco Gotscha salta scomposto disarcionando Josef Borc. Al limite di proprietà la mossa tattica di Josef Bartos che porta Allycat davanti con Raf Romano che gli resta cucito ai fianchi, deciso a non perderlo d'occhio. Cerca di mantenere contatto Star Maker, mentre perde qualche battuta Tiara Man poi in grado di rifarsi sotto. All'attacco della pista di trotto per convergere sulla pista tradizionale, nuovo colpo di scena con Pastuszka che, già come fatto a Pisa, fa l'arrivo a traguardo lontano con Shame. Il figlio di Tout Seul prende il comando delle operazioni giocando in largo anticipo sugli avversari e imboccando in vantaggio la retta finale. Sembrano accusare l'accelerazione Allycat e anche Hurricane Mix. Dirittura d'arrivo col fuggitivo Shame ancora in vantaggio sull'ultima siepe, ma prossimo ad alzare bandiera bianca. All'esterno rinvengono Allycat con di fuori il grigio Hurricane Mix. Più indietro Tiara Man, in imbarazzante ritardo Star Maker. Lungo la corda, si appesantisce l'azione di Shame presto preda degli avversari con Allycat chiamato a resistere all'affondo di Hurricane Mix che gli finisce a un'incollatura. Per la terza Tiara Man rimonta Shame, lontano un irriconoscibile quanto altalenante Star Maker, apparso in ritardo di preparazione. Allycat c'è direbbe il buon Guido Meda, ma l'Olisova non sarà affatto affidabile nel corso della stagione. Capace di ottime performance come di incomprensibili blackout a limitarne la stagione.

Nel Premio Montebelluna, il 4 marzo, impressiona il cinque anni Monti Reale che Raf Romano presenta in gran spolvero. Soluzione di forza, da un capo all'altro, per il figlio di Ramonti che centra la sua prima vittoria in ostacoli dopo nove uscite, peraltro senza affanni e controllando bene il tentativo di ricongiungimento dello svizzero Manolo. Prima vittoria in assoluto anche per la scuderia Mino.

L'11 marzo va in scena la prova generale al Duca d'Aosta. Contro Hurricane Mix e Monti Reale arriva a Treviso Big Mago. Favero tiene a riposo Allycat e studia i rivali dalla tribuna. Il grigio da Great Journey, fratellastro della campionessa Natagora (plurivincitrice in Gruppo 1 in piano a Newmarket e vincitrice in Gruppo 2 e Gruppo 3 a Maisons-Laffitte), vince in bello stile e lancia il suo guanto di sfida ad Allycat. Delude Big Mago che palesa gravi difficoltà di adattamento proprie della nuova disciplina e soprattutto del tracciato tecnico di Treviso, dove i cavalli girano in tondo quasi come liberati in una giostra. Un percorso in cui si adatta meglio Monti Reale. L'allievo di Romano, montato dallo stesso allenatore, ripete la prova di sette giorni prima e va in testa di buona lena. I cinquecento metri in aggiunta e la consistenza più scorrevole del fondo, buono piuttosto che pesante, ne frenano la performance. Il baio tira via costringendo gli inseguitori a una lunga fila indiana e con un ritmo che nuoce a Big Mago. L'allievo di Vana sr rimane sempre a notevole distacco dal capofila e non si fa mai vedere nel vivo della manovra subendo qualcosa come venticinque lunghezze e mezzo dal vincitore.Tutto facile invece per Hurricane Mix, ben montato da Ale Pollioni e trainato alla vittoria dal battistrada Monti Reale. Il grigio segue il front runner per tutto il percorso per poi andarlo ad attaccare sulla piegata finale e disporne di cinque lunghezze comode. Terzo, a distacco, lo svizzero Manolo, desistito nel finale.

Il vincitore del DUCA D'AOSTA di Treviso 2017
HURRICANE MIX
(Foto di Matteo Mancini).

L'atteso Amedeo Duca d'Aosta arriva due settimane dopo, il 25 marzo. Manca all'appello Monti Reale, che correrà sette giorni dopo vincendo una condizionata in cross da 2.333 euro senza più farsi rivedere in pista. Sono solo quattro i dichiarati partenti tra cui gli attesi Allycat, Hurricane Mix e Big Mago, con quest'ultimo chiamato al riscatto. Cenerentola della corsa il polacco Tiara Man presentato da Bodlak.
4.750 metri da percorrere per 6.375 euro al primo, stato del fondo buono.
La spunta Hurricane Mix, artefice di un trionfo mai messo in discussione dai tre avversari. Il grigio, dopo aver fatto sfogare nella prima parte di gara l'ospite Tiara Man, prende il comando della corsa al passaggio della marrana, ostacolo affrontato dopo il giro completo sul tradizionale tracciato steeple, e non lo lascia più. Cerca di seguirne le mosse Big Mago, in pista con piglio ben diverso rispetto alla prima presa di confidenza sul tracciato. Il figlio di Dylan Thomas, ancora affidato a Kratochvil, sull'oxer prova ad apparigliare il grigio. Il Vocetka però salta male. Resta invece più indietro Allycat, addirittura ultimo. Alla gabbia di siepi che porta alla buca accelera prepotente Hurricane Mix. Stenta a seguirlo Big Mago, che sbaglia più di un salto. Cede invece Tiara Man presto rilevato da Allycat, comunque a distanza mai inferiore alle quindici lunghezze di gap. Passerella finale per il portacolori di Nicolas Nisoli che finisce rallentato poco dopo l'ultima siepe. Big Mago è secondo a undici lunghezze, ne paga invece diciotto al vincitore Allycat in terza.  
Grande dimostrazione di forza di questo soggetto che in Francia, a quattro anni, era finito ignorato nelle reclamare per 9.000 euro. Non eccelso in piano, acquistato a tre anni per 19.300 euro dalla Tenuta dei Principi ad Auteuil dopo una vittoria a reclamare in siepi, ma incapace di regalare soddisfazioni alla nuova proprietà. Dopo l'acquisto un solo terzo posto a reclamare in nove sortite quale migliore prestazione. Acquistato da Ilaria Saggiomo e poi girato a Nisoli, il cavallo, nelle mani di Raf Romano, si è trasformato in grande specialista dei percorsi cross. Vincitore del Grande Steeple Cross di Grosseto nel 2015 e secondo nel 2016, impreziosisce col Duca d'Aosta il suo carniere e lo ritoccherà con due terzi posti a Merano nel Nazioni e nel Grande Steeple Chase di Roma.

Per ritrovare i big del cross bisogna attendere Merano. Sono passati due mesi dal Duca d'Aosta, ma la prova è ancora viva nei ricordi degli scommettitori. Hurricane Mix è favorito alla pari nel Premio Anniversario degli Steeple Chases d'Italia sui 4.100 metri. In palio ci sono 4.250 euro al primo che determinano l'adesione di svariati soggetti. C'è il decaduto Nils, vincitore del Duca d'Aosta del 2014 e del 2015 ma incapace di ripetersi dopo esser passato da Favero alle mani di Zdenek Semenka. C'è All About Cossio, vincitore agli ordini del ceko Pavel Poles del Grande Steeple Cross di Grosseto 2016, e ci sono soprattutto Allycat e l'eterno Arman, giunto all'età di dodici anni ma sempre protagonista a Merano e alla sua quinta stagione in cross (vincitore del Grande Steeple Chase di Roma 2015). Il leader della disciplina, date le mancanze di Ara Gold, incapace di recuperare dall'infortunio al nodello patito nell'estate del 2016, e di Mighty Mambo, infortunatosi in primavera, passa, salvo sporadiche apparizioni dall'estero, da questi nomi.
A gran sorpresa sbaraglia il campo Nils, 22 contro 1 la quota, che torna a vincere dopo due anni in quello che suona un po' come il suo canto del cigno. La corsa viene cadenzata da Abbot Grey, che Vana sr manda per la prima volta in pista con paraocchi. Il grigio è seguito da All About Cossio, in scia del quale si mantiene Hurricane Mix. Resta invece in coda, discosto, Arman. A metà percorso circa, Hurricane Mix va a pungolare Abbot Grey e tende a passarlo. Dopo il salto a mano contraria del verticale, sfila in seconda posizione All About Cossio, quindi Abbot Grey retrocesso dopo il talus in penultima posizione, in coda sempre Arman. Al passaggio di strada emerge dal gruppo Nils che opera un primo attacco ad Hurricane Mix. Sulla marrana cade Marcel Novak, interprete di All About Cossio. Intanto Nils con Ale Pollioni riesce a sfondare davanti e va via in fuga da Hurricane Mix, in terza c'è il rientrante Larsen Bay, a svariate lunghezze Allycat, Abbot Grey e sempre in coda Arman. I tre davanti entrano in dirittura con almeno venti lunghezze su Arman che risale in quarta posizione. Nils si sottrae da ogni tentativo di ritorno di Hurricane Mix, ma viene salvato solo dal tardivo quanto straordinario finale di Arman che getta alle ortiche una vittoria incredibile. Il figlio di Lando finisce a velocità tripla sui due rivali ma non va oltre a una mezza lunghezza di ritardo da Nils. Solo quinto un anonimo Allycat, assai ridimensionato e pressoché assente.

L'allievo di Vana sr, colori della Stall Grimminger, respira ancora una volta aria di occasione mancata tre settimane dopo nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.2), dove viene costretto alla parità dalla mina vagante Talent. Un cavallo, quest'ultimo, allevato in Repubblica Ceka e presentato da Hana Kabelkova, reduce da confronti che si riveleranno assai lusinghieri. Arman, da par suo, si conferma ancora una volta un finisseur di pregiato calibro quanto di tardivo effetto, batte di nuovo Hurricane Mix, terzo, e ribalta il confronto con Nils (quinto a oltre undici lunghezze).
La corsa viene preceduta da un incredibile pasticcio dei direttori di gara che sbagliano a collocare le bandierine necessarie a indicare i passaggi obbligati del tracciato disegnato dallo starter Maurizio Tomanin e dal colonnello Giuseppe Satalia. Risate e ilarità in tribuna, ma anche sdegno, imprecazioni e qualche urlo a rompere la perfezione tipica altoadesina. "Ma è davvero incredibile" gira di bocca in bocca, ma è il cross e può succedere di tutto come ben sanno gli specialisti. Poco male. I concorrenti attendono la fine del convegno e ritornano in pista per disputare la prova a sera ormai incombente.
Star Maker a discreta andatura va davanti per i colori della Tania-Vana. Il baio ha in schiena Hurricane Mix, quindi Nils, Talent e sempre in coda, discosto, Arman. Nessuna variazione di sorta per buona parte della prova. Cavalli molto compatti con variazione allo schema di gara al passaggio davanti alle tribune prima della piegata verso il laghetto. Davide Columbu, in occasionale sostituizione dell'infortunato Romano, lancia in vantaggio Hurricane Mix con Nils nel vivo della manovra, quindi Star Maker, Arman e Talent scivolato in coda. Sull'ultimo elemento del passaggio del Liverpool ha una grave incertezza, in fase di ricezione, Nils. Pollioni resta in sella a fatica. Hurricane Mix, davanti, prova a scappare sulla diagonale del talus. E' emerso in seconda Talent, grazie ad alcuni salti ben calibrati, non tergiversa neppure Arman, quarto a contatto di Nils. Hurricane Mix, lievemente largo al verticale, perde un paio di lunghezze risucchiate da Talent che all'ingresso in dirittura completa il sorpasso. Arman è lì, brillante, a un paio di lunghezze, e prova a innescare l'esplosivo finale a largo di tutti dopo l'ultima. Il Grimminger viene su forte ma ancora una volta non a sufficienza. Agguanta sul palo Talent e lo costringe a una pazzesca parità dopo 5.000 metri.  A cinque lunghezze Hurricane Mix è terzo, su Star Maker venuto a piegare nel tratto piano conclusivo uno stanco Nils.
Oggetto misterioso in Italia questo Talent, ben montato da Marek Stromsky, alla prima e unica prova nella nostra penisola, è in realtà un eccelso esponente del movimento ippico ceko. Sei anni, figlio del riproduttore di saltatori ceki Egerton, assai apprezzato in patria dove nell'autunno del 2016 è riuscito a battere, nientemeno che, Al Bustan a Pardubice per poi subirlo in ottobre, pagandogli quattro lunghezze e mezzo ma infliggendo comunque sedici lunghezze al vecchio guerriero Soros. Soggetto dunque di calibro che bypasserà l'intera estate per ricomparire in classe 2 a Pardubice in ottobre, secondo, alle spalle di Buonarroti (un fratellastro per linea materna dell'altro grande steepler protagonista della stagione italiana: Broughton).

TALENT inseguito da ARMAN
in un passaggio del GRANDE STEEPLE CHASE DI ROMA
che vedrà i due vincitori a pari merito.
(Foto Arigossi modificata Mancini).

La pausa estiva termina a fine luglio e si riapre all'insegna di un triplo confronto tra Hurricane Mix e Star Maker. L'allievo di Raffaele Romano si aggiudica il Raffaele Ammirato, sui 3.500 metri, dopo aver fatto sfogare l'avversario autore di prova di testa a discreto ritmo. Risolutiva la dirittura di arrivo dove Star Maker, interpretato da Vana jr, allarga in modo evidente verso l'esterno aprendo la porta ad Hurricane Mix che lo infila dall'interno per staccare negli ultimi trecento metri. Confronto ribaltato il 13 agosto nel Carica Isbunschenskij con terzo il rientrante da maggio Arman. Star Maker, questa volta montato da Joe Bartos, va di nuovo davanti ma a ritmo assai più moderato. Il portacolori della Tania non cede il passo a nessuno. Hurricane Mix lo segue costantemente da vicino, mentre si mantiene in coda Arman. Raf Romano prova a conquistare la via interna all'imbocco della curva finale, ma viene respinto dal battistrada. Tra i due è ancora sorprendente vitale Kitano, reduce dai cross per dilettanti, a contatto Dulce Leo su un opaco Billy Silver e sempre in coda Arman. Allarga in modo importante Kitano all'ingresso in dirittura e perde parecchio dai due attaccanti, spegnendosi a poco a poco. Dopo il penultimo ostacolo prova a scappare Star Maker che prende un paio di lunghezze ad Hurricane Mix, ancora in ritardo Arman che risale in terza posizione dopo la secca conclusiva. Hurricane Mix recupera parecchio su Star Maker e va a ingaggiare un tremendo corpo a corpo nell'ultimo furlong. Prende l'azione anche Arman che decolla a largo, ma Star Maker respinge tutti e mantiene mezza lunghezza sul grigio e due lunghezze sul compagno di allenamento Arman, per la terza volta in ritardo nel piazzare il suo portentoso scatto.

Non c'è riposo per Hurricane Mix, di nuovo a saltare il  3 settembre nel Premio Associazione Arma di Cavalleria, sui 4.100 metri e con 6.375 euro al primo. Contro c'è ancora Star Maker, con la variante offerta dalla presenza di All About Cossio. Assaggia il cross Home Please, che poi sarà rispedito in steeple. Proibitivo l'impegno per Shame. Contro ogni aspettativa Star Maker viene moderato da Vana jr in modo importante, al punto da accompagnare in testa Hurricane Mix. I due sono seguiti fin da subito da All About Cossio, con gli altri due a seguire. Al passaggio del laghetto cade in modo goffo Kratochvil dalla sella di Home Please.
Sul passaggio del verticale impegnato a mano contraria, accelera Hurricane Mix, lo tiene sotto controllo All About Cossio che sfila Star Maker. Al passaggio del liverpool prova a sfondare All About Cossio, ma viene però respinto da Hurricane Mix. I due tendono a prendere margine da Star Maker, incapace di sostenere il ritmo e mai richiesto a dovere da Vana jr. Sul penultimo ostacolo Jan Faltejsek sposta All About Cossio dall'interno di Hurricane verso il suo esterno e tenta così di fargli cambiare passo. Testa a testa combattutissimo per tutto il tratto piano. All About Cossio aggredisce l'avversario che, tuttavia, risponde colpo su colpo e vince di un muso. Star Maker è terzo a nove lunghezze davanti a Shame che crolla a terra non appena superato il palo di arrivo, per fortuna senza conseguenze.

Venti giorni dopo i primi tre dell'Arma di Cavalleria si ritrovano nel main event del cross italiano ovvero il Premio Nazioni (Gr.2) con 17.000 euro al primo.
Campo partenti affollatissimo sugli interminabili 6.000 metri. Grosso rischio cadute e rifiuti determinato dalla difficoltà del percorso ma soprattutto dall'elevato numero dei partenti che non può che avere come conseguenza un restringimento dello spazio disponibile e inevitabili intralci. Lo specialista Arman, all'ultima corsa della carriera in vista del meritato pensionamento, è la base da prendere di riferimento per tutti coloro che vogliono vincere. Dalla Francia arriva però Brise de Kerser del maestro dei cross Patrice Quinton. Il grigio da Al Namix, riproduttore specialista di ostacolisti francesi vincitori classici (si ricordano Petit Mouchoir, vincitore nell'Irish Champion Hurdle, Gr.1; Saphir du Rheu, vincitore in Gr.1 ad Aintree; Taupin Rochelais etc), si presenta forte del terzo posto nel Grande Steeple Chase delle Fiandre, chiuso a meno di tre lunghezze dal vincitore Taupin Rochelais e vicino a Calisco de Kerser. Il cavallo ha tutte le carte in regola per succedere ai compagni di colori Martalin e Gallo's Star (per noi il vincitore dell'edizione 2016) nell'albo d'oro della corsa. Qualità anche per il compagno di training Hades de Mottes, caduto alla doppia gabbia di siepi nell'edizione del 2015. Severa la distanza per Hurricane Mix, prima scelta italiana, probabilmente un gradino inferiore ai sopracitati e chiamato a confermarsi su All About Cossio.
Si rivede Allycat, del duo Bianco-Favero, al terzo impegno in tre settimante dopo esser rientrato nei cross per dilettanti e aver vinto contro avversari di scarso rango.
Dura per gli altri con Star Maker e Nils pronti a intervenire in caso di debacle e colpi di scena. Estremissimi outsider gli altri tre, tra cui i due nuovi acquisti di casa Favero Bull Ride e Catalaunian Fields, acquistati a inizio settembre a Doncaster per 7.500 e 4.500 ghinee. Vacanza gita per Triangle d'Or, ricondotto da Satalia nei luoghi in cui ha appreso il mestiere in cross cinque anni prima, ultimo cavallo al gioco. 
La corsa ha uno sviluppo preventivabile alla vigilia. Davide Satalia lancia al comando, senza remore e senza paure, Triangle d'Or. L'Aqps cerca così di imitare lo schema di gara che lo ha visto netto trionfatore nel Duca d'Aosta di Treviso del 2016. Giunge all'impegno tuttavia con due sortite nella provincia francese che non hanno entusiasmato e non lo hanno visto ultimare i percorsi. Si pone nella scia Star Maker, a precedere Hurricane Mix, Hades de Mottes, All About Cossio e la lunga fila indiana chiusa da Brise de Kerser. Va via spedito Triangle d'Or e prende margine sugli inseguitori quantificabile nell'ordine delle cinque lunghezze. Dopo il laghetto si incarica dell'inseguimento Hurricane Mix seguito da All About Cossio e tutti gli altri in un lungo serpentone sempre chiuso da Brise de Kerser. Nella parte esterna del percorso cade, non ripreso dalle telecamere, l'interprete di Bull Ride. Triangle d'Or, intanto, va a incrementare il suo gap. Pessimo salto di All About Cossio sul muro in cresta. Il portacolori dell'Orange Star si mantiene in terza, ma perde tre lunghezze da Hurricane Mix. Sulla curva di Marlengo recupera un paio di posizioni, in coda al gruppo, Brise de Kerser che lascia il fanalino di coda ad Arman preceduto da Catalaunian Fields. Oxer grande ancora una volta a fungere da spietato giustiziere del tracciato. Cadono in serie Hades de Mottes, Catalaunian Fields, lo scosso Bull Ride (e poi si dice che i cavalli scossi non cadono mai da soli) e Arman intralciato da quest'ultimo. Rischiano grosso anche gli interpreti di All About Cossio, ancora incerto, e Star Maker. Va via invece senza tentennamenti di sorta Triangle d'Or con alle calcagna sempre Hurricane Mix e All About Cossio. A precedere Star Maker, Nils, Allycat e Brise de Kerser, tutti ancora vicini. Gruppo raccolto dopo la montagnola. Piegata verso la famigerata doppia gabbia di siepi. Triplice caduta anche qua. Vola dalla sella di Star Maker, sul secondo elemento, Jan Kratochvil. Il fantino ceko viene imitato, sul terzo elemento, da Faltejsek e Pollioni che lasciano rispettivamente liberi All About Cossio e Nils. Quattro superstiti su undici partiti dopo tre quarti di gara. Corsa dunque molto qualitativa ma anche largamente condizionata dalle cadute. Triangle d'Or ancora in coriacea posizione di testa sulla piegata di sinistra che porta al liverpool. E' risalito in seconda Brise de Kerser ben condotto da Angelo Gasnier, mantenendo ai fianchi Hurricane Mix e lasciando in coda Allycat. Sul verticale i quattro sono raccolti e promettono battaglia. Rompe gli indugi sull'arginello Brise de Kerser che va via in anticipo su Allycat e Hurricane Mix che stringono a sandwich Triangle d'Or e ne dispongono in pochi tempi di galoppo all'ingresso in dirittura.  Allunga, in accelerazione, Brise de Kerser che si stacca da Allycat e Hurricane Mix. La marsigliese sul Nazioni con gli altri due a completare, nell'ordine, il podio. Crollato all'epilogo Triangle d'Or, ventotto lunghezze più indietro al vincitore. Quinto, a distacco, finisce il percorso da rimontato Star Maker.
L'Ecurie des Dunes si conferma, per il terzo anno consecutivo, la dominatrice del main event in cross d'Italia e lo fa con un terzo nuovo cavallo. Femmina grigia di sei anni, generata da un'ex ostacolista a sua volta figlia di una saltatrice. I geni dunque dell'ostacolismo nel sangue per questa cavallina alla sua prima classica in carriera e subito da vincitrice. Quinton cala così la sua vendetta dopo la discutibile squalifica per errore di percorso subita nel 2016 dal suo Gallo's Star, poi terzo in un cross di classe 2 nel tempio di Cheltenham.

Patrice Quinton si gode il suo
consueto trionfo nel PREMIO NAZIONI,
in compagnia di
BRISE DE KERSER
(Foto Simone Soldani).

Battute finali in quel di Grosseto. Raf Romano, rimasto senza la pedina Hurricane Mix persa per un gravissimo infortunio al sospensore in uno steeple di Milano, riesce a inventarsi un nuovo soggetto. Interpreta e prepara l'italo-polacco Embrace Real, dal curioso incrocio delle linee offerte dagli stalloni Denon e In Camera. Il cavallo, un sei anni recuperato da una lunga inattività di tre anni, debutta in siepi in modo anonimo a Merano e non offre performance incoraggianti fino a Grosseto. Dirottato in cross, figura alla grande nel Premio Castelnuovo dell'Abate sui 4.500 metri. Vince il ceko della Tania Strike, in verità mediocre in patria nelle classi 4, complice la caduta del favoritissimo Home Please. Embrace Real, dal canto suo, va in testa e respinge in continuazione il compagno di allenamento Lost Monarck e va via in una lunga progressione che fa presto selezione. Verso la piegata di fondo, degli otto partenti, sono rimasti in quattro a contendersi la condizionata da 5.900 euro al primo. Embrace Real davanti su Strike, Rivi Freddi e Lost Monarck. Non perviene Bull Ride. Embrace Real è ancora in vantaggio dopo l'ultima siepe, ma viene sottoposto all'affondo di Strike che passa chiaramente nel finale. Terzo finisce con apprezzabile speed Lost Monarck davanti a una stanca Rivi Freddi. 
E' il preludio al Grande Steeple Cross di Grosseto, discendente da 6.800 euro al primo sui 4.500 metri, in programma il 6 dicembre. Atteso alla riconferma Strike, ma ruolo di favoriti per il quattro anni Ole Caballero, reduce dai gruppi per i novices in steeple, e il campione uscente All About Cossio, reduce da un eccelso secondo posto in un cross di Strasburgo da 11.000 euro al primo. Cinque e mezzo la quota di Embrace Real, preferito ai grigi Lost Monarck (37 a 1) e Rivi Freddi nonché al Favero Bull Ride.
Tutti ad attendersi una passeggiata di Ole Caballero, ma esito finale per niente scontato. L'Aichner va subito davanti a impostare ritmo e traiettorie. Embrace Real si adegua secondo davanti ad All About Cossio. In chiusura si sistemano Bull Ride Rivi Freddi. Ole Caballero la prende allegra, ma non riesce a fare selezione. Embrace Real e All About Cossio lo tengono nel mirino davanti a Lost Monarck e Strike. Importante accelerazione dopo il muro in gomma. Ole Caballero prova a scappare, ma Embrace Real e All About Cossio sono lì. Va in difficoltà invece Strike, sostenuto e richiamato dalla frusta di Kratochvil, che a poco a poco paga lo scotto di aver risposto all'accelerazione. Restano guardinghi, più indietro, Lost Monarck e Bull Ride. Cede Rivi Freddi. Grave inciampone in ricezione sull'arginello per All About Cossio che perde azione e lunghezze. Va invece all'attacco Embrace Real che supera Ole Caballero e si lancia in un clamoroso tentativo di fuga prima ancora della piegata finale. Ole Caballero deve attingere dal fondo del barile per far emergere la propria qualità. Embrace Real, cavallo con due sole vittorie a due anni, vende carissima la pelle, ma alla fine è costretto alla resa dopo lotta a fruste alzate nel tratto piano conclusivo. Terzo chiude a sei lunghezze All About Cossio. Per il quarto Bull Ride, non troppo lontano, finisce fortissimo all'epilogo a piegare di una testa Lost Monarck. Crollato Strike, sesto. 
Vittoria dunque attesa per il fratello pieno di Ole Companero (terzo nel Gran Premio Merano del 2015), ma dovendo spendere molto più di quanto preventivabile. Al debutto sulla pista, il quattro anni ha patito il confronto con gli anziani e soprattutto con un Embrace Real mai così performante. Eloquente il riscontro cronometrico: dodici secondi in meno rispetto all'edizione del 2016 (Hurricane Mix)  e del 2014 (Ara Gold), nove in meno del 2015 (All About Cossio), il tutto su prove caratterizzate dalla costante dello stato buono del terreno. Si ricorda comunque il tempo di Manacerace nel 2011, inferiore di dieci secondi rispetto a quello marcato da Ole Caballero. Grande prova dunque di Embrace Real, a perfetto agio sul tracciato breve. Figlio della crosser polacca Dareska, quarta nel Nazioni del 2007 e quinta nel Grande Steeple Cross di Grosseto del 2008, è un soggetto da tenere in considerazione per la prossima riunione di Treviso. I colori sono quelli di Giulio Tomanin.

Considerazioni Personali: Il cross non si differenzia molto dagli altri settori. Erano previste due prove classiche ed entrambe sono andate a beneficio degli allenatori stranieri. Patrice Quinton si è confermato grande preparatore per la specialità, presentando la grigia Brise de Kerser venuta a capo di un affollatissimo quanto rocambolesco Premio Nazioni. Addirittura parità al primo nel Grande Steeple Chase di Roma con due cavalli preparati in Repubblica Ceka davanti a tutti. Senz'altro positivo il vecchio Arman, alla sua ultima stagione corse, e capace di bissare la vittoria in quest'ultima prova pur se in comunione con Talent, cavallo quest'ultimo capace di battere in patria, a fine 2016, Al Bustan. Sono questi tre, a nostro modo di vedere, i più forti nella stagione cross, ma non è da ignorare Hurricane Mix, vincitore del Duca d'Aosta e di svariate prove preparatorie ai due gran premi di settore dove si è piazzato terzo. Il cavallo preparato da Romano è stato, di gran lunga, il migliore degli italiani. A corrente alternata l'Olisova Allycat, autore di buone prove (secondo nel Nazioni, vincitore in condizionata a Treviso) ma anche di ingiustificabili blackout. Ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato e potuto ottenere All About Cossio, spesso incerto e incapace di andare al bersaglio grosso (a muso dalla vittoria nell'Arma di Cavalleria). Buona vittoria e piazzamenti interessanti per Star Maker, vincitore a sorpresa nel Carica Isbunschenskij. Molto bene a Grosseto Embrace Real, da valutare nei prossimi ingaggi, con due piazzamenti di rilievo. Vittoria estemporanea nel Grande Steeple Cross di Grosseto per Ole Caballero. Questo il meglio del cross ammirato in Italia nel 2017.

CROSS AMATORIALE
Una nota di colore la riserviamo infine per i cross amatoriali, andati in scena solo a Milano e Merano per un totale di dieci corse. Dodici i gentleman e tre le amazzoni che si sono misurati nei dieci cross riservati ai dilettanti per un totale di quindici interpreti. Contro ogni più rosea previsione, penso di poter dire, è salito in cattedra l'esperto Daniele Tonelli che ha conquistato, a pari merito con Marcel Altenburger (vincitore della classifica lo scorso anno), la vetta della classifica gentleman e amazzoni grazie ai tre successi marcati dalla femmina Vanessa del Cardo, vera specialista dei cross di Milano. La femmina da Blu Air Force, allevata dalla Incolinx, ha vinto tre corse su cinque a Milano e ha sfiorato il quarto successo in territorio meneghino perdendo di mezza lunghezza da Isaias dopo serrato duello nella penultima prova dell'anno (decisiva comunque la caduta di Kitano al laghetto, quando era in saldo vantaggio e probabilmente avviato alla vittoria). La cavalla è stata la protagonista della stagione amatori insieme al più performante Kitano. Quest'ultimo, ex Schileo, ha anch'esso centrato tre vittorie (tutte con Altenburger) tutte in quel di Merano, mandando alle ortiche il successo nella penultima prova stagionale a Milano, complice una goffa caduta al laghetto. I due cavalli in questione hanno riportato il 60% del totale delle vittorie. Indichiamo proprio in Kitano il dominatore del circuito amatori, grazie ad alcune affermazioni largheggianti oltre all'affermazione nel main event, per montepremio, delle prove amatori (il Premio Unipolsai Assicurazioni con 3.400 euro al primo, vittoria davanti a Lost Monarck), e soprattutto all'onorevole confronto con i cavalli del "circuito professionisti" nel Carica di Isbunschenskij.
Due vittorie per Riki Belluco (vincitore della classifica nel 2015), entrambe siglate in sella a Shame (19 corse in stagione, credo un record assoluto marcato in ostacoli), e per il giovane Pietro Stefani (il miglior gentleman uscito dalle scuole di Merano) a segno con l'ex Favero Monte Pelmo e l'otto anni Isaias, condotto alla prima vittoria in carriera alla trentunesima presenza in pista.

Così nelle dodici prove principali

Le Pattern Race

23/09 73° Premio delle Nazioni (Gr.2), Merano. Euro 17.000, m. 6.000, 5+ anni. 1° Brise de Kerser (67 A.Gasnier), Ecurie des Dunes, P.Quinton, 2° Allycat, 3° Hurricane Mix, 4° Triangle d'Or, 5° Star Maker. (dist: 7 - 8 - 13 - lont), p.11, t. n.d, morbido.

18/06 Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3), Merano. Euro 12.750, m. 5.000, 5+ anni. 1° Arman (67,5 J.Vana Jr), Stall Grimminger, J.Vana sr, 1° Talent (67,5 M.Stromsky), DS Kabelkovi, H.Kabelkova, 3° Hurricane Mix, 4° Star Maker. (dist: parità - 5 - 1,5), p.5, t. n.d, buono.

Le altre prove di blasone

06/12 Grande Steeple Cross di Grosseto (Disce), Grosseto. Euro 6.800, m. 4.500, 4+ anni. 1° Ole Caballero (68 J.Vana jr), J.Aichner, J.Vana sr, 2° Embrace Real. (dist: 2,5), p.7, t. 4.40.00, buono.

25/03 Premio Amedeo Duca d'Aosta (Cond), Treviso. Euro 6.375, m. 4.750, 5+ anni. 1° Hurricane Mix (70 R.Romano), N.Nisoli, R.Romano, 2° Big Mago. (dist: 11), p.4, t. n.d, buono.

03/09 Premio Associazione Arma di Cavalleria (Cond), Merano. Euro 6.375, m. 4.100, 5+ anni. 1° Hurricane Mix (70 R.Romano), N.Nisoli, R.Romano, 2° All About Cossio. (dist: muso), p.5, t. n.d, morbido.

15/11 Premio Castelnuovo dell'Abate (Cond), Grosseto. Euro 5.907, m. 4.500, 4+ anni. 1° Strike (68,5 J.Kratochvil), Tania, J.Vana sr, 2° Embrace Real. (dist: 2), p.8, t. 4.40, buono.

13/08 Premio Carica di Isbunschenskij (Cond), Merano. Euro 5.525, m. 4.100, 5+ anni. 1° Star Maker (67 J.Bartos), Tania, J.Vana sr, 2° Hurricane Mix. (dist: 0,5), p.6, t. n.d, morbido.

23/07 Premio Raffaele Ammirato (Cond), Merano. Euro 4.250, m. 3.500, 5+ anni. 1° Hurricane Mix (70 R.Romano), N.Nisoli, R.Romano, 2° Star Maker. (dist: 4,5), p.5, t. n.d, buono.

28/05 Premio Anniversario degli Steeple Chases d'Italia (Cond), Merano. Euro 4.250, m. 4.100, 5+ anni. 1° Nils (67,5 A.Pollioni), Euroframe-Vanova, Z.Semenka, 2° Arman. (dist: 0,5), p.7, t. n.d, buono.

17/09 Premio Roman Bau (Disce), Merano. Euro 4.250, m. 3.900, 4+ anni. 1° Allycat (71,5 D.Pastuszka), L.Olisova, A.Bianco, 2° Shame. (dist: 2,5), p.4, t. n.d, pesante.

25/02 Premio Renato De Massa (Cond), Treviso. Euro 3.400, m. 3.900, 5+ anni. 1° Allycat (73,5 J.Bartos), L.Olisova, A.Bianco, 2° Hurricane Mix. (dist: inc), p.6, t. n.d, buono..

24/09 Premio Unipolsai Assicurazioni (Cond, GR-Amaz), Merano. Euro 3.400, m. 3.000, 4+ anni. 1° Kitano (74 M.Altenburger), N.Biffi, R.Romano, 2° Lost Monarck. (dist: 3), p.5, t. n.d, legg. pesante.

KITANO il più
forte nel circuito amatori, qua in una foto di repertorio,
regola VANESSA DEL CARDO in corda
e ISAIAS sulla dx. I tre hanno ottenuto
il 70% delle vittorie nelle prove cross amatoriali del 2017.
(Foto di repertorio).