lunedì 30 marzo 2015

PRESENTAZIONE TREDICESIMA GIORNATA DI CORSE, San Siro, Milano.


DAL MASTER REPLY AL MASTER BOB... NEL GIORNO DELL'ONOMASTICO DI MIO NONNO PATERNO, UN PESCE D'APRILE DA SALMONI... CON TRE SALTI A SAN SIRO ANCHE SE NON CI SARA' ORSO AD ATTENDERE I VINCITORI...

A cura di Matteo Mancini.

Super lavoro per il blog con altre tre prove in ostacoli in meno di una settimana per un totale di dieci corse. Procediamo quindi con un articolo più breve del solito, perché dobbiamo ancora ultimare la cronaca sull'esito del precedente doppio turno. Non sono molti i partenti delle tre prove, ma ci sono moltissimi BIG che fanno il loro debutto stagionale, spira quasi aria di Best the Best, per quella che si preannuncia quale una riunione feriale all'insegna dei pochi ma buoni.

Nel giorno del MASTER BOB non potevamo che aprire
con il terzultimo cavallo di casa
BOB con la rosetta di TWILIGHT ZONE
nel girono del debutto vincente a Firenze nel 1987.
(Foto: Archivi di Famiglia).

Partiamo subito con la prima corsa e che corsa... Pr. Bogliasco, 3200 metri in siepi per adulti, condizionata. Sei al via, con quattro big vincitori di classiche, tutti quanti al debutto stagionale.
Torna sulle siepi Il Superstite, ennesimo campioncino della Magog di Axel Ambruschitz. Rientra da settembre ma vanta uno score impressionante. Otto corse in carriera sugli ostacoli, a parte una caduta ha ottenuto sei vittorie (anche se è stato distanziato una volta) e un terzo posto, aggiudicandosi la Corona Ferrea e lo Steeple Chase d'Italia (Gr.2), piazzato nel Richard (Gr.3) in cui aveva vinto e nel Tagliabue (Gr.3). Curiosamente Paolo Favero non lo manda subito in steeple, riportandolo sugli ostacoli bassi dove manca da settembre 2013. La classe è però immensa e anche se viene montato da Sylvain Mastain è la nosta prima scelta. 

Riappare anche il secondo del G.P. Merano (Gr.1), Frolon. Si tratta di un soggetto che non ha bisogno di presentazioni, dall'alto dei suoi dieci anni. Vanta una sfilza di piazzamenti e di vittorie in classiche, sia in Italia che in Francia. Anche lui è uno steepler e viene da alcune prestazioni invernali molto deludenti in siepi, battutto addirittura da Silent Footsteps. Sulla carta dovrebbe essere il più qualitativo, ma a Milano in siepi non mi è mai piaciuto. Avrà comunque in sella la prima monta: Bartos.

Molto pericoloso e soprattutto più fresco e abituato alle siepi Kazoo, vincitore a sorpresa della Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2) con cinque lunghezze comode di margine su Signor Tiziano. La proprietà è di Aichner alla sua quarta uscita, il training Alex Taber. E' la nostra seconda scelta. 

Grande qualità anche per Principe del Mare, in rapporto di scuderia con Frolon. Rientra però dal 2013, anno in cui vinse due Gr.1: Tagliabue (davanti a Il Superstite) e Criterium d'Autunno. Certo l'assenza così prolungata fa pensare a un infortunio e la concorrenza che si troverà ad affrontare non fanno affatto supporre un impegno facile. Rimane su una seconda linea. Monta a Dominik Pastuszka.

Estremi outsider Le Domaine, che giunge dalla Francia - dove correva a reclamare senza neppure piazzarsi, ottenendo in quattordici corse (dodici in siepi e due in steeple) come miglior piazzamento un terzo posto - per il trainer di Bastianelli, e Chicago che Jozef Vana sr fa debuttare a sei anni. 

Pronostico Mancho: Il Superstite, Kazoo.

Altri big in pista nel Pr. Giacomo Durini, 4.000 Steeple-Chase per adulti. Si tratta di una prova preparatoria per i Gran Premi primaverili. Due favoriti netti: Dar Said di Paolo Favero, che rientra dal terzo posto della Gran Corsa Siepi di Grosseto (L) e ricordiamo più volte piazzato in piazze d'onore nel G.P. Merano (Gr.1), e il ceko Cornet Obolensky, impressionante nella dirittura finale di Pisa quando recuperò agli avversari (tra cui Darakti) quindici lunghezze nel tratto piano finale dopo aver fatto vacanza per tutta la corsa. Per lui ricordiamo il quarto posto nell'ultimo G.P. Merano. I due dovrebbero fare corse a sé.
La logica dovrebbe portare dalla parte del portacolori del Favero (in rapporto di scuderia con Darakti e Opaleo), ma la quota invoglia a tentare la soluzione vincente per il ceko. Attenzione però a una strategia che potrebbe mandare in avanscoperta Darakti, elemento che potrebbe fungere da diversivo a un'accoppiata che pare scritta.

Alcydon Fan è chiamato a riscattare la brutta prova di Treviso e dovrebbe beneficiare delle diagonali milanesi. Ha qualcosa in più, rispetto agli altri, anche Darakti sebbene a Pisa non abbia impressionato.
Proibitiva per Opaleo e soprattutto Racconigi, con quest'ultimo prestato all'avv. Schileo per ragioni di totalizzatore (sarà l'ultimo del campo) e con in sella Davide Columbu alla prima stagionale con l'equipe Favero.

Pronostico Mancho: Cornet Obolensky, Dar Said. 

Ultima prova in siepi è la sesta corsa, il Pr. Brivio, 3.200 metri, livello ascendente. Sei al via con qualità non trascendentale. Potrebbe essere la volta buona per vedere vincere Ilenia Nero (naturalmente il riferimento va all'anno in corso) che schiera il suo amato Drounais apparso brillante in siepi anche in categoria superiore (è quarto in Gr.1 a Pisa). L'ex dormelliano guadagna qualcosa al peso su Big Mago, numero uno della scala da cui è stato battuto a Pisa. I due dovrebbero avere qualità superiore rispetto agli altri. Dietro di loro può succedere di tutto e non è escluso una sorpresa anche per il primo.
Per la prima volta in tanti anni, penso di poter dire, non ci sono giubbe fucsia in pista ed è davvero incredibile. Favero è rappresentato da una coppia Marbell, Size (Bartos) e Relco Nordic (Pastuszka), giubba che manca in ostacoli, dai tempi di Ranieri Belluco con l'ultima apparizione marcata nel 2009 da Miss Desert. Continuo a non capire come Size abbia pesi tanto importanti quando ha sempre corso male in siepi. Tra i due di scuderia preferisco Relco. Completano il campo il vecchio Galandas, che indico per un'eventuale terza, e la ciuchina Saarinen con speranze ridotte al lumicino (ma in questa categoria può ambire a fare cassa).

Pronostico Mancho: Drounais, Big Mago.

Dodici al via nel Master Bob sui 2.000, quinta corsa, col numero uno affidato a chi con i pesci d'aprile non può certo mancare: Ace to Pesca, 62 kg, allenato da Dettori (giusto collegamento al Master Reply, col fratello di Gianfranco, e al dodici di Worldwide, infatti i partenti sono dodici) e di proprietà della scuderia il Pirata Funambolo, in rapporto di scuderia col numero dodici, Tubinga, montato dal fantino che ha condotto Twilight Zone al successo: Sergio Urru-Urrah....

Tabellino Undicesima e Dodicesima riunione in ostacoli, Sant'Artemio + San Siro + Bonus Track Premio Pisa.


MATRICE DI TRE... DAI TRE MOSCHETTIERI GABBRIELLI A QUELLI SCUOLA DYLAN NEL COAST TO COAST DAL FOLLINA AL PR.PISA... GALOPPATA AI CONFINI DELL'ARIZIONA, ANZI NO... AI CONFINI DELLA REALTA'.

A cura di Matteo Mancini.

Dal 12 di Worldwide e Gianfranco Dettori si riparte col 12 di
VELOCE per i colori dell'Avv. Schileo e la monta di 
SYLVAIN MASTAIN.
Sempre nel segno del TRE (sintesi della somma tra i due numeri)
in attesa del Pr.Pisa.
(Foto Matteo Mancini).

Week-end denso di appuntamenti quello appena trascorso con una presentazione che è andata a ruba. Sono state circa duecento le visualizzazioni, record per il blog. Sette corse in ostacoli, più il Pr. Pisa, più una corsa nascosta, che non avevamo menzionato e che era racchiusa nell'interpretazione della foto che immortalava il numero uno di casa GABBRIELLI: MASTER REPLY. Abbiamo più volte sottolineato la caratteristica che lega la giubba del buon Fidio a quella di un altro famoso trio apparso nella giornata dell'ultimo G.P.Merano. Per evidenziarne le similitudini cromatiche avevamo altresì pubblicato, nel corso delle presentazioni delle giornate di Treviso, due foto del trio in questione. Ebbene, nel week-end, era in pista il terzo elemento, il numero uno del trio, che mai avevamo pubblicato su queste pagine. Dunque un numero questo Ai Confini dell'Arizona... anzi no, Ai Confini della Realtà, in un ideale coast to coast che prende le mosse dal western e porta al puro fantastico. Un articolo in cui, viste certe edizioni del Pr.Pisa corse da cavalli della redazione (il ricordato Veratro), occorrerebbe scomodare la bocca niente meno che di un indagatore di razza, sì... uno alla Dylan Dog, soggetto guarda caso figlio proprio del vincitore di quella edizione corsa da Veratro, ovvero How To Go montato da quel Peo Perlanti che aveva cavalcato anche Veratrum esattamente nel Pr.Pisa di NOVE anni prima (proprio il numero che a Merano aveva il cavallo nascosto nella riunione di questo week-end)Vi ho però già detto che su questi lidi si liberano onde da Oceano di Fuoco e allora ecco che i Dylan che apriranno e chiuderanno questo articolo saranno altri due, non certo il frutto dell'allevamento del duo Vigni-Moretti, bensì il figlio di Fame and Fortune e quello di Cottonmouth, per un totale di TRE DYLAN, due dei qualli omonimi... Cosa c'entrano? Direte voi... Beh le giubbe dei vincitori che avranno l'onore di aprire e di chiudere l'articolo sono quelle della coppia appena indicata. Basta ora con le chiacchiere, poichè al Sant'Artemio i concorrenti del Pr. Follina stanno per scendere in pista. Linea al campo.

Pr. Follina seconda prova stagionale in Steeple-Chase per cavalli di quattro anni e premio principale della riunione. Cinque al via e tutti al debutto sugli ostacoli alti. Ci sono i due vincitori delle classiche pisane riservate ai più giovani, ovvero High Master e Kisanji, ma c'è anche Imperioso, il cavallo da noi indicato tra i più forti tre anni visti nel 2014, battuto in sole due circostanze dall'exploit di Astro Benigno e dal sorprendente Wrestler (rispettivamente in Gr.3 e Gr.1). Quest'ultimo debutta con i nuovi colori, quelli dell'Avvocato Schileo che presenta per la prima volta la sua giubba nella nuova stagione. Completano il campo con poche chance Nelly Darrier, con i colori prestigiosi della Razza Dormello Olgiata (che è sempre più l'allevamento più rappresentato in siepi) agli ordini di Ilenia Nero, e la terza fucsia griffata Favero: Napoli Molticolori.
Clamorosa quota vincente di Imperioso, quasi cinque (complice la monta di Mastain e il cambio colori), favoritissimo il trio fucsia con quota irrisoria di 1,09. Da qualche parte qualcuno scrive "salvo cataclismi vittoria per la scuderia", ma le Tempeste e i Tifoni quando ci sono gli ostacoli sono di casa. Puntiamo deciso su Imperioso vincente, indicandolo nel multiplo piazzati in ostacoli, in accoppiata secca con High Master, in quello che si preannucia lo scontro tra un "Alto Maestro" e un Master Reply ("La replica del Maestro") estrinsecato dal duo High Chapparal (titolo originale della famosissima serie western "Ai Confini dell'Arizona") e Mastercraftsman (che riecheggia certi maestri della letteratura fantastica come il grande Lovecraft) padri dei due contendenti. Andiamo in cronaca e abbottoniamoci forte gli impermeabili, perché c'è un gran vento...

La Cronaca: Partenza con musica che commenta le immagini del quintetto. Lo speaker non è ancora presente. Kisanji tira via di buona lena sgranando subito il drappellino in una lunga fila indiana. High Master è il primo inseguitore, quindi Imperioso, Nelly Darrier e Napoli Molticolori in coda.
A completamento del primo giro arriva la voce dello speaker forse sorpreso dalla velocità imposta alla corsa. Alla fence sotto la tribuna salta molto male Kisanji che rischia seriamente di cadere. Pastuszka però è bravo a rimanere in sella e a riproporlo ancora davanti con quattro lunghezze di margine. Non cambia niente tra gli inseguitori, anche se High Master, all'altezza della curva del tondino, porta gradatamente sotto Imperioso e Nelly Darrier, mentre in coda sembra desistere Napoli Molticolori che addirittura cade in modo goffo al muro.
All'imbocco della curva finale, Imperioso dall'esterno porta il suo attacco a Kisanji. Resta in corda High Master, perde invece contatto la dormelliana. Sull'ultima siepe si isolano il grigio Imperioso e High Master, con Sylvain Mastain che ha facile gioco nel respingere il favorito. Kisanji, stanchissimo e più attardato, rischia ancora una volta la caduta, ma controlla senza problemi Nelly Darrier. Fuori campo, Napoli Molticolori, rimontata da Ivan Cherchi, ultima il percorso in quinta.

Il Commento di Matteo Mancini: Eravamo stati chiari in sede di presentazione. Per noi Imperioso era di qualità superiore rispetto a High Master e i due correvano pressoché da soli, con Kisanji per la terza. Tutto facile, è ben retribuito. Quasi cinque la quota vincente, addirittura nove l'accoppiata.
Poco da dire sotto il profilo tecnico, se non sottolineare la grossa andatura imposta da Kisanji, forse fin troppo severa. Mai in corsa Nelly Darrier, ma non le se poteva chiedere di più. Idem Napoli Molticolori protagonista di un brutto capitombolo, ma senza conseguenze.

Alla Cassa: IMPERIOSO, HIGH MASTER, KISANJI.

Premi: Prima vittoria per Alessandra Schileo, per il training di Paolo Favero e la monta di Sylvain Mastain che riparte da dove aveva finito, sempre con un grigio.

Esito Pronostico Mancho:Vincente (quasi 5), accoppiata secca (nove). Piazzato nel multiplo (Imperioso).

Si passa alla seconda di Treviso, dopo esser subito partiti alla grande come spesso avviene su questa pista. Ancora uno Steeple-Chase sui 3500 metri, questa volta per cinque anni e oltre e per giunta a reclamare. Cala in modo vertiginoso il livello. Sei al via, ma a nostro avviso corsa  a tre. La qualità dalla parte dell'est europeo Falcon Wing, con cui fa il suo debutto stagionale in Itala Sandor Ribarszki, per la monta di Lukas Matusky. Interessante la quota di 3,33 vincente che ci porta a giocarlo legato in accoppiata con Well Dressed. L'unica incertezza viene dall'assenza dalle piste italiane, ma è comunque un soggetto piazzato in terza posizione nello scorso Steeple-Chase di Treviso (L). Affidabilità maggiore garantita dal binomio Well Dressed e Jozef Bartos, ma quota bassissima per la compresenza di altri due compagni di colore (1,35). Curiosità per Inoogoo mai in corsa nella precedente uscita, ma qua potenzialmente pericoloso per i trascorsi inglesi dello scorso anno. Gli altri tre, a nostro avviso, sono tagliati fuori dalla vittoria e vedono Missed Approach, chiamato a dimostrare la casualità della pessima figura subita nel cross di sabato scorso, preferibile ai vari Ernesto e Liebe Boy indicati da noi come gli utlimi due del campo.

La Cronaca: Ritmo blando con i due listati Well Dressed e Falcon Wing subito davanti, quindi Missed Approach ed Ernesto appaiati e in terza fila, più indietro, Inoogoo all'interno e Liebe Boy spostato di fuori. Gradatamente, Well Dressed aumenta l'andatura prendendo qualche lunghezza agli avversari sempre capitanati da Falcon Wing marcato stretto da Missed Approach, quindi gli altri tre allineati. Posizioni inalterate alla penultima curva, ma gruppo molto compatto dietro al battistrada anche se Ernesto e Liebe Boy iniziano a dare segni di cedimento. All'inizio della curva finale Matusky spinge al comando Falcon Wing che lancia la volata lunga, anticipando il trio Favero con Missed Approach che sembrerebbe il più incisivo del trio. Falcon Wing fa passerella finale, mentre Missed Approach comodo secondo dopo l'ultima subisce il ritorno arrembante di un Well Dressed che sembrava aver speso quanto avesse in corpo. Vicino Inoogoo e soprattutto Ernesto, autore di un grandissimo finale.  

Il commento di Matteo Mancini: Anche qua eravamo stati piuttosto chiari e ci eravamo esposti in modo netto. Così avevamo scritto, anche per regalare un aneddoto legato al Pr.Pisa di domenica: "E' Falcon Wing il cavallo che potrebbe far saltare l'ennesima doppietta di Favero anche se la sconfitta patita a Budapest da L'Ame du Desert lascia assai interdetti, sebbene su quest'ultimo ci fosse un tale Nagy omonimo di un fantino vincitore del Pr.Pisa nel 1922, su Sigfrido (35° Edizione)."
Bene Well Dressed che ha rischiato però di farci perdere l'accoppiata con un calo da cui è poi ritornato nel tratto piano finale. Un bravo a Jo Bartos che non si è rialzato.
In ripresa Missed Approach, buon terzo ma incapace del cambio di azione finale e non gestito alla perfezione da Dominik Pastuszka che, con maggior calma, avrebbe colto il secondo. Non mi è piaciuto molto Inoogoo il quale, a mio avviso, ha qualità superiore rispetto a questa prestazione. Tardivo, come suo solito, Vana Jr su Ernesto. L'allievo del giovane Nicolò Simondi,  nel tratto piano finale, aveva più benzina di tutti, tranne del vincitore. Da tenere sotto osservazione per la prossima. Mai visto Liebe Boy.

Alla Cassa: FALCON WING, WELL DRESSED, MISSED APPROACH.

Premi: Prime vittorie per la Vimar-Dvorniky, l'allenatore Sandor Ribarszki e il fantino Lukas Matusky.

Esito pronostico Mancho: Preso in vincente (3,33), piazzato nel multiplo Well Dressed, e accoppiata secca (9,99)

Pausa con la terza corsa, ma un occhio ce lo buttiamo perché in pista c'è il futuro siepista Lord of the Nile, per i colori di Paolo Favero e l'interpreazione di Riki Belluco. Soggetto di quattro anni, figlio di Galileo e Magic Carpet, pagato 13.000 sterline (il secondo acquisto più salato del trainer di Sinigo a Tattersalls), alla seconda uscita in Italia e già vincitore a Catterick  (Inghilterra). Potrebbe correre bene e lo seguiamo attentamente nell'evolversi del Pr. Marlow, sui 2.350 metri.  La corsa viene caratterizzata dalla forte andatura imposta da Dedree del Domm, con gruppo presto sgranatissimo. Lord of the Nile segue da vicino il leader appostato in seconda posizione, passa addirittura in vantaggio all'inizio della curva finale, subito superato da Noble Champion che si isolerà in testa. Il sauro resta monocorde nell'azione, paga la severa distanza (a nostro avviso è da miglio) e viene subito superato anche da Bakelor e Duchamp. Finale con grandi distacchi, Lord of the Nile conserva la quarta anche perché gli altri tre sono seminati per la pista e capitanati dall'ex leader della corsa Dedree del Domm sul traguardo catalogato come "lontano" dal Lord. 

Colui che ci farà saltare la terza accoppiata di fila della giornata, peraltro a 
quota astronomica (le altre due avevano pagato sul 10).
ARCACHON.
Grazie a lui e a LIEBE BOY, l'allevatore GIUSEPPE MORESE è colui
che ha disputato il maggior numero di corse nella stagione: 8 corse.
(FOTO di Matteo Mancini).

Torniamo sui salti con l'ultima prova ostacolistica in scena al Sant'Artemio. Pr. Refrontolo, 3.000 siepi per cinque anni e oltre. E' la corsa più equlibrata delle tre. Protendiamo per Silent Footsteps come possibile vincitore, anche se rientra e cambia trainer (da Contu a Romano). Anche lui ha buona quota (quattro abbondante), l'affidabilità dovrebbe però essere dalla parte del maggior rodato Depeche Code (quasi quattro vincente anche lui). Ci piace molto poi Fastahid, al debutto nella specialità e con grande quota (oltre dieci), tanto da regalare, in sede di presentazione, un omaggio alla sua proprietaria e alla sua allenatrice (Stella Giordano). Il trio Favero non ci convince. Arcachon e Nicketommaso, dopo aver dato segnali di forma crescente, hanno deluso sabato scorso. Wiston, favorito del campo (2,5 vincente), non ci piace per niente anche se lo monta Bartos, dunque lo subiamo (rientra da oltre un anno). Stessa sorte per gli altri due che abbiamo definito estremi outsider.
Da segnalare la presenza di Gianluca Palombo in sella a Miosole, unico gentleman tra gli otto partenti.
Quindi andiamo con Depeche Code, Silent Footsteps (anche nel multiplo piazzato) e Fastahid in accoppiata, con quest'ultimo che vince il ballottaggio su Nicketommaso e Arcachon per la bella quota.

La Cronaca: A sorpresa vanno al comando Ypsilon King e Miosole che scurva molto largo per poi andare in avanti. I due sono seguiti da Wiston e Depeche Code, col D'Altemps però che salta male il primo elemento della retta di fronte e viene scavalcato da Nicketommaso, Silent Footsteps e Arcachon, mentre si mantiene in coda Fastahid. Al completamento del primo giro, Miosole insiste nell scurvare largo e porta via Ypsilon King. Sfila così all'avanguardia Depeche Code su Silent Footsteps e Arcachon, quindi un quartetto ben raccolto con Nicketommaso, Wiston per linee interne, Miosole a largo con alla sella Yspilon King. In coda Fastahid. 
Si affronta l'ultimo giro con Depeche Code a menare la danza, ben marcato da Silent Footsteps, vicino Arcachon, ma anche Nicketommaso, Wiston all'interno e Ypsilon King a largo. Più indietro gli altri due, con Miosole, ultimo, discosto.
Silent Footsteps allunga nella percorrenza della curva finale, Arcachon gli lavora ai fianchi, mentre Depeche Code saggia la frusta con Wiston di dentro e Nicketommaso in scia. E' ancora aggangiato al gruppo Yspilon King, più indietro Fastahid. 
Dirittura di arrivo, Arcachon passa bene su Silent, più indietro serpentina di Fastahid col solito Vana jr che viene a fare il finale tardivo, volando in un batter d'occhio i vari Depeche Code, Wiston e Nicketommaso con quest'ultimo che rischia la caduta. Vince bene Arcachon, ma finisce alla grande Fastahid che piega un Silent Footsteps positivo, poi gli altri piuttosto vicini. Eloquente il commento dello speaker: "Fastahid si è ripreso in maniera nettissima... Era praticamente fuori corsa un giro fa...L'allievo di Jozef Vana ha fatto una rimonta eccezionale per prendere il secondo posto."

Commento Matteo Mancini: Peccato davvero. Arcachon, oggi convincente e non a disagio come la scorsa settimana quando aveva corso con paraocchi (evidentemente non lo gradisce come avevamo scritto), ha messo in fila tutta la nostra linea, anche se si è salvato il multiplo piazzati grazie al terzo di Silent Footsteps (rientro interessante). Sono comunque molto contento della mia scommessa Fastahid che avevamo dato per l'alta quota regalando anche un passaggio a STELLA GIORDANO e a BARBARA BODEL che avrà fatto sorridere qualcuno, un qualcuno che poi avrà storto la bocca un po' come certi critici quando vedevano un film di Lucio Fulci riuscito bene.
Depeche Code così e così, ha tentato di vincere ma poi non ha avuto la resistenza giusta per andare fino in fondo. Da rivedere Wiston che non ha corso male, non si poteva certo reputarlo favorito della corsa data la lunga assenza dalle piste (buono per la prossima). Passo indietro per Nicketommaso. Benino Ypsilon King fino all'ultima siepe, quando ha ceduto in modo netto e preoccupante. Miosole deve fare i cross-country, possibilmente non regalando metri agli avversari.
Da segnalare che con questa corsa Arcachon regala al suo allevatore, il "piccolo" GIUSEPPE MORESE, la soddisfazione momentanea di essere l'allevatore che ha disputato, nella stagione ostacolistica, il maggior numero di corse: otto, grazie anche alle tre uscite di Liebe Boy. Piccola curiosità per dare colore e regalare statistiche.

Alla Cassa: ARCACHON, FASTAHID, SILENT FOOTSTEPS.

Premi: Paolo Favero e secondo successo per il polacco Dominik Pastuszka, il primo a Treviso.

Esito Pronostico Mancho: Piazzato del multiplo (Silent Footsteps), Piazzato cavallo da quota (Fastahid), Acooppiata mancata per un pelo con Arcachon che ha messo in fila i tre indicati.

Si abbandona Treviso, anche perché Size all'ultima viene ritirato sul campo (un bravo a Daniele Pesce che si piazza con un cavallo da cifra astronomica). Vi faremo ritorno sabato prossimo purtroppo solo dai monitor, adesso passiamo alla corsa occulta, quella che c'era ma non c'era, la corsa da Oceano di Fuoco... laggiù Ai Confini della Realtà dove Le Luci a San Siro diventano leggenda... e a che quota, roba da L'odissea del Volo 33 per gli amanti di Serling e che se moltiplicato fa...? NOVE (peraltro giorno in cui era rientrato proprio colui di cui andremo a parlare, più chiaro di così...non si poteva poiché c'era Invisibile).

LA CRONACA ECCEZIONALE: I concorrenti del Premio Bitto, HANDICAP sui 2.400 metri (roba da vecchio derby), si apprestano a partire. Sesta corsa in programma della giornata di San Siro, anche perché nove non se ne potevano fare. Otto al via (proprio come il Pr. Pisa) con un trio di estremi outsider mica da ridere (quote da 13 a 14): Twilight Zone, Schumy Dancer ed Invisibile. Partiti.
Mikamine (speriamo non sian bombe, dice quell'altro) va al comando di buona lena, rilevando dopo i primi metri di gara Missunde. Le due vanno via di gran carriera, seguite da Twilight Zone, in pista col severissimo peso di 66 kg, e Bluvida gli altri fuori quadro in quella che è una lunga fila indiana chiusa da Schumy Forever e Bacchettone. Missunde, beneficiata dal pesino di 51 kg, cadenza a ritmo serrato su Mikamine e Twilight Zone. I tre a formare un terzetto leggermente avvantaggiato sugli altri che non vengono inquadrati dalle telecamere. Completamento della curva finale, Urru-Urrah sposta Twilight Zone su Mikamine. Il cavallo irlandese sfoggia un paraocchi verde irlanda scuola Dublino, in quarta ancora Bluvida.
Dirittura di arrivo, Twilight Zone innesta il turno. Ancora in mano va all'attacco di Missunde  cui concede quindici chili. Cede Mikamine, tentano invece la risalita Invisibile, Schumy Forever lungo lo steccato e soprattutto Bacchettone Charme of Dubai. Quattrocento finali, Twilight Zone è mostruoso e si isola alla Yeats. Missunde prova a resistere ma non può niente, sebbene si isoli anch'essa dalla concorrenza con Bacchettone e Schumy Dancer in lotta furibonda.
Twilight Zone "è in piena fuga" come dice lo speaker che aggiunge: "a questo punto gli altri non ci possono più essere". Devastante TWILIGHT ZONE alla distanza, Missunde stoica seconda a cinque, Bacchettone e Schumy Dancer sono registrati a NOVE lunghezze di distacco, gli altri "lontani" nel responso ufficiale.

Commento di Matteo Mancini: Applausi a scena aperta da parte della redazione per il pupillo (l'unico non ancora omaggiato nel blog) del trio Masiello apparso nella riunione del G.P. Merano 2014, con i colori simil Gabbrielli, capace di fare un'impresa esaltata da tutto e da tutti, tranne che dal montepremi finali (solo 3.400 euro al primo). Rientrato il nove marzo, il figlio di Danehill Dancer, nipote di Sadler's Wells e parente stretto proprio di Yeats (quest'ultimo sarebbe una sorta di zio), compie un'impresa che riscatta la pessima performance di Pisa del 07.12.14, data successiva al santo patrono di Merano, dove arrivò "lontano" dagli altri tre concorrenti. Sabato per batterlo ci volevano i treni. Prima vittoria stagionale per la giovane allenatrice FEDERICA TOMASINI, tra qualche giorno festeggerà il primo anno da allenatore, che ha ufficialmente debuttato in questa nuova carriera il 27 aprile dello scorso anno proprio con Twilight Zone. 
Quarantuno corse disputate per lei , con 10 vittorie (la prima con Clever Bend il 31 maggio 2014) e 14 piazzamenti. Cifre che ne evidenziano le ottime qualità con un tasso di piazzamenti superiore al 50%. Quota di grande valore. Si tratta pertanto di un'altra allenatrice da valorizzare e menzionarla, seppur in queste "misere" pagine, non può che essere un piacere. Tra i suoi pupilli cito Clever Bend (omaggiato con foto nel blog), cavallo che sotto la sua gestione ha messo a segno qualcosa come sette vittorie consecutive (e non a Capalbio), Bibock (una vittoria), Brockton, Michigan (una vittoria), il quasi pisano (dal nome) George Rooke (segnatevelo perché con questo la Tomasini, secondo me, si toglierà delle soddisfazioni), questi ultimi due di proprietà di Walter Graziani. Purtroppo sono solo due i proprietari di cui la Tomasini può disporre, l'altro è PAOLA MASIELLO proprietaria di Twilight Zone (2 vittorie con la Tomasini) e in pista da quasi venti anni. Il debutto dei colori si registrò con Peitho nel 1997, con allenatore di classe quale Luciano D'Auria, da cui la Masiello ha avuto, tra gli altri, Febrar - forse il suo miglior cavallo - da Saumarez (da non confondere con il soggetto sfortunato che era di proprietà del Signor Caimi, discreto steepler, quello del Premio in cui debuttò in siepi quell'Imperioso che ha fatto venire i tornado alla prima di Treviso di cui sopra).

E allora, da OCEANO DI FUOCO - HIDALGO, benvenuti AI CONFINI DELLA REALTA'

Da NOBLE CHAMPION (giusto omaggio a YEATS) della Freitag
a TWILIGHT ZONE qua giunto in scia alla FREITAG
nelle "diagonali" piane in attesa del PR.PISA
(FOTO Matteo Mancini)

MILANO. DOMENICA 29 MARZO

Prima giornata di ostacoli a San Siro e gran bel campo di partenti nonostate l'aborto del cross country che non ha raggiunto il numero minimo di dichiarati partenti. Saranno dunque quattro le corse previste con molti nomi nuovi tra gli allenatori, altri che ritornano alle siepi dopo lunghe pause e nuovi fantini stranieri che giungono i Italia per la loro prima volta o vi ritornano.
A fine giornata, computando anche i partenti di Treviso, saranno quaranta i nuovi cavalli che scenderanno in pista, molti di essi al debutto assoluto complici le due prove per debuttanti.

Si parte con la prova meno interessante, il Pr. Memorial Marco Rocca, uno steeple-chase maiden o vendere sui 3600 metri sul percorso Steeple.
Quote molto equilibrate per un lotto di soggetti la cui maggioranza sono di estrazione cross. Il nostro favore va per Kamikaze de Teille che finisce anche nel multiplo piazzato. Il D'Altemps è anche il favorito del campo, ma ha una buona quota: 2. Il ruolo di controfavorito va a King Hawk (3,07) che leghiamo in accoppiata. Attenzione poi a Katchaba (4,20) e a Merguib (5,10). Estremi outisder gli altri due ovvero Uni Light e soprattutto Mamacita Tango che rientra dal 2009 dopo esser stata ritirata fattrice nel 2011 e aver partorito Silver Tango nel 2012, frutto quest'ultimo dell'unione con Mujahid. Curiosa quindi la scelta del duo Raf Romano ed Elia Tanghetti (quest'ultimo al debutto stagionale in siepe) di riproporla in pista. Al totalizzatore pagherebbe oltre 12.

La Cronaca: Lunga fila indiana anche se si va di cacciarella. Uni Light è quello che si ritrova davanti, su Katchaba, King Hawk, Merguib, Kamikaze de Teille e a un paio di lunghezze Mamacita Tango. Per il passaggio di fronte alle tribune, Katchaba va ad affiancare Uni Light, mentre restano invariate le altre posizioni. Il ceko, piuttosto sudato, sfila al comando alla riviera e porta una lieve accelerazione alla corsa. Al muro si forma un quartetto molto compatto con in scia Kamikaze de Teille e a qualche lunghezza Mamacita Tango. Sulla piegata di fondo Katchaba tenta di scrollarsi di dosso gli avversari. Gli risponde prontamente Uni Light, quindi King Hawk, mentre perde qualche battuta Merguib seguito da un ostico Kamikaze de Teille, sempre in coda Mamacita. Il gruppetto si ricompatta sulla diagonale breve che porta alla dirittura di arrivo. Katchaba ancora all'evidenza con i due Favero in schiena, a precedere King Hawk e Kamikaze de Teille che cerca di rimontare per vie interne trascindosi dietro Mamacita. Al terzultimo ostacolo il ceko salta male e viene superato da tutti e cinque gli altri avversari con Uni Light che ha anticipato la concorrenza anche se sono tutti lì, a eccezion fatta di Katchaba ormai rallentato.
Dirittura di arrivo con Uni Light in testa, attaccato a fondo da Merguib a largo e da King Hawk che coglie traiettoria interna sospinto dal rientrante Cevin Chan. In seconda linea a centropista Kamikaze macchinoso e Mamacita in corda. Salto finale con i cinque in un paio di lunghezze. Uni Light ancora bene su King Hawk e Merguib, con Mamacita Tango che si inserisce tra i due inseguitori, poi Kamikaze. Uni Light respinge gli avversari con Sylvain Mastain che trova il tempo di esultare, mentre si ingamba Kamikaze che finisce fortissimo, ma non a sufficienza per battere Mamacita Tango, stoica seconda e definita "eroica" dallo speaker. I cinque raccolti in circa tre lunghezze. "Alla fine sono arrivati gli ultimi due della pista" il commento in cronaca diretta.

Commento di Matteo Mancini: Previsioni saltate. Quasi impossibile cogliere l'accoppiata, per noi impossibile a tutti gli effetti. Mastain è stato bravo ad anticipare i rivali prendendo quella lunghezza che poi è stata impossibile da colmare dagli altri. King Hawk non ancora al meglio ha fatto il possibile. Grande corsa invece per Mamacita Tango che non correva con regolartità da sette anni e si farà così ricordare negli anni per questa prova. Un tempo era stata un'ottima tre anni con cinque corse in siepi, coronate da tre vittorie e da un secondo posto nel Berlingieri (Gr.2). La lunga inattività, peraltro motivata anche da impegni da fattrice, la rendeva, a nostro avviso, ingiocabile. Bravo Romano a prepararla, peraltro con questo secondo posto il buon Raf conquista il suo miglior piazzamento nella stagione (davvero poco per lui).
Delude Kamikaze de Teille, apparso ostico e problematico tanto che Bartos ha dovuto sudare sette camicie per metterlo in moto. Forse non gradisce i continui cambi di direzione della pista, alla fine ha avuto l'ingabata migliore di tutti, ma ha perso troppo tempo per trovarla. Peccato, peché qui salta il multiplo piazzati (e sarà l'unico su sette a tradirci e pure di poco). Peggio del solito Katchaba che si è spento sul terzultimo ostacolo, quasi come un veicolo che improvvisamente rimane senza benzina.   

Alla Cassa: UNI LIGHT, MAMACITA TANGO, KAMIKAZE DE TEILLE.

Premi: Paolo Favero e Sylvain Mastain.

Esito Pronostico Mancho: Toppato, salta il multiplo piazzati con Kamikaze solo terzo.

Dopo aver ammirato in pista il grigio Moschettiere, solo quinto, ritornano le siepi, Pr. Tatti Jacopo sui 3200 metri per cavalli di quattro anni. Dieci al via, ma Solar Focus a nostro avviso imbattibile. Il figlio di Intense Focus ha pure una quota discreta: 2.18. Lo avevamo indicato come base assoluta su cui fare gioco. Il più interessante tra gli altri  è, a nostro avviso, Little Bruv che a Pisa ha battuto il favorito. Quota assurda che si aggira attorno al 10. Inseriamo poi nel gioco accoppiata la debuttante Agonda (per i colori di Aichner alla seconda stagionale così come l'allenatore Alex Taber), pure lei a 10, e Grand Link , a nostra sorpresa piuttosto appoggiato (4.31), che porta a tre il numero dei cavalli della Milano Snc scesi in pista da gennaio.
Apprezzato dagli scommettitori, ma da noi subito, il Magog Alisios, terzo cavallo del campo a nostro avviso salito di categoria. Quote superiori al 10 per gli altri, con un clamoroso e ingiusticabile 36 per il Siba Mont Fort (ultimo cavallo del campo). Si rivide Davide Satalia su Fata Birichina, mentre il trainer Gianluca Bastianelli fa il suo debutto stagionale presentando Last Scream.

La Cronaca: After the Goldrush, quest'oggi con paraocchi, va al comando. Lo accompagna Grand Link che ha in schiena Agonda, in quarta posizione Little Bruv con all'interno Alisios e via via gli altri con in coda Fata Birichina che vorrebbe andare ma che Satalia tiene distanziata di una mezza dozzina di lunghezze. Al passaggio davanti alle tribune, scivola in pancia al gruppo Agonda con Solar Focus che si sistema in quinta, davanti a Mont Fort e Mbhali, lungo la corda Last Scream, poi Agonda sempre più arretrata e a qualche lunghezza Fata Birichina. Grand Link e After the Goldrush ancora su una linea, pressati da Little Bruv e Alisios, i quattro braccati dalla coppia Solar Focus e Mbhali. Hanno perso qualche battuta Mont Fort e Last Scream. Già staccati gli altri due, quando si completa la diagonale lunga.
Cede in modo netto After the Goldrush poco prima dell'imbocco della diagonale breve, lasciando al comando Grand Link su cui adesso muove l'altro Magog, Alisios.  Lungo la corda sfila invece Mbhali, mentre più esterno avanza bene Solar Focus in anticipo su Little Bruv che subisce anche Mont Fort e Last Scream. Sulla penultima siepe si avvantaggiano Grand Link attaccato dai compagni di allenamento Solar Focus e Alisios, non cambiano passo gli altri capitanati da Mbhali. Bella dirittura a tre, con i contendenti che guadagnano metro su metro sugli inseguitori. Alisios, nel tratto piano che porta all'ultima siepe, stenta a tenere il passo dei due che ha davanti ma salta ancora bene tornando a bomba su Grand Link che ha all'esterno Solar Focus. Volata finale tra i tre. Grand Link vende cara la pelle nella morsa dei due Favero. Solar Focus però insiste. Si staccano in lotta Solar Focus e Grand Link, col favorito che alla fine stacca e vince di quattro. In quarta posizione, a distacco, Mont Fort è comodo (con Ivan Cherchi in sella per la prima volta su un cavallo non allenato da Favero) e precede Mbhali. 

Commento Matteo Mancini: Altra accoppiata in cassaforte. Solar Focus per noi non poteva perdere, anche se ha dovuto lottare con un Grand Link cresciuto molto rispetto all'ultima prova. Corre alla grande anche Alisios, in netto progresso rispetto a Treviso. Male gli altri, in particolare Little Bruv (delusione della corsa) e After the Goldrush da cui, a differenza dell'Ostanel, non mi aspettavo niente di buono ma che sembra essere un bel ciuchino (addirittura ultimo e lontano dal penultimo). Agonda non pervenuta, mi attendevo da lei una bella corsa e invece è subito uscita di scena. Fata Birichina ha dato l'impressione di fare un allenamento, a un certo punto seguiva a venti lunghezze dal gruppo poi, fuori quadro, si è resa protagonista di una bella, quanto inutile, rimonta giungendo settima. Prestazione da prendere con le molle per lei.

Alla Cassa: SOLAR FOCUS, GRAND LINK, ALISIOS.

Premi: Ancora Paolo Favero, con il quindicesimo successo Bartos.

Pronostico Mancho: Vincente, accoppiata con Solar Focus base e tre cavalli dietro, Solar Focus nel multiplo piazzati (ai fini statistici).

Eccoci alle due corse più attese della giornata ostacolistica, le due prove per debuttanti. Si parte con la prima in assoluto per cavalli di tre anni, Pr. Primi Salti sui 3.200 metri. Otto al via con due portacolari Magog e due di Paolo Favero. Puntiamo senza battere ciglio sulla scuderia di Axel Ambruschitz (si gioca a due vincente). Multiplier base in accoppiata col compagno di colori El Draque e Azamourday, ultimo cavallo del campo (12,85 la quota) ma a nostro avviso la terza della pista. Un pensierino poi a Mr Vittorio (controfavorito del campo) e a Misterium, ma li subiamo. Impegno a nostro avviso arduo per gli altri tre che comunque raccolgono estimatori tra gli scommettitori. Vediamo come è andata.

La Cronaca: Ritmo moderato con un trio in prima linea. Da sinistra a destra, El Draque, Mr Vittorio e Cortefranca con quest'ultima che si accoda dopo due salti, avendo ai fianchi Multiplier e Misterium, quindi Journey in corda, spostato di fuori un'Azamourday contenuta da Alessio Pollioni e in coda Peschierano. Ritmo non eccelso quello imposto dalla coppia di front runner, lo si capisce dal gruppo schierato ancora a ventaglio a completamento della diagonale lunga. Prima della piegata di fondo però Mr Vittorio accellera. El Draque tenta di rispondere ma Pastuszka è già a molinare la frusta. I due hanno un paio di lunghezze di margine dalla coppia Multiplier e Misterium. Dalle retrovie avanza deciso anche Peschierano che sopravanza Cortefranca, seguono Azamourday e Journey scivolato in coda. I quattro di testa tentano la fuga prima dell'imbocco della diagonale corta. Peschierano prova a ricucire il gap, più attardati gli altri. Sul penultimo ostacolo Mr Vittorio insiste ancora nella sua prova di testa, Multiplier lo segue da vicino con Misterium ed El Draque che hanno perso qualcosina. Cade intanto Peschierano che stava avanzando bene. Mr Vittorio e Multiplier si isolano dopo l'ultimo ostacolo, con l'allievo di Contu che allarga sul rivale ma è deciso e vince bene. Stanchissimi invece El Draque e Misterium che arrivano lontani dalla coppia di testa e subiscono addirittura il grandissimo finale di Azamourday che viene a cogliere un incredibile terzo posto. Lontani gli altri.
Intervento intanto di autorità con discutibile distanziamento del vincitore e vittoria a Multiplier.

Commento di Matteo Mancini: Grandissima prova di Mr Vittorio (da Bushranger già protagonista a Pisa con Locky Taylor) che vince in pista ma viene distanziato dai commissari. Decisione quest'ultima a dir poco incredibile, poiché l'allargamento non ha penalizzato più di tanto Multiplier anch'esso protagonista di una grande prestazione. I due hanno regalato una retta d'arrivo di grande classe, spazzando via la concorrenza col terzo, un'accorta Azamourday (soluzione estratta dal cilindro magico della redazione, come piazzata da quota), indicato come "lontano" nell'ordine d'arrivo ufficiale. Francesco Contu, dopo Grand Link, può così sorridere, anche se con dell'amaro in bocca, perché i suoi due allievi sono andati davvero forte.
Delude El Draque che, rispetto alle piane, è apparso meno competitivo soprattutto se rapportato alla prova del compagno di colori. Molto bene Peschierano (qualità inferiore rispetto agli altri Favero) il quale, se non fosse caduto, avrebbe probabilmente avuto le energie per andare ad artigliare un terzo posto da quota alta. Misterium ha corso per vincere, ma ha pagato dazio alla distanza cedendo in modo netto prima dell'ultima siepe. Cortefranca e Journey non pervenuti, su di loro c'avevamo visto bene nel reputarli estremi outsider.

Alla Cassa: MULTIPLIER, MR VITTORIO, AZAMOURDAY.

Premi: Torna a vincere la sc. Magog (la più titolata dopo il fucsia di Paolo Favero), per il training di Paolo Favero e la monta di Jo Bartos.

Pronostico del Mancho: Vincente, piazzato base nel multiplo (comunque saltato a causa di Kamikaze), piazzato Azamourday da noi indicata come terza cavalla del campo (ultima nelle quote totalizatore). E' saltata invece l'accoppiata (primo, terzo e quarto).

Ritorno all'antico con l'ultima corsa in ostacoli, una debuttanti per quattro anni e oltre e peso che aumenta all'aumentare degli anni dei cavalli. Pr. Corona Ferrea da lucciconi agli occhi. Corsa da altri tempi con quindici partenti, nessun ritirato, presentati da allenatori al debutto assoluto nella disciplina (Marinoni e Bebbu), altri che vi fanno ritorno dopo anni di assenza (Maurizio Manili, Davide Pacifici e Giuliano Rota) e stranieri al debutto stagionale (la polacca Wroblewska). Discorso analogo per i proprietari, molti dei quali alla prima in ostacoli nella loro intera carriera. Bello spot promozionale e plauso agli organizzatori per la corsa più riuscita dell'intera stagione fin qui disputata. Giusta risposta alla farsa del cross-country.
Paolo Favero schiera tre soli elementi, uno anche per Vana sr, Marcialis e Alex Taber per i colori di Jozef Aichner. Grandi assenti Eros Ostanel, Ilenia Nero e Francesco Contu.
Swanwick Shore, dell'austriaca Magog, complice il legame di sangue col vincitore classico Cross Fade, è il netto favorito della corsa, ma ha buona quota: quasi tre al totalizzatore.
Il sottoscritto però indica di fare gioco sul sette anni Technokrat, cavallo proveniente dalla Germania dove ha preso parte a tredici pattern race consecutive. La sua quota è di 7,41 (quinto cavallo del campo). Lo giochiamo piazzato e lo usiamo come base per accoppiata e trio. In accoppiata lo leghiamo a Swanwick Shore, Superkiki (controfavorito del campo a 6) e Thibodeau (quota 10). Trio con i primi due cavalli base piazzati e dietro a loro i due già segnalati oltre a Rum Dum (penultimo cavallo del campo a 56 e figlio di Yeats) e Don Viannei che alla fine preferiamo a Mychoon per la quota assai più favorevole (17 contro 7) e per un passato da cavallo qualitativo e in grado di battere in piano Signor Tiziano e Fano. Questa la nostra scrematura dei quindici partenti, con sette indicati e occhi puntati su Technokrat e Swanwick Shore.
Subiamo i due di scuderia Favero (Sir Rosco e Red Pilgrim) che non ci hanno convinto a Treviso in piano, anche se Sir Rosco non ci disipace del tutto. La loro quota è bassa (6,63), terzi cavalli più giocati dopo Swanwick e Superkiki.
Gli altri sei per noi sono di livello inferiore. Riceve qualche apprezzamento il polacco Salam (quotato 17) e piuttosto clamorosamente Drunner (11) per il trainer di Raf Romano. Quota astronomica attribuibile alla monta di Manuele per Germipola (56) che sulla carta non è inferiore ad altri quotati 15. L'ultimo del campo è Tilkar con in sella El Rrherras (121 a 1). Andiamo in cronaca.

La Cronaca: Germipola va al comando dopo i primi salti. Gruppo raccolto, accompagnano la leader da vicino Scharamara e Superkiki. Sui primi anche Rum Dum e Technokrat, in coda le giacche fucsia. Sulla curva dopo il passaggio davanti alle tribune, scurva larghissima Germipola che ha quasi uno scarto. Drunner ne approfitta e sfruttando lo steccato va al comando sfilando Scharamara, si fa vedere anche il grigio Don Viannei che emerge dal cuore del gruppo tirandosi dietro Swanwick Shore e Lohala, tra i due Superkiki, con in scia Mychoon e Technokrat. Drappello schierato a ventaglio, difficile capire bene le varie posizioni dai monitor. Al termine della diagonale lunga si ritrovano in sei su di una linea, con altri quattro alle spalle, mentre hanno perso battute preziose i restanti partecipanti con Sir Rosco a capitanarli  a una mezza dozzina di lunghezze di ritardo, inseguito da Rum Dum, Red Pilgrim e Germipola, lontana in coda.
Swanwick Shore scurva al comando all'ingresso della diagonale corta, ma ha ai fianchi Sharamara che Vana jr tiene stretta alla corsia interna, tra i due prova a mettere il muso Don Viannei, più a largo si vede Thibodeau. Nel gruppo di testa vediamo anche Salam, mentre Sir Rosco riesce ad accodarsi al plotone di testa. Don Viannei e Dominique Jolibert forzano la corsa e vanno in testa a traguardo ancora lontano. Sharamara risponde allo spunto, restano invece su una seconda linea Swanwick Shore e Technokrat appaiati insieme a Lohala. Volatona finale in vista dell'ultima con ancora undici cavalli che possono giocarsi vittoria e piazzamenti utili, mentre desiste Sir Rosco che paga l'accelerazione finale. Don Viannei, al comando, si porta quasi sullo steccato opposto alla corda dove invece va a sistemarsi Lohala, tra i due, a centropista, Swanwick Shore con a una lunghezza, schierati su una stessa linea, dall'inerno all'esterno, Mychoon, Thibodeau, Technokrat e Scharamara a largo di tutti. Perdono battute decisve gli altri, con Romano che si rialza su Drunner e Bens che prova a fare ingambare Salam. 
Ultima siepe. Jolibert rallenta ma è ancora in testa con Don Viannei, cade malamente Thibodeau. Allunga intanto deciso in corda Lohala che Dirk Fuhrmann fa saltare con maggiore coraggio. I due sono ben in avanti a un quartetto che vede Mychoon passare in terza sul calante Swanwick Shore, mentre a largo di tutti finiscono forte Technokrat che tende ad appoggiare all'esterno dove è ancora vitale Scharamara.
Vince a sorpresa Lohala con un margine di quattro lunghezze, per la felicità dei Della Pietra e di Giuliano Rota che torna agli ostacoli in grande stile. Don Viannei è ottimo secondo, con un paio di lunghezze sui vicini Technokrat e Scharamara. Per la quinta Swanwick Shore riesce a rientrare a Mychoon, stampandolo per una testa. A sette Salam, lontani gli altri.

Commento Matteo Mancini: Terno al lotto (non so se abbiano preso la trio, l'accoppiata ha pagato 226), con molti soggetti da rivedere. La corsa non ha avuto una grande selezione e in molti si sono trovati a saltare l'uno a ridosso dell'altro, con continui cambiamenti di posizione. Malissimo i due fucsia, mai in corsa. Sir Rosco, interpretato Pastuszka, ha perso la partenza rimanendo nelle retrovie per poi non essere più in grado di riportarsi sotto, nonostante un lodevole tentativo finale. Red Pilgrim ha fatto anche di peggio, essendo rimasto sempre nelle retrovie e per giunta lontanissimo.
Delude anche Swanwick Shore che invece Bartos ha montato molto bene, tenendolo sempre in posizione di sparo. Paolo Favero, credo per la prima volta, vado a memoria, fuori dai primi quattro classificati e addirittura quasi fuori dal marcatore (si è salvato per una testa).
Grande affermazione per Lohala e per i Della Pietra (è comproprietaria quella Margherita che avevamo omaggiato nel blog nella foto con Clever Bend con cui aveva vinto a Merano, nel giorno del Gran Premio, per i colori di Twilight Zone). Applauso grande grande grande (come direbbe Mina) a Laura Marinoni, a cui avevamo fatto i nostri migliori auguri e che evidentemente sono andati in porto come meglio non si sarebbe potuto fare. Un debutto in siepi da incorniciare per lei che non vince da trentuno gare.
Non ci delude Technokrat che ci regala la soddisfazione di non aver sbagliato la base, con un'eccellente quota da piazzato (3.30). Peccato per il multiplo di sette ostacolisti saltato per un soffio.
Da seguire con grande attenzione, alla prossima, Scharamara che, contrariamente ai debutti dei cavalli di Vana, è sempre stata sui primi e si è resa protagonista di una corsa mostruosa non avendo mai corso prima di oggi.
Peccato per la caduta di Thibodeau che avrebbe fatto l'arrivo. Delude parecchio Superkiki finito lontanissimo dai primi. Non chiude il percorso Rum Dum, fermato quando era già fuori corsa (medesima sorte per il compagno di allenamento Tilkar).

Alla Cassa: LOHALA, DON VIANNEI, TECHNOKRAT.

Premi: Primo successo assoluto in carriera per i Della Pietra, prima vittoria stagionale per l'ex fantino Giuliano Rota e per Dirk Fuhrmann che centra il bersaglio grosso alla diciassettesima monta.

Esito pronostico Mancho: Preso il primo piazzato (3.3 la quota) e la base su cui fare gioco. Dei sette indicati quattro sono arrivati nei primi sei, ma Lohala non l'avremmo mai giocato.

FABIO BRANCA e i colori dell'EFFEVI
vincitori dell'ultimo derby di Roma con DYLAN MOUTH
qui fotografati, in omaggio, in sella a ORA DEI DESIDERI
in quella corsa anche il doppio Magog, da me giocato, EL DRAQUE e MULTIPLIER.
(Foto Matteo Mancini).

"Tornerà mai il Pisa una corsa di Gruppo?" si chiedeva Giuseppe Moscuzza in un bel video (dove tra l'altro veniva mostrato il successo di Master e del Gabbrielli) dallo stesso commentato e che iniziava con le immagini di Fabio Branca (con i colori de La Nuova Sbarra a ritirare il Premio vinto con Magic Box) e le musiche di Morricone; un sound melanconico, un po' amaro e po' dolce, estratto da un notissimo film western (spaghetti, per la precisione) diretto dal Maestro "massimalista" Leone. La risposta la dava lo stesso Moscuzza: "Molto difficile, purtroppo. Bisogna vedere quanto sono buoni i suoi frequentatori e la speranza, proprio per questo, è che lo siano parecchio". Chiusura sull'allenatore di quel Laghi Blu, da noi ricordato in sede di presentazione in riferimento al Corona Ferrea, con alle spalle un berretto con un Pegaso volante, manco fosse lì a ricordare il grigio Spegash vincitore della vera edizione del centenario.
Eppure in pista c'erano qualcosa come 5.000 spettatori, poco meno della metà di quelli presenti all'Ippodromo Maia in occasione del loro Gran Premio. Iscritto alla storica corsa, tra gli altri, anche Paolo Favero al suo debutto assoluto in una classica in piano. Magical Roundabout la sua scelta e alla terza corsa in Italia. Ed eccoci ancora alla matrice numerica su cui ci eravamo tanto soffermati in sede di presentazione del week-end di gara, del resto oltre alla triade Gabbrielli (Steep Reef, Loving Wild, Master Reply), Masiello (Brockton, Clever Bend, Twilight Zone), c'era anche quella Effevi (Dylan Mouth, Autre Qualitè, Collateral Risk) per una chiusura circolare che andava dal Master Hidalgo (Oceano di Fuoco) al Dylan Mouth sospeso Ai Confini della Realtà (vincitore del Derby di Roma sul compagno di colori Autre Qualitè e un altro compagno per un totale di un trio di moschettieri in pista) per giungere a Il Regno del Fuoco che minacciava di eruttare B Rex Drago, per giunta compagno di allenamento dell'Effevi, uno che con le Ore dei Desideri non manca mai appuntamento: il Signor Villa. Se il suo nome è Felice, come l'allenatore di R.J.'S Fighter, ci sarà un perché e nulla ha a che vedere con Cocciante. E allora ecco che a sfoggiare il numero tre di sella c'è l'"arrotolatore di ore" Clockwinder con in sella Fabio Branca, preferito a Cassiano Fan, e terzo cavallo da noi indicato in sede di pronostico e anche terzo cavallo del campo in una combinazione di tre micidiale che fa la perfezione... roba da La Tempesta Perfetta visto l'Oceano e soprattutto certi accostamenti cinematografici. Infatti in pista c'è anche il vincitore dello scorso anno: Mario Lanfranchi, presente anche lui nell'ultimo derby di Roma con Salford Secret, cavallo dell'anno a Pisa e vincitore del Premio in questione nell'edizione del 2014. E' lui il detentore in carica della coppa e non può essere altrimenti, poiché stiamo parlando di Un Regista per Tutte le Stagioni. Giusto contrasto quindi, il nostro, tra il caldo torrido del fuoco e il ghiaccio del tempesta e senza chiamare in causa l'azoto liquido perché non sono ammesse focature... Per lui e Riccardo Santini, l'allenaotre, c'è Chester Deal (15 a 1 la quota). Il tifo della redazione va per loro e per il grigio ostacolista.
Favorito netto, sembra che debba fare un assolo stile Foxy Lady di Jimi Hendrix anche se è un po' verdone, Brex Drago (ingiocabile a 1,79 in una corsa che si preannucia equlibrata, quanto a valori in campo). Demuro, in sella, promette Oceani di Fuoco, manco fosse su Secretariat, anche se la qualità c'è e come. In virtù della stessa linea riceve consensi, compresi i nostri, Gea and Tea di Gasperini (poco più di 3 a 1) che però ha pensato male di cedere Moschettiere che corre a Milano in contemoporanea. L'ultimo cavallo del campo è Corral Canyon (31 a 1), occhi puntati anche su Vert Azur che arriva dalle reclamari francesi (un piazzamento suo andrebbe a offuscare il livello della classica, a nostro avviso).
Andiamo allora in cronaca per ammirare i 1.600 metri della Listed Pisane che ha riscosso l'adesione di otto concorrenti...Eredi di Punch in tribuna a sessanta anni di distanza dal successo del Ciclone Ribot, rimasti però delusi per l'assenza di Pancho che era presente nelle iscrizioni e che temeva di fare come Puncho, nel famoso GP Merano corso la prima volta in cui sulle tribune meranesi c'era il Mancho, uno che quando sente parlare di Poncho scrive subito western.

Il sottoscritto in compagnia della BIOGRAFIA del vincitore dell'Ultimo
Premio Pisa dove Ultimo sta anche per primo.
Grazie ancora per la dedica sul volume.
(Foto Matteo Mancini)

La Cronaca: Partiti! Silenzio di tomba in piazza Duomo dove assisto alla corsa, secondo qualcuno. Tutti in trepidante attesa... Cronaca carica di adrenalina, per fortuna non c'è Doping (visto che faceva coppia con qualcuno tra gli stalloni riservati ai PSA). Due grigi subito davanti con Paolo Favero che vuole fare il front runner. Vennarecci gli gravita attorno con aria satellitare, si mantiene in corda Vert Azur, di fuori Gea and Tea, mentre in corsia esterna gira largo Clockwinder in marcatura stretta, a cavallo pare il caso dire, di Brex Drago. In coda il giallo-blu scuro di Chester Deal con all'interno Corral Canyon. 
Viaggia forte davanti Magical Roundabout. "3-3-2 sembra uno schema di calcio"  abbozza lo speaker, ma per andare alla cassa ci vuole il 4-3-3 perché si gioca in due di più. 400 metri dal palo, Magical Roundabout tenta la fuga ed è ancora brillante sotto la pressione di Vennarecci, i due, a rievocare il mantello di How to Go, sembrano sapere come andare e hanno un margine di una lunghezza e mezzo su Vert Azur, all'esterno sembra non scoccare la freccia di Brex Drago forse finito nelle reti ochestrate da Matthew Van Zan ne Il Regno del Fuoco, infatti si dimena a destra e a sinistra caratteristica da Vedone pur se Troppo Forte.  Più incisivo è Clockwinder che avanza deciso a largo di tutti piombando su Corral Canyon a cui si chiude il varco, con Migheli che deve spostare all'esterno subendo l'ancicipo di Gea and Tea e di Chester Deal. Brex Drago addirittura ultimo.
Duecento metri dal palo, si materializza l'ora dei desideri del numero tre. Clockwinder passa su uno stoico Magical Roundabout, tra i due ancora Vennarecci su cui sta finendo forte Corral Canyon sul monocorde Vert Azur, mentre più a largo di tutti iniziano a  ingambarsi Chester Deal e Brex Drago. 
Arrivo spettacolare con sette cavalli in lotta. Clockwinder ha preso il margine necessario per andare a casa sul grande finale dell'estremo outsider del campo Corral Canyon, finisce fortissimo anche Chester Deal che stampa di una testa sul palo un ottimo Vennarecci. Brex Drago solo quinto e non in condizione di eruttare fuoco. Dopo Magic Box, Fabio Branca torna al successo e come dice il Marannini in presa diretta, "dove mette mano Felice Villa diventa tutto oro." Applausi dalle tribune.

FIGHT FIRE WITH FIRE dice la locandina;
a Pisa invece suonava così, pur sempre esplosivo:
FIGHT BOTTI WITH BOTTI.
(Locandina del film di Bowman "Il Regno del Fuoco")

Per gli amanti degli altri sport, visto che tra poco ricorrerà il 27° anniversario della prima vittoria di Master Reply, torna al successo il cavallino rampante della Ferrari, dopo due anni di astinenza, tanti quante le vittorie del "mostro" Gianfranco Dettori in sella al portacolori Gabbrielli. Il 27 è un numero storicamente assocaito a Villeneuve e dunque ferrarista per prassi consolidata..
Trio tutto italiano in Moto Gp con i tre moschettieri Rossi-Dovizioso-Iannone ha spartirsi il podio. Italia in grossa crisi contro gli acrobati bulgari, finisce due a due (quanti i successi ottenuti in carriera da Master Reply, come avevamo anticipato, due con la Siba due con Gabbrielli). In seconda categoria pareggio in trasferta, per gli esuli del Campo Kennedy del Tirrenia, che fanno 1 a 1 contro una FRECCIA AZZURRA fermata da tre legni, con la Butese, famosa per i pali, ormai in fuga verso la promozione. Il Tirrenia, davanti al pubblico delle grandi occasioni, passa così dalla quota 33 a 34 per un finale di campionato che sembra essere tranquillo.
Serata dedicata al doppio episodio del film tv su Mennea detto "La Freccia del Sud". Il velocista più forte di tutti i tempi in Italia, proveniente da Barletta.
Intanto, in Antartide non certo per fare il verso al prodotto di De la Motte visto alla prima di Milano, si parla della scoperta di una sensazionale piramide che potrebbe sconvolgere la ricostruzione della storia della civiltà umana. Degna chiusura di articolo, dal fuoco al ghiaccio Glacial, soggetto che si confrontava spesso con un certo Misil su cui spingeva il Dettori definito "mostro" da quegli stessi australiani che sono anche coloro che hanno scoperto la piramide di cui sopra. Due grigi di vertice.

Per il week-end sportivo è tutto, è stato un duro lavoro, ma all'insegna del divertimento. Per gli amanti di Bowman, regista de Il Regno del Fuoco e produttore, tra gli altri, della saga A-Team, segnalo la prossima serie X-Files ormai pronta a essere distribuita, momento giusto per ricordarlo dato l'ultimo successo di Branca ottenuto con la Nuova Sbarra e il debutto della giornata di Misterium allevato dalla Nuova Sbarra per i colori di mister rotatoria magica Paolo Favero.

VELOCISTI DEGENERI nell'asse San Rossore-San Siro.
Latorre da una parte, Forte dall'altra.
poi Mr. Love e Regina Grigia.
(Foto Matteo Mancini, estratto dagli archivi di famiglia).

giovedì 26 marzo 2015

PRESENTAZIONE UNDICESIMA e DODICESIMA GIORNATE DI CORSE IN OSTACOLI + Bonus Track, Sant'Artemio, San Siro e San Rossore, Treviso, Milano e Pisa.


I TRE MOSCHETTIERI PRENDONO LE MOSSE DALLA FOLLINA: Fa - Ve - Ro SI DIVIDE IN TRE, ANZI NO... SI MOLTIPLICA PER TRE, FORNENDO COME PRODOTTO IL NUMERO 9!

A cura di Matteo Mancini.

Giornata all'insegna della globalizzazione ippica quella del prossimo fine settimana, quanto meno per gli appassionati dell'ostacolismo. Il faro da seguire è sempre lui, Paolo Favero, il leader assoluto della classifica degli allenatori, sezione ostacoli, con 23 vittorie in 29 uscite. Favero dovrà sdoppiarsi tra Treviso e Milano, ma soprattutto avrà bisogno di un sosia per poter essere presente anche a Pisa dove, sembra, prenderà parte alla sua prima classica in piano, una soddisfazione non di poco conto per uno che ha quasi sempre corso in ostacoli, in una corsa nel cui albo d'oro dominano ancora i colori della leggendaria Razza Dormello Oligiata. Stiamo parlando della classica per eccellenza della Pisa Ippica: Il Pr. Pisa (Listed Race). Il maestro Federico Tesio, dall'alto della sua severità e della sua passione per il mondo degli ostacoli, scruterà tra le nubi, ottenendo un permesso speciale da santi e arcangeli, per vedere chi sarà il degno erede di Salford Secret. Ma procediamo con ordine, partendo proprio dal terzo componente del famoso trio che ha tenuto banco durante le presentazioni del Sant'Artemio.

MASTER REPLY
(Foto Matteo Mancini).

Nel 1953 dopo il poker messo in atto dalla Razza del Soldo, rivale storica di Federico Tesio, sul Prato degli Escoli di Pisa emerse dalle retrovie un nuovo elemento che avrebbe presto spianato la strada proprio alla Dormello Olgiata. Furono appena tre i partenti di quella edizione, il 63° Pr.Pisa, ed è proprio il tre la matrice su cui si innesta questa giornata di corse. Sospinto da Gabbrielli, dalle retrovie, emerse un cavallo capace di sbaragliare la concorrenza piazzando un allungo degno del film Hidalgo - Oceano di Fuoco, quel cavallo era Master e tenne fede al proprio nome mostrando i gradi del più forte. L'allungo fu poderoso, la falcata tale da dare l'impressione che gli zoccoli volassero sul manto erboso. Travolse gli avversari alla stregua di un bulldozer, costringendo Austro e il campione uscente Silvio Parravani (colui che sarà quasi sul punto di battere Ribot, su terreno molto pesante) in sella a Valseur a una resa incondizionata. L'urlo di Idalgo sul palo fu simile a un wooouuuw di westeriana memoria, solo che Gabbrielli se lo tenne per se senza fare gesti o esultanze teatrali. Due anni dopo un altro cavallo avrebbe persino scomodato il vignettista Punch che parlò, in tono quasi profetico, di ciclone su Pisa, quel cavallo fu il pazzo e indomabile Ribot, a cui nove anni dopo, nel '64, succederà Tifone, capace di aver ragione proprio di Enrico Camici (unico interprete del più favoloso crack di Dormello); una degna conclusione per un trittico di tempestosi, punte di diamante di un'epoca ormai lontana, dove i tornado tornavano sempre nelle scuderie di Barbaricina.

A proposito di tridente e di Pisa, ecco che dopo Steep Reef e Loving Wild non può che arrivare Master Reply, il più qualitativo del trio verde-rosa. Lo vedete sopra con in sella K. Werner in una sua uscita in quel di Pisa, nel 1992, quando ormai era solito finire agli ultimi posti. Figlio di Master Willie, di importazione canadese, fu acquistato dal grande Fidio (uno che deve il proprio nome a uno dei primi prodotti più qualitativi di casa Dormello, cioè Fidia) dalle scuderie Botti. Martedì prossimo ricorrerà il 27° anniversario del suo debutto, avvenuto, dato il tema della giornata, a 3 anni, proprio a Milano, con i colori Siba e Dettori in sella. Sarà proprio Gianfranco Dettori, definito "Il Mostro" nell'emisfero Australe (giusta accoppiata per fare il verso alla famosa edizione del Pr.Pisa del '53) per esser riuscito a battere gli oceanici a casa loro, a conquistare in sella al "Maestro" la prima vittoria nel Pr. Mazzolino, a Milano, nel novembre del 1988. Dettori farà il bis anche a Roma nel Premio Fante, nomedel cavallo sicuro riferito da Gigi Proietti a tale Gori in uno speciale sky dedicato al film Febbre da Cavallo. Peraltro, tale Fante, è altresì il padre del vincitore del Pr.Pisa del 1961, un elemento quest'ultimo capace di rompere la sequenza di cinque vittorie consecutive della Razza Dormello Olgiata aperta da Ribot (il nome del cavallo in quesitone era Origano, uno capace di dare un certo sapore a certe prove di gruppo). Ma torniamo al Reply. In tutto saranno quattro le vittorie del sauro, con due successi anche per i colori del buon Gabbrielli, in categorie minori ma sempre in ottime piazze: Milano, con Max Tellini, e a Pisa... indovinate un po' con chi? Parravani, il diretto discendente del fantino campione uscente (arrivava da un poker) dalla classica pisana battuto proprio da Gabbrielli (Idalgo) su Master. Quella fu l'ultima vittoria di Master Reply, messa a segno il giorno dopo di San Valentino del 1991, in un Premio assai caro agli appassionati del Pr.Pisa: il Pr. Stone (cavallo vincitore dell'edizione del Pr. Pisa nel 1978).

MASTER, CICLONE e TIFONE: TRITTICO DELUXE .
Locandina del film Hidalgo - Oceano di Fuooc.

C'è un allenatore che avrà l'onore di interpretare il ruolo del moschettiere della riunione ostacolistica del week-end che ci apprestiamo a vivere. Quasi scontato scriverne il nome, si tratta di Paolo Favero. Il trainer di Sinigo è chiamato al ruolo di moschettiere multidimensionale, presente in tre ippodromi diversi, in discipline distinte, e addirittura al debutto in una classica in piano... una combinazione magica che gira e rigira, come in una bizzarra rotatoria, porta a nove il numero delle corse che andremo ad analizzare, ovvero tre alla potenza di due. In ognuna di queste esibizioni figureranno plotoni di giacche fucsia pronti a dare battaglia, con Favero chiamato a emulare il vezzo di Wiston Churchill che si dilettava nel far girare un suo sosia per l'Europa durante i tempi del secondo conflitto mondiale, forse anche per questo il Paolo di Sinigo fa rientrare a Treviso Wiston, e il nome della città (Tre-Viso) è di per sé eloquente... Che ci sia un terzo Favero...?

Si parte sabato alle 15.05, a Treviso, con la seconda prova in steeple-chase della stagione dedicata ai cavalli di quattro anni. Cinque al via, ma scontro a due: il fucsia contro il nero, perfetta associazione cromatica in casa Favero, in grado di fondersi in una sola giubba per accorpamento del nero cosi da dar vita ai vecchi colori dell'allenatore di Sinigo rispecchiati peraltro dalla speculare Schileo, anch'essa rappresentata in pista, probabilmente per esigenze di totalizzatore (debutta in tale veste Imperioso). Dunque duello a due tra il dominatore incontrastato della classifica degli ultimi anni e la leggenda Dormello Olgiata, che fa il suo debutto stagionale sugli ostacoli, per il training di Ilenia Nero (bella soddisfazione per lei che può dare gli ordini a un fantino con la giubba più importante di Italia, quanto meno per pregio storico, anche se un po' decaduta). Per la meranese si profila una corsa assai dura, perché Favero le schiera contro tre tra i migliori allievi di scuderia. Ci sono i vincitori "classici" di Pisa Kisanji e High Master, ma c'è anche il rientrante Imperioso, forse il miglior tre anni italiano della scorsa stagione. Ai tre si aggiunge la femmina Napoli Molticolori che non vince dall'aprile dello scorso anno, proprio a Treviso, Pr. Piazza dei Signori (dove ero stato invitato sabato scorso) e che è di livello assai inferiore rispetto al trio. Per Ilenia Nero e Nelly Darrier si fa davvero proibitiva, sebbene l'allenatrice sia riuscita a ingaggiare Vana Jr. La dormelliana, infatti, cercherà di artigliare un quarto posto su Napoli Molticolori e non sarà neppur facile, avendo in passato perso lo scontro diretto e subendo una lieve penalizzazione al peso nel rapporto con la stessa. Ragion per cui andiamo per Imperioso vincente, in accoppiata con High Master. Kisanji  per la terza. Il figlio di Mastercraftsman vanta un peso strafavorevole (High Master gli concede addirittura cinque chili) e poco vale se gli viene destinata la monta di Sylvain Mastain, a mio avviso ha maggiore qualità rispetto al duo ammirato a Pisa. Bartos va sull'altro Master.

Pronostico Mancho: Imperioso, High Master.

IMPERIOSO nel VI Gran Criterium d'Autunno (GR. 1)
Sabato debutterà con la giubba dell'Avv. Alessandra Schileo.
(Foto Matteo Mancini).

La seconda prova della giornata è ancora sui 3.500 metri del circuito steeple-chase, questa volta per cinque anni e oltre. Il livello cala vertiginosamente, tanto da avere un campo partenti che, a una prima analisi, potrebbe sembrare un cross-country. Sei al via col solito trio fucsia a spadroneggiare, ma con un rivale assai più pericoloso del Nero precedente. Paolo Favero schiera ancora una volta Well Dressed, alla terza uscita nelle ultime tre giornate. Il sauro è andato molto bene in cross, se non paga gli scorsi impegni, ha serie chance di piazzamento anche qua, visti i rivali. Ottiene la monta di mister 50% Jozef Bartos e riceve chili pressoché da tutti. Attenzione però a Inoogoo che è rientrato due settimane fa senza farsi vedere e che potrebbe avere una buona quota in accoppiata. Lo scorso anno, di questi tempi, era in condizione di vincere in Inghilterra a buoni livelli, visto il campo partenti potrebbe costituire la seria e concreta sorpresa con un Cherchi in sella che determinerà una certa quota da piazzato. Il soggetto però da battere, sotto il profilo della qualità, è Falcon Wing con cui Ribarskzi fa il suo debutto stagionale in Italia. Arriva dall'est Europa (è solito correre in Ungheria, Rep.Ceka e Slovacchia), ma vanta già due piazzamenti lo scorso anno a Treviso, tra cui il terzo posto nel VI Steeple-Chase di Treviso (L). E' lui il cavallo che potrebbe far saltare l'ennesima doppietta di Favero anche se la sconfitta patita a Budapest da L'Ame du Desert lascia assai interdetti, sebbene su quest'ultimo ci fosse un tale Nagy omonimo di un fantino vincitore del Pr.Pisa nel 1922, su Sigfrido (35° Edizione). Livello piuttosto modesto per gli altri tre, tra cui Missed Approach, pessimo sabato scorso in cross, da preferire al rientrante Ernesto, che segna il debutto stagionale in ostacoli del giovane Simondi (i due mi fanno venire in mente un certo Ernest protagonista di un "rush finale" a quattro, come ebbe modo di dire lo speaker delle Capannelle, con un certo Master), e a Liebe Boy che torna a saltare dopo la parentesi piana con Ilaria Saggiomo che ha definitivamente lasciato il training a Raf Romano.

Pronostico Mancho: Well Dressed, Falcon Wing, Inoogoo.


Si salta la terza corsa, dove comunque figura il fucsia Lord of the Nile che vede così rimandato il suo appuntamento con le siepi (era iscritto anche nella riunione milanese) e che scenderà in pista con ambizioni di piazzamento sui 2350 metri del Pr.Marlow (Belluco in sella), da inserire nella rosa piazzati. 


Si chiude con Treviso, data la tanta carne al fuoco, con la quarta corsa: Pr. Refrontolo, 3.000 metri in siepi, per cavalli di cinque anni e oltre. Per gli scommettitori è la corsa più interessante del trio ostacolistico della riunione veneta. Reclamare con otto la via, non di particolare livello. Si rivede Silent Footsteps che passa da Francesco Contu a Raf Romano, sempre per i colori della Lady Z. Si tratta di un cavallino che a Grosseto, in queste categorie, ha fatto vedere qualcosa di buono. Bello il suo secondo posto, dopo corsa a due con Barbabo, a Grosseto, alla sua ultima uscita, davanti di otto lunghezze a Taquari, facile vincitore sabato scorso. Spesso iscritto fin dalla prima riunione di Pisa, rientra avendo saltato tutti gli impegni di inizio anno. Se sta bene, potrebbe regalare a Raf Romano la prima vittoria stagionale, ma attenzione al più rodato Depeche Code, da preferire perché offre maggiore garanzie di affidabilità. Non ha corso bene l'ultima volta, ma il peso favorevole e una corsa in più dovrebbero averlo portato avanti. Lo preferisco al solito duo Nicketommaso e Arcachon, entrambi deludenti sabato scorso dopo una serie di prove in crescendo. Quest'ultimo abbandona i paraocchi e concede sempre chili al compagno. Favero sembra poco convinto da entrambi e sposta Jozef Bartos sul rientrante Wiston, mai in pista nel 2014. Il portacolori D'Altemps non convince del tutto sebbene vanti un passato più che discreto: vincitore della Corsa Siepi dei 4 anni di Pisa nel 2013 (L), piazzato nel Criterium di Primavera (Gr. 2) sempre nel 2013. La qualità, per la categoria, ci sarebbe, ma un anno d'assenza è pur sempre un anno. Si potrebbe subire.

Suscita curiosità Fastahid di Barbara Bodel, proprietaria che seguo sempre con grande attenzione per la passione esaltata da una lunga sequela di insuccessi in pista (parlo del reparto ostacolistico). Titolare di colori dal 2004 (giubba arancione con croce di malta e berretto nero), la Bodel ha ottenuto i primi successi nel 2005 col trio Goldasko, Chebas e Stillus, allievi del veterano Trappolini.  Passata poi a Stella Giordano (prima corsa ufficiale per lei nel febbraio del 2009, con debutto in ostacoli avvenuto il 7.6.09 con Helmut e poco meno di un pugno di vittorie in questa specialità) è entrata in crisi di successi a partire dal 2009. L'ultima vittoria in ostacoli nell'aprile del 2010 con Arat. La Bodel ha di recente riassaporato il gusto del primo posto proprio con Fastahid, in piano, a Varese. Tenta così di rispolverare i vecchi ricordi e soprattutto interrompere un'astinenza che dura da quasi cinque anni, nonostante i vari soggetti mandati a saltare. Per l'occasione la Giordano è riuscita ad avere la monta di Vana Jr e si presenta così con le credenziali da possibile sorpresa.

Debutta in Italia e in siepi, a 10 anni, Ypsilon King che ha sempre corso in Ungheria, a Budapest. Non si piazza  dal 2012. A presentarlo è Ribarszki. Estremo outsider, così come Miosole, compagno di colori di Fastahid, su cui il gentleman Palombo prende confidenza con le siepi in vista dei cross.

Pronostico Mancho: Depeche Code, Silent Footsteps, Nicketommaso.

Sorpresa da tenere in considerazione se ha quota: Fastahid.

Si segnala in conclusione di riunione, alla sesta corsa, la seconda prova in piano di Size, sui 1.650 metri del Pr. Varago.

Nota di curiosità si segnalano tre cavalli tutti figli di Hawk Wing, "Ala di Falco", che diviene peranto lo stallone più rappresentato di questa prima parte di stagione, almeno sotto il profilo dei cavalli scesi in pista in ostacoli, con quattro elementi (il quarto è Giant Hawk). La Razza Dormello Olgiata aka C.I.T.A.I. diviene invece sempre più l'allevamento maggiormente rappresentato portando a cinque il numero dei cavalli schierati, tutti peraltro agli ordini di Ilenia Nero.

I colori della RAZZA DORMELLO OLGIATA
tornano a saltare in occasione della classica del PR.PISA
dove detengono il recordo di 25 vittorie su 124 edizioni, con i record di nove vittorie
in dieci anni ottenuto dal 1909 (primo successo con ANGELICA KAUFFMAN) al 1919 con CANOVA, quasi bissato
dal 1955 (RIBOT) al 1961 (DELVIN) con sei vittorie consecutive in sette edizioni.
Nella foto FOR ME ONLY
(Foto Matteo Mancini).

DODICESIMA GIORNATA DI CORSE IN OSTACOLI - MILANO

Domenica inizia ufficialmente la riunione ostacolistica dell'ippodromo di San Siro di Milano. Si tratta del tracciato più selettivo, dopo Merano, delle cinque piste che, allo stato attuale, costituiscono il circus dell'ostacolismo italiano. Non è un ippodromo a cui sono particolarmente affezionato, poiché da piccolo (fine anni '80, primi '90) non venivano trasmesse le corse in video ma la società che gestiva l'impianto si limitava a fornire l'autorizzazione per la diffusione per via telefonica delle cronache delle corse. Ho visto la prima corsa in siepi di Milano molto tardi, ricordo che in pista c'era una cavalla dei Botti, di nome Flash Native, mentre ho visto le prime piane grazie alle videocassette che venivano predisposte direttamente dalla regia della pista e poi vendute a prezzo salato ad acquirenti privati. Una di queste vhs è ancora nella mia videoteca e immortala una lotta serrata tra due cavalli di Pisa, uno era Il Tempesta, capaci quel giorno di mettere dietro un ottimo allievo de Il Cavallino Nero, Speed Rahy, e un cavallo che poi avrebbe avuto un grande successo in siepi: Kalughin. Avremo modo di tornarci sopra. Il primo ricordo ostacolistico legato alla pista però verte su un duello, di svariati anni fa (maggio 1994) in steeple-chase, contro ogni previsione tra il fuoriclasse Miocamen (vincitore di due G.P.Merano) e un sorprendente Master per i colori di Nerino Capon, ex Simonazzi, figlio di Corvaro e di una cavalla che pare fare il verso alla moglie del famoso Allenatore nel Pallone (Maracanà). Un cavallo con un nome da replica, non tanto per il riferimento al Gabbrielli, ma a un altro Master, nato nel 1989 da un cavallo dal nome dormelliano (visto che si tratta di un artista, per l'esattezza uno scrittore) Vargas Llosa, ma allevato dalla Pian del Lago e di proprietà di Salvatore Panico, per un totale quindi di tre Master; come vi avevo anticipato, il tre, è la matrice della giornata... Roba da urlo, come suggerisce il signor Salvatore, roba che nemmeno Il Replicante, forse anche per questo in sella all'ultima apparizione di quest'ultimo Master c'era una certa stuntman capace di vincere in tutte le categorie (ostacoli ed concorsi ippici compresi, nonché cinema): Jacqueline Freda... Replicare può far bene, ma con una certa moderazione anche perché i master costano e ripeterli potrebbe comportare sonori esborsi...

Torniamo ora al presente per dire che delle cinque corse in ostacoli previste nella riunione ne sono rimaste solo quattro. E' di fatti stato abortito il cross-country (Pr. Antonio Spinelli), poiché in questa disciplina può succedere di tutto, anche che non si corra. Paolo Favero, del resto, aveva già tolto di scena due dei migliori soggetti presenti tra gli iscritti (Well Dressed e Missed Approach) dichiarandoli partenti a Treviso e così, per motivi ignoti e alquanto bizzarri, la corsa è saltata o, meglio ancora, è rimasta nelle gabbie. A dispetto di ciò però si segnalano quattro corse di interesse crescente con una corsa "pazzesca", in senso positivo, con addirittura quindici dichiarati partenti! Prendiamo però il toro per le corna e partiamo dalla prima.

Pr. Memorial Marco Rocca, steeple-chase sui 3.600 metri per cavalli adulti. Si tratta di una maiden o vendere che non ha riscosso grande successo, sia dal punto di vista numerico che da quello qualitativo. Sei al via, con molti soggetti provenienti dai cross, la metà dei quali al debutto stagionale sui salti. Si rivede in pista Eros Ostanel, assente da due giornate ostacolistiche, mentre debuttano nella stagione il fantino di origine orientale Cevin Chan e la storica proprietaria Elia Tanghetti non ancora apparsa sugli ostacoli e che noi ricordiamo dai tempi dei vari Hoboj, Everton e del purosangue arabo Falco. A proposito di Falco, tra i sei rientra King Hawk, figlio di "Ala di Falco" Hawk Wing che ritocca così il record già messo a segno con i dichiarati partenti di Treviso, con quattro cavalli in pista e cinque in tutta la stagione.
Paolo Favero schiera tre allievi, due dei quali in rapporto di scuderia per i colori fucsia. Favore del pronostico per il regolare, di questi tempi, Kamikaze de Teille che beneficia altresì della monta del leader dei fantini ostacolisti Jozef Bartos. Il figlio di Agnes Kamikaze ha la concreta possibilità di centrare una vittoria che gli manca da un anno e mezzo (Pr. Spegasso nel 2013). Gli avversari, di fatti, sono di poco conto. Il più pericoloso potrebbe essere King Hawk, rientrato in piano a Pisa con un terzo posto a vendere. Cavallo vincitore di classiche in giovinezza (Criterium d'Inverno, Gr.2, e 2° Criterium di Primavera, Gr.2, entrambe nel 2012), ha subito un infortunio che lo ho lasciato al prato per tutto il 2013. Lo scorso anno ha corso solo tre volte, dopo un rientro in piano in categoria gentleman, dimostrandosi subito competitivo. Ha le qualità per ben figurare e la monta di Chan che torna in Italia dopo la parentesi dello scorso anno. Sulla linea del portacolori di Eros Ostanel è Merguib, soggetto alquanto discontinuo che rientra da dicembre e che avrebbe anche i numeri per poter vincere, ma che nella riunione autunnale è apparso in regresso. Ha la seconda monta di casa Favero (Dominik Pastuszka) e tutte le carte in regola per aver la meglio su King Hawk, ma l'istinto mi dice di anteporre il giallo-rosso.

Ruolo più difficile per gli altri tre, a nostro avviso di livello inferiore seppur non di molto. Katchaba, forse il preferibile del trio, ha corso malissimo in cross country a Treviso (finendo "lontano" da Well Dressed che certo non è un campione) e ha fatto peggio  a Pisa. Necessiterebbe di un terreno molto pesante per poter sperare in un piazzamento, poiché in tal caso il suo rendimento migliorerebbe in modo esponenziale. In caso di terreno buono è, a mio avviso, tagliato fuori dalla vittoria.
Lievemente meno convincente Uni Light che sembra aver smarrito lo smalto dei tempi migliori e che comunque pare chiuso da Merguib. Proibitiva per Mamacita Tango che non corre con regolarità dal 2008, roba da Jurassic Park e infatti suo padre è il doyleniano Lost World (tanto per fare citazioni letterarie)! Estremissima outsider.

Pronostico Mancho: Kamikaze de Teille, King Hawk.

KING HAWK
(Foto estrapolata da Internet).

Alla seconda corsa momento intervallo in piano dove, avendo parlato di moschettieri, non poteva mancare Moschettiere, grigio della scuderia Concarena un tempo affezionata agli ostacoli. Non si tratta di un suggerimento destinato agli scommettitori, ma di una piccolo appunto, dai tratti decisamente curiosi, giusto per render più colorato e pertinente l'articolo in ogni sua componente, proprio come a noi piace fare. Coordinazione e coesione testuale in ogni sua parte con un occhio alle siepi, poiché non vogliamo certo cadere...

Torniamo allora sui terreni di nostra competenza col Pr. Tatti Jacopo, 3.200 in siepi per quattro anni. Dieci al via per quella che si presenta come una bella corsa con però un favorito piuttosto evidente: Solar Focus, ancora una volta per il fucsia sgarciante di Paolo Favero. Il cavallo ha corso in forte progresso e ha tutte le carte in regola per conquistare la sua prima vittoria nella disciplina. Dovrà vedersela con Little Bruv di Eros Ostanel che, a gran sorpresa, lo ha battutto piuttosto bene a Pisa di quattro lunghezze. Quel giorno però Solar Focus è apparso molto tardivo e il suo interprete regalò qualcosa all'avversario, migliorando in maniera esponenziale all'uscita successiva peraltro con l'ausilio dei paraocchi. A mio avviso si tratta di un soggetto di livello inferiore, ma la prestazione di Pisa, unica in Italia del cavallo, è sufficiente a valutarlo con estrema prudenza.

Grandissima curiosità per Agonda, alla sua seconda corsa in carriera e al debutto in siepi. Femmina di proprietà di Josef Aichner, già apparso con Olesko, ha disputato un'ottima prova a Pisa in piano finendo alle spalle del qualitativo Burggraf, nell'Amedeo Tanzi (ultima corsa peraltro di Twilight Zone che corse in modo imbarazzante finendo ultimo senza mai intervenire). Potrebbe costituire la sorpresa della corsa anche perché, a parte i due sopracitati, non ci sono in pista potenziali fenomeni. La monta è di Emmanuel Reinhardt, il training di Alex Taber alla sua seconda stagionale. Dovrebbe avere quota.

Tra gli altri menzione per Alisios, pimpante a Treviso e qui proposto in categoria superiore. Il portacolori della scuderia Magog è cresciuto rispetto alle esibizioni milanesi di autunno e anche per questo è da preferire rispetto a una coppia di avversari che si troverà ad affrontare domenica e che lo hanno battuto, seppur di misura, nelle uscite lombarde. Mi riferisco ai rientranti Last Scream  e Mont Fort, entrambi capaci di fornire buone prestazioni al loro debutto in siepi (rispettivamente secondo e primo) senza poi averne confermato il valore. Sul secondo, per i colori Siba, Ivan Cherchi ottiene il primo ingaggio extra Favero.
Si rivede Francesco Contu, il decano del settore, con Grand Link, cavallo che potrebbe sorprendere, ma su cui ci sono poche basi di giudizio. Ha già battuto nettamente Last Scream e Mont Fort su terreno paludoso e sono convinto che domenica andrà a incrementare il proprio montepremi vincite, ma è da tenere in considerazione solo per una trio qualora dovesse avere quota. I colori sono della Milano snc (quella di Signor Tiziano) che lo ha acquistato dalla Briantea, la monta di Davide Columbu.

Durissima per gli altri tre. Fata Birichina ha deluso a Pisa ed è assai dietro rispetto ad Alisios, apparso molto migliorato rispetto al confronto diretto tra i due a Milano (la portacolori Satalia aveva avuto la meglio). Inoltre è una cavalla assai difficile e riottosa, al massimo, credo di poter dire, potrebbe ambire a una quarta moneta. Peggiorano le cose con After the Goldrush, deludentissimo al debutto a Pisa, ma da prendere con le molle essendo un Favero (colori Magog) anche se per poter andare al marcatore dovrebbe migliorare di una ventina di lunghezze. Ardua anche per Mbhali per il trainer di Jozef Vana sr, poco convincente al debutto di Treviso quando è giunto quarto a una dozzina di lunghezze da Alisios e senza mai essere in condizione di entrare in gara.

Pronostico Mancho: Solar Focus (base piazzata per accoppiate e trio), Little Bruv, Agonda.

Sorpresa da inserire in trio se ha quota: Grand Link.

Si arriva cosi ai due fiori all'occhiello della riunione milanese con due prove, le prime della stagione, riservate ai cavalli debuttanti. Si registra peraltro il debutto in siepi dei cavalli di tre anni, i primi, per la categoria 2012, ad affrontare le siepi in Italia. Otto al via, con pronostico non certo facile, nel Pr. Primi Salti. Paolo Favero monopolizza l'attenzione presentando la metà dei partecipanti. Due sono i soggetti chiamati a difendere la divisa fucsia, gli altri due, invece, sono di Axel Ambruschitz. Andiamo però a presentare gli otto pionieri della stagione ostacolistica riservata ai giovanissimi, dove non mancano l'appuntamento Raf Romano, Francesco Contu, Jozef Vana sr e il sorprendente Mario Marcialis che tanto bene ha fatto con Fantastico Daniele.
La sensazione, salvo un paio di eccezione, è che sia un lotto di soggetti mandati a saltare più per "disperazione" che per convinzione. La quasi totalità del campo è costituita da soggetti che in piano hanno deluso, spesso in categorie vendere-reclamare. Si discostano in modo netto da questa categoria la coppia griffata Magog costituita da Multiplier (già omaggiato nel blog quando abbiamo parlato della scuderia di Axel Ambruschitz per festeggiare la vittoria di Sol Invictus nel Gruppo 1 di Pisa) e da El Draque. Sono loro due le nostre prime scelte, rispettivamente affidate a Jozef Bartos e a Dominik Pastuszka. Hanno entrambi corso bene a Pisa e a Roma, ottenendo piazzamenti in discreta compagnia. El Draque è stato acquistato a Tattersalls in autunno per 12.000 sterline, segno evidente che la qualità non manca. Gli altri, se si corresse in piano, sono tutti di categoria inferiore, ma col passaggio alle siepi può succedere di tutto.

Mi intriga Azamourday che, a differenza del duo Magog proveniente da Tattersalls, ha corso il Pr. Tattersalls giungendo quarto a settembre 2014. D'altra parte è compagna di colori di un certo Morrocoy e fare l'accostamento con Moqorro è un attimo... E' una femmina che ha avuto un promettente inizio di carriera, con due vittorie e vari piazzamenti in condizionata. Ha deluso all'ultima uscita, a Pisa, a vendere. La monta è di Alessio Pollioni, il training di Mario Marcialis per la First Racing. E' la mia terza scelta. Per la First Racing, scuderia nata nel 2003 con Pikachu, dovrebbe trattarsi della terza corsa in ostacoli in tutta la sua storia (sebbene abbia avuto tra le sue file anche Signor Tiziano), dopo il debutto col "cogito ergo sum in rosso" e dato che agli inizi di carriera tra le loro file c'era un certo Pitagora è facile risalire al nome del soggetto che prese parte al Pr.Caimi. Perché fare indovinelli che sembrano finte da trequartista di classe? Semplice, il padre di Pitagora era Platinì. Per gli amanti dei pali (e dunque coloro che rispondono alla massima di Ezio Vendrame per il quale era più divertente prendere il palo che fare goal) si segnala (come non si sa, visto che si parla di pali) un terzo elemento della scuderia, sempre con la "P" di iniziale: Pesse.

Grandi manovre per arrivare ai due soggetti che sono stati citati col passaggio di cui sopra. La scuderia La Nuova Sbarra che, per Paolo Favero, presenta Misterium (stessa provenienza di Moqorro e fratellastro dello stesso per linea paterna). Per i vincitori del Pr.Pisa di alcuni fa, con l'eccelso Magic Box, è l'occasione per confermarsi quale secondo allevamento più rappresentato nella stagione, dopo la Razza Dormello Olgiata, oltre che per tentare la scalata nella classifica dedicata agli allevatori con concreta possibilità di superare Giulio Frascatani in prima posiziione. Misterium è un nome in perfetta sintonia con Pesse, pur se con tono latineggiante, che mi fa tornare in mente un certo Vittorio di provenienza milanese... Roba da Draghi... E' un soggetto alla quinta uscita, tre con La Nuova Sbarra. Dopo un promettente debutto nel Pr. Chiese (da qui l'idea dei Chase), dietro a Goldstream, avvenuto a fine settembre si è un po' perso, senza però scendere in categoria di minima. Se si adatta alle siepi potrebbe essere la sorpresa della corsa, in sella avrà Sylvain Mastain... Enigma pericoloso! Per la cronaca, date certe matrici, il Mistero in questione corse solo tre volte.

E se c'è Misterium volete che non tornino i conti con Vittorio? Certo che no, Francesco Contu manda in pista quindi Mr.Vittorio per la scuderia Giu e Gio che debutta in ostacoli dopo otto anni di carriera e colori inaugurati con King Cry a febbraio 2007. Anche per Mr.Vittorio (fratellastro per linea paterna di Locky Taylor) due prime corse tra luci e ombre, esaltate da un piazzamento in maiden a Napoli dietro a Lambrusco con Monteriso in sella, poi un allentamento e declassamento in categoria reclamare e con un solo piazzamento, quarto, dopo foto stretta (a sfavore per il terzo) con Golden Crush nel Pr. Cola d'Amatrice, a Roma (quel giorno in pista anche Cortefranca). Soggetto quindi che quando c'è odore di bevande si piazza subito, ora non so se la Forst sia in trattative con San Siro, in caso contrario...

Piuttosto regolare in categorie minori è la quarta scelta di Paolo Favero: Peschierano, attenzione perché qua qualcuno potrebbe leggere succo alla pesca (Eranopeschi) e allora quanto detto fino a ora potrebbe realizzarsi relativamente a Mr Vittorio. Proveniente dal blasonato allevamento di Loreto Luciani, Peschierano è un cavallino che in piano ha sempre corso in categorie minime, debuttando a Tagliacozzo. E' ancora maiden sebbene vanti quattro piazzamenti in otto uscite. Poca qualità, ma molto regolare. Vedremo se col passaggio alle siepi sarà in grado di fare un salto in avanti... Non è escluso, caso contrario non vorrei essere nei panni di Cherchi...

Chiudono il campo Cortefranca del meranese Rolando Facchini (debutto dei colori nel 1997 con l'ottimo Del Santo, mezzosangue scuola De la Motte rappresentato nella prima corsa da Merguib, allevato proprio dal francese) e Journey della Statek Blata (già apparsa a Treviso con il deludente Sundara) affidata a Vana sr, entrambi i peggiori del campo se si corresse in piano. Il primo non si è mai piazzato, subendo peraltro un pesante distacco da Mr.Vittorio, il secondo ha corso due volte in Rep.Ceka senza piazzarsi.

Pronostico Mancho: Multiplier, El Draque, Azamourday.

Spettacolo alla quinta corsa, il classico PR. CORONA FERREA, 3200 metri in siepi per cavalli debuttanti di quattro anni e oltre. Si tratta di una classica un tempo riservata ai cavalli di tre anni. Saranno addirittura una moltitudine (come diceva un famoso personaggio di Panariello) i partenti, un numero che, in Italia, non si registrava da tempo nella categoria ostacoli. Molti fantini al debutto stagionale e altri che riappaiono come per magia (Manuele ed El Rrheras), l'unico assente, ed è davvero strano, è Davide Satalia, il quale, salvo sorprese dell'ultimo minuto, guarderà la corsa dai monitor o dalla tribuna, se preferisce.
Mi piace allora introdurre questa corsa con due cavalli nati nel 1990, anno da Notti Magiche, che hanno disputato una sola corsa in carriera senza quasi apparire sui monitor. Il primo è un grigio mancato, figlio di Livia Drussilla, che prese parte alla Corona Ferrea con ambizioni di piazzamento e staff Cieffedi (anche se la giubba era degli acquirenti di Stuck). Ricordo che seguii attentamente la corsa (sui giornali), preparando proprio una scheda per questo cavallo. Come anticipato a inizio articolo, le corse di Milano, a quei tempi, non si vedevano. Il cavallo, preparato appositamente per le siepi, dato il padre, era dato come potenziale vincente, ma non chiuse il percorso e non si rivide mai più in pista. Ciò nonostante conservo ancora la scheda, alla pagina sei del quaderno che si apre con moto Aprilia da cross in primo piano.
L'altro cavallo lo ricordo invece per una prova debuttanti/maiden di Roma che riscosse un numero vertiginoso di partenti, era di proprietà del signor Ceccherini, figlio di The First Love. Anche lui fece una sola corsa in carriera, nello stesso anno del Corona appena citato, con Buzzetti sulle staffe; chiuse in quindicesima posizione proprio a ricordare il clamoroso numero dei partenti di questo Corona Ferrea. Il suo nome...? Beh, visto che si ha a che fare con le siepi, era Ginepro da Selva (pagina 22 dell'archivio Mancho).

Veniamo ora al campo dei partenti, roba da far venire le convulsioni dalla felicità. Innanzi tutto vediamo le novità. Tre (numero ricorrente) fantini al debutto stagionale in siepi (Jolibert, Hubert e Bens), da moltiplicare per due per un totale di sei allenatori al debutto stagionale in siepi (gli ex fantini di ostacoli Davide Pacifici e Giuliano Rota, quindi Mau Manili, Wroblewska e Marinoni, queste ultime due appartenenti al gentil sesso). Per gli amanti della matematica, 3+6= NOVE volti nuovi nella stagione.

Ruolo da favorito del campo riservato a Swanwick Shore di cui abbiamo già parlato in occasione della riunione di Treviso, dove ha vinto in gentleman all'ultima uscita. Ricordo solo che è il fratellastro per linea materna di Cross Fade (ultimo vincitore della storica Gran Corsa Siepi di Roma). I colori sono di Axel Ambruschitz il trainer di Paolo Favero. Sopra c'è mister 50%.

Il mio favorito però è Technokrat, pur se penalizzato al peso per la maggiore età. Cavallo, di proprietà tedesca, di sette anni chiamato a difendere di colori di Aichner, per la monta di Emmanuel Reinhardt. Debutta in Italia e vi arriva con una lunga trafila di corse di Gruppo in patria e in Francia. Sono addirittura tredici le classiche che ha corso consecutivamente, dal giorno del pesce d'aprile del 2013 al 6 settembre del 2014, ottenendo una vittoria con Victoire in sella (giustamente) e sette piazzamenti. E' inoltre un cavallo abituato alla lunga distanza, avendo corso sui 3.200 metri piani. Ich mag es come dicono i teutonici, mio favorito. Mi piace!

Indicati questi due, per il resto occorrerebbe Mandrake e non mi riferisco al personaggio nato dall'inventiva di Falk nel 1934. Ci addentriamo in una selva intricata e difficilissima da sbrogliare, probabili quote da festeggiamenti.

Partiamo col "mostro" Paolo Favero, il quale presenta altri due soggetti per difendere il fucsia. Si tratta del duo già battuto in piano da Swanwick Shore ovvero Sir Rosco e Red Pilgrim. Entrambi acquistati a Tattersalls per 6.000 e 7.000 sterline. Avranno in sella rispettivamente Dominik Pastuszka e Ivan Cherchi. La logica, quindi, farebbe protendere per Sir Rosco, ma il divario tra i due non è marcatissimo pur se a favore del primo. Da considerare quindi Sir Rosco per accoppiate o trio, anche perché il suo peso è molto favorevole in virtù della giovane età (quattro anni).

Benino anche Superkiki del duo Marcialis-Pollioni (Tulipan Roc il proprietario, al debutto in siepi). Ha vinto alla prima in carriera a Pisa poi è finito per ben figurare solo nelle categorie medio-basse, ma il suo allenatore sembra averci sempre creduto, perché l'ha dichiarato partente anche in corse di una certa qualità. Motivo quest'ultimo per dargli fiducia, anche in considerazione di quello che leggerete in seguito.

Grossa attenzione anche su Thibodeau da Storm Mountain e Diva Aggressiva, che ha corso tanto nel 2014 e ha vinto piccoli discendenti. L'unica perplessità deriva dalla totale inesperienza sui salti di proprietario (Astori) e dell'allenatore (Bebbu) entrambi al debutto in ostacoli. Peso favorevole, Maceli in sella.

Per gli altri c'è un grandissimo equilibrio con soggetti provenienti dalle categorie minime e con qualcuno che ha fatto vedere qualcosa di buono, ma a inizio carriera.

Applauso di incoraggiamento e un grande in bocca al lupo, non certo per farla mangiare, a Laura Marinoni, patentata 2009, che debutta in ostacoli in veste di allenatrice presentando Don Viannei, una risposta celata alla perdita di Mychoon suo ex allievo passato per volere di Allegri nelle mani di Giuliano Rota (lo ricordiamo quale ottimo interprete) e anch'esso presente in questo Corona. Anche se c'è da dire che tra la Marinoni e Allegri c'è un certo legame storico con quest'ultimo che era altresì munito di patentino di allenatore. A ogni buon conto la Marinoni non vince da trenta corse, l'ultimo successo l'ha ottenuto con Corbakti nel maggio di due anni fa. Ha vissuto i suoi momenti migliori proprio con quest'ultimo cavallo e con Blu Air Crypto, che gli regalò il primo successo in carriera. Per Don Viannei è un impegno, sulla carta, proibitivo. Si tratta di un castrone grigio di cinque anni che ha avuto un ottimo inizio di carriera, vincendo il giorno del pesce d'aprile del 2013 un premio per debuttanti (i cabalisti si divertiranno) agli ordini di Arena, abbondantemente davanti a due vecchie conoscenze dei siepisti: Signor Tiziano e Fano. Il successo fu tanto convincente da valergli la candidatura all'Emanuele Filiberto (L) dove giunse terzo il sopra ricordato Notti Magiche. Il grigio non convinse, confermandosi però quarto in condizionata poco dopo a poche lunghezze da Keshiro (impegnato in contemporanea domenica a Pisa in Listed Race). Poi il probabile infortunio e la lontananza dalle piste per circa un anno e il rientro incolore con sei non piazzamenti in altrettante uscite. Il proprietario Gabriele Amato non è un frequentatore delle siepi, pur avendo già intrapreso questa esperienza a inizio secolo. La sua fu una tocca e fuga. Lo ricordo soprattutto per due cavalli: l'indistruttibile Don Czar (forse il suo preferito) cavallo in grado di disputare qualcosa come 143 corse e Nora che ricordo invece nelle scuderie in quel di Pisa. Avrà in sella il francese Dominique Jolibert, che debutta in Italia ma è un veterano in patria. Un soggetto dunque degno di rispetto, ma difficile da giocare.

E' più forte la candidatura di Mychoon che comunque arriva dalle categorie di minima, con un solo successo (datato ottobre 2014 a Milano) in quindici corse. E' di proprietà di quell'Emanuele Allegri (che è anche l'allevatore) che ottenne importanti risultati con Manacerace sia in siepi che in steeple, ma soprattutto in cross, peraltro recuperato con un'operazione sperimentale ai tendini con ricostruzione "bionica" degli stessi; lo ricordiamo premiato in una classica ostacolistica della riunione pisana (nella Corsa Siepi dei 4 Anni) dove peraltro debuttò nella nuova carriera.
Mychoon avrà in sella Davide Columbu per gli ordini di Giuliano Rota. Rota torna a confrontarsi con il suo vecchio lavoro, che ha un po' tralasciato a beneficio delle piane. Il suo ultimo cavallo apparso sui salti è stato il crosser Regain Madrik. Quota alta per loro, ma qualche speranza di andare al marcatore.

Discorso analogo per Germipola, altra cavalla di quattro anni da categorie minime e per giunta ancora maiden. Per il proprietario Francesco Accogli (che è anche l'allevatore, proprio come Allegri) è un ritorno all'antico amore, visto che manca dalle siepi da sette anni. Si tratta infatti di un vecchio estimatore degli ostacoli che iniziò la propria carriera di proprietario proprio in questo particolare settore dell'ippica con Red Profet, il paliesco Canapetta e Corifeo che gli regalò il primo successo nel 2002 proprio in sodalizio con l'attuale allenatore Davide Pacifici. Nome storico quest'ultimo, figlio di quell'Orlando reputato da tutti come il fantino più tecnico negli anni '80 nella disciplina ostacolistica, addirittura studiato nei video da alcuni suoi giovani colleghi. Lo potremmo definire, per l'epoca, facendogli un enorme complimento, il Gianfranco Dettori delle siepi. Vinse un solo G.P. Merano, ma in un anno da Notti Magiche, il 1990, con quel Miocamen che abbiamo ricordato nel duello con Master e Pacifici era certo un maestro nella disciplina. Ricordo anche Davide, suo figlio, in sella in categoria gentleman prima e poi, se la memoria non inganna, in fantini. Chiuse la carriera nel 2005 con Blucerchiata. Impegno comunque problematico nonostante il blasone passato dell'entourage, cercherà il piazzamento, difficile che possa lottare per la vittoria.

Flebili chance anche per Rum Dum, figlio di uno stallone a me caro, anche per certi trascorsi letterari: Yeats (recordman ad Ascot con 4 Gold Cup in bacheca). La proprietaria, Barbara Migliaccio, è un'altra che tenta l'avventura ostacolistica meritandosi così gli auguri della redazione. E' al debutto così come il suo cavallo e credo anche lo stallone, quantomeno in Italia. Il cavallo è presentato da Maurizio Manili (debutto a Novi Ligure con Paperissima nel 2003 e in siepi, sempre sulla pista piemontese, con il mezzosangue Eureka de Larveron), il cui cognome (ma non era lui) ricordo legato a una cavallina pagata alle aste Anac 3.000.000 (prezzo minimo d'asta) e assai scarsa in piano. Ebbene, messa a saltare, disputò tre sole corse da vera campionessa, vincendo il Giulio Coccia e il Pr. Giovani, però non più per i colori dei Manili (peraltro molto originali, direi caleidoscopici) che, non indovinandola, la vendettero a basso prezzo a tale Fois. Il nome della cavalla...? Beh, parlando di cavalli e di scrittori irlandesi dediti al fantastico non poteva che essere, senza chiamare in causa l'Andy Capp (non vorrei essere zavorrato dato che parlo spesso di ascendenti), Brobdingnag, nome che, come tutti sanno, è legato a I Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift (carriera meno fortunata rispetto al connazionale Yeats, del resto il Premio Nobel l'ha vinto quest'ultimo...). Voglio sperare per loro che l'accostamento appena fatto possa essere di buon auspicio, perché Rum Dum non pare certo avere il crisma di Red Rum (uno che con il tre fece una cosa da Shining). Il suo allenatore manca dalle siepi da circa dieci anni e nell'occasione ha il coraggio, e dunque applauso da parte della redazione, di presentare addirittura due soggetti. Regolarmente in pista in piano, costituisce l'originaria base di partenza da cui hanno preso le mosse la Tomasini e il gruppo Masiello (quello dei vari Twilight Zone, Clever Bend, Brockton) più volte ricordato per la somiglianza con la giubba Gabbrielli (Fidio, non Idalgo). Era infatti Maurizio Manili l'allenatore di questi cavalli. Dunque faremo il tifo per questo soggetto, ma sarà difficile poterlo vedere protagonista.  E' comunque un cavallo da gran fondo, solito prender parte in categorie minime (anche lui ancora maiden con  cinque piazzamenti in nove corse), avrà in sella lo svizzero Michael Huber, al debutto stagionale in Italia.

Il secondo cavallo presentato da Maurizo Manili, dopo Rum Dum, è il numero quindici Tilkar su cui si rivede Abdil El Rrherras, ultimo anche nella classifica fantini (sezione ostacoli). Due vittorie in categoria interessanti a Varese, nella scorsa estate (tra l'altro davanti a Mr Benson che ricordiamo vincitore in siepi in autunno), poi un brusco calo di forma con sconfitte subite da Germipola a cui però concedeva oltre dieci chili. Proprio l'elemento del peso, spesso sfavorevole, potrebbe giocarle a favore (corre questa volta col pesino). Comunque difficile anche se potrebbe giocare la quinta. Il proprietario Gabriele Calabretta è l'ennesimo debuttante in siepi.

Curiosità per il polacco Salam di proprietà del fantino Rostillav Bens (uno che in Italia è difficile da riscuotere). E' rientato bene a Varsavia, dopo aver preso parte a un gran premio locale (ultimo, lontano) non confermandosi in categoria superiore con un duro distacco dal vincitore Testarossa. Per me è un outsider, ma non avendo parametri di riferimento potrebbe giocarsela con qualcuno dei sopraindicati (che non sono fulmini di guerra). Per la vittoria è molto dura.

Tra gli outsider da alta quota, a mio avviso, da subire senza battere ciglio.

Drunner, altro soggetto da minime ma molto più costante di quelli sopra analizzati e capace di andare più volte al marcatore. Lo presenta Raf Romano a oltre un anno dalla sua ultima apparizione. E' un ex Giannotti, passato in proprietà a Giuseppe De Molnier. Quest'ultimo è un piccolo proprietario di lungo corso che non ha mai avuto, in contemporanea, più di tre cavalli in scuderia. Appassionato delle siepi, lo ricordiamo con Bramieri, e non è una battuta dal tono Bellicoso, e soprattutto con Filott (piazzato nel Vanoni) e il più recente Ciro Vincenti (2° nel Richard del 2013). Credo che Raf Romano, che lo monterà in corsa, opterà per una prova in siepi per saggiarne il livello e l'attitudine. Outsider.

Mistero assoluto per la scelta di Vana Sr che propone un debuttante assoluto, Scharamara, che non ha mai corso nonostante i quattro anni. Considerati le ultime prove dei debuttanti griffati Vana sr e soprattutto i problemi fisici che questo cavallo, probabilmente, avrà avuto, penso si possa provare a subire passivamente. Outsider.

Lohala costituisce la seconda scelta di Giuliano Rota che eredita la coppia Ostanel, mettendo su Dirk Fuhrmann (sull'altro c'è Columbu). Il soggetto è di proprietà del duo Della Pietra (Margherita è un amazzone) e, curiosamente, viene spedito in siepi, forse per saggiarne il rendimento date le prove non convincenti in gentleman. Un solo piazzamento in cinque corse in categorie di minima. Per i Della Pietra (giubba apparsa per la prima volta nel 2011 con tre vittorie conquistate da Giocasta e Fergola) è il debutto in siepi. Estremo outsider.

In conclusione una gran bella corsa con i complimenti da spartire tra gli organizzatori, gli allenatori e i proprietari con un gran numero di volti nuovi alle prese per la prima volta con le siepi o che vi ritornano dopo grande tempo. Un bello spot promozionale che si spera, ma ne siamo certi, possa essere rispecchiato dallo spettacolo in pista. Ben venga la Promozione, allora...

Pronostico Mancho: Tecnokrat, Swanwick Shore, Superkiki.

Eventuale sorpresa della corsa a caccia di quota: Rum Dum.

DAI DEBUTTANTI IN SIEPI, PASSAGGIO DI AVVICINAMENTO AL PR.PISA
con un prodotto uscito nel 1979 dal prestigioso allevamento dall'Az.Agr della Razza di Vulci,
vincitrice del G.P. Merano nel 1982 con PRINCE PAMIR, alcuni meso dopo lo scatto di questa foto.
E se nel Pisa c'è un certo VERT AZUR la Vulci risponderebbe con VERT ANTIQUE, vice top-price di 
ASSISI DEL SANTO, pagato 170 milioni all'Anac, concepito nell'anno dello scatto della foto.
Un soggetto svezzato da Mr. SCURO per la scuderia PACINI poi passato, con abile mossa strategica,
nella scuderia tirreniese del Bar Sport, un gruppo che fece vedere i sorci verdi in certi tornei di Marina di Pisa
e che ha a che fare con un lontano aneddoto legato la triade GIANFRANCO DETTORI, CIEFFEDI, FESTINESI.
Proverbiale allora la matrice del tre, una melodia da "SIERO DELLA VERITà": che FA... VERO... VERATRUM... VERATRO!

Ed eccoci alla bonus-track della giornata, il 125° Premio Pisa, la nona corsa analizzata nell'articolo. Qualcuno potrebbe obiettare che non tornano i conti, che il risultato fa otto dopo la soppressione del PR. Spinelli, prova in cross che ha visto dichiarato partente un solo soggetto... forse Quiquoqua, ma gli errori sono sempre dietro l'angolo specie quando si parla di una disciplina in cui può succedere di tutto (quindi meglio non giocare, in questo caso non correre, come direbbe The Special One). E infatti chi sostiene questo è in fallo e noi gli sventoliamo sotto un bel cartellino fucsia, dimostrando che proprio grazie all'eliminazione di questa prova tornano i conti. E' Lord of the Nile a far tornare i conti, badate come strano è il mondo, e chi altro potrebbe essere l'ago della bilancia, dato che si è parlato di Oceano di Fuoco - Hidalgo, film incentrato sulla più grande corsa che si teneva proprio nel paese delle piramidi grazie alla volontà dei nobili egizi.? E scusate se in geografia non sono troppo forte, ma il Nilo non attraversa proprio l'Egitto...? E allora sulla ruota della pista della Lady San Rossore arriva il numero nove, anche se alla sesta saranno proprio otto i partecipanti, tanti quante le corse che qualcuno crede siano state analizzate (non contando il Lord, e il riferimento non va alla Lady M, ma alla San Rossore).
E se si è parlato di fuoco e animali preistorici, in occasione della presentazione del Tango Mamacita, chi altro potrebbe essere il protagonista numero uno delle corsa se non B REX DRAGO? Quattro vittorie in sei corse, rientra da dicembre quando vinse il Criterium di Pisa dovendo però sudare per piegare Gea and Tea anche a causa di uno scarto che fece dire a Querci la seguente frase: "Se c'avevi uno accanto lo mandavi in tribuna...!".  Nell'occasione i due erano a pari peso, domenica il cavallo di mister Dragoni concederà un chiletto e mezzo, forse non molto anche se non corre da qualche mese. In sella Cristian Demuro al posto di Vargiu.
Concrete chance di piazzamento, magari per la terza, per il Favero Magical Roundabout che ha una linea molto favorevole offerta da Cassiano Fan che lo porta vicinissimo all'altro Effevi, Clockwinder. La sensazione però è che il pupillo di Villa sia più pericoloso. Il rivale numero uno del Drago sarà ancora Gea and Tea, molto regolare sulla pista. Attenzione poi a Vennarecci che ha corso in grande progresso a Napoli, rifilando quasi cinque lunghezzea a L'Etacq condendogli qualcosa come quattro chili, ma comunque da porre su una seconda linea
Arriva dalle reclamari francesi Vert Azur, peraltro neppure vinta, finito alle spalle di un certo Grand Argentier. Sarebbe davvero una beffa se si piazzasse in Listed Race in Italia, e dunque lo vogliamo subire anche per questo (ancora maiden dopo tre corse, sempre il tre).  
Gli altri sembrerebbero chiusi per la vittoria. Chester Deal, per i colori del detentore del premio Mario Lanfranchi, ha corso bene ma ha già subito Gea and Tea, finendogli dietro quasi di tre lunghezze e con due chili a favore (domenica saranno alla pari). Stesso discorso per Corral Canyon battuto di due da Chester Deal ma col peso di due chili a suo sfavore.
Comunque una bella corsa all'insegna, sulla carta, dell'equilibrio. Non sembrerebbero esserci grandi differenze. Andiamo decisi per Brex Drago perché se Botti lo fa correre, al posto di altri come a esempio Il Bagnino, vuol dire che il cavallo sta alla grande. In questi mesi avrà ulteriormente affilato gli artigli, contenendo gli scarti e sarà pronto per eruttare fuoco. Indichiamo come secondo Gea and Tea, per la terza Clockwinder stretto da Magical Roundabout, verso il quale andrà il tifo di questa redazione. Un grande augurio anche a Santini e Mario Lanfranchi, di cui conservo una dedica su un libro che mi è giunto e verso il quale va un nostro ulteriore tifo, anche se ha già vinto il premio.

Pronostico Mancho: Brex Drago, Gea and Tea, Clockwinder.

Chiudo, visti certi post precedenti in cui abbiamo ricordato dei calciatori, con un ricordo speciale per FRANCESCO MANCINI, portiere storico delle squadre di Zeman nonché capitano del Bari e portiere anche del Pisa calcio (ha vissuto a Tirrenia a cento metri da casa mia e ho una sua maglia) di cui lunedì ricorre l'anniversario della sua prematura scomparsa. Tra l'altro si chiamava come mio bis nonno paterno, mentre mio nonno avrebbe festeggiato l'onomastico due giorni dopo, ovvero il primo aprile, chiamandosi infatti UGO MANCINI (dicono che gli somiglio parecchio). Un ricordo anche per lui che non ho mai conosciuto.

GIANFRANCO DETTORI bissa i successi ottenuti con MASTER REPLY
nel Pr.PISA, come indica il numero di sella di WORLDWIDE, vincitore
dell'edizione del 1992. Per Dettori fu un tremendo 1-2 dopo il successo
dell'anno precedente ottenuto in sella a PIAN DI CAIANO
un nome che mi ricorda un regista e una mia certa invervista... E
a proposito di registi si riparte da MARIO LANFRANCHI, per iscrivere
un nuovo nome nell'importante Albo d'Oro della corsa.
(FOTO DI MATTEO MANCINI).