venerdì 1 novembre 2019

Il Riassunto della Stagione in Ostacoli in Italia 2019


TITOLO DA DEFINIRE



A cura di Matteo Mancini

Valutazioni generali da definire.

TRE ANNI IN SIEPI

La stagione per le nuove proposte si apriva il 13 marzo a Milano col tradizionale Premio Primi Salti, sui 3.000 metri percorsi sul fondo buono. Mostrava subito le proprie doti il velocista Sky Constellation, futuro grande protagonista della stagione, che, munito di cuffino, aveva ragione della sorpresa Sopran Zarina (due e mezzo piazzata). L'allievo di Raf Romano, favorito al betting a poco più di due a uno al gioco, si distingueva per la fluidità dei salti, passando al comando delle operazioni all'inizio della dirittura lunga. La soluzione della prova però veniva complicata dalle resistenze della portacolori di Paolo Favero Sopran Zarina, una femmina dal velocista Zoffany mai piazzata in categoria di minima in piano. I due, ben davanti al gruppo, si rendevano protagonisti di bella retta di arrivo con duello già in scena sulla piegata di raccordo tra le due diagonali. Sopran Zarina, con la seconda monta di scuderia ovvero il francese Mastain, illudeva di risolvere da lontano la contesa, subendo l'attacco dell'avversario nel tratto piano conclusivo. Sky Constellation, assai largo, chiudeva con una lunghezza tonda di vantaggio. Al terzo terminava, con non poche difficoltà di impiego, specie nelle scurvate, Dijon, debuttante da Dream Well prelevato in Francia da Josef Aichner. Pesante il distacco del giallo-nero, relegato a oltre tredici lunghezze dal vincitore. 

Sopran Zarina si rifaceva due settimane dopo, andando a centrare con autorità una maiden sui 3.000 metri proposta dal programma meneghino. Affidata ad Alessio Pollioni, la fucsia si esibiva in un incontrastato coast to coast. Nella prova debuttava il francese Lord Dragon, un interessante nipote per via materna del pluricampione tra i riproduttori di saltatori di Francia Poliglote. Il baio, di proprietà Aichner, emergeva in poche falcate sulla diagonale breve per andare ad affiancare la battistrada sul penultimo elemento salvo poi prendere in pieno la siepe e franare a terra. La grigia si rivelava così intangibile con una dozzina di lunghezze su avversari che faranno vedere ben poco nel prosieguo. Solo quinto il debuttante Brienne di Tarth che si mostrerà su altri livelli a Merano.

A un mese dal debutto si rivedeva in condizionata Sky Constellation che si esibiva in un numero capace di far scoppiare gli applausi del pubblico milanese. Raffaele Romano, in sella, controllava le operazioni in assoluta scioltezza, davanti a tutti fin dal via. La quota di 8/5 era tale da non far avere sussulti se non fosse per l'epilogo thrilling. All'attacco della diagonale breve, infatti, Romano rimaneva completamente staffato, ma per nulla domo. Il figlio di Blu Constellation, penalizzato dall'handicap e dal peso (due chili e mezzo in favore degli avversari), gestiva le energie in modo sicuro e teneva a bada il tentativo di aggancio di Dijon per portarsi a casa il Premio dei Novizi, con l'interprete completamente seduto sulla sella. A otto lunghezze, al terzo, un deludente Minuit, un ennesimo prodotto da Drean Well importato dalla Francia da Aichner, calato sulla diagonale breve dopo aver cercato di seguire le mosse del battistrada.  

Il giorno della verità andava in scena a metà maggio e confermava, sui 3.000 metri del Berlingieri (Gr.2), i valori in campo. Sky Constellation, per nulla infastidito dal terreno colloso, si qualificava quale primo vincitore di Gruppo da Blu Constellation, acciuffando sulla penultima siepe la scatenata front-runner Sopran Zarina, dopo prova di estremissima attesa. Raffaele Romano pennellava le giuste traiettorie sulla piegata finale e in pochi metri, scurvando stretto, passava dal penultimo al secondo posto, in scia alla leader. 
Alla piazza d'onore emergeva un ancora acerbo Lord Dragon, quasi caduto nel tratto piano sulla piegata di raccordo tra le due diagonali, inconveniente che lo costringeva a interrompere l'azione e a scurvare larghissimo. Molto interessante il recupero del giallo-nero, con un parziale finale superiore a quello del vincitore che lo precedeva, tuttavia, di quattro lunghezze. Terza si manteneva in quota Sopran Zarina a coronamento di un podio che rispecchiava i giusti valori visti nella prima parte di stagione. Quarto a contatto Poet's Shadow. Non schierato Dijon. "Sky Constellation ha vinto col minimo sforzo dando ampia dimostrazione di forza" commentava Raffaele Romano.

La genealogia Sky Constellation:  Prodotto di casa Stefano Luciani, dato che il padre e la madre sono entrambi intuizioni dell'allevamento dello storico allevatore. Morfologia compatta, mole ridotta con un mantello baio sprovvisto di balzane e macchie bianche sulla testa. Lontanissimo inbreeding 5x4 su due caporirazza quali Northern Dancer Mr Prospector, caratterizzato dall'esaltazione della velocità mitigata da una madre, Louise Wells (da King's Best), non di particolare valore in pista ma comunque vincitrice di due handicap di minima sui 1.800 metri a Roma e Napoli.
Il padre Blu Constellation, un ex Incolinx preparato da Vittorio Caruso, a sua volta generato dal velocista Orpen e da una discreta miler (da Celtic Swing) vincitrice in condizionata (anch'essa allevata da Luciani) generata da un'inedita sorellastra dello stallone Oratorio, si era rivelato il miglior velocista italiano a due anni, nella stagione 2010, qualificandosi quale soggetto estramemente precoce. Quattro vittorie e un secondo posto al debutto nelle prime cinque corse in carriera disputate tutte sui 1.200 metri in pista dritta, con l'acuto, a sorpresa, nel Criterium de Maisons Laffitte (Gr.2) aggiudicato con sei lunghezze di margine sul secondo, tale Wizz Kid, vincitore due anni dopo in Gruppo 1 a Longchamp. Un successo preceduto dalla vittoria nel tradizionale Premio Primi Passi (Gr.3) di Milano. Successivi utili a fruttargli la punta di 119 di rating, vertice mai toccato da un due anni italiano.
Un inizio di carriera da supercampione, purtroppo presto intralciato dagli infortuni. A tre anni era stato costretto a correre appena quattro volte, mantenendosi comunque su livelli apprezzabili. Vincitore al rientro in condizionata e ripetutosi in egual categoria a Milano sui 1.400 metri, aveva tentato di nuovo l'avvenutre a Maisons Laffitte nel Prix de Ris-Orangis (Gr.3) senza piazzarsi. Tornato in Italia, aveva chiuso la stagione col secondo nel Chiusura (Gr.3) battuto dal tedesco Koenig Concorde, un vero e proprio specialista della prova. Ancor più rare le presenze a quattro anni, sebbene caratterizzate, a pari merito con Rosendhal, dal successo nel Carlo e Francesco Aloisi (Gr.3) a Roma, salvo poi non piazzarsi nelle tre uscite a cinque anni per un curriculum fatto di 15 corse, 7 vittorie (1.200-1.400 m.), tra cui un Gruppo 2 e due Gruppo 3, e 3 piazzamenti per 223.500 euro.
Ritirato in razza nel 2014 in Francia presso la Haras du Thenney al tasso di monta di 2.000 euro, era tornato in Italia l'anno seguente in quel di Varese, presso la Razza Ticino, al modesto tasso di monta di 2.500 euro. Sette monte al primo anno di attività (sei delle quali in Francia), seguite da quattordici al secondo anno e di nuovo a tre nella stagione successiva. Valori modesti, ma con qualche parvenza di risultato. A brillare il promettente ma sfortunato AMERICAN COFFEE (nipote di Rail Link, allevato e di proprietà della Incolinx), imbattutto nelle due prove disputate a due anni sui 1.200 metri con successo netto nel Criterium Nazionale (L) di Milano, per un totale di 14 elementi scesi in pista in Italia, al 13 maggio 2019, di cui quattro vincitori (28,5%) in piano e un quinto in ostacoli, per un totale di 80 corse in piano e 7 vittorie (8,75%) oltre 3 in siepi. Tra i vincitori si sono distinti Mondorame (nipote di Duke of Marmalade, allevato dall'Agricola Patrizia), sceso in pista 7 volte, con 2 vittorie (1.500 m.) nelle prime due corse in carriera, pluripiazzato in condizionata, e il primo nato nonché primo vincitore assoluto Silallero (nipote di Montjeu, allevato da Angelo Agrestini), 2 vittorie (1.500-1.900 m.) in handicap, quinto classificato, a 50 contro 1, nello Sbarigia (L). Vincitore di un prova sui 1.200 metri a reclamare Texas Cactus.
SKY CONSTELLATION era, al maggio 2019, l'unico ad aver corso in siepi in Italia.
In Francia sono scesi in pista altri cinque soggetti, tutti dal primo anno di monta, per un totale di 28 corse in piano e 1 vittoria (3,57%) marcata da Marzini, in una maiden da 8.000 euro, sui 1.200 metri di Mont de Marsan. Ha corso in siepi sempre in Francia, senza piazzarsi in due uscite, Petite Roodee.
Uno di questi soggetti francesi ha preso parte, senza piazzarsi, a tre corse in Spagna.

La Provenienza di Sky Constellation: Cavallo prelevato a tre anni dalle scuderie di Luciano Vitabile, molto rapido e brillante nelle partenze. Raffaele Romano lo definirà "molto sfrontato." Impiegato con una certa insistenza a due anni, in pista dieci volte, aveva debuttato il 9 maggio del 2018 a Milano in categoria reclamare sui 1.000 metri in pista dritta. Soggetto precoce, aveva ottenuto subito un terzo e un quarto posto in categoria maiden subendo tuttavia ampio distacco dal futuro vincitore del Premio Primi Passi (Gr.3) You Better Run, che gli rifilava sedici lunghezze. Di nuovo a reclamare, a stretto giro di posta, aveva ottenuto un quarto e un secondo posto sui 1.200 metri. Nella seconda delle due prove aveva subito l'aggressione della vincitrice Principessa Aisha, che poi si confermerà in condizionata, al paletto dell'ultimo furlong dopo aver inscenato una fuga per la vittoria. Tra i battuti figurava il debuttante Watch Tomorrow che si dimostrerà di altra categoria, andando a vincere il Castello Sforzesco (HpP) e piazzandosi due volte in Listed.
Un mese dopo il cavallo riappariva a Varese, 1.000 metri con curva, in categoria maiden. Munito per la prima volta di paraocchi australiani non entrava mai in corsa. Proposto in tre successive maiden  non andava mai fuori dal podio, con un secondo posto a Varese e due terzi a Firenze. Il 29 agosto si arrendeva a Bright Star, che collezionerà tre piazzamenti in Handicap Principali, e un mese dopo a Tempus Iggannadu, che poi inanellerà un secondo posto nel Rook e un terzo nel Premio Pisa (L).
Le buone prove, specie sulla distanza dei 1.500 metri, costavano al cavallo una perizia da 62.5 chilogrammi in handicap da 3.400 euro al primo in quel di Milano. L'eccessivo aggravio costava ancora una volta la vittoria che andava a beneficio della low weight Olaya de l'Alguer che sfruttava i dodici chili e mezzo a favore. Ancora impiegato con schema avanguardistico, Sky Constellationa non riusciva a piegare la rivale che lo respingeva fin sul palo per tutto il corso della retta. Vitabile provava allora il salto di categoria e dichiarava partente il cavallo nel Duomo di Milano, handicap da 5.100 euro. Il peso era ancora importante: 58 chilogrammi. La prova registrava il nuovo successo di Olaya de l'Alguer, che questa volta rifilava ventisette lunghezze a uno Sky Constellation non in giornata e rallentato a metà retta. Era l'ultima corsa in piano del cavallo che si congedava da maiden, con otto piazzamenti in dieci corse, trovandosi a maggior agio sulle siepi.

Il vincitore del BERLINGIERI
SKY CONSTELLATION
a Milano.

I confronti riprendevano a Merano dove Sky Constellation, a differenza dei due principali rivali milanesi Lord Dragon e Sopran Zarina, dimostrava di non aver problemi di adattamento, riportando il Premio Cermes, condizionata sui 3.000 metri. La novità Thebah, vincitrice alcune settimane prima al debutto nel Prime Siepi di Merano davanti al compagno di colori Ostrich, non costituiva suffiecente pericolo. La figlia di Olympic Glory, colori di Lidya Olisova, pur artefice di buone esibizioni in piano sulla lunga distanza, non riusciva ad arginare il favorito della prova (quota di 2 a 1). Uscito di scena sulla prima siepe Lord Dragon, che sbalzava di sella Bartos, Sky Constellation rilevava al comando Tech Jury, un figlio di Jukebox Jury vincitore in siepi a Lysa nad Laben, fin dall'inizio della diagonale discendente che portava alla passaggio davanti alle tribune. Thebah si poneva subito sulle sue tracce, tirandosi dietro i due ospiti dalla cekia World Speed (deludentissimo al debutto sulla pista in una maiden vinta da Awesome to Honor) e Always Running. Si rivelava invece a grave disagio sul tracciato Sopran Zarina, incapace di intervenire già a traguardo molto lontano. Sky Constellation, pur scurvando largo e ondeggiando nel finale, tanto da andare a cercare lo steccato opposto, respingeva bene i tentativi di aggancio di Thebah, seconda a tre lunghezze e mezzo. Più indietro World Speed e Always Running, progressivamente ceduti nella parte terminale del percorso. A quattordici lunghezze dal vincitore, quinta, Sopran Zarina.

Due settimane dopo andava in scena la prima pattern race per tre anni di Maia, il Premio dei Giovani (L). A sorpresa, a causa di un contrattempo, Raffaele Romano era costretto a ritirare dalla prova Sky Constellation. Semaforo verde allora per l'immaturo Lord Dragon, che Jan Kratochvil impegnava in stretta marcatura nella scia della femmina Thebah, lasciando più avanti l'onere di scandire i tempi di gara a Sopran Zarina. Affrontavano di rimessa la prova gli altri due contendenti, ovvero Ostrich e Peppesp, rispettivamente il secondo e il terzo del Premio Prime Siepi vinto da Thebah. A metà della dirittura opposta a quella di arrivo, Lord Dragon scagliava il suo attacco a Sopran Zarina prendendo in contropiede Thebah. Il portacolori di Aichner affrontava in vantaggio la piegata finale, tirandosi dietro Thebah e Ostrich che piombavano sulla stanca Sopran Zarina. Ancora piuttosto grezzo nello scurvare, Lord Dragon apriva la porta  a Thebah che provava a infilarlo all'interno. All'esterno di tutti veniva a fare l'arrivo anche Peppesp, fin lì fanalino di coda e in difesa dei colori Troger. Nel tratto piano Lord Dragon allungava senza possibilità di appello e si isolava dagli avversari, con Peppesp che, a poco a poco, rimontava e batteva di una lunghezza comoda Thebah, lasciando più indietro Ostrich e Sopan Zarina. Prima vittoria in pattern race per un figlio di Dragon Dancer, pur se al suo ottavo anno di monta, secondo di Sir Percy nel Derby di Epsom e quarto nel Derby Irlandese (battuto da Dylan Thomas, Gentlewave e Best Alibi). Genealogia mediocre, eppur fregiata dall'interessante inbreeding 2x3 su Sadler's Wells (padre di Dragon Dancer e del nonno materno Poliglote). La madre, la maiden She's My Lady, risultava essere pluripiazzata a reclamare in Francia in piste di provincia a tre e quattro anni in siepi, senza aver dato niente di rilevante in produzione. Piuttosto mediocre anche la seconda linea femminile facente capo a una vincitrice in piano, quarta classifica in Gruppo 3 sui 2.100 metri di Saint Cloud. Stamina nella linea generazionale, con un padre in razza scelto alla monta di 1.000 euro.

LORD DRAGON salta
davanti a OSTRICH
durante il PREMIO DEI GIOVANI.

Le ostilità avevano nuovo inizio il 28 luglio in una maiden che vedeva marcare il primo successo in carriera di World Speed. L'allievo di Vana sr, per i colori della Statek Blata Cesky, batteva i piazzati del Premio dei Giovani Ostrich e Peppesp, rispettivamente a tre lunghezze scarse e altrettante cinque il terzo. I due battuti duellavano per il comando già dalla curva di Marlengo con Peppesp, favorito al gioco, scatenato avanguardista. Ostrich, in corsia esterna, sfondava sul battistrada sulla piegata finale, ma non si scrollava di dosso World Speed. Il sauro, da Jukebox Jury, allungava bene nel tratto piano e si toglieva la qualifica di maiden.

Circa un mese dopo si assisteva a un interessante incrocio di linee utile a delineare i valori in campo per la definizione del leader generazionale classe 2016. In una condizionata sui 3.000 metri si incontravano i vari Sky Constellation, Lord Dragon, World Speed e Sopran Zarina. Nella prova debuttava in siepi anche Atom Hearth Mother, un qualitativo prodotto da Rock of Gibraltar, vincitore a due anni del Premio Berardelli (Gr.3) e reduce dall'undicesimo posto nel Derby Italiano (Gr.2) disputato in maggio.
Sky Constellation non deludeva i propri fan esibendosi con una prova all'estrema attesa e lasciando alla compagna di colori Brienne di Tarth, altro prodotto dell'allevamento di Stefano Luciani, il compito di dettare i tempi di gara. Brienne di Tarth, vincitrice in categoria maiden o vendere da Gladiatorus, imponeva severo treno di corsa. Si manteneva sulle sue tracce World Speed, quindi Atom Hearth Mother e Sky Constellation in graduale rimonta. Non pagava la scelta di condotta più parsimoniosa, rispetto ai tradizionali cliché, per Sopran Zarina, ancora impacciata sul tracciato meranese. In affanno anche Lord Dragon nelle posizioni di coda e brutto sui salti. Brienne di Tarh vendeva carissima la pelle e scurvava in vantaggio di almeno quattro lunghezze sulla piegata di fondo. Atom Hearth Mother, in anticipo su Sky Constellation, provava  a insidiare World Speed, non interveniva Lord Dragon. All'ingresso in dirittura, Sky Constellation con gran volo esterno acciuffava Brienne di Tarth prima dell'ultima siepe e la volava via, approfittando di un approssimativo salto della stessa e anche di quello di World Speed. Pagava l'ancora scarsa preparazione Atom Hearth Mother, non troppo rodato sulla lunghissima distanza. Sky Constellation faceva valere la propria punta di velocità in piano e si distanziava di cinque dal più immediato inseguitore. Al secondo chiudeva un ottimo World Speed che regolava di due e mezzo Brienne di Tarth, quindi Atom Hearth Mother e un mediocre Lord Dragon davanti, appena di un'incollatura, all'estrema outsider (alla quota di 80 a 1) Regina Baia finita ad apparigliare il più blasonato rivale. Ultima, a severo distacco, Sopran Zarina, ormai un lontano ricordo di Milano.

L'avvicinamento all'unico Gruppo 1 per tre anni veniva consumato l'otto settembre dove si imponeva con un impressionante volo finale la novità Night Moon, un figlio di Moonjaz, stallone capace di fornire un solo vincitore classico, Aztek (vincitore della Gran Corsa Siepi di Merano, edizione 2018), allenato da Pavel Tuma per gli storici colori del Dr. Charvat.
Il sauro, reduce da una vittoria di misura a Pardubice in classe 4, affrontava la prova a luci spente, nascosto nelle retrovie e lasciando avanti i più attesi avversari. Strappava i favori del pronostico il Troger L'Imperdibile, un Harbour Watch forte della netta vittoria nella prova per debuttanti di inizio agosto intitolata a Pasqualino Mazzoni e su buone linee in piano sulla breve distanza (schierato anche in categoria di Gruppo). Chiamati a evidenziare miglioramenti Atom Hearth Mother e, soprattutto, Lord Dragon. Si rivedeva anche Ostrich, un Phoenix Reach di blasonata famiglia riconducibile agli allevamenti Rothschild eppure pagato appena 2.500 ghinee nel febbraio del 2019. A fungere da novità lo stato del terreno, dato per molto pesante.
Atom Hearth Mother giocava le proprie carte lanciandosi al comando, una scelta che si rivelerà infruttuosa. Anche L'Imperdibile veniva subito messo nel vivo della manovra da Romano. Sulla curva dell'ex campo di polo percorsa a mano contraria, Atom Hearth Mother allargava in modo piuttosto evidente, perdendo quattro posizioni. Era allora L'Imperdibile a passare davanti. Si mantenevano invece penultimo e ultimo Lord Dragon e Night Moon. Sulla curva di Marlengo Lord Dragon iniziava a risalire posizioni per corsia esterna, mentre sceglieva le vie interne Ostrich. Davanti L'Imperdibile con in scia Atom Hearth Mother perseveravano nel loro schema di corsa.A metà dirittura opposta a quella di arrivo cedeva Atom Hearth Mother sfilato da Ostrich e da Lord Dragon. Non si vedeva ancora in azione Night Moon, sempre a rimorchio in coda. Ostrich attaccava L'Imperdibile all'ingresso in dirittura e lo infilava all'interno per saltare in vantaggio l'ultima siepe. Lord Dragon però lo attaccava nel tratto piano e soprattutto si materializzava Night Moon che piazzava un impressionante parziale finale incuneandosi in mezzo ai cavalli. Il portacolori di Charvat volava letteralmente, rimontando e infliggendo in pochi metri pesante passivo ai rivali senza neppur esser montato da Faltejsek. Vittoria impressionante di cinque lunghezze su Lord Dragon che passava, ma non staccava da Ostrich. Solo quarto L'Imperdibile, a quasi dieci lunghezze dal vincitore. Sparito alla distanza e disperso per la pista Atom Hearth Mother.
Dunque un'affermazione, pur se resa sul terreno faticoso, che faceva di questo figlio di Moonjaz (mediocre stallone operante in Repubblica Ceka, vincitore in Listed in Svizzera a sette anni, generato da Nashwan) un serio pretendente al Criterium d'Autunno. Allevato dal Dr. Charvat e generato dalla polacca Nostalgia, una figlia di Jape vincitrice di nove prove in Repubblica Ceka, otto delle quali in ostacoli (steeple e cross), tra cui due classi I di Pardubice.

A fine settembre per il Criterium d'Autunno (Gr.1), prova sui 3.300 metri, si delineava interessante campo partenti, impreziosito dall'arrivo dalla Francia di due ulteriori candidati alla vittoria. David Cottin schierava un vincitore di condizionata di Dieppe, terzo classificato in egual categoria ad Auteuil, che rispondeva al nome di Pour Vous et Nous, da Pour Moi (prole Montjeu), 61 rating francese (quattro meno della vincitrice dell'edizione 2018 Athena du Berlais). Riscuoteva meno favori l'altro transalpino, Magari Magic, piuttosto mediocre in patria e presentato da Luigi Maceli. Lord Dragon chiedeva la rivincita, questa volta sul morbido, a Night Moon, a sua volta chiamato a misurarsi con il leader generazionale Sky Constellation, ancora imbattuto nella disciplina in cinque uscite. Completavano il campo altri quattro elementi tra cui World Speed. Non veniva dichiarato partente la punta della scuderia di Paolo Favero, colori Richard Stampfl, Port of Leith, caduto sull'ultima siepe nel Pasqualino Mazzoni quando era in duello con L'Imperdibile e poi vincitore in categoria maiden.
Brienne di Tarth si installava al comando, pur pressata costantemente da Lord Dragon. Sui primi anche Pour Vous et Nous, mentre mantenevano posizioni siderali Night Moon e Sky Constellation, preceduti da World Speed. Grande ventaglione al passaggio davanti alle tribune. Bartos, su Lord Dragon, riusciva a rubare la via interna a Brienne di Tarth, risaliva in terza posizione esterna World Speed, tirandosi dietro anche Sky Constellation, quarto a Marlengo, quindi Pour Vous et Nous e Night Moon, mentre arrancavano già gli altri capeggiati dal semidebuttante Dragonheart. Sette cavalli su una linea sulla siepe di metà rettilineo opposto. Lord Dragon e Brienne di Tarth ancora a duellare, apparigliati, sulla curva finale, presi di mira da Sky Constellation, quindi Night MoonWorld Speed e Pour Vous et Nous. Brienne di Tarth respingeva Lord Dragon e prendeva metri di vantaggio in vista della scurvata finale, ma subiva il gran volo esterno di Sky Constellation che, in poche falcate, presentava la propria candidatura alla vittoria. Brienne di Tarth ancora in vantaggio all'ingresso in dirittura cercava in tutti i modi di resistere agli agguerriti rivali. Lord Dragon tornava di nuovo minaccioso, filtrando tra la battistrada e Sky Constellation, molto largo nella traiettoria di curva. A rimorchio dei tre Night Moon, più indietro World Speed, mentre perdeva lunghezze importanti Pour Vous et Nous. Sky Constellation, molto scomposto sull'ultima siepe, passava davanti a tutti, ma subiva subito l'affondo di Night Moon. I due mostravano superiore speed nel tratto piano e si dileguavano da Lord Dragon costretto a resistere al ritorno di fiamma, per vie interne, di Pour Vous et Nous. Night Moon si rivelava ancora una volta letale col suo scatto finale e rifilava quattro lunghezze all'ottimo Sky Constellation davanti di cinque a Lord Dragon con al quarto Pour Vous et Nous, arroccato in corda, e al quinto un'ancora in quota Brienne di Tarth. Sesto, sulle gambe all'epilogo, World Speed.

NIGHT MOON
leader generazionale tra i tre anni.

A ottobre, sempre a Merano, debuttava in siepi Watch Tomorrow, ennesima prima punta di Christian Troger, che disponeva comodo di Atom Hearth Mother e Poet's Shadow, vincendo di cinque lunghezze abbondanti una debuttanti o maiden. Soggetto molto qualitativo in piano, da Harbour Watch, vincitore a due anni del Castello Sforzesco, Handicap Principale, a Milano, terzo nel Criterium di Pisa (L) e in quello Varesino (L). Raffaele Romano decideva di non rischiare il soggetto nel Tagliabue (Gr.3), in scena circa venti giorni dopo sui 3.300 metri. Troger schierava i più rodati L'Imperdibile e Brienne di Tarth che riscuotevano il ruolo di favoriti netti della prova. L'Imperdibile si presentava forte della vittoria in discendente del 22 settembre nettamente avanti ai soliti Ostrich e Peppesp.
Fungevano da controfavoriti World Speed e l'oggetto sconosciuto Grand Sud, autore di un'unica prova a inizio agosto a circa venti lunghezze di distacco da L'Imperdibile.
Era proprio Grand Sud, in modo forsennato, ad assumere l'iniziativa. Il portacolori Aichner, affidato a Bartos, prendeva largo vantaggio, pur se molto acerbo sui salti e sulle scurvate. Almeno venti le lunghezze di vantaggio al primo passaggio davanti alle tribune. Atom Hearth Mother assumeva il compito di ricucire il gap, francobollato da World Speed con in coda L'Imperdibile. Sulla curva dell'ex campo di polo, percorsa a mano contraria, Atom Hearth Mother completava il lavoro di cucitura con a ridosso World Speed e Brienne di Tarth in un inusuale schema di corsa. In coda, intanto, L'Imperdibile superava il debuttante ed estremo outsider Kid Tango, portandosi nel giro di un paio di salti in scia a World Speed.
Atom Hearth Mother rilevava al comando Grand Sud sulla curva di Marlengo, complice l'allargamento del battistrada. World Speed, L'Imperdibile e anche Kid Tango gli immediati inseguitori, mentre arrancava Brienne di Tarth. Sulla siepe di metà rettilineo opposto, World Speed si portava ai fianchi di Atom Hearth Mother per provare ad aggirarlo per vie esterne sulla piegata finale. Per vie interne Kid Tango L'Imperdibile, quindi Grand Sud e Brienne di Tarth.  World Speed completava il sorpasso su Atom Hearth Mother all'ingresso in dirittura. Il sauro tendeva ad allargare sull'ultimo salto e andava a impattare su Kid Tango, affacciatosi a largo di tutti. L'impasse favoriva il ritorno di Grand Sud che, zitto zitto, rimontava con passo regolare a centropista nel tratto piano. In corda provava a emergere anche L'Imperdibile in rimonta su Atom Hearth Mother, rischiava invece la caduta e veniva rallentata Brienne di Tarth. Grand Sud, sul passo, andava a conquistare la prima vittoria in carriera, battendo di una abbondante World Speed che respingeva tutta strada Kid Tango, quindi L'Imperdibile. I commissari, tuttavia, ritenevano opportuno intervenire per distanziare dal secondo al terzo World Speed. Eloquente il responso cronometrico, di ben tre secondi superiori rispetto al Criterium d'Autunno vinto da Night Moon.


La Genealogia di Grand Sud

Vittoria dunque a sorpresa, con bizzarro e irregolare schema di corsa, per questo primo prodotto di una modesta e mai piazzata AQPS da Lavirco e da altra modesta cavalla (sella francese) generata da Quart de Vin, madre del vincitore del Grand National Gallese (Gr.3) di Chepstow RAZ DE MAREE e del piazzato in Gruppo 3 inglese in chase Latitude.
Il padre, Lord du Sud, è stato un buon stayer da Linamix, vincitore di 10 corse in Francia, da due a cinque anni, tra cui tre Gruppo 2 dai 2.400 ai 3.100 metri ovvero il Vicomtesse Vigier a Longchamp, il Prix Kergorlay a Deauville e il Prix Hocquart a Longchamp. Vincitore altresì di quattro Listed, due volte secondo in Gruppo 2 e una volta in Gruppo 3, quarto nel Royal Oak (Gr.1) a Longchamp. Operativo in razza in Francia dal 2008 alla modesta somma di 1.500 euro poi salite a un massimo di 2.800 euro nel 2016, è stato impiegato unicamente per la riproduzione di saltatori e di AQPS, con risultati, in media, mediocri. Prima di Grand Sud, aveva generato un solo vincitore classico ovvero ACTIVIAL, vincitore in Gruppo 2 in hurdle a Kempton, piazzato in chase categoria Gruppo 2 e Gruppo 3 a Newbury, Ascot e Cheltenham. Tra gli altri prodotti più interessanti Liberte d'Aimer, seconda nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Auteuil (Gr.1) con punta rating 76, Gomeraland, terzo in Gruppo 3 in siepi ad Auteuil con rating di 64,5, My Kalores, due terzi posti in siepi ad Auteuil categoria Listed (60 punta rating), En Plein Sud, terza in Listed in siepi a Compiegne e quarta in medesima disciplina e categoria a Cagnes sur Mer per una punta rating di 60 e Valcroix, secondo e terzo ad Auteuil in siepi categoria Listed (60 punta rating).

Così nelle tredici corse principali



Le Pattern Race


29/9 XI Criterium d'Autunno (Gr.1), Merano. Euro 25.500, m. 3.300, 3 anni. 1° Night Moon (67 J.Faltejsek), J.Charvat, P.Tuma, 2° Sky Constellation, 3° Lord Dragon, 4° Pour Vous et Nous, 5° Brienne di Tarth. (dist: 4 - 5 - 0,5 - 2.25), p.9, t. 4.13.10., morbido.


12/05 Premio Berlingieri (Gr.2), Milano. Euro 17.000, m. 3.000, 3 anni. 1° Sky Constellation (67 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Lord Dragon, 3° Sopran Zarina, 4° Poet's Shadow, 5° Awesome To Honor. (dist: 4 - 1.75 - 3.75 - lont), p.7, t. 3.37.90, colloso.

27/10 Premio Tagliabue (Gr.3), Merano. Euro 12.750, m. 3.300, 3 anni. 1° Grand Sud (66 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Kid Tango, 3° World Speed (dist. 2°), 4° L'Imperdibile. (dist: 1.25 - 1 - 0,5), p.8, t. 4.16.90, morbido.

30/06 Premio dei Giovani (L), Merano. Euro 8.925, m. 3.300, 3 anni. 1° Lord Dragon (66 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Peppesp (dist.1°), 3° Thebah. (dist: 6 - 1), p.5, t. 4.19.30., buono.

Le altre prove di blasone


04/08 Pasqualino Mazzoni (Debuttanti), Merano. Euro 10.625, m. 3.000, 3 anni. 1° L'Imperdibile (67,5 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Blue Kazak. (dist: 5,5), p.9, t. 3.42.50, buono.


02/06 Prime Siepi (Debuttanti), Merano. Euro 10.625, m. 3.000, 3 anni. 1° Thebah (66.5, A.Pollioni), L.Olisova, P.Favero, 2° Ostrich. (dist: 1.25), p.6, t. 3.49.20, morbido.

08/09 Premio Alpha Two (cond), Merano. Euro 8.925, m. 3.300, 3 anni. 1° Night Moon (66 J.Faltejsek), J.Charvat, P.Tuma, 2° Lord Dragon. (dist: 5), p.8, t. 4.28.00, molto pesante.

17/03 Primi Salti (Debuttanti), Milano. Euro 8.500, m. 3.000, 3 anni. 1° Sky Constellation (67 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Sopran Zarina. (dist: 1,25), p.9, t. 3.37.60, buono.

24/08 Premio Bi Elle di Luca Bruschi (cond.), Merano, Euro 8.500, m. 3.000, 3 anni. 1° Sky Constellation (68,5 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° World Speed. (dist: 5), p.7, t. 3.41.60, buono.

16/06 Premio Cermes (cond), Merano. Euro 8.075, m. 3.000, 3 anni. 1° Sky Constellation (68,5 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Thebah. (dist: 3,5), p.9, t. 3.49.30, morbido.

06/10 Memc-Global Wafer (Debuttanti o maiden), Merano. Euro 6.800, m. 3.000, 3 anni. 1° Watch Tomorrow (68 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Atom Hearth Mother. (dist: 5,5), p.10, t. 3.43.30, morbido.


LA TOP FIVE DI IPPICAOSTACOLI
1. NIGHT MOON;
2. SKY CONSTELLATION;
3. LORD DRAGON;
4. POUR VOUS ET NOUS;
5. GRAND SUD.

GRAND SUD
vince il TAGLIABUE (Gr.3) 
(Foto Arigossi)..

QUATTRO ANNI IN SIEPI

La stagione dei quattro anni in siepi entrava subito nel vivo a Pisa, il 27 gennaio, in occasione della Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L) dove rientravano Leonardo da Vinci, vincitore del Tagliabue (Gr.3), e Imperial Red, vincitore del Premio dei Giovani (L), premi andati in scena nell'estate meranese del 2018. I due soggetti giungevano all'appuntamento senza tappe intermedie e si ritrovavano a contendersi la corsa in un vibrante duello che vedeva prevalere il sauro di Lydia Olisova. Lo stato del fondo leggermente pesante e la ridotta distanza dei 3.500 metri risultavano più congeniali al figlio del velocista Zoffany, che prendeva in contropiede il favorito Leonardo da Vinci su cui Raffaele Romano dava troppo per scontata la vittoria finale. Il grigio, portacolori Troger, appariva poco preciso sui salti e scandiva una falsa andatura di testa non idonea a fare selezione. Bene in mano prima dell'ultima insidia, pur se attaccato da un disordinato Imperial Red già montato da Josef Bartos, non riusciva a distendersi nel tratto piano, subendo l'aggressione dell'avversario. All'epilogo si aggiungeva alla lotta anche la sorpresa Moved, ben in assetto a largo di tutti e già visto a dicembre sulla pista (secondo a un'incollatura da Time Fatal in handicap), che giungeva a una corta incollatura dal grigio di Romano, quest'ultimo battuto di una da Imperial Red. Nella prova debuttava in Italia, per il fucsia di Paolo Favero, Let It Go Papa, castrone da Frozen Power già autore di tre corse in hurdle in Irlanda senza far vedere niente di rilievo. Soggetto quest'ultimo, impegnato con parsimonia, quarto a dieci lunghezze dal compagno di colori Moved, in grado, qualche mese dopo, di ridurre il gap e iscrivere il proprio nome nel registro dei vincitori classici.

La genealogia di Imperia Red: Promessa di casa Favero al punto da aver accarezzato il proposito di poter diventare il leader generazionale in siepi classe 2015, si trattava di un castrone di buona genealogia, acquistato foal per 75.000 ghinee e poi prelevato dalla blasonata Cheveley Park Stud per 60.000 ghinee alle breeze up. Primo prodotto della miler tedesca Scoville, una figlia di Sholokhov e di una vincitrice in territorio tedesco (sorella piena della pluripiazzata in listed Stravini), vincitrice a tre anni in Listed ad Hannover, sorellastra della vincitrice in Listed a Monaco Skagen. Linea femminile interessante in cui spiccava la quarta madre, Strategie, vincitrice in ostacoli e sorellastra della vincitrice in listed e pluripiazzata in Gruppo 2 e Gruppo 3 in Germania Surikhana.
Patrimonio genetico dunque orientato alla velocità. Il padre Zoffany, un figlio di Dansili acquistato yearling da Magnier per 220.000 ghinee, è stato un precocissimo vincitore di 5 corse, a due anni, dai 1.200 ai 1.400 metri, tra cui il Keeneland Phoenix Stakes (Gr.1) a Curragh, il Korean Racing Authority Tyros Stakes (Gr.3) a Leopardstown e il Golden Fleece Stakes (L) a Leopardstown, secondo nel Prix Jean Prat (Gr.1) a Chantilly, nel St. James's Palace Stakes (Gr.1) ad Ascot dove è stato battuto di tre quarti di lunghezza dal fenomeno Frankel, nel Ballycorus Stakes (Gr.3) a Leopardstown e terzo nel Vincent O'Brien National Stakes (Gr.1) a Curragh. 
E' stato ritirato in razza presso il Coolmore Stud a quattro anni, nel 2012, vedendo crescere in modo esponenziale il proprio tasso di monta per effetto di un eccezionale primo anno di monta. Partito da 7.500 euro finiva per toccare la punta di 45.000 euro nel 2016 e calare a partire dall'anno successivo a 25.000 euro. A inizio estate 2019, ha generato quattordici vincitori di gruppo, uno dei quali di Gruppo 1 ovvero VENTURA STORM, vincitore dal primo anno di monta nel Gran Premio del Jockey Club (Gr.1) di Milano, nel McCafe Moonee Valley Gold Cup (Gr.2) a Moonee Valley (Australia), nell'Haras de la Pomme Prix de Reux (Gr.3) a Deauville, nel 1stsecuritysolutions Feilden Stakes (L) di Newmarket, L. e nell'EBF Stallions Glasgow Stakes (L) di Hamilton Park, L., secondo nel Ladbrokes St Leger Stakes (Gr.1) a Doncaster, e nel Seppelt Turnbull Stakes (Gr.1) a Flemington (Australia), terzo nel TAB Australian Cup (Gr.1). Sei i vincitori di Gruppo 2, quattro dei quali in Inghilterra, uno in Germania e uno in Sud Africa. ILLUMINATE il più blasonato, anch'esso dal primo anno di monta, vincitore nel Qipco Duchess of Cambridge Stakes (Gr.2) di Newmarket e nell'Albany Stakes (Gr.3) di Ascot, secondo nel Connollys Red Mills Cheveley Park Stakes (Gr.1) di Newmarket. Buon curriculum anche per FOUNDATION, altro elemento del primo anno di monta, vincitore nel Juddmonte Royal Lodge Stakes (Gr.2) di Newmarket e nel Betfred Ascendant Stakes (L) di Haydock, secondo nle Novae Bloodstock Insurance Craven Stakes (Gr.3) di Newmarket e terzo nel Racing Post Trophy (Gr.1) di Doncaster, nel Betfred Dante Stakes (Gr.2) di York, nel Winter Hill Stakes (Gr.3) di Windsor e nel Betfair Stand Cup (L) di Chester. Una vittoria in pattern race per FLEETING, dal quarto anno di monta, nel William Hill May Stakes (Gr.2) di Doncaster, e WATERLOO BRIDGE, dal primo anno di monta, trionfatore nel Norfolk Stakes (Gr.2) di Ascot. Successi in Gruppo 2 oltre manica per KNIFE EDGE, sempre dal primo anno di monta, vincitore nel Mehl-Mulhens Rennen - 2000 Guineas Tedesche (Gr.2) a Colonia, secondo nel Betfred Greenham Stakes (Gr.3) a Chelmsford City, e per l'allevato in Australia ZODIAC RULER, vincitore in Sud Africa nel Durban Golden Horseshoe (Gr.2) a Greyville, secondo nel Investec Cape Derby (Gr.1) a Kenilworth, nel Premier's Champion Stakes (Gr.1) a Greyville, e terzo nel Daisy KZN Guineas (Gr.2) a Greyville.
Sette gli ulteriori vincitori in Gruppo 3, quattro dei quali in Irlanda e tre in Inghilterra, tra questi i duplici vincitori in Gruppo 3 MAIN EDITION, vincitore nell'Albany Stakes (Gr.3) ad Ascot e nel germantb.com Sweet Solera Staker (Gr.3) a Newmarket, e WHO'S STEPH, vincitrice nelle Ballyrich 1.000 Guineas Trial Stakesi (Gr.3) a Leopardstown e nel Derrystown Stud 1.000 Guineas Trial (Gr.3) a Leopardstown, seconda in Gruppo 2 e Gruppo 3 in Irlanda. WILAMINA ha riportato l'Investec Princess Elizabeth Stakes (Gr.3) di Epson Downs e una Listed di Notthingham, piazzandosi poi in tre Gruppo 2 e in un Gruppo 3. Larga serie di piazzamenti in pattern per WASHINGTON DC, stallone vincitore nell'At the Races Phoenix Sprint Stakes (Gr.3) di Curragh e in quattro Listed irlandesi, secondo nelle Keeneland Phoenix Stakes (Gr.1) di Curragh, nel Prix de l'Abbaye de Longchamp (Gr.1) a Chantilly, in tre Gruppo 2 e in due Gruppo 3. Successi in Gruppo 3 anche per CARZOFFCORAL BEACH e DOLCE STREGA
Si segnalano infine tredici ulteriori vincitori in Listed per un totale di ventisette vincitori classici, quattro dei quali in Francia, tre in Italia e Inghilterra, due in Svezia e uno in Irlanda, tra questi degni di nota Afandem, secondo in Gruppo 2 a Maisons Laffitte, terzo nel Secretariat Stakes (Gr.1) ad Arlington (Stati Uniti) e in un Gruppo 3 di Maisons Laffitte, Light Up Our World, secondo in due Gruppo 3 e terzo in altrettanti Gruppo 3 in Inghilterra, l'australiana Prize Catch, terza in Gruppo 2 ad Ascot, e Pure Zen, terza in Gruppo 3 a Saint Cloud.
A procedere con sei ulteriori piazzati in prove di gruppo oltre undici ulteriori in listed, in due casi in Gruppo 1 con Architecture, seconda nelle Oaks Irlandesi (Gr.1) a Curragh e nell'Investec Oaks Stakes (Gr.1) di Epson, terza nelle Oaks Tedesche (Gr.1), e Graignes, terzo nel Criterium International (Gr.1) di Chantilly e nel Criterium di Maisons Laffitte (Gr.2).
In Italia si sono ammirati in pista nelle prove in piano 34 figli di Zoffany, per un totale di 35 elementi (uno dei quali ammirato solo in siepi) di cui 12 allevati in Italia. Le prove in piano interessate sono state 384, per un totale di 43 vittorie (11,2% indice percentuale delle vittorie) centrate da 19 vincitori (54,2%). Il sopra indicato VENTURA STORM, ospite straniero, è stato l'unico ad aver vinto una prova di Gruppo, aggiudicandosi il Gran Premio del Jockey Club (Gr.1). Tre sono stati i vincitori in Listed Race, tra questi il regolarissimo miler Opinion Maker, 4 vittorie (1.200-1.600 m.) per un totale di 52.462 euro, vincitore del Criterium di Pisa (L) e del Castello Sforzesco (HpP), Crisaff's Queen, 1 vittoria (1.100 m.) per 38.573 euro di vincite, vincitrice del Perrone (L) a Roma, seconda classificata nel Repubbliche Marinare (L), terza nel Criterium Femminile (L) a Roma e quarta nel Primi Passi (Gr.3) a Milano, e Verde e Rosa, 1 vittoria (1.600 m.) per 19.856 euro, vincitrice nel Seregno (L). Molto qualitativo poi Pensiero d'Amore, 2 vittorie (1.500-1.600 m.) per 50.473 euro, vincitore in condizionata di blasone, secondo nel Rumon (L), nel Vittorio Riva(L) e nello Sbarigia (L), terzo nel Parioli (Gr.3) e quarto nel Criterium di Pisa (L). Tra gli altri vincitori si segnalano Fico senza Spine, 6 vittorie (1.500-2.400 m.) per 56.625, vincitore in handicap, secondo classificato nell'Enzo e Tullio Mei (HpP) a Roma, terzo nel Mergellina (HpP) a Napoli; Don't Stop My Run, 5 vittorie (1.200 m.), tra cui una condizionata a Roma per 48.824 euro.
Tre i cavalli ammirati in siepi, tutti preparati d Paolo Favero e tutti vincitori. Oltre al qui presente Imperial Red, duplice vincitore in Listed, si segnalano Mukallaf, terzo nel Criterium d'Autunno (Gr.1), e Sopran Zarina, terza nel Berlingieri (Gr.2).
In Inghilterra è da segnalare Big Time Dancer, dal primo anno di monta, quale unico vincitore in pattern race, 13 corse, 3 vittorie tra cui l'Unibet Lanzarote Handicap Hurdle (L) di Kempton. Piazzati in categoria elitaria Lord Justice, anche lui dal primo anno di monta, 8 corse e 2 vittorie in Irlanda, secondo classificato nel Bet.365 Summit Juvenile Hurdle (Gr.2) di Doncaster; Zig Zag, 27 corse e 2 vittorie in Irlanda e Inghilterra, terzo nel Bet.365 Summit Juvenile Hurdle (Gr.2) di Doncaster e quarto nel Knight Frank Juvenile Hurdle (Gr.2) a Leopardstown; e Star of Lanka, 6 corse e 2 vittorie in Inghilterra, quarto nell'Albert Bartlett Prestige Novices' Hurdle (Gr.2) ad Haydock e nell'Unibet Lanzarote Handicap Hurdle (L) di Kempton.
In Francia si è distintinta, dal primo anno di monta, Asperata, vincitrice di 3 corse in 10 uscite tra siepi e steeple, tra cui una condizionata da 23.000 euro a Enghien, terza nel Prix Roger de Minvielle (L) in steeple a Enghien.

La Carriera di Imperial Red: Deludente in piano. Schierato quattro volte in Inghilterra, le prime tre a due anni, dai 1.400 ai 1.600 metri, senza cogliere piazzamenti nonostante declassato dalle classe 4 alle classe 6. Paolo Favero lo prelevava alle aste di Newmarket per 7.000 ghinee e lo trasformava in pochi mesi in vincitore classico in ostacoli. Imbattuto nelle prime tre uscite in siepi, offriva l'illusione di poter divenire il miglior tre anni della stagione.Vinceva di otto al debutto, in quel di Merano, e si confermava con margini mai inferiori alle tre lunghezze riportando il  Premio dei Giovani (L). Perdeva progressivamente smalto nel periodo autunnale, piegato dalla crescita esponenziale di Leonardo da Vinci che lo costringeva al secondo posto nel Tagliabue (Gr.3). Nel successivo Criterium d'Autunno (Gr.1) finiva addirittura quarto battuto da Athena du Berlais, King Heart Leonardo da Vinci da cui subiva un pesante distacco di venti lunghezze. Il naufragio si completava nel Premio del Prato di Milano dove chiudeva sesto, battuto da elementi di caratura inferiore. Il ritorno in pista nel 2019 lo vedeva ritornare ai livelli delle prime prove, cogliendo la sua seconda listed in siepi.

IMPERIAL RED, colori Olisova,
alla quota di 5 a 1,
piomba a centropista su LEONARDO DA VINCI,
terzo, all'esterno, MOVED
nella CORSAI SIEPI DEI 4 ANNI DI PISA
(Foto Pietro Coscia).

L'occasione per la rivincita non tardava a farsi attendere. Venti giorni dopo, il 17 febbraio, i tre della Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa venivano tutti riproposti nel Criterium d'Inverno (Gr.2), sui 3.500 metri, in un lotto molto fascinoso e qualitativo, dove erano presenti tutti i migliori della generazione 2015 eccettuato King Heart. Scendeva infatti dalla Francia, causa assenza di programma e per la prima volta a Pisa di monsieur Guillaume Macaire, Athena du Berlais, leader generazionale in Italia classe 2015 grazie all'affermazione nel settembre del 2018 nel Criterium d'Autunno (Gr.1). La femmina, dal caporazza in ostacoli di Francia Martaline, si presentava all'appello non troppo rifinita. Presentata in steeple a Compiegne, a novembre, si era aggiudicata in bello stile una condizionata da 25.000 euro per poi chiudere seconda nel Prix Roger de Minvielle (L) perso di appena un'incollatura.
Completavano inoltre il campo Mensch, compagno di colori di Leonardo da Vinci e soprattutto netto trionfatore a novembre 2018 del Berlingieri (Gr.2) di Milano, e Time Fatal, vincitore sulla pista in buona categoria a dicembre. Grande qualità in pista, ma gioco tutto orientato sull'ospite francese di Gilles Barbarin, affidata ad Anthony Renard. Appena 1.65 a 1 la quota, con controfavorito Leonardo da Vinci, atteso in progresso, a 3.69 a 1 in coppia con Mensch, quindi Imperial Red a 4.
La corsa vedeva Time Fatal in consueto schema avanguardistico. Il Ramonti, bella struttura e discreta mole, veniva però rilevato, sulla prima curva, da Leonardo da Vinci che in poche falcate acquisiva apprezzabile margine, almeno cinque lunghezze. In terza Athena du Berlais non appariva brillante sui salti, sbagliandone più di uno. In quarta Imperial Red, a precedere Moved e in coda Mensch. Sulla piegata di fondo, Athena du Berlais, tutta in mano di Renard, si poneva in scia al battistrada, sfilando Time Fatal e lasciando di rincorsa Imperial Red, lontani gli altri due. In vista dell'ultima siepe, poco convinto, Renard lasciava andare Leonardo da Vinci senza sostenere la cavalla, quando ormai sembrava pronto a sferrare l'attacco. Di dentro, all'inseguimento, si lanciava anche Imperial Red che franava in ricezione dopo l'ultima siepe intralciando un già battuta Athena du Berlais. Via libera per Leonardo da Vinci che si isolava in un inatteso assolo coast to coast, con Raffaele Romano a salutare la platea, forte di un margine di quattrodici lunghezze sull'allieva di Macaire. Completava il podio, a cinque lunghezze dalla francese, un mai in corsa Moved, in rimonta sul calante Time Fatal. Ultimo, anonimo, Mensch.
Leonardo da Vinci cercava dunque di rimettere in discussione il ruolo di leader generazionale anche se Raffaele Romano covava il proposito di destinare il grigio scuro agli ostacoli alti, promuovendo Mensch a sua prima scelta in siepi. Una scelta che non dava i massimi frutti (comunque buoni) e, probabilmente, precludeva al figlio di Style Vendome di aggiungere qualche altro premio in bacheca.

La genealogia di Leonardo da Vinci: Classico inbreeding 4x5 su Northern Dancer, generato da una madre inbreeding 3x4 sul velocista americano Raise A Native. Ed è proprio la velocità a spuntare fuori dalla genetica di Leonardo da Vinci. Il padre, Style Vendome, è stato un cavallo dalla struttura piccola, figlio del velocista puro Anabaa, capace di destreggiarsi fino al miglio, ma a particolare agio sulle breve distanza. La madre, Sopran Woomari, pur non essendo stata una campionessa, si è comportata bene in Italia, misurandosi in condizionate, Handicap Principali e prove superiori artigliando un terzo posto in Listed. Di maggior rilievo la seconda linea materna, ovvero la prole di Marina Duff, cavalla vincitrice in Gruppo 3 in Italia. Leonardo da Vinci vanta un'ottima zia quale Sopran Mariduff, vincitrice in Gruppo 2 negli Stati Uniti e in due Listed italiane, e una serie di cugini di prioritario livello quali Time Chant e Voice of Love, entrambi vincitori in Gruppo 3 in Italia.
Dunque una genealogia indicata per un soggetto specialista della breve e media distanza, ma non certo con una prospettiva, su carta, da saltatore. Nato in Francia, anche se per metà di allevamento italiano (Azienda Agricola S. Uberto), veniva prelevato yearling alle aste Arqana per 14.000 euro e importato in Italia da Nicolò Simondi per Christian Troger e affidato, per la prima parte di carriera, a Lucia Lupinacci. 

La carriera di Leonardo da Vinci: Pessimo in piano nelle tre prove disputate, da due a tre anni, mai piazzato e spesso e volentieri ultimo, migliorava, strada facendo, in siepi cogliendo la sua priva vittoria alla sesta uscita in ostacoli. Un graduale crescendo proseguito con gli acuti nel Gruppo 2 di Pisa, preceduto dalla vittoria in Gr.3 nel Tagliabue di Merano e il terzo posto nel Criterium d'Autunno (Gr.1) alle spalle di Athena du Berlais (poi battuta a Pisa) e King Heart

Raffaele Romano si volta a cercare gli avversari
in sella a LEONARDO DA VINCI, che si tiene
alle spalle ATHENA DU BERLAIS
e lo scosso IMPERIAL RED
all'epilogo del CRITERIUM D'AUTUNNO (Gr.2).
(Foto Pietro Coscia).

A marzo, in quel di Milano, nel fascinoso Corona Ferrea, prova per cavalli debuttanti di quattro anni e oltre sui 3.000 metri in siepi, si esibiva un altro futuro candidato ad acquisire il titolo di leader generazionale: Laldann. Ex Aga Khan, dal vecchio miler Medicean (duplice vincitore di Gruppo 1 e Gruppo 2 in Inghilterra), pescato da Josef Aichner in Francia dopo tre prove, a tre anni, in piano caratterizzate da due piazzamenti in maiden. Il baio, addormentato per tre quarti della prova, aveva facile gioco di un campo partenti che non si dimostrerà di particolare calibro, emergendo sulla diagonale breve per allungare in piena spinta all'epilogo e isolarsi dal resto della compagnia.
Il quattro anni, curiosamente favorito al betting, mostrava il suo valore un mese dopo, il 17 aprile, battendo alla sua seconda uscita, sui 3.600 metri, i vincitori classici Imperial Red e Mensch in un'edizione molto scarna del Premio Pirelli, condizionata ben remunerata e portale d'accesso verso la Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano. Appena quattro al via, dopo due ritiri, tra i quali Time Fatal, che non apparirà più nel corso della stagione.
Schema di gara stravolto per il giallo-nero scuola Aichner, piuttosto sudato. Joe Bartos lo poneva subito davanti al drappello e di buona lena. Si incarivava dell'inseguimento, a una dozzina di lunghezze di divario, il controfavorito Mensch, su cui saliva in sella Raffaele Romano, a precedere Imperial Red e l'estremo outsider Edef Xam, rientrato molto male a Treviso. Mensch ricuciva il divario all'attacco della diagonale breve e tentava l'attacco sul terzultimo elemento. Laldann però ripartiva e respingeva il grigio, preparandosi a contenere anche Imperial Red proteso in terza corsia. Il portacolori Aichner non superava in modo brillante l'ultima siepe, ma non fletteva all'epilogo mantenendo minimo margine sui due rivali, con Imperial Red che incrociava le traiettorie e dall'esterno si buttava all'interno finendo forte ma non a sufficienza per andare a prendere il front runner. I tre finivano comunque raccolti in una lunghezza e mezzo. Fermato, più indietro, Edef Xam.

Causa intoppi vari e uno stato di fondo colloso, la Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2), main event per la categoria dell'ippodromo meneghino, subiva una girandola di forfait e presentava un deludente campo partenti. L'ultimo ad alzare bandiera bianca risultava essere Imperial Red, ritirato sul campo con già mezza vittoria in tasca. Degli attesi rimaneva il solo Mensch. Per ovviare alle tante assenza, venivano dirottati nella prova soggetti preparati per altri programmi. Paolo Favero schierava il grigio Pazzesco, grande protagonista sulla pista sul percorso steeple, accompagnandolo con l'underdog Let It Go Papa, comunque artefice di due vittorie consecutive tra Pisa e Treviso.
Aichner schierava il nuovo acquisto Aixois, prelevato due mesi prima a reclamare in Francia per 18.600 euro, senza averlo preparato per la prova. Dentro anche l'ostico e rustico Ventotene, colori Troger, chiamato a vertiginoso salto di categoria dopo una duplice vittoria a vendere sulla pista milanese. Campo partenti scarno e di caratura inidonea a una prova di gruppo.
Dei cinque partenti, ammutinava sul penultimo salto, per infortunio, Aixois, che era finito favorito al gioco per le garanzie offerte dalla presentazione griffata Vana jr. Non riusciva invece a entrare in corsa Ventotene, costantemente ultimo e fuori categoria tanto da essere già staccato all'inizio della diagonale breve. Restavano a giocarsela i due Favero e Mensch, con quest'ultimo artefice di un infruttuoso cambio di strategia. Raffaele Romano fiondava infatti il suo allievo in testa fin dal primo metro di gara. Il grigio sbagliava un paio di salti sul volgere a termine della diagonale lunga e veniva infilato da Pazzesco e da Let It Go Papa, con a contatto ancora Aixois. Errori che gli costeranno, in tutta probabilità, la vittoria. Il portacolori Aichner prendeva l'iniziativa all'attacco della diagonale breve. Bene in mano a Bartos, l'ex francese si accingeva a saltare la penultima siepe davanti a tutti, quando subiva un brusco rallentamento fino a essere fermato. Era allora Let It Go Papa, 17 a uno sulle lavagnette, a incunearsi all'interno con Pazzesco e Mensch a ventaglio. Arrivo a tre in lotta. Let It Go Papa si distendeva in corda e andava a vincere in modo alquanto inatteso. Pazzesco conteneva ogni tentativo di avvicinamento di Mensch. Quarto, a quindici lunghezze, chiudeva il percorso Ventotene.  

La genealogia di Let It Go Papa: Inbreeding 4x4 su Nijinsky che non brilla tuttavia per qualità. Primo prodotto dell'inedita Lopezana (da Generous), cavalla generata da una maiden da Spectrum. Piuttosto anonima anche la terza linea materna, notizie di rilievo solo dalla quarta e soprattutto dal quinta linea che portano agli allevamenti americani.  
Il padre di Let It Go Papa è il non trascendentale Frozen Power, riproduttore per lo più di velocisti, colori Godolphin, generato da Oasis Dream, vincitore, dai 1.400 ai 1.600 metri, delle 2.000 Ghinee Tedesche (Gr.2) e di una Listed di Deauville, altresì vincitore a Meydan e ad Epsom, secondo in Gruppo 3 a Meydan. In razza dal 2012, dapprima in Irlanda e dal 2016 in Italia, al tasso variabile dai 4.500 ai 3.500 euro, non ha generato vincitori di Gruppo in piano, pur dimostrandosi riproduttore di soggetti utili. I suoi miglior prodotti si sono ammirati in Italia con due soli vincitori classici in piano ovvero Frozen Juke, il migliore dell'intera produzione (8 vittorie in 13 uscite per 103.000 euro di vincite, secondo nel Botticelli, L, e quarto nel Derby Italiano Gr.2) e Triticum Volgare, rispettivamente vincitori del Premio Rumon (L) e del Premio d'Estate (L), e tre piazzati in Listed, due in Inghilterra ovvero Madrinho e Ice Age, e uno in Italia col quarto nel Crespi (L) a Milano ottenuto da Change The Life.
Tra gli altri soggetti meritevoli di menzione Peppe's Island, vincitore in condizionata e nel Premio Cloridano (HpP) a Roma, Don Aurelio, vincitore in condizionata e nel Premio Capannelle Trotto (HpP) e pluripiazzato in categoria HpP, Smigavaz, piazzato in HpP e Pretzel Logic, plurivincitore in condizionata a Siracusa. Record di vittorie, 10, per Peppe's Island e Pretzel Logic.
In Italia, nelle prove in piano, a novembre 2019, sono scesi in pista 47 figli di Frozen Power, 28 di questi sono risultati vincitori ovvero il 59%, per un totale di 786 corse con 129 vittorie e un tasso vittorie del 16%.
Poco più di una ventina i cavalli esibitesi in ostacoli, uno solo in Italia. Di questi appena cinque vincitori, dei quali LET IT GO PAPA è l'unico classico. 3 vittorie in Inghilterra per Red Hot Chilly (quinto in Gr.2 a Cheltenham in hurdle), 2 vittorie in categoria minima in Inghilterra in hurdle per Thahab Ifraj e Sky of Stars, una vittoria in hurdle in Irlanda per Champagne Pat.

La carriera di Let It Go Papa: Incapace di piazzarsi nelle quattro prove disputate a due anni, categoria maiden, in Irlanda dai 1.000 ai 1.600 metri. A tre anni viene provato anche sulla lunga distanza, prende parte a nove prove in piano, in un caso anche in classe 6 ad Ayr, ottenendo quale miglior risultato un quarto posto a Gowran Park sui 1.900 metri con l'ultimo peso della scala in un premio da 6.100 euro al primo. Disputa anche tre corse in Irlanda in siepi, piazzandosi in una circostanza, terzo, a Gowran Park in un premio da 9.000 euro. Chiude la carriera Irlandese con un totale di 16 corse, 2 piazzamenti e 2.226 euro di vincite. Favero lo acquista senza pretese e ne fa un vincitore classico.

LET IT GO PAPA,
modesto investimento Favero,
capace di vincere alla quota di 17 a 1
la Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2).
(Foto Matteo Mancini).

L'approdo a Merano veniva salutato il due giugno dalle nuove proposte del Premio Cogne, prova per debuttanti di quattro anni e oltre sui 3.000 metri. Debuttava nella specialità la campionessa di Polonia, pur se di allevamento irlandese, Santa Klara. Femmina da So You Think (soggetto dal più alto timeform generato da High Chaparral) e da una sorellastra dello stallone in Sud Africa Traffic Guard, pescata da Josef Aichner nelle prove di classe 1 polacche e, a suo tempo, acquistata a yearling a Newmarket per 6.200 euro. Vincitrice a tre anni sui 2.400 metri nelle Oaks Polacche (Ln), seconda nel Wielka Warszawska Nagroda Prezydenta (Gr.1) e in due ulteriori Listed locali. Interpretata da Josef Bartos, si aggiudicava la prova per dispersione. Messa subito sui primi, attaccava il battistrada sulla piegata finale e, tutta in mana, ne disponeva con tranquillità nel tratto piano conclusivo.

Il dieci giugno si registrava il ritorno in Italia dell'eccellente King Heart. Il figlio di Nathaniel (erede del top sire Galileo), origini tedesche, allievo di Radek Holcak, per i colori Montenegro, si toglieva di dosso la ruggine in grande stile. Secondo a mezza lunghezza di Athena du Berlais nel settembre del 2018 nel Criterium d'Autunno (Gr.1), infliggeva pesante sconfitta a Leonardo da Vinci nel Premio Scena, condizionata di lusso sui 3.300 metri percorso in siepi, perdendo la qualifica di maiden in ostacoli. Marek Stromsky lasciava sfogare in avanti Alanui, fresco vincitore a gran quota (22 a 1) contro gli anziani in una maiden sull'otto volante meranese, posizionandosi in seconda posizione, in uno schema di gara piuttosto sollecito. Rifiutava uno dei primi elementi il controfavorito della corsa Korfu, portacolori di Jiri Charvat reduce da due vittorie estere, che scodellava sul verde Jan Faltejsek. Treno di gara presto selettivo. A un distacco di cinque lunghezze dai due scatenati front runner, si posizionavano Leonardo da Vinci francobollato da Let It Go Papa, a precedere il grigio Quick Beauty, a sorpresa favorito della corsa e comprato appena un mese prima da Aichner per un somma prossima ai 24.000 euro in una reclamare di Auteuil, preceduta da altri due successi in medesima categoria. Il gruppo di dieci concorrenti, a traguardo molto lontano, si sgranava per effetto del ritmo imposto alla corsa. Sulla seconda siepe della diagonale si riceveva male e cadeva Let It Go Papa, a sette sulle lavagnette nonostante la laurea in Gruppo 2 conseguita a San Siro. Sulla curva dell'ex campo di polo scivolava Alanui che crollava a terra, per fortuna senza conseguenze. Si apriva allora l'autostrada per King Heart che menava via le danze. Provavano a seguirne le mosse Leonardo da Vinci, Edef Xam, quindi l'estremo outsider Sorbet e Quick Beauty. Già fuori dalla corsa gli altri. A Marlengo perdeva contatto Sorbet, mentre Raffaele Romano scagliava un primo attacco a King Heart. Il grigio da Style Vendome, reduce dalle non esaltanti prove in steeple, tendeva a passare sfruttando la via interna. Più guardingo Quick Beauty, già montato a traguardo lontano Edef Xam, presto fuori dalla partita. King Heart ripartiva in bello stile all'apice della curva finale e si isolava dagli avversari, in particolar modo da Quick Beauty incapace di tenere il passo anche di Leonardo da Vinci. Allettante la quota al totalizzatore per il vincitore, 6,5 a 1, che presentava la propria candidatura di più forte classe 2015 operante sugli ostacoli in Italia. Mai sostenuto da Stromsky, prima dell'ultima siepe, infliggeva, montato nel tratto piano, dodici lunghezze al quotato Leonardo da Vinci e diciotto a Quick Beauty, finiti nell'ordine alle sue spalle, piazzando importante parziale finale. "La potenza di King Heart, oggi, è stata predominante. Già buon tre anni. A quattro anni, sembra ancor più maturo" il commento, a congedo, dello speaker del campo.

Diciannove giorni dopo andava in scena il grande appuntamento primaverile per la categoria: il Criterium di Primavera (Gr.2) sui 3.500 metri. King Heart riscuoteva i favori del pronostico in modo chiaro e netto. Appena 1,7 a 1 circa la quota. Luigi Maceli scendeva dalla Francia con un candidato dal curriculum e dalla genealogia non proprio entusiasmante: Edidindo, Il baio, da Planteur, si presentava ancora maiden all'appuntamento con in sella Jan Faltejsek. Cavallo francese, ma di allevamento italiano, costruiva la propria adesione in forza di un secondo posto conseguito ad Auteuil in una condizionata da 21.600 euro. Prestazione poi non ripetuta nei due successivi ingaggi, tra cui l'elitario Prix Questarabad (Gr.3) di Auteuil.
Raffaele Romano e Christian Troger preferivano a Leonardo da Vinci l'altro grigio di scuderia: Mensch. Il Silver Frost, ritirato nel Premio Scena, giungeva all'appuntamento senza rifiniture.
Confermati in pista Quick Beauty e Alanui, con l'Aichner ancora piuttosto appoggiato al gioco. In campo anche Let It Go Papa, accompagnato dall'interessante Chaparral Prince, al debutto in Italia ma già vincitore in ostacoli in Inghilterra e Irlanda, con un interessante secondo posto in classe 2 a Kempton sul finire del 2018. Soggetto in forma, vincitore a maggio a Fakenham. I due Favero, alla quota di 6 contro 1, riscuotevano un ruolo parificato a quelli di Edidindo e Mensch. Quota stellare, superiore al 100 a 1, per Shent, portacolori slovacco (Lokotrans) non brillante in Cekia ma di buona linea genealogica francese (incrocio di linee tra No Risk at All e Xaar).
Marek Stromsky scandiva subito i tempi di gara. King Heart tirava via di lena, tenuto di mira da Edidindo e Quick Beauty, appaiati. Brillante anche Shent, moderato rispetto ai soliti cliché Alanui, mentre optavano per schema di gara attendistico Mensch e i due fucsia di Paolo Favero, con Let It Go Papa incerto su più di un salto. All'ultimo passaggio davanti alle tribune, Quick Beauty scodellava a terra Jan Kratochvil, mentre perdeva contatto dal plotoncino Chaparral Prince.
A metà della dirittura opposta a quella di arrivo King Heart veniva seguito dal solo Edidindo e dalla sorpresona Shent. Palesavano grosse difficoltà Mensch e Let It Go Papa, con ancora più indietro Alanui. 
Sulla piegata di fondo si isolavano King Heart ed Edidindo. Shent, montato, finiva a poco a poco risuscchiato da Mensch, lasciando, per effetto di una caduta, campo allo stesso sulla siepe che immetteva in dirittura di arrivo. La volata finale tra King Heart ed Edidindo si risolveva in favore dell'allievo di Maceli, con un arrivo serrato che divideva i due contendenti di una lunghezza scarsa. "Impostato un po' sulla selezione da King Heart" commentava Manigrasso "che ha trovato però Edidindo" un avversario assai ostico. A venti lunghezze completava il podio Mensch con Let It Go Papa, all'ultima stagionale, disperso al quarto posto con undici lunghezze di margine su Alanui.
Edidindo, a settembre, si confermerà in Listed ad Auteuil, con un quinto posto a contatto dei migliori, conquistando un rating francese di 64 punti. King Heart, purtroppo, non si rivedrà più in pista.

La vittoria di Edidindo rendeva sempre più incerta la delineazione dei valori in campo, con tre distinti vincitori nelle main category generazionali.

La genealogia di Edidindo: Carta tutt'altro che esaltante quella di questo portacolori dell'italiano, operante in Francia, Nunzio Fersula. Allevato in Francia dall'italiana scuderia Micolo di Nicola Galli, è un figlio della maiden Diva Divina, cavalla di origine americana (generata da Touch Gold) che ha corso in Italia, a due e tre anni, agli ordini di Grizzetti, senza mai riuscire a vincere pur se presentata in handicap di minima ad Albenga e a reclamare a Varese. Non brillante in riproduzione, ha generato un solo vincitore su tre scesi in pista.
Il padre Planteur è un classe 2007 da Danehill Dancer, costruito su una linea femminile che propone un inbreeding sullo stallone Roberto che ha dato buoni risultati in ostacoli. Ex allievo Botti, figlio di una sorellastra dello stallone Policy Maker, è un vincitore, da due a sei anni, di sette prove (1.600-2.100 m.) tra cui un Gruppo 1 a Longchamp ovvero il Prix Ganay, due Gruppo 2 sulla medesima pista (Prix Noailles e Prix d'Harcourt), un Gruppo 3 e una Listed in Inghilterra, secondo in quattro Gruppo 1 ovvero Derby Francese (Gr.1), due volte nel Grand Prix de Paris (Gr.1) e nel Prix d'Ispahan (Gr.1), due volte terzo in Gruppo 1 nella Dubai World Cup a Meydan, una volta quarto in Gruppo 1 ad Ascot  e due volte quinto in Gruppo 1 a Hong Kong. Non si è piazzato in Gruppo 1 negli Stati Uniti. Vince in carriera 2.736.826 euro, con una punta massima di rating inglese di 124 punti. In razza non ha dato grandi risultati, vedendo crollare progressivamente il proprio tasso di monta dai 6.000 euro iniziali agli attuali 2.500 euro. Non ha generato vincitori di prove di gruppo, ma solo due vincitori in categoria listed ovvero PLEGASTELL, vincitore a due anni a Craon nel Criterium de l'Ouest (L) poi quinto in Gruppo 1 a Longchamp, e DOMAGNANO, vincitore a tre anni nel Mario Sbarigia (L) di Milano, secondo nel Premio Merano (L) di Milano e quarto nel Parioli (Gr.3) a Roma e nel Premio Estate (L).
Piazzati in prove elitarie Manguzi, terzo nel Derby degli Emirati Arabi (Gr.2) a Meydan e in Listed sulla medesima pista, Over Reacted, terzo in Gruppo 3 a Chantilly, Agnes, seconda in Listed a Tolosa e quarta in Gruppo 3 a Saint Cloud, Marinka, seconda nel Vittorio Crespi (L) e terza nel Mantovani (L) a Milano, Golconda, seconda in Listed a Maisons-Laffitte e poi finita negli Stati Uniti, Fly d'Aspe, terza in Listed a Tolosa, e Morita Menantie, quarta nel Chiusura (L) a Milano, plurivincitrice in Ungheria e seconda in un Gr.2 locale di Budapest. Vincitore in Heritage Handicap (classe 2) a Newmarket Trueshan, soggetto col più alto rating inglese (112). Da segnalare anche Molecolar, 3 vittorie in Italia tra cui il Premio Mario Benetti (HpP) a Varese, e Raddad, 3 vittorie in Italia. Vincitore in Spagna e terzo nel Derby Spagnolo Pantheur.
Apprezzato nell'Europa dell'est, vanta vincitori in Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceka. Sei vincitori in Polonia. Vincitrice di cinque Listed Locali a Varsavia, oltre che quarta nel Derby Polacco (Gr.1 locale) XAWERY. Vincitrice in una Listed Locale a Varsavia anche PLANTEA. Vincitore in Polonia e terzo nel Wielka Warszawska (Gr.1 locale) Plontier. Vincitrice di una Listed locale a Bratislava WILD LOVE.
Poco più di una dozzina i prodotti ammirati in ostacoli. EDIDINDO è stato l'unico vincitore in pattern race, 1 sola vittoria a garantirgli la punta rating francese più alta della famiglia con 64 punti. Interessante poi Henry Brulard, 4 vittorie in categoria non eccelsa (due a reclamare e due in provincia), secondo e terzo in siepi ad Auteuil in Listed con punta rating di 58,5. Vincitore a Dieppe Zizaneur, secondo in condizionata ad Auteuil con una punta rating francese di 62, con esportazione in Inghilterra non piazzato in pattern race a Cheltenham, a Compiegne e ad Auteuil. Mai vincitore, eppur quarto in Listed in siepi ad Auteuil Jewel de Cerisy con una punta rating di 60 punti.
Vincitrici di due prove, una in steeple (a reclamare) a Compiegne e una in siepi a Cagnes-sur-Mer, La Mandragola (rating 55,5), mentre a reclamare, una a Fontainebleau e una a Clairefontaine, Plate Bande (rating 56).

La carriera di Edidindo: Schierato 17 volte in piano, da due a quattro anni, dapprima agli ordini di Bietolini poi a quelli di Guarnieri, quindi ancora Bietolini, ha difeso i colori dell'allevatore dimostrando qualità mediocri in piano. Quattro soli piazzamenti in categoria di minima, con un terzo posto in una reclamare di Compiegne sui 2.400 metri a fungere da fiore all'occhiello con un introito da 2.850 euro. Vince in piano 10.400 euro. A quattro anni viene acquistato da Nunzio Fersula che lo gira in allenamento a Luigi Maceli. Debutta ad Auteuil il 21 aprile del 2019, subito in modo promettente, nonostante la quota di 89 contro 1, con un secondo posto in una condizionata da 21.600 euro al primo, che gli frutta più di quanto ottenuto in 17 corse in piano. Piovono nelle casse del neo proprietario 10.800 euro. Riproposto in prove di cartello della pista francese non si conferma. Trova a Merano la sua consacrazione in Gruppo 2.

EDIDINDO
all'esterno pizzica KING HEART
nel CRITERIUM DI PRIMAVERA (Gr.2)
(Foto Arigossi).

La via verso l'ultima classica riservata ai siepisti di quattro anni passava per tre prove preparatorie. Il ventisette di luglio si vanificavano i sogni di ascesa di Santa Klara. La portacolori Aichner, impegnata nel Premio Imprezer, corsa per novizi dal modesto campo partenti (da cui la quota di 1.26 a 1), dopo esser passata al comando delle operazioni al passaggio davanti alle tribune, franava al suolo sull'ultima siepe a vittoria minacciata dal solo Toi Meme. Già incerta su svariati siepi, con salti disordinati e piuttosto radenti che lasciavano presagire una caduta, si rendeva protagonista di un capitombolo assai spettacolare, che faceva temere per il peggio. Piegatasi sugli anteriori, restava riversa al suolo per circa un minuto. Nessuna grave conseguenza, ma pausa forzata per oltre cinque mesi. La prova, sui 3.300 metri, vedeva trionfare con margine abissale sugli avversari (niente di eccezionale) Toi Meme. L'allievo di Romano perdeva così la qualifica di maiden in ostacoli all'ottava corsa in carriera, cominciando a guardare verso la prima categoria.

Il quindici d'agosto, dopo aver fallito i grandi appuntamenti, tornava alla vittoria Mensch che riportava in bello stile una condizionata dall'affollato campo partenti. Il grigio si poneva in coda al gruppo, assistendo alle uscite di scena, in rapida successione, di Ronaldo King, scartato alla prima siepe, Linovsky e Ivo franati a terra sulla prima siepe del passaggio davanti alle tribune. Non bello sui salti, a poco a poco, Mensch emergeva per andare ad assumere la direzione della corsa sulla curva dell'ex campo di polo, percorsa a mano contraria. La sola Slivka, globe trotter ceka, con un passato di qualità in piano (quarta nelle Oaks Slovacche), preparata dal polacco Bodlak e reduce da un poker di vittorie in siepi tra la Repubblica Ceka e la Svezia, riusciva a tenere il passo del figlio di Silver Frost. Deludevano le attese Quick Beauty, Shent e soprattutto Chaparral Prince, mai in corsa e presto discosto in coda al gruppo. Slivka scagliava duro attacco al battistrada all'ingresso in dirittura, operando per via esterna. La femmina, interpretata da Niklas Loven, dava la sensazione di poter disporre dell'avversario che, però, ripartiva e nel tratto piano respingeva l'avversaria tutta strada. Male Quick Beauty, quindici lunghezze abbondanti dietro, battuta anche dal modesto Banjo's Voice. Penultimo, lontanissimo, Chaparral Prince.

Favorito netto al gioco, Mensch non riusciva a confermarsi l'otto settembre, nel Premio Bar Ricevitoria Pit Stop, in un campo partenti meno qualitativo che vedeva trionfare, alla quota di 31 contro 1, Linovsky. Il polacco, allievo Jana Novakova per i colori di Kamil Vocetka, agevolato dallo stato del terreno, molto pesante, risolveva da estremo outisder una condizionata da 8.925 euro al primo, battendo i compagni di colori Toi Meme e Mensch. Addormentato in pancia al gruppo, emerveva ad ampie falcate all'attacco della curva di Marlengo, andando a rilevare il battistrada Ronaldo King. Provavano a seguirne le mosse l'Aichner Starman, reduce da buone prestazioni in ascendente e a vendere, e Mensch, ancora in odore di salti da brivido. Cedeva alla distanza Chaparral Prince, fresco di una vittoria in ascendente, mentre ancora più indietro seguiva Alanui.
Linovsky, tutto in mano, procedeva con grande sicurezza sulla piegata finale con un margine di una decina di lunghezze su Mensch e Toi Meme che emergeva per vie esterne sul calo di Starman. Linovsky, pur stanco, allargava verso l'esterno nel tratto piano, ma conteneva senza patemi d'animo Toi Meme. Sul passo, piuttosto monocorde, Mensch completava il podio davanti a Starman e, lontano, Chaparral Prince.

Ventuno giorni dopo, i primi tre del Bar Ricevitoria Pit Stop si incontravano di nuovo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), forse non troppo riuscita rispetto al Gruppo 2 di Pisa e al primo Gruppo 2 di Merano. Paolo Favero, a corto di soluzioni, insisteva sul deludente Chaparral Prince, bancato a 63 contro 1 al totalizzatore. Ruolo di favorito per il francese, di allevamento tedesco, My Way, un Jukebox Jury rientrato con una vittoria venti giorni prima a Dax dopo una pausa di un anno, con Bertrand Lestrade in sella e il training di Guillaume Macaire. Forte di una punta di 62 di rating, il baio veniva preferito, piuttosto oltremodo, a Laldann. Il portacolori di Aichner, dal blasonato allevamento Aga Khan, giungeva senza alcuna tappa intermediaria all'appuntamento. Assente dalle piste da cinque mesi, dopo un dittico di vittorie a Milano, non deludeva i suoi scommettitori pur essendo alla prima in assoluto a Maia. Josef Bartos collocava al comando il figlio di Medicean. Ne seguiva, ad ampio divario, la via Chaparral Prince, che Favero schierava per la prima volta con paraocchi. Quindi My Way, Mensch, Linovksy, Toi Meme e in coda l'importato dalla Francia da Elisa Bertè Mister Jo, presto fuori dai giochi.
Laldann scandiva importanti parziali, determinando una lunga fila indiana. Con coraggio Chaparral Prince si poneva a rimorchio. Mensch e Linovsky, brillanti, cercavano di stare nella partita, mentre, a gran sorpresa, risultava già battuto a metà della dirittura opposta a quella di arrivo My Way, forse ancora un po' a corto di preparazione. Laldann, in lunga progressione, si tirava dietro il solo estremissimo outsider Chaparral Prince, mai visto così vitale in Italia. Provava a serrare sotto Mensch su cui tornava, dalle estreme posizioni, il compagno di colori Toi Meme. Più indietro uno stanco Linovksy finiva preda di un non troppo spremuto My Way. Laldann, in corda, si distendeva nel tratto piano senza però staccare. Chaparral Prince, notevole, gli finiva a due lunghezze e mezzo senza mai impensierirlo. Completava il podio, a otto lunghezze e mezzo dal vincitore, Mensch, ancora una volta deludente nei grandi appuntamenti, davanti a My Way che rimontava, nel tratto piano, Toi Meme. Fortemente ridimensionato dallo stato morbido del terreno Linovsky, sesto a gran distacco e già in affanno all'attacco della piegata finale. "In testa a fare selezione, dal primo metro Laldann non ha permesso a nessuno di venire al suo cospetto. Josef Bartos, però, spinge ancora in dirittura" il commento di Manigrasso.

La genealogia di Laldann: Inbreeding 4x4 su Northern Dancer, costituisce una linea piuttosto valida della scuola Aga Khan appartenente, per linea femminile, alla famiglia Linamix. La seconda madre è infatti una sorellastra dei vincitori in Gruppo 1 LINAMIX e LUNA WELLS nonché del vincitore in Gruppo 2 LONG MICK. La prima madre, tale Loredana (da Azamour) ha corso appena 4 volte a tre anni, risultando vincitrice in buona categoria sui 2.100 metri di Longchamp e seconda classificata nel Prix de Thiberville (L) di Longchamp. Non ha impressionato in razza. E' comunque sorellastra di tre vincitori classici (la vincitrice in Gruppo 3 in Francia LUNA KYA; il duplice vincitore in Listed in Franca LIVANDAR, vincitore anche in Grecia; la duplice vincitrice in Listed in Francia KING LUNA) e tre piazzati in pattern race.
Il padre Medicean, è un figlio di Machiavellian, ex allievo di Micheal Stout e portacolori della Cheveley Park Stud, ha corso 12 volte da tre a quattro anni, riportando 7 vittorie (1.600-2.000 m.) tra cui due Gruppo 1 (l'Eclipse Stakes a Sandown e il Juddmonte Lockinge Stakes a Newbury) e due Gruppo 2. Miler puro, vanta tre ulteriori terzi posti in Gruppo 1 in Inghilterra. Vince in carriera 862.000 euro circa con una punta rating inglese di 126 punti.
Ha operato per sedici anni in Inghilterra, con un vertice di 30.000 sterline a monta (nel 2007 e nel 2008) e un minimo di 6.000 sterline nell'ultimo anno di monta (nel 2017). Ha generato 45 vincitori classici, di cui otto in Gruppo 1: la duplice vincitrice in Gruppo 1, a Newmarket (Chariot Stakes) e in Canada (E.P. Taylor Stakes), SIYOUMA, specialista dai 1.600 ai 2.100 metri; il miler CAPPONI, 122 punta di rating inglese (il più alto della famiglia), vincitore in Gruppo 1 a Meydan e secondo nella Dubai World Cup (Gr.1) a Meydan (secondo più ricco con 1.544.000 sterline); lo stallone velocista DUTCH ART, vincitore in Gruppo 1 a Newmarket (Middle Park Stakes) e a Deauville (Prix Morny), secondo classificato nella July Cup (Gr.1) di Newmarket alle spalle di Sakhee's Secret e nel Maurice Gheest (Gr.1) di Deauville; il fondista AL SHEMALI, vincitore in Gruppo 1 a Meydan, terzo nella Singapore Airlines International Cup (Gr.1) detentore della più alta somma vinta da un figlio di Medicean (2.204.000 sterline); lo stalloncino NEATICO, vincitore di sei pattern race in Germania, tra cui, sui 2.000 metri, un Gruppo 1 di Monaco di Baviera; la duplice vincitrice in Gruppo 1 ad Ascot (Coronation Stakes) e Newmarket NANNINA, miler dotata di buona punta di velocità; il vincitore in Gruppo 1 nel Secretariat Stakes ad Arlington Park, Stati Uniti, BAYRIR; il vincitore in Gruppo 1  e due volte in Gruppo 3 a Hong Kong MR MEDICI (terzo più ricco della famiglia con 1.387.000 sterline di vincite).
Tra gli altri innumerevoli vincitori classici si segnalano il triplice vincitore in Gruppo 2 in Canada DIMENSION; il duplice vincitore in Gruppo 2 negli Stati Uniti, sulla pista di Del Mar, MEDICI CODE; la femmina BANKABLE, vincitrice dai 1.200 ai 1.600 metri in Gruppo 2 e Gruppo 3 a Meydan; la vincitrice sui 2.400 metri in Gruppo 2 ad Ascot e in Gruppo 3 in Irlanda, seconda in Gruppo 1, SAPPHIRE; la vincitrice, dai 1.800 ai 2.000 metri in Irlanda in Gruppo 2 e Gruppo 3, MANIEREE; la vincitrice, in Gruppo 3 a Newmarket, di casa Rotschild MINCE; il duplice vincitore in Gruppo 3 nonché secondo in Gruppo 2 e pluripiazzato in Gruppo 3 in Germania NORDICO e numerosi vincitori in categoria Listed Race.
E' stato inoltre nonno materno di otto vincitori di Gruppo, due dei quali in Gruppo 1 ovvero ADMIRE MARS (duplice vincitore in Gruppo 1 in Giappone e vincitore della Hong Kong Mile, Gr.1, di Hong Kong) e SHAKEEL (vincitore in Gruppo 1 in Francia).

Molto interessante e assai regolare la produzione in Italia, dove tuttavia Medicean non è stato esaltato da nessun vincitore classico. Nelle prove in piano sono scesi in pista, al 10 gennaio 2020, 48 figli, di cui 33 vincitori per l'elevatissima percentuale del 69%. 1.100 le corse interessate con un totale complessivo di 148 vittorie per una percentuale successi del 13,4%. Cinque i piazzati classici. Tra questi i tedeschi Berghain, terzo nell'unica apparizione italiana nel St. Leger (Gr.3) a Milano, e il sopracitato NORDICO, quarto nel Premio del Piazzale (Gr.3) di Milano e non piazzato nell'altra uscita italiana, oltre ai più regolarmente schierati Famusa, plurivincitrice in condizionata per un totale di 6 vittorie (1.500-2.200 m.), seconda classificata nel Premio Andred (L) a Pisa e nel Premio Mezzanotte (L) a Milano, terza nel Premio Baggio (L) e nel Buontalenta (L) a Roma a farne la migliore rappresentante italiana (colori e allevamento Rencati) oltre che la seconda più ricca con 91.733 euro di vincite; quindi Eva Kant, vincitrice in condizionata per un totale di 6 vittorie (1.000-1.200 m.) e 90.734 euro, terza nel Divino Amore (L) a Roma e nel Criterium di Vitesse (L) a Longchamp, oltre che quarta nel Premio Perrone (L) a Roma;  e infine il più ricco e più schierato in Italia (68 uscite) Burggraf di Klaudia Freitag, 10 vittorie (2.000-3.000 m.), secondo nel Monterosa (HpP) a Milano e nel Galileo Galilei (HpP) a Pisa, terzo nella Coppa d'Oro di Milano (L) e quarto nel Regione Toscana (L) a Pisa e nel Roma Vecchia (HpP) per 110.600 euro.
Da segnalare inoltre gli ottimi Biedermann, Dormelliano che ha riportato 7 vittorie (1.500-1.600 m.) con il successo nel Città di Merano (HpP) a fungere da fiore all'occhiello per un totale di 53.482 euro di vincite; Magic Love, 4 vittorie (1.700-2.000 m.) in handicap di qualità, secondo nel Soragna (HpP) a Napoli e nel Premio Allevamento (HpP) a Roma e due volte quarto nel Perretti (HpP) a Roma e ancora una volta quarto nel Soragna (HpP) per 77.775 euro; di qualità anche Grand Star, Briantea con 7 vittorie all'attivo (1.200-1.600 m.) con successo in un handicap da 8.500 euro al primo e un totale di introiti di poco superiore agli 80.000 euro.

Buoni i risultati in ostacoli, quasi tutti confinati in Inghilterra e Irlanda con nove vincitori classici. Su tutti brilla l'irlandese MELON, 3 vittorie in hurdle e Chase, col successo nel WKD Hurdle (Gr.2) a Down Royal, due volte secondo nella Champion Hurdle (Gr.1) di Cheltenham, secondo nel Herald Champion Novices Hurdle (Gr.1) a Punchestown e nel Bet Supreme Novices Hurdle (Gr.1) a Cheltenham, terzo nell'International Hurdle (Gr.2) di Cheltenham, quarto nell'Irish Champion Hurdle (Gr.1) a Leopardstown e nel Ryan Air Hurdle (Gr.1) a Leopardstown per un totale di 310.000 sterline di vincite.
Triplice vincitore di gruppo SEMPRE MEDICI, 4 vittorie in hurdle nel Red Mills Trial Hurdle (Gr.2) a Gowran Park, nel Rathbarry & Glenview Studs Novices Hurdle (Gr.2) a Fairyhouse e nel Limestone Lad Hurdle (Gr.3) a Naas, secondo nell'International Hurdle (Gr.2) a Cheltenham e in due Gruppo 3 a Tipperary per 125.000 sterline di vincite. Tre vittorie in neretto anche per BEAU MICHEAL, 10 vittorie tra hurdle e chase, vincitore nel Winning Fair Juvenile Hurdle (Gr.2) a Fairyhouse e di due Gruppo 3 irlandesi, pluripiazzato in Gruppo 2 e Gruppo 3. Duplice vincitore in Gruppo 2, su un totale di 5 vittorie tra hurdle e chase, TRENCHANT, trionfatore nel National Spirit Hurdle (Gr.2) a Fontwell e nel Dovecote Novices Hurdle (Gr.2) a Kempton Park per 84.000 sterline.
Vincitore in Gruppo 2 a Kempton Park REDICEAN. Quattro vittorie in Listed in siepi in Francia per CATMOVES (68 rating francese) per 414.000 euro di vincite (la più ricca in ostacoli della famiglia). Vincitore di una Listed a Market Rasen anche GRAN MAESTRO.
A questi sette si aggiungono i due vincitori classici laureatesi in Italia ovvero LALDANN, vincitore nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), e il delicato TAHINI, 7 vittorie in ostacoli (5 in Italia e 2 in Repubblica Ceka) con l'acuto nello Steeple Chase di Treviso (L), vincitore in I categoria in Repubblica Ceka, secondo nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), terzo nella Gran Corsa Siepi di Grosseto (L) e quarto nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), vince in Italia 51.765 euro. Secondo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2) Mustamir, nell'unica apparizione italica, 7 vittorie in undici corse in Repubblica Ceka (primo nello Zlaty Pohar-Cena Predsedy Poslanecke, LN, da 9.700 euro al primo) e in Polonia (condizionata di Wroclaw da 14.000 euro al primo), sia in siepi che in steeple, in categoria elitaria (ha battuto, tra gli altri, Aztek, Tahini, Kifaaya) per 45.000 euro complessivi.
In Italia sono stati otto i figli di Medicean a misurarsi in ostacoli, cinque di questi in modo vittorioso. Oltre ai due citati hanno conseguito vittorie Baia Dream (nell'unica prova disputata) e in prove di minima il tedesco Stromberg (nell'unica uscita italiana, vincitore in ostacoli anche in Germania e Francia) e l'ex Favero Kandhamal. Piazzamenti (anche in Francia e Germania) per Icarium. In totale 38 corse per 11 vittorie, con una percentuale successi del 29%.

Così nelle undici corse principali

Le Pattern Race

17/2 XXVII Criterium d'Inverno (Gr.2), Pisa. Euro 19.337, m. 3.500 siepi, 4 anni. 1° Leonardo da Vinci (66 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Athena du Berlais, 3° Moved, 4° Time Fatal, 5° Mensch. (dist: 14 - 5 - 3 - 10), p.6, t. 4.05.00, morbido.

12/05 Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2), Milano. Euro 19.337, m. 3.600, 4 anni. 1° Let It Go Papa (67 J.Kratochvil), P.Favero, 2° Pazzesco, 3° Mensch, 4° Ventotene. (dist: 2,25 - 1,5 - 15), p.5, t. 4.27.80, colloso.

29/06 Criterium di Primavera (Gr.2), Merano. Euro 19.337, m. 3.500, 4 anni. 1° Edidindo (66 J.Faltejsek), N.Fersula, L.Maceli, 2° King Heart, 3° Mensch, 4° Let It Go Papa, 5° Alanui.. (dist: 0,75 - 20 - lont - 11), p.8, t. 4.23.70, buono.

29/09 Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), Merano. Euro 19.337, m. 3.500, 4 anni. 1° Laldann (66,5 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Chaparral Prince, 3° Mensch, 4° My Way, 5° Toi Meme. (dist: 2,5 - 6 - 2,75 - 6), p.6, t. n.d, morbido.

27/01 Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L), Pisa. Euro 8.925, m. 3.500, 4 anni. 1° Imperial Red (66 J.Bartos), L.Olisova, P.Favero, 2° Leonardo da Vinci, 3° Moved. (dist: 1 - c.inc), p.6, t. 4.17.00, l.pesante.

Le condizionate di blasone

02/06 Premio Cogne (Debut), Merano. Euro 10.625, m. 3.000, 4+ anni. 1° Santa Klara (66,5 J.Bartos), J.Aichner, J. Vana jr, 2° Dundee Lodge. (dist: 5,5), p.8, t. 3.47.30, morbido.

08/09 Premio Bar Ricevitoria Pit Stop (Cond), Merano. Euro 8.925, m. 3.500, 4 anni. 1° Linovksy (66 M.Kubik), K.Vocetka, J.Novakova, 2° Toi Meme. (dist: 5,5), p.8, t. 4.45.00., m.pesante.

17/03 Premio Corona Ferrea (Debut), Milano. Euro 8.500, m. 3.000, 4+ anni. 1° Laldann (66 J.Kratochvil), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Kapjahr. (dist: 7), p.9, t. 3.44.40., buono.

15/08 Saverio Lembo (Cond), Merano. Euro 8.500, m. 3.300, 4 anni. 1° Mensch (67,5 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Slivka. (dist: 0,5), p.11, t. 4.07.20., buono.

10/06 Premio Scena (Cond), Merano. Euro 8.075, m. 3.300, 4 anni. 1° King Heart (66 M.Stromsky), Montenero, R.Holcak, 2° Leonardo da Vinci. (dist: 12), p.10, t. 4.12.20, morbido.

17/04 Premio Pirelli (Cond), Milano. Euro 7.650, m. 3.600, 4 anni. 1° Laldann (66 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Imperial Red. (dist: 1), p.4, t. 4.18.10, morbido.

LA TOP FIVE DI IPPICAOSTACOLI
Stagione molto equilibrata e combattuta con cinque distinti vincitori nei cinque main event. Un solo soggetto, Mensch, ha preso parte ai quattro Gruppo 2, riportando tre terzi posti. In funzione dei risultati nelle prove preparatorie e dei distacchi inflitti agli avversari indichiamo in Edidindo il miglior quattro anni della stagione, davanti a King Heart della Montenero, rispettivamente primo e secondo nel Criterium di Primavera. Quest'ultimo, infatti, è stato battuto di misura dall'allievo di Maceli, ma ha inflitto pesanti distacchi a Leonardo da Vinci (dodici lunghezze), Mensch e Let It Go Papa.
Dietro ai due indichiamo l'imbattuto Laldann, vincitore della Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano, oltre che dei prestigiosi Corona Ferrea e Pirelli. Non convincono molto i distacchi inflitti agli avversari. Vittoria di misura su Imperial Red e Mensch a Milano, confermata poi a Merano sul grigio di Christian Troger. Al quarto indichiamo Leonardo da Vinci grazie allo splendido successo nel Criterium d'Inverno, pur se battuto da Imperial Red nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa. Quest'ultimo, forte del successo nel la Listed toscana e della sconfitta di misura patita da Laldann nel Premio Pirelli, è il nostro quinto classificato, preferendolo così, in base alle prestazioni in siepi fornite in Italia nel 2019, ai vari Let It Go Papa, Mensch, Athena du Berlais, Santa Klara e Slivka tutti in nomination ai fini di questa classifica, a integrazione di un'ideale top ten.

1° EDIDINDO;
2° KING HEART;
3° LALDANN;
4° LEONARDO DA VINCI;
5° IMPERIAL RED.

Il potente KING HEART
candidato a scettro del miglior 4 anni in siepi
nella stagione 2020 pur se sceso
col contgocce in pista.
(Foto Monika Vodickova).

QUATTRO ANNI E NOVICES IN STEEPLE

La stagione in steeple per i quattro anni aveva inizio, come ogni anno, a Pisa, il 27 gennaio. Qui si assisteva al dominio incontrastato di Andoins di Josef Aichner. Il figlio di Kapgarde, deludente a tre anni in siepi dopo esser stato acquistato a reclamare ad Auteuil per 26.500 euro, riportava, a stretto giro di posta, due vittorie consecutive, facendo propri il Premio Prova d'Assaggio e il Premio Pardubice, condizionate di discreto valore economico (7.650 euro al primo) sui 3.500 metri. In entrambi i casi provava a insidiarlo il sauro Storm Again, senza mai riuscire ad avvicinarlo più del dovuto. Vittoria per dispersione nella Prova d'Assaggio, con Storm Again debellato assai prima dell'ultima siepe. La rivincita, una ventina di giorni dopo, vedeva l'allievo di Favero accorciare il gap. Il sauro, agevolato anche da un sovraccarico di tre chili a danno dell'avversario, seguiva le mosse del favorito (1,26 a 1) sulla piegata finale, con i due che si isolavano dalla compagnia. Storm Again resisteva all'accelerazione del più blasonato rivale e cercava di operare l'aggancio sull'ultima finale. Il tratto piano, però, arrideva ad Andoins che dilatava a otto e mezzo le lunghezze il margine della sua affermazione. Vana jr decideva pertanto di guardare verso ad Auteuil per l'immediato futuro del suo allievo.

Intanto, a Milano, il 23 marzo, Raffaele Romano, confidando nelle qualità di Mensch, decideva di lanciare Leonardo da Vinci nella nuova disciplina, pur essendo risultato vincitore in Gruppo 2 sulle siepi di Pisa poco più di un mese prima. L'adesione del grigio allo steeple veniva vista con gran favore degli scommettitori, per nulla preoccupati dall'importante peso affibbiato al cavallo. Leonardo da Vinci veniva eletto favorito netto (1,3 a 1) del Premio Spegasso, condizionata sui 3.600 da 7.650 euro al primo, concedendo dai quattro ai due chili e mezzo agli altri partenti. Il figlio di Style Vendome impattava contro l'altro grigio dello schieramento. Non riusciva infatti a piegare il portacolori di Lydia Olisova Pazzesco, reduce da una vittoria in ascendente in siepi a Pisa. Raffaele Romano confidava troppo sulla superiorità e sullo stato di forma del suo allievo e lo lasciava, disinteressato, in coda per buona parte della prova. Al momento di entrare in scena, al volgere al termine della diagonale breve, Leonardo da Vinci seguiva le mosse di Starman, reduce da vittoria in siepi in ascendente a Treviso, e Pazzesco. Pur essendo il primo ad aver inscenato tentativi di schermaglia, non teneva invece il ritmo Storm Again, a poco agio sulla pista. Pazzesco sfilava Starman sull'ultima organizzando la difesa dal finale, in corda, di Leonardo da Vinci. Alessio Pollioni però non doveva penare troppo per tenere a bada il favorito e, nel tratto piano, vedeva addirittura il proprio cavallo allungare dall'avversario. Vittoria di tre abbondante su Leonardo da Vinci, tutt'altro che brillante tanto da subire un tentativo di ritorno di Starman, soggetto di caratura ampiamente inferiore. A oltre venti lunghezze, quinto, ultimava Storm Again.

Il primo confronto generazionale andava in scena un mese dopo, sempre a Milano, nel Premio Staffe d'Oro (Gr.3). In pista tutti i big di questa prima parte di stagione. Leonardo da Vinci, pur continuando a dare tre chili all'avversario, chiedeva la rivincita a Pazzesco. Non veniva tuttavia eletto favorito, poiché Vana jr, dopo aver colto un quarto posto in condizionata ad Auteuil, riproponeva Andoins. Completavano il campo, con quota alta al betting, Let It Go Papa, che poi vincerà due settimane dopo la Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano e che arrivava all'appuntamento con una duplice vittoria in siepi conseguita tra Pisa e Treviso, e l'estrema outsider Zubiena, finita a distacco nelle due prove di Pisa e nello Spegasso.
Contro ogni pronostico, si confermava proprio Pazzesco. Alessio Pollioni collocava il figlio di Mastercraftsman, accompagnato da Let It Go Papa, nella scia di Andoins che prendeva la testa delle operazioni sin dal via. L'Aichner tirava via di buona lena, determinando una fila indiana chiusa da Leonardo da Vinci, di nuovo riproposto con schema di gara fin troppo attendistico. Pazzesco e Let It Go Papa andavano all'attacco di Andoins all'ingresso sulla diagonale breve, l'uno schierato su un distinto fianco del battistrada. In poche falcate ne avevano ragione e lanciavano una lunga volata. Tra il terzultimo e il penultimo ostacolo, emergeva all'inseguimento Leonardo da Vinci, che doveva però recuperare lunghezze importanti. Il grigio acciuffava Let It Go Papa sull'ultima siepe, provando ad andare a prendere Pazzesco che, tuttavia, alla stessa maniera del Premio Spegasso offriva migliore parziale nel tratto piano e allungava ulteriormente. Vittoria di cinque lunghezze e mezzo con Pollioni a esultare ben prima del passaggio sul palo. Leonardo da Vinci chiudeva secondo con appena due lunghezze su Let It Go Papa. Male Andoins, quarto a grave ritardo e già battuto a traguardo lontano dopo baldanzosa prova di testa.

La genealogia di Pazzesco: Notevole linea di sangue per il top horse 2019 di casa Olisova, anche se poco adatta alla disciplina ostacolistica. Costruito su una serie insistita di inbreeding ricercati dall'irlandese Paget Bloodstock e tutti giostrati su notevoli champion sire. Figurano infatti un 4x3 su Lyphard, un 5x3 su Mr Prospector e un 5x4 su Northern Dancer, con una forte impronta dello stallone Raise A Native sulla linea femminile (3x4) 
Prelevato yearling a Newmakert per 45.000 ghinee da un proprietario di Alduino Botti. Evidenzia fin da subito una spiccata genealogia, con un mix di velocità e stamina che pare ben calibrato. La somma spesa è importante, dovuta alla seconda linea femminile. Pazzesco, fratellastro del cinque volte vincitore (2.000-2.200 m.) in classe 5 e 6 nonché piazzato in Gruppo 2 nel Dante Stakes a York Indian Chief (soggetto acquistato yearling per 360.000 ghinee, vincitore di appena 54.000 sterline), è stato generato da una figlia di Seeking The Gold vincitrice a tre anni di una corsa sui 1.500 metri della provincia francese e non troppo qualitativa in razza. Sfoggia un'importante seconda madre, a sua volta generata da Lyphard, molto valida nella riproduzione di future fattrici. La madre di Pazzesco, infatti, è sorellastra di OCCUPANDISTE, eletta migliore cavalla anziana di Francia nella stagione 1997 per effetto di due vittorie in Gruppo 1 (Prix de la Foret a Longchamp e Prix Maurice de Gheest a Deauville) e una in Gruppo 3, per un totale di quattro vittorie in pattern race dai 1.300 ai 1.600 m., nonché madre di quattro vincitori classici, tra cui il vincitore in Gruppo 1 in Canada MONDIALISTE e la vincitrice in Gruppo 2 in Francia IMPRESSIONNANTE poi madre dello stallone INTELLO (vincitore del Derby Francese, Gr.1); altra importante sorellastra della madre di Pazzesco è ONLY GREEN, vincitrice di due Listed francesi e madre del vincitore in Listed GREEN SWEET.
Di notevole pregio anche la produzione della terza madre, cavalla vincitrice sul miglio in Gruppo 2 a Deauville, nonché riproduttrice di quattro vincitori classici, tra i quali due eletti migliori cavalli della stagione ovvero ELNADIM, eletto miglior velocista di tre anni in Europa nel 1997, vincitore della July Cup (Gr.1) di Newmarket e infine stallone; e MEHTHAAF, migliore cavalla di tre anni in Inghilterra per la stagione 1994, vincitrice sul miglio delle 1.000 Ghinee Irlandesi (Gr.1), oltre che di un Gruppo 2  e un Gruppo 3 e madre della vincitrice del Regina d'Elena (Gr.2) di Roma NAJAH.
La buona linea femminile viene miscelata alla grande versatilità alla distanza offerta dall'ottimo padre Mastercraftsman, miglior prodotto in assoluto dello stallone Danehill Dancer, in forza dell'apice di 127 punti di rating inglese. Cavallo autore di 7 vittorie (1.200-2.100 m.), tra cui quattro Gruppo 1 ovvero 2.000 Ghinee Irlandesi, St. James's Palace Stakes di Ascot e due Gruppo 1 di Curragh, oltre un Gruppo 2 e un Gruppo 3 sempre in Irlanda per un totale di sei vittorie classiche, secondo alle spalle di Sea The Stars nel Juddmonte International Stakes (Gr.1) di York e terzo, dietro a Sea The Stars e Fame and Glory, nell'Irish Champion Stakes (Gr.1) a Leopardstown. Poco più di superiore al 1.000.000 di sterline le vincite. Ritirato in razza nel 2010 in Irlanda, presso il Coolmore, al tasso di monta di 20.000 euro, ha subito generato in Europa dodici vincitori classici alla prima stagione di monta, tre dei quali (Kingston Hill, The Grey Gatsby e Amazing Maria) di Gruppo 1 (saranno tra i migliori cinque dell'intera produzione), con consquenziale aumento del prezzo del seme, dopo flessione giunta al minimo storico di 12.500 euro per la stagione 2013, fino all'apice dei 40.000 euro (nel 2015) con successive oscillazioni dai 30.000 ai 25.000 euro.
Buona la resa in razza. A fine 2019, Mastercraftsman è padre di 134 stakes performers di cui 67 vincitori classici con 44 vincitori di prove di gruppo in piano così suddivisi: 14 vincitori di Gruppo 1, 11 di Gruppo 2, 19 di Gruppo 3 e 23 di Listed. Tra i migliori prodotti si segnala l'apice di 127 di rating inglese e di 2.717.000 sterline di vincite toccati da THE GREY GATSBY, dal primo anno di monta, vincitore del Derby Francese (Gr.1), dell'Irish Champion Stakes (Gr.1) e del Dante Stakes (Gr.2) di York, secondo in tre Gruppo 1, tra cui la World Dubai Turf a Meydan, due Gruppo 2 e due Gruppo 3. Stallone dal 2018 in Francia (7.000 euro tasso di monta).
Seconda punta rating, 124 punti, per la femmina ALPHA CENTAURI, dal quinto anno di monta, quattro volte vincitrice in Gruppo 1 in Irlanda, Francia e Inghilterra con successi nelle 1.000 Ghinee Irlandesi e nella Coronation Stakes di Ascot, per un totale di 1.254.000 sterline di vincite. Valori alti anche per KINGSTON HILL, due vittorie in Gruppo 1 a Doncaster, tra cui il Ladbrokes St Leger Stakes e una in Gruppo 3 a Newmarket, secondo in Gruppo 1 a Epsom per un totale di 1.104.000 sterline di vincite e 120 di rating. Stallone dal 2016 in Irlanda con risultati modesti (5.000 euro tasso di monta).
Questi tre sono di gran lunga i più ricchi della famiglia Mastercraftsman. Somme importanti introiettate da A RAVING BEAUTY, femmina di allevamento tedesco esportata negli Stati Uniti, dove ha riportato due vittorie in Gruppo 1 e una in Gruppo 3, cavalla vincitrice anche di due Listed in Germania, seconda nel Lydia Tesio (Gr.1) di Roma e in un Gruppo 3 tedesco, terza in due Gruppo 1 americani vince 862.000 sterline.
Duplice vittoria in Gruppo 1, tra Newmaket e Deauville, per AMAZING MARIA, vincitrice anche in un Gruppo 2 e in un Gruppo 3 inglese. Vincitore negli Stati Uniti, in Gruppo 1 a Del Mar e in due Gruppo 3 OFF LIMITS. Vittoria nel Royal Oak (Gr.1) di Longchamp, oltre che un Gruppo 2 di Longchamp e un Gruppo 3 di Newbury per TECHNICIAN.
Diversi vincitori classici "esotici". Quattro vincitori in Gruppo 1 in Nuova Zelanda, col doppio successo in Gruppo 1 per DANZDANZDANCE, terzo nel Derby Neozelandese (Gr.1), e tre vincitori in Gruppo 1 in Cile (CAMBRIDGE, REINE DE ARABIE e il più qualitativo YA PRIMO, artefice di due successi in Gruppo 1, uno in Gruppo 2 e uno in Gruppo 3, valutato 109 punti di rating inglese).
Tra i vincitori in categoria Gruppo 2 si segnalano, tra gli altri, la campionessa tedesca ASHIANA, la vincitrice in Gruppo 2 a Woodbine (Canada) e a Belmont Park (Stati Uniti) SANTA MONICA, quindi VINTAGER, vincitore in Gruppo 2 in Germania e in Gruppo 3 a Chantilly, EVEN SONG, vincitore in Gruppo 2 ad Ascot, e una lunga serie di vincitori esotici tra Cile (tre vincitori di Gruppo 2), Australia (due vincitori, tra cui LUVALUVA, vincitrice di un Gruppo 2 a Flemington e di tre Gruppo 3 a Randwick) e Nuova Zelanda (due vincitori, tra cui il duplice vincitore in Gruppo 2 e una volta in Gruppo 3 MIME).
Degni di menzione poi la femmina WIND CHIMES, terzo miglior rating inglese (120 punti), vincitrice in Gruppo 3 a Deauville, ma soprattutto seconda nel Prix du Moulin de Longchamp (Gr.1) e terza nel Poule d'Essai des Pouliches (Gr.1) a Longchamp; NEUFBOSC, vincitore in Gruppo 3 a Longchamp, secondo nel Grand Prix de Paris (Gr.1) a Longchamp e terzo nel Prix de Niel (Gr.2) di Longchamp; e MASTER CARPENTER, vincitore in Gruppo 3 a Chantilly e in una Listed a Sandown Park, secondo in Gruppo 3 ad Haydock Park e terzo in Gruppo 2 a Maisons-Laffitte. Stallone dal 2019 in Inghilterra (2.000 sterline il tasso di monta).
Notevoli guadagni per i vincitori a Hong Kong Pingwu Spark, miglior Mastercraftman a Hong Kong (115 di rating inglese), plurivincitore in classe 2, terzo in un Gruppo 2 e in un Gruppo 3 di Sha Tin per 881.000 sterline di vincite (quarto più ricco della famiglia), Packing Dragon, altro plurivincitore in classe 2, terzo in Gruppo 3 di Happy Valley per 769.000 sterline (sesto più ricco), e Victory Boys, altro vincitore in classe 2 a Sha Tin per 700.000 sterline.

Stallone particolarmente gradito in Italia, Mastercraftsman ha generato 50 cavalli che si sono esibiti in prove in piano nella penisola tricolore con una perecentuale di vincitori del 56%. Sono stati infatti 28 i vincitori in Italia per un totale di 83 vittorie su 615 corse, con una percentuale dei successi del 13,5%. Nonostante i buoni numeri, sei stakes winner per un totale di undici stakes performer, è mancato il grosso campione. Tra tutti spicca l'italianissima VAGUE NOUVELLE, uno dei due soggetti che si sono aggiudicati una prova di Gruppo. Tre successi in pattern con ulteriori 6 piazzamenti in categoria da neretto per 138.400 euro di vincite. Allevata dalla Incolinx e risalente al primo anno di monta, vanta un curriculum di 4 vittorie (1.500-1.600 m.), da due a quattro anni, su 18 corse, tra cui il Regina Elena (Gr.3), Royal Mares (L) e Tadolina (L) a Roma, seconda classificata nel Dormello (Gr.3), nel Coolmore (L) e nel Seregno (L) a Milano, terza nelle Royal Mares (L) a Roma e nel Bessero (L) a Milano, quarta nel Sergio Cumani (Gr.3) a Milano. Fattrice madre dell'inedito Attimo Fuggente.
L'altra vincitrice di Gruppo è stata l'ospite straniera VICTORIA REGINA, anch'essa dal primo anno di monta, pluripiazzata in Listed in Francia, Inghilterra e due volte quarta in Gruppo 2 a Meydan, risultata vincitrice, a quattro anni, sul miglio del Premio Elena e Sergio Cumani (Gr.3) di Milano, infliggendo oltre sedici lunghezze a Vague Nouvelle (quarta l'anno precedente). Schierata nel Lydia Tesio ha ultimato ultima il percorso.
Alle due fa seguito un'altra cavalla di interessante valore e di allevamento italiano: la dormelliana LORENZETTA. Dal secondo anno di monta, è scesa in pista 21 volte e ha conseguito 5 vittorie (1.500-1.600 m.) con il maiuscoletto conquistato, a cinque anni, col primo posto nel Bessero (L) di Milano. Cavalla tardiva. Ha debuttato a tre anni, correndo fino a cinque, esibendosi in pattern race solo a partire dai quattro anni. Seconda classificata nel Bessero (L), nel Royal Mares (L) a Milano e nel Tadolina (L) a Roma, terza nel Verziere (Gr.3) a Milano per 72.000 euro di vincite. Vincitori in Listed sono poi risultati AGENTE SEGRETO, altro prodotto dell'allevamento Incolinx dal sesto anno di monta, vincitore sui 2.000 metri del Premio Emanuele Filiberto (L) di Milano, quinto classificato nel Derby Italiano (Gr.2); l'importato KEY MASTER, vincitore nel Seregno (L) di Milano per un totale di 43.600 euro; e l'imbattuto, dal primo anno di monta, PABLOSKY, 3 vittore (1.000-1.200 m) a due anni con apice nell'Alberto Giubilo (L) di Roma per un totale di 33.100 euro di vincite.
Fanno seguito cinque stakes performer, con due stayer pluripiazzati in Listed e vincitori in Handicap Principali. Troviamo infatti il castrone italiano Ouragan Gris, prodotto dal secondo anno di monta presentato dalla Finanza Locale Consulting, artefice di 6 vittorie (2.000-3.000 m.), da due a sette anni, tra cui le affermazioni nel Monterosa (HpP) a Milano e nel Naip Stakes (HpP) a Roma, secondo e quarto classificato nel Roma Vecchia (L) a Roma e terzo nel G.P. di Milano (L) a Milano. Vince in carriera 78.500 euro a farne il secondo più ricco in Italia della famiglia. Di profilo similare Durlindana, anch'essa dal secondo anno di monta (colori Incolinx, a dimostrazione della passione dell'Ing. Romeo per lo stallone), 21 corse, da due a cinque anni, 3 vittorie (2.200-3.000 m.) con l'affermazione nel Monterosa (HpP) a Milano, davanti di dieci lunghezze a Ouragan Gris, seconda nel Lombardi (L) a Milano, terza nel Archidamia (L) a Roma, nel Giovanni Falck (L) a Milano e nel Terme di Merano (L) a Merano, quarta nel Verziere (Gr.3) di Milano davanti di due lunghezze a Lorenzetta. Vince in carriera 56.000 euro. Completano l'ospite tedesca A RAVING BEAUTY, il miglior prodotto in assoluto da Mastercraftman ammirato in Italia (due sole corse), vincitrie in Gr.1 negli Stati Uniti, seconda nel Lydia Tesio (Gr.1), infliggendo venti lunghezze ad Ashiana (altra figlia di Mastercraftman, vincitrice in Gr.2 in Canada), e quarta nelle Oaks Italiane (Gr.2) di Milano; la femmina tedesca Drejo, terza a due anni nel Campobello (L) a Milano; e il maiden in dieci corse Ratmansky, dal primo anno di monta, quarto nel Berardelli (Gr.3) di Roma.
Tra gli altri prodotti indichiamo Into The Wild, dal quarto anno di monta, che è il cavallo ad aver riportato il maggior numero di successi in Italia con 7 vittorie (1.000-1.400 m.) con acuto nel Cloridano (HpP) a Roma per 75.100 euro di vincite (il terzo più ricco della famiglia); La Chica Sensual, dal secondo anno di monta, 4 vittorie (1.600-2.100) in 14 corse, con acuto nel Criterium Aretuseo (HpP) a Siracusa e il secondo posto nella Coppa d'Oro di Siracusa (HpP) per 27.700 euro di vincite; e Fast Wind, dal quarto anno di monta, 4 vittorie (1.600-1.800 m.) in 16 uscite, con successo nel San Gennaro (HpP) a Napoli, secondo nel Sette Colli (HpP) e terzo nel Palmieri (HpP) a Roma per 41.500 euro di vincite in piano (una corsa con piazzamento in siepi).

Tra i cavalli delle zone meno note, emerge il terzo posto nel Derby Polacco (Gr.1) conseguito da Masterpower, secondo a Varsavia nell'Iwna (L).

Pur non essendo uno stallone funzionale a produrre soggetti destinati agli ostacoli, Mastercraftsman ha generato circa cinquanta vincitori in ostacoli. Si tratta di cavalli giunti alla disciplina dopo aver poco convinto in piano o in avanzata età. Solo quattro sono risultati vincitori in pattern race, tre dei quali in Inghilterra e uno in Italia. Vincitori in Gruppo 2 sono stati MASTER BLUEYES, dal terzo anno di monta, 6 corse con 2 vittorie in hurdle tra cui il Genius Adonis Juvenile Hurdle (Gr.2) a Kempton Park per 30.700 sterline di vincite; INTENSE TANGO, dal primo anno di monta, 13 corse con 2 vittorie in hurdle tra cui l'Olbg.com Mare's Hurdle (Gr.2) a Doncaster, seconda in Listed a Wetherby e nel Betfred Tv Fillies Juvenile Hurdle (L) ad Aintree, e terza nel Premier Kelso Handicap (Gr.3) a Kelso per 48.000 sterline; e WOLF OF WINDLESHAM, dal secondo anno di monta, 9 corse e 3 vittorie in hurdle con acuto nel JCB Triumph Hurdle Trial (Gr.2) a Cheltenham per 60.000 sterline di vincite. Ha riportato una vittoria in Gruppo 3, nel Premio Staffe d'Oro (Gr.3) di Milano, PAZZESCO, visto in pista in Italia 9 volte con 4 vittorie, tra siepi e steeple, secondo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2) e quarto nel Vanoni (Gr.2) a Merano per 43.000 euro complessive di vincite.
Ulteriori stakes performers sono stati cinque soggetti, due dei quali rispettivamente in Irlanda e in Inghilterra e uno in Italia. Su tutti brilla The Wallace Line, vincitore di una prova su 16 sortite, terzo in Galles nel Future Champions Finale Juvenile Hurdle (Gr.1) a Chepstow. Tra i restanti vanta generoso palmares la femmina Grey Waters, dal quarto anno di monta, per effetto anche delle 21 corse disputate tra hurdle e chase in Irlanda. Ha riportato 3 vittorie, in entrambe le discipline, seconda nell'Order of St. George Coolmore NH Sires Irish EBF Mares Novice Chase (Gr.2) a Thurles, terza nel Tattersalls Ireland Spring Juvenile Hurdle (Gr.1) a Leopardstown, quarta in quattro Gruppo 3 e in un Gruppo 2 per un totale di sette piazzamenti in pattern race e 60.000 sterline di vincite.
Secondo posto in Gruppo 2, in Irlanda, per Razoul, dal quinto anno di monta, 8 corse e 2 vittorie in hurdle, secondo nel Joe Mac Novice Hurdle (Gr.3) di Tipperary per 53.000 euro di sterline. Piazzata in Listed in Scozia Dominada, 4 vittorie in hurdle su 11 esibizioni, seconda nello Scottish County Handicap (L) di Musselburgh. Vince 33.100 sterline.
Ha sfiorato più volte l'affermazione in pattern race, in Italia, Imperioso, sfortunato castrone dal primo anno di monta preparato da Paolo Favero. Autore di 3 vittorie, una delle quali in steeple, su 5 corse, ha vinto il Premio Corona Ferrea e battuto il leader generazionale in Italia High Master, secondo nel Criterium d'Autunno (Gr.1) e nel Tagliabue (Gr.3) a Merano per 33.100 euro.
Al di sotto di questi nove stakes performer, vale la pena di ricordare il vincitore in classe 2 a Cheltenham Matorico e il vincitore in Irlanda, per un totale di 45.000 sterline, categoria Grade B, a Killarney in un premio da 29.500 euro in hurdle Star Maker, quarto a Galway in un hurdle da 47.200 euro al primo.
Spetta invece a Demi Plie il record di introiti con 61.000 sterline guadagnate per effetto di 5 vittorie in Irlanda (record di successi in ostacoli per un Mastercraftman) tra hurdle e chase. Record di rating (145 inglese) toccato da Scaramanga, vincitore in classe 3 a Wincanton. Buon livello di vincite infine per Conron, 3 vittorie in 12 corse per 34.700 sterline

In Italia si sono ammirati in ostacoli sette prodotti, tre di questi vincitori per un totale di 8 vittorie su 37 corse. I due grigi, sopra ricordati, PAZZESCO e Imperioso sono stati gli unici due campioncini. E' stato sfortunato Fast Wind, secondo nel Corona Ferrea a Milano nella sua unica apparizione in ostacoli. 1 vittoria e 2 piazzamenti in otto corse per la mediocre Jessica Jo (9.775 euro di vincite).. Vantano piazzamenti tutt'altro che qualitativi Cavalla Selvaggia, ennesimo prodotto Incolinx (il meno riuscito) con 8 corse in ostacoli e due quinti posti come miglior prestazione (compreso in ascendente), e Craftsmanship, allevato dall'Antezzate, 5 corse e 4 piazzamenti per 3.655 euro. Una sola corsa, con caduta, per Scatt Giack.

Ha riportato 2 vittorie in siepi a Kolesa, Rep.Ceka, in classe 5 Jonathan, poi autore di 3 piazzamenti (due dei quali in cross di Pardubice in classe 4 e 5). Si tratta dell'unico vincitore assoluto in Cekia da Mastercraftsman.
Non si sono rintracciati vincitori o piazzati classici in Francia.

La Carriera di Pazzesco: Acquistato, alle porte dei quattro anni, dalla giovane proprietaria slovacca che lo pescava dalle scuderie di Francesco Santella. Ex allievo di Alduino Botti, veniva indirizzato agli ostacoli dopo appena tre corse in piano. Piuttosto tardivo, debuttava a tre anni riportando, a stretto giro, un quarto e un terzo posto in categoria maiden, a Milano e a Roma, sulla distanza dei 2.000 metri. Lento a sgabbiare al debutto, recuperava posizioni per effetto di un buon posizionamento lungo lo steccato ritrovandosi al comando in dirittura di arrivo. Ancora in quota ai quattrocento dal palo, subiva il volo di avversari più esperti ma non trascendentali e del debuttante Giasuar (poi vincitore della corsa e piazzato, in seguito, in Listed). Un mese dopo terminava controfavorito in una prova con dieci partenti. Di nuovo non brillante alla sgabbiata, progrediva a centro pista ai quattrocento finali in un disperato tentativo di rimonta del fuggitivo Guintellino (poi vincitore in modo netto e mai più visto in pista). Passato secondo, subiva l'affondo esterno di Nanterre che lo sopravanzava ai 150 metri dal palo, chiudendo terzo. Buon piazzamento, alle spalle di due soggetti assai interessanti. Nanterre, pur minato dagli infortuni, non sfigurerà negli handicap principali.
Le due buone prove venivano seguite da una pausa forzata di sei mesi. Rientrato a vendere in categoria gentlemen e amazzoni con un mancato piazzamento, finiva trasferito a Merano. L'avviamento alla nuova disciplina risultava veloce e senza intoppi. Dopo appena due mesi, Pazzesco vinceva subito al debutto, dimostrando interessanti numeri.

Il grigio PAZZESCO
dominatore delle prove in steeple per 4 anni
della prima parte della stagione.
(Foto Pietro Coscia).

Il confronto tra Pazzesco e Leonardo da Vinci veniva rinviato a Merano. Il grigio di Troger era il primo a scendere in pista, il 19 maggio, rispondendo all'appello nel Valle d'Aurina, condizionata sui 3.550 metri dello steeple piccolo. Favorito netto della prova, 1,55 a 1, impattava clamorosamente contro due avversari sulla carta non del suo valore. Romano lo spediva davanti, munito di paraocchi australiani e liberato dal cuffino. Lo stato pesante del terreno arrideva a sorpresa all'Aichner Prince d'Orage, rientrato con un secondo posto, alle spalle di Ventotene, a vendere in siepi a Milano. Bartos manteneva per buona parte della corsa il baio sulla scia del battistrada, lasciando al compagno di allenamento Edef Xam il compito di infastidire il leader. Dopo il verticale, Leonardo da Vinci subiva l'attacco di Edef Xam riuscendo a respingerlo dopo l'arginello. Muoveva allora Bartos che, in pochi tempi di galoppo, chiudeva la contesa. Leonardo da Vinci, stanco, sbagliava l'ultimo salto e apriva la porta al ritorno di Edef Xam. Vittoria netta di Prince d'Orage che infliggeva oltre venti lunghezze al grigio di Troger, battuto di sei anche da Edef Xam.

La battuta di arresto di Leonardo da Vinci veniva mutuata un mese dopo circa dal grigio di casa Olisova. Dopo aver conquistato l'argento nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2), Pazzesco si riproponeva nella specialità nel Val Martello, blasonata prova per novizi sui 3.800 metri con 8.075 euro al primo. Christian Troger cambiava la pedina con la quale sfidare il figlio da Mastercraftman e dirottava all'appuntamento il cinque anni Live Your Life, campionissimo in siepi e reduce dal successo nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1). Il sauro, al debutto nella disciplina, conquistava buona parte del gioco, finendo alla pari. Atteso alla conferma sul morbido, Prince d'Orage veniva eletto controfavorito. Interesse poi per la coppia K-K-Metal con Dajuka, seconda nel Criterium di Primavera 2018 (Gr.2) e quarta nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano 2018 (Gr.2) rientrata in piano a Velka Chuchle, accompagnata da Ronaldo King, vincitore in steeple-cross a Pardubice. Completava il campo Big Fly.
Sorprendeva ancora Prince d'Orage. Il figlio del modesto Tirwanako si installava subito al comando con Pazzesco in marcatura stretta e Big Fly a protezione. Il ritmo, tutt'altro che sollecito, manteneva compatto il gruppo fino all'attacco della curva di Marlengo, dove perdeva contatto Dajuka. Prince d'Orage accelerava in modo importante dopo il verticale, guadagnando lunghezze preziose a Pazzesco su cui cercava di serrare sotto Live Your Life. Prince d'Orage, saldo leader, scivolava nel tratto piano che immetteva i concorrenti in dirittura di arrivo. Via libera allora per Live Your Life che debellava senza tanti patemi d'animo Pazzesco e andava a vincere, in totale controllo, davanti al buon rappresentante di casa Olisova. Big Fly chiudeva al terzo davanti a Ronaldo King.

Il riscatto di Prince d'Orage non si faceva attendere e venti giorni dopo rivelava il valore del cavallo nel Premio Ezio Vanoni (Gr.2), 3.800 metri sullo steeple piccolo. Affidato a Jan Kratochvil, il baio metteva a tacere i due grigi protagonisti della riunione di Milano, oltre che l'ospite francese allenato da Luigi Maceli Pessac, frequentatore di reclamare di Auteuil e Fontainebleau. L'andatura veniva scandita proprio dal francese, che procedeva di buona lena seguito da Prince d'Orage e Pazzesco con Leonardo da Vinci, di nuovo con cuffino, in coda, a diverse lunghezze. Posizioni costanti fino alla curva conclusiva, con Pessac, ancora brillante, attaccato all'interno da Prince d'Orage. Non riuscivano a intervenire Pazzesco e Leonardo da Vinci. Prince d'Orage, dapprima respinto, si riproponeva all'esterno di Pessac sull'arginello e intensificava il suo attacco in vista dell'ultima conclusiva. I due in linea sull'ultima siepe, con a quattro lunghezze Pazzesco impegnato a contenere Leonardo da Vinci. Nel tratto piano Prince d'Orange passava su Pessac, ancora vitale in corda. Più indietro Pazzesco, sulle gambe, subiva la rimonta interna di Leonardo da Vinci, col Troger dato a nove lunghezze scarse dal vincitore.

La genealogia di Prince d'Orage: Carta non troppo trascendentale quella offerta dal miglior figlio generato dallo stallone Tirwanako.
Prince d'Orage è un lontanissimo inbreeding 4x5 su Northern Dancer, allevato in Francia e costruito sul gran fondo. Primo prodotto della maiden Tenue d'Orage, una figlia di Stormy River che si esibita in Francia, da due a tre anni, sia in piano che in siepi (due corse senza ultimare il percorso) per un totale di 20 volte, dando il meglio di sé oltre i 2.000 metri. Linea femminile piuttosto mediocre che si riscatta dalla terza linea in poi con la stakes winner (due vittorie in Gruppo 3 a Chantilly e Longchamp, nel Prix de Saint Georges e nel Prix du Gros Chene e due vittorie in Listed a Evry dai 1.000 ai 1.300 m., terza nel Prix de l'Abbaye de Longchamp, Gr.1) TENUE DE SOIREE, una figlia del qualitativo Lyphard, portacolori dello storico proprietario di Sadler's Wells (mister Sangster), sorellastra di sei stakes performers tra cui la campionessa BAISER VOLE (triplice vincitrice in Gruppo 1 in Francia, dai 1.100 ai 1.600 m., nei premi Poule d'Essai des Pouliches - 1.000 Ghinee Francesi, Prix Robert Papin e nel Prix de la Salamandre; eletta migliore cavalla di due in Francia nella stagione 1985 e madre di quattro stakes winner, tre dei quali in Listed oltre VOLERIS, vincitore dai 1.400 al miglio anche in Gruppo 2 e Gruppo 3), SQUILL (vincitore di cinque pattern race, in Italia e Francia, tra cui il Premio Turati, Gr.2, a Milano, il Prix Dollar Ciga, Gr.2, a Longchamp e il Prix de la Jonchere, Gr.3, a Chantilly, secondo nel Prix du Moulin de Longchamp, Gr.1, terzo nel Budweiser International Stakes, Gr.1, negli Stati Uniti) e il vincitore classico NEVERNEYEV (duplice vincitore in Listed a Longchamp sui 1.400 m, secondo in Gruppo 3 e terzo nel Prix de la Foret (Gr.1) a Longchamp; stallone in Francia).
Dunque una blasonata linea femminile lontana nel tempo e non mutuata dai prodotti della seconda e della prima madre di Prince d'Orage. Una linea, tra l'altro, non creata per generare saltatori.

Prince d'Orage è uno dei rari figli del fondista Tirwanako, un baio oscuro del 2002, miglior prodotto dello stallone Sin Kiang, che ha corso in Francia, Germania, Italia e in Svizzera risultando vincitore in cinque circostanze dai 2.000 ai 2.500 metri, con il fiore all'occhiello costituito dall'affermazione, a cinque anni, nel Grand Prix du Conseil General des Alpes Maritimes (L) a Cagnes-sur-Mer da 37.500 euro al primo. Vincitore altresì nel St Leger Svizzero (Ln) a Lucerna da 15.500 euro. Ha colto inoltre una serie di piazzamenti in Listed, tra cui i più prestigiosi sono i terzi posti nel 35° Betty Barclav-Rennen (Gr.3) a Baden Baden, nel Derby Svizzero (Ln) a Frauenfeld, nel St Leger Italiano (L) e nella Coppa d'Oro di Milano (L). Ritirato in razza nel 2008, è stato quasi del tutto ignorato dagli allevatori, vantando tre soli soggetti in pista in Francia nella generazione 2009 (uno dei quali autre que pur sang), altri due della generazione 2010 e due della generazione 2011. Rimasto fermo per tre anni, ha avuto un prodotto in pista della generazione 2014, sette del 2015 e uno del 2016 per un totale di sedici prodotti di cui Prince d'Orage è il quinto vincitore (su un totale di sei vincitori), il primo in Italia. Specializzatosi fin da subito quale riproduttore di ostacolisti (il padre aveva generato il triplice vincitore in Listed ad Auteil e a Enghien Chope Royale), nessuno dei quali , a eccezione del vincitore classico PRINCE D'ORAGE (Ezio Vanoni, Gr.2), piazzato in pattern race, Tirwanako ha ottenuto il proprio meglio quale padre di mezzosangue. In particolare ha generato, tra gli altri, l'Aqps Vauban Laugil, vincitore di cinque corse in Francia in steeple per 183.000 euro circa di vincite, l'Aqps Aloomomo, vincitore di quattro corse in chase in Inghilterra tra cui un premio da 32.100 euro a Newbury, il McManus Aldopicgros, altro Aqps, vincitore di tre prove in hurdle in Inghilterra e Lena Moon, vincitrice di due corse in Francia (una in siepi e l'altra in steeple) per 38.500 euro. Due vittorie infine, in cross di provincia, per l'Aqps Elevee Pour Gagner per un totale di vincite di 20.900 euro. Vincitore di una PTP in Irlanda il purosangue Adrimel.

La Carriera di Prince d'Orage: Debutta a tre anni in Francia a Fontainebleau, per i colori di Yannick Fouin, in una reclamare per cavalli di tre anni sui 3.000 metri in siepi. Chiude secondo alle spalle di un cavallo proveniente dalle corse in piano che si ripeterà in categoria. Batte tuttavia dei buoni elementi. Rifila quattro lunghezze a Mester che, dopo una lunga trafila a reclamare, otterrà un secondo posto e un primo ad Auteuil, in categoria Listed, sul finire di stagione, ripetendosi a quattro anni (secondo in Listed ad Auteuil). Terzo chiude un altro ottimo elemento, Katana One che a poco a poco, passando sugli ostacoli alti, scalerà le categorie riportando una vittoria a Pau da 14.400 euro al primo e una serie di piazzamenti esaltati da un quarto posto in Gruppo 2 ad Auteuil e da tre ulteriori piazzamenti in Listed.
Josef Aichner non si lascia sfuggire l'affare e reclama il cavallo per 22.200 euro. Affidato a Vana sr, vince subito al debutto in Italia il Premio dei Novizi di Milano, mettendosi dietro, tra gli altri, un ancora grezzo Leonardo da Vinci (terzo). L'arrivo a Merano non offre i desiderati miglioramenti, tanto che viene schierato in categoria modesta. Quarto a distacco in una maiden o a vendere, dove subisce da Mensch oltre dieci lunghezze, fienendo alle spalle di elementi di modesta caratura. Proposto in ascendente, con peso da top weight e il gradito fondo pesante, subisce un'altra pesante battuta d'arresto, chiudendo secondo a undici lunghezze dal non trascendentale Absolute Belter che massimalizza i sei chili di favore concessi dal periziatore.
Dopo appena quattro corse viene mandato a riposo. Si rivede in pista sette mesi dopo, a Milano, in una vendere in siepi per quattro anni dal modesto campo partenti. Perde di una testa da Ventotene. Un curriculum, fin qui, piuttosto modesto che non farebbe di certo pensare a un futuro campione. Vana jr lo prova in steeple e il miracolo avviene. Stravince nel Premio Valle Aurina a Merano, rifilando ventuno lunghezze al vincitore classico Leonardo da Vinci. La vittoria viene agevolata dallo stato pesante del terreno, ma il cavallo dimostra di avere argomenti anche sul buono. Alcune settimane dopo getta infatti alle ortiche, per una scivolata nel tratto piano, una seconda vittoria, dimostrandosi superiore al campionissimo Live Your Life e al recente vincitore classico Pazzesco. La consacrazione nell'Ezio Vanoni (Gr.2) è la dimostrazione di un'importante maturità conseguita dal cavallo che diviene l'unico figlio di Tirwanako ad aver conquistato una pattern race.

PRINCE D'ORAGE
(Foto hurdleandchase.it).

Le ostilità si riaprivano, quarantotto giorni dopo, nella blasonata condizionata Vincenzo Pollio, sui 3.800 metri dello steeple piccolo. Il premio si risolveva in un duello tra Leonardo da Vinci e Prince d'Orage. Quest'ultimo, favorito netto a 1.37 a 1, non riusciva a far valere la superiorità messa in campo a primavera. Bartos scandiva il ritmo a piacimento, avendo costantemente in marcatura Leonardo da Vinci. Raffaele Romano prendeva la via interna a Prince d'Orage dopo il salto del muro e sfoderava subito un importante attacco prima del verticale. Inizialmente respinto, il grigio si riorganizzava per sferrare un secondo deciso affondo all'ingresso in dirittura. Filtrato all'interno, Leonardo da Vinci si rivedeva in bello stile e con poderoso allungo respingeva il ritorno di un ottimo Prince d'Orage. I due, artefici di gran retta di arrivo, rifinivano così le rispettive candidature per il Richard. Terzo, a nove lunghezze, completava Storm Again incapace di resistere al parziale finale dei due più blasonati avversari.

Il confronto generazionale, purtroppo, veniva pregiudicato da una farsesca edizione del Premio Richard (Gr.3). Il primo approccio sul tracciato dello steeple grande, sui 3.900 metri, si rivelava infatti una debacle per quattro dei cinque partenti. Prince d'Orage, favorito netto a 3/5 e con inedito paraocchi australiano a sinistra, rifiutava il salto della fence e prendeva in pieno l'ostacolo. La grave incertezza intralciava il salto di Storm Again che scodellava a terra Alessio Pollioni. Finivano invece col franare addosso a Prince d'Orage sia Leonardo da Vinci che Cheap Thrill che, a loro volta, rotolavano sul manto verde. Restava in piedi il solo estremissimo outsider Big Riot, con Pastuszka bravo a fare lo slalom tra l'intreccio di cavalli e fantini finiti a gambe all'aria. "E' davvero incredibile questo Premio Richard con  il solo estremo outsider Big Riot che ha superato indenne la fence" commentava Manigrasso. Il baio paraocchiato di Lydia Olisova, proveniente da un filotto di sei prestazioni, compresi ascendente e vendere, in cui non era mai stato capace di andare oltre un quinto posto, completava il percorso in grave affanno. Stanco all'epilogo e in grossa difficoltà sui salti, specie sull'arginello grande, costringeva agli straordinari Pastuszka. Il jockey polacco doveva lavorare di frusta per tenere sveglio il cavallo. Nonostante le tante incertezze, Big Riot riportava un'inattesa quanto rocambolesca affermazione, la cui portata veniva dimostrata dalla successiva scelta di Paolo Favero di indirizzare il cavallo nelle prove in piano. Secondo, da rimontato, Leonardo da Vinci impreziosiva il suo già discreto curriculum.

Tutto veniva pertanto rinviato di ventisette giorni, in occasione del Premio Steeple Chase d'Italia (Gr.2), sul medesimo percorso del Richard. Si ripresentava all'appuntamento Leonardo da Vinci chiamato a concedere, questa volta sugli ostacoli alti, all'ospite Athena du Berlais la rivincita del Criterium d'Inverno di Pisa. L'allieva di Macaire, vincitrice sulla pista nel 2018 in categoria Gruppo 1, si presentava all'appuntamento con un quarto posto a Clairefontaine e un mancato piazzamento in siepi ad Auteuil.
Si rivedeva inoltre il secondo del Premio Vanoni Pessac, di nuovo in sodalizio con Jan Faltejsek, subito ridimensionato in patria in una condizionata di Compiegne. Prestazione quest'ultima che faceva salire a oltre 4 a 1 la quota vincente, contro il 2,50 a 1 circa dei due sopraelencati con Leonardo da Vinci lievemente preferito alla francese.
Della partita anche Andoins. Il figlio di Kapgarde, dopo il quarto posto nello Staffe d'Oro, aveva tentato la fortuna in tre condizionate di Auteuil, con un buon quarto posto sul finire di maggio non ripetuto nei successivi due ingaggi. Completavano il campo dei partenti il novizio cinque anni Sternkranz, reduce da un secondo posto in condizionata ad Auteuil, e l'estremo outsider Nebo, un polacco particolarmente regolare a Wroclaw.
Al primo passaggio davanti alle tribune, sul siepone che porta alla fence, cadeva NeboPessac cadenzava a gran ritmo, prendendo otto lunghezze ad Athena du Berlais tallonata dalla scuderia Aichner, composta da Andoins e Sternkranz. Seguiva a importante distacco e lontano dalla mischia, a circa venti lunghezze dal battistrada, Leonardo da Vinci. Sul talus cadeva Andoins che intralciava il compagno di colori Sternkranz e, da scosso, portava fuori percorso Leonardo da Vinci. Restavano di fatto in due a contendersi la vittoria, con Pessac ancora davanti di quattro lunghezze ad Athena du Berlais. Provava a riportarsi sotto Sternkranz, salvo perdere le tracce dei due dopo l'arginello. Athena du Berlais e Anthony Renard, in totale controllo, si portavano su Pessac all'ingresso in dirittura e senza tanto impegnarsi ne disponevano nel tratto piano. Terzo, a otto lunghezze circa, non sfigurava Sternkranz. Rallentato, al quarto, chiudeva Leonardo da Vinci, ancora una volta penalizzato dalle cadute altrui.

La genealogia di Athena du Berlais: Campionessa allenata dal top trainer di Francia Guillaume Macaire, di proprietà di un sindacato costituito da quattro proprietari rappresentati da Gilles Barbarin.
Allevata in Francia dall'Haras du Berlais, si tratta di un prospetto concepito in modo apposito per la carriera da ostacolista. Originaria di una linea femminile transalpina che, risalendo fino alla quarta madre, propone tutte cavalle vincitrici in ostacoli. In particolare giova evidenziare, per i fan italiani, la quarta madre che ha prodotto, tra gli altri, GABURN, vincitore nel 1993 dello Steeple Chase delle Capannelle e leggenda del Grande Steeple Chase di Roma che ha vinto tre volte di fila tra il 1994 e il 1996, in coppia con le amazzoni Beatrix Marie e Anne Sophie Madelaine, eguagliando il record di vittorie marcato nel 1932 da Orbigny marcando il primato però in modo consecutivo, impresa non riuscita da nessun altro soggetto. Un passato dunque di gloria per Athena, un lontano inbreeding 4x5 su Northern Dancer e 5x5 sulla fattrice Special, cavalla che accoppiata con il caporazza canadese ha generato quel Nureyev che compare sulla linea maschile della madre della cavalla. Quest'ultima, Wendy du Berlais, è una figlia di Loup Solitaire (stallone riconducibile alla buona linea di saltatori che hanno in Roberto l'avo comune) dalla lunghissima carriera di saltatrice. 40 corse in Francia, da tre a cinque anni, agli ordini di Collet e con risultati interessanti nella prima parte di carriera, seppur sfortunati. Vincitrice di una sola corsa, di buon valore, a tre anni ad Auteuil con premio da 33.000 euro al primo. Sette volte seconda, tra cui nel Prix Alain et Gilles de Goulaine (L) ad Auteuil, a sei lunghezze dalla vecchia conoscenza italiana Frolon (secondo nel Gran Premio Merano) e davanti di quattro a un altro vecchio frequentatore degli ostacoli italiani ovvero Matin de Clermont (valido poi in cross), due volte terza e altrettante quarta, tra cui nello Steeple Chase dei 4 Anni di Cagnes-sur-Mer (L), di nuovo seminata per la pista da Frolon.
Sebbene accoppiata con stalloni tutti influenti nel ramo ostacolistico, si è rivelata piuttosto deludente in razza. Athena du Berlais è il suo quarto prodotto, preceduta, dei quattro scesi in pista, da un solo vincitore, peraltro in buona compagnia a Pau in un premio da 26.400 euro in siepi.
Wendy du Berlais è il miglior prodotto generato dalla seconda madre di Athena du Berlais, una vincitrice di due corse, equamente ripartite tra siepi e steeple, ad Auteuil, con punta di 66 di rating francese e successo in un premio da 30.000 euro al primo, a sua volta generata da una duplice vincitrice in ostacoli (categoria mediocre) destinata, tuttavia, alla carriera di saltatrice dopo pessime esperienze in piano (maiden in dodici uscite). Un cavalla quest'ultima che, tuttavia, ha dato buon costrutto in razza, generando undici prodotti, quattro dei quali vincitori in ostacoli, di cui ricordiamo i vincitori classici ENZO DU BERLAIS, vincitore in Listed in siepi ad Auteuil, e KAROO DU BERLAIS, vincitore in Listed a Enghien.

Grande blasone genealogico, per il settore ostacoli, arriva dal padre MARTALINE. Soggetto, allevato in Inghilterra dalla Juddmonte Farms nel 1999, perfetto nel trasmettere stamina, ma anche predisposizione al salto. Il padre Linamix, da cui arriva il mantello grigio poi sfumato nel bianco integrale, costiuisce infatti una garanzia.
Fratello pieno, che nascerà due anni dopo di lui, di Reefscape, vincitore del Prix Cadran (Gr.1) e secondo, tra gli altri gran premi, nella prestigiosa Gold Cup di Ascot (Gr.1), edizione storica per essere la prima delle quattro consecutive vinta da Yeats, oltre che nel Prix Ganay (Gr.1) e nel Royal-Oak (Gr.1), cogliendo infine un terzo posto nella Coronation Cup (Gr.1).
Martaline è vincitore cinque volte, dal miglio a 2.800 metri, da due a cinque anni, per i prestigiosi colori di Khalid Abdullah (giubba verde, tracolla e berretto rosa, maniche bianche) e il training di André Fabre. Soggetto tardivo, ha dato il meglio di sè nell'anzianità, maturando a quattro anni, grazie all'allungamento della distanza fino a coprire i 3.000 metri in piano, quando ha centrato il Prix d'Hedeuville (Gr.3) a Longchamp e il Prix Maurice de Nieuil (Gr.2) a Maisons-Laffitte, confermandosi quattro volte secondo in altrettanti Gr.2 e cioè nel Prix Foy di Longchamp, nel Prix Jean de Chaudennay di Saint-Cloud. nel Grand Prix de Chantilly e nel Grand Prix di Deauville, subendo per due volte Ange Gabriel e altre due Cherry Mix, ma battendo vincitori di Gruppo 1 come Fair Mix e Westerner che si riveleranno validi riproduttori nel circuito National Hunt anglo-irlandese. Vanta altresì un successo a cinque anni nel Prix de Reux (L) a Deauville, e in gioventù una terza posizione nel Prix de la Force (Gr.3) di Chantilly e un secondo posto sui 3000 metri del Prix Michel Houyvet (L) di Deauville.
Carriera quindi piuttosto longeva con una vittoria in categoria Gruppo 2 e una in Gruppo 3, oltre quattro secondi posti in Gruppo 2 e un terzo in Gruppo 3, per 255.000 euro.

Ritirato in razza nel 2005 e tuttora in attività, ha dato i suoi migliori risultati soprattutto come riproduttore di saltatori, rivelandosi un caporazza dell'allevamento francese nel ramo ostacolistico. Dal 2011 non è mai sceso sotto la quarta posizione nella classifica introiti conseguiti, in Francia, dai suoi figli in tutte le discipline ostacolistiche. Cinque anni consecutivi a podio, dal 2015 al 2019. Campione di Francia nel 2017 e nel 2018, secondo nel 2015 e nel 2019, terzo nel 2016. E' dunque un fiore all'ochiello per gli esteti dell'ostacolismo internazionale, molto apprezzato anche in Inghilterra, che ha visto salire gradatamente il valore del proprio seme in virtù degli eccezionali risultati conseguiti dalla prole. Ritirato in razza a 3.500 euro è salito fino a toccare l'apice di 15.000 euro nel 2018, con un incremento pressochè raddoppiato dal 2015 al 2017.
Pur essendo un riproduttore destinato all'ostacolismo, non ha sfigurato in piano generando sei vincitori classici, uno dei quali in categoria di Gruppo. AKARLINA, dal primo anno di monta, 8 vittorie (2.000-2.200 m.), ha vinto sui 2.000 metri i premi Coupe Maisons-Laffitte (Gr.3), Prix Andrè Baboin (Gr.3) a Lyon-Parilly e Grand Prix de la Region Alsace (L), terza nel Prix Perth (L). Schierata in Gruppo 1 in Canada. Vince 208.000 euro.
Sono risultati vincitori in Listed il miler castrone CALLING OUT (vincitore classico a Tolosa, secondo nel Prix Daphnis, Gr.3, a Chantilly, terza nel Prix Dollar, Gr.2, a Longchamp, nel Prix Prince d'Orange, Gr.3, a Longchamp e nel Prix de Guiche, Gr.3, a Chantilly, pluripiazzato in Listed in Francia e Inghilterra, vince 182.760 euro tra Francia e Inghilterra), la sfortunata (deceduta a tre anni per un infortunio in pista) femmina BROKEN KITTEN (vincitrice, dal secondo anno di monta, di una Listed sui 1.400 metri di Vichy, piazzata in cinque ulteriori listed francesi per 97.500 euro), il fondista NIGHT RUN (vincitore in Listed a Bordeaux Le Bouscat, secondo in un'ulteriore Listed per 74.800 euro), lo stayer FAUGUERNON (vincitore in Listed a Nantes sui 2.400 metri, vincitori anche in Irlanda per 74.800 euro) e la femmina OZETA (interessante tre anni, vincitore in Listed a Longchamp sulla lunga distanza, subito destinato in ostacoli dove ha vinto in Listed ad Auteuil).
Piazzamenti elitari per la miler Ayun Tara, seconda nel Prix des Reservoirs (Gr.3) a Deuville, tre volte piazzata in Listed (in due casi a Meydan) e quarta in Gruppo 2 a Meydan per 139.000 euro. Interessante anche il velocista Dani Wallon, 5 vittorie tra Francia e Spagna, un terzo e un quarto posto in Listed in Francia per 147.000 euro.

Spettacolare e sterminata la produzione in ostacoli con vincitori in Gruppo 1 in tutte le principali nazioni europee. A febbraio 2020 abbiamo contato 61 vincitori classici (in Italia, Irlanda, Francia, Inghilterra, Belgio e Svizzera), di cui 14 in Gruppo 1 (quattro in Italia), 10 in Gruppo 2, 13 in Gruppo 3 e i restanti in Listed.
I suoi figli si sono rivelati da subito precoci, con ben tre vincitori della Gran Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil.

Su tutti brilla DYNASTE, dal primo anno di monta, 7 vittorie in Inghilterra, cinque delle quali in pattern race. Ha vinto il Ryanair Chase (Gr.1) a Cheltenham, il Kauto Star Feltham Novice's Chase (Gr.1) a Kempton, il John Smith's Mildmay Novices' Chase (Gr.2) ad Aintree, il Fuller's London Pride Novices' Chase (Gr.2) a Newbury e un Gr.3 in hurdle a Newbury, vanta sette ulteriori secondi posti in pattern race in quattro casi in Gruppo 1 e in tre casi in Gruppo 2 oltre tre terzi posti in pattern race (due volte in Gruppo 1 e una in Gruppo 2). Vince 590.000 sterline.
Altri tre elementi sono risultati duplici vincitori di Gruppo 1. DISKO ha centrato il Flogas Novice Chase (Gr.1) a Leopardstown, il Growise Champion Novice Chase (Gr.1) a Punchestown e il MycarneedsA.com Chase (Gr.2) a Down Royal, terzo nel JLT Novices' Chase (Gr.1) a Cheltenham e nel Neville Hotels Novice Chase (Gr.1) a Leopardstown. Vince circa 190.000 euro.
WE HAVE A DREAM ha tenuto in alto il nome del padre in Inghilterra, vincendo il Doom Bar Anniversary 4 y.o. Juvenile Hurdle (Gr.1) ad Aintree, il Coral Future Champions Finale Juvenile Hurdle (Gr.1) a Chepstow, il bet365 Summit Juvenile Hurdle (Gr.2) a Doncaster, piazzato in tre Gruppo 2 inglesi e in un Gruppo 3 per 198.000 sterline. TERREFORT vincitore nel Betway Milmay Novices' Chase (Gr.1) ad Aintree, nel Betfred TV Scilly Isles Novices' Chase (Gr.1) a Sandown, secondo nel JLT Novices' Chase (Gr.1) a Cheltenham e nel Betbright Trial Cotswold Chase (Gr.2) a Cheltenham, piazzato in Listed in Francia vince 215.000 sterline.
Tra i migliori prodotti transalpini è risultata essere KOTKIKOVA, 11 vittorie su 16 uscite, ha corso in Francia, Inghilterra e Irlanda, trionfatrice in steeple nel Prix Ferdinand Dufaure Presente Par l'Equipe (Gr.1) ad Auteuil, nel Prix Jean Stern (Gr.2) ad Auteuil, nel Prix la Perichole (Gr.3) ad Auteuil e nel Prix Fleuret (Gr.3) ad Auteuil oltre che in tre Listed francesi, terza nella Gran Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil (Gr.1) per 687.440 euro a farne la seconda più ricca della famiglia.
Successi plurimi per lo steepler SRELIGHONN, vincitore nel Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1) ad Auteuil, nel Prix Georges Courtois (Gr.2) ad Auteuil e nel Prix Troytown (Gr.3) ad Auteuil, terzo nel Grande Steeple Chase dei 4 Anni (Gr.1) ad Auteuil, piazzato in cinque altre pattern race tra cui due Gruppo 2 e tre Gruppo 3 per 581.000 euro; per NIRVANA DU BERLAIS, vincitrice nella Gran Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil (Gr.1) e nel Prix Aguado (Gr.3) di Auteil; e per BEAUMEC DE HOULLE vincitore 5 volte in 6 uscite, tra cui nella Gran Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil (Gr.1), nel Prix Georges de Talhouet-Roy (Gr.3) di Auteuil e in due Listed per 307.000 euro.
Vincitori in Gruppo 1 sono inoltre risultati essere VERY WOOD, nell'Albert Bartlett Novices' Hurdle (Gr.1) a Cheltenham, piazzato in Gruppo 2 e Gruppo 3 a Naas, CHIMERE DU BERLAIS, nella Gran Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil (Gr.1), seconda in due Gruppo 2 e un Gruppo 3 ad Auteuil per 331.000 euro di vincite, oltre a quattro vincitori in Gruppo 1 in Italia, ATHENA DU BERLAIS, STYLINE, MARTINSTAR e KAMELIE, su cui torneremo poco sotto.

Affollato il numero di vincitori in Gruppo 2. Vincitore di sei pattern race in steeple, per un totale di 12 vittorie su 17 corse in ostacoli, EDWARD D'ARGENT, che ha riportato due successi in Gruppo 2 e quattro in Gruppo 3 ad Auteuil, secondo nel Grande Steeple Chase dei 4 Anni (Gr.1) ad Auteuil e terzo nel Grande Steeple Chase d'Auteuil (Gr.1) per 883.000 euro di vincite a farne il più ricco della famiglia. Duplice vittoria in Gruppo 2 a Cheltenham, accompagnata da un successo in Gruppo 3 a Newbury, per AGRAPART, secondo in due Gruppo 2 inglesi, terzo i Gruppo 1 a Sandown e in Gruppo 2 ad Haydock per 262.000 sterline. Plurivincitore anche PAUL'S SAGA, un successo in Gruppo 2 e due in Gruppo 3 sulle siepi di Auteuil, secondo nel Grand Prix d'Automne (Gr.1) ad Auteuil per 388.000 euro. Fanno seguito altri sette elementi,due di essi laureatesi in Italia.

La prole di Martaline esibitasi in Italia è tutta di importazione e, nella quasi totalità dei casi riconducibile a soggetti allenati in Francia o in Repubblica Ceka impegnati in pattern race locali. 14 sono stati i cavalli ammirati, 9 dei quali vincitori (64,2%) per un totale di 46 corse e 15 vittorie (notevole 32,6% di vittorie). Dei nove vincitori, sei si sono laureati vincitori in pattern race e sette sono stati gli stakes performers. Un solo cavallo ha ottenuto due successi in pattern race italiane ovvero ATHENA DU BERLAIS, vincitrice in siepi nel Criterium d'Autunno (Gr.1) e in steeple nel Premio Steeple Chases d'Italia (Gr.2) a Merano, seconda nel Criterium d'Inverno (Gr.2) a Pisa, seconda e terza in Listed a Compiegne, vince 132.275 euro (54.485 euro conquistati in Italia). Vittoria di gran classe conseguita da MARTINSTAR, vincitore nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), secondo in Listed in Francia. Successi in massima categoria in steeple anche per STYLINE, allievo di Macaire vincitore nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, e KAMELIE, preparata da Greg Wroblewski e anch'essa vincitrice nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, terza nel Criterium d'Autunno (Gr.1) a Merano, vince in Italia 70.907 euro ed è la detentrice per numero di vittorie (4), numero di corse (16) e introiti.
Vincitore in Gruppo 2 MARMITON, vincitore a tre anni nel Berlingieri (Gr.2) di Milano e poi impiegato in modo continuativo in Cekia, e il veterano di lungo corso MARTALIN, dal primo anno di monta, autore di pazzesca vittoria nel Premio Nazioni (Gr.2) a Merano con una rimonta memorabile, vincitore altresì di due edizioni del Grande Steeple Chase delle Fiandre a Waregem, secondo nel Prix A. et G. De Goulaine (L) ad Auteil, terzo e quarto sempre nel Grande Steeple Chase delle Fiandre, terzo nella Gran Corsa Siepi di Clairefontaine (L), quarto nella Gran Corsa Siepi di Pau (L), quinto nel Gran Premio Merano (Gr.1) e sesto in una Classe 2 in cross di Cheltenham; vanta 55 corse complessive, 4 delle quali in Italia, 8 vittorie per 379.692 euro (di cui 123.000 in Belgio, 21.675 in Italia, 517 in Inghilterra e il resto in Francia).
Ha ottenuto un terzo posto nel Premio Nazioni (L) Shalimar Fromentro, ospite globetrotter che ha corso anche in Inghilterra, Francia e Repubblica Ceka.
Hanno conseguito vittorie in Italia i non trascendetali portacolori Pegas Casper e Draco (entrambi nell'unica apparizione in Italia in siepi e poi riproposti in Francia e Cekia), oltre il portacolori Aichner Martello.

La Carriera di Athena du Berlais: Cavalla che a tre anni promette assai bene, vincendo le prime quattro corse in cui viene schierata agli ordini di Guillaume Macaire. Dopo due nette affermazioni in provincia francese, si laurea vincitrice in Gruppo 1 a Merano, nel Criterium d'Autunno, dove batte di mezza lunghezza il qualitativo King Heart e di due abbondanti Leonardo da Vinci. Ricondotta in Francia vince di nuovo e di gran margine sullo steeple di Compiegne, impattando successivamente nella sorellastra, per linea paterna, ROYALE JOANA HAS che la batte di un'incollatura nel Prix Roger de Minvielle.
Meno perfante a quattro anni, subisce una sconfitta a Pisa da Leonardo da Vinci nel Criterium d'Autunno (Gr.2) che chiude al secondo posto. Tenuta ferma sei mesi, ottiene un quarto posto in condizionata sullo steeple di Clairefontaine e non si piazza ad Auteuil. Torna a fare la voce grossa a Merano nel Premio Steeple Chases d'Italia (Gr.2).


ATHENA DU BERLAIS
consegue la seconda vittoria in pattern race
nel PREMIO STEEPLE CHASE D'ITALIA
(Foto Arigossi).

Così nelle dieci corse principali

Le Pattern Race

28/09 Premio Steeple Chases d'Italia (Gr.2), Merano. Euro 17.000, m. 3.900, 4 e 5 anni. 1° Athena du Berlais (66,5 A.Renard), G.Barbarin, G.Macaire, 2° Pessac, 3° Sternkranz, 4° Leonardo da Vinci. (dist: 2.5 - 6 - lont.), p. 6, t. 4.51.70, morbido.

30/06 LXIV Premio Vanoni (Gr.2), Merano. Euro 17.000, m. 3.800, 4 e 5 anni. 1° Prince d'Orage (66 J.Kratochvil), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Pessac, 3° Leonardo da Vinci, 4° Pazzesco, 5° Aventus. (dist: 2,25 - 6,5 - 2,75 - lont), p.5, t. 4.55.60, buono.

01/09 Premio Piero e Franco Richard (Gr.3), Merano. Euro 12.750, m. 3.900, 4 e 5 anni. 1° Big Riot (66 D.Pastuszka), L.Olisova, E.Marganska, 2° Leonardo da Vinci. (dist: lont), p.5, t. 5.36, morbido.

28/04 Premio Staffe d'Oro (Gr.3), Milano. Euro 12.750, m. 3.600, 4 anni. 1° Pazzesco (66 A.Pollioni), L.Olisova, P.Favero, 2° Leonardo da Vinci, 3° Let It Go Papa, 4° Andoins. (dist: 5,5, 2, lont.), p.5, t. 4.24,70, morbido.

Le condizionate di blasone

11/08 Premio Pollio (Condizionata), Merano. Euro 8.500, m. 3.800, 4 e 5 anni. 1° Leonardo da Vinci (67,5 R.Romano), C.Trogeri, R.Romano, 2° Prince d'Orage. (dist: 0,75), p.5, t. 5.03.60, buono.

10/06 Premio Val Martello (Condizionata), Merano. Euro 8.075, m. 3.800, 4 e 5 anni. 1° Live Your Life (72,5 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Pazzesco.. (dist: 3,5), p.6, t. 5.03.90, morbido.

19/05 Premio Valle Aurina (Condizionata), Merano. Euro 8.075, m. 3.550, 4 anni. 1° Prince d'Orage (66 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Edef Xam. (dist: 15), p.8, t. 4.51.60, pesante.

27/01 Prova d'Assaggio (Condizionata), Pisa. Euro 7.650, m. 3.500, 4 anni. 1° Andoins (67,5 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Storm Again. (dist: lont), p.6, t. 4.12.10, l.pesante.

17/02 Pardubice (Condizionata), Pisa. Euro 7.650, m. 3.500, 4 anni. 1° Andoins (70 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Storm Again. (dist: 8,5), p.6, t. 4.08.20, morbido.

23/03 Spegasso (Condizionata), Milano. Euro 7.225, m. 3.600, 4 anni. 1° Pazzesco (66 A.Pollioni), L.Olisova, P.Favero, 2° Leonardo da Vinci. (dist: 3), p.5, t. 4.32.30, buono.

LA TOP FIVE DI IPPICAOSTACOLI
Grande equilibrio anche per il circuito dei giovani steepler. Quattro vincitori diversi nei quattro main event. Se ne aggiudicano due Paolo Favero e Lydia Olisova, baciati da una bella dose di fortuna. Vittoria poi per Aichner e Guillaume Macaire.
Le due prove regine per la definizione del cavallo dell'anno risultavano essere i due Gruppo 2 meranesi che vedevano in gran forma l'ospite francese, allenato da Luigi Maceli, Pessac. Due argenti per lui, battuto nel Vanoni da una delle sorprese dell'anno, ovvero Prince d'Orage, e nello Steeple Chases d'Italia da Athena du Berlais. Linea prestazionale molto vicina tra questi due vincitori. Eleggiamo campione stagionale Prince d'Orage per effetto delle due vittorie in steeple e di una terza, con alle spalle il campione Live Your Life, gettata alle ortiche per una scivolata. Poniamo Athena du Berlais sul secondo gradino del podio, pur se qualitativamente superiore al portacolori Aichner. Bronzo per Pessac che ha battuto tutti gli altri protagonisti di stagione ovvero Pazzesco e Leonardo da Vinci. Il grigio della Olisova conquistava assensi a Milano rifilando un due su due a Leonardo da Vinci, con fiore all'occhiello costituito dal successo nello Staffe d'Oro (Gr.3). Proposto a Merano subiva Leonardo da Vinci e usciva di scena causa infortunio. L'allievo di Romano, pur se molto sfortunato nella stagione e unico soggetto a esser stato proposto in tutti i quattro main event, falliva gli appuntamenti importanti. Intralciato nel Richard e nello Steeple Chases d'Italia da cavalli caduti al suo cospetto, subiva Pazzesco nello Staffe d'Oro e soprattutto Prince d'Orage (poi battuto in condizionata) e Pessac nel Vanoni.
Dietro a questi cinque soggetti, si segnalava Andoins, artefice di due belle vittorie negli steeple pisani e poi proposto con costrutto ad Auteuil, battuto nello Staffe d'Oro da Pazzesco e Leonardo da Vinci e caduto nello Steeple Chases d'Italia.

1° PRINCE D'ORAGE;
2° ATHENA DU BERLAIS;
3° PESSAC;
4° PAZZESCO;
5° LEONARDO DA VINCI.

BIG RIOT
è l'unico superstite del PREMIO RICHARD (Gr.3)
che vince da ultimo cavallo del campo.
(Foto Arigossi).


PROSEGUE