lunedì 27 luglio 2015

Sintesi 28' e 29' Giornata, Maia, Merano.


U.F.O. IRLANDESI COLONIALIZZANO MAIA, ALLARMATA LA REDAZIONE DI BRACHINO.

I gestori e il pubblico della pista pensano di avere a che fare con gli inglesi, ma quelli sono ragazzi che intonano l'Amhrán Na Bhfiann.


A cura di Matteo Mancini.

Martedì in seconda serata si parlerà de I DANNATI DELLO SPORT
conduce Claudio Brachino.

Erano sette le prove in ostacoli che salutavano la ripresa delle corse nell'impianto austro-ungarico di qualche anno fa, spalmate in due riunioni l'una attacca all'altra. In programma due cross, uno steeple-chase e quattro siepi con nove soggetti al debutto stagionale sui salti, due di questi, Danzki e Isaias, alla prima esperienza in ostacoli, uno addirittura alla prima uscita in carriera, ma col nome di stampo cinematografico ovvero l'attoriale Pacino della Magog Staj (quella sponda ceka), fratello pieno dello specialista Pregio di Polly (dell'altra Magog, quella sponda Favero). Abbiam parlato di attori perché in pista debutta fin dalla prima corsa di sabato un ottimo fantino irlandese in linea con certi personaggi di Hollywood, cresciuto alla corte di David Pipe, allenatore figlio del celebre MARTIN Pipe, top trainer in Inghilterra che si aggiudicò il Grand National di Aintree solo nel 1994 con Minnehoma e Richard Dunwoody (clamorosa caduta sull'ultima fence di Into The Red, lo ricordiamo ancora con la giubba gialla e il cap bianco disarcionare un poco attento Richard Guest, eroico comunque qualche anno dopo con "il predone rosso") dopo duello serrato con Just so, compagno di colori di quella Dubacilla che si piazzò sul podio l'anno successivo. Dunque un giovane jockey che porta a Maia l'aria del top dell'ostacolismo mondiale, da considerare che David Pipe è anch'egli vincitore di un Grand National, edizione 2008 con il NUMERO 33 (dunque non giocabile in Italia) Comply or Die ovvero Rispettare o Morire, secondo in quella circostanza giunse King John's Castle (il vincitore Snai).  Ma attenzione le sorprese non le porterà  Conor O'Farrell, omonimo di un attore americano conosciuto soprattutto per la partecipazione in Echi Mortali, dal romanzo di Richard Matheson quello de Ai Confini della Realtà... 

Protagonisti assoluti della doppia riunione sono tre personaggi. Il primo è il solito, la costante, quando si parla di ostacolismo. Paolo Favero, l'uomo da Sinigo, centra sei vittorie, su sette disponibili e due doppiette (per un totale di 61 vittorie e 21 doppiette, in altre parole: non ha rivali). Deve però alzare bandiera bianca col figlio di Galileo di estrazione nobile come si legge su certe pagine, a batterlo c'è "Mister Fatal Mac" con quello che abbiamo definito "TRE più TRE fa sempre sette" per citare una certa canzone dedicata a Nuvolari e dunque al di là delle nubi non può che emergere un cielo Stellato. E' lui, il cinque anni nato il 30.3. corrispondente all'anno solare numero '10 con frequentazioni di alta elite in gioventù, sette di sella a rispettare il soprannome per rompere l'egemonia fucsia and other friends colors del Paolo nazionale. In sella c'è proprio lui, Conor O'Farrell, non l'attore diretto dall'uomo di Steven Spielberg ma il Jockey griffato Pipe, al primo successo assoluto in Italia, procediamo però con ordine andando a chiamare in causa il secondo protagonista della riunione: il suggeritore delle sorprese tanto gradite dagli scommettitori.

Altrove intanto Ryder Hesjedal, fin a ora in gita al tour de France, all'attacco nella tappa più importante della grand boucle. Il capo redazione, che è un suo sostenitore, lo aveva difeso in settimana dandolo come potenziale vincitore di una delle ultime tappe. In fuga c'è però un Geniez, braccato dal canadese e da uno stoico Pinot. Più indietro Nairo Quintana a far vedere i sorci verdi al leader della classifica Froome, protetto da due compagni di squadra, con Nibali discosto e Valverde a controllare il terzo posto. In crisi "il pistolero", in quota anche il combattente Rolland. Quando la strada sale non ci si può nascondere specie se si chiama Alpe d'Huez.

Ritorniamo però su Merano, dove un grande MARCO PANTANI, che Brachino omaggerà martedì, colse il suo primo successo al giro d'Italia con una fuga da eroe d'altri tempi. Questa però la presentazione fatta prima della corsa su queste pagine divertite e divertenti (lo si spera, ma neanche tanto): "Merguib ed Ernesto dovrebbero essere i due che si contenderanno il ruolo del favorito della corsa. A me piacciono le sfide e le soluzioni sulla carta difficili, ragion per cui do Top Secret come mio cavallo favorito. L'AQPS è finito a mezza lunghezza da Alcydon Fan che in questa compagnia sarebbe favorito netto e ha rifilato cinque lunghezze a Mamacita Tango. E' pertanto in linea sia con Merguib sia con Ernesto, ma dovrebbe avere maggior qualità seppur reduce da un gravissimo infortunio. Può vincere, ma è da giocare a quota".
Voci di corridoio danno Top Secret giocato a cinque piazzato, a quota fissa. A montarlo c'è l'irlandese Gary Derwin, in pista anche il più famoso O'Farrell alla prima assoluta in Italia sul pericoloso ma poco attendibile Technokrat.

Intanto su facebook parte la risposta alla mozartiana frase pubblicata in calce al nostro articolo, quella relativa alla fortuna che c'è ma non si sa dove sia, con la base musicale non classica, bensì di un tale Mansell. Uno che in gioventù, prima di arrivare in Formula 1, correva col numero 44 numero esaltato in contemporanea dal connazionale Lewis Hamilton in pole nell'Hungaroring. Il sound corrisponde alla colonna sonora del film inglese The Hole, cioè "il buco" piuttosto in tema quando si parla di fortuna ma soprattutto, e sottolineo soprattutto, colonna sonora di una sigla che Claudio Brachino conosce MOLTO bene...

Vediamo come procede la corsa, col Mancho che, se fosse stato in tribuna sarebbe stato agli altoparlanti un po' come quel famoso telecronista nella partita di Fuga per la Vittoria di Huston.

La corsa vede Top Secret al comando fin dai primi metri di gara, con discreto vantaggio. Gary Derwin scandisce buona andatura, intanto davanti alle tribune Dirk Fuhrmann, omaggiato dal sito concorrenziale hurdle&chase (dove non è ancora giunta la notizia che l'Irlanda non ha nulla a che fare con la Bretagna sia Gran che piccola) con una foto con liquore in bella mostra, cade in modo goffo dal debuttante in Italia Nifty Fox, altro Magog sponda Holcak. Attenzione perché la corsa avrà ulteriori risvolti thrilling in salsa revenge movie. Anche perché in pista ci sono due acerrimi rivali, da una parte la femmina Albina dall'altra Kamikaze de Teille. I due hanno avuto un incontro molto ravvicinato qualche settimana fa, quando al verticale l'allievo di Favero ha rifilato una zoccolata al nodello della femmina provocandole un taglio superficiale. Niente di grave per l'angolo di Ilenia Nero che ha provveduto subito a rimettere in ordine la figlia di Diamond Green. Si narra che abbia anche cercato di compiere opera di convincimento sulla femmina che nitrendo minacciava "ma se me ne fa un altra, quel vecchiaccio... Fatto sta che i due gravitano dietro al battistrada, con i favoriti Ernesto e Merguib a marcarsi e Technokrat presto fuori dalla corsa. Alla fence piccola Kamikaze de Teille salta in modo scomposto intralciando Merguib, Albina che gli galoppa alle spalle scodella invece a terra Cherchi. Top Secret prova la fuga a un giro dalla fine, ma Kamikaze lo tiene a tiro, a contatto gli altri due. Dopo il verticale il cavallo scosso di Albina va a centrare in pieno Kamikaze facendolo cadere proprio nel punto dove questo l'aveva ferita. Dominik Pastuszka nel cadere si frattura lo zigomo. "Vendetta... Vendetta..." nitrisce la femmina tanto forte che la sente anche Emanuele Pirro che dall'Hungaroring medita di infliggere un drive through al team Ghiotti.
Sulla curva finale Jan Kratochvil è lesto a sparare l'attacco con Ernesto e sembra andare a mettere le mani sul Val Senales, lui che ha una quota da tre periodico al totalizzatore, prendendo una lunghezza e mezzo di margine sul mezzosangue e su Merguib che pare non intervenire. "Ehe ehe ehe" ridacchia qualcuno, l'ha preso nel baogigi!
Dopo l'ultimo ostacolo Top Secret, tutto spostato sullo steccato opposto, pesca energie da serbatoi occulti e rientra in maniera stoica al cavallo polacco erede di Janosz (non il collaboratore di Enzo Ferrari, quello strappato alla Fiat e portato all'Alfa). Lodi a Paolo Favero che riporta al successo un AQPS che non correva dal 2012 e che nel 2010, proprio nel giorno del santo patrono di Merano, inanellò una serie di tre vittorie consecutive, agli ordini di David Cottin, culminanti nel primo posto nel Prix Christian de l'Hermite - Gr. Steeple des 4 Ans (L) a Cagnes sur Mer, rifilando otto lunghezze a un certo Triangle d'Or (poi piazzato in Gr.2 e Gr.3 in Italia) per un totale di 66.700 euro aggiudicati con sole tre corse. Quindi un soggetto di grande qualità e non un brocchetto che non aveva mai vinto. Esulta anche Gary Derwin alla terza vittoria in Italia, lui che o vince o manco si piazza, mentre su Maia vengono sparate a tutto fo'o (come si dice dalle mie parti) le musiche di Clint Mansell per la gioia di Hamm che non è la tipa tedesca che da il giro a Hill ne Lo Chiamavano Trinità, ma un regista britannico. Dopo Giacobbe anche Brachino se la ride e ci pare più che giusto, questione di par condicio.

ERNESTO SPARALESTO non è stato fin troppo desto... 
c'era una riserva di energie segrete nel buio pesto
e il polacco ne è uscito mesto
poi il fucsia di sfondo ha fatto il resto.

Ryder Hesjedal piegato sulla bici, "Non è stilisticamente bello, ma ha altre doti" dice Martinello, acciuffa e passa Geniez, ma non riesce a mantenere la ruota di Pinot, il secondo classificato del 2014 e grande delusione del tour 2015, comunque combattivo in diverse tappe. Sono le 16.15 circa con Quintana che scatta per la terza volta e stacca il britannico leader della classifica. «Fermo, disgraziato... Fermo!» urla Froome al gregario Poels, particolarmente spiritato con Richie Porte che prova a dirigerlo. L'inglese non riesce a tenere il passo dei due compagni di colore, figurarsi del suo primo rivale. Il colombiano ha un minuto abbondante di distacco dai due fuggitivi e una ventina di secondi di margine su Froome, gliene deve recuperare almeno due e mezzo per strappargli la maglia, più indietro gli altri. Siamo a 7 km dall'arrivo, ci spostiamo da Bulbarelli al cross di Merano perché vanno in scena i gentleman e amazzoni con il colonnello Satalia che mostra orgoglioso il campo dei partenti. Undici al via ma noi, implacabili come il Running Man Show,  sentenziamo fin da venerdi: "Di undici ne contano solo quattro, Luca Carminati avrebbe del materiale ma sarà molto dura per lui". Regain Madrik è la base del blog, con Missed Approach e Doux Amer di rincalzo. Come quarto soggetto viene indicato Monjoliano, gli altri con possibilità quasi nulle. Fa notizia la mancanza del leader della classifica Riki Belluco: cinque vittorie in sei corse. Debuttano nell'annata Annalisa Miotti e Daniele Tonelli, debutto assoluto invece per Giuseppe Trabeschi e Pietro Stefani che porta a diciannove il numero dei "dilettanti" scesi in pista nel 2015 in ostacoli (undici dei quali con una sola monta su otto previste). Rientra invece da un infortunio Claudiano Patelli.

2.800 metri da percorrere per aggiudicarsi i 2.550 euro messi in palio. La corsa ha l'esito che avevamo previsto e intascare i 121 euro della trio è tutt'altro che difficile. Cambia tipologia di corsa Regain Madrik, Claudia Wendel lo tiene coperto lasciando ad Andrea Lancini e a Luca Bonacina il compito di scandire un'andatura veloce, poi rilevati da Monjoliano e Pavel Peprna. Ormai queste corse hanno reso palese come lo scandire una forte andatura di testa sia condizione pressoché sicura per eliminare metà della concorrenza, in serio imbarazzo a sostenere ritmi solleciti. Così dopo metà corsa dietro a Doux Amer restano in cinque, con gli altri discosti in un lungo serpentone. I due soggetti che fungono da sorpresa della corsa sono New Girl con Lancini, ma soprattutto il rientrante da cinque anni (!?) Interim con un bravissimo Pietro Stefani alla prima uscita in ippodromo. I due, per quel che è possibile, partecipano attivamente alla competizione, cosa che invece non fa Claudiano Patelli con una Tiparlo già fuori corsa, discosta in coda, dopo i primi trecento metri di gara (quando con altra monta aveva vinto a Milano con gara di testa). Malissimo anche Luca Carminati che dispone di uno dei migliori cavalli del lotto ovvero la femmina ex Favero Napoli Molticolori, poi caduta fuori quadro e pronta a duellare, da scossa, con i rivali nella retta finale, sebbene separata dallo steccato che divide la pista dal corridoio dove si erge la maestosa fence.
Dopo l'uscita del laghetto, al salto del muro perde le staffe l'irlandese Shanahan che cade da Missed Approach. Monjoliano attacca la curva finale da battistrada, ha nella scia Regain Madrik, all'interno Doux Amer, quindi a contatto un ottimo Interim (100 a 1 la quota) e New Girl vicina, gli altri dispersi. Monjoliano va saltare l'ultima siepe dando l'impressione di dominare la parte terminale della competizione, ma Luca Bonacina chiama Doux Amer all'ultimo sforzo. Il grigio finisce molto forte mangiando almeno quattro lunghezze all'avversario che comunque si salva, terzo Regain. Per il quarto New Girl stampa in fotografia Interim. Prima e meritata vittoria stagionale per Pavel Peprna, spesso secondo quest'anno, continua invece la maledizione di Doux Amer, eterno piazzato in categoria. Elogi per Stefani, davvero bravo per il debutto e considerando il soggetto che era chiamato a montare; in costante miglioramento Lancini, sfortunato Shanahan, sugli altri c'è da lavorare e pure parecchio.

Ci chiede la linea Bulbarelli perché il favorito della tappa Quintana ha raggiunto e superato un coriaceo Ryder Hesjedal, ma Pinot ormai è in vista dell'arrivo. Braccia alzate per il francese, davvero strepitoso nella sua azione finale in cui è riuscito a mantenere inalterato il distacco che aveva da Froome all'iniizo scalata, con un Quintana che gli arriva però ad appena 18 secondi; terzo, a una trentina, c'è Ryder Hesjedal, incapace di resistere agli scatti del francese ma comunque maiuscolo e ben quotato come piazzato di giornata dai bookmaker. Dietro la maglia gialla, salito del suo passo per evitare fuorigiri con 1.20 distacco dal colombiano, può festeggiare la vittoria del giro. Il pistolero invece arriva con "lo squalo" Nibali a 3'30 dal vincitore. Il siciliano frenato da una foratura ai piedi dell'Alpe d'Huez ha poco da recriminare, il suo è stato un tour che non lo ha mai visto in condizione di poter emulare il successo dello scorso anno. Chiude comunque quarto nella classifica finale dietro a Valverde, ma davanti a Contador. Alla fine dei conti è un piazzamento comunque importante.

Dal 5° del Tour 2015
Al 5° del Giro 2015
RYDER HESJEDAL mette in crisi il Pistolero
al giro di Italia, andando ad artigliare un insperato quinto posto sulle
salite terminali della corsa in rosa.
(Foto Slipstreamsports.com)

Nelle due prove in siepi che chiudono il convegno è tutto facile, come previsto, nel Pr. Tatti Jacopo, dove Stellato, dopo il ritiro di Makarenko, non poteva perdere. Il blog centra nell'ordine i primi tre posti, con Lord of the Nile e Windfinder a completare accoppiata e trio secca in ordine. Per gli altri il compito era gravoso e difatti sono finiti a distacco sebbene si sia notato un qualche progresso in Red Pilgrim, quarto a mezza lunghezza dal terzo. Corsa di testa per Brockton poi calato alla curva finale. Mai in corsa Drounais e Danzki, finiti "lontani" da Brockton. Dunque secondo successo irlandese di giornata, questa volta porta la firma di O'Farrell in una corsa che ha visto il debutto in Italia di John Paul Brennan chiamato a sostituire Pastuszka sul "pellegrino rosso". O'Farrell giovane interprete irlandese con una carriera comunque già decennale, quest'anno ha disputato ventisette corse nel Regno Unito vincendo due volte in categoria hurdle. Ottiene così la terza vittoria stagionale.

Si chiude la riunione con il Pr. Sharstar, 3.000 siepi per tre anni che avevamo definito "la corsa della verità per diversi soggetti". Queste erano state le nostre parole nel definire la corsa di più difficile interpretazione tra le quattro previste sui salti. "Livello in pista non eccelso, chi non lotta la corsa qua è poca roba. Potrebbe essere la volta giusta per la ceka Journey, pericoloso poi, data la compagnia, il debuttante Pacino della scuderia Magog, sponda Holcak, fratello pieno dello specialista Pregio di Polly. Attesi miglioramenti sia da Big Ro che da Eroe Antico, pessimi al debutto ma in piano non proprio scarsi. Preferiamo però indicare Vespro Place quale possibile sorpresa della corsa."
Il verdetto della pista è stato eloquente. Non ha fallito la missione Big Ro, deludente al debutto, ma qua in palla tanto da non tradire quanto di buono di lui aveva detto Paolo Favoro. Interpretato da Joe Bartos, unico successo della giornata per il top jockey ormai giunto a 36 vittorie (quasi il triplo rispetto a quelle di Josef Vana Jr, assente nel week end, fermo in seconda posizione), ha avuto facile gioco sugli avversari, resistendo assai bene all'ottimo finale della "nostra base" ovvero Journey buon seconda. E gli altri...? Aria di naufragio per i sogni di gloria dei Satalia boys (e girls) ancora lontani dalla vetta sebbene dispongano di soggetti tutt'altro che scarsi. Se Eroe Antico ha cercato di farsi vedere tra i primi, poi calando sulla curva finale nonostante la freschezza di O'Farrell, Vespro Place della scuderia Incolinx con Davide Satalia in sella non è mai stato in corsa. I due hanno terminato quinti e sesti e le cose peggiorano se si considera che il certo non eccelso Misterium ha rifilato ai due un distacco superiore alle dieci lunghezze, posizionandosi davanti a un disordinato e irruento Katros (non poche le difficoltà per John P. Brennan per mantenerlo lineare sulle curve). Male il debuttante, ma era alla prima assoluta, Pacino. Per Vespro Place ed Eroe Antico potrebbe profilarsi un ritorno in piano, vedremo...vedremo.

Chiusura di giornata in collegamento da Ascot, nell'ippodromo della Regina, dove Dylan Mouth, imbattuto in Italia con nove vittorie su nove corse, complice un improvviso acquazzone non riesce ad approfittare del ritiro del favorito della corsa (Golden Horn) chiudendo in ultima posizione nel celebre King George Queen Elizabeth Stakes (Gr.1) caratterizzato comunque da un epilogo in salsa gialla con un duello testa a testa tra gli italiani Frankie Dettori e Andrea Atzeni. Eagle Top, numero tre, passa a duecento metri dal palo con Dettori che accarezza l'ennesimo successo, ma Postponed in giubba gialla con palle nere (unico menzionato nell'articolo di presentazione insieme al numero tre rappresentato da Dylan Mouth e da Frankie Dettori) riesce a rientrare dall'interno e nelle ultime battute mette davanti un muso all'avversario, un muso che gli vale una vittoria da 878.636 euro. Un epilogo simile al Val Senales ma di caratura ben distinta. Per "Dove Osano le Aquile" come direbbe un certo Clint e il riferimento non va a Clint Mansell quello della colonna sonora di Top Secret, ma al Clint dell'est anche se legato al west (il riferimento è Where Eagles Dare? al Top, che domande...) va un montepremi da 3 periodico: 333.000 euro, proprio come i numeri che avevamo suggerito con i numeri di sella dei due cavalli leggenda immortalati in presentazione. Standing ovation del pubblico inglese, con la BBC che scrive: "Postponed wins thrilling King George" e di thrilling non ne è certo mancato, parola di Top Secret e attenzione... come dice Ligabue, non quello dei molti-colori, ma quello che fa concorrenza a Rossi, giusto per par condicio, il meglio deve ancora venire... 

 Un STANDING OVATION per Conor O'Farrell,
con i colori del vincitore del Grand National 2008.
Quando si dice mettere un nome preciso per l'occasione...
(Foto bloodstock.racingpost.com)

Si riparte domenica con la seconda giornata corse. Maia apre ai fantini delle piane e delle sette prove previste solo tre sono dedicate agli ostacolisti, anche se Paolo Favero prende parte a diverse flat con alcuni siepisti (i grigi Magical Roundabout e Ho Yam Lay) e altri destinati a diventare jumper (Triple Pursuit e Sarhaan).
L'allenatore di Sinigo domina la riunione dove però spicca il terzo personaggio di cui avevamo fatto cenno. Si tratta del dublinese JOHN PAUL BRENNAN giunto in Italia giovedì scorso per trovare l'amico del cuore Gary Derwin e subito chiamato in corsa a sostituire l'infortunato polacco Dominik Pastuszka. Erano solo quattro le vittorie in carriera del jockey, nato alla corte di TONY MARTIN, non il ciclista ricordato nel nostro precedente articolo quello in maglia gialla sospinto dal campione del mondo polacco Kwiatkowski, bensì il trainer ippico che Brennan non ha perso occasione di ringraziare al termine della riunione, tra gli appalusi scroscianti di un pubblico incredulo. "Ma chi essere quel fantino inglese...?" il tormentone della riunione serpeggiato di labbra in labbra. Sono davvero ben poche le informazioni su questo fantino che ha tutta l'aria di essere un vero e proprio U.F.O., del resto il nome echeggia ancora, giusto per fare il verso al connazionale Conor O'Farrell, nelle orecchie di certi appassionati cinematografici . Le immagini sui monitor corrono a Bud Spencer che si rivolge al grande Big Joe, non Bartos, ma Joe Bugner (uno che ha resistito a un certo Muhammad Alì): "Brennan, libero per buona condotta!" Il titolo del film...? Che domande: Uno Sceriffo Extraterrestre... Poco Extra e Molto Terrestre, diretto dal regista che ha girato ben due film, con Bud Spencer, in quel di Tirrenia e Marina di Pisa. Ma andiamo a vedere come è andata...

Apertura doverosa nel ricordo di chi ci ha lasciato, almeno apparentemente, per monitorare tutto dall'alto, dalla cabina di regia su cui nessun produttore può mettere mano. Dall'apatia dei giorni tristi si dipinge così l'immagine di un cerchio fatto di molti colori, che apre squarci di memoria collettiva proiettata ai giorni felici dominati dal colore più lucente di tutti, un fascio di luce che si traduce in chi non potrà più correre in pista, e non potrà più mostrare il suo sorriso in pubblico, ma che di certo non abbanonderà la sua passione continuando a seguire amici e rivali, compiendo magari altrove le proprie evoluzioni, laddove solo gli eletti possono esibirsi. Collegamento allora all'Hungaroring dove sta per andare in scena uno dei gran premi più avvincenti dell'anno, ironia della sorte, su una delle piste più noiose e pallose del circus. Sono circa le 14 quando le macchine prendono il via e si capisce subito che il regista ha in serbo una corsa in salsa Hitchcock, roba da Tale Hitchcock come commenterebbero certi frequentatori di ben altre piste. Le luci infatti lampeggiano, ma non si leva nessun fumo dalle auto né si vedono mani agitarsi ai quattro venti. Mistero, come direbbe Ruggeri. Si deve compiere un nuovo giro di ricognizione, forse un problema all'impianto semaforico... No, è tutto molto più semplice ma al contempo folle: Massa ha sbagliato a posizionarsi in griglia. Si ritorna in postazione e via, gomme fumanti sull'asfalto. E' la partenza, quella vera, e altro colpo di scena. Le Ferrari di Vettel e Raikkonen schizzano davanti, con Lewis Hamilton, partito in pole, stretto da Vettel verso il lato interno della pista e costretto a subire il sorpasso anche da Nico Rosberg. L'inglese, originario di Trinidad & Tobago cresciuto alla corte di Ron Dennis (non il Rohan Dennis maglia gialla al tour), non ci sta, morde il freno e va subito all'attacco del compagno di squadra, la ruota posteriore sinistra tocca la terra e la macchina parte per la tangenziale, direzione rally, roba da Markku Alén, uno in perfetta sintonia con la filosofia "Pastoriana".
Subito gara in salita per l'albionico, sebbene sia tutt'altro che albino, costretto a rimontare su una pista dove per sorpassare ci vuole domanda in carta bollata sottoscritta dai marziani. Ora è decimo. Se la ride Nico Rosberg che ai microfoni Rai, dopo aver detto che "è un caldo boia", aveva parlato del rapporto con Lewis: "Siamo due grandi attori, non c'è problema tra noi. Poi magari oggi lo mando fuori e le cose cambiano..." Mai dire queste cose specie se c'è il regista di Bernie Ecclestone in agguato, uno che annaffierebbe le piste con le girandole per rendere più imprevedibili le corse, specie se in testa c'è chi potrebbe ammazzare lo spettacolo. Del resto uno dei suoi primi piloti era Watson, manco a dirlo irlandese e compagno di Lauda.  Fatto sta che Hamilton deve avere le orecchie lunghe e dice via cavo: "Nico mi ha buttato fuori", sbagliato, sbagliatissimo, come direbbe Vezio Benetti, telecronista leggendario di certe emittenti televisive...
Davanti ai monitor mastica amare bacchette di liquirizia Niki Lauda, che nel week-end aveva detto che gli italiani sanno far bene solo gli spaghetti e che la Ferrari in Ungheria sarebbe arrivata dietro a Williams e Red Bull. In sovraimpressione il regista piazza subito un indizio importante: compare il nome Niki... un qualcosa che suonerà come guai imprevedibili, insomma roba da Uno Studio in Rosso.
Mazzoni, speaker ufficiale Rai, inizia a lamentarsi perché la regia ignora le due Ferrari in testa. Si mette quasi a piangere, invoca una sommossa popolare da tramutarsi in una serie di e-mail alla FIA, si dice che ci sia anche qualcuno che ha spedito lettere profumate perché ha frainteso la richiesta. Eh, si... perché Mazzoni sente puzzo di cose sporche. "E' Ecclestone che ha chiesto specificatamente di non riprendere la Ferrari, vuol arrecare un danno alla scuderia di Maranello per non permettere agli sponsor di avere visibilità." Chi c'è alla regia, chi c'è? insiste, ci manchi che arrivi a dire "viva la FOCA" per evocare i primi anni '80. La federazione, in gran segreto, risponde predisponendo per i prossimi gran premi due modellini delle Ferrari da regalare al giornalista e da collegare su pedana mobile di 360° così da poter permettere una visione completa e dettagliata su ogni particolare. Capelli accanto sbuffa, e non certo per la chioma... preferisce, a ragione, gustarsi le sportellate che Pastor Maldonato rifila a destra e a manca conquistandosi il nomignolo di John Spartan, per il numero di penalità che gli vengono inflitte da Pirro e compagni. Roba da Demolition Man di un certo Brambilla, uno che in F1 non si lasciava certo intimidire.
Ecclestone del resto è un incallito del grande spettacolo ed ecco subito la risposta a Mazzoni. Al 19° la telecamera sulla macchina RAI (diminuitivo di Raikkonen) vola via in maniera clamorosa, balzellando sulla pista come un marsupiale impazzito. "Ecco, ora non ci permettono più nemmeno di inviare le immagini nel riquadro basso... Non è colpa nostra, ce ne scusiamo" continua la tiratela a suggerire la colpa della FIA.
Girandola di pit stop, Hamilton rinviene alla grande dalle retrovie, supera Ricciardo, e va a caccia di Rosberg, con le Ferrari isolate davanti. Ha inizio il filmone giallo per la gioia di Ecclestone. Spettacolo allo stato puro e si riparte da Nico, questa volta Hulkenberg non quello che sostiene di essere un gran attore. L'ala anteriore della sua Force India, in modo assai pericoloso, collassa in rettilineo quando la macchina con licenza indiana segue la MARTINI WILLIAMS. Il tedesco finisce nelle gomme a grande velocità. Situazione di imbarazzo dei commissari impegnati a rifilare penalità ai piloti come clown generosi di caramelle a una festa per bimbi. Detriti sparsi dappertutto, sembra di essere in certe piazze al risveglio la domenica mattina. Alla fine entra la safety car con consequenziali penalità per chi non rispetta i limiti. Maldonado, già dichiarato campione del mondo in questa speciale classifica, non perde occasione per ritoccare lo score. Si riparte e Raikkonen ha un problema di elettronica e viene subito infilato da Rosberg. Hamilton, dietro, si fa cogliere di sorpresa da Ricciardo che lo infila sulla linea del traguardo, l'inglese però non ci sta. I due inscenano un duello rusiticano che va oltre la pista. Poi il muso della Mercedes si rompe per le imprecazioni di Lauda e il ritorno di Hamilton ai box. "Forse ho esagerato dire certe cose sui italiani... anche fare pizza non sono male!" bofonchia a un meccanico appassionato delle vecchie pellicole cinematografiche e per questo chiamato "pizza".
E' il momento di Ricciardo, uno che gioca spesso al biliardo senza avversari, che si carica come una molla e inizia ad avvicinarsi a Rosberg che intanto si gode il secondo posto tutto tranquillo. Mazzoni non perde occasione per fare inutili conti, tradendo il proprio sogno mancato di fare il commercialista, quando mancano ancora svariati giri: "Rosberg ora è in testa al mondiale. Pensa, Ivan, potrebbe andare in vacanza da leader della classifica... ehe, ehe... Ma che vergogna questa regia!"
Rientra Hamilton assai indietro, ma non sa ancora che Pirro e company hanno in serbo per lui una bella penalità. Al 57° giro si ritira Raikkonen. Intanto, zitto zitto, Hamilton, di nuovo entrato e uscito dai box, risale in zona punti compiendo svariati sorpassi nelle posizioni di rincalzo. "Con la sua gara ha posto fine a un record Mercedes, oggi non avranno due piloti sul podio..." commenta Mazzoni. Solo che sul podio non ci andrà nemmeno Nico Rosberg perché Riccardo tira una folle staccata e nel riportare la macchina in linea trancia la gomma posteriore sinistra del tedesco. Entrambi devono rientrare ai box. Ed ecco che secondo emerge il russo Kvyat, mai a podio in carriera ma sub iudice pure lui. Ricciardo rientra terzo, Rosberg invece deve fare un intero giro su tre ruote e finisce dietro a Hamilton, dopo aver saggiato il fondo terroso ungherese. Quarto c'è il numero 33 Verstappen (miglior piazzamento in carriera) per la gioia di Michael John Lazzari, uno che credeva ciecamente nel riproduttore Jos. Vince Vettel, per il secondo successo stagionale degli uomini di Maranello, secondo Kvyat, terzo un infelice Ricciardo (sempre in cerca di sfidanti al biliardo). Il team manager Ferrari, Arrivabene (beato lui che con quel nome non può certo lamentarsi), commenta in grande stile non sapendo le ultime di Lauda: "Stasera mangerò una pizza all'arrabbiata, gli spaghetti, a me, non piacciono..." Il meccanico di Lauda ride sotto i baffi: ha già pronta la pizza Semaforo Rosso, tanto per far vedere che con certi registi vien l'acquolina alla bocca.
Podio con grande ricordo, il migliore possibile, per JULES BIANCHI, pilota dal grande potenziale costretto per anni a correre con una carretta e dunque impossibilitato a mettersi in luce come avrebbe meritato. A ricordarlo, oltre le parole e i gesti dei colleghi, il pazzesco successo della Ferrari (squadra titolare del cartellino) e il secondo posto di Kvyat, primo russo a conquistare un podio in F1 e connazionale dei titolari della Marussia, squadra per la quale pilotava lo sfortunato driver francese. Un podio che solo uno sceneggiatore con un certo gusto per le citazioni avrebbe potuto tracciare, anche perché prevedere Mehri o Stevens su uno di quei gradini avrebbe significato ricevere l'interdizione dall'utilizzo della penna e allora meglio accontentarsi di questo... anche perché c'è sempre il rischio di qualche ulteriore penalità tardiva, tanto per rimescolare le carte e generare incertezza... con certi regolamenti può succedere di tutto!

Chiudiamo con il magistrale voto in chiusura delle pagelline stilate dal giornalista Giorgio Terruzzi (le potete leggere su redbull.com): Voto 0 alla direzione di corsa: "Con ‘sta fissa di penalizzare cani e porci, i giudici di gara hanno perso la testa in Ungheria. Tutti a spintonarsi, a tagliare gomme, a spatasciare ali, alette, alettoni. Persino una telecamera a zonzo per la pista. L’intero gruppo giudicante, dopo la corsa, è stato ricoverato in un ospedale di Budapest per dei sedativi. Prima di chiudere gli occhi alcuni commissari hanno penalizzato di 10 secondi un infermiere di nome Joseph e intimato un drive through al primario di neurologia."

JULES BIANCHI
campione che non ha avuto la possibilità di dimostrare appieno il 
proprio valore. Michael J. Lazzari per lui avrebbe portato a 31 il numero degli 
EROI AL VOLANTE.
(Foto da rotortrade.com)

Si torna a Merano giusto in tempo per la prova in cross, Pr. Raffaele Ammirato per fantini e gentleman, l'unico a provarci, tra questi, è Riki Belluco.
Su un forum addetto al settore, chorse.it, esprimiamo nella giornata di venerdì i nostri pronostici sulle tre in ostacoli e che pronostici... Su questa corsa scriviamo: "Priory Bay beneficia di un peso molto allettante, ma preferiamo optare per la garanzia di rendimento offerta da Nils. Attenzione a Salar Fircroft che potrebbe ritagliarsi un'ottima carriera in cross."
Dunque Nils come cavallo da battere, Salar Fircroft la scommessa piazzata da multiplo per la quota, Priory Bay in accoppiata con i due sopracitati. 
L'analisi è buona, ottima, anche alla luce della corsa, c'è un particolare non previsto: John Paul Brennan. Il dublinese monta alla grande Monte Pelmo, su cui noi scrivemmo certe cose nell'articolo che commentava il suo rientro di Milano. Lo sottolineamo perché, come dice qualcuno, l'essere smemorati è prerogativa di un po' troppe persone, chi ha voglia se lo vada a vedere. Il baio allevato dalla storica Eledy srl (aria di Amalita, per intenderci) ha acciuffato con gran finale il fuggitivo Salar Fircroft, finalmente di nuovo competitivo e di nuovo proposto con i colori del Marchese Guglielmi (dopo alcune uscite griffato Ilaria Saggiomo), resistendo persino a svariati ondeggiamenti verso l'esterno del grigio. I due ben avanti a un Nils penalizzato da otto chili in più sulla schiena. Un po' deludente Priory Bay in quarta, quasi stampato da Giant Hawk. Male gli altri due: un Achen acerbo nella nuova specialità, e il battistrada Uni Light ceduto alla distanza. Per Monte Pelmo è la terza vittoria consecutiva, la prima in Italia per Brennan.

Ancora blog in grande spolvero nel Pr.Cleto Borella, così nel venerdì precorsa: "Astro Benigno potrebbe tornare a vincere, anche se Favero gli preferisce Alisios. Per la terza moneta indico Little Bruv davanti a Moqorro".

Perfetto, perfettissimo, anzi no, ma quasi... Astro Benigno domina la corsa con gara di testa, permettendosi anche il lusso di scurvare larghissimo all'ingresso in dirittura. Brennan esulta a pugno chiuso e avambraccio teso, ma lasciato ondeggiare con alternanza dall'alto in basso. Tutto facile per il D'Altemps, ma anche per noi, perché Alisios garantisce l'accoppiata secca chiudendo a diciotto lunghezze di distacco. Terzo Hurricane Mix a rompere le uova nel paniere, poi Moqorro e Little Bruv per una volta rimontata da un avversario nel tratto piano conclusivo. E gli altri tre? Non pervenuti, a partire dal chiacchierato Mbhali, mai in corsa. Fermata sotto le tribune, dopo un contatto, Cabrera Noire. Medesima sorte per Concerto Finale.

UN ASTRO NON IDENTIFICATO 
DI NOME BRENNAN
(da meranomaia.it)

Sul forum di chorse esterniamo la nostra soddisfazione: "Punto per il Mancho". Ma come nostra caratteristica non ci accontentiamo, guardiamo oltre, all'ultima prova e scriviamo: "Ora aspetto l'ultima, dove confido in una sorpresa... sulle siepi finali, c'è un U.F.O." Criptico? Mica tanto, bastava leggere la nostra presentazione corsa: "Alla settima favorito netto Romis, sorpresa Monello che rientra ma che se sta bene potrebbe costituire la carta che scombussola i piani. Rientra anche Air Shot, gli altri sono steepler per l'occasione schierati in siepi. Occhio di riguardo per Ange Guardian fresco vincitore in Rep.Ceka in steeple-cross."

La nostra "speranza" è quella di una debacle di Romis, favorito sì, ma secondo noi meno valido di quanto si creda. Si va quindi per un'accoppiata Monello-Ange Guardian. Purtroppo un ritiro riduce il campo partenti a cinque unità e le quote sono quelle che sono. Il ceko ci stuzzica e paga bene al totalizzatore, Monello per noi è il migliore in pista ma rientra da settembre... C'è però un particolare, in sella al rientrante c'è John Paul Brennan e questa è la sua domenica e che domenica, se la ricorderà per un bel po' tanto da chiedere la traduzione del buon articolo che gli dedicherà una testata altoadesina.
E' Air Shot ad andare in testa disturbato però da Shame e con Ange Guardian subito a ridosso, così fino al passaggio in contromano sulla curva di fondo dove Shame, a poco a poco, sfila in ultima posizione per essere poi fermato da Derwin. Sulla curva di Marlengo, Jan Kratochvil manda il suo Ange Guardian al comando, seguito da Romis e Monello. Air Shot, già all'inizio della dirittura opposta a quella di arrivo, paga in modo evidente il rientro, Ale Pollioni lo risparmia; finirà da lontano il percorso.
All'ingresso in dirittura la nostra accoppiata magica sembra fatta. Monello passa deciso in vantaggio sul muso bianco di Ange Guardian, è invece in difficoltà Romis che non riesce a prendere l'azione giusta. U.F.O. Brennan mulina la frusta a sinistra per sostenere Monello, si volta a destra e a sinistra... sembra fatta nel più facile dei modi, ma come ogni finale thrilling che si rispetti c'è la sorpresa. Romis cambia azione, finisce forte, fortissimo. Supera il ceko e macina metri su metri, Monello è a portata di tiro, un ultimo allungo, quasi un colpo di reni sul palo concesso a Bartos. Corta testa tra i due, ma Monello ce l'ha fatta. A 2,75, terzo, c'è Ange Guardian. I nostri tre indicati sono lì sul palo, con il soggetto dato quale potenziale vincitore in prima posizione. Esultiamo, nel silenzio del forum: "Allora, questi piani, come sono andati?" la nostra scritta un po' provocatoria, ma non troppo dal momento che ci eravamo esposti e dunque è anche giusto prendersi un po' di spazio per godersi il pronostico azzeccato e condiviso con chi avrebbe potuto anche approfittarne e fare cassa, poca sì ma le quote non le facciamo certo noi...

Per "John Player Special" Brennan, come dicono i dublinesi e come commenta Favero con la vittoria in piano di Triple Pursuit (Triplo Esercizio, ndr) è un Hat a Trick o semplicemente 3 su 3, un po' come ricordato da certe foto pubblicate qua sul blog in sede di presentazione di questa Double Meeting... E allora, come si direbbe dalla vecchia redazione di Bortoluzzi di Tutto il Calcio Minuto per Minuto, Irlanda batte Rep.Ceka 5 a 2, linea allo studio sulle note di Sheriff del duo Oliver Onions, appuntamento alla prossima riunione ostacolistica, lo spettacolo dello sport a tempo di musica...

  Il Trionfatore di AINTREE 2008, la Belva COMPLY OR DIE
con i numeri da noi indicati in sede di presentazione.
(Foto omaggio da davidpipe.com)

giovedì 23 luglio 2015

Presentazione 28° Giornata, Maia, Merano.


NELLA TORRIDA CALURA RITORNANO GLI OSTACOLI

A cura di Matteo Mancini.


FATAL MAC soggetto valido
trasformato in grande campione dei cross da PAOLO FAVERO.
A lui è dedicata la prova cross della riunione.
I colori sono quelli di Josef Aichner che avrà in pista, nella riunione,
Technokrat e Stellato.
(Foto meranomaia.it).

Riprende la seconda parte della stagione altoadesina dedicata agli ostacoli con quattro prove che vedono la partecipazione di diversi soggetti alla prima stagionale.
Si parte col Val Senales, steeple-chase sui 3.550 metri, maiden o vendere, sette al via con qualità non proprio eccelsa. Merguib ed Ernesto dovrebbero essere i due che si contenderanno il ruolo del favorito della corsa. Il Favero ha già battuto l'allievo di Niccolò Simondi, ricevendo però due chili, ma sabato dovrà vedersela a pari peso col rivale. Jo Bartos da una parte, Jan Kratochvil dall'altra. Gode di buon peso il discontinuo Kamikaze de Teille che non vince da quasi due anni, non dovrebbe esser di tanto inferiore ai due favoriti anche se è apparso su un gradino sotto nelle ultime uscite. 
A me piacciono le sfide e le soluzioni sulla carta difficili, ragion per cui do Top Secret come mio cavallo favorito. L'AQPS è finito a mezza lunghezza da Alcydon Fan che in questa compagnia sarebbe favorito netto e ha rifilato cinque lunghezze a Mamacita Tango. E' pertanto in linea sia con Merguib sia con Ernesto, ma dovrebbe avere maggior qualità seppur reduce da un gravissimo infortunio. Può vincere, ma è da giocare a quota. Un occhio di riguardo poi a Technokrat che debutta sugli ostacoli alti con l'irlandese O'Farrell al debutto in Italia.  Debutta in Italia anche l'oggetto misterioso Nifty Fox per i colori Magog, sponda Holcak. Proviene dalla Rep.Ceka.

Pronostico Mancho: Top Secret, Technokrat.

Undici al via nel Fatal Mac, 2.800 metri in cross-country per gentleman e amazzoni. Grande assente Riki Belluco, molti rientranti qualcuno addirittura assente da cinque anni. Regain Madrik è il cavallo da battere, andrà in testa e imporrà la sua andatura al gruppo che potrebbe subire non poche sorprese a causa della presenza di diversi interpreti alle prime armi.
Missed Approach è il controfavorito, per l'occasione montato dal bravo irlandese Shanahan. Grandi chance anche per Doux Amer che preferiamo a Monjoliano affidato a Pavel Peprna. Durissima per gli altri, tra i quali avrebbe del materiale Luca Carminati con Napoli Molticolori.
Si segnala il rientro di Claudiano Patelli, il debutto stagionale in ostacoli di Annalisa Miotti e il debutto assoluto di Trabeschi e di Stefani. Tanti cavalli al via, ma la corsa se la giocheranno in quattro, massimo cinque.

Pronostico Mancho: Regain Madrik, Missed Approach, Doux Amer.

La quinta corsa, il Tatti Jacopo (storico cavallo vincitore del G.P. Merano del 1970), siepi per quattro anni e oltre sui 3.300 metri, vede nel ruolo di favorito netto Stellato con O'Farrell in sella. Sulla carta è difficilmente battibile anche se Makarenko ha dato forti segnali di miglioramento, finendo vicino a un certo High Master. Anteponiamo Lord of the Nile Windfinder per chi è a caccia di un'ipotetica trio.
Debutta in ostacoli Danzki.

Pronostico Mancho: Stellato, Makarenko, Lord of the Nile.

Chiusura col Pr. Sharstar, maiden per tre anni sui 3.000 metri in siepi. Livello in pista non eccelso, chi non lotta la corsa qua è poca roba. Potrebbe essere la volta giusta per la ceka Journey, pericoloso poi, data la compagnia, il debuttante Pacino della scuderia Magog, sponda Holcak, fratello pieno dello specialista Pregio di Polly. Attesi miglioramenti sia da Big Ro che da Eroe Antico, pessimi al debutto ma in piano non proprio scarsi. Preferiamo però indicare Vespro Place quale possibile sorpresa della corsa.

Pronostico Mancho: Journey, Pacino, Vespro Place.

Un occhio e un po' di tifo poi in direzione di Ascot, nell'ippodromo della Regina d'Inghilterra, dove il "nostro" Dylan Mouth tenterà la conquista, difficile, dello scettro delle King George (Gr.1) con Dj Branca in sella. Anche se questo è un blog di ostacolisti, l'appuntamento è quanto mai ghiotto per mandare un augurio al clan Effevi. E' attesa acqua, che invece farebbe bene da queste parti per mitigare la terribile temperatura che aggredisce il mercurio nel termometro e non solo quello. Favorito netto l'imbattutto tre anni Golden Horn con in sella Frankie Dettori. Terzo italiano in pista è Atzeni, in sella a Postponed per il training di Luca Cumani. Dieci al via.

 DYLAN MOUTH
il più forte cavallo di proprietà italiana
alla caccia delle King George.
(Foto galoppoecharme.it)


martedì 21 luglio 2015

Vincitori Classici: KAMELIE a cura di Matteo Mancini.

KAMELIE (FR)
f.b 03.05.2007 
Foto di Arigossi, recuperata su internet.
In sella JAN FALTEJSEK

                             Mendez (FR)
                                        Linamix (FR)                   Lunadix (FR)   
 Martaline (GB)                  (gr. 1987)   
 (Gr. 1999)                        Coraline (GB)                   Sadler's Wells (Usa)
                                         (b. 1994)                                    Bahamian (IRE)

                                                                                Northern Dancer (CAN)    
                                        Northern Treat (USA)          Exotic Treat (USA)
 Kandis (FR)                     (b. 1976)
 (b. 1985)                          Koln (GER)                        Fant (GER)
                                        (b. 1976)                                       Kornahre (GER)



Martaline (1999): Corre in Francia e in Dubai ventidue volte, da due a cinque anni, ottenendo 5 vittorie (1600-2800) e 12 piazzamenti per un totale di vincite pari a 260.000 euro. Allevato in Inghilterra dalla Juddmonte Farms, viene acquistato da Khalid Abdullah (giubba verde, tracolla e berretto rosa, maniche bianche) e affidato in training al coach francese André Fabre.
Soggetto dotato di gran fondo ottiene i successi maggiori a quattro e a cinque anni, diventando solo allora un vincitore di classiche grazie all'allungamento della distanza fino a coprire i 3.000 metri in piano.
Corre quattro volte a due anni, vincendo a Saint-Cloud sui 1.600 metri con Olivier Peslier in sella e piazzandosi in due circostanze. Porta a sei le uscite stagionali l'anno successivo e vince ancora in condizionata, sui 1.800 metri di Deuville, classificandosi in terza posizione nel Prix de la Force (Gr.3) di Chantilly e secondo sui 3000 metri del Prix Michel Houyvet (L) di Deauville. Con l'anzianità le prestazioni di Martaline vanno a incrementare. Nel 2002, a quattro anni, scende in pista altre sei volte, vincendo a primavera a Longchamp il Prix d'Hedeuville (Gr.3) con Christophe Soumillon a condurlo per la pista, confermandosi con la medesima monta  a Maisons-Lafitte, in estate, nel Prix Maurice de Nieuil (Gr.2), è poi tre volte secondo in altrettanti Gr.2 e cioè nel Prix Foy di Longchamp, nel Prix Jean de Chaudennay di Saint-Cloud e nel Grand Prix de Chantilly.  
Vince per l'ultima volta nell'agosto del 2004, a cinque anni, a Deauville con Gary Stevens, tagliando per primo il palo del Prix de Reux (L). E' poi secondo nel Grand Prix de Deauville (Gr.2).
Carriera quindi piuttosto longeva con una vittoria in categoria Gruppo 2 e una in Gruppo 3, oltre quattro secondi posti in Gruppo 2 e un terzo in Gruppo 3.
Ritirato in razza nel 2005, ha dato i suoi migliori risultati soprattutto come riproduttore di saltatori. Monta attualmente in Francia, presso Haras de la Reboursiere & Montaigu, a 8.000 euro.
Tra i migliori prodotti generati si segnala Akarlina vincitrice in Francia in due Gr. 3 e in L, ha corso anche in Canada, nonché i vincitori in L Calling Out (piazzato anche in Gr.2 e Gr.3), Broken Kitten, Night Run e Ozeta (quest'ultima vincitrice anche in ostacoli in L).
Assai più corposo il panorama riservato ai vincitori classici in ostacoli con quattro vincitori di Gr.1 in Inghilterra, Italia e Francia e cioè Kotkikova (vincitrice in Francia di un Gr.1, un Gr.2, due Gr.3 e tre L), Dynaste (vincitore in Inghilterra, categoria chase, di due Gr.1, due Gr.2, e un Gr.3 in hurdle, piazzato in sei Gr.1 sia chase che hurdle in piste quali Aintree, Kempton e Ascot), Very Wood vincitore in hurdle a Cheltenham in Gr.1, piazzato in Gr.2 e Gr.3, e Kamelie vincitrice in Gr.1 a Merano. Seguono poi i vincitori in Francia, in Gr.2, Roi de Treve e Pique Sous. Sempre in ostacoli si sono distinti cinque ulteriori prodotti vincitori in Gr.3 e una decina vincitori in L.
In Italia hanno corso solo quattro prodotti da Martaline, tutti in ostacoli e tutti portacolori di scuderie straniere. Peraltro tutti e quattro hanno preso parte a gran premi. Si ricorda soprattutto Martalin, quinto nel G.P. Merano dello scorso anno (Gr.1), vincitore di due edizioni del Grande Steeple-Chase delle Fiandre, in Belgio, e Marmiton vincitore in siepi del Berlingieri (Gr.2), a Milano. Non mancano poi gli accoppiamenti con fattrici non purosangue inglesi come dimostra l'AQPS Shalimar Fromentro sceso in pista in cinque diverse nazioni (Francia, Inghilterra, Italia, Irlanda e Rep.Ceka), vincitore una sola volta in chase, a Warwick, quinto in Gr.2 in hurdle in Inghilterra, terzo nel G.P. Nazioni di Merano, in cross country (L) alle spalle degli specialisti Matin de Clermont e Lutin des Bordes.


MARTALINE
Foto di www.syndicatdeseleveurs.ft

Prima Madre
Kandis (FR). Allevata da M.me A. Vanoli-Gerdes e di proprietà dei successori di Turcan Victorin per il training di Christian Maillard, corre da tre a sette anni, cinquantatre volte, ottenendo 11 vittorie in Francia, dai 2.000 ai 2.450 metri, tra cui il Prix du Grand Camp (L) a Lione, e 26 piazzamenti compresi i terzi posti nel Grand Prix de Vichy (Gr.3), Prix du Grand Camp (L) e nel Prix Rene Bedel (L) di Lione, per un totale di vincite di circa 160.000 euro. Deceduta il 15 marzo del 2010.
Madre di otto prodotti, di cui due vincitori.

             Kandania (1994, f.b da Cadoudal). Ha corso 13 volte in Francia, da tre a quattro anni, riportando 3 vittorie (2.200-2.600 metri) e 4 piazzamenti, prevalentemente in categoria reclamare, per un totale di 18.000 euro di vincite. Fattrice, madre di quattro vincitori in ostacoli.
              Kanowhere (1995, c.b da Exit to Nowhere). Ha corso due volte a quattro anni, in Francia, senza mai piazzarsi.
               Kanovett (1997, c.b da Vettori). Ha corso quattro volte, in Francia, da due a tre anni senza mai piazzarsi.
              Kadouchine (2001, f.b da Volochine). Ha corso nove volte, in Francia, da tre a quattro anni ottenendo tre piazzamenti aggiudicandosi 2.700 euro di vincite. Ceduta in Spagna.
                Fifty Sheets (2003, m.b da Spadoun (Fr)). Ha corso tre volte in Inghilterra, da quattro a sei anni, ottenendo 3 piazzamenti in hurdle.
               Trevoyaser Sincero (2004, m.b da Landes). Ha corso nove volte in Francia, da due a tre anni, quattro volte delle quali in siepi dove ha ottenuto 3 piazzamenti per un totale di 5.000 euro.
                 Mansonnien Treat (2005, c.b da Mansonnien (FR). Non ha mai corso.
                KAMELIE see above.

Seconda Madre
Koln (Ger). Disputa 4 corse in Germania da tre a quattro anni, riportando 2 vittorie dai 1.600 ai 2.000 metri e 2 piazzamenti che le fruttano circa 6.000 euro di vincite.
Madre di quattro prodotti di cui tre vincitori.

              Crack Si (1983, f.b da Iron Duke). Ha corso due volte in Francia a due anni senza mai piazzarsi.
                Kandis see above.
          Capacita (1986, f.b da Iron Duke). Ha corso 25 volte in Francia, da due a quattro anni, prevalentemente a reclamare ottenendo 2 vittorie e 8 piazzamenti corrispondenti a 15.000 euro di vincite.
            KADALKO (1988, m.b da Cadoudal). Ha corso 30 volte in Francia, da due a cinque anni, riportando 1 vittoria (2.100 metri) e 5 piazzamenti in piano (in 13 uscite) e 11 vittorie e 4 piazzamenti in ostacoli con filotti di tre e di quattro vittorie consecutive ad Auteuil per un totale di 600.000 euro di vincite. Tra le vittorie si segnalano il Prix Amadou (L), il Prix Cambaceres (L), il Prix Finot Hurdle (L), il Prix Georges de Talhouet-Roy (L), il Prix Hypothese (L), il Prix Juigne (L), il Prix Leon Olry-Roederer (L), il Prix de Longchamp (L)., il Prix Alain du Breil (L)., il Prix de Pepinvast (L) e il.Prix Pierre de Lassus (L) tutti ad Auteuil. Stallone in Francia.

Terza Madre
Kornahre (1964, f.b da Agio). Non trovati dati sulla carriera.
Madre di almeno sette prodotti di cui due vincitori.

               Kronsbeere (1969, f.b da Kaiseradler). Non rinvenuti dati.
               Kaenga (1971 f.b da Lemon Hart). Fattrice, madre di vincitori tra cui Kioto, vincitore in Germania sulla lunga distanza in categoria Listed Race, piazzato in Gr.2 e Gr.3.
               Konkurrenz (1972, f.b da Waidmannsheil). Ha corso due volte in Francia, da due a tre anni, senza piazzarsi.
                Koryphae (1974, f.b da Arjon). Non dati.
                Koln see above.
              Keen Hul (1977, c.b da Hul a Hul). Ha corso 57 volte in Francia, da tre a sette anni, tre volte delle quali in siepi senza mai piazzarsi, riportando 3 vittorie (1.600-1.800 metri) e 13 piazzamenti per un totale di 43.000 euro. 
             Coragio (1979, m.b da Researching). Ha corso 5 volte in Francia a tre anni, una volta in siepi, senza mai piazzarsi.

Lo stallone KADALKO, zio di KAMELIE, vincitore di
undici corse in ostacoli a Auteuil.

Commento di Matteo Mancini sulla genealogia di Kamelie.
Rispetto agli altri vincitori classici che abbiamo analizzato, Kamelie costituisce il classico esempio di soggetto concepito con l'intento di avviarlo a una carriera ostacolistica, con un incrocio all'insegna della forte stamina e di una notevole capacità di sostenere le grandi distanze. Sia il padre che la madre, infatti, si sono dimostrati soggetti solidi, dal notevole fondo, peraltro con un certo ritardo nello sviluppo e nel raggiungere il top delle proprie prestazioni, ma con una carriera alle spalle molto duratura.
Da un punto di vista genetico, ancora una volta campeggia la figura di NORTHERN DANCER, presente sia nella linea paterna che in quella materna del soggetto ovvero quale bis nonno materno e quale quadri nonno paterno di Martaline e quale nonno paterno di Kandis. Sono poi ripetuti i legami con NEARCO, presente nelle due linee generazionali di Northern Treat, e con TICINO nelle due linee generazionali di Kandis. Quest'ultimo è uno stallone tedesco, nato nel 1939 da genitori e nonni tutti di allevamento tedesco. A risaltare però è il forte legame con gli ostacoli. Ne è una chiara e netta dimostrazione la presenza di uno stallone come Martaline, scelto dagli allevatori unicamente per le doti di generatore di ottimi soggetti destinati a siepi e steeple. La stessa Kandis, molto buona in piano, ha nel proprio sangue una fortissima compatibilità con gli ostacoli. E' nonna di svariati ostacolisti vincitori sia in Francia che in Inghilterra, tutti figli di Kandania, si citano Antonius Caesar(da Mansonnien) e Robe de Jais (da Turgeon) nonché sorellastra dell'immenso Kadalko, plurivincitore in siepi e anch'esso riproduttore di ostacolisti. Il legame con quest'ultimo è stato il motivo per cui molti figli della fattrice, nati successivamente ai successi di Kadalko, sono stati provati in ostacoli, ma con risultati non sempre apprezzabili.
E' pertanto evidente come l'allevatore di Kamelie abbia fin da subito tracciato il destino del suo prodotto, buttando un occhio proprio alle siepi forse anche per via degli scarsi risultati ottenuti in piano dai figli di Kandis, appena un vincitore sui sette scesi in pista in piano. La fattrice è deceduta nel 2010, pertanto questa linea generazionale potrà esser proseguita dalla sola Kamelie che ha maturato vittorie a sufficienza per tentare la carriera da madre di ulteriori ostacolisti.

MARTALINE ai tempi delle corse.
(Foto da horseranch.smileyforum.net)

La carriera di Kamelie
Vede la luce in Francia nel piccolo allevamento di Bernard Ducasse, il 3 maggio del 2007, quale ultimo prodotto della fattrice Kandis. La discreta predisposizione per gli ostacoli, quantomeno a livello geneaologico, attira subito la scuderia ceka DS Pegas che acquista la cavalla e la importa in patria. Viene acquistata yearling ad Arqana per un valore pari a 15.838 sterline. 
Debutta tardi rispetto ai coetanei ovvero il 24 aprile del 2010 a Karlovy Vary, in Rep.Ceka, su una distanza forse troppo corta. La femmina infatti viene presentata in una condizionata sui 1.600 metri contro nove avversari. Chiude, sospinta da Martin Laube, in un dignitosissimo quarto posto, dietro a Barca Rossa, a quattro lunghezze circa dal vincitore Malq che poi prenderà parte ad alcuni gran premi in patria e al Pr. Bereguardo (L) di Milano dove chiuderà quinto.
L'allenatore polacco Gregory Wroblewski, che ha in allenamento la cavalla e che in quel periodo corre abitualmente in Italia, decide di farla scendere nella nostra penisola. E' da noi che Kamelie sviluppa tutta la prima parte di carriera. Il debutto avviene un mese dopo nel tradizionale Corona Ferrea, occasionalmente spostato a Merano vista la chiusura della pista in ostacoli di Milano, prova per siepisti alla prima esperienza con i salti. Kamelie, 20 a 1 al totalizzatore (ultimo cavallo del campo), si trova subito al cospetto di una "belva" ovvero il colosso Tullio Ostillio allenato da Paolo Favero. La corsa viene caratterizzata dall'andatura indiavolata di un compagno di colori di quest'ultimo, Laurent montato da quello che diventerà il jockey di fiducia della Ds Pegas ovvero Jan Faltejsek, poi rilanciata dallo stesso Tullio OstillioKamelie, affidata a Libor Simunek, si mantiene sempre a ridosso del battistrada che però non cede mai nonostante dopo l'ultima siepe la femmina riesca ad avvicinare sensibilmente il rivale arrivandogli a un'incollatura, con gli altri assai discosti. Un debutto molto promettente soprattutto se si considera ciò che Tullio Ostillio riuscirà a fare di lì a poco. Eppure Kamelie non si conferma nelle uscite successive.
Wroblewski la fa correre con moderazione, ma la manda in pista nel corso dell'anno altre cinque volte. Delude nel Val d'Adige (L) dove, affidata a Jo Bartos, arriva sesta lontanissima da Tullio Ostillio stesso, che vince la corsa comodo dopo andatura di testa. A darle fastidio, forse, il terreno pesante.
A luglio torna sui 3.000 metri, categoria maiden o vendere, ma non va oltre un terzo posto, distanziata di cinque lunghezze da Regal Fiume che si aggiudica la corsa. L'uscita successiva si chiude sulla curva di fondo di Merano, nel Pr. A.N.A.P. quando è ancora in corsa per la vittoria nella scia di Wertrack, che poi vincerà la corsa, e ben avanti al favorito Tomorrowneverdies che verrà a fare il secondo a nove lunghezze dal vincitore. Josef Vana jr, che la monta per la prima volta, cade dopo il salto della siepe che immette sulla dirittura di arrivo.
Ancora una volta in lotta per la vittoria qualche settimana dopo, sempre sulle siepi di Merano in categoria maiden. Vana jr la tiene in quinta posizione, in pancia al gruppo, nella prima parte della corsa, portandola gradatamente sui primi. Non può però nulla contro Regal Sprint che vince bene relegandola, in rimonta, al secondo posto dopo duello con la favorita Maria Paula.
Wroblewski convinto della buona forma della cavalla, discreta ma mai eccelsa, la ripropone su alti livelli prima di destinarla al lungo riposo invernale. E' ottobre, la stagione meranese volge ormai all'epilogo, ma va in scena l'ultimo Gruppo 1 della stagione altoadesina: il Criterium d'Autunno, prova sui 3.300 metri per siepisti. Kamelie e Vana Jr sono i primi dei battuti, alle spalle della terribile coppia costituita da Chic Anti Shock Tullio Ostillio che si rende protagonista di un assolto. In pista c'è anche Wertrack che ha già dimostrato di esser superiore a Kamelie. La femmina, penultimo cavallo sulle lavagnette dei bookmaker, dopo corsa all'estrema attesa in ultima posizione, è terza a quindici lunghezze dai primi due e ben davanti al resto della ciurma. Non completa il percorso Wertrack, fermato quando ormai era finito fuori corsa per via di un brutto cedimento alla distanza. Per Kamelie è il primo piazzamento in una classica, che le vale 6.800 euro (la somma più alta al momento guadagnata dalla portacolori della Pegas in una corsa).
Arriva il lungo inverno praghese in cui Kamelie può rifiatare dopo le sette corse della stagione. E' ancora maiden, ma ha fatto vedere delle qualità che gli sono valse un terzo posto in Gr.1 e altri quattro piazzamenti per un totale di 14.000 euro.

KAMELIE in quella che diventerà la sua disciplina
predieletta: lo Steeple-Chase.

Wroblewski inizia a proporre alla sua allieva dei salti più impegnativi e la fa debuttare in steeple-chase a Treviso, il 17 aprile del 2011, dove il tracciato è poco impegnativo. Cinque al via, in una condizionata da 5.100 euro al primo, tra i quali Regal Fiume e soprattutto il futuro dominatore del G.P. Merano Alpha Two. Damerino scandisce una falsa andatura di testa, a ritmo molto basso, con Kamelie e Alpha Two che a poco a poco lo vanno a punzecchiare. Vana Jr, futuro interprete di Alpha Two, è in sella alla femmina e la lancia sull'ultima siepe, a centropista, all'attacco del battistrada con all'esterno Alpha Two. La femmina, con buon allungo finale, viene a cogliere la prima vittoria in carriera, davanti a Damerino che controlla Alpha Two. E' l'inizio di un buon periodo. Kamelie centra altre tre vittorie consecutive, con tre fantini diversi, per un totale di quattro. Vince due volte a Merano in primavera in altrettante condizionate in siepi riservate ai quattro anni. Ha facile gioco nel Glorenza, dove rifila otto lunghezze al più immediato inseguitore, ben interpretata da Dusan Andres. Vince comoda anche nel Pr. Scena, condizionata da 10.200 euro al primo, dove si mette dietro soggetti del calibro di Y Me Rebelo e Branit, entrambi vincitori in Gr.1. A montarla c'è Jaroslav Myska e il buon stato di forma le vale, per la prima volta, il ruolo da favorita. Myska la tiene a centrogruppo, per corsie esterne, mentre davanti scandisce un buon ritmo Dancer Cat. Sulla curva finale Kamelie va all'attacco di Y Me Rebelo, il quale ha superato il battistrada. I due ingaggiano serrato duello finale, con Myska che sposta la femmina quasi sullo steccato opposto dove con l'aiuto dello steccato trova l'ingambata giusta per battere il qualitativo avversario. Sembra il prologo verso l'iscrizione a una classica col ruolo da possibile protagonista, invece un contrattempo scombussola i piani. Kamelie passa l'estate nel box, ricomparendo a settembre in Slovacchia, a Bratislava, in una condizionata per tre anni e oltre sui 2.000 metri.
Wroblewski la affida a Foret che la porta al successo nel più facile dei modi davanti di sei lunghezze a Peintre Abstrait (futuro quinto nel 123° Velka di Pardubice). Il successo, primo in piano, vale solo 800 euro e funge da rientro verso le nuove prove in ostacoli. Il rientro sui salti, però, è deludente sebbene avvenga in una classica: il Pr. del Prato (L). Corsa all'insegna dell'equlibrio per gli scommettitori, le quote vanno da 3 a 1 a 9 a 1. Kamelie si gioca a 7. Torna a montarla Andres, ma la prestazione non sarà all'altezza delle aspettative. Giunge quinta a quasi a venti lunghezza dal vincitore Satwa Duke (vincitore in classiche e pluripiazzato in Gr.1), battuta di tre lunghezze da Dar Said, futuro protagonista nel G.P. Merano. Si lascia comunque alle spalle buoni soggetti come Perdono e Neroloto.
A novembre si sposta in Toscana, marcando un secondo posto a Grosseto, battuta ancora una volta da Dar Said, e un quinto in condizionata a Pisa. Resta poi ferma cinque mesi, per affrontare una nuova sfida. Dopo aver corso in tre nazioni diverse, la Pegas decide di tentare l'avventura in terra di Francia e destina Kamelie al circuito riservato agli steepler transalpini. Per la femmina è il ritorno nella terra natale.

KAMELIE al tondino.
(Foto da stajanglicaku10.wbs.cz)

Il debutto in Francia avviene a fine aprile, a Strasburgo, sui 4.200 metri in steeple-chase, condizionata riservata ai cavalli di cinque anni denominata Prix Wolfberger. In pista c'è un'altra vecchia conoscenza italiana: Beau (Ger), battuto più volte da Kamelie. Gli scommetittori francesi relegano la femmina a terza cavalla del campo, tra gli otto partenti. Radislav Bens, che monta per la seconda volta Kamelie, porta subito la cavalla a ridosso del battistrada, il favorito Turmix, mantenendola sempre sulle prime posizioni. All'attacco del giro conclusivo Varouka Gaugain rileva il leader ma viene presto attaccato da Kamelie che sulla curva di fondo da già la sensazione di venire a vincere la corsa. Dopo l'ultimo salto la portacolori della Pegas si isola, mentre Turmix progredisce in seconda posizione, avendo la meglio su Magnum du Lac e sul calante Varouka. Nelle casse della scuderia ceka piovono altri 8.100 euro. Un infortunio frena ancora una volta quella che sembrerebbe essere la stagione giusta. Kamelie resta un anno lontana dalle piste rientrando a Lysa Nad Laben, Rep.Ceka, il primo maggio del 2013, condizionata sui 4.200 metri. A montarla c'è ancora il polacco Bens. Sei al via, con le vecchie conoscenze Silver Regent, terzo in un'edizione del Vanoni (Gr.2) di qualche anno prima, nel ruolo di controfavorito e antagonista annunciato, e Terebesz. Attenzione anche alla ceka Godea, conosciuta anche in Svezia per le sue partecipazioni al Grand National di Stromsholm e in preparazione proprio in vista di tale tappa (vi giungerà seconda). La corsa vede una Kamelie non al top dover far fronte a una Godea anch'essa al rientro ma più in forma. Le due finiscono vicine sul palo, ma la spunta la palladina della Pegas, per due lunghezze. Mai in corsa Silver Regent.
Wroblewski torna alla carica con la Francia, ma gli inizi non saranno facili. Prende parte a un gran premio per gentleman e amazzoni, ben remunerato con 26.400 euro al primo, ad Auteuil, sui 4.400 metri, il Prix Marechal Foch Chall. Il periziatore gli riserva il peso più basso della scala, ricevendo da due a nove chili dagli avversari. Alexandre Lemarie è il gentleman scelto per la monta. In pista ci sono vincitori di L e piazzati anche in Gr.1. La femmina corre a centro gruppo fino al salto della riviera, dove si porta al comando quando si deve ancora percorrere un giro del percorso. Sul penultimo ostacolo è ancora in testa, ma non riesce a scrollarsi di dosso il plotoncino degli inseguitori. Si assiste a una retta di arrivo con sette cavalli in lotta. Kamelie, lungo lo steccato sembra poter ripartire ma è solo un'illusione, alla fine è comunque quinta a poco meno di una lunghezza e mezzo dal vincitore, bruciata sul palo per il quarto posto. Un piazzamento che le frutta più di 2.000 euro. Cade invece a Nancy un mese dopo, sempre in steeple e con la responsabilità di ricoprire il ruolo di favorita. A montarla c'è, per la prima volta, Thomas Boyer. Il francese si sposta a montarla anche a Karlovy Vary, Rep.Ceka, dove Kamelie prende parte al Dostihovy Pohar Josefa Vani, gran premio locale sulla distanza dei 4200 metri e con un montepremi al primo di 15.600 euro. E' la controfavorita della corsa, contrapposta al secondo classificato della LVIII Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) ovvero Khalshani. Tra i partenti ci sono altri soggetti conosciuti in Italia come Nuevo Leon, Age of Luck, Mazhilis, Priory Bay e addirittura gli italiani Dar Said e Golden President che vengono però ritirati sul campo. Tracciato sprovvisto di diagonali con sviluppo della corsa all'inglese e con ostacoli tutti uguali tra loro. La corsa vede come consuetudine Kamelie correre sui primi. A un giro dalla fine Makler accellera in modo vistoso e dopo aver respinto Mazhilis si porta in deciso vantaggio inseguito da Kamelie, quindi Khalshani e Age of Luck. I quattro sulla curva finale prendono deciso vantaggio. Sull'interminabile dirittura di arrivo Khalshani supera il battistrada al penultimo salto e si isola, mentre Kamelie perde vistoso terreno facendosi raggiungere anche da Nuevo Leon che le strappa il quarto posto. 2.740 euro sono comunque assicurati.
Prima di tornare in Francia, Kamelie fa tappa in Polonia, a Wroclaw, condizonata in steeple sui 4.000 premi con montepremi risibile. C'è ancora Boyer a montarla. Perde di corta testa da Ursan, cavallo che le è inferiore, si lascia comunque alle spalle Habana che un mesetto dopo trionferà nel gran premio locale (il Lotto Wielka). Termina la stagione in Francia, correndo su due piste secondarie,  Wissembourg e Lyon-Parilly, dove ottiene due terzi posti in condizionata e in buona compagnia.

Il fratellastro, per linea paterna, MARTALIN
affrontato da KAMELIE nell'edizione del G.P. Merano del 2014.
(Foto krist.be)

















continua...

sabato 11 luglio 2015

Vincitori Classici: SOLAR FOCUS. A cura di Matteo Mancini.

SOLAR FOCUS (IRE)
c.b 15.05.2011 
Foto di Matteo Mancini.

                                          Storm Cat (USA)
                                          Giant's Causeway (USA)      Mariah's Storm (USA)   
  Intense Focus (USA)           (s. 1997)   
   (b. 2006)                           Daneleta (IRE)                    Danehill (Usa)
                                            (b. 1999)                                         Zavaleta (IRE)

                                                                                    Sadler's Wells (USA)    
                                          Galileo (IRE)                        Urban Sea (USA)
  Saor Sinn (IRE)                 (b. 1998)
   (s. 2003)                          La Meilleure (IRE)                 Lord Gayle (USA)
                                           (s. 1985)                                         Gradille (IRE)


Intense Focus (2006): Corre undici volte, di cui nove a due anni, ottenendo 2 vittorie (1200-1400) e 6 piazzamenti, misurandosi prevalentemente in Irlanda, ma anche tre volte in Inghilterra e una in Francia. Allevato da Airlie Stud, primo prodotto di Daneleta (terza in Gruppo 3 in Irlanda, a Curragh, a due lunghezze e mezzo da Rock of Gibraltar; terza in Listed a Deauville), viene acquistato a peso d'oro da Mrs James Jackie Bolger che lo acquista yearling, nell'ottobre del 2007, per 237.000 sterline. Per i colori della Bolger, giubba bianca con banda centrale viola e berretto a scacchi bianco e viola, debutta in modo deludente a Curragh, sui 1200 metri in categoria maiden, il cinque di maggio del 2008 piazzandosi in ultima posizione in una corsa che vede trionfare il futuro stallone Mastercraftsman. Si rifà venti giorni dopo vincendo nella medesima categoria e sulla stessa distanza, sempre a Curragh, avendo la meglio su quattro avversari tutt'altro che trascendentali.
Il trainer James Bolger non ha molto da attendere e testa subito il suo allievo in una serie di impegni importanti, tutti riservati a cavalli di due anni. In estate lo presenta in quattro pattern race consecutive. I risultati non sono eccellenti, ma comunque buoni. Intense Focus giunge secondo nel Coventry Stakes (Gr.2) ad Ascot, ed è terzo nel Railway Stakes (Gr.2) di Curragh ancora una volta dietro a Mastercraftsman.  Le due prove successive sono deludenti, ma a fine settembre il figlio di Giant's Causeway ottiene un terzo posto assai lucrativo ancora a Curragh che convince il suo entourage a tentare la trasferta nel tempio di Longchamp. L'obiettivo è il Prix Jean-Luc Lagardere (Gr.1), sui 1.400 metri, sette al via col rivale Mastercraftsman in pista. E' buon terzo, proprio davanti al rivale storico. L'ultima corsa del 2008 è quella che lo vede vincere in Gruppo 1, a Newmarket, nel Darley Dewhurst Stakes, da ottavo cavallo del campo, quotato 20 a 1 dai bookmaker. Corre altre due volte a tre anni, allungando la distanza a 1600 metri e ottenendo un secondo posto nell'Irish 2000 Guineas Trial (Gr.3), a Leopardstown. Disputa, da non piazzato, l'ultima corsa in carriera il 16 giugno del 2009 ad Ascot, in un Gruppo 1 vinto da Mastercraftsman.
Dunque una carriera molto breve sviluppata in tredici mesi che è valsa ai proprietari poco meno di 413.500 euro di vincite. Viene ritirato in razza nel 2010, alla monta di 6.500 euro, scemata a 5.500 nel 2013, quindi l'impennata a 10.000 euro per la stagione 2014 e la discesa a 7.000 e poi dal 2016 a 5.00 euro il tutto sempre presso il Ballylinch Stud, Irlanda.
Produzione non eccelsa, praticamente tutta riservata al settore piane, per quel che riguarda la grande ippica, pur annoverando vincitori in ben tre continenti (America, Europa e Asia). Al tre maggio 2017 vanta nelle flat race solo quattro vincitori in pattern di cui due soli capaci di imporsi in categoria di gruppo. Appena cinque prodotti poi, due dei quali esibitesi in Europa, sono stati in grado di superare i centomila euro di vincite.

Va di gran lunga allo sfortunato ASTAIRE la palma del migliore. Soggetto nato nel 2011, risalente quindi al primo anno di monta dello stallone. Velocista di ottima fattura, ha preso parte a 17 corse in carriera, da due a quattro anni, sedici delle quali in Inghilterra e una in Irlanda, riportando 5 vittorie (1.200 m) tra cui il Vision.ae Middle Park Stakes (Gr.1) a Newmarket, l'Irish Thoroughbred Marketing Gimcrack Stakes (Gr.2) a York, a due anni, e il Connaugh Access Floring Abernat Stakes (Gr.3) di Newmarket a quattro anni, e 3 piazzamenti ovvero i secondi posti nel Duke of Clipper Logistics  Stakes (Gr.2)  a York e nel Betway Cammidge Trophy (L) a Doncaster, e il terzo nel Jubilee Diamond Stakes (Gr.1) ad Ascot. Muore prematuramente a quattro anni, quando è ancora capace di competere nelle massime categorie non riuscendo così ad abbracciare la probabile carriera stalloniera. Gli è letale una colica. Vince in carriera 450.200 euro.

Vincitrice in massima categoria, anche se impiegata in India, la femmina TEMERITY, allevata nel 2013 e acquistata foal alle aste Goffs di Doncaster per appena 9.000 euro. E' scesa in pista 9 volte con ben 6 vittorie (1.400-2.400 m.) tra cui l'Indian Turf Invitation Cup (Gr.1), l'Indian Oaks (Gr.1) e il F.D. Wajia Trophy (Gr.2), terza nel Derby Indiano (Gr.1) per un totale di 282.600 euro.

Di caratura assai inferiore sono gli altri due vincitori classici. Il primo dei quali è "l'italiano" Intense Life. Classe 2012, dal secondo anno di monta, viene importato in Italia dove debutta e corre 27 volte, più una trasferta a reclamare a Cagnes sur Mer, da due a cinque anni, riportando 7 vittorie (1.000-1.200 m.) con l'acuto offerto a quattro anni nell'Omeoni (L) a Milano, subito seguito dal quarto posto nel Premio Carlo e Francesco Aloisi (Gr.3) a Roma. Vincitore poi di due handicap limitati e secondo nel Premio Aldo e Renato Ricchi (Hp Principale) a Roma per un totale di 81.111 euro di vincite.

Ci spostiamo invece in Slovacchia per ritracciare il quarto vincitore classico che risponde al nome di Portorikos, dal terzo anno di monta, 13 corse all'attivo, da due a quattro anni, 1 vittoria (1.600 m.) nel 31° Karpatska Cena (L)  a Bratislava, e 5 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Velka Jarna Cena Staropromen (L) a Bratislava e il terzo nel Imperial Dij (L) a Budapest per un totale di 15.000 euro.

A questi soggetti fanno seguito otto piazzati in corse di Gruppo, cinque dei quali in Irlanda. Priorità a due soggetti dal primo anno di monta: Home School, poi esportato con un certo successo negli Stati Uniti (dove ha corso senza piazzarsi anche in Gruppo 1), secondo nel Korean Racing Authority Tyros Stakes (Gr.3) sui 1.400 metri di Leopardstown, a seguire Heart Focus seconda nel Grangecon Stud Stakes (Gr.3) a Curragh e nel Coolmore Stud European Breeders' Fund Fillies Sprint Stakes (L) a Naas, quarta nel Silver Flash Stakes (Gr.3) a Leopardstown per 47.600 euro. Piazzamento elitario poi per Miss Elizabeth, classe 2013, terza nel Grangecon Stud Stakes (Gr.3) e quarta nel Canford Cliffs European Breeders Fund Athasi Stakes (Gr.3) a Curragh per un totale di 38.450 euro di introiti. Da menzionare infine Intense Style, dal secondo anno di monta, quarto nel Racing Post Lacken Stakes (Gr.3) a Naas e nel Patton Stakes (L) a Dundalk per 65.000 euro di vincite, e Intensical, primo anno di monta, terzo nel Power European Breeders Fund Tetrach Stakes (L) a Curragh e quarto nel Micheal Murphy Home Furnishings Minstrel Stakes (Gr.3) ancora a Curragh per 37.500 euro.

Bisogna spostarsi nell'Est Europa per trovare gli altri tre prodotti capaci di distinguersi in prove di gruppo. Tra questi si segnala Bonys, vincitore sul miglio di una classe 4 a Velka Chuchle (Repubblica Ceka), ma soprattutto terzo nel Derby Ceco (Gr.3) a Velka Chuchle e nel Velka Jarna Cena Staropromen (L) a Bratislava con un bottino di 18.600 euro. Altro soggetto a tenere alto il nome del padre nei derby nazionali è Antaeus, classe 2012, svezzato in Francia con risultati mediocri (3 piazzamenti in undici uscite, per circa 6.650 euro) ceduto in Kazakistan per una somma prossima ai 10.000 euro, ha preso parte a 8 ulteriori corse senza togliersi la qualifica maiden ma piazzandosi sempre con i secondi posti nel Super Derby (Gr.1) a Kuliger, nell'Akimat of Almaty Stakes (Gr.1), nel Nuray Stakes (L), e i terzi posti nel Derby Kazako (Gr.1), nel Derby del Pavlodia (Gr.1) e nel Repubblica del Kazakistan (Gr.2) per un totale complessivo di 19 corse e 11 piazzamenti quantificabili in 12.600 euro.
Piazzamento infine in Russia per Flying Spark, terzo nel Criterium Stakes (Gr.2) sui 1.000 metri dell'ippordomo di Mosca.

Il vincitore di Gruppo 1, 2 e 3
ASTAIRE
è l'unico figlio di Intense Focus a essersi
affermato in Europa in prove di Gruppo in piano.

Circa sette i piazzati in listed, dislocati in Inghilterra, Irlanda e Italia. Partiamo proprio dalle due isole prima di passare a un'analisi a più a ampio raggio dedicata all'Italia.
Vanta il secondo rating assoluto, dietro all'irraggiungibile Astaire, Scrutineer, 106 punti (contro 116). 14 corse in carriera, da due a quattro anni, con una trasferta infruttuosa a Meydan, vanta tre vittorie in Inghilterra tra cui una classe 2 ad Hamilton, e quattro piazzamenti in listed race a Newmarket, Chester e York per un totale complessivo di 54.100 euro. Secondi posti in Listed anche per Focus on Venice (secondo a Curragh, vanta il terzo rating con 105 punti) e Special Focus (secondo a Naas), terzo posto in medesima categoria per Rydan a Kempton e Fields of May a Dundalk. Troviamo gli altri due soggetti in Italia.

Vediamo allora la situazione italiana legata alla produzione di questo stallone. Sono stati trentasei i figli di Intense Focus a calcare le piste italiane, sei dei quali allevati in Italia (più altri quattro non ancora scesi in pista). A questi soggetti è da aggiungersi Solar Focus che si è esibito unicamente in ostacoli. Senza contare quest'ultime prove, i trentasei citati hanno preso parte a 690 prove vincendone 92 (13,3%). Molto buono il tasso di vincitori. Dei trentasei soggetti "italiani" ben trentuno (86%) sono risultati vincitori di almeno una corsa. Punta di Diamante il cavallo più impegnato con 59 sortite, sette in più del recordhorse anglo-irlandese Hipz (cinquantatre corse), e anche il più volte vincitore con nove acuti (fermo a sette il corrispettivo d'Inghilterra e Irlanda Hipz).
Abbiamo già citato Intense Life quale migliore prodotto ammirato in Italia (anche sotto il profilo somme riscosse), vincitore in Listed e piazzato in Gruppo 3, sono poi da segnalare altri due piazzati in listed ovvero Irish Diamond (dal quarto anno di monta), terzo nel Criterium dell'Immacolata (L) a Siracusa e secondo nel Premio Sicilia (Hp Principale) a Siracusa, e Fabula Bianca, 7 vittorie e quarta nel Divino Amore (L) a Roma.
Menzioni speciali per Tyrion, vincitore nel Teatro Greco (Hp Principale) a Siracusa, Familiar Destiny, vincitore nel Premio San Gennaro (Hp Principale) a Napoli, quindi Punta di Diamante, secondo nel Città di Grosseto (Hp Principale) e nella 74° Coppa del Mare (Hp Principale) a Livorno con 75.209 euro di vincite a farne il secondo più vincente in Italia, e Maya Desnuda, terza nel Premio Goldoni (Hp Principale) a Pisa.

Andiamo invece a vedere l'influenza di questo stallone in giro per l'Europa. I risultati migliori si riscontrano in Repubblica Ceka e in Slovacchia. A parte i già citati Portorikos e Bonys, piazzati in pattern race locali, sono da indicare altri due prodotti, per un totale di quattro, tutti vincitori (100%). Il velocista Hello Hobby, da due a sei anni, ha conquistato sulle piste di Most, Velka Chuchle e Lysa 4 vittorie (1.000-1.200 m.), tra cui una classe II, e 13 piazzamenti su 29 corse per 14.300 euro. Meno incisivo Rabbit Focus che ha riportato, a Slusovice e Most, 2 vittorie (1.800-2.000) in classe III, da due a quattro anni, su un totale di 14 corse per 3.500 euro.

Buoni riscontri in Turchia dove si sono ammirati sei prodotti, quattro dei quali vincitori (66,7%) su un totale di 99 corse per 16 vittorie (16,1%). Canyakar il più vincente con 7 vittorie (1.200-2.100 m) conseguite ad Ankara e Adana e 12 piazzamenti su un totale di 31 uscite per 80.000 euro circa di vincite, che ne fanno uno dei prodotti più ricchi in Europa. Suo anche il rating più alto con punta massima di 96 punti. Erendira la più promettente con 2 vittorie (1.200 m.), in quel di Istambul e Izmir, e 3 piazzamenti nelle cinque uscite a fruttare 35.000 euro di vincite e un rating di 75.

Gradito anche in Scandinavia, in particolare in Svezia, dove sono stati in cinque i figli a difenderne il nome. Tre di questi sono risultati vincitori, 65 le corse interessate con 10 vittorie (15,4%). Legalizer il soggetto ad aver marcato il più alto rating, 80 punti, e a esser stato schierato nelle principali prove. Sceso in pista 14 volte, ha centrato 2 vittorie (1.700-2.400 m.) in Svezia, a Jagersro e a Taby, e 5 piazzamenti (due dei quali a Ovrevoll, Norvegia) tra cui il terzo posto nelle 2.000 Ghinee Svedesi a Taby. Non piazzato nel Derby Svedese e nel Derby Danese. Vince in carriera 25.000 euro.
Record di vittorie in scandinavia marcato da Justice Focussed, schierato 18 volte con 5 vittorie (1.200-2.350 m.), tutte a Bro Park, e 5 piazzamenti per 29.300 euro di introiti e rating di 78 punti (il secondo in Svezia).

Non risulta particolarmente apprezzato in Francia, anche in virtù di risultati non certo entusiasmanti. Sono stati diciotto i figli di Intense Focus a calcare le piste d'oltralpe, sette di questi vincitori (38,9%) per un totale di 16 vittorie (9%), quindici delle quali in piano, su 178 corse complessive. Percentuali molto inferiori rispetto alle corrispettive italiane. Nessun prodotto è risultato vincitore né piazzato in prove da neretto. Record di vittorie marcato da Grenad'In, prodotto francese dal primo anno di monta, che ha riportato 4 vittorie (una delle quali in ostacoli), dai 1.500 ai 2.000 m., tra cui un handicap da 15.000 euro al primo a Maisons Lafitte. Suo anche il record di somme vinte in Francia con 77.130 euro di introiti, con il record marcato anche per le vincite relative ai piazzamenti in piano con 49.050 euro di introiti. Di Mila Luna il record di corse, 33 sortite con tre vittorie (1.800-2.000 m.), categoria reclamare, e 46.900 euro di vincite.

Appare addirittura ignorato in stati quali Spagna e Polonia. Se in Polonia non figura nessun figlio di Intense Focus, solo in tre hanno preso parte alle competizioni iberiche per un totale di 24 corse e 2 vittorie (8,3%), grazie agli acuti del mediocre Rivendel, vincitore in classe D ed E in quel di Antela e di La Zarzuela. A inizio 2017 è stato importato dall'Inghilterra, dove a due anni ha centrato 2 vittorie in sei uscite in classe 5 (a Carlisle e Ripon), Cuppacoffee piazzato a La Zarzuela nelle due uniche volte che lo hanno visto impegnato, con il secondo posto nel Gran Premio Cimera (Classe A) a fruttargli 12.000 euro (vince in totale 23.284 euro).

Come abbiamo detto le vittorie della prole di Intense Focus hanno varcato i confini europei. In particolare è da evidenziare il comportamento offerto dai prodotti a Hong Kong dove si possono trovare molti dei "top son" in fatto di euro conquistati. Sono stati cinque i figli a correre nelle blasonatissime piste di Happy Valley e Sha Tin, due di questi vincitori per un totale di 91 corse e 3 vittorie (3,3%). Diamond Friends, dal primo anno di monta, il soggetto ad aver incassato in Cina la più alta somma di vincite con 210.000 euro frutto di 34 corse con 2 vittorie (1.650 m.) a Sha Tin in classe IV e 8 piazzamenti. E' il quarto prodotto più ricco nella prole dello stallone. Qualità potenzialmente migliore però dalle parti di uno dei più promettenti due anni generati dallo stallone: Midterm Break che, pur non avendo mai vinto una pattern race, si è aggiudicato a due anni il Tattersalls Ire. Super Auction Sale Stakes di Curragh con 98.750 euro al primo, vincendo nella carriera anglo-irlandese 115.000 euro (secondo livello toccato in Europa da un figlio di Intense Focus) in virtù di 3 vittorie e 1 piazzamento su 7 corse disputate (tutte a due anni). Esportato a tre anni ad Hong Kong è stato ribattezzato I'm The Won For U non mantenendo le attese. In Asia ha corso per altre 21 volte, ottenendo 1 vittoria (1.200 m.) a Sha Tin in classe IV e 8 piazzamenti per 135.000 euro. Nel complesso però è il terzo nella graduatoria dei più ricchi figli di Intense Focus con 250.000 euro di vincite.
Sei piazzamenti invece su 18 corse per il vincitore in Inghilterra Focusofthoughts (ribattezzato Winning Talent), trionfatore in classe 4 a Pontefract, per un totale di 22 corse, 2 vittorie e 8 piazzamenti quantificabili in 80.000 euro (di cui 11.800 conquistati in Inghilterra).

Un figlio vincitore anche in Giappone che risponde al nome di Musee Leviathan, sceso in pista, da due a quattro anni, nel Sol levante (dove peraltro è nato, unico nella prole Intense Focus) per 19 volte conquistando 1 vittoria (1.600 m.) in una maiden di Tokyo e 9 piazzamenti.

Infine un prodotto nato negli Stati Uniti chiamato Bottle Rocket schierato 17 volte negli States con 5 vittorie e 4 piazzamenti per 138.400 euro che lo portano a classificarsi in quinta posizione per introiti.

INTENSE FOCUS, all'esterno, prevale su Finjaan nel
Dewhurst Stakes.

Numericamente modesto l'apporto dello stallone al settore ostacolistico con risultati comunque interessanti. Diciotto i prodotti che sono stati provati in ostacoli, di questi solo cinque i vincitori (due in Inghilterra, uno in Italia, Irlanda e Francia).
A parte il qui presente SOLAR FOCUS, vincitore di un Gr.2 e un Gr.3 in steeple chase, e due volte secondo in siepi in Gr.2, peraltro eletto miglior quattro anni sugli ostacoli alti in Italia nella stagione 2015, per un totale di 69.513 euro di vincite solo in ostacoli, frutto di 5 vittorie e 6 piazzamenti in dodici corse, solo un altro figlio di Intense Focus è stato capace di trionfare in pattern race. Si sta parlando dello sfortunato FISCAL FOCUS, 144 di rating inglese ed ex compagno di colori di Solar Focus. Prodotto del primo anno di monta, già vincitore in piano in due circostanze sui 1.600 metri in Irlanda (in un caso in un premio da 10.000 euro al primo), si è aggiudicato al debutto nella specialità il Knight Frank Juvenile Hurdle (Gr.2) di Leopardstown con 28.200 euro al primo. Schierato in hurdle in altre due circostanze, non si è piazzato in Gruppo 1 a Leopardstown e a Punchestown. Nel complesso ha dunque marcato 1 vittoria in hurdle su 3 uscite (curriculum complessivo di 11 corse, 3 vittorie e 3 piazzamenti per 51.745 euro).

In Inghilterra e Irlanda sono stati appena quindici i figli di Intense Focus a misurarsi in ostacoli per un totale di 57 corse con 3 vincitori (20%) in grado di centrare 4 vittorie (7%). A parte il citato Fiscal Focus, nessuno è stato capace di conquistare podi nei main event. Deep Resolve ha riportato 2 vittorie, in classe 4 e 5, in Inghilterra per la misera somma di 8.300 euro di introiti. Vincitore in un caso, in classe 4 (sempre in Inghilterra), Innocent Touch (4.200 euro di vincite), soggetto valido in piano. Moving Weaves quello ad aver preso parte al maggior numero (in assoluto) di corse in ostacoli con 13 corse
Da menzionare infine Very Intense, prodotto del primo anno di monta, che ha corso 11 volte in ostacoli oltre altre 6 uscite nelle point to point ottenendo 9 piazzamenti, tra cui il quarto posto al debutto nella specialità nel Bet 365 Summit Juvenile Hurdle (Gr.2) di Doncaster, a cui sono da aggiungersi nelle PTP 2 vittorie e 4 piazzamenti per un totale di euro comunque modesto quantificabile in 8.700 euro.

Un solo cavallo si è misurato in ostacoli in Francia, vincendo per altro a Enghien un premio da 23.000 euro in siepi. Si tratta della femmina Grenad'In, interessante nelle prime prove di assaggio e poi non confermatesi nel proseguo con 7 corse, 1 vittoria e 1 piazzamento per 28.080 euro di vincite.

Pochi saltatori anche in Italia dove, Solar Focus a parte, solo Mario del Borgo ha provato a costruirsi una carriera in siepi, ottenendo un quinto posto a vendere a Milano e una caduta a Merano, esiti sufficienti per decretarne il ritorno alle piane.

La campionessa "indiana"
TEMERITY
vincitrice in due Gruppi 1 indiani.

Prima Madre.
Saor Sinn (IRE). Allevata e di proprietà di James Bolger, debutta a tre anni e corre fino a quattro per un totale di sei corse. Ottiene come migliori piazzamenti due quarti posti in Irlanda, dai 1800 ai 2000 metri, in una maiden e in un handicap che le valgono appena 1.500 sterline di vincite.
Madre di otto prodotti, quattro dei quali scesi in pista e due soli vincitori.

             Dairire (2008, f.b. da King's Best (USA)). Non ha corso. Ceduta a Tattersalls nel 2012 per 10.500 sterline come fattrice.
           Edge of Sanity (2009, m.b da Invincible Spirit (IRE)). Ha corso 16 volte in Inghilterra e in Irlanda, da due a sei anni, riportando 3 vittorie (tra cui una classe 2 a York) e 6 piazzamenti, per un totale di vincite superiore a 50.000 sterline. Ceduta a Tattersalls, nel luglio del 2014, per 50.000 sterline.
            Zelie Martin (2010, f.b da Inincible Spirit (IRE). Ha corso 9 volte, da due a tre anni, ottenendo due piazzamenti a tre anni per un totale di 1.230 sterline. Ceduta, nell'autunno del 2013, alle aste di Goffs per 12.000 sterline. Fattrice.
            SOLAR FOCUS, see above.
           Tradisiun (2012, f.b da Intense Focus (USA)). Ha disputato 7 corse in Irlanda, da tre a cinque anni, senza mai piazzarsi.
             Wexford Dreaming (2013, m.b da Dream Ahead (USA)). Non ha corso.
             N. (2014, f. da Intense Focus (USA)). Non ha corso.
             N. (2015, m. da Dream Ahead (USA)). Non ha corso.

Seconda Madre:
La Meilleure (IRE). Soggetto da non confondere con altri due omonimi, uno nato in Australia un anno dopo da Sackford e l'altro nato due anni dopo in Nuova Zelanda da Best Western. Di proprietà della signora Catherine Shubotham viene allenata da James Bolger che la fa debuttare a tre anni. Disputa 7 corse in sei mesi, ottenendo 1 vittoria a Curragh nel Pr. McGrath Stakes (L) sui 1600 metri e 3 piazzamenti, tra cui il terzo posto nel Keeneland Phoenix Sprint Stakes (Gr.3).
Madre di dodici prodotti, di cui dieci vincitori.

           Nordic Fox (1990, m.b da Nordico (USA). Ha corso 18 volte da 2 a 3 anni ottenendo 4 vittorie e 9 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Leopardstown Stakes (Gr.3), i terzi posti nel Leopardstown 2.000 Guineas Trial (Gr.3) e nel Victor McCalmont di Curragh (Gr.3) e il quarto posto nelle Tattarsalls Breeders Stakes di Leopardstown (L) nonché il terzo nel Platinum Race di Fairyhouse (L).
           ZAVALETA (1991, f.b da Kahyasi (IRE)). Ha corso 14 volte da due a quattro anni in Inghilterra, Irlanda e Francia, ottenendo 5 vittorie tra cui il Pr.Athasi Stakes (L) a Curragh e il Derrinstown Stud 1000 Guineas Trial (L) di Leopardstown, e 3 piazzamenti tra cui il quarto posto a Longchamp nel Prix Saint-Alary (Gr.1). Vince 52.000 sterline circa. Fattrice e madre di Danelissima vincitrice in Gr.3  e piazzata in Gr.2 e di Daneleta piazzata in Gr.3 e a sua volta madre di Intense Focus vincitore di Gr.1., stallone in Irlanda.
            Raghida (1992, f.b da Nordico (USA)). Ha corso 13 volte da due a tre anni ottenendo 2 vittorie e 5 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Molecomb Stakes di Goodwood (Gr.3) e i terzi posti nel Topaz Spint Stakes di Tipperary (L) e nel Ali Retza & Mamadi Soudavar Garnet di Naas (L). Fattrice e madre di Marionnaud vincitore in Gr.3; Rock Moss e Maqaraat piazzati in Gr.3.
           Basanta (1993, m.b da Sadler's Wells (USA)). Ha corso 8 volte da tre a cinque anni, ottenendo 3 vittorie e 3 piazzamenti per un totale di 17.000 sterline di vincite.
             Aranella (1994 f.b. da Sadler's Wells (USA)). Non ha corso?
            Irish Summit (1995, m.b da Erins Isle (IRE)). Ha corso 8 volte da due a quattro anni, ottenendo 3 vittorie e 1 piazzamento, per un totale di 15.000 sterline di vincite.
             Aspiration (1996, f.b da Sadler's Wells (USA)). Ha corso 4 volte a tre anni ottenendo 1 vittoria e 2 piazzamenti. Fattrice e madre di Chivairous piazzato in Gr.3 e Red Shooter piazzato in L in Giappone.
             AFFIANCED (1998, f.b da Erins Isle (IRE)). Ha corso 17 volte da due a tre anni, ottenendo 3 vittorie tra cui  la Debutante Fillies Stakes (L) a Curragh e 7 piazzamenti tra cui i secondi posti nell'Aga Khan Studs Blandford Stakes (Gr.3), nell'Ardilaun House Hotel Oyster Stakes (L) e i terzi posti in tre ulteriori Listed. Raggiunge il 105 di Timeform. Fattrice e madre di Soldier of Fortune plurivincitore e pluripiazzato in Gr.1, stallone; Heliostatic vincitore in Gr.3, stallone.
           SHOLOKHOV (1999, m.s da Sadler's Wells (USA)). Ha corso 12 volte da due a quattro anni in Inghilterra, Irlanda e Italia, ottenendo 2 vittorie dai 1400 ai 1600 metri, tra cui il Gran Criterium di Milano (Gr.1), piazzandosi 6 volte tra cui i secondi posti nell'Irish Derby (Gr.1) dove lo ha battuto High Chaparral, nell'Eclipse Stakes (Gr.1) e nel Futurity Stakes (Gr.2) in entrambi i casi dietro a Hawk Wing. Si è altresì piazzato terzo nel National Stakes di Curragh (Gr.1) ancora dietro a Hawk Wing, e quarto nel Irish Champion Stakes (Gr.1) e nel Queen Elizabeth II Stakes (Gr.1). Vince più di 500.000 sterline, raggiungendo 117 di Timeform. Stallone.
             NAPPER TANDY (2000, c.s. da Spectrum (IRE)). Ha corso 30 volte da due a cinque anni, di cui due volte in hurdle dove ha debuttato a cinque anni senza mai piazzarsi, ottenendo 2 vittorie tra cui il Diamond Stakes (L) di Curragh e 15 piazzamenti tra cui i quarti posti nel Criterium International di Saint-Cloud (Gr.1) e nella Tattersalls Gold Cup di Curragh (Gr.1), il quarto posto nel Derristown Stud Derby (Gr.2), il secondo posto nel Killavullan Stakes (Gr.3) e una mezza dozzina di piazzamenti in categoria Listed. Ha toccato quota 109 di Timeform. Ceduto a Tattersall, nel 2005, per 68.250 sterline.
             Saor Sinn, see above.
             Faiseanta (2004. f.s da Lil's Boy (USA)). Ha corso 1 volta a due anni senza piazzarsi.
           Rock Medley (2007, c.s da Rock of Gibraltar (IRE)). Ha corso 16 volte da due a quattro anni ottenendo 1 vittoria e 10 piazzamenti vincendo 31.000 sterline. Ha toccato la punta di 88 di Timeform.

Lo stallone SHOLOKHOV zio di SOLAR FOCUS.

Terza Madre:
Gradille (1980, f.gr da Home Guard (USA)). Disputa 19 corse ottenendo 2 vittorie a tre anni e due piazzamenti.
Madre di dieci prodotti, di cui otto vincitori.

            La Meilleure, see above.
           Golden Graduate (1986 c.s. da Sallust (GB)). Ha corso 9 volte a due anni, piazzandosi 1 volta.
           Topseys Tipple (1990 f.b da Hatim (USA)). Ha corso 5 volte da due a tre anni, ottenendo 1 vittoria per 2.245 sterline di vincite. Fattrice e madre di Maduka piazzato in L.
            No Fiddling (1991 c.b da Glenstal (USA)). Ha corso 34 volte da tre a dieci anni, di cui 10 in piano ottenendo 4 piazzamenti, 10 in hurdle, dove debutta a quattro anni, con 1 vittoria e 2 piazzamenti, 14 in chase dove debutta vincendo a cinque anni con 3 vittorie e 4 piazzamenti. Vince un totale di 22.000 sterline.
           Canadian Patriot (1993 c.b da Polish Patriot (USA)). Ha corso 7 volte da due a tre anni, ottenendo 1 vittoria e 2 piazzamenti per un totale di 4.300 sterline.
           Tamamo My Friend (1995 c.b Be My Guest (USA)). Ha corso 4 volte in Giappone a tre anni, ottenendo 3 piazzamenti.
          Dolydille (1996, f.b. da Dolphin Street (FR)). Ha corso 21 volte da due a quattro anni, ottenendo 7 vittorie tra cui il Ardilaun House Hotel Oyster Stakes (L) e il  Mitsubishi Diamond Vision EBF Stakes (L) e 6 piazzamenti. Soggetto migliorato in modo esponenziale in età adulta tanto da passare da un rating di 52 a uno di 104 di Timeform. Venduta alle aste di Tattersalls, nel 2011, per 68.000 sterline. Fattrice e madre di Drill Sergeant e Nobilis piazzati in Gr.2.
         Graten (1997, f.b da Zieten (USA)). Ha corso 4 volte a tre anni, ottenendo 1 vittoria e 1 piazzamento per un totale di 5.500 sterline di vincite. Venduta alle aste di Goffsl, nel 2012, per poco meno di 9.000 sterline. Fattrice e madre di Sweet and Sour piazzato in L.
          Martin Gunne (1999, c.b da Mark of Esteem (IRE)). Ha corso 7 volte da due a tre anni, ottenendo 1 vittoria e 6 piazzamenti per un totale di vincite di poco inferiore alle 30.000 sterline.
            Recovery Man (2001, c.b da Kahyasi) Ha corso 19 volte da sei a dodici anni, 4 volte in piano con 1 vittoria e 3 piazzamenti, 10 volte in hurdle, con 1 vittoria e 5 piazzamenti, 5 volte in chase senza mai piazzarsi, per un totale di 22.000 sterline di vincite.


Quarta Madre
Gradiva (1974, f.s. da Lorenzaccio (GB)). 3 vittorie da due a tre anni, con 4 piazzamenti per un totale di 5.300 sterline. E' madre di quattro vincitori tra cui:

        Gravina (1979, f.b da Godswalk (USA)) Ha corso da due a tre anni, ottennendo 2 piazzamenti. Fattrice e madre di Mr Houdini vincitore e piazzato in L in Irlanda e di Mitra piazzato in L.
              Gradille, see above.
            Nephrite (1981, f.gr da Godswalk (USA)). 3 vittorie, piazzata 5 volte tra cui il terzo posto nel Goldene Peitsche di Baden-Baden (Gr.3). Fattrice e madre di sette vincitori.

Quinta Madre
Fanghorn  (1966, f.s. da Crocket (GB)). 2 vittore, ha generato sette vincitori tra cui lo stallone Double Form, vincitore in Gr.1, e le fattrici di vincitori Smaoineamh, vincitrice in L e piazzata in Gr.3, Scimitarra, vincitrice in L e Galka, piazzata in Gr.3

FISCAL FOCUS, figlio di INTENSE FOCUS
ed ex compagno di scuderia di SOLAR FOCUS
vince alla grande al debutto in hurlde dimostrandosi, a differenza 
del fratellastro, un ottimo pesantista.
(foto sportinglife.com)

Commento di Matteo Mancini sulla genealogia di Solar Focus.
L'albero genealogico di questo vincitore classico è caratterizzato dalla presenza sia nella linea materna che in quella paterna della fattrice La Meilleure. Dunque curiuoso inbreeding 4x2 su questa cavalla, classe 1985, vincitrice in listed e piazzata in Gr.3, che ha generato sei figli piazzati in pattern race, tra cui lo stallone Sholokhov e la futura fattrice Affianced madre degli stalloni Soldier of Fortune e Heliostatic.
La Meilleure è presente nel sangue di Solar Focus in seconda generazione nella linea materna, quale nonna, e in quarta generazione in quella paterna. E' infatti la madre di Saor Sinn e, al contempo, bisnonna di Intense Focus. Dunque un incrocio tra consanguinei poiché Intense Focus è sia padre che "bis cugino" di Solar Focus
Interessante è l'accoppiamento tra La Meilleure e lo stallone Galileo da Sadler's Wells. Gli allevatori tentano così di ricreare, pur se in via indiretta, il fortunato sodalizio da cui era nato Sholokhov (quarto prodotto derivante dall'accoppiamento Sadler's Wells - La Meilleure). Saor Sinn però, madre di Solar Focus, che nascerà dall'unione, deluderà sia in pista (maiden) che in razza.
Scorrendo nella lettura dei vari accoppiamenti notiamo poi la presenza di due stalloni storici che tendono a ripetersi: l'immancabile NORTHERN DANCER e Forlì. Il primo è presente in tre delle quattro linee di sangue dei generatori di Solar Focus, da ritenersi un inbreeding 4x5. Lo troviamo presente sia nella linea paterna che in quella materna di Intense Focus, in entrambi i casi  in quarta generazione quale padre del nonno di Daneleta (Danehill - Danzing - Northern Dancer) e quale padre del nonno di Giant's Causeway (Storm Cat - Storm Bird - Northern Dancer); ed è poi presente nella linea paterna di Saor Sinn quale bis nonno della stessa (Galileo - Sadler's Wells - Northern Dancer). Attenzione se spostiamo l'attenzione su NEARCO, nonno paterno di Northern Dancer, che diviene presente su tutte e quattro le linee che conducono a Solar Focus, figurando quale quinto padre di La Meilleure. Meno intenso, ma comunque presente, il legame con l'argentino FORLI  (m.s del 1963, da Aristophanes e Trevisa) che compare due volte nella linea generazionale di Saor Sinn quale tris nonno materno della stessa, sulla linea di sangue di Gradille (è il padre di Home Guard nonno materno di Le Meilleure) e quale tris nonno di Galileo, è padre di Special madre della fattrice Fairy Bridge dal cui incontro con Northern Dancer nacque il celebre Sadler's Wells.
Forli ebbe quattro fratelli pieni, tutti figli di Aristophanes, chiamati Tirreno (1957), Tibur (1961), Trevisana (1966) e Trentin (1968), plurivincitore in Gr.1 in Argentina, è deceduto nel  1988.
Dunque una genealogia che impressiona nella lettura dei nomi derivanti dalla seconda madre, La Meilleure, con almeno quattro stalloni, ma che non entuasiasma per il resto.

FORLI.

La carriera di Solar Focus
Nasce il 15 maggio del 2011, in Irlanda, nell'allevamento del trainer James Bolger, che era stato proprietario sia del padre Intense Focus sia della madre Saor Sinn, quale quarto prodotto di quest'ultima. Si tratta di un allevamento importante, allevatore di soggetti come Soldier of Fortune, vincitore dell'Irish Derby (Gr.1) e del Judmonte Coronation Cup di Epsom (Gr.1), piazzato nell'Arc de Triomphe di Longchamp (Gr.1) e nell'Emirates Airlines Breeder's Cup (Gr.1) di Santa Anita, negli Stati Uniti, Heliostatic vincitore in Listed e Gr.3 e Democratic Deficit vincitore in Gr.2  e Gr.3.
Bolger non lo presenta a nessuna asta, lo vuole prima testare di persona. La madre è una sorella quasi piena dello stallone Sholokhov, essendo stata generata da Galileo figlio del padre di quest'ultimo. La genealogia, specie sul versante della seconda madre, è notevole e conta addirittura due stalloni, una fattrice vincitrice in pattern race capace di generare stalloni, più altri tre soggetti piazzati in pattern race. Così, come altri allievi di scuderia, Solar Focus viene fatto debuttare in Irlanda, a Gowran Park, in una maiden per due anni, nel settembre del 2013, sui 1.400 metri. Sulle lavagnette dei bookmaker chiude a 20 a 1. Il responso della pista è deludente, Solar Focus resta sempre nel cuore del gruppo e termina la sua corsa assai distante dalle prime posizioni. Bolger lo rimanda subito in pista, dopo appena tre giorni, questa volta a Leopardstown, sempre in maiden e sempre sulla medesima distanza, con la prima monta di scuderia ovvero K.J. Manning. Ancora una volta però il risultato è deludente. Gli scommettitori lo relegano a penultimo cavallo del campo e lui chiude settimo su nove partenti senza mai farsi notare. Non arriva però lontano dalle posizioni che contano (3 lunghezze circa dal quarto posto), anche perché le distanze finali tra i vari concorrenti sono molto raccolte.
Dieci giorni per rifiatare e Solar Focus compare su un'altra pista irlandese, a Listowel, ancora in categoria maiden e ancora sui 1.400 metri. A differenza delle due precedenti corse trova il terreno pesante e anche una certa attenzione degli scommettitori. La sua quota scende a 12 a 1 e anche l'approccio alla corsa è diverso. Corre sui primi e sebbene il primo, tale Shining Emerald, vinca per dispersione (vincerà in seguito in Gr.3), lui chiude in onesta terza posizione che gli frutta la prima vincita di 1.280 euro.
Torna in pista a tre anni, svariati mesi dopo. E' il 22 giugno, a Gowran Park, in scena è una maiden sui 1400 metri per tre anni e oltre. Per Solar Focus è un rientro ed è il primo confronto con gli anziani. Paga subito lo scotto, sebbene K.J. Manning tenti di portarlo in corsa, all'epilogo chiude penultimo.
In poco meno di tre mesi, Bolger gli allunga la distanza e lo fa correre altre sette volte, sempre in Irlanda, con risultati non trascendentali. Il 10 luglio, a Leopardstown in categoria handicap, è quarto da ultimo cavallo del campo (11 a 1), dopo aver seguito il battistrada della corsa. Vince piuttosto agilmente Hellenistic, lasciando i tre inseguitori, tra cui Solar Focus, in lotta serrata. Il piazzamento gli vale 500 euro.
Ad agosto, dopo un quinto posto in categoria handicap, conquista due posizioni d'onore sulle piste di Leopardstown e Killarney. Nella prima delle due prove corre in categoria allievi fantini, lo monta Daniel Redmond e conquista il ruolo di favorito della corsa. Perde di una lunghezza e mezzo da Sweet Cherry dopo aver corso da battistrada. Sale di livello nella corsa successiva, sempre handicap ma da 7.245 euro al primo, dove ritrova Manning a montarlo. E' ancora una volta secondo, sempre a una lunghezza e mezzo dal vincitore. Le restanti tre corse lo vedono in regresso, anche se Bolger tenta di farlo salire di categoria. Disputa l'ultima corsa in Irlanda il 22 ottobre del 2014, a Navan, sui 2.600 metri con in sella Redmond. E' quinto su sedici partenti, a due lunghezze e mezzo dal quarto posto. Alcuni giorni dopo Paolo Favero lo acquista alle aste Tattersalls di Newmarket per 9.500 ghinee. La carriera irlandese di Solar Focus si chiude con 11 corse, nessuna vittoria e 4 piazzamenti per un totale di vincite pari a 5.000 euro, con un rating di poco superiore a 70 punti.
Giunto in Italia, Solar Focus inizia a lavorare in quella che sarà la sua nuova carriera ovvero la carriera da ostacolista. Si tratta del settimo prodotto proveniente negli ultimi quindici anni dagli allevamenti di Bolger a correre in Italia. Tra gli altri ricordiamo i vincitori dei primi anni '90 Enzo, Kerryvision, secondo nel Daumier (L) e piazzato in siepi, nonché la plurivincitrice, anche in siepi e nel Pr. Villa Borghese (L), seconda nella X Corsa Siepi di Torino e nel Gran Premio di Italia del 1991 (Gr.1), Retinospora, il vincitore di primo secolo Spyro, giunto terzo nel Pr.Pisa del 2000 (L), e i più recenti Whip Storm, importata nel 2012 e anch'essa vincitrice, e il ceko di proprietà Roches Cross apparso in siepi lo scorso anno a Merano (futuro duplice vincitore nel 2016 e nel 2017 della Gran Corsa Siepi Nazionale di Pisa, Gr.1). Si segnala infine il due anni, da nome pisanissimo, Santermete, piazzato nel giugno scorso a Milano.
Tornando al "nostro", l'allenatore di Sinigo lo fa debuttare a fine gennaio, a Pisa, nel Premio Balorain, una prova per quattro anni sui 3500 metri in siepi che suona un po' da debuttanti, per la presenza di sette soggetti su dieci alla prima esperienza. A montarlo c'è Josef Vana jr, ma nonostante questo è il favorito della corsa. Corre a centro gruppo, forse fin troppo attendista, rendendosi protagonista di una dirittura di arrivo all'insegna della rimonta. Vince per dispersione Tramonto a Ivry davanti a Little Bruv, terzo c'è Solar Focus autore di un gran finale.
Favero lo spara subito in una classica, il Criterium d'Inverno, Gr.2. E' considerato il terzo della scuderia, dietro a High Master e a Kisanji, e per questo viene affidato al ceko Dominik Pastuszka. Tutti si attendono un duello tra Tramonto a Ivry e Kisanji, freschi vincitori sull'anello pisano, e invece si materializza l'accoppiata che non ti aspetti e che dominerà a San Siro. Primo High Master, secondo Solar Focus con i due divisi da poco più di una lunghezza. Per Solar Focus si registra la vincita più consistente della carriera: 8.500 euro.
Così commentammo la dirittura di arrivo di quella corsa, vista dalla tribuna in perfetta linea col palo di arrivo: Si entra in dirittura con Kisanji che prova a respingere Tramonto a Ivry, presenta la sua seria candidatura anche High Master che coglie varco interno. Cambiano linea Relco Sud Ovest e Solar Focus. Battuto ma non lontano Constantine seguito da una coraggiosa Maratory. LontanissimaZafra. Salto finale con la coppia che non ti aspetti. High Master a centro pista attaccato di forza da Solar Focus, Kisanji a largo con Tramonto quasi sullo steccato opposto. Lotta furibonda a quattro. High Master respinge alla grande un eccellente Solar Focus, vicinissimi anche Kisanji eTramonto con il Topeeka che trova la falcata giusta finale per battere di un muso il rivale per la terza. Che arrivo, ragazzi...! Applausi e braccia alzate dal sottoscritto, per il pronostico ardito già fatto all'epoca della Gran Corsa Siepi dei 4 anni!
A marzo e ad aprile corre per tre volte a Milano, passando dai 3.200 metri del Tatti Jacopo ai 3.600 metri, confermandosi quattro anni di punta ma subendo sempre il compagno di colori High Master che lo batte altre due volte. Ottiene la prima vittoria in carriera il 29 marzo, proprio nel Tatti Jacopo, avendo facile gioco su Grand Link e su un manipolo di avversari non dotati della sua qualità. Josef Bartos, che lo monta per la prima volta, lo tiene coperto in pancia al gruppo per mandarlo all'attacco a due siepi dall'arrivo.
Ad aprile si rinnova il confronto col compagno di colori High Master. I due si confrontano nel Pr.Pirelli e nella Corsa Siepi dei 4 Anni (Gr.2). Il risultato finale non cambia, i due finiscono nell'ordine sempre davanti al "povero" Grand Link. 


SOLAR FOCUS
con i colori della scuderia MAGOG
(Foto Arrigossi).

Axel Ambruschitz, della scuderia Magog, decide di acquistare le prestazioni di Solar Focus e di High Master che passano dal fucsia Favero al bianco-rosso a scacchi dell'austriaco. Il 25 maggio è la prima occasione in cui Solar Focus difende la nuova giubba. Debutta in steeple nel Valle Aurina. Jo Bartos lo tiene tranquillo, anche troppo, tanto che l'outsider Trafalgar Square sembra sfuggirgli con un azione di forza da lontano, ma Solar Focus piazza un recupero impressionante e dopo l'ultima siepe riprende l'avversario e gli infligge una lunghezza di distacco. La corsa successiva, sul pesante e sotto un diluvio battente, è a dir poco deludente. Ancora una volta Bartos lo tiene tranquillo, con la differenza che il cavallo non emerge dall'ultima posizione forse penalizzato dal terreno faticoso; finisce ultimo, rallentato, "lontano" da Trafalgar Square anch'esso deludente e settimo sul palo.
Il cinque luglio è il giorno della consacrazione. Scende in pista con i galloni del controfavorio nel LX Ezio Vanoni (Gr.2), per assurde logiche degli scommettitori italiani il favorito è quel Grand Link che lo ha sempre subito. La corsa non ha storia. Solar Focus tallona i battistrada Astro Benigno e Company of Ring e alla fine, dopo una lotta a tre con gli altri separati da distacchi pesanti sul palo (il quarto chiude "lontano" dal terzo), ristabilisce i valori in campo. Grand Link deve arrendersi anche all'arrembante Company of Ring che aveva vinto sul pesante nel Val Martello dove era naufragato Solar Focus. Sul terreno buono il figlio di Intense Focus si conferma il miglior quattro anni visto nella stagione sugli ostacoli alti, Imperioso permettendo (l'unico ad aver battuto, con convinzione, High Master). Quanto affermato viene ribadito nel Pollio, condizionata di qualità che va in scena il nove agosto e che mette a confronto i quattro anni con i cinque anni. E' il rodaggio motori che apre le porte al Premio Richard, quest'ultimo spesso banco di prova per giovani aspiranti al Gran Premio Merano. Si rivede in pista il terzo del Criterium d'Inverno di Pisa, Tramonto a Ivry al debutto in steeple per i colori della livornese Topeeka. Prova gli ostacoli alti anche Last Scream dopo aver deluso in un discendente in siepi aperto anche agli anziani. Favorito netto della prova, 18/10, è il leader generazionale Solar Focus, con i compagni di allenamento Company of Ring e Astro Benigno a fargli da controfavoriti. Il reponso finale non riserva sorprese. Solar Focus vince comodo su un Company of Ring incaricato di cadenzare un ritmo sostenuto dopo la caduta, sui primi elementi, di Astro Benigno. Paga il rientro Tramonto a Ivry che cede in dirittura, battuto anche da Last Scream per il terzo posto. Rivincita ventuno giorni dopo, il trenta agosto, con i primi quattro e Astro Benigno a sfidarsi nuovamente sui 3.900 metri, questa volta però con 12.750 euro messi in palio per il vincitore. Si aggiungono alla sfida Green Paradise, quarto nel Vanoni, e Dunagiri, reduce da una vittoria in Slovacchia dopo una pessima prova nel Val Martello a metà giugno. Pronostico tutto dalla parte di Solar Focus che vede ridurre la propria quota a 16/10. Crescono le quotazioni di Tramonto a Ivry, di cui si parla un gran bene, al punto da finire il controfavorito a 5,67. E' questa, il Richard, e non il successivo Argenton a cui Solar Focus non prenderà parte, la prova col campo partenti più qualitativo per i quattro anni impegnati in steeple.
L'esito della pista è molto più incerto di quanto era lecito attendere. Il figlio di Intese Focus, già vincitore del Vanoni (Gr.2), appare molto svogliato e restio a trovare l'azione giusta. Bartos ha il suo bel da fare per farlo ingambare a dovere. All'attacco del verticale subisce l'accelerazione dei rivali, finendo addirittura attardato, complice un pessimo salto dell'arginello grande. Una grande retta di arrivo, nel tratto piano conclusivo, permette però al Magog di ingaggiare duello finale con i fuggitivi Tramonto a Ivry e Company of Ring, ma solo un danneggiamento ai danni del compagno di allenamento gli permetterà di vincere e per giunta a tavolino, dopo intervento dei commissari. Sul campo, difatti, trionfa il redivivo allievo di Raffaele Romano, ligio nel seguire palmo a palmo per tutta la corsa il front runner Astro Benigno, poi calato all'ingresso in dirittura e giunto quarto. Il portacolori della Topeeka paga però un ondeggiamento verso lo steccato, che va a rovinare l'azione di un Company of Ring in netto progresso (davvero eccellente corsa). Il fucsia, molto probabilmente, in assenza del danneggiamento avrebbe vinto il Richard. Qui finisce la stagione di Solar Focus, ritenuto troppo immaturo per affrontare le insidie del Gran Premio Merano. Una stagione comunque notevole che segnala il cavallo in alto in svariate graduatorie del settore ostacolistico: è il miglior quattro anni in steeple, forte di quattro successi in cinque uscite; il secondo quattro anni ad aver intascato di più (dietro a High Master che lo ha battuto in siepi tre volte su tre); il quarto cavallo, anziani compresi, ad aver vinto la più alta somma nella stagione (meglio di lui i soli Kazzio, High Master e Sol Invictus); ha vinto due corse di Gruppo ed è secondo in due Gruppi 2, per un totale di quattro pattern race in cui è riuscito ad arrivare nei primi due posti: meglio di lui solo High Master. 
Dunque grande attesa per la stagione 2016, dove si preannuncia lo scontro col compagno di allenamento Little Bruv che, approfittando dell'assenza dell'avversario, ha vinto a sorpresa il Premio Argenton. L'attesa però si consuma in un niente di fatto e mentre Little Bruv si aggiudica il Grande Steeple Chase di Milano battendo un indisciplinato Kazzio, di Solar Focus si perdono le tracce. Bloccato da un grave infortunio al tendine, resta lontano dalle corse per circa un anno e mezzo.

Dopo il dominio nel 2015 per
SOLAR FOCUS
ha inizio una lunga convalescenza a causa
di un infortunio al tendine.
(Foto Faverostacoli.it).

Ricompare a fine marzo 2017, a distanza di diciannove mesi dall'ultimo ingaggio. La Magog lo ha scaricato, ma il suo allenatore Favero dimostra di credere in un possibile recupero e lo trattiene in scuderia. Va in pista per i colori dell'emergente Lydia Olisova, giovane proprietaria slovacca che, complice la squalifica di Paolo Favero, sostituito ufficialmente da Arnaldo Bianco nelle vesti di allenatore, ha preso (formalmente) il controllo della scuderia leader nell'ostacolismo italiano. I due decidono di far rientrare il cavallo a reclamare, senza nulla chiedergli, in quel di Treviso. Dominik Pastuszka ne valuta il comportamento limitandosi a farlo girare sul tracciato. Il baio percorrere i 3.500 metri in steeple dando una buona impressione. La corsa ha un favorito netto, l'Aichner Morning Star, che non fatica nell'imporsi. Solar Focus, dal canto suo, dopo esser rimasto quieto per tutta la prova viene a cogliere il secondo posto sullo slancio, con Pastuszka che non lo chiama mai al maggior impegno e non ricorre alla frusta.
Di nuovo in pista una settimana dopo, con i paraocchi australiani, sempre a Treviso, questa volta però nello VIII Steeple Chase di Treviso (L). Grandi punti interrogativi sul recupero del soggetto su cui è confermato Pastuszka. Ancora una volta viene conservato e non spremuto dall'interprete. A centrogruppo tiene bene il ritmo dei tre rodatissimi avversari che si contendono la vittoria, ovvero Tahini, Recently Acquired e Stellato, e porta a casa un interessante quarto posto a contatto dei migliori.
Dichiarato partente a fine aprile nel Durini a Milano, viene ritirato prima della corsa per alcune complicazioni tali da non consigliarne l'impiego.

Schema di corsa: Soggetto molto duttile, dotato di buono scatto e precisione nei salti. Si adatta a diversi schemi di corsa, prediligendo comunque correre coperto. Ha dimostrato di avere grande imbarazzo sui terreni pesanti, sebbene in Irlanda abbia ottenuto il primo piazzamento proprio in condizioni di pista faticosa e sebbene a Pisa abbia corso molto bene in condizioni di pista pesante (ma attenzione, a Pisa, sul circuito ostacoli, la pista non è mai davvero faticosa).

Score in siepi: 5 corse, 1 vittoria, 4 piazzamenti.
Totale vincite: 24.395 euro.

Score in steeple: 7 corse, 4 vittorie, 2 piazzamenti.
Totale vincite: 45.118 euro

Totale in carriera al 3 maggio 2017: 23 corse, 5 vittorie, 10 piazzamenti (di cui 4 in piano in Irlanda), vincite 74.523 euro.

PREMI IMPORTANTI VINTI
- Gr.2, LX Ezio Vanoni, Merano, 5 luglio 2015.
Gr.3, Premio Piero e Franco Richard, Merano, 30 agosto.

PIAZZAMENTI IMPORTANTI:
- Gr.2, secondo nel Criterium d'Inverno, Pisa, 15 febbraio 2015.
- Gr.2, secondo nella Corsa siepi dei 4 anni, Milano, 25 aprile 2015.
-L, quarto nell'VIII Steeple Chase di Treviso, 25 marzo 2017.

SOLAR FOCUS su Grand Link nel Tatti Jacopo.
Quattro piazzamenti in Pattern Race nella stagione 2015,
meglio di lui, in questo,
il solo HIGH MASTER
(Foto di Daniela Carlotti di Galoppoecharme.it)