giovedì 30 aprile 2015

Vincitori Classici: CORNET OBOLENSKY. A cura di Matteo Mancini.


CORNET OBOLENSKY (IRE)
m.b 29.04.2009 


(Foto di Matteo Mancini).

                                 Ahonoora (GB)
                                           Inchinor (GB)                   Inchmurrin (IRE)   
  Notnowcato (GB)                (s. 1990)   
   (s. 2002)                           Rambling Rose (GB)          Cadeaux Genereux (GB)
                                            (s. 1995)                                      Blush Rambler (IRE)

                                                                                    Nijinsky (CAN)    
                                          Caerleon (USA)                    Foreseer (USA)
  Gay Heroine (GB)               (b. 1980)
   (b. 1998)                          Gay Gallanta (USA)            Woodman (USA)
                                            (s. 1992)                                     Gallanta (FRA)


Notnowcato (25.03.2002): Corre venti volte dai due ai cinque anni, ottenendo 7 vittorie (1600-2100 metri) e 7 piazzamenti sempre in Inghilterra. Viene allevato in Inghilterra da Anthony e David de Rothschild che gli danno un nome omaggiante la lunghissima serie cinematografica (otto pellicole sospese tra comicità e giallo) della Pantera Rosa affidata alla regia di Blake Edwards, una soluzione in stile Gerecon Italia che peraltro, negli anni '90, omaggiò anch'essa la serie in questione battezzando un cavallo, di cui il sottoscritto ha foto e scheda, col nome Shoot in the Dark che è il titolo originario (seppur con refuso) del secondo episodio della serie. Not now cato è invece l'espressione con la quale il protagonista degli episodi oggetto di esame, lo sconclusionato ufficiale della polizia francese Isp. Clouseau (l'attore Peter Sellers), è solito rivolgersi al suo maggiordomo aiutante, solito aggredirlo, esperto di arti marziali. Il nome di quest'ultimo è proprio Cato (Kato), personaggio ereditato dalla serie radiofonica del Green Hornet e in quegli anni portato al successo da Bruce Lee nella trasposizione televisiva.
Da amante di cinematografia faccio subito presente che La Pantera Rosa della serie cinematografica non è il panterone fucsia di cartoonesca memoria, ma è un prezioso diamante, così denominato perché al suo interno pare esservi incisa una pantera saltellante, custodito nel museo di Lugasch che puntualmente viene rubato. La Pantera Rosa dei cartoon invece deve la sua fortuna alla scelta del regista del primo episodio della serie, appunto The Pink Panther (1963), di avviare il film con dei titoli di apertura in cui si vedeva la pantera rosa che poi vivrà di vita autonoma nel mondo dei cartoon muoversi sulle note del grande maestro Henry Mancini (all'epoca si disse: "le animazioni del film e la musica di Mancini sono meglio dell'intero film").
Ma torniamo al  cavallo. Notnowcato si dimostra un soggetto assai tardivo, disputa la prima corsa di gruppo dopo otto corse e all'età di quattro anni (!?). Seppur tardivo però non delude le attese quando viene messo al cospetto di avversari di gran classe. Vince subito l'Earl of Sefton Stakes, Gr.3, a Newmarket, ripetendosi nella corsa successiva a Sandwood nel Brigadier Gerard Stakes, Gr.3. Gli incredibili risultati ottenuti che hanno portato Notnowcato dagli handicap, peraltro con due soli successi in otto uscite, alle corse di gruppo ne indirizzano l'entourage a provarlo nelle corse di Gruppo 1. Al secondo tentativo, arriva subito un eccellente secondo posto nel Coral Eclipse, Gr.1, a Sandwood, migliorato due settimante dopo a York con la vittoria nel Juddmonte International, Gr.1. Corre altre sei volte all'età di cinque anni e sempre in classiche, cinque delle quali di Gruppo 1. Vince il Coral Eclipse, Gr.1, e la Tattersalls Gold Cup, Gr.1, coglie inoltre due terzi posti nel Prince of Wales's Stakes, Gr.1, ad Ascot e ancora nel Juddmonte International, Gr.1. A fine carriera vanterà sette successi, con tre vittorie in Gr.1 e due in Gr.3, impreziosite da un secondo e da due ulteriori terzi posti sempre in Gruppo 1.
Viene ritirato in razza nel 2008, dopo aver toccato la quota di 131 al Timeform, risultando al momento padre di vincitori di oltre cento corse. Tra i figli più qualitativi si segnala il castrone Custom Cut, soggetto tardivo più del padre al punto da disputare 6 corse in piste secondarie irlandesi a due anni, ottenendo due quarti posti e venendo ceduto alle aste dei cavalli in allenamento di Tattersalls per poco più di 5.000 sterline (due anni dopo sarà ceduto a quasi 100.000 sterline). Da qui la risalita a tre anni con buone prove in Irlanda esaltate da quattro primi posti consecutivi, fino all'accesso alle corse di Gruppo alla soglia dei quattro anni con i successi a sorpresa nel Big Bad Bob, Gr.3, di Curragh (dove sarà secondo l'anno successivo), e le vittorie a cinque e sei anni nello Shadwell Joel StakesGr.2, a Newmarket, nel Bet 365 Mile, Gr.2, a Sandown, nell'Invesco Pension Consultans Desmond Stakes, Gr.3, a Leopardstown, nello Betfred Strensall Stakes, Gr.3, a York, nell'Unibet Midsummer Stakes, L, a Windsor e nello Skybet and Yorkshire Racing Festival, L, a Pontefract, impreziosite dai piazzamenti nel Amethyst Stakes, Gr.2, di Leopardstown, a cinque anni nel William Hill in the App Store, L, a Doncaster, nel Pertemps Network Spring Tophy Stakes, L. nel Ian and Kate MacMillan Ganton Stakes, L.
Altri ottimi prodotti sono Walia, vincitrice in Inghilterra in una L e piazzata in un Gr.3 e due L; e Chill the Kite, vincitore di una L in Francia, piazzato poi in Inghilterra in un Gr.1, un Gr.2, un Gr.3 e una L.
Degni di nota i vincitori in Inghilterra Miss Cato (piazzata in una L), Redkirk (piazzato in L a HK) e lo stesso Cornet Obolensky, vincitore in ostacoli in Francia e in Italia, e su cui torneremo qui di seguito.
Nella nostra penisola sono pochi i prodotti di Notnowcato che hanno tenuto in alto il nome dello stallone, appena una decina e quasi tutti con poche corse in carriera. Di essi Cornet Obolensky è l'unico a esser stato presentato in ostacoli ed è anche di gran lunga il migliore. Hanno avuto un ottimo inizio di carriera Tuseilei, nome alla Luciano Ligabue, piazzata in quarta posizione nel Vittorio Crespi (L) e vincitrice di due corse ma poi finita in bassa categoria a tre anni, e soprattutto Guntur, allevato da Rosati Colarieti, protagonista di quattro uscite con due piazzamenti e due vittorie in ottima categoria. I restanti prodotti sono di livello piuttosto mediocre e comprendono soggetti come i piazzati Carabinieri, che ha debuttato il giorno del mio compleanno a Tagliacozzo e Musa d'Artista e i vincitori Draghi (da Dama di Picche) che vanta due successi in terra toscana e Michican (una vittoria a Varese per il training di miss Twilight Zone Federica Tomasini). Davvero poca roba.

NOTNOWCATO
(Foto da gettyimages.com)

Prima madre.
Gay Heroine (GB). Allevata dalla Cheveley Park Stud. Sette corse da due a tre anni in Inghilterra, nessuna vittoria, 5 piazzamenti, tra cui il secondo posto nello Shadwell Stud Cheshire Oaks (L) di Chester, per i colori (giubba rossa tracolla bianca, berretto blu) della Cheveley Park Stud, training Michael Stoute, per un totale di 21.000 sterline di vincite.
Ceduta per 13.650 sterline alla RBS Limitede, nel 2008, alle aste dei cavalli di Tattersalls.
Madre di sette prodotti, due vincitori.

               Henchman (2003 c.b da Anabaa (USA)). Acquistato a due anni alle aste dei cavalli in allevamento di Tattersalls per 18.900 sterline. Ha disputato, da due a sei anni, complessivamente 16 corse in Inghilterra, di cui 6 in hurdle, ottenendo un piazzamento in piano e due in hurdle, per un totale di vincite di circa 1.200 sterline.
             Lucky Character (2005, c.b da Key of Luck (USA)). Ha corso 10 volte da tre a quattro anni in Inghilterra e Scozia, ottenendo un solo piazzamento a Musselburgh per una vincita di 700 sterline. Ceduto alle aste di Tattersalls per 840 sterline ad Ammar Aljalil.
               N. (2007, da King's Best (USA)). Acquistato yearling per 3.150 sterline alle aste di Tattersalls. Non ha mai corso in Europa.
           Koenigin Salsa (2008, f.b, da Kingsalsa (USA)). Acquistata yearling per 1.850 alle aste di Tattersalls e rivenduta a giugno 2010 per 9.600 sterline. Ha corso 15 volte in Italia, da due a quattro anni, debuttando a Merano e ottenendo 5 piazzamenti per un totale di vincite inferiore ai 5.000 euro. Ha preso parte, giungendo ai margini del piazzamento, al Pr. Repubbliche Marinare (L).
           CORNET OBOLENSKY, see above.
           Heroique (2011, f.b, da Acclamation (GB)). Acquistata yearling per 22.000 sterline alle aste di Tattersalls. Ha corso 21 volte in Inghilterra, da due a quattro anni, ottenendo 1 vittoria a Catterick e 14 piazzamenti per un totale prossimo alle 16.000 sterline.
            N. (2012, da Acclamation (GB)). Non ha corso.

Seconda Madre
Gay Gallanta (USA). Allevata in Kentucky dalla Flexman Holdings e acquistata per 350.000 dollari dalla Cheveley Park Stud, ha corso 10 volte in Inghilterra da due a tre anni prendendo parte a nove classiche, di cui quattro Gruppi 1. Ottimo lo score fatto da 2 vittorie, il Pr. Cheveley Parks Stakes (Gr.1) e il Queen Mary Stakes (Gr.3), e 3 piazzamenti: il secondo posto nel Lowther Stakes (Gr.2) e nel Falmouth Stakes (Gr.2) e il terzo posto nel Mill Reef Stakes (Gr.2).
Nel 1994 ha ricevuto il prestigiosissimo Cartier Racing Award quale migliore femmina di due anni in Europa (premio vinto lo stesso anno, tra i coetanei maschili, dal futuro stallone Celtic Swing).
Madre di dodici prodotti, nove vincitori.

        Gallant (1997, m da Rainbow Quest (USA)). Ha corso da quattro a sette anni negli Stati Uniti ottenendo 6 vittorie, terzo classificato nel Carleton F Burke Handicap (Gr.3) di Santa Anita. 146.000 sterline di vincite.
          Gay Heroine, see above.
         Gallant Hero (1999, c.b da Rainbow Quest (USA)). Ha corso in Inghilterra, da tre a dodici anni, 41 volte, 33 delle quali in ostacoli, con 4 vittorie (due delle quali in hurdle) e 9 piazzamenti (sei dei quali in hurdle), tra cui il quarto posto nel Gala Casinos Berkshire Stakes (L) di Windsor per un totale prossimo alle 40.000 sterline di vincite. Il cavallo ha un promettente avvio di carriera con due vittorie alle prime due uscite (a Newmarke e a Doncaster) che lo portano a disputare quattro Listed Race consecutive tra cui la Hampton Court New Stakes (L) a Royal Ascot e la Breitling Watches & Waltons of Chester Huxley Stakes (L) dove però si classifica sempre nelle ultime posizioni. Debutta in ostacoli con grandi aspettative e il ruolo di favorito ad Aintree, all'età di quattro anni, non tornando più alle corse in piano. Non otterrà tuttavia mai grandi risultati, complici infortuni (disputa due sole corse a cinque anni, tre a sei anni e nessuna a sette, tornando poi a correre con regolarità da otto anni).
        Gallivant (2000, f.b da Danehill (USA)). Ha corso in Inghilterra 11 volte da due a tre anni, ottenendo 2 vittorie e 5 piazzamenti per un totale di vincite pari a 23.300 sterline. Fattrice, ceduta alle aste di Tattersalls nel 2010 per 68.000 sterline.
       BYRON (2001, m.s da Green Desert (USA)). Ha corso - per i prestigiosi colori dello Sheikh Mohammed e della Godolphin - in Inghilterra e in Francia 10 volte, da due a cinque anni, ottenendo 3 vittorie, tra cui il Dubai Duty Free Mill Reef Stakes (Gr.2) a Newbury e il Betfair Cup Lennox Stakes (Gr.2) a Goodwood, e 4 piazzamenti, tra cui il secondo posto nel July Stakes (Gr.2) a Newmarket e nel Prix du Palais Royal (Gr.3) a Longchamp e i terzi posti sulla medesima pista francese, nel Gainsborough Poule d'Essai des Poulains (Gr.1), e a Goodwood, nel Merbury Catering Consultans Supreme Stakes (Gr.3)  per un totale di 163.000 sterline di vincite. Stallone.
       Gallantry (2002, c.b da Green Desert (USA)). Acquistato a tre anni alle aste dei cavalli in allenamento di Tattersalls per 31.000 sterline. Ha corso in Inghilterra 136 volte, da tre a undici anni, ottenendo 14 vittorie e 32 piazzamenti per un totale di vincite prossimo alle 100.000 sterline. Non ha mai disputato classiche.
      Gallant Sir (2003 c.s da Grand Lodge (USA)). Una corsa a tre anni in Inghilterra. Mai piazzato. Ceduto a tre anni, alle aste di Tattersalls, a Mohammed J. Alhamley per 2.600 sterline.
       Iguacu (2004, c.b da Desert Prince (IRE)). Ha corso in Inghileterra complessivamente 80 volte, da tre a undici anni, debuttando in hurdle a nove anni e disputandovi 14 corse. Vanta al suo attivo 8 vittorie, due delle quali in hurdle, e una ventina di piazzamenti (di cui 3 in hurdle) per un totale di 33.000 sterline di vincite. Coglie la sua prima vittoria a cinque anni, a Nottingham, dopo quattordici uscite e nel giorno dell'Indipendenza degli Stati Uniti. In hurdle vince invece per la prima volta a dieci anni, sulla pista di Worcester Sun.
       Light Hearted (2005, f.b da Green Desert (USA)). Ha corso in Inghilterra 6 volte a tre anni, ottenendo 1 vittoria e 1 piazzamento per un totale di 3.500 sterline. Fattrice.
       Resort (2006, f.b da Oasis Dream (GB)). Ha corso in Inghilterra 8 volte, da due a tre anni, ottenendo 2 vittorie e 2 piazzamenti per un totale di 18.000 sterline. Fattrice. Ceduta alle aste di Keenelad per 160.000 sterline.
      Frivolity (2007, f.b. da Pivotal (Gb)). Non ha corso. Fattrice. Ceduta per 52.000 sterline a Tattersalls.
       Stepturn (2009, c.b da Invincible Spirit (IRE)). Ha corso in Inghilterra 8 volte, da due a quattro anni, ottenendo 1 vittoria e 3 piazzamenti per un totale di 4.000 sterline. Ceduto in Grecia a febbraio 2013 per 3.600 sterline. Nel paese ellenico ha corso da quattro a cinque anni ottenedo 5 vittorie per un bottino di circa 14.000 sterline.

La mamma di quarta generazione,
l'americana GAY MISSILE.

Terza Madre
Gallanta (1982 da Nureyev). Ha corso da due e a tre anni in Francia, 3 vittorie, incluso il Prix de Cabourg (L) a Deauville, e sei piazzamenti tra cui il secondo posto nel Prix Morny (Gr.1) a Deauville, i terzi posti nel Prix du Pin (L) a Longchamp, Prix Imprudence (L) a Maison Lafitte, nonché i quarti posti nelle Poule d'Essai des Pouliches (Gr.1) a Longchamp e nel Prix du Gros-Chene (Gr.3) a Chantilly.
Madre di quindici prodotti, di cui dodici vincitori su altrettanti scesi in pista.

      Sundance Kid (1987, f.b da Fappiano (USA)). Ha corso in Inghilterra, da due a tre anni, ottenendo 2 vittorie e 1 piazzamento per un totale di 3.100 sterline.
      SPORTSWORLD (1988, m.s da Alleged (USA)). Ha corso a tre anni sempre sulla pista di Curragh e sempre montato da Lester Piggott, ottenendo 3 vittorie consecutive nelle prime tre corse in carriera, tra cui il Winfields Farm Gallinule Stakes (Gr.2) e l'Hotel Conrad Silver Race (L) e due piazzamenti, tra cui il quarto posto nel Budweiser Irish Derby (Gr.1). Stallone.
      Aljawza (1991, f.b da Riverman (USA)). Ha corso in Inghilterra e Irlanda sei volte a due anni, ottenendo 1 vittoria alla quinta uscita (tutte in categoria maiden) e 3 piazzamenti per un bottino di 12.200 sterline. Fattrice e madre di Al Jadeed vincitore in Gr.2 e di Areek vincitrice in L. e piazzata in Gr.3
       GAY GALLANTA, see above.
        Kingswood (1993, m.s. da Woodman (USA)). ?
        Octonia (1994, f.b da Alleged (USA)). ?
        Porto Foricos (1995, m.b da Mr. Prospector (USA)). Ha corso 12 volte in Inghilterra, da due a quattro anni, 2 vittorie (tra cui un HP principale) e 4 piazzamenti per un totale di 90.000 sterline. Ha corso, senza piazzarsi, il Sussex Stakes (Gr.1) di Goodwood. Stallone negli Stati Uniti.
        Obscura (1997, f.b da Mr. Prospector (USA)). Ha corso a tre anni in Francia, ottenendo 1 vittoria e 6 piazzamenti. Fattrice e madre di Semarang vincitore e piazzato in L. in Francia.
        South of Saturn (1998, f.b da Seattle Slew (USA)). Ha corso 1 volta a due anni in Francia, 1 vittoria. Fattrice.
       Mayville's Magic (1999, f.b da Gone West (USA)). Ha corso 7 volte a tre anni in Inghilterra, ottenendo 1 vittoria al debutto e 2 piazzamenti per un totale di 6.300 sterline. Fattrice negli Stati Uniti e madre di Mystic vincitore e piazzato in L.
       Ashoka (2000 m.b da A.P. Indy)). ?
       Croker Road (2001 m.b da A.P. Indy)). ?
       Cruden Bay (2003 m.b da Broad Brush)). ?
       Cross your Fingers (2005, f.s. da Woodman (USA)). Non ha corso. Fattrice.

Quarta Madre
Gay Missile (1967 da Sir Gaylord). Nata in Kentucky nell'allevamento di Michael Phipps. Ha corso da due a quattro anni negli Stati Uniti, 10 vittorie, tra cui il Ashland Stakes (Gr.3) a Keeneland, seconda ne La Troienne Stakes (Gr.3) e nel Churchill Downs (Gr.3), terza nel Vagrancy H.cap (Gr.3) di Belmont.
Madre di dieci prodotti, di cui sette vincitori tra i nove scesi in pista, tra questi:
   
      GALLAPIAT (1973, m.b da Buckpasser). Vincitore del Oakland Handicap, piazzato in Gr.1.  Stallone
       LASSIE DEAR (1974, f.b. da Buckpasser). Ha corso 26 volte negli Stati Uniti, da due a tre anni, ottenendo 5 vittorie, tra cui il Villager Stakes (Gr.3) di Keystone e 8 piazzamenti. Fattrice e madre di Wolfhound, vincitore di Gr.1 (stallone), Weekend Surprise vincitrice di Gr.3, piazzata in Gr.1 e madre a sua volta di vincitori di Gruppo, Spectacular Spy vincitore in L e stallone in Nuova Zelanda e  Foxhound vincitore in L e stallone.
        GAY MECENE (1975 m.b da Vaguebly Nobel). Allevato in Kentucky e ceduto yearling in Francia per 60.000 ghinee. Ha corso 11 volte, di cui 9 in Francia e 2 in Inghilterra, 5 vittorie, tra cui il Gran Prix de Saint Cloud (Gr.1), Prix Eugene Adam (Gr.2) e il Prix de Guiche (Gr.3) a Longchamp, secondo nelle King George VI (Gr.1) e nelle Queen Elizabeth Diamond (Gr.1). Nel 1978 disputa l'Arc de Triomphe (Gr.1) con discrete possibilità di successo, ma non si piazza vedendo il proprio Timeform assestarsi a 125 punti (dodicesimo miglior puledro europeo). Nel 1979 il punteggio sale di tre punti che valgono la nomina di cavallo più forte di Francia tra i quattro anni e oltre (settimo in assoluto in Europa). Ritirato in razza nel 1979, dal 1986 fino alla morte, nel 1998, opererà in Giappone.  
            Brave Shot (1976 m.s. da Bold Bidder). Stallone.
            Dry Fly II (1977 f.b da Mill Reef). Fattrice madre di Fotitieng, vincitore in Gr.3.
            Gay Apollo (1979 m.s. Grundy). Stallone.
            Gay Troy (1981 f.b da Troy)
            GALLANTA, see above.
            Harlem Shuffle (1984 m.gr da Persepolis).

Nelle vene di Cornet Obolensky scorre, 
in tutte e quattro le quattro linee generazioali, 
sangue di NORTHERN DANCER.

Commento Matteo Mancini sulla genealogia di Cornet Obolensky
Dalla lunga lettura dell'albero genealogico di Cornet Obolensky si nota un'illustrissima genealogia decaduta, ma ancora piuttosto viva nella seconda linea materna. Gay Gallanta, madre di Gay Heroine e nonna di Cornet, è stata una delle più forti puledre europee di metà anni '90 e si è comportata benino in razza generando lo stallone Byron. Nulla a che vedere però con la blasonatissima riproduzione della terza e soprattutto della quarta madre, cioè rispettivamente Gallanta e Gay Missile. La prima, discreta ma nulla più in pista, ha generato due futuri stalloni (Sportsworld e Porto Foricos) e delle future fattrici anch'esse madri di futuri stalloni. E' soprattutto però con Gay Missile che si sono potuti vedere dei risultati di livello assai alto e che nobilitano il ramo genealogico di Cornet Obolensky, con ascendenti del calibro di Gay Mecene, Lassie Dear (a sua volta madre di stalloni quali Wolfhound, Spectacular Spy e Foxhound) e Gay Apollo. Dunque un albero genealogico di primissimo ordine che Gay Heroine, madre di Cornet Obolensky, non è riuscita a mutuare a dovere. Andiamo però a vedere nel "dettaglio" l'incrocio con Notnowcato.  Notiamo subito il fortissimo legame con NORTHERN DANCER (e dunque più indietro con NEARCO), al punto da essere presente nelle linee di sangue di tutti e quattro gli elementi coinvolti nel concepimento dei "generatori" di Cornet Obolensky. Lo troviamo assoluto protagonista nell'incrocio Lomond - On Show, da cui nascerà la nonna paterna di Notnowcato. Northern Dancer è infatti padre di Lomond, ma anche nonno della madre di On Show (il padre è Nijinsky). Il legame Nijinsky-Northern Dancer si ripete anche nella linea materna di Notnowcato, nello specifico nella terza madre dello stallone (Nikitina da Nijinsky).
Ancora più diretto è l'afflusso nel sangue di Gay Heroine, madre di Cornet Obolensky, il cui nonno paterno è proprio Nijinsky (padre di Caerleon). Ancora Northern Dancer, questa volta rappresentato da Nureyev, quale nonno della terza madre di Cornet Obolensky.
In sintesi Northern Dancer risulta aver generato tutte  e quattro le linee che conducono a Cornet Obolensky. Per quel che riguarda Notnowcato, lo troviamo due volte nella linea materna di Inchinor e nella linea materna di Rambling Rose; Per quel che riguarda Gay Heroine, lo troviamo nella linea paterna di Caerleon e nella linea materna di Gay Gallanta.



Sulle note di MANCINI, LA PANTERA ROSA
ascolta TUSEILEI di Ligabue, mentre l'ISP. CLOUSEAU con divisa dei CARABINIERI
urla NOT NOW CATO agli ordini di BLAKE EDWARDS, facendo ridere Benigni 
in collegamento diretto dal Michigan e con a disposizione
un budget che nemmeno DRAGHI della Banca d'Italia potrebbe disporre
per fare il nono episodio della serie!
(Testo a cura di Matteo Mancini).

La Carriera di Cornet Obolensky
Vede la luce in Irlanda nel 2009, presso l'allevamento dei signori Paul McCarthy e Julie Carlton, quale quarto prodotto della fattrice Gay Heroine, il primo però nato nell'allevamento dei due dopo l'acquisto della fattrice per 13.000 sterline circa dal blasonato Cheveley Park Stud.
Passa le aste di Tattersalls nell'ottobre del 2010, venendo acquistato da un'agenzia tedesca per la modica somma di 5.775 sterline. Riceve subito in sorte un nome di battesimo legato al mondo dell'ostacolismo, sebbene la genealogia faccia pensare a tutto fuorché a un predestinato del settore; Cornet Obolensky è infatti il nome di un notissimo campione dei concorsi ippici (medaglia d'oro agli europei a squadre di Madrid, vincitore della Coppa delle Nazioni Top League di Roma e delle Nations Cup di Rotterdam, ha preso parte alle Olimpiadi di Pechino del 2008), di manto grigio, nato in Belgio nel 1999 ma di proprietà del cavaliere tedesco Marco Kutscher che verrà poi ritirato a termine del 2012 per intraprendere la carriera di riproduttore. Eppure la genealogia del figlio di Notnowcato non fa certo pensare a un futuro in siepi. Sono solo tre i più vicini parenti ad aver tentato la carriera ostacolistica e con risultati non certo esaltanti: il fratellastro Henchman, piazzato due volte in hurdle, e più qualitativi fratellastri della madre Gallant Hero e Iguacu vincitori di due corse ciascuno sempre in hurdle.


Il più famoso CORNET OBOLENSKY a cui
il figlio di Notnowcato deve il nome.
(Foto da cavallomagazine.quotidiano.net)

Complice una mole gigantesca e un lento sviluppo strutturale, sfavorito dalla nascita tardiva avvenuta a fine aprile, Cornet Obolensky arriva all'età di tre anni senza aver ancora corso. Viene di nuovo ripresentato alle aste, questa volta quelle della BBAG dedicate ai cavalli in allenamento. Il valore del cavallo diminuisce e Mirec Rulec, allenatore tedesco non di secondo ordine (trainer dei vari Adriana, vincitrice di Gr.3 e piazzata nel Lydia Tesio, Gr.1; Cartaya, Ashantee vincitrici entrambe in Gr.3, Shishangaan piazzata in L), se lo aggiudica per appena 3.200 sterline, cedendolo poi a sua volta alla Stall Brasilien (giubba e maniche a quarti giallo-verde, berretto giallo). Tre mesi dopo avviene il debutto, nell'agosto del 2012, a Francoforte, in categoria maiden. Montato da Thomas Stosse e per il training dello stesso Rulec, termina lontano dai primi, in penultima posizione su dodici partenti, sulla distanza dei 2.000 metri. La corsa se l'aggiudica Aliana che, nel proseguo carriera, si piazzerà in Listed Race, mentre in terza posizione si classifica Vive Lumiere che giungerà in Italia importata da Klaudia Freitag.
A distanza di un mese, Rulec lo ripropone sulla lunga distanza, 2.400 metri, dichiarandolo partente a Baden-Baden con la monta di Lennart Hammer-Hansen. Sebbene si tratti di una maiden, tra i cinque rivali figura un soggetto alquanto pericoloso: Anakin Skywalker reduce da quattro classiche, tra cui il Derby Tedesco (Gr.1) e il Prix Guillaume d'Hornano-Har du Logis St.Germain (Gr.2) a Deauville, senza mai piazzarsi.
Cornet Obolensky giunge a nove lunghezze dal vincitore, ma riesce ad artigliare un quarto posto che gli vale i primi 500 euro conquistati sul campo.
Passa un altro mese e Rulec, come sua abitudine, opta per una tappa in territorio straniero e per giunta in siepi, dove intanto ha iniziato ad allenare il cavallo della Stall Brasilien. Non si tratta certo di una novità per il trainer tedesco, conosciuto anche in Italia quale allenatore di interessanti femmine presentate in classiche piane, ma anche dei vari Chippolino e Mister Music protagonisti in ostacoli. Cornet Obolensky va così in scena a Strasburgo, in una condizionata per cavalli di tre anni sulla distanza dei 3.500: il Prix de l'Avenir. Il terreno è leggermente pesante, gli avversari da battere dieci. A montarlo c'è quello che diventerà il fedele compagno della prima parte di carriera: il francese Jean Gilles Gueracague. Non ci sono soggetti di particolare rilievo, tanto che al betting l'ospite tedesco è il quarto cavallo del campo. Non arriva neppure a 10 a 1, in una corsa dove c'è un favorito netto, Vanika Place (2.5 al picchetto), e buone quote per tutti gli altri. Nonostante ciò arriva un terzo posto a gran distacco, addirittura a quindici lunghezze dal vincitore che è proprio il più sostenuto al gioco dagli scommettitori. Rulec non sembra essere molto soddisfatto e ripropone in piano il suo allievo, ancora una volta a Baden-Baden sui 2.200 metri, in categoria maiden. Il verdetto della pista sarà assai deludente: undicesimo su tredici.
Inizia allora l'allenamento intensivo sugli ostacoli più alti. Il cavallo viene lasciato svernare lontano dalle piste, dove vi riappare a maggio 2013, in territorio francese. Rulec lo schiera tre volte in poco più di un mese in steeple-chase. Arrivano subito due successi di misura, in condizionata, a Nancy, rispettivamente nel Prix du Printemps e nel Prix Jouets et Spectacles de l'Est, che fruttano poco meno di 20.000 euro e l'accesso, in veste di top weight, nel tempio dell'ostacolismo transalpino: Auteuil. Rulec dichiara partente il suo allievo nel Prix Caldarium, prova sui 3.700 metri, per quattro anni, dove in palio ci sono 26.400 euro al vincitore, una somma che in Italia viene prevista per i Gr.1. Tra gli avversari, giungerà terzo, c'è anche Rajasthan, alla sua ultima prova in Francia  e ormai prossimo a essere acquistato dalla scuderia Magog (futuro vincitore dello Steeple Chase d'Italia, Gr.2, e secondo nel Grande Steeple Chase di Milano edizione 2014, Gr.1). Il livello è particolarmente alto, troppo per il giovane Cornet Obolensky che, dopo aver evitato di restare coinvolto in una duplice caduta, ultima il percorso fuori dal marcatore, in sesta posizione, vicino però al vincitore (appena sei lunghezze), Timi d'Altea, in un arrivo con i sette superstiti capaci di lottare fin sul palo. Si tratta dell'ultima corsa per Rulec e la Stall Brasilien con il passaggio del soggetto nelle mani del ceko Josef Vana sr che lo ripropone, sempre in Francia, a quasi un anno di distanza dalla prova di Auteuil, per i colori della Triple F.

L'arrivo di AUTEUIL. CORNET OBOLENSKY
è quello giallo-verde all'interno, con i colori della STALL BRASILIEN
in sesta posizione. (foto di scoopdyga da geny.com) 

Per il rientro si sceglie il tracciato di Strasburgo, un handicap sui 4.200 metri in steeple, il Prix Hyères III, che offre l'occasione a Josef Vana jr di prendere confidenza con il nuovo soggetto. I due si limitano a un blando rientro e terminano il percorso, in ultima posizione, a grande distacco dai primi. I Vana però credono nel soggetto, lo preparano specificatamente per il G.P. Merano e la cosa potrebbe sembrare quasi una pazzia. Così lo fanno debuttare, nella prima settimana di settembre, sulla pista altoadesina nell'ex Pr. U.N.I.R.E, (Gr.3), classico banco di prova per tastare il polso ai candidati alla classicissima. Cornet Obolensky non riceve particolare attenzione da parte degli scommettitori, finisce quasi a 16 a 1 sulle lavagnette dei bookmaker nonostante i partenti siano solo cinque. A far salire la quotazione contribuisce la scelta del suo fantino di fiducia, Vana Jr, di preferirgli Budapest. In pista non si comporta malissimo, considerando che davanti ha "mostri sacri" della pista, quali Dar Said e Frolon. Alla fine, sospinto da Jan Kratochvil, giunge quarto, a meno di due lunghezze da Frolon, 3° classificato nell'edizione del Merano del 2013. Dunque una prova discreta, quanto basta per convicere i Vana a dichiararlo partente nella classicissima col ruolo di scudiero di Alpha Two e per i colori della Statek-Chyse Vana. E' proprio nel G.P. Merano che si iniziano a intravedere le qualità del soggetto, che vi prende parte da terzultimo cavallo del campo (15 a 1). Complice un'edizione dal ritmo piuttosto ridotto, dopo l'estromissione del front runner Fafintadenient (peraltro nuovo compagno di colori di Cornet Obolensky), la sagoma bianco-verde del figlio di Notnowcato si presenta sull'ultima siepe ancora in condizione di giocarsi la seconda piazza. Il salto è buono, ma lo spunto non sufficiente per andare a ripredere i tre che ha davanti. Finisce buon quarto con Davide Columbu in sella, ad appena tre lunghezze da Dar Said. Il piazzamento frutta alla Statek-Chyse 10.200 euro e la certezza di aver trovato un potenziale nuovo campione.
Arriva l'inverno gelido praghese e Cornet Obolensky, tosato nel classico modo degli allievi di Vana, si guadagna il meritato riposo. Non troppo però... perché dopo circa cinque mesi ricompare a Pisa, nella prova più importante del tracciato dedicata agli steepler anziani: il Pr. Chivas Regal. Vana jr, che lo monta, lo lascia in ultima posizione, disinteressandosi completamente della corsa. Quando i cavalli entrano in dirittura, Cornet Obolensky segue in ultima posizione a qualcosa come venti lunghezze di distacco. Solo dopo l'ultima siepe Vana si ricorda di essere impegnato in una corsa all'ippodromo, chiama il suo allievo al maggiore impegno e quest'ultimo, nel tratto piano conclusivo, piazza uno spunto terribile capace di mangiare qualcosa come dieci lunghezze ai cinque avversari che duellano davanti in un finale serratissimo. Lo scatto degli figlio di Notnowcato è però tardivo e Giant Hawk, ultimo cavallo del campo, si salva per una sola incollatura. Dal primo all'ultimo neppure tre lunghezze di divario. Il resto è storia recente, con la vittoria in scioltezza, a Milano, sui 4.000 metri del Pr. Durini, subito bissata, sempre per distacco, nel Grande Steeple-Chase di Milano (Gr.1). Lo schema di corsa è sempre quello di Pisa: in coda, piazza l'allungo poco prima dell'ultima siepe e stacca sugli avversari.

Score in siepi: 1 corsa in Francia, 1 piazzamento.
Totale vincite: 2.940 euro.

Score in Steeple-Chase: 9 corse in Francia e in Italia, 4 vittorie, 3 piazzamenti.
Totale vincite: 69.150 euro.

Totale in carriera al 1 maggio 2015: 13 corse, 4 vittorie, 5 piazzamenti (di cui uno in piano in Germania), vincite 72.590 euro.

PREMI IMPORTANTI VINTI:
-Gr.1: Grande Steeple-Chase di Milano, Milano, 25 aprile 2015.

Piazzato in:
-Gr.1: quarto nel LXXV Gran Premio Merano, 28 settembre 2014.
-Gr.3: quarto nel Pr.A.S.S.I ex U.N.I.R.E, Merano, 6 settembre 2014.

CORNET OBOLENSKY
si appresta a entrare in pista nel LXXV G.P.MERANO
(Foto di Matteo Mancini).

martedì 28 aprile 2015

Aste di TATTERSALLS. 30 aprile - 1 Maggio.


ALLA CACCIA DI UN PLOTONCINO DI NUOVI POTENZIALI PROTAGONISTI IN OSTACOLI.

A cura di Matteo Mancini.




Siamo ormai giunti al tradizionale appuntamento con l'asta di Tattersalls che si tiene in più periodi dell'anno e che è solita interessare svariati proprietari italiani, compresi allenatori del reparto ostacolistico. Questa volta va in scena l'asta primaverile, divisa peraltro in due sessioni, la seconda delle quali dedicata interamente ai due anni che non hanno ancora corso. Ci interessiamo, per ovvie ragioni, alla sessione del 30 aprile, quella dedicata ai tre anni e oltre (c'è anche qualche due anni, in verità) e ci divertiamo a "giocare" provando a individuare quei soggetti che, da catalogo, avrebbero potuto catturare la nostra attenzione, avendo come riferimento un ipotetico budget da 13.000 sterline massimo da spendere a soggetto. Diciamo che facciamo un po' di fanta-ippica, giusto per divertimento e per tracciare delle basi valutative utili per le valutazioni future. E' chiaro che un'analisi del genere non può non prescindere da un esame visivo (per testarne morfologia, portamento e atteggiamento) e veterinario dei soggetti indicati, tuttavia ne siamo impossibilitati e dobbiamo pertanto subire questo imprescindibile aspetto determinante per poter procedere a un acquisto.

Sono circa novanta i cavalli che sfileranno nel primo giorno di asta, con una larga prevalenza dei tre anni, molti dei quali non ancora scesi in pista. Emerge fin da subito, a colpo d'occhio, una genealogia generale più che discreta. Difficile trovare fattrici che non si siano piazzate in classiche o che non abbiano generato vincitori classici. Aspetto quest'ultimo che dovrebbe rendere assai appetibile la partecipazione di operatori stranieri, compresi gli italiani. Dico stranieri poiché la maggior parte dei soggetti nel Regno Unito e in Irlanda non hanno dimostrato qualità da campioni e pertanto non dovrebbero calamitare troppo l'attenzione del pubblico locale. Sono comunque sotto agli occhi di tutti i risultati ottenuti nel nostro paese dai soggetti importati da queste aree di mercato, così come è probabile che molti di questi cavalli abbiano enormi potenziali inespressi (specie sui salti dove può succedere di tutto). Per quel che ci riguarda, pertanto, queste aste sono un'ottima occasione per scovare cavalli, soprattutto tre anni, in grado di regalare emozioni e soddisfazioni a un giusto prezzo.

Abbiamo operato una scelta di venti soggetti da seguire e da sbirciare con attenzione, qualora fossimo stati a Tattersalls. Di questi venti, scimmiottando una certa prassi alla Favero, immaginiamo di effettuare un acquisto di almeno otto soggetti sforzandoci di non superare una media di 7.500 sterline (prezzo di acquisto di High Master, prelevato da Favero nella sessione autunnale).

Andiamo quindi con le scelte che ci avrebbero portato ad alzare il dito indice sotto il naso del banditore, nella speranza di portare ognuna di esse a saggiare i salti sulle piste tricolore. 

1) Num. 3 Pazzo, c.b., da Paco Boy, 3 anni mai sceso in pista. Mi piace parecchio già dal nome, ma soprattutto vanta una seconda linea materna eccezionale, con anche un soggetto vincitore sugli ostacoli alti. La terza linea materna invece vede come discendente addirittura Montjeu, eccellente stallone, deceduto a dicembre, molto valido per quanto concerne i prodotti indirizzati alle siepi. E' quasi la mia prima scelta di tutta l'asta, perché sono convinto che si porti via a modico prezzo.

2) Num. 5 The Last Melon, c.s., da Sir Percy, 3 anni mai sceso in pista. Anche questo vanta una notevole seconda linea materna, anche se negli States. Il prezzo non dovrebbe essere alto.

3) Num. 8 Zac Courageous, c.b., da Mastercraftman, 3 anni mai sceso in pista. Difficile da acquistare  a basso prezzo, ha una linea genealogica importante, in più il padre Mastercraftman mi piace moltissimo. Provare non nuoce.

Riserva) Num. 10 Danzki, c.b., da Bushranger, 4 anni. Ha disputato 8 corse in piste secondarie piazzandosi una sola volta. Classico soggetto da prendere solo se a basso prezzo, poiché potrebbe avere del potenziale inespresso. Ha un rate bassissimo però una linea parentale che non ha sfigurato sui salti. Eventuale riserva per completare buchi. Lo stallone si è comportato bene sui salti, in Italia.

4) Num. 16 Zain Colleen, f.b, da Einadim, 3 anni mai scesa in pista. Ottima seconda linea materna, con piazzati molto ma molto interessanti in ostacoli. Si dovrebbe portar via a prezzo basso.




5) Num. 35 The Great Magoo, m.b., da Arch, 3 anni mai sceso in pista. Prima e seconda madre di grossissimo spessore. Difficile da portar via a basso prezzo, probabilmente fuori budget, ma mai dire mai. 

Riserva) Num. 43 Snow Cover, f. gr, da Verglas, 3 anni. Ha disputato una sola corsa. Mi piace moltissimo la discendenza materna che ha ottenuto importanti piazzamenti in ostacoli. Cavallina che si potrebbe portare via a buon prezzo. Interessante.

6) Num.62 Master Choice, c.b, da Mastercraftman, 3 anni. Ha corso in modo deludente senza mai piazzarsi e vanta un bassissimo rate, ma la genealogia è da acquolina in bocca. E' fratellastro della madre di Fafintadenient, uno dei cavalli più forte degli ultimi anni sulle siepi nostrane. Se non ci va su Favero, il prezzo credo che potrebbe rivelarsi più che appetibile. Ottimo poi lo stallone. Mi piace parecchio, soprattutto in rapporto qualità/prezzo e genealogia. E' il classico soggetto, se sano, dal potenziale enorme totalmente inespresso, poi andrebbe visto.

7) Num.75 Austin Friars, c.b, da New Approach, 3 anni. Ha deluso in pista, ma ha una linea genealogica pazzesca costituita da soggetti che in Italia sono andati tutti al marcatore in classiche. Probabilmente fuori budget, caso contrario, se sano, è un altro elemento dall'enorme potenziale.

8) Num. 85 Plaisir,  f.b. da Elusive City, 3 anni. Ha disputato quattro corse in Inghilterra correndo sempre molto bene e in modo regolare. Probabilmente è anche questo fuori budget ed è probabile che Favero ci faccia più di un pensierino. E' sorellastra di Notti Magiche. Molto appetibile e in forma, in Italia potrebbe essere un campione potenziale in siepi.

Oltre ai citati ho trovato interessante il num.32 Precast (Halling) che non si è distinto in pista, ma vanta una grande genealogia. Segnalo poi i siepisti Focussed (n.70), 4 anni da Intense Focus, e il 5 anni Dark Diamond da Dark Angel (n.48), segnalo poi Dalaki (n.38), e via via gli altri tra cui Limerick Lord (n.55), Sarpech (n.54), ma di carne al fuoco ce ne è davvero tanta per quello che mi pare un interessante catalago.

E allora, è il caso di dire... Buona caccia alla volpe a tutti i partecipanti...






domenica 26 aprile 2015

Sintesi 18° Riunione in ostacoli, San Siro, Milano.


E VENNE IL GIORNO DI MONSIEUR CHAPEAU

Commento di Matteo Mancini.




Giornata priva di corse di particolare richiamo quella di domenica 26 aprile che giunge al termine della stagione ostacolistica milanese con la riunione di Maia-Merano ormai alle porte. Tre prove in siepi, tutte sui 3.200 metri, una per i tre anni e le altre riservate ai quattro anni  e oltre.

Nella prova di apertura, il Pr. dei Novizi, occhi puntati sul duello annunciato Multiplier - Mr Vittorio, con Azamourday a fare da terza incomoda. Valori tecnici ben delineati, difficile attendersi sorprese che tuttavia si registreranno a causa di un finale thrilling. Cinque al via dopo il ritiro di Peschierano. Gara scandita dall'andatura non eccelsa di Azamourday poi rilevata al comando dalla coppia Magog,  Multiplier ed El Draque, con quest'ultimo in pista senza i consueti paraocchi, pronta a sfruttare le difficoltà di adattamento al tracciato da parte della femmina, molto larga nelle curve. Abbiamo detto finale in chiave gialla, poiché i cinque giungono sull'ultima siepe in condizione di giocarsi la vittoria, tutti, compreso l'estremo outsider Kandhamal, autore di pregevole corsa. E' Mr Vittorio che da l'impressione di andare a vincere, ma sbaglia il salto finale, si riceve male e scivola sul terreno allentato finendo a terra e tirandosi dietro nel capitombolo Kandhamal che procedeva a rimorchio. Multiplier ha così la strada spianata sul ritrovato El Draque che gli finisce vicino, a due lunghezze, davanti a una verde Azamourday. Nessuna conseguenza per i due caduti che finiscono il percorso da rimontati.

Si passa al Pr. Madesimo, ascendente che vede il quattro anni Constantine in veste di favorito, ancora per la triade Magog-Bartos-Favero.Il figlio di Holy Roman Emperor vanta buona forma ed è su una linea da seguire per chi vuole vincere e che vede anche Silent Footsteps sulla stessa lunghezza d'onda. Attenzione poi a Drounais di Ilenia Nero, per il quale non interviene l'attesa pioggia. Chance per Saarinen, davanti all'allievo della Nero all'ultima uscita. Mina vagante Last Scream, apparso però lontano dalla migliore forma. Dura per gli altri, tra i quali il rientante Halban de Juilley.
La corsa non riserva grandi scossoni tattici e si delinea sotto l'andatura di After the Goldrush mandato davanti a scandire il ritmo per i colori Magog. Si mette però in mostra una pimpante Saarinen. La pedina di Simone Pugnotti, che ricordiamo non piazzata in estate a Capalbio, attacca il battistrada addirittura al termine della diagonale lunga. Corre per vincere, non ci sono dubbi, fregandosene della sua quota di 10 a 1. Tenta addirittur la fuga, l'acciuffa a pochi metri dal palo Silent Footsteps che regala la prima vittoria stagionale a Raffaele Romano per i colori della Lady Z. I complimenti della redazione dunque a Simone Pugnotti, capace di far migliorare un soggetto che di qualità certo non ne aveva lasciate a vedere.
Solo terzo Drounais poco convincente, ma comunque davanti a oltre metà del campo dei partenti, forse però un po' poco per il suo entourage. Fa peggio Constantine che non si ripete sui livelli a lui congeniali in questa categoria. Il Magog ha reagito bene alla prima accelerazione richiestagli da Jo Bartos, portandosi sui primi fino al termine della diagonale breve, ma non ne ha avute a sufficienza per emergere. Ornamentali gli altri.

Chiusura col Pr. Modignani, condizionata per quattro anni e oltre che confermerà la nostra impressione relativa alla superiorità dei quattro anni sugli anziani e soprattutto renderà ancora più sorprendente il non piazzamento di Constantine nella corsa precedente.
Vince a sorpresa (5 a 1), ma non troppo visto che lo avevamo elencato ad alcuni addetti come soggetto da tenere d'occhio, Alisios ancora per i colori di Axel Ambruschitz. Cavallo solito correre con Constantine, ha colto il primo posto dopo aver rimontato il fuggitivo Chicago, scappato fin dalle prime battute tanto da accumulare un vantaggio di circa venti lunghezze. Il ceko ha confermato l'ottima impressione offerta al debutto nella specialità e, nell'ultime battute, ha persino cercato la reazione all'attacco dell'allievo di Favero. Può migliorare ancora. 
Buon terzo Fantastico Daniele, protagonista dell'accelerazione nella diagonale lunga che ha tagliato fuori buona parte della concorrenza. Pollioni non ha seguito Chicago, ma ha di fatto scandito una sorta di seconda andatura di testa, amministrando con grande intelligenza energie e corsa. L'accelerazione impartita a metà gara, necessaria per andare a riprendere Chicago, è stata letale per un deludente Chiaromonte (tra l'altro assurdo ultimo cavallo del campo, complice la monta di Cherchi) già fuori dai giochi al termine della diagonale lunga e non certo per colpe imputabili al fantino (che intelligentemente lo ha fermato), ma anche per Don Viannei che ha dimostrato la scarsa attendibilità del Corona Ferrea. Quarto posto per un Technokrat che ha corso al risparmio per andare a raccogliere le c.d. briciole. Male, in quinta, Principe del Mare che non compie quei passi in avanti attesi dal trainer, peggio il rientrante Backdrop.

Josef Bartos, grazie alla doppietta Magog, riesce a conquistare la prima posizione nella classifica fantini anche dell'ippodromo di Milano. Il confronto col connazionale Vana Jr termina sei a cinque, decisivo, a risolvere la partita, il duello Alisios vs Chicago. Da segnalare poi la 37° vittoria di Paolo Favero, esaltata dalla quindicesima doppietta (seconda per i colori Magog e unico allenatore ad aver centrato doppiette in tutta la stagione).

Poc'altro da aggiungere, si aspetta solo Merano.



Sintesi 17° Riunione in Ostacoli, San Siro, Milano.


DEN HARROW E LA LEGGENDA DI CATCH THE FOX... E' IL CROSS

A cura di MATTEO MANCINI.

Il FUCSIA SHOCKIN' che non ti aspetti...
(Foto da eliteequestrian.us)


Nella giornata in cui a San Siro va di scena il GRANDE STEEPLE CHASE DI MILANO (GR1) e la CORSA SIEPI DEI 4 ANNI (Gr2), nonché i Pr. Martesana e Pr. Seveso, che vedranno tutti vincenti soggetti che avremmo dato come primi favoriti, l'unico dubbio è BIG MAGO, forse gli avremmo preferito COMPANY OF RING in virtù della linea con KISANJI e in virtù dell'ottima prova di Constantine con gli adulti (accoppiata sul palo), andiamo al main event per appassionati di serie A... Si tratta, infatti, del premio ARGENTON, il cui nome è una leggenda nell'ambito dei cavalieri dilettanti e dire dilettante, quando si parla di Mario Argenton, è un'offesa poiché la famiglia Argenton ha fatto scuola in certi ambienti tanto da poter ben figurare persino nei "duelli" con i professionisti. Inutile sottolinearne i tanti successi, basta informarsi.

Sei al via, dopo i ritiri di Tagus e Vanessa del Cardo. Favorita netta, nostra e del campo, la coppia Favero, costituita da WELL DRESSED e NICKETOMMASO, entrambi alla settima uscita con tanto di record assoluto segnato per quanto riguarda i cavalli più impegnati nella stagione. Il primo è un habitué nella disciplina, ha corso alla grande a Treviso e va in pista col crisma dell'imbattibile. Il secondo, invece, è stato definito "lontano dalla migliore forma" dal suo entourage che così, come da noi suggerito su certe pagine, lo manda per la prima volta in cross con speranze elevate.

Debutta nel 2015, dopo due ritiri, QUIQUOQUA che si segnala subito quale cavallo più anziano apparso nel 2015 con i suoi quindici anni. Il portacolori di Tonelli è deciso a mettere nel mirino il record, quanto meno degli ultimi 20 anni, dell'ex militare SOBER MIND, che corse fino a 16 anni e che è sceso in pista persino nel DERBY di ROMA con LANFRANCO DETTORI in sella. La quota per lui è fin troppo bassa: 17 a 1.

Debuttano poi nella stagione, il 169° e il 170° soggetto a scendere in pista sui tracciati ostacolistici italiani, e cioè ISABEL FLOWER, apparsa in piano a Treviso, e GREEN DANEHILL con in sella l'uomo dei pali: LUCA CARMINATI, quota 46 a 1. Si tratta di due soggetti italianissimi, il primo uscito dall'allevamento dell'Az.Agr. Bresciana, il secondo dall'allevamento della Bu.Fe.Ra Snc. Ed è italiano anche il sesto soggetto che completa il campo, TI PARLO, ex Paralupo ora di proprietà Locatelli, con in sella Lancini in sostituzione dell'infortunato Claudiano Patelli. E' alla seconda uscita stagionale, dopo esser caduto a Treviso quando navigava lontano dai primi di testa. Quota non appetibile, per la qualità, solo 9 a 1. Sulla carta i due della Favero Ostacoli sembrerebbero imbattibili, hanno dalla loro la qualità e le monte, rispettivamente Riccardo Belluco su Well Dressed e Luca Bonacina su NICKETOMMASO. La quota dei fucsia è pazzesca: 1 cioè ingiocabile, si punta per riprendere la propria scommessa senza vincere neppure un centesimo e non importa quanto siate disposti a rischiare: i bookmaker non sono mica scemi....! L'Argenton però è una prova in cross country, sui 3.000 metri per la precisione, e come ha insegnato Nicola Roggero col suo L'IMPORTANTE è PERDERE (edizioni FBE) e anche Castelli, nonché altri esperti del settore... Può succedere di tutto... Ma sarà poi vero? Fidatevi, se ve lo dicono loro che sono esperti...

Lo starter e i direttori di gara danno il via, pronti, nel caso del bisogno, a stampare il fotofinish anche se chi sta sugli spalti, quasi a voler emulare certi personaggi del film TROPPO FORTE di Verdone (uno che col fucsia ci sta a pennello), abbozza, tra un sorriso e l'altro, la fatidica frase: "I Favero non c'hanno problemi, quelli arrivano soli..."
In tribuna ci sarebbe anche l'amico S.S., che tra l'altro voci di stanza riferiscono meditare di tornare in sella, solo se non ci fossero i concerti musicali tra le cui fila mimetizzarsi, con occhiali da sole e parrucconi di colore ovviamente fucsia, tanto per non dare nell'occhio e farsi riconoscere.
Inanto sugli spalti si dice che ci sia Den Harrow che, per l'occasione, intona, tra se e se, le note di CATCH THE FOX, ma forse è solo una leggenda che è bene mettere da parte, poiché nei cross certe finali del commonwealth potrebbero persino risultare avare di emozioni e allora subito occhio alla gara. Si parte proprio sotto le tribune, in corrispondenza del palo, ma a mano contraria. Questa volta siamo certi che la corsa non verrà abortita, come avvenuto per il precedente Premio Spinelli: gli spettatori di San Siro potranno godersi il loro primo e credo unico cross country della stagione primaverile. 
Tiparlo, sudatissima, va in testa. Lancini, che la monta per la prima volta e che non ha mai vinto una corsa in carriera, si volta quasi a voler dire: "Non mi farete mica correre di testa, eh...? Ah si...!? Peggio per voi...". Tranquillo, Lancini, tranquillo... C'è in pista anche Daniel Pesce, uno che se non va in testa si sente male, e non importa poi come si arriva, l'importante è stare davanti. E così Isabel Flower gli va subito addosso dopo il salto del fosso. Lancini però scandisce buon ritmo e allora Pesce, dopo la capretta, accelera poi però ci ripensa, manco se fosse su Wild Boy, e si esibisce in un numero da stuntman facendo inchiodare la cavalla e poi saltare da fermo l'ostacolo successivo, un numero che manda subito fuori corsa Nicketommaso che scarta per non tamponarlo. Primo colpo di scena, ma mica poi tanto perché nel cross... può succedere di tutto. 
Lo speaker commenta: "Isabel Flower va al di là con un rischio di caduta che ha compromesso Nicketommaso", ma lo si sa... nella vita "chi di spada ferisce di spada perisce" ed ecco subito che Pesce finisce nella rete o meglio nella staccionata che delimita il salto successivo, una caduta da alta scuola (mai visto nulla del genere) infatti la provenienza è BZ. Ranieri, su Quiquoqua, lancia imprecazioni per la seconda volta dovendo far forza sulle staffe e dovendo lavorare sul morso per richiamare il suo vecchio, onde evitare di fare come il giovanissimo Bonacina. Agguati tipici del cross.
Tiparlo e Well Dressed si isolano davanti, hanno almeno sei lunghezze sui due superstiti quando vanno a saltare, tra i vari ostacoli, "il cassone" e "la scuderia" (una volta ci si entrava, ora si salta, mah...).
Lancini è deciso come non mai davanti ed è anche piuttosto attento. Belluco lo tiene a tiro, lui che ormai pregusta già la vittoria. Non perdono contatto neanche Quiquoqua e Green Danehill, i cui interpreti sono bravi a non addormerntarsi in una corsa dove, peraltro, la monotonia non manca certo. 
I quattro continuano a saltare e a girare, in continui cambi di direzione tra allargamenti e scurvate ardite per recuperare metri. Le distanze si allungano e si accorciano, fino a portare i due di testa ben avanti quando si entra nella diagonale lunga. Tiparlo è ancora in vantaggio, uno schema di gara che non si era mai visto nella stagione del cross dilettantistico dove i front runner erano sempre stati targati Sinigo. La verde con disco giallo di Locatelli è ancora in testa quando si va ad ultimare la diagonale per impegnare la curva a gomito che immette in dirittura. Well Dressed è sui fianchi di una Tiparlo che sta per essere superata, ma succede l'imprevedibile, anzi no... il preannunciato colpo di scena. Il sauro di allevamento tedesco cade in modo clamoroso nel tratto piano, scivola via come un motociclista in una prova di Moto GP. Tiparlo ora è clamorosamente in testa, lei che non vince da cinque anni con Lancini che non ha mai vinto. Lo speaker però la sà lunga e prima dell'ultima siepe proferisce parole profetiche: "Vediamo come affonta l'ultimo ostacolo... l'affronta malissimo!" la baia è quasi sul punto di cadere, salta da ferma. Green Danehill però è lontano con Carminati che spinge per distanziare Quiquoqua, in sella a un cavallo che manca dalla posizione d'onore da addirittura nove anni. Lancini è solo, in solitudine più beata, ma spinge e frusta perché neppur lui ci crede e nel cross può succedere di tutto, anche che si materializzi un binomio fantasma ipotesi che però non si concretizza. Vince Tiparlo con la giubba verde ornata di disco e stelle gialle, Lancini pugno alzato per la foto ricordo. Dietro Carminati conquista il suo primo secondo posto in tutta la carriera, terzo l'inossidabile Quiquoqua per un epilogo che fa sputare bile ai bookmakers costretti a pagare un'accoppiata da 220 a 1 e una trio da 1.000 euro nonostante ci fossero solo sei partenti. Per la quota vincente appena nove e la beffa, per chi aveva citato Verdone, di veder vincere un soggetto in giubba verde seguito da uno che di nome fa proprio Green: è la magia del cross, una disciplina fatata dove può succedere di tutto...

VISTE PER VOI.
Nelle altre prove si segnala un Vana sr in gran spolvero che vince il Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) con Cornet Obolensky, protagonista della solita gara attendista accompagnato dallo scudiero Alcydon Fan poi caduto nella diagonale breve finale, quando era in condizione di giocarsi un piazzamento. Da segnalare l'infernale ritmo di gara imposto dai quattro Favero che si sono fatti concorrenza da soli. Dapprima Darakti, in pista per la prima volta con la giubba dell'Avv. Schileo, poi Frolon, entrambi incapaci di mantenere la benzina necessaria per fare l'arrivo tanto da esser battuti dal crosser Ara Gold, sorprendente al secondo, e dalla prima scelta Dar Said. 

L'altra classica, Corsa Siepi  dei 4 Anni (Gr.2), non ha riservato alcuna sorpresa. Corsa cadenzata dalla coppia fucsia Kisanji - High Master, col figlio di High Chapparal poi in condizione, come da copione, di staccare tutti con l'unico Solar Focus, quest'oggi senza paraocchi, in grado di avvicinarlo. Grande soddisfazione per il sottoscritto che aveva parlato di questo cavallo fin dal suo debutto a Pisa, dandolo favorito in una corsa dove non lo considerava nessuno (avanguardisti!). Terzo il solito Grand Link. Male, ma ne avevamo già spiegato le ragioni in precedenti interventi, il blocco Corona Ferrea. Lohala e Scharamara mai in corsa. Deludente debutto in Italia dell'ex francesce Trafalgar Square della sig.ra Montanari-La Faina che manda in pista il suo terzo cavallo della stagione ostacolista con un terzo allenatore diverso: l'ex fantino francese Michel Planard, credo al debutto sui salti (gli altri due sono il ceko Ludvik Haris e Giuseppe Chianese). Caduta, quando era lontana, Cabrera Noire.

Nel Pr.Martesana vince il controfavorito Big Mago che centra la terza vittoria in quattro uscite nel 2015. L'ex pisano da quando lo abbiamo eletto mascotte del blog (insieme ad altri tre/quattro cavalli) si è trasformato, inanellando quella che è la sua migliore serie. Chissà se la sirena di andersiana memoria, risuonerà ancora in tribuna, col suo canto ammaliante o se, ormai, le vittorie sono diventate così abituali da averne spento l'entusiasmo (cosa che non crediamo affatto). Ancora una volta il figlio di Dylan Thomas se ne è stato ultimo per tutta la corsa, per poi piazzare lo spunto finale in modo secco e preciso, una tattica congeniale al suo interprete Josef Vana jr. Chiude in seconda Company of Ring a cui noi avremmo dato grande risalto, viste le prestazioni degli altri giovani che si sono confrontati con gli adulti. Il Pr. Martesana costituiva la terza occasione di confronto, quella giusta per poter dimostrare certe nostre massime così come evidenziato a Treviso da Constantine. Solo terzo Winston, il più appoggiato al betting.
Nuovo sodalizio in casa Nero-Ghiotti che cambiano fantino affidandosi a Ivan Cherchi, solo sesti ma con un epilogo thrilling dai commissari per discutere sull'arrivo a filo di lana con Salar Fircroft, quest'ultimo in pista per la prima volta con i colori di Ilaria Saggiomo. Male Tullio Ostillio che ha ceduto alla distanza dopo corsa di testa, nulla da imputare al fantino Davide Satalia, e finito ultimo. 

Nel Pr.Seveso, sui 1.200 in pista dritta, duello Yorkshire Nanny - Arte Volante. L'ha spuntata la portacolori del signor Lazzeri, per il training del pisano Riccardo Pinzauti. Colori di Toaff dunque subito vincenti a pochi giorni dalla scomparsa del rabbino livornese deceduto alla soglia dei 100 anni, per una bizzarra scelta del destino, nel stesso giorno in cui era nato il cavallo che portava il suo nome, cavallo quest'ultimo di ottimo livello, forse il migliore in casa Lazzeri.

In virtù dei risultati appena accennati e alla vigilia di una nuova giornata di corse in ostacoli, sempre a San Siro, Josef Vana Jr si ritrova in testa nella classifica dei fantini di Milano con cinque successi contro i quattro di Bartos. E' la prima volta nella stagione che quest'ultimo è costretto a dover inseguire un collega. Nella generale il distacco tra i due è ancora abissale (dieci lunghezze).
Paolo Favero si porta invece a 35 successi (e 14 doppiette) contro gli otto di Josef Vana sr, sempre più isolato in seconda posizione. Centra la prima vittoria Aldo Locatelli, mentre entra in classifica allenatori, da non piazzato, l'ex fantino Piermario Codias che ha preso in allenamento Lohala dopo il successo ottenuto da Giuliano Rota.

Tra gli allevatori si registra il primo successo stagionale della Paralupo sas e il raggiungimento, per ora unica, della doppia cifra da parte della Razza Dormello Olgiata/C.I.T.A.I. che tocca le dieci corse disputate.

Avevamo iniziato parlando del brano musicale Catch the Fox di Den Harrow e di Tiparlo della Paralupo, chiudiamo parlando della prima corsa di Scottsville, Sud Africa, terra in cui Clint Eastwood ha girato la splendida impresa sportiva della nazionale di rugby locale nel film intitolato Invictus - L'Invincibile, storia che da le mosse alla citata antologia sportiva L'Importante è Perdere di Nicola Roggero, giornalista Sky. E chi è che va in pista nella giornata del 26 aprile, cioè mentre sto scrivendo, col numero nove impreziosito dalla scritta sottostante di Scottsville, in una corsa aperta dal numero uno Captain King e chiusa dal numero dodici Seven Tales ("Sette Racconti")? Indovinate un po'....? E' una roba da Crouch-End, cioè da Stephen King: Catch the Fox...! Chissà se in tribuna, nascosti tra i sostenitori degli Springboks, sia possibile scorgere anche i Matia Bazar che cantano Tisento. Il numero nove della corsa successiva fa sorgere dubbi, avendo un'assonanza piuttosto italiana (Dee Dee). Mai dire Mai, come potrebbero suggerire quelli della Gialappa, poiché... può succedere di tutto...


sabato 11 aprile 2015

Tabellino quindicesima riunione in ostacoli, San Siro, Milano + Aintree, Liverpool.


Da SURF AND TURF A SURF 'N TURF, COAST TO COAST AINTREE-PISA PER ANDARE IN BUCA CON L'ACCOPPIATA ARTISTICA.

A Cura di Matteo Mac Mancini, Duke of Tirrenia.


Il giorno del meeting di Aintree si apre con soggetti che sembrano voler fare un regalo al blog, con alla prima corsa inglese un tale numero 14 che risponde al nome di Three Musketeers, sponsor internazionale del blog fin dal suo avvio e che è su due vittorie su due, e all'ultima Dormello Mo (altro sponsor) che giunge anch'egli da una vittoria e poi altri soggetti dal retrogusto toscano come Duke of Lucca (Duke of Pisa non era disponibile era troppo preso dalla Marmalade, quest'ultimo soggetto da tinta unita), figlio di Milan e quindi in perfetta linea con la giornata da gemellaggio col blog nell'ideale rimbalzo tra Aintree e Milano (roba che rievoca una pazzesca finale di Champions League con il clamoroso 3 a 3). E poi ecco l'ultimo del campo di gara della quinta pronto a lasciare il via libera ai trentanove partenti (numero piuttosto bizzarro per la classica, a causa del ritiro di Carlito Brigante) del demone del Grand National, la classica delle classiche tanto da aver ispirato National Velvet con Elizabeth Taylor protagonista. Favorito della prova il numero uno (sette di sella), il golden jockey nord irlandese Tony McCoy, uno che ha all'attivo circa 4.000 vittorie e che ha dichiarato di volersi ritirare a fine stagione (per la disperazione dei meranesi che sognavano di vederlo a Maia, ma mai dire mai... può succedere di tutto). McCoy disputerà la corsa con un soggetto il cui nome è perfetto per un numero uno, specie se si ha a che fare con i portieri: ShutTheFrontDoor, avversari avvisati a partire dal vincitore uscente Pineau de Re. E allora diamo l'Action, Master e, in compagnia degli amici del Regno Unito e dell'Irlanda, andiamo a Milano soprattutto concentrandosi sulla seconda dove è in pista chi ad Aintree ha corso davvero: l'estremo outsider del campo Inoogoo, da noi dato come primo favorito della corsa. Prima siepe.

I TRE MOSCHETTIERI ovvero
THREE MUSKETEERS
numero 14 nella prima di Aintree, in hurdle, alla terza in carriera dopo due vittorie.
(Foto presa da sportinglife.aol.co.uk)

Gli occhi di mezzo mondo, quello legato all'ostacolismo, sono tutti puntati su Aintree (spettacolo allo stato puro con un intero meeting spalmato su tre giornate interamente dedicate agli ostacoli), ma anche su Milano dove a guardare sono solo gli appassionati italiani e qualche estremo cultore straniero (per fortuna non mancano mai).
Si parte con la seconda prova della stagione riservata ai cavalli di tre anni, il Pr. Gignese, 3.200 metri in siepi. Appena cinque al via con un trio Favero schierato contro il favorito Mr Vittorio e la potenziale sorpresa Azamourday. Gioco tutto sull'allievo di Francesco Contu, compreso il nostro, appena 1,43 al totalizzatore. Controfavorito è El Draque (2.67, bella quota per chi può disporre anche di due compagni), il nostro interesse va invece su Ho Yam Lay, positiva in piano. 8,3 per Azamourday, dispersa per la pista, al debutto, da Mr Vittorio.

La Cronaca: Gara dal ritmo blando con nessuno che vuol prendere l'iniziativa nei primi metri di gara, tanto da dare l'impressione di essere in una prova in cross sui 5.000 metri. Bartos, in sella a El Draque, si volta in continuazione quasi a voler suggerire a qualcuno di andare a fare l'andatura. E' allora Azamourday che va davanti, lei che al debutto era sempre stata all'estremissima attesa (anche troppo). Ricorderete che l'avevamo data come sorpresa nel Primi Salti. Pollioni fa di tutto per trattenerla, ma niente da fare perché gli altri vanno più piano. Ho Yam Lay si sistema in seconda, poi El Draque in marcatura su Mr Vittorio e in coda Kandhamal già in difficoltà a metà della diagonale lunga. Azamourday procede in lieve progressione, le vanno dietro sempre appaiati Mr Vittorio ed El Draque, sembra invece a corto di allenamento Ho Yam Lay, richiesta da Vana jr ma che, a poco a poco, esce di scena (nell'ultimo tratto rallentata) addirittura superata da un Kandhamal in evidente difficoltà. All'inizio della diagonale breve e per tutta la sua percorrenza, Mr Vittorio va all'attacco di Azamourday, riesce persino a sfilarla con Pollioni che fa rifiatare la femmina. El Draque sempre dietro ai due, pronto ad approfittare, ma poco brillante sulla penultima siepe.
Mr Vittorio salta in vantaggio l'ultima insidia del percorso, guadagna persino qualche metro a causa della non perfetta ricezione dell'avversaria. Prova a unirsi alla lotta, di dentro, anche El Draque. Volata finale, con Azamourday che ritorna a largo di tutti e va a battere nei pressi del palo il favorito, con i due protagonisti di un ottimo tratto piano e ben avanti al monocorde El Draque. Dispersi gli altri. Giusto il commento finale dello speaker: "Una corsa eccessivamente tattica e come spesso capita in questo tipo di corse, i valori vengono messi assolutamente sullo stesso livello."

Commento di Matteo Mancini: Corsa influenzata dalla mancanza di andatura. Bravissimo Alessio Pollioni che ha amministrato alla grande Azamourday, quest'oggi davanti seppur con una falsa andatura. L'allieva di Mario Marcialis, alla seconda vittoria stagionale (bravissimo, visto il poco, ma sempre ben presentato, materiale), ha vinto contro un avversario di tutto rispetto che però necessita di maggiore andatura. Impressione quest'ultima resa evidente anche dalla vicinanza (appena cinque lunghezze tra i due) di El Draque rispetto all'ultima prova. Quest'ultimo, passato di casacca, sembra non gradire troppo le siepi rispetto alle piane, è stato risparmiato da Bartos ma non è poi stato capace di cambiare azione al momento opportuno. Prova piuttosto incolore la sua, anche per le attese di scuderia. Malissimo gli altri due, in particolare Ho Yam Lay a mio avviso troppo brutta quest'oggi per essere vera e a probabile corto di allenamenti. La "falsa baia" oggi ha tenuto fede al nome del suo allevatore inglese ed è stata una Lady Bland pur se nipote di Cadeaux Generaux.

Alla Cassa: AZAMOURDAY, MR VITTORIO, EL DRAQUE.

Premi: Prima vittoria in ostacoli per la First Racing, seconda stagionale per Alessio Pollioni e Mario Marcialis.

Per la First Racing, di cui avevamo parlato in occasione del Pr. Primi Salti si tratta della prima vittoria in assoluto sui salti, loro che sono i proprietari del fratellastro di quel Chamaleon che ha vinto nella risaia di Firenze (a proposito, nella giornata, alle Cascine in scena solo tre corse con alla seconda uno che con le siepi, e non solo con quelle, dato che c'è anche un certo attaccante, ha avuto a che fare: Calciobalilla, c'è anche Ciano) con corsa alla Cafaggio, nonché di un certo Castelletto, vincitore proprio a Merano nel settembre del 2012 del Pr. Lucchesi (soggetto aria Emmegi conosciuto molto bene anche dagli appassionati di mezzosangue), Memorial Stefano Meli, personaggio assai conosciuto in quel di San Rossore. Ed ecco allora che da Castelletto, che a noi ricorda un certo Lombardi (Nicola, uno conosciuto in ambienti di Dario Argento), passiamo al Pr. Castellazzo, in questo valzer della C, con un saltino di Duke of Lucca, uno che nei Cross... molto bene.

Doppio Travone, da percorrere in ambo i sensi, dopo il muro, per immettersi nel tracciato steeple e per tre volte giusto per omaggiare Three Musketeers.


DUKE OF LUCCA
Irlandese di 10 anni figlio di Milan (giustamente)
Impegnato nella quarta di Aintree, è uno specialista
dei pochi Cross Country britannici.
(Foto da www.dailystar.co.uk)

Col dieci anni di Duke of Lucca, figlio di Milan e con in testa un cappello giallo contro il sole e contro la tempesta, si passa al Pr. Castellazzo, 3.600 metri in steeple-chase, perfetto passaggio da Aintree a Milan visto che in pista c'è il dieci anni Inoogoo che arriva proprio da Aintree dove corse per l'ultima volta (prendendo poi confidenza con l'Italia con due prove a Treviso), nel giorno del compleanno di Yeats, il premio Nobel, proprio lui che è figlio di una Grande Palma (Great Palm), magari d'oro, chissà... l'unico che ci crede è il sottoscritto che lo spara come primo favorito in coppia con King Hawk per quella che ho definito "un'accoppiata artistica da alta quota". Ricordi tra l'altro di infanzia legati al vincitore di Aintree nell'ultima corsa disputata da Inoogoo ovvero quel Surf 'n Turf che solo il sottoscritto può aver fotografato in Italia, uno scatto da For Me Only tanto per citare l'unica dormelliana in pista a Milano (lei che arriva dagli allevamenti della C.I.T.A.I.), ma attenzione... abbiamo già detto dei rimbalzi di campo con Aintree..

Favorito del campo Opaleo (1.65), con Kamikaze de Teille che sfoggia una giubba bianca, proprio lui che è compagno di colori di Missionary Man, uno dei tre moschettieri omaggiati dal blog e che sarebbe potuto diventare un gran campione. La D'Altemps decide di scendere in pista in formato White con gli scommettitori che fermano la quota della loro pedina a poco più di 3 a 1. A 6 Katchaba, mentre paga la cifra astronomica Smart Casual (31) con Raf Romano che rinuncia alla monta e chiama El Rrherras forse per una simpatia per l'Inter che aveva nel Mago Herrera (quale dei due sta a voi ricordare, visto che nella giornata c'è anche il Pr. Pirelli che come tutti sapranno è legato all'Inter, quindi vietato fare brutte figure) il suo più eccezionale timoniere e per far vincere chi non ha mai vinto dopo trenta corse ci vorrebbe proprio un mago. Andiamo un po' a vedere.

La Cronaca: King Hawk subito brillante in avanti, con in scia un Inoogoo baldanzoso, precede Kamikaze de Teille, Smart Casual, Opaleo e Katchaba con un'inconsueta corsa all'estema attesa.
Al primo ostacolo della diagonale breve, Inoogoo va davanti. Mastain sembra curvo su un missile, King Hawk lo segue guardingo, quindi appaiati Smart Casual e Kamikaze, poi Opaleo incerto sul secondo elemento della diagonale, a chiudere Katchaba a qualche lunghezza di distacco. Bella andatura dell'ex inglese che ha salutato la madre patria con Aintree. Alla riviera il figlio di Great Palm ha un margine di due su King Hawk e Kamikaze, i due sempre braccati da Smart Casual, più indietro il favorito Opaleo, seguito più a distacco dal ceko. All'arginello, accelera ulteriormente Inoogoo. Sono già richiamati con l'ausilio della frusta Smart Casual e soprattutto Opaleo che pare in difficoltà nel tenere il ritmo di gara. Dopo il muro Inoogoo insiste nell'azione di testa, ha in scia il duo Kamikaze e King Hawk. Cerca di non perdere contatto, ma è in difficoltà, Smart Casual, staccati gli altri. Si entra nella diagonale breve, col battistrada sempre bene in mano a Mastain e agilissimo sui salti. Kamikaze de Teille gli prende la scia in anticipo su King Hawk che Christopher Roberts inizia a montare. Si rifanno sotto anche Opaleo che appariglia Smart Casual, fuori gara Katchaba. Mandano tutti meno Mastain che fa brillare gli occhi alla redazione dopo il siepone, all'ostacolo successivo ha però una mezza incertezza ma non come quella che porta al disarcionamento di El Rrherras da Smart Casual. Ingresso in dirittura con Inoogoo ancora bello e comodo davanti, cerca di organizzare un'offensiva Dominik Pastuszka su Kamikaze de Teille, al grido "wait, wait" vista la giubba in white, ma l'ex Aintree non Aspett (e non è un rencatismo), inizia invece a udirsi il battere di ali di falco con il giallo-rosso King Hawk che si butta all'esterno, non perviene invece il favorito. Siepe finale. Salta fin troppo in scioltezza Inoogoo a cui pare di essere a Cheltenham, gli sferrano l'attacco Kamikaze da un lato e King Hawk dall'altro, ma il front runner riparte con King Hawk che insiste. Lotta a due per la gioia della redazione che può vedere così materializzare l'accoppiata artistica data in ordine e che il totalizzatore va a remuerare con sfarzoso (anche se bisognerebbe dire sforzesco) 46 a 1. Fucsia Shockin'...
Tempo di gara 4.23, nella corsa successiva, sulla medesima distanza ma in siepi (dunque tracciato più veloce) e con i big, i concorrenti impiegheranno venti secondi in più.

Commento di Matteo Mancini: Grandissima soddisfazione per aver interpretato la corsa come meglio, credo con modestia, non si sarebbe potuto. Avevamo indicato di tenere d'occhio Inoogoo fin dal suo debutto a Treviso e oggi ci ha ricompensato con una grande corsa. Penso di esser l'unico in Italia ad averlo dato come primo favorito. Bravissimo a Sylvain Mastain, "il rianimatore", che coglie il secondo successo sulla pista ed è in lotta per vincere la classifica di Milano e che ha vinto su un cavallo su cui, come avevamo anticipato in sede di presentazione, erano saliti fiori fiori di fantini. Inoltre vincere con un soggetto griffato Aintree nel giorno del National ha un suo sapore anche se il montepremi era poco più di 5.000 euro.
Molto bene King Hawk, indispensabile per coronare l'accoppiata artistica da alta quota. Bravo anche qua l'interprete. Non male Kamikaze de Teille in completo bianco, chissà se da festa (ha una sua eleganza)... Male gli altri due, benino invece Smart Casual che, come avevamo supposto, era lì a giocarsela.

Alla Cassa: Inoogoo, King Hawk, Kamikaze de Teille.

Pronostico Mancho: Non mi direte che non vi siete divertiti eh...?

Premi: 31° Vittoria per Paolo Favero, 6° per Sylvain Mastain.

Dopo la siepe al cospetto degli spettatori si completa la diagonale affrontando Talus e muro, preparandosi ad affrontare il verticale del High Pirelli.

IL FUCSIA SHOCKIN' di
QUEEN ALPHABET... 
e l'ippica, in Inghilterra, per la regina
è un ALFABETO REALE, parola di UNION JACK (ma senza UNIONISTE visto il numero, o no?).
Soggetto in pista con Dormello Mo e Astre de la Cour anche se a montarlo c'era ROOK
(Foto da hripressoffice.ie)

Prima però di analizzare il Pr. Pirelli, breve cenno per la terza corsa (Celeste Citterio, 3600 metri in siepi per adulti) con in pista il secondo del G.P. Merano 2014 Frolon (1.65) contrapposto alla bella quota di Signor Tiziano (3,60). Quest'ultimo, lo ricordiamo, rivale numero uno di Sol Invictus a Pisa e secondo della Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3). Per la cronaca, il quarto di quella corsa, Time Trial, debutta in giornata a Siracusa (a testimoniare, per l'ennesima volta, la pertinenza di quanto avevamo detto in relazione alla difficoltà di piazzamento di taluni soggetti iscritti alle classiche per adulti di Pisa in categorie quali gli ascendenti).
Appoggiato, a nostro avviso fin troppo visti i precedenti, anche Taquari, terzo cavallo del campo a 4 a 1. A quota alta Morning Star, soggetto da non sottovalutare. Tenta invece di trovare la forma Principe del Mare in rapporto di scuderia col favorito.

Commento di Matteo Mancini: Corsa poco interessante a causa della moderatissima andatura (prenderanno qualcosa come venti secondi dalla corsa in steeple vinta da Inoogoo), ma dai risvolti conclusivi sorprendenti. Il plotoncino ha affrontato i primi salti al rallentatore con Morning Star all'avanguardia, ma senza prendere alcuna iniziativa. Sudatissimo Signor Tiziano tenuto coperto da Columbu, ma non per questo schiumoso. Eloquente anche qui il commento dello speaker che, a metà diagonale lunga, dice: "Tutti lì a guardarsi l'uno in faccia con l'altro..." Solita tiratela... Vai te? Vado io? Ma perché non lui...? Un po' come quando nelle gare di ciclismo di alta montagna scatta qualcuno dal gruppo e nessuno prende il toro per le corna per paura di favorire il diretto rivale che sta curando. E così Taquari ne ha approfittato alla grande, in quella che si è ridotta in una lunga volata dalla piegata che immette alla diagonale corta fino all'arrivo. Uno schema di gara, questo, che ha penalizzato, più di tutti, Frolon, incapace di rispondere all'accelerazione improvvisa data alla corsa e finito ultimo, a qualcosa come venti lunghezze da chi a gennaio non si piazzava a vendere a Pisa (addirittura dietro di cinque a Smart Casual). Benino Signor Tiziano, peraltro ex First Racing, che però in questa categoria, dopo il flop di Frolon, doveva vincere e invece è finito ben controllato da Taquari nonostante quest'ultimo abbia seriamente rischiato la caduta sull'ultima. Da rivedere gli altri due, in particolare Principe del Mare ancora lontano dalla migliore forma.

Alla Cassa: Taquari, Signor Tiziano, Morning Star.

Premi: Sesta vittoria per Jozef Vana sr, Nona per il fantino Jozef Vana Jr., quarta per la Statek-Chyse.

Si entra nel vivo della corsa col VERTICALE: "E' qui che iniziano le difficoltà" dice il grande maestro ORLANDO PACIFICI... "Infatti dal verticale al successivo arginello piccolo, e soprattutto nel tratto piano fino al siepone, la corsa si fa confusa, con la possibilità che ci si urti" (fonte Trotto 'n Sportman). 

Si passa all'azione in attesa del GRAND NATIONAL e del PIRELLI
con ACTION MASTER, ultimo cavallo dichiarato partente prima della sfilata del TOP OF THE TOP
(Foto da sporthorse-data.com)

Dall'ultimo dichiarato partente nella corsa che anticipa il National, si passa al numero uno nella scala dei pesi del Pr.Pirelli, prova sui 3.600 metri in siepi, per cavalli di quattro anni, con High Master di cui ricordo un mio certo pronostico nella corsa di debutto a Pisa (Corsa Siepi dei 4 Anni), quando fui l'unico in tutta Italia a darlo come primo favorito e che finì assai distante dai primi tre (si è rifatto con i controinteressi).
Anche oggi nel Pirelli è lui il nostro favorito, in una corsa che vede il solo Davide Satalia, in sella a Unique et Rare da noi incoraggiato in sede di presentazione al punto da regalare un ricordo al trio Verricelli, in particolare al duo Gianfranco-Gian Luca (D'Artagnan non si conta anche perché alla terza di Aintree in pista non c'era Un Pour Tous, siepista nostrano che con i tree ci stava bene, dato che era figlio di Apple Tree, ma Un Temps Pour Tout), quale possibile sorpresa in grado di rompere gli schemi. Bella la quota del fratellastro di Air Crew, uno che a Pisa conoscono assai bene e che è stato, a ragione, elogiato da Moscuzza. 25 a 1 la quota, come qualcuno ad Aintree legato a certe date con Inoogoo e Yeats, come ricordato in presentazione quando parlavamo di Surf 'n Turf, ma arrivato prima. E gli altri...? Per noi chiusi dal duo Solar Focus (decisamente impulsivo e intenso alla seconda uscita in Italia e pure ad Aintree) e Grand Link. Curiosità per la femmina Cabrera Noire, ma non ci fidiamo della linea francese e abbiamo già spiegato il perché, così come reputiamo secondaria la prova del Corona Ferrea. Siamo dietro ai nastri di partenza e allora via... partiti  i nove.

La Cronaca: High Master rompe subito gli indugi e va davanti a discreto ritmo, quasi a emulare la cadenza di Lance Armstrong, visto quanto abbiamo accennato poco sopra in un cross multidisciplinare. Si proprio lui che nel Grand National di Aintree ha corso davvero. Sono un paio le lunghezze del battistrada, sui cui mette gli occhi come riferimento Cabrera Noire subito davanti al gruppo, con vicino Grand Link e il plotoncino in salsa Dumas di Favero, uno che in scuderia aveva proprio Un Pour Tous. In corda, ben intervallato dal leader, Thibodeau, all'estero Mont Fort con la nuova giubba Ostanel, mentre Davide Satalia opta per la coda trattenendo Unique et Rare. Alla metà della diagonale lunga, più o meno, nel punto in cui si fermò Missionary Man si ferma piuttosto a sorpresa Unique et Rare. Davanti, intanto, Swanwick Shore e Grand Link si portano all'inseguimento del battistrada, sopravanzando Cabrera Noire sempre più risucchiata in pancia al gruppo dove prova a farsi vedere Sir Rosco, quindi Mont Fort e in coda Solar Focus lungo la corda e Thibodeau di fuori. High Master modera a piacimento davanti, Swanwick Shore prova a insidiarlo ma viene subito respinto. Presenta allora la sua candidatura, assai più seria, Grand Link. E' sempre in quota Cabrera Noire su cui però inizia a lavorare Solar Focus, gli altri sembrano non in condizione di giocarsi la vittoria, tra essi un Thibodeau ancora in posizione di rincalzo preceduto da Mont Fort. Dirittura di arrivo, Bartos si volta a controllare gli avversari che sembrano non poterlo impensierire. Solar Focus porta l'attacco a Grand Link, più indietro Swanwick Shore e Cabrera Noire, tentano poi la difficilissima rimonta Mont Fort e Thibodeau con i quattro che saltano insieme l'ultima siepe. Si isola davanti High Master in un assolo da alto maestro. "Gli altri non ci sono" commenta lo speaker del campo. Solar Focus completa la doppietta Favero con un grande epilogo, terzo Grand Link a chiudere la giornata italiana dedicata agli ostacoli con una tris, accoppiata e vincente presi in ordine ma dalle quote popolari. Quarto un discreto Thibodeau a regalare il primo piazzamento in siepi in tutta la sua carriera a Michelino Bebbu al trainer e a mister Astori. Va a premi anche Eros Ostanel con Mont Fort sui calanti Swanwick Shore e Cabrera Noire.

Commento Matteo Mancini: Tutto come previsto eccetto Unique et Rare, mai in corsa e uscito quando ancora l'andatura non era pazzesca. Da tenere d'occhio per la prossima perché non ci ha convinti, anche se mi sarebbe piaciuto esser in tribuna per vedere meglio la corsa.
Cabrera Noire così come la linea del Corona si son rivelate per quello che erano, ovvero inferiori rispetto alla linea del Criterium di Inverno. Poco altro da agigungere se non i complimenti ai vincitori a cui siamo ben lieti di aver portato fortuna fin dalla loro prima apparizione.

Alla Cassa: HIGH MASTER, SOLAR FOCUS, GRAND LINK.

Pronostico Mancho: Preso tutto ma quote basse. 3 l'accoppiata.

Premi: Jo Bartos risponde a Jozef Vana jr, i due in testa alla classifica di Milano con tre vittorie a testa (19 a 9 nella generale), 32° successo invece per Favero che colleziona la dodicesima doppietta, roba da fare quasi invidia a Hamilton e Rosberg anche loro in formato doppio (con Pastor Maldonado da Norfolk a regalare emozioni) e anche come qualcun altro che brama ad Aintree...

Si piega in direzione delle tribune con Fence e Riviera, un po' The Chair e un po' Water Jump, il boato del pubblico a schiantare la quiete della vallata. "I cavalli vi giungono sotto senza la gradualità necessaria per andare di là. Succede così che, o partono troppo grandi, cioè distanti, o ci finiscono dentro" parola di Adriano Santoni, debitamente incalzato da Marco Vizzardelli.

Il numero uno del REGNO UNITO, il nord-irlandese 
TONY McCOY favorito nel GRAND NATIONAL, 
lui che è il numero 1 con i colori del NORWICH CITY e anche un po' di monsieur Fougedoire,
uno che con Noir et Or aveva le Miss in un'edizione dove dal Grand National
arrivava il grigio CHARACTER BUILDING oltre qualcuno di speciale in tribuna
cercherà, motivato dall'idolo KYLE LAFFERTY,  di chiudere la porta agli avversari 
eruttando l'aggressivo nome di SHUTTHEFRONTDOOR
(Foto da Racingpost.com che tradotto suona un po'come LA CORSA DEI PALI)

Continua domani....