giovedì 2 aprile 2015

Tabellino Tredicsesima riunione in ostacoli, San Siro, Milano.


NEL GIORNO DEI BIG PROVENIENTI DAI GRUPPO 1 EMERGONO DUE BIG DI KLASSSE: BIG MAGO e SAARINEN, ACCOPPIATA DA PRIMISSIMA.

Articolo a cura di Matteo Mancini.

BIG MAGO Stravince nell'Olimpo dei GRUPPI 1
Nuovi soggetti per i video di GIUSEPPE MOSCUZZA.
I CANTI DELLA SIRENA e non è un intervento di Autorità...
(Foto Matteo Mancini)

Quest'oggi procederemo con un articolo da taglio giornalistico, decisione attribuibile anche allo scarso interesse mostrato per gli articoli relativi ai resoconti di giornata.
Tre corse in programma all'insegna dei pochi ma buoni, per la presenza dei big provenienti da corse di Gruppo 1. In pista addirittura il secondo, il terzo e il quarto del Merano oltre al quarto del Gruppo 1 in siepi di Pisa. Accoppiate e vincenti quasi scritte in tutte e tre le corse, eppure alla fine prenderemo solo un'accoppiata in ordine alla prima, tutti e tre i vincenti impegnati in pista, con una delle tre mascotte del blog a salvarci dalla seccatura di aver perso un multiplo piazzati a causa di una clamorosa debacle dell'allievo di Ilenia Nero che continua a non vincere nonostante Paolo Favero.

Analizziamo le tre corse come farebbero i giornalisti, quelli dai caratteri limitati, riservandoci la cronaca (eccezionale) di quella che sulla carta era la corsa meno importante della riunione ovvero l'ascendente. Un premio il cui nome a noi ricorda un gentleman locale che aveva una scuderia dal nome evocativo: Oroblu, proprio come i colori del Villa proprietario del vincitore dell'ultimo Pr.Pisa disputato nonché del Derby di Roma con Dylan Mouth rappresentato in pista dal fratellastro per linea paterna Big Mago (per giunta ex pisano). 

Nel premio di apertura, il Bogliasco, condizionata in siepi sui 3.200 metri per adulti, cinque al via dopo il ritiro de Il Superstite. Il blog indica, a questo punto, Kazoo vincente in accoppiata con Frolon (secondo nel G.P. Merano del 2014 e terzo nel 2013). Si tratta di due big vincitori in Gr.1. L'unico che potrebbe rompere le uova nel paniere, per noi, è Principe del Mare che rientra da un anno e che proviene anch'esso dai gruppi. Debutta nella stagione italiana la Staj Evi-Vana, scuderia vincitrice degli ultimi due G.P. Merano nonché in precedenza piazzata nel premio con Imprezer. Per i ceki c'è il semidebuttante di sei anni Chicago (clamorosa quota di 3 a 1, probabilmente per l'importanza dei colori). Completa il campo, quasi a quaranta a uno, Le Domaine che giunge dalla reclamari francesi.  

Commento Matteo Mancini
Vince molto bene Kazoo, autore di gara attendista in pancia al gruppo ben marcato per tutto il percorso da Frolon, che completa la nostra accoppiata in seconda posizione (oltre il 3 la quota). I due hanno lasciato sfogare in avanti Chicago, che ha tirato via di gran lena tutta la corsa, saltando ancora in vantaggio l'ultima siepe ma in evidente debito di benzina. Ha cercato il piazzamento anche Principe del Mare, l'unico ad aver tentato di inseguire Chicago fino all'attacco della diagonale corta, quando poi si è mosso Frolon. Sempre in coda Le Domaine, finito comunque non lontanissimo in quinta posizione.


Situazione analoga nel Pr.Durini, condizionata da 10.000 euro su 4.000 metri del tracciato steeple. Anche qua sembra esservi un'accoppiata scritta in partenza. Il nostro favore va per Cornet Obolensky (2,33 al totalizzatore), vincente e in accoppiata con Dar Said. Si tratta del quarto e del terzo classificato dell'ultimo G.P. Merano (Dar Said è addirittura il secondo classificato dell'edizione del 2013). Curiosità per Alcydon Fan (15 a 1) che dovrebbe beneficiare delle diagonali milanesi e che arriva dall'allevamento di Cassiano Fan compagno di Clockwinder. Qualche speranza per Darakti, l'unico sulla carta in grado di poter rompere le uova nel paniere. Unico cavallo del campo, per noi impossibilitato a intervenire, è Opaleo. Ritirato Racconigi con Davide Columbu che rinvia l'impegno con Paolo Favero.

Commento di Matteo Mancini
Passeggiata salutare per Cornet Obolensky che a Pisa aveva impressionato impegnandosi solo dopo l'ultimo ostacolo. Dietro al ceko la sorpresa Opaleo, cavallo da cross stracciato qualche mese fa da soggetti come Tweety Kash, Uvea e Katchaba, in grado di infliggere una dozzina di lunghezze al compagno di colori Dar Said che evidentemente oggi non era in condizione per impegnarsi, al punto da subire anche Alcydon Fan (finito al rientro, una paio di settimane fa, dietro a Union du Bosc di una dozzina di lunghezze).  
La corsa veniva condotta dal trio di Paolo Favero, con Darakti incaricato di fare l'andatura fino al secondo elemento della diagonale corta che immette alla dirittura di arrivo, quando si riceveva male finendo la propria corsa sul manto erboso. A questo punto prendeva l'iniziativa Cornet Obolensky, fino ad allora rimasto in ultima posizione e si isolava in poche falcate inseguito dal compagno Alcydon Fan poi raggiunto e superato nel tratto piano finale da Opaleo, comodo secondo con un margine di due lunghezze scarse. Malissimo Dar Said impreciso sui salti e in debito di preparazione. Quinto, rimontato, finiva Darakti.  


Ed eccoci giunti al Pr. Brivio,  3.200 metri in siepi per cavalli di cinque anni e oltre. Ci arriviamo con un multiplo piazzati ancora in piedi, addirittura vincenti, e la certezza di riscuotere multiplo e accoppiata. Abbiamo nel multiplo un piazzato in Gr.1, Drounais, e siamo certi che quanto da noi affermato nell'occasione di quel prestigioso piazzamento (stiamo parlando dell'ex Gran Corsa Siepi di Roma) e ribadito in seguito non sia poi tanto veritierio, perché in fondo noi non siamo addetti ai lavori. Avevamo cioè detto che dietro al duo Sol Invictus - Notti Magiche c'erano cavalli da ascendente, qualcuno dei quali pure incapace di vincere in tale categoria. Dato però che pensiamo che l'unico che possa battere Drounais possa essere Big Mago, tra l'altro tra le mascotte del blog, andiamo per questo vincente. Gli altri...? Poca roba, tanto che avevamo scritto che pure una come Saarinen (50 a 1 nonostante i soli sei partenti) avrebbe potuto ambire a fare cassa.

La Cronaca Eccezionale: Relco Nordic, per la rientrante Marbell di Riki Belluco, va a prendere il comando della corsa, rilevando dopo il primo salto Galandas. In scia al grigio segue Size, riproposto in siepi dopo il successo in piano, quindi l'estrema outsider Saarinen, seguita da Drounais, mentre in coda, come di consueto, l'arancio sgargiante di Big Mago. Buona l'andatura del battistrada che determina la formazione di due gruppi, un 1-2-3 come direbbe qualcuno appassionato di calcio a sette.
Relco Nordic tira via all'ingresso della diagonale lunga. Ha una lunghezza di vantaggio sul duo Galandas-Size che lo segue accoppiato. A un paio di lunghezze Saarinen, con una lunghezza di margine sull'altra coppia Drounais e Big Mago, che evidentemente si marcano a vicenda. 
Al termine della diagonale lunga, Marbell nelle prime due posizioni a evocare le posizioni di vertice, nelle lontane edizioni del Pr. Dragon Vert, conquistate dalla coppia Bal de Pres (cavallo di testa con oltre cento corse in carriera in ostacoli) e Bel Hardi. Perde mordente il vecchio Galandas, undici anni suonati per il nobile leone, coperto da Saarinen, a circa quattro lunghezze abbondanti dai due di testa. In coda, sempre a braccetto, Drounais e Big Mago, a un paio dalla coppia di centro. Ecco che il telecronista, giustamente, sottolinea "Tre coppie". Sembra di essere al gioco di Columbro, infatti in pista c'è anche Columbu ed è proprio lui a essere su Drounais.
Al primo salto della diagonale corta, rischia la caduta Size, col compagno che gli guadagna qualcosa. Dietro loro si forma un quartetto da cui si staccano presto Big Mago all'interno e Drounais a largo, tra i due Saarinen, cede invece Galandas
Ingresso in dirittura, Big Mago coglie un varchetto tra i due di testa e va all'attacco deciso di Relco Nordic. I tre saltano davanti a tutti l'ultima siepe. Nel tratto piano si inseriscono nella lotta anche Saarinen e Drounais, ma BIG MAGO ha preso il via, resta invece intruppato Davide Columbu nella morsa del duo Marbell e di Saarinen e deve spostare di fuori interrompendo l'azione. Si può alzare le braccia  al cielo e scrivere del ritorno, dalle ceneri del REGNO DEL FUOCO, della Fenice... Il figlio di Dylan Thomas e di SWEET FIREBIRD a far risuonare le sirene in tribuna proprio come a Pisa. Lotta serratissima per la seconda con il figlio di Primissima Size che mette il muso davanti a Relco Nordic, ma subisce il ritorno eroico di Saarinen, con il proprietario Devis Cescon che fa da coro alla sirena. A largo non esclude il ritorno Drounais che prova l'impossibile rimonta, ma il palo è li e lo respinge. Vince Big Mago su Saarinen per un'accoppiata che vale 48 al totalizzatore, tutto il resto è noia... Solo quarto Drounais, ma piazzamento buttato via per un'erronea, a nostro avviso, conduzione di gara con un cavallo che viene dai Gruppi 1 e che riceve pure chili dagli avversari. 
Impresa per Saarinen che non arrivava nelle prime due posizioni, pur avendo sempre corso in categorie di minima, dall'ottobre del 2013 con Urru-Urrah I in sella anche se era arrivata seconda, da quel di aveva ottenuto dieci non piazzamenti compresi persino, c'è da ridere, a CAPALBIO (proprio come avevamo detto provocatoriamente noi in relazione a certe corse)!!!!

Sintesi della giornata. 
Due belle vittorie per il duo Vana, con l'allenatore che si conferma in seconda posizione, nella speciale classifica, con cinque successi; secondo anche Vana Jr tra i fantini, con otto vittorie. Fa cilecca, ma se lo può permettere, Paolo Favero che per la prima volta non vince neppure una corsa e, addirittura, non ha preso parte direttamente al Pr.Brivio (cosa che non capitava da anni). Ilenia Nero riesce a non piazzarsi in una corsa dove avrebbe dovuto vincere. Per il resto delusione cocente di Dar Said, bene Opaleo e Saarinen soprattutto con la stella di Cescon capace di accendersi dal freddo polare, questa volta artico come ricorda il mantello grigio de La Terna di Jirky Jarvi (scuola Jack e anch'esso con un nome e una stranezza legata a Saarinen).
Chiudiamo allora così come avevamo aperto, con il ritorno all'Oceano di Fuoco come ricorda il vincitore del Pr. Pisa del 1970, Diamant capace di imporsi su un Pripjat di proprietà della direzione corse di San Rossore, ma rimasto impantanato nei fanghi della pista. Proprietario che non ha nulla a che fare con quello di Tifone, anche se Saarinen è in linea con alcuni passaggi iniziali del volume Dove Soffia sempre il Vento di un certo Sigfried, uno che con i Draghi è di casa (anche se non ha nulla a che fare con Il Banchiere). Stiamo infatti parlando della scuderia Ignis, leggendaria nella realizzazione di elettrodomestici soprattutto di lavatrici e che aveva come simbolo un volatile e un nome che voleva dire appunto "fuoco". Il proprietario di tale logo e di tale scuderia è stato omaggiato, proprio come Mennea, da una fiction Rai ed è stato il proprietario di un certo Bob Morse finito poi nelle scuderie di casa nei primi anni '70. L'acquisto attribuibile a una girandola di passaggi che comprendevano altri soggetti. Tutt'oggi sono ancora  presenti  ferri e coda del buon Bob Morse, soggetto che scendeva in pista con una giubba che più zemaniana non si può... una perla per i provenienti dalla regione dei Dettori. 

A proposito di Dettori e di Bob (sia Morse sia del fratello di Best the Best) chiudiamo con il Pr. Master Bob (M.B come Big Mago, ma a parti invertite) dove avevamo parlato di Dettori e pesci d'aprile. Ritirato il numero uno di Ace of Pesca, va a vincere, come in un perfetto copione cinematografico, Sugarello elemento essenziale per poter ambire al ruolo di Sampei così come ricordato dall'interprete di quel cavallino, velocista di casa, che compariva a inizio a articolo e che rispondeva al nome di Campeis (quasi anagramma di Sampei). Terzo Urru-Urrah per il Pirata Funambolico.

Dalla redazione è tutto, linea allo studio...

BOB MORSE
(Polaroid dai ricordi di famiglia).

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