sabato 11 aprile 2015

Tabellino quindicesima riunione in ostacoli, San Siro, Milano + Aintree, Liverpool.


Da SURF AND TURF A SURF 'N TURF, COAST TO COAST AINTREE-PISA PER ANDARE IN BUCA CON L'ACCOPPIATA ARTISTICA.

A Cura di Matteo Mac Mancini, Duke of Tirrenia.


Il giorno del meeting di Aintree si apre con soggetti che sembrano voler fare un regalo al blog, con alla prima corsa inglese un tale numero 14 che risponde al nome di Three Musketeers, sponsor internazionale del blog fin dal suo avvio e che è su due vittorie su due, e all'ultima Dormello Mo (altro sponsor) che giunge anch'egli da una vittoria e poi altri soggetti dal retrogusto toscano come Duke of Lucca (Duke of Pisa non era disponibile era troppo preso dalla Marmalade, quest'ultimo soggetto da tinta unita), figlio di Milan e quindi in perfetta linea con la giornata da gemellaggio col blog nell'ideale rimbalzo tra Aintree e Milano (roba che rievoca una pazzesca finale di Champions League con il clamoroso 3 a 3). E poi ecco l'ultimo del campo di gara della quinta pronto a lasciare il via libera ai trentanove partenti (numero piuttosto bizzarro per la classica, a causa del ritiro di Carlito Brigante) del demone del Grand National, la classica delle classiche tanto da aver ispirato National Velvet con Elizabeth Taylor protagonista. Favorito della prova il numero uno (sette di sella), il golden jockey nord irlandese Tony McCoy, uno che ha all'attivo circa 4.000 vittorie e che ha dichiarato di volersi ritirare a fine stagione (per la disperazione dei meranesi che sognavano di vederlo a Maia, ma mai dire mai... può succedere di tutto). McCoy disputerà la corsa con un soggetto il cui nome è perfetto per un numero uno, specie se si ha a che fare con i portieri: ShutTheFrontDoor, avversari avvisati a partire dal vincitore uscente Pineau de Re. E allora diamo l'Action, Master e, in compagnia degli amici del Regno Unito e dell'Irlanda, andiamo a Milano soprattutto concentrandosi sulla seconda dove è in pista chi ad Aintree ha corso davvero: l'estremo outsider del campo Inoogoo, da noi dato come primo favorito della corsa. Prima siepe.

I TRE MOSCHETTIERI ovvero
THREE MUSKETEERS
numero 14 nella prima di Aintree, in hurdle, alla terza in carriera dopo due vittorie.
(Foto presa da sportinglife.aol.co.uk)

Gli occhi di mezzo mondo, quello legato all'ostacolismo, sono tutti puntati su Aintree (spettacolo allo stato puro con un intero meeting spalmato su tre giornate interamente dedicate agli ostacoli), ma anche su Milano dove a guardare sono solo gli appassionati italiani e qualche estremo cultore straniero (per fortuna non mancano mai).
Si parte con la seconda prova della stagione riservata ai cavalli di tre anni, il Pr. Gignese, 3.200 metri in siepi. Appena cinque al via con un trio Favero schierato contro il favorito Mr Vittorio e la potenziale sorpresa Azamourday. Gioco tutto sull'allievo di Francesco Contu, compreso il nostro, appena 1,43 al totalizzatore. Controfavorito è El Draque (2.67, bella quota per chi può disporre anche di due compagni), il nostro interesse va invece su Ho Yam Lay, positiva in piano. 8,3 per Azamourday, dispersa per la pista, al debutto, da Mr Vittorio.

La Cronaca: Gara dal ritmo blando con nessuno che vuol prendere l'iniziativa nei primi metri di gara, tanto da dare l'impressione di essere in una prova in cross sui 5.000 metri. Bartos, in sella a El Draque, si volta in continuazione quasi a voler suggerire a qualcuno di andare a fare l'andatura. E' allora Azamourday che va davanti, lei che al debutto era sempre stata all'estremissima attesa (anche troppo). Ricorderete che l'avevamo data come sorpresa nel Primi Salti. Pollioni fa di tutto per trattenerla, ma niente da fare perché gli altri vanno più piano. Ho Yam Lay si sistema in seconda, poi El Draque in marcatura su Mr Vittorio e in coda Kandhamal già in difficoltà a metà della diagonale lunga. Azamourday procede in lieve progressione, le vanno dietro sempre appaiati Mr Vittorio ed El Draque, sembra invece a corto di allenamento Ho Yam Lay, richiesta da Vana jr ma che, a poco a poco, esce di scena (nell'ultimo tratto rallentata) addirittura superata da un Kandhamal in evidente difficoltà. All'inizio della diagonale breve e per tutta la sua percorrenza, Mr Vittorio va all'attacco di Azamourday, riesce persino a sfilarla con Pollioni che fa rifiatare la femmina. El Draque sempre dietro ai due, pronto ad approfittare, ma poco brillante sulla penultima siepe.
Mr Vittorio salta in vantaggio l'ultima insidia del percorso, guadagna persino qualche metro a causa della non perfetta ricezione dell'avversaria. Prova a unirsi alla lotta, di dentro, anche El Draque. Volata finale, con Azamourday che ritorna a largo di tutti e va a battere nei pressi del palo il favorito, con i due protagonisti di un ottimo tratto piano e ben avanti al monocorde El Draque. Dispersi gli altri. Giusto il commento finale dello speaker: "Una corsa eccessivamente tattica e come spesso capita in questo tipo di corse, i valori vengono messi assolutamente sullo stesso livello."

Commento di Matteo Mancini: Corsa influenzata dalla mancanza di andatura. Bravissimo Alessio Pollioni che ha amministrato alla grande Azamourday, quest'oggi davanti seppur con una falsa andatura. L'allieva di Mario Marcialis, alla seconda vittoria stagionale (bravissimo, visto il poco, ma sempre ben presentato, materiale), ha vinto contro un avversario di tutto rispetto che però necessita di maggiore andatura. Impressione quest'ultima resa evidente anche dalla vicinanza (appena cinque lunghezze tra i due) di El Draque rispetto all'ultima prova. Quest'ultimo, passato di casacca, sembra non gradire troppo le siepi rispetto alle piane, è stato risparmiato da Bartos ma non è poi stato capace di cambiare azione al momento opportuno. Prova piuttosto incolore la sua, anche per le attese di scuderia. Malissimo gli altri due, in particolare Ho Yam Lay a mio avviso troppo brutta quest'oggi per essere vera e a probabile corto di allenamenti. La "falsa baia" oggi ha tenuto fede al nome del suo allevatore inglese ed è stata una Lady Bland pur se nipote di Cadeaux Generaux.

Alla Cassa: AZAMOURDAY, MR VITTORIO, EL DRAQUE.

Premi: Prima vittoria in ostacoli per la First Racing, seconda stagionale per Alessio Pollioni e Mario Marcialis.

Per la First Racing, di cui avevamo parlato in occasione del Pr. Primi Salti si tratta della prima vittoria in assoluto sui salti, loro che sono i proprietari del fratellastro di quel Chamaleon che ha vinto nella risaia di Firenze (a proposito, nella giornata, alle Cascine in scena solo tre corse con alla seconda uno che con le siepi, e non solo con quelle, dato che c'è anche un certo attaccante, ha avuto a che fare: Calciobalilla, c'è anche Ciano) con corsa alla Cafaggio, nonché di un certo Castelletto, vincitore proprio a Merano nel settembre del 2012 del Pr. Lucchesi (soggetto aria Emmegi conosciuto molto bene anche dagli appassionati di mezzosangue), Memorial Stefano Meli, personaggio assai conosciuto in quel di San Rossore. Ed ecco allora che da Castelletto, che a noi ricorda un certo Lombardi (Nicola, uno conosciuto in ambienti di Dario Argento), passiamo al Pr. Castellazzo, in questo valzer della C, con un saltino di Duke of Lucca, uno che nei Cross... molto bene.

Doppio Travone, da percorrere in ambo i sensi, dopo il muro, per immettersi nel tracciato steeple e per tre volte giusto per omaggiare Three Musketeers.


DUKE OF LUCCA
Irlandese di 10 anni figlio di Milan (giustamente)
Impegnato nella quarta di Aintree, è uno specialista
dei pochi Cross Country britannici.
(Foto da www.dailystar.co.uk)

Col dieci anni di Duke of Lucca, figlio di Milan e con in testa un cappello giallo contro il sole e contro la tempesta, si passa al Pr. Castellazzo, 3.600 metri in steeple-chase, perfetto passaggio da Aintree a Milan visto che in pista c'è il dieci anni Inoogoo che arriva proprio da Aintree dove corse per l'ultima volta (prendendo poi confidenza con l'Italia con due prove a Treviso), nel giorno del compleanno di Yeats, il premio Nobel, proprio lui che è figlio di una Grande Palma (Great Palm), magari d'oro, chissà... l'unico che ci crede è il sottoscritto che lo spara come primo favorito in coppia con King Hawk per quella che ho definito "un'accoppiata artistica da alta quota". Ricordi tra l'altro di infanzia legati al vincitore di Aintree nell'ultima corsa disputata da Inoogoo ovvero quel Surf 'n Turf che solo il sottoscritto può aver fotografato in Italia, uno scatto da For Me Only tanto per citare l'unica dormelliana in pista a Milano (lei che arriva dagli allevamenti della C.I.T.A.I.), ma attenzione... abbiamo già detto dei rimbalzi di campo con Aintree..

Favorito del campo Opaleo (1.65), con Kamikaze de Teille che sfoggia una giubba bianca, proprio lui che è compagno di colori di Missionary Man, uno dei tre moschettieri omaggiati dal blog e che sarebbe potuto diventare un gran campione. La D'Altemps decide di scendere in pista in formato White con gli scommettitori che fermano la quota della loro pedina a poco più di 3 a 1. A 6 Katchaba, mentre paga la cifra astronomica Smart Casual (31) con Raf Romano che rinuncia alla monta e chiama El Rrherras forse per una simpatia per l'Inter che aveva nel Mago Herrera (quale dei due sta a voi ricordare, visto che nella giornata c'è anche il Pr. Pirelli che come tutti sapranno è legato all'Inter, quindi vietato fare brutte figure) il suo più eccezionale timoniere e per far vincere chi non ha mai vinto dopo trenta corse ci vorrebbe proprio un mago. Andiamo un po' a vedere.

La Cronaca: King Hawk subito brillante in avanti, con in scia un Inoogoo baldanzoso, precede Kamikaze de Teille, Smart Casual, Opaleo e Katchaba con un'inconsueta corsa all'estema attesa.
Al primo ostacolo della diagonale breve, Inoogoo va davanti. Mastain sembra curvo su un missile, King Hawk lo segue guardingo, quindi appaiati Smart Casual e Kamikaze, poi Opaleo incerto sul secondo elemento della diagonale, a chiudere Katchaba a qualche lunghezza di distacco. Bella andatura dell'ex inglese che ha salutato la madre patria con Aintree. Alla riviera il figlio di Great Palm ha un margine di due su King Hawk e Kamikaze, i due sempre braccati da Smart Casual, più indietro il favorito Opaleo, seguito più a distacco dal ceko. All'arginello, accelera ulteriormente Inoogoo. Sono già richiamati con l'ausilio della frusta Smart Casual e soprattutto Opaleo che pare in difficoltà nel tenere il ritmo di gara. Dopo il muro Inoogoo insiste nell'azione di testa, ha in scia il duo Kamikaze e King Hawk. Cerca di non perdere contatto, ma è in difficoltà, Smart Casual, staccati gli altri. Si entra nella diagonale breve, col battistrada sempre bene in mano a Mastain e agilissimo sui salti. Kamikaze de Teille gli prende la scia in anticipo su King Hawk che Christopher Roberts inizia a montare. Si rifanno sotto anche Opaleo che appariglia Smart Casual, fuori gara Katchaba. Mandano tutti meno Mastain che fa brillare gli occhi alla redazione dopo il siepone, all'ostacolo successivo ha però una mezza incertezza ma non come quella che porta al disarcionamento di El Rrherras da Smart Casual. Ingresso in dirittura con Inoogoo ancora bello e comodo davanti, cerca di organizzare un'offensiva Dominik Pastuszka su Kamikaze de Teille, al grido "wait, wait" vista la giubba in white, ma l'ex Aintree non Aspett (e non è un rencatismo), inizia invece a udirsi il battere di ali di falco con il giallo-rosso King Hawk che si butta all'esterno, non perviene invece il favorito. Siepe finale. Salta fin troppo in scioltezza Inoogoo a cui pare di essere a Cheltenham, gli sferrano l'attacco Kamikaze da un lato e King Hawk dall'altro, ma il front runner riparte con King Hawk che insiste. Lotta a due per la gioia della redazione che può vedere così materializzare l'accoppiata artistica data in ordine e che il totalizzatore va a remuerare con sfarzoso (anche se bisognerebbe dire sforzesco) 46 a 1. Fucsia Shockin'...
Tempo di gara 4.23, nella corsa successiva, sulla medesima distanza ma in siepi (dunque tracciato più veloce) e con i big, i concorrenti impiegheranno venti secondi in più.

Commento di Matteo Mancini: Grandissima soddisfazione per aver interpretato la corsa come meglio, credo con modestia, non si sarebbe potuto. Avevamo indicato di tenere d'occhio Inoogoo fin dal suo debutto a Treviso e oggi ci ha ricompensato con una grande corsa. Penso di esser l'unico in Italia ad averlo dato come primo favorito. Bravissimo a Sylvain Mastain, "il rianimatore", che coglie il secondo successo sulla pista ed è in lotta per vincere la classifica di Milano e che ha vinto su un cavallo su cui, come avevamo anticipato in sede di presentazione, erano saliti fiori fiori di fantini. Inoltre vincere con un soggetto griffato Aintree nel giorno del National ha un suo sapore anche se il montepremi era poco più di 5.000 euro.
Molto bene King Hawk, indispensabile per coronare l'accoppiata artistica da alta quota. Bravo anche qua l'interprete. Non male Kamikaze de Teille in completo bianco, chissà se da festa (ha una sua eleganza)... Male gli altri due, benino invece Smart Casual che, come avevamo supposto, era lì a giocarsela.

Alla Cassa: Inoogoo, King Hawk, Kamikaze de Teille.

Pronostico Mancho: Non mi direte che non vi siete divertiti eh...?

Premi: 31° Vittoria per Paolo Favero, 6° per Sylvain Mastain.

Dopo la siepe al cospetto degli spettatori si completa la diagonale affrontando Talus e muro, preparandosi ad affrontare il verticale del High Pirelli.

IL FUCSIA SHOCKIN' di
QUEEN ALPHABET... 
e l'ippica, in Inghilterra, per la regina
è un ALFABETO REALE, parola di UNION JACK (ma senza UNIONISTE visto il numero, o no?).
Soggetto in pista con Dormello Mo e Astre de la Cour anche se a montarlo c'era ROOK
(Foto da hripressoffice.ie)

Prima però di analizzare il Pr. Pirelli, breve cenno per la terza corsa (Celeste Citterio, 3600 metri in siepi per adulti) con in pista il secondo del G.P. Merano 2014 Frolon (1.65) contrapposto alla bella quota di Signor Tiziano (3,60). Quest'ultimo, lo ricordiamo, rivale numero uno di Sol Invictus a Pisa e secondo della Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3). Per la cronaca, il quarto di quella corsa, Time Trial, debutta in giornata a Siracusa (a testimoniare, per l'ennesima volta, la pertinenza di quanto avevamo detto in relazione alla difficoltà di piazzamento di taluni soggetti iscritti alle classiche per adulti di Pisa in categorie quali gli ascendenti).
Appoggiato, a nostro avviso fin troppo visti i precedenti, anche Taquari, terzo cavallo del campo a 4 a 1. A quota alta Morning Star, soggetto da non sottovalutare. Tenta invece di trovare la forma Principe del Mare in rapporto di scuderia col favorito.

Commento di Matteo Mancini: Corsa poco interessante a causa della moderatissima andatura (prenderanno qualcosa come venti secondi dalla corsa in steeple vinta da Inoogoo), ma dai risvolti conclusivi sorprendenti. Il plotoncino ha affrontato i primi salti al rallentatore con Morning Star all'avanguardia, ma senza prendere alcuna iniziativa. Sudatissimo Signor Tiziano tenuto coperto da Columbu, ma non per questo schiumoso. Eloquente anche qui il commento dello speaker che, a metà diagonale lunga, dice: "Tutti lì a guardarsi l'uno in faccia con l'altro..." Solita tiratela... Vai te? Vado io? Ma perché non lui...? Un po' come quando nelle gare di ciclismo di alta montagna scatta qualcuno dal gruppo e nessuno prende il toro per le corna per paura di favorire il diretto rivale che sta curando. E così Taquari ne ha approfittato alla grande, in quella che si è ridotta in una lunga volata dalla piegata che immette alla diagonale corta fino all'arrivo. Uno schema di gara, questo, che ha penalizzato, più di tutti, Frolon, incapace di rispondere all'accelerazione improvvisa data alla corsa e finito ultimo, a qualcosa come venti lunghezze da chi a gennaio non si piazzava a vendere a Pisa (addirittura dietro di cinque a Smart Casual). Benino Signor Tiziano, peraltro ex First Racing, che però in questa categoria, dopo il flop di Frolon, doveva vincere e invece è finito ben controllato da Taquari nonostante quest'ultimo abbia seriamente rischiato la caduta sull'ultima. Da rivedere gli altri due, in particolare Principe del Mare ancora lontano dalla migliore forma.

Alla Cassa: Taquari, Signor Tiziano, Morning Star.

Premi: Sesta vittoria per Jozef Vana sr, Nona per il fantino Jozef Vana Jr., quarta per la Statek-Chyse.

Si entra nel vivo della corsa col VERTICALE: "E' qui che iniziano le difficoltà" dice il grande maestro ORLANDO PACIFICI... "Infatti dal verticale al successivo arginello piccolo, e soprattutto nel tratto piano fino al siepone, la corsa si fa confusa, con la possibilità che ci si urti" (fonte Trotto 'n Sportman). 

Si passa all'azione in attesa del GRAND NATIONAL e del PIRELLI
con ACTION MASTER, ultimo cavallo dichiarato partente prima della sfilata del TOP OF THE TOP
(Foto da sporthorse-data.com)

Dall'ultimo dichiarato partente nella corsa che anticipa il National, si passa al numero uno nella scala dei pesi del Pr.Pirelli, prova sui 3.600 metri in siepi, per cavalli di quattro anni, con High Master di cui ricordo un mio certo pronostico nella corsa di debutto a Pisa (Corsa Siepi dei 4 Anni), quando fui l'unico in tutta Italia a darlo come primo favorito e che finì assai distante dai primi tre (si è rifatto con i controinteressi).
Anche oggi nel Pirelli è lui il nostro favorito, in una corsa che vede il solo Davide Satalia, in sella a Unique et Rare da noi incoraggiato in sede di presentazione al punto da regalare un ricordo al trio Verricelli, in particolare al duo Gianfranco-Gian Luca (D'Artagnan non si conta anche perché alla terza di Aintree in pista non c'era Un Pour Tous, siepista nostrano che con i tree ci stava bene, dato che era figlio di Apple Tree, ma Un Temps Pour Tout), quale possibile sorpresa in grado di rompere gli schemi. Bella la quota del fratellastro di Air Crew, uno che a Pisa conoscono assai bene e che è stato, a ragione, elogiato da Moscuzza. 25 a 1 la quota, come qualcuno ad Aintree legato a certe date con Inoogoo e Yeats, come ricordato in presentazione quando parlavamo di Surf 'n Turf, ma arrivato prima. E gli altri...? Per noi chiusi dal duo Solar Focus (decisamente impulsivo e intenso alla seconda uscita in Italia e pure ad Aintree) e Grand Link. Curiosità per la femmina Cabrera Noire, ma non ci fidiamo della linea francese e abbiamo già spiegato il perché, così come reputiamo secondaria la prova del Corona Ferrea. Siamo dietro ai nastri di partenza e allora via... partiti  i nove.

La Cronaca: High Master rompe subito gli indugi e va davanti a discreto ritmo, quasi a emulare la cadenza di Lance Armstrong, visto quanto abbiamo accennato poco sopra in un cross multidisciplinare. Si proprio lui che nel Grand National di Aintree ha corso davvero. Sono un paio le lunghezze del battistrada, sui cui mette gli occhi come riferimento Cabrera Noire subito davanti al gruppo, con vicino Grand Link e il plotoncino in salsa Dumas di Favero, uno che in scuderia aveva proprio Un Pour Tous. In corda, ben intervallato dal leader, Thibodeau, all'estero Mont Fort con la nuova giubba Ostanel, mentre Davide Satalia opta per la coda trattenendo Unique et Rare. Alla metà della diagonale lunga, più o meno, nel punto in cui si fermò Missionary Man si ferma piuttosto a sorpresa Unique et Rare. Davanti, intanto, Swanwick Shore e Grand Link si portano all'inseguimento del battistrada, sopravanzando Cabrera Noire sempre più risucchiata in pancia al gruppo dove prova a farsi vedere Sir Rosco, quindi Mont Fort e in coda Solar Focus lungo la corda e Thibodeau di fuori. High Master modera a piacimento davanti, Swanwick Shore prova a insidiarlo ma viene subito respinto. Presenta allora la sua candidatura, assai più seria, Grand Link. E' sempre in quota Cabrera Noire su cui però inizia a lavorare Solar Focus, gli altri sembrano non in condizione di giocarsi la vittoria, tra essi un Thibodeau ancora in posizione di rincalzo preceduto da Mont Fort. Dirittura di arrivo, Bartos si volta a controllare gli avversari che sembrano non poterlo impensierire. Solar Focus porta l'attacco a Grand Link, più indietro Swanwick Shore e Cabrera Noire, tentano poi la difficilissima rimonta Mont Fort e Thibodeau con i quattro che saltano insieme l'ultima siepe. Si isola davanti High Master in un assolo da alto maestro. "Gli altri non ci sono" commenta lo speaker del campo. Solar Focus completa la doppietta Favero con un grande epilogo, terzo Grand Link a chiudere la giornata italiana dedicata agli ostacoli con una tris, accoppiata e vincente presi in ordine ma dalle quote popolari. Quarto un discreto Thibodeau a regalare il primo piazzamento in siepi in tutta la sua carriera a Michelino Bebbu al trainer e a mister Astori. Va a premi anche Eros Ostanel con Mont Fort sui calanti Swanwick Shore e Cabrera Noire.

Commento Matteo Mancini: Tutto come previsto eccetto Unique et Rare, mai in corsa e uscito quando ancora l'andatura non era pazzesca. Da tenere d'occhio per la prossima perché non ci ha convinti, anche se mi sarebbe piaciuto esser in tribuna per vedere meglio la corsa.
Cabrera Noire così come la linea del Corona si son rivelate per quello che erano, ovvero inferiori rispetto alla linea del Criterium di Inverno. Poco altro da agigungere se non i complimenti ai vincitori a cui siamo ben lieti di aver portato fortuna fin dalla loro prima apparizione.

Alla Cassa: HIGH MASTER, SOLAR FOCUS, GRAND LINK.

Pronostico Mancho: Preso tutto ma quote basse. 3 l'accoppiata.

Premi: Jo Bartos risponde a Jozef Vana jr, i due in testa alla classifica di Milano con tre vittorie a testa (19 a 9 nella generale), 32° successo invece per Favero che colleziona la dodicesima doppietta, roba da fare quasi invidia a Hamilton e Rosberg anche loro in formato doppio (con Pastor Maldonado da Norfolk a regalare emozioni) e anche come qualcun altro che brama ad Aintree...

Si piega in direzione delle tribune con Fence e Riviera, un po' The Chair e un po' Water Jump, il boato del pubblico a schiantare la quiete della vallata. "I cavalli vi giungono sotto senza la gradualità necessaria per andare di là. Succede così che, o partono troppo grandi, cioè distanti, o ci finiscono dentro" parola di Adriano Santoni, debitamente incalzato da Marco Vizzardelli.

Il numero uno del REGNO UNITO, il nord-irlandese 
TONY McCOY favorito nel GRAND NATIONAL, 
lui che è il numero 1 con i colori del NORWICH CITY e anche un po' di monsieur Fougedoire,
uno che con Noir et Or aveva le Miss in un'edizione dove dal Grand National
arrivava il grigio CHARACTER BUILDING oltre qualcuno di speciale in tribuna
cercherà, motivato dall'idolo KYLE LAFFERTY,  di chiudere la porta agli avversari 
eruttando l'aggressivo nome di SHUTTHEFRONTDOOR
(Foto da Racingpost.com che tradotto suona un po'come LA CORSA DEI PALI)

Continua domani....

Nessun commento:

Posta un commento