sabato 11 febbraio 2023

Presentazione Gran Corsa Siepi Nazionale Edizione 2023, San Rossore, Pisa.

 MAURICIUS PER IL DOUBLE. LOTTA PER LE PIAZZE CON PITON DES NEIGES E CAPIVARI INSIDIATI DALLA MINACCIA LE PETIT NICE.



Servizio di

Matteo Mancini


Ultima prova della stagione pisana, prima del ritorno a dicembre, col main event, ex Gran Corsa Siepi di Roma, primo Gruppo 1 del 2023 in Italia, l'unico in programma a Pisa in tutto l'anno. 4.000 m, percorso siepi, Gran Corsa Siepi Nazionale.

La caratura internazionale come solo gli ostacoli, a certe latitudini (che non sono Roma o Milano), sanno offrire. Francia, Repubblica Ceca e Italia impegnate con i rispettivi rappresentanti, anni scorsi in pista anche Germania (col leggendario Kazzio), Polonia, Ungheria e Russia. Quanto basta per richiedere la presenza del servizio municipale in Alta Uniforme per rendere omaggio a una prova che lancia Pisa nel panorama europeo, basti vedere i neretti riconosciuti dalle graduatorie anglo-irlandesi.

Josef Aichner schiera i calibri pesanti. Il top horse sugli ostacoli bassi in Italia Mauricius, accompagnato da due “vecchi” un po' col fiatone ma di grosso spessore, entrambi laureati in Gruppo 1: Piton de Neiges e il primo vincitore in Gruppo 1 del riproduttore laureato nel Grand National, il mito Ascot, colui che calò il pokerissimo nella Gold Cup (non di Cheltenham) facendo prendere il volo al cuore della nonna dell'autore del best seller Spare, cancellando i miti di Sagaro e del padre di Miocamen. Contro la triade, altri tre, sulla carta, di livello inferiore, presentati dall'incursionista Chotard, il ceko Semenka e l'asso italiano Raffaele Romano. In tribuna, ospite d'onore, Paolo Favero, a godersi la prova prima di schierare un bestione scuola Galileo, non certo il primo che passa (ricordiamo anche Mishghar).

Storia dell'ostacolismo pure sulle linee genealogiche che con la maturità, quando i cavalli cominciano a essere vecchi, o forse sarebbe il caso di dire maturi, viene fuori a dispetto dei giovani o degli improvvisati che hanno meno attitudine alle fatiche e a quella pazienza di sviluppo, propensione al fondo e costruzione di un'integrità morfologica e strutturale per poter ben esaltare la macchina cavallo.

Andiamoli a vedere, uno a uno, con le linee National Hunt e quelle francesi di massimo prestigio assai apprezzate oltre manica per il loro orientarsi, a dispetto della concezione italiana, alla lunga distanza contrapposta a quella rapidità e esplosività alla Pipino senz'altro più in linea agli otto volanti nostrani.


1. BILBO D'ASSAULT

L'intuizione non proprio improba
di Raffaele Romano,
Bilbo D'Asssault
un cavallo che a Pisa cambia di categoria.
(Foto Mancini Matteo). 

LA PRESENTAZIONE

La giusta intuizione di Raffaele Romano, a corto di soluzioni. Tra steeple e siepi, a Pisa, non c'è grande differenza. La linea con Beau Saonois è di quelle incoraggianti per un soggetto totalmente trasformato dall'aria e dalla pista di San Rossore. Estremo outsider, ma si farà valere.


LA GENEALOGIA

Ostacolista di modesta carta genealogica, peraltro non facente parte del circuito specifico seguito in terra di Francia, nonostante figurino sulle due linee genitoriali specialisti del calibro di Roberto e Rainbow Quest.

Figlio del mancato vincitore di Gruppo Royal Assault, erede di una importante linea americana innescata da Kris S, che trova l'attitudine al salto nella terza linea paterna con Roberto. Sulla linea femminile, quale nonno materno, c'è Fit to Fight che ricordiamo padre del vincitore del Cross Internazionale di Torino, ex Cieffedi, R.J.'S Fighter.

Carriera sviluppata integralmente negli Stati Uniti, con due vittorie in Listed sui 1.700 m a Pimlico e a Delaware Park, secondo in Gruppo 2 a Saratoga e due volte terzo in Gruppo 2 e in Gruppo 3. Non proprio un top nell'allevamento americano.

Operativo in Francia per quattro stagioni, dal 2010 al 2014, con tasso di monta scemato dagli iniziali 5.000 euro a 2.500 euro dopo i fallimenti in piano. Nessun vincitore classico. Appena due vincitori in ostacoli, con Long Breeze, secondo in Listed a Pau in siepi e vittorioso di una sola corsa da 11.000 euro al primo in quel di Compiegne.

La madre di Bilbo d'Assault, trova Rainbow Quest in veste di nonno materno. Modestissima in corsa, addirittura proposta senza mai chiudere il percorso in ostacoli. 2 vittorie in 38 corse a reclamare dai 1.200 ai 1.600 m.

Ha generato due vincitori su cinque scesi in pista da fattrice, di cui solo Bilbo d'Assault in ostacoli. Inedita in pista la seconda linea, anch'essa con modesti risultati in razza. Tra i prodotti della terza madre, c'è uno stayer piazzato in Gruppo 3 sui 3.000 m. di Longchamp.


LA CARRIERA

Dirottato in ostacoli già a tre anni da monsieur Monfort. Ha cambiato tre allenatori, passando da Leray e infine da Raffaele Romano. Più steepler che siepista, in Francia. Ha corso anche in cross. Meglio in provincia che sui palinsesti centrali. Una vittoria a Fougers, in steeple, a tre anni (premio da 5.300 euro) e poco altro. Frequentatore assiduo delle reclamare provinciali. È stato una prima volta reclamato a quattro anni per 12.000 euro dopo un terzo posto in steeple a Fontainebleu per poi passare alla corte di Rota Tanghetti dopo una lunga sfilza di mancati piazzamenti.

In trentuno corse in ostacoli in Francia, ne ha vinta una ed è andato a podio altre sei volte. Meglio e di gran lunga in Italia, dove ha in Pisa la terra di elezione. Diciassette corse in Italia, tre vittorie e sei ulteriori podi. Quarto nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) davanti a un allievo della leggenda di Francia Davide Satalia (colori Troger), è stato provato altre tre volte da Romano in pattern senza andare a piazzamento.

A Pisa, negli ultimi due mesi, ha scalato dalle categorie ascendente in cui era di spettanza, vincendo in steeple in condizionata per ripetersi in medesima categoria, secondo, a una lunghezza abbondante dal laureato in Gruppo 1 Beau Saonois. Una prestazione, quest'ultima, che lo porta a provare la gran classica pisana ex romana.


LE CHANCE

Estremo outsider, ma grande specialista della pista, dove in sei corse è andato a podio cinque volte, in due casi da vincitore regolando soggetti da neretto quali Ivo, Piton des Neiges, Let It Go Papa, Quinze de la Rose, Dominique e Peace Garden. Non male per un cavallo da quota altissima. Andrà davanti a menare la danza, con in cabina di regia il diabolico radar di Raffaele Romano.



2. CAPIVARI

Il colossale
Capivari
chiamato all'acuto della maturità 
(Foto Mancini Matteo)..

LA PRESENTAZIONE

Soggetto dalla grossa mole, una vera e propria leggenda che, dopo la Centrale, sotto i colori di Xavier Kepa è stato il primo vincitore di Gruppo 1 generato dal caporazza in ostacoli in Inghilterra e Irlanda Yeats. Prelevato per un'importante somma da Aichner, in un affare che comprendeva anche l'altro grigio di scuola Kepà, Champ de Bataille (poi mattatore nei Gruppo 1 in Italia). È un vincitore in tre stati, ormai vecchio e finito nelle reclamare in Francia, ma di gran blasone e qua a fare il terzo di scuderia.


LA GENEALOGIA

Il nome di Yeats quale padre è un biglietto da visita che rimanda alla leggenda ippica. Autore di un pazzesco poker sui 4.000 metri interminabili della pista di Ascot, nella Gold Cup (Gr.1), ha mietuto soggetti quali Reefscape (fratellastro per linea materna del grigione Martaline), Scorpion (da Montjeu) e altri ancora poi protagonisti in ostacoli. Figlio della garanzia Sadler's Wells, ha difeso i colori irlandesi di Magnier, portando addirittura Coolmore Stud a sperare di trasformarlo come il miglior riproduttore da Sadler's Wells (Montjeu prima e Galileo poi lo ridimensioneranno quali riproduttori di campionissimi in piano). A lui è persino dedicata una statua al tondino di Ascot, 15 vittorie in 26 corse, vincitore di sette Gruppo 1, il terzo più ricco (1.317.000 sterline) della famiglia Sadler's Wells dopo High Chaparral, Montjeu e Galileo. La storia dell'ippica, esaltata dai risultati in ostacoli. Non solo Noble Yeats, vincitore del Grand National (Gr.2) di Aintree, ma qualcosa come trenta vincitori classici in ostacoli, ventuno dei quali in categoria di Gruppo, con dieci vincitori di Gruppo 1.

Tra i premi vinti il Grand National, l'Irish Gold Cup (Conflated), il Grande Steeple Chase dei 4 Anni di Auteuil (Figuero)

Numeri a cui si devono aggiungere altri quattro vincitori classici in piano, uno dei quali in Gruppo 2. Signori, questa è la storia. Disponibile per 5.000 euro a fattrice.

La madre di Capivari aggiunge alla stamina di Yeats quella del padre Hernando e del nonno materno Linamix da cui arriva anche il mantello grigio, a fare di Capivari un soggetto dal grandissimo fondo.

Cavalla utile, plurivincitrice in siepi in premi buoni francesi, non ha impressionato in razza, generando un ulteriore vincitore in ostacoli e Capivari che oltralpe ha incassato quasi 500.000 euro.

Sulla seconda linea materna, tra i prodotti, spicca la sola madre di Capivari tra i vincitori in ostacoli (tre vittorie) e un vincitore di Gruppo 3 in piano in Svezia.


LA CARRIERA

Soggetto piuttosto precoce e promettente. Dopo i primi approcci poco appariscenti a tre anni, diventa un main category assoluto in Francia. A quattro anni è protagonista assoluto in siepi in Listed, vincendone una e piazzandosi due volte secondo sulla pista di Auteuil (la migliore per le sue caratteristiche da passista), prima di scalare le categorie con un terzo posto in Gruppo 3 e l'inattesa vittoria nella Gran Corsa Siepi dei 4 Anni (Gr.1) di Auteuil a fruttargli un centro da 121.500 euro e il roboante rating di 79 punti. Il punto più alto della carriera. A cinque anni, vince ancora in Listed a Cagnes-sur-Mer sul percorso steeple, ma fatica nei salotti buoni di Auteuil, dove ottiene un quinto posto nel Grand Prix d'Automne (Gr.1) di Auteuil.

A sei anni è secondo, per una testa, nel Grand Prix de la Ville de Nice (Gr.3) di Cagnes-sur-Mer in una prova remunerata con 72.000 euro al primo. È qui che Aichner fa il grosso investimento e lo affida ai Vana. Giunto in Italia, con la promessa di far saltare i banchi, fatica a vincere, probabilmente non aiutato dai percorsi veloci. Terzo nel Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, vince alla quarta uscita una buona condizionata altoadesina da 9.350 euro al primo. Aichner lo ripropone in Francia, dando avvio a un'alternanza continua che ne caratterizzerà tutta la carriera, con incursioni anche in Rep. Ceca.

I sette anni vengono tenuti a battesimo con una vittoria in siepi a Pisa, ottenuta per la caduta di un Arkalon con il successo già in tasca e con un rientro al tondino col fiato assai grosso. Terzo, a contatto di Beau Saonois e di Anaking (vincitore della Gran Corsa Siepi di Milano, Gr.1), nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) del 2020, vince una classe I in siepi di Velka Chucle (Praga), piegando Dragon e Anaking e portando a casa 7.000 euro. Non piazzato a Merano in Gruppo 1, torna a vincere in condizionata a Milano, ottenendo un terzo posto nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), a mezza lunghezza dal fenomeno Notti Magiche e a cinque dal campione Northerly Wind.

A otto anni si prepara a Cagnes-sur-Mer dove riporta due buoni piazzamenti, secondo in Listed in siepi, con i quali si candida alla vittoria nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) di Pisa, dove è di nuovo terzo (dietro la sorpresa Edinson e l'eccellente finisseur Night Moon). Da qui, pur correndo in buona categoria, perde di qualità. Aichner lo azzarda ad Auteuil senza risultato. È secondo a Velka Chucle e a Pisa, risultati da cui provare di nuovo in eccellente categoria a Pau. A dieci anni, trova una vittoria solo a reclamare a Cagnes-sur-Mer dove Aichner lo difende fino a 11.800 euro.

A dodici anni, nell'ultimo mese, ha preso parte a due reclamare in Costa Azzura, riportando un terzo posto nell'ultima esibizione. Attuale rating 52,5 (non esaltante).


LE CHANCE

Cavallo di gran rispetto, vincitore di un Gruppo 1 ad Auteuil e di due Listed. In Italia ha vinto solo in condizionata, dimostrandosi poco adatto ai percorsi e macchinoso nel mettersi in moto. Secondo, sempre in Francia, in quattro Listed e in un Gruppo 3. “Soli” quattro terzi posti in Gruppo 1 in Italia (due dei quali a Pisa).

Dovrà stare tranquillo e correre di rimessa. Difficile che possa vincere. Outsider.



3. LE PETIT NICE

Il grigio
Le Petit Nice
la minaccia dalla Francia di Chotard
(Foto Mancini Matteo). 

LA PRESENTAZIONE

Dal figlio dell'eroe di Ascot, passiamo alla pericolosa incursione di Richard Chotard che con l'Ecurie Ascot ha dimostrato di saper come fare per vincere la gran classica pisana. Vincitore nell'edizione 2021, nel giorno di San Valentino, ci riprova affidando un portacolori Tania Mingozzi a Pavel Slozil. Incursione molto pericolosa, attenzione.


LA GENEALOGIA

Prodotto non concepito per il salto. Anche qua gran fondo, che gli arriva da Top Trip, un terzo classifico in quella Gold Cup (Gr.1) di cui abbiamo parlato in occasione della genealogia di Capivari. Allievo di Doumen, che se non ricordo male montava in ostacoli a grande livello, ha vinto sui 2.200 m. il Prix Hocquart (Gr.2) a Longchamp, secondo a York in Gr.2 e soprattutto terzo nel gran classica inglese prova regina per il circuito stayer. Ritirato in razza senza troppa convinzione nel 2015, inizialmente a 1.500 euro è regredito a 1.200 euro e poi riservato alla trattativa privata.

Pressoché nullo in piano (tre soli modestissimi vincitori in Francia). È stato provato sul reparto ostacoli, forte dell'attitudine alla distanza e della linea materna riconducibile allo stallone Kahyasi, che in Italia ricordiamo padre del dormelliano Asselin.

Le Petit Nice è il suo miglior prodotto in assoluto per somme vinte e qualità di affermazioni. Gli fanno compagnia altri diciassette vincitori. Tennesee Basc, vincitore in uno steeple di classe 3 a Pau, è l'unico ulteriore piazzato in pattern race, con un secondo posto in Listed a Pau. Sette i successi di Meann, frequentatore assiduo delle reclamare. Esito dunque mediocre nella carriera in razza di questo cavallo.

Sul versante materno, abbiamo un'altra stayer di gran fondo, mai impiegata in ostacoli, ma qualitativa sui 3.000 metri e quarta in Listed a Clairefontaine.

Dunque un profilo genealogico simile a quello di Capivari, ma di minore qualità. Eccezionale, seppur non in produzione, la linea della seconda madre, una miler da Alzao duplice vincitrice in Listed (in Inghilterra e Stati Uniti), pluripiazzata in Gruppo nei migliori salotti inglesi, irlandesi, statunitensi e canadesi tra Gruppo 2 e Gruppo 3, oltre che seconda in Gruppo 1 a Curragh.


LA CARRIERA

Buon cavallo, nulla da dire. Bypassa del tutto le prove in piano, per approcciarsi alle siepi fin dai tre anni. Consegue una duplice vittoria, al terzo e quarto ingaggio (tra cui una conzionata di Compiegne da 20.000 euro al primo), che lo porta a provare una Listed ad Auteuil. Rispedito al mittente, dopo un secondo posto a Cagnes-sur-Mer, diviene il primo e unico vincitore classico di Top Trip aggiudicandosi la Gran Corsa Siepi dei 4 Anni di Cagnes-sur-Mer (L) da 28.520 euro, toccando il suo apice di 65 punti rating. Da qui, prende parte a cinque pattern race consecutive tutte ad Auteuil. Terzo in Listed, chiude quarto nel Prix de Pepinvast (Gr.3) senza piazzarsi negli altri ingaggi. Meno incisivo nelle ultime cinque uscite, quasi tutte in steeple tra Listed, classe 2 e handicap tra 56 e 58 di rating.


LE CHANCE

Non sembra arrivare con un grande forma, ma è molto pericoloso, soprattutto per un piazzamento. Come Capivari, potrebbe essere un passistone non a perfetto agio sulla velocità della pista.

Mauricius dovrebbe essere al riparo.


4. MAURICIUS

Il campione uscente
Mauricius
sarà il cavallo da battere.
(Foto Mancini Mateo). 

LA PRESENTAZIONE

Top assoluto, attualmente, per la primissima categoria sugli ostacoli bassi. È un ennesimo prodotto sviluppato oltre i precedenti limiti dai Vana. Prelevato a reclamare per 30.000 euro dopo un secondo posto a reclamare ad Auteuil, dopo appena due mesi, ha vinto in Italia due Gruppo 1 ed è secondo in un terzo. Campione, poco da dire.


LA GENEALOGIA

Gioia assoluta per gli estimatori delle genealogie. L'incrocio di linee tra il padre Kapgarde e il nonno materno Martaline offre la garanzia di sproporzionata qualità, il sogno per gli amanti di ostacoli. Si tratta dei due stalloni classificatesi, rispettivamente, secondo e primo per classifica introiti conseguiti in Francia dai relativi figli nelle stagioni 2022 e 2021 (sono primo e terzo nel 2020, 2018 e 2017, secondo e terzo nel 2019). Questo basta già di suo sul punto.

Kapgarde, dal canto suo, è un figlio di Garde Royal e nipote, sulla linea materna, di Cadoudal (la poesia della genealogia per ostacolisti). Biglietto da visita che ne ha fatto un saltatore provetto, vincitore del Prix Jacques D'Indy (Gr.3) ad Auteuil in siepi, secondo nel Gras Savoye Cinema (Gr.1) in steeple ad Auteuil.

In razza dal 2006 è passato dagli iniziali 2.500 euro agli attuali 15.000 euro a monta. Top assoluto, con molti vincitori anche in Italia (apprezzatissimo da Aichner che lo sceglie spesso, come dargli torto) con i vari Peace Garden, Kapjahr, Gap Pierji. Andoins e altri. Tra i suoi migliori prodotti Milord Thomas (vincitore del Grande Steeple Chase di Parigi, Gr.1, triplice vincitore del Prix La Haye Jousselin, Gr.1, ad Auteuil), A Plus Tard (vincitore e secondo nella Gold Cup di Cheltenham, Gr.1, al suo attivo anche tre ulteriori Gruppo 1, tra Inghilterra e Irlanda), Clan des Obeaux (vincitore di sette prove di Gruppo, sulle piste di Aintree, Punchestown, Ascot e altre, di cui cinque Gruppo 1), Fakir D'Oudairies (vincitore di sette prove di Gruppo, tra cui quattro Gruppo 1ad Aintree, Ascot e Fairyhouse). Insomma, grande qualità.

La madre di Mauricius è una duplice vincitrice in Listed sulle siepi di Auteuil, oltre Mauricius, ha generato un secondo classificato in Gruppo 3 ad Auteuil in steeple e due piazzati in Listed sempre ad Auteuil.



LA CARRIERA

Vincitore alla quinta uscita a tre anni, curiosamente in steeple, in una prova da 25.000 euro al primo in quel di Auteuil, si è ripetuto sulla medesima pista, ottenendo l'apice nella propria carriera francese nel successivo ingaggio, chiuso al quarto posto nel Prix Congress (Gr.2) sugli ostacoli alti di Auteuil con un rating di 68. Tenuto costantemente nei salotti nobiliari francesi a quattro anni, dove viene sempre impiegato in pattern race. Quattro corse, rispedito al mittente nelle prove di Gruppo. Quinto in Listed a Compiegne. A cinque anni scema di qualità, scende a reclamare dove non vince, costretto alla piazza d'onore. Aichner sgancia 30.000 euro e lo porta in siepi, dopo che in Francia lo avevano valutato uno steepler (92.500 euro di vincite). In Italia cambia la musica. Vince al debutto a Pisa e cresce di prova in prova. Vince tre corse su quattro, finendo secondo (fulminato da Skin Rocks, un vincitore di Gr.1 che secondo Davide Satalia era da corse a reclamare) nella prova che non lo ha visto trionfatore. Il suo nome si inserisce nell'albo d'oro di Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) e Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1). Caduto nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1), si riscatta nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) chiudendo secondo, alle spalle del compagno di colori Zanini. Al rientro, dopo quattro mesi di pausa, vince ancora a Pisa, impreziosendo la sua bacheca con la medaglia d'oro nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) con un'affermazione disarmante. 73.000 euro circa le vincite in poco più di un anno. Campionissimo in Italia, poco da aggiungere.


LE CHANCE

Pur non riempiendo l'occhio al tondino è il cavallo da battere. Cliente fisso nella categoria, ha trovato in Italia la terra di elezione. Non è un vero e proprio cannibale alla Frammassone, ma per batterlo ci vogliono le prime categorie che qua sembrano non esserci. Protetto da due gregari di lusso, anche se vecchi, dovrà curare, probabilmente, il solo Le Petit Nice. In sella, Josef Bartos, per la serie two is better than one.



5. PITON DES NEIGES

Piton des Neiges
visto da hurdle & chase.

LA PRESENTAZIONE

Soggetto un po' discontinuo, ma con exploit e punte di qualità da campione. Di lunga frequentazione nei gran premi italiani, a differenza di Capivari è sempre su discreti standard di forma. Si presenta con i gradi del gregario di lusso di Mauricius, ma è una pedina eccellente per scongiurare eventuali scherzi non graditi.


LA GENEALOGIA

Anche qua manifesto genealogico per gli amanti dei saltatori. Frutto di un inconsueto incrocio di linee, padre e nonno materno, tra due saltatori. Sulla linea paterna compare un prosecutore del caporazza franese Cadoudal, mentre su quella materna abbiamo una figlia di Robin des Champs.

Buck's Boum, il padre, ha vinto a tre anni una corsa in siepi ad Auteuil ed è secondo nella Gran Corsa Siepi dei 3 Anni di Auteuil (Gr.1). Estremamente precoce, non si è ripetuto venendo ritirato a quattro anni in razza. Buono in razza, dove ha esordito nel 2011 a 1.500 euro arrivando agli attuali 7.000 euro. Specialista del comparto ostacoli, ha generato sei vincitori in pattern e altrettanti piazzati in medesima categoria. Anche qua abbiamo un vincitore della Gold Cup (Gr.1) di Cheltenham, si tratta di Al Boum Photo (sette vittorie in prove di Gruppo, tra cui due Gruppo 1 a Cheltenham). Un altro vincitore in Gruppo 1 a Cheltenham è stato Duc Des Genievres, quindi a Sandown Dynamite Dollars (tre vittorie in prove di Gruppo, di cui una in Gruppo 1). Piton des Neiges si è laureato in Gruppo 1 in Italia (vincitore nella Gran Corsa Siepi d'Italia).

La madre di Piton è un'inedita che, a parte il soggetto in esame, è passata inosservata, peraltro figlia di una modestissima routiner in piano (maiden dopo 48 corse) con grandi problemi a generare soggetti in grado di scendere in pista (tre inediti su quattro), ma sorellastra di due vincitori in Listed tra Germania e Svizzera.


LA CARRIERA

Una grande carriera quella di Piton des Neiges, sicuramente pagato diversi soldi da Aichner. Arriva in Italia a quattro anni, dopo aver lasciato intravedere grossa qualità in Francia. Molto valido in provincia, approda ad Auteuil dopo un trittico di vittorie tra siepi e steeple. Sulla pista parigina va forte. Va a podio nelle tre prove che lo vedono protagonista, con un terzo posto a grande distacco in steeple nel Prix Congress (Gr.2). Protagonista anche a Pau con due piazzamenti e un non piazzato in Listed. Secondo a Tolosa, lascia la Francia con oltre 120.000 euro di vincite.

Giunge in Italia promettendo fuoco e fiamme, ma fatica più del previsto in steeple dove batte poco e subisce rivali non stratosferici. È comunque secondo nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) e nel Richard (Gr.3).

Dopo un anno di inattività, a cinque anni, ritorna col piglio del campione vero. Fulmina il campione Kifaaya in condizionata, ma non va oltre un quinto posto nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1). La battuta di arresto viene però riscattata a stretto giro di posta. Protagonista in condizionata, con un primo e un secondo posto, ottiene l'argento nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) dove batte il campionissimo Champ de Bataille e Candalex.

Matura ulteriormente a sei anni. Secondo di Stuke (plurivincitore di Gruppo 1) in Listed, trionfa nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) a Merano. Un po' discontinuo nelle prestazioni, è comunque un primo attore della stagione che chiude con un quarto posto nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1).

Aichner lo rimanda in Francia, dove il “pitone” dimostra attitudine allo steeple di Cagnes-sur-Mer. Ottiene due piazzamenti su quattro corse, col secondo posto nel Prix du Comte de Nice (L). Il ritorno in Italia è meno esaltante, arriva comunque un terzo posto il Listed a Milano. A Pisa prova lo steeple, ma subisce pesanti distacchi prima da Quinze de la Rose e poi da Bilbo d'Assault. Sembra avviato a un finale di carriera e invece la sua stella torna a brillare. Ribalta il confronto con Bilbo d'Assault in condizionata a Pisa, va sul gradino più basso del podio a Treviso in Listed, ma soprattutto si conferma in tre prove di Gruppo. Secondo nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) lontano da Skin Rocks, terzo nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) a sei lunghezze da Mauricius e secondo, in steeple, alle spalle dell'asso Gangster des Coddes nel MIPAAF (Gr.3). Deludente nella Corsa Siepi di Treviso (L), solo quarto davanti a Younes. Torna in pista dopo tre mesi di riposo.


LE CHANCE

Chiuso dal compagno di colori Mauricius e non rodatissimo, ha comunque i numeri per andare a podio.



6. YOUNES

Younes
estremo outsider
(Foto Mancini Matteo). 

LA PRESENTAZIONE

Prelevato dalle reclamare francesi da Zdenek Semenka, dopo una modesta prova nella Listed di Treviso si è visto su buoni valori nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) dove però Mauricius ha letterlamente scherzato.


LA GENEALOGIA

Figlio di un vincitore del Derby Tedesco (Gr.1) poi non più ripetutosi, tale Nicaron, rappresentante di Acatenango a sua volta padre di quel Lando la cui linea in Italia è ben conosciuta, basti ricordare un certo Sharstar.

Modesto in razza, con un tasso di monta che ha oscillato dai 3.200 ai 2.000 euro, si è comunque rivelato interessante riproduttore di ostacolisti di terza fascia.

Nessun vincitore classico. Una trentina scarsa di vincitori in ostacoli, soprattutto in Francia. Al Cuarto si è rivelato la sua perla, vincitore in classe 1 ad Auteuil e specialista dei cross di main category tra Francia e Svizzera, con nove piazzamenti in pattern race tra cui il secondo posto nel Prix Congress (Gr.2) ad Auteuil e nel Prix Duc d'Anjou (Gr.3).

Sulla linea materna troviamo una madre (nipote di Goldneyev), non eccellente ma comunque vincitrice di cinque corse in siepi e steeple. Pochi prodotti in razza (due soli scesi in pista, con il solo Younes vincitore). Meglio la seconda madre, anch'essa vincitrice in ostacoli e seconda in Listed a Cagnes-sur-Mer, eppur modesta in razza. Mediocrissima la terza madre, maiden in ostacoli su 15 corse, tra i suoi prodotti un piazzato in Listed a Cagnes-sur-Mer.

Piuttosto scialba come linea.

LA CARRIERA

Reattivo ai primi approcci, vince alla seconda uscita (reclamato a 11.500 euro) ed è secondo alla terza, performance chi gli valgono la chiamata in Listed ad Auteuil dove emergono i limiti. Pessimo in steeple, torna su livelli apprezzabili nell'amata Fontainebleau (sua pista di elezione). Secondo a reclamare in siepi (difeso a 13.600 euro) e terzo in handicap a Compiegne (punta rating 53) fatica nelle categorie superiori, riuscendo a mostrarsi protagonista solo a reclamare. Da metà 2022 alla fine dell'anno si piazza tre volte secondo a reclamare a Dieppe e Clairefontaine finendo ignorato persino a 10.000 euro. La vittoria in handicap nella provinciale Craon da 11.250 euro porta Semenka ad acquistarlo privatamente per uno somma, immaginiamo, prossima ai 16.000 euro.

Il quinto posto nella Corsa Siepi di Treviso (L) e il terzo nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) sono storia recente.


LE CHANCE

Correrà per provare ad artigliare un piazzamento. Il compito è molto difficile. Chiuso da Mauricius, è su rating inferiori rispetto a Le Petit Nice e in linea su Capivari. Faltejsek lo condurrà in punta di dita per cercare di fare l'arrivo. Vedremo.



PRONOSTICO: Mauricius, Le Petit Nice.

Sorpresa: Capivari.

venerdì 10 febbraio 2023

Presentazione CRITERIUM D'INVERNO (Gr.2), San Rossore, Pisa.

NEL CRITERIUM D'INVERNO (GR.2), DON CARLO PER ESORCIZZARE L'INDEMONIATO BAD DRAKE, TRA I DUE PERÒ L'OMBRA DI UN FIGLIO DI MORANDI E NON E' QUELLO DEL "LUCCIO CHE SEMBRAVA UN DRAGO".



Servizio di

Matteo Mancini


Seconda prova del programma riservato agli ostacolisti, in programma domenica alle ore 15.15, Criterium d'Inverno (Gr.2) storica classica per i cavalli di quattro anni, un tempo chiamati all'appello sulla pista delle Capannelle.

Don Carlo contro Bad Drake il tema della corsa con la variabile, assai consistente, di Costa Rica al debutto sulla pista dopo i tentativi affannosi di approccio sull'anello di Cagnes-sur-Mer.

3.500 metri da percorrere, circuito in siepi.


1. BAD DRAKE

Il Drago
 Bad Drake
(Foto di Matteo Mancini).

LA PRESENTAZIONE

Miglior quattro anni della scuderia di Raffaele Romano. Il Drago, dopo una vittoria netta al debutto in ostacoli, si è lasciato esorcizzare per eccesso di sicurezza nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L) facendosi prendere in anticipo da Don Carlo. Dopo la sconfitta, ha i mezzi per ribaltare il confronto, ma dovrà vedersela oltre che col rivale dichiarato anche con Costa Rica.


LA GENEALOGIA

Prodotto dell'allevamento Deni per una carta genealogica modesta. Primo figlio vincente in ostacoli dall'asso scuola Botti Full Drago, un Pounced vincitore di quattro Gruppo 2 sulla lunga distanza a Milano, che ricordiamo padre di INFERNALE (da TALES FROM HELL, “racconti dall'inferno”, tanto per proseguire col canovaccio di giornata). Propensione dunque alla stamina, ma poca qualità in razza. Operativo presso l'Antezzate per 2.500 euro + Iva a monta. Ha all'attivo, in piano, alcuni piazzati in pattern in Italia, tra i quali Crystal Drake (secondo nel Berardelli, Gr.3).

La madre di Bad Drake è una modestissima vincitrice di una reclamare su otto corse, di cui sette da non piazzata. La seconda madre, tuttavia, è una figlia di Rainbow Quest, validissimo riproduttore di ostacolisti, sebbene non abbia prodotto niente di rilevante per siepi e steeple. Si segnala un vincitore in Listed (Freedom Beel) e un piazzato in medesima categoria.


LA CARRIERA

Rilevato dalla Roesll Team di Merano per la carriera in ostacoli dopo aver fatto vedere del buono in piano, peraltro tra i migliori prodotti di Full Drago. Una vittoria sul miglio a due anni, quarto nel Campobello (L). A tre anni regolare frequentatore di handicap senza più vincere. Notevole al debutto in ostacoli, con una vittoria di sei su Don Carlo, salvo poi farsi ridimensionare dall'avversario nel re-match.


LE CHANCE

Al terzo confronto con Don Carlo sul parziale di 1 a 1. Ha vinto con poderoso allungo al debutto e ha tentato di emulare la prova al secondo ingaggio, venendo respinto dopo gran volo esterno in curva. A nostro avviso dovrà collocarsi davanti a Don Carlo facendosi rincorrere invece che giocare di rimessa. Primaria chance. Raf Romano in sella.



2. BURSCHI

Dalla Polonia
la qualità genealogica di
Burschi
per i colori similar Godolphin di
Kartus Wieslaw Jakub. 
(Foto di Matteo Mancini).

LA PRESENTAZIONE

Soggetto regolarissimo, ma ancora maiden. Paga la scelta del trainer Wroblewski di schierarlo sistematicamente in main category invece di provare un declassamento. Ha sempre corso bene, tuttavia incapace di argomentare questioni incisive per la vittoria.


LA GENEALOGIA

Propensione alla distanza dal padre Maxios, un prodotto del blasonato allevamento Niarchos, duplice vincitore in Gruppo 1 a Longchamp. Scemato a 6.000 euro a tasso di monta (dagli iniziali 10.000), si è dimostrato un valido riproduttore in ostacoli, ma anche in piano. Vanta sei vincitori di Gruppo in piano, tra cui la vincitrice delle Oaks Tedesche (Gr.1) Diamanta e il vincitore del Jockey Club di Milano (Gr.2) e del Carlo D'Alessio (Gr.3) di Roma Walderbe.

Quattro vincitori di Gruppo in ostacoli, col fiore all'occhiello costituito da Qulixios, vincitore nel Triumph Hurdle (Gr.1) di Cheltenham oltre in un ulteriore Gruppo 1 di Leopardstown. In Italia si è distinto il compagno di colori di Burschi, Pope, trionfatore nel Berlingieri (Gr.2) e autore di performanti prestazioni. Gli altri due vincitori si sono laureati rispettivamente in Gruppo 2 in Irlanda e in Gruppo 3 a Cheltenham. Tra gli altri si ricordano Lucechericama, secondo nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) a Merano, terzo nel Vanoni (Gr.2) e nel Richard (Gr.3) sempre a Merano, Palm Springs, secondo nel Vanoni (Gr.2) a Merano oltre il vincitore South Africa.

Sulla linea femminile troviamo una madre figlia di Dalakhani, altro soggetto interessante nel reparto ostacoli (basta ricordare Lord Maia), a sua volta generata da una vincitrice in Gruppo 2, sul miglio, a Dusseldorf. Dunque una buonissima genealogia tedesca, esaltata da due vincitori in Gruppo 3 a Colonia, fratellastri della madre di Burschi


LA CARRIERA

Protagonista della riunione pisana in ostacoli, ha corso in precedenza in piano in Polonia in maniera modesta, da due a tre anni, con un secondo posto in classe 2 sui 1.400 metri. Dopo aver debuttato a Wroclaw con un secondo posto, si è fatto a vedere a Pisa in tre prove senza andare mai oltre il terzo posto, regolarmente battuto dai vari Don Carlo e Bad Drake. È quarto nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L). Sarebbe stato interessante vederlo nel Da Zara.


LE CHANCE

Chiuso per la vittoria da più di un cavallo, correrà di rimessa a caccia di un piazzamento.



3. COSTA RICA

Costa Rica
versione Bignami (non Mirko ne Vittorio).
(foto hurdle and chase). 

LA PRESENTAZIONE

È l'attesa novità della riunione toscana. Ex allievo di David Cottin, è stata acquistato a luglio, dopo una vittoria a reclamare a Clairefontaine, da Josef Aichner per 31.000 euro (con difesa dei precedenti proprietari per 9.000 euro rispetto al prezzo indicato in origine, ben oltre il premio incassato nella prova). Protagonista a Merano, si presenta con le credenziali del più forte. Punta di 62 di rating francese, scemata a 57 a inizio gennaio.


LA GENEALOGIA

Non proprio da ostacolista provetto. Non c'è Amadeus ma Morandi a tenere a battesimo questo interessante soggetto. Stallone generato da Holy Roman Emperor, che in carriera si è aggiudicato il Criterium di Saint Cloud (Gr.1) sui 2.000 m., oltre che un Gruppo 3 a Longchamp. Operativo in Francia (dai 2.500 ai 3.000 euro a monta), è risultato molto modesto in razza. Nessun vincitore classico in tre anni di produzione (nati dal 2018 al 2020) in piano. Tre vincitori in ostacoli, due dei quali in classe 3 nella provincia francese, con il solo Costa Rica in grado di laurearsi in pattern.

La madre di Costa Rica è un'inedita da Fugaichi Pegasus, che ha prodotto un ulteriore vincitore in ostacoli (Zapato), terzo in Listed ad Auteuil in siepi. Non particolarmente buona la seconda linea materna.


LA CARRIERA

Fin da subito spedito in ostacoli, ha mostrato attitudine alla disciplina. Schierato con costrutto nelle classi 1 francesi (due secondi posti a Clairefontaine in prove da 24.000 euro al primo), non è riuscito a figurare nelle pattern venendo, saltuariamente, schierato a reclamare, dove ha vinto la sua prima corsa alla quinta presa di contatto con le siepi. Importato in Italia da Aichner, ha dominato nel Tagliabue (Gr.3) e nella precedente prova propedeutica, seminando per la pista in entrambe le occasione More Than A Habit, per impattare su New Friend nel Criterium d'Autunno (Gr.1) dove ha comunque conquistato la medaglia d'argento. Riproposto in Francia a dicembre, è stata respinto nella classe 1, trovando un solo terzo posto in classe 3 a Cagnes-sur-Mer.


LE CHANCE

La linea di Merano e il rating francese sono tali da reputarlo il favorito della prova. Non un campione, ma quanto basta per regolare la concorrenza. Non avrà compito facilissimo, dovendo esprimersi su un tracciato per lui inedito contro due rivali in forma.


4. DON CARLO

Don Carlo
la favola di Pisa stupisce
Vizzardelli.
(Foto Matteo Mancini). 

LA PRESENTAZIONE

La favola della riunione pisana. Cresciuto esponenzialmente agli ordini di Davide Viola, fino a trionfare nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L) che lo ha portato a essere il primo e unico vincitore in pattern del padre Romantic Wave, l'unico a essersi disimpegnato in ostacoli. Sarà ancora protagonista.


LA GENEALOGIA

Soggetto nato e allevato in Italia da Albino Dallera, terzo prodotto dall'inedita Darbuka (da Beat Hollow) passata dagli allevamenti della C.I.T.A.I.. Finta linea femminile dormelliana, essendo la madre un'erede della cavalla Zathonia, di cui si ricorda il vincitore Sopran Tonia e poco altro, oltre la quale si passa a linee completamente americane. Il padre Romantic Wave è un erede di Rock of Gibraltar, allevato dalla Razza del Velino, che ha sviluppato la propria carriera in Italia per i colori Effevi; vincitore, da due a cinque anni, di sette corse (1800-2400 m.), tra cui il Carlo d'Alessio (Gr.3) e il Signorino (L), terzo nel Gran Premio di Milano (Gr.1). Più che modesto in razza, peraltro poco utilizzato e quasi sempre dal solo Dallera che ne ha detenuto i diritti di sfruttamento (2.000 euro il tasso di monta).

Per Don Carlo un incrocio di linee che evidenzia una spiccata attitudine alla distanza, ma una scarsa possibilità di poterne intuire doti da campione, specie in ostacoli dove è del tutto inventato.

Romantic Wave, in cinque anni di monta, ha generato appena ventotto figli, la metà dei quali mai scesi in pista. Sei i vincitori, per un totale di 16 vittorie



LA CARRIERA

Ultimo al debutto a tre anni in categoria maiden a Pisa sui 1.500 m, è rientrato in siepi dopo undici mesi a fari spenti, alla quota di 20 a 1, ma con un buon parziale finale, peraltro reso sul terreno molto pesante. Quarto sul palo, è stato sapientemente interpretato da Gabriele Agus nei due successivi ingaggi. Secondo di Bad Drake in condizionata, ha successivamente preso in castagna l'avversario con una manovra decisiva verso il volgere al termine della dirittura opposta a quella di arrivo laureandosi, contro ogni pronostico, vincitore di Listed e regalando a Davide Viola il primo successo da allenatore in pattern race. Una favola realizzata.


LE CHANCE

Costa Rica a parte, è un primo attore. Al betting sarà probabilmente il terzo nelle quotazioni, ma Bad Drake dovrà ricorrere a tutto il proprio fondo per piegarlo.



5. MORE THAN A HABIT

 
More Than a Habit
e Dominik Pastuszka
(Foto Matteo Mancini). 

LA PRESENTAZIONE

Cavallo proveniente dalla Polonia, ma di allevamento irlandese. Dopo esser andato piano in patria, è stato importato a Merano da Elia Tanghetti e schierato con costrutto in siepi. Interessante nei primi approcci, non ha fornito miglioramenti di sorta tanto da deludere massicciamente a Pisa sugli ostacoli alti. Romano tenta di ripescare brandelli di una forma che sembra svanita, dirottandolo in siepi.


LA GENEALOGIA

Pur se polacco è di linea irlandese. Il padre War Command è attualmente operativo a 2.800 euro in Francia, con un crollo di valore continuo rispetto ai 15.000 euro iniziali (dato 2015). Soggetto precocissimo. Quattro vittorie su cinque corse a due anni, dai 1.000 ai 1.200 m., tra cui un Gruppo 1 e due Gruppo 2 tra Ascot, Curragh e Newmarket. Sparato in Gruppo 1 su distanze più severe non ha fornito prove di rilievo.

Male, per le premesse, in razza. Appena un vincitore in Gruppo 3 ad Haydock e un paio in Listed (in Inghilterra e Germania). Poco efficiente anche in ostacoli dove è un ripiego. A parte l'eccellente Zio Regialdo, vincitore nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2), secondo nel Richard (Gr.3), non si conta alcun vincitore in Francia, mentre sono sei vincitori (su oltre trenta) tra Irlanda e Inghilterra, nessuno di questi in pattern, con On My Command vincitore in classe 3 a spiccare.

Sul versante femminile spicca il nonno materno, il caporazza assoluto Sadler's Wells, leader tra i padri di stalloni riservati al circuito National Hunt, basti ricordare, tra gli altri, Poliglote, King's Theatre, Yeats, Milan e molti altri ancora.

La madre di More Than a Habit ha prodotto poco di interessante, tra cui un vincitore in ostacoli (in 21 corse) a Cork in una prova da 8.000 euro al primo.


LA CARRIERA

Grosso ciuco in Polonia, ha dimostrato ben altro valore in ostacoli. Tra i protagonisti nella prima parte di stagione meranese. Nelle prime quattro uscite, ha ottenuto una vittoria e tre secondi posti in main category per il circuito dei tre anni. Ha subito Don't Dream e in modo incontrovertibile Costa Rica che gli ha rifilato dalle sette alle undici lunghezze. È stato comunque secondo nel Tagliabue (Gr.3) e poi quarto nel Criterium d'Autunno (Gr.1) dove ha di nuovo subito, tra gli altri, Costa Rica che lo ha disperso per la terza volta. Riapparso a Pisa, è secondo nella Prova d'Assaggio, lontano da Ramuntcho e davanti a modesti soggetti. E' peggiorato nel successivo ingaggio, mai in corsa, quinto dietro ai vari Sopran Mistery e Berkshire Phoenix.


LE CHANCE

Non piaciuto in steeple, avrebbe le qualità per provare a inserirsi nella lotta per un piazzamento. È chiuso da Costa Rica che appare peraltro più rodato. Per provare a battere Bad Drake e Don Carlo, deve migliorare e di parecchio rispetto a quanto mostrato nelle due uscite pisane. Sulle lavagnette sarà il penultimo del campo.



6. PRINCESSE GINEVRA

La compagna di colori di 
Bad Drake,
Princesse Ginevra
(Foto di Matteo Mancini).  

LA PRESENTAZIONE

Velocista apparsa in miglioramento, sulle siepi, a Pisa in ascendente, dopo diverse prove oscure. Viene lanciata in una categoria che non le compete. Estremissima outsider, peraltro ancora maiden in ostacoli.


LA GENEALOGIA

La velocità pura di Pedro The Great (il padre) che si incontra con quella di Mastercraftman (il nonno materno).

Pedro The Great è un vincitore in Gruppo 1 a Curragh sui 1.200 m. che poi non si è più ripetuto. A fronte dei 10.000 euro richiesti nel 2019, anno della prematura morte (a soli nove anni), ha avuto risultati pessimi. Due vincitori di Gruppo in piano, Pedro Cara, vincitore di un Gruppo 2 in Qatar, e Fatale Bere, un Gruppo 3 negli Stati Uniti; quattro soli vincitori in Listed (Breizh Sky, terzo in Gruppo 1 a Longchamp) e appena cinque vincitori in ostacoli, uno in Inghilterra in classe 3 e 4, gli altri in Francia, con El Pedro e Hasman Bere capaci di piazzarsi in Listed a Cagnes-sur-Mer.

Sulla linea femminile appare poco di qualitativo, specie per il comparto ostacoli.

LA CARRIERA

Routiner in piano, riporta tre vittorie tra reclamare e vendere sui 1.200 m., disimpegnandosi anche in pista dritta. Proposta da Raffaele Romano in siepi, fatica ad apprendere il nuovo mestiere scemando presto in categoria di minima fino ai progressi di Pisa, dove cade sull'ultima siepe alla penultima uscita e ottiene un secondo posto alle spalle dell'infernale Diavola.


LE CHANCE

Nulle. Arriva da linee assai inferiori dove, peraltro, non ha mai vinto. Estremissima outsider.



PRONOSTICO: Costa Rica, Bad Drake.

Sorpresa: non ce ne sono.