lunedì 28 settembre 2015

Sintesi 37' Giornata, Maia, Merano.


UN GRANDE KAZZIO CALA IL POKER PER I TEDESCHI IN UN'EDIZIONE TRAGICA DEL GRAN PREMIO MERANO, TRENTATREESIMA PROVA IN STEEPLE DELLA STAGIONE.

A dieci anni di distanza, arriva la quarta vittoria di una scuderia tedesca dopo i trionfi di Kifti (1999), Scaligero (2001) e Rosenbrief (2005). Disperazione e tristezza (per gli appassionati) per la morte sull'ultimo passaggio del talus dell'ospite irlandese Perfect Gentleman al debutto in Italia.


A Cura di Matteo Mancini.

PERFECT GENTLEMAN e Ruby Walsh
durante la sfilata del GRAN PREMIO.
(Foto di Matteo Mancini).

La stagione ostacolistica meranese, giunta al suo clou proprio con il week-end appena trascorso che ha visto arrivare in altoadige un autentico plotone di stranieri chiamati a contendersi le sei prove di gruppo spalmate sulle due riunioni previste, si chiude a tinte fosche anche se quasi nell'indifferenza collettiva. Spettacolo in pista assicurato, grandissima cornice di pubblico, ma non solo questo.
Sono stati tredici, tanti quanti il numero di sella portato dal solo Perfect Gentleman, i cavalli che hanno preso parte alla due giorni scendendo in pista per la loro prima corsa in ostacoli della stagione italiana. Due di questi (Babosso e Royal Haven) rientravano da un anno, uno (Mighty Mambo) era al debutto in Italia dopo il recente acquisto alle aste di Doncaster, gli altri dieci, tutti di proprietà straniera, agguerriti pretendenti alle classiche meranesi. Uno di questi, tra i più attesi, impegnato nel G.P. Merano e proveniente dalla lontana Irlanda. Soggetto allenato da William Mullins, per la prima volta in trasferta in Italia e giunto con una coppia di campioni assoluti quali Thousand Stars (impegnato nella Gran Corsa Siepi di Merano) e Hurricane Fly, ospite dell'impianto che ha sfilato nella due giorni per ricevere gli applausi dal pubblico per una carriera che lo ha visto trionfare ventidue volte in G.1.
Potremmo partire dal vincitore del G.P. Merano, trentatreesima prova in steeple del programma, corsa che offre al primo 110.000 euro e che ha visto scontrarsi otto scuderie straniere, di quattro paesi diversi, contro sei italiane. Potremmo altresì iniziare dalla prima prova del convegno oppure dallo spettacolo offerto dai carabinieri a cavallo. No, non faremo tutto questo. Partiremo invece da chi ha contribuito a rendere più internazionale e più interessante la classica, da chi ha corso e ha cessato di vivere proprio sotto la tribuna passando quasi inosservato, vuoi per il classico Show must go On, vuoi per i teloni verdi presto stesi dopo gli inutili tentativi di rianimazione praticati dal fantino Walsh, vuoi per l'incombere dell'oscurità e la necessità di dar corso a premiazioni e caroselli, il tutto con un cavallo morto in pista.
Partiamo allora dal salto del Talus e ricostruiamo la carriera dello sfortunato Gentleman.


Le prove in ostacoli, lo si sa, sono un misto di adrenalina e spettacolo, ma anche di pericolo e continua sfida di esso su un ogni salto. Una sorta di filosofia metaforica della vita di tutti giorni, che distingue chi preferisce le zone confort da chi invece opta per soluzioni rischiose, terreni e territori in cui può succedere di tutto. Proprio per questo le prove in ostacoli sanno regalare emozioni che una corsa in piano non potrebbe mai offrire, o lo può fare solo in misura ridotta. Un concetto ben espresso anche dal motto Pure Emotion espresso in alcuni video promozionali della Merano Galoppo, Una corsa come il G.P. Merano è capace di lasciare in sospeso gli animi di oltre diecimila spettatori, una continua incertezza, una trepidazione su ogni salto, in modo particolare su quelli più impegnativi. Figurarsi lo stato di tensione di chi ha un cavallo in pista, vuoi che sia l'allenatore o, in misura maggiore, un proprietario. Sono un cocktail che può regalare ebbrezza, ma che può risultare anche molto amaro, talvolta crudele e persino ingiusto. Così, se da una parte c'è chi festeggia per aver centrato un'impresa sportiva, dall'altra può esserci chi si dispera per aver perso un proprio elemento, talvolta persino l'occasione della vita (sportiva, s'intende). Forse non rientra in questa categoria William Mullins, ma di certo fa tristezza vedere il suo bel baio da King's Theatre ultimare la carriera dopo un salto poi neppure tanto malvagio sull'ultimo passaggio del Talus. Perfect Gentleman, mantenuto a centrogruppo da Ruby Walsh, ha infatto saltato bene l'ostacolo, andando poi a scontrarsi con Kamelie per rovinare giù a terra. L'impressione dalla tribuna è che il cavallo sia morto sul colpo, Ruby Walsh, mentre tutti gli spettatori proseguivano nell'ammirare la corsa (un po' come narrato in un nostro vecchio racconto che si intitolava Anello di Tufo), ha cercato più volte di rianimare il suo cavallo. Lo si è visto spingere con le mani sul torace dell'animale, ma da Perfect Gentleman non è arrivata nessuna reazione. La corsa è proseguita all'insegna di un gran ritmo scandito dal coraggioso ultimo cavallo del campo Kauto Sweety, che ha tirato via di buona lena finché ha retto, poi sono emersi i big e in un favoloso finale Kazzio ha piegato il favorito Ole Companero e ha respinto l'altro francese Marinas, emerso alla grande alla distanza con Arnaud Duchenne, che, contrariamente da quanto detto dal giornaletto ufficiale dell'ippodromo, non era al debutto sulla pista, ma vi aveva già corso il 18 luglio del 2004 in sella a Rhythm Golden in una prova per allievi vinta da Italian Legend, montato da un attuale allenatore impegnato nella due giorni meranese in una prova in piano: la Gioielleria Ceska). Da segnalare poi l'eccelsa prestazione degli italiani (di scuderia) Frolon, terzo a vendere due settimane fa, dietro a Crack Chichi, e autore di un recupero lampo di forma (avevamo ragione quando avevamo parlato di eventuali aste in caso di vittoria), e Nando protagonista di egregio fianale ed, evidentemente, aiutato dall'impiego di paraocchi e rosetta.


L'Allievo del vincitore della prova di debutto, in Italia di
ARNAUD DUCHENE,
impegnato nella GIOIELLERIA CESKA edizione 2015
(Foto Matteo Mancini).

Un finale a cinque dove non ha potuto dire la sua Perfect Gentleman, rimasto poi oltre un'ora sulla pista, in attesa del termine delle premiazioni e dello spettacolo offerto dai Carabinieri a cavallo con tanto di elogi "al nostro amico cavallo". Andiamo allora a vedere chi era questo irlandese di proprietà di Mullins stesso. Nato in Irlanda, il 20 aprile del 2005, negli allevamenti di David Hyland, da King's Theatre e Millennium Lilly. La madre, figlia di Mujadil, è vincitrice sia in piano che in hurdles, da tre a quattro anni, ed è sorellastra di altra vincitrice in ostacoli e delle point to point, dal nome quasi Sheridan ovvero Exclusive Ediction. Una genealogia non eccelsa in linea diretta, visto che la nonna di Perfect Gentleman, tale Nielsine da Czvarich, non è mai scesa in pista, ma che comincia a cambiare di valore se si va a notare la terza e la quarta madre. Natuschka infatti, terza madre del Gentleman, dopo aver vinto cinque corse, ha generato quattordici prodotti, dieci dei quali scesi in pista e sette di questi vincitori, tra cui lo stallone americano Blues Traveller (vincitore e piazzato in gruppo in Inghilterra e negli States), il discreto Nanarch, plurivincitore in piano (tra cui una Listed a Curragh) e anche in hurdles, e l'altrettanto qualitativo Surrealist, piazzato in G.1.
Ultra qualitativa la linea della quarta madre, Norbelle, quasi tutta concentrata nella nazione di provenienza di Kazzio. Una linea che propone Novara, eletta migliore puledra in Germania Ovest nel 1967 e madre dello stallone Nebbiolo; Naipur, vincitore e piazzato in pattern race in Francia e Germania, tra cui il 2° posto nello Steeple Chase di Colonia; e Nagalka, vincitrice e piazzata in pattern race in Francia e Germania, anch'essa piazzata in gran premi ostacolistici teutonici.
Perfect Gentleman debutta tardissimo, a sette anni suonati, il due gennaio del 2012. Prende il via in una piana per futuri ostacolisti, riservata ai cinque, sei e sette anni, sulla lunga distanza dell'ippodromo di Cork, Irlanda. Vince subito con in sella il suo allenatore Mullins, regolando di cinque lunghezze Finish the Story reduce da una vittoria nelle Point to Point. Il mese dopo corre in siepi, in categoria maiden, a Thurles, Irlanda, perdendo di una lunghezza scarsa da Mini Vic, già secondo a Limerick. Corre in siepi altre due volte, riportando un terzo e un quarto posto sempre in Irlanda e sempre in categoria maiden. Mullins lo tiene fermo per oltre una stagione, rispolverandolo a febbraio 2013. Ricompaie così a Navan, Irlanda, dove finisce quarto in categoria maiden senza interferire per la vittoria. Ottiene quindi un terzo posto, mentre cade a Tramore. L'undici maggio centra la prima vittoria in carriera, all'ottava uscita. E' Punchestown, Irlanda, a fara da cornice. Perfect Gentleman, regolato da P.W. Mullins, vince in scioltezza davanti a Golden Wonder in una maiden disputata da diciassette concorrenti. Disputa altre due corse, categoria non eccelsa, e ottiene due secondi posti di fila. Mullins inizia a prepararlo per gli ostacoli alti. Il 2014 Perfect Gentleman passa alla nuova disciplina, non prima però di rientrare in hurdle a Clonmel, a febbraio inoltrato, dove riporta la seconda vittoria in carriera. Ci vogliono però cinque ulteriori mesi di allenamento prima di rivederlo in pista. Solo a ottobre, Mullins lo rispedisce nella mischia, questa volta in Chase, con il debutto sulla pista di Tipperary. Sei al via, ma solo tre a ultimare il percorso con Perfect Gentleman che fa passarella vincendo di tredici sul decaduto Vics Canvas che lascia a quasi venti lunghezze Ravished. La prova si rivela convincente, anche perché i due battuti non sono dei ciuchi. Mullins tenta allora il grande salto e dichiara partente Perfect Gentleman a Cork, nel Paddy Power Cash Card Click & Collect European Breeders Fund Novice Chase, fregiato del titolo Grade 3. Per l'occasione Mullins, dopo dodici corse insieme, lascia la monta all'asso Ruby Walsh che cavalca il Gentleman alla sua tredicesima corsa, la più importante fin qui disputata. I due si rendono protagonisti di un duello serrato con Sadler's Risk, un discreto figlio di Sadler's Wells schierato a due anni in Gruppo 2, a Newmarket, nel Tattersalls Millions - poi vinto da Fury in un campo composto da 27 partenti - e a tre nel corrispettivo premio generazionale, poi piazzato in hurdle in Gruppo 1 ad Aintree; insomma un buon elemento. La spunta alla fine Perfect Gentleman che riporta quella che sarà la sua ultima vittoria in carriera, anche perché Mullins prova a trasformarlo in un campione. Dopo poco più di venti giorni, infatti, lo propone in Grade 1 a Fairyhouse. Nella corsa viene presentato anche Sadler's Risk che chiude ottavo a gran distacco dal vincitore. Perfect Gentleman invece scodella a terra Mullins, ma riceve la punta del suo rating ovvero 146 anche se per gli scommettitori il Gentleman era l'ottavo cavallo del campo su tredici partenti. Prima della fine della stagione, Perfect Gentleman disputa lo Shannon Airport Novice Chase (Grade 2) di Limerick. L'allievo di Mullins, che ha in sella per la prima volta Emmet Mullins, corre alla grandissima e chiude secondo dopo duello con l'ottimo Wounded Warrior (soggetto capace di farsi rispettare anche a Cheltenham), subendo tuttavia un pesante distacco da Gilgamboa (cavallino frequentatore di buoni salotti irlandesi). Il 2015 è l'anno che lo vede più volte scendere in pista. Saranno sette le corse che vedranno partente Perfect Gentleman. Ma è soprattutto l'anno delle trasferte all'estero. Mullins schiera la sua pedina tre volte in Irlanda, una in Inghilterra, due in Francia e alla fine debutta in Italia. I risultati non sono eccezionali, ma le categorie affrontate sono buone. Rientra in Listed Race a Cheltenham, in una prova dove c'è anche il quasi omonimo Perfect Candidate.  Diciassette al via, 65.000 euro al primo, questo il bottino del Toby National Balding Hunt. Vince Cause of Causes che poi disputerà con onore il Grand National di Aintree, ultimando il percorso in ottava posizione ma con grande apprezzamento degli scommettitori che lo eleggeranno a quinto cavallo del campo (mica male, eh...). Perfect Gentleman chiude quarto davanti al favorito Sego Success, riportando però un ritardo di dodici lunghezze dal vincitore, e di sei dal terzo classificato. Il sei aprile prende parte al Grand National irlandese, che corre da terzo cavallo del campo con Ruby Walsh per la seconda volta in sella. Di ventinove partenti terminano il percorso solo in nove, il Gentleman non fa parte di loro. Walsh lo ferma. Sorte similare anche per il favorito Los Amigos e per il contro Empire of Dirt (caduto). I 165.000 euro del montepremi vanno a Thunder & Roses che regola Rule The World. Mullins non demorde e sfida il tempio di Auteuil. Debutta in un gran premio per gentleman e amazzoni, montandolo di persona. I due non sfigurano pur non mantenendo il pronostico del campo. Per gli scommettitori è secondo, vince invece Marinas (che il Gentleman ritroverà contro nel Merano) in fotografia su Viking de Balme. L'irlandese giunge quasi dieci lunghezze dietro, al seguito del favorito United Park. Mullins però lo fa salire di categoria, e lo presenta al Prix des Drags, prova da 108.000 euro al primo. Perfect Gentleman è l'estremo outsider, per giunta manda per le terre Townend chiamato dall'Irlanda per montarlo.
Altro gran premio a Galway, Irlanda, poco più di un mese dopo, sempre in steeple e sempre con montepremi altissimi (132.000 al primo). Arrivo serattissimo alle spalle del netto vincitore Shanahan's Turn. Townend è secondo su The Paparazzi Kid, davanti di mezza sul già citato Sadler's Risk che si salva, in foto, di una testa da Alderwood. I giudici d'arrivo hanno il loro bel d'affare, finisce in foto anche Perfect Gentleman che viene beffato da Walsh, in sella su Alelchi Inois, che gli porta via l'ultimo piazzamento utile per andare a montepremi.
E così mentre a Merano si prepara il Gran Premio con il Pr. degli A.S.S.I. (disputato da cinque concorrenti), Perfect Gentleman compie la rifinitura a Roscommon, Irlanda, ritornando in hurlde in una corsa a cinque dove in ultima posizione termina As de Pique con J.B. Kane in sella. Ai primi due posti finiscono i due Walsh: vince M.P. Walsh su Waaheb, davanti  a Perfect Gentleman interpretato da Ruby Walsh. Vicino, terzo, Lots of Memories.
Mullins intanto viene contattato dalla Merano Galoppo per portare in esibizione nell'impianto il campione Hurricane Fly in occasione del meeting dei gran premi ostacolistici italiani. L'occasione è ghiotta per una trasferta in massa, soprattutto in vista delle due top race meranesi. Così Perfect Gentleman è la scelta per il Merano, un gran premio che pare stregato a inglesi e irlandesi. Alla fine, non sarà una scelta pagante... Comunque un applauso per aver onorato la corsa e averla resa ancor più internazionale. Resta la speranza che Mullins possa ritornare al più presto in Italia possibilmente da vincitore. Lo score del cavallo risulta quindi di 22 corse, cinque vittorie e undici piazzamenti, per un totale di 65.000 sterline di vincite. Qua non si può fare un minuto di silenzio, quindi proponiamo una delle foto che gli abbiam fatto al tondino e passiamo all'analisi della corsa.

Foto di Matteo Mancini.

In pista si assiste all'ultima prova della riunione meranese, il gran premio principale della stagione. Quattordici al via con il Gran Premio che torna ad avere uno smalto che gli mancava da qualche anno. Ritorna, dopo due anni di assenza, l'asso francese Guillaume Macaire, vincitore di quattro edizioni, che schiera una coppia che riceve subito le attenzioni del pubblico. Ole Companero ritenta dopo la caduta del 2011 e lo fa con i favori del pronostico, supportato dal compagno di scuderia, ma non di colori (evento alquanto raro questo), Marinas. Il primo è montato dall'inglese James Reveley, vincitore di due edizioni (2010 e 2011), il secondo invece ha in sella Arnaud Duchene che debutta nel gran premio, ma non sulla pista. 1,83 la loro quota, favoritissimi.
L'antagonista eletta dagli scommettitori è Kamelie, l'unica femmina in corsa. E' la linea italiana offerta dallo Steeple Chase d'Europa. Sette a uno la quota, poco meno dell'irlandese Perfect Gentleman, già battuto da Marinas in Francia e al debutto sulla pista come il suo allenatore e il suo interprete Walsh. A otto Kazzio con il cino-tedesco Cevin Chan che può prendere parte all'edizione, dopo il ritiro dello scorso anno di Irish Boy che anche lui portava in pista il numero otto. Si passa poi al 13 a 1 di Ciro Vincenti (linea del Pr. A.S.S.I) e di Tomcat de Kerser (terzo vicino a Kazzio nello Steeple delle Fiandre di Waregem), 15 a 1 l'unico quattro anni, Company of Ring, che debutta con i colori della Scuderia Milano e con Josef Bartos in sella sempre alla ricerca della prima vittoria nel Gran Premio.16 a 1 per Nando con Josef Aichner che "scomoda" dalla Francia l'ottimo David Cottin. Questi i papabili per gli scommettitori. Ultimo cavallo del campo, quota forse fin troppo alta, Kauto Sweety della Rosa Ostacoli con Davide Satalia: 63 a 1 per il colonnello Satalia.

La corsa, lo abbiamo già detto, ha un bellissimo epilogo con lotta serrata a cinque. Kauto Sweety, davanti a tutti, scandisce un ritmo indiavolato trainando il duo Favero costitutio da Frolon e Company of Ring. Soluzione piuttosto curiosa per un ultimo cavallo del campo, ma Satalia va via con decisione come se fosse in sella a Or Jack. Si rivela, bisogna dirlo, anche preciso sui salti e con ben poche sbavature. Sta davanti fino all'attacco dell'ultimo verticale poi, pungolato da Ole Companero, fa come Battiato sul ponte. Finirà ottavo, ultimo, e fuori dalla zona montepremi, ma avrà la soddisfazione di ultimare il percorso.
La corsa procede in modo emozionante con tutti i concorrenti che si esibiscono in ottimi salti, mandando in visibilio il pubblico assiepato in tribuna, tanto che si rivela difficoltoso trovare persino un posto. Cevin Chan su Kazzio ha un'incertezza sul primo talus, sembra che il piede sinistro gli esca fuori dalla staffa. Il fantino è bravo a non farsi prendere dal panico e a rimediare prontamente prima del muro. E' poi Brennan a regalare un altro brivido dopo il salto della fence, riuscendo per miracolo a rimanere in sella all'incerto Mighty Mambo, penultimo cavallo del campo (azzardo di Favero) e sempre nelle posizioni di rincalzo.
"Passaggio spettacolare sotto le tribune" commenta lo speaker ed è vero. Kauto Sweety va via deciso, Satalia si volta anche a controllare gli avversari sempre capitanati dai due Favero davanti ai due di Macaire, mentre in coda, sempre a contatto, ci sono Kazzio, Mighty Mambo e Demon Magic. 
"Grande spettacolo anche sull'oxer" che vede uscire ancora Kauto Sweety di gran voga e sempre preciso sui salti. Più indietro provano a farsi vedere anche Kamelie e Tomcat de Kerser. I primi colpi di scena arrivano sulla diagonale discendente che porta all'imbocco della curva di Marlengo. Ciro Vincenti, dopo aver tallonato i due di Macaire per buona parte della contesa, è il primo a salutare la compagnia quando si intravede il muro. Raf Romano lo ferma, anche se non sembra per problemi fisici. Al talus va giù Perfect Gentleman disturbato in ricezione da uno scontro con Kamelie, l'irlandese non si rialzerà più, mentre la femmina viene fermata dopo cento metri. Sulla curva di Marlengo ferma pure Mighty Mambo, ultimo discosto. Perdono battute preziose anche Budapest e Demon Magic già richiamato con la frusta dopo il doppio travone. Sul muro di metà rettilineo, Ole Companero rileva il battistrada. Emergono dal gruppo anche Nando e Kazzio che scelgono corsie opposte. Il primo è all'interno, il secondo si prodiga all'esterno, quando si attacca il verticale. Cedono intanto anche Company of Ring e Tomcat de Kerser. 
In sei raccolti sul verticale. Arginello grande con Ole Companero che prova la fuga, braccato da Frolon e Kazzio. Nando in quarta, mentre Duchene si è fatto anticipare con Marinas, perdendo battute preziose.
Ingresso in dirittura. Il pubblico si alza in piedi per un epilogo che si preannuncia infuocato. Macaire contro Vovecenko, con le sorprese Favero e Taber. Ole Comapanero viene raggiunto da Kazzio. Il primo è in corda, il secondo a centropista, ma saltano sulla stessa linea, con Frolon e Nando più esterni e praticamente a ridosso dei due battistrada. Volatona finale. Passa Kazzio, ma non stacca. Di dentro perde mordente senza però crollare Ole Companero, sostenuto a forza da James Reveley, cambiano falcata all'esterno Frolon col polacco Pastuszka e Nando col francese Cottin che piazzano un ottimo spunto finale, ma non come quello che va a operare Marinas più indietro, che sposta per vie interne.
Cevin Chan si alza sulle staffe con pugno destro al cielo, davanti di una lunghezza e mezzo sugli altri quattro che finiscono in diagonale a ventaglio, con un'incollatura circa l'uno dall'altro. Marinas, dall'interno è secondo, Ole Companero al suo fianco, più spostato a centropista, è terzo e via via con Frolon e Nando. Chiudono il percorso Company of Ring, Demon Magic e Kauto Sweety. Fermati gli altri superstiti lungo il corso della piegata finale. Un epilogo emozionante purtroppo funestato dal dramma di Perfect Gentleman, con corsa quindi non goduta appieno, ma purtroppo questo fa parte delle corse, un po' meno forse il seguito.
Dunque il figlio di Kalata ha kalato il poker per i tedeschi, dopo i successi di Kifti (1999), Scaligero (2001) e Rosenbrief (2005). Il trainer Pavel Vovcenko, che noi ricordiamo anche per un certo One Little David che fu trattato dall'entourage della redazione, quasi a giungere all'acquisto, prima che passasse nelle mani del caporale del proprietario tedesco che aveva appoggiatto questo soggetto, poi protagonista persino a Nad al Sheeba, in quel di Pisa e che lo soffiò proprio a qualcuno molto vicino al capo redazione. Soggetto, questo, poi piazzato nel Federico Tesio (Gr.3), dietro a Whitout Connexion (sesto Landinium, nulla a che fare con il proprietario di Efisio) e poi passato, a fine carriera in ostacoli. E chi era questo caporale? Era proprio Vovcenko, futuro allenatore anche di Falconettei. Vincono la classica per la prima volta anche Cevin Chan e i colori, similar Quaglia, del tedesco Bernd Huckschlag. Per Kazzio è la prima vittoria in Italia, ma soggetto conosciutissimo all'estero. Quarto in Svezia nel 2013 nel Champion Hurdle, secondo a Mannheim nel 110. Grosser Heinrich Vetter-Badenia-Jagdrennen (L) battuto da River Storm Dancer. Vincitore e piazzato in Francia, non aveva mai vinto un premio di particolare importanza, ottenendo come miglior piazzamento il secondo posto nel Grande Steeple Chase delle Fiandre, in Belgio, dunque un vincitore abbastanza a sorpresa. 

L'indiavolato Front Runner
KAUTO SWEETY
(Foto Matteo Mancini).

Dopo questo epilogo ritorniamo laddove tutto ha avuto inizio, al meeting di apertura della doppia riunione che ci vedrà sconfinare via radio anche a Market Rasen, nell'ideale collegamento tra Merano e Inghilterra sponda irlandese, dove è in scena la settima pattern race della riunione. Passiamo allora a sabato anche se l'arrivo a Merano si è registrato venerdì pomeriggio, con tanto di avviso all'hotel dato lo sconfinamento oltre le ore sedici.
Si parte con Pr. Steeple Chase D'Italia, Memorial Argenton, Gruppo 2. 32° prova sugli ostacoli alti, la settima, tante quante il numero portato dal soggetto immortalato nella foto di cui sopra, per i quattro anni (anche se c'è pure un cinque anni gravato al peso). Sei al via, con un cambio di colori a sorpresa non riportato dai programmi. Hurricane Mix, numero due, si presenta con giubba bianca con croce di S.Andrea e cap azzurro. Scopriremo poi trattarsi della giubba del nuovo proprietario Nicolas Nisoli, alla prima in assoluto, cognome che ci fa venire in mente un altro Nisoli proprietario di un certo Dynamit. Favorito netto, intanto, il francese Prince Sumitas che segna il ritorno ufficiale in Italia di Guillaume Macaire e di James Reveley. Appena 1,21 la quota dell'ospite transalpino che arriva da quattro successi consecutivi in Francia e in Belgio.
La redazione però confida non poco su Tramonto a Ivry, che si può giocare 5 a 1 e che ha scelto questo Gruppo 2 per quattro anni invece di optare per il G.P. Merano. Si tratta infatti del vincitore sul campo del Pr. Richard. Il terzo cavallo per gli scommettitori è Monello, quasi 10 a 1, e noi condividiamo questa scelta, avendo perso di misura da Alcydon Fan che è un cavallo che fatica a vincere ma frequenta spesso buona compagnia. Non sono male neppure Hurricane Mix, reduce da due vittorie in categoria minore, e Little Bruv, quest'ultima vincitrice al debutto in maiden o vendere. Si possono giocare a 10 Hurricane Mix, che contiene la quota per via della monta di Romano, a 17 a 1 Little Bruv. Quota stellare, oltre il dovuto, per Constantine a 60, che è vero che sale di categoria, ma che è anche in forma. Il Magog è all'undicesima uscita stagionale, ad appena una lunghezza dal record stagionale, sezione ostacolisti.

Terreno morbido, pubblico buono ma non assiepato. Ci sistemiamo in tribuna senza affanno, così come pranziamo in tranquillità prima della corsa a base di wurstel e patatine fritte, con acqua a Pejo per dissetarsi. Biglietto di ingresso 18 euro in prevendita che comprende anche la domenica.
La corsa perde subito uno dei suoi sicuri protagonisti. Ale Pollioni, alla terza insidia prevista sui 3900 metri, cade da peperone sulla fence (cattivo scherzo del destino per chi la sera prima aveva mangiato in centro una pizza Inferno, a base proprio di peperoni e salamino piccante), dando già segni di incertezza prima del salto e andando a scontrarsi col compagno di allenamento Hurricane Mix. Incredibile davvero, dato l'esiguo numero di partenti. Così Tramonto a Ivry lo lascia ad ammirare la corsa dalla pista, posizione tutt'altro che privilegiata per gustarsi una competizione agonistica. Per la cronaca stralciamo l'accoppiata giocata sul campo col francese senza goderci la corsa. E' Prince Sumitas allora ad andare subito davanti e di buona lena, su Hurricane, fratellastro di una campionessa eletta migliore puledra d'Europa come avrà letto chi segue queste pagine. I due prodotti della scuola francese menano la danza, davanti al trio Favero capitanato da Little Bruv in giubba D'Altemps. E' poi Hurricane Mix a prendere con decisione il comando delle operazioni, prima ancora della diagonale discendente. Scelta coraggiosa, determinata anche dalla caduta del compagno di allenamento con Romano forse un po' stizzito dalla carambola col compagno. Il grigio resta davanti con decisione fino all'ingresso in dirittura di arrivo, dove si profila l'inatteso duello tra Little Bruv e Prince Sumitas, mentre Monello e Constantine non intervengono. L'allievo di Macaire da l'impressione di fare di un sol boccone di Little Bruv, ma l'ex Ostanel allunga in modo deciso nel tratto piano e vince a sorpresa in Gruppo 2, centrando la seconda vittoria assoluta in carriera  e interrompendo il filotto dello straniero. Terzo, ottimo, Hurricane Mix al primo piazzamento in una classica.  Lo speaker rivela che Paolo Favero aveva dichiarato che avrebbe vinto il Memorial Argenton con questo cavallo, peraltro pagato in Inghilterra, da Eros Ostanel, appena 1.500 sterline. Intanto Tramonto a Ivry persevera a girare scosso per il tracciato, venendo recuperato quasi a distanza di dieci minuti dall'epilogo della corsa, costringendo gli addetti al tondino a ritardare l'ingresso dei cavalli impegnati nella seconda prova della giornata.

HURRICANE MIX, con i nuovi colori 
di Nicolas Nisoli
guida il gruppo nel PR. STEEPLE CHASE D'ITALIA
nella scia Prince Sumitas, esterno Little Bruv
quindi il fucsia Monello e in coda Constantine
(Foto Simone Soldani).

La seconda prova è quella sulla carta meno qualificata delle otto in ostacoli previste. Ascendente dedicato a Carlo Biffi, è un Memorial. Nove al via, con Alisios della Magog che è il cavallo da battere. Fantastico Daniele è l'antagonista annunciato da noi e dagli scommettitori. I due finiscono alla stessa quota, caso piuttosto raro per chi non corre in scuderia. 3,15 ed è una bella quota. Il nostro terzo favorito è Kisanji, diciamo infatti al tondino al nostro compagno d'avventura Simone Soldani che questo cavallo potrebbe risorgere. L'allievo di Favero è precipitato di categoria e rivela un pessimo stato di forma. Si gioca a sette. Temiamo poi Trafalgar Square (6 a 1) che è un altro precipitato di livello. Gli altri ci sembrano piuttosto chiusi, anche se riceve gioco Nos Galan addirittura controfavorito del campo, a quattro. Estremo outsider Albina a 23 a 1. Si rivede in pista, dopo l'infortunio, Sylvain Mastain su Halban de Juilley, evidentemente liberato da Paolo Favero.

La corsa si risolve in un portentoso coast to coast di Fantastico Daniele che permette ad Alessio Pollioni di riprendersi subito, dopo il pasticcio messo in atto alla prima corsa, e di conquistare il terzo posto nella classifica fantini dell'impianto (lo è anche nella generale) grazie a cinque successi. Soddisfazione anche per il trainer Mario Marcialis che risale in quinta posizione allenatori con cinque vittorie frutto di una massimilizzazione niente male, dato l'esiguo numero di allievi.
Per Fantastico Daniele, figlio di Mount Nelson (cavallo che ha corso, prendendo sonore batoste in piano, con Hurricane Fly ospite della pista nella due giorni), è la terza vittoria stagionale. Pollioni a fine gara, con un bel po' di generosità lo definirà, ai microfoni di Orso, "Un campione".
Dietro allo scatenato sauro, una vera e propria muta di cani rabbiosi alla caccia della lepre impazzita. Il gruppo di inseguitori protagonista di una volatona finale pazzesca come può ben sintetizzare lo scatto dell'amico Simone Soldani, con tutti gli otto cavalli radunati in poco meno di due lunghezze. Kisanji il più baldanzoso inseguitore, tanto da farci annuire per aver suggerito un accoppiata da quota, stampato però di un muso sul palo dal rientrante compagno di scuderia Arcachon. Quarto, a quattro lunghezze, Nos Galan con un trittico raccolto in fotografia strettissima che premia Depeche Code su Albina e il deludentissimo Alisios. Da segnalare l'ottimo spunto finale di Albina che ha dato grande filo da torcere a Cherchi, riuscendo a togliersi dall'ultimo posto solo nel tratto piano finale con una decisa accellerazione peraltro frenata, involontariamente, in curva da Nos Galan e da Alisios a pochi metri dal palo. Calati alla distanza Trafalgar Square, che ridimensiona definitivamente la propria categoria, e soprattutto Halban de Juilley autori di corsa sulle prime posizioni.

Ultima siepe del Memorial Biffi.
FANTASTICO DANIELE è scappato, gli otto avversari
(Trafalgar Square è coperto) lo inseguono ammassati
in lotta serrata. Da sx a dx
Alisios, Halban de Juilley, Arcachon, Kisanji
con alle spalle Depeche Code, davanti all'arancione
Nos Galan e ad Albina.
(Foto Simone Soldani).

La terza corsa è una piana a vendere sui 1600 metri, in pista due titoli di film: Troppo Forte e Replacement(s). Vince Salar Glorious, dichiarato partente anche Domenica nel Gioielleria Ceska (dove verrà ritirato). Il portacolori di Bianchi, montato dalla Marcialis, vince e deve subire un tentativo di acquisto all'asta. Il banditore si ferma a 8.200 euro, probabilmente ricomperato e difeso dal proprietario che lo ha in allenamento dallo stesso allenatore di Fantastico Daniele. Una somma niente male per un cavallo prossimo ai sette anni, che arriva dall'allevamento del Signor Giovanni Latina, allevatore anche del crosser Salar Fircroft. Intanto, al tondino, un ospite, crediamo milanese, dice che in tanti anni di frequentazione all'ippodromo Maia, e anche a San Siro, non aveva mai assistito a niente del genere e cioè che qualcuno offrisse in un'asta del dopo corsa, pensa se due settimane fa avesse vinto Frolon... Tutti fermi ad ammirarlo girare.

SALAR GLORIOUS
passa trionfante... e notiamo un addetto alla pista...
E ci pare MaurizioTomanin, quello!
(Foto di Matteo Mancini)  



Ed eccoci a uno dei due main event della giornata, l'atteso Nazioni (Gr.2). 6.000 metri in Cross Country, la corsa più lunga della stagione. Otto al via, con due ospiti francesi griffati Quinton, contro i due acerrimi sfidanti Ara Gold e Arman, rispettivamente primo e secondo della scorsa edizione. Nel pregara confidiamo in Ara Gold, ma indichiamo Martalin come principale avversario (quinto lo scorso anno nel G.P. Merano). Attenzione anche ad Hades des Mottes, che è uno specialista dei cross ma vanta minore qualità del compagno di allenamento. Durissima per gli altri quattro, con Interim che compare all'ultimo al tondino e non compie neppure un giro. La sua quota è di 60 a 1. Il campo elegge a favorito la scuderia Favero, che schiera accanto al grigio anche Monte Pelmo e Monjoliano. Si gioca a 2, è a tre Arman, appetibile a 5 Martalin e poco più Hades des Mottes. Completa il campo Billy Silver, seconda scelta in casa Vana, affidato a Jan Faltejsek e a 12 al totalizzatore.

Jessy Blandamour prende il volo da 
HADES DES MOTTES
alla doppia gabbia di siepi.
(Foto di Simone Soldani).

Edizione spettacolare soprattutto per il suo epilogo, uno dei più pazzeschi, credo, dell'edizione. Ara Gold sicuro leader per tutta la corsa, accompagnato nella prima parte di gara da Interim, poi caduto all'estremità della curva del campo di polo, ha, a poco a poco, accellerato l'andatura dopo la cacciarella iniziale, imprimendo un ritmo indiavolato nella parte terminale del percorso. Uno dei due francesi, Hades des Mottes ha pagato dazio alla doppia gabbia di siepi, complice un'esitazione del fantino Jessy Blandamour che non ha saputo scegliere la velocità giusta per andare al di là del terzo elemento. Così il grigio in giubba fucsia ha preso maggiore coraggio e convinzione. Bartos, dopo l'ultimo passaggio del talus, lo ha mandato in fuga, bene attento però a moderarlo e a non spremerlo oltre il dovuto, allungando da Monte Pelmo e Martalin, mentre il controfavorito Arman, peraltro incerto su alcuni salti come sull'oxer, arrancava in coda al gruppo insieme al compagno di allenamento Billy Silver. Pur saltando male l'arginello grande, Ara Gold entrava in dirittura con larghissimo margine di vantaggio sul francese Martalin.


L'ingresso al laghetto con tutti i protagonisti del NAZIONI.
Ara Gold al comando, alla sx Interim, saltano poi su una linea,
da dx a sx, Monte Pelmo, Hades des Mottes, Billy Silver.
Quindi i due arancioni che sono Martalin sulla sx e Arman sulla dx
coperto Monoliano.
(Foto di Simone Soldani).

"Curva conclusiva, con la fuga di Ara Gold" il commento in presa diretta dello speaker. "Penultimo ostacolo. Si sono dilatati i distacchi... Martalin, il francese, c'ha tanta, tanta, strada da recuperare". Ara Gold saltava infatti in grande vantaggio l'ultima siepe con Favero già ad assaporare la doppietta dopo il successo dello scorso anno, ma ecco che Martalin veniva a piazzare un mostruoso allungo finale con repetino cambio di azione ai cento metri conclusivi, mangiando al rivale un vantaggio di cinque lunghezze a pochi metri dal palo. Emozionante epilogo del telecronista, così dalla sua viva voce: "Martalin ci prova in tutti i modi... Martalin, viene in fondo... Martalin viene in fondo... Martalin vince il Nazioni..." un arrivo da orgasmo, dunque, per Patrice Quinton, che vince la prima classica in Italia dopo averci provato dal 2010 in otto corse, ottenendo come miglior piazzamento un quarto posto nel G.P. Merano del 2010. Aveva peraltro già partecipato per due volte al Nazioni, riportando quale migliore piazza una quarta moneta, lo scorso anno, con Lost Steps. Per lui un epilogo degno di Punch(o) nella Valley della Forst (del resto la cifra vinta è quello riportata da Puncho nel Merano ovvero 17.000 euro). Roba da fast, fast e ancora fast, senza chiamare in causa la pazzesca fantasia di Howard Fast, ma magari la mamma di Puncho che invece del poncio suggerirebbe Mamma Mia dell'Abba che in sardo vuol dire acqua... "Un finale pazzesco del 71° Premio delle Nazioni, il francese Martalin, ha fatto un recupero, una rimonta, pazzesca in fondo, dopo 6000 metri aggancia Ara Gold a pochi metri dal palo e gli mette un'incollatura davanti. La marsigliese sul Nazioni". E dunque il giorno successivo è il mio compleanno... visto che sono nato dopo la presa della Bastiglia?  Roba da Super Trouper, allora... Per il terzo e il quarto il duo Vana viene a travolgere il duo Favero crollato alla distanza. Arman è allora terzo, a grande distacco, davanti all'altro grigio Billy Silver. Si segnala la terza vittoria di un certo prestigio per lo stallone Martaline, vero specialista nella riproduzione di ostacolisti, che dopo le vittorie ottenute da Kamelie (Gr.1) e dal promettente Casper, vince anche col terzo soggetto e ancora in Gruppo, questa volta due, e col figlio che ne porta quasi il medesimo nome: c'è una lettera di differenza, cioè in più.

ARNOLD CISEL su MARTALIN
esulta sul traguardo del NAZIONI, ARA GOLD,
il grigio, è battuto.
(Foto di Matteo Mancini).

Alla quinta corsa il proverbiale "boia deh" della "mosca atomica" Ferramosca che viene a vincere il Premio Giancarlo Confalonieri, vendere sui 2.200 metri. Ritirato l'atteso Indovino, ostacolista reduce da un infortunio e allenato da Contu. E' la biondissima Jennifer Gregori (da non confondere con le due francesi di estrazione ostacolista), alla prima assoluta in carriera e proveniente dai FISE/ANTE, che va a prendere la testa con Wind in the Park, cavallino griffato Contu anche questo, generato dall'allevamento di Bernardini. Quest'ultimo lo ricordiamo al debutto indiretto in ostacoli nel Premio C.I.S.A.M, a Pisa, il 24 marzo 1996, con Uragano Deis, nella corsa dei doppi scrittori provenienti dall'allevamento di Against the Wind. Da una parte Hemingway, dall'altra Jack London. Un allevatore, questo Luciano Bernardini, che lo si ritrova, oltre alla compagna Carmela Martellino, unito a un prodotto targato trio delle meraviglie, con l'uomo Cieffedi Brogi nella genesi di un certo Tullio Ostillio. 
La femmina è tallonata lungo lo steccato da Right from Wrong. Il dieci e il nove davanti. Con le due amazzoni Gregori e Poehl a scandire il ritmo. 123 a 1 la quota della battistada che ha vinto una sola volta a Pisa, in una prova chiusa da Fatto di Cronaca. Sui primi anche Atomic Law e la tedesca Magic Princess, con la terza amazzone Claudia Fleissner al debutto in Italia. In coda il cap giallo di Bwindi, mai piazzato in Italia ma figlio di Caona, ma soprattutto di High Chapparal leader degli ostacolisti italiani del 2015 grazie al duo High Master e Signor Tiziano.
Right From Wrong supera Wind in the Park, quando si inizia a piegare sulla curva di fondo. I due sempre seguiti da Atomic Law e Magic Princess, con la grigia che è la prima a gridare guerra all'imbocco in dirittura di arrivo. Cede di schianto Wind in the Park, tiene botta invece il portacolori della Jumping Set sudatissima sul petto schiumante. Sposta all'esterno l'altra femmina Atomic Law, più a largo prova la progressione l'altro grigio ex pisano Baby Duro. Alla ricerca del varco l'ex dormelliano Raimondi, passato dalle mani di Bastianelli a quelle dell'ex fantino d'ostacoli Codias. I quattro allungano dal Baby, con Atomic Law che va a piazzare l'allungo decisivo alle intersezioni delle piste. I cinque fanno il vuoto, con la Mosca atomica che da l'impressione di staccare ma deve vedersela con Raimondi e Riki Belluco. Lotta in odore di Antezzate contrapposta a Dormello, ma lo Shirocco è molto fiacco nel parco rispetto al Masterful, sebbene Hurricane FLY si stia scaldando al tondino. Atomic Law sul palo per THE FLY, la Mosca, e il proverbiale intercalare BOIA DEH... Raimondi è secondo, mentre Magic Princess si salva, di un muso, dal coraggioso ritorno, lungo lo steccato, di Evelyn Poehl e Right From Wrong.  Fotografia stretta tra le due. Quinto Baby Duro. Per Antonio Ferramosca, da Livorno, la ventesima vittoria stagionale, la terza nella stagione meranese dopo aver bagnato le polveri con il pellegrino rosso ovvero Red Pilgrim di Paolo Favero, lo scorso 14 giugno, ovvero due giorni dopo il compleanno di Jennings, non la femmina del Mosca impegnata nell'ultima, ma il più grande portiere dell'Irlanda del Nord, ultimo ad aver disputato un mondiale di calcio con quella maglia, che ha debuttato nella stessa partita in cui debuttò in nazionale George Best, nel lontano 15 aprile del 1964 contro il Galles.


WIND IN THE PARK
con la debuttante JENNIFER GREGORI.
(Foto di Matteo Mancini).


Chiudiamo l'articolo con Merano e il Premio Giorgio Remmert, piana sui 2.400 metri in gentleman e amazzoni e senza FISE. Ritorneremo poi per omaggiare il Casalone prima della chiusura del progetto.
Nove al via, un unico superstite rispetto alla prova dello scorso anno che era infarcita di futuri ostacolisti tra i quali il validissimo Fano (poi sparito nel nulla), la maratoneta di Pisa Maratory, la femmina Saarinen e Lohala, vincitrice poi dell'ambito Corona Ferrea nella primavera milanese. Il superstite è Black Hawk che si presenta con evidente fasciatura verde sull'anteriore destro, sembra quale portafortuna, e ha in sella la stessa amazzone di allora ovvero Evelyn Poehl, che non l'ha montato in altre occasioni. Il cavallo non vince dal Premio Lucifer di Firenze del maggio 2014. Il favorito della corsa è Spettacolo, il numero dieci allenato da Dirk Fuhrmann e su cui ci siamo soffermati al debutto sulla pista. 4,22 la quota, di poco preferito all'ex siepista Fire of Debora, che voci di corridoio la danno allevata a Valtriano di Fauglia, campagna pisana, dal groom del nostro compagno di avventure Simone Soldani. Attorno al quattro anche la livornese Jenniings di Ferramosca. A cinque Apelle Fan, da Alpha Media, fratellastro dello steepler Alcydon Fan, con in sella la giovane Lena Mattuzzi, alla seconda stagionale, la terza in carriera, che ricordiamo al debutto sull'ex Dormello Olgiata Fergola, vincitrice poi dell'edizione dello scorso anno con in sella l'amazzone Della Pietra. A cinque anche l'ex siepista Valdivizze, compagno di colori del numero otto dell'edizione del Merano 2014, su cui sarebbe dovuto salire Cevin Chan e che portava il nome di Irish Boy.

Vince Apelle Fan per il giallo di Donadoni, colori che hanno debuttato in siepi nel 2000, con un soggetto che porta il nome dell'allevatore di Fire of Debora, ovvero Rocco. Il giallo Donadoni cala così il poker di quattro successi nelle ultime quattro uscite, grazie anche al doppio del secondo portiere dell'occasione (Abbiati, l'altro è Jennings) conseguito lo scorso anno. Seconda vittoria invece per Lena Mattuzzi che riceve i complimenti di Orso che le dice: "Monti davvero bene". I commenti di alcuni dalla tribuna, durante la corsa, sembravano però divergere: "Quella sul quattro sembra che si raccomandi al cavallo, guarda che posizione strana che ha in sella." La corsa vede un Frantic Storm meno agguerrito del solito in avanti, il nove anni della Giordano Stella sembra però aver smarrito lo smalto dei tempi d'oro. Delude anche Valdivizze, mentre Riki Belluco non riesce a battere proprio Apelle Fan che regala alla Signora Aurea Donadoni la seconda vittoria consecutiva nella stagione su due uscite. Ricordiamo questi colori nati proprio sugli ostacoli, con l'ultima vittoria conseguita in cross cinque anni fa nel prestigioso Amedeo Duca d'Aosta di Treviso con Modelina, che vinse a sorpresa un'edizione caratterizzata dai grandi distacchi. Terzo posto, a distacco, per l'"atomica" Jenniings del Mosca, davanti a Spettacolo ed Elisabetta Marcialis per i colori Eledy. Solo quinto Black Hawk.



giovedì 24 settembre 2015

Presentazione 37° Giornata, Maia, Merano.


GLI OCCHI DI MEZZA EUROPA PUNTATI SU MAIA: Irlandesi, ceki, tedeschi, italiani, francesi e inglesi a contendersi le tre prove di Gruppo 1  e le altrettante di Gruppo 2.

A cura di Matteo Mancini.


Il campionissimo HURRICANE FLY,
sulla sx, accompagnerà il grigio coetaneo THOUSAND STARS
nella LIX CORSA SIEPI DI MERANO.
Irlanda sulle classiche meranesi.
(Foto Sportinglife.com).

Il periodo più atteso di ogni stagione ostacolistica italiana è giunto. Il teatro è sempre quello della verde cornice incastonata tra le montagne di Merano. Due giornate di corse, sabato e domenica, per otto corse in ostacoli di cui sei da neretto marcato, tre delle quali classiche storiche dell'ostacolismo italiano. Discreto campo partenti, del G.P. Merano abbiamo già parlato, non sono al momento ancora usciti i partenti del Criterium d'Autunno, che si preannuncia infuocato e combattuto con almeno quattro candidati alla vittoria, ne quelli della Corsa Siepi dei 4 Anni che avrà, qualora dovesse esser dichiarato partente, High Master nel ruolo di leader generazionale italiano.
Vediamo intanto i partenti di sabato, su quelli di domenica non ci potremo esprimere causa indisponibilità della postazione. Presenza subito marcata di irlandesi, francesi e tedeschi per quelle che appaiono, insieme al Gruppo 1 già vinto da Chiaromonte, le prove più qualitative dell'annata. 

Si parte subito con un Gruppo 2, una Novices per steepler di 4 e 5 anni, dedicata alla società degli Steeple Chase d'Italia fondata nel 1892 allo scopo di promuovere il settore ostacolistico, ma anche quello dilettantistico costituito dai gentleman e amazzoni.
Sei al via, con un interessante ospite francese presentato da Guillaume Macaire. Si tratta di Prince Sumitas che dovrebbe strappare i favori del pronostico. Avrà in sella l'inglese James Raveley. E' reduce da quattro vittorie consecutive, l'ultima a Waregem, Belgio. Lo scorso anno, a novembre, ha chiuso quinto ad Auteuil in Gruppo 2. E' il favoritissimo della corsa. Ruolo da antagonista per il livornese Tramonto a Ivry, apparso in forte recupero di forma. Raf Romano lo lascia nelle mani di Ale Pollioni e per l'occasione il baio avrà campo libero, non essendo presenti i suoi rivali più pericolosi ovvero i vari Solar Focus, Astro Benigno e Company of Ring, tutti assenti. Salvo colpi a sorpresa, l'accoppiata tra i due sembra quasi scritta. Gli altri quattro appaiono su un paio di gradini sotto, ma attenzione a Monello che ha debuttato bene in steeple la scorsa settimana e potrebbe ambire al ruolo di sorpresa della corsa. Avrà in sella Vana jr. Constantine, al debutto nella disciplina, ha dalla sua lo stato di forma, ma per battere Tramonto a Ivry dovrebbe fare passi da gigante. Sembrerebbero su una seconda linea, per la vittoria, Hurricane Mix e Little Bruv, reduci però da recentissime belle affermazioni in categorie inferiori. 

Pronostico Mancho: Prince Sumitas, Tramonto a Ivry.

La seconda corsa è un ascendentino in siepi, per quattro anni e oltre, sui 3300 metri in siepi, che ha riscosso ben nove adesioni. Apre la scala il Magog Alisios, alla decima uscita stagionale. E' il nono ad andare in doppia cifra e lo farà assieme al decaduto Kisanji, anch'esso in pista per i colori di Paolo Favero. Figura poi un altro decaduto ovvero Trafalgar Square che passa dalle condizionate e dai gruppi in steeple a questa siepi di minima senza subire grave aggravio al peso. Questi tre dovrebbero essere i più qualitativi, ma vediamo la condizione di forma.
La base non può che essere Alisios, con Fantastico Daniele a fungere da antagonista. Il primo è reduce da tre secondi posti consecutivi, il secondo è al quinto confronto col Magog, per ora ne ha persi tre su quattro. Tra gli altri attenzione alla mina vagante Kisanji in pessimo stato di forma, ma da considerare quale sorpresa della corsa e da anteporre a Trafalgar Square che lo ha subito in più di una circostanza.
Dura per gli altri cinque capeggiati da Nos Galan, quindi il rientrante Arcachon. Si rivede anche il francese Sylvain Mastain su Halban de Juilley.

Pronostico Mancho: Alisios, Fantastico Daniele, Kisanji.

Quarta corsa con la 71° Edizione del Premio delle Nazioni, 6.000 metri in cross country e la prova più lunga del panorama ostacolistico italiano e anche la più importante in cross (Gr.2).
Otto la via con due ospiti francesi targati Quinton e i due rivali annunciati della vigilia: Ara Gold e Arman. Sono questi quattro a calamitar le attenzioni. Assenti di lusso Nils, Priory Bay e Salar Fircroft.
Ara Gold è la nostra scelta, visto che dovrebbe essere a credito con la fortuna. E' il vincitore della scorsa edizione e riceve due chili dal rivale (secondo nell'edizione 2014 e alla sua terza uscita nella classica). A fungere da elemento di rottura alla rivincita del premio sarà però il qualitativo Martalin. Il baio dell'Ecurie des Dunes viene dirottato dal Merano al Nazioni, con i gradi di capitano. La qualità non gli manca, debutta però in cross e questa prova è assai difficoltosa, potrebbe pagare lo scotto. Avrà in sella Cisel.
Hades des Mottes, seconda scelta Quinton, è invece uno specialista della disciplina. Non ha mai corso in Italia, ma è su tre vittorie e un secondo posto a Vittel dove ha corso in buona categoria. Avrà in sella il fido Jessy Blandamour, al debutto anche lui in Italia.
Tra gli altri Monte Pelmo è il più qualitativo. Avrà in sella Raf Romano, con speranze di vittoria però prossime allo zero, salvo colpi a sorpresa. Billy Silver ha deluso al debutto nella disciplina, peraltro non sembrerebbe superiore a Monte Pelmo che ha subito in passato. Estremo outsider Monjoliano, che però ha corso in modo anomalo all'ultima uscita con un piazzamento sopra le sue consuete possibilità. Quota stellare per Interim e il giovane gentleman Stefani.

Pronostico Mancho: Ara Gold, Martalin, Arman.

Alla quinta corsa facciamo notare il rientro, in piano, di Indovino, vincitore della Corsa in Siepi dei 4 anni di Pisa, edizione 2014 davanti a Monello.


Il Team Ghiotti contro SOL INVICTUS e il 
Resto del Mondo.
(Foto altoadige.gelocal.it)

La sesta corsa propone invece il main event di Sabato con tanto di sfilata aperta dall'italianissimo Hurricane Fly, arrivato dall'Irlanda e ritirato a giugno dalle corse. Allevato dall'Agr.del Parco, si tratta del più importante prodotto italiano che si è fatto valere a livello internazionale in ostacoli. Allenato da W.P. Mullins, ha vinto in tre nazioni (Inghilterra, Irlanda e Francia) distinguendosi su ottimi livelli sia in piano che in hurdle. Vincitore, a tre anni, del Prix Omnium II (L) a Saint-Cloud, nel 2007, davanti a Literato, soggetto quest'ultimo poi vincitore degli Emirates Airline Champion Stakes (G.1) di Newmarket, ben davanti al papà di Cornet Obolensky ovvero Notnowcato e a quello di Fantastico Daniele, nonché di Gr.2 e Gr.3. Piazzato in Gruppo 3 a Chantilly. Ha debuttato in siepi a quattro anni, a Punchestown (Irlanda), riportando, da quattro a undici anni, qualcosa come 24 vittorie (22 delle quali in G.1), con filotti di nove e sette vittorie consecutive, marcando addirittura l'impressionante score di 31 piazzamenti utili consecutivi su 31 uscite, non piazzandosi solo all'ultima corsa in carriera in siepi: il Grand Course de Haies d'Auteuil (Gr.1). Ha trionfato su piste leggendarie come Auteuil, Cheltenham e sempre in massimi gran premi. La vittoria più importante l'ha marcata nello Stan James Champion Hurdle Challenge Trophy di Cheltenham, aggiudicandosi un montepremi di 252.000 euro, successo ottenuto per ben due volte (2011, 2013), con tre ulteriori piazzamenti (3° nel 2012, 4° nel 2014), 3° nel 2015). Ha sempre ultimato i percorsi. Vince in carriera qualcosa come 1.800.000 sterline, essendo ancora intero è probabile che venga destinato alla razza. E' figlio di Montjeu, che sarà rappresentato a Merano anche da Tramonto a Ivry e Budapest. Grandissimo cavallo e vanto dell'allevamento italiano. La madre, Scandisk, da Kenmare, è stata una promettente puledrina appartenuta alla scuderia Parco, che l'ha tenuta tuttavia in allenamento in Irlanda. Vincitrice al debutto, in Italia, a Milano, ottenne un quarto posto nel Pr. Baggio (L), classica per femmine di tre anni, vinto dalla sorellastra per linea paterna Splendida Idea. Non ha più corso. Sorellastra, per via materna, della sola Colpo di Scena in grado di distinguersi in un deserto da Monument Valley, in razza ha deluso molto, anche se Hurricane Fly vale da solo l'intera linea. Tra i migliori fratellastri di Hurricane, che hanno corso in Italia, si ricorda Hunzy, terzo nel Criterium Labronico (L) e quarto in quello varesino (L) nel 2002; e Diskussion, vincitore dell'Optional (HP principale) e quarto nel Daumier (L).

Al cospetto del gran campione sfilerà l'ex compagno di allenamento Thousand Stars con Ruby Walsh in sella e i gradi del favorito della corsa. Si tratta del secondo classificato del Grand Course de Haies d'Auteuil (Gr.1) dell'edizione che ha visto Hurricane Fly chiudere al sesto, premio in cui lo "Stellato" ha trionfato nel 2012 e nel 2011 per un bottino, di volta in volta, di 166.000 euro. E' coetaneo di Hurricane Fly che lo ha battuto in molteplici circostanze. E' oltre il milione di sterline di vincite ed è forse il miglior partente della due giorni di Merano. In Italia ha tutte le carte in regola per esser definito una belva, anche se ha compiuto undici anni.
La presenza di un cavallo del genere è molto utile per misurare il reale valore del duo Sol Invictus e Chiaromonte giunto all'ennesimo capitolo di una storia senza fine. I due si sfidano in continuazione da gennaio, qua dovranno fare gli alleati contro un "nemico", di valore, proveniente dall'Irlanda che, sulla carta, è di altro livello.
Di livello assai inferiore allo stellato - non l'Aichner qua non iscritto, ma il mille stars - è l'altro ospite, questa volta francese, Taupin Rochelais, presentato da Quinton. Non è su prove strappa capelli, ma ha vinto il Grande Steeple delle Fiandre (secondo lo scorso anno) e merita massima considerazione. Ottimo elemento, la sensazione è che sia meglio in steeple, visto che in patria si rivela incapace di piazzarsi in Listed Race.
Attenzionissima poi per altri tre stranieri. Il ceko Fafintadenient, che Vana preferisce giocare qui piuttosto che nel Merano e se lo fa vuol dire che lo ha preparato a puntino, è il più pericoloso. Ha vinto in rifinitura a Velka proprio in siepi una decina di giorni fa, ma ad agosto ha subito Sol Invictus e Makler. Quest'ultimo partecipa alla prova con chance di piazzamento, ma confronto negativo con l'allievo di Favero. Noi lo subiamo per via di quella famosa vicinanza con Isuzu che ci pare inspiegabile e poco convincente dati gli avversari. Ci riprova anche il tedesco Falconettei, che porta il nome di un detective privato cretato anni fa dalla redazione nel settore dedicato alla narrativa fantastica, lo ricordiamo protagonista di un pugno di racconti. Ha rifinito alla grande in Germania con due vittorie, è arrivato vicinissimo a Sol Invictus e può dire la sua, anche se per noi è su una seconda linea. Godrà tuttavia della nostra considerazione per affezione nominativa. Outsider Arjen, regolarmente battuto da Chiaromonte e Sol Invictus.
Gran bella edizione con grande equlibrio anche se Thousand Stars da l'impressione di calamitare l'attenzione.

Pronostico Mancho: Thousand Stars, Sol Invictus, Fafintadenient.



mercoledì 23 settembre 2015

SPECIALE GRAN PREMIO MERANO 2015.


ARIA DA SEI NAZIONI PER LA 76° EDIZIONE DEL GRAN PREMIO MERANO.

A cura di Matteo Mancini


OLE COMPANERO
ci riprova dopo l'edizione di quattro anni fa.
(Foto Matteo Mancini)

Girandola di colpi di scena per la 76° Edizione del G.P. Merano che si correrà domenica prossima nell'impianto altoadesino. La classica dell'ostacolismo italiano vede l'assenza di molti possibili protagonisti. 
Spiccano, tra tutti, le assenze de Il Superstite, della scuderia Magog, preparato appositamente per questa corsa e venuto a mancare a causa di un infortunio in allenamento, e del vincitore delle ultime due edizioni Alpha Two, apparso giù di forma nelle due uscite estive a Merano. Mancano poi fin dalle iscrizioni il vincitore del Grande Steeple Chase di Milano Cornet Obolensky e il pluripiazzato nella classica Dar Said. Non viene infine dichiarato partente il leader generazionale dei quattro anni in steeple ovvero Solar Focus. Cinque pesanti defezioni che penalizzano i primi due allenatori della classifica ovvero Paolo Favero e Josef Vana sr, quest'ultimo costretto all'ultimo a rinunciare anche a Fafintadenient, chiamati a inventarsi soluzioni probabilmente inattese o reputate di riserva.
Alla fine sono quattordici i dichiarati partenti, due in più dello scorso anno, con buona rappresentanza di soggetti provenienti dall'estero. Saranno otto gli ospiti, tra cui tre francesi, tre ceki, un irlandese e un tedesco. Tra gli italiani figurano tre allievi di Paolo Favero, uno di Romano, uno di Alex Taber e uno di Giuseppe Satalia.
Josef Vana jr avrà la possibilità, molto difficile, di eguagliare il record di Cristophe Pieux (1994, 1995 e 1996) e di Raffaele Romano (2007, 2008, 2009) ovvero di conseguire tre vittorie consecutive. Ricordiamo che fu Nello Coccia a vincere per primo tre edizioni del gran premio, grazie a i successi nel 1960 (Zambo), 1963 (Dragon Vert) e 1965 (Creme Anglaise), imitato poi da Dirk Fuhrmann (1996, 2001 e 2006) e infine da Raf Romano. Il record, tra i fantini, di vittorie è di Cristophe Pieux, grazie al terno consecutivo messo a centro da Or Jack e al quarto successo ottenuto nel 2000 con Grey Jack. 
Nell'edizione del 2015 Raf Romano avrà la possibilità, assai difficile, di eguagliare il record assoluto di Pieux, mentre l'inglese James Reveley potrà cercare di diventare il quinto fantino a vincere per tre volte il Merano dopo i successi maturati nel 2010 e 2011.
Aria da guinnes dei primati anche per Budapest che correrà il Gran Premio per la quinta volta, seppur non consecutiva non avendovi preso parte nel 2013. Lo si ricorda secondo nel 2010 (da ultimo cavallo del campo) e terzo nel 2011. Il record assoluto dovrebbe esser l'irraggiungibile quota toccata da Cogne, in pista fino a sedici anni per un totale di almeno dieci edizioni disputate (due da vincitore) a cavallo tra gli anni '60 e '70.
Tra gli allenatori cercherà la quinta vittoria Guillame Macaire, che ritorna in Italia dopo tre anni di assenza e dopo aver centrato il Merano, dopo il successo ottenuto nel 2003 con Tempo d'Or, per tre volte consecutive dal 2010 al 2012. Alla caccia del quarto successo Paolo Favero, all'asciutto dal 2009 dopo tre vittorie consecutive. Saranno invece in cerca della terza affermazione Josef Vana sr (reduce dalle ultime due vittorie) e Olehla che non risulta vincitore dal 2006.
Debuttano nella classica il celebre allenatore irlandese Mullins (debutto assoluto in Italia), il ceko Lisek, il tedesco Taber nonché il neopatentato Raf Romano. Ha disputato invece due edizioni l'esperto tedesco Vovcenko, nel 2005 e nel 2006, senza ultimare il percorso con Dzino.
Tra i proprietari nessuno ha mai vinto il G.P.Merano. Tra i fantini ricerca ancora la prima vittoria il frustino d'oro Josef Bartos, così come i vari Jan Faltejsek, Cottin e Matusky. Debuttano nella classica John Paul Brennan e Arnaud Duchene, alla seconda uscita nella nostra penisola dopo avervi debuttato nel 2004 in una corsa per allievi in sella a un prodotto della Golden Horse. Debutto assoluto in Italia per l'asso britannico Ruby Walsh (vincitore del Grand National nel 2005 con Hedgehunter) e per il francese Cisel. Ritorna invece in Italia il cino-tedesco Cevin Chan, al secondo Merano della carriera dopo il debutto del 2013 su Alanco (quinto classificato). Secondo G.P. Merano anche per Davide Satalia.

Il Campo Partenti

1. BUDAPEST. Dieci anni alla quinta partecipazione. Due piazzamenti importanti, secondo e terzo, anni fa. Vana lo getta nella mischia per sopperire alle assenze dei suoi migliori elementi, togliendolo dal Nazioni. La scelta non ci pare delle ottimali anche se avrà in sella il duplice campione uscente Josef Vana Jr. Discreto ma non troppo in cross, dove è finito dietro a Salar Fircroft. Outsider da terza fascia.

2. CIRO VINCENTI. E' la favola del gran premio. Cavallo reduce da due gravi infortuni, rimasto lontano dalla piste per ben due volte e per periodi di un anno e mezzo. Raf Romano lo ha recuperato e lo ha proposto nei premi preparatori alla classica ottenendo risposte incoraggianti. Terzo Creme Anglaise (L) e secondo nell'A.S.S.I (G.3) dove ha dimostrato di grandire la lunga distanza. E' giunto due volte a tre lunghezze da Il Superstite. Raf Romano in cabina di regia. Impegno difficile, è una seconda linea.

3. COMPANY OF RING. Unico quattro anni in corsa. La scuderia Milano lo ha acquistato in settimana e lo prova subito in un impegno assai gravoso. Josef Bartos si trova a montarlo a causa del forfait dei migliori di scuderia e Company diviene la prima scelta di Paolo Favero che si presenta alla classica, sulla carta, nel peggior modo possibile rispetto alle scorse stagioni. Ha corso bene nel Richard, comunque terzo, ma le prestazioni precedenti lo rendono un cavallo per il quale il Merano sembrerebbe proibitivo. Avrebbe bisogno di un terreno paludoso per veder crescere le proprie credenziali. Outsider da terza fascia.

4. DEMON MAGIC. Ha corso solo due volte nel 2015 senza impressionare. Dopo aver vinto a Most, ha deluso in un gran premio a Wroclaw, finendo penultimo. E' al suo quarto Merano, ma la sensazione è che abbia vissuto i suoi momenti migliori. Lo ricordiamo terzo nel 2012, davanti ad Alpha Two e Budapest. 
Lo scorso anno cadde sulla fence. Avrebbe i mezzi per ambire a un piazzamento attorno alla quinta posizione, ma la forma recente non depone a suo favore. Bassa seconda fascia.

5.  FROLON. Sul podio nelle ultime due edizioni, rispettivamente terzo e secondo, il portacolori di Arcadio Vangelisti non vince una corsa dal 2013. E' rientrato, dopo la pessima prova nel Grande Steeple Chase di Milano, a vendere finendo dietro a Crack Chichi, un responso che ridimensiona non di poco le chance. Favero lo manda in pista perché non ha altro di meglio, lo stesso aveva affermato di prepararlo per la riunione di Milano e invece eccolo spuntare qua con Pastuszka in sella. Difficile da giocare, perché se si piazzasse sarebbe persino difficile da giustificare il rientro di due settimane fa. Outsider da terza fascia.

6. KAMELIE. Ha vinto il suo primo gruppo a luglio, alla veneranda età di otto anni, mettendosi dietro Il Superstite, Alpha Two e Dar Said. Ha fatto i capricci nel Premio A.S.S.I  rifiutando il verticole. Sesta lo scorso anno, quando fu provata nel gran premio per via di ottimi trascorsi in Francia. A mio avviso non è più di una sorpresa, ma merita rispetto. Alta seconda fascia.

7. KAUTO SWEETY. In pista più per la gioia di esserci che per concreti risultati mostrati. Si tratta di un cavallo dall'ottimo passato (neppure tanto remoto), rientrato male a Merano nel Creme Anglaise finendo abbontantemente dietro a Ciro Vincenti. Difficile indicarlo tra i possibili piazzati, rimane una mina vagante. Davide Satalia in sella. Lo mettiamo in terza fascia.

8. KAZZIO. Il rappresentante della Germania, un vero e proprio globe trotter che ha corso anche in Svezia. Arriva dal secondo posto del Grande Steeple delle Fiandre, in Belgio, dove ha battuto Tomcat de Kerser e disperso Martalin. Sulla pista non ha impressionato l'anno scorso, ma versa in un ottimo stato di forma ed è abituato a vincere. Candidato a un piazzamento. Seconda fascia.

9. MARINAS. Lo presenta il più titolato della compagnia: Guillame Macaire. Ha corso male in listed race a Clairefontaine, forse complice il terreno molto pesante. In precedenza ha disperso Fafintadenient che tuttavia dagli scommettitore gli era preferito. Vincitore ad Auteuil, in primavera, davanti all'irlandese Perfect Gentleman di nove lunghezze, ricevendo però quattro chili. Prima scelta.

10. MIGHTY MABO. Acquistato alle recenti aste di Doncaster da Paolo Favero per 4.000 sterline. Ha corso una sola volta in steeple nel giugno del 2014, chiudendo ultimo. Arriva da categoria di minima inglese, siepi da 3.500 euro al primo. Il curriculum ne fa un canditato inadeguato a una corsa del genere. Vizzardelli in un articolo di presentazione iscritti di Trotto & Turf del cinque settembre lo definisce "U.F.O." proveniente da Hill. Favero lo destina all'astro non identificato chiamato Brennan. Ma qua ci vorrebbe Sergio Caputo chiamato a sostituire L'Astronave che Arriva con Italiani Mambo... in attesa di altre novità... Ultimo cavallo del campo, oltre le fasce.

11. NANDO. Scelta di Josef Aichner che spende e compra, ma di soddisfazioni se ne toglie poche. Caduto sulla fence al debutto in Italia, avrà in sella l'esperto e bravo Cottin (secondo lo scorso anno). Si tratta di un cinque anni che in Francia ha fatto vedere qualcosa di buono, piazzandosi in Gr.3 ad Auteuil in siepi e in steeple. Piuttosto discontinuo nei rendimenti, forse sarebbe stato più indicato per la Gran Corsa Siepi di Merano, resta una sorpresa degna di rispetto. Alta seconda fascia.

12. OLE COMPANERO. Torna a distanza di anni a confrontarsi col Merano. Riparte dalla caduta sull'ultimo passaggio del Talus, dovuta a un intralcio di un connazionale. E' la prima scelta di Macaire e dunque uno dei favoriti nonostante l'età. E' reduce da due passeggiate a Pompadour. Attualmente non può considerarsi un supercampione, in passato peraltro ha subito Demon Magic, e manca da corse di grosso calibro da un po' di anni, ma è pericoloso, urca se lo è... vuoi per gli importanti trascorsi, vuoi per James Reveley in cabina. Prima fascia.

13. PERFECT GENTLEMAN. Arriva da corse importanti (compreso l'Irish Grand National), dove spesso è caduto. Se Mullins parte dall'Irlanda lo fa perché pensa di lottare la vittoria, tuttavia non cadete nell'errore di reputarlo una belva. Non lo è: in nove corse in steeple ne ha vinte solo due, peraltro le prime due disputate, e ha pagato dazio in Francia. Tifo da parte della redazione. Prima fascia.

14. TOMCAT DE KERSER. Lo presenta Quinton, al suo quinto G.P.Merano. Fino a ora ha ottenuto come miglior piazzamento un quarto posto con Puncho nel 2010. Soggetto di nove anni, ha già corso in Italia nel Nazioni di tre anni fa, senza ultimare il percorso e pure non troppo appoggiato dagli scommettitori. Si tratta di un crosser che curiosamente Quinton destina al gran premio, forse perché impressionato dal terzo posto nel Grande Steeple Chase delle Fiandre. Bassa seconda fascia.

Pronostico Mancho: Ole Companero, Marinas, Perfect Gentleman.

domenica 20 settembre 2015

Sintesi 36° Giornata, Maia, Merano.


COLPO GOBBO NELL'OW LANA, DOVE I COLPI DI SCENA SONO STATI TANTI QUANTI QUELLI DEL PREMIO DEGLI ASSI DI FEBBRE DA CAVALLO.

La tris di Gabriella aveva pagato venti milioni, quella di Ilenia Nero paga invece 2.015 euro in una lunga girandola di colpi di scena.

A cura di Matteo Mancini.

COURTIER DU VAL
Il più forte crosser degli anni '90.
(Foto Ippica.biz)

Anonima giornata di tranisizione a Merano, in attesa dei gran premi del prossimo lungo week-end altoadesino con tutte le classiche della stagione e la presenza dell'ospite irlandese Hurricane Fly a fare da apripista alla sfilata della Gran Corsa Siepi
Il programma propone quattro prove in ostacoli, nelle quali figurano tre debuttanti tutti nella maiden o vendere per quattro anni intitolata a Ow Lana, quindi uno steeple e una prova per tre anni sulla carta dagli esiti piuttosto preventivabili e un interessante cross country aperto anche ai fantini dedicato al celebre Courtier du Val mattatore della disciplina qualche anno fa e vincitore di ben tre Pr. Nazioni (la cui prossima edizione si terrà sabato prossimo venturo), edizioni 1995, 1996 e 1999. Una piccola parentesi su questo cavallo portato a Merano da Civel e poi passato nelle mani di Eric de la Motte e che ricordo con piacere facendo parte di quell'epoca in cui seguivo le prove in ostacoli direttamente da casa e in diretta. Una vera e popria belva dei Cross, spesso associata a Marco Bozza, che quando scendeva in pista era assai difficile da battere. Per lui, oltre il ricordo, parlano i numeri e sono numeri impressionanti. Giunto in Italia a quattro anni (correrà fino a tredici), da prima come trasferte estive per poi ritornare in patria, ha disputato in Italia 58 corse vincendone 35, con 16 ulteriori piazzamenti. Ha preso inoltre parte a  due edizioni del G.P Merano (1992, 1994) ottenendo come miglior piazzamento un sesto posto in una delle edizioni più qualitative della classica ovvero quella del 1994, quando vinse Or Jack, su Lord Madonna da Longobarda (niente a che fare con L'Allenatore nel Pallone, ma gran cavallo persino in piano), il piazzato del Grand National Dockland Express e il primo vincitore classico di Paolo Favero Cristel Night (era presente inoltre il vincitore del Grande Steeple Chase di Roma Tiptan e il futuro stallone Miocamen, purtroppo ritirato sul campo). Ha preso parte a tutte le classiche dedicate ai crosser, autore inoltre di impressionati filotti di vittorie consecutive con sette vittorie di seguito ottenute sia dal luglio del '98 all'agosto del '00, sia dal marzo del '94 al settembre del '94, con altre sei vittorie consecutive marcate dal maggio del '96 al maggio del '97 che sarebbero potute diventare dodici se nell'Ettore Tagliabue di Grosseto (gran premio in cross della pista) non avesse perso da Sea Laurel montato dall'amazzone Cecilia Gatta. Ha vinto tre edizioni del Pr. Nazioni, un'edizione dell'Amedeo Duca d'Aosta di Treviso (1994), un'edizione del Cross Internazionale di Torino (1994), quattro edizioni del Cross Internazionale di Merano (1994, 1995, 1996, 1997), piazzadondosi poi in ulteriori edizioni nonché nel Pr. Tagliabue a Grosseto e nell'Argenton Grande Steeple Chase di Roma (battuto da Gaburn con l'amazzone Beatrix Marie). Un cavallo che dovrebbe quindi comparire nel bignamino dedicato ai più forti ostacolisti ammirati in Italia.

Veniamo però al presente e partiamo dall'Ow Lana dove succede di tutto e di più e dove sembra di assistere al Gran Premio degli ASSI, ma non quello in steeple bensì quello cinematografico. Ritirato sul campo Fantastico Daniele, dichiarato front runner della vigilia, tutto sembrerebbe presagire a un assolo da un capo a un altro di Pacchianillo convincente nella prova contro il leader dell'intero movimento ovvero High Master. Il livello infatti è basso, fatta eccezione per tre debuttanti che sembrano però tutto tranne che fenomeni. Le quote al totalizzatore sono in linea al valore del cavallo, rapportato alla categoria: 1,47, non paga nemmeno mezzo. Il controfavorito è Windfinder, quattro abbondante e mai vincitore in ostacoli. Riceve poi appoggi, tra l'altro pure il nostro su chorse, Craftsmanship che segna il ritorno della SIBA nelle mani di Francesco Contu e che vanta buona genealogia. Il figlio di Mastercraftsman (secondo a scendere in pista in ostacoli quest'anno dopo l'unico ad aver battuto veramente High Master, che pure non ha a che fare col Craftsman, vale a dire Imperioso) è quotato a sette a uno. Quote stellari per gli altri, tra cui Swilken di Paolo Favero che debutta in Italia e in ostacoli e che in dodici corse disputate in Inghilterra non ha mai vinto ed è reduce da sei non piazzamenti consecutivi in categoria modesta, modestissima, addirittura penultimo a Lingfield nell'ultima corsa disputata, a vendere, davanti a chi porta il nome dello sponsor con con Jochen Rindt, su Lotus, divenne campione del mondo di F1, per giunta postumo (unico a esserci riuscito in F1), ovvero Gold Leaf. Il fucsia, da Halling (stallone che rievoca il primo cavallo con cui Favero ha vinto il G.P. Merano, ovvero il Joy, e che è già stato rappresentanto in corsa nel 2015 da Vespro Place dell'Incolinx), pagherebbe 14 a 1 ed è affidato a Gary Derwin. E' il quarto cavallo del campo, oltre ci sono La Tripolina, secondo debuttante, a 15, che arriva dalle vendere per i colori del quasi omonimo dello storico interprete di Courtier du Val cioè Marco Bozza, essendo di Marco Bozzi per il traininer di Ilaria Saggiomo che, curiosamente, appare al posto di Raffaele Romano; quindi Nelly Darrier della Razza Dormello Olgiata, a 18, che non solo non ha mai vinto in carriera ma non è neppure mai arrivata seconda, quindi Carioca Black a 21 a 1.
In pista succede di tutto e si verifica subito un colpo di scena. Swilken si isola al comando, va via con grande sicurezza e prende qualcosa come duecento metri di vantaggio alla compagnia, praticamente salta con una siepe di vantaggio. Pacchianillo, con i nuovi colori di Lino Scarpellini, è il primo che, a quasi metà corsa, decide di prendere in mano le operazioni. Piccola parentesi su questo importante proprietario (persino allevatore) pluripiazzato in piano in L e Gruppo, con i vari Mayoul, Pursuit of Life, L'Esorcista, Bhanumat, Miss Sultin, Sesso Forte, Fujico, Capire e un Lusso Scialla, nonché vincitore con Shoko del Pr. Coolmore, L, con Gimmy del Pr. D'Alessio, Gr.3, del Pr. Toscana, L, Circo Massimo, L e del Conte Felice Scheibler, R, nonché piazzato in Gr.1 grazie al 3° posto nel G.P. di Milano e al 4° nel Pr. della Repubblica, e con Fairy Efisio, ma soprattutto con Saratoga Black vincitore dell'Ambrosiano, Gr.3, e piazzato nel Derby, Gr.2, nel G.P. di Milano, Gr.1, e nel St.Leger, Gr.3, fino a  Sunday's Brunch vincitore del Pr.Bereguardo, L) uno che ha debuttato nel 2000 con un altro futuro specialista dei cross country ovvero il Sergente Garcia e che ha avuto anche Luxury Baby, Lo Zoccolo Duro, Wet and Wild e Rumba Sound, futuri discreti ostacolisti con l'ultimo dei quali ha pure debuttato in ostacoli piazzandosi nel Neni da Zara (Gr.3) e nel Vanoni (Gr.2)
Sull'accelerazione di Pacchianillo il gruppetto degli inseguitori si sgrana. Nelly Darrier segue il sauro a un paio di lunghezze, seguono a un decina di lunghezze Carioca Black e Craftsmanship, più indietro La Tripolina.
A Marlengo Pacchianillo va largo, larghissimo, praticamente non gira. Ha uno strano scarto anche Windfinder che in coda al gruppo non salta la prima siepe della dirittura opposta a quella di arrivo. Swilken imbocca la curva conclusiva con poco meno di una siepe di vantaggio da Nelly Darrier. Il cavallo è stanco, ma Gery Derwin insiste nell'azione, non modera, ma lo chiama al maggiore impegno, rifilandogli quattro frustate prima dell'ultima conclusiva. Sul salto finale il sauro si riceve scartando a sinistra e facendo volare l'irlandese per le terre. Epilogo davvero imprevisto. Sembra di vedere Gold Champion compagno di colori di Rackmaninov nella Prova Internazionale Cavalieri Dilettanti, quando spianò la strada con Marco Bozza a un soggetto griffato Blackwell. E allora doccia svedese per Paolo Favero, ma soprattutto per coloro che in tribuna pregustano un vincente, un'accoppiata e una trio da sogno. Cade allora Swilken che aveva un vantaggio di quindici abbondante sugli immediati inseguitori. Derwin si nasconde dietro lo steccato, forse farebbe meglio dietro al siepone che costeggia la pista. Nelly Darrier perviene allora a prendere il comando nel tratto finale con la Nero che pensa Very Well e va a vincere nel Premio che sembra fare il verso al paese di sua provenienza, ovvero Lana, che ci pare pure a tema visto certi svedesi di un tempo. La dormelliana viene così a vincere la prima corsa in carriera, regalando a Ilenia Nero la soddisfazione di essere una delle non tante allenatrici ad aver vinto con i prestigiosi colori del duo Federico e Lydia Tesio. Craftmanship in seconda contiene il ritorno de La Tripolina, quarto vicino il Carioca ovviamente Black a chiudere una corsa dai risvolti thriller. Esito finale pazzesco, quote stellari, musica sul campo dagli altoparlanti  Matti di Renato Zero, a sottolineare l'imprevedibile Ciao Darwin Finale. Zero come gli scommettitori vincitori sul campo. Vincente 16,73, accoppiata 50 a 1, trio oltre duemila euro. Tutto questo e altro a Maia...
Quarto successo stagionale, tutti a Merano, per Ilenia Nero (risalita in sesta posizione allenatori) e Ivan Cherchi (undicesimo in classifica fantini, quarto a Merano), ma anche per la Razza Dormello Olgiata da allevatore (secondo posto nella relativa classifica), primo successo da proprietario.

Nessuna sorpresa, per la redazione, nel Pr.Loccatelli dove le prime due scelte, dichiarate su Chorse, fanno primo e secondo, regalando un'accoppiata da 6 a 1 e un vincente da due abbondante.
Alcydon Fan, con corsa attendista, vince la sua prima corsa del 2015 (non vinceva da agosto dello scorso anno) andando a piegare nel tratto finale un buon Monello alla prima sugli ostacoli alti. Niente da fare per Tweety Kash che aveva provato il salto di categoria, in apparente regresso (ma non per noi) anche Crack Chichi e Merguib col grigio calato a traguardo lontano e l'altro Favero incapace di dare filo da torcere ai primi due limitandosi a chudere in terza.
Da segnalare che lo stallone Johnny Red Kerr centra la prima vittoria in ostacoli in Italia nel 2015 dopo quindici tentativi. Quindicesimo successo per Vana sr, sedicesimo per il figlio Vana jr, fin qui deludente a Merano avendovi vinto appena cinque corse.

Nel Courtier du Val delude Salar Fircroft solo terzo e disperso da un Well Dressed formato nazioni. Il Dashing Blade, favorito al peso e interpretato da Dominik Pastuszka, rifila diciassette lunghezze al compagno Monte Pelmo, all'ennesimo piazzamento stagionale, e oltre venti al portacolori del Marchese Guglielmi.
Mai visto Priory Bay, rimasto in coda al drappello e lanciato da Vana jr a prendere il quarto posto con buon tratto finale. Male pure Uni Light, quinto e mai in corsa. Ultimo posto per Interim che deve correre in altre categorie, pur se ben montato da Stefani autore di altra corsa di testa.

Nel Rotary Club Sbarazzino, da noi dato come nostro favorito (controfavorito per gli scommettitori), è tornato a vincere con grande allungo finale, necessario per andare a prendere una sorprendente Cortefranca che ha condotto la prova con grande margine di vantaggio ed è stata ben moderata da El Rrherras. La femmina, estremissimo outsider, ha dosato bene le energie e quando è stata avvicinata, da Sbarazzino e dalla nostra seconda scelta Kandhamal, è ripartita resistendo, nel tratto piano finale, all'attacco del portacolori di Paolo Favero. Bella corsa e buona monta, questa, di El Rrherras.
Deludente, in quarta, Kamaran che non ha dato segni di progresso. Quinto il discontinuo Misterium davanti alla rientrante Nostalgia di Fano e a Katros, entrambi in forte regresso.
Tornano dunque alla vittoria Davide Columbu e Francesco Contu (quinto successo stagionale) con un figlio di Scopa d'Assi, cavalla che era di proprietà di Scarpellini, cioè il proprietario di Pacchianillo favorito nella prova con cui abbiam aperto l'articolo e che è scartato a Marlengo; vittoria che mancava al sardo da fine giugno quando trionfò, sempre con Sbarazzino, ironia della sortenel Pr. Marlengo.
Da segnalare poi, per gli amanti delle curiosità, la doppietta messa a segno dallo stallone Red Rocks, non siamo certi nel poter dire che sia il primo caso nella stagione ostacolistica, che è padre sia di Sbarazzino che di Cortefranca e che va a ottenere la seconda vittoria stagionale. Dunque un risultato magistrale per il figlio di Galileo.


Lo stallone RED ROCKS
da GALILEO e PHARMACIST (Machiavellian)
centra la prima doppietta stagionale nel Rotary Club
e potrebbe esser l'unico a esserci riuscito
nella stagione ostacolistica
(Foto da bloodstock.racingpost.com)

Conclusione dedicata agli stalloni, in attesa dei prossimi gran premi. Il compianto High Chapparal, grazie al duo High Master e Signor Tiziano, è lo stallone che guida la classifica generale. Il figlio di Sadler's Wells, in quattordici corse, ha ottenuto sette vittorie e cinque piazzamenti e conduce davanti di due lunghezze a Intense Focus e King Charlemagne, entrambi penalizzati dal fatto di esser rappresentati da un solo soggetto capace di vincere. Il primo ha ottenuto cinque vittorie e quattro piazzamenti con Solar Focus, il secondo invece, pur disponendo di due figli, ha ottenuto cinque vittorie e tre piazzamenti con Sol Invictus (Miosole non si è mai piazzato).
Dietro ai tre figura Kheleyf in virtù delle quattro vittorie e un piazzamento del crosser Nils.
Seguono otto stalloni con tre vittorie a testa, tra cui i plurirappresentati Montjeu, Mujahid, Samun e Dylan Thomas (da cinque a tre figli). Completano One Cool Cat, Royal Applause, Dane Friendly e Domedriver.
Lo stallone che ha avuto il maggior numero di figli in pista è stato Hawk Wing, con sette figili (due vittorie e 14 piazzamenti), davanti a Red Rocks che ne ha avuti sei, quindi Shirocco e Mujahid a cinque.
In totale, su 273 cavalli in pista, sono stati 190 gli stalloni rappresentati, di cui 137 con un solo prodotto, 28 con due e 7 con tre.





.