giovedì 21 febbraio 2019

Presentazione Corse, Sant'Artemio, Treviso.


OPALEO DOPO AVER GIRATO A PISA PRESENTA LA CANDIDATURA AL DUCA D'AOSTA, HOME PLEASE PRIMO ATTORE DA SCRITTURARE

Dopo l'anonima prova di Pisa, il portacolori di Nisoli è pronto a mostrare il vero valore nel Lancenigo. Un interessante condizionata per anziani in siepi e una prova per quattro anni, sul medesimo percorso, per l'ultima categoria completano il programma degli ostacolisti.

OPALEO
il 14 febbraio 2019 a Pisa.
(Foto Matteo Mancini).

A cura di MATTEO MANCINI
Dopo la riunione toscana, il circus degli ostacolisti torna nel piccolo impianto di Treviso, in attesa del più sostanzioso programma di Milano.
Tre prove in ostacoli, contrariamente a quanto paventato da certe dirigenze, tutte collocate nelle prime tre prove del programma, più o meno come a Pisa, a seguire tre prove per dilettanti in piano.
Si parte con una prova preparatoria al Duca d'Aosta, primo cross della stagione, sulla distanza dei 3.500 meri. In pista due elementi di spessore per la disciplina. Da una parte il collaudato Opaleo, il secondo miglior crosser della stagione 2018 in Italia, frenato solo da All About Cossio e dalla doppia gabbia di siepi di Merano; dall'altra il gregario di lusso di casa Aichner (a maggio, a Merano, ha battuto CapivariHome Please, che prova il cross. Per entrambi la novità del tracciato cross di Treviso. In steeple il giallo-nero ha già battuto l'allievo di Romano che però in cross migliora di categoria. I due offrono qualità nettamente superiori a quelle offerte dagli altri quattro, soggetti più indicati per le prove per dilettanti.
Indichiamo primo favorito Home Please, anche alla luce dell'imbarazzante rientro, a Pisa, di Opaleo. Siamo comunque convinti che il figlio di Assessor sia stato impegnato in un mero galoppo pubblico, tra l'altro aspetto che abbiamo già sottolineato nel dopo corsa al tondino dell'ippodromo di San Rossore.
Dietro ai due molto equilibrio con Lunatorio maggiormente rodato rispetto a Lost Monarck e Vanessa del Cardo. Si rivedono in ostacoli i colori "storici" di Maria Grazia Manzione, assenti da oltre sette anni in ostacoli, che schiera l'estremo outsider Finger Cross, inusuale prodotto per le prove in ostacoli del velocista St Paul House, preparato dal signor Segat al debutto in ostacoli. 

Pronostico Mancho: Home Please, Opaleo.

Seconda prova, maiden o reclamare sui 3.000 metri in siepi, ultimissima categoria per cavalli di quattro anni. In pista qualità di minima con soggetti artefici di prove pessime nelle ultime esibizioni. Occasione propizia per permettere a qualcuno dei partecipanti di ottenere piazzamenti utili a risollevare curriculum assai modesti. Banjo's Voice è quello che, a corrente molto alternata, ha fatto vedere qualcosa. Vincitore a Merano, in discendente a fine settembre, davanti a Mensch, è poi evaporato nel resto delle esibizioni. Una vittoria, questa, sufficiente da sola a indicarlo primo favorito, pur se sovraccaricato al peso. Concede dai tre ai sette chili e mezzo agli avversari, il che è indicativo per evidenziare il valore della categoria. Favero lo ripropone in siepi dopo la delusione in steeple. E' il cavallo da battere. Condediamo grosso credito a Moltoir, cavallo proveninente dai blasonati allevamenti Bolger, che Christian Ghiotti ha pescato in Inghilterra. Vincitore a giugno in una classe 5 a Beverley, lavora già da diversi mesi in ostacoli e qua debutta in Italia in una categoria che dire abbordabile è dir poco. Ha già corso in siepi una volta a Perth, senza figurare. Non ci azzardiamo a indicarlo primo favorito, perché non l'abbiamo visto in allenamento, ma di sicuro lo indichiamo nostra seconda scelta.
Lemondedesreves, meglio a Treviso che altrove, capeggia gli altri.

Pronostico Mancho: Banjo's Voice, Moltoir.

Fazzoletto in mano per ILARIA SAGGIOMO
che la prende a ridere
nel rientro vincente di
CHATEAUDEMALMAISON nella condizionata
del 6 gennaio a Pisa.
(Foto Matteo Mancini).

Interessante la condizionata per cavalli di cinque anni e oltre sui 3.500 metri in siepi. Chateaudemalmaison è il principino della pista. Recente vincitore nella Corsa Siepi di Treviso, si è destreggiato assai bene anche a Pisa, dove ha vinto in bello stile in condizionata. Avrebbe potuto correre la Gran Corsa Siepi Nazionale, ma Romano ha preferito optare per un programma più abbordabile. Qua ha tutto per cogliere un nuovo successo. Dovrà vedersela con Equus Pandora, new entry in casa Ghiotti che, risolti i problemi burocratici legati al libretto, può debuttare in Italia. Figlio di Shantou, vanta egregia linea generazionale con spiccata attitudine al salto. Ha già corso con costrutto in ostacoli in Inghilterra, con piazzamenti in classe 3 e 4. Ghiotti l'aveva indicato partente nella Gran Corsa Siepi di Pisa, ragion per cui siamo portati a pensare che abbia fatto vedere cose interessanti nei lavori mattutini.
En Plein Sud ha deluso al debutto in Italia, sulla pista di Pisa, ma è un soggetto che è su interessanti linee francesi pur se scemate, nel giro di pochi mesi, dalle Listerd alle reclamare.
Rientra da oltre un anno il qualitativo Zanini, passato nella mani di Aichner, che andiamo a subire data la lunga assenza, immaginandoci un rientro tranquillo.
Paolo Favero gioca la carta Blue Skimmer, cavallo di sette anni, trenta corse in carriera in Irlanda, compreso in ostacoli, senza mai cogliere successo. Debutta in Italia, ma non dovrebbe essere sulla linea dei due Troger.
Completa il campo l'estremo outsider Spiritofhayton.

Pronostico Mancho: Chateaudemalmaison, Equus Pandora.

lunedì 18 febbraio 2019

Vincitori Classici: CANDALEX a cura di Matteo Mancini.


CANDALEX (FRA)
c.b 4.05.2014
CANDALEX
(Foto: Matteo Mancini).


                                    Storm Bird (Can)
                                     Storm Cat (USA)                        Terlingua (Usa)  
Alex The Winner (USA)   (b. 1983)   
(b.o 2007)                       She's A Winner (USA)          A.P. Indy (Usa)
                                      (b.o 1996)                                      Get Lucky (Usa)

                                                                                 A.P Indy (Usa)    
                                      Bernardini (USA)                Cara Rafaela (Usa)
Candinie (USA)                (b.o 2003)
 (b. 2009)                         Candlelight (USA)               Kingmambo (Usa)
                                        (b. 2004)                                   Bright Candles (Usa)



Alex The Winner (2007). Acquistato yearling negli Stati Uniti per 600.000 dollari e importato in Francia, non è mai sceso in pista. Morfologia compatta, 1,63 metri al garrese. Nasce nel Kentucky da una linea femminile di otto generazioni americane, innestate da una cavalla francese dal nome poco raccomandabile: La Troienne, classe 1926, passata alla storia ippica per aver generato cinque vincitori classici negli Stati Uniti.
Alex The Winner è un inbreeding 3x4  su Northern Dancer e Secretariat, generato da una cavalla mai scesa in pista, sorella piena degli stalloni Accelerator (vincitore in Gruppo 3 negli Stati Uniti), Girolamo (vincitore in Gruppo 1) e della fattrice Daydreaming (vincitrice in Gruppo 2). Una qualità che la cavalla ha saputo trasmettere ai propri figli, generando quattro vincitori classici negli Stati Uniti. Alex The Winner risulta infatti essere fratello pieno dello stallone vincitore in Gruppo 1 negli Stati Uniti Bluegrass Cat (secondo nel Kentucky Derby, Gr.1, e vincitore di oltre 1.700.000 dollari) e fratellastro dei vincitori in Gruppo 2 Lord of the Game (mezzo milione di dollari vinti in carriera) e Dramedy, oltre che dello stallone Cal Nation.
Alex The Winner è stato presto indirizzato alla carriera riproduttiva. Nel 2011, ad appena quattro anni, diventa disponibile per la monta presso l'Haras de la Brosse, in Francia, per poi spostarsi in Ontario (Canada) dalla stagione successiva e fare ritorno in Francia nel 2014, all'Haras du Pin, al tasso di monta di 1.500 euro. Dal 2018 è operativo presso l'Haras du Mont Goubert per 3.000 euro.

ALEX THE WINNER
(Foto synidcatdeseleveurs.fr).

La produzione Alex The Winner è pressoché integralmente concentrata in Francia e assai limitata, appena 74 prodotti in sette anni. Al 19 febbraio 2019, tra piane e ostacoli, i suoi figli si son resi partecipi di circa 300 corse per 36 vittorie e un totale di introiti di 1.036.000 euro. Appena trentadue sono stati i figli di Alex The Winner a essere scesi in pista in Francia. Si aggiungono al computo il mai piazzato Nevksi (sceso in pista in piano 12 volte in Irlanda) e l'americana Kisstomorrowgoodby (schierata negli States senza gloria).

Sono stati ventiquattro i cavalli da Alex The Winner a esser stati schierati in piano, ventidue di questi in Francia. Appena sei i vincitori (25%), per un totale di 191 corse e 17 vittorie (indice dell'8,9%). Un solo vincitore classico, si tratta della femmina, classe 2015, ZONZA. Allieva Guillemin, nipote per linea materna di Oasis Dream, ha preso parte, da due a tre anni, a 9 corse in Francia, riportando 3 vittorie (1.000-1.100 m.), a due anni, nelle prime tre corse in carriera, tra cui il Prix Dubois (Gr.3) a Deauville. Disputa le sei corse successive, prima di esser esportata negli Stati Uniti, in pattern race, riportando 4 piazzamenti, tra i quali il secondo posto nel Prix Imprudence (Gr.3) a Deauville e nel Prix Amandine (L) a Maisons Laffitte, quarta nel Darley Prix Morny (Gr.1) a Deauville e nel Prix De Lieurey (Gr.3) sempre a Deauville. Vince in carriera 133.245 euro.
E' risultato artefice di vittorie in handicap qualitativi Catch Dream, dal primo anno di monta, record-horse per numero di corse disputate (51) e numero di successi con 7 vittorie (1.600-2.100 m.), tra cui due Handicap da 28.200 euro al primo sulle piste di Longchamp e Saint Cloud. Vince in carriera 163.720 euro, somma più alta vinta da un figlio di Alex The Winner. Successi di qualità poi per Alex des Fosses, dal secondo anno di monta, 3 vittorie (1.900-2.100 m.) con acuto in un Handicap da 10.500 euro di Chantilly. 2 vittorie (1.700-1.800 m.), a reclamare, per Alexis des Fosses. Un successo per i modesti Enjoy Bilberry (a reclamare a Clairefontaine sui 1.400 metri) e Alexreve in una prova da 8.000 euro a Lyon La Soie.
Nessun figlio di Alex The Winner ha preso parte a corse in piano in Italia, Spagna, Inghilterra e Repubblica Ceka.

ZONZA è l'unica
vincitrice classica in piano
generata da 
ALEX THE WINNER
(Foto: paris-turf.com).

Sulla stessa falsa riga la produzione in ostacoli, seppure caratterizzata da indici percentuali indicanti un maggior successo. Sono stati ventuno i figli di Alex The Winner a essersi misurati in ostacoli, dieci di questi vincitori (percentuale raddoppiata rispetto a quelli ammirati in piano) per un totale di 20 vittorie (una in Italia) su 124 corse, indice percentuale del 16,1% (raddoppiato rispetto alle piane), con due soli soggetti a essersi misurati all'estero (per un totale di sette corse fuori dalla Francia).
Un solo vincitore classico, peraltro fresco: CANDALEX, dal terzo anno di monta. Siepista puro, dapprima allenato da Dubois e poi da Guillaume Macaire, ha preso parte, da tre a cinque anni, a 11 corse (una delle quali in Italia), riportando 6 vittorie, tra cui la Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) a Pisa e una condizionata da 24.000 euro di Compiegne, e 4 piazzamenti per 110.345 euro (da aggiungerci 1.600 euro in virtù di un piazzamento a due anni ottenuto in due uscite) a farne il terzo più ricco della famiglia. Buono il rating: 66 punti.
Dietro questo cavallo si segnala Tender Winner, coetaneo di Candalex, allievo di Dubois sceso in pista 6 volte a tre anni, riportando 1 vittoria in una condizionata in siepi di Auteuil da 21.600 euro e 3 piazzamenti, tra cui il quinto posto nel Prix Robert Lejeune (L), chiuso a distacco all'ultimo posto. Vince in carriera 30.025 euro, con punta rating 60.
Buon successo per Peace Alexia, femmina classe 2014, scesa in pista in siepi 6 volte a tre anni, con 2 vittorie, una delle quali da 23.040 ad Auteuil, e 3 piazzamenti per 43.745 euro.
Myster Alex, dal primo anno di monta, ha corso sempre e solo in ostacoli, tra siepi e steeple, per 15 volte, da tre a sei anni, centrando 3 vittorie in provincia (maggior premio, vittoria da 10.000 euro a Nimes) e 5 piazzamenti per 53.040 euro e una punta rating di 58. E' deceduto a sei anni per i postumi di una caduta.
Duplici successi per Alexania, classe 2014, femmina impegnata a corrente alternata tra piano e siepi, ha corso 8 volte in ostacoli, da tre a cinque anni, 2 vittorie (una in steeple e una in siepi), in provincia con premio massimo strappato a Aix-Les-Bains da 10.560 euro, e 3 piazzamenti per 26.895 euro. 56 punti rating; Do No Complain, dal secondo anno di monta, ha preso parte, a tre anni, a 9 corse in Francia, riportando 2 vittorie, in siepi e steeple, in provincia (premi da 8.640 euro) e 3 piazzamenti per 31.200 euro. Esportato in Irlanda a quattro anni, ha dato seguito alla propria carriera, correndo poco e in modo diluito nel tempo, 6 ulteriori volte senza mai piazzarsi né in hurdle né in chase. Ha tentato anche un Gruppo 3 di Leopardstown, ultimandolo a gran distacco. 57 rating.
I restanti vincitori in ostacoli non sono andati oltre una vittoria.

Dunque una produzione abbastanza deludente e priva di grandi campioni con due eccezioni, una per le piane e una per gli ostacoli. Davvero poco per un cavallo che era stato acquistato yearling per 600.000 dollari e che non ha mai corso.

CANDALEX
in azione.
(Foto france-sire.com).

Prima Madre
Candinie (Usa). Allevata negli Stati Uniti dall'Overbrook Farm. Figlia del tre volte vincitore in Gruppo 1 negli Stati Uniti Bernardini, soggetto a proprio agio sui 1.800-2.000 metri, vincitore di oltre 3 milioni di dollari americani. Cavalla caratterizzata da un lontano triplo inbreeding 5x5 su Bold Ruler, Buckpasser e Northern Dancer.
Acquistata alle aste di Keeneland, negli Stati Uniti, da foal, per un valore pari a 96.622 sterline. E' stata esportata in Francia dalla Dream With Me Stable dove ha corso, da due a tre anni, agli ordini di Brandt prima e di Dubois poi, 6 volte, riportando 1 vittoria (1.900 m.) a due anni, in un handicap da 12.000 euro di Deauville Midi, e 1 piazzamento per 15.000 euro, per un rating massimo di 34 punti. Ritirata prematuramente in razza a tre anni presso la Dream With Me Stable. Dal 2014 passa nelle mani di Jean Pierre e Joseph Dubois.
Madre di cinque prodotti, di cui tre scesi in pista, tutti vincitori.

              Candy Burg (2013, c.b da Sageburg (Ire)). Ha difeso i colori della Dream With Me Stable in Francia, per la quale ha corso a due e tre anni, prima di esser ceduto alla Ecurie des Mouettes e da questa a Dubois per la carriera in ostacoli poi proseguita in Inghilterra. Ha corso 23 volte, da due a cinque anni, in Francia e Inghilterra, centrando 7 vittorie (1.700 m.), sei delle quali in ostacoli e una in piano (su otto uscite, tutte in Francia) a Divonne a valergli un rating in piano di 37,5 punti, e 7 piazzamenti. Ha vinto sia in siepi che in steeple, quattro volte in Francia con acuto a Compiegne in uno steeple da 25.000 euro a valergli il rating di 60 punti. Ceduto in Inghilterra a cinque anni, è passato per le mani di tre allenatori (Venetia Williams, Olly Murphy e Peter Bowen), e ivi ha disputato 8 corse, vincendo in chase a New Abbott e a Ffos Las. Ha corso, senza piazzarsi, anche a Cheltenham e Aintree. Vince in carriera 73.170 euro (di cui 18.850 euro dalle prove in piano) + 12.706 sterline.
                 CANDALEX, see above.
             Candie (2015, f.b da Kendargent (Fra)). Ha corso in Francia 11 volte, da due a quattro anni, riportando 1 vittoria (2.000 m.) in provincia da 7.500 euro e 8 piazzamenti, toccando la punta di 33 di rating. Vince in carriera 30.515 euro. Dopo aver debuttato per Dubois, è stata acquistata dall'Ecurie des Mouettes. Soggetto molto regolare anche se non eccelso.
                Pivotal Woman (2017, f.b da Siyouni (Fra)). Esportata da yearling negli Stati Uniti. Non ha corso.
                N. (2018, m.b da Siyouni (Fra)). Non ha corso.

CANDY BURG
uno dei due cavalli, in tutta la linea femminile di Candalex,
a essersi esibito con successo, in ostacoli
sia in Francia che in Inghilterra.
(Foto jourdegalop.com).

Seconda Madre
Candlelight (Usa). Altra cavalla costruita su una serie di inbreeding estremi: 3x4 su Northern Dancer, 4x5 su Native Dancer e Graustark oltre che 5x5 su Nasrullah. Allevata nel Kentucky dalla Overbrook Farm, ha disputato 7 corse in carriera negli Stati Uniti, cogliendo 1 vittoria a tre anni e 3 piazzamenti per 36.000 dollari americani. Ritirata in razza a quattro anni. Nel 2012 è stata esportata in Australia.
Madre di sette prodotti, sei scesi in pista, di cui cinque vincitori.

                Candinie, see above.
                Guzzling Giant (2010, m.b.o da Giant's Causeway (Usa)). Non ha corso.
               The Steward (2011, c.b da Street Cry (Ire)). Esportato in Inghilterra, ha preso parte a 23 corse, da tre a otto anni, in Inghilterra, e Irlanda riportando 3 vittorie (1.600-3.400 m.), tra cui il We're Serious About Sport Handicap, una classe 2 a Kempton, e 12 piazzamenti per un totale di 66.562 sterline. Ha toccato la punta di 96 di rating inglese, non male, provando la scalata alle pattern race. A cinque anni è giunto quinto nel Camelot EBF Mooresbridge Stakes (Gr.3) a Curragh e sesto nella Gold Cup Irlandese (Gr.1), in entrambi i casi da ultimo classificato ad ampio distacco. A sei anni è stato indirizzato alla carriera in ostacoli. Ha preso parte a 9 corse, piazzandosi 9 volte, in sette casi al secondo posto per un totale di poco inferiore alle 10.000 sterline. Ceduto a cinque anni, nelle aste Tattersalls di febbrario, per 45.000 ghinee.
             Oro Light (2012, m.b da Medaglia d'Oro (Usa)). Esportato in Russia da yearling. Ha preso parte a 9 corse, da due a quattro anni, in Russia, riportando 1 vittoria (1.600 m.) e 5 piazzamenti, tra cui il secondo posto nel Tatarstan Cup (Gr.3) a Kazan e il quarto posto nel Ak Bars Stakes (Gr.1) sempre a Kazan. Vince in carriera 182.000 rubli.
                Peaceful Sea (2013, f. b da Fastnet Rock (Usa)). Ha corso 6 volte in Australia, da tre a quattro anni, 1 vittoria (1.200 m.) e 2 piazzamenti. Vince in carriera 16.300 sterline.
             Night Falls (2014, m. da Redoute's Choice (Aus)). Ha corso in Australia 10 volte, riportando 3 vittorie (1.200-1.500 m.) e 5 piazzamenti per 74.960 dollari australiani..
                Home Soil (2015. m. da Exceed and Excell (Aus)). Ha corso in Australia 5 volte, a tre anni, ottenendo 2 piazzamenti per 5.000 dollari australiani..

Terza Madre
Bright Candles (1987, f.s da El Gran Senor (Usa)). Inbreeding 4x5 su Nearco e 5x5 sullo stallone inglese Alibhai, ma soprattutto su War Admiral, il monumentale rivale di Seabiscuit consegnato alla leggenda mass mediatica dall'omonimo film, con Tobey Maguire, candidato al Premio Oscar.
Allevata dalla Hermitage Farm e dalla Inc. & Farish in Kentucky, ha preso parte a 34 corse in carriera negli Stati Uniti, riportando 5 vittorie, tra cui il Santa Ysabel Stakes (Gr.3) a Santa Anita e il Majorette Handicap (L) a Louisiana Downs, e 14 piazzamenti ovvero il secondo posto nel Santa Anita Oaks (Gr.1), nel Santa Ynez Breeders' Cup Stakes (Gr.2) a Santa Anita, nel Budweiser Meadowlands Breeders' Cup Handicap (Gr.3) a Meadowlands, terza nelle Kentucky Oaks (Gr.1) a Churchill Downs, nel Las Virgenes Stakes (Gr.1) a Santa Anita, nel Black-Eyed Susan Stakes (Gr.2) a Pimlico e nel Pimlico Oaks (L) a Laurel. Vince in carriera 400.000 dollari americani.
Ritirata fattrice a quattro anni, presso la Overbrook Farm, in Kentucky.
Madre di dodici prodotti, tutti scesi in pista di cui undici vincitori.   

               Dodie Mae (1993, f.b.o da Capote (Usa)). Ha corso 8 volte negli Stati Uniti, da due a tre anni, collezionando 2 vittorie e 1 piazzamento ovvero il terzo posto nel Dixie Belle Stakes (L) a Oaklawn Park per 45.215 dollari americani. Fattrice, madre di vincitori tra cui Lancelot du Lac, vincitore in Inghilterra in Listed a Lingfield e pluripiazzato in categoria; la piazzata in Gr.1 e Gr.2 a Santa Anita Waching You; la piazzata in Gr.3 a Hollywood Park M A Fox.
              Leestown (1994, m.b.o da Seattle Slew (Usa)). Ha corso 32 volte negli Stati Uniti, collezionando 6 vittorie, tra cui il Leonard Richard Stakes (L) a Delaware Park, e 7 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Long Branch Stakes (L) a Monmouth Park e terzo nel Tremont Stakes (Gr.3) a Belmont Park. Vince in carriera 322.000 dollari. Stallone in Louisiana. Eletto nel 2011 stallone dell'anno in Louisiana.
            GRAND SLAM (1995, m.b da Gone West (Usa)). Acquistato yearling a Keenelad per 300.000 dollari. Ha corso 15 volte negli Stati Uniti, collezionando, a due e tre anni, 4 vittorie, tra cui il Moet Champagne Stakes (Gr.1) a Belmont Park, il Futurity Stakes (Gr.1) a Belmont Park, il Peter Pan Stakes (Gr.2) a Belmont Park, e 7 piazzamenti tra cui il secondo posto nelle Breeders' Cup Spint (Gr.1) a Churchill Downs, nelle Jerome Handicap (Gr.2) a Belmont Park e nelle Swaps Stakes (Gr.2) a Hollywood Park, terzo nel Buick Haskell Invitational Handicap (Gr.1) a Monmouth Park e nel Lexington Stakes (Gr.2) a Keeneland. Vince in carriera 900.000 dollari. Stallone di discreto successo, padre di cavalli autori di circa 800 vittorie per 64 milioni di dollari, operante nel Kentucky fino alla morte avvenuta nel marzo del 2012.
              Gold Market (1996, m.b da Seeking the Gold (Usa)). Ha corso 7 volte negli Stati Uniti, centrando 1 vittoria e 4 piazzamenti, tra cui il secondo posto nel Fort Springs Stakes (L) a Keeneland. Vince in carriera 59.000 dollari. Stallone in Ohio e poi esportato a Trinidad & Tobago.
            Legion Field (1997, m.b da Seattle Slew (Usa)). Ha corso 16 volte negli Stati Uniti, collezionando 2 vittorie e 1 piazzamento per 53.000 dollari. Stallone nello stato di New York e poi in Louisiana.
            Redwood City (1998, m.s da Carson City (Usa)). Ha corso 1 volta negli Stati Uniti, piazzandosi.
             Wild West (1999, m.b da Gone West (Usa)). Ha corso 11 volte negli Stati Uniti, riportando 1 vittoria e 3 piazzamenti per 40.000 dollari. Stallone in Louisiana.
             Western Territory (2001, m.s da Gone West (Usa)). Ha corso 16 volte negli Stati Uniti, riportando 2 vittorie e 6 piazzamenti per 77.000 dollari. Abbattuto a cinque anni a seguito di un infortunio.
              High Octane (2002, m.b da A.P. Indy (Usa)). Ha corso 20 volte negli Stati Uniti, riportando 1 vittoria e 1 piazzamento. Vince 45.000 dollari. Stalloncino nel Nuovo Messico.
             Miner Lamps (2003, m.b.o da Seeking the Gold (Usa)). Ha corso 25 volte negli Stati Uniti, riportando 3 vittorie e 10 piazzamenti, secondo nel Hal's Hope Handicap (Gr.3) a Gulfstream Park per 176.000 dollari. Stallone in Venezuela.
               Candlelight, see above.
           Fast Draw (2006, m.b.o da Gone West (Usa)). Ha corso 17 volte negli Stati Uniti, riportando 2 vittorie e 5 piazzamenti per 53.000 dollari. Stallone di modesto valore negli Stati Uniti.

GRAND SLAM
Vincitore di due Gruppo 1 e un Gruppo 2 negli Stati Uniti
è il fiore all'occhiello nella linea femminile di Candalex.
Stallone di discreto successo in Usa.
(Foto summerhill.co.za).

Quarta Madre
Christmas Bonus (1978, f.b.o da Key To The Mint (Usa)). Doppio inbreeding 5x5 su Hyperion e Blue Larkspur. La madre, SUGAR PLUM TIME, è una duplice vincitrice, classe 1972 da Bold Ruler (Usa), in Gruppo 2 negli Stati Uniti, sorella piena del vincitore classico negli Stati Uniti Plum Bold (stallone dell'anno in Sud Africa nel 1980) e di Yule Log, a sua volta madre della campionessa CHRISTMAS PAST, vincitrice di tre Gruppo 1 (tra cui le American Oaks), un Gruppo 2 e due Gruppo 3; oltre che sorellastra della piazzata in Gruppo 1 Sweet Tooth, poi eletta fattrice dell'anno negli Stati Uniti nel 1977, madre di tre stakes winner, ovvero il milionario (957.000 dollari di vincite) ALYDAR, vincitore di sei Gruppo 1 americani (compreso il Derby della Florida), la due volte vincitrice in Gruppo 1 OUR MIMS e la vincitrice in Gruppo 1 SUGAR AND SPICE.
La cavalla prende parte a 28 corse negli Stati Uniti, riportando 7 vittorie e 7 piazzamenti, tra cui il quarto posto nell'Affectionately Handicap (Gr.3) di Aqueduct per 140.500 dollari.
Madre di quindici prodotti, dodici dei quali scesi in pista, undici dei quali vincitori.

                Yaqut (1984, f.s da Northern Dancer (Can)). Ha corso 6 volte in Inghilterra, centrando 1 vittoria e 2 piazzamenti per 4.400 dollari. Madre di vincitori in Inghilterra.
                  Russian Gift (1985, f.b da Nijinsky (Can)). Non ha corso.
            Andy's Bonus (1986, f.b da Conquistador Cielo (Usa)). Ha corso 23 volte negli Stati Uniti, riportando 1 vittoria e 9 piazzamenti per 19.100 dollari.
                   BRIGHT CANDLES, see above.
               Checking It Twice (1989, f.b.o da Reference Point (Gb)). Non ha corso. Madre di vincitori negli Stati Uniti.
                   Shebl (1990, m.b.o da Green Desert (Usa)). Ha corso 20 volte tra  Inghilterra, Italia ed Emirati Arabi, vincitore nell'Al Aweer Jebel Ali Mile negli Emirati Arabi, terzo nel Vintage Stakes (Gr.3) a Goodwood, nel Premio Campobello (L) a Milano e quarto nel Zetland Stakes (L). Vince 74.000 dollari.
                 Bonus Money (1991, m.b da Chief's Crown (Usa)). Ha preso parte a 39 corse negli Stati Uniti, 7 vittorie, tra cui il Golden Act Stakes (L) ad Arlington, e 10 piazzamenti tra i quali il terzo posto nel Donn Handicap (Gr.1) a Gulfstream Park e nel Rushaway Stakes (L). Vince in carriera 230.000 dollari. Stallone di medio successo in California.
                  CHRISTMAS GIFT (1992, f.b.o da Green Desert (Usa)). Ha corso 22 volte negli Stati Uniti, da due a quattro anni, 7 vittorie, tra cui il Boiling Springs Handicap (Gr.3) a Meadowlands, il Beaugay Handicap (Gr.3) di Aqueduct, il Regret Stakes (L) a Churchill Downs e il Rockingham Breeders Cup Handicap (L) a Rockingham Park, e 5 piazzamenti, seconda nel Mrs Revere Stakes (Gr.3) a Churchill Down e terza nel Rare Perfume Handicap (Gr.2) a Belmont. Vince in carriera 387.000 dollari. Fattrice negli Stati Uniti, ha generato la vincitrice in Gruppo 1 negli Stati Uniti CHRISTMAS KID.
                   Holiday Spirit (1993, m.b.o da Deputy Minister (Can)). Ha corso 12 volte negli Stati Uniti, 2 vittorie e 4 piazzamenti per 74.000 dollari. Stallone in Cile.
                     IRON COUNTY XMAS (1994, c.b.o da Cox's Ridge (Usa)). Esportato a tre anni in Irlanda dove viene avviato con discreto successo alla carriera in ostacoli per essere poi alternato con prove in piano per amatori. Prende parte, da quattro a cinque anni, a 16 corse in carriera (una delle quali nel tempio di Cheltenham), di cui dieci in piano, ottenendo 4 vittorie (2.400 m.), due delle quali in piano e due in hurdle, tra cui lo Spring Juvenile Hurdle (Gr.3) a Leopardstown, e 2 piazzamenti (uno in piano e uno in hurdle). Vince in carriera 16.645 sterline. Il cavallo dovrebbe aver preso parte a 13 corse negli Stati Uniti in piano con 4 ulteriori vittorie e 7 piazzamenti.
                 Christmas Storm (1995, m.b da Storm Bird (Can)). Ha corso negli Stati Uniti 12 volte, centrando 2 vittorie e 1 piazzamento per 49.145 dollari.
                 Bonus Time Cat (1996, m.b da Storm Cat (Usa)). Non ha corso. Stallone in Oklahoma.
                  Seattle Christmas (1998, f.b.o da Seattle Slew (Usa)). Ha corso negli Stati Uniti 9 volte, 1 vittoria e 1 piazzamento per 26.800 dollari. Fattrice negli Stati Uniti, madre di un vincitore.
                 Christmas Pageant (1999, f.b.o da Theatrical (Ire)). Ha corso 10 volte negli Stati Uniti, cogliendo 4 piazzamenti per 27.000 dollari. Fattrice negli Stati Uniti, madre di vincitori.
                Christmas Card (2001, f.s da Theatrical (Ire)). Acquistata foal per 100.000 dollari a Keeneland. Ha corso 11 volte negli Stati Uniti, 1 vittoria e 3 piazzamenti per 54.800 dollari. Fattrice, madre di vincitori.

CANDALEX
impegnato a Compiegne.
(Foto jourdegalop.com).

Analisi Candalex a cura di Matteo Mancini

LA GENEALOGIA
Il fascino della storia dell'allevamento statunitense si intreccia in modo esemplare nel sangue di Candalex. Diciassette linee femminili americane che retroagiscono al lontanissimo 1842 con la nascita, in America, di Leviathan Mare, prodotto dell'inglese Anna Maria, cavalla esportata in Virginia nel 1829.
Per effetto di una serie di incroci, Candalex si presenta quale estremo e insistito risultato finale di una complessa rete di inbreeding che costituiscono un mix del vertice dell'allevamento americano. C'è il sangue di tutti i migliori stalloni del Nord America. Costruito su quattro inbreeding che lasciano a dir poco con gli occhi lucidi gli appassionati di genealogia. 3x3 sul cavallo dell'anno del 1992 A.P Indy, vincitore negli Stati Uniti di quattro Gruppo 1, dai 1.600 ai 2.400 metri, tra cui la Breeders' Cup Classic e il Derby di Santa Anita per 3 milioni di dollari di vincite; 4x4 sul re dei velocisti d'america Mr Prospector; 4x5 sul caporazza assoluto Northern Dancer e sul mito d'America Secretariat, vincitore della Triple Crown e cavallo dell'anno 1973 per effetto di successi estrinsecati da una potenza tale da esser trasposti al cinema nel film Un Anno da Ricordare.  Un pedigree da leccarsi i baffi, poco da dire, che vanta eccezionali risultati anche in chiave produttiva sul versante femminile soprattutto sulla terza  e quarta madre. La bis nonna di Candalex, tale Bright Candles, è una stakes winner in Gruppo 3, piazzata in Gruppo 1 negli Stati Uniti, inbreeding 5x5 su un altro mito di America ovvero War Admiral (lo storico rivale di Seabiscuit, cavallo ricordato dal film candidato al Premio Oscar interpretato da Tobey Maguire), vanta una produzione da record per quel che concerne l'allevamento americano. Su dodici prodotti, sebbene solo due siano stati in grado di conquistare pattern race (su tutti il duplice vincitore in Gruppo 1 Grand Slam), nove sono stati destinati all'attività riproduttiva, di questi sette nel ruolo di stallone. Cifre da record, che trovano la loro ragion d'essere nella quarta e quinta linea materna. La quarta madre Christmas Bonus, piazzata in Gruppo 3 e madre di due vincitrici in medesima categoria, vanta una genetica eccezionale, sorella di due vincitrici di Gruppo e "zia" di tre vincitori di Gruppo 1 tra cui il milionario Alydar (vincitore di sei Gruppo 1 negli Stati Uniti).
Linea molto appetitosa, pur se sfumata nelle generazioni più prossime a Candalex, eppur poco esaltante per la carriera in ostacoli. Solo due parenti prossimi del cavallo, sulla linea femminile, si son distinti in ostacoli. Tra questi il fratellastro di Candalex, Candy Burg, e soprattutto il prodotto della quarta madre che ha centrato un Gruppo 3 in Irlanda in hurdle, salvo poi deteriorarsi nelle prestazioni, Iron County Xmas.
Modesta la linea paterna offerta dall'inedito Alex The Winner, padre di un unico vincitore classico in piano (in Gruppo 3) senza nessun altro prodotto, prima di Candalex, capace di piazzarsi in main event. Stallone che vanta una discreta produzione numerica in Francia sul settore ostacoli  (quasi un terzo dei suoi figli) con un indice percentuale di vittorie superiore di poco al 16%.

PRIMA PARTE DI CARRIERA
Allevato dalla Dream With Me Stable Inc., nasce tardivo, il 4 maggio del 2014, in Francia. Disputa due prove in piano, la prima a due anni per l'Ecurie des Mouettes e la seconda per Jean Pierre Joseph Dubois, disimpegnandosi sulla distanza dei 2.000 metri. E' quarto al debutto a Salon Provence e sesto a Cagnes su Mer.
Dubois lo destina subito alle siepi. A tre anni prende parte a sette corse in ostacoli. I debutti sono faticosi, non va oltre a un quarto posto a grande distacco ad Angers dove subisce mezza lunghezza da Au Piede Leve che si farà conoscere anche in Italia in categoria non elitaria.
Il primo successo arriva a settembre, in provincia, sull'anello di Le Touquet, in corrispondenza del passaggio nella mani di Guillaume Macaire. E' il grande maestro francese, plurivincitore a ripetizione della classifica d'oltralpe degli allenatori in ostacoli, a trasformare il soggetto. Affidato a Bertrand Lestrade, che comincia a saggiarne il feeling, si mette in posizione di avanguardia del Prix Societe Loca Service Boulugne sur Mer, prova sulla distanza dei 3.500 metri, e regola la compagnia di tre lunghezze. Si ripete, in categoria superiore, due settimane dopo, a Strasburgo, dove riporta, con margine di otto lunghezze, una condizionata da 10.080 euro al primo. In testa, si lascia sfilare, mettendosi secondo o terzo, per ritornare sotto al momento topico della competizione in corsia esterna. Trainato dal battistrada Confuceen, risolve in modo impressionante la contesa nel tratto piano, lasciando il rivale in lotta con A Magic Man e allungando con una superiorità netta. L'acuto gli vale un ulteriore salto di categoria che si materializza a Compiegne, quaranta giorni dopo, nel Prix de Bourges, sui 3.400 metri in una condizionata da 26.400 euro. Lestrade lo tiene tranquillo, nelle posizioni di estremo rincalzo del gruppo e in corsia esterna per provare a fare l'arrivo. Purtroppo non arriva lo scatto messo in mostra a Strasburgo o, quantomeno, non è all'altezza di rivali di primario prospetto. E' quarto a cinque lunghezze scarse dal vincitore Spinozzar, che vincerà in Gruppo 3 nel successivo ingaggio, e a mezza da Equemauville, secondo poi in Gruppo 3 e vincitore, un anno dopo, in Listed.
Riproposto in categoria similare, un mese dopo, domina il Prix de Craon, sui 3.400 metri in siepi di Compiegne, da 24.000 euro al primo. Lestrade va subito in testa, ma non forza. A poco a poco, in corsia esterna, si fa sfilare per piazzare l'allungo sulla piegata finale. Ai quattrocento finali offre già la sensazione di risolvere la contesa con il Papot El'ban. Dopo l'ultima, arroccato sullo steccato opposto, si isola dall'aversario, relegando il terzo classificato a venticinque lunghezze.

CANDALEX
a Pisa, prima di prender parte alla
71° Corsa Nazionale
(Foto Matteo Mancini).

UN ANNO DI STOP FORZATO E IL PASSAGGIO A PIERRE PILARSKI
Causa infortunio, resta lontano dalle corse per un intero anno. Intanto lo acquista lo svizzero Pierre Pilarski, una vera e propria leggenda dell'ippica francese impegnata su più fronti, dopo aver preso le mosse dal trotto. Proprietario dell'asso Bold Eagle, uno dei più forti trottatori francesi di sempre, vincitore del Prix Amerique, si tratta di un personaggio piuttosto folkloristico con caratteristica barba sale e pepe. Classe 1961, figlio di immigrati polacchi, è considerato il "re delle patatine fritte di Francia" avendole vendute per quasi trent'anni con un franchisee di McDonald's.
Il cavallo resta in allenamento da Guillaume Macaire. Vince subito al rientro, a Toulouse, in una condizionata per quattro anni in siepi, ma lo fa solo per effetto di un discutibile intervento dei commissari. La corsa, disputata sul pesante, si risolve in un duello con Purple King. Candalex va davanti, poi si adegua secondo dietro a Just Move On. Ritmo sollecito. I due prendono circa dieci di margine dal gruppo. Candalex sfonda prima ancora della piegata finale e sembra esibirsi in un galoppo di esercizio, ma il suo interprete, Adrien Fouchet, non ha fatto i conti con Purple King che, di rincorsa, aggancia i due fuggitivi e da un duro attacco a un Candalex fin troppo attendista.  I due lottano testa a testa nel tratto piano, con l'attaccante che tende a stringere l'avversario piegando dall'esterno verso l'interno. Il danneggiamento non sembra poi così evidente, ma i commissari ribaltano l'esito della pista che aveva visto Purple King spuntarla di un muso. Disperso a diciotto lunghezze Just Move On.
Macaire rilancia l'allievo in una prova di alto valore di Compiegne, 3.800 metri in siepi, per quattro anni, Prix Bucheur, ancora sul pesante. Arriva un terzo posto a quaranta lunghezze dal vincitore Highway To Hell, che vincerà di lì a poco in Gruppo 3, e a venti da un altro vincitore in Gruppo 3 francese di nome Royale Maria Has. Prova un po' deludente dato che il cavallo al betting si presenta da favorito. Lestrade lo monta, nelle prime fasi di gara, con decisione per poi lasciar perdere il discorso per la vittoria. Parte brillante come consuetudine e prende la testa per lasciarsi sfilare da Royale Maria Has che mena le danze con buon piglio. Passa dall'esterno all'interno in costante pressione sul battistrada che però lo respinge. Non brillante sui salti, rischia la caduta dopo esser stato riportato dall'interno all'esterno. L'indecisione lo porta a perdere qualche posizione e a rinculare nel gruppo. Lestrade, a traguardo ancora lontano, sembra non esser molto convinto e lascia andar via i due davanti per controllare gli altri concorrenti senza spremere il cavallo. Deve comunque faticare, nel tratto piano, per conquistare il gradino più basso del podio.
Corre nella stagione una terza e ultima volta, spostandosi a Pau, dove regola di cinque, nel Prix Jean de Tauriac da 16.800 euro,  Black Luna, reduce da una vittoria in Listed ad Auteuil. Va in testa e mantiene la posizione per tutto l'arco della prova. Black Luna lo avvicina sull'ultima, ma non può nulla sull'allungo messo sul piatto della bilancia dal figlio di Alex The Winner.

L'arrivo della 71° Corsa Siepi Nazionale
CANDALEX precede il giallo-nero 
MORNING STAR e il fucsia
MEZAJY
(Foto Pietro Coscia).

CONSACRAZIONE A VINCITORE CLASSICO
Il 17 febbraio 2019 viene dirottato da Macaire a Pisa. E' la prima trasferta che il grande allenatore francese fa in terra di Toscana. Viene dichiarato partete, col fido Lestrade, nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) sui 4.000 metri. Da battere il trio Morning Star, Live Your Life e Mezajy finiti nell'ordine nella preparatoria Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3). Pierre Pilarski, intervistato al tondino da Enrico Querci, non si nasconde: "Penso di vincere!" Il betting è implacabile: 14/10. Il cavallo dimostra di valere la quota. Solo un coraggioso e mai domo Morning Star prova a creargli qualche grattacapo, ma è una minaccia solo apparente. Lestrade va in testa e scandisce discreto ritmo. Prima della diagonale discendente, Morning Star rileva il battistrada che gli gravita all'esterno. Restano attardati gli altri due attesi Mezajy e Live Your Life. Sulla dirittura opposta a quella di arrivo, Candalex va a premere su Morning Star e lo passa a metà dirittura. L'Aichner però, all'interno, non si arrende. Lestrade gli chiude il varco e allora Kratochvil ricuce il gap di una lunghezza e mezzo per tornare alla sella dell'avversario, all'esterno di esso, sulla piegata finale. Provano a intervenire Mezajy e Live Your Life che frana in mal modo sul penultimo elemento, dando l'impressione (per fortuna errata) di esser stato vittima di una caduta letale. Morning Star mette in pista tutto e qualcosa di più per andare all'attacco di Candalex che è ancora in mano. Non è troppo lontano neppure Mezajy che si affaccia tra i due. "Candalex allunga comodo, o almeno sembrerebbe dalla visione televisiva" dice Marannini prima dell'ultima. Lestrade richiama appena il proprio allievo che chiude il conto nel tratto piano. Vince di cinque su Morning Star che, a sua volta, regola di tre e mezzo un Mezajy incapace di piazzare un interessante speed all'epilogo. "Aveva ancora tanta energia nel finale" dichiara Lestrade, al rientro al tondino, tra gli applausi del pubblico.

Attitudine di corsa: Cavallo brillante in partenza. Predilige correre sui primi, pur dimostrandosi gestibile. Dotato di buon allungo, tende a risolvere le contese nel tratto piano finale.

Score in siepi: 11 corse (dodici in Francia e una in Italia), 6 vittorie e 4 piazzamenti.
Totale vincite: 110.345 euro.

Score in piano: 2 corse in Francia, 1 piazzamento.
Totale vincite: 1.600 euro.

Corse in carriera: 13 corse, 6 vittorie e 5 piazzamenti per 111.945 euro.

PREMI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-Gr.1: 71° Corsa Siepi Nazionale, Pisa, 17 febbraio 2019.

CANDALEX
al rientro dopo la vittoria nella 71° Corsa Nazionale
(Foto Matteo Mancini).

venerdì 15 febbraio 2019

Presentazione Corse, San Rossore, Pisa.


L'ALLENATORE SCRITTORE GUILLAUME MACAIRE GIUNGE A PISA PER SCRIVERE LA STORIA.

Il top trainer francese, per la prima volta in carriera, fa tappa a Pisa pronto a mettere le mani sulle due principali corse di gruppo pisane. Athena du Berlais e Candalex i due nomi per il Criterium d'Inverno e la Gran Corsa Siepi Nazionale.

GUILLAUME MACAIRE
un numero UNO.
(Foto 

Commento a cura di Matteo Mancini
Appuntamento con la storia, domenica, in quel di San Rossore. L'asso francese Guillaume "Guglielmone" Macaire, più volte trionfatore della classifica in ostacoli in Francia, cinque volte laureato nel Gran Premio Merano (l'ultima volta con un devastante Le Costaud, nell'edizione 2018), tra i cinque migliori allenatori in ostacoli d'Europa, scende per la prima volta a Pisa. 
Personaggio poliedrico che non passa inosservato, definito in patria "un professionista atipico", Guillaume Macaire è un vero e proprio artista, tra gli allenatori dell'ostacolismo, di rilievo mondiale. Lo si capisce già da come si presenta, amante dei cappelli e dei colori sgargianti, veste in modo spesso eccentrico ed è di pronta battuta. "Nel suo carattere c'è un po' di follia" si legge in alcuni articoli. Capo autoritario sul luogo di lavoro, dispensa ordini e sovente deve ricorrere alla voce alta per spronare i suoi e richiamarli alla maggiore concentrazione. Dunque allegro ed estroverso fuori tanto quanto serio e motivato nei campo di allenamento. "E' un personaggio che si accende facilmente... i suoi sproloqui sono leggendari" affermano gli appassionati francesi, ridacchiando sotto i baffi.
Nato a Compiegne nel 1956, entra nel mondo dell'ippica senza aver un background familiare alle spalle. Fatale, dice, è stato l'ingresso in un ippodromo all'età di otto anni in compagnia dello zio. Inizialmente gareggia come gentleman rider poi intraprende la carriera da allenatore a partire dal 1979. Gli inizi non sono facili, va anche in Inghilterra per affinare la lingua e vedere i diversi metodi di allenamento. Al rientro però deve fare di necessità virtù. Ha pochi soggetti per le mani che lavora sulla sabbia dei boschi di Compiegne. Vince la prima corsa da allenatore a ventritre anni, al primo anno di professione, in una piana sui 2.400 m. di Saint-Cloud grazie a un cavallo di sua proprietà che si chiamava Le Beage, nipote di Ribot e O'Grady e figlio di un cavallo che si chiamava Sir Ribot. Decide poi di spostarsi a Maisons-Laffitte dove rimane, con una dozzina di effettivi, due anni apprendendo i trucchi del mestiere da Jean Paul Gallorini, a sua volta affinati sul vecchio metodo di André Adele incentrato sugli insegnamenti del Barone Finot. Si stabilisce in seguito a La Roche-Chalais rispondendo all'invito di un proprietario locale, Robert Vallat, in cerca di un nuovo allenatore a cui affidare la propria scuderia. Segue poi il passaggio definitivo a La Palmyre. A convincerlo per la nuova destinazione è la vicinanza al mare, in particolare alla spiaggia dove destina i propri allievi per allenamenti sulla risacca, ma anche alla foresta e ai sentieri boschivi, ideali per fare fondo sulla sabbia. Nel corso degli anni ha avuto a disposizione anche 100 allievi in una stagione, ha vinto praticamente tutto in Francia e all'estero vincendo a ripetizione la classifica allenatori transalpina dal 2003 a oggi, marcando un record di vittorie annue fatto di 282 successi nel 2015 (il precedente record era di 263 successi, sempre firmato Macaire). Ha vinto in carriera, oltre che in Francia (tre volte vincitore del Grande Steeple Chase di Parigi), Inghilterra (nel 2000, nel 2002 con 23 vittorie, anche in prove di Gruppo), Svizzera, Belgio e Italia. 
Ha vinto per la prima volta in Inghilterra nel dicembre del 2000, sulla pista di Chepstow, in chase con Imperial de Thaix e in hurdle con Jair du Cochet (nel Welsh Finale Junior Hurdle, Gr.1). Con quest'ultimo soggetto ha altresì vinto il Premier Hurdle (Gr.2), nel 2002, ad Haydock e ancora due Gruppi 2 a Cheltenham, un altro ad Huntingdon, una Listed a Newbury, nonché il Pertemps Aviation Resources Feltham (Gr.1) a Kempton. Vincitore poi a Chepstown, nel 2001, con Tempo d'Or nel Worthingon Classic Finale Junior Hurdle (Gr.1). Nel territorio inglese ha dunque vinto sette corse di gruppo di cui tre Gruppi uno.
Nella nostra penisola ha corso, fino a oggi, solo a Merano, diventando un vero e proprio mattatore. Un personaggio la cui ombra è di per sé sufficiente a gettare nello sconforto i colleghi italiani. Ha vinto cinque edizioni del Gran Premio Merano, spesso e volentieri con soggetti che hanno triturato gli avversari in forza a un treno di gara, dagli stessi scandito, a dir poco devastante.
Ha vinto subito alla sua prima corsa disputata nel nostro confine, nel settembre del 2003, vincendo il primo dei suoi cinque Gran Premi Merano con Tempo d'Or davanti di diciassette lunghezze al Favero (al suo miglior piazzamento in carriera, vincerà poi in seguito tre edizioni) Gold Generator. Vi ritornerà nel 2004, secondo nel Gran Premio Merano con Mont Misere (battuto di una lunghezza e mezzo dal ceko Masini). Prenderà parte a tre corse nel 2005, primo nella Gran Corsa Siepi di Merano con L'As de Pembo (quattordici lunghezze rifilate al Favero, colori Albertoni, Halling Joy poi vincitore del primo Merano conquistato dall'allenatore di Sinigo), secondo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano con Westos, fuori causa nel Merano per un errore di percorso del fantino Ricou in sella a Domirome. Soluzione quest'ultima emulata l'anno successivo da L'As de Pembo, scartato nel Gran Premio sempre con Ricou in sella e poi terzo nell'edizione 2007 e secondo nel 2008. Vincerà la sua terza corsa in Italia in una condizionata in steeple grazie a Rigoureux nel 2008.
Ancora a Merano nel 2009, con un deludente quinto posto di La Fille d'Or nella Gran Corsa Siepi di Merano e un terzo de Le Bazin nel Gran Premio Merano.
Nel 2010 ha marcato la prima doppietta in Italia nel Grande Steeple Chase d'Europa con vittoria di Rigoureux su Le Bazin. Quarto nel Val d'Adige con Atlantic Mist. Secondo successo nel Gran Premio Merano, quinta vittoria in Italia, con Rigoureux sempre nel 2010.
Nel 2011 Macaire presenta la carta Ole Companero, terzo in una prova preparatoria poi caduto nel Merano. Male Talipsso Track in una prova di contorno, solo quinto. Vince comunque il terzo Gran Premio Merano con il dominio di Chercheur d'Or, seconda vittoria di James Reveley.
Il 2012 riserva un mancato piazzamento nel Val d'Adige e un secondo nel Grande Steeple d'Europa con Allen Voran poi caduto nel Merano comunque vinto, per la quarta volta di Macaire, da Rigoureux (doppio per il cavallo).
Torna a Merano dopo una pausa di tre anni in occasione del meeting del Gran Premio Merano del 2015 cogliendo un secondo posto nel Grande Steeple Chase d'Italia e i due più bassi gradini del podio nel Gran Premio Merano con il redivivo Ole Companero e Marinas.
Nel 2016 parte subito forte con due vittorie su due grazie a Le Costaud e Quick Davier. A settembre è di nuovo secondo nel Gran Premio Merano con Allen Voran. L'anno successivo perde a tavolino il Premio dei Giovani, secondo con Sainte Saone, per conquistare per la terza volta il Grande Steeple Chase d'Europa  (Styline), per la seconda volta il Vanoni (Defit d'Estruval) e per la prima volta sia la Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Candide) che il Premio Steeple Chase d'Italia (Defit d'Estruval). Nel 2018 il quinto timbro sul Gran Premio Merano e il trionfo nel Criterium d'Autunno (Athena du Berlais). Un curriculum che parla da solo.
Appassionato d'arte in generale, si diletta a dipingere con un occhio di riguardo all'impressionismo, ma anche alla pittura a olio con soggetti caratterizzati dai propri cavalli. Ha anche pubblicato due libri ovvero A pied, a cheval ou en voiture (2014) e A la plume Sergent Major ou a la mine de plomb (2016), nelle interviste però assicura sempre di aver allestito una sterminata biblioteca costituita di libri incentrati sul mondo dello sport equestre. "Mi ci son voluti venti anni, ma l'ho quasi completata" assicura a Le Parisien. Un ulteriore hobby è quello della vela. Dunque un personaggio che non è certo privo di interessi. San Rossore ha l'onore e il privilegio di poterlo ospitare nelle proprie strutture e la sua presenza è sufficiente a scrivere una nuova pagina di storia. Tra i tanti sterminati personaggi che hanno impreziosito il valore delle corse in quel di Pisa, Guillaume Macaire è senza ombra di dubbio uno tra i più rilevanti in assoluto. Dunque applauso subito anche per la semplice presenza e un grazie per aver reso, un po' come fece lo scorso anno Pavel Vovcenko (pur se con sfortuna), Internazionale (con la "I" maiuscola) la giornata.

PRESENTAZIONE CORSE
Il programma si apre col Premio Pardubice, prova solitamente effettuata sul percorso cross, ma quest'anno trasformata in uno steeple sui 3.500 metri per cavalli di quattro anni. Si tratta di una vera e propria rivincita del Premio Prova d'Assaggio. Andoins ha tutto per ripetersi, pur se notevolmente penalizzato al peso. Il portacolori Aichner è esploso sugli ostacoli alti italiani e ha battuto senza possibilità di appello gli avversari. Avrà di contro la novità Moorhouse Lady, femmina reclamata a Pau da Christian Troger, che sfodera un'eccelsa linea riproduttiva costituita dagli specialisti in ostacoli Balko, per linea paterna, e Ballingarry, sulla linea materna. La cavalla è ancora maiden ed è stata valutata 55 punti di rating francese, reclamata per 13.000 euro. E' un rating non eccelso. Legend of Gods, a esempio era valutato 57 punti. Andoins era assestato su un 58 di rating. Ragion per cui indichiamo la cavalla come la controfavorita. Degli altri massima considerazione per Storm Again, brillante a Pisa, ma strabattuto da Andoins. Dura per gli altri tre.

Pronostico Mancho: Andoins, Moorhouse Lady.

Di eccezionale livello il Criterium d'Inverno (Gr.2) sui 3.500 metri, per cavalli di quattro anni, che ha visto l'adesione dei migliori classe 2015 ammirati in Italia (manca il solo King Heart). Fari puntati sulla femmina Athena du Berlais, 65 punti di rating, presentata dal "mostro" Guillaume Macaire. Già vincitrice a Merano nel Criterium d'Autunno (Gr.1), pur se non in modalità schiacciasassi, si è ripetuta in Francia ed ha perso per un'incollatura una Listed a Compiegne. Quanto basta a valerle il ruolo di favorita. Dovrà comunque vedersela contro un equilibrato e qualitativo quintetto di rivali. Raffaele Romano ripropone Leonardo da Vinci, che dovrebbe crescere rispetto al secondo posto nella Corsa Siepi dei 4 Anni (L), e soprattutto quel Mensch che rientra dopo lo strepitoso successo nel Berlingieri (Gr.2). E' forse quest'ultimo, pur se da verificare sul tracciato pisano, il rivale più ostico per l'ospite francese.
Della partita anche Imperial Red, vincitore nella Corsa Siepi dei 4 Anni, e Time Fatal. Da non sottovalutare Moved, che ha dimostrato di valere la categoria, che tuttavia sembra livemente inferiore rispetto ai rivali.
Davvero una gran bella corsa, perfettamente riuscita e con tutti i partenti titolari di chance consistenti.

Pronostico Mancho: Athena du Berlais, Mensch.

Meno riuscita la Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) che paga lo scotto dell'assenza dei saltatori di scuderia ceka che bene avevan fatto nel 2018. Arriva comunque un allievo di Guillaume Macaire a nobilitare il campo partenti. Si tratta di Candalex. Soggetto molto regolare, 66 punti di rating, pur se non ancora vincitore in pattern race. Il rating, per fare un parallelo, è un punto inferiore a quello dello Champ de Bataille poi importato da Aichner. Quanto basta a valergli il ruolo di favorito.
Dovrà vedersela con Live Your Life che ci attendiamo in progresso e Mezajy, a maggior agio sui 4.000 metri rispetto ai 3.500, anche se il ruolo di controfavorito sarà riservato al vincitore uscente della Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) Morning Star. Dietro a questi chance al lumicino per Karelcytic, estremi outsider Nando e Ranger No Risk (completamente fuori categoria).

Pronostico Mancho: Candalex, Live Your Life.  

giovedì 14 febbraio 2019

Responso, San Rossore, Pisa.


DOPO LE TRIPLETTE DI JOSEF VANA jr E IPPICAOSTACOLI RISPONDE ALLA MEDESIMA MANIERA ANCHE PAOLO FAVERO

Paolo Favero cala il tris e fa bottino pieno nelle prove interlocutorie del week-end lungo che porterà al meeting dei gran premi pisani.

Prima vittoria in carriera
per il quattro anni
LET IT GO PAPA
(Foto Matteo Mancini).

A cura di Matteo Mancini.
Paolo Favero riequilibra in un colpo solo una stagione che aveva preso l'abbrivio a totale vantaggio di Josef Vana jr. L'allenatore di Sinigo raggiunge a sei successi il giovane rivale in testa alla classifica e si giocherà, domenica, la classifica di riunione. Un inizio di stagione che ha visto all'opera un vero e proprio triumvirato. Dietro ai due trainer il solo Raffaele Romano, in sodalizio con Ilaria Saggiomo, ha collezionato successi (tre).
La giornata di San Valentino si apriva all'insegna del sole e di un temperatura prossima ai quindici gradi. Clima gradevole per un'uscita pomeridiana in vista dei festeggiamenti serali. Aprivamo martedì, prima di tutti, l'analisi delle corse proponendo un doppio vincente pressoché calibrato per andare alla cassa.
Aventus confermava subito la linea da noi evidenziata in sede di pronostico, dimostrandosi soggetto fresco e con grandi capacità di recupero. Sebbene schierato continuamente da Paolo Favero negli ultimi due mesi, il figlio del velocista Zabedee, reduce da quattro secondi posti consecutivi, risolveva in bello stile il Premio Musdy, sui 3.500 metri del percorso in steeple. Quota prossima al 2 contro 1.
La prova veniva caratterizzata da un treno di gara molto blando, nei primi parziali di gara scanditi da Giacalmarbar, fino alla mossa, all'inizio dell'ultimo passaggio sulla dirittura opposta a quella di arrivo, di Star Maker. Il portacolori della Tania, affidato a Josef Barots, andava a pressare Giacalmarbar, costringendo Dominik Pastuszka a lavorare di braccia e frusta. L'ex Milano dava l'impressione di flettere da un momento all'altro. Eppure i fatti dimostravano l'esatto contrario, con l'ex velocista scuola Contu che resisteva agli affondi di Star Maker, tanto da essere ancora al comando all'ingresso in dirittura di arrivo. Dietro ai due il favorito e il contro, ovvero Aventus sull'esterno e Nelly Darrier, alla prima con i colori di Ilenia Nero, all'interno. In quota anche Sbarazzino, molto scomposto sull'arginello. Più in difficoltà Catalaunian Fields, mai in corsa Opaleo, impegnato in un palese esercizio pubblico. La dirittura vedeva profilarsi, a largo di tutti, la sagoma fucsia di Aventus e Alessio Pollioni. Il Favero si portava, in pochi tempi di galoppo, su Star Maker e ne disponeva nel più facile dei modi nel tratto piano conclusivo. Il baio, con paraocchi azzurri, allungava in modo imperioso e portava a nove le lunghezze ufficiali di distacco dal primo dei battuti. Secondo chiudeva Star Maker, brillante su uno stato di fondo, morbido, poco congeniale. Terzo ancora Giacalmarbar con vicino una Nelly Darrier incapace di entrare in scena, eppure su standard interessanti in vista di Milano. A fine corsa, l'interprete di quest'ultima dichiarava a Ilenia Nero che la pista è poco congeniale alla cavalla, valutata, a suo dire, in difficoltà sulle curve ("perde molto in curva"). Quinto un deludente Sbarazzino, non piaciuto su più di un salto, non pervenuto così come gli altri due.

AMERICAN HISTORY
di Lydia Olisova
fa saltare il doppio vincente alla redazione
ma lo fa cogliere alla storica
accompagnatrice di scuderia
sempre presente fin dai tempi di SOL INVICTUS.
(Foto Matteo Mancini).

Nella vendere per anziani, Premio Fra Diavolo, sui 3.500 metri in siepi, tutti ad attendersi il successo di Option Be con la concreta minaccia però, come spiegato da noi al tondino, caratterizzata da American History. Da una parte la regolarità di un cavallo di categoria, dall'altra l'ipotesi affascinante targata High Chaparral, una soluzione non ancora ben inquadrata e resa ancor più dubbia dalla brutta prestazione resa nella Gran Corsa Siepi di Pisa, anche se troppo brutta per essere vera. Poco altro di contro, se non il rientrante e un tempo qualitativo Amaranthus, troppo assente dalle corse per spaventare davvero.
La prova confermava le impressioni della vigilia, risolvendosi in un duello. La spuntava, complice la puntuale monta di Alessio Pollioni, American History. Il baio di Lydia Olisova, la grande assente di giornata (ovviamente vincitrice poco dopo), prendeva i giusti tempi e approfittava di qualche intralcio patito da Option Be. Il Tania, peraltro soggetto alquanto caratteriale, costretto a rimontare dalle retrovie, spendeva molto per operare l'aggancio e una volta avvicinato l'avversario riusciva a recuperare qualcosa solo in vista del palo. Troppo poco per invertire le posizioni.
Terzo finiva un brillante Rikat. L'ex Siba, da anni trapiantato in Ungheria, alla roboante quota di 33 a 1, ripeteva lo schema coraggioso che lo aveva visto rientrare a dicembre. Fin troppo prematuramente, Dominik Pastuszka portava il baio, assai più in palla rispetto al rientro (quando era apparso molto grosso al tondino), a sfondare davanti a tutti sulla curva delle segreteria, rendendosi protagonista di un improvviso cambio di ritmo. Scelta coraggiosa quanto dispendiosa. L'ardore dell'attaccante si spegnava poco prima dell'ultima siepe, ma non in modo da determinare un crollo. La selezione operata in precedenza era tale da garantire al nove anni il gradino più basso del podio anche perché Spiritofhayton, front runner moderato nella prima parte di gara, offriva la sensazione di essere più stanco. Male gli altri, fatta eccezione per Amaranthus. Il figlio di Daro Sopran, miglior tre anni italiano in siepi nella stagione 2016, si presentava bene in corsia esterna sulla piegata di fondo. Agus poi lo rallentava, dopo aver verificato l'impossibilità di giocarsi la vittoria, ma la prestazione risultava tale da far valutare il cavallo buono per la prossima.
Quinto chiudeva un opaco Aspire, per nulla rivitalizzato dal paraocchi. Bens lo doveva spremere all'ultima goccia per portarlo a conquistare l'ultima moneta utile, approfittando del vertiginoso crollo prestazionale nel tratto piano di Shiloh (irriconoscibile rispetto a quella che duellava con Padrinho nella primavera milanese del 2018).

Dopo quattro secondi posti consecutivi
AVENTUS
coglie il meritato successo, il secondo della carriera.
Dietro si intravedono i colori di Ilenia Nero.
(Foto Matteo Mancini).

La tripletta di Paolo Favero si realizzava nella maiden o vendere per quattro anni. Noi della redazione andavamo contro al trainer di Sinigo contestando la scelta di optare, per la destinazione della prima monta, Alessio Pollioni su Let It Go Papa in luogo del più rodato (seppur discontinuo) Big Riot. I fatti ci davano torto, ma non troppo. Il portacolori della Milano, montato da Sylvain Mastain, sbagliava alcuni salti decisivi (su tutti la prima siepe sull'ultimo passaggio sulla dirittura opposta a quella di arrivo e l'ultima siepe), perdendo quelle lunghezze e quelle posizioni strategiche che forse gli avrebbero permesso di giocare le proprie carte per la vittoria. L'epilogo della corsa si rivelava comuque assai elettrizzante con i quattro più attesi a giocarsela fino in fondo. La risolveva Let It Go Papa, che perdeva la qualifica di maiden, contro un ostico e cresciuto Toi Meme. Il Favero se la giocava di testa, costantemente francobollato dal favorito Starman. Il giallo-nero di Aichner, costretto alla seconda corsia, pagava il rientro nella fase finale della corsa e si arrendeva nel tratto piano sia all'attaccante che a Toi Meme. Let It Go Papa reagiva a Toi Meme e offriva la soddisfazione della tripletta al trainer. Big Riot, disordinato sull'ultima, artigliava sul palo il terzo posto stampando di un muso Starman. Dispersi gli altri capeggiati dal rientrante Far Dawn.

martedì 12 febbraio 2019

Presentazione Corse, San Rossore, Pisa.


AVENTUS E OPTION BE DOPPIO VINCENTE PER FESTEGGIARE SAN VALENTINO. PER IL ROCK CI SAREBBE STARMAN, MA ATTENZIONE A BIG RIOT 

Penultima giornata di ostacoli in terra pisana, in attesa dei gran premi di domenica.

OPTION BE
il cavallo da battere nel FRA DIAVOLO.
(Foto Matteo Mancini).

A cura di Matteo Mancini
Luci del palco pronte ad accendersi per illuminare, per la penultima volta, il teatro dei saltatori in quel di Pisa. Spettacolo in scena per la romantica giornata di San Valentino con tre prove interlocutorie che aprono il lungo week-end che condurrà ai gran premi di domenica.
Si parte con un ascendente in steeple sulla distanza dei 3.500 metri per cavalli di cinque anni e oltre. Peso e stato di forma dalla parte di Aventus, reduce da quattro secondi posti consecutivi. Il portacolori Favero, ex D'Altemps, ha gettato alle ortiche due vittorie che sembravano ormai acquisite, perdendo in fotografia stretta (tra l'altro dal valido Sternkranz), ed è stato battuto con grande onore dal qualitativo Notti Magiche al debutto in steeple una settimana fa. Se non dovesse risentire dei frequenti impegni ravvicinati, dovrebbe incarnare il ruolo di primo pretendente alla vittoria.
Attenzione a Nelly Darrier che è rientrata, dopo lunga pausa, facendo intravedere qualcosa di buono. Ilenia Nero l'ha rilevata dalla Dormello e si sobbarca il lungo viaggio da Merano, probabilmente con la speranza di cogliere piazzamento. Il campo partenti non è fantasmagorico e potrebbe, per questo, giocare qualche scherzo, peraltro, dovrebbe avere quota. Da battere Sbarazzino, che pure non ha impressionato nell'ultima uscita al Prato degli Escoli, restando su buone performance milanesi.
Rientrano in vista del Duca d'Aosta di Treviso Star Maker (da considerare in caso di pesante) e Opaleo, tra i migliori crosser in Italia nel 2018.
Chance inferiori per Giacalmarbar e Catalaunian Fields (imbarazzante a Pisa e con evidenti acciacchi fisici).

Pronostico Mancho: Aventus, Sbarazzino.

La seconda prova, Premio Fra Diavolo, è un vendere per anziani sui 3.500 metri in siepi. Option Be il cavallo da battere. Soggetto molto regolare in categoria, anche se ancora all'asciutto di vittorie a Pisa. Sarà il favorito al betting. 
Precipita di categoria American History, che qua dovrebbe essere in linea per un piazzamento, anche perché gli avversari sono da categoria di minima. Rientra a Pisa, a due anni di distanza dalla sua ultima apparizione, Amaranthus che di qualità ne avrebbe, ma che probabilmente è stato intaccato dagli acciacchi. Se fosse almeno al 60% potrebbe fare anche l'arrivo, ma ci vuole coraggio per giocarlo. E' un'autentica mina vagante che subiamo. Su una linea gli altri, tra i quali preferiamo Spiritofhayton.

Pronostico Mancho: Option Be, American History.

La terza prova è un vero e proprio rompicapo da sciogliere. 3.200 metri in siepi, maiden o vendere, per quattro anni. Debuttanti, rientranti e soggetti ancora da inquadrare, in questo modo si presenta il Premio Rock Garden. Riceverà consensi Starman che rientra, ma che a inizio carriera, a Merano, ha lasciato intravedere qualcosa di buono finendo alle spalle per due volte di Imperial Red (vincitore poi in Listed a Pisa). Il portacolori Aichner rientra da fine settembre, sebbene sia apparso regolarmente nelle iscrizioni.
Let It Go Papa, pur finendo lontano, non è dispiaciuto nella listed pisana e in questa categoria potrebbe recitare un ruolo per un piazzamento. Favero gli destina la prima monta di scuderia. Gli preferiamo comunque Big Riot, pessimo sulla pista e ultra discontinuo (a Milano aveva dimostrato di valere la categoria da neretto). Dovrebbe vedere salire la propria quota, complice la scelta sulle monte di Favero, e potrebbe risultare molto allettante in scommessa. Se dovesse ripetere le prove di Milano sarebbe il cavallo, di gran lunga, da battere. Per questo lo azzardiamo nostro favorito. Degli altri Toi Meme davanti a tutti. Debuttano in ostacoli Jamesia Queen (nipote, per via materna, dell'ostacolista Jack London) e Prisma Lucente (fratello pieno del saltatore Panta Rhei), piuttosto deludenti in piano e difficili da catalogare e per questo da subire. Genealogia notevole per Saint Sanka, che però è andata piano. Estremo outsider Far Dawn, per giunta al rientro.

Pronostico Mancho: Big Riot, Starman, Let it go Papa.

AVENTUS
per l'ideale doppio vincente con OPTION BE
(Foto Matteo Mancini).

martedì 5 febbraio 2019

Presentazione corse, San Rossore, Pisa.


NOTTI MAGICHE E PAZZESCO PER IL BIS IN TERRA TOSCANA.

I portacolori di Aichner e di Olisova sono i due più attesi di un programma interlocutorio che propone poche variazioni al tema fin qui mostrato a San Rossore.

NOTTI MAGICHE
all'ingresso in pista a Pisa
il 17 gennaio 2019.
(Foto Matteo Mancini)

A cura di Matteo Mancini
Classica giornata interlocutoria con pochi partenti e prove definite nella scala valori. Si parte con un interessante steeple chase per anziani, sull distanza dei 3.500 metri, con dotazione di 18.000 euro che, tuttavia, non ha riscosso grandi adesioni. Notti Magiche, già vincitore al rientro, ha tutto per ripetersi, a partire dalla classe e dallo stato di forma. I chili che concede agli avversari non dovrebbero esser tali da costituire una valida problematica ostativa al successo. 
Per l'accoppiata piace la soluzione Western Perk. La femmina è rientrata alla grande dopo un anno di inattività, pur saltando in modo scomposto e correndo con grande dispendio di energie. Offrono tuttavia maggiori garanzie Aventus (in super forma) e, soprattutto, El Calife atteso in grande progresso dopo aver affinato la forma nelle due precedenti uscite. Curiosità per l'"ombra gialla" En Plein Sud, mezzosangue al debutto in Italia con prestazioni interessanti, alcuni mesi fa, in territorio transalpino.

Pronostico Mancho: Notti Magiche, El Calife.

Nella seconda prova, un ascendente in siepi per cavalli di quattro anni, Pazzesco è chiamato a ripetere la prova del debutto. Il cavallo, dopo aver vinto bene alla prima esperienza in ostacoli, è rimasto vittima di una caduta che ne ha minato la sicurezza. All'ultima uscita ha sbagliato molti salti e ha corso in modo non troppo convinto, forse anche risparmiato, finendo lontano dal marcatore. E' attesto alla prova del nove e non la dovrebbe fallire. Di contro il caratteriale e discontinuo Give a Break. Eterno incompiuto e fin qui assai deludente rispetto alle attese di scuderia. Il resto degli avversari incute poco timore, a partire da un Ventotene apparso in brutta forma nella Prova d'Assaggio, dove si è reso artefice di una prova all'insegna della svogliatezza e dei tanti salti sbagliati. Ritorna in siepi Thunder North, comunque tutt'altro che brillante nelle prime due uscite in carriera in siepi.

Pronostico Mancho: Pazzesco, Give a Break.

Livello non trascendentale anche alla terza, un ascendente in siepi per anziani. Bel peso per Cheap Thrill che vede ritoccare di poco la perizia che lo riguarda. Il Tania riscuote ancora quattro chili e mezzo in proprio favore da Panta Rhei, contro i sette della volta precedente che videro il cavallo infliggere sei lunghezze all'allievo di Romano. La qualità, tra i due, pende comunque in favore di Panta Rhei che ha una buona linea anche con Mezajy. La corsa dovrebbe risolversi in un duello tra questi due. Pronto a intervenire Spin a Disc, su cui però Favero dirotta la terza monta collocando la prima su SpiritofHayton.

Pronostico Mancho: Panta Rhei, Cheap Thrill.