domenica 30 settembre 2018

Vincitori Classici: AZTEK a cura di Matteo Mancini.


AZTEK (CZE)

c.s 02.02.2011

AZTEK
(Foto: Monika Vodickova, modificata da Mancini M.).


                        Blushing Groom (Fr)
                                     Nashwan (USA)               Height of Fashion (Fr)  
Moonjaz (GB)                (s. 1986)   
(s. 1997)                        Harayr (USA)                  Gulch (Usa)
                                      (b. 1992)                                Saffaanh (Usa)

                                                                           Dixieland (Pol)    
                                      Scater (POL)                 Scatola (Pol)
Apaska (CZE)                  (b. 1990)
 (s. 2004)                         Apartma (Cze)                 Dara Monarch (Gb)
                                        (b 1991)                                  Apenina (Cze)



Moonjaz (1997). Outcrossing non particolarmente interessante in pista, ma generato da una campionessa. La madre Harayr è una cavalla allevata dalla Shadwell Farm Inc. che ha difeso il prestigio dello sceicco Al Maktoum portando in alto le effigi di scuderia. Vincitrice, da due a tre anni, di cinque corse di gruppo con l'acuto reso nelle 1.000 Ghinee Inglesi (Gr.1) a Newmarket, cui hanno fatto seguito tre successi in Gruppo 2 e una quinta vittoria in Gruppo 3 sempre in Inghilterra, oltre a cinque ulteriori piazzamenti in pattern race inglesi tra i quali i terzi posti nella Shadwell Stud Cheveley Park Stakes (Gr.1) a Newmarket e nella Coronation Stakes (Gr.1) ad Ascot per un totale di vincite prossimo alle 550.000 sterline.
Tra i prodotti della seconda madre spiccano svariate cavalle che hanno poi generato corridori di primario ordine, tra questi Tryster - vincitore dello Jabel Hatta (Gr.1) a Dubai, oltre che di altri due Gruppi 3 in Arabia - e l'ostacolista Faasel - vincitore in Inghilterra nell'Anniversary 4 Y.O. Novice Hurdle (Gr.1), oltre che piazzato secondo o terzo, tra hurdle e chase, in dieci prove di gruppo, con il secondo posto nel Triumph Hurdle (Gr.1) per un totale di 400.000 sterline.
Brilla anche la terza linea femminile con la bis nonna Give Thanks, cavalla classe 1980 da Relko, vincitrice delle Oaks Irlandesi (Gr.1) a Curragh e di tre Gruppi 3 in Inghilterra, eletta miglior tre anni irlandese per la stagione 1983, forte di quattro ulteriori piazzamenti in pattern race, tra i quali il terzo posto nelle Oaks Inglesi (Gr.1) a York. Soggetto capace di generare la vincitrice in Gruppo 2 a Newmarket, Alshakr, nonché terza nelle Poule d'Essai des Pouliches (Gr.1) a Longchamp.
Dunque grande genealogia, pur se discontinua nella produzione e non all'altezza delle qualità della prima madre. Harayr, infatti, pur rivelandosi campionessa in pista non lo è affatto stata in riproduzione. Il miglior prodotto generato è stato Izdiham, fratello pieno di Moonjaz, che ha riportato una vittoria in Listed a Sandown Park, con un ulteriore secondo posto in medesima categoria e due terzi in Gruppo 3 a Goodwood.

Moonjaz, allevato dalla Shadwell Estate Company Limited, è nato nel 1997 in Inghilterra. Atteso quale potenziale campione non ha espresso in pista il proprio potenziale, verosimilmente minato da acciacchi e contrattempi che lo hanno frenato. Il cavallo ha corso poco in carriera, senza rendersi artefice di prestazioni tali da reputarlo quale possibile riproduttore di prestigio.
Fondista dotato di buona stamina, prende l'avvio alle corse piuttosto tardi. Debutta a tre anni, il 30 settembre del 2000, in una maiden di classe 4, a Sandown, sui 2.000 metri. Scende in pista per i prestigiosi colori Godolphin e il training di Saaed Bin Suror. Finisce controfavorito al gioco, in una prova che vede in pista diciassette concorrenti. Montato da O'Donohoe, finisce terzo, a  una lunghezza e mezzo dal vincitore, un debuttante preparato da Henry Cecil che risponde al nome di Return e che calamita l'intero gioco degli scommettitori, pur non facendosi valere nel proseguo di carriera. Secondo arriva Maniatis che, invece, coglierà due secondi posti in Listed in Ighilterra.
Una prova interessante a cui, tuttavia, non viene dato seguito. Trascorrono otto mesi prima di rivedere il cavallo in pista. Passato in allenamento a Marcus Tregoning e "retrocesso" ai colori di Al Maktoum, riappare a Sandown, in una maiden di classe 4, sui 2400 metri. Di nuovo tra gli appoggiati al gioco, chiude terzo, sospinto da Lanfranco Dettori, a due lunghezze e mezzo dal vincitore, un tre anni, di nome Qaatef che tre mesi dopo chiuderà terzo in un Gruppo 3 a York.
Alla terza uscita, ancora in categoria maiden, sui 2.400 metri della pista di Pontefract, Moonjaz largheggia, da favorito netto, vincendo di sei e rifilando diciotto lunghezze al terzo. L'acuto porta Tregoning a promuovere l'allievo dalla classe 4 alla classe 2 e così scende per l'ultima volta in pista in Inghilterra sulla pista di Goodwood. Corre onorevolmente, piazzandosi a una lunghezza da Silver Ballot, sulla severa distanza dei 2.800 metri. Il vincitore, alcuni mesi dopo, si piazzerà in Listed a Sandown.
L'avventura inglese di Moonjaz finisce qui, con quattro corse, una vittoria e tre piazzamenti per circa 15.000 sterline, perché a novembre viene ceduto alle aste Tattersalls dei cavalli in allenamento per 36.000 ghinee e spedito in Svizzera alla corte di Klein, per i colori della Stall Brunau.
Rientra a cinque anni in Svizzera, dove prende parte a cinque prove, collezionando tre secondi posti e un terzo, L'anno successivo corre per otto volte, cogliendo la prima vittoria in territorio elvetico ad Avenches, sui 2.400 metri, con 3.300 euro al primo ed è inoltre terzo nel Super Grand Prix Bmw (L) di Zurigo che gli permette di portare a casa 5.000 euro scarsi. Nel 2004, a sette anni, centra, a Zurigo, il Grand Prix Bmw (L) da 15.400 euro al primo sui 2.300 metri con Eric Wehrel in sella.
In totale ha preso parte a sedici prove in territorio svizzero con due vittorie e undici piazzamenti per un complessivo di 20 corse, da tre a sette anni, 3 vittorie (2.300-2.400 m.), tra cui una Listed in Svizzera, e 14 piazzamenti per 14.981 sterline e 62.448 franchi svizzeri.
Curriculum da cavallo onesto, ma non certo un campione e non tale da renderne appetibili i prodotti. Decidono tuttavia di scommetterci dalla Repubblica Ceka, dove il cavallo viene esportato per espletare l'attività di riproduttore che inizia nel 2005.

MOONJAZ
(Foto jana.plemenici.cz).

Stallone minore, vanta pochi prodotti tutti di produzione ceca. Prende l'abbrivio nel 2005, vedendo scendere in pista solo due  soggetti dal primo anno di monta. Nonostante il basso numero, Moonjaz ha accarezzato, quale riproduttore, la vittoria nelle due prove principali della Repubblica Ceka, sia nel settore piane che in quello in ostacoli, conquistando un secondo posto sia nel Derby Ceko sia nel Velka di Pardubice. 
In oltre dieci anni di monte, sono al momento scesi in pista solo trentanove prodotti di Moonjaz, tutti impiegati tra Repubblica Ceka e Slovacchia con rarissime uscite all'estero (Italia, Francia, Germania, Austria e Svizzera). Solo Aztek ha riportato vittorie lontano da casa, con due successi in Italia e uno in Germania. Trentatré di questi prodotti sono scesi in pista in prove piane, di cui sedici vincitori per una percentuale del  48,5%. Le corse interessate sono state 223 con 46 vittorie per una percentuale di successi del 20,6%.
Il livello qualitativo medio è stato piuttosto basso e ha evidenziato le qualità di fondista di Moonjaz, con molti dei vincitori abili a far proprie le prove sulla lunga distanza. Nelle prove piane, non si registra nessun vincitore in pattern race, neppure in quelle locali..
Tra i migliori si segnalano Krasava, 2 vittorie (1.800-2.400 m.) a Velka Chuchle, seconda classificata nel Derby Ceko (Gr.3) a una lunghezza dal vincitore, per 642.250 corone cze; il qui presente Aztek, artefice di 8 vittorie (1.800-3.200 m.), cinque delle quali in classe 1, oltre che secondo nel Cena Reiffaisen Bank International (L) a Bratislava, terzo nel St. Leger Ceko (L) e nel Conseq Velka Cena Ceskeho Turfu (L) a Velka Chuchle, per 1.108.170 corone cze (ovvero 40.314 euro); Artaban2 vittorie (1.600-1.750 m.), a due anni, tra cui una classe 2 a Pardubice, terzo classificato nel Graf Hugo Henckel Memorial (Gr.2) a Vienna, per 165.700 corone cze; e Sicilie, 2 vittorie (1.000-1.800 m.) in classe 3, terza nelle Oaks Ceke (L) a Most, per 209.900 corone cze.
Si sono poi mossi bene Playmona, che ha marcato il record di 8 vittorie (1.600-2.800 m.), sette delle quali consecutive (classe 4) in Repubblica Ceka, e un secondo posto su nove uscite in piano, aggiudicandosi 138.050 corone cze; e Shadow Moon, autore del record di corse con 38 uscite e 6 vittorie (2.000-2.400 m.) in classe 3 e classe 4 per 289.150 corone cze.

Più interessante la produzione in ostacoli, anche se con percentuali di minor successo. In questa disciplina si sono potuti ammirare ventisette figli di Moonjaz, sei dei quali mai apparsi in piano. Dieci i vincitori (37%), su un totale di 215 corse e 26 vittorie da tradursi nel 12,1% dei percentuale vittoria.
AZTEK è l'unico vincitore classico. Sceso in pista in ostacoli 11 volte, ha macinato 7 vittorie, in Repubblica Ceka, Italia e Germania, tra cui la Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) oltre che il Kristalovy Pohar Mesta (NL) a Pardubice, davanti all'eccelso Roches Cross, e 3 piazzamenti, col quarto posto nel Zlaty Pohar (L) a Pardubice, per 57.331 euro.
Piazzamento di grosso prestigio per Al Jaz, 4 vittorie, tra cross e steeple in Repubblica Ceka, ma soprattutto secondo nel Velka di Pardubice (L), prova main category in cross in Repubblica Ceka, dietro alla leggenda locale Orphee des Blinds, nonché secondo e terzo nel Cena Mesta Pardubic (NL) per 1.431.750 corone cze.
Specialista in cross poi Player, che ha riportato 3 vittorie, tra cui il Cena Firmy Chladek a Tintera (NL) a Pardubice per 208.300 corone cze, quindi Jesmoon, 3 vittorie in cross, seconda nel Cena Portalu Kudy z Nudy (NL) a Pardubice per 155.500 corone cze. Autore di 3 vittorie in steeple anche Simon Set, quarto nel Ph Hydraulik Velka Mostecka (NL) a Most per 228.300 corone cze. 


AL JAZ,
miglior prodotto di MOONJAZ, dopo
AZTEK. Secondo classificato nel VELKA
DI PARDUBICE.
(Foto Galopp-Reporter.cz).

Prima Madre
Apaska (Cze). Outcrossing a forte impronta est europea. Generata dal polacco Scater - soggetto di sesta generazione polacca, discreto in piano (vincitore in classe 1 a Velka Chuchle) ma soprattutto in steeple con otto vittorie in Repubblica Ceka, tra cui tre classe 1 - e da una linea femminile russa fino alla decima madre di nome Glory, nata in Russia nel 1900.
Allevata e allenata dal duo Frantisek Vocasek e Helena Vocaskova, per i colori Top Centrum, stravince al debutto a tre anni sulla pista di Velka Chuchle, largheggiando di sette sui 1.600 metri in una classe 4. Promossa subito in classe 1, sulla maggiore distanza dei 2.200 metri, non va oltre a un quarto posto e fallisce l'approccio alle Oaks Ceche (L) a Most e al Preis der Stadt Wien (L) a Vienna non piazzandosi. Completa la stagione con due secondi posti, tra i quali uno in classe 1 a Most e un altro in classe 2 a Karlovy Vary. Lasciata a riposo sei mesi, rientra a quattro anni con una duplice vittoria in classe 2, sulla pista di Velka Chuchle, per fallire l'assalto nel Cena OTP Banky Slovensko (L) a Bratislava. Vanta in totale 10 corse, da tre a quattro anni, 3 vittorie (1.600-1.800 m.), in classe 2 e classe 4, oltre 4 piazzamenti per 190.450 corone cze.
Ritirata in razza nel 2009 presso l'ex allenatore Frantisek Vocasek.
Madre di sette prodotti, quattro scesi in pista, tutti vincitori.

             Apamona (2010, f.s. da Moonjaz (Gb)). Non ha corso.
             AZTEK, see above.
          Apenin (2012, c.s. da Moonjaz (Gb)). Ha corso 10 volte in Repubblica Ceka, da tre a sei anni, riportando 1 vittoria (2.400 m.) in classe 4 a Velka Chuchle e 2 piazzamenti di cui uno in siepi. Soggetto interessante a tre anni, agli ordini di Helena Vocaskova, chiude secondo al debutto in classe 3 e vince la prova successiva. Rimasto fermo per due anni, torna in pista agli ordini di Vaclav Chaloupka senza mai piazzarsi in quattro corse. Indirizzato in siepi, ottiene un terzo posto a Pardubice come miglior piazza in tre uscite. Vince in carriera 48.050 corone cze.
          Alamon (2013, c.s. da Scater (Pol)). Clamoroso incesto 1x2 su Scater, ha corso in Repubblica Ceka 5 volte, da tre a cinque anni, collezionando 1 vittoria (1.800 m.) in classe 4 e 1 piazzamento per 24.300 corone cze. Anche lui promettende a tre anni, agli ordini di Helena Vocaskova, vince alla seconda uscita a Most, per restare poi fermo due anni.
              Apas Rocka (2014, f.s. da Pop Rock (Jpn)). Ha corso 12 volte in carriera, da tre a quattro anni, prendendo le mosse in Repubblica Ceka agli ordini di Helena Vocaskova. Schierata cinque volte in piano, ha colto 3 piazzamenti in classe 4, è stata poi avviata a tre anni alla carriera in siepi prendendo parte a quattro corse, centrando una vittoria a Pardubice, in siepi, in classe 3 da 1.665 euro al primo e un secondo posto in classe 1 a Pardubice, a tre lunghezze dal campione Arkalon, in un premio da 2.775 euro al primo. Acquistata dalla Nyznerov, per il training di Lenka Kvapilova, tenta senza piazzarsi il Berlingieri (Gr.2) a Milano, per ritornare in pista a quattro anni in cross in patria, centrando una classe 4 da 1.110 euro. Vanta in totale 12 corse, 2 vittorie in ostacoli e 6 piazzamenti (tre dei quali in piano) per 5.337 euro (144.300 corone cze).
               Apeninka (2015, f.s. da Pop Rock (Jpn). Non ha corso.
               Azteka (2016, f.s. da Moonjaz (Gb)). Non ha corso.

Seconda Madre
Apartma (Cze). Outcrossing allevata in Repubblica Ceka dalla Napajedla Stud, generata dal vincitore delle 1.000 Ghinee Irlandesi (Gr.1) Dara Monarch, champion sire in Repubblica ceka nel 1994, 1995 e 2000.
Ha corso 19 volte in Repubblica Ceka, da due a sette anni, riportando 2 vittorie (1.400-1.600 m.) in classe 4, a tre anni sulla pista di Velka Chuchle, oltre 6 piazzamenti, due dei quali in siepi. Avviata, da Jan Lisek, alla carriera di ostacolista a quattro anni, ha preso parte a dieci corse in ostacoli, misurandosi in tutte le discipline, ottenendo come miglior piazza due secondi posti a Slusovice. Rimasta ferma tre anni, è rientrata senza mai piazzarsi in cinque prove cross. Vince in totale 42.670 corone cze.
Ritirata in razza nel 1999, a otto anni, presso Frantisek Vocasek.
Madre di nove prodotti, di cui sei scesi in pista e quattro di questi vincitori.

               Angelika (2000, f. da Erudit (Rus)). Non ha corso.
             Aparta (2001, f.b. da Scater (Pol)). Ha corso 26 volte, da due a sette anni, in Repubblica Ceka e Slovacchia, agli ordini di Helena Vocaskova, centrando 5 vittorie (1.500-2.400 m.), la prima delle quali a tre anni in una classe 4 di Velka Chuchle e le restanti a cinque anni in classe 3 a Lysa nad Labem e le altre tre a Karlovy Vary in classe 4 e 5, e 10 piazzamenti, tra cui il secondo posto nel Cena Pat's Music (L) a Bratislava, il terzo nel Cena Hrebcina Napajedla (NL) a Velka Chuchle e il quarto nel Cena Severoceskych (NL) a Most. Vince in carriera 267.520 corone cze. Fattrice, madre di un vincitore in classe 3 in siepi in Repubblica Ceka.
                  Apart (2002, c.s. da Scater (Pol)). Ha corso, da due a dieci anni, 29 volte, di cui tre in Italia  e il resto in Repubblica Ceka. Dapprima in pista in piano, ha preso parte a 20 corse in Repubblica Ceka, agli ordini di Helena Vocaskova e Fratisek Vocasek, riportando 6 vittorie (1.100-2.000 m.), di cui tre nelle prime tre uscite in carriera, tra cui il Cervnova Cena Stach & I.P. (NL) a Most con premio al primo di 2.800 euro, e 6 piazzamenti, tra cui il terzo posto nel Lazenska Mile (NL) a Karlovy Vary e il quarto posto nello Zlaty Pohar SIAD (NL) a Most. Avviato alla carriera in ostacoli a otto anni, per i colori della Staj Karin e il training di Neuberg, debuttando in una vendere a Merano, non è stata capace di cogliere vittoria in nove uscite, riportando quattro piazzamenti, tra cui un terzo posto in una vendere a Merano in siepi. Vanta pertanto un totale di 29 corse, 6 vittorie e 10 piazzamenti per 12.100 euro (ovvero 353.394 corone cze).
                   Apaska, see above.
             Apartman (2005, c.b. da Scater (Pol)). Ha corso, da due a nove anni, 30 volte, prendendo le mosse in Repubblica Ceka. Agli ordini di Frantisek Vocasek si è rivelato promettente due anni con tre vittorie e tre piazzamenti in sei uscite, con l'acuto nel Cena Charvat Slovakia-Karpatska Cena (L) a Bratislava, con primo premio da 2.900 euro, e una classe 1 a Pardubice. Sceso in pista una sola volta a tre anni, è stato avviato a quattro anni alla carriera in ostacoli in Inghilterra, da George Charlton, vincendo una classe 3 ad Ayr, in hurdle, da 8.700 euro e chiudendo quarto nel bet365.com Hurdle (L) a Sandown. Schierato, senza piazzarsi, in Gruppo 1 ad Aintree e in Gruppo 2 ad Ayr. Rimasto fermo per un anno, rientra in siepi a Roma per i colori della Staj Karin e il training di Neuberg, senza fortuna, per disputare gli ultimi due anni di carriera anonimamente in patria, con undici corse e due quarti posti come miglior piazza. Vanta in totale 30 corse, ventidue delle quali in ostacoli (11 in Repubblica Ceka, 10 in Inghilterra  e 1 in Italia), 4 vittorie (1.200-1.750), una delle quali in hurdle, e 9 piazzamenti (dei quali sei in ostacoli) per 19.850 euro (di cui 7.897 in piano).
                Ankara (2007, f.b. da Scater (Pol)). Ha corso 20 volte in Repubblica Ceka, da tre a sette anni, senza mai vincere, cogliendo 4 piazzamenti, con l'apice costituito da un terzo posto in classe 5 a Netolice. Ha corso anche sei volte in ostacoli, debuttandovi a sei anni, cogliendo come miglior piazza un quinto posto, in siepi, a Pardubice in una classe 4. Vince in carriera 9.700 corone cze. Fattrice.
                 Apasionata (2009, f.b. da Scater (Pol)). Ha corso 13 volte in Repubblica Ceka, da due a cinque anni, senza mai vincere, cogliendo 4 piazzamenti, con l'apice costituito da un terzo posto in cross, a Pardubice, in una classe 3. Ammirata in piano nelle prime quattro uscite in carriera, dove ha ottenuto due quarti posti in classe 3 e 4, prima di infortunarsi e perdere un anno di carriera, è rientrata in siepi a quattro anni. Ha corso 9 volte in ostacoli, cogliendo due piazzamenti. Vince in carriera 30.650 corone cze. Fattrice.
                  Alfa (2010, f.s. da Moonjaz (Gb)). Non ha corso.
                  Alme (2011, m.b. da Moonjaz (Gb)). Non ha corso.

Terza Madre
Apenina (1980, f.b da Donald (Cze)). Inbreeding 4x5 sul caporazza Hyperion, allevata dalla Hrebcin Napajedla, terza classificata a tre anni nel Cena Zimni Kralovny (NL) sui 1.600 metri di Velka Chuchle.
Ritirata in razza presso la Hrebcin Napajedla.
Madre di almeno cinque prodotti, di cui almeno quattro vincitori.

                  Apanaz (1985, f.b. da Lincoln (Cze)). Ha corso 9 volte in Repubblica Ceka, da due a tre anni, riportando 2 vittorie e 6 piazzamenti, tra cui il terzo posto nel Jarni Cena Klisen (NL) a Velka Chuchle per 89.500 corone cze. Fattrice, madre di vincitori tra cui Apteka (vincitrice in classe 1, a Velka Chuchle, sui 4.000 metri, a sua volta madre della velocista Agromerance, vincitrice in classe 2 e seconda piazzata in L a Velka Chuchle) e Apatie (vincitrice in classe 1, a Slusovice, sui 1.800 metri)
                 Apica (1986, f. da Mehari (Fra)). Ha corso 21 volte in Repubblica Ceka, da tre a cinque anni, riportando 2 vittorie in steeple, a Pardubice e a Benesov, e 4 piazzamenti, due dei quali in piano. Ha disputato le prime nove corse in carriera in piano, tutte a tre anni, non andando oltre a due quarti posti in classe 5. Avviata alla carriera in ostacoli a quattro anni. Vince in carriera 38.800 corone cze.
                 Apex (1987, m. da Lincoln (Cze)). Ha corso 1 volta a tre anni in Repubblica Ceka senza piazzarsi.
                  Apasia (1989, f. da Chiavari (Ire)). Ha corso 2 volte a due anni in Repubblica Ceka, ottenendo 1 vittoria (1.600 m.) in una classe 3 di Velka Chuchle per 11.000 corone cze.
                    Apartma, see above.

Quarta Madre:
Aprobacija (1976, f.b.o. da Prognoz (Rus)). Allevata in Russia dalla Voskhod Stud. Inbreeding 5x5 su The Recorderer. Non rinvenuti ulteriori dati, neppure dalla lettura del catalogo Goffs.
Madre di

                  Apenina, see above,

Quinta Madre
Alabama (1966, f.b.o. da Balto (Fra)). Allevata in Russia dalla Voskhod, figlia di una cavalla generata dalla vincitrice del Derby Russo Aragva. Ha corso 13 volte, riportando 6 vittorie e 5 piazzamenti. Fattrice presso la Voskhod Stud.
Madre di

                  Avtostrop (1972, m.b da Anilin (Rus)). Non rinvenuti dati.
                  Aprobacija, see above.
            Amana (1976, f.s. da Masis (Cze)). Ha corso 8 volte, riportando 2 vittorie e 2 piazzamenti. Fattrice, nonna di ALMAZ, cavallo eletto miglior tre anni di Slovacchia nel 1995, vanta, su 13 corse, 7 vittorie, tra cui due edizioni del Velka Cena Sloenska (L) e 3 piazzamenti, tra cui il secondo posto nel Velka Cena Ceskeho Turfu (Gr.3) e il terzo nel Preis der Deutschen Einheilt (Gr.3).

APART,
fratello pieno della madre di AZTEK,
vincitore di una Listed Locale a Most.

La Genealogia di Aztek  vista da Matteo Mancini
Genealogia curiosa quella di questo Aztek che vanta undici linee femminili est europee, di cui le prime tre ceche e il resto russe. Nessuno come lui, tra i vincitori classici fin qui analizzati.
Esempio lampante di outcrossing fino alla quinta lineea generazionale con un lontanissimo 5x6 sul caporazza Nasrullah, soggetto classe 1940. Il celebre figlio di Nearco compare nella linea maschile dello stallone Moonjaz, quale padre di Red God da cui la discendenza Blushing Groom e Nashwan. Sulla linea della madre di Aztek lo ritroviamo sulla linea maschile che porta alla nonna di Aztek, quale padre di Princely Gift da cui Realm e, a salire, Dara Monarch.
Stallone questo Nasrullah, prodotto Aga Khan, allevato in Irlanda, per lungo tempo reputato quale primario prosecutore della linea Nearco, prima che Northern Dancer (che appare nella linea Aztek quale padre di Shareef Dancer, sulla linea femminile di Moonjaz), da Nearctic, calamitasse su di se l'importanza del movimento dell'allevamento ippico, settore galoppo.
Il grande maestro Luigi Gianoli tratteggia Nasrullah quale elemento dall'impianto "nettamente velocistico" eppure "così potente da elevarsi al di sopra del livello di sprinter". Soggetto solido e potente, non eccezionalmente performante in corsa, penalizzato da uno spiccato indice di nevrilità a crearne notevoli difficoltà di impiego, ma grandissimo riproduttore tanto da aver conquistato il rango di caporazzza (champion sire in Inghilterra nel 1951 e due volte secondo, nonché leader cinque volte in dieci anni negli Stati Uniti dove è stato inviato a partire dal 1949), con prodotti quali Bold Ruler, Grey Sovereign e, Nashua. 
Schierato dieci volte in corsa (e non otto come dice Gianoli ne Il Purosangue), agli ordini dell'allenatore Frank Butters per i colori Aga Khan, ha vinto cinque prove in Inghilterra, da due a tre anni, piazzandosi in altre tre. Eletto miglior due anni d'Inghilterra nel 1942, grazie ai successi nel Coventry Stakes (Gr.2) sui 1.200 metri di Newmarket per l'indisponibilità del tradizionale Ascot, nel Great Bradley Stakes (disputato solo da due partenti), oltre che al secondo posto nel Middle Park Stakes (Gr.1) sui 1.200 metri di Newmarket, battuto dalla femmina Ribbon. Ha completato la propria bacheca aggiudicandosi, a tre anni, il Chatteris Stakes (memorabili i capricci per prendere la via della pista), il Cavenham Stakes e il Champion Stakes sui 2.000 metri (corsa del congedo dall'agonismo), finendo battuto (quarto), sul miglio, nelle 2.000 Ghinee di Newmaket - disputate con prova di testa e munito di paraocchi - e nel Derby di Epson (Gr.1), chiuso al terzo posto dopo aver dato l'illusione di poter andare a vincere con soluzione di testa (acciuffato ai quattrocento dal palo). Impegnato sulla severa distanza dei 2.800 metri nel St. Leger non è stato capace di andare oltre al sesto posto su dodici partenti.
Dapprima in razza in Inghilterra al tasso di monta di 198 ghinee, ha visto salire, in sei anni, il valore del proprio seme a 500 ghinee. Ceduto negli Stati Uniti alla Clairbone Farm, a nove anni, per 370.000 dollari, ha nobilitato i piani alti dell'ippica americana trasformandosi in caporazza. E' deceduto abbastanza prematuramente a diciannove anni per aneurisma.
Se Nasrullah è il campione ospite in questa analisi, si evidenzia come la linea femminile di Aztek sia tutt'altro che esaltante, peraltro confinata in paesi poco performanti quando si parla di ippica mondiale. Una linea che prende le mosse dalla fattrice Miss Gretton, cavalla inglese nata nel 1898, per evolversi per otto generazioni in Russia e giungere, con Apenina, in Repubblica Ceka nel 1980.
Modesti i risultati conseguiti, pur se caratterizzati da una certa flessibilità di impiego con performance marcate sia nelle prove in piano che in ostacoli. Pressoché nulla, per quanto riguarda il valore, la produzione della prima madre, pur se con modesti vincitori in classe 4, migliorano le cose nella seconda linea femminile. Troviamo infatti svariati fratelli pieni della madre di Aztek, generati dall'incrocio col saltatore polacco Scater (figlio di Dixieland, il cui nonno materno, Dorpat, è stato generato dall'incrocio di due prodotti di Federico Tesio, ovvero Ettore Tito - secondo nel Derby Italiano e nel Gran Premio di Milano, conquistati dalla leggendaria soldiana Archidamia poi costretta alla parità nel Gran Premio d'Italia definito da Varola quale il più grande arrivo mai visto in Italia in quegli anni, tale da valergli la definizione del celebre giornalista di mover più straordinario creato da Tesio - e Acquasparta, forzatamente esportati in Germania dai nazisti durante l'occupazione di Milano), che si sono distinti, pur se non a livello alto, nelle prove principali della cekia. Spicca l'ostacolista Apartman, fratello pieno della madre di Aztek, che ha vinto una buona prova in hurdle ad Ayr, in Scozia, tentando senza sorte le prove di Gruppo in hurdle ad Aintree e ad Ascot, quarto classificato in Listed, pur se a grande distacco, sugli hurdle di Sandown. Buone prove in piano per altri due fratelli pieni della madre di Aztek ovvero Aparta, seconda in Listed a Bratislava e terza in due Listed Locali ceke, e Apart, vincitore in una Listed Locale a Most, terzo e quarto in altre due Listed Locali ceke.
Piazzati in Listed Locali ceke anche la terza madre e un prodotto di questa (Apanaz). Per trovare soggetti degni di una certa menzione bisogna ascendere alla quinta madre, che risulta terza madre dello stallone locale (in Slovacchia) Almaz, campione slovacco, due volte vincitore in Listed a Bratislava, terzo due volte in Gruppo 3 a Bratislava e a Vienna.
Difficile decriptare il valore delle linee russe, prodotto degli incroci studiati dalla Voskhod Stud, dove troviamo la settima madre Aragva (dall'ungherese Agregat) accreditata del Derby Sovietico del 1953.
Dunque linea genealogica piuttosto spartana quella di cui può disporre Aztek, specie se rapportata a quella dei prodotti francesi, inglesi, tedeschi e anche italiani, che attinge molto dai cavalli dell'est Europa tanto da risultare radicata in un duraturo background sovietico innestato su incroci di linee ungheresi, polacche e ceke. Un'origine tale da farne, risultati alla mano, un vanto dell'allevamento est Europeo, pur se piuttosto isolato in una produzione che di esaltante offre poco altro.
Si evidenzia l'innegabile attitudine alla lunga distanza. Il padre di AztekMoonjaz, è stato un fondista che ha saputo dare il meglio di sé su distanze superiori ai 2.000 metri; attitudini alla distanza confermate anche dalla madre, a sua volta generata dal fondista nonché provetto saltatore polacco Scater (padre del vincitore, poi squalificato, del Velka di Pardubice del 2015 Nikas), uno dei migliori prodotti generati dall'indimenticabile Dixieland, altro eccelso fondista in Polonia, che ha conteso a Dakota l'olimpo dei riproduttori polacchi generando tre vincitori del Derby locale oltre una lunga serie di saltatori, peraltro spesso apparsi in Italia. Tra questi ultimi si ricorda il vincitore del Gran Premio Merano (Gr.1) e due volte del Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) Masini.

NASRULLAH
il cavallo che compare, in 
inbreeding 5x6 nella 
scala generazionale di AZTEK.
(Foto kznbreeders.co.za).

La Carriera di Aztek
Prodotto dell'allevamento ceko, nasce il due febbraio del 2011, cabalistico trentatreesimo giorno del calendario gregoriano, presso le strutture di Frantisek Vocasek, titolare della madre e della nonna materna, conosciuto in Italia anche per Zeus (Cze). E' il secondo prodotto di Apaska, il secondo dei quattro generati da Moonjaz, di cui due inediti e il più giovane, Apenin, vincitore di una classe 4 sulla distanza.
Di proprietà della Staj Englicovi, viene preparato come gli zii e i fratelli da Helena Vocaskova che lo fa debuttare a due anni, nel luglio del 2013, in una classe 3 di Karlovy Vary sui 1.400 metri. Ultimo del campo, affidato a Dusan Andres, si colloca in terza posizione per andare all'attacco del battistrada sulla piegata finale. Anticipato nella manovra dal favorito Sazava, tenta di operare rimonta all'ingresso in dirittura dovendosi tuttavia guardare da Kitty Lot che lo va ad attaccare. Aztek non riesce a guadagnare metri dall'attaccante, ma si difende bene da Kitty Lot e  chiude secondo a quattro lunghezze dal vincitore che andrà a vincere, a stretto giro di posta, una classe 2 e una classe 1 a Bratislava.
Di nuovo in pista quaranta giorni dopo, in medesimo contesto ma sul miglio, si conferma secondo. Lo batte la femmina Navika, debuttante della Pegas di nobiliare genealogia (farà vedere poc'altro in carriera). Andres fa partenza, sistema Aztek in schiena al battistrada per andare, gradatamente, ad assumere l'iniziativa. Passato al comando all'ingresso in dirittura, viene preso di riferimento da Navika che si lascia trainare e lo regola, dopo vibrante duello, ai ducento dal palo, con i due ben davanti al resto della compagnia.

MIGLIOR STAYER DELLA REPUBBLICA CEKA A TRE ANNI
Già interessante a due anni, i miglioramenti di Aztek diventano consistenti col passaggio d'età, complice l'importante aumentare della distanza su cui viene chiamato a misurarsi. Lasciato a prudenziale riposo nel rigido inverno praghese, passa nelle mani di Tomas Vana che lo fa rientrare sui 2.000 metri, in una condizionata di classe 4, a Karlovy Vary, nell'aprile del 2014. Inizia da qui una lunga e graduale progressione prestazionale. Favorito netto al betting, 17/10, vince di tre abbondanti con in sella Jan Verner. Il cavallo si ripete un mese dopo in un handicap di classe 4, contro gli anziani, a Velka Chuchle, dove regola di una abbondante la quattro anni Nowitka (modesto elemento di categoria). Vince ancora a Karlovy Vary, i primi di luglio, in un handicap di classe 3 sui 2.000 metri. Brillante alla partenza, attende l'ingresso in dirittura di arrivo, tenendosi costantemente per vi esterne, e si isola in avanti prendendo in controtempo l'intero gruppo. Verner può così gestire il vantaggio e concretizzare la terza vittoria consecutiva.
Il successo fa pensare in grande Tomas Vana che porta dalla classe 3 al St Leger (L) il proprio allievo. Aztek si trova per la prima volta a confrontarsi con i severi 2.800 metri di Velka Chuchle. In pista ci sono il vincitore del Derby Ceko (Gr.3) di alcune settimane prima, Cheecky Chappie, e il suo vice Honzik Chipera, nonchè il vincitore del Derby Slovacco (Gr.3) Love Me. Corsa dunque alquanto improba a cui però Aztek risponde con stile. Chiude terzo in fotografia col vincitore Cheecky Chappie e la sorpresa New Attack che lo precedono di un'incollatura e di una corta testa. Love Me è quinto, a due lunghezze.
Aztek è ormai un primo profilo e lo dimostra nelle due successive esibizioni. Si aggiudica, montato da Petr Foret, il 36° Velka Cena Ceskeho Turfu sui 2.400 metri e il Cena Prezidenta Republiky sui 3.200 metri, classi 1 di Velka Chuchle, con montepremi al primo di 7.300 euro e 4.400 euro. Nella prima circostanza vince comodo, battendo di quattro lunghezze scarse il globe trotter, favorito netto, Donn Halling, reduce da due quarti posti in Listed Svizzere e da un quarto in una Listed transalpina sulla pista di Lyon-Parilly, semindando più indietro New Attack. Netta anche la seconda affermazione, davanti di tre al favorito Autor, reduce da due secondi posti in Listed tedesche, e di sei al futuro ostacolista Mister Westminster. Dunque vittorie, per le qualità dei battuti e per le lunghezze inferte agli stessi, tali da elevare Aztek tra i migliori tre anni operanti in Repubblica Ceka. A fine stagione infatti, grazie a cinque vittorie e un secondo posto in sei uscite (per 16.358 euro), viene eletto, a gran voce, miglior stayer della Repubblica Ceka davanti, nell'ordine, ad Autor, Trip to Rhodos (vincitore della Coppa d'Oro di Milano e di gran lunga il migliore del quintetto), Cheecky Chappie e Donn Halling.

AZTEK,
con i colori della Staj Englicovi,
regola l'eccelso AUTOR
nel Cena Prezidenta Republiky (Cat. I).
(Foto Galopp-Reporter.cz).

PROTAGONISTA IN CLASSE 1 E LISTED: TENTATIVO IN GERMANIA
Dopo la prova di ottobre 2014, Jiri Charvat investe sul cavallo e lo acquista, lasciandolo in allenamento a Tomas Vana. Dopo sette mesi di riposo, rientra subito con una vittoria in una classe 1 di Most, sui 2.400 metri, nel Memorial Vlastmila Smolika, battendo Omnibus e Rabbit Motivman. La corsa si sviluppa su un treno di gara alquanto soporifero che porta Aztek, suo malgrado, leader per poi adeguarsi in scia a Rabbit Motivman. Sulla piegata di fondo, Foret, per corsia esterna, appariglia il battistrada che però gli risponde e riparte in retta, ma nulla può contro l'insistenza del sauro che alla fine passa e vince di mezza su Omnibus e di una lunghezza su Rabbit Motivman.
Un mese dopo altra vittoria in classe 1, nello Zlaty Pohar Radia Impuls di Velka Chuchle, condizionata da 5.400 euro al primo, sui 2.400 metri, dove arriva, da favorito netto, la vendetta su Cheecky Chappie (reduce da un mancato piazzamento nella Coppa d'Oro di Milano, L), quindi i futuri ostacolisti Thirteen Diamonds (importanzione irlandese, alla prima in Cekia) e Sundara. Ritmo soporifero con Aztek costretto a dettare la via davanti a Sundara, con Cheecky Chappie in coda. Lungo trenino fino alla piegata finale dove Sundara va a portare pressione al battistrada. Foret non si fa cogliere dalle furie e parte in anticipo sull'avversario in retta di arrivo. I due, ben esterni, aprono le porte a Thirteen Diamonds che si getta in corda, mentre attende troppo Cheecky Chappie. Aztek, pur deviando sempre più verso sinistra, debella in progressione Sundara e vince rallentato, nel più facile dei modi, davanti a Cheecky Chappie che emerge dal gruppo per fare il secondo a due lunghezze scarse. Prova a dir poco sontuosa quella offerta dall'allievo di Tomas Vana.
Inevitabile l'adesione al Cena Raiffaisen Bank International (L) sui 2.600 metri del tracciato di Bratislava, 6.500 euro al primo. Favorito netto il locale Legionar, a 6/5, recente vincitore in una Listed slovacca. Controfavorito Autor, che trionferà tre mesi dopo, a gran sorpresa, nel St Leger Italiano (Gr.3). Poi gioco su Aztek
Foret opta per una condotta di gara più parsimoniosa rispetto al consueto. Aztek resta coperto nella prima parte di gara. Esce tuttavia allo scoperto all'attacco della dirittura di arrivo quando, bene all'esterno, lancia prematuro attacco e prova la soluzione di forza tirandosi dietro Autor. I due si rendono partecipi di un duello in solitudine con Autor che rimonta Aztek e si distende bene all'arrivo, dando l'impressione di staccarsi ai trecento dal palo. Il cavallo tuttavia flette, ondeggia verso l'esterno, e consente ad Aztek di rifarsi sotto senza mai però mettere in dubbio il successo. Alla fine Autor salva una lunghezze e un quarto. Il favorito Legionar è costretto al terzo posto, a cinque lunghezze da Aztek. I vari Sundara e Thriteen Diamonds finiscono dispersi, rispettivamente a quindici e venticinque lunghezze da Aztek.
Due mesi dopo il cavallo è schierato in un'altra prova elitaria della Repubblica Ceka. Tomas Vana dichiara partente il figlio di Moonjaz nel 37° Conseq Velka Cena Ceskeho Turfu (L) sui 2.400 metri di Velka Chuchle, con 10.000 euro al primo. Oltre ai soliti Autor, Cheecky Chappie e Donn Halling, calamita il gioco il campionissimo Meandre, vincitore in Gruppo 1 a Colonia due anni prima (oltre che di altri tre Gruppi 1, due in Germania e uno in Francia a Longchamp), che si presenta all'appuntamento forte di una serie di prestazioni a Meydan, con tanto di quinto posto in Gruppo 3.
Foret fa partenza e si ritrova, suo malgrado, al comando davanti ad Autor. All'ingresso in dirittura, Autor va in pressione su Aztek, in anticipo su Meandre che si presenta cattivo a largo di tutti. I tre si distaccano in lotta. Ai duecentocinquanta dal palo, il portacolori di Charvat alza bandiera bianca, lasciando i due più titolati avverari a duellare. Vince Meandre su Autor, Aztek rimane netto terzo su Fernando (sarà secondo nel Goldegg, a Merano, nel 2017) e Cheecky Chappie (che chiude a oltre cinque lunghezze da Aztek).
Venti giorni dopo si alza l'asticella delle difficoltà. Aztek ritrova il meglio degli stayer della cekia nel Leram European Jockey's Cup Long (L) sui 2.600 metri di Velka Chuchle. Ai rivali della precedente prova si aggiungono il temibile Touch of Genius, duplice vincitore in carica del Derby Ceko e del Derby Slovacco, nonché il polacco Sanok, fresco della vittoria nel St. Leger Ceko davanti di cinque proprio a Touch of Genius. Per montare Aztek viene scomodato l'italiano Cristian Demuro, ma non basta.
Aztek va presto a gravitare alla sella del battistrada Sanok, che lo respinge e si instaura davanti a tutti di un paio di lunghezze. Sulla piegata di fondo, preceduto dall'estremo outsider Amadeon, Aztek si scaglia su Sanok che però gli risponde. Seguono le mosse del sauro Autor e all'esterno Meandre. Si incunea all'interno Touch of Genius. Aztek, ai quattrocento, attacca deciso Sanok, tra i due si infila Touch of Genius, quindi Autor e Meandre. Cinque cavalli l'uno al fianco dell'altro. Cede per primo proprio Aztek, mentre passa ma non stacca Touch of Genius a cui tiene botta Sanok e su cui si profila Autor. I tre, in un emozionante epilogo, finiscono vicinissimi sul palo (corta testa, incollatura). A due lunghezze Meandre, a quattro e venticinque dal vincitore Aztek davanti a Donn Halling e Cheecky Chappie.  
Il ritorno in classe 1, pur se gravato al peso (da uno a quattro chili concessi agli avversari) e dalla variabile del pesante, arride subito ad Aztek che conquista il 95° Moser Cena Prezidenta Republiky sui 3.200 metri di Velka Cuchle, bissando il successo dell'anno precedente. L'acuto vale a Charvat 4.300 euro. Nulla da fare per la tre anni Amga River, favorita al gioco e reduce dalla vittoria nelle Oaks Ceke. Jin Chaloupka, per la prima volta in sella ad Aztek, stravolge lo schema di gara e tiene il sauro all'estrema attesa, ben coperto nel cuore del gruppo. Chaloupka scopre il cavallo dopo il primo terzo della dirittura di arrivo e lo lancia, a centro pista, all'inseguimento di Always on Sunday (vincitore in Listed due anni prima a Velka Chuchle). Partita risolta ai duecento dal palo, con bell'estensione davanti ad Always on Sunday e al finisseur Icar (montato da Foret) che finisce in allungo a cogliere il gradino più basso del podio.
Dato l'ottimo stato di forma del cavallo, prima del rigido inverno praghese, Tomas Vana sceglie di tentare un'ultima corsa. Si opta per il J.J. Darboven Herbstpreis (L) sui 2.200 metri di Dresda, da 14.000 euro al primo. Nonostante le eccelse prestazioni in patria, Aztek è ultimo al gioco alla quota di 27 contro 1 su un campo di undici partenti. Ritrova il fido Petr Foret in sella. La trasferta tedesca si rivela presto amara. All'apertura delle gabbie, Aztek ha un inciampone, si piega sulle ginocchia e scodella sul prato il suo interprete. Conclusione amara per una stagione comunque da incorniciare: sette corse, tre vittorie e due piazzamenti per 19.167 euro.

AZTEK, in giubba Charvat,
vince il Cena Prezidenta Republiky
con in sella Chaloupka.
(Foto di Milan Kammermayer).

IL CALO DI PRESTAZIONI A CINQUE ANNI COME MOTIVO D'APPROCCIO ALLE SIEPI
La stagione 2016 riprende laddove era partita quella del 2015. Si riparte ancora in condizionata a Most, in classe 1, sui 2.400 metri, nel Memorial Vlastmila Smolika. Stesso contesto, ma risultato diverso. Favorito al gioco, il duo Foret-Aztek subisce il Vana sr Shaywan (sarà secondo l'anno successivo nella Coppa d'Oro di Milano, L) e Fernando. Impiegato all'estrema attesa, in corsia esterna, Aztek risale in modo deciso sulla piegata finale, scurvando in settima corsia. Shaywan, intanto, ha preso tutti in contropiede e allunga bene davanti ad Aztek che prova il recupero, subendo tuttavia all'interno la progressione di Fernando. Vince facile Shaywan su Fernando che rimonta e distanzia Aztek relegandolo sul gradino più basso del podio. Più indietro, in quarta e in quinta, senza mai interferire, Amga River e Always on Sunday.
Va peggio un mese dopo nello Zlaty Pohar Radia Impuls di Velka Chuchle, classe 1 sui 2.400 metri, che Aztek affronta da vincitore uscente. Forte del netto successo nella prova preparatoria, Shaywan monopolizza i pronostici finendo a 17/10. Deve però fare i conti col solito Autor, che si presenta forte di un terzo posto marcato a Bratislava in categoria Gruppo 3. Aztek è il terzo al betting, ma deluderà i suoi fan. Montato per la prima volta da Jozef Bojko, per l'indisponibilità di Foret che gli preferisce Icar, si tiene in coda al drappello per provare l'ingambata, a largo di tutti, in retta, prendendo di riferimento proprio Shaywan. Il front runner Autor, intanto, è scapatto davanti a tutti e si rende intangibile dagli avversari non flettendo alla distanza. Il fuggitivo vince davanti a Shaywan che finisce bene e batte, nei pressi del palo, Always on Sunday e Icar. Non progredisce invece Aztek, incapace di cambiare azione. Sul passo, il portacolori Charvat, non va oltre al sesto posto, preceduto anche da Fernando, a otto lunghezze circa dal vincitore.
Fermato per quasi tre mesi, il cavallo rientra a settembre, a Velka Chuchle, nel 38° Conseq Velka Cena Ceskeho Turfu, degradato dal rango di Listed a quello di Classe 1. Si conferma terzo, come nel 2015, battuto da Icar e da Luznice.
Per l'occasione, torna al più tradizionale schema di gara. Murzabayev, che lo interpreta per la prima volta, fa partenza e lo sistema in terza posizione lungo lo steccato. Anticipato da Solar Eclipse, all'ingresso in dirittura, cerca di seguirne le mosse con soluzione a traguardo lontano. I due aggrediscono il battistrada Luznice e danno l'illusione di disporne agevolmente. Solar Eclpse passa in vantaggio ma non stacca, con Aztek che galoppa bene a centro pista francobollato da Always on Sunday. Luznice, di dentro, è tuttavia ancora vitale, mentre all'esterno, ai duecento dal palo, si presenta cattivo ad ampie falcate Icar. Ai duecento accorcia clamorosamente l'azione Solar Eclipse su cui rientra Luznice. Stenta a cambiare azione Aztek che comunque si mantiene su discreto passo. I due contro attaccanti piegano Solar Eclipse, ma nulla possono contro il volo esterno di Icar che passa di prepotenza e si aggiudica la prova davanti a Luznice e Aztek.

Tomas Vana e Jiri Charvat, dati i risultati inferiori rispetto alle due precedenti stagioni, pensano di costruire per Aztek una nuova carriera. E così, a ottobre, lo provano in siepi in una condizionata di classe 4 di Velka Chuchle da 1.110 euro al primo, affidandolo al frustino d'oro di Cekia Jan Kratochvil. L'impegno sembra esser tutt'altro che difficile. Aztek trova un campo partenti ridotto e, soprattutto, mediocre a livello qualitativo. Finisce subito favorito netto, a tre contro due. Gli avversari sono poca cosa. Figura, in veste di controfavorito, Romane Conti, otto anni all'ottava corsa in siepi e ancora maiden nella disciplina, pur avendo sempre corso in classe 4. Gli altri tre sono i semidebuttanti in siepi Trust on Scyris (vincitore in piano in classe 5) e War Horse (terzo a Mimon in siepi in classe 5) nonché il debuttante in ostacoli Fascinating Hill (vincitore, in piano, in classe 3 e 4).
Ritmo soporifero con Romane Conti al comando pressato da War Horse, che si tiene in corsia esterna. Tranquillo in terza Aztek davanti a Fascinating Hill con in coda, a qualche lunghezza, un incerto Trust on Scyris che perde presto contatto. Poco dopo il passaggio davanti alle tribune, appena entrati sulla dirittura opposta a quella di arrivo, Aztek subisce un grave intralcio per la caduta, in un tratto piano, di War Horse. L'imprevisto costa quasi la caduta a Jan Kratochvil, che vede dilatarsi il proprio ritardo da Romane Conti che resta solo al comando. In pochi tempi di galoppo però il favorito si riporta sotto al battistrada per andarlo ad affiancare per tutta la percorrenza della piegata finale. Bene in mano a Kratochvil, Aztek deve tuttavia faticare per vincere le resistenze dell'avversario con cui ingaggia furibondo duello in retta, risolvendo la contesa ai cento dal palo. Buona vittoria, alla fine di tre lunghezze, ma non esaltante.

Ventuno giorni dopo, Tomas Vana tenta il tris nel Cena Prezidenta (classe 1) sui 3.200 metri piani di Velka Chuchle. Aztek però non è più quello delle due precedenti stagioni, pur essendo sempre molto valido. Nonostante questo viene appoggiato al betting, complice il terreno molto pesante e una giornata di intensa pioggia. Alla fine, in un campo partenti di tredici unità, viene subordinato ai soli Intisari (al debutto in Cekia, fresco d'importazione dall'Irlanda e vincitore a maggio a Leopardstown in un handicap da 15.000 euro al primo) e Icar, con tutti gli altri, tra i quali Fernando, Mister Westminster e Luznice, a quota astronomica.
Collocato a centro gruppo da Chaloupka, Aztek si disinteressa della prova che vede davanti, con tre di margine, Santin (reduce da due vittorie in classe 4) seguito dal tre anni Williann, con a egual distacco Urban Joy. Bel treno di gara, col gruppo che si ricompatta sulla piegata finale. Intanto però prova la fuga Santin, 35 contro 1 la sua quota, inseguito dall'outsider Williann (20 a 1), ancora vitale, su cui però si è già affacciato Intisari, emerso per vie interne. Deve invece recuperare molto Aztek, a cui si apre varco vicino allo steccato. Più in ritardo è Icar, spostato allo steccato opposto. Intisari piomba su Santin e lo debella ai trecento. Faticano a recuperare gli altri capeggiati ancora da Williann sui si apprestano all'attacco Icar, nel suo tradizionale gran volo esterno, e Aztek che non cambia il passo pur avanzando implacabilmente. Intisari, che sarà nel 2017 vincitore in Gruppo 3 a Bratislava e terzo nel St. Leger Italiano (Gr.3), vince di cinque scarse su Icar che, nei pressi del palo, ha ragione di un eccelso Santin che precede Williann, Aztek, Mister Westminster e Fernando, con i cinque racchiusi in un fazzoletto (due lunghezze abbondanti dal terzo al settimo).
Aztek chiude così una stagione che lo ha visto impiegato nella main category delle prove in piano dove, tuttavia, non è riuscito a ripetersi rispetto alle due precedenti stagioni. Appena cinque le uscite stagionali, una delle quali in una siepi di classe 4 dal modesto campo partenti, una vittoria (al debutto in siepi) e due terzi posti, in piano, in classe 1 per 4.819 euro di vincite.

AZTEK 
al tondino sotto la pioggia prima di prender parte
 al Cena Prezidenta del 2.10.16

LA NUOVA PROFESSIONE IN OSTACOLI: LUCI E OMBRE
La stagione 2017 prende le mosse a Pardubice. Tomas Vana, nonostante la scarsa esperienza al salto del cavallo, schiera Aztek in steeple. La prova, sui 3.900 metri, è una classe 4 dove il rivale più pericoloso è il Pegas Gejzir, che rientra da un'inattività di un anno e che nel 2015 aveva chiuso al terzo posto nel Creme Anglaise (L) di Merano. Su buone prestazioni c'è Amadeon, già vincitore in siepi e secondo in categoria in steeple. Figurano poi alcune novità dalla Francia non a sufficienza, però, a togliere il ruolo di favorito ad Aztek, su cui viene chiamato alla monta Josef Bartos. Il cavallo si sistema nelle posizioni di retroguardia per risalire gradatamente. Già in terza al passaggio davanti alle tribune, muove all'inseguimento del battisrada, Boisblanc, a metà della dirittura opposta a quella di arrivo. Sulla piegata finale, agendo su corsia esterna, Aztek affianca il leader, in anticipo su Gejzir che resta sul passo. Entrato in retta di arrivo, Bartos muove sopra al favorito che, in pochi tempi di galoppo, chiude i conti con Boisblanc e si sottrae dalla rincorsa di Amadeon che finisce bene in seconda. Vittoria di due abbondante che frutta 1.110 euro.
Vana lancia subito il proprio allievo nella top category poco più di un mese dopo. E così Aztek viene dichiarato partente nel V Pohar Josefa Vani (NL) a Karlovy Vary, sui 4.500 metri in steeple, da 4.620 euro al primo. Viene subito eletto favorito con un quota corrispondente a quella della vecchia conoscenza italiana Tahini, vincitore quattro mesi prima nello Steeple Chase di Treviso (L). Gioco anche sull'altro Charvat Peintre Elusif che ha rifinito l'appuntamento con un terzo e un quarto posto in condizionate in siepi in Francia. Per la terza volta su tre, in ostacoli, Aztek cambia monta. Viene affidato a Michal Kubik che lo tiene in coda al drappello in corsia esterna. Va a scandire l'andatura Boisblanc davanti ai compagni di allenamento Abbot Grey e Tahini. Al secondo passaggio davanti alle tribune, Aztek risale e va a prendere la scia del battistrada Boisblanc, frapponendosi tra Abbot Grey e Tahini. Sulla dirittura opposta a quella di arrivo, Aztek rompe gli indugi e va a superare Boisblanc inseguito da Tahini che prova a sostenerne il ritmo imitato da Peintre Elusif. Sul siepone che immette sulla piegata finale non salta bene Aztek che lascia strada al compagno di colori Peintre Elusif e a Tahini, per riprendersi la testa sfruttando lo steccato. Perde invece contatto Boisblanc. I due Charvat contro Tahini è il tema della corsa, con i tre che entrano in dirittura di arrivo affiancati. Lotta furibonda con Tahini che sembra spuntarla su Peintre Elusif e con Aztek ancora titolare di qualche argomento di discussione. Sull'ultima siepe perde l'equilibrio Michal Kubik che cade dalla sella di Aztek, vanificando un secondo posto ormai acquisito. Tahini vince netto, di dodici, su Peintre Elusif.
Ricondotto in classe 3, ad agosto, sullo steeple di Karlovy Vary, Aztek, favorito netto, soffre più del dovuto per aver ragione del non trascendentale Lad In. Questa volta montato da Jiri Kousek, che diventerà il suo interprete abituale. Il cavallo si sistema in coda per presentarsi, tutto all'esterno, all'ingresso in dirittura. Passato già in vantaggio sul penultimo elemento deve sudare le proverbiali sette camice per piegare Lad In che gli rientra, colpo su colpo, e lo costringe a una fotografia stretta. Prestazione non certo straordinaria che si riflette, in classe 1, al cospetto di avversari di altro tenore. Non più reputato un top horse in main category, Aztek vede lievitare la propria quota (a sette contro uno), un mese dopo, nell'XI Zlaty Pohar Elektrizace Zeleznic Praha, sui 4.200 metri in siepi di Velka Chuchle, da oltre 6.600 al primo. E' Tahini a riscuotere i favori del pronostico, pur non avendo impressionato in condizionata a Merano. Controfavorito è il sei anni Mustamir, secondo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2) del 2015, vincitore nella stagione in classe 1 a Pardubice sul percorso steeple davanti, di nove, a un certo Kifaaya (che vincerà quattro mesi dopo la Gran Corsa Siepi di Merano, Gr.1). Gioco poi su Le Cirque, reduce da una vittoria a marzo a Treviso, in categoria discendente, e Dangerous Gleam, vincitore a giugno in Listed in steeple a Pardubice. Tra gli altri presente anche il quattro anni Flower of Love che, sul paludoso di Milano, stravincerà un paio di mesi dopo il Tagliabue. Corsa non semplice per un Aztek ancora alla ricerca di una propria dimensione.
Di gran carriera prende il comando Dangerous Gleam che dilata i margini a circa venti lunghezze sul gruppo trainato da Aztek e Mustamir. Dangerous Gleam prosegue davanti con Aztek, deciso, a ricucire il gap, prendendo, a sua volta, margine dal gruppo. Sul termine del secondo passaggio sulla dirittura opposta a quella di arrivo, Aztek piomba su Dangerous Gleam. Kousek temporeggia, invece di provare a inscenare la fuga decisiva, passa comunque in vantaggio sulla piegata conclusiva ed entra in vantaggio in dirittura di arrivo. Tahini però è subito a tiro e si presenta cattivo, alla stregua di un avvoltoio, sul portacolori Charvat, tirandosi dietro Mustamir. Tahini attacca e passa, senza tante repliche, Aztek sul penultimo elemento e tenta la soluzione di forza su Mustamir che appare in ritardo e in difficoltà a recuperare, all'inseguimento di Aztek e di un ancora vitale Dangerous Gleam. Tahini va a vincere piuttosto facile, mentre Aztek prova a difendere il secondo posto dal finale di Mustamir che opera l'aggancio a cinquanta dal palo e passa bene di slancio. Vittoria comunque netta di Tahini che rifila otto lunghezze al primo dei battuti, non poco.
L'esperienza in ostacoli di Aztek, fin qui, appare interessante ma non certo niente che possa lasciar pensare a un potenziale campione della disciplina. Le cose cominciano a cambiare a ottobre, nel Kristalovy Pohar Mesta Pardubic (NL) sui 3.400 metri, in siepi, di Pardubice. La corsa, alla vigilia, sembra una sorta di scontro tra il campione Roches Cross, che rientra da otto mesi di riposo dopo il trionfo nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) a Pisa, e la femmina di Wroblewski Terapena, reduce da un successo debordante in condizionata a Merano seguito da una caduta nella Gran Corsa Siepi di Merano. Aztek è il terzo al betting a nove contro due.
Sfruttando il maggior rodaggio, Aztek rifila mezza lunghezze all'ottimo Roches Cross e si aggiudica la corsa da 5.550 euro al primo. Flower Love, terza, chiude a otto lunghezze dai primi due. Terapena è solo quinta. E' la prima delle prestazioni di calibro del cavallo, che chiude la stagione con cinque corse, due vittorie e due piazzamenti per 10.324 euro.

AZTEK, all'esterno, piomba
su ROCHES CROSS e lo piega 
nel Kristalovy Pohar Mesta Pardubic (NL).
Terzo FLOWER OF LOVE davanti al fucsia WICKER STONE
e la giubba oro di TERAPENA.

CONSACRAZIONE NEL 2018
Il 2018 vede il cavallo rientrare nel Cena Podporovana Spolecnosti Provet, classe 1 di Pardubice sui 3.900 metri in steeple. Corsa non facile. Aztek, controfavorito al gioco, si ritrova contro i vari Mustamir, Tahini, Peintre Elusif e Krocoleon (quinto nel Lainate). Kousek lo tiene in posizione di retroguardia mentre davanti, scatenato, scappa via Trim, che prende oltre cento metri di vantaggio sul gruppo trainato da Mustamir. L'azione di Trim si appesantisce in modo spiccato nella parte terminale di gara per spegnersi del tutto all'ingresso in dirittura dove viene risucchiato dal gruppo. E' Mustamir a completare l'aggancio nella morsa costituita da Krocoleon e Aztek, con Tahini subito a contatto. Aztek salta in vantaggio l'ultima siepe, ma può ben poco nel tratto piano per resistere a Mustamir. Per il terzo finisce bene Peintre Elusif che supera, nei pressi dell'arrivo. Krocoleon per la terza piazza. Solo quinto Tahini, in affanno all'epilogo.
Un mese dopo Mustamir conferma la propria superiorità sugli avversari nello Zlaty Pohar Cena Predsedy Poslanecke (L) sui 4.400 metri di Pardubice, corsa da circa 10.000 euro al primo.
Kousek tiene tranquillo Aztek nella prima parte, in uno schema di gara molto raccolto sotto l'andatura di Lamum. Sulla curva di sinistra, Aztek inizia a recuperare posizioni per via esterna e si porta in quarta posizione collocandosi in scia a Mustamir, con in schiena Tahini. I tre favoriti si marcano dunque stretti. Sulla piegata finale, Lamum è ancora saldo leader. Sfila bene di dentro Tahini che va a gravitare su Mustamir, sembra perdere battute Aztek preso di infilata anche da Krocoleon. Lamum è ancora in vantaggio all'ingresso in dirittura e cerca di resistere all'affondo di Mustamir. Dietro ai due Tahini, mentre non cambia azione Aztek che, tuttavia, risale e distanzia Krocoleon. Lamum, 20 contro 1, vende carissima la pelle e cede solo nel tratto piano finale al martellante Mustamir. Terzo, a contatto, Tahini che rifila cinque lunghezze ad Aztek di nuovo ridimensionato di livello.
Tomas Vana, chiuso in patria da più di un avversario, gioca la carta estero e sarà la scelta vincente.
Arriva subito una vittoria in una condizionata, sui 3.400 metri in siepi, a Bad-Harburg, in Germania. Graduato da Jan Faltejsek, Aztek ha la meglio sulla non trascendentale Allez Y con gli altri non in condizione di interferire. Di ben altro tenore il successo a Merano, a inizio settembre, sui 3.500 metri in siepi in una condizionata da 9.350 euro al primo, con Jiri Kousek chiamato a provare il cavallo sulla pista in vista dell'eventuale adesione alla Gran Corsia Siepi di Merano. Gli ordini sono di non forzare e di limitarsi a una presa di contatto, stante le diagonali e i continui cambi di direzione alieni al cavallo, ma gli sviluppi faranno modificare quanto detto al tondino. Il campo partenti vede ben tre vincitori di Gruppo 1 in Italia, eppure Aztek sbaraglia ogni pronostico e, alla quota prossima al dieci a uno, coglie un inaspettato successo davanti a fuoriclasse del calibro di Brog Deas, Champ de Bataille e Kifaaya.
Lasciato in prudenziale ultima posizione da Jiri Kousek per buona parte del percorso, il sauro del Dr. Charvat emerge con prepotente ardore, specie se si considera il valore degli avversari, sulla piegata finale, per fare di un sol boccone di tre vincitori di Gruppo 1 italiano, andando a prendere, per ultimo, il fuggitivo Brog Deas che appesantisce l'azione negli ultimi cento metri. Champ de Bataille, incapace di tenere la scia di Brog Deas, pur finendo in modo assai più brillante del rivale, è "solo" terzo, davanti al rientrante in siepi Kifaaya. Presenza fuori luogo quella di Jankin, davanti con coraggio nella prima parte di gara per poi cedere in modo netto sulla piegata finale e ultimare ultimo a grave distacco. Grande entusiasmo nel dopo corsa nello staff di Tomas Vana che inizia a sognare in grande, sebbene gli addetti ai lavori pensino a un explioit difficile da ripetere.
Il giorno della verità arriva venti giorni dopo nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) sugli interminabili 4.000 metri dell'anello meranese. Ai già temibili Brog Deas e Champ de Bataille, rispettivamente duplice vincitore della Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) e vincitore della Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), mentre l'altro vincitore della Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) e della Gran Corsa Siepi di Milano, si aggiunge la leggenda di Waregem (Belgio) Taupin Rochelais, autore di un poker consecutivo (nessuno come lui) nel Grande Steeple Chase delle Fiandre nonché vice-campione in carica nella Gran Corsa Siepi di Merano. Completa il campo un ospite francese, preparato da Fertillet, che risponde al nome di Cross Way. E' Taupin Rochelais a convincere gli scommettitori che fanno arrestare la quota alla pari, preferito di poco a Champ de Bataille (17/5) e a Brog Deas (23/5). Aztek è il quarto al gioco, sebbene abbia già battuto, e piuttosto comodo, due dei tre rivali sopraelencati. La sua quota è prossima al cinque a uno. Cross Way, reduce da una vittoria in una condizionata in siepi da 18.000 euro a Waregem, viene bancato dieci a uno nel ruolo di estremo outsider. Pochi ma buoni, per la LXIV Gran Corsa Siepi Merano.
Come nella presa di confidenza nel Premio Azienda di Soggiorno di Merano, Jiri Kousek tiene in coda Aztek. E' Brog Deas che si incarica presto dell'iniziativa di menare la danza. Il nove anni, veterano e specialista del tracciato, scandisce le traiettorie con un paio di margine su Taupin Rochelais, quindi Cross Way a precedere Champ de Bataille e Aztek che procedono affiancati. Bel treno di gara con il battistrada che prova a fare selezione e detta la via di buona lena, come suo solito. Sulla diagonale ascendente, prima del passaggio davanti alle tribune, Kousek fa risalire, per vie esterne, Aztek che si porta in terza posizione, alla sella di Taupin Rochelais, a precedere Cross Way e Champ de Bataille.
Brog Deas, a Marlengo, preme ancora sull'acceleratore e va via di cadenza, prendendo una mezza dozzina di lunghezze a Taupin Rochelais che ne ha un paio su Aztek, quindi gli altri due. Sull'ultima siepe della dirittura opposta a quella di arrivo, Aztek progredisce e avvicina Brog Deas, sfialando per corsia esterna Taupin Rochelais, in anticipo su Champ de Bataille che lascia in coda Cross Way. 
Sulla piegata conclusiva, Aztek perviene su uno stoico Brog Deas che promette battaglia e cerca la tripletta nella gran classica meranese. Taupin Rochelais scurva stretto con alla sella Champ de Bataille. In quattro a lottare per lo scettro, in vista dell'ultima. Brog Deas è ancora in vantaggio dopo la siepe finale, ma Aztek gli sferra un duro attacco. Vibrante duello tra i due che danno l'impressione di giocarsi la vittoria tra loro. Brog Deas reagisce in un primo momento alla minaccia arrecategli da Aztek, ma come nelle precedenti uscite flette negli ultimi cento metri e spiana la strada al portacolari Charvat che va a cogliere sorprendente Gruppo 1, il primo della carriera per cavallo e allenatore Tomas Vana, la quarta Gran Corsa Siepi di Merano per i colori Charvat (dopo la tripletta marcata da Royal Mougins nelle edizioni 2007, 2009 e 2010) per un totale di sette vittorie in Gruppo 1 in ostacoli in Italia (terzo vincitore in Gruppo 1 dopo il citato Royal Mougins e Anaking), quindici in prove di Gruppo sempre sugli ostacoli italiani (si ricordano, in Italia, i trionfi dei vari Arkalon, Bejrut, Manou e Belmont). Per il secondo, con gran volo interno, Taupin Rochelais artiglia sul filo di lana l'argento, confermandosi secondo dopo egual risultato colto nel 2017, davanti a un eccezionale Brog Deas, contro tutto e tutti ma soprattutto contro gli infiniti acciacchi con vittoria sfumata solo a cento dal palo. Solo quarto uno Champ de Bataille mai entrato nel vivo, ma artefice di grande, quanto ritardataria, progressione negli ultimi cento metri, dopo aver perso terreno decisivo dopo la fase di ricezione. Anonimo quinto Cross Way, scomparso al momento in cui duri cominciano a giocare.
"Seconda, bella, dimostrazione di forza, ma quest'oggi l'ha fatta in un campo molto qualitativo" la ceselattura dello speaker Massimiliano Manigrasso.

AZTEK
in azione a PARDUBICE.
(Foto hv-foto.cz).

Attitudine di corsa: Di impiego versatile, predilige correre di rimessa per emergere, per via esterna, in vista della dirittura di arrivo. Non dotato di grande scatto, tende ad avanzare in lunga progressione. Dotato di buona dose di stamina.

Score in siepi: 6 corse (3 in Repubblica Ceka, 2 in Italia e 1 in Germania), 5 vittorie (2 in Repubblica Ceka e Italia e 1 in Germania), 1 piazzamento.
Totale vincite: 51.836 euro (39.100 euro in Italia, 8.659 euro in Repubblica Ceka e 4.077 in Germania).

Score in steeple: 5 corse in Repubblica Ceka, 2 vittorie e 2 piazzamenti.
Totale vincite: 5.495 euro.

Score in piano: 19 corse (18 in Repubblica Ceka e 1 in Germania), 8 vittorie in Repubblica Ceka e 7 piazzamenti.
Totale vincite: 40.314 euro.

Corse in carriera: 30 corse, 15 vittorie, 10 piazzamenti per 97.645 euro.

PREMI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-Gr.1: LXIV Gran Corsa Siepi di Merano, siepi, Merano, 29 settembre 2018.
-NL: Kristalovy Pohar Mesta Pardubic, siepi, Pardubice, 7 ottobre 2017.

PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-I Kat: secondo nel Cena Podporovana Spolecnosti Provet, steeple, Pardubice, 8 maggio 2018.
-I Kat: terzo nello Zlaty Pohar Elektriczace Zeleznic, siepi, Velka Chuchle, 10 settembre 2017.
-L: quarto nel Cena Predsedy Poslanecke, steeple, Pardubice, 9 giugno 2018.


PREMI IMPORTANTI IN PIANO
-I Kat: 36° Velka Cena Ceskeho Turfu, 2.400 m., Velka Chuchle, 21 settembre 2014.
-I Kat: 56° Zlaty Pohar Radia Impuls, 2.400 m., Velka Chuchle, 21 giugno 2015.
-I Kat: 94° Cena Prezidenta Republiky, 3.200 m., Velka Chuchle, 26 ottobre 2014.
-I Kat: 95° Cena Prezidenta Republiky, 3.200 m., Velka Chuchle, 25 ottobre 2015;
-I Kat: Memorial Vlastmila Smolika, 2.400 m., Most, 16 maggio 2015.

PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN PIANO
-L: secondo nel Cena Reiffaisen Bank International, 2.600 m., Bratislava, 19 luglio 2015.
-L: terzo nel 37° Velka Cena Ceskeho Turfu, 2.400 m., Velka Chuchle, 6 settembre 2015.
-L: terzo nel 69° St. Leger Ceko, 2.800 m., Velka Chuchle, 31 agosto 2014.
-I Kat: terzo nel 38° Velka Cena Ceskeho Turfu, 2.400 m., Velka Chuchle, 4 settembre 2016.
-I Kat: terzo nel Memorial Vlastmila Smolika, 2.400 m., Most, 14 maggio 2016.

Gli 'ultimi cinquanta metri della
GRAN CORSA SIEPI DI MERANO 2018.
AZTEK piega BROG DEAS
su cui piomba il grigio TAUPIN ROCHELAIS.
(Foto hv-foto.cz).

mercoledì 26 settembre 2018

Presentazione Gran Premio Merano 2018, Maia, Merano.


AL BUSTAN SUONA LA CARICA, GUILLAUME MACAIRE MOSTRA I MUSCOLI, WROBLEWSKI ACCAREZZA IL SOGNO DI UNA VITA, FAVERO & ROMANO TORNANO AL PASSATO GLORIOSO, TENUTA DEI PRINCIPI PER LA SPERANZA DEGLI ALTRI, MENTRE JOSEF AICHNER CALA IL POKER: QUESTO IL GRAN PREMIO MERANO 2018.

La scheda Totip originale relativa
alla giornata del primo GRAN PREMIO MERANO
conquistato da OR JACK, il più
forte saltatore dell'ultimo quarto di secolo ammirato in Italia.
(Foto: MATTEO MANCINI).

A cura di MATTEO MANCINI
Si rinnova il rito del Gran Premio Merano, come soleva dire Claudio Icardi in occasione dei meeting di cartello. Un tornare, per poi sparire nella nebbia del tempo, assimilabile a un caro amico d'infanzia che si materializza per rinfrescare le mente e rinverdire sbiaditi ricordi ancora impregnati da emozioni condite da pianti e sorrisi smorzati. La lacrima che scende per quel cuore palpitante che sembrava esplodere nel petto, un tambureggiare accompagnato da brividi capaci di destare l'anima dal sonno della mediocrità ed elettrizzare ogni centimetro di membra per quel volo finale capace di soffocare l'intera tribuna. Oppure la disperazione, lievemente mitigata dall'inesorabile filtrare della sabbia nell'incuneata clessidra dell'esperienza, per quel caro amico scomparso sul teatro di guerra. E così il raggiante volto di un Pacifici in difficoltà con i finimenti su uno scatenato Miocamen o il cappello che prende il volo dalla testa di Raf Romano nel bis di Sharstar, a fare da controaltare all'espressione di disperato pianto adolescenziale di un Eric Duverger coricato sul palpitante Tiptan nel primo Merano del “mostro” Or Jack, o ancora il cappello che si alza dalla testa di Walsh per l'estremo soluto a Perfect Gentleman sotto una tribuna rapita dal procedere dello spettacolo.
Gioie e trionfi, dolori e delusioni. Tutto questo è il Gran Premio Merano, tutto questo sono le corse in ostacoli e, in maniera più generale, tutto questo è la vita. Un'emozione infinita per alcuni, un'attesa dal retrogusto di condanna per altri. Tutto o niente, in un sol colpo, alla stregua di una pallina impazzita che cerca, corteggiando i capricci della bizzosa dea bendata, la giusta casella nella fredda roulette del destino. 

Quattordici i candidati di quest'anno alla grande classica, capitanati dal detentore del titolo Al Bustan. Vediamoli uno a uno, come spetta ai gladiatori pronti a scendere nell'arena per contendersi la gloria e anche il montepremi, una sfida dai tratti della chimera per alcuni o della concretezza, pur se scaramantica, per altri.

1. AL BUSTAN - J.Faltejsek, per la Lokotrans, allenatore Stanislav Popelka.
E' il campione in carica, splendido e imbattuto lo scorso anno con un filotto internazionale di successi estrinsecati da sei vittorie spalmate in tre paesi diversi, con i successi nel Gran Premio Merano (Gr.1), nel Grand National Svedese di Stromsholm, e quindi il dittico meranese costituito dai propedeutici Creme Anglaise (L) e Premio A.S.S.I (Gr.3) a fungere da vertici di una stagione da incorniciare nell'albo dei ricordi più belli. Una forma e soprattutto uno sviluppo di qualità cercato e voluto, senza fretta, dal preparatore Stanislav Popelka, bravo a evolvere il cavallo da ordinario routiner a campione di razza alla veneranda età di sette primavere (otto quest'anno). Una crescita che è sembrata non affievolirsi nel 2018. Il cavallo ha corso meno e ha puntato tutto sul bis nel Merano. Vincitore al rientro, si è confermato nello Steeple Chase d'Europa (Gr.1), dando spiccata dimostrazione di saper correre anche sui primi, in luogo del tradizionale schema di gara attendistico, regolando avversari di primario calibro quali Defit d'Estruval (che ritroverà nel Merano) e il grigio Capivari. Solo secondo nel Premio A.S.S.I, pur se autore di uno spunto finale a dir poco impressionante, ma non sufficiente a stampare l'anticipatore Company of Ring. Chi vuole vincere dovrà fare i conti con questo soggetto che, probabilmente, conquisterà il ruolo di favorito al gioco. Campione, senza dubbi.
Chance: *****

AL BUSTAN
a sx l'allenatore STANISLAV POPELKA,
a dx il fantino JAN FALTEJSEK.
(Foto hv-foto.cz).

2. ALCYDON FAN - A.Pollioni, per Roberto Cova che ne è anche l'allenatore.
Onesto soggetto, di allevamento italiano essendo stato plasmato da Giuliano Fanti, nonché cugino materno del duplice vincitore del Gran Premio Merano Alpha Two (figlio di una sorella della madre di Alcydon Fan). Combattente di mille battaglie, spesso schierato in prove di gruppo dove non è mai riuscito a conquistare una vittoria, prova a cercare, magari aiutato dalla fortuna, un piazzamento di spicco per il curriculum. La sensazione è che non sia il suo anno migliore, addirittura è a digiuno da vittorie da tre anni. Valutazione quest'ultima che ci porta a relegare le chance di questo figlio di Johnny Red Kerr a poco più di quelle di una grossa sorpresa. Compito improbo.
Chance: *1/2

ALCYDON FAN
(Foto: Arigossi).

3. COMPANY OF RING - R.Romano, per Sc. Milano, allenatore Paolo Favero.
E' la clamorosa sorpresa del Premio A.S.S.I (Gr.3), capace di sorprendere un troppo addormentato Al Bustan (o meglio Jan Faltejsek) così da invertire la classica parabola del gatto che gioca col topo. Curiosamente, Joe Bartos abbandona la nave vincente della compagnia dell'anello, preferendogli, in verità, un candidato di maggiore appeal. A ogni buon conto, la vittoria nell'A.S.S.I ci porta a considerarlo con un maggior rispetto a quanto avremmo altrimenti dedicato a questa soluzione. Il cavallo ha già corso il Gran Premio, quando era sicuramente in forma superiore alla attuale. Giunse sesto nell'edizione 2015, facendosi vedere sui primi per non replicare l'eccezionale speed dei cinque che finirono davanti a lui in uno spettacolare ventaglione. Il sodalizio Romano-Favero rievoca comunque gloriose pagine della recente storia dell'ostacolismo italiano, essendo gli unici italiani (in coppia) ad aver vinto negli ultimi decenni il Gran Premio, si ricordi la sorpresa Halling Joy e il doppio Sharstar. Qua ci pare difficile che il sogno possa ripetersi. E' pur vero che Company of Ring è reduce da due vittorie, una delle quali a vendere, tuttavia non corre sulla lunga distanza da due anni e l'intenso utilizzo che Favero ne ha fatto nel corso della stagione ce lo fa pensare quale candidato trovato più per strada che per programmazione, come si suol dire tra i tecnici. Niente più di una sorpresa.
Chance: **1/2

COMPANY OF RING,
a precedere i sopracitati ALCYDON FAN e 
AL BUSTAN, nel PREMIO ASSI
(Foto: Arigossi).

4. DEFIT D'ETRUVAL - A. Renard, per Tenuta dei Principi, allenatore Guillaume Macaire.
Grande saltatore, di razza mezzosangue (autre que pur sang), per i colori dell'italianissima Tenuta dei Principi, scuderia tuttavia operante oltralpe. Il cavallo ha dimostrato di gradire la pista e il percorso dello steeple grande. E' recente secondo nel Grande Steeple Chase delle Fiandre, corsa che spesso e volentieri ha offerto a Merano vincitori e protagonisti del meeting di fine stagione, si pensi a Kazzio che, proprio da vice laureato nella classica belga, venne a scompigliare le carte a Merano, portando in Germania lo scettro della prova. La battuta d'arresto subita a Merano a inizio luglio, tuttavia, solleva dei dubbi. Al Bustan infatti gli ha inflitto cinque lunghezze di margine nell'unico scontro che li ha visti contrapposti. Un distacco che certo non lascia felici i sostenitori del cavallo, ma che comunque lo individua quale soluzione alternativa in zona piazze.
Chance: ****

DEFIT D'ESTRUVAL
(Foto: ARIGOSSI).

5. HIGH MASTER - S.Mastain, per Lydia Olisova, allenatore Paolo Favero.
Gloriosa mascotte del blog ippicaostacoli, insieme a Big Mago e Notti Magiche (duo che tenne a battesimo l'apertura del sito), assoluto mattatore della stagione 2015, quando riuscì a fare en plein in siepi nelle quattro prove regine (si parla di Gruppi 2) riservate ai cavalli di quattro anni. Meno brillante a cinque anni, quando vinse in fotografia stretta su Company of Ring il Premio degli A.S.S.I per poi sfigurare nel Gran Premio Merano. Rimasto lontano per infortunio, è rientrato dopo quasi due anni senza mostrare grande forma e flettendo sempre nelle parti terminali della prova.
Scenderà in pista per la prima volta con i colori di Lydia Olisova che bissa così le proprie partecipazioni nella gran classica dopo la sfortunata uscita della passata stagione con Atalan (infortunatosi sul muro).
Chance: *1/2

HIGH MASTER
(Foto Matteo Mancini).

6. IL SUPERSTITE - J.Vana jr, per Josef Aichner, allenatore Josef Vana sr.
Costituisce la favola della corsa, nonché la conferma che niente è mai davvero perduto. Ex Magog e allievo di Paolo Favero, tra i candidati alla vittoria nel Gran Premio Merano 2015, dopo tre vittorie, tra cui i successi nel Creme Anglaise (L) e A.S.S.I (Gr.3) e il secondo posto nello Steeple Chase d'Europa (Gr.1) alle spalle di una sorprendente Kamelie, si infortunò dovendendo dire addio al sogno dei coniugi Ambruschtiz (mai vincitori nel Gran Premio Merano). Dato per finito e spedito chissà dove, è riapparso dopo oltre due anni di assenza a Siracusa per poi esser ripescato, nonostante anonimo nelle due uscite pubbliche, da Josef Aichner, quasi a voler emulare le imprese marcate da Vana sr. con gli epurati Fafintadenient e Broughton, riportati entrambi a conquistare l'olimpo con vittorie in Gruppo 1 dopo esser stati acquistati per un pugno di euro. Un percorso che ricorda quello seguito da Tullio Ostillio, fratellastro per linea paterna de Il Superstite, che era addirittura stato acquistato per trainare carrozze in Sicilia prima di esser comprato da Davide Satalia e Giada Menato per un recupero che, tuttavia, non acquisiva le fattezze di quanto già dimostrato da Vana sr. Infatti, dopo convincente rientro nel Creme Angalaise (L) senza esser spremuto, l'otto anni ha scherzato in categoria discendente vincendo pressoché in mano su avversari sì di seconda fascia, ma comunque performanti date le modalità del successo. Tifo degli amanti della poesia dalla sua parte, una vittoria lo porterebbe nella leggenda della corsa, ma sembra difficile.
Chance: ***1/2

IL SUPERSTITE
ai tempi Magog.

7. LE COSTAUD - J.Raveley, per Terry Amos, allenatore Guillaume Macaire.
Grandissimo cavallo, il biondo da Forestier. Letteralmente impressionante nel Grande Steeple Chase D'Europa (Gr.1) del 2016 dove prese il comando della prova e, in modalità Or Jack, triturò tutti gli avversari, ivi compreso il campione Kazzio (reduce dalla vittoria nel Grand National Svedese, bene avanti ad Al Bustan), vincendo di quattordici senza mai esser mosso. Infortunatosi anche lui sul più bello, costretto ai box per poco meno di due anni, è rientrato in modalità devastante, pur correndo sotto categoria. Caduto al rientro, a vittoria già in tasca, ha marcato un successivo rullino di quattro vittorie consecutive (tra siepi e steeple) oltre un secondo posto in siepi ad Auteuil. Debordanti i tre successi in steeple stagionali, con margini compresi tra le sette e le diciotto lunghezze inflitte al primo dei battuti. E' il mio primo favorito della corsa.
Chance: *****

LE COSTAUD
(Foto di France-Sire.com)

8. NANDO - J.Kratochvil, per Josef Aichner, allenatore Josef Vana sr.
Cavallo curato, acquistato anni fa da Josef Aichner per essere il leader della propria scuderia, ma troppo presto infortunatosi. E' su performance nebulose in siepi, tra l'altro rientra in steeple da un anno. Ottimo quinto nel Gran Premio Merano 2015. Sembrano comunque lontani gli anni migliori.
Chance: **

NANDO
(Foto Katerina Urbankova).

9. NOTTI MAGICHE - J.Kousek, per Josef Aichner, allenatore Josef Vana sr.
Realizza il sogno di molti anni fa dell'ex proprietario Eros Ostanel di correre il Gran Premio Merano. Chiuso da titolati compagni di scuderia nel reparto in siepi, è stato destinato nel corso della stagione allo steeple, disciplina a cui il cavallo non sembra essersi ancora troppo adattato. Le qualità non gli mancano, si parla comunque di uno dei soggetti più regolari degli ultimi anni in siepi, specie quando arrivano i momenti importanti. Visto in steeple, però, non ha convinto. Dovrebbe crescere rispetto alle precedenti uscite, ma il distacco da Al Bustan appare incolmabile.
Chance: ***

NOTTI MAGICHE
(Foto Matteo Mancini).

10. OLE CABALLERO - T.Garner, per Josef Aichner, allenatore Josef Vana sr.
Stagione bizzara per il fratello pieno di Ole Companero (terzo nel Gran Premio Merano 2015), acquistato nelle reclamare francesi dello scorso anno, si era comportato bene nelle prove per quattro anni riservate ai novizi in steeple, pur venendo ridicolizzato da Defit d'Estruval nello Steeple Chase d'Italia (Gr.2) subendo diciassette lunghezze. Vincitore poi nel Grande Steeple Cross di Grosseto. Indirizzato sul circuito cross, ha fornito prestazioni imbarazzanti tanto da costringere Vana sr a riproporlo in steeple dove si è rifatto vedere su livelli accettabili, vincendo in discendente (davanti a Company of Ring) e chiudendo davanti a Notti Magiche nel Premio A.S.S.I dopo rimonta finale. Non va oltre al ruolo di sorpresa.
Chance: **1/2

OLE CABALLERO
(Foto Monika Vadickova)

11. PARRON - M.Regairaz, per Dirk Huyck, allenatore J.P. Fertillet.
Ospite dalla Francia alla prima sull'anello di Maia. Vanta un quarto e un quinto posto negli ultimi due Grandi Steeple Chase delle Fiandre, per giunta a distacchi siderali. Fertillet (cognome che evoca qualcuno, ovvero Yannick, che fece sfumare un pazzesco poker firmato Or Jack, dopo essersi laureato vincitore proprio nel Grande Steeple Chase delle Fiandre) decide di intraprendere un viaggio che non sembra supportato dalle prestazioni offerte dal cavallo. Compito molto arduo.
Chance: *1/2


12. SAM NOIR - D.Pastuszka, per Paolo Favero che ne è anche allenatore.
Riempitivo schierato da Paolo Favero che debutta in Italia. Nella stagione ha corso quattro volte in Inghilterra in steeple, in pista di provincia e in categoria non elitaria, prendendole, come si dice nei migliori locali di Caracas, secche. Non ci pare, curriculum alla mano e al momento attuale, prospetto con cui correre il Gran Premio Merano, ma evidentemente gli allenamenti - che noi non vediamo - hanno offerto indizi gratificanti. Così, a busta chiusa, ci pare l'estremissimo outsider della compagnia.
Chance: *

13. SANTO CERRO - J.Bartos, per Vocetka, allenatore G.Wroblewski.
"Dopo aver vinto il Gran Premio Merano, posso anche morire" aveva detto Greg Wroblewski qualche settimana fa, parlando proprio del suo asso di scuderia. Certo, il campo dei partenti legittima l'adesione alla prova, peraltro rinunciando a una vittoria sicura, per quel che possiamo dire usando questo termine, nel Grande Steeple Chase d'Italia (Gr.2) dove il cavallo avrebbe trovato concorrenza non temibile. Qua invece si trova a dover competere con almeno tre avversari che sembrerebbero chiuderlo. I navigati Al Bustan e Le Costaud sembrano, al momento, più performanti e anche Defit d'Estruval potrebbe tradursi in ostico avversario. Certo, a Merano, quest'anno ha fatto vedere di andare fortissimo, come peraltro ha sempre fatto, trattandosi del miglior ostacolista esibitosi in Italia (sia in siepi che in steeple) per la generazione 2013 e 2014. Noi non lo avremmo azzardato qua, perché, se preservato nella salute, il futuro depone senz'altro dalla sua parte. Altro grande saltatore.
Chance: ****

SANTO CERRO
(Foto Matteo Mancini).

14. VOLCANCITO - N.Loven, per Orfeo Bottura, allenatore F.Trappolini.
Cavallo combattivo, ma di categoria inferiore. Andrà a caccia di un piazzamento, non a podio, magari aiutato dalla fortuna. Grossa sorpresa.
Chance: *1/2 


Griglia Favoriti Mancho:
Le Costaud, Al Bustan;
Defit d'Estruval, Santo Cerro;
Il Superstite, Notti Magiche;
Company of Ring, Ole Caballero;
Nando, Alcydon Fan;
Volcancito, High Master;
Parron, Sam Noir.

LE ALTRE PROVE DEL MEETING
Nella altre prove di cartello, molti, molitissimi ospiti stranieri. Spicca nel Criterium d'Autunno (Gr.1) l'allieva di Guillaume Macaire chiamata Athena du Berlais, imbattuta in bello stile nelle due uscite in terra francese. Si tratta dell'ennesimo prodotto del grigio Martaline che viene a cercare il colpo grosso in Gruppo 1. Cavalla che potrebbe scompigliare le carte nel confronto Imperial Red-Leonardo da Vinci. Il cavallo di Favero, alla prima con i colori di Lydia Olisova, a nostro avviso sarà molto più performante rispetto alla precedente uscita che lo aveva visto soccombere al cospetto di Leonardo da Vinci, che cercherà qua di completare la scalata verso la gloria col quarto successo consecutivo in un'evoluzione che ha nel trionfo nel Tagliabue (Gr.3) il suo apice. Nella partita il "verdone" King Heart, soggetto con grossa qualità ma mestiere ancora da rifinire.

Pronostico Mancho: Athena du Berlais, Imperial Red.

Nel terzo Gruppo 1 del programma confronto spettacolare a sei, con tutti a recitare ruolo importante. Champ de Bataille cercherà di sovvertire l'esito della prova di rifinitura che lo ha visto soccombere a vantaggio della sorpresona Aztek che si ripropone facendo la voce grossa in questa Gran Corsa Siepi di Merano. Il tifo della redazione sarà dalla parte di Capivari (almeno così, in caso di vittoria, potremo fare la scheda dedicata al miglior figlio generato dallo stallone Yeats), ma occhio al monumento alla stoicità costituito da Brog Deas, il più forte di tutti se non minato dagli acciacchi. L'allievo di Holcak ha corso molto bene, ma dovrà esser gestito alla perfezione dall'interprete visti i cedimenti patiti sempre agli ultimi duecento metri con corse che sembravano ormai risolte a proprio favore. 
Figura poi la leggenda di Waregem Taupin Rochelais, vincitore di quattro edizioni consecutive del Grande Steeple Chase delle Fiandre, vice-campione in carica proprio della Gran Corsa Siepi di Merano, essendo giunto secondo di Kifaaya (qua assente) nel 2017. Completa il campo Cross Way, elemento presentato da Fertillet, apparso in forma a Waregem in siepi, ma con qualità passate inferiori rispetto agli avversari con cui si troverà a incrociare le proverbiali armi.

Pronostico Mancho: Champ de Bataille, Brog Deas.

Nella Corsa Siepi dei 4 Anni (Gr.2) tutti contro Live Your Life, del duo Raffaele Romano-Christian Troger, che avrà la possibilità, stante l'assenza dela bestia nera Arkalon (neppure tra gli iscritti), di definire ancor di più i gradi del leader generazionale. Stuke e Dajuka, autori della doppietta nel Criterium di Primavera, avranno di che sudare con l'inquadrato figlio di Turati. Attenzione anche all'ospite francese Tenerife Sea, preparato da Fertillet, che appare tuttavia su performance e rating (58 francese ovvero otto punti in meno di quella Sainte Saone che aveva dimostrato di valere la linea del miglior Live your Life) non all'altezza con quello della punta di diamante della scuderia di Troger, che potrà contare anche sul fidato gregario Solar Walker. Interessante curriculum poi per Gryffichop che vanta un notevole rating francese (64) pur debuttando a Merano.

Pronostico Mancho: Live Your Life, Stuke.

Nel Nazioni (Gr.2) atteso al doppio la campionessa uscente Brise de Kerser, caduta nel Grande Steeple Chase delle Fiandre. L'accompagnerà nella missione il compagno di colori Star Rochelais, che ha chance di piazzamento. All About Cossio è il rivale più accreditato per fungere da avversario alla coppia schierata da Patrice Quinton, allenatore specializzato nella disciplina cross e già trionfatore per tre anni consecutivi in questa prova (con una vittoria tolta poi a tavolino). Più difficile per gli altri anche se si è mosso molto mene, sulla lunga distanza, Silver Tango.

Pronostico Mancho: Brise de Kerser, All About Cossio, Star Rochelais.

Nella prova per gentleman in siepi, se non fiaccato dai continui impegni ravvicinati, Relco Sud Ovest dovrebbe averne per risolvere la contesa e confermarsi vincitore (ha già risolto a proprio favore il confronto nel 2017). Piacciono poi Au Pied Leve, in buono stato di forma in Francia, e Spettacolo. In seconda linea, ma pronti a giocarsela, Dalton e il rientrante Recently Acquired.

Pronostico Mancho: Relco Sud Ovest, Au Pied Leve, Spettacolo.

Nella vendere in siepi rientra da un anno il vecchio Chicago, vincitore di Gruppo 1, che se al 70% non avrebbe troppi problemi a sbaragliare un campo di routiners. Pronostico comunque difficile da dire data l'aleatorietà della forma. Da battere Azamourday, che ritorna in siepi e sfrutta il discarico per avere in sella Agus, Rio Apache, quindi Spin a Disc.

Pronostico Mancho: Chicago, Rio Apache, Azamourday.

Nel cross per gentleman e amazzoni chance enorme per Star Maker, curiosamente non schierato nel Nazioni. Appare difficilmente battibile in questa categoria. Ci proveranno Kitano e Tequila Tango. Dura per gli altri tra i quali sono da considerare, per un piazzamento, Hades ed Ermetico che dovrebbe avere grossa quota.

Pronostico Mancho: Star Maker, Kitano, Tequila Tango.