venerdì 30 marzo 2018

Presentazione, 7° Giornata, San Siro, Milano.


DIECI NUOVE PROPOSTE PER CORSA NELLE DUE SIEPI PER DEBUTTANTI MILANESI

I tradizionali Primi Salti e Corona Ferrea hanno riscosso buone adesioni con Favero e Vana sr a promettersi battaglia, in agguato Ilaria Saggiomo.

ABSOLUTE BELTER
La prima pedina di Paolo Favero
nel PRIMI SALTI.
(Foto Matteo Mancini).

Commento Matteo Mancini.
Discreto campo partenti nelle due prove milanesi di lunedì prossimo venturo dove si assisterà al debutto di venti nuovi candidati. Interesse calamitato, soprattutto, dal premio Primi Salti, prima prova in assoluto sulle siepi italiane per la generazione 2015. Pronostico, come sempre in questi casi, molto nebuloso e incerto. 
Absolute Belter è la prima scelta di Paolo Favero e si presenta all'appuntamento con una forte candidatura alla vittoria, come dimostra la scelta di Josef Bartos. Cavallo dall'importante mole e dalla struttura robusta, ha corso alla grandissima sui 2.000 metri di Pisa dimostrando di gradire la distanza e rivelandosi molto cresciuto rispetto alle precedenti esibizioni. Affascina non poco la debuttante Saint Sanka, una figlia dello specialista Saint des Saints e di una cavalla inedita sorellastra della vecchia conoscenza Gejzir (steepler di scuola Pegas). Importata dalla Francia lo scorso luglio, la cavalla difenderà i colori della Tania-Vana per il training di Vana sr e con la monta di Vana jr.
Altro prodotto con parenti nei quartieri nobiliari dell'ostacolismo è San Cristobal, presentato da Greg Wroblewski per i colori Vocetka. Ha fatto vedere poco o nulla in piano, ma attrae il fatto di essere un fratellastro dell'eccelso Santo Cerro, aspetto che lo rende meritevole di grosso rispetto. 
Raf Romano punta su Sopran Helga, prima figlia di Duel (stallone dalla carriera non trascendentale, fratellastro della madre di Vanessa del Cardo) a esibirsi in ostacoli. Cavallina vitale in piano a due anni,  pur se su distanza media. La qualità genealogica non fa pensare a un crack, ma se atta al salto potrebbe tranquillamente dire la sua in questa prova. Raf Romano la preferisce al più qualitativo, sul versante genetico, Sopran Dylan. Quest'ultimo è un fratellastro del campione in siepi Chic Anti Shock, reputato da Paolo Favero anni fa come uno dei migliori allievi mai allenati. Un cavallo molto sfortunato, frenato da una miriade di infortuni che gli hanno impedito di affermarsi come avrebbe potuto e meritato. Brilla poi lo strettissimo rapporto di parentela con Grey Grizzly, fratello pieno, soggetto piazzatosi secondo nel Gran Criterium di Milano (Gr.1). Un ulteriore fratellastro, Largo Winch, è risultato vincitore in ostacoli. Dunque qualità genealogica molto affascinante per questo soggetto che, tuttavia, in piano è andato davvero male. La scelta di Romano di preferigli Sopran Helga parrebbe escluderlo dalla vittoria, eppure la genetica sembrerebbe consigliare prudenza e considerazione.
Attenzione anche a Watching Spirits, figlio di Harbour Watch già riproduttore di vincitori in siepi (il primo in assoluto, At The Beach, proprio in Italia), apparso in gran forma a Pisa domenica scorsa. Avrà di contro una preparazione assai scarsa rispetto agli avversari sopracitati, essendo stato acquistato a Newmarket a febbraio e dunque con meno di due mesi di allenamento in siepi. Il rischio è che si limiti a una presa di contatto con la nuova disciplina. Da seguire con interesse, soprattutto per le prossime prove. Vale lo stesso discorso per il Favero Far Dawn, anche questo acquistato a febbraio, con la differenza di una maggiore qualità estrinsecata dalle incoraggianti prove inglesi. Cavallo incapace di vincere in Inghilterra eppure rivelatosi molto regolare. Sarebbe stato interessante vederlo in piano, perché la sensazione è che avrebbe potuto offrire prove in grado di evidenziarlo in categoria condizionata. Difficile che possa avere la meglio contro avversari sicuramente più rodati al mestiere, ma da osservare con curiosità.
Completano il campo Pelice, Mahe King e Leonardo da Vinci. La prima è la quarta rappresentante di Favero. Cavalla piuttosto compatta nel fisico, generosa e brillante alla distanza, pur avendo sempre corso in categoria di minima. Sulla carta non dovrebbe avere chance di vittoria. Mahe King, della Statek Blata Cesky, non ha mostrato grandi qualità in piano e costituisce una vera e propria mina vagante difficile da decriptare. Stesso discorso per il Troger Leonardo da Vinci.

Pronostico Mancho: Absolute Belter, Saint Sanka e Sopran Dylan.

Forse meno affascinante l'edizione del Corona Ferrea, sulla medesima distanza dei 3.200 metri, e con valori sulla carta più espliciti. Ruolo di favorito per il numero uno Aeneas della Statek Blata Cesky. Si tratta di un figlio del caporazza Galileo (stallone che in Italia non ha prodotto grossi campioni in ostacoli) che non è mai riuscito a vincere pur avendo corso sempre in modo convincente. Dotato di importante stamina, ha dimostrato qualità importanti piazzandosi terzo nel Derby Slovacco dello scorso anno, secondo nel St. Leger Ceko e quinto in quello Italiano. Avrà in sella Vana jr. Favero gli contrappone quattro allievi, due dei quali fermi da tempo. Sarà Balashakh il rivale numero uno del Vana. Di qualità anni luce inferiore a quella di Aeneas, ha debuttato in Italia in modo incoraggiante a Pisa la scorsa domenica, lasciando lunghezze sul campo per via di una fin troppo accorta strategia di gara. E' preferibile a Meyandi, male in listed domenica scorsa, che tuttavia presenta una nobiliare genealogia (vanta tre fratellastri vincitori in pattern race) tanto da esser stato acquistato in ottobre dalla Montalbano per 20.000 ghinee.
Interesse poi per Fast Wind di Christian Troger. Cavallo molto valido in piano, frequentatore e anche vincitore di Handicap Principali. E' un figlio di Mastercraftsman, che dopo l'eccelso Imperioso ha floppato, quantomeno in Italia, in qualità di riproduttore in ostacoli. La monta di Raf Romano ne aumenta tuttavia le credenziali. Sarà sicuramente appoggiato al betting. Se atto alla mestiere, costituisce un serio candidato alla vittoria.
Pronta a intervenire Holy Song, discreta in piano, per il ritorno in siepi, a distanza di un paio di anni, di Di Dio e della scuderia dell'Avvocato. Piacciono assai meno gli altri con i modesti in piano Inclusive Price e Azalea nonché i curati (penso di poter dire) Relco Galaxy (infortunatosi due anni fa poco prima del debutto in siepi) e Spin a Disc, entrambi assenti dalle piste da oltre un anno.

Pronostico Mancho: Aeneas, Fast Wind, Balashakh.  

mercoledì 28 marzo 2018

Responso 6° Giornata, San Siro, Milano.


KARELCYTIC, NUOVA PEDINA AICHNER, COLPISCE AL RIENTRO NEL PREMIO BRIVIO PRECEDENDO I COMAPAGNI DI ALLENAMENTO ROMAN E KAZOO.

Parte subito con una tripletta nel main event di giornata l'avventura milanese di Josef Vana sr. Dopo aver vinto la prova inaugurale, il maestro ceko mostra i muscoli e risponde a chiare lettere alla doppietta marcata da Favero in categoria vendere.

KARELCYTIC
in una foto di archivio ai tempi
dell'esperienza francese.

A cura di Matteo Mancini.
Dopo oltre un mese di astinenza, a causa della chiusura dell'impianto di Treviso, il movimento ostacolistico italiano riprendeva il proprio cammino il venticinque marzo a San Siro. Una giornata che prevedeva molti spunti interessanti, soprattutto in virtù del rientro di svariati soggetti di calibro rimasti lontani dalle corse da un lungo periodo di tempo. Assente dai programmi, per motivi non troppo chiari, Raffaele Romano sia in qualità di interprete che di allenatore (sostituito dalla compagna Ilaria Saggiomo), spiccavano inoltre le assenze dalla pista di Lydia Olisova e del giornalista Emanuele Orso, spediti da Paolo Favero a Pisa per seguire le prestazioni di quattro cavalli inviati in terra toscana per prendere parte alle prove di contorno del meeting dei gran premi in piano, oltre che alla seconda prova di cartello costituita dal XIX Premio Toscana, listed race per anziani sui 2.200 metri. In quest'ultima prova si metteva in clamorosa evidenza Timely Arrival, possente quattro anni da Cacique che Paolo Favero ha pescato a Newmarket per la modica cifra di 7.000 ghinee. Soggetto dall'eccelsa mole, si era già distinto al debutto in Italia piazzandosi quarto, a grande quota, in condizionata a Pisa nonostante una serie infinita di intralci. Schierato nel Toscana, prova da 16.750 euro al primo, il baio dimostrava di valere la categoria, rivelandosi un acquisto assai indovinato e, molto probabilmente, dal valore inatteso. Il neo portacolori Olisova si metteva in scia all'atteso front runner Presley, poi vincitore, e correva con coraggio senza mai risparmiarsi. Lanciato all'attacco del battistrada ai quattrocento finali, fletteva solo al furlong conclusivo subendo la rimonta all'esterno del qualitativo Pythius, perdendo poi il podio sul palo per una corta testa a vantaggio di Troublemaker. Una prestazione sontuosa, soprattutto se parametrata al valore dei cavalli affrontati e alla somma spesa per l'acquisto. Troublemaker, a esempio, arrivava all'appuntamento da una lunga serie di piazzamenti in Handicap Principale oltre che in Listed e, qualche anno fa, in Gruppo 3. Una performance quella del figlio di Cacique dunque imprevedibile, proveniendo dalle classi 5 inglesi peraltro con nebuloso costrutto. 
Sempre  a Pisa, Favero collezionava altri due piazzamenti, tra cui l'interessante secondo posto sui 1.750 metri in categoria maiden del tre anni Watching Spirits (25 contro 1 la quota), mediocre figlio di Harbour Watch acquistato da Paolo Favero a febbraio a Newmarket per 5.000 ghinee dopo una serie di mancati piazzamenti in classe 6. Il castrone di Lydia Olisova optava per una prima parte di gara di attesa per poi progredire in retta, a largo di tutti, prendendo di riferimento il favorito Avelot. I due risalivano piuttosto facilmente le posizioni avendo ragione degli avversari e terminando rispettivamente, con volo esterno, al primo e al secondo posto. Il vincitore, un dormelliano da Mujahid, risultava essere il primo prodotto della siepista Air Chaparral, un'ex Ghiotti che ha svolto la quasi totalità della propria carriera in siepi e in steeple, sorellastra del campioncino Monsun Air (vincitore nella Gran Corsa Siepi di Pisa, nel Richard e terzo nel Grande Steeple Chase di Milano). Un'accoppiata, remunerata 28 a 1 al betting, dunque dall'interessante prospettiva ostacolistica.
L'importato Balashakh, per il ritorno in pista dei colori Magog, completava con prova fin troppo attendista i piazzamenti del trainer di Sinigo, chiudendo secondo, all'inspiegabile quota di 22 contro 1 (si tratta del soggetto per il quale Favero ha sborsato la più alta quota per un acquisto nel 2017), nella discreta prova gentleman di apertura, regolato dal dormelliano Miraglia, alla seconda prova dopo il rientro da un'assenza di dieci mesi e trionfatore nel più facile dei modi, e davanti agli appoggiati Bufera e Punta di Diamante.

DUKE IS BACK
nella prova di rientro a Pisa
nel febbraio del 2018.
(Foto Matteo Mancini).

A Milano, invece, andavano in scena due vendere per anziani, una in siepi e l'altra in steeple, oltre a una qualitativa condizionata sui 3.600 metri in siepi per anziani. In questa prova spiccavano i rientri dell'asso Sol Invictus, assente da un anno e mezzo, e dei campioni Kazoo (assente da un anno) e Karelcytic. Favori del pronostico divisi tra i due Aichner e il compagno di allenamento Roman, reduce dalla buona forma pisana, con un occhio a Sol Invictus in pista con interessante peso.
Lo sviluppo della corsa non regalava grandi sorprese se non evidenziare le difficoltà di rientro per Sol Invictus. Il dieci anni, in pista col fucsia di Favero in luogo del bianco rosso a scacchi della Magog, dopo aver corso sui primi, veniva arrestato da Bartos a metà della dirittura breve palesando tutti  gli affanni propri di una lunga assenza dalle piste.
Brillava invece il sauro Karelcytic, al rientro da oltre sei mesi e con due sole corse alle spalle nei precedenti quattordici mesi. Il figlio di High Rock, fregiato da un blasonatissimo passato in Francia agli ordini di Cottin (pluripiazzato in pattern race con due terzi posti in Gruppo 1 ad Auteuil a fungere da apici) e unico prodotto dello stallone ad aver corso in Italia, si portava al comando delle operazioni ben moderato da Vana Jr. Il portacolori Aichner impostava a piacimento i ritmi di gara, francobollato da Roman e Sol Invictus. A metà della dirittura lunga, Roman andava a operare un deciso incremento dell'andatura non trovando la risposta di Karelcytic su cui Vana, evidentemente, lavorava di cesello per misurarne lo stato di forma e l'opportunità di reagire. Sulla piegata di raccordo tra le due diritture, iniziava a calare Sol Invictus, di lì a poco fermato, rilevato dall'estremissima outsider Crystal Tango (mossa prematura la sua) e dal compagno di colori Archangel Raphael.
Roman offriva la concreta illusione di risolvere da lontano la contesa, allungando sensibilmente da un Karelcytic non brillante su alcuni salti. Dalle retrovie tentavano di emergere Chappy Bros e Dalton risaliti in terza e quarta posizione dopo il penultimo elemento. Roman subiva il ritorno veemente di Karelcytic nel tratto piano conclusivo, allargando vistosamente verso l'esterno e aprendo la porta al compagno di allenamento che, a dispetto del minor rodaggio, si rendeva protagonista di notevole speed finale andando a piegare il portacolori della Tania-Vana. L'acuto del sauro (atteso a ulteriori miglioramenti) valeva l'ottava vittoria stagionale dei colori Aichner e la prima vittoria in Italia di un figlio di High Rock. Più indietro, a quattro lunghezze e mezzo, il parsimonioso Kazoo, tenuto costantemente in ultima posizione, rinveniva dagli abissi per conquistare, dopo gran lotta, il podio battendo di una testa un coriaceo e cresciuto Archangel Raphael. L'affondo del figlio di Lateral, fratellastro del campione di caratura internazionale Kazzio, garantiva a Vana sr la prima tripletta in assoluto della stagione.
Cedevano alla distanza, nel tratto piano, Chappy Bros e Dalton, rispettivamente quinto e sesto, dopo aver tentato di giocarsi tra loro la terza moneta. Seminati per la pista gli altri due, tra cui Giacalmarbar, ultimo, lontano, senza guizzi e ormai sbiadito ricordo del promettente quattro anni che era stato. Male anche Crystal Tango, volata via nella parte terminale di gara dopo aver fatto la voce grossa prima dell'ingresso nella dirittura breve.
Tra le delusioni della corsa spiccava la performance di Chappy Bros, ridimensionato dopo la bella vittoria in steeple a Pisa. L'allievo di Ilaria Saggiomo tentava di dimostrare le proprie qualità, ma pagava con un'evidente flessione finale il tentativo di giocarsi le carte inscenando l'inseguimento ai due Vana. Benino Dalton, nell'occasione alle prese con rivali, a nostro modesto modo di vedere, di caratura superiore, a cui è mancato un po' di forma per ambire a un piazzamento. Kazoo, terzo senza alcuna voce in capitolo per la vittoria, offriva una prestazione incoraggiante per i successivi ingaggi e approfittava del calo degli avversari per andarli a prendere e batterli all'epilogo dopo averli fatti sfogare. In progresso appariva Archangel Raphael, cresciuto in modo importante rispetto ai primi approcci con la disciplina, e in serrata lotta per l'ultimo piazzamento utile per accedere al podio.

Nelle due vendere si assisteva a due vittorie dalle dimensioni debordanti. Duke is Back, della Tania Vana, dimostrava quanto di buono avevamo detto in occasione del debutto in terra italiana (lo avevamo dato come terzo favorito in categoria assai più elitaria) e si aggiudicava la vendere in steeple, dimostrando di apprezzare sia la nuova specialità sia il tracciato milanese. Affidato a Jan Kratochvil, menava la danza fin dal passaggio davanti alle tribune, dopo aver rilevato Embrace Real, e dominava letteralmente la prova rifilando nove lunghezze al primo dei battuti, l'intramontabile Opaleo, senza mai farsi avvicinare. Quest'ultimo risaliva bene dal centro del gruppo e sfruttava una serie di scellerati salti del voluminoso Bull Ride (estremissimo outsider) per resistere al ritorno dello stesso nel tratto piano. Il portacolori Favero, molto brillante e nel vivo della manovra nel momento topico, gettava così alle ortiche un secondo posto che altrimenti avrebbe di certo centrato, ma offriva, per stamina e brillantezza, quella che può considerarsi quale la sua migliore performance in Italia peraltro evidenziata da un ritorno nel tratto piano molto interessante (specie alla luce della struttura gigantesca) dopo essersi, di fatto, fermato in ricezione dopo l'ultima siepe.
Deludeva e non poco la favorita Secret Sinner, qua declassata di categoria, mai richiesta da Vana jr e rimasta sempre fuori dalla corsa. La portacolori Aichner offriva la sensazione di essersi limitata a un mero galoppo di esercizio, essendo la sua prestazione fin troppo brutta per esser vera. Non particolarmente brillante neppure Company of Ring, al rientro da un anno e mezzo e precipitato di categoria. L'allievo di Favero, pluripiazzato in prove di Gruppo, cercava di controllare l'evoluzione della corsa, ma subiva l'accelerazione sulla piegata di raccordo tra le due diritture perdendo importanti lunghezze per poi ripresentarsi, sul passo, nella parte terminale del percorso. Non brillante, ma comunque atteso a decisi progressi. Ancora una volta imbarazzante, rispetto a Grosseto, Embrace Real, in costante parabola discendente e già fuori dai giochi prima dell'ingresso in dirittura breve. Da rivedersi, lo ribadiamo, sui tracciati cross. Ceduto alla distanza Lost Monarck, brillante fino a metà della dirittura breve ma poi in grave debito di ossigeno.

DESERTMORE HILL
(Foto Matteo Mancini).

Sorprendente vittoria, soprattutto nelle dimensioni, nell'altra vendere, questa volta in siepi. Prova dalla qualità piuttosto modesta, ma che mostrava un soggetto in grande quanto inatteso splendore. L'otto anni Desertmore Hill, deludente a Pisa, rispondeva subito a Favero confermandosi vittorioso in siepi, specialità in cui aveva trionfato a Grosseto, dopo le prove tutt'altro che esaltanti in steeple e cross. Il figlio dello specialista (per la prole in ostacoli) Beneficial si aggiudicava la prova, segnalandosi quale primo prodotto dello stallone a vincere in Italia, nonostante l'incombenza del ruolo di top weight. La soluzione della corsa si rendeva prematuramente manifesta sul terzultimo ostacolo, per effetto dell'accelerazione insostenibile per gli altri messa sul piatto della bilancia da Desertmore Hill. Condotto dal bulgaro Sertash Ferhanov, il portacolori Favero superava senza affanno il battistrada Macchiavelli e se ne andava in totale solitudine prima degli ultimi due salti. Più indietro, a nove lunghezze sul palo, emergeva molto bene il rientrante da oltre un anno The Plough che, a dispetto della lunga degenza, non palesava tentennamenti di sorta e terminava bene alla distanza regalando a Paolo Favero la sua prima doppietta della stagione. Terzo Option Be (che confermava tutti i suoi limiti) davanti a un deludentissimo Home Please, atteso, giustamente, al ruolo di favorito ma mai in condizione di giocarsela e molto restio a trovare l'azione giusta. Crollava nel finale Macchiavelli, rallentato da Kousek, e rimasto in piedi per miracolo dopo l'ultima siepe dopo scatenata prova di testa (se gestito meglio, forse, avrebbe recitato un ruolo per un piazzamento). Pressoché ectoplasmatici Tequila Tango, venuta da lontano ad artigliare il quinto posto sul calante Macchiavelli, Giannettoni  (nelle retrovie desiste alla distanza) e il polacco Predator, proposto in avanguardia da Pollioni ma già fuori causa al termine della diagonale lunga.  

L'arrivo del XIX PREMIO TOSCANA (L)
PRESLEY scappa da TIMELY ARRIVAL
su cui, all'esterno, si affaccia
PYTHIUS.
(Foto di Pietro Coscia).

sabato 10 marzo 2018

Vincitori Classici: CHAMP DE BATAILLE a cura di Matteo Mancini.


CHAMP DE BATAILLE (FRA)
c.gr 14.03.2011
CHAMP DE BATAILLE
(Foto: france-sire.com).


                                           Northern Dancer (Can)
                                     Sadler's Wells (USA)              Fairy Bridge (Usa)   
Dream Well (FRA)           (b. 1981)   
(b. 1995)                        Soul Dream (USA)               Alleged (Usa)
                                      (b.o. 1990)                                        Normia (Gb)

                                                                                  Caro (Ire)    
                                      Turgeon (USA)                    Reiko (Fra)
La Champmesle (FRA)       (gr. 1986)
 (gr. 2004)                         La Pecardiere (Fra)             Balleroy (Usa)
                                        (b 1997)                                         La Cenomane (Fra)



Dream Well (1995). Primo prodotto della vincitrice Soul Dream (sorellastra della vincitrice in Gruppo 1 Metamorphose e della piazzata in Listed Norma), capace poi di generare il sei volte vincitore in Gruppo 1, in cinque stati diversi (Francia, Inghilterra, Emirati Arabi, Stati Uniti e Canada), Sulamani (secondo nell'Arc de Triomphe), costituisce un fiore all'occhiello del'allevamento della famiglia Niarchos.
Inbreeding estremo 2x4 di Northern Dancer, che figura quale nonno paterno e tris nonno nella linea della madre Soul Dream quale bis nonno materno della stessa (padre dello stallone Northfields poi padre di Normia). Mantello baio con lista bianca sul muso e balzana sull'anteriore e sul posteriore destro, morfologia compatta, un metro e sessantadue al garrese..
Viene battezzato fondendo le parti terminali dei nomi della madre Soul DREAM con quello del padre Sadler's WELLs. Trattenuto in proprietà dai Niarchos, in società con Jean Louis Bouchard, viene affidato in allenamento a Pascal Bary, a Chantilly. Debutta tardi, nell'aprile del 1998, a tre anni, riportando due secondi posti consecutivi in valide condizionate di Longchamp sulla lunga distanza. Perde di due lunghezze al debutto dal valido Makaruka, che si confermerà vincente in categoria Listed. Concede quindi un'incollatura all'eccelso Sagamix che vincerà, a stretto giro di posta, in Gruppo 2 e Gruppo 1.
Tre settimane dopo, Bary lo promuove in pattern race, confermando Cash Asmussen in sella. Dream Well non delude le attese e vince il Prix La Force (Gr.3) sui 2.400 metri di Longchamp, lasciando a una lunghezza e mezzo Epistolaire. La vittoria suscita buone impressioni che fanno pensare a un grosso campione grazie a un double riuscito, negli anni '80, solo a due cavalli ovvero Assert (1982) e Old Vic (1989). L'ultimo giorno di maggio confeziona la prima parte dell'impresa. Artiglia di un'incollatura, dopo serrata lotta con Croco Rouge, il Prix du Jockey Club (Gr.1) di Chantilly ovvero il c.d. Derby Francese con 381.000 euro al primo. Munito di paraocchi, Dream Well rinviene alla distanza con una progressione impressionante all'interno che gli permette di annullare il vantaggio di circa dieci lunghezze, all'ingresso in dirittura, messo in cascina da Sestino (poi terzo) e di andare a sverniciare Croco Rouge scattato a cento metri dal palo con la vittoria che sembrava ormai già in tasca.
Completa lo storico doppio nel Derby Irlandese (Gr.1) di Curragh, riportando 557.000 euro di vincite. Per nulla infastidito dalla pioggia e dal terreno a tratti della consistenza di un acquitrino, col medesimo schema di corsa, vince in scioltezza allungando dalle retrovie ai trecento finali per infliggere quattro lunghezze e mezzo di margine al secondo classificato, cioè City Honours ovvero la medaglia d'argento nel Derby di Epson alle spalle di una corta incollatura da High Rise. Dream Well diviene il sesto cavallo allenato in Francia a riuscire a imporsi nella gran classica d'Irlanda. Bary non nasconde il proprio entusiasmo e assicura, forse non troppo realisticamente: "Dream Well è il miglior cavallo che io abbia mai allenato."
Ricondotto in Francia, delude nel Prix Niel (Gr.2) a Longchamp subendo undici lunghezze e mezzo da Sagamix e dieci lunghezze da Croco Rouge. Bary decide comunque di schierarlo nell'Arc de Triomphe dove però il cavallo non si piazza, concedendo troppo margine agli avversari per inscenare una rimonta impossibile dall'ultima posizione. La vittoria di Sagamix con Croco Rouge, quarto, a contatto rende palese quanto il target fosse possibile per il cavallo che viene votato tre anni dell'anno in Europa e in Irlanda.
Lasciato a riposo in inverno, corre altre sette volte a quattro anni, aggiudicandosi il solo il Prix Gontaut-Biron (Gr.3) sui 2.000 metri di Deauville da 33.500 euro al primo.  Per il resto ottiene cinque piazzamenti tutti in pattern race. Rientra, dopo sette mesi di assenza, con un secondo posto nel Prix Ganay (Gr.1) di Longchamp, dove si vendica di Croco Rouge e Sagamix, cedendo tuttavia di una testa a Dark Moondancer. Prestazione più che sontuosa che gli vale l'adesione alla Coronation Cup (Gr.1) di Epson col ruolo di controfavorito di Royal Anthem. Bary lo libera dal paraocchi ma ne ordina sempre una prova all'estrema attesa. Tenuto in coda al gruppo da Asmussen, ancora una volta concedendo l'impossibile, finisce terzo, con vigorosa rimonta, a contatto di Daylami e del favorito, soggetti questi che a fine anno si confermeranno primo e secondo nella Breeder's Cup (Gr.1) di Gulfstream dove Dream Well, quinto, vedrà dilatarsi a nove lunghezze il proprio distacco.
Un mese dopo la prova di Epson, Dream Well è ancora terzo, in main category, alle spalle del giapponese El Condor Pasa e del tedesco Tiger Hill, primo e secondo nel Grand Prix de Saint Cloud (Gr.1). Quarto giunge Sagamix, battuto ancora una volta dal portacolori dei Niarchos, seppure per una corta testa.
Declassato in Gruppo 3, il giorno di ferragosto, l'allievo di Bary torna alla vittoria da netto favorito. Invece di optare per un secondo attacco all'Arc de Triomphe, Bary guarda oltreoceano. Prima di imbarcarsi per gli Stati Uniti però torna in Irlanda, a Leopardstown, per prendere parte alle Irish Champion Stakes (Gr.1) sui 2.000 metri. Bary lo ripropone col paraocchi, mentre Asmussen lo tiene più a contatto dei primi. Tuttavia si assiste al dominio di Daylami che vince di nove su Dazzling Park con al terzo Dream Well che riesce ad avere la meglio su Royal Anthem finendo bene alla distanza, ma a gran distacco dai primi due.
Un mese dopo debutta negli States, sulla pista di Belmont, dove è secondo di Val's Prince nel Classic Invitational (Gr.1) sui 2.400 metri che gli fruttano 102.800 euro di vincite. Ancora un mese di allenamento per provare l'assalto alla Breeder's Cup (Gr.1) di Gulfstream. Impresa non impossibile e lo conferma l'ordine di arrivo con Daylami e Royal Anthem a ripetere l'accoppiata vincente della Coronation Cup. Dream Well finisce quinto a nove lunghezze, portando a casa 34.000 euro e chiudendo la carriera agonistica senza mai interferire per la vittoria.
Dopo aver rivisto le prove appaiono costanti le caratteristiche di questo cavallo. Soggetto dotato di grande stamina ma dall'impiego complicato. Estremissimo attendista, impiegato con schema di gara dall'ultima posizione per poi piazzare poderosa rimonta finale con avversari spesso e volentieri già scappati in avanti. Ha presto parte, da tre a quattro anni, a 14 corse, riportando 4 vittorie (2.000-2.400 m.), due delle quali in Gruppo 1 (Derby Francese e Derby Irlandese) e le altre in Gruppo 3, e 8 piazzamenti tra cui due secondi posti in Gr.1, tre terzi posti in Gr.1 e un terzo in Gr.2 per un totale di 1.327.644 euro. Vincitore in Irlanda e Francia, piazzato in Francia, Irlanda, Inghilterra e Stati Uniti. Ritirato in razza nel 2000 in Giappone con grandi aspettative, disattese in modo clamoroso, si è rivelato un eccelso riproduttore di ostacolisti.

DREAM WELL

Svolge i primi quattro anni di stallone in Giappone, con risultati piuttosto modesti, tanto da essere rispedito in Francia nel 2004 presso l'Haras de Fresnay Le Buffard al modico tasso di monta di 3.000 euro (calato a 2.000 nel 2008 e risalito a 3.000 dal 2015). In Europa viene utilizzato soprattutto quale riproduttore di ostacolisti, forte di un bagaglio genetico idoneo a trasmettere la stamina.
Pochi i prodotti meritevoli di esser ricordati tra i figli capaci di destreggiarsi con profitto in piano. Tra i vincitori in prove di gruppo brilla il solo ADMIRE MONARCH, prodotto del primo anno di monta, frutto dell'incrocio con una cavalla generata da Tony Bin. Soggetto allevato dalla Northern Farm, in Giappone, ceduto foal per 175.000 euro scarsi. Fondista capace di offrire il meglio di sé con la maturazione, ha corso 46 volte, da due a otto anni, rendendosi artefice di 8 vittorie (2.000-3.400 m.), tra cui gli acuti nel The Nikkei Shinshun Hai (Gr.2) a Kyoto, nel The Diamond Stakes (L) a Tokyo e nel Mutsuki Sho (L), e 16 piazzamenti tra cui i secondi posti nell'Arima Kinen (Gr.1) a Nakayama, nel Kyoto Daishoten (Gr.2), nel Tanabata Sho (Gr.3) a Fukushima e i terzi nel Nikkei Sho (Gr.2) a Nakayama, nel Manyo Stakes (L) a Kyoto e nel Nippon Sho Stayers St. (L) a Nakayama per un totale di 3.130.000 euro di vincite.

Solo altri due prodotti sono risultati vincitori in pattern race. Wonder Dream, sempre dal primo anno di monta, ha corso 30 volte in Giappone, da due a sette anni, riportando 4 vittorie (2.000-2.600 m.), tra cui due prove da neretto ovvero il Hakone Tokubetsu (L) a Tokyo e l'Awa Tokobetsu (L) a Nakayama, e 6 piazzamenti per 456.000 euro.
In Germania ha colpito la femmina Vancovia, dal primo anno di monta in Francia, ha corso 3 volte, da due a tre anni, riportando 2 vittorie (1.600-1.800 m.) col fiore all'occhiello costituito dall'acuto nel Preis der BHF Bank (L) a Baden Baden per 18.000 euro di vincite complessive. Infortunatesi precocemente, è stata ritirata in razza con scarsi risultati.

Elemento di pregevole fattura è stato Zack Dream, dal primo anno di monta in Francia. Due volte vincitore nel Grand Prix S.M. Mohammed V sui 2.400 metri della pista marocchina di Rabat, prova da oltre 20.000 euro al primo, secondo classificato nel Prix du Lys (Gr.3) a Longchamp. Ha riportato almeno 5 vittorie (1.700-2.400) due in Francia e l'altre in Marocco. Vince in carriera oltre 62.000 euro.
Altro piazzato in pattern race è stato, infine, Verdoro, castrone dal secondo anno di monta in Francia, 2 vittorie (2.400 m.) in piano a Nantes e 5 piazzamenti, tra cui il terzo posto nel Derby de l'Ouest (L) a Nantes, su un totale di 19 corse in piano per 46.750 euro.

Bottino dunque scarso con soli cinque cavalli capaci di farsi rispettare in pattern race, uno solo di questi vincitore in categoria di Gruppo e altri due in listed. Il resto della produzione vede numerosi vincitori in Giappone, ma anche in Australia, Nuova Zelanda, Italia, Spagna, Austria, Inghilterra, Repubblica Ceca, Hong Kong, Russia, Kazakistan, ma soprattutto Francia.

In Giappone, dove Dream Well ha operato per quattro anni, sono stati generati 116 prodotti, la metà dei quali nel primo anno di monta, 102 di questi scesi in pista, ma solo 44 vincitori, uno dei quali solo in ostacoli, per una percentuale del 43,1%. Sono state 3684 le corse in piano interessate con 128 vittorie per una percentuale del 3,47%. Otto cavalli sono scesi in pista per più di cento corse, uno di questi, Call On è stato schierato per qualcosa come 253 volte, da due a dieci anni.
Qualità piuttosto scarsa, fatta eccezione per i due vincitori in pattern sopra elencati. Tra gli altri vincitori in Giappone si segnalano, dal primo anno di monta, Asakusa Mustang sceso in pista 39 volte, da due a otto anni, con 3 vittorie (1.700-1.800 m.) e 12 piazzamenti per 435.000 euro di vincite; Silk Effort in pista 12 volte, dai tre ai sette anni, 3 vittorie (1.800-2.000 m.) e 5 piazzamenti per 300.000 euro; Wonderful Boy schierato 27 volte, 2 vittorie (1.800-2.000 m.) per un totale di 163.000 euro; e Rikka Dream O. autore di 1 vittoria (1.700 m.) e una serie di piazzamenti per un bottino di 147.000 euro. Record di vittorie in piano marcato da Marutaka Dream con 10 vittorie.

Due prodotti, entrambi dal primo anno di monta, hanno corso a Hong Kong. Master Dreamer, allevato in Nuova Zelanda, ha corso 99 volte a Hong Kong riportando 8 vittorie (1.650-2.200 m.) in classe 4, da cinque a dieci anni, e 18 piazzamenti per 457.000 euro. Sempre a Hong Kong non si è mai piazzato l'altro prodotto (Stormy), allevato in Australia.

Vincitore modesto in Australia sui 2.100 metri di Eagle Farm è stata la neozelandese Dream Gal. Non hanno entusiasmato neppure gli altri vincitori oceanici.

Svariati vincitori in Francia, anche in discreta compagnia, ma nessuno capace di affermarsi in pattern race. Al 18 aprile 2018 sono scesi in pista nel territorio transalpino nelle prove piane 117 purosangue figli di Dream Well, 40 dei quali risultati vincitori (34,2%) per un totale di 1.527 corse e 101 vittorie con percentuale vittorie del 6,6%. Sono inoltre scesi in pista in piano 11 mezzosangue di cui 4 vincitori per un totale di 35 corse e 5 vittorie (14,3%).
Sono risultati buoni cavalli da handicap Next Dream, classe 2007, 38 corse all'attivo, da due a sette anni, 5 vittorie (2.000-3.100) con l'acuto offerto in un Handicap da 24.400 euro a Maisons-Laffite, 12 volte piazzato per 111.000 euro; Queenwell, dal primo anno di produzione francese, 19 corse da tre a cinque anni, 6 vittorie (1.800-2.200 m.) con apice in un Handicap da 23.500 euro a Cagnes sur Mer, vince 99.900 euro; Dream Youn, classe 2007, 6 vittorie (2.100-3.400 m.) in piano con acuto in un Handicap da 23.500 euro a Cagnes su Mer per 108.200 euro di vincite in 32 corse; e Sizalia, dal primo anno di monta francese, 4 vittorie (2.250-2.900 m.) tra cui un Handicap di Nantes da 22.560 euro, vince in carriera 89.910 euro in 46 corse.
Record di corse, di vittorie e di vincite in piano marcato in Francia da Tocdream, 123 uscite con 9 vittorie (1.600-2.400 m.) per 167.600 euro, davanti a Party Animal, con 116.540 euro di vincite frutto di 4 vittorie (1.500-2.400 m.) e 33 piazzamenti in 57 corse.

In Italia sono apparsi in piano solo tre figli di Dream Well, tutti allevati in Italia, per un totale di 69 corse e 8 vittorie (11,6%) messe a segno da due vincitori. Mezarat, dal primo anno di monta francese e allevato dall'Azienda Agricola Boesso, è risultato essere il migliore. Ha preso parte, da due a cinque anni, a 33 corse riportando 5 vittorie (1.950-2.100) tra cui un Handicap a invito - Tris a Varese da 4.675 euro al primo per un totale di 36.686 euro di vincite. Il cavallo è stato poi esportato in Inghilterra, dove è terminato secondo in una prova per amatori prima di esser destinato, con scarsissimi risultati, alla carriera in ostacoli. E' risultata inoltre vincitrice la coetanea Tea Dream, allevata da Pietro Dipietro, di qualità inferiore, 33 corse, 3 vittorie (1.900-2.150 m.), tra cui un Handicap a invito - Tris a Tagliacozzo da 4.250 euro al primo, per un totale di 17.600 euro.

In Est Europa spicca BUNDORAN, dal primo anno di monta francese ed esportato da puledro in Russia. Ha preso parte a 13 corse, da tre a sei anni, centrando 3 vittorie (1.800-2.400 m.), tra cui il Republic Bashkortostan Cup (Gr.2) ad Akbuzat e l'Elita Stakes (L) ad Akbuzak, oltre 3 piazzamenti ovvero i secondi posti nell'Ufa City Stakes (L) e nel Jockey Club Stakes (L) sempre ad Akbuzat e il terzo posto nel Republic Bashkortan Cup (Gr.2) ad Akbuzat per un totale di 3.200 euro.

E' risultato vincitore in Kazakistan Lord, sceso in pista due volte e nato in Kazakistan dove era stata in precedenza esportata la madre.

Tra cavalli in pista, in piano, anche in Repubblica Ceca, per un totale di 26 corse e 4 vittorie (15,4%). Rabbit Well ha centrato 2 vittorie (1.600-1.800 m), tra cui una classe 2, in 8 corse per 4.240 euro, tante quante quelle riportate dall'assai meno qualitativo Rabbit Dream, vincitore in classe 3 e 4. Piazzamenti in Repubblica Ceca e Slovacchia per Classic Andrea.

Tre cavalli ammirati in piano anche in Spagna, per un totale di 30 corse e 1 vittoria messa a segno da Dream Blossom in categoria D, sui 2.100 metri di La Zarzuela, con premio da 5.000 euro al vincitore. Record di corse marcato dal mai vincitore in Spagna Pompeyo, artefice di 21 corse e 8 piazzamenti in categoria D per 8.820 euro (record di vincite in Spagna).

Vincitore a Vienna, in Austria, Glorious Tristan (premio da 1.800 euro al primo), imitato in Inghilterra da Stand By Me, vincitore in una prova per dilettanti a Newton Abbot su 3.350 metri con 2.330 euro al primo, e da Dream Risk, vincitore di analoga prova in classe 6, da 1.500 euro, a Carlisle. Piazzato in Belgio sulla lunga distanza Royal Dream.

ADMIRE MONARCH
l'unico campione in piano generato
da DREAM WELL.
Vincitore in Giappone in categoria Gruppo 2,
secondo in Gruppo 1.

I risultati acquisiscono ben altro tenore se andiamo a vedere la produzione in ostacoli. Tra l'altro desta curiosità il dato che vuole il maggior numero di miglior prodotti generati da Dream Well nascere non nei primi anni di monta dello stallone, operativo in Francia dal 2004, bensì nel triennio compreso dal 2009 al 2011. E' esemplificativo nonché risolutivo il responso offerto dalla consultazione delle classifiche di rendimento francesi, nazione dove, come vedremo poco sotto, si è concentrata la quasi totalità della produzione dello stallone. Nei primi cinque anni utili per poter ammirare figli di Dream Well in ostacoli, ovvero gli anni compresi tra il 2008 e il 2012, lo stallone ha ottenuto come miglior piazzamento in classifica introiti la 41° posizione nel 2010 (seguita dalla 65° nel 2008 e nel 2012) e come peggiore la 131° posizione nel 2011. In questa forbice temporale ha conseguito un totale di 38 vittorie (punta di 9 nel 2011) con una media di 41 corse l'anno, usufruendo solo per le stagioni 2009 e 2010 di più di dieci figli. Il dato cambia in modo netto a partire dal 2013. Dream Well passa per introiti dalla 65° posizione del 2012 alla 14° del 2013, migliorandosi alla 13° nel 2014 (miglior risultato ottenuto). Cresce in modo esponenziale anche il numero di corse passato dalle 38 annue del 2012 alle 83 del 2013 con dato raddoppiato rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Un dato quest'ultimo capace di incrementare a 127 nel 2014 con picco di 141 corse nel 2015. Dal 2013, inoltre, Dream Well non è mai sceso in Francia sotto la soglia delle undici vittorie stagionali (record di 17 marcato nel 2017), arrivando a schierare 30 cavalli in una stagione (2015) contro la media di 8 cavalli nei primi sette anni di riferimento (dal 2008 al 2014). Il posizionamento nella classifica introiti è in costante discesa dal 2015 con passaggio dalla 13° alla 18° posizione e ancora alla 22° nel 2016 e alla 37° nel 2017.
In totale, escludendo dal calcolo la Germania, al 19 aprile 2018, sono stati 111 i figli di Dream Well schierati in ostacoli in ben sette nazioni (Giappone, Francia, Inghilterra, Irlanda, Italia, Repubblica Ceca e Germania), 51 sono stati i vincitori per un totale di 1.100 corse e 159 vittorie, per una percentuale successi del 14,45%.
In Francia si è registrato lo zoccolo duro con circa l'83% dei prodotti in questione. Il 69% dei successi si sono registrati proprio in Francia, così come il 73,6% delle corse in questione si sono tenute in Francia. Segue, a distacco, il duo Inghilterra e Irlanda (con netta prevalenza della prima nazione) col 19,6% delle corse e il 20,7% delle vittorie. Distanti le altre nazioni con la Repubblica Ceka a precedere, sia per corse che per vittorie, Giappone e Italia.
In Francia, al 18 aprile 2018, si sono esibiti in ostacoli 92 figli di Dream Well, 43 dei quali vincitori per una percentuale del 46,7% per un totale di 810 corse e 110 vittorie (13,6%).

Il vincitore più qualificato è risultato essere HIPPOMENE, castrone del 2010 di proprietà dell'Ecurie Zingaro preparato da Gallorini. Ha corso 30 volte, sempre in ostacoli, da tre a sette anni, riportando 8 vittorie, sette delle quali in siepi (una in steeple) tra cui il Prix Cambaceres (Gr.1), il Renaud du Vivier (Gr.1) da 121.250 euro al primo, il Georges de Talhouet-Roy (Gr.2), Il Prix Stanley (L) e il Prix Robert Lejeune (L) tutte ad Auteuil, e 18 piazzamenti con i terzi posti nel Prix Alain du Breil (Gr.1), nel Grand Prix d'Automne (Gr.1), nel Prix Amadou (Gr.2), nel Leon Rambaud (Gr.2), nel Leon Olry-Roederer (Gr.2), nel Prix d'Indy (Gr.3), nel Prix Morgex (Gr.3) tutti ad Auteuil, quest'ultimo sul tracciato in steeple, nel Prix de Compiegne (Gr.3). Vince in carriera 730.265 euro con rating francese di punta a 78. Ha corso nelle prime ventiquattro corse in carriera per ventitre volte in categoria pattern race, offrendo il proprio top a tre e quattro anni.

Altro vincitore in Gruppo 1 è risultato essere il qui presente CHAMP DE BATAILLE, soggetto destinato fin dal debutto alla carriera in ostacoli. Dapprima di proprietà dell'Ecurie Centrale, è poi passato a difendere i colori di Xavier Kepa sempre agli ordini dei Cottin prima di esser acquistato, a sei anni, da Josef Aichner per esser esportato in Italia agli ordini di Josef Vana jr. Allevato in Francia nel 2011, ha preso parte a 37 corse, quattro delle quali in Italia,  riportando 5 vittorie tutte in siepi (due delle quali in Italia), tra cui la Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), il Prix General de Saint-Didier (Gr.3) a Enghien e il Prix Melanos (L) ad Auteuil, e 22 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Prix Cambaceres (Gr.1) ad Auteuil, nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) a Pisa, due volte nella Gran Corsa Siepi di Cagnes-sur-Mer (L) e nel Prix Jean Granel (L) ad Auteuil e i terzi nel Prix de Maisons-Laffitte (Gr.3), nel Prix Pierre de Lassus (Gr.3) e nel Prix Gerald de Rochefort (L) ad Auteuil. Vince in carriera 466.455 euro, punta rating francese di 74.

Record di introiti fatto registrare da LE GRAND LUCE, castrone del 2009 di proprietà dell'Ecurie Zingaro sempre per il training di Gallorini. Dopo due piazzamenti in piano a Saint Cloud a tre anni, ha dato avvio alla carriera in siepi. 24 uscite, da tre a nove anni, con due importanti pause per infortunio. Diciotto mesi di stop da cinque a sette anni e altri ventidue mesi dai sette ai nove anni. Ha riportato 7 vittorie tutte in siepi, tra cui il Prix Amadou (Gr.2), il Prix Carmathen (Gr.3) ad Auteuil, la Gran Corsa Siepi di Enghien (Gr.3), il Prix Wild Monarch (L), Prix Stanley (L) e il Prix Aguado (L) tutte ad Auteuil, oltre 16 piazzamenti con i secondi posti nel Prix Renaud du Vivier (Gr.1), nella Grande Corsa Siepi d'Auteuil (Gr.1), nel Prix George de Talhouet-Roy (Gr.2), due volte nel Prix Leon Rambaud (Gr.2), due volte nel Prix La Barka (Gr.2), nel Prix General de Saint-Didier (Gr.3), nel Prix Maisons-Laffitte (Gr.3) e nel Prix Pierre de Lassus (Gr.3) e i terzi posti nel Prix Alain du Breil (Gr.1), nel Prix de Longchamp (Gr.3) e nel Prix de Compiegne (Gr.3). Vince in carriera 887.375 euro, con punta rating di 78.

Si è fatto valere in Inghilterra, sulla pista della regina, AINSI FIDELES, fratellastro della vecchia conoscenza italiana Le Costaud. Coetaneo di Hippomene, ha debuttato in siepi a tre anni per Guillaume Macaire e i colori Amos che lo ha poi ceduto in Inghilterra, dopo la vittoria subito alla prima uscita a Bordeaux Le Bouscat. Trasferito in Inghilterra, agli ordini di David Pipe per i colori di Simon Munir e Isaac Souede, ha ottenuto un secondo posto da 1.860 euro in hurdle a Fontwell deludendo nelle altre quattro prove sugli ostacoli bassi. Di ben altro tenore le performance in chase con vittoria subito al debutto a Market Rasen seguita da un filotto, in categoria crescente, di cinque vittorie consecutive oltre una sesta e una settima intervallate da un secondo posto a Cheltenham. Una progressione di risultati che ha colto il suo apice con l'affermazione nel Reynoldstown Novices' Chase (Gr.2) ad Ascot da 23.400 euro al primo. Ha tentato dopo questa lunga serie positiva il Betfred Mildmay Novices' Chase (Gr.1) ad Aintree, sui 5.000 metri, finendo ultimo (sesto) seminato per la pista. Vittima di infortunio, è rientrato in Francia, dopo oltre due anni di assenza, agli ordini di Guillaume Macaire, vincendo subito al rientro a Bordeaux Le Bouscat e piazzandosi secondo nei due successivi ingaggi. Ha corso 20 volte (quattro delle quali in Francia), da tre a sette anni, riportando 9 vittorie (due delle quali in Francia), otto delle quali in steeple e una in siepi, e 6 piazzamenti per 115.130 euro.

Ultimo vincitore in categoria di gruppo è stato IROUFICAR HAS, altro classe 2010 impegnato unicamente in ostacoli, in prevalenza in siepi. Allievo di Gallorini, ha preso parte, da tre a sette anni, a 26 corse, riportando 2 vittorie in steeple tra cui il Prix Orcada (Gr.3) ad Auteuil, oltre 19 piazzamenti col secondo posto nel Prix Leon Olry-Roederer (Gr.2) ad Auteuil e il terzo nel Prix The Fellow (Gr.3) sempre ad Auteuil, a podio altresì in cinque listed per un totale di  348.000 euro e una punta rating di 71.

Il quadro dei vincitori classici viene completato da tre soggetti vincitori in listed per un totale di otto vincitori classici. Il più qualitativo del terzetto è risultato essere Alary, miglior autre que pur sang generato da Dream Well. Classe 2010, è stato avviato tardivamente alla carriera agonistica dall'Ecurie Centrale per il training Cottin. Piuttosto deludente nelle prime esibizioni, ha offerto il meglio di se a cinque e sei anni, con la vittoria a sorpresa nel Prix Violon II (L) in steeple ad Auteuil alla tredicesima corsa in carriera per andare poi a toccare il più alto rating in ostacoli di un figlio di Dream Well (82) per effetto del secondo posto conquistato nel Prix La Haye Jousselin (Gr.1) ad Auteuil a mezza lunghezza dal vincitore. Un miglioramento che lo ha visto avanzare, in scala rating, di 28 punti, tanto da esser ceduto in Inghilterra ad Alan Potts, all'età di sette anni, per poi fare ritorno in allenamento in Francia dopo quattro esibizioni incolore, agli ordini di Colin Tizzard, tra cui un sesto posto a Cheltenham nella Ryanair Chase (Gr.1)..
Ha corso, da quattro a otto anni, 28 volte macinando 2 vittorie in steeple, tra cui la Listed di cui sopra, e 10 piazzamenti con il secondo posto nel Gruppo 1 sopra ricordato, in una Listed e i terzi posti nel Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1) a nove lunghezze dal vincitore, piazzamento da 110.000 euro, e nel Prix Heros XII (Gr.3). Vince in carriera 399.215 euro.

Di inferiore cabotaggio Viotti, dal primo anno di monta francese di Dream Well. Soggetto avviato in ostacoli, dopo tre uscite a due anni con tanto di vittoria a Nancy, da Gallorini. In pista nella nuova disciplina da tre a sei anni per 11 volte, con 3 vittorie e 8 piazzamenti, penalizzato da un lungo e pregiudizievole stop di diciannove mesi da tre a cinque anni a interrompere un trittico di vittorie su tre in categoria Listed sulla pista di Auteuil ovvero il Prix Wild Monarch (L), il Prix Aguado (L) e il Prix Robert Lejeune (L). Rientrato comunque su buoni livelli, ha riportato tre piazzamenti da neretto a cinque anni finendo secondo nella Grande Corsa Siepi di Enghien (Gr.3) a due lunghezze dal vincitore e terzo nel Prix Camarthen (Gr.3) di Auteuil oltre che in una Listed della pista parigina. Vince in carriera in ostacoli 225.880 con punta rating di 72.

Risulta essere una vecchia conoscenza dell'ostacolismo italiano il sauro quadribalzano Rabbit Well, di gran lunga il miglior prodotto ammirato in Repubblica Ceka. Allievo di Vana sr assai nevrile, spesso in difficoltà a prendere le mosse dai tape, rimasto al palo più volte o partito con grave ritardo, è un classe 2006 (dal secondo anno di monta francese dello stallone) avviato alla nuova professione dopo otto corse in piano in Repubblica Ceka e Slovacchia con due vittorie dai 1.600 ai 1.800 metri. Presto proposto sugli ostacoli alti, ha offerto il meglio di se, tra scarti e rifuti di partenze, dopo la maturazione, vincendo in categoria 1 in Repubblica Ceka all'età di cinque anni per poi centrare il Trofeo Amiciitaliani Pardubice (L) da 12.300 euro sui 5.000 metri in steeple della pista di Pardubice, hanno poi fatto seguito importanti piazzamenti con il secondo e terzo posto nello Zlaty Pohar Chladek A Tintera (L) a Pardubice, il secondo posto nella Gran Corsa Siepi di Grosseto (L), il terzo nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), il quarto nella Stribrna Trofej (L) a Pardubice e il quinto posto nel Velka di Pardubice (L), la massima prova in ostacoli nella Repubblica Ceka, sui 6.900 metri del tracciato in cross di Pardubice. Ha corso in tutte le discipline ostacolistiche, dalle siepi allo steeple passando per il cross, per un totale di 41 volte (otto volte in Italia, una in Francia e una in Germania, il resto in Repubblica Ceka), 11 vittorie tutte in Repubblica Ceka (sette in steeple, due in siepi e cross) e 13 piazzamenti per 64.600 euro.

LE GRAND LUCE
è il prodotto più ricco in Europa generato
da DREAM WELL,
vincitore di sei pattern race.
(Foto canalturf.com).

Altri validissimi soggetti si sono piazzati in prove di cartello senza mai qualificarsi quali vincitori classici. Il migliore tra questi è stato Ami Desbois, classe 2010 esportato in Inghilterra prima ancora di debuttare. Ha svolto l'intera carriera in ostacoli presso Graeme McPherson prendendo le mosse a cinque anni in tre prove National Hunt in piano per poi esser indirizzato sugli ostacoli. Da cinque a otto anni, ha preso parte a 15 corse in ostacoli centrando 6 vittorie, quattro in hurdle e due in chase con acuto in un handicap da 8.900 di Haydock, e 6 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Bristol Novices' Hurdle (Gr.2) a Cheltenham, i terzi nello Challow Novices' Hurdle (Gr.1) a Newbury e nel River Don Novices' (Gr.2) a Doncaster e il quinto posto nello SPA Novices' Hurdle (Gr.1) a Cheltenham per 54.425 euro di vincite.
Tre piazzamenti in prove di Gruppo per Dabrovka, cavalla nata nel 2013, schierata in siepi dopo una sola corsa a due anni in piano. Allieva di Gallorini, ha corso a tre anni 8 volte in siepi, sette delle quali in pattern race, riportando 1 vittoria in una condizionata di Auteuil da 23.000 euro e 4 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Prix Bournosienne (Gr.2) ad Auteuil e i terzi posti nel Prix Sagan (Gr.3) a Enghien, nel Prix General de Saint Didier(Gr.3) ad Auteuil e nel Prix de Chambly (L) ad Auteuil per 95.265 euro e 65 di rating.
Segnaliamo poi Helium, dal secondo anno di monta francese. Dopo aver corso quattro volte in piano, da due a tre anni, in Francia, è stato avviato alla carriera da ostacolista con una vittoria al debutto in siepi a Clairefontaine. Ha disputato altre due corse in siepi, con due secondi posti in Francia, per poi esser trasferito in Inghilterra. Ha corso in hurdle e chase, da tre a tredici anni, alternandosi in prove in piano, per 64 volte (tre in Francia, una in Irlanda, il resto in Inghilterra), centrando 8 vittorie (tre in chase, il resto in hurdle) e 30 piazzamenti tra cui il terzo posto, ottenuto a quattro anni nell'Adonis Juvenile Novices' Hurdle (Gr.2) a Kempton Park, dopo aver vinto le prime due prove in hurdle disputate in Inghilterra. Provato senza successo in Gruppo 3 a Cheltenham viene ridimensionato di categoria complice un'assenza dalle piste di sette mesi. Vince in carriera 120.875 euro.
Bel piazzamento in Gruppo anche per Dream Berry, classe 2011, ceduto in Inghilterra al magnate McManus (training Jonjio O'Neill) dopo una vittoria e un terzo posto a quattro anni in Francia. Ha preso parte a 10 corse in ostacoli, da quattro a sette anni, riportando 3 vittorie in siepi, una ad Auteuil e le altre a Market Rasen, e 4 piazzamenti tra cui un secondo posto nell'Alder Hey Children's Charity Handicap Hurdle (Gr.3) ad Aintree e un secondo posto in un remunerato handicap a Punchestown sempre in hurdle. Vince in carriera 83.188 euro.

Soggetti minori, ma comunque validi, sono stati Aristophane, quarto nella Gran Corsa Siepi di Enghien (Gr.3) e nel Prix Hopper (L), Sir Dream, quarto nel Prix Saint Seveur (L), Rubis de Reve, quarta nella Gran Corsa Siepi di Clairefontaine (L), e Nil Dream, quinto nel Prix Cambaceres (Gr.1).


HIPPOMENE
duplice vincitore in categoria GR.1
da DREAM WELL
(Foto paris-turf.com).

In Inghilterra sono stati ammirati 14 prodotti da Dream Well in ostacoli, quattro dei quali avviati alla disciplina in Francia, tre già apparsi in piano in territorio transalpino, uno apparso in piano in Italia e gli altri sei fatti debuttare in Inghilterra. Di questi quattordici soggetti, otto sono risultati vincitori per un totale di 216 corse e 33 vittorie (15,3%) al 20 aprile 2018. Il sopracitato Ainsi Fideles è stato l'unico capace di aggiudicarsi una prova di gruppo. Helium, Ami Desbois e Dream Berry sono stati capaci di piazzarsi in pattern race.
Il record di vittorie è stato marcato da Helium e da Ainsi Fideles con sette successi. Di Helium il record di corse (61 uscite). Tra gli altri vincitori sono da menzionare Dream Risk e Alto des Mottes, importati dalla Francia dove avevano corso solo in piano, rispettivamente con quattro e tre successi.

Sono stati provati in ostacoli in Giappone sette ulteriori soggetti, tutti provenienti dalle piane, due dei quali vincitori per un totale di 29 corse e 3 vittorie (10,3%), tra i quali l'ottimo Henry Gondorff. Soggetto generato nell'ultimo anno di monta giapponese, dopo una prima parte di carriera da maiden in piano è stato indirizzato a quattro anni in steeple disputandovi 12 corse, da quattro a cinque anni, centrando 2 vittorie a Nakayama, tra cui un premio da 113.000 euro, e 5 piazzamenti con i secondi posti nel Illumination Jump Stakes (L) e nel Nakayama Shinshun Jump Stakes (L) a Nakayama. Ha inoltre tentato, senza piazzarsi, il Tokyo Jump Stakes (Gr.3). Vince in carriera in ostacoli 358.000 euro.
E' arteficie di 1 vittoria in steeple nel paese del sol levante anche Marutaka Dream, dal secondo anno di monta, vincitore di una maiden da 64.000 euro ad Hanshin che lo ha poi portato a sfidare, senza piazzarsi, il Miki Horseland Park Jump Stakes (L) ad Hanshin e il Ushikawamaru Jump Stakes (L) a Kyoto. Oltre la vittoria vanta un quinto posto su un totale di 8 corse. Vince in carriera in ostacoli 75.500 euro.

Due i cavalli ammirati in Repubblica Ceka (33 corse, 11 vittorie tute marcate Rabbit Well), uno dei quali visto in ostacoli solo in questo paese mentre l'altro impegnato anche in Italia dove sono stati due i soggetti visti in ostacoli, il secondo dei quali importato dalla Francia, per un totale di 12 corse e 2 vittorie.

ALARY
il prodotto con il più alto
rating in Francia da DREAM WELL: 82.
Terzo classificato nel Grande Steeple Chase di Parigi.
(Foto: paris-tuf.com).

Prima madre
La Champmesle (Fra). Rigoroso inbreeding 2x4 sul grigio Caro, nonno paterno in veste di padre dello stallone Turgeon e tris nonno materno sulla linea Balleroy-Kaldoun. Cavalla figlia dello specialista quale riproduttore di ostacolisti Turgeon, champion stayer in Irlanda nel 1991 ma soprattutto vincitore della classifica di riproduttori in ostacoli in Francia nel 2006. Cavalla di mantello grigio, ereditato dalle quattro linee paterne riconducibili, nel tempo, al caporazza Nasrullah con colore trasmesso dalla madre di Grey Sovereign (figlio di Nasrullah e Kong), ma anche dalle cinque linee paterne della madre sempre riconducibili a Grey Sovereign.
Allevata dall'Ecurie Maulepaire nel 2004, ha debuttato per gli allevatori agli ordini di Lamotte D'Argy vincendo subito al debutto a quattro anni in una condizionata sui 3.300 metri in piano sulla pista di Morlaix. Proposta in siepi per otto volte, seguite da due esibizioni in steeple, è riuscita a conquistare un'ulteriori vittoria ad Auteuil in una condizionata in siepi da 23.040 euro, ottenendo poi quale miglior piazza un secondo posto in una condizionata da 21.100 euro a Enghien. In totale ha corso 11 volte in Francia, da quattro a cinque anni, riportando 2 vittorie, di cui una in piano sui 3.300 m., e 5 piazzamenti per 61.140 euro con una punta rating di 55.
Ritirata in razza nel 2010 presso la stessa Ecurie Maulepaire.
Madre di due prodotti, uno sceso in pista e vincitore.

            CHAMP DE BATAILLE, see above.
            Champ de Gane (2017, m.s da Kapgarde (Fra)). Non ha corso.

Seconda madre
La Pecardiere (Fra). Doppio inbreeding 4x5 dell'accoppiamento costituito dall'unione dello stallone Forlì con la fattrice Thong da cui sono nati lo stallone Thatch (bis nonno materno) e la fattrice Special (tris nonna paterna nonché madre dello stallone Nureyev).
Allevata dall'Ecurie Maulepaire nel 1997, mantello baio, è inedita. Ritirata in razza per conto del proprio allevatore a tre anni. Ceduta nel 2009 a Eric De Kerpezdron.
Madre di dieci prodotti, sette dei quali scesi in pista di cui cinque vincitori.

            La Parite (2001, f.b da Nononito (Fra)). Ha preso parte, da tre a sette anni, a 36 corse tutte in ostacoli, otto delle quali in Svizzera e le restanti in Francia, riportando 1 vittoria a cinque anni in cross sulla pista di Lion d'Angers e 20 piazzamenti (due dei quali in Svizzera) per 63.696 euro con punta rating di 58. Impegnata in tutte le specialità, ha difeso i colori del Conte Antoine Audoin Maggiar per il training di Leenders. Acquistata alla soglia dei sei anni dalla scuderia svizzera Stall Allegra Racing Club. Fattrice, madre di quattro prodotti nessuno sceso in pista.
             Pique Prune (2002, f.b da Robin des Pres (Fra)). Ha preso parte a 4 corse, due delle quali a tre anni e le altre a sei e sette anni, piazzandosi 1 volta in uno steeple di Strasburgo a sei anni. Dopo aver debuttato in piano, ha debuttato in siepi con i colori e la preparazione di Daniel Haury a Nancy senza piazzarsi. Costretta a una pausa di tre anni, è rientrata in steeple con un quarto posto e non si è piazzata nell'ultimo impegno disputato sei mesi dopo. Vince in carriera 1.520 euro.
           La Caraillere (2003, f.b da Roakarad (Ire)). Ha corso 9 volte, da due a quattro anni, piazzandosi due volte agli ordini di Leenders. Piazzata una volta a due anni in una piana di Segre, non è andata oltre un quinto posto in siepi nelle successive sei corse. Vince 2.430 euro.
              La Champmesle, see above.
           La Champlevee (2005, f.b da Turgeon (Usa)). Ha corso 16 volte, da tre a cinque anni, sempre in ostacoli riportando 1 vittoria a Pau a tre anni e 8 piazzamenti. Ha preso parte a tutte le discipline, difendendo i colori dell'Ecurie Drost prima di esser reclamata a quattro anni da Patrice Quinton per l'Ecurie des Dunes per 14.100 euro. E' deceduta a cinque anni in seguito a una caduta in cross sulla pista di Blain. Vince in carriera 30.285 euro con punta rating di 54.
               Precarite (2006, f.b.o da Sleeping Car (Fra)). Non ha corso.
               La Rougeterre (2007, f.b da Bonnet Rouge (Fra)). Non ha corso.
               Beaufay (2008, m.b da Bonnet Rouge (Fra)). Non ha corso.
            Fornebello (2010, c.b da Tiger Groom (Gb)). Ha corso 29 volte, da quattro a otto anni, riportando 1 vittoria a sei anni a reclamare sulla pista di Nantes, in steeple, oltre 11 piazzamenti tutti in steeple. Ha corso 2 volte in piano, a quattro e cinque anni, senza piazzarsi. Vince in carriera 24.515 euro. Vanta 52 quale punta rating.
              Chestli (2012, f.b da Tiger Groom (Gb)). Ha corso 14 volte, da quattro a cinque anni, riportando 1 vittoria in steeple a Questembert oltre che 6 piazzamenti per 21.000 euro e un 53 di punta rating. Ceduta a tre anni appena compiuti per 4.000 euro alle aste Arqana.

Terza madre
La Cenomane (1984, f.s da Master Thatch (Ire)). Allevata dall'Ecurie Maulepaire, classico esempio di outcrossing, viene avviata alla carriera agonistica da Bedel per il training di Boullard. Ha preso parte, da due a tre anni, a 15 corse in piano in Francia riportando 4 vittorie (1.600-2.400 m.), categoria handicap e condizionata, oltre che 4 piazzamenti per 33.386 euro. Ritirata fattrice a quattro anni. Ceduta nel 1999 a Roland Halfon.
Madre di dieci prodotti, di cui otto scesi in pista e cinque di questi vincitori.

           Cenomanie (1989, f.s da Hellios (Usa)). Ha corso 14 volte, da due a quattro anni, riportando 1 vittoria (2.200 m.) in provincia francese e 1 piazzamento giungendo quarta al debutto. Cavalla di categoria di minima. Vince in carriera 5.488 euro.
             La Richelandiere (1991, f.s da Garde Royale (Ire)). Ha corso 81 volte, da due a otto anni, vincendo almeno una volta ogni anno per un totale di 8 vittorie (1.900-2.500 m.) e 32 piazzamenti rivelandosi piuttosto regolare. Frequentatrice di handicap in gioventù è poi scivolata nelle prove di minima.ò Vince in carriera 99.000 euro. Fattrice di livello non eccelso, ha generato il vincitore in steeple a Pau Recalcitrant, quinto in Gr.3 e Listed in steeple a Pau e ad Auteuil.   
              Eurocrate (1992, c.s. da Star Maite (Fra)). Ha corso 82 volte, di cui 5 in ostacoli, da due a undiic anni, riportando 10 vittorie (1.800-2.400 m.) tutte in piano, da tre a otto anni,  e 28 piazzamenti (uno dei quali in ostacoli) per 78.500 euro. Soggetto da battaglia, ha debuttato in ostacoli all'età di sette anni senza lasciare traccia.
              Fusee Pluton (1993, f.b da Comrade in Arms (Gb)). Ha corso 5 volte in Francia, a tre anni, centrando 1 vittoria (2.400 m.) a Vichy e 3 piazzamenti per 12.729 euro.
                Reinette du Mans (1994, f.b da Truculent (Usa)). Ha corso 25 volte, nove delle quali in Francia e sedici in Italia (di cui dieci in ostacoli, in nove casi in siepi, in uno in cross), da due a sei anni, senza mai riuscire a vincere e cogliendo 3 piazzamenti in piano in Francia (un terzo e due quarti posti in provincia) e sei piazzamenti in siepi in Italia (mai meglio del terzo posto, di cui tre a Treviso e due a Novi Ligure), per un totale di 9 piazzamenti e 5.875 euro di vincite (di cui 2.660 in Italia provento dei piazzamenti in siepi). E' stata importata in Italia a quattro anni da Maria Grazia Manzione. Ha cessato la propria carriera dopo una caduta in cross a Treviso. Fattrice in Italia di due prodotti inediti.
                 Anjou Maine (1995, c.s da Valanjou (Fra)). Ha corso 28 volte, da due a cinque anni, senza mai vincere e piazzandosi 11 volte per un totale di 23.325 euro. Ha cessato l'attività agonistica dopo esser stato fermato in una reclamare, in piano, a Saint-Galmier.
               Haunt Maine (1996, c.b da Zayyiani (Ire)). Ha corso 5 volte in Francia, da due a quattro anni, cogliendo 1 piazzamento in piano da 976 euro. Ha corso 1 volta in siepi, a tre anni, senza piazzarsi e di rientro da oltre un anno di inattività dal debutto in piano.
                 La Pecardiere, see above.
                 Arnage (1998, f.gr da Kaldouneeves (Fra)). Non ha corso. Fattrice di risibile livello.                         Dayenoo (2000, c.b da Subotica (Fra)). Ha corso 4 volte a quattro anni in Inghilterra, categoria National Hunt Flat, riportando 1 piazzamento da 778 euro per effetto di un secondo posto a Carlisle. Ha inoltre preso parte, a cinque anni, a 6 corse PTP riportando 1 vittoria a Hutton Rudby e 3 piazzamenti.

CHANGE DU ROY
figlio di una sorellastra della terza madre
di CHAMP DE BATAILLE.
sulle fence di Aintree che lo hanno visto
trionfare in categoria GRUPPO 3.
(Foto freesupertips.co.uk).

Quarta madre
Qualite de la Vie (1974, f.b da Carmarthen (Fra)). Inbreeding 5x5 sull'Irlandese Blandford, allevata dalla contessa Betrand de Tarragon, ha corso in Francia 24 volte, da due a cinque anni, cogliendo 3 vittorie (2.450-2.800 m.) e 6 piazzamenti per 10.549 euro. Ritirata in razza presso l'Ecurie Maulepaire. Ceduta nel 1988 a De Maleissye Melun.
Madre di dodici prodotti, tutti scesi in pista e dieci vincitori.

                  Heureux de Vivre (1980, c.s da Chaparral (Fra)). Ha corso in Francia 47 volte, da due a sette anni, di cui 34 in ostacoli, cogliendo 1 vittoria in steeple a Clairefontaine a tre anni e 8 piazzamenti, sette dei quali in ostacoli dove ha debuttato a tre anni. Vince in carriera 16.923 euro.
                Vie de Chateau (1981, f.b da Versailles (Gb)). Ha corso in Francia 33 volte, da due a cinque anni, conquistando 1 vittoria (1.800 m) a tre anni a Morlaix e 12 piazzamenti per 13.812 euro.
                 Amour Courtois (1982, m.b da Kaldoun (Fra)). Ha corso in Francia 44 volte, da due a cinque anni, conquistando 2 vittorie (1.100-2.200 m.) e 8 piazzamenti per 22.379 euro.
                 Vie Douce (1983, f.b da Son of Silver (Gb)). Ha corso in Francia 31 volte, da due a sei anni, conquistando 6 vittorie (2.000-2.800 m) e 10 piazzamenti per 65.600 euro.
                   La Cenomane, see above.
                 La Chance au Roi (1985, f.s da Rex Magna (Fra)). Ha corso in Francia 30 volte, da due a cinque anni, cogliendo 1 vittoria (2.200 m.) e 9 piazzamenti per 19.893 euro. Fattrice, madre del plurivincitore in chase CHANGE DU ROY, vincitore nel Becher Handicap Chase (Gr.3) ad Aintree, premio da 103.000 euro al primo, e secondo nel Topham Chase (Gr.3) sempre ad Aintree e due volte quarto in Listed in chase ad Ascot.
                  Qualite France (1986, c.b da Rex Magna (Fra)). Ha corso in Francia 51 volte, da due a sette anni, cogliendo 8 vittorie (2.200-2.800 m.) e 13 piazzamenti, tra cui un secondo posto a tre anni ne La Coupe de Marseille (L) per 81.000 euro. Deceduto a sette anni nel mese di gennaio.
                  Vimosa (1987, f.s da Armos (Ire)). Ha corso in Francia 40 volte, da due a sei anni, cogliendo 6 vittorie (2.200-2.400 m.) tra cui un handicap a Vichy da 11.400 euro, a tre e quattro anni, oltre 20 piazzamenti tra cui il terzo posto nel Prix des Federations Regionales (L) per 112.000 euro. Delle 40 corse ne ha disputate nove a sei anni in ostacoli, sei dei quali in siepi e una in steeple, piazzandosi sei volte con rating di 59,5. Fattrice, madre di due vincitori in ostacoli, nonché nonna materna di TARANIS, 10 vittorie in Inghilterra e Irlanda tra cui il James Nicholson Wine Merchant Champion Chase (Gr.1) a Down Royal, Ryan Air Chase (Gr.2) a Cheltenham, l'Argento Chase (Gr.2) a Cheltenham, il Sandown Handicap Hurdle (Gr.3), il Blue Square Silver Trophy Hurdle (L) a Chepstow, secondo nel John Smith's Melling Chase (Gr.1) ad Aintree, vince in carriera 455.000 euro.
                Vitalite (1989, f.s da Port Etienne (Fra)). Ha corso in Francia 8 volte da due a quattro anni senza piazzarsi.
                    Qualvie (1992, f.b.o da Port Etienne (Fra)). Ha corso in Francia 40 volte, da due a sei anni. Dopo aver preso parte a 7 corse in piano a due anni senza piazzarsi, è stata dirottata in ostacoli a tre anni dove ha corso 33 volte, centrando 3 vittorie in siepi in categoria modesta e 19 piazzamenti per 44.200 euro. Fattrice, madre di vincitori tra cui l'ostacolista MATER MATUTA, vincitore nel Prix Sytaj (Gr.3) ad Auteuil in steeple e in altre quattro prove di blasone una delle quali in siepi e le altre in steeple per 210.000 euro di vincite.
                 Pantruche (1993, m.b da Pampabird (Ire)). Ha corso 29 volte (in un caso in Germania, il resto in Francia), da tre a sei anni, riportando 12 vittorie (cinque in siepi e il resto in steeple), tra cui il Prix Edmond Barrachin (L) ad Auteuil oltre che 14 piazzamenti, tra cui il terzo posto nel Schwarzwaldsprudel Trophy (L) a Baden Baden, per 276.190 euro e una punta rating di 79. Ha corso una volta in piano a quattro anni piazzandosi. Soggetto molto regolare, allievo di Guillaume Macaire, rimasto vittima di infortunio a quattro anni con sedici mesi di assenza, è rientrato a sei anni secondo a Pau, è stato capace di cogliere un sei vittorie di fila per poi chiudere la carriera con un terzo posto a Baden Baden. Ha generato anche un prodotto rimasto inedito. Deceduto a tredici anni.
                  Ideal de Vie (1996, c.b da Chef de Clan (Fra)). Mezzosangue.  Ha corso 10 volte in ostacoli (in quattro casi in Inghilterra, il resto in Francia), da quattro a sei anni, senza mai cogliere la vittoria, limitandosi a 8 piazzamenti (tre dei quali in Inghilterra), due dei quali in siepi il resto in steeple e chase. Deceduto a sei anni. Allievo di Guillaume Macarie, viene ceduto in Inghilterra alla soglia dei sei anni. Vince in carriera 9.674 euro.

Quinta madre
La Daviere (1965, f.b da Emerson (Brz)). Allevata da Bertand De Tarragon. Inbreeding 5x5 sullo stallone francese Durbar, generata da una figlia di Prince Bio, sorellastra dello stallone TIEPOLETTO, vincitore del Gran Criterium (Gr.1) di Longchamp nel 1958.
Ha corso in Francia ottenendo 4 vittorie. Ritirata in razza nel 1969 presso gli eredi De Tarragon. Nel 1974 ceduta a De La Rochette e nel 1979 a Boucher.
Madre di nove prodotti, tutti scesi in pista di cui sei vincitori.

               La Manceliere (1970, f. b.o da Blue Tom (Usa)). Ha corso in Francia 11 volte, da quattro a cinque anni, riportando 1 vittoria (2.600 m.) e 4 piazzamenti per 1.980 euro. Fattrice, madre di due vincitori.
                 La Beuvriere (1971, f.b da Right Royal (Fra)). Ha corso in Francia 10 volte, da due a tre anni, centrando 3 vittorie (2.200-2.450 m.) a tre anni e 4 piazzamenti per 5.950 euro. Fattrice, madre di vincitori tra cui La Gravottiere, vincitrice terza classificata nel Grand Prix de Lyon (L).
                 Bretzel (1972, f.b da Breakspear (Usa)). Ha corso in Francia 19 volte, da due a quattro anni, senza mai vincere e cogliendo 7 piazzamenti per 2.379 euro. Fattrice, madre di un vincitore.
                   Qualite de la Vie, see above.
                 Prosperity (1975, f.b da Roybet (Fra)). Ha corso in Francia 7 volte, a tre e quattro anni, senza mai vincere e cogliendo 2 piazzamenti per 457 euro. Frequentatrice di reclamare. Fattrice di mezzosangue, ha generato un vincitore in piano di una corsa (Rotweil).
                  Linsem (1977, f.b da Roybet (Fra)). Ha corso in Francia 25 volte, da due a sei anni, cogliendo 5 vittorie (1.600-2.400 m.) da due a quattro anni, tra cui un paio di condizionate a La Teste Buch e a Bordeaux Le Bouscat da 6.100 e 7.600 euro, oltre 8 piazzamenti, tra cui il secondo posto nel Prix André Masséna (L) in siepi ad Auteuil a fruttarle 11.400 euro. Ha infatti preso parte, da cinque a sei anni, a 14 corse in siepi cogliendo 6 piazzamenti (18.600 euro) per un totale complessivo di 45.865 euro di vincite. Deceduta a sei anni per un infortunio subito sulla pista di Enghien.
                  Scaurus (1978, c.s. da Roybet (Fra)). Ha corso in Francia 8 volte, da due a tre anni, centrando 1 vittoria in siepi ad Auteuil (da 9.147 euro) e 3 piazzamenti tutti in siepi. Non piazzato nelle quattro corse disputate in piano a due anni. Vince in carriera 16.388 euro. Deceduto a quattro anni.
                 Daviton (1983, c.b da Proton (Fra)). Ha corso in Francia 30 volte, da due a cinque anni, senza mai vincere e cogliendo 6 piazzamenti, tre dei quali (su nove corse) in siepi (due terzi e un quarto). Vince in carriera 3.000 euro.
                D'Avrilda (1984, f.b da Le Riverain (Fra)). Ha corso in Francia 27 volte, da due a otto anni, cogliendo 1 vittoria (2.200 m.) a sette anni e 3 piazzamenti per 6.465 euro. Infortunata a quattro anni, è rimasta ferma tre anni. Prima dell'infortunio aveva collezionato con un solo piazzamento a due anni su tredici corse.

TARANIS
il miglior prodotto della famiglia di
CHAMP DE BATAILLE.
Generato da una figlia della sorellastra
della terza madre di Champ de Bataille.
Vincitore in quattro prove di Gruppo in Inghilterra e Irlanda
tra cui un Gruppo 1 a Down Royal.
(Foto dailystar.co.uk).

La genealogia di Champ de Bataille vista da Matteo Mancini
Il quadro genealogico di Champ de Bataille mostra una linea femminile originariamente destinata alle prove in piano, con gran predisposizione per il fondo, convertita, nel corso degli anni per effetto soprattutto di risultati piuttosto scarni, all'ostacolismo. Vediamo infatti come l'unico vero campione della famiglia, in piano, figuri solo nella sesta linea materna con un prodotto, Tiepoletto, vincitore nel Grand Criterium (Gr.1) di Longchamp e poi passato al ruolo di stallone. Il resto della produzione, salendo di generazione in generazione, non spicca per soggetti da pattern race, rivelandosi quindi di secondo e terzo piano.
Una linea di sangue squisitamente francese, dapprima riconducibile ai Conti De Tarragon e dalla terza madre di Champ de Batallie all'Ecurie Maulepaire. Una stirpe francese per nove generazioni con la fattrice Red Quill,  nata nel 1914 da Rebelais (nome letterario da giganti, si pensi a Gargantua), a sua volta prodotto di una cavalla inglese generata da una lunga famiglia di fattrici statunitensi.
Dunque marcatissima impronta transalpina che coglie in Linsem, soggetto del 1977 dalla quinta madre di Champ de Bataille, i primi segnali di un attitudine al salto, come dimostrato dal secondo posto ottenuto in vecchiaia nel Prix André Massena (L) ad Auteuil. Si tratta di uno dei rari casi a brillare in via diretta sulle linee di Champ de Bataille per una famiglia che  vanta sì molti vincitori, ma di levatura spesso modesta. Altre eccezioni sono quelle offerte dai piazzati in piano, in categoria Listed, Qualite France e Vimosa (dalla quarta madre) e da Pantruche, fratellastro dei due appena menzionati, vincitore in Listed ad Auteuil e titolare di un lodevole 79 di rating in ostacoli. Soggetti interessanti a costituire un mero "fuoco di paglia", peraltro lontano tra gli avi di Champ de Bataille. E' proprio da questa quarta madre, tale Qualite de la Vie, un'inbreeding 5x5 sull'irlandese Blandford, che si sviluppa il meglio della genealogia. Blandford, a sua volta, lo ricordiamo quale baio oscuro classe 1919, 4x4 su Isonomy; un soggetto che, come ebbe modo di ricordare "Gigi" Gianoli, era praticamente intrattabile, difficile da allenare, incapace di vincere prove classiche e addirittura ostico da portare in pista. Gianoli lo descrive quale "tecnicamente discutibile quale modello, non sano di gambe, insellato e con avambraccio corto" eppure riuscì a trasmettere agli eredi "un piglio, una folata, un atteggiamento che erano inconfondibili per il tono aristocratico eppure solido e forte".
Dunque la qualità in background di Blandford a forgiare Qualite de la Vie, vincitrice in piano e madre di dieci vincitori su dodici scesi in pista, ma soprattutto abile a generare delle figlie capaci di dar il là a una prole che conta ben tre grossi prospetti sugli ostacoli, per giunta frutto degli accoppiamenti di tre figlie diverse. Qualite de la Vie è così stata fregiata dal ruolo di esser nonna di CHANGE DU ROY, vincitore del Becher Handicap Chase (Gr.3) nella fascinosa e nobiliare cornice di Aintree, MATER MATUTA, vincitore nel Prix Sytaj (Gr.3) ad Auteuil, ma soprattutto bis nonna del campione TARANIS, 10 volte vincitore in Inghilterra e Irlanda con acuti nel J. Nicholson Wine Merchant Champion Chase (Gr.1) a Down Royal, di due Gruppi 2 a Cheltenham (sia in chase che in hurdle) e altre vittorie classiche nonché secondo nel John Smith's Melling Chase (Gr.1) ad Aintree. Premi e ippodromi che commentano da soli il valore del cavallo, un valore tale da elevarlo nel più alto rango degli ostacolisti d'Europa.

Risultati notevoli, certo, che tuttavia non si riscontrano nella linea diretta di Champ de Bataille, ovvero quella offerta da La Cenomane, terza madre del cavallo nonché figlia di Qualite de la Vie. La Cenomane è stata un classico esempio di outcrossing. Destinata alle piane, non è riuscita a trasmettere la qualità messa a nudo dai prodotti delle sorellastre. Non solo. I suoi figli non si sono distinti in ostacoli, facendo meglio in piano. Solo con i prodotti della seconda madre di Champ de Bataille, un'inedita costruita su un doppio inbreeding 4x5 sul ripetuto accoppiamento costituito da Forli con la fattrice Thong, si è iniziato a cercare, per mano dell'Ecurie Maulepaire, un'attitudine al salto. Determinanti, probabilmente, oltre ai risultati offerti in produzione dalle sorellastre, anche le linee maschili che vedono la triade Balleroy-Kaldoun-Caro, quali padre, nonno e bis nonno di La Pecardiere (questo il nome della cavalla), offrire un importante garanzia di risultato in ambito ostacolistico. Ecco così una prole di cinque vincitori, per giunta tutti in ostacoli, ma tutt'altro che dal valore roboante come dimostra il rating di 58 toccato dal migliore di questi soggetti.
Champ de Bataille, pertanto, nasce senza grandi pretese, quale primo prodotto della vincitrice, sia in piano che in ostacoli (rating 55), La Champmesle (generata dallo Champion National Sire francese Turgeon). Non a caso verrà acquistato yearling alle aste Arqana per appena 5.000 euro, dimostrando poi in pista tutto il suo inatteso valore. Generato nel 2011 da Dream Well, che si rivelerà interessante riproduttore di ostacolisti nati tra il 2009 e il 2011 solo successivamente alla nascita del cavallo, Champ de Bataille sembra non offrire grandi garanzie di qualità, pur presentandosi fin da subito quale soggetto atto al salto e alla carriera in ostacoli. Dream Well del resto, si era già distinto quale riproduttore di ostacolisti, ma il suo meglio si sarebbe estrinsecato solo a partire dal 2012 con, al momento, due soli vincitori in pattern in ostacoli, peraltro in categoria Listed (Viotti e Rabbit Well), e un valido prodotto in Giappone piazzato in Listed (Henry Gondorff).

Quello che spicca è l'estremissimo inbreeding marcato nella scala generazionale di Le Champmesle, con un aggressivo 2x4 su Caro. Plurivincitore in Gruppo 1 in terra francese, Caro è stato considerato uno dei migliori mezzofondisti di fine anni sessanta, terzo nel Derby Francese (Gr.1) vinto da Sassafras e quarto nell'Arc de Triomphe (Gr.1) vinto da Mill Reef su distanze per lui un po' eccessive. Vincitore a tavolino nelle Poule d'Essai des Poulains (Gr.1) e nel Prix d'Isphan (Gr.1), col fiore all'occhiello marcato nel Prix Ganay (Gr.1) sui 2.100 metri percorsi al tempo record di 2.08.610, Caro ha dimostrato tutta la sua attitudine e valore internazionale sapendo cogliere anche un secondo posto in Inghilterra, nell'Eclipse Stakes (Gr.1), preceduto sempre da Mill Reef. Uno stallone che sintetizzava bene la velocità espressa dal padre Fortino, eccelso sprinter in Francia, e il fondo della madre Chambord, un'Oaks winner inglese generata da Chamossaire, valutata quale "una delle migliori fondiste inglesi della generazione 1955". Un mix di caratteristiche che facevano di Caro, a sua volta inbreeding 5x5 sul leggendario Pharos (il padre di Nearco, ndr), uno stallone capace di trasmettere le qualità più disparate, ivi comprese quelle del salto, sia in via diretta (si ricorda Sober Mind, condotto dal capitano Giuseppe Satalia alla vittoria nel Carica Isbunschenskij a Merano), ma soprattutto indiretta con una serie di figli capaci di conquistare l'olimpo delle classifiche francesi come dimostrano i risultati marcati dai vari Turgeon (National Hunt Sire in Francia nel 2006), Kaldoun (champion sire in Francia), Rusticaro (validissimo riproduttore in ostacoli anche in Italia, ricordo Salastrains, Rusticava, Val Ferret, Fantoni, Italo), Siberian Express (anche questo con vincitori in ostacoli in Italia con i vari Rama Express e Jirky Jarvi), Galetto, With Approval e via dicendo.

Sul mantello di Champ de Bataille, grigio sfumato al bianco in anzianità alla stregua di Caro, possiamo evidenziare come il colore sia stato trasmesso dalla madre La Champmesle e risalga alle quattro linee paterne della stessa riconducibili, nel tempo, al caporazza Nasrullah, con colore trasmesso dalla madre di Grey Sovereign (figlio di Nasrullah Kong), ma anche dalle cinque linee paterne della madre di La Champmesle sempre riconducibili a Grey Sovereign (presente pertanto in entrambe le linee e dunque titolare del gene del colore).

CARO
costituisce la linea più marcata nella genealogia di 
CHAMP DE BATAILLE, 
a sua volta generato da una cavalla 
costruita su un 2x4 sullo stallone che vedete in foto.

La carriera di Champ de Bataille.
Primo prodotto della vincitrice, sia in piano che in ostacoli, La Champmesle, nato il 14 marzo del 2011 presso l'Ecurie Maulepaire, ricordata in Italia per aver allevato La Colmiane, quarta nel Premio Baggio (L) di Milano nonché avente in comune con Champ de Bataille la ramificazione originata da La Daviere: quinta madre di Champ, terza de La Colmiane; Tourville (seconda nel Lainate, L); e Parigny (quinto nella Gran Corsa Siepi d'Italia, Gr.1). Per generarlo l'allevatore investe appena 2.500 euro scegliendo uno stallone, Dream Well, che ha deluso e che non è ancora esploso quale riproduttore di ostacolisti (lo farà di lì a poco).

L'ORGINE DEL NOME
Il cavallo viene battezzato in onore al nome di un famoso castello barocco, in cui sono custoditi arredi, oggetti reali e principeschi tanto da farne un vero e proprio museo, costruito nel XVII secolo per ordine del maresciallo Alexandre de Crequi, qua esiliato (reo di essersi ribellato al re Luigi XIV) per ordine del cardinale Mazzarino, ma portato ai più alti fasti dal duca di Beuvron. L'edificio, in tutta la sua imponenza, sorge nel cuore della Normandia ed è attualmente di proprietà dell'architetto Jacques Garcia, un celebre designer e collezionista d'arte. Rinomato per i suoi giardini contornati da fontane, laghetti e un gran canale che si snoda tra piccoli boschetti in cui si possono ammirare cascate e altre amenità, lo Champ de Bataille è un vero e proprio parco meta continua di turisti che vuol ricordare la battaglia risalente al 935 d.c. che vide contrapposte due grosse famiglie in lotta per l'indipendenza della Normandia (motivo della scelta del nome ovvero "Il campo di battaglia").
Dunque un nome artistico per questo cavallino nato senza grandi pretese e prospettive di sorta. L'Ecurie Maulepaire lo iscrive alle aste di febbraio 2013 a Deavuille. Viene inserito in catalogo col numero 32 di lotto. Il cavallo è entrato in due anni eppure non appare molto avanti con la preparazione. Si presenta con qualità da stayer o, meglio ancora, da potenziale ostacolista. La lettura della scheda però non entusiasma quasi nessuno. Lo acquista l'Ecurie Centrale di François Cottin per la miseria di 5.000 euro. Il cavallo viene prontamente castrato e tenuto al prato prima di iniziare la preparazione per quella che sarà la sua disciplina: l'ostacolismo.

Una foto dall'alto dello
CHAMP DE BATAILLE.

I PRIMI PASSI
Preparato da Cottin per la giubba a quadranti bianco e neri della Centrale (vecchia conoscenza dell'ostacolismo italiano), debutta il 3.3 del 2014, a tre anni, bypassando le prove preparatorie in piano.
Cottin individua una prova per debuttanti in siepi a Enghien e lo affida a Gregory Adam. Quattordici al via sul pesante, 13 contro 1 la quota. Non ci sono grandi attese nel cavallo che chiude ultimo il percorso, in ottava posizione, seminato per la pista. Tredici giorni dopo viene declassato a reclamare, sempre a Enghien ma sul leggermente pesante. Gli scommettitori lo eleggono favorito al gioco, forte anche della monta di Didier Mescam. A vincere però è Karelcytic (finirà anche lui anni dopo in mano di Aichner) che lo regola di una mezza lunghezza e finisce reclamato da Xavier Kepa per 22.000 euro. Qualcuno decide di provare di accaparrarsi le prestazioni anche di Champ de Bataille, a reclamare per 21.000 euro. Cottin lo difende e lo ricompra per 28.000 euro per poi cederlo, in trattativa privata, a Xavier Kepa. Il cavallo dimostra così già di esser cresciuto di valore e si conferma, tre mesi dopo, ad Auteuil, in una condizionata da 23.000 euro, sbaragliando quindici agguerriti avversari. Il valore è ormai lievitato a prezzi astronomici. Kepa rifiuta 160.000 euro alle aste dei cavalli in allenamento griffate Arqana e punta forte sul soggetto che non delude.
A settembre vince ancora ad Auteuil in condizionata, da 31.000 euro, e strappa il biglietto d'ingresso per il Prix Robert Lejeune, listed race sui 3.600 metri in siepi ad Auteuil. E' il controfavorito della corsa, dominata al gioco dal fenomeno Bonito du Berlais (che ovviamente vince),  ma fallisce l'appuntamento. Arriva un quarto posto che gli frutta la valutazione di 67 punti di rating.
Ridimensionamento, direte voi? Manco per sogno (o incubo, se preferite).

SUBITO VINCITORE CLASSICO
Poco più di un mese dopo dal flop nel Lejeune, il duo Kepa-Cottin lo dichiarano partente nella Grande Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil (Gr.1), gran classica per i giovani saltatori francesi con 121.000 euro al primo. Le adesioni sono molto ridotte complice la presenza di Bonito du Berlais, un figlio di Trempolino preparato da Chaille-Chaille, che arriva all'appuntamento con un poker di vittorie consecutive (tre listed e un Gruppo 2). La quotazione di Champ de Bataille è lievitata a 16 a 1, quarto cavallo del campo su sei partenti. Kepa conferma in sella Regis Schmidlin.
Tutti contro Bonito du Berlais che finisce col ridicolizzare gli avversari. All'ingresso in dirittura Schmidlin prova a fare la voce grossa e fa scattare Champ da Bataille dalla terza posizione per andare all'attacco del battistrada Bonito du Berlais. I due grandi rivali entrano in contatto dopo la penultima siepe. Bonito du Berlais ondeggia verso l'esterno e colpisce il portacolori di Kepa, continuando ad appoggiare verso destra. Schmidlin allora cambia di corsia e si scaglia contro l'avversario in vista nell'ultima, scegliendo corsia interna. Sembra preparasi un duello fin sul palo, ma la qualità di Bonito du Berlais è disarmante e si concretizza nel tratto piano finale. Non appena l'interprete muove le mani il baio da Trempolino scava l'abisso aggiudicandosi la prova con un margine di dodici lunghezze e con un allungo impressionante che lascia senza fiato gli spettatori (a eccezion di chi ha scommesso sul soggetto). A chiudere l'accoppiata al gioco è proprio Champ de Bataille. Il grigione contiene di due lunghezze scarse la controfavorita Kotkikova, una cavalla già vincente in Listed che si dimostrerà in seguito di caratura eccezionale aggiudicandosi in Francia sei ulteriori prove classiche (un gruppo 1, un gruppo 2, due gruppi 3 e due listed). Gli altri concorrenti accusano distacchi importanti, il quarto chiude il percorso a oltre venti lunghezze. Una prova che genera entusiasmo e che frutta 59.400 euro.
La stagione si chiude con la vittoria a Enghien, sui  3.500 metri in siepi disputata sotto la pioggia e sul fondo pesante, nel Prix General De Saint Didier (Gr.3) da 60.750 euro al primo. Pur gravato dall'incombenza di esser il top weight, il figlio di Dream Well controlla gli avversari e vince di tre lunghezze e mezzo toccando il suo apice in Francia come dimostra il punteggio di 74 punti di rating che gli viene affibbiato. Schmidlin lo tiene ben protetto in pancia al gruppo per muovere nella parte terminale della corsa. Davanti intanto Comas Sola ha accantonato importante margine di vantaggio, optando per decisa tattica da front runner che le frutta almeno venti lunghezze all'ingresso in dirittura. La cavalla però è stanca, salta male la penultima siepe e appesantisce visibilmente l'azione. Henri Devin si volta a controllare gli avversari, cerca di capire quanto ha ancora da gestire, ma Champ de Bataille è già negli scarichi trainato dal Machado Maranjou. Champ de Bataille passa facile nel tratto compreso tra la penultima e l'ultima siepe. Devin non prova a rispondere all'aggresione, preoccupandosi solo di conservare energie per salvare la migliore piazza. Il tratto finale si trasforma in una passerella con Champ de Bataille che si distende, inseguito dall'estrema outsider Nouma Jelois che tuttavia non può far altro che contenere il distacco. Più indietro, a otto lunghezze dal vincitore, Maranjou completa il podio davanti alla stanca Comas Sola. Non pervenuto il favorito Solonder, quinto, reduce da due prove in ostacoli che lo avevan visto trionfare in listed ad Auteuil e chiudere secondo, alle spalle del "mostro" Bonito du Berlais, nel Prix Georges de Talhouet-Roy (Gr.2) ad Auteuil.
La stagione si chiude così con sette corse, tre vittorie e tre piazzamenti per 187.985 euro.

CHAMP DE BATAILLE
si distende nel PRIX GENERAL DE SAINT DIDIER (Gr.3),
nell'autunno 2014 a Enghien,
e diviene vincitore classico, battendo la sorpresa
NOUMA JELOIS
(Foto paris-turf.com).

NEI SALOTTI DELLA NOBILTA' DELL'OSTACOLISMO FRANCESE.
La sorprendente prima stagione di Champ de Bataille porta la connection Kepa-Cottin a schierarlo, a quattro anni, contro la crema dell'ostacolismo francese, facendo di questo figlio di Dream Well un assiduo frequentatore dei salotti della nobiltà del settore. Un eventuale miglioramento delle prestazioni lo potrebbe addirittura eleggere a grosso campione, di certo è lievitato il valore del cavallo a una quota assai ben lontana dagli originari 5.000 euro investiti.
La fiducia c'è, tanto che viene schierato per otto volte consecutive in pattern race. Gli avversari contro cui confrontarsi, data la categoria, certo non mancano e, inesorabili, arrivano le battute d'arresto. Al rientro ad Auteuil, a quattro mesi dalla precedente esibizione, è solo sesto nel Prix Jacques d'Indy (Gr.3), disputato da controfavorito del solito Bonito du Berlais che si aggiudica la prova con una vittoria di otto lunghezze. Schmidlin lo tiene nelle ultime tre posizioni del gruppo (composto da dieci elementi), trainato a ritmo sollecito da Fou et Sage francobollato dal favorito. Sulla dirittura opposta a quella d'arrivo, Schmidlin fa risalire Champ fino alla terza posizione, a dieci lunghezze da Bonito con ancora più avanti il battistrada. I due fuggitivi entrano in dirittura con cospicuo margine che Champ de Bataille tenta di andare a colmare per una rimonta che avrebbe del portentoso. Ancora terzo sull'ultimo elemento, cala in modo netto nel tratto piano scoprendo il fianco a ulteriori avversari che lo infilano di gran carriera. Più avanti stravince Bonito du Berlais che non deve prendersi affanno per acciuffare Fou et Sage e regolarlo di otto in totale e assoluto controllo.
Un rientro a luci e ombre, bene fino all'ultima siepe poi il crollo. Rinviato con fiducia a nuovo giudizio, non riesce a cancellarsi di dosso l'opacità di forma. Gli esiti negativi vengono confermati nei successivi ingaggi. Tre settimane dopo è ottavo nel Prix de Pepinvast (Gr.3) ad Auteuil e due mesi dopo è settimo nel ben più impegnativo Prix Alain du Breil (Gr.1) sempre ad Auteuil. Nella prima delle due prove menzionate trova il fondo pesante e il temporale, ma non cambia l'ordine di arrivo: primo Bonito du Berlais, secondo Fou et Sage. Champ de Bataille non entra mai in corsa e, nelle retrovie, desiste alla distanza a traguardo lontanissimo.
Nel Gruppo 1 va in pista alla quota di 45 a 1 in un campo partenti che vede il solito Bonito du Berlais favorito netto. I 121.500 euro promessi al primo classificato attirano dall'Irlanda il grigio Petit Parisienne, un portacolori Giggistown preparato da Willie Mullins campionissimo in patria con due vittorie in Gruppo 1 sulle piste di Punchestown e Leopardstown. Il controfavorito è Blue Dragon, alla terza sortita in siepi dopo aver trionfato di dieci nel Prix Le Parisien (Gr.3) ad Auteuil e che, di li a poco, si trasformerà in un mattatore con un filotto di otto vittorie (di cui sei di Gruppo) consecutive intervallate da una caduta.
Damien Mescam tiene Champ de Bataille protetto nelle retrovie del gruppo che vede Blue Dragon scatenato front runner. Ancora nelle ultime posizioni a metà della dirittura opposta a quella di arrivo, Champ de Bataille non riesce mai a entrare in gioco pur sfruttando le linee interne. Blue Dragon, davanti, fa quello che vuole e si rende intangibile dagli avversari che non riescono mai ad avvicinarlo. Bonito du Berlais stenta a carburare ed è addirittura quarto. Delude in modo clamoroso Petit Parisienne, ultimo sul palo, mentre Champ de Bataille, zitto zitto e a gran fatica, resta agganciato al treno dei migliori ma resta monocorde sul passo finendo settimo a venti lunghezze scarse dal vincitore.

Declassato in categoria Listed il grigione torna a mostrare il proprio valore. Nel Prix General de Rochefort (L) subisce Yoko (terzo nel Gruppo 1) ed Elmono, chiudendo in un ottimo terzo posto. David Cottin, occasionalmente in sella, fa partenza e lo sistema subito tra i primi per poi rinculare a centro gruppo e risalire in terza posizione all'apice della curva di fondo. La corsa si risolve con una lunga volata finale col gruppo compattissimo. Preso di infilata dallo scatto degli avversari, Cottin deve lavorare sodo per riportarlo sotto. In progressione, Champ de Bataille riesce a recuperare posizioni fino a stampare sul palo di un muso Tin Soldier, che sullo scatto gli aveva inflitto qualcosa come sei-sette lunghezze, e portare a casa l'ideale medaglia di bronzo da 11.900 euro. I due davanti però gli infliggono dalle sei alle quattro lunghezze e mezzo.
Va meglio due mesi e mezzo dopo, il quattro settembre, nel Prix Melanos (L) sui 3.600 metri in siepi di Auteuil, con 40.800 euro al primo. Di nuovo montato da Schmidlin, Champ de Bataille mette in riga i due favoriti Bosseur e Kada Rique oltre quel Karelcytic, suo compagno di colori, che lo aveva battuto a reclamare. E' la quarta e ultima vittoria in Francia del cavallo.
Schmidlin fa partenza e assesta il figlio di Dream Well sulle tracce di Kada Rique, una duplice vincitrice in categoria Listed ad Auteuil che, nell'occasione, assume con decisione l'onore dell'andatura. Kada Rique va via di gran carriera, prende dieci al gruppo trainato da Champ de Bataille. Il grigio ricuce l'intero gap a metà della dirittura opposta a quella di arrivo, per scagliare l'attacco sulla penultima siepe che Champ de Bataille salta così e così. Schmidlin però è in mano e supera la battistrada dopo l'ultima siepe, preparandosi a resistere all'attacco all'esterno del favorito Bosseur che, tuttavia, non riesce mai a impensierirlo. Vittoria di una lunghezza abbondante alla quota di 7 a 1 che lo vede risalire al rating di 72.

CHAMP DE BATAILLE
e il suo fido interprete
Regis Schmidlin
(Foto france-sire.com).

L'acuto in listed porta di nuovo il duo Kepa-Cottin a promuoverlo nelle main category. Ventidue giorni dopo la vittoria, va in scena il Prix de Maisons-Laffitte (Gr.3), altra prova per quattro anni sui 3.600 metri della pista in siepi di Auteuil. Sette al via, col mostro Blue Dragon a incarnare il demone da esorcizzare. Azzardano formalmente un tentativo Bosseur e Yoko. La prova si risolve tuttavia in una duplice corsa. C'è quella di Blue Dragon, che va in testa e si isola precedendo di trenta lunghezze il resto della compagnia, e c'è quella per la miglior piazza che vede per protagonista anche Champ de Bataille. Schmidlin mutua il precedente schema di gara. Mette il cavallo in capo al gruppo, pur se a distacco abissale dal battistrada di cui sembra non preoccuparsi nessuno. Blue Dragon prende venti lunghezze al via e le dilata nel corso della prova. Più indietro restano piuttosto compatti con la dirittura di arrivo che vede Champ de Bataille non rispondere alle pressioni di Clovis du Berlais e trovarsi a sgomitare con Bosseur. I due debellano Clovis du Berlais nel tratto compreso tra le ultime due insidie e si preparano per un duello che tuttavia non si materializza. Bosseur prende una lunghezza e mezzo dopo l'ultima siepe e la va a incrementare da lì al palo. Champ de Bataille completa il podio ben davanti a Yoko e Clovis du Berlais che finiscono dal giudice per definire la loro posizione finale. Altre 17.550 euro per le casse di Xavier Kepa.

Meno di un mese dopo arriva un altro piazzamento da neretto. Champ de Bataille subisce ancora Bonito du Berlais (vincitore di dieci) e Bosseur nel Prix Pierre de Lassus (Gr.3), confermandosi però davanti a Clovis du Berlais e Yoko. Schmidlin deve sgomitare per tenere Champ sui primi alle spalle di Bonito du Berlais. Francobollato alla schiena di Bosseur tenta di serrare sotto in dirittura alla caccia del battistrada con i tre che si staccano dagli avversari. Bonito du Berlais, davanti, si distende e allunga da Bosseur. Flette invece negli ultimi trecento metri Champ de Bataille che tende a piantarsi ma salva la terza moneta grazie al vantaggio precedentemente messo in cascina.

La tentazione della Gran Corsa Siepi dei 4 Anni di Auteuil (Gr.1) spinge Kepa a dichiarare partente Champ de Bataille (valore di 20 a 1 per i bookmakers) alla difficile prova. Blue Dragon (8/5 sulle lavagnette) dimostra qua tutto il suo potenziale stratosferico e lo fa contro Bonito du Berlais (a due e mezzo al betting) in una prova che costituisce un vero e proprio spot dell'ostacolismo di serie A. I due vanno subito davanti a divorare i 3.900 metri sul fondo pesante nonostante la soleggiata giornata parigina. Blue Dragon davanti di dieci, quindi Bonito du Berlais con Champ de Bataille ad altre dieci lunghezze dietro a capitanare il resto del gruppo con i vari Yoko, Bosseur e Clovis du Berlais.
Bonito du Berlais prova a non perdere di vista Blue Dragon e, a sua volta, dilata il proprio vantaggio da Champ de Bataille e gli altri. Sembra di assistere a tre corse nella corsa. All'attacco della dirittura opposta a quella di arrivo, il controattaccante ha quasi ricucito del tutto il vantaggio del front runner, lasciando dispersi indietro gli altri con Schmidlin che si interessa dei piazzamenti piuttosto che provare a resistere al ritmo dei due fuoriclasse. Il distacco del gruppo diviene impressionante, con Blue Dragon che risponde a Bonito du Berlais riportando a cinque lunghezze il suo gap di vantaggio. Schmidlin, contrariamente ai colleghi, sceglie la corsia interna, mentre tutti gli altri vanno a cercare il terreno più galoppabile lungo la siepe che delimita la pista. Blue Dragon salta l'ultima siepe quando il gruppo è impegnato a superare la penultima insidia, in mezzo c'è Bonito du Berlais. Sembra più un arrivo di ciclismo che una prova per cavalli. Blue Dragon chiude in mano e mortifica il pur eccellente Bonito du Berlais rifilandogli quindici lunghezze. "Lontanissimi" gli altri. Champ de Bataille cala nel finale e subisce nell'ordine Bosseur, Yoko e Clovis du Berlais ma incamera la bellezza di 9.450 euro. Non male.

I PRIMI TENTATIVI IN STEEPLE
Due settimane di riposo e subito in pista. Kepa prova a rimescolare le carte e lancia il suo pupillo in steeple. Per la prima volta lo prova a Cagnes-sur-Mer in una condizionata per quattro anni. Tredici al via, ma gioco orientato tutto su due soggetti: Lux de la Barre e Champ de Bataille. Se si corresse in siepi tra i due, probabilmente, non ci sarebbe corsa. Lux de la Barre non è un frequentatore della nobiltà parigina e non ha mai corso in prove di cartello.
La prova si snoda sui 3.800 e Champ de Bataille, spostato sulle rive del Mar Ligure, si trova a confrontarsi con uno stato di terreno che non aveva mai incontrato a Parigi: il duro. Fondo dunque scorrevolissimo.
François Cottin si aspetta una vittoria e invece ne resta deluso. Non solo vince Lux de la Barre, ma Champ de Bataille perde anche il secondo posto per mano di Vicompte d'Anjou, cavallo quotato 11 punti in meno in scala rating.
Kepa non ci sta, lo vuole rivedere all'opera sulla pista e sugli ostacoli alti. Ventuno giorni dopo è secondo in una prova analoga. Questa volta, però, a batterlo ritrova Yoko che ribalta il pronostico degli scommettitori tutto orientato dalla parte del grigio. Schmidlin va al comando delle operazioni a ritmo assai moderato. L'andatura non fa minimamente selezione tanto che più avversari si affacciano sulla testa. E' però Champ de Bataille a entrare di una lunghezza e mezzo in testa in dirittura di arrivo. Schmidlin sembra poter controllare tutto e tutti, ma Champ de Bataille centra in pieno l'ultima siepe e accorcia l'azione. Bandolero Baie gli sferra un duro attacco a cui il grigio oppone una coriacea resistenza, pur avendo perso quella brillantezza che lo aveva contraddistinto prima del salto.I due in serrato duello a cui si aggiunge dalle posizioni siderali Yoko che va a rendere sempre più attuale il detto che tra i due litiganti il terzo gode. Primo Yoko, secondo Champ de Bataille, terzo Bandolero Baie. I tre vicinissimi.

Così termina il 2015. Champ de Bataille entra nell'età adulta mantenendo solo a tratti quanto di buono fatto vedere a tre anni, ma si dimostra soggetto solido e refrattario agli acciacchi. Chiude la stagione con dieci corse, una vittoria e cinque piazzamenti per 123.705 euro di entrate.

CHAMP DE BATAILLE
al salto sulle siepi di Auteuil nel 2015.
(Foto leparisien.fr).

L'ETA' ADULTA
La prima sortita del 2016 coincide con il primo confronto con i cavalli di maggiore età. Cottin decide di fare il grande salto direttamente in una pattern race e dichiara partente il suo allievo nella Gran Corsa Siepi di Cagnes-sur-Mer (L) il dieci gennaio sui 4.300 metri. La pioggia trasforma il terreno nel gradito fondo pesante. Conquista il ruolo di favorito al betting, alla quota di 7 a 2, l'altro Dream Well della partita ovvero Irouficar Has, allievo di Gallorini reduce dal secondo posto nel Prix Leon Olry-Roederer (Gr.2) ad Auteuil. Controfavorito è Fracafigura Has, a 4 a 1, già vincitore nella prova preparatoria a Cagnes-sur-Mer davanti di tredici lunghezze proprio ad Irouficar Has. Terzo al gioco Champ de Bataille a 5 a 1.
Si fionda al comando Fracafigura Has che prende presto cospicuo margine. Lo inseguono Docteur Vigouesse e Irouficar Has. Champ de Bataille resta addormentato in mezzo al gruppo. Si dilata in vantaggio del battistrada che si isola in solitudine. Dietro si mostra nelle prime posizioni anche Quart de Rhum su cui si porta Serienshock con all'esterno Irouficar Has. Schmidlin tiene sempre coperto Champ de Bataille in scia al terzetto degli immediati inseguitori.
Fracafigura Has, in costante traiettoria esterna, si pianta poco prima dell'ingresso in dirittura e viene rilevato da Serienshock e da Quart de Rhum che operano l'aggancio sul penultimo ostacolo, tirandosi dietro Champ de Bataille. Cede invece nella costante progressione Irouficar Has. Serienshock si libera di Quart de Rhum sull'ultima insidia. Champ de Bataille, all'esterno, piazza la progressione lunga che però è inferiore al cambio di marcia dell'attaccante anche perché il grigio, dopo sparata iniziale, appesantisce l'azione. Vince a sorpresa Serienshock, otto anni da Sholokhov, ex Cottin di ritorno alle siepi dopo lunga parentesi in piano. Soggetto vincitore a cinque anni in Gruppo 3 ad Auteuil e che quattro mesi dopo andrà a piazzarsi quarto in un Gruppo 1 in hurdle ad Aintree. Qui a Cagnes-sur-Mer colpisce a 27 a 1 e infligge 9 lunghezze a Champ de Bataille, a sua volta davanti di tre e mezzo a Quart de Rhum e di quattro abbondanti a Irouficar Has. Per Xavier Kepa in arrivo 19.200 euro.

Il tentativo di risalita del portacolori Kepa in categoria di Gruppo va ad arenarsi due mesi dopo ad Auteuil nel Prix Juigne (Gr.3) sui 3.600 metri che vede Serienshock riconfermarsi, questa volta secondo, alle spalle di Bosseur. La corsa viene cadenzata dal favoritissimo Blue Dragon (11/10) francobollato dall'altro front runner Fracafigura Has. Champ de Bataille e il fido Schimdlin si mantengono nelle posizioni di rincalzo. Blue Dragon, davanti, appare molto spreciso sui salti e allarga verso l'esterno. Tende a rilevarlo Fracafigura. Sulla dirittura opposta  a quella di arrivo il super favorito, larghissimo, prende margine dagli avversari. Champ de Bataille persiste nelle retrovie al punto da svoltare ultimo in dirittura di arrivo. Blue Dragon, a vittora già in tasca, cade sull'ultima. Champ de Bataille, sul passo, contiene i danni ma non entra mai in gioco, chiudendo penultimo, battuto di due lunghezze anche da Fracafigura Has. Vince Bosseur in un arrivo serrato con Serienshock.

FALLIMENTO IN STEEPLE
Cottin cerca il rilancio in steeple ma la scelta si rivela abbastanza fallimentare. Delle restanti otto corse disputate dal cavallo nel 2016 sette sono in steeple. Champ de Bataille non riesce ad andare oltre un terzo posto nella prima di queste otto corse.
E' terzo a Enghien, a fine marzo, in una condizionata, per cinque anni e oltre, da 26.400 euro. Il grigio è controfavorito al gioco. Schmidlin lo manda con moderazione al comando poi si lascia sfilare dal favorito Korfu de Maspie per sistemarsi secondo. Nell'ultimo terzo di gara, Schmidlin si fa anticipare da due concorrenti che si lanciano alla caccia del battistrada. In dirittura di arrivo il grigio resta sul passo, ma riesce a recuperare uno dei due soggetti che lo avevano anticipato, tale Roll on Has letteralmente crollato dopo l'ultima siepe. Arriva un terzo posto piuttosto deludente. Davanti Korfu de Maspie torna alla grande su Prince Philippe che aveva illuso di poter vincere con una soluzione da lontano e lo batte. Champ de Bataille completa a tredici lunghezze dal vincitore.

Un mese dopo, ad Auteuil, arriva un quarto posto in una prova con i coetanei, tra i quali Le Costaud (impressionante in quell'estate a Merano in Gruppo 1). Ancora una volta Champ de Bataille è fuori dai giochi per la vittoria. Chiude addirittura a nove lunghezze dal terzo classificato. La vittoria va a Bel Canto Valtat davanti a Le Costaud. Schmidlin fa partenza, si sistema terzo e prova a inseguire i due battistrada, che andranno poi a contendersi la vittoria. Ancora terzo sull'ultima siepe si rivela del tutto incapace di cambiare azione nel tratto piano, finendo appesantito e battuto anche da Belle et Richie terminato fortissimo all'epilogo.

Il rating del cavallo crolla definitivamente di otto punti la corsa successiva dove passa da 72 a 64. Champ de Bataille finisce quinto in medesima categoria, sempre ad Auteuil, sui 4.300 metri in steeple. Nell'occasione subisce tredici lunghezze dal vincitore Belle et Richie. Suo malgrado Schmidlin si ritrova in testa e vi si mantiene per alcune centinaia di metri, per poi rinculare pur mantenendosi affacciato sui primi. Al momento topico il cavallo non progredisce e lotta solo, a distacco, per la quinta moneta che gli frutta 3.100 euro.
Date le brutte prestazioni, peraltro in regresso, Cottin lo ripropone in siepi nel Prix Dawn Run (L) sui 3.900 metri ad Auteuil. Mescam sostiuisce Schmidlin, ma il cambio di monta non porta a risultati migliori.
Medesimo schema di gara. Partenza brillante, quindi corsa sui primi per andare in affanno poco prima della piegata conclusiva. Sostenuto a braccia e frusta, il grigio risale in quarta posizione ma dopo l'ultima siepe, peraltro saltata malissimo, crolla e viene superato da numerosi avversari fino a chiudere ottavo.

La pausa estiva non porta grande giovamento. Rientra nel Prix Fonduer (L) sui 4.300 metri sul tracciato steeple di Auteuil dove (quotato 34 a 1) finisce ultimo, a grave distacco (trenta lunghezze dal penultimo) riuscendo tuttavia, grazie ai problemi altrui, a portare a casa un quarto posto da 8.075 euro.
Sistematosi in terza posizione vi si mantiene per buona parte della corsa, saltando peraltro male alcuni ostacoli come la riviera (superata con grande stacco in anticipo). A metà della dirittura opposta a quella di arrivo, con alcuni avversari staccati fermati da rispettivi interpreti, Schmidlin, ormai quinto, si trova costretto ad alzare bandiera bianca e a limitarsi a chiudere il percorso. Champ de Bataille scurva staccatissimo, quinto, in dirittura di arrivo, ma la caduta di Kada Rique sull'penultimo siepone gli permette di guadagnare una posizione.
Migliorano lievemente le cose due settimane dopo con un quarto posto a contatto in una condizionata in steeple ad Auteuil. Ancora una volta il vincitore, Tourwell, rifila diciassette lunghezze e mezzo a Champ de Bataille che perde il terzo posto per un'incollatura rincorrendo per tutta la dirittura Maranjou senza riuscire mai a mettergli un muso davanti.

Il ritorno a Cagnes-sur-Mer è deludente. A dicembre il grigio raccoglie solo un sesto e un quinto posto, venendo battuto, peraltro, due volte su due dal meno quotato compagno di colori Karelcytic.
Nella prima delle due prove si sistema quarto in scia a Karelcytic per farsi poi anticipare prima dell'attacco della piegata finale. Perse lunghezze importanti e finito ultimo, monocorde, non riesce a ritornare sui primi. Schmidlin non lo spreme in retta.
Lievitato di quota, praticamente triplicata, sedici giorni dopo, nel Santo Natale, è quinto nel Prix du Compte de Nice (L) sui 4.200 metri. Cottin sposta Schmidlin su Karelcytic e affida Champ de Bataille a Mescam. Il cavallo corre in avanguardia in costante affiancamento al compagno di colori Karelcytic che guida la compagnia. All'ingresso in dirittura, Mescam muove deciso all'esterno di tutti e porta Champ de Bataille all'attacco. Il grigio salta per primo il penultimo siepone ma ha lo speed inferiore rispetto agli avversari e sull'ultima siepe è già quinto. Incapace di recuperare nel tratto piano, deve lottare duramente per salvare la quinta moneta che mantiene per una testa. Finisce a sette lunghezze da Karelcytic, terzo, e a nove lunghezze dal vincitore Mallorca.

La stagione si chiude qui con dieci corse, nessuna vittoria e sette piazzamenti per 51.535 euro a farne la peggiore stagione dell'intera carriera.

CHAMP DE BATAILLE
al tondino ad Auteuil 
prima del Prix Fondeur (L).
(Foto aucanter.forumctif.org).

IL RITORNO IN SIEPI
Per il secondo anno consecutivo l'otto gennaio Champ de Bataille inizia la stagione nella tradizionale Gran Corsa Siepi di Cagnes-sur-Mer (L) forte dell'argento conquistato l'anno precedente. Sono ancora una volta della partita Serienshock e Quart de Rhum, rispettivamente primo e terzo nel 2016. Il ruolo di favorito lo conquista tuttavia Flight Zero, un soggetto di sei anni non trascendentale ma regolarissimo sul tracciato della costa azzurra nonché vincitore nella prova preparatoria di Natale da 47.000 euro circa. Controfavorito è Lamigo, compagno di allenamento di Flight Zero, giunto secondo a tre quarti di lunghezza da Karelcytic in una prova preparatoria. Si tratta di due soggetti che non hanno mai avuto la classe né di Serienshock né di Champ de Bataille che si presentano all'appuntamento un po' appannati e per questo meno considerati al gioco.
Champ de Bataille viene affidato a Damien Mescam alla quota di 7 a 1. I reali valori in campo si manifestano all'epilogo e confermano Serienshock quale mattatore della prova (sarà secondo anche nel 2018). Il nove anni vince di tre lunghezze e mezzo su Champ de Bataille. Quart de Rhum non riesce a formare lo stesso podio del 2016 preceduto di una lunghezza e mezzo dal favorito Flight Zero. Quinto chiude Lamigo. Il piazzamento vede risalire alla quotazione di 68 il rating di Champ de Bataille.

Cottin e Kepa decidono di insistere sulle siepi classiche e dichiarano partente il loro pupillo prima nel Prix Juigne (Gr.3) e poi nel Prix Hypothese (Gr.3) sempre ad Auteuil. Arrivano due mancati piazzamenti peraltro a gran distacco.
Il ritorno in categoria listed, pur se a discreta quota (28 a 1), sorride all'entourage di Xavier Kepa che va a cogliere un secondo posto nel mese di aprile nel Prix Jean Granel (L) sui 3.900 metri del percorso in siepi di Auteuil.
Il figlio di Dream Well regala una doppietta a François Cottin che si aggiudica la prova con Adagio des Bordes della altoadesina Birgit Regele. Un soggetto quest'ultimo di caratura inferiore al grigio e quotato 28 a 1. Il baio va a issarsi al comando della corsa fin dalla partenza seguito dal solo Ramdam, il favorito. Il resto del gruppo resta a venti lunghezze dal battistrada con Champ de Bataille nel cuore del drappello. Adagio des Bordes non tiene fede al proprio nome e tira via di gran lena. A otto lunghezze lo segue Ramdam con ancora più indietro il gruppo in cui si affaccia sui primi Champ de Bataille, così all'attacco della dirittura opposta a quella di arrivo. All'apice della curva di fondo Ramdam perviene dall'esterno all'interno su Adagio des Bordes che Damien Mescan fa rifiatare. Accorciano il gap anche gli altri con un terzetto che si è staccato dal gruppo e di cui fa parte anche Champ de Bataille. Adagio des Bordes riparte in dirittura. Paga lo sforzo Ramdam risucchiato dagli inseguitori. Champ de Bataille, a centro pista, prova a innescare la lunga progressione e si scaglia su Ramdam cercando, al tempo stesso, di respingere Magneticjim e Yosille. Adagio si rende intangibile e lascia gli altri a lottare per la miglior piazza con Champ de Bataille che la spunta ai cento finali in un arrivo serrato con Magneticjim e Ramdam che vede i tre finire in mezza lunghezza.
E' l'ultimo piazzamento in terra francese per il grigio che porta a casa 20.400 euro.

I due tentativi successivi vedono in forte regresso il grigio. Nel Prix Les Grandes Gueules du Sport (Gr.2) ad Auteuil, sui 4.300 metri in siepi, chiude ultimo a trenta lunghezze dal penultimo. Un mese dopo, a giugno, non migliora in categoria declassata finendo nono, a gran distacco, nel Prix Dawn Run (L). Nella prova delude anche il compagno di colori Capivari, favorito della corsa e acquistato qualche mese dopo anch'esso da Josef Aichner, che lo precede comunque di undici lunghezze.

ACQUISTATO DA JOSEF AICHNER
Nell'estate 2017 viene acquistato dall'altoadesino Josef Aichner che lo lascia presso François Cottin in vista della preparazione della Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1). La grande attesa per il debutto in Italia di questo soggetto si consuma al primo salto. A causa della caduta di Terapena, il grigio da Dream Well finisce a gambe all'aria proprio sotto la tribuna nel corso del blasonato gruppo 1 italiano. Josef Aichner, che nella corsa presenta anche Notti Magiche in pista con la giubba italiana, in luogo dei colori francesi sulle spalle di Jiri Kousek occasionale interprete del grigio, può solo tirare un sospiro di sollievo per l'assenza di conseguenze patite da cavallo e fantino.

Due giorni dopo, il ventinove settembre, il cavallo passa in allenamento a Josef Vana sr e viene esportato in Repubblica Ceka. Ha inizio la terza parte di carriera, quella che riporta il cavallo nell'olimpo degli ostacolisti pur se d'Italia e non della assai più competitiva Francia.
A oltre due anni dall'ultima vittoria, il 14 ottobre, Champ de Bataille torna a tagliare per primo il traguardo. Lo fa a Milano in una condizionata da 9.350 euro. Sistematosi a metà gruppo con in sella Josef Vana jr, filtra per corsie interne al termine della diagonale lunga, sempre in scia a Vodka Wells preceduto dalla battistrada Azamourday. Mai richiesto da Vana jr, il grigio affianca Azamourday sul terzultimo ostacolo e ne dispone sul penultimo. In totale controllo Vana jr non deve fare altro che accompagnare nell'azione Champ de Bataille che vince facile, di cinque, sulla sorpresa Finoras (che poi vincere la Gran Corsa Siepi di Grosseto, L) e di otto sul Favero Vodka Wells.

Inevitabile l'adesione alla Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), prova per montepremi (40.300 euro al primo) più importante della stagione italiana dopo il Gran Premio Merano, che va in scena sulla pista meneghina il dodici novembre. E' un giorno di tregenda costellato di cadute nelle precedenti prove. Pioggia battente e terreno colloso a rendere ancora più difficoltosi i 4.000 metri. Buono il campo partenti che propone il vincitore della Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) Kifaaya, il vincitore della Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) Roches Cross e il vincitore del Criterium d'Inverno (Gr.2) Santo Cerro al primo confronto con gli anziani. Della partita anche l'ungherese Diplomata alla quarta uscita in Italia dopo due secondi e un terzo posto tutti in Gruppo 1.
Assume l'iniziativa Santo Cerro (96/10 al betting) nella cui scia si sistema Roches Cross (4 a 1). Si mantiene sui primi Champ de Bataille, controfavorito al gioco di Kifaaya che segue più indietro. Roches Cross all'esterno e Champ de Bataille all'interno vanno a pungolare Santo Cerro al termine della diagonale lunga. I tre sono tenuti di mira da Kifaaya risalito in quarta. Prova a serrare sotto, ma con affanno, Diplomata. Roches Cross gioca in anticipo e supera il battistrada nella curva di raccordo delle due diagonali. All'ingresso nella diagonale breve, Roches Cross precede Champ de Bataille e Santo Cerro, quindi Kifaaya in risalita. Champ de Bataille va a superare lievemente Roches Cross che insidiato anticipa il salto del penutlimo elemento e l'errore gli costa la vita per effetto di una rovinosa caduta che determina la morte istantanea del cavallo. Champ de Bataille va via in anticipo su Kifaaya che si avvicina però cattivo in vista dell'ultima siepe. Ancora vitale Santo Cerro in corda, mentre si trova costretto ad allargare Diplomata incapace di ripetere le precedenti esibizioni in terra italiana. Kifaaya appariglia Champ de Bataille sull'ultima siepe e lo va a superare di una lunghezza nel tratto piano finale. La vittoria sembra ormai in tasca all'allievo di Holcak, ma il grigio ritorna con coraggio all'esterno e ribalta il confronto. Santo Cerro, al terzo, completa il podio.
"Vittoria pazzesca di Champ de Bataille e Vana jr che rimontano una corsa che sembrava ormai persa con una prestazione magistrale" commenta Galbiati. Prima vittoria in Gruppo 1 di Champ de Bataille, secondo figlio di Dream Well a riuscire nell'impresa dopo il ben più qualitativo Hippomene.



CHAMP DE BATAILLE,
all'esterno, ritorna su KIFAAYA in corda.
Tra i due SANTO CERRO
all'epilogo della GRAN CORSA SIEPI DI MILANO (Gr.1).
(Foto Daniela Carlotti).

BATTUTE D'ARRESTO DA FAVORITO NETTO
Dopo la vittoria nel Gruppo 1 milanese Champ de Bataille offre l'illusione al duo Vana-Aichner di poter dar il là a un lungo filotto di vittorie consecutive. I limiti del cavallo però, piuttosto refrattario alla vittoria, si palesano a Pisa. Vana sr bypassa ogni prova preparatoria e dichiara partente il sette anni alla Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) in programma a Pisa l'otto febbrario 2018.
Il giallo-nero è il favorito netto della corsa la cui soluzione sembra quasi una formalità. Gli scommettitori però gli preferiscono di poco il compagno di colori Notti Magiche, già secondo nel 2017 e reduce dalla vittoria nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3). I due, in rapporto di scuderia, vengono bancati 13/10. Gli avversari sembran di poco conto con lo spauracchio Kazzio, soggetto di grosso profilo in steeple (vincitore tra l'altro del Gran National Svedese e del Gran Premio Merano 2015) ma lontanissimo dalla miglior forma, bancato 5 a 1 nel ruolo di guastafeste.
Vana jr fa partenza e si sistema in scia al dichiarato front runner Surin. La mina vagante Kazzio, causa lieve infortunio, esce presto di scena fermando sulla diagonale discendente proprio sotto le tribune. Tutto sembra andare dalla parte dei due Aichner. Notti Magiche, per vie esterne, emerge e va a portare pressione al battistrada prima ancora dell'attacco della piegata finale lanciando l'ideale volata a Champ de Bataille che ne va a ricalcare la manovra in terza corsia. Notti Magiche e Champ de Bataille dopo il penultimo salto sembrano avere la strada spianata anche perché Surin scarta verso l'interno andando a intralciare gravemente Vodka Wells in risalita lungo lo steccato. Notti Magiche paga lo sforzo prima ancora dell'ultimo salto e scopre il fianco a Champ de Bataille e soprattutto a un energico Vodka Wells che contro ogni pronostico (era giunto terzo nella Gran Corsa Siepi di Pisa) si libera da Surin e allunga in modo portentoso in corda. Champ de Bataille salta in vantaggio l'ultima siepe, ma può ben poco contro la progressione assai più efficace di Vodka Wells che nel tratto piano chiude la partita, costringendo il grigio all'ideale medaglia d'argento a una lunghezza e mezzo di distacco. Terzo l'altro Aichner Notti Magiche.
Eloquente la consultazione cronometrica: 4.42.7, il miglior tempo marcato sul pesante nel nuovo secolo a Pisa sui 4.000 metri in siepi. Ritoccato il precedente record di 4.43.1 marcato su terreno faticoso da Monsun Air nella Gran Corsa Siepi di Pisa del 2007. Sesto tempo assoluto dietro al pazzesco 4.17.1 (!?) di Almuhtaran (Gran Corsa Siepi Pisa del 2001), 4.36.5 di Serrano (Gran Corsa Siepi Pisa del 2003), 4.37.9 in parità di Against the Wind e Suzhi (Gran Corsa Siepi Pisa del 2012), 4.39.1 di Roches Cross (Gran Corsa Siepi Nazionale 2017) e 4.39.2 di Filosuf (Gran Corsa Siepi Pisa del 2006).

Il sospetto di una sconfitta dovuta dalla presenza di avversari maggiormente rodati cade qualche mese dopo, a Milano. Champ de Bataille, a distanza di due mesi dalla precedente sortita, viene proposto in una blasonata condizionata meneghina da 8.500 euro al primo. Aichner schiera tra cavalli di scuderia contro i quali ben poco possono gli altri due partecipanti alla prova. Champ de Bataille si sistema secondo e lascia moderare i tempi di gara all'assai meno qualitativo compagno di colori Morning Star, di rientro da sei mesi. Sulla carta il grigio è dato da tutti come vincitore annunciato e invece paga un atteggiamento, se vogliamo, di superiorità. Vana jr, anche a causa del fatto di difendere gli stessi colori del battistrada, non pressa troppo Morning Star e gli lascia prendere qualche lunghezza, non troppe per la verità, con l'atteggiamento di chi sa di montare il cavallo migliore. Richiesto al maggiore impegno poco prima dell'ultima siepe, Champ de Bataille resta sul passo e non riesce a guadagnare niente al fuggitivo che lo relega al secondo posto con tre lunghezze di vantaggio.
Aichner si consola con la sua prima tripletta della stagione. Anche se la performance della sua punta è apparsa di certo deludente, lo sguardo resta proteso in vista dei gran premi meranesi di fine primavera/inizio estate.

Attitudine di corsa: Classico passista non facile da portare alla vittoria. Tende a prediligere selezione e andar sul palo in progressione. Non dotato di spunto, se richiesto al maggior sforzo prima del dovuto tende ad appesantirsi. Bene sul pesante. Predilige correre sui primi.

Score in siepi: 29 corse (24 in Francia e 5 in Italia), 6 vittorie (4 in Francia e 2 in Italia), 11 piazzamenti.
Totale vincite: 422.540 euro (62.305 euro in Italia e il resto in Francia).

Score in steeple: 9 corse in Francia, 8 piazzamenti.
Totale vincite: 47.315 euro.

Corse in carriera: 38 corse, 6 vittorie e 19 piazzamenti per 469.855.

PREMI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-Gr.1: Gran Corsa Siepi di Milano, Milano, 12 novembre 2017.
-Gr.3: Prix General de Saint Didier, Enghien, 19 novembre 2014.
-L: Prix Melanos, Auteuil, 4 settembre 2015.

PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-Gr.1: secondo nel Prix Cambaceres - Gran Corsa Siepi dei 3 Anni, Auteuil, 2 novembre 2014.
-Gr.1: secondo nella Gran Corsa Siepi Nazionale, Pisa, 18 febbraio 2018.
-L: secondo nella Gran Corsa Siepi di Cagnes-sur-Mer, Cagnes-sur-Mer, 10 gennaio 2016.
-L: secondo nella Gran Corsa Siepi di Cagnes-sur-Mer, Cagnes-sur-Mer, 8 gennaio 2017.
-L: secondo nel Priz Jean Granel, Auteuil, 8 aprile 2017.
-Gr.3: terzo nel Prix de Maisons-Laffitte, Auteuil, 26 settembre 2015.
-Gr.3: terzo nel Prix Pierre de Lassus, Auteuil, 17 ottobre 2015.
-L: terzo nel Prix Gerald de Rochefort, Auteuil, 25 giugno 2015.
-L: quarto nel Prix Robert Lejeune, Auteuil, 23 settembre 2014. 
-L: quarto nel Prix Fondeur, in steeple, Auteuil, 6 novembre 2016.
-L: quinto nel Prix du Comte de Nice, in steeple, Cagnes-sur-Mer, 25 dicembre 2016.

CHAMP DE BATAILLE
il 18 febbraio 2018,
al tondino di Pisa prima della
GRAN CORSA SIEPI NAZIONALE (Gr.1)
(Foto Matteo Mancini).