giovedì 23 marzo 2017

Presentazione decima giornata di corse, Sant'Artemio, Treviso.


PRESENTAZIONE VIDEO PER IL MEETING DEI GRAN PREMI DI TREVISO

Allycat tenta il Duca d'Aosta guadagnando chili sul già battuto Hurricane Mix. Nello steeple è chiamato alla riconferma Stellato, ma attenzione al redivivo Solar Focus. Nella XIX Edizione della Corsa Siepi di Treviso tutti contro Kazoo.


Ancora arrivi sul filo per
PAOLO FAVERO
in attesa di ritornare protagonista
senza intermediari di sorta.
(Foto da AltoAdige.gelocal.com).

Commento a cura di Matteo Mancini
Cliccate sul link del video per la presentazione video come già fatto per il meeting dei gran premi di Pisa.

https://www.youtube.com/watch?v=5MPDgnKYIeg 

lunedì 20 marzo 2017

Responso nona giornata ostacoli, Sant'Artemio, Treviso.


AT THE BEACH VINCE LA PRIMA CORSA IN SIEPI RISERVATA AI TRE ANNI NELLA STAGIONE E DIVIENE IL PRIMO FIGLIO DI HARBOUR WATCH A VINCERE IN OSTACOLI

At The Beach (prima vittoria in ostacoli del padre Harbour Watch) e Dark Hero regalano la prima doppietta nella stagione ad Arnaldo Bianco e rispondono alle due vittorie di apertura firmate Vana-Aichner con Morning Star e Azamourday. Si rivede, a quasi due anni di distanza, Solar Focus.


HARBOUR WATCH
conquista, da stallone, la prima vittoria in ostacoli grazie
al successo di AT THE BEACH
in siepi a Treviso.
(Foto thoroughbreddailynews.com)

A cura di Matteo Mancini.
Altra giornata con pronostici centrati in pieno quella del Sant'Artemio che propone quote popolari, ma al tempo stesso manda alla cassa molti appassionati. A tenere banco, soprattutto per la curiosità offerta dai tre anni, il Premio Follina, prima tappa nel calendario stagionale riservata alla generazione 2014. Sei al via, tutti al primo assaggio delle siepi e dunque da considerarsi debuttanti. Esito finale che rende speciale la prova con il numero uno At the Beach a segnalarsi quale primo figlio assoluto dello stallone operante in Inghilterra Harbour Watch a vincere una prova in ostacoli. Primato assoluto che verrà ricordato in Inghilterra nei dépliant che parlano dello stallone e che rendon così degna del ricordo la prova. Prodotto del primo anno di monta di Harbour Watch, At the Beach condivideva una situazione similare ad altri due soggetti, ovvero Necessaire e Solar Walker, essendo il primo figlio dello stallone (già vincitore in Italia con due prodotti nelle prove in piano) a correre in ostacoli ed essendo un prodotto del primo anno di monta dello stesso. Situazione identica agli stalloni italiani Turati (padre di Necessaire) e Permesso (padre di Solar Walker), con la conseguenza di vedere proposto al via un campo di partenti costituito da metà debuttanti in siepi sia per in via diretta che per via indiretta (ramo padri). 

La corsa, prevista sulla distanza minima dei 3.000 metri, si risolveva in una volatona finale a quattro dopo andatura di testa cadenzata dalla femmina Necessaire, accompagnata fino all'attacco della curva finale da Very Fast (fratellastro del piazzato in siepi Tucson). La femmina del signore Giulio Tomanin optava per un'andatura, via via, sempre più veloce, tale da minare le resistenze di Very Fast, uscito di scena all'inizio della piegata finale, e soprattutto del disorganizzato Eldorado Creek, terza scelta in casa Olisova, apparso molto incerto e con gravi difficoltà di adattamento alla nuova disciplina (quasi scartato sul primo passaggio della curva del tondino) tanto da non esser mai stato in grado di destarsi dall'ultima posizione. Il baio, figlio del blasonato High Chaparral, si chiamava fuori causa già a metà della dirittura opposta a quella di arrivo, quando gli avversari non avevano ancora cominciato a fare sul serio, deludendo così non poco il suo staff alla luce del fatto di essere il classe 2014 più pagato da Paolo Favero (12.000 ghinee a ottobre). 
In tre dunque a contendere la vittoria alla front runner, lanciata da Raf Romano in un tentativo di fuga all'apice della curva finale. La saura, gravata da due chili e mezzo di variazione al peso, non riusciva a staccare i tre maschi, col compagno di allenamento Solar Walker (fratellastro del vincitore in siepi e in cross Moqorro), a centro pista, e At The Beach più all'esterno pronti ad attaccarla in vista dell'ultima siepe. Restava più sacrificato, alla ricerca di un varco, il favorito Dark Hero con Joe Bartos incerto sulla corsia da prendere. In tre su una linea sull'ultima siepe. At The Beach, dopo breve duello con Solar Walker, riusciva ad aver la meglio sui due allievi di Romano, vincendo di due lunghezze scarse. Per la seconda piazza finiva molto forte Dark Hero, costretto a passare dall'interno all'esterno, denotando una monta non troppo perfetta di Bartos, ma comunque sufficiente per giungere a stampare Solar Walker sul palo. 

Prima vittoria assoluta in ostacoli dunque per un figlio di Harbour Watch, prima vittoria stagionale a Treviso per Dominik Pastuszka (seconda stagionale), ma soprattutto prima doppietta del 2017 di Arnaldo Bianco (che credo da decenni non riuscisse a marcare una doppietta in ostacoli) e settimo successo stagionale per i colori di Lydia Olisova, chiamata a rispondere alla doppietta marcata in apertura dal “rivale” Josef Aichner fermo a cinque successi stagionali ma con una percentuale vittorie del 38,4% contro il 30,4% della slovacca dell'entourage Favero. 

In apertura nessun problema per il favorito Morning Star. Schierato sotto categoria e al debutto in steeple, il sette anni, dopo aver seguito per tutta la gara il monocorde front runner Shame, si sbarazzava dell'avversario affiancandolo sulla siepe collocata sulla curva finale per liberarsene andando semplicemente a incrementare il ritmo, in progressione. Vittoria piuttosto comoda, senza mai esser chiamato al maggiore impegno. Secondo finiva molto bene il rientrante da oltre un anno e mezzo Solar Focus, leader generazionale dei quattro anni in steeple due anni fa, montato in punta di dita da Pastuszka e mai sostenuto a dovere. Terzo, generoso, restava Shame, battuto di misura da due avversari che, per motivi diversi, si sono resi protagonisti di un lavoro in pista. Il portacolori di Aichner ha controllato la corsa andando a piazzare la sua terza vittoria consecutiva, Solar Focus ha dato invece l'impressione di riprendere confidenza con le corse senza guardare troppo al risultato e sperando di aver recuperato da un grave infortunio, sembra, al tendine, in vista di prove e traguardi ben più importanti di una reclamare. Quarta, non lontana e anche lei non troppo sostenuta, Tweety Kash, al rientro da un anno di assenza e con i nuovi colori di Biffi.

Ancora a bersaglio la connection Vana sr-Vana jr-Aichner nell'altra reclamare, questa volta in siepi, con un'Azamourday impiegata di nuovo sotto categoria per “fare ciccia” e permettere ai Vana di mettere una seria ipoteca sulle classifiche di riunione fantini (tre lunghezze di vantaggio di Vana jr su Bartos) e allenatori (due lunghezze di vantaggio di Vana sr su Bianco). La femmina, come suo abituale cliché, andava in testa e la manteneva fino in fondo, dovendo comunque respingere l'assalto di un cresciuto Theydon Thunder (molto lento nell'incrementare le proprie prestazioni, si ricorda che è stato pagato 10.000 ghinee, ma in innegabile progresso prestazionale). Bartos cercava di sorprendere il connazionale Vana lanciando la volata sulla penultima siepe, infilando Theydon Thunder all'interno della femmina e dando l'impressione di andare a vincere. Vana, dal canto suo, lasciava sfilare al suo interno l'avversario per poi tornare ad attaccarlo nel tratto piano finale per regolarlo di una lunghezza. Vittoria chiara, ma successo per niente agevole, specie in considerazione del tentativo di rispondere operato dal portacolori Olisova. Lontani gli altri due con la rientrante (da un anno e mezzo) Stoja sorprendentemente brillante fino all'attacco della curva finale ma poi crollata in retta di arrivo. Imbarazzante, non è una novità, Cape Yorke, ultimo con distacco di dodici lunghezze da Stoja (il che è tutto dire) tanto, a prescindere dalla categoria, da rendere poco ottimisti i prossimi impegni.

Da non perdere la riunione finale di sabato prossimo con il meeting dei "gren premi" dell'impianto veneto che presenteremo, come già fatto per Pisa, con video e monologo personale.

lunedì 13 marzo 2017

Vincitori Classici: FAFINTADENIENT a cura di Matteo Mancini.


FAFINTADENIENT (GB)
c.b 13.05.2007
FAFINTADENIENT 
(Foto paris-turf.com).


                            Riverman (Usa)
                                     Bahri (USA)                            Wasnah (Usa)   
Sakhee (USA)                (b.o 1992)   
 (b. 1997)                       Thawakib (IRE)                   Sadlers Wells (Usa)
                                      (b. 1990)                                        Tobira Celeste (Usa)

                                                                              Sadler's Wells (Usa)    
                                      Montjeu (IRE)                   Floripedes (Fr)
Sentee (IRE)                   (b. 1996)
 (b. 2002)                         No Quest (IRE)                 Rainbow Quest (Usa)
                                        (b 1993)                                     No Disgrace (Ire)



Sakhee (1997). Eccezionale cavallo soprattutto in pista, specie se si considerano gli acciacchi fisici che lo hanno minato da adulto, meno nella carriera riproduttiva (comunque di valore), vincitore anche di un Arc de Triomphe. Fin da subito predestinato, nasce in Kentucky nel giorno di San Valentino del 1997 negli allevamenti dello sceicco Hamdan Al Maktoum (la Shadwell Farm Inc.) dal miler Bahri e dalla sorellastra dello stallone, nonché miglior cavallo anziano d'Europa nel 1987, Celestial Storm. La madre, Thawakib, è inoltre vincitrice in categoria Gruppo 2 ad Ascot, e ha generato altri interessanti prodotti come, la quasi sorella piena di Sakhee, Nasheed (da Riverman, padre a sua volta di Bahri), vincitrice in Listed a Newbury e nata un anno prima rispetto a Sakhee. È inoltre nipote, per via materna, del mito Ribot.
Suo figlio Sakhee, il cui nome è una variante araba di sakhi che vuol dire “amico”, è costruito su un inbreeding 3x4 su Northern Dancer e su un 4x5 su Nasrullah e sulla femmina Lalun (madre degli stalloni Never Bend e Bold Reason).
Definito “dall'aspetto imponente” viene esportato dal suo allevatore in Inghilterra e messo sotto allenamento da John Dunlop, conosciutissimo anche nella nostra penisola per le collaborazioni con la scuderia “cinematografica” (per il suo vezzo di utilizzare titoli di famosi film come nomi dei propri cavalli) Gerecon Italia, dove, fin da subito, si distingue ad alti livelli. A fine carriera riuscirà a vantare un invidiabile curriculum da cui si evidenzia la sua estrema costanza nell'andare sempre al marcatore.
Viene fatto maturare con calma da Dunlop che, a due anni, lo schiera in prove secondarie. Quarto al debutto (dove è già favorito al gioco) a Leicester sui 1.400 metri, vince le due successive prove con premi al primo rispettivamente di 5.300 (classe 4) e 8.800 euro (classe 3). In entrambe le occasioni, si esibisce sul miglio infliggendo tre lunghezze comode al primo dei battuti. In verità, però, si confronta con soggetti che non possono certo dirsi dei campioni.
La serie di vittorie consecutive giunge presto a quattro, dopo aver compiuto tre anni. Il passaggio di età però segna anche la scalata all'olimpo nella scala gerarchica dell'ippica inglese. Sakhee, infatti, compie un netto salto di livello. Dunlop, quasi sempre in coppia con Richard Hills, lo schiera quattro volte in circa due mesi tra la primavera e l'inizio dell'estate del 2000. Si tratta di main event massimi a cui Sakhee, a pieno diritto, accede dopo aver trionfato nel Thresher Classic Trial (Gr.3) a Sandown sui 2.000 metri, dove ingaggia duello con Pawn Broker che batte ancora, a York, nel JWE Telecom Dante Stakes (Gr.2) sempre di una lunghezze abbondante ma passando dal pesante al buono. Nella seconda occasione figura terzo, a due lunghezze di distacco, il Godolphin Best of the Bests che si presenta già forte di una vittoria in Gruppo 3 e di un secondo posto in Gruppo 2 conseguiti a due anni.
L'entusiasmo in casa Al Maktoum è dunque alto e porta ad aprire le porte dei Gruppi 1. Il dieci giugno è il turno del Derby di Epson (Gr.1), sui tradizionali 2.400 metri, dove Sakhee duella con il quasi imbattuto in carriera Sindarr (curriculum finale fatto di otto corse e sette vittorie, oltre un secondo posto al debutto). Alla fine perde per una lunghezza, ma rifila importanti distacchi a tutti gli altri. Cinque lunghezze a Beat Hollow, addirittura nove a Best of the Bests che, nonostante il pesante passivo, chiude quarto., quattordici a Barathea Guest. Nelle casse piovono 366.000 euro circa e l'idea di andare subito ad affrontare gli anziani, per la precisione un mese dopo, nel Coral Eclipse (Gr.1) a Sandown. Corsa difficilissima, ma grosse chance quanto meno di piazzamento come dimostra il ruolo di favorito di 7/4 proprio di Sakhee. Non va benissimo, anche perché, durante la corsa, il cavallo viene frenato da un problema muscolare. Vince la belva Giant's Causeway di O'Brien (curriculum finale di tredici corse, con nove vittorie e quattro secondi posti) che rifila quattro lunghezze abbondanti al coetaneo Sakhee. Secondo e terzo arrivano due anziani di grosso spessore come Kalanisi e l'allevato in Giappone Shiva. Sakhee è “solo” quarto, ma batte ancora una volta un rappresentante Godolphin ovvero l'ottimo Fantastic Light. Considerate le problematiche fisiche accusate in corsa si tratta di una performance notevole.
Viene fermato in autunno e sottoposto a un intervento chirurgico al ginocchio per rimuovere un chip osseo. L'operazione riesce perfettamente tanto che la Godolphin lo promuove tra le proprie fila e lo affida al fido Saeed bin Suroor. Il passaggio sembra verificarsi nell'aprile del 2001, quando il cavallo ha compiuto quattro anni.
Il ritorno in pista avviene a un anno di distanza dall'ultima apparizione, in una listed race di Newbury, la Steventon Stakes (L), in cui, puntualmente, arriva una vittoria comoda, con tre lunghezze di margine, e la monta di Frankie Dettori. Il meglio però deve ancora venire con una doppietta di eccezionale valore. Ad agosto, da favorito netto, passeggia nel Juddmonte International Stakes (Gr.1) a York sui 2.100 metri, rifilando sette lunghezze al secondo e otto a Medicean. L'acuto vale 410.000 euro e la prima vittoria del cavallo in un Gruppo 1, dopo aver già vinto in tutte le altre “sottocategorie”. È però a ottobre che Sakhee entra nella leggenda, vincendo (ancora una volta da favorito netto a 11/5) di sei lunghezze l'Arc de Triomphe (Gr.1) a Longchamp, nella sua prima trasferta all'estero, garantendo alla scuderia la faraonica somma di 914.000. Nell'occasione toglie l'imbattibilità alla fenomenale tre anni Aquarelliste (reduce da due vittorie in Gruppo 1) a cui concede cinque chili e che proseguirà, in seguito, a vincere in Gruppo 1.
Il ferro deve continuare a esser battuto finché è caldo e infatti viene organizzata la trasferta negli Stati Uniti, a Belmont Park, dove il cavallo corre venti giorni dopo nel Breeders Cup Classic (Gr.1). La prova, oltre alle difficoltà di una trasferta intercontinentale e alla presenza di un campo partenti di prima fascia, ha l'ulteriore insidia del fondo del terreno. Sakhee passa infatti dall'erba alla sabbia. Il risultato finale però non ne risente affatto. Perde in fotografia, per una narice, sui 2.000 metri, dal plurivincitore di Gruppo 1 locale Tiznow. Prende parte alla corsa anche Galileo, futuro caporazza del purosangue inglese, che chiude la prova da non piazzato a 7 lunghezze da Sakhee. Il secondo posto vale altri 838.000 euro.
L'inverno non porta il riposo come avvenuto negli anni precedenti. Per Sakhee è in programma il trasferimento negli Emirati Arabi dove debutta a febbraio, in condizionata, a Nad al Sheba. A montarlo c'è ancora Frankie Dettori, ormai suo fedele interprete. È una corsa in famiglia che si svolge sulla sabbia con cinque soggetti al via di cui quattro sella da Saeed bin Suror. Sakhee, come previsto, vince di nove lunghezze. Si tratta di una prova preparatoria in vista della Dubai World Cup (Gr.1), ancora sulla sabbia, che Sakhee affronta da favorito. Arriva però una netta sconfitta, con distacco di otto lunghezze, a opera del compagno Street Cry. Secondo giunge l'estremo outsider, 66 a 1, Sei Mi che arriva addirittura dall'Argentina e che era giunto quinto nell'edizione dell'anno precedente. Terzo c'è Sakhee che batte Crimson Quest, campioncino del Bahrein, e garantisce introiti per altri 670.000 euro. A otto lunghezze di distacco da Sakhee, tra gli altri, finisce ancora Best of the Bests.
Il congedo dalle corse, tutt'altro che programmato a tavolino, va in scena in Francia, a Deauville, nel Prix Gontaut-Biron (Gr.3), dove Sakhee ricompare a distanza di cinque mesi dal precedente ingaggio. A montarlo ritrova Hills e la quota al gioco è risibile, favoritissimo a 1/5 con quote degli avversari faraoniche. Nonostante ciò arriva secondo, battuto da Wellbeing che anni prima, nel Derby di Epson, aveva subito da Sakhee dodici lunghezze. A giocare contro il baio della Godolphin sono gli acciacchi fisici emersi già a tre anni e ne è un segno evidente la scelta di ritirarlo dall'agonismo, proprio mentre era in preparazione per l'Emirates Airline Champion Stakes di Newmarket, con la speranza di farne uno stallone di primissima fascia presso la Shadwell Estate Company (dello sceicco Al Maktoum), nel Norfolk, a 20.000 sterline di monta.
Chiude così la carriera con 14 corse (di cui nove in Inghilterra, due in Francia, due negli Emirati Arabi e una negli Stati Uniti), da due a cinque anni, 8 vittorie (1.600-2.400 m.), sei delle quali in Inghilterra, una in Francia e negli Emirati Arabi, e 6 piazzamenti per un totale pazzesco di 3.497.917 euro di vincite. Ha vinto su tutte le tipologie di fondo, compreso la sabbia, collezionando cinque pattern race, di cui due Gruppi 1 (Juddmonte International Stakes e Arc de Tripomphe), un Gruppo 2, un Gruppo 3 e una Listed, è piazzato in altrettante cinque pattern di cui quattro Gruppi 1.

SAKHEE 
in giubba Al Maktoum batte
Pawn Broker nel JWE TELECOM 
DANTE STAKES (Gr.2) a York.
(Foto Jockeysroom.com).

Entra in razza nel 2003 nel Norfolk, Inghilterra, presso la Shadwell Estate Ltd al tasso di monta di 20.000 sterline che viene portato a 15.000 due anni dopo con il passaggio alla Nunnery Stud. Nel 2007 viene ulteriormente ridotto a 10.000 per subire poi un lieve aumento di 2.000 sterline nel 2009 con successivo dimezzamento nel 2010. Nel 2013, prima di passare alle trattative private per gli anni successivi, tocca il punto più basso con appena 2.500 sterline.
Quattordici anni di attività con risultati che alla fine, date le premesse, risulteranno piuttosto deludenti ma con almeno cinque stalloni, di cui uno di discreto tenore, che ne continueranno la linea di sangue.
Offre il meglio di sé proprio nei primi due anni di monta dove genera subito quattro dei suoi cinque migliori prodotti, il quinto arriverà al quinto anno di monta. Il livello qualitativo, pur riducendosi già dopo il secondo anno di monta, si deteriora in modo netto a partire dai nati 2010. Sakhee non viene più ritenuto uno stallone di prima fascia e il suoi seme finisce sul mercato a basso costo, con conseguente riduzione drastica della qualità delle fattrici che gli vengon destinate.
Al 14 marzo del 2017 i figli di Sakhee hanno riportato numerose vittorie soprattutto in Inghilterra e Irlanda, ma anche in Francia, Italia, Spagna, più rare le vittorie negli altri stati tra cui Germania, Stati Uniti, Hong Kong, Russia, Kazakistan, Repubblica Ceka, Slovacchia, Austria, Emirati Arabi e Turchia.
108 i vincitori in corse in piano in Inghilterra e in Irlanda, in pista 1878 volte con 281 primi posti, senza contare poi le non numerosissime uscite dei maiden. Meno affollata la presenza in Francia dove i figli di Sakhee a scendere in pista sono stati 55 (uno dei quali solo in ostacoli) di cui 32 vincitori (58%), trentuno dei quali anche in piano, per un totale complessivo di 102 vittorie (8 delle quali in ostacoli) su 783 corse (70 delle quali in ostacoli con sette saltatori) dunque con indice vittorie del 13%. Numeri similari in Italia con 48 figli di Sakhee scesi in pista, 31 dei quali vincitori (due dei quali solo in ostacoli), percentuale del 64%, per un totale complessivo di 110 vittorie (17 delle quali in ostacoli) su 898 corse (87 delle quali in ostacoli, con cinque saltatori) per un indice vittorie del 12%.
Presenza meno marcata in Spagna dove hanno calcato le piste 15 figli dello stallone con sette vincitori (46%), tutti in piano, per un totale di 41 vittorie su 204 corse e un indice vittorie del 20%. Queste le nazioni che hanno visto correre il maggior numero di figli da Sakhee. Vittorie sparse poi in ogni dove con vincitori, come avremo modo di vedere, addirittura in Kazakistan e Turchia.

Solo cinque vincitori da Sakhee hanno trionfato in prove di Gruppo, oltre altri due nei territori dell'ex Unione Sovietica in categoria sempre di gruppo ma con avversari di qualità inferiore rispetto ai main event internazionali. Di questi cinque, tre sono risultati vincitori in Gruppo 1, con due di loro passati poi alla carriera riproduttiva. Fanno poi seguito otto vincitori in listed race di cui tre in Italia dove invece nessun soggetto ha centrato prove di gruppo. Pertanto sono stati quindici i figli di Sakhee a riportare almeno una vittoria in piano in categoria pattern race, numerosi poi i piazzati sempre in prove da neretto.

La palma del migliore, quanto a somme riscosse e livello di prove vinte, va al castrone - deceduto per colica a otto anni, poco dopo esser stato ritirato dall'agonismo e inviato in Francia per la pensione - PRESVIS. Prodotto del primo anno di monta, nipote di Never so Bold, acquistato da foal per 15.000 ghinee e rivenduto da yearling per 30.000 ghinee. Affetto, verosimilmente, da svariate problematiche, viene castrato e ceduto a Leonidas Marinopoulos che lo affida in allenamento all'italiano Luca Cumani che lo svezza in Inghilterra dove debutta tardissimo, addirittura a quattro anni. Nonostante la tarda età, vince in classe 4 a Sandown e si disimpegna bene in classe 3 dove ottiene alcuni piazzamenti fino a vincere un Heritage Handicap, da 84.000 euro al primo, a Newbury sui 2.000 metri. Cumani decide così, a cinque anni, di spedirlo in Asia dove Presvis diviene un campionissimo nel suo tradizionale schema di corsa all'estrema attesa. Corre a cinque anni sette volte, soprattutto negli Emirati Arabi ma anche a Singapore e Hong Kong per poi tornare in Inghilterra, giusto per una breve parentesi. Dopo due vittorie a Nad al Sheba da 50.000 e 75.000 euro l'una, vince l'Audemars Piguet Queen Elizabeth II Cup (Gr.1) a Sha Tin, Hong Kong, prova che gli porta nelle casse 740.000 euro e in cui batte il pupillo di casa Viva Pataca. Notevoli poi i piazzamenti, secondo nella Dubai Duty Free (Gr.1) a Nad al Sheba, valore della piazza 718.000 euro, alle spalle dell'ex italiano Gladiatorus, ma davanti ai vari Archipenko e Paco Boy; secondo nel Singapore Airlines International Cup (Gr.1) a Kranji, Singapore, dietro al brasiliano Gloria de Campeao; terzo nel Cathay Pacific Hong Kong Cup (Gr.1) a Sha Tin, dietro a Vision d'Etat e Collection; secondo infine nel Betdaq Churchill Stakes (L) a Lingfield, in patria, dove da favorito netto non va oltre alla medaglia d'argento. Questo il suo miglior anno di corse, ma corre ancora per tre anni dove riesce nell'impresa, a sette anni, di trionfare nel Dubay Duty Free (Gr.1) di Nad al Sheba dove, da favorito, regola River Jetez e regala alla proprietà 2.245.000 euro in un colpo solo. Tra le altre pattern vinte si ricordano poi il Jabel Hatta (Gr.2) a Meydan, negli Emirati Arabi, e l'Al Rashidiya (Gr.2) a Meydan. Terzo infine sempre nel Jabel Hatta (Gr.2) disputato da campione uscente. Chiude la carriera con 28 corse, da quattro a otto anni, 8 vittorie (1.800-2.000 m.), di cui cinque negli Emirati Arabi, due in Inghilterra e una a Hong Kong, con due affermazioni in Gruppo 1 e due in Gruppo 2, e con 9 ulteriori piazzamenti, tra cui due secondi posti in Gruppo 1, un terzo posto in Gruppo 1 e un altro in Gruppo 2, per un totale di 4.689.375 euro ovvero più del padre. È stato definito uno dei maggiori successi di tutti i tempi, sotto il profilo finanziario, dell'allevamento britannico. Inserito per tre anni consecutivi, dal 2009 al 2011, nella top hundred internazionale dei migliori cavalli della stagione, con l'apice toccato nel 2009 e nel 2010 con 120 di rating a farne il quarantatreesimo cavallo al mondo.

Se Presvis è stato, probabilmente, il miglior prodotto di Sakhee, il sauro SAKHEE'S SECRET è il miglior figlio chiamato a mutuare la linea del padre. Rating superiore di appena un punto al coetaneo Presvis, nipote di Secreto, ha sempre corso in Inghilterra, da due a quattro anni, prendendo parte a 11 corse e riportando 5 vittorie (1.200 m), tra cui un Gruppo 1 e due Listed, e 3 piazzamenti uno dei quali in Gruppo 3. Velocista puro, molto discontinuo, si è reso protagonista, a tre anni, di un eccezionale acuto nella July Cup (Gr.1) a Newmarket dove, alla prima partecipazione in una corsa di Gruppo, ha battuto Dutch Art e ha disperso, tra gli altri, Hellvelyn e Amadeus Wolf. In precedenza aveva centrato l'Axminster Carpets Cathedral Stakes (L) a Salisbury e l'Ultimate Travel Stakes (L). Schierato altre tre volte in Gruppo 1 non si è più piazzato, riportando uno solo secondo posto a Newmarket nello Stan James (Gr.3) a un'incollatura da Captain Gerrard. Vince in carriera 406.762 euro. Ritirato in razza presso la Whitsbury Manor Stud, nel 2009, a 6.500 sterline come tasso di monta, è stato poi acquistato nel 2015 dall'Allevamento Si Fra che lo ha importato in Italia dove opera a 5.000 euro di monta. Ha generato un vincitore di Gruppo 1 in Nuova Zelanda (Sakhee's Soldier), il vincitore del Parioli (Gr.3) a Roma e di due Listed in Italia Salford Secret (recentemente ritirato in razza in Sardegna) oltre che due ulteriori vincitori in listed.

Completa il trio di vincitori in Gruppo 1 il più giovane TIN HORSE, frutto del quinto anno di monta di Sakhee. Manto grigio, derivato dal nonno Kendor, allevato a differenza dei due fratelli in Irlanda (e non in Inghilterra), ha sempre corso in Francia, da due a quattro anni, prendendo parte a 14 corse (dodici delle quali in categoria di Gruppo) e riportando 4 vittorie (1.000-1.600 m.) e 3 piazzamenti. Vince le prime due corse in carriera in condizionata, poi passa subito ai Gruppi 1. Secondo a Deauville nel Darley Prix Morny (Gr.1) battuto di una lunghezza e mezzo da Dream Ahead, e secondo a pari merito con Maiguri nel Prix Jean Luc Lagardere (Gr.1) a Longchamp. A tre anni vince il suo primo e unico Gruppo 1 a Longchamp, riportando il Poule d'Essai des Poulains (Gr.1) in cui si riprende la rivincita su Wotton Bassett (vincitore nell'altro Gruppo 1) e su Maiguri, battuti in modo netto. Il successo vale 257.000 euro. Vince ancora in categoria di gruppo a quattro anni, sulla pista di Mainsons Lafitte, centrando l'assai meno blasonato Prix Messidor (Gr.3) del valore di 40.000 euro al primo. Tra i piazzamenti importanti si segnala poi il terzo posto nel Prix de Fontainebleau (Gr.3) a Longchamp. Vince in carriera 532.747 euro. Vanta un rating massimo, da terzo miglior cavallo della produzione Sakhee, inferiore di sei punti rispetto a quello di Presvis. Ritirato in razza nel 2013 presso l'Haras de Grandcamp, in Francia, al tasso di monta di 4.000 euro, non ha ottenuto grandi risultati nel primo anno di competizione dei suoi figli. Stallone con produzione pressoché limitata al territorio transalpino, ha generato 171 prodotti, 29 dei quali scesi in pista, che hanno preso parte a 133 corse vincendone appena 12 (otto i vincitori).

Si scala di una categoria con SAMUEL, altro soggetto dal primo anno di monta, allevato in Inghilterra e sempre in pista nel Regno Unito. Castrone rimasto vittima di grave infortunio a quattro anni, che lo ha tenuto lontano dalle piste per due anni, è ritornato alle corse all'età di sei anni andando fortissimo. Ha preso parte solo a 12 corse, ottenendo 2 vittorie (2.800-3.600 m.), conquistate a quattro e sei anni, ovvero la Doncaster Cup (Gr.2) nell'ultima corsa in carriera e lo Stowe Family Law LLP Grand Cup (L) a York, a cui si aggiungono 8 piazzamenti con il secondo posto nel Wheatherbys Insurance Lonsdale Cup (Gr.2) a York e il terzo nell'Emirates Airline Yorkshire Cup (Gr.2) sempre a York per un totale di 172.722 euro di introiti.

Sulla stessa lunghezza d'onda il quindo vincitore in categoria di Gruppo ovvero ROYAL ROCK, altro soggetto dal primo anno di monta con un rating inferiore di un punto rispetto a quello massimo di Samuel. Anche questo è un castrone allevato in Inghilterra che ha però corso molto, da tre a dieci anni, scendendo in pista 44 volte, quattordici delle quali in categoria di Gruppo. una trasferta in Francia e una in Irlanda, riportando 10 vittorie (1.200-1.400 m.), tra cui il Willmott Dixon Bengough Memorial Stakes (Gr.3) e il John Guest Bengough Stakes (Gr.3) entrambi ad Ascot, e 14 piazzamenti tra cui un secondo posto in Listed a Chester, un terzo in Listed a Newmarket, un quarto posto in Gruppo 2 ad Ascot, uno in Gruppo 3 a Curragh (Irlanda) e uno in Listed a Doncaster per un totale di 210.594 euro di vincite.

Per completezza elenchiamo altri due vincitori di prove di Gruppo che arrivano dai paesi dell'ex Unione Sovietica, dove però il livello non è neppure lontanamente paragonabile alle top category. Tra i due spicca la femmina, poi fattrice in Russia, Krasnaya Ikra, allevata in Irlanda nel 2011 e nipote di Halling, nonché sorellastra della vincitrice in Italia La Dama del Vento (terza nel Premio Firenze, HP Principale), scesa in pista per tre volte a tre anni in Russia. Vincitrice al debutto sui 1.600 metri, si è confermata nell'Analogichnaya (Gr.2) a Pyatigorsk, finendo poi quarta nel Prize Terna (Gr.2) a Nal'Chik per un totale di 3 corse, 2 vittorie (1.600 m.) e 1 piazzamento da tradursi in 38.000 rubli (cifra irrisoria).

Il secondo soggetto è Roleks, classe 2009 (acquistato yearling in Inghilterra per 2.000 ghinee) passato dalla Polonia (unico figlio di Sakhee nelle piste polacche) senza piazzarsi nell'unica corsa disputata a due anni. Ha vinto una corsa a cinque anni in Kazakistan, il Vstupitelny Prize (Gr.3) ad Argymak, e si è piazzato quarto a Kulager, sempre in Kazakistan, nel Anilin Stakes (Gr.2). Secondo poi in condizionata in Russia, ad Akbuzat, per un totale di 4 corse, 1 vittoria (2.000 m.) e 2 piazzamenti quantificabili in 350.000 KZT + 12.500 rubli (cifra irrisoria inferiore ai 2.000 euro).

A questi soggetti fanno seguito nove vincitori in listed race, quattro dei quali in Italia e su cui ci soffermeremo di seguito insieme a un quinto di questi. Qui andiamo a indicare i vincitori in Francia, Irlanda e Spagna. Shujoon, ennesimo prodotto inglese del primo anno di monta. Cavallo regolarissimo, sempre piazzatosi nelle nove corse disputate in Francia, si è aggiudicato due Listed, una a Longchamp e l'altra a Bordeaux le Bouscat, terzo poi in Gruppo 2 a Longchamp nel Prix Hocquart Mitsubishi Motors. Vince in carriera 125.150 euro. Altro soggetto degno di nota è lo spagnolo Entre Copas, anche lui classe 2004, eletto miglior fondista in Spagna nel 2009 e cavallo dell'anno, sempre in Spagna, nel 2011. E' inoltre il figlio di Sakhee ad aver riportato il maggior numero di successi in assoluto con 16 vittorie (2.000-4.000 m.) tra cui, per due volte, il Gran Premio Città di Madrid (L) e il Gran Premio Dia de Andalucia Mijas Cup (classe A), e 24 piazzamenti su 53 corse disputate (tutte in Spagna) che hanno fruttato ai proprietari 386.815 euro.
Dal secondo anno di monta arriva l'irlandese, trapiantato in Francia, Change the World, vincitore di una listed a Bordeaux le Bouscat sui 2.400 metri, quindi il velocista classe 2008 Timeless Call, vincitore di due listed in Irlanda a Dundalk e a Cork, piazzato poi in altre tre listed per 122.500 euro.

Lo sfortunato PRESVIS
miglior figlio di SAKHEE
vincitore di due Gruppi 1 e di due Gruppi 2
per oltre 4,6 milioni di euro di vincite.
(Foto Racingportal.hu).

Tra gli altri figli meritano una menzione, prima di andare a vedere i soggetti che si sono distinti in giro per il mondo, Regal Flush, ennesimo soggetto classe 2004, quarto rating inglese a parimerito con Samuel ma mai vincitore in pattern race, vincitore di due Heritage Handicap a Goodwood e ad Haydock, piazzato in due listed e quarto nel Ledbrokes St. Leger Stakes (Gr.1) a Doncaster per un totale di 186.000 euro; Zaahid, addirittura mai piazzato in pattern race (ancora un 2004), ma vincitore in un Heritage Handicap ad Ascot e secondo in un altro Heritage Handicap a Doncaster per 126.000 euro di introiti, prima di esser ritirato in razza, a fare lo stalloncino, in Svezia; e Darsha, classe 2004 allevata in Francia, seconda in Gruppo 3 a Deauville e terza in Gruppo 2 a Longchamp, fattrice madre di Darbadar (quarto in Gruppo 3).

Negli Stati Uniti si registrano le vittorie della femmina Tabreed, discreta in Francia a tre anni in condizionata, ma esplosa poi nel nuovo continente dove si è piazzata con tre secondi posti in Gruppo 3, uno ad Aqueduct e due a Gulfstream Park, oltre che un terzo posto in Gruppo 3 sempre a Gulfstream Park

A Hong Kong riporta tre vittorie Agiaal, unico prodotto di Sakhee a corrervi insieme ad Presvis, in classe 3 e 4 dai 1.600 ai 1.800 metri, oltre che 8 piazzamenti in 52 corse disputate (da aggiungersi alle cinque, con una vittoria e tre piazzamenti, marcate in Inghilterra) per 340.000 euro di vincite.

Degno di menzione, sui sette vincitori spagnoli, oltre che il già citato Entre Copas, il classe 2010 Mayo, sceso in pista da due a sette anni, 42 volte con 8 vittorie e 18 piazzamenti per 60.700 euro.

In Francia si ricorda poi Prophets Pride, quale secondo soggetto ad aver riportato il maggior numero di vittorie: 15 (undici delle quali conseguite in Francia e cinque in Inghilterra), e Bunook, soggetto dopo Tin Horse ad aver incassato la più alta somma in terra francese con 218.740 euro di incassi.
Firma invece il record di corse Turkey Jackson con 70 corse all'attivo.

Un vincitore, su due scesi in pista, anche in Turchia dove brilla Samba, con 43 corse, 3 vittorie (2.100-2.200) a Istanbul e 8 piazzamenti per 37.700 euro. Vince invece in Austria Feraglos, colpiscono in Germania Chrapa Danon, Astia e Mi Vida Loca.

Un solo figlio di Sakhee, Deep Hunter, ha invece affrontato le piste giapponesi senza peraltro riuscire a piazzarsi in cinque uscite. Non piazzato in Ungheria Windsor.

In Russia si registra il quarto posto in un Gruppo 1 di Postovsky di Cover Set, quarto posto in medesima categoria ma in Kazakistan per Sakhee's Girl. Sempre in Russia, in qualità di fattrici, operanti due figlie di Sakhee. Ci riferiamo a Mooteeah, madre di Crossman vincitore in Gruppo 2 a Krasnodar per 13.500 euro; e a Latheetha, madre di Cherri Layt, vincitrice in Russia e terza in una locale Listed, e di Ledokol pluripiazzato in Gruppo a Krasnodar e a Rostov.

SAKHEE'S SECRET
il continuatore della linea di sangue di Sakhee.
(Foto dailymail.com.uk).

Presenza importante di Sakhee anche in Italia dove è stato scelto trentotto volte, dai nostri allevatori, per generare dei cavalli.  Quarantotto sono stati i suoi figli a calcare le nostre piste. Nessuno di loro è mai riuscito a imporsi in una nostra prova di Gruppo, in tre hanno vinto invece in listed race, in otto ulteriori invece si sono piazzati in listed race e una di queste ha vinto in medesima categoria all'estero.

Permesso la star indiscussa nella nostra penisola, sesto in assoluto per introiti tra i prodotti dello stallone. Dal secondo anno di monta, allevato dalla Razza del Sole e di proprietà della Nuova Sbarra, ha sempre corso in Italia, da due a sette anni, prendendo il via in 33 corse (due terzi delle quali pattern race), riportando 6 vittorie (1.800-2.300), tra cui la Coppa d'Oro di Siracusa (L) e il Premio Botticelli (L) a Roma, e 16 piazzamenti con il secondo posto nel Derby Italiano (Gr.1) a mezza lunghezza da Cima de Triomphe, nel Premio Roma (Gr.1), nel Circo Massimo (L), nel Premio Mediterraneo (L) a Siracusa e tre volte nel Villa Borghese (L), terzo poi nel Carlo D'Alessio (Gr.3) e nel Guido Berardelli (Gr.3) per un bottino complessivo di 380.069 euro. Ritirato in razza presso La Nuova Sbarra nel 2013, ha generato quattro prodotti, tre dei quali scesi in pista e due di questi vincitori.

Ha poi vinto in listed l'ospite occasionale Nice Danon, tedesco vincitore del Premio d'Estate (L) a Milano, secondo in due Gruppi 3 in Germania oltre che in una Listed di Dusseldorf, terzo poi in un altro Gruppo 3 tedesco. Ritirato in razza, è disponibile per la monta a 500 euro. Una vittoria in pattern anche per la meno qualitativa Dan Loose Daughter, prodotto della Blueberry, vincitrice del Premio Baggio (L) a Milano e terza nel Seregno (L).
Non ha vinto in listed in Italia, Sakheart, seconda nella LXXVII Royal Mares (L) a Milano e nel Pietro Bessero (L) a Milano, terza nel Verziere (Gr.3) a Milano, quarta in una Listed tedesca, vincitrice tuttavia a Bratislava nel Cena Pat's Music (L) e seconda nelle Oaks Slovacche (L). E' l'unica vincitrice in Slovacchia sui tre prodotti di Sakhee scesi in pista.

Dietro a Permesso, pur non avendo mai vinto in pattern, è tuttavia da evidenziare la femmina Sakhee's Song, dal primo anno di monta e allevata in Italia dalla Cora. Molto brillante nella nostra penisola, dove ha corso a tre anni, non è si è ripetuta a quattro anni in Inghilterra. Ha corso 18 volte, centrando 3 vittorie (1.000-1.200 m.) e 8 piazzamenti tra cui il secondo posto nell'Omenoni (Gr.3) a Milano, nel Tudini (Gr.3) e nel Carlo Chiesa (Gr.3) a Roma nonché nel Città di Napoli (L) vince 96.500 euro. Ritirata fattrice, ha generato un piazzato in Gruppo 2 (Taayel) e un altro in Listed (Alfajer) entrambi in Inghilterra.

Considerazione poi per Salure, altro prodotto Blueberry, sceso in pista 50 volte con 7 vittorie (1.000-1.400 m.), tra cui il Giovanni Borghi (Hp Principale) a Varese e 22 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Primi Passi (Gr.3) a Milano e nel Vittorio Riva (L), terzo nel Qatar Prix Jean Luc Lagardere Grand Criterium (Gr.1) a Longchamp per 134.000 euro di vincite che ne fanno il secondo più ricco in Italia nella produzione Sakhee disimpegnatasi in piano
Minori gli altri con i piazzati Blue Black Jack (secondo, terzo e quarto in Listed), Pietro il Grande (fratello pieno di Permesso, secondo e due volte terzo in Listed), Saktada (terzo in Listed), Gala Sakhee (quarto in Gruppo 3) e Via Filangieri (quarta in Listed). Un gradino sotto Fairy Sakhee, terza nel Fiume (Hp Principale) e Schifano, terzo nel Trofeo delle Province Lombarde (Hp Principale) a Varese.

Il miglior figlio di Sakhee ammirato in Italia
PERMESSO
quarto in assoluto per somme vinte.
(Foto lanuovasbarra.it).

Piuttosto numerosa la prole di Sakhee che si è confrontata con gli ostacoli, ma con risultati poco esaltanti nel complesso. Sono stati 109 i figli dello stallone ad aver corso almeno una volta in ostacoli, 45 i vincitori (41%) che si traducono in un totale di 134 vittorie su 984 corse per un indice vittorie del 13,6% (in linea con l'indice delle vittorie in piano). Concentrazione quasi totale in Inghlterra e Irlanda dove sono scesi in pista 97 prodotti di Sakhee, percentuale dell'89%, che hanno riportato 106 vittorie in 817 uscite (13%). Segue l'Italia che ha sfornato tre vincitori su cinque scesi in pista per un totale di 17 vittorie su 87 corse (19,5%), quindi la Francia che ha visto scendere in pista sette soggetti (uno in comunione con l'Italia e la Rep.Ceka) portatori di 8 vittorie su 70 corse (11,4%), tre vittorie poi in Repubblica Ceka dove hanno corso due soggetti, due piazzamenti poi in Slovacchia dove è sceso un unico soggetto in comunione con la Repubblica Ceka.

Solo due figli di Sakhee si sono aggiudicati delle prove di gruppo, entrambi, peraltro, in Gruppo 1.
L'italiano FAFINTADENIENT è, probabilmente, il miglior prodotto dello stallone in ostacoli. Prodotto del quarto anno di monta, allevato dall'Azienda Agricola Francesca, ha preso parte a 33 prove in ostacoli, sia siepi che steeple chase, correndo e vincendo in tre stati diversi (Italia, Rep. Ceka e Francia) per un totale di 15 vittorie, nessuno come lui, tra cui la LXI Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), il Premio Staffe d'Oro (Gr.3), il Creme Anglaise (L) a Merano, il Velka Narodni O Pohar Josefa Vani (Ln) e lo Zlati Pohar Elektrizace Zeleznic (Ln) a Velka Chuchle nonché il Stribrna Trofej Spolecnosti Ceske (Ln) a Pardubice, secondo nella Coppa Gen. Bocchini (L) a Roma, nel Prix du Cher (L) a Compiegne e quarto nel Gran Premio Merano (Gr.1) per un totale vincite in ostacoli di 272.718 euro.

Vincitore in Gruppo 1 anche GRUMETI, di un anno più giovane di Fafintadenient, allevato in Inghilterra. Si è districato bene sia in piano, ma soprattutto in ostacoli. Dopo aver già imparato il mestiere e corso in ostacoli, ha vinto (quota di 50 a 1) un Heritage Handicap a Newmarket, sui 3.600 metri, con 34 partenti da 155.625 sterline. Al di là di questo acuto, ha preso parte 20 corse in ostacoli (cinque delle quali in chase), riportando 6 vittorie (due in chase) tra cui il Matalan Anniversary 4 yo Juvenile Hurdle (Gr.1) ad Aintree, JCB Triumph Hurdle Trial Juvenile Hurdle (Gr.2) a Cheltenham, il Williamhill.com Dovecote Novices' Hurdle (Gr.2) a Kempton Park, terzo poi nel JCB Triumph Hurdle (Gr.1) a Cheltenham, nello StanJames.com Fighting Fifth Hurdle (Gr.1) a Newcastle, nel Betfred Tv Scilly Isle Novices' Chase (Gr.1) a Sandown e nel Bathwick Tyres Kingwell Hurdle (Gr.2) a Wincanton, quarto nel QTS Scottish Champion Hurdle (Gr.2) ad Ayr e nel Bet365 West Yorkshire Hurdle (Gr.2) a Wetherby. Vince in carriera un Gruppo 1 e due Gruppi 2, piazzato poi in sei corse di Gruppo (tre delle quali di Gruppo 1 e tre di Gruppo 2) per 173.000 euro di introiti in ostacoli e nel complesso, compresi i proventi delle piane, 385.000 euro che lo portano a essere il quinto figlio più ricco dell'intera produzione.

Una vittoria in listed invece per Elsafeer, vincitore del Williamhill.com - The Home of Betting Novices' Hurdle (L) a Kempton Park e poi non più ripetutosi pur con 3 vittorie all'attivo in hurdle.

Due soggetti eccezionali cui però fa seguito uno stuolo di buoni cavalli, ma non di campionissimi. Sono tuttavia cinque i piazzati in pattern race più un sesto soggetto che ha vinto in categoria elitaria. Waxies Dargle, verosimilmente, il migliore. Classe 2009, del magnate John McManus, non ha mai corso in piano se non in due prove NHF per futuri ostacolisti. Specialista degli hurdle inglesi e irlandesi, ha corso 22 volte, collezionando 4 vittorie, tra cui un Grade A da 56.000 euro a Fairyhouse, e svariati piazzamenti. Vince in carriera 134.270 euro.

Due i piazzati in Gruppo 2 in Inghilterra, uno di questi è Squadron, dal primo anno di monta, 6 vittorie (tre in hurdle, due in PTP e una in chase), terzo nel Wragge & Co. Juvenile Novices' Hurdle (Gr.2) a Cheltenham, quarto nel Greatwood Handicap Hurdle (Gr.3) a Cheltenham. Vince in ostacoli 90.000 euro. L'altro piazzato in categoria è il validissimo anche in piano Zuider Zee. Cavallo allevato in Germania, piazzato in pattern race in piano in Gruppo 3 a Sandown, terzo ad Arlington Park negli Stati Uniti e in Listed in Francia, è stato destinato alla carriera in hurdle a sei anni in Inghilterra. Ha corso poco, appena cinque volte, collezionando 1 vittoria e 3 piazzamenti tra cui il Rose Appeal Supports Alder Hey Top Novices' Hurdle (Gr.2) ad Aintree.

Dietro a questi spicca l'italianissimo Monello, spedito in ostacoli a tre anni da Paolo Favero dopo sei corse in piano in cui non è riuscito a togliersi la qualifica di maiden. Classe 2010, allevato dalla Razza del Sole, ha preso parte a 28 corse in ostacoli, riportando 7 vittorie tutte in siepi (condizionate e vendere), ma soprattutto piazzandosi 18 volte con i secondi posti nel Criterium d'Inverno (Gr.2) a Pisa, nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L), terzo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2), nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2) e nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), quarto nel Criterium di Primavera (Gr.2) a Merano, nello Steeple Chases d'Italia (Gr.2) a Merano e nella Gran Corsa Siepi di Grosseto (L). Il tutto per 88.684 euro e un curriculum, con otto piazzamenti in pattern race, che ne fa il terzo miglior prodotto in ostacoli da Sakhee dopo Grumeti e Fafintadenient.

Livello lievemente inferiore per Sivota, 2 vittorie in hurdle in Irlanda, terzo in Listed a Cheltenham, vince in ostacoli 48.700 euro, e per Priors Gold, 2 vittorie in hurdle in Inghilterra e Irlanda, quarto in Gruppo 3 a Navan (Irlanda), vince in ostacoli 21.625 euro.

Sempre in Inghilterra spiccano il vincitore Zama Zama, da segnalare per aver preso parte a 45 prove in ostacoli (record horse della famiglia), e Tzora che con 7 vittorie è il più vincente in Inghilterra (lontano però dal record di Fafintadenient).

Niente di speciale in Francia, dove nessun figlio ha tenuto alta la bandiera in prove d'elite. Pure Alchol con 23 corse e 4 vittorie (tre in siepi e una in steeple), in condizioanta, si è segnalato quale il migliore dei sette scesi in pista con un bottino in ostacoli di 78.225 euro. Vincitore in condizionata anche White Collar, 1 vittoria e 6 piazzamenti in 11 uscite, per 40.415 euro. Meglio di lui il già citato Fafintadenient, vincitore in condizionata ad Auteuil e a Strasburgo. Una vittoria in ostacoli, a reclamare, in Francia anche per l'allevato in spagna Toxic.
Due piazzamenti su due corse in ostacoli in Slovacchia per Feraclos (maiden in ostacoli), tre vittorie in Rep.Ceka per Fafintadenient.

In Italia, oltre ai già citati Fafintadenient e Monello, hanno corso altri tre figli di Sakhee. Tra questi lo sfortunato Prince Sakhee, allenato da Paolo Favero, caduto a Merano e infortunatosi nella sua unica uscita in siepi dopo aver vinto, a Pisa, un Handicap ad Invito - Tris da 12.750 euro in piano, oltre ai mediocri Hot Flame (1 vittoria in ascendente in siepi, in 29 corse disputate in tutte le discipline, con introiti finali di 15.844 euro) e la maiden Crescente (10 corse in siepi, 6 piazzamenti per 7.500 euro).

Il campione GRUMETI vincitore di tre corse di 
Gruppo e piazzato in altre sei.
E' il miglior figlio di Sakhee sugli ostacoli inglesi.

Prima madre
Sentee (Ire). Baia allevata in Irlanda dall'Epona Bloodstock ltd. Inedita in pista, nonostante sia stata acquistata yearling per la pazzesca cifra di 92.000 ghinee. E' stata presentata alle aste gestite da Tattersalls nel dicembre del 2008 e ceduta a Omer Halim Aydin, per 42.000 ghinee, che l'ha esportata in Turchia.
Madre di nove prodotti, cinque scesi in pista e tutti vincitori.

          Doctorca (2006, f. da Dr Fong (Usa)). Non ha corso. Fattrice in Rep.Ceka, madre dei vincitori a Bratislava Dr Sholokhov (in classe 4) e Dr Colokid (in classe 2 e 3)
             FAFINTADENIENT, see above.
             Pandam (2009, m. da Rock of Gibraltar (Ire)). Non ha corso.
            Pango (2010, m.b da Okawango (Usa)). Ha corso 34 volte in Turchia, da tre a cinque anni, riportando 2 vittorie (1.500-2.000 m.) a Bursa e a Istambul e 18 piazzamenti per 56.800 euro.
            Pan Flute (2011, f. da Lion Heart (Usa)). Ha corso 14 volte in Turchia, da due a quattro anni, riportando 1 vittoria (1.300 m) ad Adana e 6 piazzamenti per 18.000 euro.
             Royal Punch (2012, m.b da Win River Win (Usa)). Ha corso 26 volte in Turchia, da due a cinque anni, riportando 3 vittorie (1.200-2.200 m.) ad Istanbul e ad Ankara e 9 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Sait Akson Kosusu (Gr.3) a Istambul. Vince 58.000 euro.
             Exotic Princess (2014, f. da Native Khan (Fr)). Ha corso 13 volte in Turchia, da due a tre anni, riportando 2 vittorie (1.200-1.300) a Istambul e 6 piazzamenti per 29.000 euro.
               Henna Night (2015, f.b da HenryTheNavigator (Usa)). Non ha corso.
               N. (2016, m.b da Hanbes (Tur)). Non ha corso.

Seconda madre
No Quest (Ire). Allevata da Kilfrush Stud, viene acquistata da R.C. Strauss e importata in Francia dove, a tre anni, prende parte a 8 corse, piazzandosi quarta al debutto a Longchamp e senza più vedere palo. Tenta anche il Prix Minerve (Gr.3) a Evry finendo ultima. Vince in carriera 2.744 euro. Viene ritirata fattrice dalla famiglia Brosnan, in Irlanda e passa nel 2000 all'Epona Bloodstock ltd.
Madre di quattordici prodotti, dodici dei quali scesi in pista e sette di essi vincitori.

           Nakos (1998, c.b da Turtle Island (Ire)). Ha corso 16 volte in Francia, da due a tre anni, collezionando 2 vittorie (1.800-2.000 m.) a reclamare e 3 piazzamenti per 17.881 euro.
              MACAW (1999, c.b da Bluebird (Usa)). Ha corso 35 volte dapprima in Inghilterra dove è sceso in pista in 12 circostanze per poi esser esportato negli Stati Uniti (ha corso anche in Canada), da due a sei anni, centrando 5 vittorie (1.600-2.400 m.), tre delle quali in Inghilterra (dove batte il futuro stallone Tertullian), tra cui l'Elkhorn Stakes (Gr.3) a Keeneland (Stati Uniti) e il John Henry Stakes (L) a Meadowlands, e 11 piazzamenti (cinque dei quali in Inghilterra) col secondo posto nel Canadian International Stakes (Gr.1) a Woodbine, nello Sword Dancer Invitational Hdp (Gr.1) a Saratoga, nel Red Smith Hdp (Gr.2) ad Aqueduct, nel Mac Diarmida Hdp (Gr.3) a Gulfstream, terzo nel Bowling Green Hdp (Gr.3) a Belmont Park. Vince in carriera 560.000 euro. A due anni viene ceduto per 42.000 ghinee alle aste Tattersalls.
                Ridge's Journey (2000, c.b.o da Indian Ridge (Ire)). Ha corso 9 volte in Irlanda, da due a quattro anni, ottenendo due quarti posti come miglior piazza per 1.575 euro di introiti. A tre anni passa le aste dei cavalli in allenamento venendo ceduto 11.000 ghinee, l'anno successivo viene ceduto a 5.000 ghinee a un arabo.
              Rutters Rebel (2001, c.b da Entrepreneur (Gb)). Ceduto da foal per 58.000 euro. Ha corso 24 volte in Inghilterra, da due a quattro anni venendo poi esportato in Spagna dove ha proseguito a correre fino a sette anni collezionando, in totale, 53 corse, con 4 vittorie (1.600-2.200), di cui due in Inghilterra in classe E e due in Spagna in categoria D, e 12 piazzamenti (cinque dei quali in Inghilterra) per 27.650 euro (equamente divisi tra le due nazioni).
                  Sentee, see above.
              Irish Quest (2004, c.b da Galileo (Ire)). Acquistato yearling per la faraonica cifra di 150.000 ghinee. Ha corso 27 volte in Inghilterra, da tre a cinque anni, riportando 2 vittorie (2.800-3.200 m.) in classe 4 e 5 oltre 5 piazzamenti. Acquistato a fine quattro anni per 10.000 ghinee, ha preso la via per l'Irlanda dove ha preso parte otto corse in hurdle in Irlanda, dove ha debuttato a cinque anni, piazzandosi in un'unica circostanza. Vince 20.300 euro.
               Prince Desire (2005, m.b da Fasliyev (Usa)). Acquistato yearling alle aste per 58.000 ghinee. Ha corso 14 volte in Inghilterra, da due a tre anni, riportando 1 vittoria (1.600) in classe 4 e nessun altro piazzamento per 6.100 euro. Ceduto a fine tre anni a un arabo per 4.000 ghinee.
                One Cool Quest (2006, m.b da One Cool Cat (Usa)). Acquistato yearling alle aste a 27.000 euro. Ha corso 2 volte in Inghilterra a due anni senza piazzarsi.
               Fashion Lady (2007, f.b da Montjeu (Ire)). Ha corso 2 volte in Inghilterra, a tre anni, senza piazzarsi. Ceduta per 5.500 ghinee ed esportata in India per la carriera di fattrice.
                 Arbalo (2008, m.b da Motivator (Gb)). Ha corso 9 volte in Italia, a tre anni, piazzandosi nelle prime quattro corse in carriera disputate a Milano. Ha difeso i colori della scuderia Zaro, portando nelle casse 6.500 euro.
                Amhras Thomas (2009, c.b da Dylan Thomas (Ire)). Acquistato yearling per 18.000 ghinee. Ha corso 4 volte in Inghilterra, a tre anni, senza piazzarsi.
                 QUEST FOR MORE (2010, c.b da Teofilo (Ire)). Acquistato yearling per 58.000 ghinee. Ha corso 27 volte, da due a sei anni, prevalentemente in Inghilterra, ma anche due volte in Australia e una in Francia, ottenendo 8 vittorie (1.650-4.100), una delle quali in Francia, tra cui il Qatar Prix du Cadran (Gr.1) a Chantilly, il Wheaterbys Hamilton Lonsdale Cup (Gr.2) a York e il John Smith's Northumberland Plate (Heritage Handicap da 110.702 euro al primo) a Newcastle, e 13 piazzamenti tra cui i secondi posti nel Qatar Goodwood Cup (Gr.2) a Goodwood, nella 250th Doncaster Cup (Gr.2) a Doncaster e nel Qipco British Champion Long Distance Cup (Gr.2) ad Ascot. Vince in carriera 832.181 euro.
                Master Choice (2012, c.b da Mastercraftman (Ire)). Acquistato yearling per 47.000 ghinee. Ha corso 5 volte in Inghilterra, da due a quattro anni, senza piazzarsi. A tre anni viene ceduto alle aste Tattersalls per 4.500 ghinee.
                 Kajaki (2013, c.gr da Mastercraftman (Ire)). Acquistato yearling per 85.000 euro. Ha corso 10 volte in Inghilterra, da due a tre anni, centrando 1 vittoria (2.400 m.) in classe 4 e 7 piazzamenti per 11.500 euro.

Terza madre
No Disgrace (1976, f.b.o da Djakao (Fr)). Viene allevata da monsieur Fabre e ceduta in proprietà a Edward Stephenson che l'affida in allenamento a Carver. Disputa in carriera 18 corse (dodici in Francia e il resto negli Stati Uniti), da due a quattro anni, conquistando 1 vittoria (1.500 m.) al debutto a Saint Cloud, 6 piazzamenti tra cui i quarti posti nel Prix de Flore (Gr.3), nel Prix Cleopatre (Gr.3) entrambi a Saint Cloud e nel Prix Chloe (Gr.3) a Evry. Vince in carriera 27.500 dollari americani.
Madre di sedici prodotti, dodici dei quali scesi in pista e nove di questi vincitori.

                 Defend (1981, m.b da Alleged (Usa)). Non ha corso.
                 NO PASS NO SALE (1982, m.b da Northfields (Usa)). Ha corso 10 volte in Francia, da due a tre anni, riportando 3 vittorie (1.600 m.) ovvero il Poule d'Essai des Poulains (Gr.1), il Prix de Fontainebleau (Gr.3) e Prix La Rochette (Gr.3) tutte a Longchamp, e 4 piazzamenti tra cui il secondo posti nel Prix Lupin (Gr.1) e i terzi nel Grand Criterium (Gr.1) e nel Prix de la Salamandre (Gr.1) tutti a Longchamp per un totale di 184.000 euro. Stallone in Francia, ha generato quarantuno vincitori in Francia che hanno conquistato 178 vittorie, tra questi il vincitore di Gruppo 1 nonché successivo stallone Passing Sale.
                   No Challenge (1983, f.b da General Assembly (Usa)). Non ha corso.
                 Belle du Seigneur (1984, f.b da Kings Lake (Usa)). Ha corso 3 volte in Francia, da due a tre anni, conseguendo 1 vittoria (1.600 m.) e 1 piazzamento per 11.738 euro. Fattrice, madre di vincitori in Nuova Zelanda e Australia.
                 Silent Delight (1985, m.b da Gorytus (Usa)). Ha corso 9 volte in Francia, a tre anni, piazzandosi in 3 circostanze. Frequentatore di categorie reclamare, vince in carriera 7.240 euro.
                 No Pasaran (1986, c.b da Be My Guest (Usa)). Ha corso nel complesso 50 volte, da tre a sei anni, trentaquattro in Francia e il resto in Italia dove è stato esportato a cinque anni acquistato dalla S.Ag.Al di Caimi, conquistando 9 vittorie tutte in ostacoli (quattro in siepi e cinque in steeple), sette delle quali in Francia, tra cui il Grand Prix de la Ville de Nice a Cagnes sur Mer con 38.112 euro al primo e battendo un certo Model Man. Piazzato inoltre in 19 corse (sedici delle quali in ostacoli). Ha preso parte, in Francia, ha 6 corse in piano, da due a cinque anni, riportando 3 piazzamenti. In Italia ha vinto in steeple a Torino e a Merano. Vince in totale 167.460 euro (di cui 29.055 in Italia).
                 Nombre d'Or (1987, c.b da Caerleon (Usa)). Ha corso 32 volte in Francia, da quattro a nove anni, riportando 1 vittoria (a Pau, in siepi) a otto anni e 7 piazzamenti tutti in ostacoli. Ha preso parte a 3 corse in piano senza piazzarsi. Vince 26.900 euro.
                 ONCE IN MY LIFE (1988, f.b da Lomond (Usa)). Ha corso 15 volte (due negli Stati Uniti, una in Inghilterra e il resto in Francia), da tre a quattro anni, riportando 3 vittorie (1.300-1.600 m.), tra cui il Prix de Sandringham (Gr.3) a Chantilly  e il Prix d'Angerville (L) a Evry, e  5 piazzamenti tra cui i terzi posti nel Prix d'Astarte (Gr.2) a Deauville e nell'All Along Stakes (Gr.2) a Laurel, quarta nelle 1.000 Guineas Stakes (Gr.1) a Newmarket. Vince 110.300 euro. Fattrice. Nonna di Double Vie, vincitore in Listed in Francia, e bis nonna di COSMO OZORA, vincitore in Gr.2 in Giappone.
                    Lasting Grace (1990, c.b da Last Tycoon (Ire)). Ha corso 73 volte in Francia, da due a nove anni, conseguendo 5 vittorie tutte in ostacoli (due in siepi e tre in steeple) sulle piste di Auteuil, Fontainbleau e Cagnes sur Mer vincendo due premi da 16.769 euro al primo quale successo di maggior prestigio. Piazzata in altre 34 circostanze, tra cui un terzo posto in un premio di Auteuil da 45.700 euro al primo. Ha corso tre volte in piano, da due a tre anni, senza piazzarsi. Vince 147.000 euro in carriera.
                 Noctambule (1991, m.b da Try My Best (Usa)). Esportato a tre anni in Giappone, non ha mai corso.
               Russian Grace (1992, f.b da Soviet Star (Usa)). Ha corso 12 volte in Francia, a tre anni, ottenendo 1 vittoria (1.600 m.) e 2 piazzamenti per 14.863 euro. Fattrice, madre di vincitori tra cui Loulan Genereux, terzo in Giappone in L e di svariati prodotti allevati in Italia tra cui EPPURSIMUOVE, 4 vittorie in ostacoli in Italia tra cui il Premio Staffe d'Oro (Gr.3), in steeple, e il Premio delle Debuttanti (L) in siepi a Roma, seconda nell'Ezio Vanoni (Gr.2), e Scocosita, 4 vittorie (una in siepi), terza nel Criterium di Primavera (Gr.2) sulle siepi di Merano e quarta nel Criterium d'Inverno (Gr.2) sulle siepi di Pisa.
                    No Quest, see above.
               Gracie Lady (1994, f.b da Generous (Ire)). Ha corso 14 volte in Francia, da due a quattro anni, piazzandosi 7 volte (categoria condizionata) per un totale di vincite di 24.700 euro. E' quinta in Gruppo 1 a Longchamp. Fattrice.
                 No Lies (1995, c.b.o Rainbows for Life (Can)). Ha corso 27 volte (quattordici delle quali in Francia e il resto negli Stati Uniti), da due a cinque anni, riportando 3 vittorie (1.650-1.800), due in Francia e una negli Stati Uniti, tra cui il Prix des Sablonnets (L) a Nantes, e almeno 7 piazzamenti tra cui il terzo posto nel Prix Saint Roman (Gr.3) a Saint Cloud e il quarto posto nel Prix de Fontainbleau (Gr.3) a Longchamp per un totale complessivo di 70.000 euro. Esportato negli Stati Uniti a fine tre anni.
                   N. (1997, m.b da Alzao (Usa)). Non ha corso.
                No Way (1998, f.b da Raibows for Life (Can)). Ha corso 6 volte in Francia, a tre anni, centrando 1 vittoria (1.900 m.) in provincia e 1 piazzamento per 5.750 euro di introiti. Fattrice, madre di vincitori tra cui RYEHILL DREAMER, vincitore in Gr.2 negli Stati Uniti sulla pista di Hollywood Park, e il plurivincitore in ostacoli in Francia (5 vittorie più 2 in piano) Fair Attitude, vincitore del Prix de la Promenade des Anglais (Hdp da 45.000 euro al primo) sulle siepi di Cagnes sur Mer, quarto nel Prix General de Saint-Didier (Gr.3) a Enghien in siepi, vince in carriera 333.000 euro.

Lo zio materno più importante di Fafintadenient 
QUEST FOR MORE,
vincitore in Gr.1 e Gr.2.
(Foto yorkracecourse.co.uk).

Quarta madre
Exbury Grace (1970, f.b da Exbury (Fr)). Non ha corso. Sorella piena della vincitrice Exactitude, a sua volta madre dello stallone Exactly Right, secondo nel Grand Prix de Paris (Gr.1) e terzo nel Prix Gladiateur (Gr.3) a Longchamp, e della fattrice EXACTLY SO, vincitrice del Gallorette Hdp (Gr.3) negli Stati Uniti, terza nel Prix de Royaumont (Gr.3) a Chantilly e quarta nel Prix Fille de l'Air (Gr.3) a Saint Cloud a sua volta madre del piazzato in Gruppo Ron Stevens (stallone in Slovacchia) e del vincitore in Gruppo 1 in Francia e Germania EXACTLY SHARP (stallone).
Madre di otto prodotti, sette scesi in pista e quattro di questi vincitori.

                 Emissaire (1975, m.b da Emerson (Brz)). Ha corso in Francia 5 volte, da due a tre anni, piazzandosi 2 volte per 717 euro.
                   No Disgrace, see above.
                  Regina Grace (1977, f.b da Prince Regent (Fr)). Ha corso in Francia 27 volte, da due a quattro anni, centrando 3 vittorie (1.400-1.650 m.) e 9 piazzamenti per 20.580 euro di vincite. Fattrice, madre di vincitori in Francia.
                    Rhine Stone (1978, m.b da Rheingold (Ire)). Esportato in Giappone a due anni.
                  Lady Zi (1980, f.b da Manado (Ire)). Ha corso in Francia 11 volte, da due a quattro anni, riportando 1 vittoria (2.400 m.) a Le Mans e 5 piazzamenti per 6.250 euro. Fattrice, madre di vincitori tra cui lo stallone ANSHAN, vincitore di un Gr.2 a Santa Anita, di un Gr.3 e una L in Inghilterra, piazzato in otto prove di gruppo (cinque delle quali di Gr.1), e Champs Elysees vincitore in L negli Stati Uniti. Nonna di Bon Nuit, vincitore in L in Inghilterra. Bis nonna di UNIDENTIFIED THIEF, vincitore della Grande Course de Haies de Printemps (Gr.3) sulle siepi di Auteuil.
              Boy Fire (1981, m.b da Jaazeiro (Usa)). Ha corso 5 volte in Francia a tre anni, piazzandosi 1 sola volta in siepi, nell'unica corsa in ostacoli disputata, giungendo terzo nel Prix Wild Monarch Poulains d'Auteuil con 21.343 euro al primo. Vince 5.336 euro.
                    Eyguieres (1987, f.b da Recitation (Usa)). Non ha corso, fattrice.
                  Kleber (1989, m.b da Kaldoun (Fr)). Ha corso 22 volte in Francia, da due a quattro anni, centrando 2 vittorie (1.200-2.100 m.) e 7 piazzamenti per 16.348 euro di vincite. Ha preso parte anche a una corsa in siepi a Nantes senza piazzarsi.

La genealogia di Fafintadenient vista da Matteo Mancini.
Uno sguardo sulla genealogia di Fafintadenient fa subito spiccare un forte legame con il “giovane” capo razza Sadler's Wells. Fafinta, di fatti, è un inbreeding 3x3 costruito proprio su questo soggetto. L'occasione ci è pertanto ghiotta per tracciarne un profilo, quale cavallo storico da ricordare in questa scheda.
Classe 1981, nato negli Stati Uniti presso lo Swettenham Stud, in Kentucky, dal leggendario Northern Dancer. Inbreeding, a sua volta, 4x5 di Hyperion, ma soprattutto figlio di Fairy Bridge (cavalla acquistata yearling per 40.000 dollari, sorellastra del mitico Nureyev, a sua volta contemporaneamente zio e fratellastro per 3/4 di Sadler's Wells per essere, anch'egli, figlio di Northern Dancer) e fratello pieno dei successivi Fairy King, Tate Gallery e Classic Music (tutti stalloni) e fratellastro di altri due futuri stalloni ovvero Hermitage e Perugino. Genealogia dunque olimpica che spicca ancor di più se si considera il ruolo ricoperto da Sadler's Wells quale riproduttore, talmente importante da farne lo stallone più vincente in Inghilterra e Irlanda, a livello di introiti riscossi dai suoi figli, per tredici anni di fila (dal 1992 al 2004), eguagliando il record marcato nel XVIII secolo da Highflyer. Leader, in egual classifica, anche in Francia per tre volte negli anni 1993, 1994 e 1999 oltre che leader nelle classifiche dei riproduttori di fattrici che abbiano generato i soggetti più vincenti per sei anni consecutivi in Inghilterra e Irlanda e per tre consecutivi nel Nord America. Numeri da assoluto fuoriclasse con 79 figli vincitori di almeno un Gruppo 1 (sei di questi prodotti del primo anno di monta), 323 stakes winner (meglio di lui il solo Danehill) e oltre cento soggetti a proseguirne la linea da riproduttori. Tra questi si ricordano Galileo (leader sette anni consecutivi nelle classifiche per introiti conquistati dai figli in Inghilterra e Irlanda e ancora in linea per insidiare il record del padre), Montjeu (leader nelle classifiche per introiti in Francia nel 2005), El Prado (leader nelle classifiche per introiti in Nord America nel 2002) e Fort Wood (leader in Sud Africa) oltre ai vari Opera House (grossi risultati in Giappone), High Chaparral (eccelso in Oceania e anche in Europa), Old Vic, In the Wings, Scenic, Barathea, Masad, Doyen, Refuse to Bend e i vari Milan, Beat Hollow, King's Theatre e Yeats padri di importanti ostacolisti

Numeri record. Eppure la carriera agonistica, pur se eccezionale, non è stata quella di un extraterrestre. 1,63 al garrese, temperamento piuttosto quieto, ma carattere combattivo esaltato da un fisico equilibrato, viene importato a Ballydoyle, Irlanda, da Robert Sangster per andare agli ordini di Vincent O'Brien. Nel paese verde per antonomasia prende le mosse con due vittorie nelle prime due uscite a due anni. Vince al debutto sui 1.400 metri, a Leopardstown, di sei lunghezze, regolando quindici avversari. Si conferma sul pesante di Curragh, tre settimane dopo, infliggendo altre sei lunghezze al primo dei battuti nel Beresford Stakes (Gr.2) disputato con soluzione di testa. Corre altre nove volte a tre anni, a stretto giro di posta, perdendo subito l'imbattibilità al rientro in condizionata, in quel di Curragh, a opera del compagno di allenamento El Gran Senor. Una battuta di arresto che macchia il cammino trionfale in Irlanda reso ancor più manifesto dalle due successive vittorie: il Derby Irlandese (Gr.2) e le 2.000 Ghinee Irlandesi (Gr.1) dove batte Procida e Secreto in serrato triello finale. La tappa successiva è in Francia, per la prima trasferta affrontata dal cavallo, nel Prix du Jockey Club (Gr.1) a Chantilly. Diciassette al via, con Sadler's Wells, passato al comando in retta di arrivo, che deve arrendersi di una lunghezza e mezzo al finale di Darshaan. O'Brien promuove il suo allievo tra gli anziani, quale unico tre anni del campo, nell'Eclipse Stakes (Gr.1) a Sandown e la scelta si rivela azzeccata. Arriva la quinta vittoria di Sadler. Passato al comando in retta di arrivo, il baio resiste salvando un'incollatura dalla femmina Time Charter che finisce forte alla distanza. Meno di un mese dopo il cavallo fa tappa ad Ascot per prendere parte alle King George (Gr.1). Lo batte Teenoso, ma arriva la rivincita su Time Charter e soprattutto su Darshaan, oltre che la punta timeform di 132 punti.
Meno brillante a York, un mese dopo, con un quarto posto nel Benson & Hedges Gold Cup (Gr.1) da cui si riscatta due settimane dopo aggiudicandosi la prima edizione delle Phoenix Champion Stakes (Gr.1) ovvero la corsa a maggior dotazione che si sia mai corsa in Irlanda in quell'epoca. Superata la front runner Princess Pati, la irish oaks winner di quell'anno, ai quattrocento finali tiene botta a tutti gli affondi di Seattle Song vincendo di tre quarti di lunghezza. L'acuto gli permette di incassare quello che, per valore, è al momento il quarto premio in assoluto vinto da un cavallo di scuderia anglo-irlandese. Sono infatti 367.700 euro quelli che la proprietà si mette in tasca. Meglio di lui, all'epoca, i soli Troy, Tolomeo e Shergar.
Chiude la carriera, piuttosto prematuramente, con un deludente ottavo posto nell'Arc de Triomphe (Gr.1) di Longchamp, dove vince Sagace. Scurvato tra i primi in retta di arrivo, cede alla distanza. Viene comunque eletto quale sesto miglior cavallo dell'anno, dietro a El Gran Senor, Teenoso, Sagace, Chief Singer e Darshaan. Vince in carriera otto corse, di cui tre Gruppi 1 e due Gruppi 2, per un totale complessivo di 905.646 euro. Ritirato in razza presso il Coolmore Stud, in Irlanda, al tasso di 125.000 sterline, vede poi crescere il tasso fino a raggiungere cifre astronomiche (si parla, al suo ultimo anno di monta prima del ritiro in attesa della morte, sopraggiunta per cause naturali a trent'anni nel 2011, di 300.000 euro per un salto). In Italia ricordo due suoi figli, uno dei quali visto correre in siepi con il suo inconfondibile muso bianco e i paraocchi, oltre che un grave vizio alla vista che, si diceva, lo rendeva daltonico. Mi riferisco a Bashoofek, vincitore anche di qualche gran premio in siepi. Per Favero il ricordo, invece, non può che essere Splendido.

Dunque un background genetico di grosso blasone per Fafintadenient che si ritrova Sadler's Wells quale bis nonno materno (linea del padre, ovvero Montjeu) e allo stesso tempo quale bis nonno paterno (linea della madre, ovvero Thawakib, generata da una figlia di Ribot). Soggetto che si presenta come portatore di un potenziale più che affascinante, peraltro reso ancor più apprezzato dalle ingenti somme sborsate per acquistare i prodotti generati dalla nonna materna (mediocre e maiden in pista). Fafintadenient è il secondo prodotto di una cavalla, inedita, acquistata yearling, non a caso, per 92.000 ghinee (poi ceduta in Turchia per 42.000 ghinee gravida di Rock of Gibraltar), sorellastra di un vincitore in Gruppo 1 (l'eccelso Quest for More) e di un vincitore in Gruppo 3 (Macaw).
Di valore la bis nonna materna, pluripiazzata in Gruppo 3 in Francia e madre dello stallone vincitore in Gruppo 1 No Pass No Sale e delle fattrici Once in My Life, vincitrice in Gruppo 3, e No Lies, vincitrice in listed, oltre che zia dello stallone Anshan e nonna del vincitore in Gruppo 2 a Hollywood Park Ryehill Dreamer. In quinta generazione si riscontra poi la linea che conduce allo stallone Exactly Sharp e che passa dalla sorella piena della quinta madre di Fafintadenient, madre dello stallone piazzato in Gruppo 1 Exactly Right e della fattrice vincitrice in Gruppo 3 Exactly So (poi madre del già citato Exactly Sharp e dello stallone in Slovacchia Ron Stevens).
Molti dunque i vincitori in pattern race, ma non manca chi si è disimpegnato bene in ostacoli ivi comprese due vecchie conoscenze italiane. In molti ricorderanno No Pasaran, fratellastro della nonna di Fafinta e dunque zio della madre di quest'ultimo, importato in Italia dalla S.Ag.Al, di Massimo Caimi, dopo aver vinto il Gran Premio della Città di Nizza a Cagnes sur Mer in siepi battendo il futuro vincitore della Gran Corsa Siepi di Roma Model Man. E poi abbiamo altri due vincitori classici: la femmina Eppursimuove, figlia di un'altra zia della madre di Fafinta, steepler cresciuta in Italia vincitrice nello Staffe d'Oro (Gr.3) e seconda nell'Ezio Vanoni (Gr.2); e Fair Attitude vincitore in prove da oltre 40.000 euro al primo in siepi e piazzato in Gruppo 3 sulle siepi francesi, pure lui figlio di una zia della madre di Fafinta. Altri due zii di quest'ultima sono risultati oltralpe vincitori in ostacoli: a Pau, in siepi, Nombre d'Or; in steeple e in siepi ad Auteuil Lasting Grace.
Pertanto una linea genealogica piuttosto variegata che si è dimostrata di qualità, seppure a corrente molto alternata, sia in piano che in ostacoli e che mette sul piatto della bilancia una maggiore propensione alla distanza piuttosto che alla velocità.

L'arrivo, testa a testa, nelle 2.000 Ghinee
Irlandesi.
SADLER'S WELLS, doppio
bis nonno di Fafintadenient,
all'esterno, piega PROCIDA.

La carriera di Fafintadenient.
Secondo prodotto dell'inedita Sentee, vede la luce in Inghilterra il 13 maggio del 2007 quando a Pisa va in scena la IX Edizione della Pisa Marathon, con percorso Pontedera-Pisa, e nel giorno ricordato sia per essere quello dell'elezione del livornese Carlo Azeglio Ciampi alla carica di Presidente della Repubblica sia per quello dell'attentato di Ali Agca ai danni di Giovanni Paolo II. Importato in Italia, viene registrato dall'Azienda Agricola Francesca in tempo per esser considerato allevato nella nostra penisola. Allevamento di proprietà di Luciano Salice, con sede a Como, in via Rencati, e strettamente riconducibile all'omonima scuderia Rencati avente sede a Cantù in via Milano, civico 33. Un nome, quello del facoltoso imprenditore classe 1936, che è strettamente legato alla storia dell'ippica anche per essere una delle più antiche scuderie di un certo lignaggio a sopravvivere al passare degli anni. Una tradizione che risale a metà degli anni '60, quando Salice si avvicinò al movimento in veste di gentleman con un certo Caffè. Soggetto alquanto timido che antepone cavalli, fantini e allenatori a sé stesso, ma che è da segnalarsi tra i più importanti proprietari d'Italia vuoi per le innumerevoli pattern race conquistate, vuoi soprattutto per aver fatto incetta di vittorie anche in Inghilterra e Francia quasi sempre con prodotti nati dal proprio allevamento. Soggetti prontamente riconoscibili per la griffe costituita da nomi in dialetto lombardo, il più dei quali facenti capo a nomi aventi come iniziali la “S“ di Salice o la “F“ di Francesca. Molti i cavalli degni di esser ricordati, da Smageta (Criterium Femminile nel 1981), passando per Stemegna (Dormello nel 1982), Stifelius (Natale di Roma, nel 1982), Stramusc (Criterium di Roma, 1983), Stufida (Lydia Tesio e Royal Mares, 1984), Sesin (Omeoni, 1985), Spegasc (vincitore del vero Premio Pisa del centenario, 1985), Svelt (vincitore poi distanziato al secondo nel Premio Pisa, capace poi di rifarsi con le vittorie nel Parioli, Turati, Natale di Roma e Città di Torino, 1986-87), Sbarlusc (Filiberto, 1991), Stubass (Ribot, 1992), Stanott (Turati, 1999), Fisich (Berardelli, G.P. d'Italia e Gardone 2001-02), Sunstrach (Roma, 2002), Scabiun (Premio del Piazzale, 2004), Step Danzer (Giuseppe Valiani. 2004), Scartozz (Gardone, 2005), Sesmen (Normandie Stud Prestige, Goodwood, e il Greenhan One Stop Fleur, Lingfield, 2006-07), Fiulin (Wheaterbys Bank Further Flight, Nottingham, 2009), Fratazz (Signorino, 2010), Fanunalter (Universal Recycling Doncaster Mile, il Williamhill.com Hyde a Kempton, Epson Investec Diomed e Transformers & Rectifiers Summer Mile, Ascot, 2010-12), Fasciascura (Mario Incisa, 2012), Fanoulpifer (Giuseppe de Montel, 2013), Finidaprest (Paolo Mezzanotte, 2015), Favulusa (Archidamia. 2015) fino all'ultimo trionfatore Amore Hass (vincitore nel 2017 per la seconda volta per la scuderia nel Premio Pisa, a distanza di 32 anni dal primo successo). Da ricordare poi le vittorie in ostacoli con giubba Rencati di Scachmat nel 1997 (quinto nella 52° Corsa Siepi di Roma) e quelle degli allevati ma in pista con altri colori Filosuf (Corsa Siepi di Pisa, 2006), Ferdecaval e Fastidigrass.
Un nome su tutti però è quello di Falbrav, secondo nel Derby di Roma (Gr.1) del 2001, vincitore poi del Presidente della Repubblica (Gr.1) e G.P. Di Milano (Gr.1), ma soprattutto in grado di portare in alto il nome dell'ippica italiana in giro per i continenti (uno degli ultimi a farlo) vincendo Gruppi 1 in Inghilterra, Francia, ma soprattutto in Giappone (nella 22° Japan Cup) e a Hong Kong (nella Hong Kong Cup) oltre a classificarsi terzo nelle Breeders' Cup di Santa Anita negli Stati Uniti. Un cavallo immenso, vincitore di cinque milioni e mezzo di euro in carriera, oltre ai proventi riservati all'allevatore (proprio l'Azienda Agricola Francesca). Ed è proprio questo Falbrav a entrare nella storia del cavallo qui esaminato essendo il prodotto nato dalla fattrice Gift of the Night l'anno seguente a un certo Fafinta, al quale, verosimilmente, è dedicata la volontà di mutuarne il ricordo decidendo di battezzare il prodotto nato da Sakhee e Sentee col nome Fafintadenient. 

Affidato a Emilio Borromeo il cavallo difende i colori della scuderia Rencati nelle prime sei corse in carriera. Debutta tardi, essendo nato a maggio inoltrato, scendendo per la prima volta in pista il 14 novembre del 2009 in una debuttanti sui 1.500 del tracciato di Pisa. Il terreno è leggermente pesante, in sella c'è il fantino protagonista del volume Laghat di Enrico Querci: il giovane Giuseppe Virdis, allievo di scuderia. Undici al via, ma grande considerazione per Fafintadenient che è tra i più appoggiati. In pista c'è un favorito netto che, tuttavia si rivelerà mediocre, anche lui figlio di Sakhee: il Siba Hot Flame, che deluderà anche in ostacoli. Fafintadenient è subito brillante, sgabbia molto bene e va nelle prime posizioni. Contende addirittura la leadership a Flemmatico, tenendosi lungo lo steccato. I due tirano via di buona lena, prendon anche un paio di lunghezze quando scurvano in dirittura di arrivo. Ai quattrocento finali, Fafintadenient da l'impressione di chiudere la partita su Flemmatico che però gli risponde, stentano gli altri.Ai duecento Flemmatico rientra all'attaccante, mentre all'esterno prende a ingambarsi Azzardation. Ai cento i due fuggitivi sono ancora in lotta serrata, ma Marannini va urlare che “la minaccia è all'esterno, con Azzardation che sta volando... Lo scatto di Azzardation a fil di palo!Fafintadenient è terzo, a una lunghezza dal vincitore e a mezza dal secondo. Sarà l'unica vittoria del mediocrissimo Azzardation, comunque la prova si segnala come un debutto molto promettente, reso tale anche dal quarto dell'ospite tedesco Leoderprofi.
A dicembre arriva la conferma in categoria maiden, con cinquecento metri in più e terreno morbido. Ancora Virdis in sella, dodici al via con gioco orientato su due cavalli: Texan Melody e Biagio di Montluc (correrà anche in siepi senza eccellere). Parte ancora una volta brillante, ma non troppo. Virdis lo tiene in terza-quarta posizione, facendosi anticipare da alcuni avversari prima dell'ingresso in dirittura. Ai cinquecento metri è ancora coperto e deve spostare dall'interno all'esterno, subendo intralcio. Ai duecento, venuto a centropista, vede la luce ma ha ancora davanti sei concorrenti con Mirador Norte e Fancy Beat che se ne son già andati. Fafinta finisce forte e va a prendersi l'unico piazzamento ormai conquistabile: il terzo, a tre lunghezze abbondanti dal vincitore (che non farà faville nel proseguo).
Rientra dopo quattro mesi a Roma, ancora in categoria maiden. Questa volta, sebbene al via siano in tredici, è il favorito degli scommettitori, vuoi per l'impiego dei paraocchi vuoi, e soprattutto, per la presenza di Mirco Demuro in cabina di regia. Parte bene, mettendosi in corsia esterna. All'ingresso in dirittura è sesto, ma non progredisce restando sul passo. Finisce settimo. Un mese dopo debutta sulla pista di Milano, ancora in maiden e ancora sui 2.000 metri. Torna a condurlo Virdis e torna a piazzarsi terzo, sul gradito terreno pesante, questa volta da estremo outsider. Solo cinque al via, va al comando. Borromeo lo ha liberato dal paraocchi e il cavallo sembra rispondere meglio. Ai seicento metri è ancora ben saldo al comando sotto la pressione di Monterey Jack. I due ingaggiano prematuro duello e prendono alcune lunghezze agli avversari. Ai 200 finali, Fafinta risponde all'attaccante e sembra ormai avviato alla vittoria, quando però accusa una gestione di gara forse troppo frettolosa di Virdis e accorcia l'azione. Finisce forte all'esterno Morc Mac Dela, che correrà in carriera solo un'altra volta, e lo rimonta anche Monterey Jack (altro soggetto di mezzi limitati). Dispersi gli altri due.
La vittoria però è nell'aria e si concretizza sei giorni dopo, a Firenze, in un handicap da 5.950 euro al primo, per cavalli di tre anni, sulla distanza dei 2.000 metri. È il terzo al gioco. Contrariamente alle precedenti uscite, parte quieto e se ne sta in pancia al gruppo per poi risalire sfruttando la corsia interna. All'ingresso in dirittura, pista grande, va a pescare in totale solitudine lo steccato interno. Libero da avversari e questa volta ben gestito, progredisce in modo portentoso e va a vincere piuttosto comodo, respingendo gli affondi del top weight Double Entendre a cui rifila una lunghezza scarsa.
Corre per l'ultima volta in piano e con i colori della Rencati un mese dopo a Milano, in un handicap per 3 anni da 7.650 euro al primo. È il numero sei della scala e viene bancato 115/10. La sorte gli affida la gabbia esterna e questo non ne agevola la partenza. Virdis però lo fa risalire fino alla terza posizione prima di scurvare dietro al battistrada JosephJuliusJodie che vincerà prove di gruppo in siepi agli ordini di Favero. La corsa si rivela tiratissima con un epilogo che vede lottare per la vittoria tutti e tredici i partenti. Ai 200 finali Fafintadenient si affaccia sul leader Tony's Power in seconda posizione, ma finiscono forte tutti. “ARRIVO TERRIFICANTE“ commenta lo speaker milanese. Tony's Power si rende intangibile e vince con una lunghezza e mezzo di margine, mentre Fafintadenient flette nel finale e perde il secondo posto a cinquanta metri dal palo finendo addirittura sesto dietro Magia. Poco più di cinque lunghezze di distacco tra il primo e l'ultimo, in quello che si segnala quale uno dei più belli arrivi di sempre, tra il secondo e Fafintadenient si segnalano i seguenti distacchi: corta testa, corta incollatura, incollatura, muso.
Paolo Favero ne intravede le potenzialità di saltatore e non ha torto, anche perché il cavallo da l'impressione di aver raccolto meno di quanto avrebbe potuto raccogliere. Così prende la via di Merano, non ci è dato sapere il prezzo d'acquisto ma di certo non costituisce una soluzione in economia. Favero lo presenta nel Generale Bocchini dopo circa cinque mesi di preparazione.


FAFINTADENIENT
(Foto Josef-Vana.cz).

Si comporta subito bene a Roma nel Bocchini dove, con i colori Favero, perde il confronto col favorito Jetix per mezza lunghezza seminando sul tracciato tutti gli altri concorrenti. Una sconfitta subita da uno degli ultimi portacolori della storia Amalita, scuderia legata al grande editore dell'ippica Pais. L'impressione però è subito quella di aver per le mani un potenziale campione degli ostacoli. L'Aleali, conosciuta quale proprietaria di Jack Beauregard, investe di volata sul soggetto per evitare che il prezzo salga ancora e infatti vince subito la maiden in memoria del triplice vincitore della Corsa Siepi di Milano (edizione 1976-77 e 1980) Tell me Why, figlio di Molvedo (e dunque nipote di Ribot) griffato Giocri preziosi. Il successo, in sodalizio col Romano, è di quattro lunghezze che fruttano la miseria di 8/5 agli scommettitori.
Favero intende bruciare le tappe e lo promuove, a gennaio, subito in steeple. Debutta nel blasonato Noa Noa (vincitore del Grande Steeple Chase di Milano nel lontanissimo 1960 per i colori indimenticabili di Ettore Tagliabue), classico steeple capitolino sui 3.450 metri, dove è eletto favorito della prova. Tra gli otto partenti c'è anche il fratellastro di Punta di Diamante, vincitore nella prova gentleman nel meeting del Premio Pisa 2017 quello vinto dal compagno di colori del Fafintadenient dei primi passi, ovvero Scappa Michelino. È lui il controfavorito. Spicca poi la futura fattrice Dormello Air Chaparral. Davanti va Maria Paula, mentre Fafinta si tiene in prudenziale ultima posizione. All'inizio della penultima curva, presa a mano contraria, Romano fa risalire il cavallo in terza posizione aggirando gli avversari per corsia esterna proprio mentre Scappa Michelino va a rilevare il comando dando avvio a una lunga progressione in vista della diagonale ascendente dell'ormai scomparso tracciato romano. Fafintadenient sembra accusare l'incremento del passo. Salta molto male il siepone che immette sulla piegata finale, ormai riscivolato in quarta posizione. Scappa Michelino intanto cerca di tener fede al proprio nome e prova a inscenare la fuga per la vittoria, inseguito da Air Chaparral e Wertrack più indietro il falloso Fafintadenient impegnato in una difficile rimonta. Dopo il penultimo elemento Wertrack passa di slancio, a largo di tutti, inseguito da Air Chaparral che piomba sul calante Scappa Michelino preso di mira anche da Fafinta, dispersi gli altri. Ma sull'ultima siepe Romano vede il proprio mondo dipingersi di verde e si accorge solo in un secondo momento di esser per le terre. Vince Wertrack su Air Chaparral.
Ancora Roma e ancora steeple, in condizionata da 8.500 euro al primo, questa volta premio dedicato alla leggenda pisana (e anche tirreniese essendo stato il proprietario del cavallo presidente dell'Ente Autonomo Tirrenia) ovvero Premio Chivas Regal (vincitore del Gran Premio Merano anno 1974, figlio di padre assai aggressivo che rispondeva al nome di Aggressor). Si conferma la netta superiorità di Wertrack che, sul leggermente pesante, infligge una sonora sconfitta (dodici lunghezze al secondo) a Fafintadenient e Scappa Michelino. Wertrack lascia che sia Romano ad andare in avanti col portacolori Aleali per disporne già all'inizio dell'ultima curva. Fafintadenient resta però in quota e chiude secondo.
Favero riporta il cavallo in siepi, appena quattordici giorni dopo, in categoria discendente. Le buone prove costano all'allievo di casa Sinigo il numero uno della scala con 71 chili e mezzo in groppa e vantaggio dai tre ai nove chili e mezzo agli avversari. Perde di un muso dal penultimo cavallo del campo, Lomitas Joy, che vince da un capo all'altro respingendo, prima, Depeche Code e poi Fafintadenient scagliato al centro della pista dal solito Raf Romano, con allungo che offre la sensazione agli scommettitori di andar già alla cassa a riscuotere il vincente. Fafintadenient piomba su Lomitas Joy con irridente superiorità, ma lungo la corda l'altro allievo Favero, tutto in giubba bianca e stelle violacee a tratteggiare i colori Arvenig, reagisce in modo cattivo e i due si staccano in un bellissimo quanto ingannevole duello. Tutti convinti, cronista compreso, che abbia vinto Fafintadenient e invece l'illusione ottica fornisce un brutto scherzo e induce in errore l'intero campo perché, all'interno, Lomitas ha resistito e salvato la vittoria per un muso. Poco male per Favero, che se la ride dalla tribuna.
Tappa a Pisa nel Premio Plinsky, secondo del Grande Steeple Chase di Milano del 2006, scuola S.Ag.Al (poi deceduto proprio sulla pista lombarda a seguito di una caduta). Qui Fafinta, cui viene associato il paraocchi, fa di un sol boccone degli avversari, protetto da quattro compagni di allenamento. Si mette sui primi, scortato da due Favero, passa davanti sulla siepe mobile e buona notte ai suonatori. Tre lunghezze e mezzo al primo dei battuti, Villa Ponti, con Romano che si volta dopo l'ultima e si limita a dare un paio di sbracciate per mettere in chiaro che non ci può essere partita. È la prima di quattro vittorie consecutive, tutte in steeple. Fa seguito un'altra affermazione in quel di Pisa, a marzo, sempre in condizionata e con la differenza di monta (Dirk Fuhrmann) e una gestione di gara ancora più sfrontata, in testa fin dalla caduta dei nastri. Con una sola sbavatura sull'arginello che gli costa, momentaneamente, la leadership. Eloquente, quanto pertinente, il pittoresco commento di Sandrino Marannini che dice: “Sembrerebbe, e uso il condizionale, siamo in salti, più volte in controllo il favorito perché si gira più volte Dirk, il tedesco, a vedere bene l'Etruria così come la Villa Ponti.“ Finale allora nei panni da turista per le lande toscane per Fafintadenient che fa passarella all'incredibile quota di 6/5 e incassa altri 10.625 euro.
Ultime due uscite stagionali nel tempio di Merano, a maggio, prima di subire un contrattempo che lo taglia fuori per un intero anno. Vince in condizionata nel giorno della festa dei lavoratori, ridicolizzando di sette lunghezze un certo Alpha Two che poi, anni dopo, vincerà due edizioni del Gran Premio Merano. Ancora con i paraocchi, prende e va davanti col fido Raf Romano e spadroneggia da favorito netto: 3/2. Decisiva l'accelerazione sul verticale che taglia fuori tutti quanti i rivali, che perdon lunghezze come se si trovassero al cospetto di una moto di cilindrata superiore. Serafina Pekkala paga inoltre il tentativo di aver cercato di tener il passo del battistrada andando a sbagliare due salti al punto quasi da rischiare una brutta caduta sull'arginello grande. Fafintadenient fa il vuoto. Più indietro, dagli abissi, emerge Alpha Two che conquista la medaglia d'argento a distacco però proporzionale alla fossa delle marianne. Fafintadenient finisce rallentato con Raf Romano che pensa già a che film vedere nella serata.

Venti giorni dopo è il turno dello Staffe d'oro (Gr.3), prima prova di Gruppo corsa dal figlio di Sakhee, 3.800 metri in steeple riservata ai quattro anni. Si rinnova il confronto con il futuro campionissimo Alpha Two. C'è anche il dominatore di Roma Wertrack. Romano non conosce, come si dice in Toscana, va davanti e scandisce il ritmo. Sulla curva di Marlengo prova a inscenare la fuga, ma Wertrack cerca di seguirne le mosse, più guardingo, come suo solito, Alpha Two. Accellerazione netta dopo il doppio travone, in vista del muro. Accusa Wertrack, deve lavorare di braccia Bartos per svegliare Alpha Two. Sui primi c'è ancora il generoso grigio Lyuuken. Dopo il verticale Fafinta prova, ancora una volta, a scappare. Lyuuken è il primo degli inseguitori fino all'ingresso in dirittura. Tarda a carburare Alpha Two, ancora indietro a Wertrack con un distacco quantificabile in dieci lunghezze dal fuggitivo. Fafintadenient è isolato davanti prima dell'ultima, salta e va al di là della secca finale dove invece frana Lyuuken crollando al suolo come un castello di sabbia. Fafinta davanti, ma c'è un pazzesco volo finale di Alpha Two, tanto impressionante quanto inutile. Il portacolori Aleali salva una lunghezza e mezzo abbondante, sull'attaccante polacco proveniente dalla Cekia, e diviene vincitore classico. 
Primissimo piano
di FAFINTADENIENT.
(Foto Martina Hozakova).

Dopo un anno di inattività rientra a Merano, in condizionata in steeple, nel maggio del 2012. Non c'è più Paolo Favero all'angolo, ma Gianluca Bietolini. I colori sono sempre quelli dell'Aleali. In sella, per la prima volta, compare Davide Columbu. È il penultimo del campo in una prova che vede in pista Budapest, reduce dal terzo posto nel Gran Premio Merano, Kandinskiy, vincitore della Corsa Siepi di Merano, Zarkali, secondo nel Gran Premio Merano, e Imprezer, quarto nel Gran Premio Merano, oltre Sharpmon vincitore dello Steeple Chase delle Capannelle. Dunque una condizionata con i contenuti tecnici di un gran premio che vede Fafintadenient bancato 20 a 1. Corre male, senza paraocchi, pur andando a impostare la corsa con schema avanguardistico. Sta davanti fino al muro prima di accusare il rientro sfilato da Budapest che poi andrà a vincere la prova. Columbu lo tiene ancora in quota, a braccia e frusta, fino al superamento dell'arginello poi alza bandiera bianca proprio mentre si frattura, in un tratto piano, Sharpmon che verrà abbattuto di lì a poco. Finisce sesto con una retta d'arrivo in totale acidosi e prendendo in pieno l'ultima insidia.
Torna il Fafintadenient dei bei giorni nelle due successive uscite dove macina altrettanti successi. Vince da top weight in categoria discendente, contro rivali di caratura assai inferiore rispetto a quelli del rientro tanto da essere il favorito al gioco. A menarlo per la pista c'è il francesce Cyriaque Santerne, per il resto non cambia niente. Va davanti, gestisce e chiude la partita piuttosto facilmente, di quattro, su Marpione e Pucon, senza spendere molto.
Una vittoria promettente che spinge Paolo Favero a convincere Eros Ostanel a investire sul cavallo che così torna nelle scuderie dello champion trainer d'Italia. Di nuovo in sodalizio con Dirk Fuhrmann, il baio vince il Creme Anglaise (L) dove si rivede anche sua maestà Sharstar (il più forte ostacolista ammirato in Italia nel nuovo secolo), all'ultima in carriera dopo tre anni di inattività. Al di là del forte steepler di Casieri, il campo partenti è di primissimo ordine, ma non tale da piegare Fafintadenient. Col giallo e rosso di casa Ostanel, va davanti, dopo il salto della riviera, rilevando Demon Magic. Al talus si estromette il controfavorito Nobel, che disarciona Bartos dopo essersi piegato sulle ginocchia. Fafinta ancora davanti, inseguito dalla coppia Demon Magic e Imprezer, quindi Zarkali e uno stoico Sharstar. Tutti ancora vicini dopo il verticale, col solo Sharstar che accusa l'accelerazione. Fafinta entra in vantaggio in retta, prova l'attacco all'esterno Demon Magic che giunge ad apparigliarlo per poi piantarsi nel tratto piano. Finisce forte invece il vecchio Zarkali ma non a sufficienza per andare a prendere Fafitadenient che è scappato in corda e tiene botta fin sul palo, pur perdendo terreno su terreno tanto da salvarsi di un'incollatura. Grande entusiasmo nell'equipe Ostanel, 10.625 euro che piovono nelle casse ma nuova tegola. Il cavallo si fa male in modo importante. E' a rischio la carriera, forse addirittura finita. Dovrà stare fermo circa due anni, un'eternità.

Ormai nessuno può scommettere seriamente su questo cavallo. Lo acquista Orfeo Bottura che lo affida a Francesco Contu. Rientra a sette anni, nel giugno del 2014, a Merano. Condizionata in steeple sui 3.900 metri. Cinque al via. Nessuno si aspetta miracoli e invece corre alla grande senza rinunciare al suo tradizionale cliché di testa. Prende anche cospicuo vantaggio sulla dirittura opposta a quella di arrivo, favorito dalla marcatura stretta tra i due super favoriti che poi non si lasceranno attendere. Alla fine chiude terzo a una lunghezza dal mostro Alpha Two, che poi vincerà il Gran Premio Merano, e a mezza dall'ottimo Libitum.
Bottura allora lo azzarda nel primo Gruppo 1 della storia del cavallo che viene dichiarato partente nel 6° Grande Steeple Chase d'Europa. 4.600 metri resi ancor più faticosi dal fondo leggermente pesante e dall'amosfera invernale con pioggia e vento. Maceli lo tiene coperto, rinunciando a menare le danze anche perché la categoria è di primario livello fino a circa metà corsa quando prende, in poche battute, dopo il primo passaggio del verticale, discreto vantaggio. Il gruppo si ricompatta all'attacco della diagonale discendente che immette al muro e al talus. È qui che subisce un primo attacco a opera di Dar Said che lo va a pungolare venendo tuttavia respinto. Maceli insiste davanti e prova a scappare prima di aggredire il verticale. Fafinta allarga dopo il salto riaprendo la porta a Dar Said che invece scurva stretto. I due sono ben davanti ai soliti Imprezer e Demon Magic. Dar Said allunga dal rivale che però sembra poter gestire il vantaggio per conservare la posizione d'onore, ma è un'impressione che viene presto a sfumare dopo la secca finale. A centropista infatti si affacciano Imprezer e Demon Magic con allo steccato opposto Alpha Two. I quattro saltano su una linea a tre lunghezze da Dar Said che non è ancor sicuro di aver chiuso la partita. Flette Fafinta, contrariamente ad Alpha Two che vola all'epilogo finendo a velocità multipla rispetto al fuggitivo Dar Said che si salva per un soffio. Terzo Demon Magic, davanti a Imprezer e Fafintadenient.
Prestazione più che decorosa, alla luce dell'importante assenza dalle piste, e scelta, alquanto coraggiosa, di Vana di comprare il cavallo per conto della Statek-Chyse. L'acquisto è più che coraggioso. Si tratta di un soggetto di sette anni, già infortunatosi due volte con infortuni che lo hanno tenuto lontano dalle piste, nel complesso, per tre anni. Difficile pensare che il cavallo possa offrire molto in categoria elitaria e invece Vana sr dimostrerà il contrario portando Fafintadenient sulle vette dell'ostacolismo europeo vincendo in tre nazioni distinte, in Gruppo 1 e addirittura sul faraonico impianto di Auteuil. Ha qui inizio, dunque, la nuova e pazzesca carriera di questo cavallo che sembra diventare il protagonista di una favola.


Il passaggio sulla fence del Gran Premio Merano edizione 2014
FAFINTADENIENT con Davide Satalia
conduce a centro foto. Sulla sx col cap arancio MARTALIN.
Con bracciali gialli cade DEMON MAGIC, alle spalle
del quale si intravede FROLON, con indietro il Pegas
KAMELIE e sulla sx il fucsia DAR SAID.

Passato di casacca difende i colori della Statek-Chyse nella sua prima trasferta all'estero, in quel di Pardubice, dove prende parte a uno steeple cross di classe due. È il controfavorito di Borderland in una prova che vede quattordici concorrenti dietro ai nastri di partenza. Parte brillante e va subito in testa al drappello fiancheggiando Mr Louise. Josef Vana Jr lo tiene in corsia esterna. Cade tuttavia in modo pazzesco e assai pericoloso sul secondo salto, uno dei tipici ostacoli ceki ovvero la riviera sprovvista di riferimenti e battute. Il cavallo, probabilmente non abituato a una simile insidia, anticipa moltissimo il salto per affondare in pieno all'interno dello specchio d'acqua. Il dislivello, rispetto al fondo in erba, ne provoca una caduta paurosa che vede Fafintadenient ribaltarsi sul collo per finire con le quattro gambe levate al cielo. Non si infortuna in modo letale solo per un gran colpo di fortuna.

Un mese dopo è dichiarato partente nel Gran Premio Merano, a completamento di un poker di Vana che presenta tre autentici campioni: Alpha Two (che vincerà la corsa da campione uscente), Cornet Obolensky (finirà quarto e vincerà il successivo Grande Steeple Chase di Milano) e Budapest (secondo e terzo nel Gran Premio Merano, alcuni anni prima). Piuttosto curiosamente a montarlo viene scelto il giovanissimo Davide Satalia che paga subito dazio in termini di esperienza. Il romano, dopo aver seguito l'ospite francese Martalin nei primi metri di gara, rompe gli indugi e supera l'allievo di Quinton che salta di traverso al primo passaggio sul talus. È allora Fafintadenient a prendere l'iniziativa e lo fa imprimendo una forte andatura, Terrien, tuttavia, con Martalin, infila all'interno il battistrada sulla curva di Marlengo e torna a insidiarlo. Qui Satalia pecca, forse, di ingenuità e finisce con il farsi buttare fuori da una cavallata del francese poco prima di impegnare il terrapieno. Martalin di fatti cambia traiettoria, colpisce il cavallo montato da Satalia che non può far altro che scartare lasciando la contesa a circa metà prova. Poco male per i Vana che esulteranno con la seconda vittoria consecutiva nel main event di Alpha Two. Un'occasione buttata alle ortiche invece per il giovane interprete come dimostrano i successivi acuti del cavallo. La Statek-Chyse rivede infatti ripagata la propria scommessa vincendo le due successive prove.
Due settimane dopo il Merano, arriva il primo squillo nello Stribrna Trofej (Ln), a Pardubice, prova sui 4.400 metri in steeple, tracciato circolare. Soluzione di forza, da un capo all'altro, con Vana jr che fa selezione per poi far rifiatare il cavallo prima della curva finale. Il favorito netto Gejzir gli prende le contromisure e si avvicina per superarlo. Thomas Boyer lo va praticamente ad affiancare per tutto l'arco della curva, ma Fafintadenient riparte e lo fa in modo cattivo con Vana che sembra beffeggiare l'avversario. Il fantino ceko infatti si volta, bene in mano, a controllare il francese che spinge e manda sul portacolori Pegas. Alla fine lo Statek-Chyse rifila all'avversario sedici lunghezze con quest'ultimo netto secondo con distacchi sugli altri quntificabili come “lontano“. Successo portentoso che spinge Vana a giocare la carta francese. 


FAFINTADENIENT
scappa da GEJZIR nello Stribrna Trofej.
(Foto Numberczech.cz).

Trasferta a Strasburgo, appena un mese dopo, in una condizionata in steeple da 11.040 euro al primo. È subito il controfavorito di Up To You, e trova il favore offerto dal terreno molto pesante. Vince di dieci davanti al valido Touareg d'Airy che poi vincerà in Listed a Lione.
Il freddo praghese non ne intralcia la forma anzi sembra giovare all'ex Rencati, che nel parco di Vana, dove scorrazza libero immerso tra fiumi, boschi e dozzine di altri cavalli, si rigenera. Dopo esser stato ritirato nello Steeple Chase di Treviso, rientra ad aprile nientemeno che ad Auteuil nel Prix Quo Vadis, condizionata in steeple da 26.400 euro al primo. Sulle lavagnette chiude a 11 a 1. Il terreno questa volta è leggermente pesante, ma non cambia risultato. Dopo esser stato trattenuto dal suo interprete, prende il comando dopo il primo terzo di gara e lo mantiene fino all'epilogo difendondosi comodamente dagli attacchi di Esfahan. Vana lo conferma nel tempio di Parigi, in categoria handicap, sui 3.700 metri in steeple, numero quattro della scala e Fafintadenient non si fa attendere nel Prix Pot d'Or (da 28.800 euro al primo) perdendo, da favorito, per una lunghezza e mezzo da Ysawa (vincitrice in Listed ad Auteuil), finiscono da otto lunghezze in poi tutti gli altri in una prova con diciotto dichiarati partenti.
Il nome comincia a circolare nell'ambiente dell'ostacolismo internazionale e il cavallo ottiene notevole considerazione in Francia, patria degli ostacolisti. È ancora favorito, questa volta a Clairefontaine, nel Prix Leopold d'Orsetti, handicap di lusso da 47.250 euro al primo, dove però, complice il terreno maggiormente galoppabile, corre malissimo. Lontano dal penultimo, finisce staccatissimo, in un'edizione che vede ben sette concorrenti fermare.

Un mese e mezzo dopo torna a Merano, in condizionata, curiosamente in siepi, controfavorito dello specialista Sol Invictus. Ad attenderlo trova un clima favorevole, con acqua e vento oltre che terreno leggermente pesante. I dubbi circa il cambio di disciplina sembrano esser confermati dall'esito della pista. Infastidito dai front runner Cotton Eye Joe e Stellato, si trova costretto a costruire una corsa di attesa anche perché Stellato con l'irladese Colin O'Farrell garantisce un fortissimo ritmo che, a poco a poco, fa selezione lanciando di fatto la volata a Sol Invictus. Il Magog, con irridente superiorità, supera Fafintadenient e Stellato sull'apice della curva finale e se ne va. Fatica a tenere il ritmo l'allievo di Vana, qua ripresentato su una distanza breve (3.300 metri) e su ritmi diversi rispetto a quelli dello steeple. Vana jr deve lavorare di braccia e frusta per andare a prendere Stellato, senza però riuscire a resistere allo scatto di Makler che vola verso la miglior piazza, finendo molto vicino a Sol Invictus. Lo Statek-Chyse chiude bene alla distanza in pariglia con Stellato, che batte di un'incollatura. Non eccezionale, ma attenzione ai metodi di allenamento del maestro ceko. 

FAFINTADENIENT 
dopo il salto della riviera nel
Prix Pot d'Or di Auteuil dove terminerà secondo, battuto
dal nr 2 YSAWA. All'esterno si vedono il nr 3
VALTOR e il nr 17 Touareg d'Airy.
(Foto Galopp-reporter.cz).

Cambia di gran lunga la musica nel main event stagionale per siepisti anziani. Josef Vana, alla vigilia, destina Fafintadenient alla LXI Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) in luogo del più congeniale Gran Premio Merano. L'allenatore ceko sa il fatto suo poiché vincerà la Gran Corsa Siepi Nazionale con Roches Cross qualche mese dopo e vincerà, qualche settimana dopo, la Gran Corsa Siepi di Milano con Chicago. Ha dunque in mano tutti i valori dei migliori ostacolisti operanti in Italia e sceglie il portacolori dela Statek-Chyse come prima scelta per la prova. Dichiarato partente c'è però un marziano proveniente dall'Irlanda, Thousand Stars, che calamita in modo massiccio il gioco chiudendo a 17/10. La quota è dovuta all'immensa qualità del soggetto, allievo di Willie Mullins, che, peraltro, un mese e mezzo dopo vincerà il Gran Premio d'Autunno (Gr.1) di Auteuil con 166.500 euro al primo. Thousand Stars però non è l'unica minaccia, poiché il campo partenti è quanto mai qualitativo ed equilibrato. Ci sono i duellanti dell'intera stagione Chiaromonte (vincitore della Gran Corsa Siepi d'Italia, Gr.1) e Sol Invictus (vincitore della Gran Corsa Siepi Nazionale, Gr.1), oltre al tedesco Falconettei (l'anno successivo vincerà lo Champion Hurdle in Svezia) e al francesce Taupin Rochelais (vincitore dello Steeple Chase delle Fiandre davani a Kazzio che poi vincerà il Gran Premio Merano). Completa il campo Makler, già sofferto da Fafintadenient.
Fafintadenient non si lascia però intimorire, assume l'onere della testa. Vana Jr non permette a niente e nessuno di frapporsi tra se e i 4.000 metri da macinare sotto gli occhi avidi di emozioni del pubblico internazionale piovuto in massa a Merano dai più remoti paesi d'Europa. In tribuna vari idiomi e varie lingue a colorare un pomeriggio soleggiato. “Fafintadenient non lesina energie” commenta Manigrasso, e a buona ragione. Makler e Taupin Rochelais, rispettivamente a sette e a nove sulle lavagnette, sono i marcatori eletti dagli sviluppi di gara. Si mantiene in quarta Chiaromonte affiancato da Falconettei e via via gli altri chiusi costantemente da Sol Invictus e Thousand Stars affidato alla frusta d'oro irlandese Ruby Walsh.
"Non scema la spinta di Fafintadenient che è sempre davanti” sottolinea il telecronista, quando i cavalli vengono a impegnare la curva finale in uno schema di corsa che non ha subito alcuna modifica per tutto il suo corso. Perde battute Thousand Stars definito un po' “falloso in coda” dalla voce del campo. Ruby Walsh si rialza e lascia andare la compagnia. Falconettei e Dirk Fuhrmann sono i primi, a metà curva, a cercare l'incremento del passo in terza corsia su Taupin Rochelais sempre a mordere i fianchi di Fafinta. Di dentro c'è Makler su cui muove Sol Invictus, lascia troppi metri il macchinoso Chiaromonte scivolato in sesta posizione. Sull'ultima siepe, il portacolori della Statek-Chyse salta davanti a tutti. Ha una lunghezza di margine sul duo Taupin Rochelais e Falconettei che saltano appaiati. All'esterno di questi ha visuale libera Chiaromonte, più allineati allo steccato Makler e Sol Invictus, non pervenuto l'irlandese. Centocinquanta dalla conclusione, Fafintadenient è davanti a tutti, Taupin Rochelais prova a salvare il secondo posto dall'attacco interno di Makler, a ventaglio alla sua sinistra Sol Invictus, Falconettei e Chiaromonte. Pazzesco sciame finale alla caccia di Fafintadenient che incarna la lepre inseguita dalla muta di cani rabbiosi. In cinque in linea dietro all'ex Rencati un tempo allievo di Favero, a cento metri dal palo. Non cala il vantaggio del battistrada, dietro al quale Sol Invictus ha lo spunto più efficace anche se Chiaromonte trova l'ingambata migliore, ma tardiva, a largo di tutti per artigliare con presa rapace il terzo posto, finendo a una corta incollatura dal rivale storico. Quarto Taupin Rochelais con Makler e Falconettei in una linea stretta, strettissima, che premia il Pegas per un muso. "Mancini, non si è mai visto un arrivo così!" sentiamo dire, scendendo dalla tribuna. Poco sopra di noi, affacciato sulla ringhiera c'è Maurizio Tomanin che esterna a caldo questo commento, rivolgendosi al sottoscritto che in compagnia di Soldani si sta dirigendo al tondino pr ammirare il rientro dei cavalli.
54/10 per le tasche di chi ha scommesso sul vincitore. “Arrivo incredibile, tutta d'un fiato, tutta davanti per questo otto anni... Allevamento italiano, ma colori della Repubblica Ceka...” in quella che potremmo definire la Gran Corsa Siepi degli italiani ceduti all'estero e riproposti, campionissimi, da allenatori stranieri che ne hanno capito le qualità e ne hanno esaltato le gesta. Hurricane Fly nella premessa della corsa, con la sua sfilata d'apertura in omaggio all'italia (sua terra nativa ma poi vincitore di oltre venti gruppi uno in hurdle all'estero), Fafintadenient in conclusione con la Statek Chyse che mette le mani su 27.200 euro e il cavallo che vince il suo primo e unico Gruppo 1 della carriera.

Vana ne sfrutta lo splendido stato di forma presentandolo, un mese dopo, a Velka Chuchle, nel Velka Narodni O Pohar Josefa Vani (Ln) sul percorso circolare. 4.500 metri in steeple, oltre 18.000 euro al primo, con ostacoli però non molto diversi dalle siepi verdi.  Favorito netto del campo a 8/5, viene affidato a Jaroslav Myska per l'indisponibilità di Vana jr. Nell'occasione cambia lo schema di corsa, disputando una prova guardinga. Myska lo tiene in terza posizione lasciando che sia dapprima il controfavorito Gejzir e poi, dopo il primo giro, l'ospite svedese Moss Cloud a menare la danza. E' proprio quest'ultimo, molto scomposto sui salti, a determinare una forte accelerazione. Myska però non si scompone, attende la retta di arrivo e, sfilato Gejzir per vie interne, va ad affiancare il front runner e ne dispone a grande agio nel tratto piano finale. Secondo, a quattro lunghezze e mezzo, emerge Cariray, davanti allo svedese Moss Cloud, Gejzir e il tedesco Stromberg. Ultimo, staccato, chiude il futuro vincitore del Gran Premio Merano Mazhilis.

Il bellissimo arrivo della LXI Gran Corsa Siepi di Merano
FAFINTADENIENT sfugge al grigio TAUPIN ROCHELAIS,
a FALCONETTEI (maniche gialle) a CHIAROMONTE sulla dx,
a SOL INVICTUS (Cap rosso) e a MAKLER (cap bianco).
(Foto Simone Soldani).

Il buon adattamento sulle piste francesi porta Josef Vana sr a riproporre a inizio 2016 il cavallo in territorio transalpino e di farlo in prove da neretto. Il 27 marzo viene dichiarato partente ad Auteuil nel Prix Letteur III (L), uno steeple sui 4.400 metri che mette in palio 54.000 euro al primo. Diciassette al via, scala dei pesi ad handicap con Fafintadenient che vede riconoscersi il numero quattro della scala. Corre per vie interne, rimanendo coperto. Vana jr opta per una strategia accorta, ma nonostante il fondo pesante il cavallo non da le risposte attese. Cala in modo evidente alla distanza e chiude la prova affaticato, in undicesima posizione, a oltre 42 lunghezze dal vincitore Kelthomas.
Non migliora un mese dopo, questa volta sulla pista di Enghien e in siepi, nel Prix du Cher (L), prova con 40.800 euro al primo. Estremo outsider del campo, 25 a 1, non sorprende i bookmakers. Vana jr prova a tenerlo sui primi ma non può nulla per arginare l'accelerazione finale dei rivali. Alla fine giunge un improduttivo sesto posto, a quattordici lunghezze da Shelford che si aggiudica la contesa.

La musica cambia  a maggio, al ritorno nell'amata Merano, dove in una condizionata preparatoria al Grande Steeple Chase d'Europa, Fafintadenient torna a tagliare per primo il traguardo. Il ceko d'Italia conduce dal primo all'ultimo metro, controllando con agevolezza il connazionale Khalshani, tenuto dal rispettivo fantino negli scarichi dello statek chyse. Un successo finale netto, non ben reso nelle proporzioni dalle lunghezze di distacco inferte al primo dei battuti. Una buona vittoria che vede tra gli sconfitti lo specialista degli steeple di Treviso Catch Life (quinto), andato in riserva all'arginello grande, ma anche i validi Company of Ring (terzo) e Alcydon Fan (quarto), entrambi piuttosto remissivi, e scagliati dai rispettivi interpreti in un improbabile inseguimento per la prima e la seconda piazza solo in dirittura di arrivo.
Inevitabile ruolo del cavallo atteso alla vittoria nello Steeple Chase d'Europa (Gr.1), con la sola minaccia offerta dal fresco vincitore del Grande Steeple Chase di Milano Little Bruv, ma qualcosa non va come previsto. Tra i dichiarati partenti ci sono il vincitore uscente del Gran Premio Merano Kazzio, reduce dalla vittoria nel Grand National Svedese, e soprattutto un terribile allievo di Macaire che risponde al nome de Le Costaud. Sono questi due a calamitare il gioco, lasciando a Fafinta il ruolo del terzo favorito. La corsa dello Statek Chyse finisce presto. Vana jr lo manda davanti e ci resta fino al salto della riviera, quando James Raveley chiama il saurone Le Costaud all'attacco. L'allievo di Macaire sfila la compagnia all'esterno e in poche falcate rileva l'ex Rencati al comando, approfittando anche di un pessimo salto dello stesso al doppio travone. Il ritmo aumenta in modo vertiginoso e vede il baio di casa Vana spegnersi a poco a poco, con salti ancora incerti, come sull'oxer grande, che lo vedono perdere posizioni su posizioni a vantaggio di Alcydon Fan e di Company of Ring. Alla fine ultima il percorso in ottava posizione, senza smalto e senza più recitare un ruolo di primo piano una volta persa la leadership. La performance ridimensiona non poco le ambizioni di Fafintadenient che subisce distacchi pesanti, ma arriva presto un colpo di coda. A Velka Chuchle, a fine agosto, viene schierato in difesa del Velka Narodni Pohar Josefa Vani (Ln), vinto l'anno precedente. Il baio corre molto bene, ma trova sul suo cammino il nuovo acquisto dalla Francia di Jiri Charvat, Anaking, che poi vincerà la Gran Corsa Siepi di Milano. Vana jr va subito davanti a ritmo discreto ma non scatenato, andando a imprimere una vertiginosa accelerazione solo dopo l'ultimo siepone. L'allungo è letale per tutta la compagnia, ma non per Anaking che resta a un paio di lunghezze dal front runner. I due dimostrano la loro netta superiorità sugli avversari e vanno a duellare negli ultimi cento metri. Il portacolori di Charvat rinviene con un portentoso scatto sullo Statek Chyse, ormai dato per vincitore da tutto il pubblico, e lo stampa di un'incollatura nelle ultime falcate. Tra i battuti, a quasi dieci lunghezze, c'è Makler.

Buona prova e porte aperte per il Gran Premio Merano (Gr.1), con ruolo agevolato dagli infortuni subiti dai vari Kazzio e Le Costaud, costretti ad abdicare all'appuntamento. La prima monta di scuderia va però al vecchio Alpha Two, ormai poco meno di una sorpresa dopo i duplici successi degli anni passati, mentre la seconda monta va all'estremo outsider Mazhilis. A montare Fafintadenient viene richiamato Jaroslav Myska, il fantino che lo ha battuto con Anaking e che già ci ha vinto in cekia. Tra i rivali incute terrore l'irlandese Alelchi Inois, vincitore i Gruppo 3 in Irlanda, e la pedina di Macaire Allen Voran, rispettivamente favorito e contro. Ricevono gioco poi il francese Chiffre d'Affaires, l'unico allievo proposto da Paolo Favero High Master, piaciuto nel premio A.S.S.I, e Dominato che bene ha fatto tra i giovani novizi. Lo Statek-Chyse è dato a 15 a 1.
Dopo i primi tre ostacoli escono subito di scena il supplementato dalla Germania Falconettei (20 a 1) e l'atteso Dominato. Va invece davanti a ritmo pazzesco Chiffre d'Affaires con Philip Carberry che arriva a prendere circa cento metri di vantaggio. Curiosamente si incarica di capitanare il plotone, all'inseguimento, uno dei tre estremi outsider: Larsen Bay. Dominik Pastuszka invece di giocare sull'attesa conservando energie manda il suo affidato all'attacco, guadagnando anche lui lunghezze al resto della ciurma, quindi High Master, Alelchi Inois, Mazhilis e Allen Voran in rigorosa fila indiana col gruppone chiuso, a qualche lunghezza, da Alpha Two. Myska tiene quindi Fafintadenient tranquillo, nelle retrovie, con tattica assai diversa rispetto alla prima esperienza nel gran premio. Colpo di scena all'oxer grande dove frana a terra il leader Chiffre d'Affaires, si ritrova così in testa, alquanto "follemente", data la qualità del soggetto, Larsen Bay. Il portacolori di Pirone piega sulla diagonale del talus con almeno otto lunghezze di vantaggio anche se High Master prende a ricucire il gap con tutti i superstiti attesi ancora in gioco e in posizione di sparo, con l'eccezione di Alpha Two sempre in coda preceduto da Alcydon Fan e, poco più avanti, da Fafintadenient. In sette raccolti all'attacco del doppio travone, più indietro ha notevoli difficoltà a mantenere il ritmo Alcydon Fan, ferma invece Alpha Two. Ed è proprio Mazhilis il primo ad attaccare Larsen Bay, con all'esterno Alelchi Inois e all'interno High Master. Sul muro si spegne l'azione di Larsen Bay, che cede in modo inesorabile. Prova invece a farsi sotto dalle posizioni di rincalzo Fafintadenient, che opta per la corsia più esterna, in vista del verticale in anticipo su Allen Voran. Dopo il salto, Mazhilis ancora davanti su Alelchi Inois e Allen Voran che ha colto ottima traiettoria, a differenza di Fafintadenient finito molto largo. Accusa la stanchezza High Master, impegnato su una distanza per lui ardua. Esce in modo scomposto dall'arginello grande Alelchi Inois che perde l'azione e diverse lunghezze. E' allora il francese di Macaire Allen Voran a lanciarsi all'inseguimento della sorpresona della corsa. Resta sul passo Fafintadenient, non ci sono gli altri. Dirittura di arrivo. Allen Voran e James Reveley a centropista danno l'impressione di poter disporre di Mazhilis che però in bagarre è un osso duro. Salto finale con i due perfettamente allineati, ma è il ceko ad aver più benzina nel tratto piano finale al punto da vincere di una e mezzo sul più quotato avversario. Terzo l'irlandese Alelchi Inois su Fafintadenient, distacchi abissali per gli altri col quinto, Alcydon Fan, che ultima a quasi dieci secondi dal tempo del vincitore. L'esperienza nel Gran Premio Merano è dunque più che positiva per la Statek-Chyse che intasca 8.500 euro ed eguaglia il risultato marcato nel 2014 con Cornet Obolensky.

FAFINTADENIENT risolve
il Prix du Mont-Dore
di Compiegne
battendo GOLDEN CHOP
e il grigio FRACAFIGURA.
In corda, quinto, My May.
(Foto di Jourdegalop.com). 

Inizia subito in grande stile la nuova stagione, andando a vincere, a dieci anni, a Compiegne il Prix du Mont Dore, condizionata sui 3.800 metri in siepi, che gli frutta 31.200 euro. Si tratta del terzo successo in terra francese, con vittorie conseguite su tre piste distinte. Vana jr lo tiene tranquillo in pancia al gruppo per piazzare, a centro pista, la lunga progressione letale a Golden Chop e Fracafigura, ovvero i due battistrada della prova. Favorito dalla lunga dirittura, Fafintadenient emerge in modo netto ai duecento finali dopo il salto dell'ultima siepe. Il successo è attesissimo dalla nostra redazione, che mette i cartelloni per salutare la vittoria con due giorni di anticipo, ma non dagli scommettitori che fanno lievitare la quota vincente a 28 a 1.

Vana sr ci prende gusto e, un meso dopo, ripropone il suo pupillo sulla pista di Compiegne. Medesima distanza, medesimo percorso, ma prova di livello superiore. Fafintadenient viene dicharato partente nel Prix du Cher (L) con 40.800 euro al primo. Otto al via, in cabina di regia ancora una volta Vana jr che ricalca il fortunato schema di corsa che aveva portato il cavallo a sbaragliare il campo sul tracciato. Va davanti, a discreto ritmo, l'ospite inglese Fixe Le Cap, presentato da Henderson e reduce da un secondo posto a Sandown e proposto in gruppo 3 (senza piazzarsi) a Cheltenham. Il grigio scuro, moderato da Daryl Jacob, tiene la testa per tutta la prova, dapprima accompagnato dall'altro grigio Fracafigura, già battuto da Fafintadenient, poi, a un giro dal termine, dal veterano di Auteuil Lord Prestige che prova a forzare l'andatura. Vana jr tiene invece sempre coperto Fafintadenient, che se ne sta in pancia al gruppo e via via sempre più nelle posizioni siderali fino all'ingresso in dirittura. Qui Vana sposta a centro pista il portacolori Statek Chyse che piazza, ancora una volta, un'importante progressione che sembra portare ai massimi frutti. Dopo l'ultima siepe Fafintadenient va infatti ad aggredire Fixe Le Cap e da l'impressione di poterne disporne. I due si staccano dalla resto della compagnia con il grigio che però riparte e reagisce all'attacante contenendolo fin sul palo, dimostrando un cuore e una stamina infinita. Terzo, a sette lunghezze, chiude Cotton Bowl. Ennesimo piazzamento elitario per il figlio di Sakhee che incamera altri 20.400 euro e rende sempre più prestigioso il proprio curriculum internazionale.


Attutidine di corsa: Soggetto molto brillante fin da puledro, predilige impostare la prova con tecnica di gara avanguardistica, meglio se di testa con progressione finale a minare le resistenze altrui. A suo agio in modo particolare sui terreni pesanti. Su alti livelli sia in steeple che in siepi, in questo secondo caso tende a render maggiormente sulla lunga distanza.

Score in siepi: 9 corse (3 in Francia, 1 in Rep. Ceka, il resto in Italia), 4 vittorie (1 in Francia e 1 in Rep. Ceka) e 5 piazzamenti. Totale vincite: 101.535 euro (di cui 51.600 in Francia e 6.500 in Rep. Ceka).

Score in steeple: 24 corse (5 in Francia, 4 in Rep. Ceka, il resto in Italia), 11 vittorie (2 in Francia e 2 in Rep. Ceka) e 6 piazzamenti . Totale vincite: 171.183 euro (di cui 51.840 in Francia e 29.839 in Rep. Ceka).

Score in piano: 6 corse, 1 vittoria e 3 piazzamenti. Totale vincite: 9.928 euro.

Totale in carriera: 39 corse, 16 vittorie e 13 piazzamenti, vincite 282.646 euro.

PREMI IMPORTANTI VINTI
-Gr.1: LXI Gran Corsa Siepi di Merano, Merano, 26 settembre 2015.
-Gr.3: Premio Staffe d'Oro, Merano, 22 maggio 2011.
-L: Premio Creme Anglaise, Merano, 19 agosto 2012.
-Ln: Velka Narodni O Pohar Josefa Vani, Velka Chuchle, 25 ottobre 2015.
-Ln: IX Zlaty Pohar Elektrizace Zeleznic, Velka Chuchle, 13 settembre 2015. 
-Ln: Stribrna Trofej Spolecnosti Ceske, Pardubice, 12 ottobre 2014.

PIAZZAMENTI IMPORTANTI
-L: secondo nel Prix du Cher, Compiegne, 2 maggio 2017.
-L: secondo nella Coppa Generale Bocchini, Roma, 30 novembre 2010.
-Ln: secondo nel Velka Narodni O Pohar Josefa Vani, Velka Chuchle, 28 agosto 2016.
-Gr.1: quarto nel LXXVII Gran Premio Merano, Merano, 25 settembre 2016.
-Gr.1: quinto nel VI Steeple Chase d'Europa, Merano, 29 giugno 2014.

FAFINTADENIENT
(Foto Andrea Zavadilova).

Omaggio al proprietario Statek-Chyse
Scuderia storica della cekia con almeno venti anni di tradizione, quanto meno questo si legge dai database del jockey club ceko. La prima data che salta agli occhi, ma non è detto che non ce ne siano state precedenti, è l'otto maggio del 1997 quando il verde con tracolla bianca compare in uno steeple chase di Pardubice associato al nove anni Double Odds. Fin da subito agli ordini di Josef Vana, la Statek-Chyse ha colto la sua prima vittoria proprio con questo cavallo nel 1997, in una classe 4 di Hluboka, in steeple chase, per l'interpretazione di Vlastimil Spalek. Da allora, fino al 3 maggio 2017, sono state 256 le rappresentazioni di questa scuderia, di cui solo 37 in piano (14,4%) a denotare il pressoché esclusivo interesse per le prove in ostacoli. 47 le vittorie, quattro (8,5%) delle quali in piano. Fortissima la propensione a prender parte a prove all'estero dal momento che sono state 117 le rappresentazioni fuori dalla Reppublica Ceka, per una percentuale addirittura del 45,7% sul totale corse. L'Italia la nazione prediletta con 102 rappresentazioni sulle 117 in questione, con 43 sortite in quel di Merano, 22 a Treviso, 13 a Pisa e 11 a Grosseto (9 a Milano e 4 a Roma a completamento). Dieci le tappe in Francia, spalmate su cinque piste (Compiegne, Auteuil, Strasburgo, Enghien e Clairefontaine), tre in Germania (Baden Baden, Colonia e Hoppergarten), solo una in Polonia e Slovacchia.
Curioso il numero di vittorie conseguite in Italia, addirittura superiore al numero di successi in patria, con bilancio di 22 a 21, contro i tre acuti (tutti firmati Fafintadenient) in Francia e il primo (e unico) successo in assoluto ottenuto all'estero nel 2002 in Germania (a Baden Baden) da Canio (in steeple chase). Sempre in Italia spicca la pista in cui la Statek Chyse ha collezionato il maggior numero di sucessi ovvero Treviso, con nove acuti, segue Velka Chuchle con sei vittorie, Most e Pisa con cinque e Merano con quattro. Colori vincitori in altre sei piste ceke (Pardubice, Hluboka, Netolice, Lysa, Benesov e Kolesa).
Record di vittorie, nove, conseguito nel 2015 dove si è registrato anche il record di corse in una stagione, con 32 uscite. Non moltissimi i cavalli avuti a disposizione in venti anni, appena 42 di cui 22 vincitori (52,4%), per una media di poco superiore a due cavalli all'anno. Di Fafintadenient il record di vittorie (otto) e di somme vinte (183.553 euro), seguono Grilias e Ilion (34.114 euro, terzo per somme vinte) con sei successi, quindi Taquari e Tahini a tre, poi Cornet Obolensky (47.940 euro, secondo più vittorioso), Canio, Father Frost e In Time con due.
Avvio in sordina con importante incremento prestazionale a partire dal 2009. Per i primi dodici anni mai in pista per più di undici volte l'anno, per un totale di 82 corse (media di 7 corse l'anno) con solo 10 vittorie (media vittorie annuali dello 0,8). Deciso incremento nei successivi nove anni con 174 corse (media di 19 corse l'anno) e 37 vittorie (media vittorie annue 4,1). Di pari passo la qualità delle prove affrontate, passando dalle classi tre e quattro a prove di ben altro lignaggio.
Nel 2001 arriva la prima vittoria in piano, la firma a Most In Time con in sella Dalibor Torok. Sempre nel 2001 arriva la prima partecipazione a una pattern race, grazie all'adesione del tre anni Get on Top al Velka Cena Ceskeho Turfu Tisk Horak (Gr.3) sui 2.400 metri piani della pista di Velka Chuchle. Una corsa da cui non arriva un piazzamento utile. Si devono attendere ancora undici anni per un piazzamento in pattern race che arriva grazie alla vittoria, in parità, di Against the Wind, che vince nel 2012 la Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) con Josef Bartos in sella. Nello stesso anno Grilias prende parte, terminando penultimo, al Velka di Pardubice (L). Al momento è la sola partecipazione della Statek-Chyse alla grande classica dell'ostacolismo ceko. Dal 2013 diventano più frequenti le partecipazioni nelle prove da neretto con Age of Luck che giunge, pur chiudendo ultimo a gran distacco, quarto nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) sui 4.270 metri percorso cross, e terzo nel Dostihovy Pohar Josefa Vani (L) a Karlovy Vary, e Grilias, terzo nel Popleruv Memorial Podporovany (Ln) a Pardubice. Tenta, senza piazzarsi, il Nazioni (Gr.2) Ilion.
Nel 2014 arriva il primo piazzamento in Gruppo 1 col quarto posto nel Gran Premio Merano firmato Cornet Obolensky, cui fanno seguito nel 2015 la vittoria nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) dello stesso Cornet Obolensky, il terzo posto nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) di Taquari, ma soprattutto la vittoria di Fafintadenient nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1). Il resto è storia recente con le tre vittorie in Francia, le uniche conseguite dalla scuderia, di Fafintadenient che porta i colori a trionfare nel 2015 (vittorie poi anche nel 2017) nel tempio di Auteuil, oltre che a confermarsi quarto nel Gran Premio Merano (Gr.1) del 2016 e aggiudicarsi nel 2015 il Josefa Vani (L) di Velka Chuchle e giungere secondo l'anno successivo. Di rilievo poi il secondo posto del vecchio Tahini nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) del 2017. Sempre nel 2016 la scuderia prende parte alla prima pattern race in piano estera, chiudendo sesta con Father Frost nel Westminster Fliegerpreis (L) sui 1.200 metri di Hoppergarten, Germania.
Nel 2017 arriva il secondo posto di Fafintadenient, in listed race, nel Prix du Cher sulle siepi di Compiegne.

PREMI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-Gr.1: una LXI Gran Corsa Siepi di Merano, Edizione 2015, Merano, con Fafintadenient.
-Gr.1: un Grande Steeple Chase di Milano, Edizione 2015, Milano, con Cornet Obolensky.
-Gr.3: una Gran Corsa Siepi di Pisa, Edizione  2012, Pisa, con Against the Wind..
-Ln: un Velka Narodni O Pohar Josefa Vani, Edizione 2015, Velka Chuchle, con Fafintadenient.
-Ln: un IX Zlaty Pohar Elektrizace Zeleznic, Edizione 2015, Velka Chuchle, con Fafintadenient. 
-Ln: un Stribrna Trofej Spolecnosti Ceske, Edizione 2014, Pardubice, con Fafintadenient.

PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-Gr.3: un secondo posto nella Gran Corsa Siepi di Pisa, Edizione 2017, con Tahini.
-L: un secondo posto nel Prix du Cher, Edizione 2017, Compiegne, con Fafintadenient.
-Ln: un secondo posto nel Velka Narodni o Pohar Josefa Vani, Edizione 2016, Velka Chuchle, con Fafintadenient, e un terzo posto nell'Edizione 2013, a Karlovy Vary, con Age of Luck.
-Gr.1: un terzo posto nella Gran Corsa Siepi d'Italia, Edizione 2015, Merano, con Taquari.
-Ln: un terzo posto nel Popleruv Memorial Podporovany, Edizione 2013, Pardubice, con Grilias.
-Gr.1: due quarti posti nel Gran Premio Merano, Edizione 2014 con Cornet Obolensky ed Edizione 2016 con Fafintadenient.
-Gr.3: un quarto posto nel Grande Steeple Chase di Roma, Edizione 2013, Roma, con Age of Luck

Jaroslav Myska 
FAFINTADENIENT
a Velka Chuchle.
(Foto Dostihovy-svet.cz).