venerdì 29 maggio 2015

Presentazione 22° Giornata Ostacolistica, Maia, Merano.


PER LA TERZA ALTO ADESINA ARRIVANO I BIG

A cura di Matteo Mancini

La titolatissima INCOLINX, di Mister Romeo, torna in siepi
dopo tre anni di assenza.
Nella foto BOSSA. (Foto di Matteo Mancini).

Giornata di corse estremamente interessante in quel di Merano, domenica prossima, col numero uno della prima corsa, Pr. Postal (località dove pernottai in una mia escursione a Merano), con la giubba Ape Maia da noi omaggiata nella precedente presentazione con la foto a Regain Madrik, colori di Barbara Taber in sella l'irlandese Shanahan, nel cross di Regain sull'AQPS Uvea. Sette le corse in programma, quattro delle quali in siepi con il Pr.Pirelli, dal vago retrogusto da classica di gruppo, visti i dichiarati partenti, a calamitare l'attenzione, catturata comunque anche da due prove per debuttanti. Più in particolare suscita grandissime curiosità la settima corsa, con addirittura tredici concorrenti impegnati nel Pr. Prime Siepi, quello vinto lo scorso anno per dispersione da Fantastico Daniele. Molti nomi nuovi per la stagione, ma immensi protagonisti del movimento ippico. Su tutti campeggia il nome della scuderia Incolinx del signor Romeo, che torna in siepi dopo un intervallo di tre anni e spostando i suoi effettivi da Paolo Favero a Giuseppe Satalia da leggersi Satalia-Menato. Si tratta di una scuderia che non ha bisogno di presentazioni e che ha fatto la recente storia dell'ippica italiana. Tre nomi su tutti? Worthadd, Voilà Ici e Altieri, tre autentici fuoriclasse capaci di farsi rispettare anche all'estero.
Torna poi a Merano il fantino ceko Jan Faltejsek, trionfatore nel Velka di Pardubice, scelta di punta della DS Pegas scuderia ceka che in patria è una vera e propria leggenda anche per aver vinto tre edizioni consecutive del Velka con Orphee des Blins. I bianco rosso cerchiati mancano dall'Italia dall'edizione dello scorso Gran Premio Merano in cui parteciparono con Kamelie, tra due giorni manderanno in pista un soggetto dal nome latineggiante, Signum, che curiosamente sembra richiamare in causa la storia della linea parentale di Omissis, quella di Miss Galileo, perché si ripropone l'effetto Vedo Doppio de La Nuova Sbarra, in quanto si tratta di un perfetto omonimo di un portacolori della scuderia laziale. Che sia una sorta di nomen omen ovvero un segno del destino...? Resta un Misterium...
Ricompare anche il polacco Gregory Wroblewski il quale, curiosamente, non appare quale allenatore della Pegas bensì quale trainier di un portacolori della scuderia Vocetka, quella di Big Mago, che invece di solito riserva i propri soggetti a Vana sr (altro eroe leggendario del Velka). Tra i soggetti consueti si rivede poi Eros Ostanel, assente da qualche giornata ma domenica in scena con il suo Notti Magiche. Questo e altro nel prossimo week-end meranese che ci apprestiamo a presentare qui di seguito.

Iniziamo in ordine di programma. Si parte con una prova per gentleman e amazzoni sui 1.600 metri, condizionata che vede sei soggetti a contendersi il premio finale dedicato alla località Postal, in cui ho pernottato e fatto buona colazione. Attira subito la nostra attenzione il numero sei, Sir Rosco, che Paolo Favero riporta in piano dopo pessime prove in siepi. Figlio di Rosacara, vanta una buona linea a suo favore nel confronto con un altro soggetto dal nome omaggiante i colori ovvero Red Pilgrim, che si è comportato bene in piano, pur se in categoria inferiore, piazzandosi anche a Milano nel premio Doppiadi. E' David Steinwandter la scelta del trainer di Sinigo: ventiquattro corse nell'anno con due successi, manca dal migliore dei piazzamenti dal 21 marzo quando vinse con Fire of Debora che troveremo alla seconda in siepi.
Mi piace molto l'ex dormelliano Raimondi, il marcatore di Ciano come lo avevamo definito (a proposito gran finale di stagione per questo giocatore del Crotone che ha sfiorato quasi la conquista del titolo di capocannoniere della serie B, portando la sua squadra dall'ultima posizione alla salvezza, lieti di aver portato fortuna agli squali pitagorici). E' trattato alla grande al peso ed è in vantaggio di qualche lunghezza su Noble Champion della Freitag. Avrà in sella la fido Evelyn Pohl, alla sesta stagionale. Il cavallo da battere però è il tedesco Point Blank da Royal Dragon che, in questa categoria, ha tutti i crismi del drago di turno. Eloquente la scelta di Riccardo Belluco che lo preferisce a Noble Champion, lasciato in sorte a Ferramosca. Il tedesco, lo scorso anno, correva in pattern race senza sfigurare (è persino piazzato nel Ribot e nel Pr. del Piazzale, rispettivamente Gr.2 e Gr.3). E' rientrato a Milano, davanti tra l'altro a Morning Star ammirata poi in siepi, e qua dovrebbe incarnare il ruolo del favorito. Completano il campo il già citato ape maia Dachs, che ha corso bene a Milano con interpretazione di Bossa (che vediamo in foto a inizio articolo nel giusto contromaggio a Barbara Taber, la cui giubba era stata tributata dal mio scatto sulla riviera a Regain Madrik mostrato a inizio presentazione della seconda giornata di Merano) e qua affidato all'emergente irlandese Shanahan, e lo svizzero Giallorossa di cui non so praticamente nulla se non che è montato da Langmeier per gli storici colori della Landihof, che hanno preso parte più di una volta anche al G.P.Merano (un cavallo su tutti Leo Le Lion poi finito a difendere i colori con cui è sceso in pista anche il mago del cross Fatal Mac, poi finito nelle mani del principale proprietario del trainer dell'Ape Maia), fatti dal bianco con stella e bracciali rosa, giusto in omaggio alla madre di Sir Rosco e il riferimento non va certo all'Hazzard del serial televisivo né al paradisiaco blues scuola Chelsea (uno che con i giardini ci sta a pennello come suggerisce il suo nome).

Pronostico Mancho: Point Blank, Raimondi.

Ecco i salti, speriamo di gioia per chi ha vinto la sua scommessa: Pr. Cogne, un nome che fa tremare le gambe per aver vinto due edizioni del G.P. Merano, a età avanzatissima, intervallate da quello che non è un corrispettivo della Prosettiva Nevki parigina, ma l'unico portacolori della Dormello Olgiata ad aver vinto sui 5.000 metri del tracciato altoadesino, al punto da lasciare basiti buona parte degli spettatori presenti quel 1968 per la netta e signorile affermazione. Sto parlando del luci-rosse a sfondo bianco Pigalle, un Baseggio in mezzo al doppio Mattei, una sorta di gabbia per arrestare chi col bianco aveva già vinto portando al successo il portacolori del signor Pini: Conte Biancamano. Questo il passato fatto da grandi saltatori, alcuni dei quali oggi ricordati con il nome dei premi a loro tributati. Domenica otto nuovi soggetti, quattro anni e oltre, si confronteranno per la loro prima volta in carriera sui 3.000 metri in siepi del Cogne. Andiamo a vedere di chi si tratta...
Innanzi tutto trattandosi di una debuttanti diventa difficile fare un pronostico poiché non abbiamo basi, né abbiamo visto i lavori mattutini. Mi stuzzica non poco Unisol della scuderia Incolinx che ritorna in siepi dopo tre anni di assenza. Lo abbiamo già accennato, si tratta di una delle scuderie che, nel corso degli anni, è cresciuta in modo esponenziale (specie nel nuovo secolo) pure essendo sulla breccia dell'onda da oltre trent'anni (ci sconfisse nel lontano 1982 in un'edizione del Pr.Pisa, quella vinta da How To Go), diventando, di fatto, una delle più importanti di Italia spesso con soggetti acquistati dall'allevamento Rosati-Colarieti. Il Signor Romeo, da non confondere con gli ostacolisti Mr Romeo di estrazione Favero né con il Forza Romeo scuola White Star ma di proprietà del presidentissimo di Pisa, grazie a investimenti mirati, successi internazionali e calo secco della concorrenza, è riuscito a impreziosire la propria bacheca con un'infinità di premi togliendosi persino la soddisfazione di conquistare allori all'estero. Tanto di cappello e applauso per esser ritornato sulle siepi e soprattutto per aver dato fiducia, in luogo al fido Paolo Favero (precedente allenatore scelto dall'Incolinx), a un entourage giovanissimo (Satalia-Menato) che nel 2015, in ostacoli, ha fatto vedere davvero poco date le premesse iniziali (Davide Satalia aveva vinto il Grande Steeple Chase di Milano nel 2014). Alcuni nomi tributo per festeggiare il ritorno del verde-fucsia a Merano. Worthadd è probabimente il soggetto più titolato avuto da Romeo. Nove vittorie (di cui sei in classiche) in diciotto uscite, tra queste addirittura una trasferta intercontinentale in Canada (456.000 euro al primo). Vincitore inoltre in Germania, piazzato in Francia e in Inghilterra con Romeo ad alzare le coppe, tra gli altri, del 127° Derby Italiano (Gr.2), del Parioli (Gr.3), del Ribot (Gr.2), del Vittadini ex Turati (Gr.2). Il cavallo a cui però l'Incolinx è più legata, per esser stato il suo primo grande esponente, credo sia Altieri: sedici vittorie (sette classiche) in trentatrè uscite, con successi anche in Francia e piazzamenti in gruppo 1 in Inghilterra (battuto da Oratorio), con apici caratterizzati dai primi posti nel Pr. Ribot (Gr.2) e nel Presidente della Repubblica (Gr.1) premio questo vinto due volte, per un totale di oltre 1.000.000 di euro di vincite.
Altri soggetti straordinari che hanno difeso i colori Incolinx sono stati Voilà Icì (oltre 800.000 euro di vincite con trasferta in Giappone per prendere parte alla Japan Cup, vincitore del Pr.Tesio, del Pr. D'Alessio, del Pr.Roma e del G.P. di Milano, tutte pattern race di lusso, con successi anche in Francia), il contemporaneo Duca di Mantova (2° nel Jockey Club, Gr.1), Adamantina (Pr. Dormello, Gr.3), Blu Constellation (Primi Passi, Gr.3; Ex Umbria, Gr.3; vincitore in Francia in Gr.2), Selmis (Presidente della Repubblica, Gr.1;) e altri svariati vincitori di classiche. Meno blasonato il bilancio in ostacoli con poco meno di una dozzina di soggetti ad aver saggiato gli ostacoli, tutti agli ordini di Paolo Favero. Il migliore è stato sicuramente Pauo (2° nella Gran Corsa Siepi di Roma nel 2008, Gr.1), mentre il primo a intraprendere questa particolare carriera è stato, nel 2004, Veleno Blu (carriera longeva sui salti, ma sotto altra bandiera, senza grandi risultati). Gli ultimi due invece, nel 2012, sono stati gli interessantissimi in piano Tauman e Insciaveghen, con i quali forse Romeo sperava di operare la scalata ai gran premi ostacolistici raccogliendo però solo delusioni. Il primo ha disputato appena quattro corse con una vittoria, un rullino non paragonabile all'ottima carriera in piano (vincitore del Berardelli, Gr.3, e di Listed Race), stesso discorso per il secondo con la metà di corse disputate e un destino da sviluppare in Sicilia (piazzato in Listed, tra cui il Pr.Pisa, e Gr.3). Molto meglio invece lo score di alcuni soggetti passati tra le mani della Incolinx e poi ceduti a Paolo Favero che li ha indirizzati alla nuova carriera di saltatori. Tra questi ricordiamo i vari Wrestler, Babawi, Serica (tutti vincitori e piazzati in classiche) e i meno fortunati comunque vincenti Fano e Time Trial (quest'ultimo recentemente rinato a Siracusa). Da notare come l'attività della Incolinx si estrinsichi in tutti i fronti avendo la stessa tentato, con un certo profitto, la via dell'allevamento. Tra i prodotti fatti in casa merita una citazione Vague Nouvelle, vincitrice del Regina Elena (Gr.3) e più volte in categoria Listed. Tra gli altri Attrazione e L'Illusionista. Sono solo alcuni dei nomi dell'enorme mole di soggetti che Romeo ha visto passare in tanti decenni sotto i suoi occhi, tra questi ricordo una cavallina minore presente nei miei archivi per via della sua linea paterna: Miss Turlington, acquistata yearling da Romeo per 46.000.000 di lire e vincitrice più volte prima di passare di casacca. Domenica sarà il giovane Davide Satalia a indossare questa prestigiosa giubba, forse la più importante da lui indossata con l'occasione di dare un colpo di coda a una stagione agonistica fin qui per lui deludente. Il giovane fantino romano non ha ancora vinto una corsa e stenta a trovare ingaggi. Unisol è un soggetto piuttosto regolare, ha corso bene a Milano in handicap e dovrebbe esser in buon stato di forma. E' la mia prima scelta.

Attenzione poi a Stellato, settimo cavallo della stagione schierato da Josef Aichner che fin qui ha raccolto meno di quanto sperato. Arriva dalle reclamari francesi, dove vinceva, e vanta una discreta frequentazione a tre anni in Germania, quando correva in corse di gruppo. Sorprende la scelta della monta: c'è il gentleman William Thomas Shanahan, scelta che farà alzare la quota.

Come terzo cavallo andiamo per la costanza di Fire of Debora, molto valida in gentleman e amazzoni e già da mesi iscritta in prove in siepi. La femmina cambia di proprietà passando dai colori di Richard Stampfl a quelli inediti di Christian Troger, giubba e berretto rosso con stelle bianche, che debutta in assoluto. Al training c'è ancora Raf Romano che affida la femmina, figlia di Imprevedibile, a Vana Jr ingaggiato per la prima volta dal bresciano. I fan di Raffaele Romano potranno invece trovare il loro pupillo in sella a Makarenko, soggetto molto interessante a tre anni, vincitore del Pr.Optional, ma poi vittima verosimile di qualche acciacco che lo ha tenuto fermo per quattro mesi con crollo di prestazioni. Arriva dalle scuderie di Brogi e prima ancora dagli allevamenti della Rosati-Colarieti, se in forma potrebbe dire la sua. E' figlio di Verglas (figli già vincitori in siepi) e difenderà i colori di un altro debuttante assoluto: la scuderia Mino.

Una sola freccia nell'arco di Paolo Favero, il figlio di Galileo e Magic Carpet, Lord of the Nile. Si tratta di un debutto particolarmente ritardato per questo soggetto pagato non poco a Tattersalls in autunno, ma che ha fatto vedere poco in piano. La provenienza e la monta (Bartos) però sono tali da meritare massimo rispetto, sulla carta si presenta sulla linea del duo Romano mentre mi sembra meno convincente dei primi due citati.

Completano il campo, ma tutt'altro che da ignorare, il polacco Pillar (eccellente in Polonia ma fermo da quasi due anni) dell'esperto Wroblewski al debutto stagionale in Italia (in sella si rivede Roberts, bravo a Milano), Sentimentodarcadia (mai piazzato nel 2014, valido a due anni tanto da esser poi presentato in Listed), allenato dal decano Contu, per un fucsia, quello di Biasia, visto una sola volta in pista, nel 2010, con un cavallo dal nome carissimo per Francesco Contu: Elpais. Da un fucsia ritrovato a uno mancato, ancora dell'entourage Contu, ci riferiamo a Mastria (proprietario tra gli altri di Fermi, soggetto preso dalla scuderia top of the top dell'ostacolismo italiano) che, stranamente, cede il suo Garlaschelli avuto in allenamento dal Canu, meglio conosciuto in certi ambienti col nome di battaglia Clemente, al gentleman maremmano Fineschi (poco più di una dozzina di vittorie per lui, in ostacoli, in quasi venti anni di carriera, vincitore anche in piano). Per quest'ultimo si tratta del debutto in veste di allenatore, con soggetto, guarda caso, affidato all'attuale seconda monta in casa Contu: ovvero Andrea Manuele. Ruolo molto difficile per loro, estremi oustider della corsa. Mi piace però chiudere con un omaggio a Filippo Fineschi, appassionato che ha corso anche sulle siepi di Chilivani oltre che su quelle di Novi Ligure, Torino e in piste quali Siena e Capalbio e che vanta un pazzesco secondo posto nella prova principe per i gentleman rider degli ostacoli. Il fatto si verificò nel Pr. Nazioni del 2003, a Merano, quando per effetto di una rocambolesca serie di colpi di scena, Filippo Fineschi, in sella a Babies, oltre cento la quota al totalizzatore, chiuse al secondo posto sfiorando un'impresa mega galattica. Del resto nel cross... può succedere di tutto. Tra i cavalli del cuore, per il maremmano, penso di poter citare Ganapati che gli ha regalato un poker di successi in ostacoli (unico soggetto con cui Fineschi ha vinto più di una volta sui salti), poi Pipa con cui ha vinto per la prima volta in siepi il 14 marzo del 2002, Windlight, con cui ha vinto il premio più sostanzioso in quel di Milano (oltre 9.000 euro al primo), Carnera con cui vinse a Pisa intervallandosi con qualcuno conosciuto come Pampero, oltre a Gangelies (ultimo purosangue ad aver vinto il Palio di Siena) e a Hyakutake che è il terzo cavallo assoluto avuto da qualcuno legato a Il Tempesta, soggetto quest'ultimo che ha strapazzato in quel di Livorno un bombolone assaggiato anche da Clemente (roba da Squali Bianchi).

Pronostico Mancho: Unisol, Stellato, Lord of the Nile.


Si può ora aprire il sipario sui veterani, Pr.Scena, 3.300 metri in siepi, per quattro anni con molti protagonisti di classiche senza chiamare in causa il Classic Chelsea, fratellastro della citata Miss Turlington, anche perché in questa prova non c'è nè la Incolinx nè l'Hazzard. Ruolo da favorito netto per High Master che Paolo Favero non va a risparmiare, pur cedendolo ad Axel Ambruschitz. Il figlio di High Chaparral si è dimostrato il più forte di tutti e con la giubba Magog va a cercare il record stagionale di quattro successi non ancora raggiunto da nessuno. Il peso è severo, 70 kg, ma la qualità è evidente. Alisios e Dirk Fuhrmann cercheranno allora di regalare una nuova doppietta alla scuderia austriaca, presentandosi quale binomio più pericoloso per il nuovo compagno di colori. Green Paradise a interpretare il ruolo dell'oggetto misterioso che potrebbe scombinare i piani. Fresco acquisto di Elia Tanghetti (Romano al trainer) che lo ha pescato in Francia. Si tratta di un soggetto che ha corso davvero tanto ed è alla nona uscita stagionale; in Italia, in ostacoli, nessuno ha corso tanto. Ha vinto una sola volta sui salti ed è stato acquistato dopo una reclamare di Auteuil in cui ha chiuso al terzo posto in una prova vinta da Sean Carrere in sella a Auenwirbel. E' l'elemento destabilizzante che potrebbe rompere una corsa che, salvo sorprese, sembra già scritta. Tra gli altri cercherà un piazzamento Fantastico Daniele da preferire ad Agonda, più dura per gli altri, tra cui Thibodeau e Nos Galan comunque in ottima forma. Rientra da Pisa Relco Sud Ovest, che potrebbe pagare qualcosa anche se Ostanel lo avrà tenuto a riposo, mentre ha un ruolo da estremissimo outsider Rum Dum che trova però una monta interessante cioè Jaroslav Myska anche lui al ritorno in Italia (manca dal Gp Merano, quando cadde sulla fence con Demon Magic).

Pronostico Mancho: High Master, Alisios, Green Paradise.

Pausa con una piana riservata ai gentleman e amazzoni in cui si rivede Mychoon, in un Premio da maglia rosa visto che stiamo per vivere l'epilogo del Giro di Italia, Pr. Passo dello Stelvio, 1.500 metri a vendere. Sette al via al grido "Ricordatevi di Alamo...!"  liberato da Luciano Rossi, il timido di Trinità, nello stadio vuoto di football americano di Due Superpiedi Quasi Piatti. Noi però da amanti cinematografici andiamo per l'altro film, quello di Pettinari (uno che faceva coppia con Ciano all'attacco), e indichiamo Troppo Forte come nostra prima scelta, si proprio lui che la maglia rosa la indossa pure. Trattato alla grande al peso è invece Mauriac che dunque lo andiamo a indicare su Mychoon e Itasip.

Pronostico Mancho: Troppo Forte, Mauriac.

Er Merano... Er Merano... Er Merano pure a te...
Ahò, su TROPPO FORTE nun scommette nessuno...?
(Foto Matteo Mancini).

Main Event della giornata è il Pr.Pirelli, condizionata per cinque anni e oltre sui 3.500 metri del percorso in siepi. E', a tutti gli effetti, una prova che potrebbe fregiarsi del titolo di classica, perché, fa tristezza a dirsi (in parte), sono in pista tutti i migliori siepisti del panorama italiano con l'eccezione di Kazoo, assente. Al di là del livello è comunque una bella corsa all'insegna dell'equilibrio.
Opto per Notti Magiche, perché Eros Ostanel l'ha tenuto al riposo e crede molto in questo soggetto. Il cavallo è finito bene dietro al miglior Sol Invictus e vanta un peso da acquolina in bocca. Ostanel lo affida a Roberts vista anche l'indisponibiltà di Fuhrmann impegnato con Favero. Mi fa poi piacere sottolineare che il figlio di Sea Sex Sun tornerà a confrontarsi con Big Mago come quella volta a Milano con la foto appaiata dei due pubblicata a inizio stagione qui su queste pagine. Il portacolori della Vocetka, rigenerato da quando è stato eletto mascotte del blog, sale ancora di categoria e arriva al confronto con i big. L'impegno per lui è difficile, ma non impossibile. Avrà dalla sua il nostro tifo e un bel pesino. Come High Master (altra invenzione del blog, unici in Italia a darlo come primo favorito quando non lo considerava nessuno) andrà alla caccia del quarto successo nella stagione. Josef Vana jr però lascia il Mago a Jan Kratochvil e sale su Taquari, il soggetto più in forma della compagnia e anch'esso autore di una escalation dalle minime alle top. L'ultima volta è caduto lasciando campo libero a Signor Tiziano, ma dava l'impressione di controllare alla grande l'allievo di Contu. Molto pericoloso, ma non a sufficienza per impensierire la qualità di Sol Invictus (altro che potrebbe calare il poker) che tuttavia ha fatto un pessimo rientro soprattutto alla luce della vicinanza di Racconigi. Impossibile escludere il Magog dalla rosa dei tre favoriti anche se i livelli non sono ben scavati e lo stato di forma può fare la differenza (in questo caso a suo sfavore). Chiaromonte ha vinto molto bene l'ultima volta, ma il livello di quella corsa è reso interrogativo dalla mancata conferma di Racconigi in categoria assai inferiore. A ogni buon conto, sulla linea di Arjen, è in linea per un piazzamento. In secondo piano il comunque valido Arjen chiuso da svariati confronti diretti, il già citato Big Mago e Cotton Eye Joe, estremo outsider, mai piazzato nei primi tre in est Europa. Monta di Kubik, trainer di Theiner alla seconda stagionale al Maia.. Bella corsa, lo ripetiamo.

Pronostico Mancho: Notti Magiche, Taquari, Sol Invictus.

Dieci al via nel Cantina di Merano, handicap di minima sui 2.200 metri per gentleman e amazzoni. Ancora una volta un numero uno della scala con peso proibitivo (86 kg) che viene dichiarato non partente. Presenti gli ex siepisti Carioca Black e Valdivizze entrambi con peso gravoso. Ad andare in scena però è la rivincita del premio Terlano con otto soggetti su dieci che tornano a confrontarsi. Peso dalla parte di Valdivizze con Manfred Tschigg alla terza monta in carriera, avversario potenzialmente pericoloso potrebbe essere la discontinua Eccentrica, quindi Carioca Black che ha battuto l'intera compagnia vedendo però aggravare la situazione al peso. Chance anche per Danger e in subordine Serafino Gatti.

Pronostico Mancho: Valdivizze, Eccentrica, Carioca Black.

Ed ecco alla settima corsa che per una bizzarra scelta degli organizzatori chiude il programma sebbene si tratti del Pr.Primi Salti. Seconda prova per debuttanti sui 3.000 metri in siepi, per tre anni, con grande successo di adesioni. Tredici al via, salvo ritiri, con numero di cavalli impegnati sui salti nel corso della stagione che supera le duecento unità.
Si tratta di una corsa molto difficile e che potrebbe riservare grandi sorprese, inoltre l'elevato numero, unito al fatto che si tratta di soggetti giovani e probabilmente esuberanti potrebbe riservare qualche rischio in più sui salti. La prima notizia è il ritorno della Pegas Ds e di Jan Faltejsek, trionfatori a Pardubice del premio principale della nazione, li vedete in coppia sotto in foto. La loro scelta è Signum, da non confondere con l'omonimo scuola La Nuova Sbarra. Si tratta invece di un soggetto che sembrerebbe proveniente da un allevamento italiano (Az. Agr. Loreto Luciani), pur essendo nato in Francia e non avendo mai corso in Italia. Roba da mondo sommerso come potrebbe suggerire la madre, Islandia (altro soggetto sconosciuto e scritto con refuso), tanto per fare il verso a un celebre romanzo (Viaggio al Centro della Terra di Jules Verne) che abbiamo in lettura e che è ambientato nell'isola collocata all'estremità dell'Europa quasi in Canada. Resta comunque un soggetto quasi Omissis in Italia, i latini dicevano nomen omen... che sia un segno del destino che richiama la linea parentale del citato Omissis? Resta un Misterium da vedo doppio... Di lui risulta una vittoria sui 1.300 metri a Lysa a due anni, in una prova che vedeva restare al palo una reginetta della Disco ovvero Donna Summer, e tre non piazzamenti con debutto avvenuto in Francia. E' rientrato un paio di settimane fa con in sella Michal Mach in una condizionata a Pardubice vinta da Touch of Genius e corsa anche da Ringmaster che dovrebbe essere uno dei tre anni preparati da Vana sr. Sorprende che a presentarlo non ci sia Gregory Wroblewski, abituale allenatore della Pegas, bensi Lisek il quale ritorna in Italia dopo otto anni e vi debutta in siepi, prima di domenica ha corso a Merano in una sola prova, il Pr.Pennes, con due soggetti finiti lontani dal marcatore: Trymerous e Martin's Tour. Benvenuto comunque alla Pegas, apparsa per la prima volta in Italia nel 2010 con un soggetto chiamato Broker (caduto a Grosseto) con cui ha anche vinto per la sua prima volta in Italia, a Merano, nel Pr.Sinigo (paese di Paolo Favero, per giunta). Si ricordano poi i piazzamenti nella Gran Corsa Siepi di Grosseto (L, seconda con Rare Delight nel 2010), nel III Steeple Chase di Treviso (L, seconda con l'ottimo Duero) e nel Val d'Adige edizione 2011 (L, seconda con Sorbon). Pericoloso ma non di affidamento.

Paolo Favero si affida a tre pedine, tutte in giubba fucsia, con Josef Bartos incaricato di montare Big Ro che giunge dalle scuderie di Raffaele Biondi. Non ha entusiasmato in piano, pur essendo andato vicino ad aggiudicarsi una maiden a Napoli a febbraio. Il cavallo che lo ha battuto, Golden Jimmy, ha corso altre quattro volte senza più piazzarsi (vendere comprese). Ciuchino in piano, da reclamare o discendenti di minima. Non convincono molto neppure gli altri due. Plenary Power, acquistato a Tattersalls per 2.500 sterline, ha corso solo una volta in carriera, a Milano, perdendo la partenza finendo poi vicino a una serie di ciuchini. Emmanuel Reinhardt in sella. Più sondabile invece Katros, ceduto dal suo allevatore Riccioni, ma livello da vendere anche per lui. Ha corso quattro volte in carriera, piazzandosi una sola volta a vendere, a Grosseto, a febbraio. In questa corsa ha avuto ragione di Rivi Freddi (livello in piano simile) e Kandhamal, poi vincitori in siepi, ed è stato battuto dalla regolare Chanel Tango. Dei tre, anche se montato da Fuhrmann, è quello che preferisco.

Arriva dalla Germania Best Princess, nuovo acquisto della scuderia Ghiotti per il trainer di Ilenia Nero. Non corre da ottobre, e pur essendo una globe trotter (schierata in tre nazioni diverse, diventano quattro con domenica) non ha quasi mai convinto. Oggetto misterioso da subire.

Troviamo Wroblewski all'angolo di Jariko che pure difenderà i colori di una scuderia solitamente affidata a Vana sr, la Vocetka di Big Mago. Roberts in sella per questo soggetto che ha vinto due volte consecutive a Bratislava sui 1.200 metri, non ripetendosi su distanza maggiore a Vienna. Mi piace, da tenere in considerazione al gioco. Wroblewski è una vecchia conoscenza in Italia, dove vi ha debuttato quindici anni fa vincendo subito al debutto con Fanti Dancer, in uno steeple a Merano (cavallo con cui ha vinto anche in Svezia). Ricordiamo poi, senza citare per non correre in fallo il Sir Wilde scuola La Gavardina, Dorian Gray (che gli ha regalato il secondo successo in Italia, il primo a Pisa nel 2001), l'indistruttibile Dalfors (2° nella Gran Corsa Siepi di Milano, Gr.1), Janosz (vincitore del Tagliabue a Merano, Gr.3) e il grigio Duero (migliore piazzamento nel G.P.Merano, il quarto posto) che forse è stato il suo miglior soggetto presentato in Italia.

E' però Sbarazzino la nostra prima scelta, non che il figlio di Scopa d'Assi e di Red Rocks, che raggiunge Hawk Wing quale stallone più rappresentato (sei figli in pista anche per lui nella stagione), sia un campione. Si tratta di un elemento che si è sempre piazzato nelle sette corse disputate, prove di medio basso livello ma qualità che potrebbero migliorare sui salti. Arriva dalle scuderie Grizzetti che lo ha passato a Francesco Contu, per i colori della sua scuderia di punta, la Milano, in sella Davide Columbu. A mio avviso è la base su cui fare gioco. Rientra da ottobre. Proviene dal medesimo allevamento, Immobiliare Casa Paola (già conosciuta nell'anno per Wiston), Mr Ambrogio che curiosamente sembra fare il verso al miglior tre anni di Contu, cioè Mr Vittorio. E' ancora Contu a presentarlo per i colori di Franco Tronconi che lo ha tolto a Maurizio Manili e che, dopo aver ceduto Rum Dum, torna in prima persona in ostacoli dopo i successi di Feelgood. Cavallo di minima, otto corse con cinque quarti posti come migliore piazza. Andrea Manuele in sella, concreta sorpresa ma nulla più.

Grandissima considerazione, è la nostra seconda scelta perché in piano è quello che sembra aver dato migliori risultati anche se discontinui, per Vespro Place ancora della premiata ditta Incolinx, con Davide Satalia in sella. E' figlio di Halling di cui ricordiamo quell'Halling Joy che regalò il primo Gran Premio Merano a Paolo Favero in un'edizione con strascichi thrilling che portarono alla sospensione della vittoria per alcuni mesi, poi però non revocata, con l'allenatore di Sinigo che vinceva anche in altre sedi e calava il tris sul campo grazie alla doppietta di Sharstar.

Ha già corso contro Vespro Place, subendo pesante distacco, Silver Tango, figlio di quella Mamacita Tango caduta al muro nella giornata inaugurale della stagione altoadesina. Rientra da ottobre dopo due prove in cui ha chiuso "lontano" dai penultimi. Estremo outsider affidato a Raf Romano.

Il nostro terzo cavallo è il fratellastro di Valdivizze: Sadowa d'Arcadia della First Racing, col duo Marcialis-Pollioni che difficilmente sbaglia un colpo. Si tratta di un altro soggetto, categoria medio-bassa, molto regolare e già protagonista di tre vittorie, l'ultima ad aprile. In siepi potrebbe migliorare di livello.

Completano il campo l'estremo outsider figlio del trionfatore di Ascot Yeats (autore di uno storico poker nella Gold Cup), ovvero Kontigo (sempre finito ultimo, lontano dal penultimo, in piano) della Corsadoro (terzo cavallo preparato da Bastianelli, dopo Le Domaine e Last Scream) e Chang (due piazzamenti in Polonia in autunno).
Corsa da gustare e che promette quote anche se c'è un trio che in piano ha mostrato credenziali forse superiori agli altri.

Pronostico Mancho: Sbarazzino (base piazzata), Vespro Place, Sadowa d'Arcadia, Signum, Jariko.

e
Il ritorno della DS PEGAS con JAN FALTEJSEK
Nella foto Kamelie.
(Foto di Matteo Mancini).

E passiamo ora al Merano, ottava prova o meglio guest race della giornata. Si sostituiscono due lettere e si passa da Merano a Milano, listed race, con campo di gara aperto da un soggetto de La Nuova Sbarra dal nome inequivocabile: Another Way che non vuol dire aver sbagliato il percorso come disse Ale Pollioni a Orso (non Joe Bugner, che non è una storpiatura di Gianni Bugno visto il Passo dello Stelvio e la Cima Coppi di giornata al giro) nel commento post gara del premio Primi Salti, corso e vinto lo scorso anno con Fantastico Daniele. Siamo, a livello di tifo (impegno comunque difficile), per l'eroe della risaia di Firenze (seconda una Nuova Sbarra) di estrazione Culture Club ma senza karma nell'andare verosimilmente davanti. In sella il fantino mostrato a inizio pagina, giusto per completare una chiusura che in narrativa viene definita "circolare". Attenzione però ai reduce del derby di Roma. C'è Firun della Rencati e il figlio del "racconto del gatto" Panther Cat di Bietolini. Pericolosissimi poi Freefromcare e Right Connection. Corsa comunque interessantissima, buon divertimento a tutti...!

Il numero delle corse e la divisa in completo viola di YEATS,
omaggio al Premio Nobel per la letteratura irlandese,
si rivolge ai due figli impegnati in siepi: RUM DUM e KONTIGO
e dice loro: «Ora rifatevi dare le chiavi per chiudere l'ippodromo che
tutte le volte devo interpellare CHI L'HA VISTO per farvi ritrovare!» 
(Foto da racingpost.com aka correndo pali).

martedì 26 maggio 2015

Sintesi 21° Riunione in Ostacoli, Maia, Merano.


ERNESTO è IL SUPERSTITE NELL'INTENSITA' SOLARE SPRIGIONATA DA PAOLO FAVERO.

Commento a cura di Matteo Mancini.


IL SUPERSTITE.
(Foto dal sito ufficiale faverostacoli.it)

Dopo i posti d'onore nelle prime quattro prove ostacolistiche della riunione primaverile di Merano, Paolo Favero torna ad applicare la legge del più forte. Quattro successi su cinque prove, con il laureato di Maia Alpha Two costretto ad alzare bandiera bianca. Solo il "piccolo" polacco Ernesto è stato capace di rompere l'egemonia del trainer di Sinigo, ormai giunto a qualcosa come 42 vittorie su 69 corse per una percentuale di vittorie pari al 61%.

A calamitare l'attenzione della giornata è stato il Pr. Val di Non, corsa preparatoria per le classiche riservate agli steepler di cinque anni e oltre, con oltre 7.000 euro al primo. In pista il già citato Alpha Two, ma anche il leader degli steepler di quattro anni dello scorso anno, ovvero il Magog Il Superstite, e lo scudiero del vincitore del Grande Steeple Chase di Milano, cioè Alcydon Fan.
Gruppo molto raccolto dietro al leader Darakti fino all'attacco dell'ultimo passaggio del verticale, quando un sorprendente Falcon Wing, inconsistente a Bratislava alcune settimane fa ma convincente vincitore a reclamare a Treviso in categoria modesta, andava a forzare l'andatura tirandosi dietro i due grandi favoriti della competizione con Il Superstite davanti ad Alpha Two. Si rivelava invece incapace di intervenire Alcydon Fan sempre rimasto nelle retrovie. Finale a tre con Alpha Two a dare l'impressione di poter travolgere tutti dopo l'ultimo salto, affrontato nel consueto modo ovvero sullo steccato opposto, ma poi sprovvisto delle energie necessarie per rispondere ai due rivali col Magog Il Superstite in grado di controllare un arrembante Falcon Wing. Alpha Two terminava ben dietro ai due, a un distacco costituito da cinque lunghezze (non poche). Staccati gli altri con Alcydon Fan incapace di pervenire persino su Le Domaine. Crollato alla distanza Darakti, deludente per la terza volta consecutiva sebbene in posizione di vertice nell'affrontare la curva conclusiva. Ultimo a distacco il rientrante Top Secret. Spettatore passivo Mimir.
Dunque una vittoria convincente per Il Superstite con Axel Ambruschitz che accarezza il sogno di prendere parte al G.P. Merano a cui, credo di ricordare, non ha mai partecipato. Eccezionale Falcon Wing, soggetto decaduto in corse di minima, qua risorto tanto da strapazzare un Alpha Two al 60% della condizione.

Ancora scacchi bianchi e rossi protagonisti nella seconda prova, per importanza, della giornata. Solar Focus ha onorato come meglio non poteva i nuovi colori della scuderia Magog aggiudicandosi, con brivido, il Valle Aurina, premio per quattro anni sui 3500 metri del tracciato steeple, candidandosi erede proprio de Il Superstite vincitore lo scorso anno di questa prova. Josef Bartos, rientrato anche lui alla grande con tre affermazioni, si è fatto cogliere di sorpresa da Emmanuel Reinhardt il quale, in sella a Trafalgar Square, ha cercato di anticipare la compagnia andando in fuga dopo il salto del verticale. Solo il calo finale del nuovo portacolori del duo Kerschbaumer, unito allo spunto secco e prodigioso del favorito della corsa, hanno permesso a Paolo Favero di aggiudicarsi il premio. Comunque netta la vittoria di Solar Focus, subito trionfatore nella nuova specialità, ma onore a Trafalgar Square protagonista di prova maiuscola e giunto ad appena una lunghezza dal più quotato rivale. In progresso la dormelliana Nelly Darrier in grado di piegare nel finale il front-runner Astro Benigno anch'esso più convincente rispetto al rientro.Vicini anche gli altri due, in una corsa che si è rivelata più equilibrata delle previsioni. Interessante l'accoppiata in ordine da noi stessi centrata in pieno.

Assai meglio del solito i dilettanti nel cross country, complice la presenza di un lotto di gentleman e amazzoni più qualificati rispetto ai canoni standard. Debutto stagionale nella disciplina per Claudia Wendel, mattatrice della giornata con due affermazioni in piano con Gusty Gale e Troppo Forte, imitata dall'irlandese William Thomas Shanahan, addirittura al debutto in Italia. Completavano il campo, tra gli altri, Luca Bonacina, Pavel Peprna e Riccardo Belluco tutti alla quarta corsa dell'anno nella categoria. E' ancora il Bel nazionale ad alzare il frustino al cielo, per quella che è la sua terza affermazione in cinque prove riservate ai cavalieri. In sella al favorito Well Dressed, Belluco ha seguito fin dal via il battistrada Regain Madrik, rientrato assai bene dallo scorso anno, ingaggiando poi duello finale con uno stoico Doux Amer, autore di prova maiuscola e in grado di impensierire fin sul palo il fucsia, prendendone la scia ma non riuscendo ad acciuffarlo.Appena una lunghezza il distacco finale tra i due. A dieci lunghezze chiudeva, ancora terzo, Regain Madrik davanti agli altri due allievi di Paolo Favero, piuttosto deludenti: Uvea in quarta, con schema di gara per lei insolito (attendista), e Monjoliano in quinta. Caduta sull'ultima New Girl ben montata da Lancini e in lotta per il quinto posto, Green Danehill invece disarcionava Luca Carminati al passaggio del laghetto quando seguiva nelle retrovie (caduta goffa). Lontana Tweety Kash.

Paolo Favero calava il poker nell'ultima corsa del convegno, Pr. Sporthotel Bad Moos, mettendo a segno una bella doppietta, la diciasettesima della stagione. Vittoria senza repliche per un ottimo Kandhamal emerso alla distanza senza sforzi dopo sfuriata iniziale di Cortefranca. Il sauro, allevato da Rosati Colarieti (secondo successo per i prodotti di questo allevamento), ha passeggiato nell'epilogo della riunione rivelando qualità su cui in pochi avrebbero scommesso (il sottoscritto fa parte di questi, come scritto in alcuni forum in tempi non sospetti). Il compagno di colori Misterium, apparso più inquadrato e ordinato rispetto al solito, completava il successo di casa Sinigo chiudendo al secondo posto. Bene Cortefranca ancora terza sul passo, mentre deludeva in modo clamoroso Rivi Freddi, mai in corsa. Da rivedere invece Ho Yam Lay, caduta (di nuovo) sulla siepe che immette in dirittura quando dava la sensazione di potersi giocare una piazza d'onore.

Scommettitori serviti invece nella prova che avevamo indicato quale la più interessante per chi intendeva fare gioco ovvero la vendere sui 3.000 metri in siepi per quattro anni e oltre. Due ritiri di sicuri protagonisti oltre la debacle clamorosa del duo Favero, sulla carta favorito netto, portavano all'emergere delle sospirate sorprese attese per chi sogna quote più o meno alle stelle. Prima vittoria stagionale del giovane Nicolò Simondi e del suo polacco Ernesto, un'affermazione capace di cogliere di sopresa l'intero entourage del soggetto col duo Simondi-Vana Jr che paventava la possibilità di presentare il soggetto nell'immediato futuro in cross country. Non andrà in questo modo, vista l'inversione di forma rispetto all'ultima uscita di Milano e il ritorno sui livelli di Treviso. Il sauro ha allungato bene dopo l'ultima siepe andando a riprendere la fuggitiva Andrea Doria, anch'essa autrice di prova sorprendente (dopo due prove di rientro), per stamparla a pochi metri dal palo. Tardiva rimonta invece per la nostra seconda scelta Halban de Juilley, rimasto per troppo tempo nelle posizioni di rincalzo e mosso all'attacco da Emmanuel Reinhardt poco prima dell'imbocco della curva finale. Troppo tardi... Il castrone di Laura Denicolò è venuto su bene, ma è poi calato non riuscendo a piegare il ceko Pepperous montato molto bene dal debuttante in Italia Adam Cmiel. Eccellente in quinta, vista la lontananza dalle piste da oltre quattro anni, l'estremissimo outsider Star de Cochet, sempre nelle posizioni di testa e in condizione di regalare il primo vero piazzamento al marcatore nella stagione ostacolistica (dopo il quarto su quattro nella XXX Corsa Siepi di Pisa) ad Andrea Manuele. Deludenti oltre il limite gli altri, tra cui Achen ma soprattutto Principe del Mare e Racconigi, questi ultimi due mai in corsa (sorprende considerare che Racconigi, appena una settimana fa, era giunto a un testa da Sol Invictus). Calati alla distanza invece la debuttante Relativa e il modesto Apres Moi. 

Nelle piane, oltre ai successi di Claudia Wendel, si segnalano la vittoria di Question Mark su Frantic Storm, in una vendere sui 2.400 metri, con i due scappati fin dal via al resto della compagnia di cui faceva parte anche l'ex siepista After The Goldrush (pessimo per l'ennesima volta). Bel quarto posto poi, primo piazzamento in carriera, per il quattro anni Zaganelli con Raffaele Orlando alla prima monta dell'anno (in precedenza in sella al pessimo Briansk, anch'esso, come After, proveniente dalle siepi) in un handicap di minima sui 1600 metri. L'ex dormelliano, sempre ultimo a grande distacco nelle due prove pisane, ha seguito il compagno di allenamento Alfono, andato davanti a tirare il gruppo, e sul passo si è mantenuto nelle posizioni di testa finendo alle spalle di Troppo Forte, autore di un assolo, Dock Red e Puntero Triste.

In pista domenica con due prove in siepi per debuttanti e altre due per "smaliziati".

I cinque top della riunione: da considerare comparando qualità e situazioni singole.

1. CLAUDIA WENDEL: Giornata da incornciare per l'amazzone che, in giacca rossa, torna a misurarsi, a quasi un anno di distanza, in cross-country chiudendo in onorevole terza posizione dopo gara di testa. Due primi posti in piano in altrettante corse. Perfetta.
2. DOUX AMER: Prova notevole del grigio nell'esibizione cross-country. Il portacolori della signora Ralli, montato dal fido Luca Bonacina, è andato vicinissimo a battere il favorito della prova Well Dressed, i due separati da appena una lunghezza. Possibile vincente alla prossima.
3. ERNESTO e ANDREA DORIA: Sorprese della giornata in grado di rompere l'egemonia di Paolo Favero e regalare quote interessanti agli scommettitori.
4. STAR DU COCHET: Quinto posto che vale quanto una vittoria per questa mezzosangue di nove anni, assente dalle piste da circa quattro anni e con tre sole corse all'attivo in Francia, peraltro sempre lontana dal marcatore. Andrea Manuele l'ha sempre mantenuta nelle prime posizioni e alla fine, in una corsa dove al palo sono giunti in nove si è messa alle spalle quattro rivali tra i quali Achen e i due Favero Principe del Mare e Racconigi. Ottima, soli 340 euro per Di Gesaro che torna così in pista dopo i successi di qualche anno fa di Neroloto e Indovino.
5. ZAGANELLI: Quarto in piano in handicap di minima, per quello che è un piazzamento dal sapore particolare. Primo assoluto in carriera alla veneranda età di quattro anni, debutto tardivo probabilmente per grave infortunio patito in giovane età. Fino a ieri vantava due sole corse in carriera, entrambe chiuse in ultima posizione a Pisa e ben lontano dal penultimo. Il quarto posto ottenuto nel Pr. Lago di Resia regala così a questo prodotto scuola Dormello Olgiata la soddisfazione di essersi guadagnato un pugno di euro, riscattando le brutte prove di Pisa. In sella Raffaele Orlando al debutto stagionale.

I Cinque Flop della riunione:

1. RACCONIGI e PRINCIPE DEL MARE: A dir poco pessimi e in categoria di minima, finiti dietro a una mezzosangue che rientrava da quattro anni e mai in corsa. Racconigi, addirittura, a una testa di distacco da Sol Invictus appena otto giorni fa, incapace di seguire già sulla dirittura opposta a quella di arrivo. Per Principe del Mare è l'ennesima delusione con prospettiva, forse da adottare, dei cross-country dove reciterebbe ruolo da protagonista.
2. AFTER THE GOLDRUSH: Non che ci si aspettasse fuoco e fiamme, ma questo portacolori della scuderia Magog non sta tenendo onore alla giubba di un Axel Ambruschitz in stato di grazia. Proposto a vendere in gentleman e amazzoni dopo pessime prove in siepi, After the Goldrush, così come fatto in ostacoli, ha ceduto alla distanza finendo nelle ultime posizioni la corsa, addirittura dietro a Briansk (soggetto assai pessimo in ostacoli). Se va avanti così spira aria di Cassate e Cannoli.
3. RIVI FREDDI: Ottima vincitrice a Treviso attesa alla riconferma in una prova per tre anni sprovvista di soggetti particolarmente qualitativi, non entra mai in corsa e termina penultima. Delusione cocente.
4. ALPHA TWO: E' vero rientrava ed è anche vero che prima dell'ultima siepe era lì a giocarsela, ma per un duplice vincitore del G.P.Merano finire dietro a Falcon Wing (con tutto rispetto per quest'ultimo) è uno smacco. Saprà farsi perdonare con gli interessi. Atteso a grandi miglioramenti.
5. DARAKTI: Pessimo stato di forma per un soggetto che l'anno scorso sapeva regalare soddisfazioni. Favero lo ha proposto di nuovo senza paraocchi, ma il crollo finale ha emulato quelli già messi in scena nelle ultime uscite milanesi. Un periodo di riposo, forse, non gli farebbe male.


sabato 23 maggio 2015

Presentazione 21° riunione in ostacoli, Maia, Merano.


TWO AQPS DAL PASSATO NEL GIORNO DI ALPHA TWO

A cura di Matteo Mancini.


REGAIN MADRIK alla riviera, in giubba "Ape Maia",
in una foto del 2011.
(Foto di Matteo Mancini).

Seconda riunione all'impianto Maia di Merano che vede il ritorno dei due leader della classifica generale dei fantini. Il duo ceko avente in comune il nome proprio Josef, ovvero Josef Bartos e Josef Vana jr, torna a calcare le piste dopo la pausa della settimana scorsa. I due connazionali hanno dominato fin qui la scena ottenendo la bellezza di ventiquattro vittorie contro undici, lasciando il terzo in graduatoria (l'infortunato francese Mastain) fermo a sei vittorie. Cinque le prove in programma dedicate agli ostacolisti, ripartite in due steeple-chase, un cross country riservato ai gentleman e amazzoni e due siepi di cui una dedicata ai cavalli di tre anni. Sono quarantatre i cavalli dichiarati partenti, dieci dei quali al debutto stagionale. Tra questi ultimi spicca il nome di Alpha Two, vincitore delle ultime due edizioni del G.P. Merano, ma anche quello di due Autre Que Pur Sang (AQPS) lontani dalle piste da oltre tre anni ed entrambi provenienti dalla Francia. 

Si parte col Pr. Valle Aurina, una prova in steeple-chase, per quattro anni, sulla distanza dei 3.550 metri. E' la terza prova in assoluto sugli ostacoli alti riservata ai cavalli di quattro anni. Sei al via con i soli Company of Ring e Nelly Darrier a essersi già confrontati, in Italia, nella specialità, il primo a febbraio a Pisa, la seconda a Treviso un paio di mesi fa.
Favore del pronostico tutto dalla parte di Solar Focus che dispone di peso favorevole e di classe cristallina. Il baio è alla sua sesta uscita stagionale caratterizzata da un rullino di marcia che consta una vittoria, tre secondi posti e una terza moneta. Paolo Favero per l'occasione lo manda in pista, per la prima volta, con i colori della scuderia Magog e con in sella Josef Bartos, che lo ha montato in corsa una sola volta (quella dell'unica vittoria conquistata dal figlio di Intense Focus). In siepi ha strapazzato un po' tutti subendo solo il compagno di colori High Master. E' dunque il cavallo da prendere di riferimento e sulla carta sembra difficilmente battibile dagli avversari. Ci proverà Astro Benigno rientrato bene sabato scorso e qua atteso a un deciso miglioramento. Il portacolori della scuderia D'Altemps trova la monta di Dirk Fuhrmann, in luogo di quella di Emmanuel Reinhardt, e la certezza di giocarsi un ruolo da protagonista pur avendo subito un pesante distacco, all'ultima uscita, da Company of Ring, anch'esso della partita e con in sella Ale Pollioni. Quest'ultimo ha già vinto in steeple a Pisa (complice l'infortunio di Locky Taylor) eppure il pesante distacco subito da Last Scream la scorsa settimana non va a deporre a suo favore. Sono inoltre convinto che Astro Benigno sia dotato di maggiore qualità e che rispetto al rientro verrà avanti in modo importante.
Durissima per gli altri tre, ma mai dire mai specie per la piazza d'onore. Nelly Darrier, della Razza Dormello Olgiata, è la più pericolosa. La femmina, recentemente passata nella mani di Vana sr (in precedenza era allenata da Ilenia Nero), è giunta a sei lunghezze da Kisanji e potrebbe aver guadagnato qualcosa col cambio di allenatore. La qualità, se in forma, si assesta sui livelli di Company of Ring (che le concede due chili). Da rilevare inoltre che avrà in sella Josef Vana jr che la preferisce all'altro soggetto di famiglia, ovvero Scharamara. Quest'ultima ha debuttato benino in siepi non confermandosi nella corsa successiva, quando non è mai stata in corsa finendo lontanissima dal marcatore. Motivo per cui la subiamo. Chiude il campo Trafalgar Square, deludente al debutto in Italia, ma vincente in Francia proprio in steeple su piste di provincia (Royan La Palmyre). E' passato di recente in proprietà dei signori Kerchbaumer che ritornano ad avere i colori in pista dopo un anno di assenza. Potrebbe costituire la sorpresa della corsa anche perché, a parte Solar Focus, di fenomeni non sembra esserci ombra.

Pronostico Mancho: Solar Focus, Trafalgar Square.

Seconda corsa dedicata ai gentleman e amazzoni in piano con il numero uno della scala (Roncalli), poi non dichiarato partente, con 87 kg; un peso che avrebbe persino consentito al sottoscritto di scendere in pista, magari con una piccola variazione di peso, giusto per complicarsi la vita.
E si arriva al cross country, premio dal nome impronunciabile, sui 2.800 metri per gentleman e amazzoni. Inutile ricordare che in queste corse può succedere di tutto, nove al via con tutti soggetti già apparsi nella stagione a parte il baio dalla coda grigia Regain Madrik. Favorito netto Well Dressed  che è ancora alla ricerca della prima vittoria sebbene risulti, con questa chiamata in causa, il cavallo più volte sceso in pista nella stagione ostacolistica. Sono ben otto le corse disputate dal sauro che qua sembra avere tutte le carte in regola per centrare il successo, a partire dalla monta di Riccardo Belluco (leader della classifica dei gentleman e amazzoni). Preferisco poi Uvea a Monjoliano, in quella che potrebbe risultare una perfetta e ideale tripletta fucsia. Sulla femmina mezzosangue infatti c'è l'esperto Pavel Peprna (tre secondi posti in altrettante uscite), mentre su Monjoliano sale l'irlandese William Thomas Shanahan di cui non so praticamente nulla (debutta in Italia).
Attenzione poi a Doux Amer e al rientrante Regain Madrik, entrambi ben montati, che potrebbero inserirsi per un piazzamento, col grigio preferibile al secondo in quanto già rientrato. Da segnalare due novità che riguardano questi ultimi due soggetti: Doux Amer viene presentato per la prima volta da Laura Marinoni in veste di allenatore, mentre Regain Madrik porterà in pista gli inediti colori di Hans-Joerg Zindel mai apparsi in ostacoli e alla seconda apparizione in Italia.
Proibitiva per gli altri quattro, capeggiati da Tweety Kash su cui si rivede De Santi dopo la figuraccia di Pisa su Liebe Boy (quando non riuscì a immettere il cavallo nella gabbia di siepi), che potrebbero piazzarsi solo in caso di cadute, rifiuti e altri pastrocchi del genere che peraltro sono tutt'altro che improbabili.

Pronostico Mancho: Well Dressed, Uvea, Monjoliano.

Dodici al via nella quarta prova, una corsa a vendere per quattro anni e oltre sui 3.000 metri in siepi. Prova molto interessante per gli scommettitori. Vado deciso per l'inossidabile Racconigi che ha corso alla grandissima al rientro sabato scorso, finendo a una testa da Sol Invictus e da Arjen. Una prestazione eccellente che se ripetuta in questa categoria non lascerebbe spazio a repliche. Paolo Favero lo affida a Dirk Fuhrmann, dirottando Bartos su Principe del Mare che stenta però a trovare la condizione ma che a Merano ha sempre corso bene. Il pericolo numero uno per i due Favero viene dal duo straniero costituito da Pepperous e Kalamo, entrambi reduci da prestazioni ottime in Ungheria. Il primo, soggetto assai regolare, ha già agevolmente battuto Racconigi in passato e presenta così una seria candidatura alla vittoria, avrà in sella il ceko Adam Cmiel che è al suo debutto in Italia (in patria non è un drago). Il trainer è Ribarszki già vincitore nel 2015 a Treviso con Falcon Wing. Buonissime chance pure per Kalamo affidato a Davide Columbu e reduce da una vittoria a Budapest davanti proprio a Pepperous. Cavallo di proprietà slava, probabilmente croata (Aleksandar Radovanovic), è allenato dalla signora Maronka alla sua terza in assoluto in Italia (due corse a Pisa il 18 dicembre del 2011) e al debutto in ostacoli.
Attenzione poi ad Halban de Juilley che potrebbe costituire la sorpresa della corsa. E' rientrato in modo incolore a Milano (dietro comunque di due lunghezze a Last Scream, dominatore a Merano la scorsa settiamana), ma in autunno si è dimostrato in condizione di piazzarsi alle spalle di Chiaromonte in categoria ben superiore alla presente. Attesi miglioramenti da Achen di Ilenia Nero, fresca del primo successo stagionale, che non parte battuto ma che è su prestazioni poco incoraggianti. Dura per gli altri, con Ernesto a incarnare il ruolo del primo dei possibili outsider. Si segnala il debutto in Italia dell'AQPS Star du Cochet che rientra dopo quattro anni di assenza e che va ad assumere il ruolo dell'ultimo cavallo del campo (i colori sono quelli dell'appassionato Di Gesaro, che ricorderete con Neroloto e Indovino). Debutta invece in ostacoli Relativa, più che utile in piano ma ai box da circa un anno e dunque estremissimo outsider agli ordini di Raf Romano. Per gli amanti del brivido alla ricerca del quotone occhi puntati su Superkiki del pericoloso duo Marcialis-Pollioni, su cui però pende la pessima prova nel Corona Ferrea, ma potrebbe valere una scommessa. Ruoli da sorpresa da alta quota anche per Andrea Doria e Apres Moi decisamente fuori dai giochi nelle loro ultime prove.
Corsa molto ma molto interessante per gli scommettitori, possibili quote alte.

Pronostico Mancho: Racconigi, Halban de Juilley, Kalamo.

Sorpresa per gli amanti del brivido: Superkiki.

Main event della riunione il Pr. Val di Non, 3.800 metri in steeple-chase, con sua maestà Alpha Two chiamato a mostrare i gradi del più forte. Il cavallo ceko, allevato in Polonia, rientra dal successo nella classicissima dello scorso anno e dovrà vedersela con un lotto di soggetti che sulla carta non dovrebbero impensierirlo. Il più pericoloso è il rientrante Il Superstite della scuderia Magog, gli altri, rispetto all'allievo di Vana sr, sono poca cosa. Alcydon Fan, seconda freccia nell'arco dell'allenatore ceko, ha corso bene a Milano e potrebbe ambire a un piazzamento. Non convincono per nulla gli altri. Falcon Wing ha vinto a Treviso in categoria modesta, subendo poi pesanti distacchi in Slovacchia. Darakti appare lontanissimo dalla migliore forma.
Dura indicare gli altri tra cui compaiono due debuttanti in Italia: l'ungherese Mimir (una sola corsa in steeple a Wroclaw e già presentato sul duro tracciato altoadesino), in Polonia sui livelli del mediocre Sopran Best, e l'ottimo AQPS Top Secret curiosamente acquistato da Paolo Favero e lontano dalle piste da oltre tre anni. Su quest'ultimo soggetto segnalo la curiosa genealogia costituita da un'interessante doppia linea paterna: il padre è Robin des Champs, che è stato rappresentato in Italia una sola volta e dall'eccelso Chercheur d'Or (vincitore del G.P. Merano del 2011, edizione a cui era presente anche il sottoscritto), mentre il nonno (materno) è quel Cyborg che ha preso parte anche al G.P.Merano.
Completa il campo Le Domaine, caduto al terrapieno sabato scorso.

Pronostico Mancho: Alpha Two, Alcydon Fan, Il Superstite.

La giornata va in archivio con una prova per cavalli di tre anni, la quinta nella stagione, sui 3.000 metri in siepi. Otto al via, nessuno dei quali debuttante. Mr Vittorio è il favorito netto. Non ha ancora vinto per mere coincidenze, essendo il vincitore morale di due corse. In una è caduto quando era avviato alla vittoria, nell'altra è stato retrocesso per un motivo poco chiaro. Ha tutto per vincere, inoltre il campo dei partenti è tutt'altro che trascendentale. Ho Yam Lay ha debuttato in modo deludente, ma in piano era una cavallina che sapeva far divertire i propri sostenitori, potrebbe costituire la sorpresa della corsa anche se Favero sembra non crederci. Non ha corso male, l'ultima volta, Kandhamal, caduto quando era in linea per un piazzamento a Milano, se viene avanti può ambire a una piazza, inoltre vanta la monta di Josef Bartos. Rispetto poi per la grigia Rivi Freddi, agile vincitrice a Treviso e davanti a buona metà dell'odierno campo dei partenti ovvero i vari Journey, Cortefranca, Stoja e l'indisciplinato e irascibile Misterium finiti nell'ordine alle sue spalle.

Pronostico Mancho: Mr Vittorio, Ho Yam Lay, Rivi Freddi. 

mercoledì 20 maggio 2015

Sintesi 20° Riunione in Ostacoli, Maia, Merano.


L'ULTIMO URLO ALLA PRIMA SENZA GLI ATTORI DI CLASSE

A cura di Matteo Mancini.

FOTO DI APERTURA
http://www.meranomaia.it/it/popups/image.asp?lProductID=1081577&lProductPropertyTypeID=11296&bytLanguageID=2&sImageType=N&L=2

Ho deciso di scrivere queste poche righe dopo aver letto alcuni articoli delle testate dell'Alto Adige relative al resoconto della prima giornata di corse a Merano, impianto Maia. E' di fatti iniziata la stagione ostacolistica asburgica all'insegna di grandi assenze che i giornali non hanno menzionato affatto. All'appello dello starter infatti non hanno risposto quattro dei primi cinque fantini della classifica generale, cosa mai successa in questa prima parte di stagione. Assenti infatti i due ceki Josef Bartos e Josef Vana, ma anche il terzo in classifca Sylvain Mastain e il quinto Dominik Pastuszka; questi ultimi due rimasti coinvolti in una caduta in una seduta di allenamento diretta da Paolo Favero martedì 12 maggio, con infortunio per entrambi. A loro vanno i nostri migliori auguri di una pronta guarigione. Dunque una giornata "monca" dei principali attori e la cosa penso sia da segnalare quale aspetto prioritario. Quattro le prove in ostacoli inaugurate dal Premio Sella, cross country sui 3.500 metri aperto ai professionisti e ai dilettanti per cavalli di cinque anni e oltre. Cinque al via col solo Riccardo Belluco a rispondere all'appello tra i gentleman. Per lui si tratta del terzo confronto stagionale con i professionisti. Paolo Favero gli affida Missed Approach, già montato due volte in quel di Pisa. Si rivede poi con i colori fucsia Emmanuel Reinhardt, dopo una pausa di quattro mesi (l'ultima volta su Mat Vidana a Pisa), affiancato al terzo moschettiere Dirk Fuhrmann. Completano il campo il favorito Budapest, cavallo di classe superiore (ricordiamo i piazzamenti d'onore nel G.P. Merano del 2010 e del 2011) nonostante i dieci anni e rientrato bene a Lysa il primo maggio (corsa vinta dalla vecchia conoscenza Rabbit Well) dopo il settimo posto nella LXXV edizione del G.P.Merano, con in sella la seconda monta in casa Vana sr, ovvero Jan Kratochvil, e l'estremo outsider Liebe Boy.

La corsa non riserva particolari sorprese né grandi tatticismi. Monte Pelmo subito in avanti di buona lena, su Monjoliano, Missed Approach e gli altri due. Dopo il passaggio del laghetto cede Liebe Boy, mentre Jan Kratochvil porta sempre più sotto Budapest. Volata finale col ceko figlio di Montjeu che dopo l'ultima allunga bene sul trio Favero capeggiato da Missed Approach. In deciso progresso Monte Pelmo, che ha comunque importanti margini di miglioramento, rispetto al rientro di San Siro. Il baio subisce lo spunto finale dei compagni di colori e viene stampato sul palo per una corta testa da Monjoliano, terzo alle spalle di Missed Approach. Per Jan Kratochvil è la seconda vittoria stagionale, la nona per Josef Vana sr. Torna poi a vincere lo stallone Montjeu dopo la strepitosa vittoria a Pisa di Tramonto a Ivry, Budapest è il suo quarto figlio a scendere in pista nella stagione (gli altri due sono i piazzati Notti Magiche e Chicago). Primo successo anche per la Jasna, alla sua seconda uscita stagionale, dopo il deludente debutto nel 2015 a Milano con Silk.

Main Event alla seconda corsa, Pr. Lord Madonna (siepi per anziani), eccellente cavallo scuola Lady M poi passato alla scuderia Allegria, che ricordo assai bene e di cui possiedo anche qualche vecchia foto. Secondo nell'edizione del G.P. Merano del 1994 vinta per la prima volta da Or Jack, molto interessante anche in piano. Cinque al via col favore del pronostico per il rientrante Sol Invictus spalleggiato da Arjen su cui, quasi a voler rispondere a un nostro invito, Axel Ambruschitz fa salire un Alessio Pollioni in grandissima forma. Il giovane fantino italiano torna a montare per Paolo Favero dopo un anno esatto. I due Magog dovranno vedersela con Chiaromonte, rientrato malissimo a Milano in categoria inferiore, e con i meno qualitativi Racconigi (al rientro) e Technokrat.

Ale Pollioni impone un bel ritmo di gara mandando in avanscoperta Arjen, seguito a qualche lunghezza dal compagno Sol Invictus, braccato da Technokrat e da Chiaromonte, con in coda Racconigi. Anche qua lo schema di gara non subisce variazioni di sorta, anche se Technokrat, quando si attacca la dirittura opposta a quella di arrivo, per l'ultimo passaggio, inizia a paventare segni di cedimento, con Kratochvil che già lo deve richiamare al maggiore impegno dopo il primo salto.
Chiaromonte passa deciso all'imbocco della dirittura, lasciando Arjen a un compassato Sol Invictus e a un sorprendente Racconigi. Chiaromonte allunga bene nel tratto piano, mentre Sol Invictus raschia le energie necessarie per andare a riprendere un ottimo Arjen ben gestito da Pollioni e batterlo per una testa in una foto a tre con Racconigi.
Bella vittoria per Chiaromonte che regala il primo successo stagionale a tutto il suo entourage. Ilenia Nero, l'allenatrice, centra infatti la prima vittoria in ostacoli nel 2015 dopo quindici corse, idem per il fantino Ivan Cherchi alla seconda vittoria in assoluto in tutta la sua carriera, la prima a Merano, dopo il successo de La Grande Vera a Grosseto a dicembre. Torna a vincere anche Cristian Ghiotti, in astinenza da novembre, e soprattutto, in qualità di allevatore, la Razza Dormello Olgiata - C.I.T.A.I che può esultare dopo aver preso parte indirettamente a tredici prove più una con cinque elementi tutti presentati da Ilenia Nero. Per Chiaromonte la soddisfazione di essersi ripreso la rivincita sulle sconfitte subite a Pisa da Sol Invictus, seppur con una prova che non può che evidenziare la netta inversione di forma del figlio di Domedriver rispetto al rientro milanese di qualche settimana fa, quando si era dimostrato incapace di seguire Technokrat (finito lontano nella corsa di Merano) a traguardo ben distante tanto da esser fermato.

Quattro anni a confronto nella condizionata Pr. Glorenza, 3.300 metri in siepi. Sorpresona anche qua con un altro soggetto autore di inversione di forma rispetto alle precedenti uscite. Favorito netto della competizione Kisanji (vincitore della Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa, L), nell'occasione liberato dal ruolo di gregario (di solito chiamato a supportare i più qualitativi High Master e Solar Focus) e spalleggiato dal valido Company of Ring. Curiosità poi per il rientrate Astro Benigno, vincitore in Gr.3 del Pr. Tagliabue di Merano a settembre. Più dura per gli altri con un Last Scream, come avevamo già detto in momenti non sospetti, alla ricerca della migliore forma, poi Lohala, alla caccia del riscatto dopo la delusione successiva all'affermazione nel Corona Ferrea (presentata per la prima volta da Raf Romano), e la semi-debuttente Noaly.

Astro Benigno, come consuetudine, subito davanti a gran ritmo, su Kisanji che lo segue a qualche lunghezza, quindi Company of Ring, a precedere Lohala e Last Scream appaiati e in coda Noaly presto fuori scena (per la precisione sulla diagonale che immette al passaggio davanti alle tribune). Sulla seconda siepe della dirittura opposta a quella di arrivo cade rovinosamente Lohala che poi, dopo qualche secondo di smarrimento, si rialza e si allontana, scossa, apparentemente senza conseguenze.
Astro Benigno va ad attaccare la curva finale ancora in vantaggio e sempre pimpante, ha ora in scia Last Scream, a qualche lunghezza Company of Ring mentre cede di schianto anche Kisanji. Last Scream supera agevolmente Astro Benigno poco prima dell'ingresso in dirittura e va a vincere per dispersione, su Company of Ring che dopo l'ultima siepe piomba su un esausto Astro Benigno che chiude in terza, rischiando qualcosa sull'ultimo ostacolo, addirittura lontano Kisanji davanti a una dispersa Noaly.
Vittoria sontuosa di un irriconoscibile Last Scream, Ale Pollioni in sella (in intervista dirà che si attendeva miglioramenti dal cavallo), che rifila sette lunghezze a Company of Ring dopo due pessime prove in quel di Milano (l'ultima volta in categoria di minima). Molto bene Astro Benigno che ha pagato il rientro, imbarazzante Kisanji uscito di scena prima ancora di impegnare la curva finale.

Ultima prova in ostacoli è la vendere sui 3.550 metri in steeple-chase per cavalli anziani. Girandola di cadute con la metà dei concorrenti incapaci di chiudere il percorso. Vittoria in passerella per Mazhilis del ceko Koei, per il training di Vana sr e l'interpretazione di Jan Kratochvil (doppietta per lui). Il baio è rimasto per buona parte della corsa protetto in coda al gruppo, presto sgranato per effetto della buona andatura imposta da Inoogoo di Paolo Favero, seguito a distanza da Mamacita Tango (che secondo il video di inaugurazione della pista trasmesso dall'UNIRE avrebbe vinto al rientro a Milano) e da Albina. Lo schema di gara non ha avuto particolari variazioni con la girandola di eliminazioni avviata da Ale Pollioni sbalzato di sella da Le Domaine al terrapieno, presto imitato dal controfavorito Basso fermato da Fuhrmann prima di imboccare la diagonale che porta sotto le tribune, in quanto scivolato in coda al gruppo.
All'attacco del giro conclusivo Mazhilis è emerso dal cuore del gruppo per portarsi alla caccia di un Inoogoo spiritato in veste di front-runner (Columbu in sella). L'assolo del ceko è stato favorito dalla caduta di Mamacita Tango stramazzata dopo essersi ben ricevuta al salto del muro, tanto da dare l'impressione di aver avuto un cedimento osseo agli anteriori (speriamo di sbargliarci), e dal disarcionamento di Emmanuel Reinhardt da Kamikaze de Teille (brillante fino a quel momento e in condizione di giocarsi la corsa) con intralcio ai danni di Albina costretta ad allargare e a interrompere l'azione tanto da essere rallentata da Ivan Cherchi. Benone in terza, dietro a Inoogoo, Ciro Vincenti al rientro da un anno e mezzo (buona interpretazione di El Rrherras) e che ricordiamo secondo nel Richard del 2013 alle spalle di Irish Boy.

Nelle piane si segnalano le vittorie, in categoria gentleman e amazzoni, degli ex siepisti Carioca Black e Mychoon, quest'ultimo davanti al fucsia Red Pilgrim (pessimo in siepi) e Size (quinto piuttosto deludente) in un arrivo assai combattuto.

Si chiude così la prima giornata di corse di Merano. Molte cadute (quattro + un fermato), due delle quali rovinose, nessun successo per Paolo Favero (quattro secondi posti), dovrebbe essere la seconda volta che succede nella stagione, prima doppietta per Jan Kratochvil determinata dalla lunga fila di assenze tra i fantini. Fanno notizia poi la prima vittoria stagionale in siepi per l'allenatrice Ilenia Nero, e soprattutto la prima vittoria in assoluto in ostacoli per Gianluca Bastianelli al suo quindicesimo tentativo. Vince per la prima volta nel 2015 anche il fantino Ivan Cherchi, alla seconda affermazione in tutta la carriera. Si torna a saltare lunedì prossimo, sempre  a Merano.











mercoledì 6 maggio 2015

Sintesi 19° Riunione in Ostacoli. San Siro. MIlano.


FANTASTICO POLLIONI E LA CARICA DEI TERRIBILI DEBUTTANTI

A cura di Matteo Mancini.

MOQORRO
Cavallo dalla genealogia in stile VEDO DOPPIO
A termine articolo la spiegazione con omaggio genealogico.
(Foto di MATTEO MANCINI).

Come alla fine di uno spettacolo cinematografico è tempo di riaccendere i riflettori sul palcoscenico ostacolistico di San Siro, in barba a un certo Vecchioni, uno che di ippica non ne mandava e non ne manda certo a dire (storiche alcune sue affermazioni nei Derby, seppur sezione trotto). Proprio così, perché la giornata di oggi segna una fine, ma non un addio bensì un intervallo cui farà seguito la parentesi offerta dal teatro Maia di Merano, dove si respira tutto l'anno aria di crauti e wurstel e dove gli ostacoli e le insidie sono di casa. A ottobre sarà ancora San Siro a ospitare gli ostacoli e da qui si passerà al Casalone, in attesa del ritorno dove tutto ha avuto inizio in questo 2015: a San Rossore, Pisa, nel paese dei cavalli

E' stata una giornata con qualche sorpresa, che avevamo presentato altrove con la vittoria di Ale Pollioni (proprio lui che a Pisa non c'è stato causa un brutto infortunio) e Fantastico Daniele in quel di Merano, 18 maggio dello scorso anno, nel premio Prime Siepi. Un'affermazione eccezionale, in pista quel giorno c'era anche Moqorro su cui nel corso del testo regaleremo un paio di gustosi e simpatici aneddoti che credo in pochi saranno a conoscenza. Quel giorno Pollioni vinse per dispersione dopo gara di testa e regalò, con indosso la giubba della Crossing Promotion, un'intervista da antologia al signor Orso, una specie di Querci di Bolzano, all'interno della trasmissione Merano al Galoppo: "E' un ottimo soggetto, salta molto bene... E' molto spiccio, ehe ehe, come si dice in gergo, ruba parecchio, già... ehe ehe. Già abbastanza del mestiere. Se impara a gestirsi all'inizio, credo possa diventare un ottimo soggetto. La fatica maggiore è stata quella di 'tenello' e di guidarlo nel percorso giusto, al resto poi c'ha pensato lui. Quando tirano ti fanno fare fatica, poi però quando arrivano in fondo è sempre bello, fatichi volentieri. In dirittura, mi sono girato e non vedevo più nessuno. Pensavo di aver sbagliato percorso, ehe ehe ehe 
Prima di quell'intervista le impressioni di madame Ambruschitz per la scuderia Magog e il suo Moqorro, in pista persino un Dioscuri (ospite di eccezione) e un bimbo davanti al carretto dei gelati con la maglia dell'uomo ragno.
Ma cosa c'entra tutto questo, potrebbe dire qualcuno? C'entra eccome, perché la giornata di oggi ha visto due allenatori alle prime siepi, terza uscita per entrambi e sempre con lo stesso soggetto, vincere la loro prima corsa in carriera sui salti: Michelino Bebbu e Laura Marinoni. Soprattutto però si è visto un Ale Pollioni vincere la prova di chiusura con un cavallo dato 13 a 1, partito in testa proprio come Fantastico Daniele poi risucchiato e riemerso nel finale. Bravo davvero a tutti e tre, con tanto di sinceri applausi della redazione per i due allenatori, volti nuovi che con coraggio si sono affacciati alla nuova disciplina e lo hanno fatto con grande piglio e risultati immediati, ma anche ad Alessio Pollioni, grande fantino italiano che monta davvero molto poco e che meriterebbe di salire sul top degli ostacolisti italiani. Un plauso enorme infine all'allenatore Mario Marcialis, che oggi non ha vinto e che ha debuttato in ostacoli l'anno scorso proprio con Fantastico Daniele, ma che si è reso anch'esso oggi protagonista con una debuttante in gran spolvero: Prova a Prendermi. Bravi, bravissimi, semplicemente FANTASTICI DEBUTTANTI.

Passiamo alle corse e come dice Ale Pollioni si inizia con quelli che tirano, i Pr. Cossato e Borgonuovo, roba da attaccanti di razza, anche se è un solo caso di omonomia, proprio come una certa storia di Moqorro, ma non abbiate furia, bisogna sapersi gestire e se si fosse in un film di Fritz Lang, come direbbe Lucarelli, le ombre adesso si allungherebbero quasi a emulare le atmosfere di una pellicola agli ordini di Murnau, si quelle tipiche dell'espressionismo tedesco. Potremmo trovarci al cospetto di un Metropolis, ma lo abbiamo già detto, il bimbo ha la maglia di Spiderman (uno che a Pisa qualche corsa l'ha vinta, giubba bianco-rossa anche lui, come la Magog, ma collocazione e disegni diversi) e non di Superman, non facciamo confusione e soprattutto non andiamo fuori tema, non è un cross-country questo...

Sei al via nel Pr. Cossato, ascendente in steeple-chase per cinque anni e oltre. Difficile giocare, poiché i valori in campo sono piuttosto scavati e le quote tutt'altro che invitanti. Il fucsia Favero vale 1,03 e i bookmaker hanno di che da sbadigliare, perché per fare le puntate non ci si deve affatto prendere a cazzotti. Binomio Inoogoo-Bartos dato vincente quasi sicuro, ma attenzione al rientrante Monte Pelmo, trattato alla grande al peso e dunque da provare in accoppiate e multipli piazzati, poiché se in forma potrebbe anche vincere. Completa il trio Merguib, in quella che sembra una corsa dove Paolo Favero potrebbe tranquillamente fare tripletta. Per gli altri tre è roba da macumbe, dal momento che solo un intervento divino potrebbe portarli nelle prime piazze.

La corsa si sviluppa subito con un discreto ritmo di gara. A nostro avviso poco comprensibile la scelta di Maceli di andare in testa con un soggetto come Miosole, 21 a 1. Il figlio di King Charlemagne rompe subito gli indugi sottraendo il comando a Inoogoo. Si mantiene nelle prime posizioni fino al termine della diagonale lunga, pur esibendosi in una serie di salti incerti, scurvate larghe per completare il tutto con uno scarto quando ormai era a corto di benzina, finendo dritto in curva. Davvero mal gestito. Tutto facile per i Favero's horse anche se... Dicevamo di Monte Pelmo. Dominik Pastuszka lo ha tenuto protetto in fondo al gruppo finché la corsa non è entrata nel vivo, quindi lo ho portato in scia a Inoogoo, dando l'impressione di andare a lottare con l'ex inglese. Nulla da dire dell'interpretazione del polacco, se non che si è accesa la luce della riserva, all'altezza del penultimo ostacolo, e il cavallo è crollato fisicamente. Presentato in scarsa condizione fisica, molto deludente, per le qualità, e intelligentemente rallentato nel tratto piano conclusivo.
Bene Inoogoo e Jo Bartos, settimo successo per lui a Milano, mai in difficoltà e capaci di dettare i tempi di gara, dopo la sfuriata priva di senso tattico di Miosole. Ordinato in seconda Merguib per coronare la sedicesima doppietta stagionale di Paolo Favero. Briciole per gli altri due con El Rrherras che ha rischiato grosso in uno degli ultimi salti, quando ha dato l'impressione di finire per le terre. Molto bravo Ale Pollioni con una cavalla, Isabel Flower, che lo ha chiamato a un duro impegno prima ancora di imboccare la diagonale lunga, il giovane jockey infatti ha dovuto sostenerla e spronarla per quasi tutto il percorso, cogliendo alla fine un quarto posto a mezza lunghezza da Tweety Kash: non male.

Nel Pr. Borgonuovo, condizionata in siepi per i cinque anni e oltre sui 3.200 metri, si rivede in pista la famiglia Vana, protagonista alla grande del Grande Steeple Chase di Milano. Vana Jr ha subito una grande occasione per replicare al successo del connazionale Jo Bartos, i due sono separati adesso nella classifica di Milano da due successi. Taquari del duo ceko è il grande favorito: 1,64. Quota davvero bassissima, forse più del lecito. Noi optiamo decisi per Signor Tiziano del decano Contu e per i colori della Milano snc, quota onesta di quasi 3 a 1. Completa il campo partenti, dopo il ritiro di Boris, il solito trio Favero pur se composto da una coppia D'Altemps (5 a 1). Ultimo cavallo del campo è il fucsia Shame, dato 14 a1, al settimo impegno stagionale.

Lo sviluppo del Borgonuovo vede una prima parte cadenzata al rallentatore da Taquari, seguito dal plotoncino dei rivali molto raccolto e capeggiato dal duo D'Altemps. Il ceko da l'impressione continua di controllare tutto e tutti. Signor Tiziano entra in gara quando si impegna la seconda parte della diagonale lunga. Davide Columbu porta il figlio di High Chaparral in schiena al favorito della corsa, muovendo deciso dall'ultima posizione. Vana jr modera a piacimento la corsa, entra nella diagonale breve con grande padronanza e sicurezza, ma vantaggio limitato. Signor Tiziano gli porta pressione, imitato da Shame. Il portacolori della Statek-Chyse è però facile davanti, Vana non deve far niente se non assecondarlo, ma sul penultimo ostacolo ha un'incertezza che porta alla caduta di Vana. Signor Tiziano ha così la strada spianata anche perché Shame non risponde alle sollecitazioni di Pastuszka e viene superato da Wiston prima ancora dell'ultima siepe. Salto finale con Columbu che si esibisce in quello che viene tassativamente proibito ai giovani piloti kart, ovvero si volta a controllare gli avversari. Il cavallo sbaglia l'ultima siepe e si riceve malissimo. Columbu vede materializzarsi i fantasmi di Mr Vittorio, anche perché sembra di assistere a un approccio in fotocopia, ma questa volta il baio della Milano resta su. Cesella il momento anche lo speaker del campo che dice: "Signor Tiziano rischia i massimi storici...ma alla fine va di là". Columbu può così tirare un sospirone di sollievo e cogliere il secondo successo stagionale dopo quello di Pisa, in sella a Giant Hawk, davanti a Cornet Obolensky. La coppia D'Altemps chiude, a distacco, nelle posizioni d'onore, davanti a Shame. Seconda vittoria nella stagione anche per l'allenatore Francesco Contu, la prima invece per la Milano e Signor Tiziano che porta a quattro i successi per i figli di High Chaparral che si segnala quale stallone maggiormente vincente nella stagione ostacolista italiana.

Quattro successi per HIGH CHAPARRAL, dopo il terno
HIGH MASTER.
(Fonte Dailytelegraph.com.au)

Si arriva adesso alle due corse più interessanti per gli scommettitori e gli appassionati, entrambe sui 3.200 metri in siepi. A cogliere la nostra attenzione è la prima delle due, il Pr. Vizzola, con la bellezza di tredici partenti dietro ai nastri di partenza. Corsa che ha tutte le caratteristiche per regalare quote da capogiro e sorprese inattese. Il nostro favorito, nonché quello del campo, è Thibodeau, 3 a 1 sulle lavagnette, con quota piuttosto bassa per chi ha all'attivo, in due uscite, un quarto posto come miglior piazza. Il ruolo del controfavorito va al fucsia Backdrop, con scommettitori che si fanno prendere dalla monta Bartos e che sperano in un rientro a fari spenti del soggetto, finito una settimana fa circa lontano dai primi. Buona quota per il rivale di Bartos, Vana jr; il suo Silk  è il terzo più appoggiato, 4,38, nonostante manchi dalle piste da agosto. Tra gli altri abbiamo il rientrante da Pisa Moqorro a 5,3  e la debuttante in siepi Prova a Prendermi, da noi data come possibile sorpresa, a 9 a 1. Quote superiori al 10 per tutti gli altri, con i picchi di Germipola e Rum Dum superiori al 150 a 1.

Aspettavamo le sorprese e queste non sono mancate, ma che ridere. Avevamo dato quattro cavalli e li abbiamo visti arrivare primo, secondo e quarto, col terzo classificato compagno di allenamento di quello mancato e per giunta con i colori di Big Mago, mascotte del sito (86 a 1). Risultato finale? Trio da 3.600 euro, con accoppiata (quasi a 12) centrata in pieno con un vincente base. Non male...
La corsa ha visto una prima parte molto allegra, con diversi concorrenti arzilli nelle prime posizioni, su tutti Germipola e la debuttante Noaly, ma anche Lorenzo d'Arcadia e Backdrop, finché quest'ultima, all'inizio della diagonale lunga, non ha preso con decisione l'iniziativa delle operazioni, seguita dalla compagna di colori Napoli Molticolori. Gruppo piuttosto sgranato dietro alle due femmine, Davide Satalia deciso a non mollare dall'alto del suo Lorenzo d'Arcadia, quindi Moqorro risalito dalla pancia del gruppo, marcato da Thibodeau e con all'interno un ancora vitale Noaly (debuttante agli ordini Contu). Così all'imbocco della diagonale breve, quando Napoli Molticolori e Pastuszka hanno lanciato la volata lunga, scelta peraltro poco felice per loro. In otto a saltare in linea il primo ostacolo della diagonale corta, con Nos Galan risalito, zitto zitto, dagli abissi del gruppo ad assumere il ruolo degno di un centravanti ovvero il nono della situazione. Fuori corsa, già staccati, Germipola, Maget (in pista con i colori Ostanel in luogo dei Siba) e la deludentissima Silk mai entrata in corsa (da seguire attentamente alla prossima), ha fermato invece da tempo Rum Dum (anche lui in coda fin dall'inizio).
Moqorro salta al comando la siepe che introduce i cavalli nella dirittura di arrivo, Prova a Prendermi è seconda, minacciata da Nos Galan che rinviene a gran velocità dalle retrovie, quindi Thibodeau e Cabrera Noire. Sono questi i cinque che presentano le credenziali alla vittoria, calano invece di schianto Napoli Molticolori, Noaly, Lorenzo d'Arcadia e Backdrop. 
In quattro apparigliati sull'ultima, è Thibodeau che, all'estremo lato della pista, si riceve davanti a tutti. Moqorro e Prova a Prendermi sono testa a testa, braccati da Nos Galan all'interno, alza invece bandiera bianca Cabrera Noire. Il fucsia con palle Thibodeau mantiene un buon ritmo finale, quanto basta per dire, in tono aggressivo (lui che è figlio di una certa Diva), "Provate a Prendermi" agli avversari; l'allievo del giovane Michelino Bebbu, alla terza uscita in assoluto in ostacoli, fa così il verso a un vecchio pensionato Favero e va incarnare la figura di Scappa Michelino. Prova a Prendermi deve "accontentarsi" di difendere con i denti un ottimo secondo posto dall'attacco di Nos Galan (il Dylan Thomas che non ti aspetti), a due lunghezze chiude Moqorro. Completa il lotto dei premiati dal montepremi Cabrera Noire, in quinta.  Bella corsa e applausi a scena aperta da parte della redazione sia al vincitore Thibodeau (non vinceva da un anno) che al suo entourage Astori-Bebbu alla prima vittoria in siepi nella loro carriera (al terzo tentativo). Bravo anche Mario Marcialis con Prova a Prendermi, terzo allievo mandato in pista nella stagione e capace subito di andare vicino ai successi di Azamourday e Fantastico Daniele. Complimenti davvero a questo allenatore, sempre protagonista nonostante un materiale ridotto sotto il profilo numerico. Secondo successo stagionale invece per il jockey tedesco Dirk Fuhrmann alla sua ventiquattresima monta. Vince invece la sua prima corsa in ostacoli l'allevatore Carlo Pierobon, della Scuderia Micolo (giubba gialla, triangolo e berretto nero) apparsa recentemente nel Regina Elena (Gr.3) con Cherie Good (vincitrice del Pr. Repubbliche Marinare, L) e che avrà festeggiato la vittoria brindando con un po' di vodka davanti all'antologia I Racconti di Pietroburgo di Gogol, in ricordo di Orloff, allenato proprio da Paolo Favero e unico ad aver affrontato le siepi (peraltro con una sola uscita) per i loro colori proprio con Fuhrmann in sella e successo finale di Giant Hawk, già ricordato poco sopra (secondo Romis, Pr. storico per Francesco Contu, colui che ha vinto con il prodotto della St. Petersburg: Reckless William).
Primo successo italiano in ostacoli infine tra i nove figli di Storm Mountain scesi in pista nel nostro stivale, tra essi mi piace ricordare Stormy Weather e L'imponderabile, anche se Thibodeau è l'unico a essersi confrontato con i salti.

E si arriva alla corsa più importante, quella che immette nella pista fino a qualche tempo fa gloria europea e di Italia, anche se campeggiano scritte tedesche e un tempo lo speaker del campo dava il "partiti" nella lingua retaggio del vecchio impero asburgico: Dem Starter.
Solo che siamo a San Siro e i tempi di Luci a San Siro sono passati da anni anche se tale nome sfortunatamente non compare nell'albo d'oro, un po' come quel famoso vincitore del circuito di Aintree, tale Moss; un eterno piazzato il portacolori della scuderia tanto legata agli antibiotici, così giusto per alleviare i dolori inflitti anche da un AQPS da mille e una notte, tale Ali Babà, la cui origine però non era altrettanto incerta come il testo da cui prese il nome e come certi soggetti su cui avremo modo di vedere qui di seguito... Vi anticipo che c'è aria da VEDO DOPPIO o VEDO NUDO, se preferite gli accostamenti ippici e non ha certo a che fare con l'uomo di Metropolis, quello dagli occhi con raggi X. Un nome quest'ultimo legato a un certo Risi viste le passioni dell'entourage di Spaghetti Western e finito in siepi in un premio che più doppio non si può: l'Adamello, dove vinse uno che con le giubbe bianco-rosse ci stava a pennello, tanto per pennellare come nel famoso Il Ritratto di Gogol, ma non abbiate furia, si è parlato di espressionismo e non di Futurismo. Temi cari a un'altra divisa bianco e rossa.
Pr.Casasco, dieci al via con grande equlibrio in pista. Non la pensano così gli scommettitori che escludono dalla competizione Drounais, piazzato in Gr.1 a Pisa, e qua, dopo due mesi, a vendere con quota nell'ordine del 23 a 1, ultimo cavallo del campo. Un po' ingeneroso il responso del pubblico, ma non troppo perché l'ex Dormello Olgiata è chiuso da una serie di soggetti, a partire da Arcachon di Favero (controfavorito del campo grazie all'apporto de Principe del Mare) e a tirar giù fino a Ernesto e Fastahid, entrambi preferiti un po' a sorpresa all'allievo di Ilenia Nero. Favorita della corsa è la "nostra" Morning Star che scende di categoria dopo aver dato un'ottima espressione in Francia, pista di Deauville. 2,57 per lei e per i colori che hanno fatto la storia del cross-country locale degli ultimi tempi ovvero quelli dell'ex Scaglione Fatal Mac (imbattibile in Italia dopo il passaggio a Favero e alla giubba Aichner). A proposito di cross, c'è un altro in pista legato a questa disciplina ovvero Mister Allegri, non l'acciuga conosciutissimo a San Rossore e al Caprilli (uno da scudetti in quel di Torino), bensì il proprietario del cavallo bionico, quel Manacerace che correva con tendini ricostruiti in fibra sintentica. Un lavoro da elite medica con i controfiocchi, per un soggetto che è entrato di diritto negli albi d'oro dell'anello realizzato su spinta dei colonizzatori inglesi di Barbaricina, grazie all'affermazione nella Corsa Siepi dei 4 anni di Pisa ottenuta in virtù dell'impegno del guerrigliesco Dirk Fuhrmann fresco del successo di Thibodeau. Quel giorno, nel main event, un po' come negli incontri di pugilato organizzati da Don King, uno che con i massimi ci stava come il prezzemolo sul pomodoro, un tale Filosuf con il romano Renzi era impegnato a duellare alle prese con un outsider chiamato Lord Hipnos,  nella XXII Corsa Siepi di Pisa. Storie del tempo che fu e che sottraggono il bianco alla carta stampata grazie all'inchiostro vergato dagli amanti del settore, sempre pronti a immortalare e consegnare alla storia gli eventi e i responsi del campo di gara regalandoli alla memoria collettiva che solo la carta stampata può preservare dalla fame cieca del decorrere della lancette degli orologi. Ma non divaghiamo, non facciamo come a Pardubice dove nel suo Grande Steeple il "massacrante percorso si snoda in massima parte in terreno fuori pista" tanto da far dire a qualcuno legato alla ANAPCO: èèèè, è un cross, questo... Del resto però nella corsa successiva c'è un certo Ralli della Dormello Olgiata e loro non sbagliano mai un colpo, non a caso il mitico e leggendario Federico Tesio (qualcuno ha commesso il sacrilegio, peggio di quello fatto da Padelli nella giornata corse contro l'Empoli, di radergli al suolo l'ippodromo di Torino a lui intitolato, laggiù dove un certo R.J.'s Fighter realizzò un'impresa nella prova cross principe di quella piazza) era chiamato Il Mago!
Il resto del campo...? Poca roba, ridacchia qualcuno sulla tribuna... C'è un tale Don Viannei, un grigio allenato da una neofita, tale Laura Marinoni, che sembra messo qui tanto per ricordare la genealogia materna del sopra citato, figlio di un certo Grey Dawn II che potrebbe sembrare un altro AQPS, ma che invece era uno stallone americano mica da ridere... C'è persino chi lo subordina a Mychoon, ecco così si chiama il cavallo di Allegri, proprio Mychoon (si pronuncia come l'esterno di fascia della Roma, ex Inter di Milano). Eppure il grigio ha battuto lui e addirittura Thibodeau nel Corona Ferrea, nel giorno del debutto assoluto in ostacoli dell'allenatore Michelino Bebbu; storico premio quest'ultimo vinto anche da Tullio Ostillio lo stesso giorno in cui debuttò in siepi Scappa Michelino sopra menzionato in omaggio alla Micolo, che in siepi ha mandato il solo Orloff. Ehi, che coincidenze, non è vero...? Orloff è fratellastro proprio di Don Viannei, stesso padre: Verglas. C'è qualcosa che non va...? Sembrerebbe di no, e invece siete in fallo... Stranezze del campo... A pesare è la pessima prova, unitamente a quella di Chiaromonte, verificatesi due settimane fa con i due dispersi per la pista. E no, troppo... non può certo risorgere, ma attenzione alla monta, non quella ritirata in razza, bensì l'umana. Sopra c'è il protagonista della giornata: il simpatico Ale Pollioni.
Dimenticavo, ci sono anche Silent Footsteps con monsieur le chapeau Raf Romano, molto pericoloso e giocato piazzato da vicini, e il figlio di Primissima, quel Size un po' Favero e un po' Belluco, ma soprattutto molto OratorioQuestione di misure, direbbe qualcuno, o di punti di vista, se preferite...
Ma andiamo a vivere le emozioni della pista.

PR.NEARCO, 1994. Un po' di citati ospiti.
Vince LAKE STORM, che non ha a che fare con al linea genealogica di STORM MOUNTAIN.
Dietro un Gerecon, SPAGHETTI WESTERN, all'esterno un bianco-rosso
di colore grigio con una giubba su cui qualcuno avrebbe anche il coraggio
di dire qualcosa. Dietro dovrebbe esserci un Rencati e uno col cuffino.
(Foto da IL PUROSANGUE INGLESE IN ITALIA
rivista per abbonati ANAC).

La Cronaca Eccezionale: Pollioni subito davanti, quasi come se fosse su Fantastico Daniele prima maniera. Solo che Don Viannei sfila via in testa perché gli altri fanno cacciarella, giusto per affontare il passaggio davanti alle tribune, con Arcachon che gradatamente ricuce lo strappo all'attacco della prima curva. Segue in terza Morning Star, quindi Silent Footsteps, a sua volta seguito da Drounais, poi la coppia Size e Principe del Mare, gli altri più indietro a inseguire. Schema di gara che non subisce variazioni finché non si va a percorrere la seconda piegata a mano sinistra che porta alla diagonale corta.  Morning Star va a forzare l'andatura e sfila il battistrada, in terza c'è ora Arcachon, mentre ha perso qualche battuta Drounais poco felice su alcuni salti e scivolato in settima posizione.  
Jan Kratochvil tenta la prova di forza e manda avanti deciso Morning Star, è bravissimo Ale Pollioni a moderare Don Viannei, non rispondendo all'avversario, dimostrando la capacità tattica degna di un fantino con la "F" maiusola. Il grigio va su del suo passo, facendo passare anche Arcachon, con lo stesso Size invitato a fare altrettanto da Dirk Fuhrmann. Morning Star ha guadagnato un margine di due-tre lunghezze quando i concorrenti si apprestano ad affrontare la prima siepe della diagonale corta. Arcachon promette già battaglia, tenendosi dietro un coriaceo Size all'attacco di Don Viannei, si fanno sotto in un fazzoletto anche gli altri quattro delimitati da Silent Footsteps ed Ernesto sui lati con Mychoon in coda dietro a Drounais e Fastahid sulla stessa linea di marcia
Don Viannei si riporta sul passo su Morning Star, la tedesca ora è in sofferenza. Kratochvil deve lavorare di braccia per allontanare l'ombra del grigio. Viene su molto bene anche Pepe Vana Jr con Ernesto, anche lui in pista nel famoso Corona Ferrea di Scappa Michelino. Arcachon ancora in quota, davanti all'altro duo griffato Favero. Sembrano in condizione di non intervenire gli altri. Penultima siepe, cade malissimo Mychoon in coda al gruppo. Intanto Don Viannei si porta all'esterno di Morning Star prima dell'ultima insidia del tracciato. Sceglie corsia interna Arcachon, inseguito da Principe del Mare e Size. Don Viannei vola sull'ultima siepe e scappa via, Laura Marinoni in tribuna è probabilmente commossa. Il fratellastro di Orloff si distende e imita Thibodeau rendendosi intangibile da una buona Morning Star anch'essa in grado di scavare un buon distacco tra sé e il terno Favero capitanato da Arcachon. Esulta Ale Pollioni sul palo e ne ha ben donde. Grandissima interpretazione, per la bravura tattica e la capacità di non farsi prendere la mano quando avrebbe altrimenti compromesso la corsa. Bravissimo, più di quella volta con Fantastico Daniele nel Premio Primi Salti a Merano.
Applausone poi all'allenatrice e al proprietario, Gabriele Amato, con la prima che vince la prima corsa in siepi al suo terzo tentativo, riscattando la brutta prova del Pr. Modignani, ma il Don Viannei visto in pista quel dì era stato un falso, cose che possono succedere con i cavalli che non sono certo macchine al servizio della matematica. Sono solo tre gli allievi a disposizione della Marinoni, gli altri due Olimpia Day e Black Imagin. In passato aveva avuto sotto le mani anche quel Mychoon caduto sulla penultima e ora passato a Rota. Bella soddisfazione per una patentata 2009. Per Gabriele Amato un ritorno sugli ostacoli, quando aveva un bel portone rosso a difendere i proprio colori, non un portiere si intende, ma Red Gate agli ordini di allenatore ben diverso da quello che risulta in certi terminali. Per Rombo di Tuono Riva, non quello di Leggiuno anche se nell'ordine di arrivo così è scritto, è un ritorno alle siepi visto che aveva visto un prodotto del suo allevamento giungere in terza nel Pr.Sinigo, un premio da primissimi nella sezione ostacoli, dato che è il luogo di residenza di PAOLO FAVERO. Il soggetto in questione è Luis Biso in formato Benvenuti al Nord o al Sud a seconda da dove state osseravando la cartina per recarvi a Merano, dove ci sarà la prossima riunione. Sembrerebbe anche questo un figlio di Verglas, per i colori storici della sc. Allegria che noi ricordiamo, non per fare il verso a Pozzetto quello de E la vita... la vita... e la vita l'è bella, per un grande Lord Madonna, secondo in un G.P. Merano da belve in pista! E per la cronaca, per i cinefili... lasciate stare la signora PIRANESI, uno che con il bianco e rosso da salti, molto bene...
In chiusura articolo si segnala che Raf Romano ha fermato Silent Footsteps anche lui all'altezza della penultima siepe, quando ormai era fuori corsa, brutta involuzione per lui. Ma ora c'è Merano... e le cose cambieranno!

Il Nonno materno di MOQORRO, nome da Filosuf mica da ridere... specie a Pisa.
(Foto da virtualformguide.com)
 
UN VINCITORE CLASSICO POCO CONVENZIONALE

Chiudiamo l'articolo con una delizia che dimostra l'importanza della genealogia in un cavallo e come questa non si debba fermare alle apparenze o alle prime analisi. E' infatti importante sapere sempre con chi si ha a che fare e per farlo è cosa giusta scartabellare, anche se non si è esperti brevettati di genealogia. Si deve quindi scavare e scavare e attenzione, non con la pala come nel finale de Il Buono, il Brutto, il Cattivo ma con la ricerca. E chi se non la nostra mascotte numero uno poteva venirci in soccorso? Il primo cavallo fotografato nella nostra trasferta in terra altoadesina, e anche l'unico su cui avevamo scommesso insieme a un altro impegnato nel cross: il Magog Moqorro, allevato dalla prestigiosa Nuova Sbarra di cui ricordiamo un grande Dungeon Master, il miglior Polish Patriot apparso in Italia. Ricorderete la gioia di Paolo Favero, a Pisa, giunto di corsa al tondino per farsi immortalare nella vittoria del figlio di Spirit of Desert in ascendente davanti alla stoica Maratory. Nome strano quello di questo soggetto, ma da dove deriva si sarà chiesto qualcuno? Beh, ha a che fare con le creazioni letterarie, roba da scrittori, più che giornalisti o citazionisti. La Nuova Sbarra, quella di Magic Box (vincitore del Pr.Pisa nell'anno in cui Filosuf vinceva la Gran Corsa Siepi di Pisa, premiato dal vice-sindaco Cavallaro), si è difatti ispirata al volume La Danza dei Draghi de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Ancora gli antipodi a giocare nella trottola orchestrata dal fato, una danza in cui... avete già capito: può succedere di tutto. Moqorro è un prete dotato del potere di prevedere il futuro leggendolo in mezzo alle fiamme e capace di far ricorso alla magia. In parole spiccie è un mago a tutti gli effetti, che viene soprannominato fiamma nera per via del colore della sua pelle e perché in troppi sono incapaci di pronunciare bene il suo nome, un po' come fatto a Pisa da certi sostituti all'ingresso in dirittura di arrivo dei concorrenti. Viene incaricato da un alto maestro, Benerro (che non ha a che fare con High Chaparral, perché non siamo in un serial western Ai Confini dell'Arizona), di raggiungere la regina Daenerys per offrirle consigli e aiuto. La nave però su cui viaggia viene dirottata, dal solito guastafeste, e anziché giungere a Qarth finisce nella Baia degli schiavisti. Da qui ha inizio l'avventura che coinvolgerà geroglifici da decriptare e corni di drago, proprio come quelli de Il Regno del Fuoco diretto dal regista della saga X-Files: Bowman. Si deve dunque volare in alto, roba da Giant Hawk contrapposti ai Cornet come nel famoso Chivas Regal.
E a proposito di avventura, da qui ha inizio anche il vedo doppio, un po' alla caccia del Dungeon Horse, il "cavallo nascosto", roba da Misterium, fratellastro per linea paterna di Moqorro e anche lui in training da Paolo Favero, provenienza Nuova Sbarra. Perché dico questo...? Non certo per via del whisky, ma perché la madre di Moqorro è Miss Galileo figlia di Galileo, una vera e propria delizia e giusto tributo per chi è nato e proviene da Pisa, data l'importanza massima di questo filosofo e scienziato per la città della torre. Ebbene di Miss Galileo, figlie di Galileo, ce ne sono due ed entrambe fattrici!!! Vediamo nel dettaglio e andiamo allora a vedere la linea della seconda madre per cercare di fare chiarezza in tutto questo,

Abbiamo una Miss Galileo figlia di Galielo Carisheba (Alysheba), prodotto dell'allevamento Az. Agr. Mediterranea, nome peraltro che ricorda assai da vicino una qualificatissima casa editrice di nicchia interessata alle storie di misteri (ediz. Mediterranee). Roba da miss e da mister, magari senza neppur andare in panchina. Si tratta di una femmina saura nata nel 2005 che ha disputato cinque sole corse, da due a tre anni, quattro a Roma e una a Milano, dai 1.600 ai 2.200 metri, agli ordini dei Camici (cognome che evoca certi fantini di prestigio assoluto). Vittoriosa subito al debutto di una testa su Magaleo (nome quanto mai perfetto, dato che la criniera di Moqorro, il personaggio, è quella di un leone), con Mr Bird in terza, in una debuttanti con 8.500 euro al primo. La cavalla ritorna in pista a tre anni, delude in condizionata da quasi 10.000 euro al primo, poi arriva seconda in un'altra prova di grande valore, dietro alla favorita netta Mia Diletta, piegando agevolmente però Bad Drago in quarta (come Moqorro avrebbe certo apprezzato). Da qui la scelta di optare per due classiche: il Regina Elena (Gr.3) e le Oaks (Gr.2). Miss Galileo da Carisheba non avrà fortuna o meglio non sarà capace di andare al marcatore, ma batterà nel primo gruppo Sea Sex Sun (futura madre di un'altra mascotte del blog nonché compagno di colori di Giant Hawk, cioè Notti Magiche). La Nuova Sbarra la ritira in razza. Il primo che vede la luce è Omissis che non vuol dire che è stato cancellato, ma che si chiama proprio così. Figlio di Distant Way, si rivela incapace di vincere nelle quindiici corse disputate in carriera, ma avrà ancora tempo per riscattarsi visto che è sceso in pista anche nel 2015. L'ultimo soggetto invece scenderà in pista tra qualche mese ed è sorella piena del nostro eroe qua decantato, ma attenzione ai doppi... perché basta spostarsi un po' più a nord, e il riferimento non va certo all'Austria di Axel Ambruschitz, che spunta un'altra Miss Galileo figlia di Galileo e Grosvenor Gardens (Grosvenor e qualcuno che potrebbe sembrare avere a che fare con Omissis ovvero Ibidem) nata due anni dopo quella di cui sopra, mai scesa in pista e madre di un prodotto, il suo primo, coetaneo della sorella piena del nostro eroe sortito dal volume La Danza dei Draghi. Il nome del padre di quest'ultimo prodotto fa il verso alla quarta madre di Cornet Obolensky, quella capace di generare qualcosa come cinque futuri stalloni, tale Gay Missile, a proposito di Patriot. E come si chiama questo stallone...? Smart Missile e non certo per le piccole dimensioni da soggetto più che utile e dunque utilitario.
Qualcuno potrebbe lanciarsi in ricerche in database alla caccia delle prestazioni in pista di quest'altra Miss Galileo, ma come direbbe il buon Pistilli in Per qualche dollaro in più, tale Groggy, sarebbe "tempo perso". Eh, si... perché questa Miss Galileo non ha mai corso... C'hanno però pensato i suoi fratellini ad alzarle il valore. Due su tutti? Sangreal, un nome quanto mai calzante quando si parla di fantasy (e il riferimento va ad Oliver Onions, non quelli che cantavano la colonna sonora di Bomber, ma lo scrittore inglese che si interessava di fantasmi), vincitore a Deauville (là dove ha trionfato anche Morning Star) in categoria Listed Race (Prix Ridgway) e piazzato a Saint-Cloud (Prix Jean de Chaudenay, Gr.2), Longchamp (Prix d'Hedouville, Gr.3) e ancora Deauville (Prix Gontaut-Biron, giusto per richiamare un parente stretto di Cornet Obolensky un altro finito a fare lo stallone, Gr.3); e poi c'è Easy Running, roba da canter e il riferimento non va certo alla trasmissione dedicata all'ippica che passa sulle reti satellitari, ma a un altro capace di vincere in Listed Race, questa volta negli Stati Uniti o dall'altro capo del mondo visto che ci sono comunque dollari nelle casse.
Ma dove si trova questa Dungeon Miss Galileo, ovvero la Miss Galileo nascosta? Ad Aberdeen solo che... non è quella scozzese, ma è da un'altra parte... magari agli antipodi... Ve l'ho detto... Con le Miss Galileo è roba da VEDO DOPPIO!!! Figurarsi con Galileo... non a caso, chi l'ha inventato il telescopio?



PREMIO PARIOLI in versione VEDO TRIPLO.
Nuova Sbarra vs White Star: SCONTRO TRA TITANI (il riferimento non va al remake)
con DOPPIO BLU estrameo: BLU TORNADO e TUAREG BLU
a colorare la sfida con un che di elettrico.
(Foto: dagli archivi Mancho)

"Draghi vecchi e draghi giovani, veri e falsi, della luce e delle tenebre. E vedo te, un piccolo uomo con una grande ombra, ringhiare in mezzo a tutto questo" (Moqorro a Tyrion Lannister, capitolo 33).