mercoledì 20 maggio 2015

Sintesi 20° Riunione in Ostacoli, Maia, Merano.


L'ULTIMO URLO ALLA PRIMA SENZA GLI ATTORI DI CLASSE

A cura di Matteo Mancini.

FOTO DI APERTURA
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Ho deciso di scrivere queste poche righe dopo aver letto alcuni articoli delle testate dell'Alto Adige relative al resoconto della prima giornata di corse a Merano, impianto Maia. E' di fatti iniziata la stagione ostacolistica asburgica all'insegna di grandi assenze che i giornali non hanno menzionato affatto. All'appello dello starter infatti non hanno risposto quattro dei primi cinque fantini della classifica generale, cosa mai successa in questa prima parte di stagione. Assenti infatti i due ceki Josef Bartos e Josef Vana, ma anche il terzo in classifca Sylvain Mastain e il quinto Dominik Pastuszka; questi ultimi due rimasti coinvolti in una caduta in una seduta di allenamento diretta da Paolo Favero martedì 12 maggio, con infortunio per entrambi. A loro vanno i nostri migliori auguri di una pronta guarigione. Dunque una giornata "monca" dei principali attori e la cosa penso sia da segnalare quale aspetto prioritario. Quattro le prove in ostacoli inaugurate dal Premio Sella, cross country sui 3.500 metri aperto ai professionisti e ai dilettanti per cavalli di cinque anni e oltre. Cinque al via col solo Riccardo Belluco a rispondere all'appello tra i gentleman. Per lui si tratta del terzo confronto stagionale con i professionisti. Paolo Favero gli affida Missed Approach, già montato due volte in quel di Pisa. Si rivede poi con i colori fucsia Emmanuel Reinhardt, dopo una pausa di quattro mesi (l'ultima volta su Mat Vidana a Pisa), affiancato al terzo moschettiere Dirk Fuhrmann. Completano il campo il favorito Budapest, cavallo di classe superiore (ricordiamo i piazzamenti d'onore nel G.P. Merano del 2010 e del 2011) nonostante i dieci anni e rientrato bene a Lysa il primo maggio (corsa vinta dalla vecchia conoscenza Rabbit Well) dopo il settimo posto nella LXXV edizione del G.P.Merano, con in sella la seconda monta in casa Vana sr, ovvero Jan Kratochvil, e l'estremo outsider Liebe Boy.

La corsa non riserva particolari sorprese né grandi tatticismi. Monte Pelmo subito in avanti di buona lena, su Monjoliano, Missed Approach e gli altri due. Dopo il passaggio del laghetto cede Liebe Boy, mentre Jan Kratochvil porta sempre più sotto Budapest. Volata finale col ceko figlio di Montjeu che dopo l'ultima allunga bene sul trio Favero capeggiato da Missed Approach. In deciso progresso Monte Pelmo, che ha comunque importanti margini di miglioramento, rispetto al rientro di San Siro. Il baio subisce lo spunto finale dei compagni di colori e viene stampato sul palo per una corta testa da Monjoliano, terzo alle spalle di Missed Approach. Per Jan Kratochvil è la seconda vittoria stagionale, la nona per Josef Vana sr. Torna poi a vincere lo stallone Montjeu dopo la strepitosa vittoria a Pisa di Tramonto a Ivry, Budapest è il suo quarto figlio a scendere in pista nella stagione (gli altri due sono i piazzati Notti Magiche e Chicago). Primo successo anche per la Jasna, alla sua seconda uscita stagionale, dopo il deludente debutto nel 2015 a Milano con Silk.

Main Event alla seconda corsa, Pr. Lord Madonna (siepi per anziani), eccellente cavallo scuola Lady M poi passato alla scuderia Allegria, che ricordo assai bene e di cui possiedo anche qualche vecchia foto. Secondo nell'edizione del G.P. Merano del 1994 vinta per la prima volta da Or Jack, molto interessante anche in piano. Cinque al via col favore del pronostico per il rientrante Sol Invictus spalleggiato da Arjen su cui, quasi a voler rispondere a un nostro invito, Axel Ambruschitz fa salire un Alessio Pollioni in grandissima forma. Il giovane fantino italiano torna a montare per Paolo Favero dopo un anno esatto. I due Magog dovranno vedersela con Chiaromonte, rientrato malissimo a Milano in categoria inferiore, e con i meno qualitativi Racconigi (al rientro) e Technokrat.

Ale Pollioni impone un bel ritmo di gara mandando in avanscoperta Arjen, seguito a qualche lunghezza dal compagno Sol Invictus, braccato da Technokrat e da Chiaromonte, con in coda Racconigi. Anche qua lo schema di gara non subisce variazioni di sorta, anche se Technokrat, quando si attacca la dirittura opposta a quella di arrivo, per l'ultimo passaggio, inizia a paventare segni di cedimento, con Kratochvil che già lo deve richiamare al maggiore impegno dopo il primo salto.
Chiaromonte passa deciso all'imbocco della dirittura, lasciando Arjen a un compassato Sol Invictus e a un sorprendente Racconigi. Chiaromonte allunga bene nel tratto piano, mentre Sol Invictus raschia le energie necessarie per andare a riprendere un ottimo Arjen ben gestito da Pollioni e batterlo per una testa in una foto a tre con Racconigi.
Bella vittoria per Chiaromonte che regala il primo successo stagionale a tutto il suo entourage. Ilenia Nero, l'allenatrice, centra infatti la prima vittoria in ostacoli nel 2015 dopo quindici corse, idem per il fantino Ivan Cherchi alla seconda vittoria in assoluto in tutta la sua carriera, la prima a Merano, dopo il successo de La Grande Vera a Grosseto a dicembre. Torna a vincere anche Cristian Ghiotti, in astinenza da novembre, e soprattutto, in qualità di allevatore, la Razza Dormello Olgiata - C.I.T.A.I che può esultare dopo aver preso parte indirettamente a tredici prove più una con cinque elementi tutti presentati da Ilenia Nero. Per Chiaromonte la soddisfazione di essersi ripreso la rivincita sulle sconfitte subite a Pisa da Sol Invictus, seppur con una prova che non può che evidenziare la netta inversione di forma del figlio di Domedriver rispetto al rientro milanese di qualche settimana fa, quando si era dimostrato incapace di seguire Technokrat (finito lontano nella corsa di Merano) a traguardo ben distante tanto da esser fermato.

Quattro anni a confronto nella condizionata Pr. Glorenza, 3.300 metri in siepi. Sorpresona anche qua con un altro soggetto autore di inversione di forma rispetto alle precedenti uscite. Favorito netto della competizione Kisanji (vincitore della Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa, L), nell'occasione liberato dal ruolo di gregario (di solito chiamato a supportare i più qualitativi High Master e Solar Focus) e spalleggiato dal valido Company of Ring. Curiosità poi per il rientrate Astro Benigno, vincitore in Gr.3 del Pr. Tagliabue di Merano a settembre. Più dura per gli altri con un Last Scream, come avevamo già detto in momenti non sospetti, alla ricerca della migliore forma, poi Lohala, alla caccia del riscatto dopo la delusione successiva all'affermazione nel Corona Ferrea (presentata per la prima volta da Raf Romano), e la semi-debuttente Noaly.

Astro Benigno, come consuetudine, subito davanti a gran ritmo, su Kisanji che lo segue a qualche lunghezza, quindi Company of Ring, a precedere Lohala e Last Scream appaiati e in coda Noaly presto fuori scena (per la precisione sulla diagonale che immette al passaggio davanti alle tribune). Sulla seconda siepe della dirittura opposta a quella di arrivo cade rovinosamente Lohala che poi, dopo qualche secondo di smarrimento, si rialza e si allontana, scossa, apparentemente senza conseguenze.
Astro Benigno va ad attaccare la curva finale ancora in vantaggio e sempre pimpante, ha ora in scia Last Scream, a qualche lunghezza Company of Ring mentre cede di schianto anche Kisanji. Last Scream supera agevolmente Astro Benigno poco prima dell'ingresso in dirittura e va a vincere per dispersione, su Company of Ring che dopo l'ultima siepe piomba su un esausto Astro Benigno che chiude in terza, rischiando qualcosa sull'ultimo ostacolo, addirittura lontano Kisanji davanti a una dispersa Noaly.
Vittoria sontuosa di un irriconoscibile Last Scream, Ale Pollioni in sella (in intervista dirà che si attendeva miglioramenti dal cavallo), che rifila sette lunghezze a Company of Ring dopo due pessime prove in quel di Milano (l'ultima volta in categoria di minima). Molto bene Astro Benigno che ha pagato il rientro, imbarazzante Kisanji uscito di scena prima ancora di impegnare la curva finale.

Ultima prova in ostacoli è la vendere sui 3.550 metri in steeple-chase per cavalli anziani. Girandola di cadute con la metà dei concorrenti incapaci di chiudere il percorso. Vittoria in passerella per Mazhilis del ceko Koei, per il training di Vana sr e l'interpretazione di Jan Kratochvil (doppietta per lui). Il baio è rimasto per buona parte della corsa protetto in coda al gruppo, presto sgranato per effetto della buona andatura imposta da Inoogoo di Paolo Favero, seguito a distanza da Mamacita Tango (che secondo il video di inaugurazione della pista trasmesso dall'UNIRE avrebbe vinto al rientro a Milano) e da Albina. Lo schema di gara non ha avuto particolari variazioni con la girandola di eliminazioni avviata da Ale Pollioni sbalzato di sella da Le Domaine al terrapieno, presto imitato dal controfavorito Basso fermato da Fuhrmann prima di imboccare la diagonale che porta sotto le tribune, in quanto scivolato in coda al gruppo.
All'attacco del giro conclusivo Mazhilis è emerso dal cuore del gruppo per portarsi alla caccia di un Inoogoo spiritato in veste di front-runner (Columbu in sella). L'assolo del ceko è stato favorito dalla caduta di Mamacita Tango stramazzata dopo essersi ben ricevuta al salto del muro, tanto da dare l'impressione di aver avuto un cedimento osseo agli anteriori (speriamo di sbargliarci), e dal disarcionamento di Emmanuel Reinhardt da Kamikaze de Teille (brillante fino a quel momento e in condizione di giocarsi la corsa) con intralcio ai danni di Albina costretta ad allargare e a interrompere l'azione tanto da essere rallentata da Ivan Cherchi. Benone in terza, dietro a Inoogoo, Ciro Vincenti al rientro da un anno e mezzo (buona interpretazione di El Rrherras) e che ricordiamo secondo nel Richard del 2013 alle spalle di Irish Boy.

Nelle piane si segnalano le vittorie, in categoria gentleman e amazzoni, degli ex siepisti Carioca Black e Mychoon, quest'ultimo davanti al fucsia Red Pilgrim (pessimo in siepi) e Size (quinto piuttosto deludente) in un arrivo assai combattuto.

Si chiude così la prima giornata di corse di Merano. Molte cadute (quattro + un fermato), due delle quali rovinose, nessun successo per Paolo Favero (quattro secondi posti), dovrebbe essere la seconda volta che succede nella stagione, prima doppietta per Jan Kratochvil determinata dalla lunga fila di assenze tra i fantini. Fanno notizia poi la prima vittoria stagionale in siepi per l'allenatrice Ilenia Nero, e soprattutto la prima vittoria in assoluto in ostacoli per Gianluca Bastianelli al suo quindicesimo tentativo. Vince per la prima volta nel 2015 anche il fantino Ivan Cherchi, alla seconda affermazione in tutta la carriera. Si torna a saltare lunedì prossimo, sempre  a Merano.











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