venerdì 24 giugno 2016

Speciale GRAN CORSA SIEPI DI ITALIA, Merano, Maia.


SOL CONTRO TUTTI NELLA GRAN CORSA SIEPI D'ITALIA IN UN'ATMOSFERA DA INFERNA

In un'abbaggliante ottava edizione della Gran Corsa Siepi di Italia, seppur priva di Luminator e del blocco Vana di primaria fascia, il vecchio pupillo Magog promette fuoco e fiamme contro un Tramonto a Ivry in stato di grazia e un Chiaromonte che non starà certo a farsi oscurare da Notti Magiche. Occhio però al misterioso candidato della Monte Negro e soprattutto alla sconosciuta Inferna e al Minister del West. E' GRUPPO 1.  


Commento di Matteo Mancini.
In scena domenica, nel teatro verde di Merano, il primo dei cinque GRUPPI 1 riservati ai saltatori, il primo dei due per i siepisti anziani. È in programma difatti l'ottava edizione della Gran Corsa Siepi di Italia, istituita nel 2009 per rimpiazzare la sospesa Gran Corsa Siepi di Milano poi riammessa per il ritorno degli ostacoli nel capoluogo lombardo avvenuto nel 2014, con la vittoria della scuderia Monte Negro con Brog Deas seguita dall'affermazione, dodici mesi dopo circa, dell'allievo di Vana Chicago

Dieci i dichiarati partenti per quella che si presenta quale seconda edizione più numerosa tra le otto fin qui disputate, con il record partenti fissato sulla quota di undici al via registrata lo scorso anno. Di sei invece il numero minimo nelle edizioni del 2013 e 2014. 

Fin qui nessun cavallo ha vinto più di un'edizione, solo Dirk Fuhrmann, tra i fantini, è riuscito a marcare una doppietta ma non consecutiva, tra gli allenatori, nonostante le enormi difficoltà, Francesco “Franco” Contu è l'unico italiano ad aver marcato un duplice successo, grazie alla leggenda Frammassone e al Siba Branit, doppietta anche per Josef Vana sr che si è aggiudicato la prima edizione, corsa nel 2009, con Paracchini

Record di presenze per Sol Invictus che domenica, se partente, sarà al via per la quarta volta consecutiva; un successo per lui, nell'edizione 2014, l'unico del leader degli allenatori Paolo Favero, e un secondo posto nel 2013 alle spalle di Branit
Successi poi stranieri firmati Holcak, col campionissimo Age of Jape, nel 2011, vera e propria leggenda nel recente passato in Repubblica Ceka e Slovacchia grazie alle vittorie in tutte le principali prove piane dell'ex Cecoslovacchia con l'affermazione nel Derby Ceco del 2009, di quello Slovacco e dei St. Leger sia Ceco che Slovacco. Un'unica allenatrice donna ad aver vinto la corsa, lo scorso anno, con la firma di Ilenia Nero che quest'anno, dalla lettura del programma di corsa, non sarà all'angolo di Chiaromonte dove sarà invece presente, sella in mano, la “seconda” Melanie Frank, al debutto sugli ostacoli, neopatentata e con rade presenze in piano. 

Tra i proprietari nessuno ha vinto più di un'edizione, fin qui i successi di Hexion, Amalita, Baca-Palkovice, Chladek & Tintera, Siba, Magog e Christian Ghiotti, con solo questi ultimi due che avranno la possibilità di raddoppiare. 

Tra gli allevatori italiani vittoria conseguita dall'Az. Ag. Luciani Loreto e Stefano, grazie a Frammassone con coppa e 5.330 euro, Antezzate (Branit, 3.900 euro), Frascatani Giulio (Sol Invictus, 3.900) e Razza Dormello Olgiata (Chiaromonte, 3.900). 

La vittoria più combattuta è stata la prima edizione con l'affermazione per una testa di Paracchini sul grande e sfortunato Royal Mougins (deceduto anni dopo in una prova in steeple a Merano sul salto della fence). Di Age of Jape la più netta, con sei lunghezze di margine inflitte a Invincible Joy. Rare le vittorie degli outsider, cinque volte su sette, infatti, han trionfato i favoriti o i loro controfavoriti. Il vincitore a maggior quota è stato Nobel nel 2012, otto a uno sulle lavagnette, grazie anche alla battuta di arresto del favorito netto Frammassone, fermato (dell'ex allievo Contu la quota più bassa riportata da un vincitore: 15/10). 

Per quanto riguarda la distanza e la categoria non è mai cambiato niente: 4.000 metri, Gruppo 1. Sensibile calo invece nel montepremi con la somma riservata al primo declassata, a partire dal 2012 da 34.850 euro a 25.500 con riduzione dunque del 27%. 

Questo il quadro generale alla vigilia, andiamo nel dettaglio presentando uno a uno i dieci protagonisti di questo primo gruppo uno a Merano. In calce poi apponiamo l'albo d'oro. 

N.1 CHEEKY CHAPPIE, sc. Monte Negro, Frantisek Holcak, fantino Lukas Matusky. 

(Foto ceskatelevize.cz).

Curriculum in ostacoli: 3 corse in siepi, 2 vittorie in Rep.Ceka, un piazzamento in Polonia. 

Curriculum in piano: vincitore di tre corse in Rep. Ceka a 3 anni, da 1.700 a 2.800 metri. 

Bacheca: Vincitore del Derby Ceco (Gr.3), quarto nel Derby Slovacco (Gr.3). 

Commento di Matteo Mancini: Erede di High Chaparral, leader degli stalloni padri degli ostacolisti in Italia nella stagione 2015 ma al momento nono (causa le battute di arresto del figlio prediletto High Master, qua non presentato da Favero), vanta un'interessante carriera in piano ai massimi livelli in Repubblica Ceka. Ha vinto il Derby ceco, spesso trampolino di lancio per ostacolisti provetti, è stato inoltre presentato nella Coppa d'Oro (L) di Milano dove non ha entusiasmato pur correndo con ottimi rivali. 
Ottima discendenza, è stato acquistato foal per una somma prossima a 50,000 ghinee ed è fratellastro di Cellarmaster, secondo in hurdle nel Listowel Races Supporters Club Lartigue (Gr.3). La madre è cugina dello stallone Fruits of Love. 
Ha vinto subito al debutto a Pardubice, regolando il non trascendentale The Iron Maiden. E' rientrato a Wroclaw nel 2016, travolto dalla polacca Inferna, rifinendo poi il gran premio in patria con un successo di sei davanti al non eccelso Northerly Wind. Attenzione però alla linea offerta da Kifaaya che pure ha corso con Northerly dimostrandosi poi nettamente superiore tra i quattro anni in quel di Maia. L'entourage Monte Negro-Holcak rende poi ulteriormente pericoloso questo soggetto. Pretendente, quanto meno, al podio. 


N.2 CHIAROMONTE, Sc. Christian Ghiotti, Melanie Frank, fantino Davide Columbu. 

Curriculum in ostacoli: 19 corse in siepi, 5 vittorie, 10 piazzamenti. 

Curriculum in piano: 20 corse, 3 vittorie in categoria modesta dai 2.000 ai 2.200 a Pisa e Firenze, 9 piazzamenti. 

Bacheca: Vincitore della Corsa Siepi di Italia (Gr.1), secondo nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) e nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), terzo nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1). 

(Foto Matteo Mancini).

Commento di Matteo Mancini: Non ha bisogno di presentazioni. È il campione uscente, ma nonostante questo è un eterno secondo. Cavallo passista, restio a trovare la carburazione giusta ma poi dotato di poderosa progressione, necessiterebbe di una lunga dirittura, un po' come quella che percorrevano una volta i partecipanti della Gran Corsa Siepi di Roma e che, ad avviso dello scrivente, ne esalterebbe le caratteristiche. Rivitalizzato dalla cura Nero-Ghiotti, sembra dopo esser stato visitato dal Dottor Migliorini a un ginocchio, si è trasformato da mediocre soggetto di handicap di minima in piano a interessante siepista specialista del pesante fino a diventare un vero e proprio riferimento nel settore nella categoria "pesi massimi". Sfortunato alle ultime uscite, battuto da sette cavalli diversi nelle ultime sette corse che ne precedono l'ultima vittoria dello scorso anno, ha sempre tuttavia recitato il ruolo del pretendente alla vittoria. Non farà eccezione qua. Curiosa assenza della mentore Ilenia Nero, quanto meno da programma (data invece quale allenatrice in un'altra prova), in veste di allenatore. Probabile favorito della corsa. 


N.3 INFERNA, Stanja Konari, Swiatek, fantino Myska. 

Curriculum in ostacoli: 3 corse in siepi in Polonia, 1 vittoria e 2 piazzamenti; 4 corse in Steeple, 2 vittorie (in Rep.Ceka e Germania) e 2 piazzamenti in Polonia. 

Curriculum in piano: 16 corse, nessuna vittoria, 4 piazzamenti. 

Bacheca: Nessun piazzamento da neretto. 

(Foto da Robertswiatek.com).

Commento di Matteo Mancini: E' l'UFO della corsa. Femmina di cinque anni presentata da scuderia e allenatore alla prima assoluta in Italia. Piuttosto mediocre in piano, ha fatto vedere numeri interessanti in ostacoli. Arriva a Merano forte di tre successi consecutivi ottenuti in tre stati diversi. In particolare ha rifilato 14 lunghezze a Cheeky Chappie (probabilmente non al meglio), battendo di una testa Silverator in precedenza seminato per la pista da Roches Cross. Eccezionale però affermazione in steeple, avanti di otto, a Mustamir, piaciuto non poco lo scorso anno nella Gran Corsa Siepi dei 4 anni alle spalle del bolide High Master
Oggetto quindi sconosciuto che pare in continua evoluzione, simpatia e curiosità nei suoi confronti, potrebbe sorprendere tutti.  Da non sottovalutare.


N.4 KAZOO, Sc. Josef Aichner, Arnaldo Bianco, fantino Josef Vana Jr. 

Curriculum in ostacoli: 4 corse in siepi, 3 primi e 1 piazzamento. 

Curriculum in piano: Ha corso in Germania 11 volte, vincendo 1 volta (2.000 m.) e piazzandosi 4 volte. 

Bacheca: Vincitore della Corsa Siepi dei 4 anni di Merano (Gr.2). 

(Foto altoadige.gelocal.it).


Commento di Matteo Mancini: E' il fratellino del vincitore del Merano 2015 Kazzio. Rientra da una pausa forzata di 14 mesi, le qualità non gli mancherebbero per provare a dire la sua, lo stato di forma però è un punto interrogativo non di poco conto e non ha rifinito l'appuntamento. Brennan gli preferisce Notti Magiche e Vana Jr invece lo preferisce al cavallo del padre, davvero accostamento strano pure questo. Altro UFO della e nella corsa. La logica però porterebbe a escluderlo dai giochi, ma con i cavalli la logica non sempre va a nozze.


N. 5 LE NAVARO, sc. Al Pajari Stable, Giuseppe Satalia, fantino Davide Satalia. 

Curriculum in ostacoli: 5 corse in siepi, 1 vittoria e 1 piazzamento in Francia. 

Curriculum in piano: 24 corse in Francia, 1 vittoria (1.700 m), 10 piazzamenti. 

Bacheca: Nessun piazzamento da neretto. 

(Foto turf-fr.com).

Commento di Matteo Mancini: Fratellastro di Chef oui Chef (terzo nel Prix Eclipse, di Chantilly, Gr.3), arriva dagli allevamenti del signor Perree ed è nelle mani del gruppo Satalia da marzo. In precedenza ha corso in Francia agli ordini di Botti. Proposto in ostacoli, a cavallo tra i tre e i quattro anni, ha colto una buona vittoria a Enghien tentando la categoria pattern con scarso risultato. Piuttosto inspiegabilmente, almeno a un'analisi esterna, è stato rispedito in piano con risultati in involuzione. Riproposto da Satalia a Merano in siepi ha corso male chiudendo a 20 lunghezze da Chiaromonte. Ci sembra di categoria inferiore anche se ancora da definire in modo chiaro. Estremo outsider. 


N.6 MISTER WESTMINSTER, sc. Spedition Zavrel, Josef Vana sr., fantino Jan Kratochvil. 

Curriculum in ostacoli: 2 corse in siepi in Rep.Ceka, 2 piazzamenti; 3 corse in steeple in Rep.Ceka, 1 vittoria e 1 piazzamento; 2 corse in cross in Rep Ceka e Slovacchia senza piazzarsi. 

Curriculum in piano: 16 corse in Germania e Rep.Ceka, 4 vittorie (1.700-3.200), 7 piazzamenti. 

Bacheca: Terzo nel Derby Slovacco (Gr.3

(Foto dostihovy-svet.cz).

Commento di Matteo Mancini: Ha sorpreso tutti al debutto sulla pista di Merano contendendo, in condizionata, la vittoria a Sol Invictus e Chiaromonte, alla fine è stato battuto di quattro lunghezze. Vanta un discreto trascorso in piano in Repubblica Ceka e anche in Germania, provato addirittura in Gruppo 3 con davanti due vecchie conoscenze come Stellato e Anatol Artist. Sulla linea dell'ultima prestazione potrebbe ambire a un piazzamento, tuttavia deve riconfermarsi e qua gli avversari non mancano. Dati alla mano, ci sembra di un gradino sotto alla prima fascia. Curioso affidamento a Kratochvil con Vana jr "prestato" alla concorrenza. Che Vana sr. mediti di non farlo correre? Vedremo...


N.7 NOTTI MAGICHE, Sc. Josef Aichner, Arnaldo Bianco, Fantino John Paul Brennan. 

Curriculum in ostacoli: 14 corse in siepi, 3 vittorie e 8 piazzamenti. 

Curriculum in piano: Ha vinto a tre anni una volta sui 2.000 metri. 

Bacheca: Secondo nella Corsa Siepi Nazionale (Gr.1), Criterium di Primavera (Gr.2). 


Commento di Matteo Mancini: Sorpresa assoluta al rientro in condizionata a Merano dove ha battuto le prime linee con un trionfo che gli mancava da oltre due anni e dopo esser finito nelle minime in piano. La vittoria nel Lord Madonna lo candida quindi quale pretendente, quanto meno, a un piazzamento. A nostro avviso però qua la corsa si svilupperà in modo diverso e più selettivo. Ha già subito in passato sia Chiaromonte che Sol Invictus. Lo poniamo in seconda fascia. Correrà in rapporto di scuderia con Kazoo.


N.8 NUEVO LEON, Sc. Ursula Adloff, Elfi Schnakenberg, fantino Cevin Chan. 

Curriculum in ostacoli: 38 corse in siepi, 10 vittorie; 11 corse in steeple, 4 vittorie. 

Curriculum in piano: 23 corse, 4 vittorie (2.400 m.) tutte in Germania. 

Bacheca: Vincitore del Pr. Des Foerderkreis Hindernissport-ex Murgtals (L) Baden Baden, siepi; e del Champion Hurdle di Stromshom, Svezia, due volte secondo e una terzo nel medesimo premio. 

(Foto galopponline.de).

Commento di Matteo Mancini. Cavallo di mondo e di esperienza internazionale con i suoi tredici anni suonati. Ha corso in sei Stati (Germania, Francia, Italia, Svezia, Repubblica Ceca e Belgio), vincendo in Italia, Svezia e Germania. E' reduce da un secondo posto in Svezia alle spalle di una lunghezza a Falconettei (quinto nell'edizione della Gran Corsa Siepi d'Italia dello scorso anno) da cui eredita la monta di Chan. In precedenza era stato battuto di quattro da Koffi Lady e questo lo pone un po' su un secondo piano. Grande simpatia comunque, conosciuto in mezza Europa. Impegno difficile qua, quanto meno per il podio.


N.9 SOL INVICTUS, sc. Magog, Paolo Favero, fantino Josef Bartos. 

Curriculum in ostacoli: 40 corse in siepi, 18 vittorie e piazzamenti 20; 3 corse in steeple, 1 vittoria e 1 piazzamento. 

Curriculum in piano: 24 corse, 3 vittorie (1.700-2.000 m.) e 10 piazzamenti. 

Bacheca: Vincitore nonché secondo in una precedente edizione, della Gran Corsa Siepi di Italia (Gr.1), vincitore nonché terzo della Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1), della Corsa Siepi 4 anni di Merano (Gr.2), vincitore, nonché secondo in una successiva edizione, della Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), della Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L) della Coppa Gen. Bocchini (L), del Grande Steeple Chase di Treviso (L); due volte secondo nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), secondo nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1); terzo nella Gran Corsa Siepi di Roma (Gr.1), Criterium Inverno (Gr.2), Criterium Primavera (Gr.2) e Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3


(Foto Matteo Mancini).

Commento di Matteo Mancini. Verrebbe da definirlo, se non fosse per la presenza del numero dieci che segue, l'intramontabile. Dati alla mano Sol Invictus è il cavallo più titolato tra quelli operanti in Italia nel settore ostacoli. È alla quarta apparizione nella Gran Corsa Siepi d'Italia che ha vinto nel 2014 dopo il secondo posto nel 2013. Gli anni passano, ormai ne ha otto anni, ma la classe brilla ancora, qua, molto probabilmente, la farà vedere ancora. Vincitore di quattro prove di gruppo, vanta una bacheca sterminata da invidia e uno stato di forma in crescendo dopo un brutta campagna pisana.. Ha battuto di una testa Chiaromonte nell'ultimo impegno per quella che è a tutti gli effetti una sfida a due infinita; nell'ultimo anno e mezzo si sono incontrati dodici volte, con bilancio in perfetta parità per quanto riguarda il confronto diretto. Sfida da menzionarsi in un ipotetico volume dedicato al settore per il biennio 2015/16. 


N.10 TRAMONTO A IVRY, sc. Topeeka, Laura Marinoni, fantino McCormack 

Curriculum in ostacoli: 3 corse in siepi, 2 vittorie e 1 piazzamento; 4 corse in steeple, 3 piazzamenti. 

Curriculum in piano: 6 corse mai piazzato. 

Bacheca: Terzo nel Criterium d'Inverno (Gr.2) e nel Richard (Gr.3). 

(Foto Matteo Mancini).

Commento di Matteo Mancini: E' il “nuovo” che avanza. Laura Marinoni, subentrata a Raf Romano, lo ha proposto in siepi dopo le difficoltà di adattamento sugli ostacoli alti, pur se vincitore sul campo nel Richard, e il cavallo ha risposto bene avendo facile ragione di Sol Invictus a Milano, ma con peso ultra favorevole. Qua il rapporto con i chili viene a equilibrarsi e gli affari si complicano per il "livornese". Curiosità comunque e monta irlandese affidata a Colm McCormack che viene appositamente a Merano per montarlo. 


IN SINTESI Vero Gruppo 1 che possiamo definire strariuscito pur mancando pezzi da novanta come High Master, Chicago, Roches Cross e Fafintadenient. Manca infatti la presenza di un candidato Vana di peso, vedremo se Mister Westminster sarà all'altezza dei compagni di allenamento che hanno regalato a Vana le vittorie negli ultimi tre gruppi uno per siepisti anziani. 
Molti pretendenti alla vittoria, per una volta decidiamo di non dare alcun pronostico e di goderci la corsa.

L'ALBO D'ORO

Anno  Vincitore                    Fant                  Propr           Allen             Secondo                 Terzo             P. 
2009   PARACCHINI             J.Bartos             Hexion          J. Vana sr.    Royal Mougins     Galandas        8
2010   FRAMMASSONE      D.Fuhrmann      Amalita         F.Contu        Royal Mougins     Perdono          7
2011   AGE OF JAPE           M.Stromsky       Baca-Palk.    F.Holcak        Invincible Joy        Emotionner    8
2012   NOBEL                       J.Vana jr          Chladek        J.Vana sr      Satwa Duke            Perdono         7
2013   BRANIT                     D.Fuhrmann      Siba              F.Contu        Sol Invictus            Feelgood        6
2014   SOL INVICTUS          R.Romano         Magog          P.Favero       Le Temujin             Perdono        6
2015   CHIAROMONTE        I.Cherchi           C.Ghiotti        I.Nero           Luminator               Taquari         11  

lunedì 20 giugno 2016

Responso 6° Giornata di Merano, Maia.


SPORTELLATE NEL CRITERIUM DI PRIMAVERA: KIFAAYA E MATUSKY DI FORZA SU NADAT E IL GOMITO DI ROMANO.

Fuoco e fiamme nel terzo Gruppo 2 riservato ai quattro anni, lo slovacco Matusky coglie un varco impossibile in corda e vince nonostante la voce grossa di Romano. Illusionismo Chan: ha fatto sparire la sella dallo scorbutico Stafettino.

A cura di Matteo Mancini 


Lo stallone SINNDAR 
vincitore del primo GRUPPO 2 per quattro anni della stagione
risponde con LINDARO all'insidia INTIKHAB dominatore con due figli a podio
nel CRITERIUM DI PRIMAVERA
(Foto Agakhanstuds.com)

Un protagonista su tutti nella prova d'elite per quattro anni andata in scena domenica a Merano, è lo stallone Intikhab che ha colto la classica grazie al potente Kifaaya, arrotondando poi col podio di Scocosita in terza. Di contro la coppia Aussie Rules composta da Nadat (secondo) e Keen Move (quarto). Davanti a tutti resta però Sinndar, privato del figlio Tuk Tuk (vincitore nelle classiche pisane), ma a bersaglio grosso con un Lindaro trionfatore nell'Or Jack. E' questo irlandese a guidare la classifica stalloni padri di ostacolisti della stagione 2016. Un totale di vincite pari a 47.447 euro con due classiche per quattro anni conquistate, merito dei successi del citato Tuk Tuk, cinque volte primo, un piazzamento in otto corse.
Vediamo di conoscerlo meglio. Stallone di diciannove anni, "verdone" scuola Aga Khan, generato da.Grand Lodge, vincitore, tra gli altri, a inizio secolo, del derby irlandese, del derby di Epsom, dell'Arc de Triomphe nonché miglior tre anni assoluto in Europa per la stagione 2000. Una vera e propria leggenda ippica. Battuto in una sola occasione, su otto uscite, sulla pista irlandese di Leopardstown, al rientro. A stamparlo un Grand Finale pazzesco, dopo 2.000 metri. Il futuro saltatore, contro ogni legge della fisica, lo insegue nel verde della pista irlandese e, nel boato collettivo, lo aggancia all'epilogo e gli mette una testa davanti nello spettacolo offerto dal teatro di un Bally Sax Stakes letale al favoritoGood Heavens, ridicolizzato con un ritardo di trenta lunghezze difficile da giustificare agli scommettitori. Dopo la gloria Grand Finale farà vedere ben poco, vincendo però tre corse in siepi in categoria bassissima per il training di Venetia Williams. Una corsa dunque eroica, da impresa di altri tempi. Un quasi perfetto sconosciuto che batte un vincitore di quattro Gruppi 1, un Gruppo 2 e un Gruppo 3. 135 di timeform. E gran blasone riproduttivo, pur calato progressivamente dai 12.500 euro del 2009 ai 9.500 del 2010 e via via verso 4.500 del 2014.

Ma veniamo alla legenda, partendo dal duello Intikhab vs Aussie Rules, per passare alla vittoria netta di Lindaro sul debuttante in ostacoli Desperados dell'Allegria e chiudere col contorno.
Intikhab e Aussie Rules, dunque, il numero due e il numero tre della classifica stalloni. Il primo, progenie Red Ramson provenienza Stati Uniti (136 Timeform), ha colto tre vittorie e cinque piazzamenti nelle otto volte che è stato rapprestato dal duo Scocosita e Kifaaya entrambi in pista nel main event di giornata. Maggiore rappresentazione per il grigio Aussie Rules, figlio dell'ultima seconda ovvero Last Second e Danehill, con quattro figli a mutuarne il ricordo, uno solo però risultato vincitore ovvero il sorprendente Nadat, quindi l'incompiuto Keen Move, il vecchio Salar Fircroft e il mediocre Puente la Reina. A fine convegno i due saranno separati da più di 2.000 euro di vincite, con il fuggitivo Sinndar, sempre in testa da inizio stagione, con un vantaggio inferiore ai 9.000 euro sul secondo.

Presentazione corsa
Veniamo ora alla corsa, incandescente come un vulcano in pieno regime di eruzione. Favorito al betting Kifaaya della Monte Negro, impressionante al debutto sulla pista, ma non così mostruoso in Polonia e Repubblica ceka. Tredicesimo nel derby ceko dello scorso anno nella corsa vinta dal fenomeno di Vana Touch of Genius su Oriental Sky, quindi la presa di coscienza del mondo dell'ostacolismo con due prove prima di andare a bersaglio grosso, battuto di otto anche dal modesto Reki seminato a Merano nel giorno del Gran Premio Merano, quindi la vittoria sull'altro non trascendentale Northerly Wind, secondo a Wroclaw ad aprile quindi l'impressionante e inattesa (non da noi) vittoria al debutto in Italia, nello Scena, concretizzatesi in un assolo da marziano a 7 a 1. Precipita qua la quota a 2 abbondante. Di contro il tedesco Stafettino, vincitore nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2) e ottimo a Milano, presentato da un Pavel Vovcenko trionfatore in Svezia con i suoi due migliori alfieri. Appoggiato il grigio Nadat, la novità Romano, che deve però confermarsi su un terreno non pesante e soprattutto è chiamato allo scoglio offerto dai top category.
A 7 a 1 il vincitore del Berlingieri (Gr.2) Keen Move, croce e delizia incompiuta di Axel Ambruschitz, che non vince mai ma è sempre in zona marcatore tanto da essere nella top ten generale tra gli ostacolisti più vincenti nel 2016. Discorso analogo, ma qualità inferiore, per Rio Apache della Milano, undicesimo nel rating generale in fatto di vincite ma, giusto, penultimo del campo a 25 a 1.
Atteso al riscatto il vincitore del Corona Ferrea Dream in Japan, maestoso al debutto a marzo con una vittoria in scioltezza per il training di Marcialis, ma deludente alla prima meranese con la scusante di un disturbo influenzale. Felliniano otto e mezzo la quota, quinto dello schieramento per gli scommettitori. A venti le femmine Azamourday e Scocosita, pericolose se in giornata. Chiude a 66 contro 1 il fuori categoria Shipwright.
Assente il leader della generale Tuk Tuk, vincitore di Criterium d'Inverno (Gr.2) e Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L), e il pupillo di Accogli Noisemaker, secondo nella Corsa Siepi dei quattro anni di Milano. Edizione dunque riuscita e piuttosto avvincente.

La Cronaca
Stafettino fomenta subito il pregara rendendosi protagonista di comportamenti riottosi che danno non pochi problemi all'entourage Vovcenko. Si vocifera che scappi pure di mano agli uomini del vincitore dell'ultimo Merano e se ne vada in fuga prima della corsa. Ricondotto prende avvio in modo comunque agitato, con Chan che deve metterci del suo per contenerne l'ardore. John Paul Brennan va davanti come da copione scritto da uno sceneggiatore alquanto conservatore nei cliché di corsa. Nadat subito addosso per non far andare in fuga la femmina, che altrimenti potrebbe diventare pericolosa. I due sono tenuti sotto controllo da Kifaaya, segue Shipwright, quindi Keen Move senza paraocchi, sull'esterno Dream in Japan e gli altri chiusi da Stafettino. Così al passaggio, a mano contraria, davanti alle tribune.
Colpo di scena al completamento delle diagonali, proprio sulla siepe collocata sotto la tribuna, nel passaggio nel senso consuetudinario. Stafettino, a largo di tutti, sbatte con gli arti posteriori sulla base in legno della siepe che perde il suo elemento. Piuttosto stranamente cede forse la staffa e Cevin Chan inizia a ballare come un serpente incatato dal suono di un flauto magico. Manigrasso commenta in modo puntuale: "ha perso la sella, incredibile, Stafettino, e con i finimenti completamente rovesciati deve lasciare la corsa, incredibile colpo di scena..." In realtà Chan riesce a saltare senza più sella prima di Marlengo, ma qui deve fermare per ragioni di sicurezza.
A metà rettilineo opposto, Azamourday inizia a calare rilevata da Nadat e Kifaaya che ingaggiano duello rusticano. Emerge dal gruppo anche Scocosita, in grave ritardo Keen Move e Joe Bartos preceduti da un coriaceo Shipwright. In curva finale Raffaele Romano, chiude la traiettoria verso l'interno, allarga anche il gomito con astuzia per ostacolare lo slovacco Lukas Matusky che prova a cogliere un varco millimetrico. Sembra di vedere l'epilogo di un palio con i due che si prendon a sportellate ai limiti del regolamento, ma con Romano che mantiene la sua linea. Matusky rasenta lo steccato con gli stivali, ma non desiste nel suo proposito, perché significherebbe interrompere l'azione e perdere metri preziosi. Kifaaya, con coraggio, non si para, ne si difende, ma va avanti come un treno. Si apre il varco sul salto finale, Nadat ha mezza di vantaggio ma è qui che il figlio di Intikhab fa esplodere il suo potenziale e ha facile gioco di un eccellente Nadat che ha tentato qualcosa più del possibile per vincere. Notevole terza Scocosita della signora Scollo, delusione Keen Move in quarta. Chiude il marcatore Rio Apache, mai in condizione di giocarsela con i migliori.

La malizia di RAFFAELE ROMANO
NADAT stringe KIFAAYA

Importante balzo in avanti dell'allevatore di Nadat, l'Az. Agr. Rosati Colarieti che intasca il primo premio riservato agli allevatori italiani di 5.200 euro e risale, nella rispettiva classifica, in terza posizione forte anche dei recenti successi e piazzamenti di Dar Said. Allevatore di blasone e storia, protagonista da ventenni. 2.000 euro anche per l'Eledy che ricordiamo ereditaria di un certo Frammassone, uno dei più forti ostacolisti della recente storia. La scuderia ex proprietaria di Spettacolo, sale così in quinta posizione. Davanti rimane l'Allevamento Deni, all'asciutto col quinto posto di Rio Apache, sulla Nuova Sbarra, in quarta la leggenda tesiana Dormello.

Sportellate, rischio procurarsi botte e tagli in queste situazioni.

Il Commento di Matteo Mancini: Dunque grande vittoria dell'inglese Kifaaya, acquistato nell'autunno del 2014 per 55.000 ghinee, avete capito bene, da Jiri Posad che se lo è aggiudicato alle Tattersalls sales dal grande Hamdam Al Maktoum, un nome che non ha bisogno di presentazioni nell'ambiente, la storia dell'ippica, oggi, 21 giugno, vincitore con Jabbaar a Beverley. Figlio di una sorella piena di una vecchia conoscenza in ambiente Golden Horse ovvero di Golden Nepi, vincitrice del Regina Elena (Gr.2) a Roma, nonché del Perrone (L) e del Torricola (L), nipote di quel Kendor che ha creato non pochi problemi a Goldneyev da noi ricordato con Ara Gold. La madre, Junipier Girl da Revoque, ha ottenuto cinque vittorie da due a quattro anni con dieci ulteriori piazzamenti. Interessante seconda e terza linea generazionale con fior fiori di vincitori di corse di gruppo per arrivare alla vera libidine, ma che dico doppia libidine, anzi no, libidine con i fiocchi, in quarta generazione. Troviamo qua infatti Sharmeen vincitrice in Francia a tre anni. Eh beh, diranno i meno dotti, e cosa c'è di particolare? Beh, basta dare un'occhiata alla discendenza per capire che si entra nella leggenda. Tra i figli figura infatti il mito... il campione dei campioni irlandesi con una storia da romanzi: Shergar. Se non lo conoscete, come direbbe il mio amico di analisi di film di genere Federico Frusciante, sparatevi...
Non mostruoso in piano, frequentatore della Classe 5, pluripiazzato a due anni in Inghilterra e vincitore a tre in Irlanda, a Bath, in un handicap da 3.000 euro al primo, si è trasformato in ostacoli. Merito della Monte Negro che ha creduto in lui sborsando una somma pazzesca, per la qualità fin li messa in luce, per portarselo in Slovacchia. Deludente a Bratislava, dimostrazione della qualità di queste piste (non smetterò mai di sottolinearlo), spesso accoppiato a Zuzana Volkalkova, quindi l'approccio alle siepi di cui abbiam già detto in sede di presentazione.
Ebbene Merano ha potuto ammirare questo grande soggetto di generazione aristocratica, nonostante nessuno lo abbia sottolineato nei relativi servizi, presentato dalla Monte Negro per mano di Radek Holkak (due su due per lui in Italia nel 2016) e l'interpretazione dello slovacco Lukas Matusky. Una prova da cuore oltre l'ostacolo, contro un Nadat in giornata di grazia e un Romano formato palio di Siena.
A nulla son servite le resistenze e le accelerazioni del grigio e neppure le astuzie dell'interprete bresciano, Matusky ha insistito per vie impossibili e pericolose, l'erede di Shergar non si è scomposto e appena ha visto la luce ha volato via il binomio avversario alla stregua di un Ryan Air in formato decollo proprio lui che si è confrontato più volte con Henrytheaeroplane. Grandissima affermazione che conferma il debutto da autentico fuori classe nello Scena. Peccato non aver visto il confronto col tedesco Stafettino, bello a Milano. Cevin Chan ha dovuto arrendersi a un imprevisto incredibile come la perdita della staffatura e ondeggiamento obliquo della sella. Davvero un peccato, ma Pavel Vovcenko saprà rifarsi, ne siamo sicuri. E gli altri?
Ottimo Pugnotti con l'operaia Scocosita che sale in zona "B-ZONA" con 15.555 euro vinti che le valgono la tredicesima posizione in generale, la settima tra i quattro anni. Cavallina che arriva dalle vendere e reclamare in piano e che ha saputo ritagliarsi uno spazio tutto suo in ostacoli soprattutto con la maturazione. Sembra prediligere la pista altoadesina e coglie un piazzamento da neretto per l'eventuale carriera da fattrice, quarta anche nel Criterium d'Inverno (Gr.2) a Pisa, non male per la proprietaria di Irish Boy. 
Eterno incompiuto Keen Move incapace di rispondere alle frustate di ritmo imposte dei due contendenti alla vittoria. Male Dream in Japan che fa pensare a dubbi di tenuta nella top category.

KIFAAYA
piega a Marlengo.

IL CONTORNO
Seconda vittoria consecutiva per Lindaro, che vince in siepi dopo l'affermazione sugli ostacoli alti. Il tedesco importato dall'Inghilterra da Paolo Favero ha regalato all'allenatore di Sinigo la trentunesima affermazione stagionale, ventiduesima da proprietario, avendo ragione di un ottimo Desperados, al debutto nella disciplina e impiegato da Romano in corsa di testa. Male gli altri, seminati per la pista, con la tedesca targata Vovcenko Koffi Lady lanciata da Cevin Chan (giornata sfortunata) alla conquista del terzo posto dopo aver corso prudentemente nelle retrovie. Da tenere sott'occhio alla prossima. Quarto un deludente e monocorde Velociter.

Convincente e, a suo modo, prepotente debutto di Leitrim Traveller che avevamo indicato quale potenziale candidato alla vittoria nel Marlengo. Il recente acquisto di Josef Aichner, decimo a portarne in pista i colori sugli ostacoli nella stagione, ha presto preso la leadership, rilevando Sareerah, e ha imposto la legge del più forte diventando il cinquantanovesimo cavallo a vincere nel 2016. 7 a 1 sulle lavagnette, interessante la quota. Il baio ha dimostrato ottima attitudine, a dimostrazione del valido lavoro della connection Bianco-Brennan che si sta togliendo non poche soddisfazioni in termini di vittorie (quarto posto in generale con cinque vittorie e 40.000 euro di introiti). Troppo attendista e forse colto di sorpresa il grigio The Plough di Paolo Favero emerso con grande falcata all'epilogo per battere l'estremo outsider, 40 contro uno, Lost Monarck. Quarto Sareerah calato nel tratto piano conclusivo. Irriconoscibile Kew Gardens, praticamente mai in corsa e terminata ultima a enorme distacco.

Nuovo successo per Josef Vana che con Le Cirque ha sfruttato il capitombolo capitato nel tratto piano a Kontigo, sul passaggio a mano contraria sulla curva del campo di polo, che ha coinvolto anche Puente la Reina, e ha avuto facile ragione di uno scatenato, ma esausto all'epilogo, Max and Ruby, in grossa difficoltà nel tratto piano, dopo prova di testa, con progressivo scarto verso l'esterno per la stanchezza. Primo piazzamento in siepi per il deludente (nella stagione) Muffarreh che non trova modo di sfruttare il suo enorme potenziale genetico. Goffissima caduta, praticamente da fermo, per Devonian, caduto sull'ultima siepe quando ormai era fuori dai giochi dopo aver inseguito il battistrada fino all'apice della curva finale ed esser rallentato da Dominik Pastuszka. Il cavallo di Stampfl è vittima di un inspiegabile involuzione di forma con parti terminali di corsa dove si spegne la lampadina delle energie tanto da farlo arrivare ben indietro a soggetti di inferiore valore.
Undicesima vittoria per Vana sr che consolida la seconda posizione con undici vittorie, solo nona per Vana Jr che segue il leader Bartos staccato di dieci lunghezze con una sola di vantaggio sul collega polacco Pastuszka mai così in alto (almeno crediamo).

L'unico capace di battere SINNDAR
è stato un pazzesco ostacolista di categorie di minima
GRAND FINALE

sabato 18 giugno 2016

Presentazione 6° Merano, Maia.


UN DESPERADO PER L'ALLEGRIA NEL RICORDO DI UN OR JACK DA FESTEGGIARE CON UNA KOFFY LADY

Un KOFFI con la LADY dell'allenatore
di FALCONETTEI e di KAZZIO
i trionfatori degli ultimi gran premi svedesi.
(Foto Galopponline.de).

A cura di Matteo Mancini.
Nella giornata del Criterium di Primavera (Gr.2), edizione che si presenta tecnicamente molto interessante, vanno in scena sette prove. Apriamo però con i complimenti a Pavel Vovcenko che ha fatto bottino pieno a Stromsholm, nella lontana Svezia, vincendo i due main event scandinavi ovvero il Grand National svedese (con Kazzio) e il Champion Hurdle (con Falconettei), bravo davvero per il suo misurarsi in giro per le piste d'Europa, un predatore sempre in agguato.

Curiosità nel Palace Merano, condizionata sui 2.400 metri, dove compare al debutto in Italia un nuovo acquisto di Bottura, già vincitore in siepi in Polonia, ovvero Predator. Favorito piuttosto netto della prova Burggraf che non dovrebbe aver grossi problemi per risolvere la contesa. Per l'accoppiata Gusty Gale preferito a Raimondi.

Pronostico Mancho: Burggraff, Gusty Gale.

Precipita in ascendente Devonian, declassato non poco dopo bruttissima prestazione la scorsa settimana. Peso importante, in categoria mediocre. Mi stuzzica non poco Max and Ruby, peso ghiotto, da tenere in considerazione per le accoppiate e insipiegabilmente fermato la scorsa settimana. Vado comunque per Kontigo, rientrato molto bene e qua atteso in ulteriore progresso. Attenzione poi a Le Cirque, probabile controfavorito del campo. Curiosa scelta di Bartos che opta per il fin qui mediocre Muffarreh.

Pronostico Mancho: Kontigo, Le Cirque, Max and Ruby.

Maiden o vendere per tre anni alla terza che funge da rematch del Prime Siepi. Molti soggetti deludenti che hanno qua l'occasione di andare al marcatore. Applauso della redazione per Kew Gardens che sembrava esser stata vittima di caduta fatale nell'ultimo impegno e che invece ricompare in pista. Andiamo per la "sicurezza" Favero con The Plough che non è dispiaciuto al debutto. Gli contrapponiamo proprio la femmina di Lancini. Azzardiamo poi il debuttante in ostacoli Leitrim Traveller. Appoggiato dal campo anche Aceto Balsamico, dato come brillante in allenamento. Valori comunque ancora da definire.

Pronostico Mancho: The Plough, Kew Gardens, Lietrim Traveller.

Grandissima edizione del Criterium di Primavera, all'insegna dell'incertezza e con svariati pretendenti alla vittoria.  Davvero edizione riuscitissima, a parte Shipwright nessuno parte battuto. 
Kifaaya ha impressionato nel debutto sulla pista, vincendo da netto dominatore. E' lui il favorito della prova. Stafettino di Vovcenko il rivale dichiarato. Keen Move per la terza. Difficile per Nadat subito lanciato col top, atteso al riscatto Dream in Japan.

Pronostico Mancho: Kifaaya, Stafettino, Keen Move.

Chiusura con una novices in siepi per quattro anni e oltre di livello piuttosto basso. Andiamo decisi per Koffi Lady, compagna di colori di Falconettei e già vincitrice a Brema in steeple per il blasone del trainer Pavel Vovcenko fresco trionfatore nella trasferta dei gran premi svedesi. La monta di Cevin Chen è ulteriore garanzia. Le subordiniamo il connazionale Lindaro di Paolo Favero apparso in deciso progresso. Come terzo proviamo Velociter preferito al debuttante in ostacoli Desperados per la storica scuderia Allegria che con Or Jack, a cui è dedicato il premio, si è incrociata nel primo Gran Premio Merano corso da Paolo Favero con in pista anche un piazzato nel Grand National di Aintree.

Pronostico Mancho: Koffi Lay, Lindaro, Velociter.

lunedì 13 giugno 2016

Vincitori Classici: ARA GOLD a cura di Matteo Mancini.

ARA GOLD (FR)
c.gr 24.02.2008 


ARA GOLD
(Foto di Matteo Mancini)


                                    Northern Dancer (Can)
                                      Nureyev (USA)                  Special (Usa)   
Goldneyev (USA)            (b. 1977)   
 (b. 1986)                        Gold River (FR)                  Riverman (Usa)
                                      (s. 1977)                                       Glaneuse (Fr)

                                                                               Caro (Ire)    
                                        Turgeon (USA)                 Reiko (FR)
Ara Princessa (FR)            (gr. 1986)
 (gr. 1996)                         Ara Bird (FR)                   Pampabird (Ire)
                                        (gr. 1986)                                      Solara (Fr)



Goldneyev (1986). Il blasone diretto di Nureyev nelle vene, per questo vecchio cavallo nato in Kentucky trent'anni fa, nipote di Northern Dancer. La madre, Gold River, è una triplice vincitrice in categoria Gruppo 1 in Francia con l'acuto costituito dalla conquista, a quattro anni, dell'Arc de Triomphe del 1981 davanti a mostri sacri come Ardross e Akarad. La grande attitudine alla distanza dunque per questo accoppiamento, con una madre capace di vincere dai 2.400 ai 4.000 metri piani. Nasce quale ultimo prodotto, il quarto, della fattrice che muore prematuramente nel 1986 poco dopo averlo dato alla luce. Fratellastro di Chercheur d'Or (omonimo di un futuro vincitore del Gran Premio Merano), vincitore in Gruppo 3 in Francia sui 2.400 metri, ma soprattutto della vincitrice, sempre in Francia, in Gruppo 1 Riviere d'Or futura madre del plurivincitore in Gruppo 1 Gold Splash. 
E' Jacques Wertheimer, vecchio proprietario di Gold River, ad allevarlo e a destinarlo in allenamento ad Alec Head. Il cavallo corre pochissimo, da due a tre anni, sempre in pattern race.
Vince subito al debutto, sui 1.200 metri di Deauville, in categoria Listed, intascando poco meno degli attuali 17.000 euro. Head lo ripresenta dopo circa un mese nel tempio di Longchamp, nel Prix de la Rochette, Gr.3, con quattrocento metri in più da percorrere e la monta del fido Moore. Chiude terzo su cinque partenti. Due settimane di riposo e altra prova sul medesimo tracciato e medesima distanza, ancora in categoria Gruppo 3 e ancora terzo.
Viene messo a riposo in vista della stagione 1989. Corre altre tre volte e sempre in categoria d'elite. Rientra ad aprile, dopo circa sei mesi di stop, nel Prix de Fontainebleau, Gruppo 3, sul miglio. Head lo affida a Guignard. Ancora una volta è terzo a quattro lunghezze dal vincitore Kendor. Subisce ancora quest'ultimo nel successivo impegno, nel Dubai Poule d'Essai des Poulains (Gr.1) sempre sul miglio. Questa volta Guignard prova a vincere, ma Kendor gli rifila ancora due lunghezze. Goldneyev è ottimo secondo salvandosi in fotografia da Ocean Falls. Il piazzamento d'onore frutta oltre 60.000 euro a Wertheimer.
Chiude la carriera a giugno con l'unico non piazzamento della carriera. Il congedo dalle corse si consuma a Chantilly, in un Gruppo 3. Il cavallo corre male, arriva addirittura penultimo. Vince il futuro stallone Polish Precedent che gli rifila circa dodici lunghezze. Lo distanzia bene anche Star Touch, cavallo precedentemente battuto. Viene così ritirato in razza con una vittoria in Listed Race sui 1.200 metri e quattro piazzamenti sui 1.600 metri, tre dei quali in Gruppo 3 e uno in Gruppo 1, per un totale di circa 93.000 euro di vincite. Contrariamente ai genitori non dimostra, in allenamento, l'attitudine sulle lunghe distanze dato che non viene mai schierato oltre il miglio. Ritirato in razza nel 1990 presso l'Haras de Mirande, dove era disponibile fino al 2010 (anno della morte a ventiquattro anni) per un tasso di monta di 2.500 euro, ha offerto il meglio di se quale riproduttore di ostacolisti dando eccelsi risultati. Poco più di seicento i figli nati dal 1991 al 2011, dunque in venti anni di carriera da stallone, con utilizzo, dal 1999, anche per il selle francais, anglo-arabi e, dal 2006, per gli AQPS , di cui oltre quattrocentocinquanta in pista la metà circa dei quali vincitori. A brillare su tutti la stella del mezzosangue, selle francais, Lord Carmont vincitore di sette corse in quaranta uscite tra cui il Prix Murat (Gr.2), il Prix Heros XII (Gr.3) e il Prix Montgomery (Gr.3) sempre ad Auteuil e sempre in steeple, secondo nel Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1) a quindici lunghezze dal vincitore e favorito da una girandola di cadute (in pista anche la vecchia conoscenza italiana Kolorado), due volte terzo nel Prix l'Haye Juosselin (Gr.1) e ancora nel Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1), pluripiazzato poi in steeple in categoria Gruppo 2 e Gruppo 3 per un totale di vincite di 1.040.000 euro. Somme importanti vinte anche da Al Bucq, altro ottimo ostacolista, vincitore di quattro corse in trentotto uscite tra cui il Prix George Courtois (Gr.2) in steeple ad Auteuil e il Prix Rose or No (L) a Enghien in siepi, pluripiazzato in pattern race con un quinto posto nel Grande Steeple Chase di Parigi (Gr.1) per un totale di 670.000 euro di vincite. Buon mix di successi in piano, categoria handicap sulla lunga distanza, e in ostacoli per Gold Magic, vincitore di dodici prove (tre in piano) sulle cinquanta disputate con gli acuti costituiti dal trionfo nel Prix Leon Olry-Roederer (Gr.2) e dalla tripletta consecutiva nel Prix de Compiegne (Gr.3) sempre sulle siepi di Auteuil, pluripiazzato in siepi in categoria Gruppo 3 per un ammontare di vincite di 580.000 euro.
Un altro eccezionale specialista delle siepi generato da Goldneyev è stato l'AQPS Usual Suspects, deceduto prematuramente a quattro anni, vincitore di sei prove su undici, mai sotto il terzo posto sia in siepi che in piano. Ha trionfato nella Corsa Siepi dei 4 anni (Gr.1), nel Prix Amadou (Gr.2) e nel Prix de Maisons Lafitte (Gr.3) sempre sulle siepi del tempio di Auteuil, terzo nella Gran Corsa Siepi dei 3 anni di Auteuil (Gr.1). Gran cavallo, deceduto quando era ancora in condizione di volare nei massimi gran premi transaplini e che ha comunque garantito introiti per 430.000 euro. E poi ancora Nono des Ongrais, vincitore sette volte in particolare nella Gran Corsa Siepi dei Primi Anni (Gr.3) e nel Prix Predicateur (L) sulle siepi d'Auteuil, pluripiazzato in Gruppo 3 e Listed con quasi 400.000 euro di vincite; Winneyev, vincitore del Prix Duc d'Anjou (Gr.3) in steeple ad Auteuil, nel Grand Prix de Pau (Gr.3) in steeple e nel Prix Marc Antony (L) sulle siepi di Auteuil, pluripiazzato in Listed, vince in carriera circa 340.000 euro; Guidahil Bihain, vincitore nove volte col Prix Rose or No (L) in siepi ad Auteuil a fungere da massimo successo, pluripiazzato in Listed e una volta in Gruppo 3 per un totale di 370.000 di vincite.

Un discorso a parte poi per un quintetto che ha tenuto in alto il nome di Goldneyev nei templi inglesi. Il migliore di tutti, cavallo dal più alto rating in tutta la produzione dello stallone che si è distinta in ostacoli, è stato Balder Success, deceduto a seguito di una caduta a sette anni sulla pista di Aintree. Vincitore di due Gruppi 1, uno a Aintree e l'altro ad Ascot, in chase, oltre di due Gruppi 2 e una Listed per un totale di 430.000 euro. Ottimi anche Camping Ground, vincitore in Gruppo 2 a Cheltenham, in hurdle, con un totale di vincite di 180.000 euro circa, e Trifolium, Aqps, vincitore e piazzato in Inghilterra e Irlanda in Gruppo 1 sia in hurdle che in steeple (240.000 euro), con piazzamenti ad Aintree e a Cheltenham; vittoria in Gruppo 2, ad Haydock, per l'Aqps Aso e in Gruppo 3, a Sandown, per Chopneyev.
Si segnalano poi i piazzati in pattern race in ostacoli in Francia Mayev (300.000 euro di vincite), Tigre (quinto nel Gran Premio Merano, 161.000 euro), Romeo Conti e molti altri ancora.

Il pazzesco arrivo del NAZIONI 2015
MARTALIN stampa ARA GOLD
(Foto Matteo Mancini).

Tra i prodotti che si sono distinti in piano brilla lo stallone Gold Away, soggetto da 1.000 a 1.600 metri, vincitore del Prix de Muguet (Gr.2) a Saint Cloud e di tre Gruppi 3: il Prix Thomas Bryon (Gr.3) a Saint Cloud,  il Prix de Guiche (Gr.3) a Longchamp e il Prix Edmdon Blanc (Gr.3) ancora a Saint Cloud. Pluripiazzato in corse di Gruppo con quattro secondi posti in Gruppo 1: due volte nel Prix d'Abu Dhabi Chamber of Commerce and Industry (Gr.1) dove batte Dr Fong alla prima esperienza e Dansili alla seconda volta; Emirates Prix du Moulin de Longchamp (Gr.1) battuto di tre da Desert Prince; Prix Maurice de Gheest (Gr.1) a Deauville dove batte Bertolini; terzo infine nel Prix d'Ispahan (Gr.1). Notevole prodotto dunque che vince 392.000 euro in carriera distinguendosi anche nella riproduzione.
Molto bene la femmina Keemoon esportata con successo negli Stati Uniti, dopo una prima parte non spettacolare in Francia (terza in Listed a Longchamp). Nel nuovo mondo ha vinto in categoria Gruppo 3 a Keeneland sui 2.400 metri, piazzandosi poi in Gruppo 2 a Santa Anita e in Gruppo 3 a Bay Meadows per un totale di 550.000 euro.
Notevole anche il velocista, poi ritirato in razza, Dananeyev, vincitore nel Prix du Gros-Chene (Gr.2) a Chantilly, nel Prix de Saint-Georges (Gr.3) a Longchamp e due volte nel Prix Cor de Chasse (L) sempre a Longchamp, secondo nel Prix Petit du Couvert (Gr.3) a Longchamp nonché pluripiazzato in Listed per un totale di 226.000 euro.
Due vittorie in Listed e una serie di piazzamenti importanti per il fondista Le Tintoret, trionfatore nel Prix de Scaramouche (L) a Tolosa e nel Grand Prix Anjou Bretagne (L) a Chateaubriant, secondo nel Prix Vicomtesse Vigier (Gr.2) a Longchamp, terzo nel Prix de Barbeville (Gr.3) a Longchamp e quarto nel Prix Royal Oak (Gr.1) sempre a Longchamp. Dieci vittorie in sessantuno corse in carriera per un bottino di 250.000 euro.
Due piazzamenti in Listed sul miglio per Solo Tango (126.000 euro di vincite), per la femmina Galma (188.000 euro) e per Green Gold, piazzato in Gruppo 3 Goldmine. Da segnalare il record di vittorie marcato da Premier Round, autore di quattordici primi posti, dai 1.500 ai 2.400 metri, su novantotto uscite con un bottino finale di 281.000 euro pur non essendosi mai piazzato in pattern race.

In Italia in pochissimi allevatori hanno scommesso sul seme di Goldneyev, si segnala peraltro l'errore che compare su ippica.biz che fa risultare anche un certo Goldeneyev che è invece lo stesso soggetto. Appena tre sono stati i cavalli allevati nella nostra penisola, due soli scesi in pista. Il migliore è stato il prodotto dell'All. National Five Pennies, vincitore di 14 corse con la vittoria a due anni nel Premio Peyron (L) a Torino e il secondo posto nel Campobello (L) a Milano, pluripiazzato in Handicap Principali per un totale di 183.000 euro. Si è distinto anche l'ostacolista allevato dalla Razza Montalbano Earth Strenght, vincitore sui 1.500 metri in una corsa in piano e poi onesto ostacolistica con un secondo e un quarto posto nel Grande Steeple Chase di Roma (L) in cross. Circa 100.000 euro le vincite a fine carriera.
Hanno poi corso con regolarità in Italia altri sette cavalli, sei dei quali con precedenti corse in Francia (tutti destinati agli ostacoli), di questi solo Ara Gold ha saputo distinguersi in corse da neretto. Al riguardo scenderemo nel merito nel proseguo.

GOLDNEYEV
(Foto da courses-france.com).

Prima madre
Ara Princessa (FR). Nasce il 16 marzo del 1996, allevata dai successori di monsieur Thoreau, quale quarto prodotto della vincitrice Arabird. Viene acquistata da Guy Cherel che la prepara in prima persona per il debutto in pista che si consuma a due anni in modo anonimo in quel di Argentan in categoria E. Corre in totale 14 volte in Francia, da due a quattro anni, riportando 3 vittorie (una in siepi e due in steeple) in categoria reclamare, e 7 piazzamenti tutti in ostacoli. Non si piazza nelle uniche due corse disputate in piano a due anni sulla distanza dei 1.800-1.950 metri. Vince in carriera un totale di euro 45.000.
Disputa la quasi totalità delle corse a tre anni, quando corre dieci volte, sempre in ostacoli, venendo acquistata per una somma prossima ai 16.000 euro dalla Breeding & Racing Entrprise dopo la prima vittoria a reclamare (alla terza uscita in siepi), avvenuta nel maggio del 1999 a Enghien. Passa in allenamento da Cherel al blasonato Thierry Civel che la prepara in vista degli ostacoli alti. Vince, dopo due piazzamenti in siepi, subito al debutto in steeple sulla pista di Clairefontaine un premio da 9.000 euro al primo. Civel la prova in categoria superiore, ma con risultati poco allettanti. Torna a vincere a quattro anni, a gennaio, nell'ultima corsa in carriera, in categoria reclamare sugli ostacoli alti di Cagnes-sur-Mer. Passata a difendere i colori della Scuderia Centrale, viene spedita in Itala nel marzo del 2000 in vista del debutto sulle piste italiane, ma non scende mai in pista causa infortunio che ne decreta il ritiro dall'attività agonistica e l'ingresso, nel 2001, nel mondo dell'allevamento presso il duo dei coniugi o fratelli Jonnette.
Madre di cinque prodotti, quattro dei quali scesi in pista e due di essi vincitori.

         Le Prince Rouge (2002, c.b da Bateau Rouge). Allevato dai Jonnette, passato a difendere i colori dell'Ecurie Centrale, disputa 11 corse in Francia tutte in ostacoli (siepi e steeple), da tre a quattro anni, ottenendo 3 vittorie in categoria di minima (consecutive) e in piste di provincia (Nimes, Divonne e Marsiglia) a quattro anni, dopo esser passato in proprietà a Jean-Paul Senechal per il training di Ghoumrassi, e 4 piazzamenti per un totale di 28.000 euro e un rating francese di 570 punti. Deceduto a cinque anni.
         Prince Rasi (2005, c.gr da Rasi Brasak). Acquistato da Christophe Aubert, debutta tardi, disputando cinque corse in Francia a quattro anni senza mai piazzarsi. Corre dai 2.400 ai 3.000 metri piani a reclamare, tenta anche le siepi venendo fermato nell'unica corsa disputata a Compiegne. Viene ritirato dalle competizioni.
          Dana Princessa (2006, f.s da Dananeyev). Difende i colori di Ramduth Calleechurn. Corre due volte in Francia a due anni, senza piazzarsi.
          ARA GOLD, see above.
          Araneyev (2009, c.b da Dananeyev). Non ha corso.

Seconda madre
Ara Bird (FR). Nasce in Francia il 3 aprile del 1986 presso gli allevamenti di madame Gayet che la prepara anche all'agonismo destinandola in training a Barbe. Corre 33 volte in Francia, da due a quattro anni, riportando 1 vittoria a due anni, sui 1.200 metri a Lisieux, in categoria di minima (3.050 euro al primo), e 15 piazzamenti complessivi (otto dei quali in siepi e due in steeple) per un totale di 26.800 euro (19.400 in ostacoli). Debutta in ostacoli a tre anni ottenendo un secondo posto a Enghien come migliore piazza che le vale l'apice di 620 punti di rating. Nel 1991 viene ritirata in razza preso l'allevamento dei successori Thoreau, che nel 2001 lo cede a monsiuer Duvier.
Madre di dodici prodotti, nove dei quali scesi in pista e quattro di essi vincitori

         Jolybird (1992, c.b da Courtroom). Disputa 13 corse, da tre a cinque anni, in Francia senza mai piazzarsi. Viene schierato in piano dai 2.200 ai 2.700 metri. Disputa cinque corse da quattro a cinque anni in siepi senza risultato. Deceduto a otto anni.
         Funnybird (1994, f. gr da Homme de Loi). Corre tre volte in Francia a due anni senza mai piazzarsi in categoria reclamare. Ritirata fattrice nel 2001, ha generato quattro prodotti di cui uno solo sceso in pista senza mai piazzarsi.
           Nashbird (1995, c.b da Nashamaa). Non ha mai corso.
           Ara Princessa, see above.
         Cadbird (1997, c.b da Cadoudal). Corre 10 volte in ostacoli in Francia, a tre anni, ottenendo 1 vittoria in steeple a Nancy (premio da 6.400 euro al primo) e 4 piazzamenti, riportando 15.800 euro di vincite. Viene allenato da Thierry Civel e tocca l'apice di 580 di rating.
          Doudabird (1998, f.b da Cadoudal). Disputa 3 corse a quattro anni, due delle quali in siepi, senza mai piazzarsi. Ritirata fattrice, genera tre prodotti, uno dei quali sceso in pista e piazzato quattro volte (tre delle quali in cross di provincia). Deceduta a otto anni.
          Alphabird (2001, c.b da Alpha Tauri). Disputa 2 corse, a quattro anni, in Francia in ostacoli senza mai piazzarsi.
         Birdream (2002, f.b da Lucky Dream). E' il primo soggetto allevato da monsieur Duvier. Corre 29 volte in Francia, da tre a sei anni, con due sole apparizioni da non piazzata in piano. Riporta 6 vittorie, sia in siepi che in steeple, categoria reclamare o di minima, e 15 piazzamenti per un totale di 67.500 euro di vincite e un rating massimo di 600 punti. Ritirata in razza ha generato tre prodotti, uno solo sceso in pista e piazzato una volta in siepi in Francia.
         Speedbird (2003, c.b da Vertical Speed). Disputa 22 corse in Francia e sempre in ostacoli, da quattro a otto anni, riportando 4 vittorie e 8 piazzamenti per un totale di euro 80.780. Ottiene un ottimo secondo posto a Enghien in un premio da 24.000 euro al primo, vince poi due volte in categoria reclamare in premi da 10.000 euro al primo.
        Gooby Speed (2004, f.b da Vertical Speed). Non ha corso. Ritirata fattrice ha prodotto un cavallo inedito.
        Sparkling Elisa (2005, f.b da Cadoudal). Non ha corso. Ritirata fattrice ha prodotto due cavalli inediti.
       Charming Bird (2006, c.gr da Charming Groom). Ha corso 11 volte in Francia, da tre a sette anni, senza mai piazzarsi. Ha disputato sette corse in ostacoli, cadendo quattro volte. Deceduto a sette anni.

Terza madre
Solara (FR, 1980 da Lightining). Nasce in Francia 27 aprile del 1980, allevata dal duo costituito dagli eredi Aimez e Besnouin. Corre sei volte in Francia, da due a tre anni, cogliendo 1 vittoria al debutto sul tracciato di La Guerche sui 1.200 metri per i colori Rothschild. Resta ferma, probabimente per infortunio, un anno. Al rientro viene impegnata sulla lunga distanza ma non va oltre a 2 piazzamenti. Vince in totale 3.200 euro.
Ritirata in razza da madame Gayet, ha generato tredici prodotti, di cui dodici corridori e otto vincitori.

       Gesara (1985. f.s da Vitiges). Ha corso 15 volte in Francia, Inghilterra e Italia, da due a quattro anni, riportando 2 vittorie (900-1.000 metri) a due anni, tentando poi la scalata nelle pattern race, piazzandosi solo 3 volte, una delle quali a Milano, terza nel Premio Certosa (Gr.3) e un'altra in Francia, terza a Chantilly nel Prix du Gros Chen (Gr.2). Vince oltre 30.000 euro. Ritirata in razza ha generato sette prodotti, tre dei quali vincitori. E' nonna materna di Babosso, vincitore di 4 corse in Italia in steeple, secondo nel Vanoni (Gr.2) e terzo nel Richard (Gr.3) in steeple a Merano. 
           Ara Bird, see above.
         Skakara (1987, c.gr da Shakapour). Ha corso 7 volte, da due a tre anni, riportando 3 vittorie (1.800-2.000 metri) consecutive a tre anni  in provincia francese e nessun ulteriore piazzamento per un totale di 11.700 euro. Fallisce i tentativi di ben figurare in categoria d'elite.
         Springsun (1988, m.b da Truculent). Ha corso 14 volte, da due a tre anni, piazzandosi 4 volte in categoria reclamare dai 1.600 ai 2.000 metri. Vince 10.670 euro.
       Cazador (1989, c.s da Huntercombe). Ha corso 50 volte da due a otto anni, in Francia, riportando 3 vittorie (1.600-1.950), due delle quali a tre anni a reclamare, e 16 piazzamenti. Ha corso 1 volta, senza piazzarsi, in siepi a otto anni. Vince 40.800 euro.
           Soldier (1990, m.b da Double Bed). Ha ottenuto almeno 1 vittoria in Germania.
         Saturday Luck (1991, f.b da The Wonder). Ha corso 11 volte in Francia da due a quattro anni, marcando 1 vittoria (1.200), a due anni in una reclamare di Deauville, e 3 piazzamenti per 21.800 euro. Dopo una serie di non piazzamenti e un infortunio di oltre un anno, viene esportata in Martinica nel 1996.
         Santaluz (1992, f.gr da Saint Andrews). Ha corso 22 volte in Francia, da due a quattro anni, ottenendo 2 vittorie a reclamare, a due anni, e 8 piazzamenti per un totale di 30.000 euro circa di vincite.
         Sun of France (1993, c.ro da Legend of France). Ha corso 7 volte in Francia, da due a quattro anni, senza mai piazzarsi.
          Glorious Sol (1997, c.gr da Le Glorieux). Ha corso 28 volte in Francia, da due a sei anni, riportando 4 vittorie (tre delle quali in siepi) e 12 piazzamenti (la metà dei quali in siepi) per un totale di 38.800 euro. Deceduto a sei anni.
          Crickett Luck (1998, f.b da Cricket Ball). Ha corso due volte in Francia a quattro anni senza piazzarsi.
           Sun of Broadway (2001, f da Broadway Flyer). Ha corso quattro volte in Francia a tre anni senza mai piazzarsi.
            Nana de l'Epee (2002, f da Nononito). Non ha corso.

ARA GOLD
in giubba PAOLO FAVERO
(Foto Matteo Mancini).

Quarta madre
Trigger Happy (FR, 1971, f.gr da Right Royal). Disputa 10 corse in carriera in Francia ottenendo 2 vittorie (1.800-2.400 metri) e 7 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Prix de Saint-Cyr (L) di Longchamp per un totale di vincite prossimo ai 26.000 euro.
Madre di cinque prodotti, tutti corridori e due di questi vincitori.

       No Nonsence (1976, f.gr da Nonoalco). Ha corso in Francia tre volte senza mai piazzarsi. Fattrice e nonna di piazzato in Listed Race in Brasile.
       Happy Few (1979, f.gr da Nonoalco). Ha corso in Francia 5 volte, ottenendo 2 vittorie e 1 piazzamento per circa 11.000 euro. Madre di Idealist vincitrice di due corse in Brasile e terza nel Grande Premio Duque de Caxias (Gr.2), a sua volta madre di un vincitore in categoria Listed race in Brasile.
         Solara, see above.
         Reve de Gazelle (1983, f da African Song). Non ha corso.
        Danse de Gazelle (1984, f da Zino). Ha corso cinque volte in Francia, da tre a quattro anni, senza mai piazzarsi. Fattrice madre di sei prodotti nessuno dei quali vincitore.

Quinta madre
Gun Fly (USA, 1953, f.gr da War Admiral). Allevata in Kentucky, ha corso negli Stati Uniti 48 volte, da due a cinque anni, ottenendo 7 vittorie e 9 piazzamenti per un totale di 35.300 dollari..Ceduta in Francia all'età di undici anni.
Madre di sette vincitori.

       Perfect Landing (1959, c.s. da Alibhai). Ha corso 32 volte negli Stati Uniti, riportando 3 vittorie e 5 piazzamenti per un totale di 7.000 dollari di vincite.
        Twenty Percent (1962, f.b da Round Table). Ha corso 21 volte negli Stati Uniti, ottenendo 1 vittoria a due anni  e 1 piazzamento per un totale di 3.300 dollari di vincite. Ritirata fattrice, è nonna di Sensational Star doppio vincitore in categoria Gr.3  e vincitore di una L negli Stati Uniti, pluripiazzato in Gr.3 e L.
          Arbor Meeting (1963, f.gr da Intent). Fattrice
        Excalibur (1964, m.b da Round Tavle). Ha corso 17 volte, riportando 5 vittorie in Francia e Stati Uniti, a cinque e sei anni, tra cui La Coupe a Longchamp, e 6 piazzamenti. Stallone.
       Gun Tana (1967, f.gr da Tanerko). Ha ottenuto 1 vittoria in Francia a quattro anni e quattro piazzamenti. Fattrice, madre di Robert Tana, secondo in siepi nel Premio dei Giovani (L) a Milano.    
         Flitgun (1969, f.s. Sea Hawk). Ha ottenuto 2 vittorie in Francia, tra cui il Prix de la Porte de Sassy (L) a Longchamo, e 3 piazzamenti. Fattrice.
         Trigger Happy, see above.

Sesta madre
Mother (USA, 1944, f.gr da Mahmoud). Notevole cavalla, ha corso negli Stati Uniti 65 volte, riportando 9 vittorie e 12 piazzamenti per un totale di 70.000 dollari. Vincitrice nel Betsy Ross S. (H) e nel Queen Isabella (Stakes), seconda Hannah Dustin (H), terza nelle Kentucky Oaks (Stakes) e Gazelle (Stakes).
Madre di svariati vincitori.

         Sugar Dad (1951, c.gr da Burg el Arab). Ha corso 89 volte negli Stati Uniti riportando 9 vittorie e 5 piazzamenti per un totale di 28.620 dollari.
          Gun Fly, see above.
      Daughter (1958, f. da Counterpoint). Ha corso 21 volte negli Stati Uniti, ottenendo 2 vittorie e 4 piazzamenti. Madre di vincitori negli Stati Uniti.
        Native Chief (1960, c.b da Native Dancer). Ha corso 107 volte negli Stati Uniti, ottenendo 11 vittorie da tre a nove anni, e 17 piazzamenti per un totale di 28.000 dollari. Ha corso fino a undici anni.
         Other Woman (1965, f da Bandit). Non reperiti dati agonistici. Fattrice, madre di almeno un vincitore.
         Ma Banditi (1967, f.gr da Bandit). Non reperiti dati agonistici. Madre di tre vincitori

Settima madre
Fuss Budget (USA, 1928, f.b da St Germans). Ha corso negli Stati Uniti 131 volte, riportando 13 vittorie e 12 piazzamenti  vincendo poco più di 6.000 dollari.
Madre di vincitori.

          Fussy Helen (1942, f da Peace Change). Non reperiti dati ulteriori.
          Mother, see above.
       Fussy (1948, f.gr. da Mahmoud). Ha corso 3 volte negli Stati Uniti senza mai piazzarsi. Madre di vincitori.
           Fidget (1949, f.s. da Hierocles). Non reperiti dati sull'attività in pista. Fattrice.

LORD CARMONT
il miglior figlio di GOLDNEYEV,
vincitore di oltre un milione di euro
fratellastro per linea paterna di Ara Gold.
(Foto france-sire.com).

Commento di Matteo Mancini sulla genealogia di Ara Gold.
Genealogia a fari spenti per Ara Gold, allevato con intenti fin da subito orientati a plasmare un soggetto con attitudini da ostacolista. La scelta di Goldneyev, accoppiato all'ostacolista Ara Princessa, risponde a questa logica come dimostra anche il precedente e successivo accoppiamento studiato dagli allevatori. Questi infatti hanno destinato la fattrice per ben due volte, a cavallo della nascita di Ara Gold, a Daneneyev figlio dello stesso Goldneyev. Scelte quindi decise, ma con risultati mediocri.
Si nota subito l'assenza di incroci orientati a ripetere le linee di sangue nelle prime cinque generazioni, nessun vincitore in pattern race con la sola velocista Gesara piazzata in Gruppo 2 e Gruppo 3 in piano. 
Linea francese, sul versante materno, fino alla quarta generazione poi, con l'importata Gun Fly, parte il sangue americano che vede apparire lo stallone del 1939 Owen Tudor (vincitore della Gold Cup occasionalmente corsa a Newmarket nel 1942), nonno paterno di Trigger Happy, tris nonno di Lightining (padre di Solara, figlia di Trigger Happy, a sua volta sorellastra dello stallone Excalibur III), presente altresì in quinta linea generazionale di Goldneyev. Un legame di sangue dunque molto lontano, in sesta generazione materna, non fissato, nella linea paterna di Ara Gold, e in sesta nella linea materna per giunta fissato in ottava. Dunque assai lontano e, pensiamo di poter dire, irrilevante, ma che segnaliamo per i più curiosi.
Il duo Jonnette da vita così a un soggetto che ha nelle vene un sangue molto vario. Sulla carta nasce quale soggetto da miglio, con discreta punta di velocità e attitudine al salto, ma poco blasone ereditario. La linea generazionale, se vogliamo, è la peggiore fin qui analizzata. A parte Gesara (velocista piazzata in Gr. 2 e 3 sulla breve distanza), figlia di Solara e sorellastra della nonna di Ara Gold nonché nonna dell'ostacolista conosciuto in Italia Babosso, non c'è niente di veramente interessante fino alla quinta linea materna ovvero la linea americana di Gun Fly di oltre sessant'anni fa.
In un ipotetico catalogo d'asta, credo di poter dire, sarebbe stato un lotto per il quale in ben pochi si sarebbero consumati le tasche a suon di frugarci dentro per raggranellare gli ultimi spiccioli per battere la concorrenza.

Lontano sangue di OWEN TUDOR
nelle vene di ARA GOLD.
(Foto da Sporhorse-data.com).

La Carriera di Ara Gold.
Vede la luce il cinquantacinquesimo giorno dell'anno nel giorno dell'anniversario della morte dell'attore celebre, tra gli altri, per l'interpretazione de Il Vigile e di quel film, molto triste, in cui guidava un cavallo dal mantello bianco nel film dallo stesso diretto e intitolato Nestore, l'Ultima Corsa. Stiamo parlando di Alberto Sordi. E proprio come Nestore, il cavallino, che nasce presso gli allevamenti dei signori Jonnette, sfoggia un mantello grigio che, nel corso degli anni, diverrà bianco. E' il quarto prodotto dell'ostacolista Ara Princessa, concepito appositamente per i salti. Viene battezzato con un nome di totale fantasia, che altro non è che una combinazione di quelli dei genitori, come tradizione di famiglia. E' infatti il risultato della scelta delle tre iniziali del nome della madre (Ara) e delle quattro del padre (GOLDneyev). I nomi di questi ultimi derivano, per la madre, dalle ultime tre lettere della terza madre SolARA, poi madre di ARA Bird e da questa ad ARA Princessa. Discorso similare per Goldneyev che deve il proprio nome dalle quattro iniziali della madre (Gold River) unite alla contrazione "neyev" risultato della cancellazione di alcune lettere dal padre NurEYEV. Una soluzione questa molto frequente nell'ambito degli allevatori.
Il cavallo viene castrato nell'aprile del 2010, a due anni, quindi ceduto alla prestigiosa Ecurie Centrale, già proprietaria della madre e del primo prodotto della medesima, Le Prince Rouge. Il trainer Thierry Civel lo tiene calmo a due anni, preparandolo per le siepi. Le aspettative non sono molte. Debutta a marzo 2011, a reclamare, per 16.000 euro in quel di Enghien, accompagnato dai compagni di colore Pretencioso e Albertovitch. Si tratta di una corsa in siepi sui 3.100 metri per tre anni. Gli scommettitori lo snobbano, relegandolo alla quota di 47 a 1, terzultimo cavallo del campo sui quindici partenti. Non ultima la prova per caduta dell'interprete Julien Tabary, non fanno meglio gli altri due compagni di colore protagonisti di prove anonime.
Corre solo un'altra volta, a tre anni, esattamente una decina di giorni dopo ad Auteuil, sui 3.000 metri in siepi, a reclamare. Sono ancora tre i portacolori dell'Ecurie Centrale a scendere in pista, ma non cambiano i risultati. Quotato 40 a 1, Ara Gold e Julien Tabary ultimano il percorso da fanalini di coda a trenta lunghezze dal vincitore. Fanno peggio i due compagni di colore: uno fermato e l'altro caduto.

Un infortunio lo costringe a stare lontano dalle piste per diciassette mesi. Rientra a settembre 2012 e Civel lo spreme bene, facendolo correre sei volte in due mesi in piste di provincia. A Chateauroux, al rientro, sui 3.400 metri in siepi, categoria reclamare per quattro anni, chiude quarto. Lo monta ancora Tabary e corre a reclamare per 7.000 euro. Ultimano il percorso in cinque, Ara Gold termina a quasi dieci lunghezze dal vincitore e porta a casa i primi 760 euro.
Una settimana dopo è ultimo a Vitre. Fa invece decisamente meglio al debutto in steeple, ad Argentan, venti giorni dopo. Valentine Delbe sfrutta bene i 4.000 metri del tracciato e porta il grigio a tagliare il traguardo in terza posizione, ben lontano però dai primi due (soggetti assai mediocri). Ancora in pista dopo quattro giorni, con un mancato piazzamento a Le Pin au Haras, seguito da un'altra prova opaca a Machecoul, dieci giorni dopo, sempre in steeple.
Chiude la stagione con un buon terzo posto a Fontainebleau, a reclamare, sui 3.600 metri in steeple. Vince il maiden Aimer Hier, che vincerà in carriera solo un'altra corsa qualche anno dopo, di tre lunghezze abbondanti su Uricat des Ongrais, cavallo vincitore di una sola prova. Ara Gold e Damien Mescam chiudono a sette lunghezze dal vincitore. Il piazzamento vale 2.550 euro all'Ecurie Centrale e 480 punti di rating. Fin qui davvero mediocre carriera che non da segnali di grande sviluppo.

Civel inizia a pensare di dirottare il cavallo nei cross di provincia. Lo fa rientrare subito a febbraio sulla pista provinciale di Maure de Bretagne, sui 4.200 metri in steeple. Ancora una volta a reclamare con Julien Tabary.  Tredici partenti, terreno buono. La prova si rivela molto selettiva, con una caduta e sei cavalli ulteriori che non ultimano il percorso. Vince per dispersione Royal Dream, alla prima vittoria in carriera dopo undici gare; Ara Gold è quarto a cinque lunghezze abbondanti dal secondo. Piovono nelle casse altri 1.235 euro, ma i sorrisi non si dipingon certo sui volti dell'entourage.
Non offre buone sensazioni il debutto in cross, in quel di Argentan, con una caduta in condizionata, emulata in steeple, quattro mesi dopo, nel successivo impegno sulla pista di Nort sur Erdre dove Ara Gold corre a reclamare per 8.000 euro.
A Le Dorat, in cross country, nel giorno in cui si festeggia la presa della Bastiglia, si ultima la carriera transalpina del cavallo che chiude ultimo, in condizionata, a otto lunghezze dal penultimo, la propria mediocre carriera francese. In pista c'è anche il futuro acquisto Favero Union du Bosc, che gli rifila oltre venti lunghezze e che vanta un rating di 530 punti (dunque cinquanta più di Ara Gold) pur essendo anch'egli, al momento, maiden come la quasi totalità del campo partenti.
A ottobre 2013 il cavallo viene esportato in Italia, vantando un curriculum di dodici corse tutte in ostacoli, da tre a cinque anni, nessuna vittoria e quattro piazzamenti, per un totale di 6.055 euro di vincite. Numeri dunque pessimi, specie se si verifica la categoria e gli avversari con cui ha corso. Paolo Favero se lo porta a Merano per qualcosa prossimo ai 6.000 euro di spesa in un lotto di acquisti che comprendono Union du Bosc, Uscovette d'Avril, Ultra Dubox, Urne, Uvea e altri, che si riveleranno, a gran sorpresa, tutti peggiori del figlio di Ara Princessa.

ARA GOLD
viene importato in Italia nell'ottobre del 2013
(Foto da faverostacoli.it)

Possiamo solo immaginarci le voci degli addetti ai lavori. "Favero ha acquistato un brocco per fare massa..." E come dare torto a questi soggetti, dati alla mano. Gli inizi, infatti, non sono agevoli. Ultima la stagione con tre corse a Grosseto all'insegna della mediocrità. E' pessimo al debutto in Italia, terzo su quattro, con quota 8 a 1 da ultimo cavallo del campo. Viene impegnato in siepi, categoria vendere. Dominik Pastuszka lo tiene tranquillo in scia del battistrada Y me Rebelo che, a poco a poco, si isola in avanti. Ara Gold prova a conquistare la seconda moneta, ma cala in modo evidente in dirittura di arrivo. Ki soo Kim lo rimonta prima dell'ultima siepe e gli rifila nove lunghezze da qui al palo; davanti, il battistrada fa passerella.
Una settimana dopo è già dichiarato partente in cross, in condizionata. Finisce ultimo su cinque, dopo gara in scia al battistrada St Petersbourg e identico calo finale all'ingresso in dirittura, dove subisce una dozzina di lunghezze di distacco dal vincitore. Imposta deciso ritmo di gara al terzo impegno, ancora in cross, finché Dominik Pastuszka non perde l'equilibrio e cade di sella in un passaggio tipico del cross maremmano.

Fin qua carriera anonima, ma Ara Gold si trasforma, a sei anni, in un'inattesa rivelazione del 2014. Dimostra subito a Pisa, in ascendente in siepi, la propria predilezione per le gare di testa. Vana jr lo manda davanti a pennellare la gara e il grigione salta elegante tutti gli ostacoli. E' ancora in testa sull'ultima siepe, ma viene acciuffato da Villegle e Ki soo Kim che lo battono all'epilogo, duellando tra loro per la vittoria. Certo, il campo partenti era mediocre, ma la corsa segna un chiaro progresso del cavallo tanto che gli altri tre griffati Favero gli finiscono dietro. Viene riconfermato in siepi nei due successivi impegni a Treviso, dove arrivano un terzo e quarto posto. E' poi secondo, sempre in territorio veneto, in steeple a reclamare. La corsa viene falsata dalla ripetizione di gara imposta dalla caduta di Titane d'Anay nella prima partenza. La femmina, dopo aver scodellato Pastuszka, prende contromano il percorso rischiando di andare a scontrarsi con i concorrenti all'attacco della riviera. I commissari fanno suonare la sirena e la corsa viene interrotta a un giro dall'epilogo, quando davanti a tutti figura proprio Ara Gold.
Una settimana dopo arriva la prima vittoria in carriera del grigio, alla sua ventesima uscita. Si aggiudica, proprio a Treviso, un cross da 2.550 euro al primo corso da quattro concorrenti, due dei quali compagni di colore. Batte di due lunghezze l'Aqps Uvea.
Al debutto sulla pista di Merano, tallona il più quotato St Petersbourg in una giornata di fortissimo vento. I due, dopo l'infortunio subito da Conte Raffi poco prima del laghetto, si isolano davanti inseguiti da Monjoliano. Raf Romano non può fare molto contro il più quotato avversario che lo controlla fin sul palo distanziandolo di tre comode.
Favero lo ripresenta in steeple, una ventina di giorni dopo, in ascendente. Ara Gold è il numero due della scala. Si confronta per la prima volta con il parente Babosso, bis cugino della madre. Conduce fino all'ultimo passaggio sul muro dove salta male, disarcionando Raf Romano. Va a vincere proprio Babosso.
Torna in cross, ancora una volta davanti a tutti fino all'ultimo passaggio di marrana dove si fa infilare da Monjoliano che non riesce più a rimontare. E' ancora secondo, questa volta però in discendente.
Pausa estiva, quindi intenso finale di stagione. In poco più di un mese, Favero lo schiera quattro volte in cross, per prepararlo al Nazioni, main event di specialità.
Disputa il De Stroebel, sui 3.500 metri, in modo più accorto del solito. Romano lascia che sia Monjoliano a dettare i tempi di gara. Ara Gold si assesta secondo fino a metà gara, dove rileva il compagno di gara e, a poco a poco, si isola davanti. Vince di nove lunghezze sul compagno di colori che rimonta nel finale il ceko Priory Bay. Gran bella vittoria, con rivincita sul connazionale Union du Bosc che termina quindici lunghezze dietro.
Si complicano le cose nel Carica Isbunschenskij dove al solito Monjoliano e al favorito St Petersbourg, si aggiungono nuovi avversari qualitativi quali i due allievi di Vana sr Arman e Budapest. Il cavallo viene affidato, per la prima e ultima volta in carriera, a Davide Satalia.
Ara Gold segue St Petersbourg. Davide Satalia regala un brivido sul passaggio a mano contraria del verticale che il cavallo salta troppo sotto. Il fantino resta su una staffa per un trittico di ostacoli, nella cronaca ufficiale si sente un "porca troia" in accento laziale in sottofondo. Satalia riesce a riposizionarsi come conviene ma può ben poco contro St Petersbourg che resiste agli attacchi finali di MerguibAra Gold è buon terzo, salvandosi dal finalone di Arman arroccato sullo steccato opposto.
Favero rifinisce il Nazioni nell'Associazione Arma di Cavalleria, affidando Ara Gold a Dirk Fuhrmann. Il cavallo segue bene Monjoliano e da l'impressione di poter vincere la prova, complice i capricci di Merguib che si estromette nelle prime fasi di gara. Purtroppo però Fuhrmann cade sul liverpool nell'ultimo passaggio davanti alle tribune.
Si arriva così al grande appuntamento: la prima pattern race in carriera del brocchetto Ara Gold, trasformato da Favero in discreto crosser e ancora in piena evoluzione. Stiamo parlando del Nazioni, Gr.2, edizione 2014. Otto al via, con un ospite internazionale: il francese Lost Steps, specialista dei cross di Granville, dell'Ecurie des Dunes. Favorito netto il solito St Petersbourg, plurivincitore del Grande Steeple Chase di Roma ma mai del Nazioni. 5 a 1 la quota del duo Ara Gold-Monjoliano, ruolo del controfavorito per Arman. Dubbio distanza per Ara Gold, fin qui capace di ultimare al massimo 4.100 metri e ora impegnato sulla severissima distanza dei 6.000 metri. Un'altra novità è quella costituita dalla monta. Complice l'infortunio subito da Raf Romano, Favero si trova costretto ad affidarlo a Joe Bartos quale prima scelta.
Va subito davanti, come consuetudine, St Petersbourg. Ara Gold è presto secondo. Ritmo abbastanza ridotto e gruppo raccolto. Primo colpo di scena, a circa metà corsa, sul temutissimo oxer grande. Anticipa il salto Jan Faltejsek in sella a St Petersbourg che rovina in malo modo a terra, chiudendo di fatto qua la propria brillante carriera (seguiranno alcuni ritiri e svariate iscrizioni). Cadono altresì, in modo autonomo, Priory Bay e Royal Heaven, tutti a gambe all'aria per fortuna senza conseguenze. Ara Gold prende così la testa non abbandonandola più. Eccezionale cambio di ritmo superato il verticale col grigio davanti inseguito da Arman, stenta a intervenire l'atteso ospite francese Lost Steps ben indietro anche alla femmina Valsugana. Ara Gold ben in vantaggio prima dell'ultima che salta in modo pericoloso senza però dare accenni di scivoloni. Arman si fa sotto in modo veemente, recuperando parecchio nel tratto piano conclusivo sospinto da Vana jr, ma non a sufficienza per ribaltare l'esito della corsa. I due vengono immortalati dai fotografi l'uno accanto all'altro, mentre gli altri arrancano a gran distacco, tanto che sull'arrivo ufficiale si leggono svariati "lontano" a indicare i distacchi subiti dai vari concorrenti. Soddisfazione per Favero che vince il suo ennesimo Nazioni, ma soprattutto per gli allevatori Jonnette che con gran sorpresa vedono il loro pupillo qualificarsi come vincitore classico all'età suonata di sei anni. Terzo successo per Ara Gold, ma non apice di carriera, perché da qui in poi si trasformerà in uno dei migliori specialisti di cross country, e non solo, d'Italia. Un'evoluzione che non può che rispondere a un solo nome ovvero a quello dell'allenatore Paolo Favero, bravo a interpretarne i margini di miglioramento di questo soggetto e a saperli cogliere in modo impressionante.
Il grigio chiude la stagione con un allenamento sulla pista di Milano, nel Lainate, sul terreno paludoso e in una giornata di pioggia battente. Bartos lo tiene in chiusura del drappello costituito da quattro contendenti tutti compagni di allenamento. Nonostante questo però arriva una brutta caduta sull'arginello. Il cavallo rotola nel fango, per fortuna senza conseguenze. Bartos lo ferma e rimonta, chiudendo a grande distacco il percorso in quarta posizione.
A dicembre, in chiusura di stagione, arriva un altro successo di prestigio nel blasonato Grande Steeple Cross di Grosseto - Memorial Tagliabue. L'estrema outsider Tweety Kash va davanti a tutti a ritmo indiavolato per i 4.500 metri previsti. Ara Gold si mantiene tranquillo in terza posizione trainato da Merguib per poi incaricarsi dell'inseguimento e completarlo sull'ultimo passaggio dell'arginello piccolo sfruttando un errore della femmina. Bartos chiede e ottiene la sperata accelerazione e il grigio vola via la battistrada per avviarsi a una vittoria ottenuta nel più facile dei modi, con cinque lunghezze di margine su Giant Hawk emerso alla distanza.
Dunque un 2014 in grosso progresso prestazionale, caratterizzato da quattordici corse con prime prove a reclamare quindi il salire di categoria fino ai gran premi in cross. Quattro vittorie (le prime in carriera), otto piazzamenti e un totale di 34.680 euro di vincite che ne fanno un investimento azzeccato.

ARA GOLD
resiste all'attacco di ARMAN nel NAZIONI ediz 2014
(Foto da altoadige.gelocal.it)

Paolo Favero concede riposo maggiore al suo vecchio per il 2015. Lo fa rientrare in un main event, ad aprile, nel Duca d'Aosta di Treviso, sui 4.750 metri specialità cross-country. Il solo spauracchio Priory Bay contrapposto a un tridente fucsia che promette scintille. Ara Gold, affidato al tedesco Dirk Fuhrmann, va subito davanti alla compagnia tenendosi in scia la femmina Tweety Kash. Situazione che non si schioda fino agli ultimi salti nella parte del tracciato tipicamente cross. Dopo la gabbia di sieponi e soprattutto dopo la buca, i tre fucsia davanti accellerano in modo evidente. Va largo Ara Gold, infilato sia da Nils che da Monjoliano che lanciano la volata lunga. Provano a resistere Tweety Kash e Priory Bay in perfetta linea con l'ex battistrada. Dopo l'attraversamento della pista del trotto e il salto del siepone sbarrato, Ara Gold ricuce lo strappo prodotto da Jozef Bartos e va in scia a Nils. Sono ancora della partita Monjoliano e Tweety Kash, mentre Priory Bay segue più guardingo, con vicino Villegle e Star Maker. Tre siepi per andare a casa con il trio fucsia a menare la danza e la sola Tweety Kash che da l'impressione di essere l'unica che potrebbe rovinare la festa Favero. Nils, all'apice della curva conclusiva, cambia passo e in poche falcate prende il largo dalla compagnia che resta a lottare. Ara Gold e Monjoliano saltano appaiati l'ultima siepe, col grigio che ha ancora energie cui attingere e chiude onorevole secondo da top weight (concessi quattro chili all'intero campo partenti) e a quattro lunghezze dal vincitore. Paolo Favero centra così una storica tripletta.
Dopo appena venti giorni, complice l'assenza di programma, Favero spedisce Ara Gold in un Gruppo 1: il Grande Steeple Chase di Milano sui 5.000 metri in steeple. E' la terza scelta di scuderia, dopo Dar Said e Frolon, rispettivamente reduci dal secondo e terzo posto del Gran Premio Merano del 2014 e 2013. In pista c'è un cavallo difficilemnte battibile: il ceko Cornet Obolensky, quarto del Merano edizione 2014, accompagnato da Alcydon Fan. Completa il campo il quarto faveriano Darakti. Pochi, ma buoni. Sulla carta è un impegno gravoso per il grigio. Fuhrmann ne è conscio e lo tiene quieto in terza posizione nel poker Favero che guida la corsa davanti alla coppia Vana sr. I Favero si fa guerra tra loro, mentre Cornet Obolensky gode dell'andatura seguendo il quartetto. Frolon prova a giocare in anticipo, forzando l'andatura sulla diagonale lunga, dove alza bandiera bianca il gregario Darakti, lo seguono Ara Gold e Dar Said. In risalita, intanto, Cornet Obolensky aggira gli avversari in grande sicurezza. Il grigio tiene botta fino all'ultima siepe dove deve arrendersi alla superiorità del ceko, che nel tratto piano allunga in grande stile vincendo di sette. Secondo però c'è Ara Gold che si tiene dietro il qualitativo Dar Said, per non parlare di Frolon ceduto di schianto. Arriva così un inatteso secondo posto, ovvero la miglior prestazione in carriera di Ara Gold, quantificabile in 10.200 euro (meno delle vittorie nel Nazioni e nel Grande Steeple Chase di Roma, ma di maggior blasone storico).


ARA GOLD a sorpresa è secondo in GR 1
nel Grande Steeple Chase di Milano, edizione 2015
dietro allo sfortunato CORNET OBOLENSKY che sarà
trovato morto qualche mese dopo nel box.
(Foto ippodromitrenno.it). 

Seguono otto prove in cross tra Merano e Grosseto. Presa di confidenza col cross di Merano nei primi di giugno in una prova preparatoria del Grande Steeple Chase di Roma. Ara Gold va davanti finché, piuttosto sorprendentemente, Triangle d'Or e Davide Satalia vanno a forzare il ritmo, cedendo poi in modo evidente alla distanza. Torna di nuovo davanti Ara Gold che scurva in dirittura davanti a tutti inseguito da Nils, mentre a distacco prova il recupero Arman. I due Favero saltano appaiati l'ultima, poi Nils passa. Finisce invece fortissimo Arman che dalla siepe al palo di arrivo mangia qualcosa come sei lunghezze ad Ara Gold e lo batte all'epilogo.
Favero torna ad affidarlo a Dominik Pastuszka nel Grande Steeple Chase di Roma. Il fantino polacco manda alle ortiche una vittoria già in tasca, col grigio in netto vantaggio poco prima del salto del verticale con alle spalle un terzetto di primario ordine costituito da Dar Said, Budapest e Arman. Salto scellerato del verticale. Ara Gold si raggomitola e si ribalta. Per fortuna nessuna conseguenza, solo tanta paura.
Torna in pista due mesi dopo con la prima monta Joe Bartos, vincendo comodo il Carica di Isbunschenskij da un capo all'altro davanti a Salar Fircroft e Budapest.

Nel successivo impegno resta vittima di un errore di valutazione dell'interprete Bartos che sbaglia il percorso a metà prova, quando il cavallo è saldo leader. Dalla tribuna si alza un brusio di disapprovazione, il ceko chiederà venia a fine gara riprendendo il percorso e ultimandolo in quinta posizione.

Arriva così il nuovo appuntamento col Nazioni, 71° Edizione. Oltre all'immancabile Arman, ci sono due ospiti francesi presentati da Patrice Quinton: l'ottimo Martalin, all'asciutto dalla vittoria da due anni, e il crosser Hades des Mottes. Ara Gold e Bartos si rendon protagonisti di una prova mostruosa scandita da un ritmo infernale. Il grigio largheggia fino all'ingresso in dirittura, salta ancora in netto vantaggio l'ultima siepe ma vede volare a largo Martalin che piazza un finale da marziano andando a stamparlo sul palo quando sembrava ormai avere la vittoria in tasca. Edizione davvero spettacolare. L'altro francese Hades des Mottes cade vittima della doppia gabbia di siepi, Arman è terzo a enorme distacco.

ARA GOLD in scia a BILLY SILVER
nel NAZIONI 2015
seguito dal duo internazionale MARTALIN e in giubba bianco e nera
HADES DES MOTTES
(Foto Matteo Mancini).

Ancora in programma uno steeple a Milano, in buonissima compagnia, sui 4.000 metri. Questa volta Ara Gold non ripete la prestazione di primavera, modifica persino lo schema di gara correndo all'estrema attesa. Alla fine, senza mai cambiare passo, subisce una dozzina di lunghezze da Hurricane Mix e finisce battuto altresì da Mighty Mambo e Kauto Sweety. La corsa la vince l'Aqps A Ton Tours.
La forma va a scemare. A Grosseto arriva un'altra sconfitta sempre per mano del quattro anni Hurricane Mix, che si candida quale prossimo campioncino in cross, tradirà alla lunga le attese. E' ancora Triangle d'Or a fare l'andatura fino al muro in gomma dove passa Ara Gold passa francobollato da Hurricane Mix che dopo la gabbia di siepi allunga agevole e vince sul rivale.

Rivincita nel Grande Steeple di Grosseto dove Hurricane Mix vince rallentato dopo andatura di gara scandita dalla compagna di allenamento Tweety Kash, splendida seconda. Ara Gold, pur se ben trattato al peso, è solo quarto, salvandosi di un'incollatura da Dzacheron. Brutta prestazione che evidenzia lo scarso stato di forma.
Buon anno per Ara Gold, pur se sfortunato. Corre dieci volte, vincendo una sola volta e ottenendo otto piazzamenti per 27.800 euro di vincite.

Il resto è storia recente. In sei corse, ottiene tre vittorie e due secondi posti. Fa eccezione la paurosa caduta sull'oxer grande del Grande Steeple Chase di Milano che Sylvain Mastain affronta male andandolo a centrare in pieno nella sua scatenata andatura di testa. Ara Gold cade, ribaltandosi sopra l'ostacolo, con un margine di dieci sugli inseguitori. Vincerà il compagno di allenamento Little Bruv su grande Kazzio, piuttosto a disagio sulla pista, vincitore del Merano 2015 e del successivo Grand National Svedese.
A Treviso, prima di esibirsi nel capoluogo lombardo, patisce un sorprendente Triangle d'Or (protagonista della riunione con una tripletta e una prova maiuscola nel Duca d'Aosta vinto da un capo all'altro). L'ex Favero, che regala le prime vittorie in ostacoli della scuderia Liga la Sela, lo batte due volte senza appello. Ara Gold riesce comunque a ottenere il secondo posto consecutivo nell'Amedeo Duca d'Aosta, dopo aver vinto la prova di rientro.
Rifinisce infine con brivido il Grande Steeple Chase di Roma, vincendo in stretta foto su Hurricane Mix nell'anniversario degli Steeple Chase d'Italia. L'allievo di Romano lo tallona per tutto il percorso per scagliargli un deciso attacco finale al quale però il grigione risponde da par suo. Bellissima la foto che separa i due sul palo come vediamo dal fermo immagine di cui sotto.

Il vincitore del NAZIONI, ARA GOLD
si salva dal finalone del vincitore del GRANDE STEEPLE CROSS DI GROSSETO
HURRICANE MIX nell'
ANNIVERSARIO DEGLI STEEPLE CHASE d'ITALIA 2016.

Cambia musica nel gran premio. Ara Gold va davanti a tutti, come consueto cliché. Hurricane Mix prova a tenerlo a tiro e per buona parte del percorso capeggia il plotoncino degli inseguitori. Si estromettono subito all'oxer, per caduta, Arman e Star Maker, ovvero i due allievi Vana sr. Ara Gold tira via molto bene, Hurricane è marcato dal gemello di Ara Gold, in giubba fucsia, cioè Crack Chichi. Più accorto Dar Said. Al salto del muro che immette sul verticale accusa un calo Hurricane Mix, sfilato da Dar Said. E' il sauro, montato da Bartos, a cercare di operare l'aggancio sul fuggitivo che perde qualche lunghezza per impostare in tranquillità il verticale per poi accelerare nuovamente. Lotta in famiglia, Dar Said ci prova, ma nel tratto piano il figlio di Goldneyev risponde senza farsi avvicinare. "Non lo prende più nessuno" commenta Massimiliano Manigrasso, lo speaker del campo. Il solo Duca D'Aosta, dunque, a mancare nella bacheca di questo cavallo per entrare nel ristrettissimo e blasonato circolo di cavalli capaci di centrare tutti e quattro i gran premi del programma cross country italiano. Vedremo se Ara Gold riuscirà nell'impresa di chiudere il cerchio nel 2017.

Cavallo dunque di gran cuore, non sempre preciso sui salti. Ama correre di testa, capace di sostenere anche gran ritmo e mantenere stamina alla distanza. Passista dotato di grande qualità da fondista, si esalta all'aumentare della distanza. Ha vinto solo in specialità cross e non ha mai corso in piano. E' tra i migliori crosser operanti in Italia, forse il migliore in assoluto se in forma.

Score in siepi: 8 corse (4 in Francia), 5 piazzamenti (1 in Francia), 1 caduta.
Totale vincite: 3.565 euro.

Score in steeple: 12 corse (6 in Francia), 7 piazzamenti (3 in Francia), 3 cadute (più una quarta ricondotto).
Totale vincite: 18.198 euro.

Score in cross: 25 corse (2 in Francia), 8 vittorie, 12 piazzamenti, 4 cadute
Totale vincite: 72.063 euro.

Totale in carriera al 13 giugno 2016: 45 corse, 8 vittorie e 24 piazzamenti (4 in Francia), vincite 93.826 euro.

PREMI IMPORTANTI VINTI:
-Gr.2: 70° Nazioni, Merano, 27 settembre 2014.
-Gr.3: Grande Steeple Chase di Roma, Merano, 12 giugno 2016.
-Disce: Grande Steeple Cross di Grosseto, Memorial Tagliabue, Grosseto, 10 dicembre 2014.

PIAZZATO IN:
-Gr.1: secondo, Grande Steeple Chase di Milano, Milano, 25 aprile 2015.
-Gr.2: secondo, 71° Nazioni, Merano, 26 settembre 2015.
-Cond: secondo, Amedeo Duca D'Aosta, Treviso, 26 marzo 2016.
-Cond: secondo, Amedeo Duca D'Aosta, Treviso, 5 aprile 2015.

ARA GOLD guida il gruppo di partecipanti,
al salto del laghetto,
nel Nazioni edizione 2015 che chiuderà
secondo alle spalle di MARTALIN.
(Foto Simone Soldani).