lunedì 6 giugno 2016

Responso quarta giornata Merano, Maia.


UN SOL CHE NON TRAMONTA MAI RENDE CHIARI I MONTI E AMARANTHUS E' DEL CIELO IL COLORE.

E' la fine di un'altra giornata con ancora un minuto di Sol a centrare la ventiduesima vittoria in carriera. Battuti nel Cuomo il rivale storico Chiaromonte, al quinto secondo posto stagionale, e il giovane High Master. Il futuro si gioca all'attacco con Amaranthus e Golden Hello che hanno Dominato nel Cermes. Diciassette e diciannove vittorie per i grandi vecchi Dar Said e Atomic Law, il primo nel cross per dilettanti, la seconda nella piana per siepisti. Raffaele Romano e Paolo Favero si spartiscono il bottino, 50 a 50, come ai vecchi tempi.

AMARANTHUS
con Raf Romano sulla dx
(Foto Fabrizio Arigossi da Altoadige.gelocal.it)

Quarta giornata di Merano in archivio con una doppia tappa di avvicinamento verso i Gran Premi di fine giugno sugli ostacoli bassi. Nessuna grossa sorpresa nelle due prove, rispettivamente sui 3.000 metri per i più giovani e sui 3.500 per gli anziani.
Ha impressionato Amaranthus, nella settima prova stagionale riservata ai tre anni. Quarto prodotto dell'inedita Zacapa (assai scarsa da fattrice), ex allievo di Enrico Polito che correva in categoria vendere sulla distanza del miglio a due anni, ha dimostrato inattesa attitudine ai salti in questo primo scorcio di stagione per il bianco e nero di Remo Romano al terzo sigillo stagionale. Raf Romano lo ha tenuto sui primi, facendo scandire i tempi di gara al compagno di training Lost Monarck (calato alla distanza), piazzando poi una lunga progressione alla metà della dirittura opposta a quella di arrivo. Un'accelerazione a cui cercava di rispondere Golden Hello e, nell'immediato, anche la debuttante di Josef Aichner Secret Sinner (nono cavallo a portare in pista i colori del proprietario, il più rappresentato dopo Favero). Perdeva battute preziose invece la scelta di Josef Bartos White Ensign. Assolo finale dei due attaccanti con Amaranthus in totale controllo sull'avversario e capace di allungare ancora nel tratto piano, ribaltando così l'esito offerto dalla pista di Milano nel Premio dei Novizi. Terzo, a distacco, White Ensign disponeva di Secret Sinner calata dopo l'ultima siepe e rimontata nel finale. Dispersi gli altri con un deludentissimo Kolt Tango, che aveva corso bene al debutto sulla pista, finito a una lunghezza e mezzo dal front runner Lost Monarck.
Dunque la linea del Premio Follina di Treviso, ovvero la prima prova stagionale per tre anni, con i primi tre di allora che si riconfermano tali. Amaranthus strappa così la candidatura per il Premio dei Giovani, Baia Dream e Draco permettendo quali eventuali guastafeste. 

Nell'altra prova, Premio Cuomo, l'otto anni Sol Invictus si sottraeva dal solito finale tardivo di Chiaromonte salvando una testa sul filo di lana dopo gara improntata con schema di gara avanguardistico. Ventesima vittoria in ostacoli, la ventiduesima in carriera, per il cavallo allevato da Giulio Frascatani, che si conferma come duro da tramontare. Pastuszka, che lo montava per la prima volta in corsa, ha cadenzato davanti prendendo in contropiede il rivale storico Chiaromonte che ha corso dovendo tenere d'occhio anche il favorito High Master, apparso in grave ritardo di condizione. Tentava di giocarsela pure Florosso, chiamato al salto di categoria dopo la vittoria al debutto a vendere, ma incapace di resistere ai ritmi di gara già a traguardo lontano. Delle novità si rendeva invece protagonista di buona corsa il sei anni di Josef Vana sr Mister Westminster tenuto sui primi da Jan Kratochvil e in grado di giocarsela fino all'ultima siepe nonostante il rientro da circa sette mesi di inattività. Finale emozionante con Sol Invictus a sudarsi una vittoria costantemente minacciata da un Chiaromonte al quinto secondo posto consecutivo, se si esclude una caduta, e al quinto cavallo diverso capace di batterlo sempre di stretta misura. Aria di beffa continua per Ilenia Nero che non vince più sul campo dal 2015. Sciagurato salto finale di Mister Westminster che per fortuna non è caduto, mentre High Master, già in difficoltà sulla parte terminale della dirittura opposta a quella di arrivo, concludeva a distacco dai primi, subendo il ritorno nel tratto piano di Morning Star comunque battuta di una corta incollatura. Pessimo Le Baron Rouge mai in corsa, male Le Navaro dei Satalia, fuori categoria Karov già fuori dei giochi all'attacco del giro finale.
Dunque quarta vittoria per Axel Ambruschitz, che riprende Josef Aichner sul secondo gradino del podio; ventiseesima per Paolo Favero (vincente anche nel cross), settima per Dominik Pastuszka che giunge così a una lunghezza da Josef Vana jr. Risale in quarta posizione, nella classifica dei cavalli più vincenti nell'annata, Sol Invictus mettendosi dietro proprio Chiaromonte. In grave ritardo High Master, leader dei quattro anni del 2015 nonché cavallo più vincente tra quelli che hanno regolamente corso in Italia sempre nel 2015, che si assesta in ventidueesima posizione, artefice di una prova ulteriormente in regresso rispetto alle due precedenti.

L'ultima siepe del Cuomo
da dx a sx SOL INVICTUS, MISTER WESTMINSTER
e CHIAROMONTE
(Foto Fabrizio Arigossi da Altoadige.gelocal.it)

Un cenno veloce alle altre prove. Dar Said, favorito netto del primo cross per dilettanti in scena a Merano nel 2016, non ha fallito l'appuntamento regalando a Riccardo Belluco il primo sigillo della stagione sugli ostacoli. Il sauro ha sofferto la breve distanza dei 2.800 metri, essendo uno specialista delle lunghe distanze. Riki Belluco lo ha tenuto quarto-quinto per buona parte della prova, stando attento a non rimanere intralciato in qualche caduta o scarto nei continui e repentini cambi di direzione. Cadevano infatti Salar Fircroft, Opaleo (su cui si rivedeva Daniele Pesce) e in modo goffo, al laghetto, Napoli Molticolori, con Carminati per l'ennesima volta in grave difficoltà nel dare direzionalità al cavallo (sesta caduta nelle sue ultime nove corse). Veniva fermato bruscamente, prima della piegata a mano contraria verso lo specchio d'acqua del laghetto, Lord of the Nile su cui debuttava il gentleman Patrick McGuigan. Dell'impasse sul laghetto ne approfittava subito Pavel Peprna, bravo e sveglio nel mandare davanti il grigio Dzacheron, sfilando Kitano e Moqorro fin lì battistrada. Dirittura finale col grigio a dare la sensazione di poter vincere, ben davanti a tutti. Dar Said però, sul passo, operava graduale rimonta sfilando Kitano arroccato in corda e tirandosi dietro Moqorro nel tentativo di lanciare una volata nel segno di Paolo Favero.  Tratto piano finale con lo spunto del dieci anni di Favero a piegare l'ottimo Dzacheron, autore di pregevolissima corsa e ancora vitale all'epilogo con un Peprna abile conservatore di energie. Moqorro, per la terza, seminava i calatissimi Kitano e New Girl. Quindicesima vittoria in carriera per Dar Said, ventesima stagionale per i colori Favero.

DAR SAID piomba sul grigio DZACHERON

Quinto successo nelle ultime sei corse per Raf Romano, sia da allenatore che da fantino, nella maiden o vendere Val d'Isarco, sul percorso dello steeple-chase. Dominato confermava il buon stato di forma emergendo prepotente dal cuore del gruppo dopo il salto del verticale, dove si eliminava per uno scarto il front runner Collar an Tie. Romano scagliava il cavallo di Kurt Fekonja per via interna  spostando quasi di peso Le Temujin. Sul lato opposto invece prendeva la testa il vecchio Borderland, di ritorno in Italia dopo cinque anni d'assenza, tra i due The Alamo. Questi a giocarsela, non presentava invece il blasonato biglietto da visita Kauto Sweety del clan Satalia comunque lì con i migliori, seppure al gancio del treno, fino alla curva finale. Ultima siepe con tre soggetti allineati. Decisivo il tratto piano con il figlio di Sholokhov con più benzina in corpo e in grado di bruciarla con profitto; The Alamo, all'esterno, aveva invece ragione dello stanco Borderland con più all'interno il ritorno di Le Temujin capace di recuperare qualcosa ma non abbastanzaRientro incolore per Strike e Mighty Mambo finiti lontani.

Un cenno per la diciannovesima vittoria in carriera di Atomic Law che ha vinto da top weight un San Martino prerogativa degli ostacolisti. Dei cinque partenti infatti ben quattro erano specialisti delle siepi. Grande retta di arrivo di Antonio Ferramosca che ha, difatto, rigenerato un'Atomic Law che sembrava ormai preda del maiden di sette anni Le Puy de Sancy, alla ventottesima corsa in carriera (la terza in piano dopo aver sempre corso in ostacoli in Francia). Duello ai quattrocento dal palo, dove alzava bandiera bianca il Favero Pack Leader autore di pessima prova (date le attese). Le Puy de Sancy passava con Claudia Wendel vedendo però risorgere all'interno Atomic Law che reagiva con veemenza e vinceva di un'incollatura comoda. Terzo Third Strike, incapace di intervenire per la vittoria. Disperso Kamaran, già fuori dalla corsa all'ingresso in dirittura.

ATOMIC LAW
(Foto Matteo Mancini).


Alcune statistiche aggiornate. Salta subito agli occhi la risalita di Raf Romano in terza posizione allenatori, forte della leadership momentanea sulla pista meranese. Il bresciano ha infatti vinto cinque prove sia da fantino che da allenatore prendendo la testa di entrambe le classifiche. In totale sono stati sei i successi da allenatore (otto se si aggiungono i due imputati a Ilaria Saggiomo), terza posizione dietro a Favero (ventisei successi, quattro a Merano) e a Vana sr (dieci successi), e da fantino con quarta posizione in classifica dietro a Josef Bartos (quindici), Vana jr (otto) e il sorprendente Dominik Pastuszka (sette). Dunque un trend che, come l'anno scorso, migliora in modo esponenziale quando Romano incontra l'amica pista di Merano. Vedremo cosa riuscirà a fare nei main event dove, Amaranthus a parte e da verificare, continua a soffrire l'assenza di potenziali campioni. 

Clamoroso ventesimo posto momentaneo, stando ai responsi della pista, per Ilenia Nero che condivide con Raf Romano il maggior numero di secondi posti ottenuti (ben sette) dietro ai ventitre di Paolo Favero. Per l'allenatrice di Lana un totale di 27.251 euro di introiti che, somme vinte alla mano, ne fanno il settimo allenatore più vittorioso dietro, nell'ordine, a Favero, Vana sr, Romano, Bianco, Marinoni e Vovcenko, merito soprattutto di Chiaromonte vincitore di 20.400 euro. Dunque sfortuna e poco ricambio generazionale (si concretizza la problematica che avevamo paventato lo scorso anno), ha perso per strada Drounais e Bartolomeo per problematiche imputabili allo stato dei terreni, a frenarne l'ascesa.

Torna in seconda posizione nella classifica allevatori la C.I.T.AI. - Dormello Olgiata con 4.000 euro di gap da recuperare all'Allevamento Deni che si mantiene ben saldo in testa. Seguono La Nuova Sbarra, l'Agr. San Dazio e l'Azienda Agricola di Massimo Farina che intasca 1.950 euro dal successo di Amaranthus instaurandosi in eccelsa quinta posizione. Per l'allevatore umbro, operativo in pista dal 2010 ma vincitore per la prima volta solo nel 2013 a Siracusa con Chulpas si tratta della seconda più alta vincita ottenuta da un proprio elemento, dopo il recente trionfo nel Handicap Principale Teatro Greco di Siracusa con Anfiarao e i piazzamenti in Listed Race marcati nel 2014 dal miglior prodotto allevato, Ocean Spirit, seconda nel Nogara e terza nel Seregno. 44 le vittorie ottenute, due delle quali in siepi proprio con Amaranthus, l'unico ad aver affrontato le insiedie che prendon il nome di ostacoli. Piccolo allevatore solitamente generatore di cavalli di minima, può togliersi con Amaranthus la soddisfazione di avere un prodotto da neretto nei cataloghi ANAC, vedremo se Raf Romano riuscirà a regalargli questo omaggio.  

Secondo successo in carriera in ostacoli per lo stallone Daro Sopran, papà di Amaranthus, figlio di Royal Academy e dell'ottima Danzica, tutt'altro che trascendentale in carriera agonistica, ma interessante da valutare quale potenziale generatore di saltatori. Fratellastro infatti dell'ottima steepler Alma de Llaves e fratello pieno di Dardanelli, altro ottimo saltatore. Cavallo soprattutto da condizionate di prima qualità, dai 1.200 ai 1.600 metri, mai piazzato in pattern race, vincitore del Premio Primavera, Handicap Principale, a Milano nel 2.000. Dunque soggetto che in pista non ha ottenuto risultati da valergli la qualifica di stallone ma che è stato comunque indirizzato a questa attività. Ha generato svariati soggetti, ma poco di interessante. Il suo miglior prodotto è stato Casiluca, piazzato in Listed e vincitore di circa 100.000 euro in carriera. Si ricorda poi il vincitore in HP principale Jakid (105.000 euro e ventidue vittorie), il regolare Sopran Raro, ventitre vittorie per circa 75.000 euro di vincite, e il vincitore del Teatro Greco (HP) Anfiarao. Non male in ostacoli con Rocchettone, vincitore del Corona Ferrea (L) e il vincitore in Polonia Sopran Best. Al momento è ventiduesimo nella relativa classifica.
Poco altro da segnalare per questa giornata. Chiudiamo con la foto dell'arrivo di Atomic Law su Le Puy de Sancy.

ATOMIC LAW in corda rientra
a LE PUY DE SANCY


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