domenica 29 aprile 2018

Responso 10° Giornata, San Siro, Milano.


RULLO COMPRESSORE AICHNER: TRIPLE VANA NEL CELESTE CITTERIO

Decima vittoria stagionale in ventidue corse per Josef Aichner che monopolizza il podio nel Celeste Citterio. Morning Star costringe alla resa il più blasonato compagno di colori Champ de Bataille. Noble House  completa il podio. Nel Litta Modignani la zampata di Recently Acquired a valergli l'adesione al Grande Steeple di Milano.

MORNING STAR
qua al rientro nel Bullona
in autunno 2017.
(Foto hurdleandchase.it).

A cura di Matteo Mancini.
Giornata interlocutoria nell'ultima settimana di aprile nel programma dell'ippodromo milanese. Occhi puntati su due corse precedute dalla prima prova in cross per dilettanti.
Josef Aichner centrava la sua prima tripletta stagionale, la seconda per l'allenatore Josef Vana sr (l'unico a riuscirci nel 2018), in un Celeste Citterio senza storia. Il proprietario alto adesino schierava nella blasonata (per montepremi) condizionata il pezzo grosso di scuderia Champ de Bataille, reduce dal secondo posto nel Gruppo 1 di Pisa e vincitore della Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) 2017, affiancato al rientrante Morning Star e alla novità Noble House, ventunesimo alfiere di Aichner nel 2018, promettente tre anni in Germania nel 2016 con un terzo e un quarto posto in Gruppo 3 sui 2.000 metri in Germania. Contro i giallo-neri il solo Anima Mundi, presentato da Paolo Favero per la D'Altemps, tutt'altro che scintillante  a Pisa, e un Astro Benigno in veste di vittima designata (ultimava comunque il percorso in quinta posizione).
Ingiocabile la scuderia bancata 1,06 a 1. Spettatori e scommettitori ad attendere la vittoria pressoché scontata di Champ de Bataille. Il grigio veniva sistemato da Vana jr in scia al battistrada Morning Star che Jiri Kousek, terza monta di scuderia, moderava con grande senso tattico. I due macinavano indisturbati i 3.600 metri del percorso davanti ad Anima Mundi. Soluzione dei giochi sulla diagonale breve con i tre compagni di scuderia a giocarsi la contesa insieme all'allievo di Favero. Morning Star incrementava l'andatura sulla curva di raccordo tra le due diagonali. Lo seguiva bene Champ de Bataille, mentre erano costretti a lavorare sui rispettivi cavalli Kratochvil e Josef Bartos, quest'ultimo anche a seguito di un brutto salto di Anima Mundi sulla siepe posta prima della diagonale breve. 
Jiri Kousek, davanti, lanciava Morning Star verso la vittoria. Vana jr non insisteva nella caccia al compagno di colori moderando bene Champ de Bataille ancora in mano nella morsa dei montati Anima Mundi e Noble House. Chiamato al cambio d'azione, di cui Champ de Bataille è tutt'altro che dotato, il grigio non rispondeva agli ordini di Vana e non riusciva ad acciuffare il compagno Morning Star che si aggiudicava a gran sorpresa la prova, allungando addirittura dal più blasonato compagno. Più indietro Noble House aveva ragione di uno stanco e spremutissimo Anima Mundi in un arrivo a fruste alzate.
Vana sr poteva così centrare la sua quattordicesima vittoria stagionale, la prima per l'interprete Jiri Kousek, perfetto nella gestione di gara, la decima in carriera (ottava in ostacoli) per Morning Star, un castrone baio di otto anni d'importazione tedesca cresciuto in modo esponenziale nella vecchiaia. Champ de Bataille rifiniva così la forma in vista dei veri obiettivi di Merano in una performance non troppo convinta e, forse, penalizzata per aver cercato di risolvere i conti con uno spunto anziché giocare con una assai più congeniale progressione lunga, anche se l'importante era vincere la corsa e l'obiettivo in casa Aichner è stato abbondantemente centrato.

Nell'altra prova di prospetto, in vista dei gran premi, Recently Acquired riscattava la non troppo convincente prova di rientro e vinceva in modo importante il Litta Modignani, altra condizionata di valore in steeple. Il sei anni di Lydia Olisova, colori alla terza vittoria stagionale (dopo la doppietta di Vermithor), lasciava all'Aichner Secret Sinner l'incombenza di dettare i ritmi di gara e agiva in anticipo sul grigio Le Moulleau, altalenante cinque anni al rientro da sei mesi. Quest'ultimo pagava in modo evidente il rientro pur cercando la vittoria. Kratochvil teneva il portacolori della Tania in marcatura su Recently Acquired e lo seguiva passo passo per tutta la corsa, lasciando il compagno di allenamento nonché favorito Almost Human a qualche lunghezza in coda. I due si liberavano di Secret Sinner sulla curva di raccordo delle due diagonali, filtrando, l'uno in scia all'altro, lungo lo steccato. Le Moulleau cercava di attaccare Recently Acquired sul primo siepone e tentava di operare l'aggancio sul Bull Finch. Il portacolori Olisova però si dimostrava più preciso e soprattutto più fresco e si isolava dal grigio in precoce debito di stamina tanto da finire preda, ai duecento finali, dei remissivi Sbarazzino e Almost Human, secondo e terzo senza mai contendere la vittoria al vincitore. Recently Acquired offriva così una prova, non tanto per la vittoria bensì per i suoi contorni, convincente a reputarlo un serio candidato al Grande Steeple Chase di Milano. Piaceva molto Le Moulleau, un Silver Frost che aveva fatto vedere qualcosa di buono a quattro anni per poi naufragare nei main event. Il portacolori della Tania perdeva il secondo posto per effetto di una prova coraggiosa e per la scelta di tentare di sfidare Recently Acquired. Più accorti Sbarazzino e soprattutto Almost Human, quest'ultimo svogliato e lento sui salti per tre quarti di gara, impiegati alla ricerca di un piazzamento giocato poi tra i due in serrato duello finale. Male Secret Sinner in un ruolo da bilancino che l'ha vista presto uscire di scena.

La prima prova per dilettanti in cross della stagione 2018 registrava la prima vittoria in Italia del debuttante Kay Lenihan, che conduceva al successo il grigio Lost Monarck (a digiuno da vittorie dal 2016), sfruttando il sollecito ritmo imposto per tutta la prova da un Kitano apparso non al top della condizione. Il portacolori di Biffi, passato sotto il training di Laura Marinoni, pagava all'epilogo la sfuriata iniziale e finiva preda, pur combattendo fin sul palo, anche di Isaias e di una pimpante Vanessa del Cardo finita con eccezionale speed comunque non sufficiente a permetterle di artigliare il secondo posto. Si metteva in luce anche Marital. Ben tenuto sui primi da Michal Miksovky, l'ex Favero scivolava in un tratto piano con rovinosa caduta in corsia esterna, quando sembrava poter recitare un ruolo quanto meno per un piazzamento.
Caotica la partenza, come spesso capita in queste prove, in cui ben tre avversari si estromettevano in modo goffo e assai poco comprensibile. 
   

sabato 21 aprile 2018

Responso 9° Giornata di corse, San Siro, Milano.


MARTINSTAR IL NUOVO ASSO DI BRISCOLA DI AICHNER CHE FA SCACCO AL RE DI FAVERO NEL DURINI ANCHE CON L'ALTRO CARICO DI SCUDERIA: L'ESTRAN

Doppietta Vana sr-Aichner nel main event propedeutico al Grande Steeple Chase di Milano. Favero si consola vincendo le altre due prove di giornata: la vendere e il Tatti Jacopo.

MARTINSTAR
19° cavallo a difendere i colori Aichner nelle
prove in ostacoli del 2018.
Con la vittoria nel Durini regala la nona vittoria
stagionale al proprietario altoadesino.
(Foto aucanter.forumauctif.org).

A cura di Matteo Mancini
Il 21 aprile sul soleggiato San Siro andava in scena la nona giornata italiana dedicata all'ostacolismo. Terreno buono, campo partenti non troppo esteso con gli anziani in steeple e i quattro anni ad affilare gli artigli in vista degli imminenti gran premi.  
L'atteso Premio Gian Giacomo Durini, quinta prova stagionale in steeple chase per i cavalli anziani impegnati in Italia, andava in archivio con l'attesa affermazione del nuovo asso pescato in Francia dallo scatenato Josef Aichner. Acquistato per poco più di 24.000 euro dopo un'affermazione a reclamare ad Auteuil verso fine novembre, Martinstar, questo il nome del sei anni, controllava la corsa prendendo il comando delle operazioni nella prima parte di gara senza palesare particolari incertezze lungo l'arco dei 4.000 metri del percorso grande dell'anello milanese. Josef Vana jr lo lanciava in modo deciso a guidare il drappellino dei cinque concorrenti poco prima del passaggio davanti alle tribune, così da non subire intralci e poter impostare liberamente il trittico fence, riviera e oxer grande. Munito di paraocchi neri, il grigio da Martaline, fratellastro del campionissimo Milord Thomas (vincitore di quattro Gr.1 in Francia, con tripletta consecutiva nel Prix La Haye Jousselin, per oltre 2 milioni di euro di vincite), rifiatava al salto del muro, facendosi affiancare dal compagno di colori L'Estran per farsi superare dallo stesso nell'attaccare il travone. Vana jr organizzava la rimonta, senza farsi prendere da furie di sorta, al termine della diagonale breve dopo essersi fatto sfilare anche da Vodka Wells. I tre grandi attesi andavano a presentare le proprie candidature alla vittoria sul penultimo siepone, con Martinstar appena richiamato da Vana jr a operare l'aggancio sul battistrada, per vie interne, poco prima dell'ultima siepe. La retta sorrideva al nuovo asso Aichner che combatteva con i denti con L'Estran per averne ragione di una lunghezza dopo lotta protratta per tutto il tratto piano. Vodka Wells terminava terzo, incapace di recuperare il gap, complice la corsia esterna e un temporeggiamento nel tratto compreso tra il bull finch e il penultimo salto a fargli perdere margine prezioso.

Buona prova per i primi tre classificati, ne costituiva un'evidente prova il responso cronometrico fatto registrare dal vincitore: 4.59.1. Il Premio Durini negli anni passati si era corso su fondo di terreno similare a quello in questione con tempi superiori di sei secondi. I vincitori del 2014 (Dar Said), 2015 (Cornet Obolensky) e 2017 (Recently Acquired), tutti poi protagonisti nel Gruppo 1 milanese, avevano vinto la prova in 5.05, addirittura Billy Silver, nel 2016, aveva marcato il tempo di 5.12. Dunque una prova da evidenziare per tutti e tre i soggetti a podio e da reputarsi più che sufficiente per decretarne la partecipazione al Grande Steeple Chase di Milano con ambizioni importanti.
Martinstar dava l'impressione di aver corso in modo parsimonioso, così da saggiarne le credenziali in vista del prossimo impegno. L'ex Bressou superava a pieni voti l'esame e offriva la sensazione di disporre di ulteriori margini di miglioramento.
Cercava in modo più esplicito la vittoria il compagno di colori L'Estran, reduce dal secondo posto nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), passato a condurre il gruppo a tre quarti della diagonale lunga per operare in anticipo sulla compagnia. Jan Kratochvil, curiosamente leader nella classifica fantini in ostacoli nella riunione milanese, giocava bene le proprie carte perdendo all'epilogo dal compagno di colori ma senza flessioni di sorta e dimostrandosi vitale fin sul palo.
Vodka Wells superava anche lui a pieni voti l'assaggio con gli steeple italiani, dopo carriera trascorsa sui chase inglesi e sulle siepi. Il portacolori Favero, reduce dalla sorprendente vittoria nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) di Pisa, restava addormentato in coda al gruppo per affacciarsi sui primi al termine della diagonale lunga. Bartos cercava di spararlo all'attacco degli Aichner senza però riuscire a operare l'aggancio, anche a causa di un'indecisione dell'interprete nel tratto compreso tra bull finch e penultimo siepone, ma dimostrandosi comunque della categoria.
Axel Lauteix, con paraocchi australiani, centellinava le energie e provava all'epilogo ad aggiungersi alla lotta. L'anglo-arabo, di rientro da novembre, offriva una buona impressione, restando piuttosto a contatto con la più blasonata compagnia pur pagando alla fine dieci lunghezze a Vodka Wells. La sensazione è che il duo Romano-Troger sopravvaluti un po' troppo questo elemento che, se proposto in categoria lievemente inferiore, dovrebbe esser pronto alla vittoria.
Bull Ride, affidato a Pavel Slozil, correva senza alcuno acume tattico. Sebbene proposto in categoria abbondantemente superiore alla propria, l'ex Giggistown si proponeva quale battistrada della corsa per poi lasciar passare Martinstar dopo i primi quattrocento metri di gara e adeguarsi in seconda posizione. Ancora vitale all'attacco della curva di raccordo tra le due diagonali, cercava di riproporsi in corsia esterna per poi cedere di schianto dopo il primo siepone della diagonale breve. Concludeva quinto il percorso, stanchissimo e fin troppo spremuto, dato come "lontano" da Axel Lauteix.

Nel Tatti Jacopo, prova per novices di quattro anni e oltre, il vincitore del Corona Ferrea 2018 Inclusive Price misurava il proprio reale valore avendo contro uno Spiritofhayton a incomprensibile quotona (8 a 1). La corsa si caratterizzava per uno schema di gara "all'americana". Inclusive Price assumeva il comando delle operazioni scandendo ritmo serrato. Uno schema di gara ricalcato sulla precedente esibizione che faceva selezione e sgranava il gruppo a traguardo ancora lontano. Sylvain Mastain, in sella all'allievo di Gian Luca Verricelli in luogo dell'infortunato Alessio Pollioni, dimostrava di aver studiato a menadito la tattica di gara messa sul piatto della bilancia dal collega romano, ma ne emulava anche le sbavature. Nella morsa di Do Your Best e dell'Aichner Marywill, il baio di casa Di Nola non si risparmiava pur facendosi cogliere in anticipo all'ingresso della diagonale breve dai due avversari e soprattutto da Spiritofhayton. Il baio oscuro di Favero, tenuto addormentato nelle posizioni di rincalzo da Kratochvil nella prima parte di gara, approfittava di un salto un po' approssimativo di Inclusive Price sulla prima siepe della diagonale breve, per passarlo all'interno. Medesima situazione già registrata nel Corona Ferrea (allora era stato Balashakh ad anticiparlo) con Spiritofhayton a sfruttare la scia di un Do Your Best fin troppo frettoloso con Davide Columbu in sella e con Inclusive Price in lieve affanno nel parziale. I tre si isolavano completamente dal resto della compagnia, ivi compreso il favorito Marywill scomparso di scena dall'inizio della diagonale breve dopo aver dato battaglia nelle fasi iniziali. Spiritofhayton si sbarazzava di Do Your Best dopo la penultima insidia e si preparava a respingere il ritorno, per vie esterne, di Inclusive Price. Nel tratto piano, Inclusive Price offriva la sensazione di poter disporre di un mai domo Spiritofhayton che, a dispetto delle 800 ghinee spese da Favero a ottobre per disporne delle prestazioni, rientrava colpo su colpo, mettendo a nudo un combattivo carattere di cui in Inghilterra non si era palesata ombra. I due regalavano una bellissima retta fatta di attacchi e controattacchi con Spiritofhayton che riusciva a spuntarla di una corta incollatura. Jan Kratochvil conquistava così la sua quinta vittoria stagionale, confermandosi primo nella classifica milanese con quattro acuti (due più del connazionale Vana jr) e secondo nella generale (a quattro lunghezze da Vana jr).

Bella vittoria per Spiritofhayton, buono a Pisa e nell'occasione piuttosto ignorato al betting. L'allievo di Favero si dimostrava ottimo e inatteso acquisto, probabilmente non all'altezza dei migliori di categoria ma validissimo scendendo appena appena di categoria. Inclusive Price confermava la buona prova offerta nel Corona Ferrea, ma vedeva ridimensionarsi le aspettative di poter essere un soggetto in grado, al momento, di poter impensierire i vari Live Your Live, Vermithor e Big Fly. Il secondo posto, tuttavia, risulterà molto probabilmente sufficiente a portarlo a correre la Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano.
Si faceva notare anche in questa corsa il ragguaglio cronometrico: due secondi in meno rispetto al tempo (come avevamo detto non eccelso) marcato nel Corona Ferrea.
Chiudeva bene terzo un cresciuto ma, a nostro avviso, fin troppo aggressivo Do Your Best. Il portacolori Troger rilevava al comando Inclusive Price nella parte terminale della diagonale lunga e offriva una lunga volata in anticipo sui due più quotati avversari. Debellato ancor prima dell'ultima siepe, restava su sufficiente speed per proteggersi dai monocordi avversari. Alla fine pagava undici lunghezze a Inclusive Price ma resisteva senza patemi a un deludente Balashakh. Il portacolori Magog, controfavorito al gioco, seguiva bene il gruppetto di testa, ben coperto da un accorto Josef Bartos, ma al momento di premere sull'acceleratore restava sul passo, apparendo, se vogliamo, in regresso rispetto al Corona Ferrea. 
A due facce Marywill, giocatissimo al betting (poco più di 2 a 1 a farne il favorito), eccellente fino all'attacco della diagonale breve, ma completamente spento da qui al palo. Vana jr non lo spremeva, dando la sensazione di rallentarlo nella parte terminale. Terminava quinto sullo slancio, approfittando anche della grossa crisi degli altri quattro concorrenti già abbontantemente minati nella resistenza e già staccati. Una prestazione dunque da non sottovalutare, ma di certo da rivedere.
Male gli altri quattro, praticamente mai in corsa, fatta eccezione di Spin a Disc con Pavel Slozil, ancora una volta, a fare la voce grossa nella prima parte di gara (addirittura a portare pressione, insieme a Do Your Best e Marywill, al battistrada nella prima metà della diagonale lunga) per poi sparire a traguardo lontanissimo.

Due parole per la vendere per quattro anni. Sei al via con tasso tecnico molto basso. Occasione giusta per togliersi la qualifica di maiden e soprattutto per recitare un ruolo da protagonista (decisamente inusuale per questi soggetti). Dunque una chiamata ideale per riscattare prove fin qua assai deludenti.
La spuntava all'epilogo, dopo vibrante duello in famiglia, il portacolori di Richard Stampfl Padrinho, a porre fine a un'astinenza dalla vittoria di circa trenta mesi da parte del suo appassionato proprietario. Quattro anni dalla nobiliare genealogia, 75% fratello dello stallone Toronado, appariva in deciso miglioramento rispetto alle imbarazzanti prime esibizioni pisane e coglieva il successo dovendoselo sudare molto più di quanto sperato, probabilmente, dal suo allenatore. La discontinua Shiloh, al quarto secondo posto in carriera, operava infatti in anticipo e dopo aver rilevato il compagno di colori Stick Around, deciso battistrada ma ancora una volta deludente (anche per effetto di un paio di salti da brivido sulla diagonale lunga), tentava, tutta in corsia esterna, di sganciarsi nella piegata di raccordo tra le due diagonali. Bartos però la teneva a tiro senza concederle troppe lunghezze. I due completavano accoppiati la diagonale breve e si distaccavano dal resto della concorrenza per dare scena a una vera lotta in famiglia. Padrinho sull'esterno offriva l'illusione di poter disporre della compagna di allenamento ma subiva la maggiore brillantezza sui salti della femmina che dava gran filo da torcere nel tratto piano, cedendo solo negli ultimi cento metri agli affondi reiterati del figlio di High Chaparral.
Sassopiano, dato come prospetto interessante nelle prime esibizioni a tre anni, completava a distacco il podio venendo a battere uno stanco Stick Around senza però aver mai interferito per la vittoria. L'ennesima prova deludente per questo ex Arienti rilevato dalla famiglia Romano.
Malissimo le altre due, in particolare Jolie Tango letteralmente crollata in dirittura di arrivo al punto da esser battuta dalla debuttante Azalea di quindici lunghezze, pur disponendo di un vantaggio di quasi dieci lunghezze dopo il penultimo salto.

SPIRITOFHAYTON
all'interno ribatte colpo su colpo
agli affondi di INCLUSIVE PRICE.
(Foto da Ippodromo San Siro Galoppo).

sabato 14 aprile 2018

Responso 8° Giornata di Corse, San Siro, Milano.


TIGER ROLL FA TREDICI NEL GRAND NATIONAL E REGALA IL SECONDO GRAND NATIONAL ALLA GIGGISTOWN IN UN EPILOGO AL CARDIOPALMA. LIVE YOUR LIFE NON DELUDE NEL PIRELLI, SORPRESE NELLE ALTRE DUE PROVE MILANESI

Il portacolori Troger domina Vermithor e ribadisce la propria superiorità nella generazione 2014. Nelle altre due prove, deludono oltre misura gli attesi Broughton e Sol Invictus. Ad Aintree Tiger Roll e Pleasant Company regalano una retta da leggenda e completano con Bless the Wings un podio tutto irlandese.

TIGER ROLL e DAVY RUSSEL 

con lo scaramantico TREDICI 

trionfano nel GRAND NATIONAL.

A cura di Matteo Mancini.

Il 14 aprile, giornata con mezzo mondo ippico orientato ad Aintree per assistere al fascino del Grand National, un sole splendente, a contrasto di un fondo giudicato molto pesante, rendeva la giornata particolarmente calda e accompagnava il programma meneghino.
Occhi puntati sul Premio Pirelli, condizionata di blasone per cavalli di quattro anni impegnati sui 3.600 metri del percorso in siepi. Live Your Life, di rientro da autunno, dimostrava la sua disarmante superiorità, disponendo di Vermithor, mandato in avanti da Bartos per fare andatura con la speranza di far valere il maggior rodaggio sul quotatissimo avversario. Il baio oscuro di casa Olisova, apparso molto sudato, forte della splendida condizione mostrata a Pisa con gli acuti nella Corsa Siepi dei 4 Anni (L) e nel Criterium d'Autunno (Gr.2), menava la danza fin dalla caduta del tape, apparendo molto preciso sui salti. Romano, in cabina di regia di Live Your Life, lo lasciava fare disinteressandosi della corsa fino al termine della diagonale lunga. In pochi tempi di galoppo, e pur intralciato da alcuni concorrenti, il sauro di casa Troger affiancava il battistrada e, senza spendere troppo, ne disponeva fin dal primo salto della diagonale breve. Mai richiesto al massimo delle proprie forze, Live Your Life palesava eccelso stato di forma controllando la reazione di un vitalissimo Vermithor e si distendeva nei più facili dei modi in vista del traguardo.
Terzo completava il percorso, a undici lunghezze dal vincitore, il Galileo Aeneas. Il portacolori della Statek Blata Cesky correva molto bene sui primi, ma si rivelava completamente incapace di resistere all'accelerazione operata da Live Your Life e da Vermithor dopo il penultimo salto. Quarto chiudeva, in grave ritardo, un fallosissimo Meyandi, molto acerbo nel nuovo mestiere. Il sauro, montato forse fin troppo energicamente da Thomas Garner, cercava di recitare ruolo da protagonista operando, per corsia esterna, in anticipo su Live Your Life, ma pagava grave dazio al termine della diagonale breve chiudendo il percorso in gravissimo affanno. Solo quinta National Velvet, impegnata da Vana jr nel ruolo di prima inseguitrice di Vermithor, ma mai richiesta a dovere e uscita di scena all'inizio della diagonale breve. Non pervenuto Belvedere, in coda partito e là terminato senza mai entrare in causa.

Grossa sorpresa nello steeple per anziani, sempre sui 3.600 metri. Deludeva oltre misura il favoritissimo Broughton, 17/10 in coppia con Accelerator. Apparso sudatissimo, veniva impiegato in prima linea ma desisteva prima ancora di entrare nella diagonale breve senza mai innescare la propria qualità. Largo allora al sauro Duke is Back, alla prima con i colori di Orfeo Bottura. Il sauro guidava con sicurezza il drappello e vendeva carissima la pelle, operando una selezione che tagliava presto fuori dai giochi i rivali più attesi. Gli resisteva invece molto bene El Calife, 12 contro 1 la quota, che andava a ingaggiare duello col battistrada al bull finch, dopo aver sopravanzato Company of Ring, il primo degli inseguitori nella prima parte di gara. La lotta tra i due attaccanti, presto capaci di scavare il vuoto, si protraeva fino all'ultima siepe dove Duke is Back si dimenticava di saltare e franava pericolosamente al terreno. El Calife restava solo in testa e rifiniva l'appuntamento con ampio margine davanti al monocorde A Pigalle in grado di regolare uno stanco Company of Ring battuto all'epilogo anche da Accelerator per la terza piazza. Quest'ultimo si rivelava fin troppo tardivo nell'entrare in gioco, ancora in posizione di estrema attesa all'ingresso nella diagonale breve, operava notevole rimonta ma pagava la scelta troppo attendista di Jiri Kousek.
Pagava il rientro Recently Acquired, bene sui primi all'inizio della diagonale breve ma privo di forze per rispondere all'incremento di andatura oltre che non spremuto da Bartos. Male Broughton, mai in corsa Jessica Jo.

La vendere registrava la prima vittoria in Italia di Option Be. Il figlio di Nickname e Prix Noble risolveva la contesa con una superiorità di certo inattesa, approfittando di uno scellerato salto finale del favorito Noisemaker.
La prova riproponeva lo schema di corsa di un Macchiavelli sparato a discreta andatura al comando e poi fuori dai giochi a traguardo ancora lontano e rilevato da Desertmore Hill, con i nuovi colori Bottura, e da Noisemaker a metà della dirittura lunga. Noisemaker assumeva il comando delle operazione dopo la prima siepe della diagonale breve e offriva l'illusione di aver risolto la contesa chiudendo la porta in faccia ai vitali Desertmore Hill e ad Archangel Raphael, nell'occasione paraocchiato, ma non teneva di conto di un quanto mai brillante Option Be. Il baio oscuro della Tania - Vana filtrava per vie interne e staccava nel tratto piano finale, scavando l'abisso sugli altri. Noisemaker, secondo, si riprendeva da un inciampone in ricezione, e controllava Desertmore Hill e Archangel Raphael incapaci di cambiare passo. Solo sesto Home Please, troppo rinunciatario nella prima parte di gara, bruciato sul palo da un'Hirondelle da rivedere in altre occasioni. Imbarazzanti gli altri, tra i quali un Sol Invictus spettro del campione di un tempo e finito a quarantacinque lunghezze scarse dal vincitore (e si parla di Option Be).

EL CALIFE a sorpresa 
nel Castellazzo per il doppio
di Ilaria Saggiomo.
(Foto Canalturf.com).

Ad Aintree andava in scena un'edizione del Grand National ridotta a trentotto concorrenti, in luogo degli abituali quaranta, a causa della pioggia scesa i giorni precedenti all'impegno con conseguenziale allentamento del fondo. Favorito netto il numero sei Total Recall, soggetto caduto nella Gold Cup ma su eccelso stato di forma, presentato da Willie Mullins e crollato di quotazione da 10 contro 1 a 7 a uno. Altro cavallo soggetto di forti scommesse dell'ultima ora risultava essere la femmina Baie des Iles, numero ventotto. Un numero quest'ultimo magico per la prova, essendo quello portato da Pie, il cavallo protagonista del film National Velvet condotto alla vittoria da una giovane amazzone. Film uscito nel 1944 ma non ancora tramutatosi in profetica previsione. La quotazione della grigia crollava alla vigilia da 40 a 1 a qualcosa come 14 a 1, per poi risalire a 16 a 1, per effetto di un massiccio gioco proveniente da ogni parte del mondo. Contro le giocate la cabbala e una tradizione statistica sfavorevole, vuoi per il mantello del cavallo (si contano sulla punta delle dita di una mano i grigi vincitori), ma soprattutto per il sesso dell'animale (l'ultima femmina a vincere il National risale a oltre 67 anni fa), l'età dello stesso (appena sette anni, ultima vittoria di un coetaneo risale al 1940) e il sesso dell'interprete ovvero l'amazzone Kathy Walsh (mai una donna ha vinto il Grand National). A favore la presenza di un cavallo impegnato in siepi in Italia e avente il nome del film da cui è tratta la favola di Pie e di Velvet Brown (la ragazzina capace di vincere la corsa da amazzone).
Queste alcune delle premesse a cui è da aggiungersi il tentativo moltiplicato per cinque della Giggistown con Tiger Roll, numero tredici dello schieramento, a capitanare un cabbalistico pentagono con quattro compagni di colori con un curioso testacoda, dall'uno di schieramento al quaranta, griffato Giggistown e col numero uno Thunder and Roses subentrato come riserva per sostituire il top weight ritiratosi dall'evento nel precorsa.

Prendeva subito la testa I Just Know con Danny Cook in sella, 14 a1 al betting, per vie esterne Milansbar. Sui primi Saint Are, Seeyouatmidnight, per vie interne Double Ross e Ucello Conti. Il favorito Total Recall rischiava subito la caduta sul terzo elemento saltato in modo assai scomposto. Paul Townend restava in sella per un miracolo. Tutti molto bene fino all'attacco del famigerato Becher's Brook, sesta fence sul percorso. Franava qua il battistrada I Just Know, imitato nelle posizioni di rincalzo da Virgilio e da Houblon des Obeaux. Rilevava allora il comando Ucello Conti con alla sella Double Ross.
Al Foinavon perdeva l'equilibrio Sam Coltherd che lasciava scosso Captain Redbeard.
Duplice caduta al Canal Turn dove uscivano di scena gli outsider Buywise e Lord Windermere. Davanti proseguiva l'azione del dieci anni di importazione francese Ucello Conti, affidato da Gordon Elliot alle mani di Daryl Jacob. Double Ross gravitava secondo tenendosi all'esterno Milansbar, con in scia il terzetto The Dutchman, Pleasant Company e Seeyouatmidnight. Quindi Valseur Lido in corda. Seguiva ancora in pancia al gruppo il favorito Total Recall che rischiava ancora la caduta sulla nona fence.
Posizioni inalterate con concorrenti brillanti sui salti collocati sul rettifilo che va a immettere sulla dirittura che porta al passaggio davanti alle tribune. Si faceva notare in quattordicesima posizione la grigia Baies des Iles con l'amazzone Kathy Walsh in sella, cavalla che vedeva crollare le proprie quotazioni da 40 contro 1 a 16 contro 1 nelle ultime ore.
Ucello Conti con decisione andava ad attaccare il The Chair, l'ostacolo più alto del percorso, con un vantaggio di un paio di lunghezze sul resto compagnia guidata da Pleasant Company. Qui si registrava la brutta caduta di Alpha des Obeaux su cui franava Saint Are, scivolato nelle posizioni di rincalzo dopo avvio brillante. Quest'ultimo soggetto riportava importanti ferite che necessitavano l'intervento dei veterinari della pista.
Passaggio davanti alla tribune con Ucello Conti, per vie interne, a menare la danza in vista del secondo giro. Pleasant Company il primo degli inseguitori. Vitali ancora Double Ross e Seeyouatmidnight. I concorrenti proseguivano sicuri saltando tutti in modo brillante i primi ostacoli del secondo giro. Dopo la ventesima fence, Pleasant Company assumeva il comando sfilando uno stanco ma sempre vigile Ucello Conti. Sull'esterno ancora Seeyouatmidnight, Double Ross a centro pista con alla sella Milansbar. Non entrava invece in corsa il grande atteso Total Recall, favorito netto alla quota di 7 a 1, ancora ben discosto lungo lo steccato nelle posizioni di estrema retroguardia.
I concorrenti aggiravano il Becher's Brook a causa della presenza dei teloni verdi distesi sulla pista. Davanti a tutti ancora Pleasant Company su Ucello Conti, Seeyouatmidnight, Milansbar, Valseur Lido, Double Ross, e gli altri col trio Childrens List, la punta Giggistown Tiger Roll e The Dutchman, a precedere l'altro trio composto da Bless the Wings nella morsa di Warriors Tale e la prima punta McManus Anibale Fly e via via gli altri capeggiati da Gas Line Boy e dalla grigia Baies des Iles con più indietro Total Recall.
Al Foinavon stramazzava giù The Dutchman. Tutti indenni invece al Canal Turn. Davanti sempre un pimpante Pleasant Company, all'interno Ucello Conti, all'esterno di tutti Seeyouatmidnight con in scia Childrens List risalito bene. In quarta e quinta posizione il duo Giggistown Valseur Lido e Tiger Roll. Scivolato in ottava posizione Milansbar con larghissimo Anibale Fly. Retrocesso Double Ross. Sul ventisettesimo ostacolo Ucello Conti disarcionava Daryl Jacob.
Ancora davanti a tutti Pleasant Company accompagnato da Seeyouatmidnight, quindi Tiger Roll in costante risalita a precedere Childrens List, Bless the Wings e Valseur Lido con Anibale Fly a operare l'aggancio.
Lunga progressione in vista della piegata finale dove pagavano il conto alla stamina Seeyouatmidnight e Childrens List.
Sul penultimo ostacolo Tiger Roll, 10 contro 1, operava il suo attacco a Pleasant Company e passava indisturbato davanti a tutti. Sui due provava la rimonta Anibale Fly preceduto da Bless the Wings. A contatto ancora Valseur Lido con gli altri in difficoltà capeggiati da Gas Line Boy e dal numero 40 Road to Riches in grande risalita. Crollati alla distanza Seeyouatmidnight, Childrens List e Milansbar, quindi gli altri.
Davy Russel lanciava forse fin troppo prematuramente Tiger Roll verso la gloria. Il figlio di Authorized, otto anni, prima punta del gruppo pentastellato di Giggistown, volava nel più facile dei modi verso il palo entrando tuttavia in clamorosa crisi al furlong finale. Credeva allora nella pazzesca rimonta David Mullins, in sella a un infinito Pleasant Company, dieci anni preparato dall'irlandese Willie Mullins. Il baio listato ritornava sul fuggitivo e lo andava a prendere sul palo, mangiandogli qualcosa come otto lunghezze in cento metri, con un epilogo mozzafiato. I due rivali vicinissimi ma con Tiger Roll, stremato, capace di salvare una testa sul filo d'arrivo. Terzo, a undici lunghezze, Bless the Wings resisteva a stento al finalone di Anibale Fly a completare un podio tutto irlandese. Quinto Milansbar davanti a Road to Riches, secondo in casa Giggistown, e Gas Line Boy,
9.40.10 il tempo del vincitore, dodici su trentotto i concorrenti capaci di completare il percorso. Nell'ordine Valseur Lido, Vieux Lion Rouge, Raz de Maree, Seeyouatmidnight e Baie des Iles gli altri concorrenti che completavano il percorso.  

giovedì 12 aprile 2018

Presentazione 8° Gironata, San Siro, Milano.


NATIONAL VELVET E TOTAL RECALL, QUANDO IL CINEMA INCONTRA L'OSTACOLISMO

Incrocio di campi sull'asse Milano-Aintree nel sabato italiano dedicato agli ostacolisti. Spiccano il rientro sulla pista meneghina del campione Live your Life contrapposto alla novità National Velvet nel main event Premio Pirelli. Total Recall ad Aintree apre le quotazioni in veste di favorito nel più classico dei GRAN PREMI, il Grand National di Aintree, per vincere il quale occorre più di un semplice ATTO DI FORZA.


Commento di Matteo Mancini
C'era una volta un film che tutti i ragazzini appassionati di ostacoli consideravano una pietra miliare della loro cinematografia preferita, siamo pronti a scommetterci. Mickey Rooney e una giovanissima Elizabeth Taylor i due attori chiamati a personificare due soggetti molto diversi tra loro (una sognatrice e un disilluso) uniti da una passione comune e da un cavallo tanto pazzo da esser venduto in una lotteria popolare per non esser mandato al macello. Stiamo parlando delle premesse da cui si muove la sinossi di National Velvet, distribuito nella penisola italiana nel 1944 col titolo Gran Premio. Film incentrato sulla massacrante corsa in scena ogni anno ad Aintree, perifieria di Liverpool, sui 7.200 metri del tracciato inglese tra fence e piegate tre le più letali nella storia ippica.
Ebbene sabato prossimo si rinnova la tradizione con un doppio e curioso appuntamento per i tradizionali estimatori dell'ostacolismo. A Milano debutta in Italia National Velvet (cavallo di importazione francese) per i colori dell'attuale leader dei proprietari italiani, Josef Aichner, mentre ad Aintree va in scena la corsa rappresentata cinematograficamente dall'altro National Velvet (l'opera) con favorito, quota di 10 a 1, un cavallo che porta il nome di un altro famosissimo film: Total Recall, distribuito in Italia nel 1990 col titolo Atto di Forza, nome peraltro conosciuto dagli ostacolisti italiani per esser il nome di un secondo soggetto apparso in siepi nel romano verso la fine degli anni novanta. Dunque lo strano intreccio cinema-ostacoli si va a estrinsecare in pista sabato prossimo venturo. Andiamo allora a presentare le tre prove in ostacoli milanesi.

Occhi puntati sul Premio Pirelli, condizionata per quattro anni sui 3.600 metri, dove rientra il leader generazionale Live Your Life, assente dal secondo posto in autunno nel Berlingieri di Milano. Cavallo che non ha bisogno di presentazioni. Sei vittorie e due secondi posti in otto uscite in ostacoli, trionfatore in categoria Gruppo 1, Gruppo 3 e Listed. Ha stradominato nei confronti con i soggetti di allenamento italiano e ha battuto anche un ottimo allievo di Guillaume Macaire pur se a tavolino. Se in forma dovrebbe incarnare il ruolo di favorito netto. Di contro avrà un sovraccarico di tre chili su tutti i concorrenti eccetto la "gazzella" Vermithor. Il portacolori Olisova ha brillato a Pisa, ma i confronti con il sauro di Troger preparato da Raffaele Romano sono implacabili. Favero punterà tutto sul maggior rodaggio del proprio pupillo, cavallo non troppo brillante sui salti ma sempre efficace e agile. National Velvet costituisce la novità introdotta da Aichner e avrà la prima monta di scuderia (Vana jr). Genealogia eccelsa con Sinndar (di cui ricordiamo l'ottimo ma sfortunato Tuk Tuk) incrociato in linea femminile con High Chaparral. E' alla terza uscita in ostacoli dopo un debutto incolore e una vittoria debordante a Fontainebleau a reclamare nel successivo ingaggio. Aichner lo ha acquistato nel dopo corsa, il 3.3, per 15.200 euro. Impegno subito gravoso con la crema della generazione 2014, non sarà per niente facile andare a battere i due sopraelencati. Da vedere con interesse il Galileo Aeneas, seconda pedina Vana sr, eccelso in piano e sfortunato al debutto nel Corona Ferrea. La qualità non manca, ma è da verificare in siepi. Si tratta di un cavallo dall'ampia stamina, terzo nel Derby Slovacco e piazzato nel St.Leger Ceco e in quello Slovacco (quinto in quello italiano). Potrebbe esser un prospetto da alto calibro e qua avrà i rivali per misurare il proprio valore.
Completano il campo il grigio Bardelli, poco convincente nell'ultima esibizione pisana e apparso "verdone" sui salti, Meyandi (rimasto staffato nel Corona Ferrea, ma qualitativo in Inghilterra nelle prove in piano) e l'estremo outsider Belvedere al debutto nella disciplina.

Pronostico Mancho: Live Your Life, Vermithor, Aeneas.

Nel Premio Castellazzo, 3.600 metri in steeple, ritorna in pista un altro pezzo da novanta dell'ostacolismo italiano: Broughton. Si tratta del trionfatore del Grande Steeple Chase di Milano 2017 nonché terzo nel successivo Gran Premio Merano, con spunto finale che aveva illuso il proprietario Josef Aichner di poter andar a mettere, per la sua prima volta, le mani sul più ambito trofeo tricolare dedicato al panorama ostacolistico. Rientra da settembre, ma sarà sicuramente il riferimento per chi voglia andare ad aggiudicarsi la corsa. Si rivede anche il generoso Recently Acquired che Favero rispolvera dopo discreta assenza. Cavallo molto regolare e ad agio sul tracciato meneghino. La variabile della preparazione a giocare da elemento di incertezza per quella che potrebbe essere una prestazione non facile da prevedere nel pre-corsa. Prova la categoria e la disciplina Accelerator, assai convincente in siepi a Pisa dove ha battuto Vodka Wells poi a bersaglio in Gruppo 1. Una prestazione quest'ultima che ne fa crescere e di molto le quotazioni.
Da vedere con interesse anche Company of Ring, altro frequentatore dei salotti dell'alta nobiltà ostacolistica. Il portacolori Milano è rientrato benino in categoria vendere, dopo un anno e mezzo di assenza, subendo tuttavia un pesante distacco da Duke is Back, qua riproposto. Entrambi vengon lanciati in questo impegno contro avversari di maggior lignaggio e forma.
Non partono battuti, soprattutto per un piazzamento, Sbarazzino e A Pigalle per il quale sarebbe necessario un fondo particolarmente faticoso. Su un secondo piano El Calife e Jessica Jo, a completare un interessantissimo lotto di partenti proiettati al Grande Steeple Chase di Milano.

Pronostico Mancho: Broughton, Accelerator, Recently Acquired.

Chiudiamo l'analisi con la prova a vendere, pur se con dei soggetti di livello superiore, che apre il convegno milanese. 3.200 metri in siepi, nove al via. Piace moltissimo Noisemaker, ritornato su buoni livelli sia di forma fisica che di prestazione a Pisa.  Dovrà vedersela con la classe di Sol Invictus, non bene al rientro, ma qua in categoria defalcata. Il portacolori Favero dovrebbe esser in condizione di imporre la qualità pur non essendo, probabilmente, ai livelli degli anni passati. Archangel Raphael è in linea per una piazza soprattutto per il crescente stato di forma e lo preferiamo a Desertmore Hill passato a difendere i colori di Bottura e già netto trionfatore in categoria sulla pista di Milano. Occhio anche alla new entry Ghiotti che propone Hirondelle, dal validissimo Sholokhov, che in Francia è piazzata, pur se a distacco, in categoria condizionata.
Atteso a un miglioramento Home Please, deludente al rientro ma validissimo in questa categoria, quindi Crystal Tango, Option Be e Macchiavelli a delineare un campo partenti molto interessante data la categoria.

Pronostico Mancho: Noisemaker, Sol Invictus, Archangel Raphael.

TOTAL RECALL,
caduto nella GOLD CUP di CHELTENHAM,
favorito al betting
nel GRAND NATIONAL

lunedì 2 aprile 2018

Responso 7° Giornata, San Siro, Milano.


ESTREMI OUTSIDER ALLA RIBALTA: DOPPIO DA 312 A 1 NELLE DUE PROVE PER DEBUTTANTI

Inclusive Price domina nel Corona Ferrea e regala la prima vittoria in carriera in ostacoli all'allenatore Verricelli e al proprietario Pietro Di Nola. Nel Primi Salti colpisce Mahe King per la prima vittoria in assoluto in Italia di un figlio di Adlerflug.

MAHE KING
è il primo tre anni a vincere in siepi
in Italia nella stagione 2018.
Suo il Primi Salti.
(Foto Katerina Urbankova).

Commento di Matteo Mancini
Giornata coperta a San Siro quella che fungeva da cornice della settima riunione in ostacoli della stagione 2018. Appena due prove destinate agli ostacolisti, entrambe in siepi sui 3.200 metri per debuttanti. Consistenza morbida del fondo. Prima delle due prove era quella riservata ai cavalli di tre anni, il tradizionale Primi Salti con dotazione complessiva di 22.000 euro. 
La prova vedeva trionfare, assai a sorpresa, il numero quattro Mahe King, un sauro preparato da Vana sr molto restio a impegnarsi e reduce da due prestazioni da non piazzato in Repubblica Ceka. Quotato 14 a 1 sulle lavagnette, penultimo al gioco su nove partenti, veniva trattenuto nelle posizioni di rincalzo da Jan Kratochvil. Chiamato al maggiore impegno palesava lievi difficoltà di macchinazione tanto da sembrare tagliato fuori a metà della dirittura breve, dopo aver cercato di affacciarsi sui primi nel raccordo tra le due diagonali. Bene sugli ultimi salti, rispondeva alle sollecitazioni dell'interprete per andare ad acciuffare il fuggitivo Absolute Belter sull'ultima siepe e regolarlo di cinque lunghezze nel tratto piano per effetto di una falcata molto fluida e distesa. Quest'ultimo, favorito netto della prova, vedeva sfumare le proprie chance di vittoria a metà della dirittura breve, quando ormai aveva dato l'illusione a tutti di aggiudicarsi la prova con soluzione da lontano. Partito forse troppo presto nella volata finale, il portacolori di Paolo Favero, primo prodotto in assoluto di Dawn Approach a misurarsi in ostacoli, fletteva nella parte terminale della prova, dopo aver scandito i tempi di gara fin dal passaggio davanti alle tribune. Non brillantissimo su alcuni salti, si scrollava di dosso Sopran Helga e Leonardo da Vinci, che tentavano di contendergli la leadership sul termine della diagonale lunga, per lanciarsi verso la vittoria con allungo poderoso prima ancora di imboccare la diagonale breve. Rimasto un po' in debito di stamina, subiva l'affondo di Mahe King e anche del non linearissimo compagno di allenamento Watching Spirits che gli guadagnava qualcosa nel tratto piano senza però riuscire a batterlo. Il portacolori Olisova offriva un'incoraggiante prova, soprattutto alla luce dei pochi allenamenti effettuati, pur cambiando svariate corsie nel corso di gara e aver sofferto la svolta a destra dopo il passaggio davanti alle tribune tendendo ad allargare verso l'esterno.
Al quarto posto terminava Leonardo Da Vinci, autore di interessante prova. Il grigio di Christian Troger si incaricava di ricucire il gap scavato da Absolute Belter, capitanando il gruppo degli inseguitori nella parte conclusiva della prova ma mancava sul più bello. Saltata l'ultima siepe restava sul passo e subiva importante distacco dai tre che lo precedevano, pur chiudendo davanti alla più appoggiata Sopran Helga. La prima scelta di Raf Romano, tentava di portare pressione ad Absolute Belter minacciando di rilevarlo al comando delle operazioni, ma veniva respinta e pativa in modo evidente l'accelerazione del battistrada inferta poco prima dell'attacco della diagonale breve. Rimasta ancora vitale, ritornava sui primi in vista dell'ultima siepe presentandosi in corsia esterna, ma si rivelava incapace di piazzare adeguato speed finale subendo importante distacco.
Opache le prestazioni degli altri. Sopran Dylan, soggetto dalla blasonata genealogia, operava strategia di gara avanguardistica accompagnando brillantemente Sopran Helga nelle posizioni di testa per crollare d'improvviso dopo il salto della prima siepe della diagonale breve. Il portacolori di Remo Romano veniva così a mancare nel momento in cui si iniziava a far sul serio, totalmente inidoneo a rispondere al cambio di andatura. San Cristobal restava invece in posizione di estrema attesa senza mai entrare in gioco. Moderato da Rostislav Bens, si limitava ad andare a prendere il crollato Sopran Dylan per aggiundicarsi un inutile sesto posto a diciotto lunghezze da Sopran Helga.
Pelice e Far Dawn scartavano sotto la tribuna, la prima a causa della rottura delle staffe, mentre il secondo a causa dell'intralcio subito per effetto del cambio di direzione di Pelice.

Il Corona Ferrea offriva il medesimo colpo di scena del Primi Salti. Ancora una volta davanti alle tribune, Sertash Ferhanov, già interprete di Pelice, restava staffato da Meyandi per cadere dal cavallo e provocare l'ulteriore caduta sulla prima siepe della diagonale lunga dell'interprete del favoritissimo Aeneas.
Restavano così in cinque a contedersi la corsa con davanti a tutti il maiden Inclusive Price che completava gli interi 3.200 metri in modalità front runner. Estremo outsider della prova, alla quota di 22 a 1, regalava così la prima vittoria in assoluto in ostacoli all'allenatore Verricelli e al proprietario Pietro Di Nola. Ale Pollioni, in sella, era bravo a moderarne le energie, così da rintuzzare il primo attacco scagliato dal Magog Balashakh che gli rubava la corsia interna e si proponeva bene sulla diagonale breve, dopo aver avuto un contatto col rivale. Il Magog pagava uno scellerato salto sul primo elemento della diagonale in questione quando ormai era sfilato al comando. Inclusive Prince riprendeva così la testa su Balashakh con più indietro Fast Wind costretto a una lunga rincorsa. Inclusive Prince allungava bene dopo l'ultima siepe e si rendeva intangibile da Fast Wind venuto a battere Balashakh per il posto d'onore. Impalpabili il rientrante Spin a Disc, quarto, e Holy Song costantemente in coda al drappello e là finito.
La prole di Rip Van Winkle, dunque, tornava sul gradino più alto del podio, dopo la vittoria nel Berlingieri 2016 di Queen Winkle e i fallimenti dei vari Diva Silente e L'Apogee. Fratello pieno di Time is Precious, rimasto praticamente al palo nell'ultima Gran Corsa Siepi di Pisa, Inclusive Price dimostrava attitudine al nuovo mestiere e si segnalava quale secondo prodotto dello stallone a risultare vincitore in ostacoli in Italia su cinque scesi in pista. Non particolarmente eccelso il tempo di gara bloccato sul 3.47.50.