, quasi caduto nel tratto piano sulla piegata di raccordo tra le due diagonali, inconveniente che lo costringeva a interrompere l'azione e a scurvare larghissimo. Molto interessante il recupero del giallo-nero, con un parziale finale superiore a quello del vincitore che lo precedeva, tuttavia, di quattro lunghezze. Terza si manteneva in quota
a coronamento di un podio che rispecchiava i giusti valori visti nella prima parte di stagione. Quarto a contatto
. Non schierato
Un inizio di carriera da supercampione, purtroppo presto intralciato dagli infortuni. A tre anni era stato costretto a correre appena quattro volte, mantenendosi comunque su livelli apprezzabili. Vincitore al rientro in condizionata e ripetutosi in egual categoria a Milano sui 1.400 metri, aveva tentato di nuovo l'avvenutre a Maisons Laffitte nel Prix de Ris-Orangis (Gr.3) senza piazzarsi. Tornato in Italia, aveva chiuso la stagione col secondo nel Chiusura (Gr.3) battuto dal tedesco Koenig Concorde, un vero e proprio specialista della prova. Ancor più rare le presenze a quattro anni, sebbene caratterizzate, a pari merito con Rosendhal, dal successo nel Carlo e Francesco Aloisi (Gr.3) a Roma, salvo poi non piazzarsi nelle tre uscite a cinque anni per un curriculum fatto di 15 corse, 7 vittorie (1.200-1.400 m.), tra cui un Gruppo 2 e due Gruppo 3, e 3 piazzamenti per 223.500 euro.
Ritirato in razza nel 2014 in Francia presso la Haras du Thenney al tasso di monta di 2.000 euro, era tornato in Italia l'anno seguente in quel di Varese, presso la Razza Ticino, al modesto tasso di monta di 2.500 euro. Sette monte al primo anno di attività (sei delle quali in Francia), seguite da quattordici al secondo anno e di nuovo a tre nella stagione successiva. Valori modesti, ma con qualche parvenza di risultato. A brillare il promettente ma sfortunato AMERICAN COFFEE (nipote di Rail Link, allevato e di proprietà della Incolinx), imbattutto nelle due prove disputate a due anni sui 1.200 metri con successo netto nel Criterium Nazionale (L) di Milano, per un totale di 14 elementi scesi in pista in Italia, al 13 maggio 2019, di cui quattro vincitori (28,5%) in piano e un quinto in ostacoli, per un totale di 80 corse in piano e 7 vittorie (8,75%) oltre 3 in siepi. Tra i vincitori si sono distinti Mondorame (nipote di Duke of Marmalade, allevato dall'Agricola Patrizia), sceso in pista 7 volte, con 2 vittorie (1.500 m.) nelle prime due corse in carriera, pluripiazzato in condizionata, e il primo nato nonché primo vincitore assoluto Silallero (nipote di Montjeu, allevato da Angelo Agrestini), 2 vittorie (1.500-1.900 m.) in handicap, quinto classificato, a 50 contro 1, nello Sbarigia (L). Vincitore di un prova sui 1.200 metri a reclamare Texas Cactus.
In Francia sono scesi in pista altri cinque soggetti, tutti dal primo anno di monta, per un totale di 28 corse in piano e 1 vittoria (3,57%) marcata da Marzini, in una maiden da 8.000 euro, sui 1.200 metri di Mont de Marsan. Ha corso in siepi sempre in Francia, senza piazzarsi in due uscite, Petite Roodee.
Due settimane dopo andava in scena la prima pattern race per tre anni di Maia, il Premio dei Giovani (L). A sorpresa, a causa di un contrattempo, Raffaele Romano era costretto a ritirare dalla prova Sky Constellation. Semaforo verde allora per l'immaturo Lord Dragon, che Jan Kratochvil impegnava in stretta marcatura nella scia della femmina Thebah, lasciando più avanti l'onere di scandire i tempi di gara a Sopran Zarina. Affrontavano di rimessa la prova gli altri due contendenti, ovvero Ostrich e Peppesp, rispettivamente il secondo e il terzo del Premio Prime Siepi vinto da Thebah. A metà della dirittura opposta a quella di arrivo, Lord Dragon scagliava il suo attacco a Sopran Zarina prendendo in contropiede Thebah. Il portacolori di Aichner affrontava in vantaggio la piegata finale, tirandosi dietro Thebah e Ostrich che piombavano sulla stanca Sopran Zarina. Ancora piuttosto grezzo nello scurvare, Lord Dragon apriva la porta a Thebah che provava a infilarlo all'interno. All'esterno di tutti veniva a fare l'arrivo anche Peppesp, fin lì fanalino di coda e in difesa dei colori Troger. Nel tratto piano Lord Dragon allungava senza possibilità di appello e si isolava dagli avversari, con Peppesp che, a poco a poco, rimontava e batteva di una lunghezza comoda Thebah, lasciando più indietro Ostrich e Sopan Zarina. Prima vittoria in pattern race per un figlio di Dragon Dancer, pur se al suo ottavo anno di monta, secondo di Sir Percy nel Derby di Epsom e quarto nel Derby Irlandese (battuto da Dylan Thomas, Gentlewave e Best Alibi). Genealogia mediocre, eppur fregiata dall'interessante inbreeding 2x3 su Sadler's Wells (padre di Dragon Dancer e del nonno materno Poliglote). La madre, la maiden She's My Lady, risultava essere pluripiazzata a reclamare in Francia in piste di provincia a tre e quattro anni in siepi, senza aver dato niente di rilevante in produzione. Piuttosto mediocre anche la seconda linea femminile facente capo a una vincitrice in piano, quarta classifica in Gruppo 3 sui 2.100 metri di Saint Cloud. Stamina nella linea generazionale, con un padre in razza scelto alla monta di 1.000 euro.
Le ostilità avevano nuovo inizio il 28 luglio in una maiden che vedeva marcare il primo successo in carriera di World Speed. L'allievo di Vana sr, per i colori della Statek Blata Cesky, batteva i piazzati del Premio dei Giovani Ostrich e Peppesp, rispettivamente a tre lunghezze scarse e altrettante cinque il terzo. I due battuti duellavano per il comando già dalla curva di Marlengo con Peppesp, favorito al gioco, scatenato avanguardista. Ostrich, in corsia esterna, sfondava sul battistrada sulla piegata finale, ma non si scrollava di dosso World Speed. Il sauro, da Jukebox Jury, allungava bene nel tratto piano e si toglieva la qualifica di maiden.
Circa un mese dopo si assisteva a un interessante incrocio di linee utile a delineare i valori in campo per la definizione del leader generazionale classe 2016. In una condizionata sui 3.000 metri si incontravano i vari Sky Constellation, Lord Dragon, World Speed e Sopran Zarina. Nella prova debuttava in siepi anche Atom Hearth Mother, un qualitativo prodotto da Rock of Gibraltar, vincitore a due anni del Premio Berardelli (Gr.3) e reduce dall'undicesimo posto nel Derby Italiano (Gr.2) disputato in maggio.
L'avvicinamento all'unico Gruppo 1 per tre anni veniva consumato l'otto settembre dove si imponeva con un impressionante volo finale la novità Night Moon, un figlio di Moonjaz, stallone capace di fornire un solo vincitore classico, Aztek (vincitore della Gran Corsa Siepi di Merano, edizione 2018), allenato da Pavel Tuma per gli storici colori del Dr. Charvat.
Il sauro, reduce da una vittoria di misura a Pardubice in classe 4, affrontava la prova a luci spente, nascosto nelle retrovie e lasciando avanti i più attesi avversari. Strappava i favori del pronostico il Troger L'Imperdibile, un Harbour Watch forte della netta vittoria nella prova per debuttanti di inizio agosto intitolata a Pasqualino Mazzoni e su buone linee in piano sulla breve distanza (schierato anche in categoria di Gruppo). Chiamati a evidenziare miglioramenti Atom Hearth Mother e, soprattutto, Lord Dragon. Si rivedeva anche Ostrich, un Phoenix Reach di blasonata famiglia riconducibile agli allevamenti Rothschild eppure pagato appena 2.500 ghinee nel febbraio del 2019. A fungere da novità lo stato del terreno, dato per molto pesante.
Dunque un'affermazione, pur se resa sul terreno faticoso, che faceva di questo figlio di Moonjaz (mediocre stallone operante in Repubblica Ceka, vincitore in Listed in Svizzera a sette anni, generato da Nashwan) un serio pretendente al Criterium d'Autunno. Allevato dal Dr. Charvat e generato dalla polacca Nostalgia, una figlia di Jape vincitrice di nove prove in Repubblica Ceka, otto delle quali in ostacoli (steeple e cross), tra cui due classi I di Pardubice.
Vittoria dunque a sorpresa, con bizzarro e irregolare schema di corsa, per questo primo prodotto di una modesta e mai piazzata AQPS da Lavirco e da altra modesta cavalla (sella francese) generata da Quart de Vin, madre del vincitore del Grand National Gallese (Gr.3) di Chepstow RAZ DE MAREE e del piazzato in Gruppo 3 inglese in chase Latitude.
1. NIGHT MOON;
2. SKY CONSTELLATION;
3. LORD DRAGON;
4. POUR VOUS ET NOUS;
5. GRAND SUD.
La stagione dei quattro anni in siepi entrava subito nel vivo a Pisa, il 27 gennaio, in occasione della Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L) dove rientravano Leonardo da Vinci, vincitore del Tagliabue (Gr.3), e Imperial Red, vincitore del Premio dei Giovani (L), premi andati in scena nell'estate meranese del 2018. I due soggetti giungevano all'appuntamento senza tappe intermedie e si ritrovavano a contendersi la corsa in un vibrante duello che vedeva prevalere il sauro di Lydia Olisova. Lo stato del fondo leggermente pesante e la ridotta distanza dei 3.500 metri risultavano più congeniali al figlio del velocista Zoffany, che prendeva in contropiede il favorito Leonardo da Vinci su cui Raffaele Romano dava troppo per scontata la vittoria finale. Il grigio, portacolori Troger, appariva poco preciso sui salti e scandiva una falsa andatura di testa non idonea a fare selezione. Bene in mano prima dell'ultima insidia, pur se attaccato da un disordinato Imperial Red già montato da Josef Bartos, non riusciva a distendersi nel tratto piano, subendo l'aggressione dell'avversario. All'epilogo si aggiungeva alla lotta anche la sorpresa Moved, ben in assetto a largo di tutti e già visto a dicembre sulla pista (secondo a un'incollatura da Time Fatal in handicap), che giungeva a una corta incollatura dal grigio di Romano, quest'ultimo battuto di una da Imperial Red. Nella prova debuttava in Italia, per il fucsia di Paolo Favero, Let It Go Papa, castrone da Frozen Power già autore di tre corse in hurdle in Irlanda senza far vedere niente di rilievo. Soggetto quest'ultimo, impegnato con parsimonia, quarto a dieci lunghezze dal compagno di colori Moved, in grado, qualche mese dopo, di ridurre il gap e iscrivere il proprio nome nel registro dei vincitori classici.
La genealogia di Imperia Red: Promessa di casa Favero al punto da aver accarezzato il proposito di poter diventare il leader generazionale in siepi classe 2015, si trattava di un castrone di buona genealogia, acquistato foal per 75.000 ghinee e poi prelevato dalla blasonata Cheveley Park Stud per 60.000 ghinee alle breeze up. Primo prodotto della miler tedesca Scoville, una figlia di Sholokhov e di una vincitrice in territorio tedesco (sorella piena della pluripiazzata in listed Stravini), vincitrice a tre anni in Listed ad Hannover, sorellastra della vincitrice in Listed a Monaco Skagen. Linea femminile interessante in cui spiccava la quarta madre, Strategie, vincitrice in ostacoli e sorellastra della vincitrice in listed e pluripiazzata in Gruppo 2 e Gruppo 3 in Germania Surikhana.
Patrimonio genetico dunque orientato alla velocità. Il padre Zoffany, un figlio di Dansili acquistato yearling da Magnier per 220.000 ghinee, è stato un precocissimo vincitore di 5 corse, a due anni, dai 1.200 ai 1.400 metri, tra cui il Keeneland Phoenix Stakes (Gr.1) a Curragh, il Korean Racing Authority Tyros Stakes (Gr.3) a Leopardstown e il Golden Fleece Stakes (L) a Leopardstown, secondo nel Prix Jean Prat (Gr.1) a Chantilly, nel St. James's Palace Stakes (Gr.1) ad Ascot dove è stato battuto di tre quarti di lunghezza dal fenomeno Frankel, nel Ballycorus Stakes (Gr.3) a Leopardstown e terzo nel Vincent O'Brien National Stakes (Gr.1) a Curragh.
E' stato ritirato in razza presso il Coolmore Stud a quattro anni, nel 2012, vedendo crescere in modo esponenziale il proprio tasso di monta per effetto di un eccezionale primo anno di monta. Partito da 7.500 euro finiva per toccare la punta di 45.000 euro nel 2016 e calare a partire dall'anno successivo a 25.000 euro. A inizio estate 2019, ha generato quattordici vincitori di gruppo, uno dei quali di Gruppo 1 ovvero
(L) di Newmarket, L. e nell
(Gr.1). Sei i vincitori di Gruppo 2, quattro dei quali in Inghilterra, uno in Germania e uno in Sud Africa.
(Gr.1) di Newmarket. Buon curriculum anche per
(L) di Chester. Una vittoria in pattern race per
(Gr.2) di Ascot. Successi in Gruppo 2 oltre manica per
(Gr.2) a Greyville.
Sette gli ulteriori vincitori in Gruppo 3, quattro dei quali in Irlanda e tre in Inghilterra, tra questi i duplici vincitori in Gruppo 3 MAIN EDITION, vincitore nell'Albany Stakes (Gr.3) ad Ascot e nel germantb.com Sweet Solera Staker (Gr.3) a Newmarket, e WHO'S STEPH, vincitrice nelle Ballyrich 1.000 Guineas Trial Stakesi (Gr.3) a Leopardstown e nel Derrystown Stud 1.000 Guineas Trial (Gr.3) a Leopardstown, seconda in Gruppo 2 e Gruppo 3 in Irlanda. WILAMINA ha riportato l'Investec Princess Elizabeth Stakes (Gr.3) di Epson Downs e una Listed di Notthingham, piazzandosi poi in tre Gruppo 2 e in un Gruppo 3. Larga serie di piazzamenti in pattern per WASHINGTON DC, stallone vincitore nell'At the Races Phoenix Sprint Stakes (Gr.3) di Curragh e in quattro Listed irlandesi, secondo nelle Keeneland Phoenix Stakes (Gr.1) di Curragh, nel Prix de l'Abbaye de Longchamp (Gr.1) a Chantilly, in tre Gruppo 2 e in due Gruppo 3. Successi in Gruppo 3 anche per CARZOFF, CORAL BEACH e DOLCE STREGA
L'occasione per la rivincita non tardava a farsi attendere. Venti giorni dopo, il 17 febbraio, i tre della Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa venivano tutti riproposti nel Criterium d'Inverno (Gr.2), sui 3.500 metri, in un lotto molto fascinoso e qualitativo, dove erano presenti tutti i migliori della generazione 2015 eccettuato King Heart. Scendeva infatti dalla Francia, causa assenza di programma e per la prima volta a Pisa di monsieur Guillaume Macaire, Athena du Berlais, leader generazionale in Italia classe 2015 grazie all'affermazione nel settembre del 2018 nel Criterium d'Autunno (Gr.1). La femmina, dal caporazza in ostacoli di Francia Martaline, si presentava all'appello non troppo rifinita. Presentata in steeple a Compiegne, a novembre, si era aggiudicata in bello stile una condizionata da 25.000 euro per poi chiudere seconda nel Prix Roger de Minvielle (L) perso di appena un'incollatura.
Dunque una genealogia indicata per un soggetto specialista della breve e media distanza, ma non certo con una prospettiva, su carta, da saltatore. Nato in Francia, anche se per metà di allevamento italiano (Azienda Agricola S. Uberto), veniva prelevato yearling alle aste Arqana per 14.000 euro e importato in Italia da Nicolò Simondi per Christian Troger e affidato, per la prima parte di carriera, a Lucia Lupinacci.
La genealogia di Let It Go Papa: Inbreeding 4x4 su
Nijinsky che non brilla tuttavia per qualità. Primo prodotto dell'inedita
Lopezana (da
Generous), cavalla generata da una maiden da
Spectrum. Piuttosto anonima anche la terza linea materna, notizie di rilievo solo dalla quarta e soprattutto dal quinta linea che portano agli allevamenti americani.
Il padre di
Let It Go Papa è il non trascendentale
Frozen Power, riproduttore per lo più di velocisti, colori Godolphin, generato da
Oasis Dream, vincitore, dai 1.400 ai 1.600 metri, delle
2.000 Ghinee Tedesche (Gr.2) e di una Listed di Deauville, altresì vincitore a Meydan e ad Epsom, secondo in Gruppo 3 a Meydan. In razza dal 2012, dapprima in Irlanda e dal 2016 in Italia, al tasso variabile dai 4.500 ai 3.500 euro, non ha generato vincitori di Gruppo in piano, pur dimostrandosi riproduttore di soggetti utili. I suoi miglior prodotti si sono ammirati in Italia con due soli vincitori classici in piano ovvero
Frozen Juke, il migliore dell'intera produzione (8 vittorie in 13 uscite per 103.000 euro di vincite, secondo nel
Botticelli, L, e quarto nel
Derby Italiano Gr.2)
e
Triticum Volgare, rispettivamente vincitori del
Premio Rumon (L) e del
Premio d'Estate (L), e tre piazzati in Listed, due in Inghilterra ovvero
Madrinho e
Ice Age, e uno in Italia col quarto nel
Crespi (L) a Milano ottenuto da
Change The Life.
Tra gli altri soggetti meritevoli di menzione
Peppe's Island, vincitore in condizionata e nel
Premio Cloridano (HpP) a Roma,
Don Aurelio, vincitore in condizionata e nel
Premio Capannelle Trotto (HpP) e pluripiazzato in categoria HpP,
Smigavaz, piazzato in HpP e
Pretzel Logic, plurivincitore in condizionata a Siracusa. Record di vittorie, 10, per Peppe's Island e Pretzel Logic.
In Italia, nelle prove in piano, a novembre 2019, sono scesi in pista 47 figli di
Frozen Power, 28 di questi sono risultati vincitori ovvero il 59%, per un totale di 786 corse con 129 vittorie e un tasso vittorie del 16%.
Poco più di una ventina i cavalli esibitesi in ostacoli, uno solo in Italia. Di questi appena cinque vincitori, dei quali
LET IT GO PAPA è l'unico classico. 3 vittorie in Inghilterra per
Red Hot Chilly (quinto in Gr.2 a Cheltenham in hurdle), 2 vittorie in categoria minima in Inghilterra in hurdle per
Thahab Ifraj e
Sky of Stars, una vittoria in hurdle in Irlanda per
Champagne Pat.
La carriera di Let It Go Papa: Incapace di piazzarsi nelle quattro prove disputate a due anni, categoria maiden, in Irlanda dai 1.000 ai 1.600 metri. A tre anni viene provato anche sulla lunga distanza, prende parte a nove prove in piano, in un caso anche in classe 6 ad Ayr, ottenendo quale miglior risultato un quarto posto a Gowran Park sui 1.900 metri con l'ultimo peso della scala in un premio da 6.100 euro al primo. Disputa anche tre corse in Irlanda in siepi, piazzandosi in una circostanza, terzo, a Gowran Park in un premio da 9.000 euro. Chiude la carriera Irlandese con un totale di 16 corse, 2 piazzamenti e 2.226 euro di vincite. Favero lo acquista senza pretese e ne fa un vincitore classico.
LET IT GO PAPA,
modesto investimento Favero,
capace di vincere alla quota di 17 a 1
la Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2).
(Foto Matteo Mancini).
L'approdo a Merano veniva salutato il due giugno dalle nuove proposte del
Premio Cogne, prova per debuttanti di quattro anni e oltre sui 3.000 metri. Debuttava nella specialità la campionessa di Polonia, pur se di allevamento irlandese,
Santa Klara. Femmina da
So You Think (soggetto dal più alto timeform generato da
High Chaparral) e da una sorellastra dello stallone in Sud Africa
Traffic Guard, pescata da Josef Aichner nelle prove di classe 1 polacche e, a suo tempo, acquistata a yearling a Newmarket per 6.200 euro. Vincitrice a tre anni sui 2.400 metri nelle
Oaks Polacche (Ln), seconda nel
Wielka Warszawska Nagroda Prezydenta (Gr.1) e in due ulteriori Listed locali. Interpretata da Josef Bartos, si aggiudicava la prova per dispersione. Messa subito sui primi, attaccava il battistrada sulla piegata finale e, tutta in mana, ne disponeva con tranquillità nel tratto piano conclusivo.
Il dieci giugno si registrava il ritorno in Italia dell'eccellente
King Heart. Il figlio di
Nathaniel (erede del top sire
Galileo), origini tedesche, allievo di Radek Holcak, per i colori Montenegro, si toglieva di dosso la ruggine in grande stile. Secondo a mezza lunghezza di
Athena du Berlais nel settembre del 2018 nel
Criterium d'Autunno (Gr.1), infliggeva pesante sconfitta a
Leonardo da Vinci nel
Premio Scena, condizionata di lusso sui 3.300 metri percorso in siepi, perdendo la qualifica di maiden in ostacoli. Marek Stromsky lasciava sfogare in avanti
Alanui, fresco vincitore a gran quota (22 a 1) contro gli anziani in una maiden sull'otto volante meranese, posizionandosi in seconda posizione, in uno schema di gara piuttosto sollecito. Rifiutava uno dei primi elementi il controfavorito della corsa
Korfu, portacolori di Jiri Charvat reduce da due vittorie estere, che scodellava sul verde Jan Faltejsek. Treno di gara presto selettivo. A un distacco di cinque lunghezze dai due scatenati front runner, si posizionavano
Leonardo da Vinci francobollato da
Let It Go Papa, a precedere il grigio
Quick Beauty, a sorpresa favorito della corsa e comprato appena un mese prima da Aichner per un somma prossima ai 24.000 euro in una reclamare di Auteuil, preceduta da altri due successi in medesima categoria. Il gruppo di dieci concorrenti, a traguardo molto lontano, si sgranava per effetto del ritmo imposto alla corsa. Sulla seconda siepe della diagonale si riceveva male e cadeva
Let It Go Papa, a sette sulle lavagnette nonostante la laurea in Gruppo 2 conseguita a San Siro. Sulla curva dell'ex campo di polo scivolava
Alanui che crollava a terra, per fortuna senza conseguenze. Si apriva allora l'autostrada per
King Heart che menava via le danze. Provavano a seguirne le mosse
Leonardo da Vinci, Edef Xam, quindi l'estremo outsider
Sorbet e
Quick Beauty. Già fuori dalla corsa gli altri. A Marlengo perdeva contatto
Sorbet, mentre Raffaele Romano scagliava un primo attacco a
King Heart. Il grigio da
Style Vendome, reduce dalle non esaltanti prove in steeple, tendeva a passare sfruttando la via interna. Più guardingo
Quick Beauty, già montato a traguardo lontano
Edef Xam, presto fuori dalla partita.
King Heart ripartiva in bello stile all'apice della curva finale e si isolava dagli avversari, in particolar modo da
Quick Beauty incapace di tenere il passo anche di
Leonardo da Vinci. Allettante la quota al totalizzatore per il vincitore, 6,5 a 1, che presentava la propria candidatura di più forte classe 2015 operante sugli ostacoli in Italia. Mai sostenuto da Stromsky, prima dell'ultima siepe, infliggeva, montato nel tratto piano, dodici lunghezze al quotato
Leonardo da Vinci e diciotto a
Quick Beauty, finiti nell'ordine alle sue spalle, piazzando importante parziale finale. "
La potenza di King Heart, oggi, è stata predominante. Già buon tre anni. A quattro anni, sembra ancor più maturo" il commento, a congedo, dello speaker del campo.
Diciannove giorni dopo andava in scena il grande appuntamento primaverile per la categoria: il
Criterium di Primavera (
Gr.2) sui 3.500 metri.
King Heart riscuoteva i favori del pronostico in modo chiaro e netto. Appena 1,7 a 1 circa la quota. Luigi Maceli scendeva dalla Francia con un candidato dal curriculum e dalla genealogia non proprio entusiasmante:
Edidindo, Il baio, da
Planteur, si presentava ancora maiden all'appuntamento con in sella Jan Faltejsek. Cavallo francese, ma di allevamento italiano, costruiva la propria adesione in forza di un secondo posto conseguito ad Auteuil in una condizionata da 21.600 euro. Prestazione poi non ripetuta nei due successivi ingaggi, tra cui l'elitario
Prix Questarabad (Gr.3) di Auteuil.
Raffaele Romano e Christian Troger preferivano a
Leonardo da Vinci l'altro grigio di scuderia:
Mensch. Il
Silver Frost, ritirato nel
Premio Scena, giungeva all'appuntamento senza rifiniture.
Confermati in pista
Quick Beauty e
Alanui, con l'Aichner ancora piuttosto appoggiato al gioco. In campo anche
Let It Go Papa, accompagnato dall'interessante
Chaparral Prince, al debutto in Italia ma già vincitore in ostacoli in Inghilterra e Irlanda, con un interessante secondo posto in classe 2 a Kempton sul finire del 2018. Soggetto in forma, vincitore a maggio a Fakenham. I due Favero, alla quota di 6 contro 1, riscuotevano un ruolo parificato a quelli di
Edidindo e
Mensch. Quota stellare, superiore al 100 a 1, per
Shent, portacolori slovacco (Lokotrans) non brillante in Cekia ma di buona linea genealogica francese (incrocio di linee tra
No Risk at All e
Xaar).
Marek Stromsky scandiva subito i tempi di gara.
King Heart tirava via di lena, tenuto di mira da
Edidindo e
Quick Beauty, appaiati. Brillante anche
Shent, moderato rispetto ai soliti cliché
Alanui, mentre optavano per schema di gara attendistico
Mensch e i due fucsia di Paolo Favero, con
Let It Go Papa incerto su più di un salto. All'ultimo passaggio davanti alle tribune,
Quick Beauty scodellava a terra Jan Kratochvil, mentre perdeva contatto dal plotoncino
Chaparral Prince.
A metà della dirittura opposta a quella di arrivo
King Heart veniva seguito dal solo
Edidindo e dalla sorpresona
Shent. Palesavano grosse difficoltà
Mensch e
Let It Go Papa, con ancora più indietro
Alanui.
Sulla piegata di fondo si isolavano
King Heart ed
Edidindo.
Shent, montato, finiva a poco a poco risuscchiato da
Mensch, lasciando, per effetto di una caduta, campo allo stesso sulla siepe che immetteva in dirittura di arrivo. La volata finale tra
King Heart ed
Edidindo si risolveva in favore dell'allievo di Maceli, con un arrivo serrato che divideva i due contendenti di una lunghezza scarsa. "
Impostato un po' sulla selezione da King Heart" commentava Manigrasso "
che ha trovato però Edidindo" un avversario assai ostico. A venti lunghezze completava il podio
Mensch con
Let It Go Papa, all'ultima stagionale, disperso al quarto posto con undici lunghezze di margine su
Alanui.
Edidindo, a settembre, si confermerà in Listed ad Auteuil, con un quinto posto a contatto dei migliori, conquistando un rating francese di 64 punti.
King Heart, purtroppo, non si rivedrà più in pista.
La vittoria di
Edidindo rendeva sempre più incerta la delineazione dei valori in campo, con tre distinti vincitori nelle main category generazionali.
La genealogia di Edidindo: Carta tutt'altro che esaltante quella di questo portacolori dell'italiano, operante in Francia, Nunzio Fersula. Allevato in Francia dall'italiana scuderia Micolo di Nicola Galli, è un figlio della maiden
Diva Divina, cavalla di origine americana (generata da
Touch Gold) che ha corso in Italia, a due e tre anni, agli ordini di Grizzetti, senza mai riuscire a vincere pur se presentata in handicap di minima ad Albenga e a reclamare a Varese. Non brillante in riproduzione, ha generato un solo vincitore su tre scesi in pista.
Il padre
Planteur è un classe 2007 da
Danehill Dancer, costruito su una linea femminile che propone un
inbreeding sullo stallone
Roberto che ha dato buoni risultati in ostacoli. Ex allievo Botti, figlio di una sorellastra dello stallone
Policy Maker, è un vincitore, da due a sei anni, di sette prove (1.600-2.100 m.) tra cui un Gruppo 1 a Longchamp ovvero il
Prix Ganay, due Gruppo 2 sulla medesima pista (
Prix Noailles e
Prix d'Harcourt), un Gruppo 3 e una Listed in Inghilterra, secondo in quattro Gruppo 1 ovvero
Derby Francese (Gr.1), due volte nel
Grand Prix de Paris (Gr.1) e nel
Prix d'Ispahan (Gr.1), due volte terzo in Gruppo 1 nella
Dubai World Cup a Meydan, una volta quarto in Gruppo 1 ad Ascot e due volte quinto in Gruppo 1 a Hong Kong. Non si è piazzato in Gruppo 1 negli Stati Uniti. Vince in carriera
2.736.826 euro, con una punta massima di rating inglese di 124 punti. In razza non ha dato grandi risultati, vedendo crollare progressivamente il proprio tasso di monta dai 6.000 euro iniziali agli attuali 2.500 euro. Non ha generato vincitori di prove di gruppo, ma solo due vincitori in categoria listed ovvero
PLEGASTELL, vincitore a due anni a Craon nel
Criterium de l'Ouest (L) poi quinto in Gruppo 1 a Longchamp, e
DOMAGNANO, vincitore a tre anni nel
Mario Sbarigia (L) di Milano, secondo nel
Premio Merano (L) di Milano e quarto nel
Parioli (Gr.3) a Roma e nel
Premio Estate (L).
Piazzati in prove elitarie
Manguzi, terzo nel
Derby degli Emirati Arabi (Gr.2) a Meydan e in Listed sulla medesima pista,
Over Reacted, terzo in Gruppo 3 a Chantilly,
Agnes, seconda in Listed a Tolosa e quarta in Gruppo 3 a Saint Cloud,
Marinka, seconda nel
Vittorio Crespi (L) e terza nel
Mantovani (L) a Milano,
Golconda, seconda in Listed a Maisons-Laffitte e poi finita negli Stati Uniti,
Fly d'Aspe, terza in Listed a Tolosa, e
Morita Menantie, quarta nel
Chiusura (L) a Milano, plurivincitrice in Ungheria e seconda in un Gr.2 locale di Budapest. Vincitore in Heritage Handicap (classe 2) a Newmarket
Trueshan, soggetto col più alto rating inglese (112). Da segnalare anche
Molecolar, 3 vittorie in Italia tra cui il
Premio Mario Benetti (HpP) a Varese, e
Raddad, 3 vittorie in Italia. Vincitore in Spagna e terzo nel
Derby Spagnolo Pantheur.
Apprezzato nell'Europa dell'est, vanta vincitori in Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceka. Sei vincitori in Polonia. Vincitrice di cinque Listed Locali a Varsavia, oltre che quarta nel
Derby Polacco (Gr.1 locale)
XAWERY. Vincitrice in una Listed Locale a Varsavia anche
PLANTEA. Vincitore in Polonia e terzo nel
Wielka Warszawska (Gr.1 locale)
Plontier. Vincitrice di una Listed locale a Bratislava
WILD LOVE.
Poco più di una dozzina i prodotti ammirati in ostacoli.
EDIDINDO è stato l'unico vincitore in pattern race, 1 sola vittoria a garantirgli la punta rating francese più alta della famiglia con 64 punti. Interessante poi
Henry Brulard, 4 vittorie in categoria non eccelsa (due a reclamare e due in provincia), secondo e terzo in siepi ad Auteuil in Listed con punta rating di 58,5. Vincitore a Dieppe
Zizaneur, secondo in condizionata ad Auteuil con una punta rating francese di 62, con esportazione in Inghilterra non piazzato in pattern race a Cheltenham, a Compiegne e ad Auteuil. Mai vincitore, eppur quarto in Listed in siepi ad Auteuil
Jewel de Cerisy con una punta rating di 60 punti.
Vincitrici di due prove, una in steeple (a reclamare) a Compiegne e una in siepi a Cagnes-sur-Mer,
La Mandragola (rating 55,5), mentre a reclamare, una a Fontainebleau e una a Clairefontaine,
Plate Bande (rating 56).
La carriera di Edidindo: Schierato 17 volte in piano, da due a quattro anni, dapprima agli ordini di Bietolini poi a quelli di Guarnieri, quindi ancora Bietolini, ha difeso i colori dell'allevatore dimostrando qualità mediocri in piano. Quattro soli piazzamenti in categoria di minima, con un terzo posto in una reclamare di Compiegne sui 2.400 metri a fungere da fiore all'occhiello con un introito da 2.850 euro. Vince in piano 10.400 euro. A quattro anni viene acquistato da Nunzio Fersula che lo gira in allenamento a Luigi Maceli. Debutta ad Auteuil il 21 aprile del 2019, subito in modo promettente, nonostante la quota di 89 contro 1, con un secondo posto in una condizionata da 21.600 euro al primo, che gli frutta più di quanto ottenuto in 17 corse in piano. Piovono nelle casse del neo proprietario 10.800 euro. Riproposto in prove di cartello della pista francese non si conferma. Trova a Merano la sua consacrazione in Gruppo 2.
EDIDINDO
all'esterno pizzica KING HEART
nel CRITERIUM DI PRIMAVERA (Gr.2)
(Foto Arigossi).
La via verso l'ultima classica riservata ai siepisti di quattro anni passava per tre prove preparatorie. Il ventisette di luglio si vanificavano i sogni di ascesa di
Santa Klara. La portacolori Aichner, impegnata nel
Premio Imprezer, corsa per novizi dal modesto campo partenti (da cui la quota di 1.26 a 1), dopo esser passata al comando delle operazioni al passaggio davanti alle tribune, franava al suolo sull'ultima siepe a vittoria minacciata dal solo
Toi Meme. Già incerta su svariati siepi, con salti disordinati e piuttosto radenti che lasciavano presagire una caduta, si rendeva protagonista di un capitombolo assai spettacolare, che faceva temere per il peggio. Piegatasi sugli anteriori, restava riversa al suolo per circa un minuto. Nessuna grave conseguenza, ma pausa forzata per oltre cinque mesi. La prova, sui 3.300 metri, vedeva trionfare con margine abissale sugli avversari (niente di eccezionale)
Toi Meme. L'allievo di Romano perdeva così la qualifica di maiden in ostacoli all'ottava corsa in carriera, cominciando a guardare verso la prima categoria.
Il quindici d'agosto, dopo aver fallito i grandi appuntamenti, tornava alla vittoria
Mensch che riportava in bello stile una condizionata dall'affollato campo partenti. Il grigio si poneva in coda al gruppo, assistendo alle uscite di scena, in rapida successione, di
Ronaldo King, scartato alla prima siepe,
Linovsky e
Ivo franati a terra sulla prima siepe del passaggio davanti alle tribune. Non bello sui salti, a poco a poco,
Mensch emergeva per andare ad assumere la direzione della corsa sulla curva dell'ex campo di polo, percorsa a mano contraria. La sola
Slivka,
globe trotter ceka, con un passato di qualità in piano (quarta nelle
Oaks Slovacche), preparata dal polacco Bodlak e reduce da un poker di vittorie in siepi tra la Repubblica Ceka e la Svezia, riusciva a tenere il passo del figlio di
Silver Frost. Deludevano le attese
Quick Beauty,
Shent e soprattutto
Chaparral Prince, mai in corsa e presto discosto in coda al gruppo.
Slivka scagliava duro attacco al battistrada all'ingresso in dirittura, operando per via esterna. La femmina, interpretata da Niklas Loven, dava la sensazione di poter disporre dell'avversario che, però, ripartiva e nel tratto piano respingeva l'avversaria tutta strada. Male
Quick Beauty, quindici lunghezze abbondanti dietro, battuta anche dal modesto
Banjo's Voice. Penultimo, lontanissimo,
Chaparral Prince.
Favorito netto al gioco,
Mensch non riusciva a confermarsi l'otto settembre, nel
Premio Bar Ricevitoria Pit Stop, in un campo partenti meno qualitativo che vedeva trionfare, alla quota di 31 contro 1,
Linovsky. Il polacco, allievo Jana Novakova per i colori di Kamil Vocetka, agevolato dallo stato del terreno, molto pesante, risolveva da estremo outisder una condizionata da 8.925 euro al primo, battendo i compagni di colori
Toi Meme e
Mensch. Addormentato in pancia al gruppo, emerveva ad ampie falcate all'attacco della curva di Marlengo, andando a rilevare il battistrada
Ronaldo King. Provavano a seguirne le mosse l'Aichner
Starman, reduce da buone prestazioni in ascendente e a vendere, e
Mensch, ancora in odore di salti da brivido. Cedeva alla distanza
Chaparral Prince, fresco di una vittoria in ascendente, mentre ancora più indietro seguiva
Alanui.
Linovsky, tutto in mano, procedeva con grande sicurezza sulla piegata finale con un margine di una decina di lunghezze su
Mensch e
Toi Meme che emergeva per vie esterne sul calo di
Starman.
Linovsky, pur stanco, allargava verso l'esterno nel tratto piano, ma conteneva senza patemi d'animo
Toi Meme. Sul passo, piuttosto monocorde,
Mensch completava il podio davanti a
Starman e, lontano,
Chaparral Prince.
Ventuno giorni dopo, i primi tre del
Bar Ricevitoria Pit Stop si incontravano di nuovo nella
Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (
Gr.2), forse non troppo riuscita rispetto al Gruppo 2 di Pisa e al primo Gruppo 2 di Merano. Paolo Favero, a corto di soluzioni, insisteva sul deludente
Chaparral Prince, bancato a 63 contro 1 al totalizzatore. Ruolo di favorito per il francese, di allevamento tedesco,
My Way, un
Jukebox Jury rientrato con una vittoria venti giorni prima a Dax dopo una pausa di un anno, con Bertrand Lestrade in sella e il training di Guillaume Macaire. Forte di una punta di 62 di rating, il baio veniva preferito, piuttosto oltremodo, a
Laldann. Il portacolori di Aichner, dal blasonato allevamento Aga Khan, giungeva senza alcuna tappa intermediaria all'appuntamento. Assente dalle piste da cinque mesi, dopo un dittico di vittorie a Milano, non deludeva i suoi scommettitori pur essendo alla prima in assoluto a Maia. Josef Bartos collocava al comando il figlio di
Medicean. Ne seguiva, ad ampio divario, la via
Chaparral Prince, che Favero schierava per la prima volta con paraocchi. Quindi
My Way, Mensch, Linovksy, Toi Meme e in coda l'importato dalla Francia da Elisa Bertè
Mister Jo, presto fuori dai giochi.
Laldann scandiva importanti parziali, determinando una lunga fila indiana. Con coraggio
Chaparral Prince si poneva a rimorchio.
Mensch e
Linovsky, brillanti, cercavano di stare nella partita, mentre, a gran sorpresa, risultava già battuto a metà della dirittura opposta a quella di arrivo
My Way, forse ancora un po' a corto di preparazione.
Laldann, in lunga progressione, si tirava dietro il solo estremissimo outsider
Chaparral Prince, mai visto così vitale in Italia. Provava a serrare sotto
Mensch su cui tornava, dalle estreme posizioni, il compagno di colori
Toi Meme. Più indietro uno stanco
Linovksy finiva preda di un non troppo spremuto
My Way.
Laldann, in corda, si distendeva nel tratto piano senza però staccare.
Chaparral Prince, notevole, gli finiva a due lunghezze e mezzo senza mai impensierirlo. Completava il podio, a otto lunghezze e mezzo dal vincitore,
Mensch, ancora una volta deludente nei grandi appuntamenti, davanti a
My Way che rimontava, nel tratto piano,
Toi Meme. Fortemente ridimensionato dallo stato morbido del terreno
Linovsky, sesto a gran distacco e già in affanno all'attacco della piegata finale. "
In testa a fare selezione, dal primo metro Laldann non ha permesso a nessuno di venire al suo cospetto. Josef Bartos, però, spinge ancora in dirittura" il commento di Manigrasso.
La genealogia di Laldann: Inbreeding 4x4 su
Northern Dancer, costituisce una linea piuttosto valida della scuola Aga Khan appartenente, per linea femminile, alla famiglia
Linamix. La seconda madre è infatti una sorellastra dei vincitori in Gruppo 1
LINAMIX e
LUNA WELLS nonché del vincitore in Gruppo 2
LONG MICK. La prima madre, tale
Loredana (da
Azamour) ha corso appena 4 volte a tre anni, risultando vincitrice in buona categoria sui 2.100 metri di Longchamp e seconda classificata nel
Prix de Thiberville (L) di Longchamp. Non ha impressionato in razza. E' comunque sorellastra di tre vincitori classici (la vincitrice in Gruppo 3 in Francia
LUNA KYA; il duplice vincitore in Listed in Franca
LIVANDAR, vincitore anche in Grecia; la duplice vincitrice in Listed in Francia
KING LUNA) e tre piazzati in pattern race.
Il padre
Medicean, è un figlio di
Machiavellian, ex allievo di Micheal Stout e portacolori della Cheveley Park Stud, ha corso 12 volte da tre a quattro anni, riportando 7 vittorie (1.600-2.000 m.) tra cui due Gruppo 1 (l'
Eclipse Stakes a Sandown e il
Juddmonte Lockinge Stakes a Newbury) e due Gruppo 2. Miler puro, vanta tre ulteriori terzi posti in Gruppo 1 in Inghilterra. Vince in carriera
862.000 euro circa con una punta rating inglese di 126 punti.
Ha operato per sedici anni in Inghilterra, con un vertice di 30.000 sterline a monta (nel 2007 e nel 2008) e un minimo di 6.000 sterline nell'ultimo anno di monta (nel 2017). Ha generato 45 vincitori classici, di cui otto in Gruppo 1: la duplice vincitrice in Gruppo 1, a Newmarket (
Chariot Stakes) e in Canada (
E.P. Taylor Stakes),
SIYOUMA, specialista dai 1.600 ai 2.100 metri; il miler
CAPPONI, 122 punta di rating inglese (il più alto della famiglia), vincitore in Gruppo 1 a Meydan e secondo nella
Dubai World Cup (Gr.1) a Meydan (secondo più ricco con 1.544.000 sterline); lo stallone velocista
DUTCH ART, vincitore in Gruppo 1 a Newmarket (
Middle Park Stakes) e a Deauville (
Prix Morny), secondo classificato nella
July Cup (Gr.1) di Newmarket alle spalle di
Sakhee's Secret e nel
Maurice Gheest (Gr.1) di Deauville; il fondista
AL SHEMALI, vincitore in Gruppo 1 a Meydan, terzo nella
Singapore Airlines International Cup (Gr.1) detentore della più alta somma vinta da un figlio di
Medicean (2.204.000 sterline); lo stalloncino
NEATICO, vincitore di sei pattern race in Germania, tra cui, sui 2.000 metri, un Gruppo 1 di Monaco di Baviera; la duplice vincitrice in Gruppo 1 ad Ascot (
Coronation Stakes) e Newmarket
NANNINA, miler dotata di buona punta di velocità; il vincitore in Gruppo 1 nel
Secretariat Stakes ad Arlington Park, Stati Uniti,
BAYRIR; il vincitore in Gruppo 1 e due volte in Gruppo 3 a Hong Kong
MR MEDICI (terzo più ricco della famiglia con 1.387.000 sterline di vincite).
Tra gli altri innumerevoli vincitori classici si segnalano il triplice vincitore in Gruppo 2 in Canada
DIMENSION; il duplice vincitore in Gruppo 2 negli Stati Uniti, sulla pista di Del Mar,
MEDICI CODE; la femmina
BANKABLE, vincitrice dai 1.200 ai 1.600 metri in Gruppo 2 e Gruppo 3 a Meydan; la vincitrice sui 2.400 metri in Gruppo 2 ad Ascot e in Gruppo 3 in Irlanda, seconda in Gruppo 1,
SAPPHIRE; la vincitrice, dai 1.800 ai 2.000 metri in Irlanda in Gruppo 2 e Gruppo 3,
MANIEREE; la vincitrice, in Gruppo 3 a Newmarket, di casa Rotschild
MINCE; il duplice vincitore in Gruppo 3 nonché secondo in Gruppo 2 e pluripiazzato in Gruppo 3 in Germania
NORDICO e numerosi vincitori in categoria Listed Race.
E' stato inoltre nonno materno di otto vincitori di Gruppo, due dei quali in Gruppo 1 ovvero ADMIRE MARS (duplice vincitore in Gruppo 1 in Giappone e vincitore della
Hong Kong Mile, Gr.1, di Hong Kong) e SHAKEEL (vincitore in Gruppo 1 in Francia).
Molto interessante e assai regolare la produzione in Italia, dove tuttavia
Medicean non è stato esaltato da nessun vincitore classico. Nelle prove in piano sono scesi in pista, al 10 gennaio 2020, 48 figli, di cui 33 vincitori per l'elevatissima percentuale del 69%. 1.100 le corse interessate con un totale complessivo di 148 vittorie per una percentuale successi del 13,4%. Cinque i piazzati classici. Tra questi i tedeschi
Berghain, terzo nell'unica apparizione italiana nel
St. Leger (Gr.3) a Milano, e il sopracitato NORDICO, quarto nel
Premio del Piazzale (Gr.3) di Milano e non piazzato nell'altra uscita italiana, oltre ai più regolarmente schierati
Famusa, plurivincitrice in condizionata per un totale di 6 vittorie (1.500-2.200 m.), seconda classificata nel
Premio Andred (L) a Pisa e nel
Premio Mezzanotte (L) a Milano, terza nel
Premio Baggio (L) e nel
Buontalenta (L) a Roma a farne la migliore rappresentante italiana (colori e allevamento Rencati) oltre che la seconda più ricca con
91.733 euro di vincite; quindi
Eva Kant, vincitrice in condizionata per un totale di 6 vittorie (1.000-1.200 m.) e
90.734 euro, terza nel
Divino Amore (L) a Roma e nel
Criterium di Vitesse (L) a Longchamp, oltre che quarta nel
Premio Perrone (L) a Roma; e infine il più ricco e più schierato in Italia (68 uscite)
Burggraf di Klaudia Freitag, 10 vittorie (2.000-3.000 m.), secondo nel
Monterosa (HpP) a Milano e nel
Galileo Galilei (HpP) a Pisa, terzo nella
Coppa d'Oro di Milano (L) e quarto nel
Regione Toscana (L) a Pisa e nel
Roma Vecchia (HpP) per
110.600 euro.
Da segnalare inoltre gli ottimi
Biedermann, Dormelliano che ha riportato 7 vittorie (1.500-1.600 m.) con il successo nel
Città di Merano (HpP) a fungere da fiore all'occhiello per un totale di
53.482 euro di vincite;
Magic Love, 4 vittorie (1.700-2.000 m.) in handicap di qualità, secondo nel
Soragna (HpP) a Napoli e nel
Premio Allevamento (HpP) a Roma e due volte quarto nel
Perretti (HpP) a Roma e ancora una volta quarto nel
Soragna (HpP) per
77.775 euro; di qualità anche
Grand Star, Briantea con 7 vittorie all'attivo (1.200-1.600 m.) con successo in un handicap da 8.500 euro al primo e un totale di introiti di poco superiore agli
80.000 euro.
Buoni i risultati in ostacoli, quasi tutti confinati in Inghilterra e Irlanda con nove vincitori classici. Su tutti brilla l'irlandese
MELON, 3 vittorie in hurdle e Chase, col successo nel
WKD Hurdle (Gr.2) a Down Royal, due volte secondo nella
Champion Hurdle (Gr.1) di Cheltenham, secondo nel
Herald Champion Novices Hurdle (Gr.1) a Punchestown e nel
Bet Supreme Novices Hurdle (Gr.1) a Cheltenham, terzo nell'
International Hurdle (Gr.2) di Cheltenham, quarto nell'
Irish Champion Hurdle (Gr.1) a Leopardstown e nel
Ryan Air Hurdle (Gr.1) a Leopardstown per un totale di
310.000 sterline di vincite.
Triplice vincitore di gruppo
SEMPRE MEDICI, 4 vittorie in hurdle nel
Red Mills Trial Hurdle (Gr.2) a Gowran Park, nel
Rathbarry & Glenview Studs Novices Hurdle (Gr.2) a Fairyhouse e nel
Limestone Lad Hurdle (Gr.3) a Naas, secondo nell'
International Hurdle (Gr.2) a Cheltenham e in due Gruppo 3 a Tipperary per
125.000 sterline di vincite. Tre vittorie in neretto anche per
BEAU MICHEAL, 10 vittorie tra hurdle e chase, vincitore nel
Winning Fair Juvenile Hurdle (Gr.2) a Fairyhouse e di due Gruppo 3 irlandesi, pluripiazzato in Gruppo 2 e Gruppo 3. Duplice vincitore in Gruppo 2, su un totale di 5 vittorie tra hurdle e chase,
TRENCHANT, trionfatore nel
National Spirit Hurdle (Gr.2) a Fontwell e nel
Dovecote Novices Hurdle (Gr.2) a Kempton Park per
84.000 sterline.
Vincitore in Gruppo 2 a Kempton Park
REDICEAN. Quattro vittorie in Listed in siepi in Francia per
CATMOVES (68 rating francese) per
414.000 euro di vincite (la più ricca in ostacoli della famiglia). Vincitore di una Listed a Market Rasen anche
GRAN MAESTRO.
A questi sette si aggiungono i due vincitori classici laureatesi in Italia ovvero
LALDANN, vincitore nella
Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), e il delicato
TAHINI, 7 vittorie in ostacoli (5 in Italia e 2 in Repubblica Ceka) con l'acuto nello
Steeple Chase di Treviso (L), vincitore in I categoria in Repubblica Ceka, secondo nella
Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3), terzo nella
Gran Corsa Siepi di Grosseto (L) e quarto nella
Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), vince in Italia
51.765 euro. Secondo nella
Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2)
Mustamir, nell'unica apparizione italica, 7 vittorie in undici corse in Repubblica Ceka (primo nello
Zlaty Pohar-Cena Predsedy Poslanecke, LN, da 9.700 euro al primo) e in Polonia (condizionata di Wroclaw da 14.000 euro al primo), sia in siepi che in steeple, in categoria elitaria (ha battuto, tra gli altri,
Aztek, Tahini, Kifaaya) per
45.000 euro complessivi.
In Italia sono stati otto i figli di
Medicean a misurarsi in ostacoli, cinque di questi in modo vittorioso. Oltre ai due citati hanno conseguito vittorie
Baia Dream (nell'unica prova disputata) e in prove di minima il tedesco
Stromberg (nell'unica uscita italiana, vincitore in ostacoli anche in Germania e Francia) e l'ex Favero
Kandhamal. Piazzamenti (anche in Francia e Germania) per
Icarium. In totale 38 corse per 11 vittorie, con una percentuale successi del 29%.
Così nelle undici corse principali
Le Pattern Race
17/2
XXVII Criterium d'Inverno (Gr.2), Pisa. Euro 19.337, m. 3.500 siepi, 4 anni. 1° Leonardo da Vinci (66 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Athena du Berlais, 3° Moved, 4° Time Fatal, 5° Mensch. (dist: 14 - 5 - 3 - 10), p.6, t. 4.05.00, morbido.
12/05
Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2), Milano. Euro 19.337, m. 3.600, 4 anni. 1° Let It Go Papa (67 J.Kratochvil), P.Favero, 2° Pazzesco, 3° Mensch, 4° Ventotene. (dist: 2,25 - 1,5 - 15), p.5, t. 4.27.80, colloso.
29/06
Criterium di Primavera (Gr.2), Merano. Euro 19.337, m. 3.500, 4 anni. 1° Edidindo (66 J.Faltejsek), N.Fersula, L.Maceli, 2° King Heart, 3° Mensch, 4° Let It Go Papa, 5° Alanui.. (dist: 0,75 - 20 - lont - 11), p.8, t. 4.23.70, buono.
29/09
Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2), Merano. Euro 19.337, m. 3.500, 4 anni. 1° Laldann (66,5 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Chaparral Prince, 3° Mensch, 4° My Way, 5° Toi Meme. (dist: 2,5 - 6 - 2,75 - 6), p.6, t. n.d, morbido.
27/01
Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L), Pisa. Euro 8.925, m. 3.500, 4 anni. 1° Imperial Red (66 J.Bartos), L.Olisova, P.Favero, 2° Leonardo da Vinci, 3° Moved. (dist: 1 - c.inc), p.6, t. 4.17.00, l.pesante.
Le condizionate di blasone
02/06
Premio Cogne (Debut), Merano. Euro 10.625, m. 3.000, 4+ anni. 1° Santa Klara (66,5 J.Bartos), J.Aichner, J. Vana jr, 2° Dundee Lodge. (dist: 5,5), p.8, t. 3.47.30, morbido.
08/09 Premio Bar Ricevitoria Pit Stop (Cond), Merano. Euro 8.925, m. 3.500, 4 anni. 1° Linovksy (66 M.Kubik), K.Vocetka, J.Novakova, 2° Toi Meme. (dist: 5,5), p.8, t. 4.45.00., m.pesante.
17/03
Premio Corona Ferrea (Debut), Milano. Euro 8.500, m. 3.000, 4+ anni. 1° Laldann (66 J.Kratochvil), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Kapjahr. (dist: 7), p.9, t. 3.44.40., buono.
15/08
Saverio Lembo (Cond), Merano. Euro 8.500, m. 3.300, 4 anni. 1° Mensch (67,5 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Slivka. (dist: 0,5), p.11, t. 4.07.20., buono.
10/06
Premio Scena (Cond), Merano. Euro 8.075, m. 3.300, 4 anni. 1° King Heart (66 M.Stromsky), Montenero, R.Holcak, 2° Leonardo da Vinci. (dist: 12), p.10, t. 4.12.20, morbido.
17/04
Premio Pirelli (Cond), Milano. Euro 7.650, m. 3.600, 4 anni. 1° Laldann (66 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Imperial Red. (dist: 1), p.4, t. 4.18.10, morbido.
LA TOP FIVE DI IPPICAOSTACOLI
Stagione molto equilibrata e combattuta con cinque distinti vincitori nei cinque main event. Un solo soggetto,
Mensch, ha preso parte ai quattro Gruppo 2, riportando tre terzi posti. In funzione dei risultati nelle prove preparatorie e dei distacchi inflitti agli avversari indichiamo in
Edidindo il miglior quattro anni della stagione, davanti a
King Heart della Montenero, rispettivamente primo e secondo nel
Criterium di Primavera. Quest'ultimo, infatti, è stato battuto di misura dall'allievo di Maceli, ma ha inflitto pesanti distacchi a
Leonardo da Vinci (dodici lunghezze),
Mensch e
Let It Go Papa.
Dietro ai due indichiamo l'imbattuto
Laldann, vincitore della
Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano, oltre che dei prestigiosi
Corona Ferrea e
Pirelli. Non convincono molto i distacchi inflitti agli avversari. Vittoria di misura su
Imperial Red e
Mensch a Milano, confermata poi a Merano sul grigio di Christian Troger. Al quarto indichiamo
Leonardo da Vinci grazie allo splendido successo nel
Criterium d'Inverno, pur se battuto da
Imperial Red nella
Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa. Quest'ultimo, forte del successo nel la Listed toscana e della sconfitta di misura patita da
Laldann nel
Premio Pirelli, è il nostro quinto classificato, preferendolo così, in base alle prestazioni in siepi fornite in Italia nel 2019, ai vari
Let It Go Papa, Mensch, Athena du Berlais, Santa Klara e
Slivka tutti in nomination ai fini di questa classifica, a integrazione di un'ideale top ten.
1° EDIDINDO;
2° KING HEART;
3° LALDANN;
4° LEONARDO DA VINCI;
5° IMPERIAL RED.
Il potente KING HEART
candidato a scettro del miglior 4 anni in siepi
nella stagione 2020 pur se sceso
col contgocce in pista.
(Foto Monika Vodickova).
QUATTRO ANNI E NOVICES IN STEEPLE
La stagione in steeple per i quattro anni aveva inizio, come ogni anno, a Pisa, il 27 gennaio. Qui si assisteva al dominio incontrastato di
Andoins di Josef Aichner. Il figlio di
Kapgarde, deludente a tre anni in siepi dopo esser stato acquistato a reclamare ad Auteuil per 26.500 euro, riportava, a stretto giro di posta, due vittorie consecutive, facendo propri il
Premio Prova d'Assaggio e il
Premio Pardubice, condizionate di discreto valore economico (7.650 euro al primo) sui 3.500 metri. In entrambi i casi provava a insidiarlo il sauro
Storm Again, senza mai riuscire ad avvicinarlo più del dovuto. Vittoria per dispersione nella
Prova d'Assaggio, con
Storm Again debellato assai prima dell'ultima siepe. La rivincita, una ventina di giorni dopo, vedeva l'allievo di Favero accorciare il gap. Il sauro, agevolato anche da un sovraccarico di tre chili a danno dell'avversario, seguiva le mosse del favorito (1,26 a 1) sulla piegata finale, con i due che si isolavano dalla compagnia.
Storm Again resisteva all'accelerazione del più blasonato rivale e cercava di operare l'aggancio sull'ultima finale. Il tratto piano, però, arrideva ad
Andoins che dilatava a otto e mezzo le lunghezze il margine della sua affermazione. Vana jr decideva pertanto di guardare verso ad Auteuil per l'immediato futuro del suo allievo.
Intanto, a Milano, il 23 marzo, Raffaele Romano, confidando nelle qualità di
Mensch, decideva di lanciare
Leonardo da Vinci nella nuova disciplina, pur essendo risultato vincitore in Gruppo 2 sulle siepi di Pisa poco più di un mese prima. L'adesione del grigio allo steeple veniva vista con gran favore degli scommettitori, per nulla preoccupati dall'importante peso affibbiato al cavallo.
Leonardo da Vinci veniva eletto favorito netto (1,3 a 1) del
Premio Spegasso, condizionata sui 3.600 da 7.650 euro al primo, concedendo dai quattro ai due chili e mezzo agli altri partenti. Il figlio di
Style Vendome impattava contro l'altro grigio dello schieramento. Non riusciva infatti a piegare il portacolori di Lydia Olisova
Pazzesco, reduce da una vittoria in ascendente in siepi a Pisa. Raffaele Romano confidava troppo sulla superiorità e sullo stato di forma del suo allievo e lo lasciava, disinteressato, in coda per buona parte della prova. Al momento di entrare in scena, al volgere al termine della diagonale breve,
Leonardo da Vinci seguiva le mosse di
Starman, reduce da vittoria in siepi in ascendente a Treviso, e
Pazzesco. Pur essendo il primo ad aver inscenato tentativi di schermaglia, non teneva invece il ritmo
Storm Again, a poco agio sulla pista.
Pazzesco sfilava
Starman sull'ultima organizzando la difesa dal finale, in corda, di
Leonardo da Vinci. Alessio Pollioni però non doveva penare troppo per tenere a bada il favorito e, nel tratto piano, vedeva addirittura il proprio cavallo allungare dall'avversario. Vittoria di tre abbondante su
Leonardo da Vinci, tutt'altro che brillante tanto da subire un tentativo di ritorno di
Starman, soggetto di caratura ampiamente inferiore. A oltre venti lunghezze, quinto, ultimava
Storm Again.
Il primo confronto generazionale andava in scena un mese dopo, sempre a Milano, nel
Premio Staffe d'Oro (
Gr.3). In pista tutti i big di questa prima parte di stagione.
Leonardo da Vinci, pur continuando a dare tre chili all'avversario,
chiedeva la rivincita a
Pazzesco. Non veniva tuttavia eletto favorito, poiché Vana jr, dopo aver colto un quarto posto in condizionata ad Auteuil, riproponeva
Andoins. Completavano il campo, con quota alta al betting,
Let It Go Papa, che poi vincerà due settimane dopo la
Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano e che arrivava all'appuntamento con una duplice vittoria in siepi conseguita tra Pisa e Treviso, e l'estrema outsider
Zubiena, finita a distacco nelle due prove di Pisa e nello
Spegasso.
Contro ogni pronostico, si confermava proprio
Pazzesco. Alessio Pollioni collocava il figlio di
Mastercraftsman, accompagnato da
Let It Go Papa, nella scia di
Andoins che prendeva la testa delle operazioni sin dal via. L'Aichner tirava via di buona lena, determinando una fila indiana chiusa da
Leonardo da Vinci, di nuovo riproposto con schema di gara fin troppo attendistico.
Pazzesco e
Let It Go Papa andavano all'attacco di
Andoins all'ingresso sulla diagonale breve, l'uno schierato su un distinto fianco del battistrada. In poche falcate ne avevano ragione e lanciavano una lunga volata. Tra il terzultimo e il penultimo ostacolo, emergeva all'inseguimento
Leonardo da Vinci, che doveva però recuperare lunghezze importanti. Il grigio acciuffava
Let It Go Papa sull'ultima siepe, provando ad andare a prendere
Pazzesco che, tuttavia, alla stessa maniera del
Premio Spegasso offriva migliore parziale nel tratto piano e allungava ulteriormente. Vittoria di cinque lunghezze e mezzo con Pollioni a esultare ben prima del passaggio sul palo.
Leonardo da Vinci chiudeva secondo con appena due lunghezze su
Let It Go Papa. Male
Andoins, quarto a grave ritardo e già battuto a traguardo lontano dopo baldanzosa prova di testa.
La genealogia di Pazzesco: Notevole linea di sangue per il
top horse 2019 di casa Olisova, anche se poco adatta alla disciplina ostacolistica. Costruito su una serie insistita di
inbreeding ricercati dall'irlandese Paget Bloodstock e tutti giostrati su notevoli
champion sire. Figurano infatti un 4x3 su
Lyphard, un 5x3 su
Mr Prospector e un 5x4 su
Northern Dancer, con una forte impronta dello stallone
Raise A Native sulla linea femminile (3x4)
Prelevato yearling a Newmakert per 45.000 ghinee da un proprietario di Alduino Botti. Evidenzia fin da subito una spiccata genealogia, con un mix di velocità e stamina che pare ben calibrato. La somma spesa è importante, dovuta alla seconda linea femminile.
Pazzesco, fratellastro del cinque volte vincitore (2.000-2.200 m.) in classe 5 e 6 nonché piazzato in Gruppo 2 nel
Dante Stakes a York
Indian Chief (soggetto acquistato yearling per 360.000 ghinee, vincitore di appena 54.000 sterline), è stato generato da una figlia di
Seeking The Gold vincitrice a tre anni di una corsa sui 1.500 metri della provincia francese e non troppo qualitativa in razza. Sfoggia un'importante seconda madre, a sua volta generata da
Lyphard, molto valida nella riproduzione di future fattrici. La madre di
Pazzesco, infatti, è sorellastra di
OCCUPANDISTE, eletta migliore cavalla anziana di Francia nella stagione 1997 per effetto di due vittorie in Gruppo 1 (
Prix de la Foret a Longchamp e
Prix Maurice de Gheest a Deauville) e una in Gruppo 3, per un totale di quattro vittorie in pattern race dai 1.300 ai 1.600 m., nonché madre di quattro vincitori classici, tra cui il vincitore in Gruppo 1 in Canada MONDIALISTE e la vincitrice in Gruppo 2 in Francia IMPRESSIONNANTE poi madre dello stallone INTELLO (vincitore del
Derby Francese, Gr.1); altra importante sorellastra della madre di
Pazzesco è
ONLY GREEN, vincitrice di due Listed francesi e madre del vincitore in Listed GREEN SWEET.
Di notevole pregio anche la produzione della terza madre, cavalla vincitrice sul miglio in Gruppo 2 a Deauville, nonché riproduttrice di quattro vincitori classici, tra i quali due eletti migliori cavalli della stagione ovvero
ELNADIM, eletto miglior velocista di tre anni in Europa nel 1997, vincitore della
July Cup (Gr.1) di Newmarket e infine stallone; e
MEHTHAAF, migliore cavalla di tre anni in Inghilterra per la stagione 1994, vincitrice sul miglio delle
1.000 Ghinee Irlandesi (Gr.1), oltre che di un Gruppo 2 e un Gruppo 3 e madre della vincitrice del
Regina d'Elena (Gr.2) di Roma NAJAH.
La buona linea femminile viene miscelata alla grande versatilità alla distanza offerta dall'ottimo padre
Mastercraftsman, miglior prodotto in assoluto dello stallone
Danehill Dancer, in forza dell'apice di 127 punti di rating inglese. Cavallo autore di 7 vittorie (1.200-2.100 m.), tra cui quattro Gruppo 1 ovvero
2.000 Ghinee Irlandesi, St. James's Palace Stakes di Ascot e due Gruppo 1 di Curragh, oltre un Gruppo 2 e un Gruppo 3 sempre in Irlanda per un totale di sei vittorie classiche, secondo alle spalle di
Sea The Stars nel
Juddmonte International Stakes (Gr.1) di York e terzo, dietro a
Sea The Stars e
Fame and Glory, nell'
Irish Champion Stakes (Gr.1) a Leopardstown. Poco più di superiore al
1.000.000 di sterline le vincite. Ritirato in razza nel 2010 in Irlanda, presso il Coolmore, al tasso di monta di 20.000 euro, ha subito generato in Europa dodici vincitori classici alla prima stagione di monta, tre dei quali (
Kingston Hill, The Grey Gatsby e
Amazing Maria) di Gruppo 1 (saranno tra i migliori cinque dell'intera produzione), con consquenziale aumento del prezzo del seme, dopo flessione giunta al minimo storico di 12.500 euro per la stagione 2013, fino all'apice dei 40.000 euro (nel 2015) con successive oscillazioni dai 30.000 ai 25.000 euro.
Buona la resa in razza. A fine 2019,
Mastercraftsman è padre di 134
stakes performers di cui 67 vincitori classici con 44 vincitori di prove di gruppo in piano così suddivisi: 14 vincitori di Gruppo 1, 11 di Gruppo 2, 19 di Gruppo 3 e 23 di Listed. Tra i migliori prodotti si segnala l'apice di 127 di rating inglese e di
2.717.000 sterline di vincite toccati da
THE GREY GATSBY, dal primo anno di monta, vincitore del
Derby Francese (Gr.1), dell'
Irish Champion Stakes (Gr.1) e del
Dante Stakes (Gr.2) di York, secondo in tre Gruppo 1, tra cui la
World Dubai Turf a Meydan, due Gruppo 2 e due Gruppo 3. Stallone dal 2018 in Francia (7.000 euro tasso di monta).
Seconda punta rating, 124 punti, per la femmina
ALPHA CENTAURI, dal quinto anno di monta, quattro volte vincitrice in Gruppo 1 in Irlanda, Francia e Inghilterra con successi nelle
1.000 Ghinee Irlandesi e
nella
Coronation Stakes di Ascot, per un totale di
1.254.000 sterline di vincite. Valori alti anche per
KINGSTON HILL, due vittorie in Gruppo 1 a Doncaster, tra cui il
Ladbrokes St Leger Stakes e una in Gruppo 3 a Newmarket, secondo in Gruppo 1 a Epsom per un totale di
1.104.000 sterline di vincite e 120 di rating. Stallone dal 2016 in Irlanda con risultati modesti (5.000 euro tasso di monta).
Questi tre sono di gran lunga i più ricchi della famiglia
Mastercraftsman. Somme importanti introiettate da
A RAVING BEAUTY, femmina di allevamento tedesco esportata negli Stati Uniti, dove ha riportato due vittorie in Gruppo 1 e una in Gruppo 3, cavalla vincitrice anche di due Listed in Germania, seconda nel
Lydia Tesio (Gr.1) di Roma e in un Gruppo 3 tedesco, terza in due Gruppo 1 americani vince
862.000 sterline.
Duplice vittoria in Gruppo 1, tra Newmaket e Deauville, per
AMAZING MARIA, vincitrice anche in un Gruppo 2 e in un Gruppo 3 inglese. Vincitore negli Stati Uniti, in Gruppo 1 a Del Mar e in due Gruppo 3
OFF LIMITS. Vittoria nel
Royal Oak (Gr.1) di Longchamp, oltre che un Gruppo 2 di Longchamp e un Gruppo 3 di Newbury per
TECHNICIAN.
Diversi vincitori classici "esotici". Quattro vincitori in Gruppo 1 in Nuova Zelanda, col doppio successo in Gruppo 1 per
DANZDANZDANCE, terzo nel
Derby Neozelandese (Gr.1), e tre vincitori in Gruppo 1 in Cile (CAMBRIDGE, REINE DE ARABIE e il più qualitativo YA PRIMO, artefice di due successi in Gruppo 1, uno in Gruppo 2 e uno in Gruppo 3, valutato 109 punti di rating inglese).
Tra i vincitori in categoria Gruppo 2 si segnalano, tra gli altri, la campionessa tedesca
ASHIANA, la vincitrice in Gruppo 2 a Woodbine (Canada) e a Belmont Park (Stati Uniti)
SANTA MONICA, quindi
VINTAGER, vincitore in Gruppo 2 in Germania e in Gruppo 3 a Chantilly,
EVEN SONG, vincitore in Gruppo 2 ad Ascot, e una lunga serie di vincitori esotici tra Cile (tre vincitori di Gruppo 2), Australia (due vincitori, tra cui
LUVALUVA, vincitrice di un Gruppo 2 a Flemington e di tre Gruppo 3 a Randwick) e Nuova Zelanda (due vincitori, tra cui il duplice vincitore in Gruppo 2 e una volta in Gruppo 3
MIME).
Degni di menzione poi la femmina
WIND CHIMES, terzo miglior rating inglese (120 punti), vincitrice in Gruppo 3 a Deauville, ma soprattutto seconda nel
Prix du Moulin de Longchamp (Gr.1) e terza nel
Poule d'Essai des Pouliches (Gr.1) a Longchamp;
NEUFBOSC, vincitore in Gruppo 3 a Longchamp, secondo nel
Grand Prix de Paris (Gr.1) a Longchamp e terzo nel
Prix de Niel (Gr.2) di Longchamp; e
MASTER CARPENTER, vincitore in Gruppo 3 a Chantilly e in una Listed a Sandown Park, secondo in Gruppo 3 ad Haydock Park e terzo in Gruppo 2 a Maisons-Laffitte. Stallone dal 2019 in Inghilterra (2.000 sterline il tasso di monta).
Notevoli guadagni per i vincitori a Hong Kong
Pingwu Spark, miglior
Mastercraftman a Hong Kong (115 di rating inglese), plurivincitore in classe 2, terzo in un Gruppo 2 e in un Gruppo 3 di Sha Tin per
881.000 sterline di vincite (quarto più ricco della famiglia),
Packing Dragon, altro plurivincitore in classe 2, terzo in Gruppo 3 di Happy Valley per
769.000 sterline (sesto più ricco), e
Victory Boys, altro vincitore in classe 2 a Sha Tin per
700.000 sterline.
Stallone particolarmente gradito in Italia,
Mastercraftsman ha generato 50 cavalli che si sono esibiti in prove in piano nella penisola tricolore con una perecentuale di vincitori del 56%. Sono stati infatti 28 i vincitori in Italia per un totale di 83 vittorie su 615 corse, con una percentuale dei successi del 13,5%. Nonostante i buoni numeri, sei
stakes winner per un totale di undici
stakes performer, è mancato il grosso campione. Tra tutti spicca l'italianissima
VAGUE NOUVELLE, uno dei due soggetti che si sono aggiudicati una prova di Gruppo. Tre successi in pattern con ulteriori 6 piazzamenti in categoria da neretto per
138.400 euro di vincite. Allevata dalla Incolinx e risalente al primo anno di monta, vanta un curriculum di 4 vittorie (1.500-1.600 m.), da due a quattro anni, su 18 corse, tra cui il
Regina Elena (Gr.3),
Royal Mares (L) e
Tadolina (L) a Roma, seconda classificata nel
Dormello (Gr.3), nel
Coolmore (L) e nel
Seregno (L) a Milano, terza nelle
Royal Mares (L) a Roma e nel
Bessero (L) a Milano, quarta nel
Sergio Cumani (Gr.3) a Milano. Fattrice madre dell'inedito Attimo Fuggente.
L'altra vincitrice di Gruppo è stata l'ospite straniera
VICTORIA REGINA, anch'essa dal primo anno di monta, pluripiazzata in Listed in Francia, Inghilterra e due volte quarta in Gruppo 2 a Meydan, risultata vincitrice, a quattro anni, sul miglio del
Premio Elena e Sergio Cumani (Gr.3) di Milano, infliggendo oltre sedici lunghezze a
Vague Nouvelle (quarta l'anno precedente). Schierata nel
Lydia Tesio ha ultimato ultima il percorso.
Alle due fa seguito un'altra cavalla di interessante valore e di allevamento italiano: la dormelliana
LORENZETTA. Dal secondo anno di monta, è scesa in pista 21 volte e ha conseguito 5 vittorie (1.500-1.600 m.) con il maiuscoletto conquistato, a cinque anni, col primo posto nel
Bessero (L) di Milano. Cavalla tardiva. Ha debuttato a tre anni, correndo fino a cinque, esibendosi in pattern race solo a partire dai quattro anni. Seconda classificata nel
Bessero (L), nel
Royal Mares (L) a Milano e nel
Tadolina (L) a Roma, terza nel
Verziere (Gr.3) a Milano per
72.000 euro di vincite. Vincitori in Listed sono poi risultati
AGENTE SEGRETO, altro prodotto dell'allevamento Incolinx dal sesto anno di monta, vincitore sui 2.000 metri del
Premio Emanuele Filiberto (L) di Milano, quinto classificato nel
Derby Italiano (Gr.2); l'importato
KEY MASTER, vincitore nel
Seregno (L) di Milano per un totale di
43.600 euro; e l'imbattuto, dal primo anno di monta,
PABLOSKY, 3 vittore (1.000-1.200 m) a due anni con apice nell'
Alberto Giubilo (L) di Roma per un totale di
33.100 euro di vincite.
Fanno seguito cinque stakes performer, con due stayer pluripiazzati in Listed e vincitori in Handicap Principali. Troviamo infatti il castrone italiano
Ouragan Gris, prodotto dal secondo anno di monta presentato dalla Finanza Locale Consulting, artefice di 6 vittorie (2.000-3.000 m.), da due a sette anni, tra cui le affermazioni nel
Monterosa (HpP) a Milano e nel
Naip Stakes (HpP) a Roma, secondo e quarto classificato nel
Roma Vecchia (L) a Roma e terzo nel
G.P. di Milano (L) a Milano. Vince in carriera
78.500 euro a farne il secondo più ricco in Italia della famiglia. Di profilo similare
Durlindana, anch'essa dal secondo anno di monta (colori Incolinx, a dimostrazione della passione dell'Ing. Romeo per lo stallone), 21 corse, da due a cinque anni, 3 vittorie (2.200-3.000 m.) con l'affermazione nel
Monterosa (HpP) a Milano, davanti di dieci lunghezze a
Ouragan Gris, seconda nel
Lombardi (L) a Milano, terza nel
Archidamia (L) a Roma, nel
Giovanni Falck (L) a Milano e nel
Terme di Merano (L) a Merano, quarta nel
Verziere (Gr.3) di Milano davanti di due lunghezze a
Lorenzetta. Vince in carriera
56.000 euro. Completano l'ospite tedesca A RAVING BEAUTY, il miglior prodotto in assoluto da
Mastercraftman ammirato in Italia (due sole corse), vincitrie in Gr.1 negli Stati Uniti, seconda nel
Lydia Tesio (Gr.1), infliggendo venti lunghezze ad
Ashiana (altra figlia di
Mastercraftman, vincitrice in Gr.2 in Canada), e quarta nelle
Oaks Italiane (Gr.2) di Milano; la femmina tedesca
Drejo, terza a due anni nel
Campobello (L) a Milano; e il maiden in dieci corse
Ratmansky, dal primo anno di monta, quarto nel
Berardelli (Gr.3) di Roma.
Tra gli altri prodotti indichiamo
Into The Wild, dal quarto anno di monta, che è il cavallo ad aver riportato il maggior numero di successi in Italia con 7 vittorie (1.000-1.400 m.) con acuto nel
Cloridano (HpP) a Roma per
75.100 euro di vincite (il terzo più ricco della famiglia);
La Chica Sensual, dal secondo anno di monta, 4 vittorie (1.600-2.100) in 14 corse, con acuto nel
Criterium Aretuseo (HpP) a Siracusa e il secondo posto nella
Coppa d'Oro di Siracusa (HpP) per
27.700 euro di vincite; e
Fast Wind, dal quarto anno di monta, 4 vittorie (1.600-1.800 m.) in 16 uscite, con successo nel
San Gennaro (HpP) a Napoli, secondo nel
Sette Colli (HpP) e terzo nel
Palmieri (HpP) a Roma per
41.500 euro di vincite in piano (una corsa con piazzamento in siepi).
Tra i cavalli delle zone meno note, emerge il terzo posto nel
Derby Polacco (Gr.1) conseguito da
Masterpower, secondo a Varsavia nell'
Iwna (L).
Pur non essendo uno stallone funzionale a produrre soggetti destinati agli ostacoli,
Mastercraftsman ha generato circa cinquanta vincitori in ostacoli. Si tratta di cavalli giunti alla disciplina dopo aver poco convinto in piano o in avanzata età. Solo quattro sono risultati vincitori in pattern race, tre dei quali in Inghilterra e uno in Italia. Vincitori in Gruppo 2 sono stati
MASTER BLUEYES, dal terzo anno di monta, 6 corse con 2 vittorie in hurdle tra cui il
Genius Adonis Juvenile Hurdle (Gr.2) a Kempton Park per
30.700 sterline di vincite;
INTENSE TANGO, dal primo anno di monta, 13 corse con 2 vittorie in hurdle tra cui l'
Olbg.com Mare's Hurdle (Gr.2) a Doncaster, seconda in Listed a Wetherby e nel
Betfred Tv Fillies Juvenile Hurdle (L) ad Aintree, e terza nel
Premier Kelso Handicap (Gr.3) a Kelso per
48.000 sterline; e
WOLF OF WINDLESHAM, dal secondo anno di monta, 9 corse e 3 vittorie in hurdle con acuto nel
JCB Triumph Hurdle Trial (Gr.2) a Cheltenham per
60.000 sterline di vincite. Ha riportato una vittoria in Gruppo 3, nel
Premio Staffe d'Oro (Gr.3) di Milano,
PAZZESCO, visto in pista in Italia 9 volte con 4 vittorie, tra siepi e steeple, secondo nella
Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2) e quarto nel
Vanoni (Gr.2) a Merano per
43.000 euro complessive di vincite.
Ulteriori
stakes performers sono stati cinque soggetti, due dei quali rispettivamente in Irlanda e in Inghilterra e uno in Italia. Su tutti brilla
The Wallace Line, vincitore di una prova su 16 sortite, terzo in Galles nel
Future Champions Finale Juvenile Hurdle (Gr.1) a Chepstow. Tra i restanti vanta generoso palmares la femmina
Grey Waters, dal quarto anno di monta, per effetto anche delle 21 corse disputate tra hurdle e chase in Irlanda. Ha riportato 3 vittorie, in entrambe le discipline, seconda nell'
Order of St. George Coolmore NH Sires Irish EBF Mares Novice Chase (Gr.2) a Thurles, terza nel
Tattersalls Ireland Spring Juvenile Hurdle (Gr.1) a Leopardstown, quarta in quattro Gruppo 3 e in un Gruppo 2 per un totale di sette piazzamenti in pattern race e
60.000 sterline di vincite.
Secondo posto in Gruppo 2, in Irlanda, per
Razoul, dal quinto anno di monta, 8 corse e 2 vittorie in hurdle, secondo nel
Joe Mac Novice Hurdle (Gr.3) di Tipperary per
53.000 euro di sterline. Piazzata in Listed in Scozia
Dominada, 4 vittorie in hurdle su 11 esibizioni, seconda nello
Scottish County Handicap (L) di Musselburgh. Vince
33.100 sterline.
Ha sfiorato più volte l'affermazione in pattern race, in Italia,
Imperioso, sfortunato castrone dal primo anno di monta preparato da Paolo Favero. Autore di 3 vittorie, una delle quali in steeple, su 5 corse, ha vinto il
Premio Corona Ferrea e battuto il leader generazionale in Italia
High Master, secondo nel
Criterium d'Autunno (Gr.1) e nel
Tagliabue (Gr.3) a Merano per
33.100 euro.
Al di sotto di questi nove
stakes performer, vale la pena di ricordare il vincitore in classe 2 a Cheltenham
Matorico e il vincitore in Irlanda, per un totale di
45.000 sterline, categoria Grade B, a Killarney in un premio da 29.500 euro in hurdle
Star Maker, quarto a Galway in un hurdle da 47.200 euro al primo.
Spetta invece a
Demi Plie il record di introiti con
61.000 sterline guadagnate per effetto di 5 vittorie in Irlanda (record di successi in ostacoli per un
Mastercraftman) tra hurdle e chase. Record di rating (145 inglese) toccato da
Scaramanga, vincitore in classe 3 a Wincanton. Buon livello di vincite infine per
Conron, 3 vittorie in 12 corse per
34.700 sterline
In Italia si sono ammirati in ostacoli sette prodotti, tre di questi vincitori per un totale di 8 vittorie su 37 corse. I due grigi, sopra ricordati,
PAZZESCO e
Imperioso sono stati gli unici due campioncini. E' stato sfortunato
Fast Wind, secondo nel
Corona Ferrea a Milano nella sua unica apparizione in ostacoli. 1 vittoria e 2 piazzamenti in otto corse per la mediocre
Jessica Jo (9.775 euro di vincite).. Vantano piazzamenti tutt'altro che qualitativi
Cavalla Selvaggia, ennesimo prodotto Incolinx (il meno riuscito) con 8 corse in ostacoli e due quinti posti come miglior prestazione (compreso in ascendente), e
Craftsmanship, allevato dall'Antezzate, 5 corse e 4 piazzamenti per 3.655 euro. Una sola corsa, con caduta, per
Scatt Giack.
Ha riportato 2 vittorie in siepi a Kolesa, Rep.Ceka, in classe 5
Jonathan, poi autore di 3 piazzamenti (due dei quali in cross di Pardubice in classe 4 e 5). Si tratta dell'unico vincitore assoluto in Cekia da
Mastercraftsman.
Non si sono rintracciati vincitori o piazzati classici in Francia.
La Carriera di Pazzesco: Acquistato, alle porte dei quattro anni, dalla giovane proprietaria slovacca che lo pescava dalle scuderie di Francesco Santella. Ex allievo di Alduino Botti, veniva indirizzato agli ostacoli dopo appena tre corse in piano. Piuttosto tardivo, debuttava a tre anni riportando, a stretto giro, un quarto e un terzo posto in categoria maiden, a Milano e a Roma, sulla distanza dei 2.000 metri. Lento a sgabbiare al debutto, recuperava posizioni per effetto di un buon posizionamento lungo lo steccato ritrovandosi al comando in dirittura di arrivo. Ancora in quota ai quattrocento dal palo, subiva il volo di avversari più esperti ma non trascendentali e del debuttante
Giasuar (poi vincitore della corsa e piazzato, in seguito, in Listed). Un mese dopo terminava controfavorito in una prova con dieci partenti. Di nuovo non brillante alla sgabbiata, progrediva a centro pista ai quattrocento finali in un disperato tentativo di rimonta del fuggitivo
Guintellino (poi vincitore in modo netto e mai più visto in pista). Passato secondo, subiva l'affondo esterno di
Nanterre che lo sopravanzava ai 150 metri dal palo, chiudendo terzo. Buon piazzamento, alle spalle di due soggetti assai interessanti.
Nanterre, pur minato dagli infortuni, non sfigurerà negli handicap principali.
Le due buone prove venivano seguite da una pausa forzata di sei mesi. Rientrato a vendere in categoria gentlemen e amazzoni con un mancato piazzamento, finiva trasferito a Merano. L'avviamento alla nuova disciplina risultava veloce e senza intoppi. Dopo appena due mesi,
Pazzesco vinceva subito al debutto, dimostrando interessanti numeri.
Il grigio PAZZESCO
dominatore delle prove in steeple per 4 anni
della prima parte della stagione.
(Foto Pietro Coscia).
Il confronto tra
Pazzesco e
Leonardo da Vinci veniva rinviato a Merano. Il grigio di Troger era il primo a scendere in pista, il 19 maggio, rispondendo all'appello nel
Valle d'Aurina, condizionata sui 3.550 metri dello steeple piccolo. Favorito netto della prova, 1,55 a 1, impattava clamorosamente contro due avversari sulla carta non del suo valore. Romano lo spediva davanti, munito di paraocchi australiani e liberato dal cuffino. Lo stato pesante del terreno arrideva a sorpresa all'Aichner
Prince d'Orage, rientrato con un secondo posto, alle spalle di
Ventotene, a vendere in siepi a Milano. Bartos manteneva per buona parte della corsa il baio sulla scia del battistrada, lasciando al compagno di allenamento
Edef Xam il compito di infastidire il leader. Dopo il verticale,
Leonardo da Vinci subiva l'attacco di
Edef Xam riuscendo a respingerlo dopo l'arginello. Muoveva allora Bartos che, in pochi tempi di galoppo, chiudeva la contesa.
Leonardo da Vinci, stanco, sbagliava l'ultimo salto e apriva la porta al ritorno di
Edef Xam. Vittoria netta di
Prince d'Orage che infliggeva oltre venti lunghezze al grigio di Troger, battuto di sei anche da
Edef Xam.
La battuta di arresto di
Leonardo da Vinci veniva mutuata un mese dopo circa dal grigio di casa Olisova. Dopo aver conquistato l'argento nella
Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2),
Pazzesco si riproponeva nella specialità nel
Val Martello, blasonata prova per novizi sui 3.800 metri con 8.075 euro al primo. Christian Troger cambiava la pedina con la quale sfidare il figlio da
Mastercraftman e dirottava all'appuntamento il cinque anni
Live Your Life, campionissimo in siepi e reduce dal successo nella
Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1). Il sauro, al debutto nella disciplina, conquistava buona parte del gioco, finendo alla pari. Atteso alla conferma sul morbido,
Prince d'Orage veniva eletto controfavorito. Interesse poi per la coppia K-K-Metal con
Dajuka, seconda nel
Criterium di Primavera 2018 (Gr.2) e quarta nella
Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano 2018 (Gr.2) rientrata in piano a Velka Chuchle, accompagnata da
Ronaldo King, vincitore in steeple-cross a Pardubice. Completava il campo
Big Fly.
Sorprendeva ancora
Prince d'Orage. Il figlio del modesto
Tirwanako si installava subito al comando con
Pazzesco in marcatura stretta e
Big Fly a protezione. Il ritmo, tutt'altro che sollecito, manteneva compatto il gruppo fino all'attacco della curva di Marlengo, dove perdeva contatto
Dajuka.
Prince d'Orage accelerava in modo importante dopo il verticale, guadagnando lunghezze preziose a
Pazzesco su cui cercava di serrare sotto
Live Your Life.
Prince d'Orage, saldo leader, scivolava nel tratto piano che immetteva i concorrenti in dirittura di arrivo. Via libera allora per
Live Your Life che debellava senza tanti patemi d'animo
Pazzesco e andava a vincere, in totale controllo, davanti al buon rappresentante di casa Olisova.
Big Fly chiudeva al terzo davanti a
Ronaldo King.
Il riscatto di
Prince d'Orage non si faceva attendere e venti giorni dopo rivelava il valore del cavallo nel
Premio Ezio Vanoni (
Gr.2), 3.800 metri sullo steeple piccolo. Affidato a Jan Kratochvil, il baio metteva a tacere i due grigi protagonisti della riunione di Milano, oltre che l'ospite francese allenato da Luigi Maceli
Pessac, frequentatore di reclamare di Auteuil e Fontainebleau. L'andatura veniva scandita proprio dal francese, che procedeva di buona lena seguito da
Prince d'Orage e
Pazzesco con
Leonardo da Vinci, di nuovo con cuffino, in coda, a diverse lunghezze. Posizioni costanti fino alla curva conclusiva, con
Pessac, ancora brillante, attaccato all'interno da
Prince d'Orage. Non riuscivano a intervenire
Pazzesco e
Leonardo da Vinci.
Prince d'Orage, dapprima respinto,
si riproponeva all'esterno di
Pessac sull'arginello e intensificava il suo attacco in vista dell'ultima conclusiva. I due in linea sull'ultima siepe, con a quattro lunghezze
Pazzesco impegnato a contenere
Leonardo da Vinci. Nel tratto piano
Prince d'Orange passava su
Pessac, ancora vitale in corda. Più indietro
Pazzesco, sulle gambe, subiva la rimonta interna di
Leonardo da Vinci, col Troger dato a nove lunghezze scarse dal vincitore.
La genealogia di Prince d'Orage: Carta non troppo trascendentale quella offerta dal miglior figlio generato dallo stallone
Tirwanako.
Prince d'Orage è un lontanissimo
inbreeding 4x5 su
Northern Dancer, allevato in Francia e costruito sul gran fondo. Primo prodotto della maiden
Tenue d'Orage, una figlia di
Stormy River che si esibita in Francia, da due a tre anni, sia in piano che in siepi (due corse senza ultimare il percorso) per un totale di 20 volte, dando il meglio di sé oltre i 2.000 metri. Linea femminile piuttosto mediocre che si riscatta dalla terza linea in poi con la
stakes winner (due vittorie in Gruppo 3 a Chantilly e Longchamp, nel
Prix de Saint Georges e nel
Prix du Gros Chene e due vittorie in Listed a Evry dai 1.000 ai 1.300 m., terza nel
Prix de l'Abbaye de Longchamp, Gr.1)
TENUE DE SOIREE, una figlia del qualitativo
Lyphard, portacolori dello storico proprietario di
Sadler's Wells (mister Sangster), sorellastra di sei
stakes performers tra cui la campionessa
BAISER VOLE (triplice vincitrice in Gruppo 1 in Francia, dai 1.100 ai 1.600 m., nei premi
Poule d'Essai des Pouliches - 1.000 Ghinee Francesi,
Prix Robert Papin e nel
Prix de la Salamandre; eletta migliore cavalla di due in Francia nella stagione 1985 e madre di quattro
stakes winner, tre dei quali in Listed oltre VOLERIS, vincitore dai 1.400 al miglio anche in Gruppo 2 e Gruppo 3),
SQUILL (vincitore di cinque pattern race, in Italia e Francia, tra cui il
Premio Turati, Gr.2, a Milano, il
Prix Dollar Ciga, Gr.2, a Longchamp e il
Prix de la Jonchere, Gr.3, a Chantilly, secondo nel
Prix du Moulin de Longchamp, Gr.1, terzo nel
Budweiser International Stakes, Gr.1, negli Stati Uniti) e il vincitore classico
NEVERNEYEV (duplice vincitore in Listed a Longchamp sui 1.400 m, secondo in Gruppo 3 e terzo nel
Prix de la Foret (Gr.1) a Longchamp; stallone in Francia).
Dunque una blasonata linea femminile lontana nel tempo e non mutuata dai prodotti della seconda e della prima madre di
Prince d'Orage. Una linea, tra l'altro, non creata per generare saltatori.
Prince d'Orage è uno dei rari figli del fondista
Tirwanako, un baio oscuro del 2002, miglior prodotto dello stallone
Sin Kiang, che ha corso in Francia, Germania, Italia e in Svizzera risultando vincitore in cinque circostanze dai 2.000 ai 2.500 metri, con il fiore all'occhiello costituito dall'affermazione, a cinque anni, nel
Grand Prix du Conseil General des Alpes Maritimes (L) a Cagnes-sur-Mer da 37.500 euro al primo. Vincitore altresì nel
St Leger Svizzero (Ln) a Lucerna da 15.500 euro. Ha colto inoltre una serie di piazzamenti in Listed, tra cui i più prestigiosi sono i terzi posti nel
35° Betty Barclav-Rennen (Gr.3) a Baden Baden, nel
Derby Svizzero (Ln) a Frauenfeld, nel
St Leger Italiano (L) e nella
Coppa d'Oro di Milano (L). Ritirato in razza nel 2008, è stato quasi del tutto ignorato dagli allevatori, vantando tre soli soggetti in pista in Francia nella generazione 2009 (uno dei quali
autre que pur sang), altri due della generazione 2010 e due della generazione 2011. Rimasto fermo per tre anni, ha avuto un prodotto in pista della generazione 2014, sette del 2015 e uno del 2016 per un totale di sedici prodotti di cui Prince d'Orage è il quinto vincitore (su un totale di sei vincitori), il primo in Italia. Specializzatosi fin da subito quale riproduttore di ostacolisti (il padre aveva generato il triplice vincitore in Listed ad Auteil e a Enghien
Chope Royale), nessuno dei quali , a eccezione del vincitore classico
PRINCE D'ORAGE (
Ezio Vanoni, Gr.2), piazzato in pattern race,
Tirwanako ha ottenuto il proprio meglio quale padre di mezzosangue. In particolare ha generato, tra gli altri, l'Aqps
Vauban Laugil, vincitore di cinque corse in Francia in steeple per
183.000 euro circa di vincite, l'Aqps
Aloomomo, vincitore di quattro corse in chase in Inghilterra tra cui un premio da 32.100 euro a Newbury, il McManus
Aldopicgros, altro Aqps, vincitore di tre prove in hurdle in Inghilterra e
Lena Moon, vincitrice di due corse in Francia (una in siepi e l'altra in steeple) per 38.500 euro. Due vittorie infine, in cross di provincia, per l'Aqps
Elevee Pour Gagner per un totale di vincite di 20.900 euro. Vincitore di una PTP in Irlanda il purosangue
Adrimel.
La Carriera di Prince d'Orage: Debutta a tre anni in Francia a Fontainebleau, per i colori di Yannick Fouin, in una reclamare per cavalli di tre anni sui 3.000 metri in siepi. Chiude secondo alle spalle di un cavallo proveniente dalle corse in piano che si ripeterà in categoria. Batte tuttavia dei buoni elementi. Rifila quattro lunghezze a
Mester che, dopo una lunga trafila a reclamare, otterrà un secondo posto e un primo ad Auteuil, in categoria Listed, sul finire di stagione, ripetendosi a quattro anni (secondo in Listed ad Auteuil). Terzo chiude un altro ottimo elemento,
Katana One che a poco a poco, passando sugli ostacoli alti, scalerà le categorie riportando una vittoria a Pau da 14.400 euro al primo e una serie di piazzamenti esaltati da un quarto posto in Gruppo 2 ad Auteuil e da tre ulteriori piazzamenti in Listed.
Josef Aichner non si lascia sfuggire l'affare e reclama il cavallo per 22.200 euro. Affidato a Vana sr, vince subito al debutto in Italia il
Premio dei Novizi di Milano, mettendosi dietro, tra gli altri, un ancora grezzo
Leonardo da Vinci (terzo). L'arrivo a Merano non offre i desiderati miglioramenti, tanto che viene schierato in categoria modesta. Quarto a distacco in una maiden o a vendere, dove subisce da
Mensch oltre dieci lunghezze, fienendo alle spalle di elementi di modesta caratura. Proposto in ascendente, con peso da
top weight e il gradito fondo pesante, subisce un'altra pesante battuta d'arresto, chiudendo secondo a undici lunghezze dal non trascendentale
Absolute Belter che massimalizza i sei chili di favore concessi dal periziatore.
Dopo appena quattro corse viene mandato a riposo. Si rivede in pista sette mesi dopo, a Milano, in una vendere in siepi per quattro anni dal modesto campo partenti. Perde di una testa da
Ventotene. Un curriculum, fin qui, piuttosto modesto che non farebbe di certo pensare a un futuro campione. Vana jr lo prova in steeple e il miracolo avviene. Stravince nel
Premio Valle Aurina a Merano, rifilando ventuno lunghezze al vincitore classico
Leonardo da Vinci. La vittoria viene agevolata dallo stato pesante del terreno, ma il cavallo dimostra di avere argomenti anche sul buono. Alcune settimane dopo getta infatti alle ortiche, per una scivolata nel tratto piano, una seconda vittoria, dimostrandosi superiore al campionissimo
Live Your Life e al recente vincitore classico
Pazzesco. La consacrazione nell'
Ezio Vanoni (Gr.2) è la dimostrazione di un'importante maturità conseguita dal cavallo che diviene l'unico figlio di
Tirwanako ad aver conquistato una pattern race.
PRINCE D'ORAGE
(Foto hurdleandchase.it).
Le ostilità si riaprivano, quarantotto giorni dopo, nella blasonata condizionata
Vincenzo Pollio, sui 3.800 metri dello steeple piccolo. Il premio si risolveva in un duello tra
Leonardo da Vinci e
Prince d'Orage. Quest'ultimo, favorito netto a 1.37 a 1, non riusciva a far valere la superiorità messa in campo a primavera. Bartos scandiva il ritmo a piacimento, avendo costantemente in marcatura
Leonardo da Vinci. Raffaele Romano prendeva la via interna a
Prince d'Orage dopo il salto del muro e sfoderava subito un importante attacco prima del verticale. Inizialmente respinto, il grigio si riorganizzava per sferrare un secondo deciso affondo all'ingresso in dirittura. Filtrato all'interno,
Leonardo da Vinci si rivedeva in bello stile e con poderoso allungo respingeva il ritorno di un ottimo
Prince d'Orage. I due, artefici di gran retta di arrivo, rifinivano così le rispettive candidature per il
Richard. Terzo, a nove lunghezze, completava
Storm Again incapace di resistere al parziale finale dei due più blasonati avversari.
Il confronto generazionale, purtroppo, veniva pregiudicato da una farsesca edizione del
Premio Richard (
Gr.3). Il primo approccio sul tracciato dello steeple grande, sui 3.900 metri, si rivelava infatti una debacle per quattro dei cinque partenti.
Prince d'Orage, favorito netto a 3/5 e con inedito paraocchi australiano a sinistra, rifiutava il salto della fence e prendeva in pieno l'ostacolo. La grave incertezza intralciava il salto di
Storm Again che scodellava a terra Alessio Pollioni. Finivano invece col franare addosso a
Prince d'Orage sia
Leonardo da Vinci che
Cheap Thrill che, a loro volta, rotolavano sul manto verde. Restava in piedi il solo estremissimo outsider
Big Riot, con Pastuszka bravo a fare lo slalom tra l'intreccio di cavalli e fantini finiti a gambe all'aria. "
E' davvero incredibile questo Premio Richard con il solo estremo outsider Big Riot che ha superato indenne la fence" commentava Manigrasso. Il baio paraocchiato di Lydia Olisova, proveniente da un filotto di sei prestazioni, compresi ascendente e vendere, in cui non era mai stato capace di andare oltre un quinto posto, completava il percorso in grave affanno. Stanco all'epilogo e in grossa difficoltà sui salti, specie sull'arginello grande, costringeva agli straordinari Pastuszka. Il jockey polacco doveva lavorare di frusta per tenere sveglio il cavallo. Nonostante le tante incertezze,
Big Riot riportava un'inattesa quanto rocambolesca affermazione, la cui portata veniva dimostrata dalla successiva scelta di Paolo Favero di indirizzare il cavallo nelle prove in piano. Secondo, da rimontato,
Leonardo da Vinci impreziosiva il suo già discreto curriculum.
Tutto veniva pertanto rinviato di ventisette giorni, in occasione del
Premio Steeple Chase d'Italia (
Gr.2), sul medesimo percorso del
Richard. Si ripresentava all'appuntamento
Leonardo da Vinci chiamato a concedere, questa volta sugli ostacoli alti, all'ospite
Athena du Berlais la rivincita del
Criterium d'Inverno di Pisa
. L'allieva di Macaire, vincitrice sulla pista nel 2018 in categoria Gruppo 1, si presentava all'appuntamento con un quarto posto a Clairefontaine e un mancato piazzamento in siepi ad Auteuil.
Si rivedeva inoltre il secondo del
Premio Vanoni Pessac, di nuovo in sodalizio con Jan Faltejsek, subito ridimensionato in patria in una condizionata di Compiegne. Prestazione quest'ultima che faceva salire a oltre 4 a 1 la quota vincente, contro il 2,50 a 1 circa dei due sopraelencati con
Leonardo da Vinci lievemente preferito alla francese.
Della partita anche
Andoins. Il figlio di
Kapgarde, dopo il quarto posto nello
Staffe d'Oro, aveva tentato la fortuna in tre condizionate di Auteuil, con un buon quarto posto sul finire di maggio non ripetuto nei successivi due ingaggi. Completavano il campo dei partenti il novizio cinque anni
Sternkranz, reduce da un secondo posto in condizionata ad Auteuil, e l'estremo outsider
Nebo, un polacco particolarmente regolare a Wroclaw.
Al primo passaggio davanti alle tribune, sul siepone che porta alla fence, cadeva
Nebo.
Pessac cadenzava a gran ritmo, prendendo otto lunghezze ad
Athena du Berlais tallonata dalla scuderia Aichner, composta da
Andoins e
Sternkranz. Seguiva a importante distacco e lontano dalla mischia, a circa venti lunghezze dal battistrada,
Leonardo da Vinci. Sul talus cadeva
Andoins che intralciava il compagno di colori
Sternkranz e, da scosso, portava fuori percorso
Leonardo da Vinci. Restavano di fatto in due a contendersi la vittoria, con
Pessac ancora davanti di quattro lunghezze ad
Athena du Berlais. Provava a riportarsi sotto
Sternkranz, salvo perdere le tracce dei due dopo l'arginello.
Athena du Berlais e Anthony Renard, in totale controllo, si portavano su
Pessac all'ingresso in dirittura e senza tanto impegnarsi ne disponevano nel tratto piano. Terzo, a otto lunghezze circa, non sfigurava
Sternkranz. Rallentato, al quarto, chiudeva
Leonardo da Vinci, ancora una volta penalizzato dalle cadute altrui.
La genealogia di Athena du Berlais: Campionessa allenata dal top trainer di Francia Guillaume Macaire, di proprietà di un sindacato costituito da quattro proprietari rappresentati da Gilles Barbarin.
Allevata in Francia dall'Haras du Berlais, si tratta di un prospetto concepito in modo apposito per la carriera da ostacolista. Originaria di una linea femminile transalpina che, risalendo fino alla quarta madre, propone tutte cavalle vincitrici in ostacoli. In particolare giova evidenziare, per i fan italiani, la quarta madre che ha prodotto, tra gli altri,
GABURN, vincitore nel 1993 dello
Steeple Chase delle Capannelle e leggenda del
Grande Steeple Chase di Roma che ha vinto tre volte di fila tra il 1994 e il 1996, in coppia con le amazzoni Beatrix Marie e Anne Sophie Madelaine, eguagliando il record di vittorie marcato nel 1932 da
Orbigny marcando il primato però in modo consecutivo, impresa non riuscita da nessun altro soggetto. Un passato dunque di gloria per
Athena, un lontano
inbreeding 4x5 su
Northern Dancer e 5x5 sulla fattrice
Special, cavalla che accoppiata con il caporazza canadese ha generato quel
Nureyev che compare sulla linea maschile della madre della cavalla. Quest'ultima,
Wendy du Berlais, è una figlia di
Loup Solitaire (stallone riconducibile alla buona linea di saltatori che hanno in
Roberto l'avo comune) dalla lunghissima carriera di saltatrice. 40 corse in Francia, da tre a cinque anni, agli ordini di Collet e con risultati interessanti nella prima parte di carriera, seppur sfortunati. Vincitrice di una sola corsa, di buon valore, a tre anni ad Auteuil con premio da 33.000 euro al primo. Sette volte seconda, tra cui nel
Prix Alain et Gilles de Goulaine (L) ad Auteuil, a sei lunghezze dalla vecchia conoscenza italiana
Frolon (secondo nel
Gran Premio Merano) e davanti di quattro a un altro vecchio frequentatore degli ostacoli italiani ovvero
Matin de Clermont (valido poi in cross), due volte terza e altrettante quarta, tra cui nello
Steeple Chase dei 4 Anni di Cagnes-sur-Mer (L), di nuovo seminata per la pista da
Frolon.
Sebbene accoppiata con stalloni tutti influenti nel ramo ostacolistico, si è rivelata piuttosto deludente in razza.
Athena du Berlais è il suo quarto prodotto, preceduta, dei quattro scesi in pista, da un solo vincitore, peraltro in buona compagnia a Pau in un premio da 26.400 euro in siepi.
Wendy du Berlais è il miglior prodotto generato dalla seconda madre di
Athena du Berlais, una vincitrice di due corse, equamente ripartite tra siepi e steeple, ad Auteuil, con punta di 66 di rating francese e successo in un premio da 30.000 euro al primo, a sua volta generata da una duplice vincitrice in ostacoli (categoria mediocre) destinata, tuttavia, alla carriera di saltatrice dopo pessime esperienze in piano (maiden in dodici uscite). Un cavalla quest'ultima che, tuttavia, ha dato buon costrutto in razza, generando undici prodotti, quattro dei quali vincitori in ostacoli, di cui ricordiamo i vincitori classici
ENZO DU BERLAIS, vincitore in Listed in siepi ad Auteuil, e
KAROO DU BERLAIS, vincitore in Listed a Enghien.
Grande blasone genealogico, per il settore ostacoli, arriva dal padre MARTALINE. Soggetto, allevato in Inghilterra dalla Juddmonte Farms nel 1999, perfetto nel trasmettere stamina, ma anche predisposizione al salto. Il padre
Linamix, da cui arriva il mantello grigio poi sfumato nel bianco integrale, costiuisce infatti una garanzia.
Fratello pieno, che nascerà due anni dopo di lui, di
Reefscape, vincitore del
Prix Cadran (Gr.1) e secondo, tra gli altri gran premi, nella prestigiosa
Gold Cup di Ascot (Gr.1), edizione storica per essere la prima delle quattro consecutive vinta da
Yeats, oltre che nel
Prix Ganay (Gr.1) e nel
Royal-Oak (Gr.1), cogliendo infine un terzo posto nella
Coronation Cup (Gr.1).
Martaline è vincitore cinque volte, dal miglio a 2.800 metri, da due a cinque anni, per i prestigiosi colori di Khalid Abdullah (giubba verde, tracolla e berretto rosa, maniche bianche) e il training di André Fabre. Soggetto tardivo, ha dato il meglio di sè nell'anzianità, maturando a quattro anni, grazie all'allungamento della distanza fino a coprire i 3.000 metri in piano, quando ha centrato il
Prix d'Hedeuville (Gr.3) a Longchamp e il
Prix Maurice de Nieuil (Gr.2) a Maisons-Laffitte, confermandosi quattro volte secondo in altrettanti Gr.2 e cioè nel
Prix Foy di Longchamp, nel
Prix Jean de Chaudennay di Saint-Cloud. nel
Grand Prix de Chantilly e nel
Grand Prix di Deauville, subendo per due volte
Ange Gabriel e altre due
Cherry Mix, ma battendo vincitori di Gruppo 1 come
Fair Mix e
Westerner che si riveleranno validi riproduttori nel circuito National Hunt anglo-irlandese. Vanta altresì un successo a cinque anni nel
Prix de Reux (L) a Deauville, e in gioventù una terza posizione nel
Prix de la Force (Gr.3) di Chantilly e un secondo posto sui 3000 metri del
Prix Michel Houyvet (L) di Deauville.
Carriera quindi piuttosto longeva con una vittoria in categoria Gruppo 2 e una in Gruppo 3, oltre quattro secondi posti in Gruppo 2 e un terzo in Gruppo 3, per 255.000 euro.
Ritirato in razza nel 2005 e tuttora in attività, ha dato i suoi migliori risultati soprattutto come riproduttore di saltatori, rivelandosi un caporazza dell'allevamento francese nel ramo ostacolistico. Dal 2011 non è mai sceso sotto la quarta posizione nella classifica introiti conseguiti, in Francia, dai suoi figli in tutte le discipline ostacolistiche. Cinque anni consecutivi a podio, dal 2015 al 2019. Campione di Francia nel 2017 e nel 2018, secondo nel 2015 e nel 2019, terzo nel 2016. E' dunque un fiore all'ochiello per gli esteti dell'ostacolismo internazionale, molto apprezzato anche in Inghilterra, che ha visto salire gradatamente il valore del proprio seme in virtù degli eccezionali risultati conseguiti dalla prole. Ritirato in razza a 3.500 euro è salito fino a toccare l'apice di 15.000 euro nel 2018, con un incremento pressochè raddoppiato dal 2015 al 2017.
Pur essendo un riproduttore destinato all'ostacolismo, non ha sfigurato in piano generando sei vincitori classici, uno dei quali in categoria di Gruppo.
AKARLINA, dal primo anno di monta, 8 vittorie (2.000-2.200 m.), ha vinto sui 2.000 metri i premi
Coupe Maisons-Laffitte (Gr.3),
Prix Andrè Baboin (Gr.3) a Lyon-Parilly e
Grand Prix de la Region Alsace (L), terza nel
Prix Perth (L). Schierata in Gruppo 1 in Canada. Vince
208.000 euro.
Sono risultati vincitori in Listed il miler castrone
CALLING OUT (vincitore classico a Tolosa, secondo nel
Prix Daphnis, Gr.3, a Chantilly, terza nel
Prix Dollar, Gr.2, a Longchamp, nel
Prix Prince d'Orange, Gr.3, a Longchamp e nel
Prix de Guiche, Gr.3, a Chantilly, pluripiazzato in Listed in Francia e Inghilterra, vince
182.760 euro tra Francia e Inghilterra), la sfortunata (deceduta a tre anni per un infortunio in pista) femmina
BROKEN KITTEN (vincitrice, dal secondo anno di monta, di una Listed sui 1.400 metri di Vichy, piazzata in cinque ulteriori listed francesi per
97.500 euro), il fondista
NIGHT RUN (vincitore in Listed a Bordeaux Le Bouscat, secondo in un'ulteriore Listed per
74.800 euro), lo stayer
FAUGUERNON (vincitore in Listed a Nantes sui 2.400 metri, vincitori anche in Irlanda per
74.800 euro) e la femmina
OZETA (interessante tre anni, vincitore in Listed a Longchamp sulla lunga distanza, subito destinato in ostacoli dove ha vinto in Listed ad Auteuil).
Piazzamenti elitari per la miler
Ayun Tara, seconda nel
Prix des Reservoirs (Gr.3) a Deuville, tre volte piazzata in Listed (in due casi a Meydan) e quarta in Gruppo 2 a Meydan per
139.000 euro. Interessante anche il velocista
Dani Wallon, 5 vittorie tra Francia e Spagna, un terzo e un quarto posto in Listed in Francia per
147.000 euro.
Spettacolare e sterminata la produzione in ostacoli con vincitori in Gruppo 1 in tutte le principali nazioni europee. A febbraio 2020 abbiamo contato 61 vincitori classici (in Italia, Irlanda, Francia, Inghilterra, Belgio e Svizzera), di cui 14 in Gruppo 1 (quattro in Italia), 10 in Gruppo 2, 13 in Gruppo 3 e i restanti in Listed.
I suoi figli si sono rivelati da subito precoci, con ben tre vincitori della
Gran Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil.
Su tutti brilla
DYNASTE, dal primo anno di monta, 7 vittorie in Inghilterra, cinque delle quali in pattern race. Ha vinto il
Ryanair Chase (Gr.1) a Cheltenham, il
Kauto Star Feltham Novice's Chase (Gr.1) a Kempton, il
John Smith's Mildmay Novices' Chase (Gr.2) ad Aintree, il
Fuller's London Pride Novices' Chase (Gr.2) a Newbury e un Gr.3 in hurdle a Newbury, vanta sette ulteriori secondi posti in pattern race in quattro casi in Gruppo 1 e in tre casi in Gruppo 2 oltre tre terzi posti in pattern race (due volte in Gruppo 1 e una in Gruppo 2). Vince
590.000 sterline.
Altri tre elementi sono risultati duplici vincitori di Gruppo 1.
DISKO ha centrato il
Flogas Novice Chase (Gr.1) a Leopardstown, il
Growise Champion Novice Chase (Gr.1) a Punchestown
e il
MycarneedsA.com Chase (Gr.2) a Down Royal, terzo nel
JLT Novices' Chase (Gr.1) a Cheltenham e nel
Neville Hotels Novice Chase (Gr.1) a Leopardstown. Vince circa
190.000 euro.
WE HAVE A DREAM ha tenuto in alto il nome del padre in Inghilterra, vincendo il
Doom Bar Anniversary 4 y.o. Juvenile Hurdle (Gr.1) ad Aintree, il
Coral Future Champions Finale Juvenile Hurdle (Gr.1) a Chepstow, il
bet365 Summit Juvenile Hurdle (Gr.2) a Doncaster, piazzato in tre Gruppo 2 inglesi e in un Gruppo 3 per
198.000 sterline.
TERREFORT vincitore nel
Betway Milmay Novices' Chase (Gr.1) ad Aintree, nel
Betfred TV Scilly Isles Novices' Chase (Gr.1) a Sandown, secondo nel
JLT Novices' Chase (Gr.1) a Cheltenham e nel
Betbright Trial Cotswold Chase (Gr.2) a Cheltenham, piazzato in Listed in Francia vince
215.000 sterline.
Tra i migliori prodotti transalpini è risultata essere
KOTKIKOVA, 11 vittorie su 16 uscite, ha corso in Francia, Inghilterra e Irlanda, trionfatrice in steeple nel
Prix Ferdinand Dufaure Presente Par l'Equipe (Gr.1) ad Auteuil, nel
Prix Jean Stern (Gr.2) ad Auteuil, nel
Prix la Perichole (Gr.3) ad Auteuil e nel
Prix Fleuret (Gr.3) ad Auteuil oltre che in tre Listed francesi, terza nella
Gran Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil (Gr.1) per
687.440 euro a farne la seconda più ricca della famiglia.
Successi plurimi per lo steepler
SRELIGHONN, vincitore nel
Prix Ferdinand Dufaure (Gr.1) ad Auteuil, nel
Prix Georges Courtois (Gr.2) ad Auteuil e nel
Prix Troytown (Gr.3) ad Auteuil, terzo nel
Grande Steeple Chase dei 4 Anni (Gr.1) ad Auteuil, piazzato in cinque altre pattern race tra cui due Gruppo 2 e tre Gruppo 3 per
581.000 euro; per
NIRVANA DU BERLAIS, vincitrice nella
Gran Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil (Gr.1) e nel
Prix Aguado (Gr.3) di Auteil; e per
BEAUMEC DE HOULLE vincitore 5 volte in 6 uscite, tra cui nella
Gran Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil (Gr.1), nel
Prix Georges de Talhouet-Roy (Gr.3) di Auteuil e in due Listed per
307.000 euro.
Vincitori in Gruppo 1 sono inoltre risultati essere
VERY WOOD, nell'
Albert Bartlett Novices' Hurdle (Gr.1) a Cheltenham, piazzato in Gruppo 2 e Gruppo 3 a Naas,
CHIMERE DU BERLAIS, nella
Gran Corsa Siepi dei Tre Anni di Auteuil (Gr.1), seconda in due Gruppo 2 e un Gruppo 3 ad Auteuil per
331.000 euro di vincite, oltre a quattro vincitori in Gruppo 1 in Italia,
ATHENA DU BERLAIS, STYLINE, MARTINSTAR e
KAMELIE, su cui torneremo poco sotto.
Affollato il numero di vincitori in Gruppo 2. Vincitore di sei pattern race in steeple, per un totale di 12 vittorie su 17 corse in ostacoli,
EDWARD D'ARGENT, che ha riportato due successi in Gruppo 2 e quattro in Gruppo 3 ad Auteuil, secondo nel
Grande Steeple Chase dei 4 Anni (Gr.1) ad Auteuil e terzo nel
Grande Steeple Chase d'Auteuil (Gr.1) per
883.000 euro di vincite a farne il più ricco della famiglia. Duplice vittoria in Gruppo 2 a Cheltenham, accompagnata da un successo in Gruppo 3 a Newbury, per
AGRAPART, secondo in due Gruppo 2 inglesi, terzo i Gruppo 1 a Sandown e in Gruppo 2 ad Haydock per
262.000 sterline. Plurivincitore anche
PAUL'S SAGA, un successo in Gruppo 2 e due in Gruppo 3 sulle siepi di Auteuil, secondo nel
Grand Prix d'Automne (Gr.1) ad Auteuil per
388.000 euro. Fanno seguito altri sette elementi,due di essi laureatesi in Italia.
La prole di
Martaline esibitasi in Italia è tutta di importazione e, nella quasi totalità dei casi riconducibile a soggetti allenati in Francia o in Repubblica Ceka impegnati in pattern race locali. 14 sono stati i cavalli ammirati, 9 dei quali vincitori (64,2%) per un totale di 46 corse e 15 vittorie (notevole 32,6% di vittorie). Dei nove vincitori, sei si sono laureati vincitori in pattern race e sette sono stati gli
stakes performers. Un solo cavallo ha ottenuto due successi in pattern race italiane ovvero
ATHENA DU BERLAIS, vincitrice in siepi nel
Criterium d'Autunno (Gr.1) e in steeple nel
Premio Steeple Chases d'Italia (Gr.2) a Merano, seconda nel
Criterium d'Inverno (Gr.2) a Pisa, seconda e terza in Listed a Compiegne, vince
132.275 euro (54.485 euro conquistati in Italia). Vittoria di gran classe conseguita da
MARTINSTAR, vincitore nel
Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), secondo in Listed in Francia. Successi in massima categoria in steeple anche per
STYLINE, allievo di Macaire vincitore nel
Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, e
KAMELIE, preparata da Greg Wroblewski e anch'essa vincitrice nel
Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, terza nel
Criterium d'Autunno (Gr.1) a Merano, vince in Italia
70.907 euro ed è la detentrice per numero di vittorie (4), numero di corse (16) e introiti.
Vincitore in Gruppo 2
MARMITON, vincitore a tre anni nel
Berlingieri (Gr.2) di Milano e poi impiegato in modo continuativo in Cekia, e il veterano di lungo corso
MARTALIN, dal primo anno di monta, autore di pazzesca vittoria nel
Premio Nazioni (Gr.2) a Merano con una rimonta memorabile, vincitore altresì di due edizioni del
Grande Steeple Chase delle Fiandre a Waregem, secondo nel
Prix A. et G. De Goulaine (L) ad Auteil, terzo e quarto sempre nel
Grande Steeple Chase delle Fiandre, terzo nella
Gran Corsa Siepi di Clairefontaine (L), quarto nella
Gran Corsa Siepi di Pau (L), quinto nel
Gran Premio Merano (Gr.1) e sesto in una Classe 2 in cross di Cheltenham; vanta 55 corse complessive, 4 delle quali in Italia, 8 vittorie per
379.692 euro (di cui 123.000 in Belgio, 21.675 in Italia, 517 in Inghilterra e il resto in Francia).
Ha ottenuto un terzo posto nel
Premio Nazioni (L)
Shalimar Fromentro, ospite globetrotter che ha corso anche in Inghilterra, Francia e Repubblica Ceka.
Hanno conseguito vittorie in Italia i non trascendetali portacolori Pegas
Casper e
Draco (entrambi nell'unica apparizione in Italia in siepi e poi riproposti in Francia e Cekia), oltre il portacolori Aichner
Martello.
La Carriera di Athena du Berlais: Cavalla che a tre anni promette assai bene, vincendo le prime quattro corse in cui viene schierata agli ordini di Guillaume Macaire. Dopo due nette affermazioni in provincia francese, si laurea vincitrice in Gruppo 1 a Merano, nel
Criterium d'Autunno, dove batte di mezza lunghezza il qualitativo
King Heart e di due abbondanti
Leonardo da Vinci. Ricondotta in Francia vince di nuovo e di gran margine sullo steeple di Compiegne, impattando successivamente nella sorellastra, per linea paterna, ROYALE JOANA HAS che la batte di un'incollatura nel
Prix Roger de Minvielle.
Meno perfante a quattro anni, subisce una sconfitta a Pisa da
Leonardo da Vinci nel
Criterium d'Autunno (Gr.2) che chiude al secondo posto. Tenuta ferma sei mesi, ottiene un quarto posto in condizionata sullo steeple di Clairefontaine e non si piazza ad Auteuil. Torna a fare la voce grossa a Merano nel
Premio Steeple Chases d'Italia (Gr.2).
ATHENA DU BERLAIS
consegue la seconda vittoria in pattern race
nel PREMIO STEEPLE CHASE D'ITALIA
(Foto Arigossi).
Così nelle dieci corse principali
Le Pattern Race
28/09
Premio Steeple Chases d'Italia (Gr.2), Merano. Euro 17.000, m. 3.900, 4 e 5 anni. 1° Athena du Berlais (66,5 A.Renard), G.Barbarin, G.Macaire, 2° Pessac, 3° Sternkranz, 4° Leonardo da Vinci. (dist: 2.5 - 6 - lont.), p. 6, t. 4.51.70, morbido.
30/06
LXIV Premio Vanoni (Gr.2), Merano. Euro 17.000, m. 3.800, 4 e 5 anni. 1° Prince d'Orage (66 J.Kratochvil), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Pessac, 3° Leonardo da Vinci, 4° Pazzesco, 5° Aventus. (dist: 2,25 - 6,5 - 2,75 - lont), p.5, t. 4.55.60, buono.
01/09
Premio Piero e Franco Richard (Gr.3), Merano. Euro 12.750, m. 3.900, 4 e 5 anni. 1° Big Riot (66 D.Pastuszka), L.Olisova, E.Marganska, 2° Leonardo da Vinci. (dist: lont), p.5, t. 5.36, morbido.
28/04 Premio Staffe d'Oro (Gr.3), Milano. Euro 12.750, m. 3.600, 4 anni. 1° Pazzesco (66 A.Pollioni), L.Olisova, P.Favero, 2° Leonardo da Vinci, 3° Let It Go Papa, 4° Andoins. (dist: 5,5, 2, lont.), p.5, t. 4.24,70, morbido.
Le condizionate di blasone
11/08 Premio Pollio (Condizionata), Merano. Euro 8.500, m. 3.800, 4 e 5 anni. 1° Leonardo da Vinci (67,5 R.Romano), C.Trogeri, R.Romano, 2° Prince d'Orage. (dist: 0,75), p.5, t. 5.03.60, buono.
10/06 Premio Val Martello (Condizionata), Merano. Euro 8.075, m. 3.800, 4 e 5 anni. 1° Live Your Life (72,5 R.Romano), C.Troger, R.Romano, 2° Pazzesco.. (dist: 3,5), p.6, t. 5.03.90, morbido.
19/05 Premio Valle Aurina (Condizionata), Merano. Euro 8.075, m. 3.550, 4 anni. 1° Prince d'Orage (66 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Edef Xam. (dist: 15), p.8, t. 4.51.60, pesante.
27/01
Prova d'Assaggio (Condizionata), Pisa. Euro 7.650, m. 3.500, 4 anni. 1° Andoins (67,5 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Storm Again. (dist: lont), p.6, t. 4.12.10, l.pesante.
17/02
Pardubice (Condizionata), Pisa. Euro 7.650, m. 3.500, 4 anni. 1° Andoins (70 J.Bartos), J.Aichner, J.Vana jr, 2° Storm Again. (dist: 8,5), p.6, t. 4.08.20, morbido.
23/03
Spegasso (Condizionata), Milano. Euro 7.225, m. 3.600, 4 anni. 1° Pazzesco (66 A.Pollioni), L.Olisova, P.Favero, 2° Leonardo da Vinci. (dist: 3), p.5, t. 4.32.30, buono.
LA TOP FIVE DI IPPICAOSTACOLI
Grande equilibrio anche per il circuito dei giovani steepler. Quattro vincitori diversi nei quattro main event. Se ne aggiudicano due Paolo Favero e Lydia Olisova, baciati da una bella dose di fortuna. Vittoria poi per Aichner e Guillaume Macaire.
Le due prove regine per la definizione del cavallo dell'anno risultavano essere i due Gruppo 2 meranesi che vedevano in gran forma l'ospite francese, allenato da Luigi Maceli, Pessac. Due argenti per lui, battuto nel Vanoni da una delle sorprese dell'anno, ovvero Prince d'Orage, e nello Steeple Chases d'Italia da Athena du Berlais. Linea prestazionale molto vicina tra questi due vincitori. Eleggiamo campione stagionale Prince d'Orage per effetto delle due vittorie in steeple e di una terza, con alle spalle il campione Live Your Life, gettata alle ortiche per una scivolata. Poniamo Athena du Berlais sul secondo gradino del podio, pur se qualitativamente superiore al portacolori Aichner. Bronzo per Pessac che ha battuto tutti gli altri protagonisti di stagione ovvero Pazzesco e Leonardo da Vinci. Il grigio della Olisova conquistava assensi a Milano rifilando un due su due a Leonardo da Vinci, con fiore all'occhiello costituito dal successo nello Staffe d'Oro (Gr.3). Proposto a Merano subiva Leonardo da Vinci e usciva di scena causa infortunio. L'allievo di Romano, pur se molto sfortunato nella stagione e unico soggetto a esser stato proposto in tutti i quattro main event, falliva gli appuntamenti importanti. Intralciato nel Richard e nello Steeple Chases d'Italia da cavalli caduti al suo cospetto, subiva Pazzesco nello Staffe d'Oro e soprattutto Prince d'Orage (poi battuto in condizionata) e Pessac nel Vanoni.
Dietro a questi cinque soggetti, si segnalava Andoins, artefice di due belle vittorie negli steeple pisani e poi proposto con costrutto ad Auteuil, battuto nello Staffe d'Oro da Pazzesco e Leonardo da Vinci e caduto nello Steeple Chases d'Italia.
1° PRINCE D'ORAGE;
2° ATHENA DU BERLAIS;
3° PESSAC;
4° PAZZESCO;
5° LEONARDO DA VINCI.
BIG RIOT
è l'unico superstite del PREMIO RICHARD (Gr.3)
che vince da ultimo cavallo del campo.
(Foto Arigossi).
PROSEGUE