martedì 31 gennaio 2023

Presentazione Corse, San Rossore, Pisa, giovedì 02.02.23.

NEL RICORDO DELLE CRAVACHE DI TALENTO,

ARMANDO CARANGIO, PALMERIO AGUS E SANDRO ATZORI,

L'ULTIMA TAPPA DI AVVICINAMENTO AL GRANDE MEETING

DEGLI OSTACOLI DI PISA PASSA DA UN'OSCURA MAIDEN O VENDERE,

PER QUATTRO ANNI, IN CUI SCINTILLA UN'INSOSPETTABILE NOBILTÀ DELL'OSTACOLISMO INTERNAZIONALE.

BLACK STAR,
fratello pieno di un vincitore del
Grande Steeple Chase di Parigi
prova a far valere la "carta" supportato dall'inedito impiego
dei paraocchi, 
così da rendere scintillante 
l'opacità della sua stella oscurata.
(Foto Matteo Mancini). 

A cura

di

Matteo Mancini

Penultimo appuntamento per i saltatori nel programma del circuito toscano. Si va in scena Giovedì 2 febbraio, con inizio alle 14.00.

Prove interlocutorie da sotto clou.

Main event di giornata è lo steeple d'apertura, per cavalli di cinque anni e oltre sui 3.500 metri. Si ricorda la frusta d'elite nel quinquennio compreso tra il 1951 e il 1955 Armando Carangio, vincitore in tale periodo di tre Grande Steeple Chase di Roma, oltre che di due edizioni della Gran Corsa Siepi di Milano e di quella di Merano, nonché trionfatore in un Grande Steeple Chase di Milano e nel primo e unico Gran Premio Merano griffato dai prestigiosi colori di Ettore Tagliabue (edizione 1954). Indimenticabile per le menti dotate di un overdose di fosforo il sodalizio, a difesa della giubba della gloriosa scuderia San Giorgio, con Accorto, vincitore di due edizioni del Grande Steeple Chase di Roma e di una Gran Corsa Siepi di Milano.

A rammentarne le gesta sarà il discreto campo di partenti, in considerazione della pista, previsto in sede d'apertura.

Possibile favorito, ma tutt'altro che scontato, Bilbo d'Assault che al Prato degli Escoli si esibisce costantemente con un'attitudine superiore rispetto a quella che è in grado di fornire su tutte le altre piste italiane. Soggetto in forma, estremamente regolare, con un'ultima performance, resa al cospetto di avversari di caratura inferiore, che lo rende pedina difficile da togliere dal giro delle accoppiate. Dovrà battere Beau Saonois, senza dubbio il più nobiliare per curriculum in tutto il programma riservato ai saltatori. Pluri vincitore in categoria di Gruppo, il grigio di casa Aichner è apparso in buon assetto sugli ostacoli bassi, mancando l'adesione alla Gran Corsa Siepi di Pisa probabilmente per mettere nel mirino proprio questa corsa.

Attenzione a Quinze de la Rose rientrato con parsimonia un mese fa, ma capace a Pisa, negli scorsi anni, di disperdere avversari di elitario prospetto. Potrebbe essere la sorpresa della corsa anche per un discorso vittoria.

Più difficile per gli altri tre, con Azonto preferibile agli altri. Si rivedono in ostacoli, dai tempi di Lady San Rossore, i colori PMZ, indicati quali quelli di Barbieri Antonella, per il debutto in ostacoli ("se sbaglio mi corriggerete") in veste di trainer di Barbara Sebastiani. Il rosso stellato su sfondo bianco sarà difeso dal rientrante Poet's Shadow

Pronostico: Beau Saonois (numero 2), Bilbo d'Assault (numero 1)

Sorpresa ma non troppo: Quinze de la Rose (numero 5).


Pronostico sulla carta complesso per la seconda corsa. Quattro anni agli ordini di Bircolotti (probabilmente) sui 3.200 metri in siepi, categoria maiden o vendere. Manca un vero e proprio favorito. Pronostico espreso più per un fattore di sensibilità personale che per un valore prestazionale. Otto al via, tutti già rimandati agli esami riparatori per l'ammissione alla classe superiore, ma con un insospettabile blasone nelle linee genealogiche offerto da diversi candidati aderenti a famiglie d'elite che hanno fatto la storia dell'ostacolismo internazionale.

Cala vertiginosamente di categoria il semidebuttante Verso il Sud, sparato in main category da Raffaele Romano per acquisire esperienza. Qua affronta la minima, potrebbe pertanto costituire un importante fattore soprattutto se si considera che al gioco, nel precedente ingaggio, era stato preferito a soggetti regolari e positivi quali Don Carlo (poi vincitore della prova) e Burschi. Aspetti da non sottovalutare che potrebbero elevare questo figlio di Helmet al ruolo di favorito.

Difficile indicare gli altri. Attenzione al debuttante AQPS Jesse Desbois, autentica mina vagante che, se dotata di una qualche qualità e vista la categoria di raffronto, potrebbe anche sorprendere a quota elevata, andando a vincere. La madre è una sorellastra di due vincitori classici in Inghilterra e Irlanda, ovvero un pluri vincitore (Ubak) in Gruppo 2 e Gruppo 3 in hurdle nell'olimpo di Aintree, piazzato in medesime categorie a Cheltenham, e un reiterato vincitore (Rebel Fitz) in pattern race in Irlanda sia in hurdle che in chase, con acuto addirittura in Gruppo 1 a Fairyhouse (Irlanda). Quanto basta dunque per prenderne in considerazione la candidatura, pur se totalmente inedita nella prestazioni.

Un altro soggetto dai geni nobiliari, addirittura diretti, è l'Aichner Black Star, fin qui estremamente deludente ed eclissato, ma che ricorre per la prima volta all'ausilio dei paraocchi. Fratello pieno (il padre è il caporazza Kapgarde) di Milord Thomas, soggetto vincitore di due milioni e mezzo di euro in Francia con successo nel Grande Steeple Chase di Parigi. Può e deve migliorare, essendo su prove troppo brutte per essere vere.

Un'avventura, peraltro non improba, rivolgersi agli altri. War Brave, risultati alla mano, è il più attendibile, pur se deludente all'ultimo ingaggio. L'allievo di Favero, più convincente del compagno di allenamento Teddy's Profit (male a Pisa) che è probabilmente da considerare l'ultimo del campo, prende parte alla prova con un peso ingiustificato per i valori espressi. Un handicap, quest'ultimo, che lo dovrebbe escludere dalla vittoria. Sopran Meneghino, figlio di una pluripiazzata in pattern race a tre anni in piano, nonché quinta nel Lydia Tesio, ha debuttato in modo incolore ma sembra, rispetto a Black Star. beneficiare della prima monta di scuderia  e pertanto diventa difficile da escludere dal gioco.

Mago Zurli, per il blasone Montalbano, calza per la prima volta il cuffino e trova la monta di Raffaele Romano. Soggetto irrequieto, non facile da moderare e tendente a strappare. Potrebbe essere interessante valutare un approccio diversificato alla corsa, con tattica attendista contrapposta all'usuale quanto deludente schema avanguardistico. Troverà sicuramente l'appoggio di diversi scommettitori e potrebbe addirittura essere tra i più giocati nonostante prove tutt'altro che incoraggianti.

Da un rappresentante Montalbano a un erede dei principali attori della scuderia, dai colori speculari a Charvat, con l'analisi delle credenziali di Mascalzone. Portacolori di casa, preparato da Lucia Lupinacci, era ben chiacchierato al debutto nella disciplina, anche se poi la sua quota era lievitata a oltre il 20 a 1. Interpretato con condotta dispendiosa dalla jockette Michaela Vitkova, costantemente tenuto largo e lontano all'epilogo, beneficia qua dell'esperienza di Velek, ma è difficile indicarlo visto l'anonimo primo contatto sulla pista, pur se con fondo di gara molto pesante (variabili su cui il cavallo sembra non esprimersi). Attenzione, comunque, alla genealogia. La madre, una modestissima velocista da Big Shuffle, pur avendo dato prodotti a sua volta modesti, è una figlia dell'ostacolista Morning Prancer, vincitrice della Gran Corsa Siepi di Torino ma soprattutto sorellastra del campionissimo Miocamen che, negli anni novanta, si è dimostrato per due stagioni il cavallo dell'anno grazie alle esibizioni da mattatore nelle attuali prove di Gruppo 1 (prossimo al milione di euro di vincite), con l'acuto nel 1992 nel Gran Premio Merano anticipato dai successi nel Grande Steeple Chase di Milano (1991) e nella Gran Corsa Siepi di Roma (1991).

Dunque una prova sulla carta modesta, ma con interessanti argomenti per il Vizzardelli di turno, che sarà costretto a ripiegare ai monitor essendo difficilmente reperibile in zona tondino.


Pronostico: Corsa da quotone, proviamo. Verso il Sud (nr.7), Black Star (nr.1), Sopran Meneghino (nr. 5).

Sorpresa: Jesse Desbois (nr. 2)


Si chiude con un ascendente per anziani sui 3.200 metri in siepi. In pista i routiners. Fino a qui, queste prove, hanno riservato spesso sorprese e inattesi debacle dei favoriti.

Eleggiamo primo attore Aventus, pur se gravato al peso, per la regolarità. Il gladiatore di Favero è, dati alla mano, in vantaggio su molti dei soggetti (Moved, Boboalena e Surabaya) con cui si ritroverà a incrociare i gladi. Dovrà vedersela col Romano Dopo di Me, che perde due chili rispetto al precedente ingaggio. Sulla femmina incombe il mistero dell'imbarazzante ultima esibizione, quando al passaggio davanti alle tribune era incapace di seguire la coda del gruppo. Si potrebbe pertanto azzardarne l'esclusione dal gioco, preferendole il compagno di allenamento Callistemon, quinto nella Gran Corsa Siepi di Pisa dove ha tenuto il sollecito ritmo dei migliori fino all'ingresso in dirittura. Il portacolori Tanghetti Rota, tra l'altro, ha seminato in estate per la pista Dopo di Me concedendole chili che qua, invece, si troverà a ricevere.

Wopart, di sicuro non al proverbiale ultimo buco (riferimento al sottosella), è andato a zonzo per la pista nella Gran Corsa Siepi di Pisa. Ha dalla sua un terzo posto a reclamare a Cagnes-sur-Mer ottenuto il 28 dicembre che lo qualificherebbe quale candidato alla vittoria. Giocarlo, tuttavia, è un'avventura data la scarsa attendibilità delle prestazioni.

Attenzione alla mina vagante da altissima quota, forse l'ultima del campo, Surabaya, all'apparenza chiusa ma da noi segnalata per la qualità nascosta e la fiducia espressa nella tattica di gara del precedente impegno. La ricordiamo acquistata yearling alle aste Arqana per 85.000 euro, per effetto di una seconda linea materna, dedicata ai fan dell'arte canora (portano in molti il nome di grossi successi della canzone internazionale), dove spiccano, soprattutto in terra tedesca,  quattro vincitori di pattern in prove di velocità (uno dei quali fratello pieno della madre della cavalla). Potrebbe essere la grossa sorpresa della corsa.

Più difficile per Moved e Boboalena.


Pronostico: Aventus (nr. 1), Callistemon (nr.3).

Sorpresa: Surabaya (nr.5)

Le prove in piano prendono avvio alla quarta corsa nel ricordo di Palmerio Agus, fantino di grosso talento, al punto da essere considerato in gioventù un potenziale nuovo Dettori (Gianfranco), passato poi da diverse cadute e rinascite, comunque indimenticabile per gli appassionati nonché padre dell'interprete in ostacoli Gabriele Agus. Il giovane allievo pisano, in realtà, deve la sua attitudine anche alla linea materna dove troviamo geni (senza chiamare in causa la linea Astrolabio riconducibile ai trainer del cavallo, protagonista nel Duca d'Aosta di Torino, che apre il blog col nr 4) riconduciili ad Alvaro Beretta che ricordiamo, tra gli altri, trainer di Veratro, un rappresentate dell'allevamento che vinse il Gran Premio Merano con Prince Pamir nell'anno in cui lo stesso Veratro prendeva parte al Premio Pisa vinto dagli attuali colori di Verso il Sud, per gli amanti del corsi e ricorsi e sempre mi piazzai. Chiusura di programma in ricordo di Sandro Atzori vincitore, tra gli altri, del Premio Pisa nel 1985 con un cavallo che omaggia in dialetto milanese uno dei più grandi assi dell'ostacolismo italiano (Spegasso). Ricordiamo inoltre Atzori trionfatore in un Jockey Club di Milano particolarmente elitario, indossando i colori della prima scuderia (del signor Gorrini) capace di mettere due portacolori ai primi due posti nel Gran Premio Merano precedendo di un anno il doppio neozelandese esaltato da un'astronomica quota STELLARE messa in atto da due perfetti ufo del palinsesto ippico; quel giorno Atzori ebbe la meglio su un neozelandese giunto secondo nell'Arc de Triomphe. Genio & Sregotatezza, cadute e ritorni, corsi e ricorsi, e un finale triste di carriera per un nome indelebile nelle enciclopedie di settore. Pagine di storia dai successi marcati Gorrini (scuderia Lady M) al numero uno di scala del signor Gori, che ricordiamo in veste di accompagnatore in pista del vincitore Bob nella prova di debutto del Minnesota di cui ad Allegri, senza fare confusione con la firma degli articoli di hurdle and chase giunto dopo il presente Siepi e Steeple Chase.

domenica 22 gennaio 2023

Risultati quinta riunione ostacoli, stagione 2022/23, San Rossore, Pisa.


DON CARLO, 10 CONTRO 1, SCINTILLA

NELLA CORSA SIEPI DEI 4 ANNI:

ESORCIZZATO IL “DRAGO MALEFICO” FAVORITO DEL CAMPO.

NELLA GRAN SIEPI TUTTO FACILE PER MAURICIUS

CHE BISSA IL SUCCESSO IN APERTURA IN ONORE A

PADRE KAPGARDE.


DON CARLO 
compie la sua favola
sotto l'occhio poco vigile e molto locale del fungo malefico
Vizzardelli. 
(Foto: Matteo Mancini) 

Servizio di

Matteo Mancini

Domenica 22 gennaio 2023.

(tempo variabile – terreno pesante).


La prima riunione dedicata ai gran premi andava in archivio a Pisa, in una giornata dal tempo variabile e dal clima particolarmente glaciale.

Nei gran premi deludevano in pochi, pur se con valori in alcuni casi ribaltati.

Il programma si apriva nel ricordo di Chivas Regal, saltatore della Razza Vallelunga trionfatore nel Gran Premio Merano 1974, a cui era dedicato l'ascendente per gli anziani sui 3.500 metri del percorso in steeple.

Risolveva la questione il contro-favorito al betting Kapjahr, un figlio di Kapgarde, attuale leader per somme vinte nella classifica francese dei riproduttori in ostacoli e vincitore per numero di vittorie della medesima graduatoria nelle stagioni 2021 e 2022.

Su standard di forma alquanto mediocri nell'ultimo mese, il sette anni sfruttava la presenza in sella di Josef Bartos e menava le danze libero da pressioni nella prima parte di gara. Sul baio si concretizzava un solo e unico avversario che scagliava il dardo a traguardo molto lontano. Sulla giubba giallo-nera di Aichner si profilava infatti la sagoma di uno dei due estremi outsider della corsa, il portacolori Albertini Thistlelton (13 a 1 sulle lavagnette), che sulla parte terminale della dirittura opposta di arrivo entrava in azione. L'affondo del cinque anni allenato da Paolo Favero, una vittoria in diciassette uscite in ostacoli, dava l'impressione di essere quello decisivo. Ivan Cherchi era infatti abile a sfruttare, come giusto che fosse, il peso leggerissimo della periziata, appena 63 i chili in sella, per operare un tentativo di sfondamento che in parte andava in porto e sortiva l'effetto immediato di tagliare fuori dal discorso vittoria il resto della concorrenza.

Josef Bartos, leader della classifica fantini e più volte frustino d'oro tra Italia e Cekia, non si faceva tuttavia prendere dai bollenti ardori, ma cercava di gestire le energie a disposizione del suo allievo. Kapjahr non rispondeva all'avversario che, pertanto, sfilava al comando sulla piegata finale. Il duello si riproponeva però in retta. L'esperto portacolori Aichner, che non vinceva da ottobre, si ripresentava, cattivo, sulla corsia esterna, in retta di arrivo. Il finale, vibrante, risultava incerto fino alle ultime bracciate, con i due contendenti entrambi agili e puliti sulla siepe finale. Kapjahr, all'esterno, rimontava metri su metri all'avversario fino a piegarlo di una mezza lunghezza. Thistleton, mai domo e coriaceo, offriva comunque una buona impressione e sfruttava al massimo le energie fresche preservate dopo le fatiche di Treviso. Interessante la remunerazione al totalizzatore per un'accoppiata liquidata 14 a 1.

Pessimi gli altri, a conferma del loro momento no. Deludeva la scuderia, costituita dal binomio El Bulli - Mensch, 1,8 sulle lavagnette. Le scelte di Romano non costituivano mai un fattore. El Bulli dava l'impressione di limitarsi a un lavoro pubblico, finendo quarto a dodici lunghezze dal compagno di colori. Il grigio, sui primi nelle battute iniziali, retrocedeva nel momento dell'accelerazione per presentarsi, a distacco siderale rispetto ai due attaccanti, in retta su un Tancarville finito in carenza di ossigeno già ai cinquecento dal palo, dopo aver timidamente cercato di seguire i primi. Cadeva a metà prova Moved, fin lì in retroguardia, per una banale ricezione sul salto di una siepe che costava il disarcionamento di Gabriele Agus.

KAPGARDE
e Joe Bartos
protagonisti nel Chivas Regal.
(Foto Matteo Mancini). 

Sorpresa ma non troppo, specie per chi - come lo scrivente - nelle precedenti uscite aveva sempre segnalato a chiare lettere e fin dal debutto le performances del cavallo, nella Corsa Siepi dei 4 Anni (L). L'outsider al gioco Don Carlo, 11 a 1, fulminava in anticipo il favorito Bad Drake, un po' troppo arrogante nella gestione tattica, ribaltando l'esito tutt'altro che scontato del precedente ingaggio.

Risultava decisiva la mossa di Gabriele Agus, in uno schema peraltro congeniale e già ciclicamente ripetuto dal fantino pisano. L'erede dell'indimenticabile “Pagnottella” partiva in anticipo al volgere al termine della dirittura opposta a quella di arrivo, costringendo Bad Drake a una sveglia repentina.

L'allievo di Davide Viola, allenatore alla prima affermazione in pattern race, si scagliava sul battistrada Sopran Mistery. Il sauro di casa Aichner, fin lì brillante, rischiava la caduta sulla penultima siepe e si rivelava presto incapace a contenere la minaccia del baldanzoso e impertinente figlio di Romantic Wave. Più indietro perdeva lunghezze importanti Bad Drake, su cui Romano si trovava costretto a muovere anzitempo per accorciare il preoccupante gap.

In pochi tempi di galoppo, l'erede di Full Drago dispiegava le ali e sguainava gli artigli pronto a fare fuoco. Il "Dragone" operava l'aggancio e forniva concreta sensazione di poter fare di un sol boccone dell'avversario. La preda tuttavia si rivelava un osso assai difficile da frantumare. Le fauci del dragone si dovevano pertanto riaprire in un tratto piano in cui il figlio di Romantic Wave faceva intendere a chiare lettere di avere ancora energie da spendere. Agus respingeva tutta strada il più blasonato rivale affidato alle mani del Maestro Raf Romano, forse sorpreso dalla prova dell'ex fantino di scuderia.

Sopran Mistery, ancora positivo dopo la parentesi in steeple, si manteneva in terza, pur avvicinato, all'epilogo, dal regolarissimo Burschi, per la prima volta presentato con paraocchi. Solo quinto Red Coral, gestito in punta di dita da Faltejsek e assai bello al tondino, ma incapace di cambiare azione nel momento della verità.

Lady in the Lake provava a correre da protagonista, negli scarichi del battistrada, ma rivelava, per la categoria, limiti evidenti, cedendo ai quattrocento finali. Sesto il debuttante Verso il Sud, da rivedere in prove meno selettive. Bandiera bianca per un Berkshire Phoenix fin troppo sfruttato dal suo allenatore Paolo Favero incerto, probabilmente, sul programma da riservare al suo allievo che non può certo essere schierato su tutto il fronte.

Grande entusiasmo nell'entourage del vincitore, con la proprietaria Francesca Maria Delia Bellesia al primo grande successo in una carriera non certo tra i nomi elitari dell'ippica.

Per Don Carlo la prima vittoria in assoluto, un acuto da ricordare e conservare nelle pagine della memoria per il suo retrogusto da favola esaudita. Da sottolineare l'ottimo lavoro di sviluppo di Davide Viola, a coronamento di una costante crescita esplosa, ai limiti dei tre anni, dopo una carriera in piano pressoché inesistente.

Il rientro vittorioso
di DON CARLO,
primo vincitore classico da Romantic Wave.
(Foto Matteo Mancini). 


L'omaggio genealogico


Soggetto nato e allevato in Italia da Albino Dallera, già rappresentato in ostacoli dalla routiner Anna dei Miracoli, terzo prodotto dall'inedita Darbuka (da Beat Hollow) passata dagli allevamenti della C.I.T.A.I.. Finta linea femminile dormelliana, essendo la madre un'erede della cavalla Zathonia, di cui si ricorda il vincitore Sopran Tonia e poco altro, oltre la quale si passa a linee completamente americane. Il padre Romantic Wave è un erede di Rock of Gibraltar, allevato dalla Razza del Velino, che ha sviluppato la propria carriera in Italia per i colori Effevi; vincitore, da due a cinque anni, di sette corse (1800-2400 m.), tra cui il Carlo d'Alessio (Gr.3) e il Signorino (L), terzo nel Gran Premio di Milano (Gr.1). Più che modesto in razza, peraltro poco utilizzato e quasi sempre dal solo Dallera che ne ha detenuto i diritti di sfruttamento (2.000 euro il tasso di monta).

Per Don Carlo un incrocio di linee che evidenzia una spiccata attitudine alla distanza, ma una scarsa possibilità di poterne intuire doti da campione, specie in ostacoli dove è del tutto inventato.

Romantic Wave, in cinque anni di monta, ha generato appena ventotto figli, la metà dei quali mai scesi in pista. Sei i vincitori, per un totale di 16 vittorie. Global Hero il soggetto più qualificato, con 5 vittorie (2000-2400 m.), tra cui il S.G.A. Asta Selezionata(HpP) a Merano, quindi i vincitori di minima Run to Me, 5 vittorie (1350-1500 m.), Jealous Guy, 2 vittorie (2500-2700 m.), Run to You, 1 vittoria (1950 m.) e September More, 1 vittoria (1500 m.).

Don Carlo, col successo marcato a Pisa, è l'unico vincitore classico generato da Romantic Wave, peraltro l'unico a essersi disimpegnato in ostacoli.

Josef Vana jr
accompagna in pista
il plurivincitore in Gruppo 1
MAURICIUS.
(Foto Matteo Mancni). 

Il programma dedicato agli ostacolisti si concludeva con la Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) dove andava in scena lo scontato assolo di Mauricius, blasonatissima linea da saltatori rappresentata dall'incrocio di linee tra i due capirazza dell'attuale ostacolismo francese ovvero Kapgarde e sulla linea femminile Martaline.

Vincitore nella passata stagione nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) e nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), secondo nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) e candidato alla vittoria nel prossimo Gruppo 1 pisano, il grigio, tutt'altro che bello al tondino, faceva valere parte della sua classe per disporre comodo dell'incontrastata battistrada Velo Dipinto. La Incolinx dal conto suo, moderata dal francese Thomas Beaurain, procedeva comoda per tutto il percorso senza che la scuderia Aichner operasse alcuna marcatura o intavolasse tentativi di disturbo nonostante le quattro pedine schierate, lasciando al solo Younes il compito di operare pressione. La prova si risolveva all'ingresso in dirittura dove il favorito netto, ingiocabile al totalizzatore (1,30 piazzato), in graduale accelerazione piegava le resistenze della battistrada ancora vitale, più indietro, per contenere un ottimo Younes presentato in buon assetto da Zdenek Semenka dopo la brutta apparizione trevigiana. 

Alle spalle di Velo Dipinto e Younes, entrambi piaciuti, deludeva Peace Garden impiegato con un irregolare e poco comprensibile schema di corsa, dapprima negli scarichi della battistrada, poi apparentemente battuto, quindi di nuovo in buon allungo sul finale. Limitato, per la categoria, Callistemon che provava comunque a inserirsi per un piazzamento salvo essere rispedito al mittente dai più performanti rivali.

A zonzo per la pista Senato e Wopart che, praticamente, si disinteressavano alla corsa, il primo probabilmente in cerca di una qualche qualifica per i discendenti, il secondo - visti i risultati - incomprensibilmente dato partente.

Per Mauricius si concretizzava così la terza affermazione classica in Italia e la conferma dell'imbattibilità sulla pista (tre successi su tre corse). Soggetto di gran lunga migliorato dopo l'arrivo nel novembre del 2021 alla corte di Josef Vana jr. Reclamato dall'Ecurie Sagara per poco meno di 30.000 euro sul finire dei cinque anni da Aichner in una reclamare di Auteuil, aveva in precedenza fatto vedere qualcosa di importante a inizio carriera, quando aveva vinto una corsa (l'unica nella carriera francese) in uno steeple di Auteuil da 25.500 euro al primo, piazzandosi terzo e quarto nella medesima disciplina e sulla stessa pista rispettivamente in Listed e Gruppo 2.

Uno sviluppo quello operato da Vana jr piuttosto in controtendenza con le caratteristiche della linea femminile del cavallo che presenta una certa precocità destinata a sfumare all'avanzare della carriera. La madre, da cui arriva un doppio mantello grigio rappresentato dall'eccellente incrocio tra Martaline e la linea femminile rappresentata da Turgeon (da Caro), è stata vincitrice in siepi in categoria Listed ad Auteuil ed è stata capace di generare, oltre Mauricius, altri tre stakes performers in ostacoli, tutti protagonisti a tre e quattro anni (ma non oltre), quali Primco, secondo in Gruppo 3 in siepi ad Auteuil, Altus, terzo in Gruppo 3 in steeple ad Auteuil, ed Excello, fresco secondo in Listed in siepi ad Auteuil qualche mese fa.

L'interessante MACALLAN
atteso per le gran classiche
di Velka Chucle.
(Foto Matteo Mancini).

Nelle prove in piano vinceva in modo devastate il portacolori Charvat Macallan, al debutto in Italia. L'erede di Tamayuz, proveniente da un secondo posto in classe I a Budapest, disponeva degli avversari venendo citato da Marannini solo tre volte in cronaca, con uno scatto finale che sventagliava tutta la concorrenza e faceva gioire i fan del blog a cui l'invito alla scommessa veniva rivelato poco dopo l'ingresso in pista dei cavalli. Tenuto protetto e coperto da Satta, il baio muoveva a largo di tutti mostrando portentoso cambio di marcia con una potenza, probabilmente, poco allineata alle caratteristiche della pista e assai più in sintonia per tracciati più grandi. Bancato a quota piuttosto elevata, a tratti giocabile a oltre il 15 a 1, forniva una prova che rivelava una sicura attitudine alla distanza che trova nella madre la sua ragion d'essere. Vincitrice di due corse dai 2.000 ai 2.100 metri in Irlanda in buona compagnia (prima in prove da 10.300 euro al primo), Mad Existence è la figlia di una cavalla di allevamento Aga Khan, da Akarad, triplice vincitrice in Listed in Francia dai 2.000 ai 2.500 metri sulle piste d'elite di Longchamp e Saint Cloud, che ha generato vincitori in ostacoli nel Regno Unito e cavalle che, a loro volta, hanno generato vincitori in ostacoli. Famiglia femminile con molti stayer, perfetta per le distanze da Derby. Macallan è un sicuro candidato per portare di nuovo Pavel Tuma e Jiri Charvat sul gradino più alto del podio nel Derby Ceko di Velka Chuchle dove la connection è stata vincitrice nel 2021 con un altro soggetto (Hazarder), griffato Charvat, passato inosservato dagli scommettitori di Pisa ma capace di fornire prova impressionante sull'anello toscano.

L'ex Dormelliana
FALCONETTA
non delude tra i velocisti.
(Foto Matteo Mancini). 

Sui 1.200 metri, invece, trovava la vittoria con altro volo esterno Falconetta, qualche periodo fa portacolori Razza Dormello Olgiata e qua a rappresentanza dei colori di Giustarini Andrea. Un nome quello di Falconetta che ricorda, tra gli altri, storici colori pisani nonché un vincitore della Gran Corsa Siepi Svedese allenato da Pavel Vovcenko che ricordiamo a Pisa, l'ultima volta, col vincitore del Gran Premio Merano Kazzio. La femmina sfruttava l'andatura giostrata dall'ex siepista di casa Favero Robbie Roger e dall'intramontabile Apache Kid, per anticipare il tardivo recupero per varchi di I Am Magnetic, ex portacolori della scuderia Sagam che fu autrice di un doppio d'autore nella Gran Corsa Siepi di Merano 1986 ai tempi di Efidanville e Blu Shark, giusto per passare dal doppio formato dal baio e dal grigio generati dal leader degli attuali ostacolisti francesi (Kapgarde) al doppio generato da quel velocista di Pipino leader generazionale negli anni ottanta tra i saltatori italiani.

sabato 21 gennaio 2023

Presentazioni Corse, 22 gennaio 2023, San Rossore, Pisa.

 NEL RICORDO DI CHIVAS REGAL VANNO IN SCENA LE PRIME DUE PATTERN STAGIONALI. MAURICIUS PER LA GRAN SIEPI. BAD DRAKE CERCA LA CONFERMA TRA I GIOVANI.

RED CORAL
l'oggetto non troppo misterioso nella
Corsa Siepi dei 4 Anni. 
(Foto Matteo Mancini).
 
A cura di Matteo Mancini
 
Quando si comincia a fare sul serio si deve essere andati prima a caccia dei fenomeni veri, se non si vuol restare al palo, confinati perennemente nelle prove di sotto clou ad ammirare dai monitor i campioni che scendono in pista. Al Prato degli Escoli, per la terza giornata del 2023, vanno in scena i primi gran premi stagionali dedicati ai saltatori.

Tre prove in programma per lo storico meeting dei gran premi pisani, bypassato da qualche anno in importanza dalle tre prove ereditate da Roma a seguito della scandalosa chiusura del ramo ostacoli delle Capannelle, quando un tempo nella città capitolina, oltre allo storico impianto teatro anche del Derby Italiano, era operativo l'ippodromo di Tor di Quinto diretto dal colonnello Giuseppe Satalia sempre presente in occasione dei Gruppo 1, a vedere le corse, naturalmente.

Apertura di programma, domenica 22 gennaio alle ore 13,30, con un ascendente in steeple per cavalli anziani. Premio Chivas Regal, lo Sharstar pisano nonché fratellastro dell'immensa Creme Anglaise (a cui è dedicata una prova preparatoria al main event dell'ostacolismo italiano), vincitore del Gran Premio Merano del 1974 dopo che l'anno precedente era stato steso a terra ingloriosamente da un francese al salto del talus. Portacolori dalla Razza Vallelunga, del signor Harry Bracci Torsi (erede della famiglia riconducibile al fantino reale Thomas Rook nonché storico presidente dell'Ente Autonomo Tirrenia), ricordato anche nel romanzo Un Brocco per Vincere quale padre del Campione protagonista dell'avventura raccontata dall'autore Renzo Castelli, ha per anni, agli albori della Gran Corsa Siepi di Pisa, aperto la sfilata dei cavalli partecipanti alla piccola classica dell'impianto toscano.

Domenica, idealmente, Chivas Regal aprirà ancora una volta la giornata corse.

3.500 metri percorso steeple, sette al via dopo il ritiro in sede di dichiarazioni partenti di Natris.

Corsa non facile dal sapore, per dirla alla butese (siamo infatti in odore di Palio), di “batteria di recupero” dove il ruolo di signore sarà incarnato da El Bulli. Dei sette, il portacolori Tanghetti-Rota è l'unico (assieme a Thistleton) a non esser sceso sulla pista, evitando pertanto la bocciatura senza appelli che è stata inflitta a tutti gli altri. Soggetto discontinuo, è su una buona prestazione a Treviso a metà novembre, ben davanti a Thistleton e Moved che si ritrova contro a Pisa e che dovrebbe tagliar fuori dal pronostico. Ciò detto, è alla sua seconda uscita in carriera a San Rossore, dove cadde anni fa sull'ultima siepe ai primi approcci sullo steeple. Potrebbe essere un fattore, soprattutto considerando la nebulosa forma degli avversari di fatto difficilmente valutabili.

Qualità dalla parte dei due Vana Kapjahr e Tancarville, entrambi, tuttavia, visti su standard di forma alquanto imbarazzanti. L'Aichner sarà libero da ruoli di gregariato e potrà affrontare la prova con parziali più accorti e con l'interpretazione di Big Jo Bartos. Un dato, quest'ultimo, che farà crollare la quota sulle lavagnette ponendo il soggetto tra i più appoggiati al gioco. Il Tania, disperso sulla pista a dicembre e brutto anche a Treviso, ritroverà i graditi ostacoli alti. Difficile comunque affidarsi ai due. Meglio allora puntare su Mensch, atteso alla verifica dopo esser stato rimandato. Il grigio, a Treviso, ha fornito prove che qua lo indicherebbero tra i favoriti della corsa, ma a Pisa ha fermato a traguardo molto lontano, denotando problematiche oscure che rendono la candidatura alla vittoria molto incerta.

Moved è piaciuto per la caparbietà e i finali con energia ancora nei serbatoi, in prove, tuttavia, chiuse lontano dal marcatore, tuttavia vicino a soggetti interessanti che qua, se fossero partenti, sarebbero favoriti. Il peso e la monta sono di quelli buoni. Potrebbe essere la grossa sorpresa della corsa e, per giunta, a quota alta.

Punch du Rheu, numero uno della scala, è rientrato a fari spenti e non fornisce alcun dato interessante per azzardarlo nel pronostico, peraltro gravatissimo al peso e con possibilità di correre in cerca del discarico futuro.

Pronostico assai difficile per una prova dove più che la qualità farà la differenza lo stato di forma. Azzardiamo El Bulli e la scuderia Tanghetti-Rota rappresentata anche da Mensch, ma può succedere di tutto.


Pronostico: El Bulli (nr.5), Mensch (nr.2)

Sorpresa: Moved (nr.6).


Si entra nel vivo con la Corsa Siepi dei 4 Anni, Listed Race sui 3.200 metri in siepi. Bel campo partenti dove, a parte il debuttante nella disciplina Verso il Sud (soggetto interessante in piano), sono schierati sette concorrenti tutti positivi sulla pista.

Per il modo in cui ha vinto, piace Bad Drake. L'allievo di Raffaele Romano ha inflitto una sonante sconfitta a metà del campo partenti con cui si ritroverà di nuovo a incrociare le armi. Dati alla mano, l'avversario più pericoloso dovrebbe essere Sopran Mistery che, in steeple, ha ribaltato in modo importante la linea con Berkshire Phoenix, chiudendo non troppo lontano da Ramuntcho. Attenzione poi a Red Coral che potrebbe far valere la corsa di rientro per invertire lo stato di forma mostrato a epifania.

Don Carlo è preferibile agli altri per un piazzamento.


Pronostico: Bad Drake (nr.1), Sopran Mistery (nr. 7), Don Carlo (nr.4).

Sorpresa: Red Coral.

Chiusura di giornata con la Gran Corsa Siepi di Pisa, Gruppo 3 sui 3.500 metri. Dominio Aichner che schiera quattro soggetti in un campo di sette.

Mauricius favorito d'obbligo, campione del circuito siepi, già due volte laureato in Gruppo 1, imbattuto sulla pista. Sulla carta è da 1,15 sulle lavagnette.

Il rivale numero uno, escludendo i compagni di colore, sarà Velo Dipinto su cui opererà in cabina di regia il francese Thomas Beaurain. Il ruolo della femmina, che qua tornerà ad avere un peso pressoché paritetico a quello degli avversari, appare estremamente difficile. Sarà sicuramente contrastata in avanguardia da uno degli Aichner, verosimilmente Wopart, e questo potrebbe costituire un elemento di disturbo in grado di comprimerne ulteriormente i valori.

La forma offerta da Peace Garden a Cagnes-sur-Mer non può che esaltare il soggetto come contro favorito del compagno di colore Mauricius, nonostante sul molto pesante in steeple a Pisa non si sia piazzato in categoria ascendente.

Ancora da valutare nel apprendimento del mestiere Senato, alla seconda in siepi dopo interessante carriera in piano in Germania. Occhio a Younes, catastrofico a Treviso ma vincente nella provincia francese, per un piazzamento. Potrebbe essere la sorpresona per chiudere un'accoppiata remunerata.


Pronostico: Mauricius (nr.2), Peace Garden (nr.3)

Sorpresa: Younes (nr.7).