lunedì 29 gennaio 2018

Vincitori Classici: NOTTI MAGICHE a cura di Matteo Mancini.

NOTTI MAGICHE (FRA)
c.b 09.02.2010
NOTTI MAGICHE
(Foto Katerina Urbankova modificata da Matteo Mancini).


                                         Northern Dancer (Can)
                                     Sadler's Wells (USA)              Fairy Bridge (Usa)   
Montjeu (IRE)                 (b. 1981)   
(b. 1996)                        Floripedes (FRA)                  Top Ville (Ire)
                                      (b. 1985)                                         Toute Cy (Fra)

                                                                                  Green Desert (Usa)    
                                      Desert Prince (IRE)               Flying Fairy (Ire)
Sea Sex Sun (GB)           (b. 1995)
 (b. 2005)                         Asmita (Gb)                           Efisio (Gb)
                                        (b 1996)                                         Astorga (Gb)



Montjeu (1996). Champion sire a tutti gli effetti, ennesimo prodotto del prolifico caporazza Sadler's Wells e di una figlia di Top Ville vincitrice in Gruppo 3 a Longchamp sui 3.000 metri e seconda sulla medesima pista e medesima distanza nel St. Leger Francese (Gr.1). Nasce quale quinto prodotto della fattrice, di gran lunga il migliore, col fratellastro Le Paillard vincitore nel Prix Rene Bedel (L) a Lione ed esportato negli Stati Uniti con piazzamenti in Gruppo 1 a Santa Anita.
Viene allevato in Irlanda nel 1996 dal finanziere James Goldsmith, un nome che agli appassionati di cinema farà saltare in mente il premio Oscar (Jerry Goldsmith) per le musiche di Omen - Il Presagio. Riceve in sorte il nome del castello del XVII secolo di proprietà dell'allevatore, che muore quando il cavallo è ancora yearling, ubicato nella regione francese della Borgogna.
Scende in pista, come tutti i fratelli, con i colori della Tsega Ltd di proprietà della compagna di Goldsmith signora Laure Boulay de la Meurthe, passa poi nelle mani al cinquanta percento di Michael Tabor, sempre per il training di John E. Hammond in quel di Chantilly, e va in pista con la giubba di quest'ultimo che ricordiamo anche per King Charlemagne (padre di uno dei più acerrimi rivali di Notti Magiche ovvero Sol Invictus). Ha corso prevalentemente in Francia, da due a quattro anni, mietendo successi a ripetizione dal miglio ai 2.400 metri con uno score di sette primi e un secondo nelle prime otto gare disputate e di ulteriori quattro vittorie intervallate da un quarto posto nella Japan Cup a Tokyo. Cavallo dunque monumentale sia da corridore che poi da riproduttore con un curriculum di 16 corse, 11 vittorie (1.600-2.400 m.), tra cui sei Gruppi 1 e tre Gruppi 2 oltre una Listed per un totale di dieci vittorie in pattern race, e 4 piazzamenti per 3.191.608 euro di vincite. Ha corso in cinque stati diversi (Inghilterra, Irlanda, Francia, Stati Uniti e Giappone) vincendo in tre di essi, per un totale di tre continenti (piazzato in Asia). Tra i maggiori successi è risultato vincitore a tre anni nell'Arc de Triomphe e nel Derby Irlandese oltre che, a quattro anni, nelle King George VI & Queen Elizabeth Stakes ad Ascot.
Vince al debutto a due anni in una condizionata di Chantilly sul miglio e si ripete un mese dopo nel Prix Isonomy (L) a Longchamp, in un'edizone che vede solo tre partenti. Tenuto a riposo per sei mesi, passa a difendere i colori di Michael Tabor e rientra ad aprile a Longchamp nel Prix Greffulhe (Gr.2). Vince subito dando dimostrazione di prediligere la distanza. Regola, con lunga ricorsa dalle retrovie, di una lunghezza l'Aga Khan Sendawar e Gracioso. Da qui in avanti corre quasi esclusivamente in Gruppo 1.
Il 16 maggio, complice un blando treno di corsa, incappa in una delle rare sconfitte. Lo batte Gracioso, precedentemente battuto, che gli infligge una lunghezza nel Prix Lupin (Gr.1) a Longchamp. La corsa si risolve in una lunga volata tra i due con gli altri due avversari ben discosti. La sconfitta viene metabolizzata molto bene, il cavallo corre con regolarità nella stagione e riporta un filotto di quattro vittorie consecutive tutte sui 2.400 metri, correndo di spunto per piazzare poderoso allungo in retta di arrivo. In particolare centra con Cash Asmussen il Derby Irlandese (Gr.1) a Curragh da 560.000 euro al primo, nonostante qualche intralcio subito, vincendo di cinque sull'Aga Khan Daliapour, domina l'Emirates Airline Prix du Jockey Club (Gr.1) a Chantilly, ovvero il Derby francese, infliggendo quattro lunghezze al valido Nowhere to Exit e addirittura tredici a Gracioso su cui si riprende una sonora rivincita, e risolve in fotografia di una testa il Prix Niel (Gr.1) a Longchamp ai danni di Bienamado. Confeziona poi la perla di una stagione da incorniciare in ottobre dove al confronto con gli anziani e affidato all'irlandese Michael Kinane sbaraglia il campo nel blasonato Arc de Triomphe (Gr.1), svoltosi su terreno pesante, dove ha la meglio di mezza lunghezza sul giapponese El Condor Pasa e semina per la pista tutti gli altri tra cui Croco Rouge (terzo), Tiger Hill (quinto) e più indietro, a distacchi abissali, Daylami e Fantastic Light. A differenza delle precedenti esibizioni, Kinane tiene il cavallo subito sui primi e si lancia in retta all'inseguimento del battistrada El Condor Pasa, al comando con tre lunghezze di margine, per acciuffarlo e piegarlo a cento metri dal palo. Un successo quantificato in 610.000 euro con una punta timeform di 137 che vale il biglietto per la milionaria Japan Cup (Gr.1), amplificato anche dalla dichiarazione di Kinane che definisce Montjeu "il miglior cavallo da miglio e mezzo che abbia mai montato".
L'invidiabile curriculum porta gli scommettitori a eleggerlo netto favorito, 17/10, nella gran classica nipponica, ma le sorprese caratterizzeranno la corsa e vedranno vincere il locale Special Week, davanti all'estremissimo outsider Indigenous, quotato 83 a 1, terzo il Godolphin High Rise e quarto, a due lunghezze dal vincitore, Montjeu. Seminati per la pista gli altri dieci concorrenti.
Dopo sette corse stagionali, Hammond gli concede il meritato riposo. Montjeu viene intanto eletto miglior cavallo europeo della stagione 1999 e miglior tre anni del mondo. Intervistati dai giornalisti, Hammond definisce il cavallo "un genio eccentrico" mentre Kinane parla di soggetto problematico, eloquenti certe riottosità nell'entrare nelle gabbie di partenza, ma anche benedetto da una sorta di aura che lo rende grandioso.
Si rivede così a quattro anni, a fine maggio, con un filotto di quattro vittorie consecutive, tre delle quali in Gruppo 1, in vista dell'Arc. Rientra nella Tattersalls Gold Cup (Gr.1) a Curragh, favoritissimo a 1 a 3, e vince subito di una lunghezza abbondante. Fanno seguito gli acuti nel Grand Prix de Saint Cloud (Gr.1) dove domina di cinque su Daring Miss e sul vincitore dell'Arc de Triomphe del 1998 Sagamix, nelle blasonate King George VI & Queen Elizabeth Stakes (Gr.1) con 690.000 euro al vincitore, alla prima sortita in Inghilterra a Ascot, mettendo in fila, da favorito netto (ancora 1 a 3), soggetti del calibro di Fantastic Light, Daliapour e Beat All. La vittoria di Ascot viene definita "devastante e da mettere sullo stesso piano dei trionfi di Ribot, Shergar, Mill Reef e Nijinsky" da Brough Scott del Daily Telegraph. Kinane, anni dopo, ricorderà così la vittoria: "quel giorno ha trattato con disprezzo gli avversari ed è stato un privilegio condurlo alla vittoria."
Hammond decide di rifinire la preparazione in vista dell'obiettivo numero uno della stagione a Longchamp nel Prix Foy Gray d'Albion Barriere (Gr.2) in cui Montjeu, quotato a 1/10, vince ma non impressiona.
Il primo ottobre è chiamato a difendere lo scettro nell'Arc de Triomphe (Gr.1) in cui partecipa col ruolo di favoritissimo, addirittura a 4/5. La prova si rivela imprevedibile con tre terribili tre anni che conquistano il podio davanti a Montjeu. Vince l'eccelso Aga Khan Sinndar su Egyptband e Volvoreta. Montjeu paga al vincitore sette lunghezze. Si tratta di un primo segnale di forma calante, se così possiamo dire, che si conferma col secondo posto a Newmarket nelle Dubai Champion Stakes (Gr.1), nonostante la quota di 10/11 su quindici partenti. Montjeu viene battuto di mezza lunghezza da un'altro Aga Khan, Kalanisi. fa peggio nell'ultima corsa in carriera, a Churchill Downs, negli Stati Uniti, con un'opaca performance nelle Breeder's Cup (Gr.1) che vedono ancora trionfare Kalanisi, con Montjeu settimo battuto anche da Fantastic Light in precedenza regolarmente sconfitto.
Ritirato in razza a partire dal 2001, presso il Coolmore Stud a Tipperary, Irlanda, contende nell'immaginario dell'allevatori e per qualche anno il ruolo di caporazza al fratellastro, per linea paterna, Galileo che poi si rivela superiore. Muore prematuramente il 29 marzo del 2012 per delle complicazioni conseguenziali a una violenta setticemia.

MONTJEU
"Un Genio Eccentrico"

Montjeu ricopre la propria attività di stallone per dodici anni, offrendo risultati così qualitativi da far lievitare il tasso di monta dai 30.000 euro del 2003 ai 125.000 del triennio 2006/08 per poi esser disponibile solo attraverso trattativa privata con l'eccezione del 2011, disponibile per 75.000 euro. Già questo è sufficiente per delineare i tratti di stallone altamente qualitativo ma ne è un'evidente dimostrazione anche la lettura dei risultati ottenuti in veste di riproduttore. 1.499 prodotti generati dei quali, al novembre 2017, 1.208 scesi in pista almeno una volta (80%) di cui 809 vincitori (il 67% degli scesi in pista) per un totale di 2.398 vittorie quantificabili in circa 120 milioni di dollari di introiti. Dei 809 vincitori ben 125 (15% dei vincitori ovvero il 10% degli scesi in pista) hanno vinto almeno una pattern race. Sempre a novembre 2017 risultava nonno, per via materna, di 51 vincitori classici. Numeri da capogiro dunque che rendono alquanto difficoltosa una disamina completa di questo magnifico stallone.
Un'analisi generale mostra come sia stato molto più efficace con i figli di sesso maschile, sono state rare le femmine capaci di centrare prove di gruppo. I suoi prodotti si sono rivelati tardivi, tendendo a migliorare con l'età e soprattutto allungando la distanza. L'84% delle vittorie si è verificato oltre i 1.800 metri, il 56% addirittura oltre i 2.200 metri. Grande predisposizione alla distanza dunque, aspetto ereditato da entrambi i genitori, ma anche a una certa caratterialità.
Abbiamo contato 35 figli vincitori in Gruppo 1 nelle prove piane, nove di questi nel continente dell'Oceania, uno in Turchia, uno in Austria e uno in Polonia, per un totale di 65 Gruppi 1 aggiudicati. Tre suoi prodotti (Hurricane Run, Authorized e Camelot) sono stati eletti migliori tre anni d'Europa. Si registrano vittorie in tutti i principali Gruppi 1 sulla lunga distanza inglesi e irlandesi, ma anche nei main event francesi, canadesi, arabi, australiani, neozelandesi, statunitensi, tedeschi, austriaci e polacchi. Vincitori nel Derby Irlandese (quattro), Inglese (quattro), Australiano (due), Austriaco e Ceco, secondi posti nel Derby Francese e Italiano (un ulteriore secondo nel Derby Austriaco), terzo posto in quello tedesco, quinto in quello turco.
Cinque vittorie nella Coronation Cup sui 2.400 metri di Epson (Scorpion, Fame and Glory e subito a seguire la tripletta di St Nicholas Abbey);

quattro i vincitori del Derby Irlandese (Hurricane Run, Frozen Fire, Fame and Glory e Camelot), altrettanti del Derby Inglese di Epson (Motivator, Authorized, Pour Moi e Camelot), quattro vittorie nel Canadian International Stakes sui 2.400 metri di Woodbine (tripletta di Joshua Tree e Sarah Lynx), altrettante nel Racing Post Trophy sul miglio di Doncaster (Motivator, Authorized, St Nicholas Abbey e Camelot);

tre vittorie nel Grand Prix di Parigi sui 2.400 metri (Scorpion a tempo di record sui 2.400, Montmartre e Gallante) e nel St Leger Inglese sui 2.900 metri di Doncaster (Scorpion, Masked Marvel e Leading Light);

due vincitori nel Derby Australiano in scena sui 2.400 metri di Randwick (Num du Jeu e Roman Emperor), nelle Oaks Irlandesi di Curragh sui 2.400 metri (Chicquita e Bracelet), nella Gold Cup di Ascot sui 4.000 metri (Fame and Glory e Leading Light), nella Sydney Cup sui 3.200 metri di Randwick (The Offer, Gallante), nel Criterium di Saint Cloud sui 2.000 metri (Fame and Glory e Recital) e nella Tattersalls Gold Cup a Curragh sui 2.100 metri (Hurricane Run e Fame and Glory);

un successo nelle Breeders' Cup statunitensi (St Nicholas Abbey), nell'Arc de Triomphe di Longchamp (Hurricane Run), nelle King George VI & Queen Elizabeth Stakes (Hurricane Run), nelle 2.000 Ghinee sul miglio di Newmarket (Camelot), un successo nel St Leger Irlandese sui 2.800 metri di Curragh (Jukebox Jury) e uno nel Derby Austriaco (Montalegre).

HURRICANE RUN il più titolato e il più oneroso in razza, eletto miglior cavallo al mondo nel 2005. Nato dal primo anno di monta, in pista inizialmente con i colori della Gestut Ammerland, in Francia, poi prelevato da Michael Tabor a tre anni inoltrati per una carriera prevalentemente sviluppata inn Francia agli ordini di André Fabre. Ha preso parte, da due a quattro anni, a 14 corse, riportando 8 vittorie (1.800-2.400 m), conquistate nelle prime dieci corse in carriera e intervallate da due secondi posti, e 5 piazzamenti. Vincitore di sei prove di Gruppo, quattro delle quali in Gruppo 1. Dopo esser terminato secondo nel Derby Francese (Gr.1) perdendo l'imbattibilità per mano di Shamardal (un'incollatura)si aggiudica il Derby Irlandese (Gr.1) di Curragh, battendo di mezza lunghezza il fratellastro per linea paterna Scorpion, e a tre anni il blasonato Arc de Triomphe di Longchamp (Gr.1), avendo la meglio sul fratellastro per linea paterna Motivator, favorito della corsa ma solo quinto, regolando a due lunghezze Westerner, a tre e mezzo Bago e a quattro abbondanti il vincitore del derby tedesco Shirocco. Tra i battuti anche Scorpion, decimo a tredici lunghezze. Stravince inoltre la preparazione al derby irlandese costituita dal Prix Hocquart (Gr.2) a Longchamp e quella dell'Arc aggiudicandosi il Prix Niel (Gr.2) sempre a Longchamp.
A quattro anni, perde per una testa in favore di Pride il Grand Prix de Saint Cloud (Gr.1), centra invece come il padre da favorito le Tattersalls Gold Cup (Gr.1) di Curragh, dove largheggia di sette, e le King George VI & Queen Elizabeth Stakes (Gr.1) di Ascot lottando e piegando di mezza la vecchia conoscenza italiana Electrocutionist. Non vince nelle restanti quattro uscite, perdendo di un'incollatura da Shirocco nel Prix Foy Gray d'Albion Barriere (Gr.2) a Longchamp, dove ribalta il confronto con Pride, e chiudendo terzo nella difesa del titolo nell'Arc de Triomphe (Gr.1) battuto da Rail Link e, di nuovo, da Pride che si rivela ancora più performante a Newmarket, nell'Emirates Airline Champion Stakes (Gr.1), dove Hurricane Run, da favorito, deve adeguarsi al terzo alle spalle anche di Rob Roy. Chiude la carriera, come Montjeu, non piazzandosi nelle Breeders' Cup a Churchill Downs, negli Stati Uniti, in cui subisce persino Scorpion. Vince in carriera 3.488.370 euro.
Ritirato in razza svolge l'attività per undici stagioni vedendo scemare il proprio tasso di monta dai 30.000 euro iniziali a 9.000 euro per poi risalire a 12.000 prima di morire, prematuramente, a 14 anni nel 2017 con risultati inferiori alle aspettative, generando comunque il vincitore in Gruppo 1 nonché stallone Ectot.

Se Hurricane Run è stato il soggetto più blasonato, ST NICHOLAS ABBEY è stato il figlio a riportare il maggior numero di vittorie in Gruppo 1 con ben sei successi. Prodotto del sesto anno di monta e acquistato yearling per 200.000 ghinee, ha corso da due a sei anni, per i colori del trio Smith, Tabor e Magnier, correndo inizialmente in Irlanda e in Inghilterra. Subisce un interminabile periodo di stop (sembra per scelta del suo allenatore O'Brien), dopo aver vinto le tre prove sul miglio che lo hanno visto in pista a due anni, tra cui il successo nel Juddmonte Beresford Stakes (Gr.2) a Curragh e nel Racing Post Trophy (Gr.1) a Doncaster, tale da valergli il titolo di Campione Europeo dei due anni con 124 di timeform e l'indicazione, da parte dei bookmakers, come favorito del futuro Derby di Epson (da cui poi verrà ritirato). Rientrato in Gruppo 1 nelle 2.000 Ghinee Inglese, resta fermo un anno perdendo l'intera stagione dei tre anni. L'allenatore giustifica i ritiri come dovuti alla scarsa forma del cavallo. Ritornato alle competizioni a quattro anni, con un terzo posto in Listed a Curragh, si dimostra soggetto di eccezionale valore correndo tutte le restanti prove in categoria di Gruppo, aggiudicandosi altri cinque Gruppi 1 e un Gruppo 3 per un totale di 8 prove di gruppo vinte, ottenendo altresì ulteriori sei podi in Gruppo 1, un secondo posto in Gruppo 3 e un terzo in Gruppo 2. In particolare, dopo esser arrivato secondo l'anno precedente (davanti all'ex Effevi Jakkalberry), si aggiudica a sei anni a Meydan la Dubai Sheema Classic (Gr.1), sui 2.400 metri, da quasi 2.300.000 al primo. Trionfa anche laddove avevan fallito il padre e Hurricane Run facendo sua, a cinque contro 1, la Breeders' Cup (Gr.1) di Churchill Downs da 1.212.000 euro al primo, confermandosi terzo l'anno dopo. Da ricordare poi la tripletta consecutiva, mai nessuno come lui, nella Coronation Cup (Gr.1) di Epson con cui si congeda, nel 2013, da settimo cavallo al mondo nelle graduatorie, dall'attività agonistica complice una frattura al pastorale in estate che costringe i proprietari a sottoporlo a un delicato intervento chirurgico per scongiurarne la morte (gli vengono applicate venti viti e un perno d'acciaio). Tra i piazzamenti sono da ricordare i due terzi posti consecutivi nelle King George VI & Queen Elizabeth Stakes (Gr.1). Tenta per due volte anche l'Arc de Triomphe (Gr.1) giungendo quinto (venti lunghezze avanti al fratellastro per linea paterna  Masked Marvel) e undicesimo (a tre lunghezze dal fratellastro per linea paterna Camelot). Ha preso parte a 21 corse, venti delle quali in pattern race, da due a sei anni, vincendo in tre continenti e in quattro stati diversi (Inghilterra, Irlanda, Emirati Arabi e Stati Uniti) per un totale di 9 vittorie (1.600-2.700 m.), sei delle quali in Gr.1, e 9 piazzamenti introitando 5.940.509 euro e conquistando, per un breve arco temporale, il primato di cavallo più ricco in Europa. Prossimo a una carriera da stallone, muore a sette anni per problemi connessi a una colica sembra attribuibile agli svariti interventi chirurgici subiti.

HURRICANE RUN
vincitore dell'ARC DE TRIOMPHE
e miglior cavallo al mondo del 2005.

Cinque successi in Gruppo 1 per FAME AND GLORY, dal quinto anno di monta, che detiene il record in piano di vittorie in corse di gruppo nella produzione Montjeu con tredici successi. Ha corso 26 volte, da due a sei anni, prendendo le mosse in Irlanda alla corte di Aidan O'Brien sempre per il trittico Smith-Magnier-Tabor. Vince le prime quattro corse in carriera, due delle quali a due anni, siglando nell'ordine il Criterium di Saint Cloud (Gr.1), un Gruppo 3 e un Gruppo 2 a Leopardstown per impattare nel blasonatissimo Sea the Stars nel Derby di Epson (Gr.1) chiuso in seconda posizione a due lunghezze scarse dal vincitore e salvandosi di misura da Rip Van Winkle (quarto). Non fallisce nel Derby Irlandese (Gr.1) a Curragh dove largheggia di cinque davanti a Golden Sword. A settembre torna a confrontarsi con Sea the Stars nel Tattersalls Millions Irish Champion Stakes (Gr.1) a Leopardstown dove subisce una seconda sconfitta, battendo però piuttosto comodamente il compagno di colori Mastercraftman. O'Brien lo schiera nell'Arc de Triomphe (Gr.1) in cui trionfa proprio Sea the Stars, Fame and Glory chiude a quattro lunghezze dal vincitore, in sesta posizione.
A quattro anni corre sei volte, dopo un terzo posto in Listed a Curragh, inanella un poker consecutivo di successi che lo vedono vincente in Gruppo 3 e soprattutto nella Tattersalls Gold Cup (Gr.1) a Curragh e nella Coronation Cup (Gr.1) di Epson. Vince anche in un Gruppo 2 di Curragh, prima di ripresentarsi per la seconda volta all'Arc de Triomphe (Gr.1) dove migliora di una sola posizione: quinto a cinque lunghezze dal vincitore Workforce.
Torna in pista a cinque anni e corre ancora per sei volte centrando subito un trittico di vittorie, dapprima due Listed irlandesi, poi la lunga maratona di 4.000 metri nella Gold Cup (Gr.1) di Ascot dove rifila tre lunghezze al secondo classificato. Ricondotto in Irlanda è secondo in Listed a Curragh e quarto, sul medesimo tracciato, nel St Leger Irlandese (Gr.1) che disputa da favoritissimo al betting subendo tuttavia un pesante passivo (oltre venti lunghezze dai primi tre, secondo è il fratellastro per via paterna Jukebox Jury). Chiude la stagione con un successo sui 3.200 metri in un Gruppo 3 di Ascot. A fine anno viene eletto Campione Europeo tra i fondisti.
L'ultima stagione agonistica lo vede rientrare con una vittoria in Listed in Irlanda per poi non rivelarsi all'altezza nei successivi quattro impegni tra cui la Gold Cup e il St Leger Irlandese. Vanta un curriculum di 14 vittorie (1.600-4.000 m.), tra queste cinque Gr.1, tre Gr.3, due Gr.2, tre L, dieci delle quali in Irlanda, tre in Inghilterra e una in Francia, e 5 piazzamenti (due secondi posti in Gr.1) per 2.509.972 euro di vincite.
Ritirato in razza nel 2013 a 5.000 euro a monta, svolge la nuova attività per cinque anni (senza lasciare traccia) prima di morire, giovanissimo (nove anni), per un attacco di cuore nell'atto di saltare una fattrice.

Un soggetto capace di entrare nella storia dell'ippica è stato CAMELOT, nato nel 2009 e autore di cinque vittorie consecutive nelle prime cinque corse, ma soprattutto vincitore comodo del Derby Inglese e del Derby Irlandese oltre che favorito al gioco in tutte le sue uscite. Acquistato per 525.000 ghinee da yearling dal trio Smith-Tabor-Magnier, vince a due anni da favorito netto, 11/10, il Racing Post Trophy (Gr.1) a Doncaster. A tre anni inanella, tutte da favorito, tre vittorie consecutive nelle 2.000 Ghinee Inglese (Gr.1) a Newmarket, Derby di Epson (Gr.1) e Derby Irlandese (Gr.1) a Curragh. Subisce la prima sconfitta nel St Leger Inglese (Gr.1) a Doncaster dove termina secondo, battuto di 3/4 dal Godolphin Encke, sconfitta che gli impedisce di marcare un'eccezionale triple crown cosa che gli avrebbe permesso di eguagliare Nijinsky (vi riuscì nel 1970). O'Brien lo schiera come sua prima punta nell'Arc de Triomphe (Gr.1) in sodalizio con Frankie Dettori. L'accoppiata stuzzica non poco gli scommettitori che eleggono Camelot favorito piuttosto netto (2 a 1), ma arriva un deludente settimo posto. Inoltre cade vittima di una serie di coliche che rendono necessario un intervento chirurgico. A fine stagione intanto viene eletto, terzo e ultimo in questo tra i figli di Montjeu, miglior tre anni d'Europa.
Si rivede in pista per tre volte a quattro anni con una vittoria, al rientro, in un Gruppo 3 di Curragh, seguito da un secondo posto nelle Tattersalls Gold Cup (Gr.1) di Curragh , e un quarto posto nel Prince of Wales's Stakes (Gr.1) ad Ascot, prove entrambe vinte da Al Kazeem. Ritirato in razza nel 2014 al tasso di monta di 25.000 euro ha visto raggiungere il picco del tasso nel 2017 a 35.000 euro per scemare a 30.000 nel 2018, senza peraltro generare soggetti degni di particolare menzione a parte un vincitore in Gruppo 2 in Francia. Vanta in carriera 10 corse, da due a quattro anni, 6 vittorie (1.600-2.400 m.) di cui cinque di Gruppo (quattro Gr.1 e un Gr.3), e 3 piazzamenti per 2.308.278 euro.

Altro importante vincitore del Derby di Epson è stato AUTHORIZED, dal terzo anno di monta, preparato da Peter Chapple-Hyam. Acquistato foal per 95.000 ghinee e rivenduto per 400.000 ghinee da yearling a degli uomini di affari kuwatiani, dopo un terzo posto al debutto in quel di Newbury, a due anni, sigla una tripletta in coppia con Frankie Dettori aggiudicandosi, a gran quota (25 a1), il Racing Post Trophy (Gr.1) a Doncaster, a tre anni il Dante Stakes (Gr.2) a York e il Derby di Epson (Gr.1) dove domina di cinque lunghezze regalando la prima vittoria nella gran classica all'interprete Dettori. Corre alla grandissima anche Saindown, perdendo di una lunghezza e mezzo da Notnowcato nel Coral Eclipse Stakes (Gr.1) dove è secondo davanti, tra gli altri, ad Archipenko. Si riprende la rivincita nel Juddmonte International Stakes (Gr.1) a York in cui mette in fila Dylan Thomas (una lunghezza), Notnowcato (quattro lunghezze) e Duke of Marmalade (quattro lunghezze e un quarto).Fallisce clamorosamente l'assalto all'Arc de Triomphe (Gr.1) disputato da favoritissimo (11/10) dove, peraltro, vince proprio Dylan Thomas da cui Authorized, decimo, subisce qualcosa come undici lunghezze. Eletto miglior tre anni in Europa della stagione 2007 (oltre a lui solo Hurricane Run, nella produzione Montjeu, aveva conquistato tale titolo, dopo ci riuscirà il solo Camelot).
Terminata la carriera a fine stagioni, viene ritirato in razza a quattro anni al tasso di monta di 25.000 euro, quota poi scemata negli anni fino a 10.000 euro. Padre di cinque vincitori in Gr.1, due dei quali in Australia, oltre al campionissimo in hurdle anglo-irlandesi Nichols Canyon vincitore di otto Gruppi 1.
Ha corso 7 volte, da due a tre anni, 4 vittorie (1.600-2.400 m.) tutte di categoria di Gruppo (tre Gr.1 e un Gr.2) e 2 piazzamenti per 1.913.239 euro.

Curriculum identico ad Authorized è quello di MOTIVATOR, dal primo anno di monta come Hurricane Run. Viene acquistato yearling per 75.000 ghinee dalla Royal Ascot Racing Club. Vince le prime quattro corse in carriera, spesso con cliché di gara avanguardistico, prendendo le mosse a Newmarket per dare seguito con gli acuti nel Racing Post Trophy (Gr.1), Dante Stakes (Gr.2) e Derby di Epson (Gr.1) dove largheggia di cinque sull'altro figlio di Montjeu Walk in the Park, rifilando otto lunghezze a Dubawi (dominatore delle 2.000 Ghinee) e venticinque a Oratorio. Come Authorized è secondo nel Coral Eclipse Stakes (Gr.1) dove subisce Oratorio e anche nell'Irish Champion Stakes (Gr.1) di Leopardstown ancora battuto da Oratorio. Eletto favorito nell'Arc de Triomphe (Gr.1), chiude quinto a quattro lunghezze dal fratellastro vincitore Hurricane Run. Infortunatosi in allenamento in vista della trasferta statunitense per le Breeders' Cup, cessa l'attività agonistica alla soglia dei quattro anni. Eletto sesto miglior puledro d'Europa nel 2005, quinto miglior cavallo d'Europa nel 2006 con 125 di rating (meglio di lui il fratellastro Hurricane Run).
Ritirato in razza a quattro anni in Inghilterra, viene poi trasferito in Francia dal 2014 dove monta per 15.000 euro e poi, dopo qualche anno, per 10.000. Ha generato due vincitori in Gr.1 in Francia, tra cui il campionissimo Treve, vincitore di cinque Gruppi 1 comprese due edizioni dell'Arc de Triomphe e il Derby Francese.
Ha corso 7 volte, da due a tre anni, 4 vittorie (1.600-2.400 m) tre delle quali di categoria di Gruppo (due Gr.1 e un Gr.2) e 2 piazzamenti per 1.689.941 euro di vincite.

Vincitore del Derby di Epson è stato infine POUR MOI, nato nel 2008, altro portacolori Smith-Tabor-Magnier in allenamento presso André Fabre. Non straordinario nelle prime due corse in carriera in Francia, vincitore comunque in condizionata a Longchamp, ha dato il meglio di se a tre anni, chiudendo terzo in Gruppo 3 al rientro a Longchamp per poi aggiudicarsi il Prix Greffulhe (Gr.2) a Saint Cloud e il Derby di Epson (Gr.1). In quest'ultima corsa riesce a porre fine a un'astinenza per i cavalli allenati in Francia che nel derby durava dal 1976. Emerge dall'ultima posizione con grande speed finale e travolge tutti. Il giovane interprete Mickael Barzelona viene appiedato nel dopo corsa per uso improprio di frusta.
In preparazione per l'Arc de Triomphe con molti bookmakers pronti a eleggerlo favorito, si infortuna in allenamento e viene ritirato dalle competizioni. Dal 1984 non accadeva che un vincitore del Derby di Epson non si vedesse più in pista, l'ultima a farlo era stato Secreto.
Ha corso 5 volte, da due a tre anni, centrando 3 vittorie (1.800-2.400 m.), due delle quali in categoria di Gruppo (un Gr.1 e un Gr.2) e 1 piazzamento per 927.478 euro.
Ritirato in razza a 20.000 euro a monta, pur avendo generato il vincitore del Derby di Epson Wings of Eagles, suo unico vincitore in Gruppo 1, ha visto crollare la sua quotazione a 5.000 euro.

Altro vincitore di Derby, questa volta Irlandese, è stato FROZEN FIRE, dal quarto anno di monta e allevato in Germania ma di proprietà di Michael Tabor. Soggetto assai altalenante, dopo aver vinto una maiden a Gowran Park, tenta senza piazzarsi il Racing Post Trophy (Gr.1) per poi riscattarsi con il secondo posto nel Dante Stakes (Gr.2) a York perso di una corta testa in favore di Tartan Bearer. Quanto basta per tentare il Derby di Epson (Gr.1) chiuso undicesimo a undici lunghezze da New Approach, vincitore di mezza lunghezze su Tartan Bearer. Prova deludente che viene subito riscattata a Curragh dove, a sedici contro uno, Frozen Fire vince il Derby Irlandese (Gr.1) ribaltando i confronti con Tartan Bearer (terzo). Nelle restanti otto corse (quattro di esse a Meydan) si piazza una sola volta, terzo, in un Gruppo 3 a Chester correndo fino a cinque anni. In totale vanta uno score di 13 corse, da due a cinque anni, 2 vittorie (1.400-2.400 m.), una delle quali in Gr.1, e 2 piazzamenti per 914.174 eurodi vincite.
Ritirato in razza non ha ottenuto eccelsi risultati stazionando a 3.000 euro, pressoché costanti, come tasso di monta.

CAMELOT
dei quattro vincitori del DERBY IRLANDESE
e del DERBY INGLESE
generati da Montjeu
rappresenta la sintesi perfetta avendoli vinti entrambi.

Qualitativo poi SCORPION, dal primo anno di monta, vincitore di tre prove di Gruppo 1 per i colori di Magnier che lo acquista yearling per 260.000 euro. Soggetto tardivo, ha debuttato a tre anni vincendo una maiden di Leopardstown per poi giungere secondo in un Gruppo 3 di Curragh. Fallisce in modo robante nel Derby Francese (Gr.1), chiudendo sedicesimo a dieci lunghezze dal duo Shamardal-Hurricane Run. O'Brien insiste e vede premiati gli sforzi nel Derby Irlandese (Gr.1) dove la prole Montjeu ottiene una spettacolare doppietta con Scorpion regolato di mezza lunghezza da Hurricane Run. Fanno seguito due prestigiosi primi posti nel Juddmonte Grand Prix de Paris (Gr.1) a Longchamp e nel St Leger Inglese (Gr.1) a Doncaster. Fallisce l'assalto all'Arc de Triomphe con un decimo posto.
Il cavallo resta poi fermo per un anno. Rientra secondo in una Listed di Curragh poi tenta le Breeders' Cup (Gr.1) e la Pacific Hong Kong Vase (Gr.1) a Sha Tin senza piazzarsi. A cinque anni è secondo in Gruppo 3 a Chester, vince la Coronation Cup (Gr.1) a Epson infliggendo sei lunghezze a Sir Percy, per proseguire con un secondo posto in un Gruppo 2 di Ascot e nel St Leger Irlandese (Gr.1) dove si arrende di mezza lunghezza al fenomeno Yeats. E' quinto anche nelle King George VI & Queen Elizabeth Stakes (Gr.1).
Soggetto spesso impegnato in veste di front runner, ha corso in totale 15 volte, da tre a cinque anni, riportando 4 vittorie (2.000-2.900 m.), di cui tre Gruppi 1, e 6 piazzamenti (tutti secondi posti in due casi in Gr.1, in due Gr.3 e uno in Gr.2) per 1.374.649 euro di vincite. Ritirato in razza, inizialmente  a 5.000 euro poi scemati a 3.000, si è distinto come riproduttore di ostacolisti tra cui il triplice vincitore in Gruppo 1 Might Bite (vincitore del King George VI Chase), Don't Touch It (una vittoria in Gr.1 in Irlanda) e il vincitore dell'American Champion Steeplechase Horse Scorpiancer.

In ambito extraeuropeo è da menzionare la tripletta nella Pattison Canandian International (Gr.1) di Woodbine centrata dal globe trotter JOSHUA TREE, nessuno prima di lui c'era riuscito. 37 corse da due a sette anni, 7 vittorie (1.400-3.000 m.), soggetto vincitore in tre continenti e più precisamente in Irlanda, Inghilterra, Qatar, Canada, Francia, piazzato negli Emirati Arabi, Germania e Italia. In pista anche in Giappone e Hong Kong. Vincitore in cinque prove di Gruppo, oltre la tripletta sopramenzionata si ricordano le vittorie nel Darley Prix Kergolay (Gr.2) a Deauville e nel Juddmonte Royal Lodge Stakes (Gr.2) ad Ascot, 15 piazzamenti in carriera (quattro dei quali in Gruppo 1). Vince in carriera 2.810.353 euro. Ritirato in razza in Francia con tasso iniziale di 2.500 euro poi passato a 3.000.

Due vittorie in Gruppo 1 per il grigio JUKEBOX JURY, 9 vittorie (1.400-3.000 m.), vincitore nel St Leger Irlandese (Gr.1) a Curragh e nel Preis von Europa (Gr.1) a Colonia, ha riportato altresì il Darley Prix Kergolay (Gr.2) a Deauville, il Juddmonte Royal Lodge Stakes (Gr.2) ad Ascot, il Grand Prix di Deauville (Gr.2), un ulteriore Gruppo 2 di Newmarket e un Gruppo 3 di Haydock per un totale di sette vittorie in corse di gruppo. E' secondo nella Pattison Canadian International (Gr.1) di Woodbine, terzo in due Gruppi 3 (uno a Goodwood e l'altro a Longchamp), quarto in un Gruppo 1 di Amburgo. Vince in carriera 1.005.768 euro. Ritirato in razza in Germania a 5.500 euro.

Vincitori invece nel St Leger Inglese (Gr.1) di Doncaster LEADING LIGHT, vincitore altresì della Gold Cup (Gr.1) di Ascot e di quattro Gruppi 3, oltre che secondo nel St Leger Irlandese (vince in carriera 927.208 euro), eletto il campione dei fondisti Cartier stagione 2014 (secondo e ultimo nella produzione Montjeu dopo Fame and Glory) e MASKED MARVEL, vincitore in un Gruppo 3 di Newmarket, terzo nella Coronation Cup (Gr.1) di Epson, piazzato in Gr.2 e Gr.3 in Australia.

Tra gli altri vincitori di Gruppo 1 di minore importanza si ricordano RECITAL, vincitore nel Criterium di Saint Cloud (Gr.1) e in un Gruppo 2 di Leopardstown, JAN VERMEER, vincitore nel Criterium International (Gr.1) di Saint Cloud e in un Gruppo 3 di Curragh, pluripiazzato in Gruppo tra cui terzo nel Derby Irlandese (Gr.1) e quarto nel Derby di Epson (Gr.1), MONTMARTRE, vincitore nel Juddmonte Grand Prix de Paris (Gr.1) a Longchamp e in un Gruppo 3 sulla medesima pista, ritirato in razza in Francia a 4.000 euro a monta poi salito fino a 6.500, e il castrone CORRE CAMINOS, vincitore nel Prix Ganay (Gr.1) di Longchamp e in un Gruppo 3 sulla medesima pista, piazzato in Gr.2 e Gr.3.

Tra le femmine brilla la vincitrice nella Pattison Canandian International (Gr.1) di Woodbine SARAH LYNX, altresì vincitrice in Gruppo 2 a Deauville e terza in Gruppo 3 a Longchamp. Vince 828.712 euro. Fattrice. Una vittoria in Gruppo 1 (E.P. Taylor Stakes) e una in Gruppo 2 in Canada anche per MISS KELLER, pluripiazzata in prove di Gruppo in Canada e Stati Uniti per 855.000 euro.
Si segnalano ancora le vincitrici delle Oaks Irlandesi BRACELET (vincitrice anche nelle 1.000 Ghinee Irlandesi, Gr.3, e in un Gr.2 ad Ascot) e CHICQUITA, seconda nel Prix de Diane Longines (Gr.1) a Chantilly e in Gruppo 2 a Curragh, terza nel British Champion Fillies & Mares Stakes (Gr.1) ad Ascot per 580.600 euro. Successo nel Prix Royal Oak (Gr.1) di Longchamp per MONTARE, dal primo anno di monta, probabilmente la migliore femmina generata da Montjeu, vincitrice di quattro prove di Gruppo (un Gr.1 e tre Gr.2) oltre due Listed per un totale di 7 vittorie (2.000-3.100 m.) e 11 piazzamenti (otto dei quali in corse di Gruppo) per 664.923. Fattrice ha generato la vincitrice in Gruppo 1 ad Ascot Journey.

Notevole anche la produzione in Oceania che si sostanzia in nove vincitori di Gruppo 1 per un totale di quindici vittorie in Gruppo 1 nel territorio Australiano/Neozelandese. Prima tra tutti si segnala il vincitore nella Melbourne Cup (Gr.1GREEN MOON, eletto il miglior fondista australiano della stagione 2011/12, vincitore di due Gruppi 1, un Gruppo 2 e un Gruppo 3 nonché pluripiazzato in pattern race per un totale di 3.975.000 euro che lo rendono il secondo cavallo più ricco della famiglia Montjeu. Spicca poi il vincitore, importato dalla Francia, della Sydney Cup (Gr.1) e del Juddmonte Grand Prix de Paris (Gr.1GALLANTE, castrone del 2011, vincitore di 1.168.000 euro. Di rilievo poi  i vincitori del Derby Australiano (Gr.1ROMAN EMPEROR (classe 2005, vincitore in carriera di 766.000 euro, ritirato in razza in Australia con poco successo) e NOM DU JEU, primo cavallo neozelandese a riuscire nell'impresa (allevato in Nuova Zelanda nel 2004, pluripiazzato in Gruppo 1 e 3, vincitore di 962.000 euro, ritirato in razza), quindi il neozelandese WALL STREET artefice di quattro vittorie in Gruppo 1 (tre in Nuova Zelanda e una in Australia per 950.000 euro di vincite), a precedere il vincitore nella Sydney Cup THE OFFER (vincitore anche in un Gruppo 2 e due Gruppi 3 per 890.000 euro di vincite).
In ambito riproduttivo ha dato eccelsi risultati TAVISTOCK, vincitore classe 2005 di due Gruppi 1 in Nuova Zelanda e di un Gruppo 2 in Australia per un totale di 274.000 euro di vincite, ritirato in razza ha generato vincitori in Gruppo 1 in Nuova Zelanda e a Hong Kong tra cui il milionario Werther (vincitore di quattro Gr.1 a Hong Kong). Chiudono il gruppo i meno qualitativi vincitori di una prova in Gruppo 1 SHARVASTI (in Nuova Zelanda, dal primo anno di monta) e SPEED GIFTED (in Australia).

MOTIVATOR
il miglior prosecutore della linea Montjeu,
padre di una duplice vincitrice dell'Arc de Triomphe.
(Foto Getty Images).


Due vincitori in pattern race in Turchia (per un totale di quattro vittorie in corse di gruppo), dove si sono ammirati sei soggetti da Montjeu, cinque dei quali vincitori, per un totale di 115 corse e 18 vittorie (15,6%). SCARFACE, dal secondo anno di monta, allevato in Turchia, ha preso parte a 12 corse, da tre a cinque anni, riportando 3 vittorie (2.000-2.800 m.) tra cui il St. Leger Turco (Gr.1) ad Ankara, il Mimar Sinan Stakes (Gr.3) a Istanbul e il Bursa Belediye Baskanligi (Gr.3) a Bursa, 3 piazzamenti tra cui un secondo posto in Gr.2 e un terzo in Gr.3. Quinto nel Derby Turco (Gr.1)Vince in carriera 76.000 euro. Ritirato in razza in Turchia, ha generato il vincitore in Listed Clericuzio.
Altro campione di Turchia è stato SWEET BREW, altro prodotto dell'allevamento turco, classe 2011. Dotato di un rating inferiore rispetto a Scarface, è il figlio più ricco di Montjeu in Anatolia. Ha corso 33 volte, da due a cinque anni, centrando 7 vittorie (1.400-2.800 m.), tra cui il Santalin Stakes (Gr.2) a Istanbul, e 16 piazzamenti col secondo posto nell'Ayasofia Stakes (Gr.2), il terzo posto nell'Harem Kosusu (Gr.1), nel Byerley Turk Kosusu (Gr.1), oltre che in un Gr.3 sempre a Istanbul, quarto in due Gr.2 e in un Gr.3 per un totale di sette piazzamenti e una vittoria in pattern race. Vince in carriera 233.500 euro.

Una veloce panoramica negli altri stati ci porta a evidenziare PAPAL BULL, globe trotter dal secondo anno di monta, vincitore di due Gruppi 2, tra cui il Principe di Galles, e di due Gruppi 3 in Inghilterra, secondo nelle King George VI & Queen Elizabeth Stakes (Gr.1) ad Ascot a mezza lunghezza da Duke of Marmalade, e terzo nel Rheinland Pokal der Sparkasse KoelnBonn (Gr.1) a Colonia. Ha tentato senza successo l'Arc de Triomphe (dodicesimo), due volte la Japan Cup (settimo e quattordicesimo). Di rilievo ANTON CHECKOV vincitore nel Prix Hocquart (Gr.2) a Longchamp, terzo nel Derby Tedesco (Gr.1) ad Amburgo.
Risulta vincitore del Derby Ceco (Gr.3) MISTER AVIATION, secondo nello Starohajske Kriterium (L) a Bratislava, terzo poi nel St Leger Ceko (L) di Velka Chuchle. Sempre in Est Europa si è distinto GOLDEN EAGLE, vincitore a Varsavia nel Kmet Cup Sprint (Gr.1).

Presenti figli di Montjeu anche in Giappone con 25 soggetti scesi in pista, 10 dei quali vincitori (40%), per un totale di 286 corse e 28 vittorie (9,8%). Il soggetto più qualitativo e vittorioso, nonché il più ricco, è stato lo specialista della sabbia Satono Kokuo, dal terzo anno di monta, 16 corse, da due a sette anni, 5 vittorie (1.700-2.400), tra cui un premio da 132.000 euro, unico a piazzarsi in pattern race col terzo posto nel March Stakes (Gr.3) a Nakayama con premio al primo di circa 340.000 euro. 5 piazzamenti, vince in carriera 620.000 euro circa.
Buoni anche Lilenthal, 25 corse, da due a sette anni, 4 vittorie (1.800-2.200 m.), tra cui un premio da 130.000 euro a Tokyo, e 5 piazzamenti, schierato senza piazzarsi in Gr.2 e Gr.3 per 560.000 euro circa, Meiner Kluger, 27 corse, da due a cinque anni, 3 vittorie (1.800 m.) e 11 piazzamenti per 480.000 euro circa e Amour Malheureux, 14 corse, 4 vittorie (1.700-2.100 m.) e 4 piazzamenti, schierata senza piazzarsi in Gr.2 a Nakayama, per 385.000 euro.

A Hong Kong sono stati invece 19 i figli di Montjeu, dei quali cinque ospiti dall'Europa scesi in pista una sola volta. Di questi sono risultati vincitori nove per un totale di 350 corse e 21 vittorie con indice percentuale delle vittorie del 6%. Nessun vincitore o piazzato in patter race. Il più qualitativo, rating alla mano, è stato il castrone Victor Delight, soggetto allevato in Irlanda nel 2007 ed esportato dall'Inghilterra alla soglia dei quattro anni (vincitore di 2 corse in Inghilterra, secondo in Gr.2 a York), che ha preso parte, da tre a sei anni, a 24 corse a Hong Kong con 3 vittorie (1.650-1.800 m.), due delle quali in classe 2 a Happy Valley, 6 piazzamenti compreso in classe 1 per 360.000 euro introitati a Hong Kong. Ha tentato senza piazzarsi due Gr.1 e un Gr.3 a Hong Kong.
Qualitativo anche il neozelandese Prime Delight, castrone dal secondo anno di monta, 19 corse, da due a cinque anni, 3 vittorie (1.400-1.800 m.), due delle quali in classe 3, 8 piazzamenti tutti in classe 3 per 234.000 euro. Terzo rating per l'australiano First Baby, anche lui classe 2003, 39 corse, da tre a sei anni, 2 vittorie (1.400-1.600 m.), in classe 3, 20 piazzamenti in classe 3 e 4. Vince 258.000 euro.
Record di corse marcato dal castrone neozelandese Wait for Me (ex Alchise), sceso in pista, da tre a nove anni, 76 volte con 4 vittorie (1.600 m.), in classe 4, 25 piazzamenti prevalentemente in classe 4 e 5, per un totale di 355.000 euro.

Uno sguardo veloce sulla Francia ci dice che, tra piane e ostacoli, sono stati 306 i figli di Montjeu a corrervi per un totale di 2707 corse che hanno visto trionfare 157 soggetti (51,3%) per 334 vittorie con tasso vittorie del 12,3%. Record di vittorie marcato da Kissavos con nove centri.

In Repubblica ceka sono apparsi un totale di quattordici figli di Montjeu, dodici di questi ammirati nelle prove piane, otto i vincitori (66,6%), per un totale di 98 corse e 18 vittorie per un indice delle stesse del 18,4%. Il sopracitato MISTER AVIATION, 5 corse in carriera, 1 vittoria (2.400 m.) in Gr.3 e 3 piazzamenti, il più ricco in Cekia e Slovacchia con 44.826 euro di vincite in piano nonché unico a vincere una prova di gruppo in piano in Repubblica Ceka.
Il sopracitato GOLDEN EAGLE, di Ardak Amirkulov, è invece il soggetto più volte in pista con 25 corse in Repubblica Ceka  e Slovacchia per 5 vittorie per un totale di 37 corse in carriera (sei in Svizzera, tre in Germania, una in Inghilterra, Francia e Polonia), da due a cinque anni, 6 vittorie (1.200-1.600 m.), la sesta in Polonia col Gruppo 1 sopraindicato, e 15 piazzamenti, secondo nel Bratislavska Mila (L) a Bratislava, terzo nel Velka Cena Prahy CK Martin Tour (Gr.3) a Velka Chuchle e nel Preis Gestuet Hachtsee-Bayerischer Fliegerpreis (L) a Monaco di Baviera. Vince in totale in carriera 38.234 euro (di cui 24.160 in Cekia e Slovacchia)
Da segnalare poi Solar Eclipse, 11 corse (dieci in Cekia e Slovacchia e una in Polonia) a cinque e sei anni, 5 vittorie (1.600-2.900 m.) compresa una classe I a Most, oltre 4 piazzamenti tra cui il quarto posto nel Velka Cena Slovenska (Gr.3) a Bratislava e nel Nagroda Kozienic (L) a Varsavia. Vittorie di qualità poi per Budapest, 1 vittoria nel Memorial Dr. Frankenberger (Ln) a Most, e per Rabbit Montjeu, 1 vittoria nel Cena Severocescky (Ln) a Most, seconda nelle Oaks Ceke (L), terza nelle Oaks Slovacche (L), fattrice.

Un vincitore in Russia: My Haven, a tre anni, in una condizionata a Mosca. 8 corse invece per il maiden Chercess, 4 piazzamenti in Russia tra cui il quarto posto nel Russian Minister of Agriculture (Gr.1) a Mosca, vince in carriera 2.900 euro. Ammirati in Russia un altro figlio, piazzato. Due in pista anche in Kazhakistan, non piazzati.

In Austria vittoria nel Derby di Montalegre (che analizziamo sotto) nel 2005, secondo posto sempre nel Derby Austriaco (Gr.1) marcato nel 2011 da De Rigueur, autore di almeno 4 vittorie (1.800-2.800) una delle quali a Dortmund e tre in Belgio a Mons per 27.600 euro. Plurivincitore in Austria Rock Zapper, 3 vittorie in modesta categoria.

Spostandoci in Scandinavia evidenziamo la presenza di tre figli di Montjeu, due dei quali vincitori, apparsi in piano (più un quarto in ostacoli, apparso inoltre in piano in Norvegia). Spicca il castrone BERLING, vincitore in Listed in Inghilterra, e poi esportato in Svezia con successi anche in Danimarca e Norvegia. Si aggiudica l'Ovrevoll Marit Sveaas Minnelop (Gr.3) in Norvegia, lo Scandinavian Open Champ (Gr.3) in Danimarca e lo Swedish Open Mile (L) in Svezia, pluripiazzato in altre pattern locali, è secondo anche a Meydan in handicap per 351.295 euro di vincite.
Si segnala poi Sal Tessio, 23 corse in Svezia, 4 vittorie (1.600-2.200 m.) a tre anni, schierato senza piazzarsi nel Derby Svedese (L), vince in carriera 39.000 euro.

Quindici i figli di Montjeu ammirati in Spagna, cinque dei quali vincitori, per un totale di 111 corse e 11 vittorie (9,9%). Nessun vincitore o piazzato in pattern race. Record di corse, vittorie e vincite marcato da Falkirk, 26 volte in pista, 6 vittorie (1.900-2.100 m.), in classe C e D, 15 piazzamenti per 58.240 euro di vincite.

In Italia sono scesi in pista 83 figli di Montjeu, settantacinque di essi in piano per un totale di 34 vincitori nelle prove piano (45,3%) su 689 corse per 92 vittorie (13,3%). Quarantanove sono stati i soggetti allevati in Italia, quaranta di questi scesi in pista, trentasette in Italia e tre all'estero tra cui il campionissimo in siepi Hurricane Fly.
Nessun figlio di Montjeu è risultato vincitore in prove piane di Gruppo Italiane, sei sono stati i vincitori in Listed per un totale di 14 vitorie in Listed, nove gli ulteriori piazzati in patter race. L'italiano MONTALEGRE, allevato dall'Antezzate, dal primo anno di monta, è risultato il soggetto più ricco, ma anche il più volte in pista (54 corse in Italia, più due all'estero) e il più volte vittorioso. Ha disputato in carriera per i colori della Siba 56 corse, da due a otto anni, riportando 16 vittorie (1.600-3.000 m.) tra cui il Derby Austriaco (Gr.1) a Vienna da 72.000 euro oltre sei Listed italiane ovvero due edizioni della Coppa d'Oro di Milano (L), due edizioni del Premio Mediterraneo (L) a Siracusa, il Gran Premio Unire (L) a Napoli e il Premio Roma Vecchia (L) a Roma, a cui devono aggiungersi 32 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Carlo d'Alessio (Gr.3) a Roma, nel Premio Campobello (L) a Roma, due volte nella Coppa d'Oro di Milano (L), nel Premio Mediterraneo (L), nel Premio Regione Toscana (L) a Pisa e nel Ciudad de Madrid (condizionata da 42.000 euro al primo) a La Zarzuela, battuto di quattro lunghezze abbondanti da Bannaby (poi vincitore in Gr.1 a Longchamp sui 4.000 metri), tterzo nel Federico Tesio (Gr.3), nell'Emanuele Filiberto (L) a Milano, nel Villa Borghese (L) a Roma, nel St Leger Italiano (L) a Milano, due volte nel Roma Vecchia (L) e nella Coppa d'Oro di Siracusa (L), quarto nel Signorino (L) a Roma e nel Duca d'Aosta (L) a Milano. Ha corso senza piazzarsi il Derby d'Italia (Gr.1), chiudendo ottavo, da favorito del campo in coppia col compagno di colori Ramonti (secondo), a tre lunghezze abbondanti dal vincitore De Sica. Vince in carriera 552.528 euro. Ritirato in razza presso l'Antezzate a 2.000 euro con risultati piuttosto mediocri col solo Gran Pierino piazzato in Listed e i vincitori in HpP Vischeto e Alegro a distinguersi.

Dietro a Montalegre indichiamo Storm Mountain, allevato e di proprietà della scuderia Blueberry, dal secondo anno di monta, ha corso 31 volte, da due a sei anni, centrando 11 vittorie (1.600-3.000 m.), che ne fanno il secondo più vittorioso e ricco in Italia. Centra l'Emanuele Filiberto (L) a Milano, la Coppa d'Oro di Milano (L) dove batte di una lunghezza abbondante a pari peso Montalegre, la 182° Coppa dell'Arno (HpP) a Firenze e il Città di Varese (HpP), oltre 12 piazzamenti con il secondo posto nel Derby Italiano (Gr.1) a quattro lunghezze da Gentlewave (poi secondo nel Derby Irlandese alle spalle di Dylan Thomas), nel Premio Gardone (L) a Milano e il terzo posto nel Federico Tesio (Gr.3) a Milano e nel Duca d'Aosta (L) di Milano dove si riconferma davanti a Montalegre. Vince in carriera 365.302 euro. Ritirato in razza a 3.000 euro presso il Centro Equino Arcadia, poi scemato a 2.000 euro. Ha generato la piazzata in Listed, a Clairefontaine, Caribbean Blue.

Dal terzo anno di monta Sopran Promo, castrone allevato dalla Scuderia Alessia, con 43 corse in piano (sei in ostacoli) da due a dieci anni, 7 vittorie (1.600-2.200 m.) tra cui l'Emanuele Filiberto (L) e il Circo Massimo (L) a Roma, 21 piazzamenti (cinque ulteriori in siepi) con i quarti posti nel Derby Italiano (Gr.1) a due lunghezze e mezzo dal vincitore Awelmarduk, nel Premio Ribot (Gr.2), nel Federico Tesio (Gr.3) e nel Trattato di Roma (L). Vince in carriera, in piano, 187.354 (202.399 se si considerano le siepi). Altro vincitore classico è stata la femmina Athlone, 17 corse da due a cinque anni (con due sortite in Inghilterra), colori dell'Allevamento Gialloblu, 4 vittorie (2.000-2.200 m.) tra cui Premio Baggio (L) a Milano e Buontalenta (L) a Roma per 70.949 euro. Una vittoria e un terzo posto nel Premio Bessero (L) di Milano per l'ospite francese Halong Bay e una vittoria nel Paolo Mezzanotte (L) e un terzo nel Giovanni Falck (L) per l'ospite tedesca Guajara.

Tra i piazzati in pattern race si segnala il terzo posto di Chinese Whisper nel Gran Criterium di Milano (Gr.1), soggetto poi piazzato in Gr.3 in Francia e in Listed in Irlanda;  il quarto posto nel Gran Premio di Milano (Gr.1) del già citato JOSHUA TREE e il quarto posto della femmina della Zaro Jehannedarc nel Gran Premio del Jockey Club (Gr.1) a Milano, cavalla piazzata in Gr.3 in Inghilterra; il secondo posto nel Mario Incisa (Gr.3) della Rencati Sunsemperchi (vincitrice del Premio Regione Toscana a Pisa, Handicap Limitato); il terzo posto nel Federico Tesio (Gr.3) della tedesca Themelie Island, vincitrice in Listed a Muelheim; il secondo posto nel Premio del Dado (L) del tedesco Green Mile, i terzi posti di Notti Magiche nell'Emanuele Filiberto (L) e di Regina Mundi nel Paolo Mezzanotte (L) nonché quarta nel Premio Unire (L) e il quarto della tedesca Persefona, vincitrice in Listed ad Hannover, nel Terme di Merano (L). Si segnala poi la vittoria di Casino nel Premio Monterosa (HpP) a Milano, secondo nel Duca d'Aosta (Hp Limitato) a Milano.

Un cenno anche per Mr Vegas, allevato dall'Allevamento Gialloblu, vincitore nel Bahrain Trophy (L) a Newmarket e secondo nel Queen's Vase (Gr.3) a York. Rimasto fermo per due anni è stato ricondotto in Italia dove è rientrato senza successo per esser poi ritirato in razza presso la scuderia Andy Capp a 2.000 euro e poi a 1.000. Ha generato il vincitore in Listed Cosmelli e il velocista vincitore in condizionata e Handicap Limitato Vincent Vega.

MONTALEGRE,
il miglior figlio di Montjeu in Italia,
vincitore di sette pattern race e piazzato
in altre quindici pattern race per un totale
di ventidue piazzamenti in prove da neretto.
(Foto Stefano Grasso modificata da Matteo Mancini).

Molto buona anche la produzione in ostacoli dove spunta un vero e proprio orgoglio per l'allevamento italiano nonché grandissimo campione in siepi in tutta Europa. Stiamo parlando di HURRICANE FLY, dal terzo anno di monta, allevato dall'Agricola del Parco ma trasferito yearling in Francia a Raoul Teman presso Jean Louis Pelletan. Già interessante in piano, muove i suoi primi passi in Francia, dove corre, da due a tre anni, 10 volte, riportando 2 vittorie (1.400-1.600 m.) tra cui una Listed a Saint Cloud e un quarto posto in Gruppo 3 a Chantilly. George Creighton lo acquista e lo affida all'irlandese Willie Mullins che lo fa debuttare in siepi, a quattro anni, a Punchestown e lo ripropone in Francia, ad Auteuil, in Gruppo 3 due settimane dopo. Arrivano subito due vittorie, da allora corre altre 31 volte (per un totale di 33 prove in hurdle) tutte in categoria Gruppo 1 fino a undici anni, riportando 24 vittorie in hurdle (26 in totale), una ad Auteuil, due a Cheltenham e il resto in Irlanda, ventidue delle quali in Gruppo 1, record assoluto al mondo (battuto il precedente limite di sedici successi ottenuti da Kauto Star e dall'americano John Henry). Inanella inoltre un filotto di nove vittorie consecutive, tutte in Gruppo 1, risultando imbattuto dal 27 aprile 2012 al 26 gennaio 2014. Cavallo dei record, vince cinque edizioni, peraltro consecutive, dell'Irish Champion Hurdle (Gr.1) di Leopardstown in scena in gennaio sui 3.200 metri in hurdle (primo premio 71.500 euro), sgretolando il record di quattro successi consecutivi marcato nel 2001 da Istabraq; altra terribile serie, con quattro successi consecutivi, nessuno come lui, nel primaverile Punchestown Champion Hurdle (Gr.1) ancora sui 3.200 metri in hurdle (primo premio in media di 103.000 euro); ulteriore serie, con una tripletta consecutiva senza precedenti nell'autunnale Morgiana Hurdle (Gr.1) a Punchestown sui 3.200 metri eguagliando le tre vittorie siglate, con intervallo, da Limestone Lad (primo premio di 48.000 euro); doppietta poi non consecutiva nel blasonato e storico Champion Hurdle Inglese (Gr.1) a Cheltenham del valore di 262.000 euro al primo (media tra le due dotazioni vinte) sui 3.300 metri, prova in cui è terzo per due volte e quarto in una quinta circostanza, non riuscendo a eguagliare il record di tre successi marcato da cinque cavalli a partire dal 1951 con Hatton's Grace. Vince poi quattro edizioni del December Festival Hurdle (Gr.1) di Leopardstown, sui 3.200 metri (primo premio da 60.000 euro), eguagliando il record di Istabraq (autore anch'esso di una tripletta intervallata con un ulteriore successo). E' invece secondo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Auteuil (Gr.1) con un primo premio da 121.250 euro. Fallisce, con un mancato piazzamento (sesto) nell'ultima corsa in carriera, l'assalto alla Gran Corsa Siepi d'Auteuil (Gr.1) sulla poco congeniale distanza dei 5.100 metri
Vince in carriera in ostacoli 2.247.602 euro oltre 49.250 euro in piano per un totale di 2.296.852 euro.

Al di là dell'extraterrestre Hurricane Fly, abbiamo contato tra Inghilterra, Italia e Irlanda, altri quattro vincitori in categoria Gruppo 1 per un totale di cinque, due dei quali in Italia.
Marca una doppietta in Gruppo 1 WON IN THE DARK, coetaneo di Hurricane Fly, un vero e proprio stakanovista dell'ostacolismo con 51 corse in hurdle e 2 in chase (mai piazzato), dopo quattro corse in piano (ne farà dieci senza mai vincere) con debutto avvenuto a due anni. Corre invece in ostacoli da tre a dieci anni, riportando 7 vittorie tutte in Irlanda, tra cui il Durkan New Homes Juvenile Hurdle (Gr.1) a Leopardstown a tre anni e il più blasonato Eventus Marquees Champion 4YO Hurdle (Gr.1) a Punchestown, è poi secondo a quattro anni nel December Festival Hurdle (Gr.1) a Leopardstown, terzo e quarto nel Liverpool Hurdle (Gr.1) di Aintree, terzo nel JCB Triumph Hurlde (Gr.1) di Cheltenham, quarto nel Dick Francis Aintree Hurdle (Gr.1), nel Fighting Fifth Hurdle (Gr.1) a Newcastle e nel Maplewood Developments Hurdle (Gr.1)  a Punchestown, per un totale di due vittorie e sette ulteriori piazzamenti in Gruppo 1, oltre un secondo posto in Gr.2 a Leopardstown. Vince in ostacoli 304.480 euro che sommate alle vincite in piano fa 306.555 euro.

Una vittoria in Gruppo 1 per il McManus IVANOVICH GORBATOV, dal penultima stagione di monta. Debutta in Irlanda a due anni con un secondo posto e ottiene subito due vittorie, in piano, a tre anni sui 2.600 e i 3.000 metri. Debutta subito in siepi a tre anni a dicembre e vi corre anche nelle due successive stagioni per un totale di 14 uscite in hurdle, con uno score di 2 vittorie (più le due in piano) e 8 piazzamenti. Alla terza uscita in hurdle, dopo esser giunto quarto nel Gain Spring Juvenile Hurdle (Gr.1) a Leopardstown, vince il JCB Triumph Hurdle (Gr.1) a Cheltenham da 68.340 sterline al primo, cui da seguito con un secondo posto nel Betfred Anniversary 4 Y.O. Hurdle (Gr.1) ad Aintree e un terzo nel Champion Four Y.O. Hurdle (Gr.1) a Punchestown, ottiene altri quattro piazzamenti consecutivi (tre terzi e un quarto) in Gruppo 1 a quattro anni e uno a cinque. In particolare è terzo nel Morgiana Hurdle (Gr.1) a Punchestown e nell'Irish Champion Hurdle (Gr.1) a Leopardstown. In totale vanta una vittoria un Gruppo 1 e sette ulteriori piazzamenti in medesima categoria per 167.699 in ostacoli per un totale di 188.029 euro.

Sugli altri due vincitori in Gruppo 1 rinvio sotto quando parleremo degli ostacolisti ammirati in Italia. Sempre nel panorama anglo-irlandese compaiono quattro vincitori in Gruppo 2 con ARGOCAT, autore di tre vittorie in questa categoria in Irlanda sugli ostacoli alti (Limerick e Gowran Park). 5 vittorie, quattro delle quali in chase e l'altra in hurdle, secondo in Gruppo 2 a Naas, terzo in Gruppo 3 a Punchestown ma soprattutto nel Betfred Bowl Chase (Gr.1) ad Aintree. Vince 129.425 in ostacoli per un totale di 138.434 euro.
Ha sfiorato più volte il successo nella main category NOBLE PRINCE, cavallo allevato in Germania coetaneo di Hurricane Fly, 42 corse in ostacoli (23 in chase, 15 in hurdle, 4 PTP), 10 vittorie (5 in chase, 3 in hurdle, 2 nelle PTP). Cavallo molto buono in Francia a tre e quattro anni, vincitore in Listed a Deauville, secondo in Gruppo 2 e in Listed a Longchamp, terzo in Gruppo 2 e Gruppo 3 a Longchamp e quarto a Chantilly in Gruppo 2. Trasferito in Irlanda intraprende il mestiere di saltatore, con qualche difficoltà iniziale, alla soglia dei cinque anni. Tre piazzamenti in Gr.2 in Irlanda in hurdle, quarto nel World Series Hurdle (Gr.1) di Punchestown. Vince il Jewson Novices Chase (Gr.2) di Cheltenham, un Gruppo 3 di Naas e una Listed di Thurles, ottiene poi tre secondi posti in Gr.1 in Irlanda sugli ostacoli alti e due secondi posti in Gruppo 2. Vince in ostacoli 262.700 euro.
Successi in Gruppo 2 anche per PLINTH, fautore di 9 vittorie in hurdle irlandesi tra cui l'Istabraq Hurdle (Gr.2) a Tipperary e un Gruppo 3 sulla medesima pista, secondo nel Champion Four Y.O. Hurdle (Gr.1) a Punchestown, terzo nel Ryanair Hurdle (Gr.1) a Leopardstown oltre che piazzato in altre pattern minori per 221.343 euro. Quarto vincitore in categoria KINGS QUAY, dal primo anno di monta, altro soggetto validissimo in piano, a due e tre anni, vincitore in Listed a Newbury con due ulteriori piazzamenti in Listed a Newmarket e a Newbury. 17 corse in ostacoli, da quattro a sette anni, 6 vittorie (5 in hurdle e 1 in chase), si aggiudica l'Elite Hurdle (Gr.2) a Wincanton e una Listed ad Aintree per 119.773 euro di vincite in ostacoli (178.778 complessivi).

Fanno seguito almeno altri cinque vincitori in Gruppo 3 nel panorama anglo-irlandese, tra cui, dal secondo anno di monta, la triplice vincitrice sui chase irlandesi in Gr.3 MOSKOVA (quattro ulteriori podi, tre dei quali in hurdle e uno in chase, equamente ripartiti tra Gr.2 e Gr.3, poi ritirata fattrice con un bottino di 186.415 euro, a farne la sesta più ricca nei paesi anglosassoni in ostacoli), il duplice vincitore in Gr.3 a Haydock ERADICATE (quarto nell'Henry VIII Novices' Chase, Gr.1, a Sandown e nello Scottish Champion Hurdle, Gr.2, ad Ayr), BLUE BAJAN, dal primo anno di monta, vincitore in Gr.2 e pluripiazzato in pattern in piano, vincitore in Gr.3 in hurdle, secondo classificato in hurdle in categoria Gr.2 ad Aintree, in Gr.3 e due volte in Listed nonché terzo nello Stan James Christmas Hurdle (Gr.1) a Kempton Park e nel Fighting Fifth Hurdle (Gr.1) a Wetherby, e il neozelandese SWEEPS HILL, dal terzo anno di monta, vincitore nel Champion INH Flat Race (Gr.1) bumper in scena a Punchestown sui 3.200 metri, oltre che in Gr.3 in chase, terzo nel Champion Novice Hurdle (Gr.1) a Punchestown.
Degno poi di menzione il McManus Tigris River, vincitore nel Guinness Galway Hurdle Handicap con premio al primo di 177.000 euro, artefice di 5 vittorie in ostacoli per 244.628 euro a farne, in Inghilterra e Irlanda, il quarto più ricco in ostacoli dell'intera produzione.
Moltissimi poi i vincitori in categoria inferiore, a dimostrazione della grande qualità riproduttiva di Montjeu.

Il leggendario e record-horse al mondo
HURRICANE FLY,
detentore del record di 22 successi in Gruppo 1,
passeggia al tondino di Merano in attesa di aprire
la sfilata della Gran Corsa Siepi del 2015.
(Foto Simone Soldani).

Assai meno esaltante la prole da Montjeu esibitasi in ostacoli nel territorio transalpino dove non si trova nessun vincitore in pattern race. I più titolati sono soggetti piazzati in Listed, se ne contano almeno quattro. Cenon è stato il più qualitativo pur non avendo mai vinto in 12 uscite, grazie a quattro podi in Listed (in un caso in steeple a Cagnes su Mer), tre volte dei quali secondo, ad Auteuil per 103.580 euro introitati nelle prove in ostacoli. Secondo posto in Listed ad Auteuil, in siepi, anche per Tsar de Russie, altro soggetto maiden in 12 uscite, vince appena 23.405 euro frutto di 5 piazzamenti.
Piazzamenti in neretto poi per Race To Glory, 2 vittorie in handicap a Cagnes sur Mer in siepi, terzo in siepi in una Listed d'Auteuil, vanta in Francia 16 corse in siepi (altre 4 in Inghilterra con 1 solo piazzamento) con 2 vittorie e 7 piazzamenti per 95.385 euro. Si completa il quadro dei piazzati classici con Biens Nanti, dal primo anno di monta, vincitore in Listed in piano a Longchamp e ivi terzo in Gr.3, avviato in ostacoli a tre anni con una triplice vittoria consecutiva a Bordeaux Le Bouscat, ha collezionato 15 corse in siepi, da tre a sei anni, riportando 5 vittorie (il più vincente in ostacoli in Francia) e 8 piazzamenti tra cui un quarto posto nel Prix Jacques d'Indy (Gr.3) ad Auteuil e un quarto a Pau in categoria Listed per un totale di 106.100 euro a farne l'ostacolista più ricco di Francia nella prole Montjeu.
Record di corse marcato da Giulio Cesare, 24 corse con 3 vittorie, tra cui un Handicap in steeple da 26.400 euro a Enghien, e 9 piazzamenti per 62.695 euro. Si citano infine Rocket Man, in pista in Francia 7 volte in siepi e autore di 3 vittorie, tra cui il Prix de la Picardie (Hp) a Cagnes sur Mer da 45.000 euro al primo, e 2 piazzamenti, naufragato in categoria Listed e Gr.3 ad Auteuil, vince in ostacoli in Francia 92.640 euro, Rhenus, autore di 1 vittoria in provincia su 3 corse in siepi, ed Estrela Borg, 1 vittoria a Dax in siepi.

Un vincitore classico in Germania dove Hippodrome, dal primo anno di monta, si è aggiudicato il Bad Duerrheimer Trophy (L) sui 4.100 metri in siepi di Baden Baden da 9.000 euro al primo. Globe trotter che ha preso le mosse in Irlanda con una vittoria a tre anni in una maiden di Naas, esportato a Nad Al Sheeba a quattro anni, dove ha corso senza piazzarsi tre volte (tra cui un Gr.2) prima di esser riprosto in Inghilterra in due Listed sulla lunga distanza senza piazzarsi. Passato alla nuova carriera in ostacoli a quattro anni con un secondo posto in Galles a Chepstow, ha corso 8 volte in siepi, da quattro a cinque anni, riportando 1 vittoria in Germania e 4 piazzamenti (due dei quali in Germania) tra cui il quinto posto nella Gran Corsa Siepi di Roma (Gr.1) lontano dai primi ma davanti ai campionissimi Blu Santillana e Royal Mougins. Vince in carriera in ostacoli 15.379 euro.

In Cekia e Slovacchia sono apparsi in ostacoli otto soggetti, sei dei quali vincitori per un totale di 92 corse e 15 vittorie con percentuale delle stesse del 16,3%.
Record di successi marcato da Cross Ice, 5 vittorie in patria tutte in cross, quattro di esse in categoria IV e una in categoria III, oltre 2 piazzamenti. Sempre di Cross Ice il record corse con 16 sortite in patria.
Vincitore in main event locale il solo CHICAGO, su cui torneremo sotto, vincitore nel Premio Ippodromo di Merano (Ln) a Pardubice da 3.700 euro al primo. 3 vittorie per Budapest e Songster (vincitore in classe III), 2 vittorie per Mister Aviation (in classe IV in siepi), 1 vittoria per Rabbit Montjeu (in classe IV in siepi) e per Tautou Montjeu (in classe IV).

Trovato poi un pluripiazzato in siepi e in steeple, sia in Svezia che in Norvegia, importato dall'inghilterra: Tricky Tree, sceso in pista in Scandinavia in ostacoli 10 volte, 7 piazzamenti per 18.833 euro.

Persino tre ostacolisti nel lontanissimo Giappone con un vincitore per una vittoria su 11 corse, si tratta di Top Montjeu, dal terzo anno di monta, schierato per la prima volta in siepi a cinque anni, 9 corse da cinque a otto anni, 1 vittoria in categoria maiden a Nakayama da 57.000 euro, piazzato 4 volte. Schierato nella Nakayama Daishogai (Gr.1) ha chiuso penultimo da non piazzato. Vince in ostacoli 110.000 euro.

Si torna su grandi livelli in Italia. A differenza del settore piano, si sono registrati due vincitori di Gruppo 1 in ostacoli generati dallo stallone, oltre due vincitori classici pluripiazzati uno nel Gran Premio Merano (con quattro podi in Gr.1), l'altro con cinque podi in Gruppo 1 e un quinto vincitore sul campo in Gruppo 3 ma poi distanziato dai commissari, a cui sono da aggiungersi tre piazzati ulteriori in pattern race per un totale di otto soggetti in neretto.
Sono stati diciassette i figli di Montjeu che hanno corso almeno una volta in ostacoli in Italia, sei i vincitori (35,2%) per un totale di 36 vittorie su 155 corse per una percentuale di successi del 23,2%. Due le vittorie in Gr.1, nove quelle in categoria di gruppo (undici in pattern race).

SHARPMON è risultato il più qualitativo. Allevato da Carmela Anacleria, dal quarto anno di monta dello stallone. E' stato avviato in siepi da Francesco Contu, per i colori della Siba, dopo le quattro poco esaltanti prove in piano che lo avevano visto collezionare solo un terzo posto al debutto a due anni sui 1.700 metri. Ha preso poi parte, da tre a sette anni, a 30 corse in ostacoli sul territorio italiano prima di essere abbattuto a seguito di un infortunio patito in un tratto piano sulla pista di Merano. Ha riportato 13 vittorie tra siepi e steeple (record in Italia tra i figli di Montjeu) e 13 piazzamenti (+1 in piano) per un totale di 297.143 euro (+ 2.040 in piano). Vincitore di sette prove di gruppo ovvero Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, Premio Ezio Vanoni (Gr.2) in steeple a Merano, Premio Argenton (Gr.2) in steeple a Merano, 34° Steeple Chase delle Capannelle (Gr.3) a Roma, Premio Unire (Gr.3) in steeple a Merano, Premio Richard (Gr.3) in steeple a Merano, Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (Gr.3). Pluripiazzato inoltre in pattern race con il secondo posto nel Criterium d'Inverno (Gr.2) in siepi a Roma, nel 33° Steeple Chase delle Capannelle (Gr.3), terzo posto nello Steeple Chase d'Europa (Gr.1) a Merano, nelle Staffe d'Oro (Gr.3) in steeple a Merano, nelle Prime Siepi (L) a Merano, quarto posto nel Premio Unire (Gr.3) a Merano, quinto nel Gran Premio Merano (Gr.1). Steepler dunque di primario ordine, esplode nella stagione 2009 quando evolve in modo importante rispetto alle prove a tre anni che lo avevano visto vincere solo in ascendente. Secondo nella prima prova dell'anno, a due lunghezze da sua maestà Frammassone, in una condizionata a Roma, vince la prova preparatoria al Criterium d'Inverno in cui poi si arrende al cospetto del solo Frammassone. Vince facile nel Gruppo 3 di Pisa, per trasferirsi a Merano luogo in cui Contu lo lancia in steeple scoprendolo campionissimo. Centra subito la prova di debutto, ma delude nello Staffe d'Oro ribaltando in seguito i valori in campo nelle tre prove di Gruppo, per quattro anni e novice, dell'impianto Maia in steeple, prove in cui non concede possibilità a nessuno vedendosi così eleggere miglior quattro anni dell'anno nella stagione italiana in steeple.
La stagione successiva soffre un po' il confronto con i più anziani, subendo la coppia Macaire (Rigoureux-Le Bazin) nello Steeple Chase d'Europa dove però batte Kandinskiy e il fratellastro per linea paterna Budapest, riconfermandosi davanti agli stessi in condizionata, ma non nel Premio Unire. E' penultimo nel Gran Premio Merano del 2010, subendo ventidue lunghezze da Budapest (secondo) ma chiudendo comunque quinto.
L'anno successivo perde a sorpresa lo Steeple Chase delle Capannelle che lo vede bancato 16/10. Vince di quattro Alba Reale, che lascia secondo Sharpmon. Il cavallo tuttavia appare cresciuto. A Merano inanella un trittico consecutivo di vittorie. In condizionata batte Alba Reale e Kandinskiy, si ripete nello Steeple Chase d'Europa dove entra nell'olimpo della prole di Montjeu aggiudicandosi il suo primo e unico Gr.1, regolando Kandinskiy a quattro lunghezze e Budapest a molte. Fa suo anche l'Unire facendo secchi, pur se a distacchi contenuti, quattro ottimi elementi: Demon Magic, Imprezer, Budapest e Alba Reale. Arriva al Gran Premio di Merano col ruolo di controfavorito della coppia Macaire composta da Chercheur d'Or (che vincerà la corsa) e da Ole Companero. Francesco Contu, grande maestro dell'ostacolismo italiano, sogna di conquistare il suo primo Merano, ma mentre i rivali storici Budapest, Imprezer, Kandinskiy e Alba Reale confermano il valore del cavallo terminando nell'ordine alle spalle di Chercheur d'Or e del supplemantato Zarkali (rispettivamente primo e secondo), Sharpmon chiude il percorso disperso sulla pista in ultima posizione (decimo) deludendo le attese del pubblico italiano (in tribuna, per la prima volta, presente anche il sottoscritto).
Il 2012, ultimo anno di vita del cavallo, si apre col successo nel 34° Steeple Chase delle Capannelle dove fulmina di una lunghezza Zarkali e di sei la campionessa uscente Alba Reale, confermandosi quindi tra i più forti steepler italiani in circolazione. Riproposto in primavera a Merano, non si piazza nel primo impegno e viene fermato nel secondo causa un infortunio che si rivelerà fatale.
E' il terzo figlio di Montjeu più ricco in ostacoli dietro al fenomeno Hurricane Fly, a poco più di 7.000 euro di distacco da Won in the Dark. Non c'è che dire: grandissimo campione.

Assai più discontinuo, ma dalla qualità eccelsa anche in piano, l'inzialmente poco gestibile CHICAGO. L'esperto trainer ceko Josef Vana sr lo acquista, per conto della Joly, a Newmarket per 35.000 ghinee nell'autunno del 2014. Il cavallo ha già cinque anni e 30 corse alle spalle, in prevalenza in Irlanda con tre sortite a Meydan (una persino in Gr.3) e una in classe 2 in Inghilterra (da non piazzato). Soggetto a particolare agio sulla lunga distanza, viene trasferito in Repubblica Ceka con all'attivo 4 vittorie, di cui una in hurdle ottenuta in una maiden di Limerick, e 13 piazzamenti con un quarto posto in Listed in piano a Limerick. Il cavallo ha già debuttato in siepi dove si vede per la prima volta a Listowel, a quattro anni, per corrervi 5 volte (tutte in Irlanda) prima di esser riproposto in classe 1 e 2 in piano. In ostacoli colleziona una vittoria e quattro piazzamenti, tra cui il terzo posto nel Red Mills Trial Hurdle (Gr.2) a Gowran Park e il quarto posto nel Moscow Flyer Novice Hurdle (Gr.2) a Punchestown.
In Italia, complice un carattere esuberante che lo porta a strappare e a correre al comando senza risparmiarsi, inizialmente non impressiona. Vince un discendente a Merano e si piazza in due condizionate a Milano. Confeziona tuttavia il capolavoro, grazie a una sagace conduzione dell'interprete Vana jr, nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) dove trionfa da ultimo cavallo del campo, 11 contro 1, imprimendo una falsa andatura con volatona finale in cui anticipa i più blasonati Chiaromonte, il dominatore tra i quattro anni High Master e Sol Invictus che gli finiscono, nell'ordine, alle spalle.
Non si ripete a sette anni. Vince a Pardubice, in Repubblica Ceka, ed è quinto, disperso, nel Preis des Ehrenmitgliedes Gunter Schulze (L) a Bad Harzburg, collezionando altri 4 piazzamenti (tre a Merano e uno a Velka Chuchle). La stagione successiva debutta in cross a Pardubice ma non impressiona. In quattro corse riporta un secondo posto e un quarto, prima di ritornare in Italia a fare il quinto posto, con interessante e qualitativa prova di testa, nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), prova che lo vede terminare a due lunghezze dal fratellastro per via paterna Notti Magiche. Vanta in totale 22 corse in ostacoli, da quattro a otto anni, 4 vittorie in siepi (due in Italia, una in Irlanda e Repubblica Ceka), tra cui la Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), e 15 piazzamenti, terzo in Gr.2 a Gowran Park, quarto in Gr.2 a Punchestown, quinto nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) e in una Listed in siepi a Bad Harzburg. Vince in ostacoli 60.397 euro (di cui 40.596 in Italia) e in carriera 108.972.

Prosegue l'analisi con il qui analizzato NOTTI MAGICHE, record horse in Italia per podi ottenuti in Gruppo 1: quattro volte secondo e una volta terzo, oltre un quarto posto, per un totale di cinque podi. Piazzato dunque sul podio in tutte le principali prove italiane in siepi per adulti: due volte secondo nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) di Pisa, una volta nella Gran Corsa Siepi di Italia (Gr.1) a Merano, una volta secondo e una quarto nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) e una volta terzo nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1). Grandissima qualità ma mai capace di centrare una pattern race fino al successo, a otto anni suonati, nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) che lo aveva già visto quarto l'anno precedente. Secondo anche nel Criterium di Primavera (Gr.2) a Merano per un totale di una vittoria in pattern race e otto ulteriori piazzamenti in prove di gruppo. Vanta in ostacoli 28 corse in siepi, una delle quali in Germania, con 7 vittorie e 15 piazzamenti per 124.533 euro (137.475 considerando anche le prove in piano, vincitore sui 2.000 metri, terzo in Listed).

Altro grande campione, a cui è mancata la stoccata nelle prove di gruppo, è stato Budapest, steepler eccelso, vincitore di due Listed, due volte a podio nel Gran Premio Merano, piazzato in quattordici pattern race (dodici delle quali di Gruppo, con quattro podi in Gr.1). Portacolori della Jasna, dal quarto anno di monta, prelevato da Vana sr in Irlanda al passaggio dai due ai tre anni. Già valido in piano, perde la qualifica di maiden a Most sui 2.000 metri, ma offre il meglio di sé in ostacoli. Da quattro a dieci anni, disputa 41 corse in ostacoli, venticinque delle quali in Italia, quindici in Repubblica ceka e una in Germania, riportando 10 vittorie (sette in Italia e tre in Repubblica Ceka), sette delle quali in steeple, due in cross e una in siepi, tra cui due edizioni dello Steeple Chase di Treviso (L) e il Giacomo Durini (cond) steeple in scena Milano, oltre 26 piazzamenti (diciassette in Italia, otto in Repubblica Ceka e uno in Germania) tra cui un secondo, un terzo e un quinto posto nel Gran Premio Merano (Gr.1), corsa che disputa per cinque volte (secondo a cinque anni, da ultimo cavallo del campo alla quota di 40 contro uno, in una corsa terminata da sei concorrenti, alle spalle di diciassette lunghezze da Rigoureux; terzo l'anno dopo a sette lunghezze dal vincitore Chercheur d'Or, battendo i vari Imprezer, secondo nel 2012 a un'incollatura da Rigoureux, Demon Magic, Kandinskiy e Sharpmon), secondo poi per due volte nel Premio Assi (Gr.3) a Merano (nella seconda circostanza batte, tra gli altri, Cornet Obolensky che qualche mese dopo trionferà nel Grande Steeple Chase di Milano, Gr.1), nel Grande Steeple Chase di Roma (Gr.3) in cross a Merano, regolato di tre dallo specialista Arman (batte invece il pluripiazzato nel Merano Dar Said), nel Trofeo Amicitaliani Pardubice (L) a Pardubice perdendo di un'incollatura da Rabbit Well, due volte terzo e una volta quinto nello Steeple Chase d'Europa (Gr.1), la prima volta strabattuto da Sharpmon e Kandinskiy, la seconda regolato di poco dai fenomeni Alpha Two (duplice vincitore del Merano) e Allen Voran, ancora terzo e quarto nel Premio Unire (Gr.3) seminato sulla pista da Duero e Kandinskiy la prima volta, assai più a ridosso l'anno dopo, quello del trionfo di Sharpmon su Demon Magic e Imprezer; quarto nel Badener Roulette Preis (L) in siepi a Baden Baden dove subisce pesanti distacchi alla sua seconda esibizione in ostacoli, quinto nella Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) disputata alla seconda stagione da saltatore. Tenta a otto anni anche il Velka di Pardubice (L), quarto al gioco, non chiude il percorso, vittima di una caduta. Vince in carriera in ostacoli 220.016 euro (di cui 199.522 in Italia) per un totale, conteggiando le prove piane, di 226.804, che ne fanno il sesto più ricco in ostacoli dell'intera famiglia Montjeu.

SHARPMON
il miglior figlio di Montjeu
ammirato in ostacoli in Italia
per effetto di 7 successi in prove di Gruppo.
Al tondino del Gran Premio Merano del 2011.
(Foto Matteo Mancini).

Si prosegue con la prole da neretto con due grandi piazzati in pattern race. Grande qualità per il monumentale, quanto soggetto a infortuni, Tramonto a Ivry. Allevato in Francia nel 2011, colori Topeeka, viene indirizzato in siepi a quattro anni a causa degli scarsi risultati ottenuti in piano dove non riesce a piazzarsi in cinque uscite finendo quinto anche in handicap di minima a grande distacco. Fa capire subito di esser di ben altro livello in ostacoli, vincendo a Pisa al primo assaggio con la nuova disciplina rifilando dodici lunghezze e mezzo a Little Bruv (vincerà in Gr.2 otto mesi dopo per poi dar seguito con la vittoria nel Grande Steeple Chase di Milano) e sedici lunghezze a Solar Focus (sarà eletto lo steepler dell'anno tra i quattro anni e novices), una vittoria che fa subito pensare a un grande campione. Favorito netto nel Criterium d'Inverno (Gr.2), 18/10, viene ridimensionato da High Master (sarà il leader assoluto di disciplina, tra i quattro anni, della stagione) e da Solar Focus, chiudendo terzo. Passa intanto in allenamento da Francesco Contu a Raffaele Romano, quest'ultimo ritiene che possa essere un potenziale campione in steeple. Delude al debutto sugli ostacoli alti, quarto a venti lunghezze da Solar Focus, ribaltando il confronto nel Premio Richard (Gr.3) che vince di misura su Solar Focus e Company of Ring, vedendosi poi distanziare dal primo al terzo. Un mese dopo tenta l'Argenton (Gr.2) ma cade sulla fence. La Topeeka cambia ancora l'allenatore, scegliendo Silvia Casati. Dopo un'improbabile adesione a una listed in piano a Roma (ultimo dopo corsa di testa), riappare a Milano a cinque anni con un quinto nel Durini, battuto di quattro lunghezze da Little Bruv  e Company of Ring. Riproposto in siepi, vince in bello stile a Milano un discendente (rifilando cinque lunghezze al campione Sol Invictus) per esser proposto nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) dove non si piazza. Rimasto fermo un anno, marca una bella doppietta di vittorie a Milano in siepi in buona categoria (premi da 8.500 euro), passeggiando per la pista (rifila cinque lunghezze a Tahini, vincitore nella stagione in L e secondo in Gr.3) ma si infortuna di nuovo in vista dei gran premi. Ha preso parte, da quattro a sei anni, a 10 corse in ostacoli riportando 4 vittorie, tutte in siepi e in tre circostanze in condizionate da 8.500 euro, oltre a 4 piazzamenti tra cui i terzi posti nel Criterium d'Inverno (Gr.2) e nel Premio Richard (Gr.3) in steeple dopo esser stato distanziato dal primo posto. Vince 38.845 euro.
Di rilievo poi Sopran Promo, dal terzo anno di monta, allevato dalla scuderia Alessia e di proprietà della S.Uberto. Soggetto, come abbiamo visto, molto qualitativo in piano, triplice vincitore in Listed, pluripiazzato in pattern race, quarto nel Derby Italiano, debutta in siepi, agli ordini di Paolo Favero, a cinque anni, dopo quasi un anno di assenza dalle piste, terzo al debutto si infortuna nel successivo impegno. Ritorna a correre in gentleman, in piano, dopo dieci mesi e corre per undici volte prima di riapprocciarsi alle siepi ormai prossimo ai sette anni. Disputa altre quattro corse in ostacoli, piazzandosi in tutte le circostanze. In particolare è terzo, alla quota di 27 a 1, nella 64° Gran Corsa Siepi di Roma (Gr.1) a otto lunghezze dal secondo classificato, quinto e ultimo classificato, a nove lunghezze da Khalshani (quarto), nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1). Di nuovo infortunato, resta fermo ventuno mesi per riapparire per le ultime tre volte a Siracusa. In totale ha corso 6 volte in siepi, piazzandosi in 5 circostanze per 15.045 euro.

Meno qualitativo lo specialista dei cross Black Diamond, dal primo anno di monta. Acquistato yearling per 40.000 ghinee, svenduto poi a Vana sr per 15.000 ghinee a due anni. Debutta tardi, a tre anni suonati, e disputa 9 corse in piano, una delle quali in Gr.1 in Austria e le restanti in Repubblica Ceka, ottenendo 2 piazzamenti in pattern race locali. Avviato in siepi a quattro anni, debutta a Treviso in modo anonimo. Non si rivela mai particolarmente interessante, se non in cross. Da quattro a undici anni, prende parte a 51 corse in ostacoli (ventotto delle quali in Italia e ventitre in Repubblica Ceka), riportando 4 vittorie, la prima delle quali a sei anni, tutte in Italia e tutte in cross, con ulteriori 24 piazzamenti (diciassette in Italia e sette in Cekia) tra cui il terzo posto nel Premio delle Nazioni (L) in cross a Merano, alle spalle dei due capionissimi Fatal Mac e Lutin des Bordes (a sei lunghezze e mezzo da quest'ultimo e a sette e mezzo dal vincitore), quarto nel Grande Steeple Cross di Grosseto (L) a dodici lunghezze dal vincitore Matin de Clermont, quinto nell'Amedeo Duca d'Aosta (cond) in cross a Treviso, ultimo disperso sulla pista. Vince in carriera in ostacoli 42.820 euro (39.678 in Italia).

Neretto infine per Archangel Raphael, dal penultimo anno di monta, pescato a cinque anni da Favero a Newmarket per 4.500 ghinee. Campione decaduto, acquistato yearling da O'Brien per 420.000 ghinee e ceduto poi per 45.000 ghinee alla soglia dei quattro anni con 2 vittorie e un piazzamento all'attivo in Irlanda, oltre a un tentativo in Gr.1 a Longchamp da non piazzato. Precipitato di categoria sotto i nuovi colori, debutta in siepi ormai prossimo a cinque anni, prendendo parte a 4 corse in hurdle con due quarti posti come miglior piazza ad Ascot e a Huntingdon. Ricondotto in piano scivola, via via, fino alla classe 6 senza far vedere niente di interessante. Prende il via a 3 corse in siepi in Italia, giungendo quarto (ultimo) alla quota di 37 a 1, a grande distacco e senza mai interferire, nella Gran Corsa Siepi di Grosseto (L). In totale ha disputato, da quattro a sei anni, 7 corse in siepi (quattro delle quali in Inghilterra e tre in Italia) con tre piazzamenti per 2.188 euro (1.173 in Italia).

Questa l'elite da Montjeu in ostacoli in Italia, sono altresì apparsi altri nove soggetti, nessuno di questi vincitori in Italia e tutti piuttosto occasionali con non più più di 3 corse in ostacoli in Italia. Marital, tre corse con due piazzamenti tra cui il terzo posto nel Corona Ferrea per 2.373 euro il più ricco, escludendo il già citato Hippodrome (2.788 euro, quinto in Gr.1). Fanno seguito Kosurus (2 corse, un quarto posto quale miglior piazza per 1.912), Estrela Borg (2 corse in cross, entrambe al quinto posti per 612 euro) e i mai piazzati in Italia Navajo Dancer (3 corse), Rock Zapper, Mister Aviation, Cross Ice e Songster questi ultimi quattro con 1 corsa a testa.

BUDAPEST,
due a volte a podio nel Gran Premio Merano,
quattro podi all'attivo in Gr.1,
è il sesto più ricco nell'intera produzione in ostacoli
di Montjeu.
(Foto josef-vana.cz).

Prima madre
Sea Sex Sun (Gb). Figlia di Desert Prince scelto per formare un inbreeding 5x3 sullo stallone Relko, nasce in Inghilterra, quale secondo prodotto di Asmita, ma è allevata dalla blasonata Rosati Colarieti, mantello baio. Viene acquistata dalla Scuderia Il Sagittario e affidata all'entourage di Bruno Grizzetti. Precocissima, seppur nata il due di marzo, debutta a due anni, favorita nettissima, in una debuttanti romana sui 1.000 metri, fondo leggermente pesante. Perde di tre lunghezze da Magritte, soggetto notevole che vincerà anche il Primi Passi (Gr.3) e si confermerà da main category a Maions Laffite in Gr.2. Nonostante l'ottima performance, resta a riposo tutta l'estate rientrando a settembre in una maiden milanese. Tredici al via, sui 1.200 metri da percorrere sul fondo pesante, ancora ruolo da favorita al betting. Vince in 1.14.30 dovendo faticare contro Desert Showa alla sua sesta corsa. La spunta Sea Sex Sun in foto stretta per una testa. Terza, vicinissima, la non trascendentale Miss Leah
La cavalla resta ancora una volta ferma per otto mesi e rientra, nientemeno che, nel Premio Torricola (L), a Milano. Grizzetti la porta sui 1.500 metri, il terreno è buono, ma le chance latenti. Sulle lavagnette si può giocare a 17 contro 1, è la terzultima al gioco su dieci partenti. Tre cavalle favoritissime, su tutte brilla Vattene, reduce dalla vittoria nel Criterium Femminile (L) e che in seguito vincerà altre tre Listed. A sorpresa però Sea Sex Sun coglie tutte in castagna e vince, di nuovo, in fotografia stretta. Una testa davanti a Defaillance.
Poco più di due settimene, questa volta, e di nuovo in pista nel blasonato Regina Elena (Gr.3) a Roma. Sterminato numero di partenti, addirittura diciannove. Quotata a 10 contro 1, la cavalla non corre bene, ma la linea viene comunque garantita da Vattene, battuta di quattro lunghezze e mezzo da Sea Sex Sun nel Torricola (pur penalizzata di due chili), che termina seconda alle spalle dell'ospite inglese Love of Dubai (pluripiazzata in Listed a Nad al Sheba, sarà terza nelle 1.000 Ghinee Tedesche, Gr.2). Sea Sex Sun è tredicesima a gran distacco dalla vincitrice, a circa diciotto lunghezze. Subisce altresì undici lunghezze da Ecoute Moi, terza nel Torricola.
La Scuderia Sagittario, intanto, vende la cavalla alla scuderia italiana Saini Fasanotti che la spedisce in Francia alla corte di Fabre. Sea Sex Sun in autunno scende ancora in pista tre volte, tutte in Listed, piazzandosi solo nel Prix Isola Bella (L) a Saint Cloud sui 1.600 metri dove subisce Chasing Stars e la plurivincitrice in categoria Trip to Glory.
A quattro anni viene ritirata in razza presso l'Azienda Agricola il Tiglio, vantando come curriculum 7 corse, da due a tre anni, 2 vittorie (1.200-1.500 m.) in Italia, tra cui il Torricola (L), e 2 piazzamenti, col terzo posto nel Prix Isola Bella (L) a Saint Cloud suo unico piazzamento in Francia su tre corse ivi disputate. Vince in carriera 46.160 euro.
Nel 2012 viene ceduta alla scuderia francese Haras de l'Hirondelle, che fa comunque capo alla Saini Fasanotti.
Madre di cinque prodotti, tutti scesi in pista, tre vincitori.

              NOTTI MAGICHE, see above.
            Serata di Gala (2011, f.b da FootStepsInTheSand (Gb)). Ha corso 6 volte, da due a tre anni, in Inghilterra per conto della scuderia Saini Fasanotti e il training di Marco Botti, 4 piazzamenti in classe 5 e 6 dai 1.200 ai 1.400 m.. Vince in carriera 3.100 euro. Fattrice presso l'Haras de l'Hirondelle. 2.575
             Plaisir (2012, f.b da Elusive City (Usa)). Ha corso 8 volte, da due a tre anni, in Inghilterra per Saini Fasanotti alla corte di Marco Botti, 6 piazzamenti in prevalenza in classe 5. Vince in carriera circa 5.000 euro. Ceduto alla soglia dei quattro anni per 20.000 ghinee a Marwan Koukash.
            Wink and Wave (2013, f.b da Rip van Winkle (Ire)). Ha corso 13 volte in Fancia, da due a quattro anni, 1 vittoria (2.200 m.) a reclamare in quel di Loudeac e 1 piazzamenti per 5.500 euro.
             Neris (2014, f.b da HenryTheNavigator (Usa)). Ha corso 5 volte in Italia, a tre anni, per la Saini Fasanotti training di Marinella Arienti, centrando 1 vittoria (1.200 m.) in maiden a Milano e 1 piazzamento per 4.658 euro.

Seconda madre
Asmita (Gb). Classe 1996 da Efisio, inbreeding 5x4 sullo stallone americano Relic, dalla Rosati Colarieti. Acquistata da Paolo Bucalossi e affidata in training a Francesca Folco, specialista del miglio, corre 19 volte, da due a quattro anni, 7 vittorie (1.400-2.000 m.), tra cui il Premio Soragna (Hp Limitato) a Napoli da 30.729 euro, e 9 piazzamenti, quarta, seppur a distacco, nel Carlo Chiesa (L) a Roma. Cavalla tardiva, migliora con l'anzianità soprattutto a cavallo tra i tre e i quattro anni. Vince in carriera 103.074 euro.
Ritirata in razza a cinque anni presso la Rosati Colarieti.
Madre di sette prodotti, sei scesi in pista di cui cinque vincitori.

             Jack Aubrey (2002, c.b da Alzao (Usa)). Ha corso 45 volte, da due a otto anni, in Italia e in un caso in Francia (non piazzato in Listed a Cagnes sur Mer), agli ordini di Francesca Folco, riportando 6 vittorie (1.600-2.300 m.), categoria condizionata, e 30 piazzamenti, secondo nel Premio Toscana (L) a Firenze, nella Corsa dell'Arno (Hp Limitato) a Firenze, nel Premio Unire (Hp Limitato) a Napoli e nel Premio Palmieri (HpP) a Roma, terzo nel Carlo D'Alessio (Gr.3) a Roma e nel Criterium Partenopeo (L) a Napoli, quarto nel Premio del Dado (L) a Milano. Vince 148.894 euro.
               Sea Sex Sun, see above.
           Taurakina (2006, f.b da Selkirk (Usa)). Ha corso 12 volte, da due a quattro anni, prendendo le mosse in Italia agli ordini di Emilio Borromeo prima di esser trasferita per le ultime tre corse in carriera in Inghilterra da Marco Botti. 2 vittorie (1.400-1.600 m.) in maiden a Milano e in classe 6 a Kempton Park, 1 piazzamento a Wolverhampton. Ha tentato Regina Elena (ultima) e Oaks d'Italia (decima). Vince circa 10.300 euro. Fattrice, madre di Tamil Nadu (vincitore nel Nearco, L).
               Aditi (2007. f.b da Dansili (Gb)). Ha corso 18 volte, da tre a cinque anni, prendendo le mosse in Francia per la Rosati Colarieti, allenatore Royer Dupre, correndo le restanti otto corse in Italia per i colori della Razza Terminillo. 2 vittorie (2.000 m.) tra cui il Premio Mario Peretti (HpP) a Roma e una condizionata a Nancy, 8 piazzamenti, col quarto posto nell'Archidamia (L). Vince 42.676 euro (17.476 in Italia).
           BUGIE D'AMORE (2009, f.b da Rail Link (Gb)). Ha corso 12 volte, da due a tre anni, prendendo le mosse in Italia per l'Allevamento dei Sette, training di Bruno Grizzetti. Al passaggio dei tre anni, dopo 8 corse, viene ceduta in Francia alla Haras de Saint Pair che l'affida a Royer Dupre. Corre ancora quattro volte in Francia e una in Inghilterra. Ha collezionato 4 vittorie (1.400-1.600 m.), tutte in Italia, tra cui il Premio Dormello (Gr.3) a Milano, 6 piazzamenti col secondo posto nel Premio Coolmore (L) a Milano, terza nel Prix de Psyche (Gr.3) a Deauville e nel Premio Repubbliche Marinare (L) a Roma, quarta nel Prix de Sandringham (Gr.3) a Chantilly, quinta nella Coronation Stakes (Gr.1) ad Ascot dove perde il quarto posto per un muso. Vince in carriera 123.760 euro (93.841 euro in Italia). Fattice, madre del vincitore in classe 4, colori Godolphin, Dubai Hero (acquistato yearling per 100.000 ghinee).
                 Analasa (2010, f.b da Singspiel (Ire)). Non  ha corso.
                Relco Flash (2011, c.b da Rock of Gibraltar (Ire)). Ha corso 3 volte, da due a tre anni, in Italia senza piazzarsi, per i colori dell'Allevamento dei Sette e il training Grizzetti. Acquistato da Eros Ostanel, viene preparato alla futura carriera in siepi che però non intraprende per un infortunio che ne decrata il fine carriera.

La sorellastra di Sea Sex Sun
BUGIE D'AMORE,
figlia di uno stallone che ha Danzig tra i suoi avi
come il padre della stessa Sea Sex Sun,
è l'unica vincitrice di una prova di Gruppo
nelle cinque linee materne di Notti Magiche.

Terza Madre
Astorga (1979, f.b da Relko (Gb)). Inbreeding 5x5 su Deiri, allevata dall'Azienda Agricola Rosati Colarieti. Ha corso 24 volte in Italia, da due a quattro anni, collezionado 10 vittorie, tra cui il Premio Torricola (L) a Roma e il Premio Alessandro Perrone (L) a Roma, seconda nel Buontalenta (Gr.3) e terza nel Premio Allevamento (L). Ritirata in razza a cinque anni presso Rosati Colarieti.
Madre di undici prodotti, nove scesi in pista di cui quattro vincitori.

            Alinur (1985, c.b da Brigadier Gerard (Gb)). Ha corso 67 volte, da due a otto anni, riportando 10 vittorie (1.400-2.000 m.) e 23 piazzamenti, quarto nel De Montel (L) a Milano, per 48.211 euro. Cavallo impegnato costantemente, dai cinque anni in poi, in categoria gentleman dapprima agli ordini di Mozzati poi di Franscesco Scaglione.
               Arleberg (1986, m.b da Touching Wood (Usa)). Ha corso 11 volte, da due a cinque anni, 1 vittoria (1.600 m.) in condizionata a Milano per i colori Lady M e 2 piazzamenti. Soggetto infortunatosi a tre anni. Rimasto fermo dieci mesi, è rientrato con un secondo in ascendente a Milano, per poi esser incapace di piazzarsi nelle successive sei prove ivi comprese due sortite a Siena categoria di minima. Vince 9.709 euro.
                Arthasastra (1987, f.b da Bold Lad (Ire)). Ha corso 4 volte, per la Razza del Terminillo, da tre a quattro anni, 1 piazzamento in condizionata per 496 euro. Fattrice, madre di vincitori tra cui Anjas (9 vittorie per 94.672 euro).
              Asvameda (1988, f.b da Ballad Rock (Ire)). Ha corso 4 volte, da due a tre anni, 1 piazzamento in ascendente a Livorno per 217 euro. Ex Ste.Ma. Fattrice presso Ulisse Gambelli, madre della vincitrice Acqua e Sapone.
                  Ahimsa (1989, f.b da Pharly (Fra)). Ha corso 6 volte, da due a tre anni, mai piazzata, neppure in ascendente, agli ordini di Benetti.
                Le Grive (1990, f.b da Be My Guest (Usa)). Ha corso 45 volte, da due a cinque anni, 6 vittorie (1.400-1.750 m.) e 12 piazzamenti. Illude al debutto vincendo di sei a Roma per l'Az.Agr. Il Ronco, Colella che ne è l'allenatore la lancia subito in Listed a Torino dove termina penultima. Precipita presto di categoria, frequentando vendere e prove gentleman con costrutto soprattutto a Grosseto. Vince 33.136 euro. Fattrice di risibile valore, neppure un vincitore su cinque prodotti.
                  Atavi (1993, f.gr da Kalaglow (Ire)). Non ha corso.
               Aluvar (1994, m.b.o da Sharpo (Gb)). Ha corso 28 volte, da due a quattro anni, 7 piazzamenti per 7.383 euro, sfiorando la vittoria in un discendente di Milano chiuso a una lunghezza dal vincitore (tre secondi posti).
                  Anumati (1995, f.b da Efisio (Gb)). Non ha corso.
                  Asmita, see above.
               Asana (1997, f.b da Formidable (Usa)). Ha corso due volte, a tre anni, a Chilivani, senza piazzarsi. Fattrice modesta, madre dei vincitori in Sardegna Monte Moro e Capo Ceraso.

Quarta madre
Aldenize (1975, f.b da So Blessed (Gb)). Cavalla frutto di tre inbreeding: 4x4 su Djebel, 4x5 su Nearco e 5x5 su Blenheim. Allevata dalla Razza Terminillo. Non ha corso. Ritirata subito in razza a tre anni presso la Rosati Colarieti.
Madre di undici prodotti, sei scesi in pista di cui cinque vincitori.

                  Astorga, see above.
              Aubert (1981, m.b da Run The Gantlet (Usa)). Ha corso in Italia, da due a dieci anni, marcando 22 vittorie (1.500-2.200 m.) tra cui il Premio Trenno (L) a Milano, oltre molteplici prove in gentleman, secondo nel Premio Anniversario (L) a Roma, terzo nell'Handicap d'Autunno (L) a Roma, nel Premio Apertura (L) e nel Premio Pò (L) a Milano. Vince oltre 80.000 euro.
                  Achard (1983, m.b da Reform (Ire)). Almeno 3 vittorie (1.900-2.000 m.) in gentleman.
                   Andhra Pradesh (1987, f.b.o da Blakeney (Gb)). Ha corso 47 volte, da due a quattro anni, 7 vittorie (1.400-2.250 m.) in categoria di minima, 16 piazzamenti per 30.088 euro.
               Anikut (1991, m.b da Vision (Usa)). Ha corso 12 volte, da due a quattro anni, riportando 7 piazzamenti in categoria di minima, spesso in gentleman a Treviso. Vince 5.050 euro.
             Abhimani (1992, m.b.o da Jareer (Usa)). Ha corso 50 volte, da tre a nove anni, 9 vittorie (1.600-1.650 m.), sette delle quali in gentleman tra cui il Città di Merano (Hp a Invito) da 12.000 euro e il Premio Terme di Merano (Hp a Invito) da 10.800, 23 piazzamenti per 74.410 euro.

Quinta madre
Anguilla (1966, f.b da Primera (Gb)). Inbreeding 5x5 su Blandford e su Pharos. Ha corso 7 volte, 1 vittoria e 3 piazzamenti.
Ha generato.

                  Barbuda (1973, f.b da Ribero (Usa)). Non rivenuti dati. Fattrice in Brasile.
                  Aldenize, see above.
                 Aurillac (1976 f.b da Huntercombe (Gb)). Non rinvenuti dati. Fattrice in Italia, madre di vincitori tra cui Nikitina (vincitrice in condizionata e discendenti).
               Aboukir (1979, f.s da Filiberto (Usa)). Non rinvenuti dati. Fattrice in Italia, presso la Rosati Colariei, madre del vincitore in piano e in ostacoli, nonché terzo nell'Alfonso Doria (L) a Roma, Abrantes.

Sesta madre
Fiji (1960, f.s da Acropolis (Gb)). Cavalla allevata da Lady Halifax, inbreeding 4x4 sulla fattrice Selene, ha corso 5 volte in Inghilterra, riportando 4 vittorie, tra cui la Coronation Stakes (Gr.1) ad Ascot, e 1 piazzamento. La sorella piena Gigi, vincitrice di 1 corsa a tre anni, ha generato i vincitori in ostacoli Spring Frolic (5 vittorie) e Savacou (2 vittorie in Francia). Esportata negli Stati Uniti nel 1966.
Ha generato:

                SAFETY MATCH (1965, m.s da Match (Fra)). Ha disputato 6 corse, 1 vittoria ovvero il Royal Stakes. Stallone in Australia.
                 Anguilla, see above.
                Mal (1967, f.s da Primera (Gb)). Ha corso 1 volte senza piazzarsi. Fattrice negli Stati Uniti.
              FLEET WAHINE (1968, f.b da Fleet Nasrullah (Usa)). Ha corso in Inghilterra 11 volte, 4 vittorie, tra cui Yorkshire Oaks (Gr.1), Ribbestale Stakes (Gr.2) e Pretty Polly Stakes (L), 4 piazzamenti, seconda nel Princess Royal Stakes (Gr.3), terza Princess Elizabeth Stakes (Gr.3). Fattrice.
                 Toro de Fuego (1969, c.b da Tom Rolfe (Usa)). Ha corso 37 volte negli Stati Uniti, riportando 10 vittorie e 5 piazzamenti.
                 Fujiana (1970, f.s da Nashua (Usa)). Non ha corso. Fattrice negli Stati Uniti, madre della vincitrice piazzata in pattern race Fujitime
                 Hail Wahine (1971, c.b da Hail to Reason (Usa)). Ha corso 39 volte negli Stati Uniti, 5 vittorie e 11 piazzamenti.
                 Vanua (1972, f.b da Nashua (Usa)). Ha corso 34 volte, 1 vittoria e 6 piazzamenti. Fattrice di scarso rilievo.
                  PACIFIC PRINCESS (1973, f.b da Damascus (Usa)). Ha corso 23 volte negli Stati Uniti, 7 vittorie tra cui le Deleware Oaks (Gr.1) e l'Hempstead Handicap (Gr.2) e 8 piazzamenti, vince 174.303 dollari. Fattrice, madre della plurivincitrice in Listed in California Ocean Cat, dello stalloncino in Giappone, piazzando in pattern race, Pother  nonché della terza piazzata nelle Oaks Canadesi e nel Princess Elizabeth Stakes Tropical Sound.
                 Acratariat (1975, m.s da Secretariat (Usa)). Ha corso 8 volte negli Stati Uniti, 1 vittoria e 2 piazzamenti.

La "zia" di NOTTI MAGICHE
BUGIE D'AMORE.
(Foto Harasdesaintpair.com).

La genealogia di Notti Magiche vista da Matteo Mancini
Primo prodotto della qualificata in pattern race Sea Sex Sun, vincitrice nel Premio Torricola (L), incrociata con il vincitore dell'Arc de Triomphe nonché dei Derby Irlandese e Francese e di tre ulteriori Gruppi 1 Montjeu, padre di 35 vincitori in Gruppo 1 in piano oltre al record-horse Hurricane Fly, vincitore di ventidue Gruppi 1 in hurdle. La velocità dalla parte materna, la stamina dalla paterna. Costruito su tre inbreeding: 3x5 Northern Dancer, 4x5 High Top e 5x5 Forli. Abbiamo già parlato nelle precedenti schede sia di Northern Dancer che di Forli, cogliamo allora l'occasione di parlare di High Top. Stallone classe 1969, compare nella linea generazionale di Montjeu quale padre dello stallone Top Ville (vincitore del Derby Francese), nonno materno di Montjeu stesso; allo stesso tempo risulta essere il padre della madre dello stallone Efisio, riproduttore di eccelsi velocisti, a sua volta nonno materno di Sea Sex Sun.
Quadribalzano generato dal velocista Derring-Do (vincitore dai 1.000 ai 1.600 m. tra cui le Queen Elizabeth), vanta un curriculum di dieci corse, cinque vittorie e quattro piazzamenti da due a tre anni (per 62.930 sterline), rivelandosi un miler puro. E' ricordato per la vittoria, a tre anni, sotto un diluvio torrenziale nelle 2.000 Ghinee Inglesi con una prova da front runner battendo il blasonato Roberto, futuro vincitore del Derby di Epson.
Acquistato yearling nel 1970 per 9.000 ghinee da Jules Thorn e affidato in allenamento a Bernard Van Cutsem a Newmarket, ha corso sette volte su dieci in Inghilterra.
Vincitore di tre corse su quattro a due anni, subendo una sconfitta, da secondo, nel Washington Singer Stakes a Newbury, regolato da Yaroslav (due anni dal timeform più alto nella stagione, due punti dietro a Crowned Prince). Da evidenziare il successo a Doncaster nella Observer Gold Cup davanti di 3/4 di lunghezze al futuro vincitore del Derby Irlandese Steel Pulse e al futuro secondo classificato del Derby di Epson Rheingold.
A tre anni rientra subito con una vittoria nel Thirsk Classic Trial, per dare seguito nelle 2.000 Ghinee, quotato favorito a 85/40, resistendo con prova di testa all'affondo finale di Roberto regolato a mezza lunghezza col terzo, Sun Prince, a sei lunghezze, seminato nella pista grazie al poderoso allungo finale.
Non piazzato nelle 2.000 Ghinee Irlandesi, viene lasciato a riposo per due mesi. Battuto da Sallust, autore del record della pista nel Sussex Stakes, subisce anche Lyphard a Deauville, per chiudere quarto all'ultima corsa in carriera nel Prix du Moulin a Longchamp alle spalle di Sallust, Lyphard e Darling Display.
A fine stagione riceve 131 quale valutazione timeform. Sebbene non abbia mai corso oltre il miglio, molti dei suoi figli si sono distinti sulla lunga distanza tra essi si ricordano il vincitore del St Leger Inglese Cut Above, il vincitore del St Leger Norvegese Coulstry, la vincitrice delle Oaks Irlandesi Colorspin, il Siba My Top vincitore del Derby di Italia, nonché il vincitore del Derby Francese Top Ville. Lo si ricorda inoltre quale nonno materno di svariati stalloni, tra i quali il riproduttore del circuito national hunt Kayf Tara, tanto da vincere la classifica dei riproduttore di fattrici in Inghilterra e Irlanda.

Questo il background di Notti Magiche che vanta, carta alla mano, una buona genealogia che però sfuma andando a vedere i risultati ottenuti in razza dalla madre Sea Sex Sun. Cinque prodotti, Notti Magiche escluso, assai deludenti e una seconda madre, assai valida in piano sulla media-lunga distanza, capace di generare la vincitrice in Gruppo 3, Premio Dormello, Bugie d'Amore (qualificatesi anche all'estero, in Francia) che è l'unica vincitrice di una prova di gruppo in tutta la linea femminile di Notti Magiche fino alla sesta madre. Evidente l'imprinting Rosati Colarieti, allevatore di Sea Sex Sun e via a risalire fino alla quarta madre, con risultati a tratti discreti ma di rado eccelsi. Praticamente nullo l'apporto al movimento ostacolistico, tanto da fare di Notti Magiche, in tal senso, una mosca bianca nella linea femminile che lo ha generato. Tre vincitori in Listed ovvero la madre di Notti Magiche, la bis nonna di quest'ultimo Astorga (vincitrice dello stesso premio conquistato da Sea Sex Sun nonché del Buontalenta e piazzata in Gr.3) e del fratellastro di quest'ultima Aubert (vincitore del Premio Trenno, L). Da segnalare infine il terzo posto ottenuto nel Carlo D'Alessio, Gr.3, dal fratellastro di Sea Sex Sun, Jack Aubrey. Tre i piazzati in listed, tra i quali la nonna di Notti Magiche Asmita (vincitrice in Handicap Limitato).
Il vero salto di qualità è molto lontano nel tempo e si ha con la sesta madre, Fiji, una figlia di Acropolis, citata anche nei volumi di Luigi Gianoli per effetto della vittoria nella Coronation Stakes (Gr.1) di Ascot, la quale ha generato due fattrici vincitrici in Gruppo 1, una in Inghilterra e l'altra negli Stati Uniti, ovvero Fleet Wahine e Pacific Princess nonché lo stalloncino in Australia Safety Match. Da questa cavalla deriva anche la non trascendentale Anguilla avviata alla riproduzione dalla Rosati Colarieti.
Siamo dunque alle prese con un cavallo che presenta una genealogia indubbiamente interessante, seppure inedita in ostacoli, che offre il meglio di sé nella seconda linea materna e, soprattuto, nella qualitativissima sesta madre, la vera campionessa dell'intera famiglia. Di certo, da puledro, se presentato a Newmarket Notti Magiche avrebbe sicuramente sfiorato da yearling le 100.000 ghinee.

Il rientro da vincitore di HIGH TOP
e Willie Carson
nelle 2.000 Ghinee.

La carriera di Notti Magiche.
Primo prodotto della vincitrice in listed Sea Sex Sun ovvero "Mare Sesso Sole", una triade classica che sottintende la "S" di Summer, ma un'estate non qualunque bensì italiana. Da qui ecco spuntare fuori la scelta di Notti Magiche, un nome che evoca l'estate calcistica di Italia '90, come cantava l'inedito duetto composto da Edoardo Bennato e Gianna Nannini all'inaugurazione a San Siro dei mondiali tricolore che videro poi Matthaeus alzare la coppa al cielo.
L'Azienda Agricola Il Tiglio, blasonata per aver allevato tutta una serie di soggetti, si pensi ai vari Grey Lilas (vincitrice del Prix du Moulin, Gr.1, a Longchamo), War Declaration (vincitore del Premio Pisa e del Premio Ellington, Gr.2, oltre che piazzato in Gr.1), Shenck (Regina Elena, Gr.2), Della Scala (Primi Passi, Gr.3), i vincitori in Listed Kaffir, Van Veen, Kenmist, Toutzi e Jar, quest'ultimo secondo anche nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), oltre ai validi ostacolisti Kanabesh (Staffe d'Oro di Torino) e Wirtenberg, confeziona con Notti Magiche il suo canto del cigno. Il cavallo infatti è l'ultimo dell'allevamento a esser sceso in pista in Italia. Il Tiglio investe forte sullo stallone da accoppiare alla buona Sea Sex Sun. Intavola una trattativa privata col Coolmore Stud per avere il seme dello stallone Montjeu che l'anno prima veniva offerto a 125.000 euro. Così il nove febbraio del 2010, mentre al Superenalotto saltan fuori due sei, dopo sei mesi di assenza, che fruttano ai fortunati 70 milioni di euro a testa, nasce il puledrino che sarà poi chiamato Notti Magiche.
Baio integrale, senza balzane o striature bianche sul muso, come il padre Montjeu. Viene acquistato dalla Scuderia Cocktail e affidato in allenamento a Bruno Grizzetti che già aveva allenato la madre.

LA PRIMA CARRIERA IN PIANO
Cavallo tardivo, debutta solo a tre anni, a fine marzo, in una maiden a Milano, sulla distanza dei 2.000 metri. Viene completamente ignorato al gioco, con una quota di 24 contro 1 su sei partenti. Il terreno è molto pesante, a montarlo viene scelto Gregorio Arena. Sgabbia molto bene e vorrebbe galoppare, ma viene trattenuto nelle posizioni di rincalzo in scia al dormelliano Raimondi. All'ingresso in dirittura, Arena lo porta in mezzo alla pista e lo spinge fin sul palo. Il cavallo resta su buon speed, non cala ma neppure cambia azione. Arriva terzo in progressione lunga, alle spalle di Pietro il Grande e Raimondi, distanziando di cinque lunghezze il primo dei battuti.

Due settimane dopo viene riproposto in medesima compagna, ma con Dario Vargiu in sella. Persiste il molto pesante, crolla invece la quota che vede il cavallo controfavorito di Raimondi e di A Perfect Getaway, apparso per la prima volta in pista nove giorni prima (secondo in una debuttanti). Riceve in sorte il numero uno di steccato e si conferma ottimo partitore, sgabbiando in prima posizione dove vi resta per una cinquantina di metri prima di esser superato dal baldanzoso Erbusco e da Mount Black che vanno a duellare per la testa. Vargiu tiene calmo il cavallo in corda, si fa sfilare anche da altri concorrenti. All'ingresso in dirittura si esaurisce la spinta dei due front runner. Per vie interne Notti Magiche sfila molto bene e si lancia all'attacco di Raguenau che dall'esterno è partito all'attacco in anticipo sulla compagnia. Ai trecento dal palo, Notti Magiche passa in vantaggio ma subisce l'affondo di A Perfect Gateway. Lotta furibonda ai ducento finali. Completa il sorpasso A Perfect Gateway che rifila una lunghezza abbondante a Notti Magiche, netto secondo su Raguenau che si ritaglierà, in seguito, un ottimo spazio in siepi vincendo la Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano per poi restare fermo tre anni. Seminati per la pista gli altri, tra i quali Liu Gin (vincitore in HpP) e Raimondi.

Undici giorni dopo Grizzetti azzarda il cavallo nell'Emanuele Filiberto (L), sui 2.000 metri. Peggiora ulteriormente lo stato del terreno che diviene paludoso. Nove al via, sotto la pioggia battente. Tra questi figurano Pietro il Grande, il vincitore del Goldoni (HpP) Celticus e il favoritissimo Dioscuri Wish Come True, terzo nel Berardelli (Gr.3) e futuro secondo nel Derby Italiano. Notti Magiche perde le due precedenti monte che vanno su soggetti già vincitori, Grizzetti lo affida allora a Claudio Colombi. E' l'ultimo del campo a 33 a 1. Numero esterno di gabbia. Colombi lo trattiene in penultima posizione per risalire all'attacco della piegata finale in corsia esterna. Gruppo molto largo a cercare terreno galoppabile. Notti Magiche si affaccia all'esterno di tutti in lunga risalita. Davanti intanto Celticus e Demeteor sbaragliano la concorrenza e vanno via sul passo. L'Effevi ha messo però in cascina margine sufficiente per vincere comodo su Demeteor e Notti Magiche finito molto bene alla distanza, davanti una lunghezza e mezzo a Wish Come True.

L'arrivo dell'EMANUELE FILIBERTO
Celticus precede Demeteor e NOTTI MAGICHE

La buona prova del cavallo convince l'entourage ad aderire al proibitivo, sulla carta, Derby Italiano (Gr.2), in scena un mese dopo a Roma sui 2.200 metri. E' la 130° edizione. Dodici al via, ancora una volta estremo outsider a 28 a 1. Peggio di lui il solo Demeteor, che dopo il Derby vincerà il Gran Premio d'Italia (L). Favorito della corsa il sopravvalutato dormelliano Rottmayer, al debutto in Italia dopo aver mosso i primi passi in Francia. Gioco poi su Biz The Nurse, vincitore del Botticelli (L), e sull'inglese ancora da valutare Boite. Ci sono anche Celticus e Wish Come True, entrambi appoggiati.
Arena tiene nelle posizioni di rincalzo il cavallo, cercando di emulare le precedenti prove. Il tentativo non va in porto, nelle retrovie il cavallo desiste alla distanza offrendo una prestazione neppur lontanamente paragonabile a quelle offerte sul terreno faticoso. Vince Biz the Nurse davanti a Wish Come True che dimostra la validità della linea, Demeteor è quinto e rifila qualcosa come venti lunghezze a Notti Magiche che chiude decimo senza mai intervenire.

Undici giorni dopo Grizzetti ripropone il cavallo nella categoria di spettanza. Maiden a Milano sui 2.000 metri, terreno buono. La corsa riceve un notevole numero di adesioni, addirittura ventuno. Notti Magiche è il favorito a 38/10. Dario Vargiu fa partenza e sistema il portacolori della Cocktail in quinta posizione, per vie interne, mentre il treno di corsa viene tirato via dal controfavorito Sicur, un Rencati pluripiazzato in Inghilterra. In retta di arrivo, Notti Magiche, già terzo, sposta dallo steccato al centro pista e si lancia all'attacco di Sicur su cui si è già scagliato Sopran Jack. Ai quattrocento Sicur sembra tenere botta all'attaccante, stenta ancora a cambiare passo Notti Magiche su cui si affaccia Raguenau. Ai duecento finali si concretizza lo spunto di Notti Magiche che supera Sopran Jack e Sicur che cala vistosamente in corda. Il figlio di Montjeu si distende bene all'epilogo e non delude gli scommettitori. Vittoria di una lunghezza e mezzo su Raguenau venuto a pizzicare sul palo Sopran Jack.

La Cocktail decide ancora per i main event. Di nuovo promosso in Listed nel Gran Premio d'Italia dove, sui 2.400 metri di Milano, sono di nuovo presenti i vari Pietro il Grande e Demeteor. Confermato in sella Vargiu, la quota scende al nove a uno. Il cavallo, tuttavia, corre malissimo. Vargiu lo porta gradatamente dalle posizioni di rincalzo alla posizione di sparo, bene all'esterno di tutti. Ai seicento dal palo però il cavallo non risponde e desiste alla distanza, già ampiamente battuto ai quattrocento. Vince Demeteor in foto stretta su Pietro il Grande, Notti Magiche è sedici lunghezze dietro, ottavo. 

ALLA CORTE DI EROS OSTANEL
Eros Ostanel investe forte sul cavallo e lo acquista sperando di trasformarlo in un importante prospetto in ostacoli. La scelta è coraggiosa dato che, al di là degli ottimi risultati offerti dal padre, Notti Magiche non presenta una linea genealogica da ostacolista.
Quattro mesi sono sufficienti per prepararlo al debutto in siepi.  Ostanel pesca una prova tranquilla di fine riunione milanese, a ottobre, per maiden o debuttanti in siepi sul gradito fondo paludoso. Ale Pollioni è l'interprete designato. Gli scommettitori gli preferiscono Rikat e Monello, alla seconda esperienza in ostacoli, già ammirati alcune settimane prima sulla pista. Giornata da tregenda, flagellata da una pioggia fittissima. Resta tranquillo in quarta posizione, lasciando sfogare davanti Rikat e Lingal, con quest'ultimo che a metà della dirittura lunga si infortuna in ricezione dopo un salto e pone fine alla propria carriera. All'ingresso della dirittura breve sfila al comando Monello che ha facile gioco su uno stanco Rikat, più indietro si appresta a emergere Notti Magiche. Non pervengono gli altri. Notti Magiche va all'attacco di Monello nel tratto piano che porta sull'ultima siepe e ne dispone, in totale controllo, dopo l'insidia finale senza dover spendere troppo.

Vittoria molto interessante che fa individuare il cavallo quale probabile protagonista  a Pisa, eppure non appare tra i partenti del San Rossore. Ostanel bypassa l'intera riunione dell'Alfea e presenta il cavallo cinque mesi dopo nel Premio Pirelli a Milano. Corsa per niente facile data la presenza del vincitore della Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa, ovvero Indovino, del vincitore del Criterium d'Inverno, Barcelona, e il vincitore del Berlingieri, Arcisate Rivendicano poi la rivincita Monello e Rikat. Dunque campo di partenti da gran premio. Giornata soleggiata, terreno buono. Pollioni tiene in coda Notti Magiche, ben appoggiato al betting nonostante la lunga assenza dalle piste. Il cavallo appare visibilmente sudato eppure preciso sui salti. Cadenza l'andatura, a ritmo non troppo sollecito, Indovino. I sette concorrenti sono molto compatti all'attacco della diagonale breve, dove Monello prova la soluzione da lontano prendendo il comando del plotone e imprimendo deciso aumento dell'andatura, ben in mano a Bartos. Sulla penultima siepe cade in malo modo Monello che intralcia gravemente Barcelona. Si infila invece di dentro Notti Magiche sempre facile nelle mani di Pollioni e in due tempi di galoppo si ritrova in testa, inseguito da Indovino e Arcisate costretti alla corsia esterna. Ultimo elemento quasi fatale anche per Arcisate. Si restringe così a due la lotta per la vittoria. Notti Magiche  subisce Indovino che passa di mezza lunghezza senza però fare i conti con la grinta e la combattività dell'avversario che rientra quando ormai sembrava aver perso e ribalta il confronto di un'incollatura. Entusiasmo di Ostanel in tribuna, vittoria che fa sognare.

Un mese dopo arriva l'attesa Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Gr.2). Sulla strada di Notti Magiche c'è Raguenau, avversario battuto due volte nelle maiden in piano a tre anni. E' proprio quest'ultimo, vincitore nel Corona Ferrea, l'avversario più temuto e più giocato. Ci prova anche Big Mago, reduce dalla vittoria a Grosseto, a dicembre, nel Siepi d'Autunno. Grida vendetta Monello, quindi ci sono i già battuti Rikat e Arcisate. Corsa dunque su misura alle caratteristiche di Notti Magiche che, tuttavia, delude. Favero manda i tre suoi alfieri a menare la danza. Arcisate il più avanguardistico. Resta in pancia al gruppo Notti Magiche. Arcisate cadenza a discreta andatura e prova a fare selezione senza però riuscirci del tutto. Lo rileva a metà della diagonale breve Raguenau su cui tentano di riportarsi sotto Rikat e Notti Magiche in affanno rispetto alle precedenti esibizioni. Allunga ancora Raguenau che scava un vuoto a cui il solo Rikat prova a contenerne le proporzioni. Non avanza, più indietro, Notti Magiche che fatica a seguire anche Arcisate e Monello, ritrovandosi a lottare con Big Mago per la quinta posizione. Modesto quinto posto finale a quindici lunghezze dal vincitore.

Prestazione opaca che viene riscattata un mese dopo a Merano, nel Criterium di Primavera (Gr.2). Manca Raguenau che non si rivedrà più in siepi. Ci sono invece ancora Arcisate, Monello e Barcelona. In soccorso di Notti Magiche arriva la pioggia battente che rende leggermente pesante il fondo. Medesimo schema di gara. Pollioni tiene in mezzo al gruppo il cavallo. Ancora una volta è Arcisate a fare andatura sollecita ed è sempre al comando quando si piega sulla curva finale. Pollioni porta sotto Notti Magiche che va ad agire in seconda corsia. Cerca lo spazio per vie interne Barcelona con a rimorchio Monello. I quattro attesi a giocarsi la prova. Arcisate prova a scappare ma allarga in modo vistoso all'ingresso in dirittura e dallo steccato interno si porta sull'esterno, bruciando svariate lunghezze. Sull'ultima finale sono in quattro su una linea. Allarga ancora Arcisate fino a trovare l'appoggio dello steccato opposto che gli permette di trovare la linearità negli ultimi cento metri così da respingere Notti Magiche tornato a buon livello. Terzo a una lunghezza scarsa dall'Ostanel Barcelona con a egual distacco Monello. Notti Magiche, a questo punto, è a tutti gli effetti uno dei più forti quattro anni in siepi in circolazione in Italia, ma ha ancora un difetto da limare: è discontinuo nelle prestazioni, non sempre affidabile.

NOTTI MAGICHE, in giubba giallo-rossa,
e BIG MAGO nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano.
(Foto da Il Corriere).

Il cavallo salta tutta la riunione estiva. Ostanel lo fa rientrare nell'ultimo Gruppo 2 di categoria della stagione, nel meeting del Gran Premio Merano, associato al compagno di colori Grey Blue, al debutto in Italia e proveniente dall'Inghilterra. Sono passati tre mesi dall'ultima corsa del pupillo di scuderia. Non è più disponibile Alessio Pollioni, infortunatosi a seguito di una caduta. Viene così chiamato a montarlo Jan Faltejsek. Dei rivali "storici" è rimasto il solo Monello, che è il favorito della corsa. Arcisate si è infortunato poche settimane prima, dopo aver vinto la prova preparatoria. Barcelona e Indovino sono fuori causa da maggior tempo. Nonostante il rientro, l'impegno appare abbordabile, non essendo presenti neppure ospiti stranieri. E' dunque una Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2) meno qualitativa, probabilmente, del solito, anche se riserverà delle sorprese presentate da soggetti che si riconfermeranno con gli anziani. E' il "pazzo" Megalodon, indosabile come consuetudine, a prendere il comando delle operazioni. Notti Magiche, curiosamente, modifica il suo tradizionale schema di gara. Faltejsek lo porta subito nel vivo della manovra, a capeggiare il gruppo degli inseguitori. A metà percorso però cambia tutto. Arjen si porta sul battistrada, presto in riserva di energie, e lo va a rilevare. Scivola in quinta posizione Notti Magiche superato dal compagno Grey Blue e da Monello e poi anche da Signor Tiziano e Kazoo. All'attacco della piegata finale è Grey Blue a provare la soluzione di forza tirandosi dietro Kazoo e Signor Tiziano. Non intervengono gli altri ivi compreso Notti Magiche che tarda a entrare nel vivo. Si staccano i tre davanti. Notti Magiche, costretto alla terza corsia, prova la rincorsa agendo ai fianchi di Monello e del calante Arjen. Davanti però sono scappati. Vince alla grande Kazoo su Signor Tiziano. Monello recupera in modo vigoroso nel tratto piano, ma è solo terzo, approfittando del crollo prestazionale di Grey Blue che chiude comunque davanti a un Notti Magiche a corto di preparazione tanto da subire quindici lunghezze scarse da Kazoo e sette e mezzo da Monello (subite nel tratto piano).

La fiducia e la stima di Ostanel nel cavallo non vengono scalfite. Intervistato dagli addetti dichiara di sperare di avere per le mani un potenziale vincitore di gran premi tra gli anziani, magari addirittura un soggeto da Gran Premio Merano. Il giovane trainer confida infatti in un importante miglioramento con la maturazione. La convinzione, aumentata forse dalle condizioni metereologiche che trasformano il terreno in colloso, è tale da dichiarare partente il cavallo nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), contro gli anziani, un mese dopo. Non contento contatta pure la frusta britannica Paul Moloney e la ingaggia appositamente per la corsa, facendola scendere dall'Inghilterra. La corsa per Notti Magiche è, a dir poco, proibitiva. In pista c'è lo specialista Sol Invictus, un record-horse in Italia per piazzamenti in pattern raca, c'è il campione Brog Deas e ci sono poi stimati soggetti come il ceko Rabbit Well e il tedesco Falconettei e c'è poi il pluripiazzato in Gr.1, sia in siepi che in steeple, Frolon.
I bookmakers danno Notti Magiche a 20 a 1 e faranno affari con chi tenterà la sorte. Brog Deas mette subito in chiaro chi sia il campione del lotto. Va davanti e tira via. Sol Invictus si incarica dell'inseguimento, lasciando a qualche lunghezza il tedesco Good Prince e l'indisciplinato Rabbit Well, che scarta in più di una circostanza dando del duro lavoro a Vana jr, a guidare il resto della comitiva. Notti Magiche rimane nelle posizioni siderali per tutta la corsa e non riesce mai a intervenire anche perché l'andatura è sollecita. Brog Deas signoreggia e vince per dispersione su Sol Invictus che ritorna su Rabbit Well e lo regola di tre lunghezze. Dispersi gli altri. Notti Magiche chiude con un ritardo di oltre venticinque lunghezze dal vincitore, una ventina circa da Sol Invictus. Ostanel ha azzardato troppo.

Due settimane dopo, sempre sul pesante milanese, arriva, per un potenziale campione, un'altra prestazione un pizzico deludente in condizionata (il remunerativo Tagliabue) contro gli anziani. Subisce Veloce, che poi finirà sotto la lente dell'antidoping, e Khalshani che vincerà qualche settimana dopo la Gran Corsa Siepi di Grosseto. Cevin Chan tiene Notti Magiche sui primi e poi prova a giocarsi la corsa ingaggiando lotta con i due rivali che, tuttavia, non gli concedono un centimetro e lo precedono costantemente nella parte terminale della prova. Arriva terzo a contatto. Buon cavallo, sicuro, ma campione ancora tutto da verificare.

La coppia Ostanel nella CORSA SIEPI DEI 4 ANNI DI MERANO
GREY BLUE precede NOTTI MAGICHE
(Foto Matteo Mancini). 

A gennaio 2015 Notti Magiche, in compagnia di Big Mago, tiene a battesimo il blog ippicaostacoli e si appresta a essere uno dei protagonisti della riunione pisana che non troverà però conferma in estate. Il cavallo rientra in un più che abbordabile discendente dove manca la vittoria per effetto del top weight Barnabo. Per la prima volta lo monta il tedesco Dirk Fuhrmann che lo tiene terzo in scia al favorito Romis, per andare a sfondare a largo di tutti poco prima della piegata finale, lasciando lo steccato a Barnabo. Serrato duello finale tra i due con l'Ostanel che può ben poco contro il Favero di turno che lo regola di una lunghezza senza mai farsi avvicinare in modo pericoloso.
Prestazione buona, ma non eccelsa. Ostanel tuttavia dichiara partente un mese dopo il suo pupillo nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) sui 4.000 metri. È il quindici febbraio, settima e ultima giornata di corse a San Rossore per gli ostacoli. Il campo partenti è piuttosto deludente, qualitativamente parlando. C'è tuttavia un favorito netto a 3 contro due 2, il pluri decorato Sol Invictus, che concede la rivincita a Signor Tiziano, battuto nella Gran Corsa Siepi di Pisa. Manca all'appello Chiaromonte che Ilenia Nero sostituisce con l'assai meno qualitativo Drounais. Tra i partenti, a sorpresa, c'è anche un grande campione del passato ex Favero, ovvero Tullio Ostillio, che Davide Satalia ripropone dopo un'assenza di quattro anni. Ed è proprio quest'ultimo a manifestarsi nel ruolo del battistrada, per niente preoccupato dalla lunga assenza dalle piste e dalla griffe della prova che costa la carriera a Barnabo, fratturatosi nel tratto piano dopo il salto della prima siepe della dirittura opposta a quella di arrivo. Sol Invictus vince, ma deve respingere un Notti Magiche, sei contro uno sulle lavagnette, deciso a scagliare un affondo finale con Dirk Fuhrmann scatenato al punto da far trepidare Eros Ostanel in tribuna. Il trainer si alza in piedi, lancia incoraggiamenti alla propria pedina, serrando il pugno mezzo levato in aria: "Vai... Vai...!" quindi si volta a guardare in faccia l'amico Favero. Il sottoscritto, vicino ai due, sussurra: "Quasi... quasi..." Ci mette del suo anche Sandro Marannini che elogia pubblicamente il portacolori giallo-rosso definendolo un volitivo e fortissimo Notti Magiche.
Qualcuno sotto la tribuna festeggia per l'accoppiata presa, ma paga poco. Un acuto a cui il baio da Montjeu non darà seguito. Terzo completa il podio del gruppo 1 il rientrare Arjen, compagno di colori del vincitore. Festeggiano il quarto e il quinto posto, conseguito con soggetti fuori categoria, Ilenia Nero e il duo Satalia-Menato senza valutare che il risultato, come proveranno le prestazioni successive, è determinato dall'assenza di cavalli degni della categoria. Delude Signor Tiziano, rallentato da Maceli, a causa di una lieve emorragia.

Ostanel bypassa la riunione primaverile di Milano e punta deciso su Merano, operando tra l'altro un vero e proprio smantellamento della scuderia a cui resistono pochi elementi. Notti Magiche è pressoché l'unico ostacolista che resta a difendere i colori giallo-rossi. A causa forse anche di questo scombussolamento, corre male, soprattutto se si analizza la stagione alla luce delle prestazioni degli anni successivi. In quattro corse ottiene un quarto e un quinto posto come miglior piazzamento.
Rientra con un quinto posto in una blasonata edizione del Premio Pirelli dove trionfa il solito Sol Invictus davanti al rivale storico Chiaromonte, quindi Arjen e Taquari. Notti Magiche, con Christopher Roberts, segue il battistrada Cotton Eye Joe per poi andare a sportellare con Chiaromonte sul termine della dirittura opposta a quella di arrivo, costringendo il Ghiotti alla corsia esterna, ma aprendo l'interno a Sol Invictus. Ben presentato in prima linea all'ingresso in dirittura, Notti Magiche si rivela incapace di resistere alla progressione di Sol Invictus e Chiaromonte e paga dazio poco dopo l'ultimo salto complice un'esecuzione dello stesso tutt'altro che brillante, subendo dieci lunghezze in circa duecento metri.
Fa peggio nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1). Sono in pista i primi cinque del Pirelli cui si aggiungono pericolosi ospiti stranieri come il tedesco Falconettei, i ceki Luminator e Arteus e il novice di cinque anni Stellato che ha stradominato al debutto nel Premio Cogne. È inoltre partente il ceko Falcon Wing che ha dato del gran filo da torcere a Il Superstite nel Val di Non, in steeple. La distanza è 4.000 metri. 9 a 1 la quota di Notti Magiche.
È l'inesperto Stellato, alla seconda corsa in ostacoli, a ritrovarsi presto davanti a scandire i tempi di gara tallonato dal tedesco Falconettei, sellato da Pavel Vovcenko futuro vincitore del G.P. Merano. Chiaromonte resta al centro gruppo in marcatura su Sol Invictus, sono loro i favoriti della corsa anche se ha riscosso successo pure Stellato, addirittura controfavorito del Magog. La spinta del battistrada si esaurisce prima del salto che immette sulla curva finale. È allora Taquari a giocare la carta dell'anticipo sfilando Falconettei con in terza corsia Luminator. Si muove in quarta posizione Sol Invictus che si tira dietro Chiaromonte. Non intervengono gli altri con Notti Magiche a incarnare il ruolo del primo degli inseguitori. Luminator e Jaroslav Brecka saltano in leggero vantaggio l'ultima siepe, all'esterno di un coraggioso Taquari. Di dentro si incunea Chiaromonte, con Sol Invictus e Falconettei sul passo e nella scia dei primi tre. Luminator e Chiaromonte staccano dagli avversari con grandi falcate, ma è l'allievo di Ilenia Nero che cambia azione negli ultimi cento e regala al suo entourage, capitanato da Christian Ghiotti, il primo Gruppo 1 in assoluto della loro carriera. Ilenia Nero, patentata da appena un anno ma con una tradizione ventennale agli ordini di Pozzoli e De la Motte, a distanza di undici anni porta di nuovo il gentil sesso a brillare in massima serie, affermazione che mancava dal 2004 quando Astrid Giambertone vinse la Gran Corsa Siepi di Milano con Valgano per i colori Tomanin. Terzo resiste uno stoico Taquari, mentre Sol Invictus accusa problemi di respirazione ed è “solo” quarto a cinque lunghezze scarse dal vincitore. A dieci lunghezze dal quinto posto (Falconettei) chiude un brutto Notti Magiche.

A agosto, sotto la gradita pioggia, arriva un ultimo posto in condizionata a Merano contro la main category, ma disperso per la pista. Il cavallo inaugura i nuovi colori della signora Giovanna Trevisan, ma non entra mai in gioco. In coda, desiste a traguardo ancora lontano. 
Migliora sensibilmente al successivo impegno, il Premio Azienda di Soggiorno di Merano, a quota lievitata a 20 a 1, condizionata sui 3.500 metri. Ostanel lo schiera per la prima volta con i paraocchi australiani. E' quarto alle spalle di tre vincitori in Gruppo 1 dell'annata. Vince Chiaromonte su Sol Invictus e Chicago. Faltejsek lo mette terzo, dietro a Chicago e Arjen, per scivolare penultimo a metà corsa. Finito ultimo al termine della dirittura opposta a quella di arrivo, avanza molto bene in corsia esterna sulla piegata finale insieme a Chiaromonte e salta secondo l'ultima siepe all'inseguimento di Chicago. I sei concorrenti sono in un fazzoletto ed è il tratto piano conclusivo a scavare le differenze. Notti Magiche resta sul passo e fa meglio dei soli Stellato e Arjen. Arriva comunque un quarto posto che da un bel segnale di ripresa, a tre lunghezze scarse da Sol Invictus e  a quattro dall vincitore Chiaromonte. Finisce qua la sua stagione.

Riappare curiosamente in piano a Pisa, quattro mesi dopo. Ostanel, ormai refrattario alle siepi e con pochi effettivi in scuderia, impiega Notti Magiche in quattro modeste prove dai 1.800 ai 2.200 metri. 
Rientra in una condizionata per gentleman e amazzoni alla quota di 40 a 1, ultimo nel campo. Chiude ben lontano dal penultimo, cedendo di schianto a cinquanta metri dall'inizio della piegata finale. Imbarazzatissimo rientro. Due mesi dopo viene schierato a vendere, dando evidente segnale di fine del sogno di avere per le mani un campioncino. E' l'ultimo al betting, 11 contro 1, con Giuseppe Virdis in sella. Ostanel lo ripropone con paraocchi australiani e, per la prima volta, rosetta. Virdis fa partenza e cadenza la prova da front runner. Ai duecento metri finali si concretizza la resa, sfilato da Cedregh e Casle Word, ma giunge comunque un inatteso terzo posto che frutta appena 371 euro. 
Arriva così un apprezzabile peso per la categoria handicap da 3.400 euro al primo. Stesso copione ma con Fabietto Branca in sella. In testa molto convincente fino ai duecento finali con l'illusione di poter andare a vincere, superato da Linchetto crolla in quinta posizione in appena cento metri subendo il finalone degli avversari. Due settimane dopo, con Silvano Mulas, il Voglia dei Pali, torna a correre di spunto, senza rosetta. Ostanel gli accorcia di quattrocento metri la distanza, ma Notti Magiche corre veramente male ed evita l'ultimo posto solo perché un paio di avversari, ampiamente battuti, rallentano la loro azione. Chiude decimo.

Al tondino a Pisa
il 29 gennaio 2015.
(Foto Matteo Mancini).

LA RINASCITA CON AICHNER
Il cavallo sembra finito. Aichner, probabilmente, lo acquista per poche migliaia di euro e lo affida a John Paul Brennan con il compito di rigenerarlo in siepi. La rinascita sembra a dir poco ardita e invece ha inizio la vera carriera da campione che Ostanel aveva profetizzato nelle interviste. Saranno tuttavia altri a raccoglierne i frutti.
Il cavallo rientra in siepi a Merano, nel Premio Lord Madonna, condizionata da 6.375 euro sui 3.300 metri. Dietro ai nastri di partenza ci sono i primi tre della Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) del 2015. Gli scommettitori preferiscono il Magog High Master, dominatore la stagione precedente tra i quattro anni, con un en plein nei Gruppi 2 di categoria, e imbattuto sulla pista. Chiaromonte è il controfavorito, quindi il vincitore del Gruppo 1 di Milano Chicago. Notti Magiche, su cui sale per la prima volta John Paul Brennan, è ignorato al gioco e viene giocato a 18 contro 1.
Si alternano davanti l'estremo outsider Astro Benigno e Chicago, poi è quest'ultimo a prendere il comando delle operazioni con Astro Benigno già discosto sull'ultimo passaggio sulla curva di Marlengo. Notti Magiche e High Master sfilano Chicago a metà della dirittura opposta. Il Magog non salta alla perfezione, ma opera comunque d'anticipo su Chiaromonte. Notti Magiche e John Brennan, decisi, attaccano da leader la piegata finale. Sembra non accusare l'allungo High Master, macchinoso a rimorchio Chiaromonte. Bartos fionda High Master lungo lo steccato e cerca di forza la vittoria all'interno di Notti Magiche. Il neo portacolori Aichner però non è per niente pago e, a centro pista, riparte e lascia sul passo il rivale su cui piomba Chiaromonte. Notti Magiche sembra esser avviato a una facile affermazione, ma deve ancora vedersela col grande finale di Chiaromonte che gli finisce a un'incollatura ingambandosi troppo tardivamente nonostante l'insistenza di Davide Columbu. Affermazione davvero incredibile per Notti Magiche, ormai all'asciutto da vittorie da oltre due anni. In molti iniziano a pensare che si tratti di una corsa difficilmente ripetibile ma, a testimonianza del grande lavoro operato dal duo Bianco-Brennan e poi proseguito da Josef Vana sr, i fatti dimostreranno ben altro. Notti Magiche si rivelerà il terzo miglior soggetto di scuderia italiana nella stagione e si confermerà su tale livello nel 2017.

La dimostrazione della qualità del soggetto viene confermata un mese dopo, nell'VIII Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1). Prova sui 4.000 metri sul morbido. Ennesimo e infinito duello tra Sol Invictus e Chiaromonte, i due siepisti italiani pù forti del momento. Fungono da potenziali guastatori Tramonto a Ivry (addirittura favorito al betting), reduce da una netta affermazione in discendente a Milano davanti a Sol Invictus, e Notti Magiche, crollato alla quota di 6 a 1. Desta curiosità il cambio di testimone all'angolo del portacolori Ghiotti che passa dalla supervisione di Ilenia Nero a quella di Melanie Frank, alla prima in assoluto in ostacoli. Grandissima considerazione poi per la polacca globetrotter Inferna, già vincitrice in Polonia, Cekia e Germania. Per la Montenegro figura il vincitore del Derby Ceko 2014 Cheeky Chappie. Sono questi sei, sui dieci partenti, a calamitare le scommesse.
Dopo indecisione iniziale, va davanti Notti Magiche e lo fa a buona cadenza. Si tratta di un nuovo approccio alla gara per il figlio di Montjeu che mai prima, in siepi, aveva optato per tattica avanguardistica. Lo seguono Sol Invictus, nelle mani di Bartos, e Tramonto a Ivry. Sol Invictus pungola di continuo il battistrada, costringendolo a non calare l'andatura. I due, a un paio di lunghezze, sono seguiti da Cheeky ChappieTramonto a Ivry con gli altri più indietro. Al passaggio davanti alle tribune, a poco a poco, Tramonto a Ivry viene risucchiato nel ventre del gruppo. Si fa invece vedere Mister Westminster, un allievo di Vana sr alla seconda in Italia e giunto terzo in una prova preparatoria. Notti Magiche e Sol Invictus scatenati davanti verso il termine della dirittura opposta, Matusky muove allora su Cheeky Chappie per andare a ricucire il gap, provano a imitarlo Mister Westminster e il vecchio tedesco Nuevo Leon, soggetto di tredici anni. In grave ritardo invece Chiaromonte, ancora in posizione siderale accompagnato da Inferna. In difficoltà anche Tramonto a Ivry scivolato in penultima posizione davanti al solo rientrante Kazoo
Sol Invictus ruba la corda a Notti Magiche sulla piegata finale e tende a passarlo. I due sono ancora in buon vantaggio su Cheeky Chappie. Sol Invictus entra in dirittura davanti a tutti. Notti Magiche stringe i denti e non concede molto all'ospite ceko Cheeky Chappie che si avvicina. A distacco gli altri, con Chiaromonte in notevole ritardo a caccia del quinto posto virtualmente detenuto da Nuevo Leon. Sol Invictus conquista per la seconda volta il gran premio e lo fa di quattro su Notti Magiche che salva mezza lunghezza abbondante da Cheeky Chappie. A cinque Mister Westminster su Chiaromonte venuto a fare l'arrivo sul crollato Nuevo Leon. Risultato dunque notevole per Notti Magiche che torna al vertice del movimento.

Brennan e Aichner decidono così di tentare un'avventura in terra estera. Un mese dopo il Gruppo 1 altoadesino, il cavallo prende la via di Bad-Harzburg, Germania, per prendere parte da top weight al Preis Des Ehrenmitgliedes Gunter Schulze (L), prova sui 3.400 metri in siepi, pista circolare, da 7.200 euro al primo, terreno pesante. Undici al via tra cui i già affrontati in Italia Chicago, Mister Westminster e Inferna. Favorito della prova è la femmina Koffi Lady che, in seguito, si farà conoscere anche a Merano, alla quota di 12/5. Chicago è il controfavorito, quindi Notti Magiche a sei e mezzo. Prende la testa il grigio Illuminati con Josef Bartos, affiancato dal locale North Point. Notti Magiche, interpretato da Brennan, si tiene in quarta-quinta posizione per poi retrocedere a centro gruppo con in coda la favorita Koffi Lady. Dopo quattro ostacoli, molto largo, emerge il francese Worldor, seguito da Chicago. Si forma così un poker di front runner, l'uno affiancato all'altro. Lungo la corda torna a guidare il gruppo Illuminati, poco dopo il passaggio davanti alle tribune, francobollato da North Point. Ferma invece Worldor. La selezione del battistrada inizia a farsi sentire ed è resa manifesta dal distacco di alcuni soggetti. Notti Magiche segue molto bene in ottava posizione con in schiena Mister Westminster e all'esterno Koffi Lady che, in pochi tempi di galoppo, va assumere la leadership. Sulla penultima siepe che porta alla piegata finale cade North Point che coinvolge nel capitombolo Illuminati e Notti Magiche. I tre cavalli rotolano nel fango, per fortuna senza conseguenze. Ne esce ammaccato, con qualche frattura, Brennan. Finisce qui, sulla terzultima siepe, l'avventura estera del sei anni. La corsa vede il trionfo di Koffi Lady davanti al secondo dello Champion Hurdle Svedese Calvados (soggetto battuto in Svezia da Falconettei).

Il ritorno a Merano in agosto è quanto mai deludente. Montato da Dirk Fuhrmann, Notti Magiche viene fermato, senza mai entrare in gioco, a traguardo ancora lontano in una condizionata d'elite dove il compagno di colori Kazoo riesce quasi a battere Chiaromonte. Lascia perplessi la condotta dell'interprete che non lo chiama mai al maggior impegno e, a poco a poco, desiste da ogni azione arrestandone la marcia a metà della dirittura opposta a quella di arrivo.
A inizio settembre Aichner sposta tutti i propri cavalli in Repubblica Ceka, affidandoli al maestro ceko Josef Vana sr. Notti Magiche viene tenuto tranquillo e rispolverato in vista della Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) dove si rivede il campionissimo di Holcak Brog Deas. E' tuttavia la tedesca Koffi Lady la favorita della corsa. La cavalla ha rifinito l'appuntamento a Merano i primi di settembre finendo alle spalle dei soliti Sol Invictus e Chiaromonte, anch'essi della partita. Inutile dire che le quotazioni di Notti Magiche sono di nuovo in salita: cinque e mezzo vincente al pari del compagno di colori Kazoo su cui monta la prima monta di scuderia (Vana jr). Per interpretare Notti Magiche viene convocato dall'Irlanda il "rosso" Thomas Garner che non ha mai montato prima di questa corsa in Italia.
Sceso in pista tre sole volte, dopo una pausa di diciotto mesi, Brog Deas arriva alla corsa con una larga vittoria in classe 4 a Pardubice centrata quattro mesi prima. La sua preparazione lascia un po' interdetti, ma le qualità sono eccelse. Netto dominatore nell'edizione 2014 e capace, quell'anno, di fare doppietta nella Gran Corsa Siepi di Milano. Terzo sulle lavagnette dei bookmaker (gli viene preferito anche Sol Invictus), ma di altra categoria. "Se regge e non ha cedimenti: è pericolosissimo" avvisa più di un appassionato.
Notti Magiche, così come nel precedente Gruppo 1, decide di giocarsela di testa e va in vantaggio. Lo seguono Sol Invictus, in corda, Brog Deas sull'esterno e tra i due Chiaromonte. In coda Kazoo. Sulla prima diagonale rompe gli indugi Brog Deas. Il portacolori della Montenegro assume l'iniziativa e lo fa di buona lena, con margine che assume la consistenza di una dozzina di lunghezze all'ultimo passaggio davanti alle tribune. Matusky fa rifiatare il fuggitivo nell'ultimo tratto della dirittura opposta a quella di arrivo. Notti Magiche ricuce il gap ma può ben poco sul nuovo attacco del battistrada che riparte e infligge una severa lezione ai qualificati rivali, con l'interprete ancora in mano a differenza dei colleghi costretti a mandare e frustare. Piegata finale da netto dominatore per Brog Deas. Notti Magiche, costantemente secondo per tutto l'arco della corsa, recita ancora un ruolo da protagonista. Avvicinato, sull'esterno, dalla favorita Koffi Lady in un disperato tentativo di rimonta, tiene ancora botta, lasciando più attardato Chiaromonte, già fuori corsa, fermato a Marlengo, il controfavorito Sol Invictus. Brog Deas va a vincere in scioltezza, di quanto vuole (saranno poi sei le lunghezze riscontrate dai giudici di gara, ma con almeno quattro ancora nelle mani dell'interprete), dando la sensazione di aver preso parte a una prova preparatoria di categoria inferiore. Più indietro Notti Magiche, in corda, dopo aver respinto Koffi Lady, si prepara al finale del solito e immancabile Chiaromonte che viene lanciato a centro pista da Emmanuel Reinhardt. "Brog Deas si presenta a Merano con queste fattezze e stacca sicuro" urla Manigrasso dalla cabina di regia. Notti Magiche dimostra di aver fatto dei miglioramenti impressionanti col passaggio di mano da Ostanel a Brennan/Vana e respinge senza problemi il quotato Chiaromonte. Solo quarta Koffi Lady che paga la sparata in curva e finisce a cinque lunghezze dal podio, davanti di diciotto a Kazoo e al deludentissimo A Pigalle disperso sul tracciato.

A questo punto è sotto gli occhi di tutti, Ostanel in primis, che l'eterna promessa Notti Magiche è ormai sbocciata. Vana sr lo dichiara partente anche nella Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1) in programma quasi due mesi dopo al main event meranese. E' la prima punta di scuderia tanto che Vana sr affida il cavallo al figlio. Calamita il gioco il ceko Marmiton, allievo di Holcak, stradominatore due anni prima nel Berlingieri, ma fa paura l'ex francese Anaking, sei anni acquistato da Jiri Charvat in Francia dove correva per la blasonata scuderia di Patrick Papot. Due vittorie in steeple in Repubblica Ceka, battendo di misura Fafintadenient, vincitore piuttosto netto della Gran Corsa Siepi di Merano 2015, nel memorial dedicato all'allenatore di questi Josef Vana sr, e netto vincitore in una successiva prova a Pardubice. E' subito eletto dagli scommettitori quale favorito della prova, che prevede un interessante e variegato campo internazionale di partenti. Per l'occasione arriva anche il miglior saltatore d'Ungheria, tale Diplomata, che vanta nove vittorie consecutive (imbattuto in patria) e un secondo posto, alla decima di questa serie, in Repubblica Ceka piegato di due dal vincitore della Gran Corsa Siepi di Milano del 2015 Chicago. Grandi assenti, oltre quest'ultimo, Sol Invictus (infortunatosi a Merano e assente dalla pista per tutto il 2017) e Brog Deas. Ci sono tutti gli altri, ovvero i vari Chiaromonte, High Master, l'indiscusso miglior quattro anni del 2015 che Favero riporta in siepi dopo averlo visto all'opera nel Gran Premio Merano, e Mister Westminster. La prova si risolve, per la settima volta consecutiva, con una vittoria di un rappresentante della Repubblica Ceka, terzo successo addirittura per un portacolori Charvat dopo i fasti del mitico Royal Mougins. Tenuto tranquillo da Jaroslav Myska nella prima parte della prova, Anaking inizia a pungolare il battistrada, lo svizzero Saltas, sul termine della diagonale lunga. Incrementa poi in modo importante il ritmo per anticipare, all'inizio della diagonale breve, la mossa di Notti Magiche. I due superano di slancio lo svizzero Saltas e iniziano a duellare a due salti dal termine. Più indietro, a rimorchio, viene avanti anche la meteora ungherese Diplomata, con colori, monta e training mai ammirati in Italia. In incredibile stasi i vari Chiaromonte, High Master (non si rivedrà in pista nel 2017) e Marmiton, incapaci di intervenire e con quest'ultimo piuttosto falloso su alcuni salti. Nel tratto piano Anaking si distende e non concede possibilità a Notti Magiche che flette un po' e subisce il volo esterno di Diplomata, splendido secondo a due lunghezze dal vincitore. Quarto, vicino, l'estremo outsider Saltas. Deludentissimi invece i due italiani finiti dietro anche a Mister Westminster e a Marmiton con distacchi dal primo superiori alle venti lunghezze.

Una stagione da incorniciare per l'ex Ostanel che si rivela il decimo saltatore in assoluto per montepremi vinti nella stagione (nel 2015 era stato il quarantacinquesimo), nonché il terzo tra i siepisti anziani dietro a Sol Invictus (di circa 25.000 euro) e a Chiaromonte (di circa 4.000 euro) con la metà delle gare disputate rispetto agli stessi. E' Notti Magiche, tra i siepisti anziani, la vera rivelazione della stagione anche se, qualitativamente parlando, può considerarsi il quinto siepista del 2016 subordinato, a nostro avviso e nell'ordine, a Brog Deas, Anaking, Sol Invictus e Chiaromonte.

A distanza di oltre due anni dalla sua ultima vittoria
NOTTI MAGICHE
centra il Lord Madonna
al debutto con i nuovi colori di Aichner.
In corda HIGH MASTER.
(Foto di Arigossi, modificata da Mancini).

TRA I MIGLIORI TRE SIEPISTI ANZIANI IN ITALIA.
Il programma d'ingaggio del cavallo non prevede nessun riposo invernale. Vana sr ripropone il cavallo a Pisa a inizio stagione 2017. Viene tuttavia saltata la tradizionale prova preparatoria di epifania per puntare direttamente alla XXXIII Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3). A montarlo c'è ancora Vana jr, scelta che pone il binomio nel ruolo di controfavorito del francese El Calife. Allenato da Hector de Lageneste, il sei anni di Elisa Berté si presenta forte di un successo in condizionata a Pau a dicembre. Lo monta Raf Romano e riceve giocate in abbondanza che fanno precipitare la quota a 2 a 1. Puntate anche sul Magog Red Shirt, forte di due primi consecutivi a Milano a ottobre e novembre. La qualità, tuttavia, è tutta dalla parte di Notti Magiche e noi di ippicaostacoli lo andiamo subito a evidenziare, venendo nel dopo corsa beffeggiati al tondino da qualche soggetto che sta all'ippica come Charly Gaul (campionissimo deceduto il 6 dicembre, giorno del santo patrono di Merano e non solo di esso) sta al rugby. I fatti ci daranno ampio riscatto, specie su qualche collega che deve molto imparare in ambito ippico.
La prova si risolve con una mossa astuta di Raf Romano che, dopo aver menato la danza con una tecnica di gara da front runner, chiude la porta all'affondo interno di Red Shirt. I due cavalli vengono a contatto all'apice della curva di fondo, determinando l'intevento dei commissari che non cambieranno l'ordine di arrivo ma appiederanno il jockey bresciano per due giornate. Il Magog perde l'azione con Bartos che si trova costretto a ripiegare. El Calife prova allora a scappare ma deve subire lo scatto dell'outsider Tahini, ignorato poco più di un mese prima nell'asta a 8.000 euro successiva a una vittoria a vendere proprio a Pisa. I due si staccano con l'allievo di Vana sr che finisce fortissimo e va a prendere l'attaccante, concedendogli un'incollatura appena. Terzo, a oltre otto lunghezze, Red Shirt ben davanti a un Notti Magiche in ritardo di preparazione. In quinta termina Finoras di Christian Ghiotti alla prima uscita in Italia e molto brillante nella prima parte di gara. Solo sesto il campione uscente Mentore, già battuto prima dell'ultima siepe.

Nella Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) un mese dopo, sui 4.000 metri in luogo dei precedenti 3.500, cambia di gran lunga la musica. El Calife viene letteralmente stritolato dall'arsenale di Vana sr. Aichner fa di nuovo tornare dall'Irlanda Thomas Garner e promette battaglia, sebbene la quota del duo sfiori il 10 a 1. "Simone Soldani" dico a un collega di lavoro presente al tondino "oggi questo risorge e se Roches Cross accusa qualche problema e fa uno..."
"Match a due tra Roches Cross ed El Calife" preannuncia invece Vizzardelli, all'ippodromo in veste di esperto di ostacoli venuto giù da Milano. "No, Notti Magiche non è apparso scintillante, direi che è di secondo piano" aggiunge, nonostante la volta precedente, a ragione, lo avesse dato favorito per il curriculum. "L'ho anche scritto: dico un'incollatura tra Roches Cross ed El Calife in favore del ceko." Al tondino, occhi tutti sul francese e sul suo celebre fantino David Cottin, plurivincitore della classifica in Francia (terra eletta degli ostacoli) alla prima al Prato degli Escoli e prossimo a cessare la professione. La vittoria nella Gran Corsa Siepi di Pisa e un buon successo a Pau sembrano aver trasformato il sei anni, precedentemente scivolato nelle reclamare e acquistato in autunno a 11.000 euro, in un top category.
Marannini, lo speaker del campo, giustamente, afferma che le corse dei cavalli, specie quando ci sono i gran premi, sono come le partite di calcio: "Si deve venire all'ippodromo per gustarsi tutto lo spettacolo." E ha ragione. Chi scrive questo articolo, ovviamente, è presente dal vivo e va a salire in tribuna, facendo lo slalom nel tratto che va dal tondino alla scalinata. Notiamo anche Paolo Favero, che aggiriamo come un Furuseth della situazione insieme ad altri spettatori che fungono da ipotetici paletti (c'è anche un consigliere comunale che ha un cognome da allenatore dei massimi livelli ma anche di un Wrestler che è nato il mio stesso giorno di compleanno), e andiamo a prendere il posto estremo della balconata proprio in linea sul palo. Va in tribuna anche Favero, con posizione modificata e in veste di spettatore non avendo alcun allievo in corsa. C'è pure Ostanel da qualche parte e molto generoso di sorrisi e risate nel corso della giornata. Christian Ghiotti lo scorgiamo al tondino, anche lui in veste di osservatore avendo scelto di non dichiarare partente Finoras e avendo fermo il campione Chiaromonte per infortunio (rientrerà a Merano, lo vedremo in seguito).
La corsa è uno show ceco, un "Vana show" come lo definirà in cronaca Sandro Marannini. Roches Cross, campione uscente, beve i 4.000 metri da un capo all'altro protetto da Mister Westminster e deve solo rispondere all'offensiva di Notti Magiche nel tratto piano conclusivo infliggendogli una sconfitta senza appello. El Calife prova a fare la voce grossa sulla curva di fondo presa a mano contraria, ma Vana Jr lo respinge. Cottin allora lo tiene in seconda, per poi esser superato da Mister Westminster sulla curva della segreteria. Sulla seconda siepe della dirittura opposta a quella di arrivo muove Notti Magiche e va in anticipo sul francese che si fa un po' chiudere dai tre ceki. Scivola in coda Mentore. Sulla piegata finale Mister Westeminster si porta ai fianchi di Roches Cross, sbaglia il salto El Calife che perde qualcosa da Notti Magiche. Notti Magiche e Mister Westminster già chiamati al maggiore impegno, sempre in mano invece Vana jr. Penultimo ostacolo, tende a piantarsi El Calife per la cocente delusione di Vizzardelli. "Prova con la frusta a destra, ora, Cottin, ma il francese non risponde più ai comandi". Roches Cross è ancora in mano mentre allunga dai compagni di allenamento, con un coraggioso Mister Westminster che prova a serrare sotto in anticipo su Notti Magiche. Si gira Vana jr a controllare gli avversari. Sull'ultima siepe Vana deve chiamare Roches Cross all'impegno perché si presenta cattivo Notti Magiche che da quasi l'impressione di poterlo agguantare, ma il campione uscente risponde in modo dirompente e stacca dall'avversario con un impietoso divario di sette lunghezze. A circa quattordici lunghezze El Calife.
A distanza di due anni Notti Magiche è di nuovo secondo nella gran classica pisana ereditata da Roma e conferma quanto di buono detto alla vigilia della prova su ippicaostacoli.

Vana sr bypassa la stagione milanese e ripropone il sette anni a Merano, dove continua a vendere cara la pelle ormai evoluto a vero e proprio campione, ma ancora incapace della stoccata decisiva in una prova classica.
A fine maggio risolve a suo favore una sfida in famiglia col compagno di allenamento Sundara, in una condizionata da 7.225 euro sui 3.300 metri che non riscuote un gran campo partenti sia dal punto di vista numerico che da quello qualitativo. I due allievi di Vana sr calamitano allora gioco e attenzioni, dimostrando in pista di valere l'interesse degli scommettitori. Imposta la corsa Sundara della Statek Blata Cesky, un Galileo pagato da yearling 390.000 euro e prelevato a Newmarket nel luglio del 2014 per 50.000 ghinee dai Vana. Il baio tiene la testa fino all'attacco del giro finale dove, piuttosto a sorpresa, va ad assumere il comando Desperados presto inseguito da Mentore. I due outsider fanno la voce grossa fino all'inizio della piegata di fondo. Deve allora muovere Notti Magiche per lanciarsi all'inseguimento dell'inatteso Desperados. Flette invece Mentore, con Sundara in difficoltà nel parziale. Cede di schianto Mentore all'ingresso in dirittura, tiene invece botta Desperados ancora in testa prima dell'ultima. Tratto piano però tutto a favore della coppia Vana sr con Notti Magiche che difende quanto acquisito dal ritorno di Sundara che all'esterno gli sferra un severo attacco. Desperados, travolto, deve adeguarsi al terzo, a cinque dagli avversari.

Le buone performance fin qui messe sul piatto della bilancia portano Notti Magiche, unico portacolori italiano della prova, a incarnare il ruolo di controfavorito nella IX Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) del duo della scuderia Montenegro costituito da Playstarabad e dal cinque anni Kifaaya, imbattuto sul tracciato ed eletto miglior quattro anni in Italia in siepi nel 2016. 23/10 la quota della scuderia, 4 a 1 Notti Magiche. Riceve considerazioni la polacca Terapena, assai positiva in condizionata a Fontainebleau. Attenzioni anche per il campione ungherese Diplomata, assai piaciuto nella Gran Corsa Siepi di Milano del 2016.
A sorpresa vince con un coast to coast la slovacca Meny Bay, montata dall'irlandese Leighton Aspell (due volte vincitore nel Grand National di Aintree nel 2014 e nel 2015). L'allieva di Jaroslav Brecka, già vincitrice nella XIII Corsa Siepi di Treviso nel 2016, concede per tutta la corsa metri agli avversari nella sua costante traiettoria esterna. Aspell ne è il perfetto interprete, bravo a dosarne le forze così da avere ancora benzina da spendere nell'ultima parte di gara. La femmina prende l'iniziativa accompagnata dall'altra femmina Terapena. Le due vengon inizialmente seguite da Diplomata e da Kifaaya, con quest'ultimo che va presto a francobollare la battistrada. Notti Magiche, moderato da Vana Jr, opta invece per tattica di gara all'estrema attesa senza mai accendersi. Esce invece di scena nella prima parte di gara Sundara a causa di un problema di staffe che determina la caduta di Kratochvil. Al passaggio davanti alle tribune ha un inciampone Kifaaya che per poco non cade. Lo sfila allora Diplomata che si porta alla sella di Meny Bay. I tre inseguiti da Terapena e Playstarabad. Più indietro Notti Magiche a seguire Cotton Eye Joe che ferma sulla curva di Marlengo. Meny Bay sempre per via esterna non concede tentennamenti di sorta, pur dovendo sostenere l'attacco di Kifaaya. Il portacolori Montenegro prova la soluzione di forza all'inizio della curva del campo di polo, ma l'allieva di Brecka reagisce. I due inseguiti da Terapena e Diplomata. Non si vede Notti Magiche. Paga lo sforzo Kifaaya che viene sopravanzato da Diplomata. L'ungherese di allevamento ceko, preparato da Szekely, prova ad andare a prendere la fuggitiva ma la femmina riparte ancora. Bel tratto finale dei due imitatati da Playstarabad che emerge per la terza ad ampie falcate. Più indietro un Kifaaya stanchissimo prende in pieno l'ultima siepe ma non cade e salva, a gran fatica, la quarta moneta di una testa appena su Terapena. Notti Magiche è sesto, ultimo, a nove lunghezze da quest'ultima.

NOTTI MAGICHE
precede SUNDARA
nel maggio del 2017.
(Foto Arigossi).

Una brutta prova che viene prontamente riscattata da una doppia vittoria in condizionata nel mese di agosto. Il 15 agosto rientra dopo nove mesi di inattività Chiaromonte, uno dei protagonisti assoluti nelle stagioni 2015 e 2016. Si ripresenta il solito duello con Notti Magiche, reso vibrante da una lotta serrata che non determina il vincitore del confronto. I due cavalli finiscono in parità sul palo del blasonatissimo Royal Mougins, sui 3.300 metri. Il portacolori Ghiotti, che si fregia della monta del golden jockey Josef Bartos, sembra avviato alla vittoria, ma sulla curva di fondo viene intralciato dalla manovra di Davide Columbu in sella all'ex compagno di allenamento Nelly Darrier. La dormelliana, passata al comando dopo la caduta di Mentore sulla seconda siepe della dirittura opposta a quella di arrivo, viene infilata all'interno da Notti Magiche all'attacco della curva del campo di polo. Per evitare di subire egual manovra da Chiaromonte, Columbu chiude la porta. Bartos si trova costretto a dover riprendere il portacolori di Ghiotti che deve riorganizzare l'azione venendo affiancato da Tahini. Notti Magiche, davanti, ha intanto preso tre lunghezze di vantaggio sotto la minaccia di Nelly Darrier. Nel tratto piano finale però finisce forte Chiaromonte in corda. Il figlio di Domedriver recupera in modo importante su Notti Magiche e Nelly Darrier, mette addirittura la testa davanti a tutti, ma Notti Magiche una volta aggredito riparte e in vista del palo lo costringe alla parità. Nelly Darrier, più indietro, cala lievemente e viene stampata da Cariray, quindi, vicino, Tahini.
Il confronto Notti Magiche - Chiaromonte scrive un nuovo capitolo tre settimane dopo, il 3 settembre, nel Premio Azienda di Soggiorno di Merano sui 3.500 metri. Testimone consueto del confronto è ancora Mentore. I due grandi rivali si sfidano con un rapporto paritario al peso.Chiaromonte perde infatti il chilo a proprio favore.
La prova si risolve in una lotta a due, dopo scanagliata di testa del rientrante Quinze de la Rose. Jan Faltejsek sostituisce Bartos in sella al Ghiotti e opta per uno schema di gara più scoperto ai fianchi di Mentore e in scia al battistrada. Notti Magiche, più guardingo, segue i tre a quattro lunghezze lasciando in coda il Lokotrans Thirteen Diamonds. Sulla curva di Marlengo, Chiaromonte assume l'iniziativa sfilando all'interno lo stanchissimo Quinze de la Rose. Lo segue nell'operazione Mentore. Sempre attendista Notti Magiche, non interviene Thirteen Diamonds. Sulla siepe che immette sulla piegata finale frana Quinze de la Rose ormai scivolato in coda. Mentore intanto va all'attacco di Chiaromonte che lo respinge senza gran fatica, ma deve prepararsi a fare i conti con Notti Magiche. I due saltano su una linea l'ultima siepe. "Chiaromonte e Notti Magiche di nuovo testa a testa come l'ultima volta", cede invece in modo netto nel tratto piano Mentore. Passa Notti Magiche con schema di gara capovolto rispetto al Royal Mougins. "Piuttosto defilato lungo il percorso Notti Magiche, si è presentato carico carico sull'ultima e dopo lotta vibrante ha piegato Chiaromonte" commenta Manigrasso. Una lunghezza e mezzo tra i due, a dodici lunghezze da Chiaromonte chiude Mentore che paga l'intero passivo nel tratto compreso tra l'ultima siepe e il palo di arrivo.

Si arriva così al 23 settembre con una riuscitissima Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1). 4.000 metri da percorrere, alto livello di internazionalità con molti stranieri nella partita. Ghiotti, per l'Italia, contro il resto d'Europa. Mancano ancora all'appello Paolo Favero e Raf Romano, i due grandi nomi, assenti sugli ostacoli bassi di massima categoria. Abdica anche Meny Bay a causa di un lieve infortunio che non le impedirà tuttavia di ritornare vincitrice in uno steeple a Bratislava.
Giunge da Waregem il tre volte vincitore dello Steeple Chase delle Fiandre Taupin Rochelais dell'Ecurie des Dunes. L'allievo di Quinton ha già preso parte alla classica nel 2015, giungendo quarto alle spalle, tra gli altri, di Chiaromonte. Quest'ultimo, apparso in forma brillante ad agosto, sembra esser stato recuperato dal duo Ghiotti-Melanie Frank e si presenta con ambizioni di vittoria tanto da esser controfavorito insieme al rivale della stagione Notti Magiche e all'ungherese Diplomata, che ha rifinito la preparazione con una passeggiata a Bratislava infliggendo undici lunghezze al vincitore della Gran Corsa Siepi d'Italia di luglio Meny Bay.
Debutta in Italia il grigio Champ de Bataille, fresco acquisto di Josef Aichner, piazzato in Listed ad aprile ad Auteuil e che saprà farsi valere nel prosieguo di stagione. Ci riprovano poi Kifaaya, che torna in siepi dopo una vittoria in steeple-cross in patria, e Terapena, ridimensionata in listed ad Auteuil ma attesissima e oggetto di acquisto da parte di una cordata di imprenditori meranesi nel precorsa. A gran quota Chicago, vincitore della Gran Corsa Siepi di Milano del 2015, e Cariray. Corsa dunque incerta e dall'apprezzabile tasso tecnico.
Subito un colpo di scena alla partenza. Sulla prima siepe, collocata sotto la tribuna, frana a terra Terapena che coinvolge nel capitombolo Champ de Bataille. A nulla serve il tentativo di Jiri Kousek, in sella al grigio, di evitare la polacca. I due cavalli finiscono a gambe all'aria senza conseguenze.
Va al comando Taupin Rochelais tenuto subito nel mirino da Chiaromonte con all'interno Chicago. A precedere Kifaaya seguito da Diplomata, Cariray e Notti Magiche in coda al gruppo, a qualche lunghezza. Nessuna variazione di sorta dopo l'incrocio delle diagonali, finché Chicago, all'attacco del giro conclusivo, non si porta in pressione su Taupin Rochelais. Segue in terza Chiaromonte con alle spalle la coppia Kifaaya e Diplomata. A qualche lunghezza gli altri due. Chicago prova a sfondare a metà della dirittura opposta a quella di arrivo, deve però operare per corsia esterna e sprecare energie in più del rivale. Taupin Rochelais non gli concede lunghezze neppure quando si piega sulla curva conclusiva. Dietro ai due sono pronti a entrare in scena Chiaromonte e Kifaaya. In leggero affanno Diplomata che perde un paio di lunghezze nel parziale, sempre a rimorchio Notti Magiche con Vana jr che ha concesso forse troppo agli avversari. Taupin Rochelais respinge Chicago all'ingresso in dirittura dove è costretto a fermare per infortunio Chiaromonte che si lascia sfilare da Kifaaya e poi da tutti gli altri. Allarga vistosamente verso il centropista Taupin Rochelais che apre un'autostrada a Kifaaya. Lukas Matusky fionda lungo lo steccato il portacolori della Montenegro che prende il volo e stacca in piena spinta dal grigio. Va a vincere di cinque Kifaaya su Taupin Rochelais che sfrutta il vantaggio messo in cascina per proteggersi dai tardivi finali di Notti Magiche e Diplomata che finiscono fortissimi con l'ungherese che rimonta il portacolori di Aichner e lo fulmina per il terzo di un muso dopo spettacolare inseguimento nel tratto piano. Quinto, vicino, un ottimo Chicago rimasto sul passo. Sesto piazzamento in Gruppo 1 per Notti Magiche, dopo cinque podi che portano il cavallo a confermarsi tra i tre siepisti anziani più ricchi nella stagione e a migliorare il posizionamento nella classifica generale per introiti (ottavo). Con 39.865 euro conquistati il figlio di Montjeu sigla il suo record stagionale e fa peggio, in siepi anziani, dei soli Champ de Bataille e Kifaaya. Sul piano qualitativo, visti in pista, subisce due sconfitte su due anche da Diplomata.

NOTTI MAGICHE DIVIENE VINCITORE CLASSICO
Giunto all'età di otto anni, forte di cinque podi in Gruppo 1, più un ulteriore quarto posto in egual categoria e altri quatto piazzamenti in pattern race, il cavallo ritorna a Pisa promettendo battaglia a inizio 2018. Subito partente nella giornata inaugurale della nuova stagione, per la prima volta montato da Patrick Boekhout, viene penalizzato da un tattica di gara suicida. Viene trattenuto addormentato in coda per due terzi di gara fino ad accumulare, sulla curva della segreteria, un passivo di sessanta/settanta metri dal battistrada, dietro a Slanesch (al rientro da cinque anni) e alla mediocre Duc d'Aubrelle. Evidente, dalla tribuna, il cambio di azione del cavallo, fuori dai monitor, non appena richiamato da Boekhont. In pochi tempi di galoppo, Notti Magiche si riporta in scia al folto gruppo di testa, ma i metri regalati si rivelano fatali nella parte terminale di gara, chiusa a contatto dei migliori ma ormai senza più possibilità di cambiare passo per le energie mal spese. Via libera allora ai due compagni di allanamento Temperament, al debutto in siepi, e Roman che si contendono la vittoria, lasciando Notti Magiche quinto a sei lunghezze e mezzo, battuto anche da Namoum e Tao.

Il cavallo, pur se un po' nascosto, è piaciuto alla redazione di ippicaostacoli che una ventina di giorni dopo titola: "Notti Magiche alla ricerca della consacrazione nella 34° Gran Corsa Siepi di Pisa". Nell'articolo si legge: "Non fatevi ingannare dal quinto posto del rientro, il cavallo ha fatto un giro di pista amministrato in modo discutibile da Boekhout. Qua correrà in modo diverso e reciterà ruolo da protagonista". Il nostro pronostico non si rivelerà sbagliato. Aichner fa di nuovo convocare Thomas Garner con cui il cavallo ha centrato due secondi posti in Gruppo 1, il primo nella Gran Corsa Siepi di Merano nel 2016 e il secondo nella Gran Corsa Siepi Nazionale del 2017. L'antagonista dichiarato è il compagno di colori L'Estran, su cui sale Vana jr, e che è alla seconda in Italia dopo esser caduto in uno steeple di Milano. I due sono favoriti netti e hanno contro otto ulteriori soggetti tra cui la nuova proposta Favero Vodka Wells e il vincitore della Gran Corsa Siepi di Grosseto di dicembre Finoras. Confermati poi Namoum e Tao, subiti da Notti Magiche nella prova preparatoria, e il campione uscente El Calife passato in training a Raf Romano.
In dieci dietro ai nastri di partenza, 3.500 metri per 11.475 euro al primo. Si verifica subito un colpo di scena alla partenza. Il debuttante in siepi Time is Precious, dopo essersi regolarmente avviato, arresta il proprio moto e interrompe la corsa nell'arco di trenta metri rendendo vani i tentativi di spronarlo di Ferhanov. Restano dunque in nove a giocarsi la corsa con l'estremo outsider Surin, portacolori Vocetka, di gran carriera davanti a tutti. Partono brillanti anche Finoras e L'Estran, nelle immediate posizioni di rincalzo, a precedere Tao accoppiato a El Calife, a seguire gli altri chiusi dal terzo Vana nella contesa Toward Glory.
Sul primo elemento della prima diagonale rischia la caduta Surin che, pur mantenendosi al comando con veemenza, si rende protagonista di una serie di salti da brivido. Al passaggio davanti alle tribune i due Aichner si portano ai fianchi del battistrada con Notti Magiche condotto gradatamente sui primi dall'irlandese Thomas Garner. In quarta si mantiene per vie interne Finoras davanti a Tao, Namoum e gli altri sempre chiusi da Toward Glory preceduto da Vodka Wells.
Marcel Novak, al comando, non risparmia Surin in uno schema di gara che preoccupa non pochi occupanti della tribuna per essere l'elemento inatteso a rompere ogni previsione. I due Aichner però fanno presto capire di essere carichi, in particolare Notti Magiche ben proteso all'esterno di Surin. Prova a serrare sotto, in lunga risalita, anche El Calife che si porta quarto all'attacco della piegata finale ma paga a traguardo lontano lo sforzo, così come cede nel momento topico, all'interno, Finoras. Si portano allora sotto, nel tentativo di ricucire il gap dai tre davanti, Namoum di dentro e Vodka Wells di fuori con a rimorchio Toward Glory e, a centro pista, Tao.
Notti Magiche dispone di un combattivo Surin dopo il penultimo elemento e prova a scappare dal compagno L'Estran incapace inzialmente di rispondere. Dopo l'ultima insidia l'otto anni da Montjeu insiste nell'affondo e debella definitivamente le resistenze di uno stoico Surin su cui si fiondano nel tratto piano finale L'Estran all'esterno e Namoum di dentro con bell'epilogo anche di Vodka Wells. Notti Magiche alla fine si salva dal ritorno di L'Estran e si qualifica, dopo una lunga serie di piazzamenti in pattern race, vincitore classico. Tra i due compagni di colore un'incollatura, a precedere a due lunghezze scarse un eccelso Vodka Wells piombato nel finale su Namoum per fulminarlo di una corta testa. Quinto, a una lunghezza da questi ultimi, un notevole Surin artefice della più bella corsa della sua carriera. Tao e Toward Glory, rispettivamente sesto e settimo, ben presentatesi in retta non ne hanno a sufficienza per andare a recuperare il gap lasciato per strada. Peggio di loro El Calife, ancora una volta ceduto in modo netto in retta, e Finoras addirittura rallentato da Pollioni.
Dopo ventotto corse in siepi anche Notti Magiche conquista il blasonato rango di vincitore classico grazie all'acuto nella 34° Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) e rafforza la propria posizione nella storia dell'ostacolismo italiano. Josef Aichner è il primo proprietario a centrare una doppietta nella classica pisana.
Eloquente il dato dopo il passaggio in mano ad Aichner. Il cavallo ha disputato col giallo nero 15 corse, poco meno della metà di quelle disputate, intascando 84.269 euro ovvero il 61% del totale. Con Ostanel il cavallo ha preso parte a 17 corse vincendo 40.184 euro.

L'ESTRAN a sx e
NOTTI MAGICHE a dx
per la doppietta, senza precedenti,
di Aichner nella Gran Corsa Siepi di Pisa
(Foto Pietro Coscia).

Attitudine di corsa: Soggetto duttile e a suo agio su ogni tipologia di terreno. Affetto da una certa discontinuità, è migliorato in modo importante con la maturità, soprattutto dal sesto anno di vita. Generoso e combattivo, se in lotta sa rientrare all'attaccante, ne sanno qualcosa Indovino e Chiaromonte, battuti quando ormai avevano operato il sorpasso che sembrava decisivo.
Sul podio, seppur mai vincente, in tutte le prove di Gruppo 1 per siepisti anziani. Due volte secondo nella Gran Corsa Siepi Nazionale, secondo (e una volta quarto) nella Gran Corsa Siepi Merano, secondo nella Gran Corsa Siepi d'Italia e terzo nella Gran Corsa Siepi di Milano per un totale di cinque podi in Gruppo 1 a cui devono aggiungersi altri cinque piazzamenti classici e una vittoria in Gruppo 3. Curriculum molto qualitativo.

Score in siepi: 28 corse (1 delle quali in Germania), 7 vittorie e 15 piazzamenti.
Totale vincite: 124.083 euro.

Score in piano: 10 corse, 1 vittoria e 4 piazzamenti.
Totale vincite: 13.392 euro.

Corse in carriera: 38 corse, 8 vittorie e 19 piazzamenti, vincite 137.745 euro.

PREMI IMPORTANTI IN OSTACOLI.
-Gr.3: 34° Gran Corsa Siepi di Pisa, Pisa, 28 gennaio 2018.

PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-Gr.1: due volte secondo nella Gran Corsa Siepi Nazionale, Pisa, 15 febbraio 2015 (II Edizione) e 19 febbraio 2017 (IV Edizione)..
-Gr.1: secondo nella VIII Gran Corsa Siepi d'Italia, Merano, 26 giugno 2016.
-Gr.1: secondo nella LXII Gran Corsa Siepi di Merano, Merano, 24 settembre 2016, quarto nella LXIII Edizione il 23 settembre 2017.
-Gr.2: secondo nel Criterium di Primavera, Merano, 29 giugno 2014.
-Gr.1: terzo nella Gran Corsa Siepi di Milano, Milano, 12 novembre 2016.
-Gr.3: quarto nella 33° Gran Corsa Siepi di Pisa, Pisa, 29 gennaio 2017.
-Gr.2: quinto nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano, Milano, 25 aprile 2014.
-Gr.2: quinto nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano, Merano, 28 settembre 2014.

PIAZZAMENTI IN PIANO
-L: terzo nel Premio Emanuele Filiberto, Milano, 21 aprile 2013.

NOTTI MAGICHE
a podio in tutti i GRUPPI 1 per siepisti anziani.
(Foto Katerina Urbankova).