giovedì 18 gennaio 2018

Responso 2° Giornata, San Rossore, Pisa.


VANA SI CONFERMA GRAN MAESTRO COL SUO TRE SU TRE

Il ceko fa e dispone. Nulla la resistenza di Raffaele Romano e di Paolo Favero che devono accontentarsi dei posti d'onore in tribuna vip.

La concretezza di Josef Vana jr, Paolo Favero
cerca soluzioni affascinanti. Dietro
sfila l'otto della sfortunata Sareerah.
(Foto di Matteo Mancini).

A cura di Matteo Mancini
Gli attesi cavalli dei Vana a San Rossore non si son fatti pregare con una tripletta che porta a 5 a 1 il confronto con i rivali dopo le prime sei corse della stagione.
Giornata invernale al San Rossore, forte vento e una leggera pioggerellina a sfiduciare qualche potenziale spettatore e convicerlo a starsene al calduccio del focolare. Terreno morbido, due soli ritiri tra gli ostacolisti in un campo complessivo che resta di venticinque concorrenti. Tre le prove in ostacoli, tutte piuttosto di contorno. Sorprese non pervenute e anche noi di ippicaostacoli a raccogliere un po' del seminato.

Apertura riservata ai quattro anni sui 3.500 metri in categoria maiden o vendere: Premio Silet. Grande curiosità per i due debuttanti dall'interessante blasone genetico. Da una parte il portacolori del Marchese Gugliemi Bardelli, figlio di una vincitrice del Regina Elena e nipote di una plurivincitrice in ostacoli, dall'altra Padrinho, fratellastro al 75% dello stallone Toronado e parente assai prossimo dell'ostacolista Wan. 
In sede di presentazione avevamo definito la corsa un Fly Filo Fly contro i due debuttanti, poco interessandoci della dichiarazione di Romano che dava per non pronto al 100% l'allievo di Ilaria Saggiomo Bardelli (bella struttura la sua).
Vittoria in bello stile per Fly Filo Fly, fratello pieno dell'inedito Frusciante, da Kingsfort che dopo Panta Rhei fornisce così il suo secondo vincitore in ostacoli. Tenuto comodo in pancia al gruppo da Vana jr, lo Statek Chyse risaliva lentamente sui primi all'attacco della piegata finale per poi andare a fare la volata in retta di arrivo proprio con Bardelli, lasciato in coda a distacco per buona parte della corsa da Raf Romano, e francobollato in corsia esterna alla schiena dell'avversario dal termine della dirittura opposta a quella di arrivo. I due superavano negli ultimi 500 metri i tre attaccanti Shiloh, Deda Queen e Do Your Best, dimostrandosi nettamente superiori agli stessi, per andare a duellare a fruste alzate dopo l'ultima siepe. Soluzione di forza per il più rodato ed esperto Fly Filo Fly che rispondeva senza appello al tentativo di aggancio dell'avversario portando a casa la vittoria con un vantaggio di due lunghezze comode.
Molto interessante la prova di Bardelli che dava la sensazione di voler assaggiare senza particolare interesse la nuova professione, disinteressandosi quasi della corsa, per poi mutare opinione e andare a giocarsi la posta in palio una volta offerte al suo interprete Raf Romano le buone e giuste sensazioni. Se tenuto subito in corsa, forse, avrebbe potuto arrecare maggiori grattacapo all'allievo di Vana sr. A ogni buon conto, un buon debutto. Dovrebbe migliorare ai prossimi ingaggi e vale la sottolineatura con evidenziatore di colore shockin'.
E gli altri? Spariti nel nulla nella volata finale. Shiloh, la prima dei battuti, centrava un buon terzo posto, a dieci lunghezze da Fly Filo Fly, giocando la carta dell'anticipo. La femmina andava ad attaccare lo scatenato front runner Ne Pas Subir a metà della dirittura opposta a quella di arrivo e cercava la soluzione di forza a traguardo ancora lontano. Entrata in vantaggio in retta, teneva botta per quel che poteva, vincendo le resistenze dell'attesa Deda Queen, che si piantava letteralmente in retta di arrivo, e conteneva un Do Your Best più brillante del solito. Aggredita da Fly Filo Fly e da Bardelli sull'ultima siepe, concedeva il fianco ai due rivali ma trovava le energie per ritornare, pur allargando visibilmente verso lo steccato opposto, su Do Your Best e batterlo di un'incollatura sul palo . 
Quinto posto, a dieci lunghezze da Do Your Best, per un deludentissimo Dance Dan Dan, praticamente mai in corsa e sospinto nel finale per andare a strappare l'ultimo piazzamento utile alla stanchissima Deda Queen che pagava con un fuori giri lo sforzo per andare ad acciuffare l'attaccante Shiloh.   
Pessimi Ne Pas Subir e Padrinho, entrambi brillanti nella prima parte di gara ma scomparsi di scena a traguardo molto ma molto lontano. Il grigio scandiva a discreto ritmo la corsa per cedere a tre quarti della dirittura opposta a quella di arrivo. Padrinho, secondo per buona parte della corsa, salutava la compagnia invece ancora prima, dimostrandosi in grave ritardo di preparazione con una performance che ha dell'imbarazzante, specie se valutata alla luce delle dichiarazioni del suo trainer che lo aveva definito al tondino "un soggetto affascinante".

FLY FILO FLY,
accompagnato dall'interprete BOEKHONT,
e più indietro dal vigile sguardo dell'interprete più amato dalla pista,
Henryk Grzywna,
saluta in una lingua chiara ILARIA SAGGIOMO,
costretta al posto d'onore.
(Foto Matteo Mancini).

Tutto come previsto per Azamourday nel Premio Lexou, vendere per anziani sui 3.500 metri in siepi. La femmina, come suo abituale cliché di corsa, scandiva i tempi di gara, dovendo resistere al preventivabile attacco di Colony the Best, sistematesi in scia fin dall'inizio per poi andare a pungolare la battistrada sulla piegata finale. La portacolori Aichner tuttavia rispondeva all'attaccante della signora Calissano, coniuge di Adolfo Manzi (storico fantino idolo nei pali di provincia, ma conosciutissimo anche a Siena col nome di battaglia di Ercolino), e respingeva l'attacco, sottraendosi anche all'affondo finale di Davide Columbu su una sorprendente, ma non troppo, Tequila Tango venuta a fare l'arrivo sui più attesi Anima Mundi, in lunga rimonta (a nostro avviso partito troppo da lontano e brillante nel finale), e  Colony the Best finiti nell'ordine. Tutto come avevamo predetto alla vigilia o quasi. Offriva la sensazione di giocare un ruolo inatteso la femmina Duc d'Aubrelle, penultima del campo, andando all'attacco della battistrada Azamourday e costringendo alla terza corsia Colony the Best all'ingresso in dirittura. Montata da Raf Romano, la figlia di Muhtathir si spegneva negli ultimi quattrocento metri finendo a gran distacco in ultima posizione, complice forse un inciampone sul penultimo ostacolo che portava Romano a desistere da ogni ulteriore tentativo.
Quinto posto incolore per Giannettoni davanti a Macchiavelli. I due si mantenevano nelle posizioni di rincalzo e nel momento di aprire i rubinetti rimanevano su passo monocorde. Caduta, quando ormai era distaccata in coda, poco dopo il salto della penultima siepe, Sareerah, verosimilmente per il cedimento di un anteriore. Non riuscivamo a vedere niente di più dalla tribuna ma è probabile che sia rimasta vittima di un grave infortunio.
Nel dopo corsa la vincitrice veniva aggiudicata all'asta per 6.000 euro, prezzo base di apertura, da Enrico Querci che sotto elogia la prestazione al microfono di questa rampolla da Expedience ex First Racing.

AZAMOURDAY,
cavalla per cui la redazione nutre simpatia,
si conferma la star queen delle low category.
La vittoria convince un acquirente a scommettere 6.000 euro su di lei.
Buona fortuna per l'avventura con i nuovi colori.
Da valutare un futuro anche quale riproduttrice.
(Foto Matteo Mancini).

La tripletta Vana si completava nel Premio Corinto dove Accelerator, ancora per i colori Aichner (sempre più leader tra i proprietari), confermava i favori del pronostico degli scommettitori (non i nostri che lo davano come quarto/quinto soggetto del campo) rientrando al "nostro favorito" Vodka Wells che dopo l'ultima siepe offriva l'illusione di aver risolto in proprio favore il confronto.
Vana jr optava anche per questa prova, sempre sui 3500 metri in siepi, per una soluzione da un capo all'altro, protetto dal compagno di allenamento Option Be (in quella che forse è stata la sua migliore performance in Italia), costantemente in schiena. L'attacco sulla piegata di fondo, in terza corsia, di Desperados non era tale da rompere gli equilibri della corsa. Vana jr era abile gestore delle energie di Accelerator, ben arroccato in corda scurvava di nuovo in vantaggio in retta sempre protetto da Option Be. Costretto alla rimonta dalle posizioni siderali presentava le proprie credenziali alla vittoria Vodka Wells, materializzandosi in retta di arrivo in compagnia di Giacalmarbar. Il tratto piano in vista dell'ultima siepe vedeva i nostri due attesi contro il favorito del campo con Vodka Wells in grado di riportarsi sotto ad Accelerator mettendogli un'incollatura davanti dopo l'ultima. Cedeva invece in modo grave Giacalmarbar su cui si riportavano sotto uno stoico Option Be e Desperados. Accelerator ripartiva nell'ultimo furlong e aveva facile ragione di Vodka Wells. Terzo un buon Desperados davanti di quattro a Option Be. Mancava negli ultimi trecento metri finali Giacalmarbar che provava a giocarsi la corsa, ma vedeva accendersi la riserva della benzina assai prima del preventivabile, chiudendo in modesta quinta posizione.
Confermava i propri limiti Archangel Raphael, blasonato figlio di Montjeu ed ex speranza nientemeno che di O'Brien che lo propose in Gruppo 1 a Longchamp, ben tenuto sui primi da Sertash Ferhanov ma scomparso di scena a metà della dirittura opposta a quella di arrivo.
Male anche Saluta (in affanno in curva finale e rimasta sul passo in retta) e soprattutto Almaster (mai in corsa).
Caduta a traguardo lontano, sulla prima delle due diagonali, Crystal Tango che ha subito una cavallata da Giacalmarbar che ha, probabilmente, fatto perdere una staffa al fantino Mastain poi caduto dopo il salto. Rimasta scossa, la figlia di American Post, ovvero il PALO AMERICANO, che avrebbe ben potuto giocare un ruolo di concreta sorpresa, è finita sulla pista in piano, ha portato via lo steccato della curva della segreteria ed è venuta a passare proprio dalla nostra postazione, tutta sullo steccato opposto, per poi cambiare traiettoria e dirigersi verso il tondino con Ilaria Saggiomo a urlarle dietro frasi che per un equino non possono che essere incomprensibili.

 CRYSTAL TANGO, scossa,
passa a salutarci nella lingua degli HOUYHNHNMS,
lei che è stata una STAR DE FRANCE,
 prima di rientrare a scuderia.
(Foto Matteo Mancini).

Al galoppo verso l'abbraccio di
ILARIA SAGGIOMO.
(Foto Matteo Mancini).

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