sabato 23 giugno 2018

Presentazione 18° Giornata, Maia, Merano.


STERNKRANZ PER CRESCERE, KITANO PER RITROVARE LA VITTORIA.

Premio Or Jack a calamitare le attenzioni in una giornata di transizione. Sternkranz contro Balashakh per dimostrare il proprio reale valore. Nel cross per dilettanti Kitano promette di vincere, ricorrendo in appello contro Monte Pelmo. Incertezza nelle altre due prove.

STERNKRANZ
(Foto Arigossi).

A cura di Matteo Mancini.
Giornata non di particolare interesse in vista del gran finale di prima parte di stagione in programma nel prossimo week-end con una due giorni densa di gran premi e nomi importanti.
Occhi puntati sul Premio Or Jack, novices per quattro anni e oltre sui 3.300 metri in siepi. Sei al via con almeno due che cercano di strappare la qualifica per poter recitare un ruolo da favorito nei gran premi della seconda parte di stagione. Sternkranz, del signor Gunther Alber, ha impressionato nel Premio Cogne mettendo sul piatto della bilancia un ritmo scatenato che ha minato le resistenze degli avversari. Soggetto dotato di qualità in piano, ha letteralmente spazzato ogni tentativo avversario a traguardo ancora lontano. Avrà contro quattro soggetti già affrontati al debutto nella specialità, oltre il Magog Balashakh. E' proprio quest'ultimo il rivale, sulla carta, più pericoloso per la pedina di Raf Romano. L'allievo di Favero ha vinto in grande stile al debutto sulla pista, contro avversari in discreta forma, e si candida al ruolo di controfavorito al betting. 
Attenzione poi al polacco Langfuhr, brillante al debutto. Atteso in progresso il Favero Wootyhoot che ha pagato, nella precedente uscita, la scelta di seguire le mosse dell'attaccante Sternkranz, ultimando il percorso in grave affanno. Più difficile per gli altri due. 

Pronostico Mancho: Sternkranz, Balashakh.

Kitano chiede la rivincita a Monte Pelmo nel cross veloce per gentlemen e amazzoni. Il portacolori di Trebeschi, ancora una volta affidato a Carrassi del Villar, ha tutto per ripetere la vittoria di tre settimane fa, eppure noi preferiamo scommettere sul duo Kitano - Altenburger. Il portacolori Biffi, che torna a esser allenato da Raf Romano, ha dalla sua una maggiore regolarità e una grande attitudine al tracciato. Prova il cross Tequila Tango, possibile sorpresa della corsa. Isaias e Vanessa del Cardo pronti a intervenire, ma a nostro avviso in seconda linea. Più difficili le altre soluzioni.

Pronostico Mancho: Kitano, Monte Pelmo, Tequila Tango.

Incertezza totale nella vendere sui 3.000 metri in siepi per quattro anni e oltre. Attrae molto la soluzione Musique de la Nuit che crolla di categoria, tornando sui maggiormente graditi ostacoli bassi. La femmina non è mai stata brillante nell'impianto Maia, eppure sulla base delle prestazioni ottenute in terra toscana sarebbe sicuramente da considerare al gioco. Difficile non azzardarla prima favorita, nonostante la scelta di Romano di destinarla all'allievo Gabriele Agus, soprattutto per la presenza di avversari di basso lignaggio (almeno per quello fin qui dimostrato). Attenzione a Mc Enroe, non brillante al debutto ma con in sella Jan Faltejsek e contro un lotto di soggetti da categoria di minima. L'allievo di Ghiotti potrebbe stupire tutti e regalare il secondo successo al neopatentato trainer. Da valutare anche Lord E, male in piano ma non disprezzabile in patria dove ha già vinto in hurdle in classe 4. Lascia perplessi e induce dubbi la scelta di Favero di affidarlo a Pastuszka, subordinandolo ai non trascendentali Shiloh e Spin a Disc. Rientra da cinque mesi di inattività Mesa Arch, deludente in siepi ma artefice di buon debutto in steeple a Pisa. Nel complesso grande incertezza.

Pronostico Mancho: Musique de la Nuit, Mc Enroe, Lord E. 

Difficile da decriptare anche la prova per tre anni. Favero gioca la carta Feel The Wrath per sciogliere l'intrigo. La scelta di affidarlo a Bartos ci porta a considerarlo il soggetto da battere anche perché gli avversari non sembrano offrire grandi credenziali, inoltre è risultato vincente in classe 6 in Inghilterra due mesi fa. Ha di contro una preparazione fin troppo veloce, oltre l'attitudine a correre sulla meda distanza. Elementi questi ultimi che potrebbero portarlo a perdere qualche battuta. Ventotene si candida a un piazzamento forte del secondo posto, a distacco, nel Prime Siepi. Occhio poi a San Cristobal, non eccelso al debutto sulla pista ma non disprezzabile in condizionata a Nancy e con in sella Faltejsek. Oggetti misteriosi gli altri quattro, tra cui Coast Guard che, dalla televisione, sembrava essersi infortunato al debutto. Corsa aperta a ogni soluzione.

Pronostico Mancho: Feel The Wrath, San Cristobal. 

domenica 17 giugno 2018

Responso 17° Giornata, Maia, Merano.


IMPERIAL RED LA CARTA DI FAVERO PER L'ASSALTO ALLE PATTERN DEI TRE ANNI.

Convincente vittoria nel Cermes per il figlio di Zoffany che surclassa la new entry Aichner Starman. Nel Coccia Opaleo piega un frettoloso All About Cossio.

IMPERIAL RED,
il tre anni volante di casa Favero.
(Foto Arigossi).

Commento Matteo Mancini.
La quinta giornata all'impianto Maia di Merano si apriva nel ricordo di Sonia Pirone, manager di quarantasei anni prematuramente scomparsa il 13 giugno scorso, a Merano, per effetto di un male incurabile. Cap nero in ogni corsa in segno di lutto. Quattro le prove in ostacoli, alternate a tre per gentlemen e amazzoni in piano. 
Fari puntati sul Premio Cermes, quinta prova stagionale in siepi per soggetti di tre anni, dove il sauro Imperial Red confermava in modo importante l'ottima impressione lasciata nel Prime Siepi di due settimane fa. Il tre anni, nipote per via materna di Sholokhov, lasciava sfogare al comando il favorito Starman per pervenire sullo stesso sulla piegata finale. Agevolato dal traino offerto dal compagno di allenamento Watching Spirits, il portacolori Favero (alla sesta vittoria da proprietario e alla tredicesima da allenatore, secondo in entrambe le classifiche) operava l'aggancio in dirittura di arrivo e rifiniva il tutto con vigoroso speed finale che assumeva la consistenza di cinque lunghezze e mezzo tutte inflitte nel tratto piano conclusivo. Brillante fin dalle prime battute di gara, Imperial Red rendeva manifesta la grande attitudine al salto e si confermava il vincitore più netto nella generazione 2015 pur al cospetto di avversari ben più qualificati rispetto a quelli della prova di debutto (dove aveva vinto di otto). Si adeguava alla posizione d'onore Starman. Recente acquisto Aichner (per 26.200 euro), dopo due vittorie a reclamare in Francia, assumeva il comando delle operazioni fin dal via tenuto in costante riferimento proprio da Imperial Red. Attaccato da Watching Spirits sull'ultimo passaggio sulla curva di Marlengo, il baio da Manduro reagiva all'avversario ma ben poco poteva contro il successivo affondo di Imperial Red
In costante progresso, completava il podio il grigio Leonardo da Vinci. Mantenuto nelle posizioni di rincalzo da Davide Columbu, il portacolori Troger approfittava del calo del compagno di colori Brazil de L'Orme (deludentissimo e fuori dai giochi a traguardo ancora lontano, dopo corsa sui primi) e di Watching Spirits, sacrificato da Favero per ragioni tattiche, per finire terzo con apprezzabile retta conclusiva. Male tutti gli altri, a partire da Watching Spirits (quarto) che ridimensionava, e di molto, le proprie aspettative future in vista dei gran premi di categoria. Pensiamo di poter dire, per il portacolori Olisova, che un impiego più accorto, in termine di utilizzo, potrebbe beneficiare al cavallo.

Attenzioni anche sul Giulio Coccia, cross country sui 4.100 metri propedeutico al Grande Steeple Chase di Roma. Risolveva la contesa il vecchio Opaleo che sfruttava la calibrata monta di Raf Romano (alla quarta vittoria stagionale). La volpe bresciana faceva ricorso a tutta la propria esperienza per ritornare sotto a un frettoloso All About Cossio che gettava alle ortiche una vittoria che sembrava ormai in tasca. I due entravano in gioco dopo il primo quarto di percorso, dopo aver lasciato ai vari Larsen Bay e Bull Ride (in affanno sulle continue piegate meranesi) l'onere di scandire i primi parziali. Era proprio Opaleo a portarsi sui primi, grazie a salti e piegate più fluide rispetto a quelle operate dai due iniziali front runner, in special modo Bull Ride che retrocedeva presto nelle posizioni di rincalzo. All About Cossio, montato da Marcel Novak, non perdeva di vista il favorito e gravitava in terza posizione in scia a Larsen Bay.  I tre riuscivano a fare selezione e in vista del passaggio della buca assumevano margine importate dal resto della comitiva. Sulla piegata finale, Marcel Novak lanciava in inspiegabile e prematuro attacco All About Cossio che in pochi tempi di galoppo sorvolava Larsen Bay e anche il front runner Opaleo. Il portacolori della Vocetka entrava in retta di arrivo con una lunghezza e mezzo di vantaggio e offriva la sensazione di aver già risolto la partita ai quattrocento dal palo, illudendo gli scommettitori di esser in condizione di poter far registrare un netto assolo alla Jimi Hendrix. Ancora ben davanti dopo l'ultima siepe subiva tuttavia il ritorno di Opaleo che gli rientrava e lo regolava di tre-quarti di lunghezza. Più indietro, Larsen Bay alzava bandiera bianca a duecento dal palo e subiva la rimonta di Secret Sinner e Bull Ride che chiudevano, a diciotto e a diciannove lunghezze dal vincitore, in terza e quarta posizione. Non entrava mai in gioco Strike, addirittura ultimo, mentre si limitava a un anonimo rientro Catalaunian Fields.

Nelle altre due prove di contorno si registravano le vittorie di Gondaro e di Spettacolo, il primo in uno steeple a vendere, il secondo in una siepi in categoria discendente. L'allievo di Vana sr risolveva la partita con un coast to coast che regalava a Josef Aichner la quindicesima vittoria stagionale (nessuno come lui). Tutto facile per il figlio di Sholokhov, capace di allungare nel tratto piano finale, dopo aver dominato l'intera prova, rendendosi costantemente intangibile agli avversari. Costretto ad adeguarsi secondo il favorito Company of Ring, tenuto sui primi da Josef Bartos per tutto l'arco della prova. Deludeva l'altro atteso Bukhari, al debutto sulla pista. L'allievo di Wroblewski, recente vincitore in categoria IV a Lysa nad Labem, seguiva in scia il battistrada  fino al muro posizionato sulla retta di fronte dove subiva l'andatura del leader. Infilato prima da Company of Ring, e poi da Icarium, veniva anticipato dopo il verticale anche da Chappy Bros che Columbu sparava all'attacco di Gondaro. Costretto a operare difficile rimonta, Bukhari si ripresentava a centro pista nel tratto piano conclusivo dove riusciva, in testa a testa con Icarium, a rimontare un frettoloso Chappy Bros, letteralmente crollato dopo il tentativo di aggancio sul battistrada, senza andare oltre al quarto posto. La prova del grigio, da quanto si legge sul sito ufficiale Maia, trovava comunque l'apprezzamento di Orfeo Bottura che provvedeva a depositare offerta in busta prossima ai 14.000 euro utile ad acquistarlo nel dopo corsa. Partecipanti anonimi alla prova Gotscha e Giannettoni rimasti costantemente nelle retrovie e là giunti senza voce in capitolo.

Prima vittoria ufficiale da allenatore per Christian Ghiotti che scriveva il numero uno nella casella vittorie alla sua quattordicesima uscita, la decima in ostacoli, grazie al sei anni Spettacolo. Il portacolori di Luca Ghiotti, affidato alle prestigiose mani di Jan Faltejsek, leader attuale nella classifica fantini in ostacoli a Merano con cinque vittorie contro le quattro di Bartos e le tre di Raf Romano, emulava da un punto di vista strategico le due prove meranesi di qualche settimana fa. Lasciato coperto a centro gruppo, emergeva in vista della piegata finale seguendo le mosse di Desperados per andare a presentare le proprie carte in vista dell'ultima insidia. Brillante sull'ultimo salto, subiva un lieve scarto dell'estremo outsider Dalton, nel frattempo risalito in prima posizione al passaggio davanti alle tribune (dove peraltro rischiava la caduta) e qui rimastoci fino ai duecento dal palo, avendo dato libero sfogo iniziale al gravato al peso Desertmore Hill (vitale fino alla piegata conclusiva) francobollato da Archangel Raphael. I due cavalli entravano in contatto in volo sull'ultima siepe, rendendosi protagonisti di una sportellata degna delle prove Nascar, senza subire tuttavia intoppi in fase di ricezione. Il tratto piano sorrideva al sei anni di Luca Ghiotti con uno stanco Dalton che obliquava ancora verso il rivale per poi cambiare direzione verso l'interno. I due finivano nell'ordine per un'accoppiata siglata Ghiotti-Nero, un tempo in stretta collaborazione, che sfiorava il 100 a 1 al totalizzatore nazionale. Terzo finiva forte, per vie interne, il favoritissimo nonché top weight Kazoo, tenuto troppo lontano dai giochi e costretto a incunearsi in una selva di avversari rinvenendo dagli abissi del gruppo. Il portacolori Aichner riusciva ad aver ragione, nei pressi dell'arrivo, di un Desperados lievemente calato dopo aver cercato di giocarsi la vittoria. Male gli altri. Desertmore Hill pagava l'eccessivo peso (concedeva otto chili ai primi due classificati) e la scelta di condurre la prova, prendendosi per la testa con Dalton fino alla piegata finale. In evidente affanno nel tratto piano, l'ex Favero riusciva a conservare un muso di vantaggio sull'attendista Mushrae, ancora una volta deludente sulla pista meranese. Male anche Namoum che, tuttavia, dava la sensazione di non esser stato spremuto a dovere. Il portacolori Tanghetti restava nelle posizioni di rincalzo per tutta la prova, per presentarsi con disinteresse sui primi in vista dell'ultima. Il figlio di Samum, piazzatosi in prove di cartello a Pisa, restava sul passo senza cambiare azione con Raf Romano piuttosto fermo in sella. Archangel Raphael usciva di scena a traguardo lontano, pagando verosimilmente anche gli eccessivi affanni dovuti a un impiego assai massivo: tra i saltatori, si tratta infatti del cavallo più impiegato nella stagione con otto uscite in sei mesi. Non poco, come dimostrano i tabellini d'ingaggio degli altri cavalli.

Il sei anni BUKHARI,
allevato dalla prestigiosa Aga Khan,
quarto nel Val d'Isarco,
passa a difendere i colori di Orfeo Bottura
per una somma prossima ai 14.000 euro.
(Foto Dostihovy-svet.cz).

sabato 9 giugno 2018

Presentazione 16° Giornata, Maia, Merano.


ARIA DI GRAN PREMI CON QUATTRO PROVE PREPARATORIE CHE HANNO CALAMITATO, CIASCUNA, VINCITORI CLASSICI.

Santo Cerro tra i novizi in steeple, Live Your Life tra quattro anni, Al Bustan vs Capivari in steeple e infine i vincitori in Gruppo 1 Brog Deas e Champ de Bataille tra gli adulti in siepi. 

SANTO CERRO,
alle prese con gli ostacoli di Auteuil,
è il cavallo base della giornata.
(Foto canalturf.com).

A cura di Matteo Mancini.
Giornata estremamente interessante con molteplici vincitori classici in pista. Quattro prove in ostacoli, ciascuna propedeutica ai gran premi di settore.
Santo Cerro nel ruolo di favorito netto nel Val Martello. L'allievo di Greg Wroblewski ha affinato la preparazione in Francia con un trio di piazzamenti in categoria egregia. Le qualità del soggetto non sono in discussione, essendo probabilmente il miglior classe 2013 ammirato con continuità sugli ostacoli in Italia. Dovrà vedersela con un campo di partenti, sulla carta, non altezza del suo blasone. Faltejsek lo porterà subito sui primi a fare l'andatura e questo dovrebbe toglierlo da ogni rischio di sorta. Solo un imprevisto, ci pare di poter dire, potrebbe escluderlo dalla vittoria. Fly Filo Fly (non male al debutto in steeple) e Musique de la Nuit i nomi per cogliere un'accoppiata. Attenzione alla grigia, storicamente non a proprio agio sulla pista, che al primo assaggio sugli ostacoli alti si è limitata a un giro di pista (prestazione non veritiera).

Pronostico Mancho: Santo Cerro, Fly Filo Fly.

Live Your Life nel Premio Scena il nome da battere, essendo il miglior soggetto sul territorio italiano (Arkalon permettendo) nella classe 2014. Josef Aichner, per sfidarlo, ha importato dalla Francia il validissimo Sansiro, che debutta sulla pista presentandosi forte di un doppio successo in terra francese in categoria condizionata. Curriculum dunque molto buono per questo figlio di Rajsaman che lo eleva a controfavorito al betting, anche se c'è il rischio che i Vana non lo spremino nell'occasione. Occhio allora, a chi sia in cerca di alte quote, a Dajuka, cavallina che ha vinto al debutto nella disciplina a Pardubice, valida in piano ma soprattutto preparata da quella sentenza che è Radek Holcak. Un allenatore, quest'ultimo, che quando si presenta a Merano non lo fa certo per cambiare aria, avendo una media percentuale di vittorie e piazzamenti a dir poco spaventosa.
Chance minori per Haruza, seconda al debutto sulla pista a gran distacco da Balashakh, e per l'esperto Solar Walker al rientro da Pisa ma a suo agio a Maia. Outsider gli altri.

Pronostico Mancho: Live Your Life, Sansiro, Dajuka.

Grande spettacolo per le prove per gli anziani, sia in steeple che in siepi, che si presentano, per campo partenti, quali mini gran premi.
Nel Val Passiria, sui 3.900 metri in steeple, si rivede il vincitore del Gran Premio Merano Al Bustan. Popelka lo ripropone, al rientro, sulla pista che lo vede imbattuto su tre uscite. Ha letteralmente dominato la stagione 2017 segnalandosi quale il più forte steepler dell'anno. Probabile che paghi qualcosa in termini di forma, anche perché il campo partenti è tutt'altro che secondario. Ci attendiamo infatti di vedere in forte progresso il grigio Capivari. L'ex Cottin, agli ordini di Vana sr, ha debuttato sulla pista in modo a dir poco parsimonioso. Ce lo attendiamo già al comando delle operazioni sulla dirittura opposta di arrivo a scandire i tempi di gara. A nostro avviso, nonostante il non trascendentale primo approccio a Maia, è il cavallo da battere. Dovrebbe migliorare anche Alcydon Fan, bello al rientro, in linea anche il fratellastro materno Almost Human. Difficile per gli altri, ivi compreso Home Please che ha colto tutti in castagna nel Val di Non.

Pronostico Mancho: Capivari, Al Bustan.

Grande qualità anche nel Premio Saltusio, sui 3.500 metri in siepi. Si rivede, a quasi due anni di distanza, quello che è stato probabilmente il più forte siepista degli ultimi dieci anni in Italia (triplice vincitore in Gruppo 1). Radek Holcak ripresenta il nove anni Brog Deas. Cavallo minato dagli infortuni, con una doppia pausa in carriera di due anni. Gravi gli interrogativi relativi allo stato di forma. E' rientrato in categoria di minima a Pardubice, finendo terzo a grave distacco (fece lo stesso nel 2016). La sensazione è che Holcak l'abbia recuperato e che possa anche recitare un ruolo di primo ordine, nonostante abbia contro almeno due soggetti di categoria. Aichner schiera infatti Champ de Bataille, ridimensionato da due sconfitte, patite da Vodka Wells e da Morning Star, quando sembrava ormai esser un prospetto capace di fare la voce grossa nelle main category, e il sempre positivo nonché specialista della pista Notti Magiche. Dietro ai tre, attenzione a Finoras che Christian Ghiotti dovrebbe aver recuperato in pieno dopo i disturbi invernali. Il figlio di Samum dovrebbe esser di categoria inferiore, ma in caso di battute d'arresto dei più attesi potrebbe inserirsi per un piazzamento, inoltre potrà usufruire della monta dell'eccelso Faltejsek. Curiosità, ma sulla carta inferiori, per Chateaudemalmaison che debutta sulla pista (in Francia era un vincitore seriale in categoria reclamare) e Ale Ambrosio. Estremo outsider Time is Precious (anonimo al debutto), estremissimo outsider Karlin.

Pronostico Mancho: Champ de Bataille, Notti Magiche, Brog Deas.

domenica 3 giugno 2018

Responso 15° Giornata, Maia, Merano.


IMPERIAL RED E STERNKRAZ I NOMI NUOVI IN UNA GIORNATA TRAGICA.

Molte cadute nella terza giornata di Merano. Nelle tradizionali prove per debuttanti Imperial Red e Sternkranz dominano riportando, rispettivamente, Prime Siepi e Cogne. Gravi infortuni per Coast Guard e Dancing Bolek

STERNKRANZ
vincitore del Premio Cogne.
(Foto turf-times.de).

A cura di Matteo Mancini.
La quindicesima giornata del programma ostacolistico, terza nell'impianto Maia, andava in archivio palesando l'alto grado di difficoltà del tracciato meranese. A fine riunione si registravano otto cadute, almeno due delle quali, molto probabilmente, tali da comportare l'intervento del veterinario di pista. 
Il programma proponeva i tradizionali Premio Prime Siepi e Premio Cogne, prove per debuttanti sui 3.000 metri in siepi rispettivamente per tre anni e quattro anni e oltre.
Impressionava positivamente il sauro Imperial Red, tre anni prelevato a febbraio a Newmarket da Paolo Favero per 7.000 ghinee. Soggetto molto mediocre in Inghilterra, mai piazzato in quattro uscite in piano, ivi compreso in classe 6, risolveva la contesa col piglio del cavallo superiore. Josef Bartos lo portava subito negli scarichi della battistrada Zubiena per poi sfruttare l'accelerazione imposta dal compagno di colori Autumn Glory all'attacco dell'ultimo giro. Trainato dal compagno di colori, Imperial Red metteva sul piatto della bilancia il miglior parziale finale e respingeva l'attacco tardivo di un poco lineare Ventotene. Quest'ultimo, rimasto nelle posizioni di rincalzo nella prima parte di gara, tentava la risalita sulla piegata finale, ma poco poteva contro il più qualitativo avversario. Imperial Red si sbarazzava di Autumn Glory sulla curva finale e agiva in anticipo su Ventotene da cui si isolava tutto in mano, infliggendo otto lunghezze di distacco sul palo. Terzo chiudeva Autumn Glory con gli altri a enorme distacco.
Nella corsa cadevano Coast Guard, stramazzato sulla seconda siepe e rialzatosi con un'evidente zoppia, e Alanui, caduto sulla dirittura opposta a quella di arrivo quando seguiva bene nella scia del vincitore. 
Deludevano in modo importante, senza mai entrare in corsa, la Vana Saint Sanka, autrice di pessimi salti, e l'allieva polacca di Greg Wroblewski Jurata, addirittura ultima. Zubiena e Jackson esaurivano l'ardore iniziale sulla dirittura opposta a quella di arrivo, uscendo a traguardo ancora lontano dalla contesa per terminare quinta e quarto a trenta lunghezze scarse dal vincitore. 
La vittoria di Imperial Red rendeva sempre più incerto il confronto nella generazione 2015. Quest'ultimo, figlio di Zoffany (già riproduttore di un vincitore in ostacoli in Italia, ovvero il Favero Mukallaf), si segnalava quale quarto vincitore diverso in quattro prove disputate e lo faceva con il più largo distacco fin qui registrato sul secondo classificato. Prospetto interessante, soprattutto alla luce delle qualità mostrate dalla madre Scoville, una figlia di Sholokhov (stallone spesso protagonista nell'ostacolismo italiano) vincitrice in categoria Listed ad Hannover e piazzata in Gruppo 3 e Listed in Germania. Una linea genealogica tutta tedesca priva, tuttavia, di riscontri nel settore ostacolistico pur brillando per una lunga tradizione di vincitori, ivi compresi in Listed, sulle piste tedesche. A ridimensionare le opinioni il curriculum dei battuti che, dati alla mano, non apparivano affatto fantasmagorici essendo tutti elementi prelevati dalle categorie di minima.

Nell'altra prova per debuttanti, il Premio Cogne, si imponeva con prepotenza il quattro anni Sternkranz, prelevato in Germania da Gunther Alber per il training di Raffaele Romano. Il quattro anni, montato da Davide Columbu, giocava le proprie chance all'insegna del ritmo. Tenuto sui primi nelle prime battute, prendeva presto la testa delle operazioni, allungando in modo importante poco dopo il passaggio davanti alle tribune. Provava a resistere all'accelerazione il Favero Wootyhoot, mentre palesava difficoltà il favorito netto Fighting Lips. I due prendevano importante margine a metà della dirittura opposta  a quella di arrivo, rubando una decina di lunghezze in pochi tempi di galoppo. Wootyhoot, bene in mano a Bartos, illudeva i propri supporters dando l'impressione di esser più fresco del battistrada, costantemente sostenuto dal suo interprete. L'attacco della piegata finale, tuttavia, svelava quelli che erano i veri valori in campo, con Sternkranz che approfittava di un errore dell'avversario per sbarazzarsi di Wootyhoot, lanciandosi verso una vittoria netta che veniva ricucita, nei margini, solo dal grandissimo finale del polacco Langfuhr. Quest'ultimo, preparato da Rogowski, emergeva bene dalla retrovie e andava a battere uno stanchissimo Wootyhoot che pagava la scelta di seguire le mosse del vincitore. Solo quarto un monocorde Fighting Lips che resisteva all'attaco finale di Dzan Moritz, senza mai recitare un ruolo importante per un piazzamento.
Brutta caduta, a vista senza conseguenze, sulla diagonale discendente per Mc Enroe e, sulla dirittura opposta a quella di arrivo, per Tialine.

Lo sfortunato
DANCING BOLEK.

Di scarso rilievo tecnico le altre due prove. Il top weight Desertmore Hill risolveva in modalità da un capo all'altro l'ascendente per anziani in siepi, reagendo all'affondo finale di Desperados. L'ex Favero, passato a difendere i colori di Orfeo Bottura, salvava una corta testa sul palo quando ormai sembrava piegato. Alle spalle dei due chiudeva Spettacolo che provava a seguire i due fin da metà della dirittura opposta a quella di arrivo senza però riuscire a impensierirli. Quarto, a distacco, il regolare quanto monocorde Spin a Disc, in scia al battistrada fino a metà della dirittura opposta a quella di arrivo per poi cedere il passo.
Soffriva il primo assaggio sulla pista Archangel Raphael, mai in partita, mentre, complice qualche brutto salto, non entrava mai in gioco il favorito netto Marywill. Bene l'allievo Gabriele Agus, figlio d'arte e al debutto nella professione di fantino in ostacoli, quinto in cabina di regia di Giannettoni.
Prendeva il via a ampio distacco il dormelliano Dalton, che non riusciva a colmare il gap accumulato.

Nel cross di apertura bella vittoria di Monte Pelmo su cui, a distanza di quasi quattro anni, si rivedeva in cross Alberto Carrassi del Villar. Il bravo gentleman ripartiva laddove aveva finito ovvero con una vittoria, mantenendosi imbattuto nella disciplina in categoria amatori.
La prova registrava numerose cadute, alcune delle quali brutte. Cadenzava i tempi di gara il favorito Kitano che rilevava, dopo poche centinaia di metri, il grigio Lost Monarck. Al primo passaggio di marrana cadeva e si infortunava in modo molto grave l'ospite ceco Dancing Bolek. Sulla siepe che introduce sulla piegata finale anticipava il salto e rovinava al suolo il grigio Dzacheron. Non c'era dato sapere le conseguenze della caduta, ma la dinamica non offriva buone impressioni. Davanti intanto Kitano perseverava nell'andatura di testa seguito da Monte Pelmo e dal compagno di quest'ultimo Isaias. Carrassi del Villar attendeva il tratto piano per sferrare l'attacco al favorito e giocava in modo assai calibrato le proprie carte avendo la meglio sull'avversario di tre quarti di lunghezza. Terzo completava Isaias, con quindici lunghezze di margine su un deludentissimo Lost Monarck letteralmente crollato in dirittura di arrivo. Quinta, a grande distacco, una spenta Vanessa del Cardo. Nella parte terminale del percorso cadevano anche Jolie Tango e Marital (Luca Carminati sempre più detentore della più alta media cadute), comunque in affanno nelle posizioni siderali del gruppo.