domenica 22 febbraio 2015

Statistiche aggiornate a febbraio con chiusura della riunione pisana


DAL SOLE ALLA NOTTE, PASSANDO PER IL TRAMONTO E L'ALBA... E' IL CICLO CHE HA REGOLATO SAN ROSSORE.

A cura di Matteo Mancini.
Il secondo passaggio davanti alle tribune del CRITERIUM D'INVERNO.
Kisanji al comando su Relco Sud Ovest e Tramonto a Ivry, quindi Solar Focus e High Master.
(Foto di Matteo Mancini)

Un tempo Paoli cantava Sapore di Sale, a sottolineare una stagione evaporata fin troppo presto, ma carica di emozioni e gioie tali da essere cristallizzate in un evergreen da alta classifica, roba da High Master come direbbero gli inglesi. A me piace invece ricordare, data la vicinanza alla risacca bagnata dalle dolci onde che dal mar Ligure si abbandonano nel cuore del Tirreno, il film comico con Jerry Calà ed altri ispirato proprio dal titolo di questa canzone ovvero Sapore di Mare. Più in particolare mi sovviene l'epilogo crepuscolare, con il cielo carico di pioggia e le folate che fungono da preludio al congedo e ai saluti in attesa del nuovo anno. Ed è proprio in questa atmosfera che il giorno dopo San Valentino si è chiusa la riunione riservata alle siepi ospitata dall'ippodromo di San Rossore, nome quanto mai indicato vista la particolare festa riservata agli innamorati (a Pisa pochi per la disciplina, tanto da destare il sospetto che sia prossima l'apertura di una riserva dedicata agli orsi piuttosto che agli Horse, sempre per utilizzare una pennellata dal vago retrogusto albionico).

Sette giornate di corse, scandite dal passo dei Re Magi, giunti in pista con i dromedari manco fossero guidati dalla famosa stella di Betlemme, per un totale di venti corse (14 in siepi), due delle quali cross riservati ai Gentleman e Amazzoni. Ed è proprio l'influsso dei movimenti stellari ad aver avuto, almeno in apparenza, un'incidenza sui responsi della pista, del resto siamo nella città di Galileo Galilei, e se è vero che ormai non vi è più traccia del vecchio Astrolabio, evidenti restano nell'albo d'oro della stagione le tracce di maghi, soli, tramonti, notti e albe.
Sono stati 81 i cavalli a scendere in pista, tanti quanto l'anno di nascita del sottoscritto. Si va dalla "A" di Achen alla "Z" di Zaiman. Mattatore numero uno Paolo Favero, il quale da allenatore ha presentato qualcosa come 31 allievi (circa il 38%) aggiudicandosi 17 corse sulle 20 disputate. L'allenatore di Sinigo si è rivelato un vero e proprio cannibale, vincendo l'85% delle corse in programma e realizzando addirittura un poker, due triplette e sette doppiette da allenatore. Ha vinto tutti e quattro i gran premi della stagione, alzando le coppe della XXX Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) e della II Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) con Sol Invictus, oltre che della Corsa Siepi dei 4 Anni (L) e del Criterium d'Inverno (Gr.2) rispettivamente con Kisanji e High Master. Le vittorie sono state purtroppo offuscate, quanto meno a livello affettivo, dai gravi infortuni patiti da Locky Taylor e Barnabo entrambi vincitori e fratturatisi in un tratto piano, il primo addirittura quando era ormai già avviato alla vittoria. Si segnalano inoltre le due vittorie in cross (due corse da farsa) di Missed Approach, l'ottima vittoria di Sadoshi a epifania (poi non più ripresentato) e i piazzamenti dei ritrovati Moqorro, Likhita (questi anche vincitori), Kamikaze de Teille e Magica Vita. Cifre mostruose giustificate dalla bravura del trainer, ma anche dall'elevata quantità del materiale a disposizione (dei 31 cinque hanno portato in pista i colori della scuderia Magog, due della scuderia D'Altemps e uno un inconsueto bianco Schileo) e dalle enormi difficoltà dei rivali per i quali diventa persino difficile racimolare fondi dai premi messi a disposizione dagli organizzatori. Curioso poi che l'allenatore primo tra gli inseguitori sia Eros Ostanel, amico fidato e vecchio allievo di Favero. L'ex gentleman ha schierato undici soggetti (due di proprietà Siba) ovvero quasi il 14% del totale, vincendo una corsa con Giant Hawk  e ottenendo cinque ottimi secondi posti (due volte con Notti Magiche e Relco Sud Ovest, una volta con Little Bruv) che lo evidenziano quale allenatore più presente in pista dopo il maestro. Rende bene l'idea la statistica che vede il binomio Favero-Ostanel rappresentare oltre la metà dell'intero movimento. Resto pertanto perplesso quando sento parlare di una certa ripresa, i dati sono oggettivi e al momento evidenziano come la specialità ostacolistica sia divenuta una sorta di corsa in famiglia.

"Morositas" FAVERO pronto a nuove conquiste.
(Foto di Matteo Mancini).

Dietro alla coppia solo altri due allenatori sono riusciti a conquistare una vittoria. Il primo dei due è il decano sardo trapiantato a Milano Francesco Contu, "caduto" a livelli minimi storici ma non certo per sua colpa. L'allenatore di campioni quali Reckless William, Il Profeta, Frammassone, Sharpmon, ha un palco cavalli assai ridotto, con più di un elemento curato e affetto da vari acciacchi. Sono state appena cinque le frecce nell'arco di Contu, il quale ha fatto di necessità virtù dimostrando ancora una volta il proprio valore vincendo il Pr. Balorain con Tramonto a Ivry della scuderia Topeeka. Baio oscuro dalla mole statuaria, figlio di Montjeu, ha vinto per dispersione al debutto nella specialità non confermandosi poi nel Criterium d'Inverno (solo terzo). Resta comunque uno dei migliori soggetti visti a Pisa che, ne sono certo, saprà donare soddisfazioni ai proprietari. Degno di nota anche Signor Tiziano, per i colori della scuderia Milano s.n.c., terzo e secondo alle spalle di Sol Invictus, purtroppo penalizzato da qualche affanno di troppo nel Gr.1. Ha deluso Alaska Trip caduto sull'ultima siepe quando era fuori dai giochi in categoria medio-bassa.

Quarto posto nella classifica degli allenatori per il trainer ceko Jozef Vana che ha deluso in modo clamoroso, riuscendo a riscattarsi parzialmente nella penultima giornata grazie alla bella vittoria di Big Mago (con tanto di urla ripetute, stile sirena, dalla tribuna) e all'incredibile secondo posto, in steeple, del rientrante Cornet Obolensky, capace di mangiare ai rivali, nel tratto finale dopo l'ultima siepe, qualcosa come quindici lunghezze, perdendo poi in fotografia. Oltre ai due, Vana ha presentato altri cinque elementi (terzo allenatore col maggior numero di allievi) non andando oltre al quarto posto ottenuto da Taquari. Per un vincitore del G.P.Merano come lui è un po' poco, ma presenterà presto nuove credenziali.

Questi sono i quattro allenatori che hanno vinto almeno una corsa, dietro di loro una grande Ilenia Nero, in quinta posizione in virtù di due secondi posti. L'allenatrice meranese, protagonista anche in piano sia da allenatrice che da amazzone (vittoriosa a Pisa e a San Valentino a Grosseto con Alfono), si conferma quale emergente da tenere in grande considerazione. Il materiale di cui è in possesso, quasi tutto di provenienza Dormello Olgiata, non è male, sebbene sia quantitativamente limitato. L'augurio è che l'ottima impressione offerta in pista dai suoi allievi possa tramutarsi in un biglietto da visita tale da stuzzicare l'attenzione di qualche proprietario in più. La Nero, infatti, ha corso con cavalli (cinque in tutto) di sua proprietà e del fido Christian Ghiotti, con l'unica eccezione de La Bella Donna, femmina del gentleman Orlando che ha deluso al debutto in siepi. Dicevamo dei piazamenti ottenuti, ovvero due secondi posti (Chiaromonte e Drounais), un terzo (Albina) e un clamoroso quarto in Gr.1 con Drounais. Peccato che non abbia centrato la vittoria, mancata per un pizzico di sfortuna e un'interpretazione poco condivisibile dei commissari alla prima riunione nel Pr.Furton, quando Chiaromonte è finito ad appena un'incollatura da Sol Invictus in evidente appannamento tanto da scartare. Possibile protagonista nelle prossime riunioni.

In sesta posizione l'ex fantino Acuna, il quale ha mandato in pista addirittura per cinque volte Maratory (cavallo più impegnato della riunione) cogliendo un secondo posto da alta quota in ascendente (ventuno vincente al totalizzatore). La figlia di Observatory si è rivelata interessante, in categoria minima, sul pesante, ma per Acuna fare di più era praticamente impossibile anche in considerazione del fatto che è stata l'unica cavalla che ha avuto a disposizione.

Altra allenatrice in classifica, in settima posizione, è l'ospite polacca Monika Rogowska, autrice di una riunione abbastanza deludente. Come la Nero, anche la Rogowska ha potuto usufruire di cinque soggetti, ma di livello assai inferiore. E' stata brava a rivitalizzare Sopran Slaker, di rientro dalle scuderie di Raf Romano, portandola ad artigliare due terzi posti in categorie minime. Per il resto ha preso parte senza mai incidere. Il suo "miglior" cavallo, Sopran Best, è stato eliminato in steeple da un errore di un avversario e poi ritirato in cross country dove avrebbe potuto dire la sua. Ha preso parte, passeggiando per la pista, al Criterium d'Autunno e alla II Siepi Nazionale con Zafra e Isuzu. Comunque benvenuta e, tutto sommato, capace di fare meglio di altri più titolati.

Ottavo in classifica la più grossa delusione della stagione: Raf Romano. Il fantino-allenatore bresciano è diventato una sorta di barzelletta del cross country (i suoi cavalli non digeriscono la gabbia di siepi di Pisa) e ha sfigurato anche in siepi complice lo scarso stato di forma di Salar Fircroft e soprattutto di un gruppo di soggetti non eccelsi. Ha subito addirittura la beffa costituita da Sopran Slaker, capace di andare al marcatore non appena passata di mano. Dei suoi cinque allievi, il migliore è risultato essere Smart Casual, terzo in categoria minima grazie a una sapiente interpretazione proprio di Romano. Deve riprendersi, perché questi non sono risultati che gli competono. Si mormora di un riavvicinamento a Paolo Favero, soluzione che potrebbe riportare in prima linea Ilaria Saggiomo, in verità sempre presente al fianco di Romano e prima protagonista (unico soggetto a lei rimasto in allenamento, quanto meno da programma) della figuraccia di Liebe Boy in cross (roba da allontanamento) che le vale, al momento, l'ultimo posto in classifica (14°).

Nono posto occasionale per Aldo Locatelli che ha preso parte a un'unica corsa, mandando New Girl a passeggiare per il percorso per conquistare un terzo posto giustificato dai demeriti altrui.

Solo decimo il triunvirato Satalia, deludenti anche loro. Quattro i cavalli a disposizione, certo non si potevano fare i miracoli anche se uno, forse, l'hanno fatto. Si è rivisto difatti in pista, dopo quattro anni, Tullio Ostillio, gran cavallo e vincitore di classiche in ostacoli, presentato in Gr.1 e giunto in quinta posizione, non si poteva fare meglio. Male invece Fata Birichina e Lorenzo d'Arcadia che, a Pisa, non sono mai riusciti a fare quel passo in avanti che ci sarebbe dagli stessi aspettato. Solo due quarti posti per il colonnello e una sorta di incomprensibile atteggiamento ostruzionistico (almeno questo si potrebbe percepire dall'esterno) nei confronti di Davide Satalia che ha grosse difficoltà a trovare ingaggi, sebbene abbia montato piuttosto bene i cavalli che ha in allenamento. 

Chiudono la classifica Simone Pugnotti (11°), che ha preso parte a due sole corse, ottenendo un quarto posto con Depeche Code, e i mai piazzati Pavel Tuma, Giuseppe Chianese (una corsa a testa) e Di Dio (tre cavalli presentati).

Questa pertanto la classifica allenatori definitiva di Pisa.
1. PAOLO FAVERO, 17 vittorie.
2. EROS OSTANEL, 1 vittoria, 5 secondi posti.
3. FRANCESCO CONTU, 1 vittoria, 1 secondo posto, 2 terzi posti.
4. JOZEF VANA, 1 vittoria, 1 secondo posto.
5. ILENIA NERO, 0 vittorie, 2 secondi posti.
6. L.A. ACUNA, 0 vittorie, 1 secondo posto.
7. MONIKA ROGOWSKA, 0 vittorie, 2 terzi posti.
8. RAFFAELE ROMANO, 0 vittorie, 1 terzo posto.
9. ALDO LOCATELLI, 0 vittorie, 1 terzo posto.
10. GIUSEPPE SATALIA, 0 vittorie, 2 quarti posti.
11. SIMONE PUGNOTTI, 0 vittorie, 1 quarto posto.
12 PAVEL TUMA, mai piazzato.
13. GIUSEPPE CHIANESE, mai piazzato.
14. A. DI DIO, mai piazzato.
15. ILARIA SAGGIOMO, mai piazzata.

MISSED APPROACH, col numero di vittorie ottenute e il
profetico nome per gli avversari di Favero per i quali
la parola aggancio è quasi bandita dal vocabolario.
(Foto Matteo Mancini).

Abbiam parlato di cavalli e allenatori, passiamo quindi ai fantini. Il dominio di Paolo Favero, chiaramente, ha delle conseguenze immediate anche in questa classifica che vede il dominio netto di Jozef Bartos, prima monta in casa Favero. Il ceko si è aggiudicato la metà delle corse a cui ha preso parte. Ha cioè vinto nove volte in diciotto uscite ed è stato l'unico ad aver preso parte a tutte le corse. Lo ha quasi emulato, quanto a impegni, il connazionale Jozef Vana Jr. che si è fermato a diciassette corse. L'ultimo vincitore del Gran Premio Merano ha commesso qualche sbavatura di troppo, pagando poi la scarsa vena dei cavalli di Vana sr.. In particolare ha steso Sopran Best andando a tamponare Union du Bosc in steeple (proprio prima della riviera), oltre ad aver perso una corsa incredibile (come si suol dire "ha dormito" o comunque c'ha creduto tardi) con Cornet Obolensky. Sono stati comunque quattro i suoi successi, due in più di quelli del francese Sylvain Mastain, bravo a sfruttare le poche occasioni capitatigli a inizio convegno quando ancora non c'era la terza monta di casa Favero, ovvero Dominik Pastuzka (una vittoria per lui). Tra gli altri una vittoria, magnifica per la monta e il tempismo, ottenuta da Davide Columbu su Giant Hawk e da Luigi Maceli in sella al travolgente Tramonto a Ivry (vittoria più larga della riunione, oltre dieci lunghezze). A bocca asciutta gli altri capeggiati da Emmanuel Reinhardt, che ha da recriminare per la goffa caduta da Chiaromonte nella XXX Gran Corsa Siepi di Pisa dove avrebbe potuto giocarsi la vittoria.

Classifica definitiva fantini.
1. JOZEF BARTOS, 9 vittorie.
2. JOZEF VANA Jr., 4 vittorie.
3. SYLVAIN MASTAIN, 2 vittorie.
4. DOMINIK PASTUZKA, 1 vittoria, 7 piazzamenti.
5. DAVIDE COLUMBU, 1 vittoria, 6 piazzamenti.
6. LUIGI MACELI, 1 vittoria, 2 piazzamenti.
7. EMMANUEL REINHARDT, 0 vittorie, 6 piazzamenti,
8. DIRK FUHRMANN, 0 vittorie, 5 piazzamenti.
9. JAN KRATOCHVIL, 0 vittorie, 4 piazzamenti.
10. DAVIDE SATALIA, 0 vittorie, 3 piazzamenti.
11. RAFFAELE ROMANO, 0 vittorie, 2 piazzamenti.
12. IVAN CHERCHI, 0 vittorie, 1 piazzamento.
13. JULIO REINHARDT, 0 vittorie, 1 piazzamento.
14. ANDREA MANUELE, 0 vittorie, 1 piazzamento.
15. THOMAS PASTUSZKA, 0 vittorie, 1 piazzamento.
16. ABDIL EL RHERRAS, mai piazzato.

Ospiti dalla Polonia. THOMAS PASTUSZKA, in sella a Isuzu
sfoggia la caratteristica giubba della STAJNIA METIS.
(Foto Matteo Mancini). 

Per quanto riguarda gli allevatori e gli stalloni è cambiato poco rispetto al precedente intervento. Sottolineamo soltanto le tre vittorie di Sol Invictus (unico a essersi aggiudicato tre corse) che lanciano il sig. Frascatani e lo stallone King Charlemagne in testa nelle rispettive classifiche. Risale la Nuova Sbarra (2° posto), tra gli allevatori, grazie ai due successi (oltre ai tre piazzamenti utili) di Giant Hawk e Moqorro. Terzo posto per la Compagnia Generale, per effetto delle due vittorie di Barnabo che però non potrà più correre. Dietro ai tre il trio Blueberry-Vittadini-Rosati Colarieti, con una vittoria a testa.
Tra gli stalloni il più rappresentato, seppur con pessimi risultati, è stato Samum in virtù dei tre prodotti scesi in pista: Archachon, Liebe Boy e Arjen, quest'ultimo in verità sorprendente terzo nel Gr.1.
Due vittorie poi per Dyhim Diamond e Nayef.

AXEL AMBRUSCHITZ tiene fede al nome della madre del Dioscuri che appare sullo sfondo:
FA FESTA!
In primo piano MULTIPLIER.
(Foto di Matteo Mancini).

Un cenno in epilogo per la scuderia austriaca MAGOG di Axel Ambruschitz. Fondata oltre settanta anni fa dal padre di Axel, si tratta di una.piccola scuderia presente in Italia da oltre vent'anni (di solito con un massimo di quattro cavalli a stagione), salita agli onori della cronaca ippica soprattutto nell'ultimo lustro, da quando si è specializzata negli ostacoli. Un tempo presente per lo più in piste secondarie, come Treviso o Varese, costituiva la via per permettere ad Axel Ambruschitz di prendere parte, con buoni risultati, alle prove in piano riservate ai gentleman. Imprenditore legato all'Austria, ma anche all'Italia dove possiede una villa in quel di Santa Marinella, vicino a Civitavecchia, ha negli ultimi anni effettuato degli investimenti importanti.
Almeno cinque gli allenatori che hanno avuto a disposizione cavalli vestiti in giubba a scacchi-bianco rossa: Frank Turner, S.Menichetti, Gasparini, Holcak e da dal 2012 Paolo Favero.
Tra i vincitori di casa Ambruschitz segnalo negli anni '90 un lotto di vincitori piuttosto regolare, con cavalli di importazione spesso venduti dopo averli sdoganati in Italia, ma tutti impegnati, per lo più, in modeste corse in gentleman: Black of Hush, One Top, Spanish Command, Naafir, South Sea, Vallance, Scottish Peak, Tirols Result e Clouded Lamp. Tra il 1994 e il 1995 manda per la prima volta un suo cavallo in siepi, si tratta del polacco Norylsk seguito da Warning Dream, i due però non vincono alcuna corsa nella nuova disciplina entrambi montati da Bauer. Un altro, nel medesimo periodo, a saggiare le siepi senza gloria è Magnete's Crown. Si tratta comunque di tentativi velleitari, Ambruschitz è interessato alle corse in piano. Presenta anche qualche soggetto più che discreto, oltre al citato South Sea, ricordo con grande simpatia il polacco Torys, figlio di Who Knows e Toskana (Negresco) di cui possiedo la scheda in originale da me redatta all'epoca e che scese in pista tra il 1995 e il 1998 (quasi 100 milioni di vincite). Soggetto con una genealogia da ostacolista puro, fratellastro di Toskano (vincitore in ostacoli) e Toronto (ostacolista anche questo che si infortunò gravemente a Grosseto vagando scosso per la pista e finendo per fratturarsi, se non ricordo male, a causa delle redini che gli ciondolavano sotto il collo), che Ambruschitz acquistò dall'austriaco Schweigert senza mai indirizzarlo alle siepi. Il cavallo vinse la sua ultima corsa a Treviso, fratturarandosi letalmente proprio in linea col palo di arrivo.
All'inizio del nuovo secolo prosegue con la stessa politica sebbene centri l'ultima vittoria a Varese su Glad King e si ritiri in Austria il 13 luglio del 2002 cavalcando High Money. Tra i migliori del periodo si ricordano Mojjedd e Furiello che si distingue sugli ostacoli. Dal 2005 al 2010 sposta l'intera scuderia in Austria, correndo nella madre patria, in Slovacchia e in Rep.Ceka. E' a questo punto che la Magog si trasforma da piccola scuderia a scuderia di un certo prestigio nel ramo ostacolistico. Il primo a finire con regolarità in siepi, in Austria, è Skywriter, imitato da All Hail e Life is Life. E' la svolta decisiva anche se il numero dei cavalli rimane contenuto, addirittura si riduce a tre-quattro unità. Arrivano però, verso la fine del 2010, altri interessanti siepisti come Basso, Camilleri, Pregio di Polly mentre è meno qualitativo Key of Biscaye.
A novembre 2012 si chiude il sodalizio con Paolo Favero e la Magog prende il volo, andando a mettere le mani sui primi gran premi. Nel gennaio 2013 Serica vince il Criterium d'Inverno (Gr.2a Roma , Zulu King è quarto nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L). Viene acquistato da Favero, che a sua volta lo aveva preso dai Saggiomo, Sol Invictus a cui abbiamo già dedicato una scheda. Arrivano altri piazzamenti in classiche con Bend Reese e soprattutto con Il Superstite (piazzato nel Richard, Gr.3, vincitore dello Steeple Chase di Italia, Gr.2) e Garynella e (vincitore del Grande Steeple Chase di Milano, Gr.1).
Nella riunione pisana 2015 la Magog centra quattro successi e manda in pista, in ostacoli, cinque soggetti: Sol Invictus, Moqorro, Arjen, Constantine e After the Goldrush.

Appuntamento a marzo al Sant'Artemio di Treviso.

La gioia di Bartos per la vittoria ottenuta in GR.1 con
SOL INVICTUS.
(Foto Matteo Mancini).


lunedì 16 febbraio 2015

Vincitori Classici: HIGH MASTER. A cura di Matteo Mancini.


HIGH MASTER (IRE)
c.b 20.04.2011 

(Foto di Matteo Mancini).

                                                                                    Northern Dancer (CAN)
                                            Sadler's Wells (USA)          Fairy Bridge (USA)   
  High Chaparral (USA)           (b. 1981)   
   (b. 1999)                             Kasora (IRE)                      Darshaan (GB)
                                              (b. 1993)                                        Kozana (GB)

                                                                                       Mr Prospector (USA)    
                                          Lion Cavern (USA)                  Secrettame (USA)
   Enchant (GB)                    (s. 1989)
   (s. 1995)                           Belle et Deluree (USA)          The Minstrel (CAN)
                                            (b. 1985)                                          Sophisticaded Girl (USA)


High Chaparral (01.03.1999; + 21.12.2014): Cavallo di proprietà di Michael Tabor, allevato dal signor Coughlan e affidato in allenamento in Irlanda dall'asso O'Brien. Viene battezzato in omaggio a un famoso serial televisivo western americano, in Italia divulgato col titolo di Ai Confini dell'Arizona. 
Ha corso tredici volte dai due ai quattro anni, ottenendo 10 vittorie (1400-2400 m-) e correndo in quattro nazioni diverse (Irlanda, Inghilterra, Francia e Stati Uniti). Si è aggiudicato i premi Racing Post Trophy, Gr.1Derby Stakes., Gr.1, Irish Derby, Gr.1, Arlington Breeders' Cup Turf, Gr.1, Santa Anita Breeder's Cup Turf (Gr.1), Irish Champion Stakes, Gr.1, Royal Whip Stakes, Gr.2, Derrynstown Stud Derby Trial, Gr.3. Piazzato due volte nel Prix de l'Arc de Triomphe (entrambe le volte 3°, Gr.1). Carriera formidabile, non è mai andato sotto al terzo posto tanto da guadagnare l'incredibile quota di 132 del Timeform. Ha vinto sei Gruppi 1 su otto disputati, più una Listed e un Gruppo 3. E' stato battuto di una corta testa, al debutto, dal perfetto sconosciuto (maiden alla quarta corsa, correrà un'altra volta, in Gr.3, senza piazzarsi) Hot Trotter a Punchestown, e solo nell'Arc de Triomphe da Marienbard e Sulamani alla prima uscita, e da Dalkhani e Mubtaker l'anno successivo. E' ricordato, in Italia (dove però non ha mai corso), soprattutto per i duelli con il Rencati Falbrav, uno dei nostri ultimi migliori alfieri che si sono fatti rispettare in giro per il mondo. Vince in carriera 5.517.564 euro.
Entrato in razza nel 2004, presso il Coolmore Stud, al tasso di monta di 35.000 euro, ha visto calare la somma richiesta per la sua monta di 5.000 euro l'anno, fino al limite di 10.000 euro toccato dal 2009. Da qui l'incredibile ascesa, dati gli ottimi risultati conseguiti dai figli. 15.000 euro per il 2010, poi 25.000 fino all'ultimo anno di monta quando tocca la quota di 30.000 euro. Viene abbattuto quattro giorni prima dell'apertura del blog, nel dicembre del 2014, per complicazioni riconducibili a una colica (perforazione dell'intestino) lasciando la carriera da stallone piuttosto presto a sedici anni ancora da compiere.
Ha generato fior fiori di campioni, addirittura l'unico ad aver dato vita a sei vincitori di Derby. Molto apprezzato in Oceania dove ha saltato numerose fattrici, ottenendo i suoi migliori risultati riproduttivi. Tra i suoi figli ricordo Toronado (vincitore di due Gruppi 1, un Gruppo 2 e un Gruppo 3 in Inghilterra per circa 912.00 euro di vincite) e il neozelandese So You Think (vincitore, in Australia e in Inghilterra, di dieci Gr.1 per un totale superiore a 5 milioni di euro di vincite, il più alto tra i figli di High Chaparral) che sono i due ad aver raggiunto il più alto rating: 129.
Grande prestigio poi per It's a Dundeel (vincitore di sei GR.1 in Australia, il secondo ad aver intascato di più), Golden Sword (vincitore in Gruppo 3, secondo nel Derby Irlandese, Gr.1, vincitore a Meydan, 120 di rating, il quarto più alto, vince 542.000 euro). Quindi i vincitori milionari Shout Out (vincitore di cinque Gruppi 1 in Australia), Descarado (vincitore di due Gruppi 1 in Australia e Nuova Zelanda), Redwood (vincitore in Gruppo 1 in Canada e in Gruppo 2 in Inghilterra, piazzato in corse di Gruppo negli Emirati Arabi, a Hong Kong e Canada per 1.640.000 euro) e Wigmore Hall (vincitore di un Gruppo 1 e di un Gruppo 2 in Inghilterra, piazzato negli Stati Uniti, per 1.550.000 euro).
Menzioni poi per Free Eagle (vincitore di Gruppo 1 e un Gruppo 3 in Inghilterra per 744.000 euro di vincite), Lucky Lion (vincitore in Gruppo 1e Gruppo 2  in Germania) e la fattrice The Wow Signal.
Molto apprezzato anche in Italia dove sono scesi in pista circa 110 cavalli, sessanta dei quali vincitori. Il miglior prodotto dell'allevamento italiano da High Chaparral è stata Joanna, allevata dal signor Giovanni Falduto. Vincitrice del Crespi (L) e piazzata nel Perrone, è stata venduta in Francia dove ha centrato tre Gruppi 3, piazzandosi in un Gruppo 1 per un totale di 387.000 euro di vincite. L'unico invece, tra gli allevati in Italia, a vincere una prova di gruppo tricolore è stato Senlis, allevato dalla Compagnia Generale, vincitore del Parioli (Gr.3), piazzato poi in un Gruppo 3 francese e in tre listed race per un totale di 161.000 euro.
Il cavallo invece che ha riscosso la maggior somma messa in palio dagli organizzatori italiani è stato l'incrocio con Freccia d'Oro che ha generato il quasi omonimo Lord Chaparral (vincitore del Villa Borghese, L., e piazzato due volte nel Jockey Club, Gr.1, nel Derby Italiano, Gr.1 e nel D'Alessio, Gr.2), che si è portato a casa 220.500 euro.
Ottimo score poi per il tardivo Brandeburgo. Vincitore del Circo Massimo (L), piazzato nel Jockey Club (Gr.1), nel Tesio (Gr.2) e in cinque listed race per circa 171.000 euro di vincite. Hanno poi vinto in categoria Listed: Baby Revolution (Nogara), Lucky Chappy (De Montel, quarto in Gruppo 1 negli Stati Uniti), Fanoulpifer (De Montel) e Slow Poke (Carlo Porta).

Il più forte figlio di HIGH CHAPARRAL
ammirato in ostacoli: l'imbattuto
ALTIOR
(Foto independent.co.uk).

Meno ricca invece la produzione in ostacoli, peraltro con ancora molto da dire. Different Gravey, vincitore di quattro prove in hurdle, più una PTP, su sette uscite è il soggetto col maggior rating: 164 punti. Vincitore di una Listed a Cheltenham, è quinto in Gruppo 1 ad Aintree. Vince 60.000 sterline. Più corposo il bottino messo in banca da Hadrian's Approach, steepler vincitore di tre prove, più una quarta in hurdle e una PTP, su diciannove uscite con l'apice offerto a Sandown con la vittoria nel Bet365 Gold Cup Chase (Gr.3), vince 146.000 sterline. Bene poi l'imbattuto su cinque uscite Altior, che si è aggiudicato, a Cheltenham, lo Sky Bet Supreme Novices Hurdle (Gr.1) e il Sky Bet Trial Novices Hurdle (Gr.3) per 109.000 sterline, 163 di rating. Potrebbe diventare un supercampione, anche se ha già sei anni. Pattern race anche per Hawk High, altro sei anni, trionfatore a Cheltenham nel Fred Winter Juvenile Handicap Hurdle (Gr.3) per 87.000 sterline di vincite, e Caracci Apache vincitore di tre prove in hurdle (su cinque) tra cui l'Albert Bartlett Novices Hurdle (Gr.2) di Doncaster.
In Italia si sono confrontati con gli ostacoli dodici figli di High Chaparral, sette dei quali vincitori di almeno una prova. High Master è stato di gran lunga il migliore, forte di quattro successi in Gruppo 2 più una vittoria in Gruppo 3 sugli ostacoli alti. Il "ceko" Cheeky Chappie l'altro più interessante: 3° nella Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1), vincitore poi, in piano, del Derby Ceco (Gr.3). Piazzamenti da neretto poi per Capo Malfatano (2° nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa, L) e Signor Tiziano (2° nella Corsa Siepi dei 4 anni di Merano, Gr.2, e nella XXX Gran Corsa Siepi di Pisa, Gr.3). Vittorie poi per Agazzi, Sabbia che Mormora, Air Chaparral,Write the Future e l'importato The Alamo.

Prima madre.
Enchant (GB). Allevata dalla Cheveley Park Stud. Cinque corse da due a tre anni in Inghilterra, 1 vittoria (a Chester) e 1 piazzamento, terzo posto nel Tripleprint Lupe Fillies Stakes (L) per i colori (giubba rossa tracolla bianca, berretto blu) della Cheveley Park Stud, training Michael Stoute, per un totale di 16.400 sterline di vincite.
Ceduta per 45.000 ghinee a Seamus Burns, nel 2006, alle aste dei cavalli di Tattersalls.
Madre di nove prodotti, sei scesi in pista e cinque vincitori.

           Mobane Flyer (2000, c.b da Groom Dancer (Usa)). Ha corso in Inghilterra e Irlanda 37 volte riportando 3 vittorie, in classe 6, e 13 piazzamenti da due a sette anni. Ha preso parte, a sette anni, a quattro prove in ostacoli senza mai ultimare il percorso, così ripartite: due point to point, un hurdle e un chase. Vince in carriera 24.800 sterline. Rating calato da 82 punti di timeform a 74 a tre anni, quindi da 70 a 60 a quattro anni, risalito a 65 di media a cinque anni.
           Polar Magic (2001 m. da Polar Falcon (USA)). Ha corso in Inghilterra e a Nad al Sheeba per un totale di 18 volte da tre a sei anni, ottenendo 5 vittorie e 8 piazzamenti, per un totale di vincite di circa 160.000 sterline, 108 punti di timeform raggiunti a fine carriera. Vincitore nel 2007 a Nad al Sheeba di un premio da 50.000 euro al primo, con in sella Frankie Dettori per i colori dello Sceicco Hamdan Bin Mohammed Al Maktoum che lo aveva in precedenza acquistato alle aste Tattersalls, nell'autunno del 2006, dalla scuderia Pegasus Stables per la somma di 120.000 ghinee. Acquistato yearling alle aste Tattersalls per 37.000 ghinee.
       Gandalf (2002, m. da Sadler's Wells (USA)). Ha corso complessivamente 38 volte in Inghilterra dai tre ai nove anni, ottenendo 3 vittorie e sei piazzamenti in piano e 1 vittoria e due piazzamenti in ostacoli dove ha debuttato a cinque anni, correndovi fino a sette anni. Ha saggiato altresì gli ostacoli più alti per quattro volte collezionando due non piazzati e due cadute. Ha chiuso la carriera con un bottino di vincite pari circa a 30.700 sterline. Punta di timeform in piano 82 (64 di minimo), in ostacoli 99. Ha passato l'asta dei cavalli in allenamento di Tattersalls nel 2006 venendo acquistato per la somma di 7.000 ghinee.
         Endear (2004, f.b da Pivotal (GB)). Fattrice, madre di due prodotti maiden. Ceduta a tre anni alle aste tattersall per 22.000 ghinee. Ha corso 1 volta a nove anni, dopo aver generato due prodotti, prendendo parte a un hurdle di Stratford senza ultimare il percorso.
            N. (2005, f. da Intikhab (USA)). Acquistato yearling a Tattersalls per 6.000 ghinee. Non ha corso in Europa.
          L'Enchanteresse (2007, f. da Kyllachy (GB)). Ha corso da due a quattro anni in Inghilterra e negli Stati Uniti per un totale di 11 volte, ottenendo 1 vittoria e 7 piazzamenti. Vincitrice a Hollywood Park in una corsa per maiden. Ha passato tre volte le aste di Tattersalls venendo acquistata la prima volta da foal per la somma di 28.000 sterline, salita di quotazione a 55.000 da yearling, ceduta infine negli States a due anni, dopo aver preso parte a 6 corse,  per 16.000 ghinee nel 2009, con rating compreso da 77 e 75 punti di timeform. Ha vinto appena 5.500 sterline + 74.360 dollari americani provento di una vittoria e di due piazzamenti. Fattrice negli USA.
           HIGH MASTER, see above.
          Darkas (2012, da Dark Angel (IRE)). Acquistato a due anni ad Arqana nel 2014 per 13.000 euro. Non ha mai corso in europa.
        N. (2014, da Bushranger (IRE)). Acquistato foal, a Goffs, nel 2014 per meno di 2.5000 euro.

Seconda madre.
Belle et Deluree (USA). Ha corso 7 volte, da due a tre anni, sei delle quali in Francia e una negli Stati Uniti, ottenendo 2 vittorie (1.600-2.000 m.) e 3 piazzamenti, tra cui un quarto posto in Listed Race a Evry, vincendo circa 26.000 euro e 6.820 dollari americani.
Madre di sedici prodotti, tredici dei quali scesi in pista e nove di questi vincitori.

           Musical Prospect (1990, f. da Tank's Prospect (USA)). Ha corso in Inghilterra sette volte a due anni, piazzandosi tre volte, trasferita in Ungheria ha ottenuto, da tre a cinque anni, 10 vittorie, sei delle quali in Ungheria e quattro in Slovacchia, piazzandosi anche in Austria. Vincite in Inghilterra di 2.400 sterline.
         Paula Sue's Prince (1991, c. da Cozzene (USA)). Ha corso da due a tre anni negli Stati Uniti, riportando 2 vittorie e 6 piazzamenti per un totale di vincite ammontante a 6.700 sterline.
        Miswaki Belle (1992, f. da Miswaki (USA)). Ha corso in Inghilterra una volta a tre anni, piazzandosi. Vincite 1.400 sterline. Fattrice, madre di vincitori tra cui DANEHURST, vincitrice in Gruppo 2 e piazzata in Gruppo 1, e Humoresque vincitore in Francia in categoria Gruppo 3.
         Jinks Joke (1993, m.b da Miswaki (USA)). Ha corso in Italia, da due a nove anni, 110 volte, riportando 13 vittorie (1.000-1.200 m.), a Napoli e Roma (condizionate), e 34 piazzamenti per un totale di  88.700 euro.
             DAZZLE (1994, f.b da Gone West (USA)). Ha corso in Inghilterra undici volte, da due a tre anni, 3 vittorie (1.000-1.400 m), tra cui l'Hillsdown Cherry Hinton Stakes (Gr.2) a Newmarket e l'Oak Tree Stakes (L) di Goodwood, oltre 4 piazzamenti, tra cui il secondo posto nel Rockfell Stakes (Gr.3) e il terzo posto nelle 1.000 Guineas Stakes (Gr.1) entrambi a Newmarket. Vince in carriera 120.800 euro. Fattrice, madre di vincitori.
              Enchant, vedi sopra.
              General Drinjanin (1996, m. da Mtoto (GB)). Non ha corso.
             Hypnotize (1997, f. da Machiavellian (USA)). Ha corso in Inghilterra nove volte da due a tre anni, 2 vittorie (1.400 m.), tra cui il Milcars Star Stakes (L) e 1 piazzamento. Vincite 32.000 euro. Fattrice, madre di vincitori tra cui HOORAY, vincitore in Gruppo 1, Gruppo 2 e Gruppo 3 in Inghilterra, e Hypnotic  vincitore in Listed Race.
           Revitalize (1998, m. da Lion Cavern (USA)). Ha corso in Inghilterra undici volte da tre a quattro anni, 2 piazzamenti in hurdle. Vincite 1.160 sterline.
          Tantalize (1999, f. da Machiavellian (USA)). Non ha corso. Nonna di AYAHUASKA vincitore in Argentina in categoria Gruppo 2. Fattrice, è stata ceduta alle aste di Goff nel 2010 per 3.000 euro con quotazione salita a 16.000 ghinee nel 2014.
              Fantasize (2000, f. da Groom Dancer (USA)). Ha corso in Inghilterra sei volte da due a tre anni, 2 vittorie (1.400-1.600 m.), tra cui il Carey's Swinley Stakes (L) ad Ascot, 2 piazzamenti tra cui il terzo posto nel Sunseeker EBF Conqueror Stakes (L) a Goodwood . Vincite 56.500 euro. Fattrice, madre di vincitori.
             Banchieri (2002, m. da Dubai Millennium (GB)). Ha corso in Inghilterra tre volte a due anni, 3 piazzamenti. Esportato negli Stati Uniti ha riportato 3 vittorie, a quattro e cinque anni, e 2 ulteriori piazzamenti. Vincite in totale 18.300 sterline.
              King Haim (2004, m. da Groom Dancer (USA). Ha corso in Inghilterra due volte a quattro anni, 1 piazzemento. Vincite 1.200 sterline. E' stato acquistato yearling per 70.000 euro alle aste di Goff.
           Baschar (2007, m.b da Starcraft (NZ)). Ha corso 17 volte (quattordici delle quali in Germania, due in Italia e una in Turchia), da tre a sette anni, 2 vittorie (2.000 m.), 8 piazzamenti. Vincitore del Pr. Von Dahlwitz (L) a Hoppegarten, 3° 122° Gran Premio di Berlino  (Gr.1), 3° nel Oppenheim-Union Rennen (Gr.2), 3° G.P. Cassa di Risparmio di Dortmundt (L), 4° Federico Tesio (Gr.3) a Roma. Vincite 62.700 euro.
             Tuscan Blue (2008, m. da Medicean (GB)). Ha corso in Inghilterra una volta a tre anni, arrivando ultimo a Salisbury dietro a Dark Pegasus, cavallo quotato 100 a 1. Acquistato yearling a Goff per 50.000 euro. Trasferito in Belgio per 1.500 ghinee, ha preso parte, da quattro a otto anni, a 11 corse, piazzandosi in una sola circostanza. Vince 925 euro.

Terza madre
Sophisticated Girl (1980, f.b. da Stop the Music (USA)). Ha preso parte a 12 corse negli Stati Uniti, ripordando 2 vittorie e  3 piazzamenti tra cui i secondi posti a Santa Anita nell'Oak Leaf Stakes (Gr.1) e nel Santa Ynez Stakes (Gr.2). Vince in carriera 122.000 dollari.
Madre di dieci prodotti, otto dei quali scesi in pista e sei di questi vincitori.

               Belle et Deluree, see above.
              Dancing Tribute (1986, f.b da Nureyev (USA)). Ha corso, da due a tre anni, 8 volte (sei delle quali in Inghilterra, 1 in Francia e 1 in Usa), ottenendo 3 vittorie (1.200-1.600 m.) e 2 piazzamenti tra cui i secondi posti in quel di Newmarket nel Tattersallas Cheveley Park Stakes (Gr.1) e nel Bisquit Cognac Challenge Stakes (Gr.2). Vince 100.000 euro in carriera. Fattrice madre di vincitori, tra cui lo stallone SOUVENIR COPY, plurivincitore in Gruppo 2, e Dance Sequence vincitrice in Gruppo 2.
                Exciting Girl (1988, f. da Lyphard (USA)). Non ha corso. Fattrice.
               Grand Sophisticate (1989, f.b da El Gran Senor (Usa)). Non ha corso. Fattrice, madre di vincitori, tra cui Grand Appointment vincitore in Listed Race a Santa Anita.
             Blushing Debutante (1990, f.b da Blushing Groom). Ha corso una volta negli Stati Uniti piazzandosi. Fattrice in Giappone, madre di un vincitore.
            Private Interview (1992, m.b da Nureyev (USA)). Ha ottenuto 3 vittorie a tre anni negli Stati Uniti, secondo a Del Mar nel La Jolia Stakes (Gr.3) e nel Relaunch Stakes (L). Stalloncino negli Stati Uniti.
             Proper Dance (1993, f.b da Nureyev (USA)). Ha ottenuto 4 vittorie negli Stati Uniti, da due a tre anni, seconda nell'Indian Summer Stakes (L) a Keeneland, terza nelle Fair Grounds Oaks (Gr.3) a Fair Grounds e terza nel Miss Woodford Handicap (L) a Monmouth Park. Fattrice madre di vincitori, tra cui lo stallone Finder..
               Super Kouta (1994, m. da Seattle Slew (USA)). Ha corso 12 volte in Giappone, da tre a sei anni, riportando 1 vittoria e 6 piazzamenti.
             DONERAILE COURT (1996, m.b da Seattle Slew (USA)). Ha ottenuto 6 vittorie negli Stati Uniti, da due a tre anni, tra cui  il Jerome Handicap (Gr.2) a Belmont Park e il Nashua Stakes (Gr.3) ad Aqueduct, svariati i piazzamenti tra cui il secondo posto nel Dwyer Stakes (Gr.2) a Belmont Park e nel Holy Bull Stakes (Gr.3) a Gulfstream, terzo nel Tampa Bay Derby (L). Stallone. Vince in carriera 361.000 dollari.
                Carracci (1999, m.b da A.P.Indy (USA)). Dati non rivenuti.

Quarta madre
Close Control (1968, f.b da Dunce (USA)). Ha disputato 3 corse a due anni negli Stati Uniti, ottenendo 1 vittoria e 2 piazzamenti per 6.625 dollari.
Madre di cinque vincitori.

          Fair Advantage (1976, f.b da Raja Baba (USA)). Ha riportato 2 vittorie a due anni negli Stati Uniti, seconda nel Matron Stakes (Gr.1), terza nel Pocahontas Stakes. Vince in carriera 38.000 dollari. Fattrice, madre di vincitori tra cui ADVANCING STAR, vincitrice di tre Gr.3 e quattro L.; DARBY FAIR, vincitore in Gr.3, stallone.
            U Knock Me Out (1977, m.b da Unconscious (USA)). Non rivenuti dati.
         Bee on the Double (1978, f.s da Nodouble (USA)). Piazzata negli Stati Uniti a tre e quattro anni.  Vince 6.830 dolari. Fattrice, madre di vincitori.
            Love Forever (1979, f. da Northern Jove (CAN)). Piazzata a due anni negli Stati Uniti. Fattrice.
            Sophisticated Girl, see above.
          General Officer (1981, m.b da Cyane (USA)). Piazzato a tre anni negli Stati Uniti, vince 9.985 dollari.
         Sulphur Springs (1983, m.b da Tom Rolfe (USA)). 2 vittorie, a quattro e cinque anni, negli Stati Uniti. Vince 19.400 dollari.
         Speedy Bear (1985, m.s da Sir Ivor (USA)). Ha disputato 1 corsa  a tre anni in Inghilterra senza piazzarsi.  
          Schaum's Class (1986, f.b da Conquistador Cielo (USA)). Mai piazzata, ha corso negli Stati Uniti. Fattrice, madre di vincitori tra cui Holy Capote vincitrice in Listed e Piazzata in Gr.3 negli Stati Uniti.
           Golden Darling (1987, f.s. da Slew o Gold (USA)). Ha riportato 1 vittoria negli Stati Uniti a tre anni, e un piazzamento, su due corse, in Inghilterra. Vince in arriera 9.500 dollari. Fattrice, madre di vincitori, tra i quali il castrone EARLY PIONEER vincitore in Gruppo 1 e Gruppo 2 negli Stati Uniti.
           Thekrayati (1989, f.b da Lyphard (USA)). Ha corso in Francia 9 volte, da due a tre anni, in discreta compagnia, riportando 1 vittoria (1.800 m.) in un premio da 9.000 euro al primo e 2 piazzamenti per 15.800 euro di vincite. Fattrice esportata in Giappone.
        Fitted Crown (1990, f.b da Chiefs Crown (USA)). Ha corso negli Stati Uniti senza mai piazzarsi. Fattrice, madre di vincitori, tra i quali EXCELLENT MEETING vincitore di quattro Gruppi 1 negli Stati Uniti.


HIGH CHAPARRAL attacco decisivo sull'italiano FALBRAV
(Foto presa da Internet).

Commento di Matteo Mancini sulla genealogia di High Master.
Soggetto molto interessante questo High Master, come dimostrano le 31.500 ghinee sborsate per acquistarlo quando era foal. Seconda madre capace di generare quattro vincitori di pattern race, oltre a Enchant, madre di High Master, anch'essa piazzata in Listed. Interessante anche la riproduzione di questi prodotto della nonna del soggetto qui analizzato. Numerosi sono i cugini che hanno vinto in categoria pattern race, uno addirittura vincitore in Gruppo 1 (HOORAY), due in in Gruppo 2 (AYAHUASKA e DANEHURST) e un quarto in Gruppo 3 (Humoresque).
Molto qualitativa anche la terza madre, piazzata in Gruppo 1 e Gruppo 2 in America, madre dello stallone DONERAILE COURT, oltre che di quattro piazzati in pattern race.
Poca tradizione sul settore ostacolistico con due soli fratellastri di High Master ad aver preso parte a prove in ostacoli senza affrontare grandi compagnie e racimolando una sola vittoria complessiva.
Base genetica materna pressoché americana-canadese, con una fortissima influenza dello stallone Native Dancer, presente su 3/4 di linea. Lo ritroviamo in quinta linea paterna di High Master quale padre della fattrice Natalma, madre del prezzemolino Northern Dancer che figura quale terzo padre (dunque bis nonno) di High Master, ma anche quale tris nonno sulla linea materna come riproduttore del canadese The Minstrel, padre della nonna materna di High MasterNative Dancer è altresì presente in entrambe le linee che conducono a Enchant ovvero in quinta e in sesta linea, nei panni di nonno del blasonatissimo Mr Prospector (bis nonno materno di High Master), e di bis nonno di The Minstrel (a sua volta bis nonno dell'Alto Maestro).
Cavallo americano di eccezionale efficacia questo Native Dancer, capace di aggiudicarsi, agli ordini di mister Vanderbilt, 21 delle 22 prove in cui è sceso in pista, da due a quattro anni, che gli valsero l'appellativo di "Grigio volante". Soggetto molto eclettico, si impose dai 1.000 ai 2.400 metri, venendo battuto solo nel Kentucky Derby da un avversario che si chiamava Dark Star (regolarmente battuto in altre circostanze) e che lo regolò, a gran fatica, per appena una testa. Una serie infinta di successi che lo portarono a esser decretato negli Stati Uniti quale il miglior due anni nel 1952, il miglior tre anni nel 1953 e cavallo dell'anno assoluto nel 1954. E' stato indicato da Blood-Horse come il sesto cavallo del secolo scorso. Molte statuaria, definito nei manuale "sopra la media", fu generato da Polynesian nel 1950. Perse la vita a diciassette anni a seguito di una colica, ma il suo sangue è stato mutuato da fior fiori di stalloni che costituiscono la crema dell'allevamento mondiale del cavallo da corsa. Nonno materno del "mostro" Northern Dancer, padre poi di Raise Native a sua volte generatore di Mr Prospector, la sua influneza nella stirpe di High Master è massiccia.
Un altro stallone americano che figura sulle due linee di High Master, su metà rispetto alle famiglie di discendenza dei nonni, è Hail to Reason che vediamo comparire in quinta generazione sulle linee femminili che conducono alla creazione di Sadler's Wells (nonno paterno di High Master) e su quelle che portano a Belle et Deluree (nonna materna di High Master). Nel primo caso è il padre di Bold Reason (padre della fattrice da cui sarebbe poi nato Sadler's Wells), nel secondo di Stop the Music (padre della fattrice da cui sarebbe poi nata Belle et Deluree).

NATIVE DANCER
presente su 3/4 della linea generazionale che conduce
a HIGH MASTER
(Foto tbredhorseracing.tripod.com)

La Genetica di High Master molto simile a quella di Sol Invictus
Per gli studiosi e anche per i curiosi è da segnalare come questa linea generazionale abbia dei forti legami con quella di Sol Invictus. Analizzando infatti la terza linea generazionale dei due cavalli possiamo notare come coincidano perfettamente in entrambi i casi Northern Dancer, quale bis nonno paterno (nel caso di Sol Invictus nella veste di padre di Nureyev, nell'altro caso di Sadler's Wells), e Mr Prospector, quale bis nonno materno (nel caso di Sol Invictus nella veste di padre di Lycius, nel caso di High Master di Lion Cavern). La linea femminile della nonna materna viene poi caratterizzata, sempre in entrambi i casi, dal sangue di Stop the Music  (e quindi di Hail to Reason) che va a miscelarsi con i prodotti di Mr Prospector. Nel caso di Sol Invictus questo avviene direttamente, nel caso di High Master c'è invece una generazione in più e dunque arriva mitigato dal sangue di una figlia di Dunce. Figura poi in entrambe le linee paterne la fattrice Special, quale nonna materna di Sadler's Wells, ma anche quale nonna paterna di King Charlemagne (e dunque madre di Nureyev a sua volta fratellastro di Fairy Bridge e quindi zio di Sadler's Wells e allo stesso tempo fratellastro di quest'ultimo per linea paterna). Questo legame, di fatto, rende praticamente identiche, in quarta linea generazionale, le linee paterne dei due stalloni che hanno rispettivamente generato Sol Invictus e High Master.
Altro stallone presente in entrambe le linee paterne dei due soggetti a confronto è Hail to Reason tris nonno sia di King Charlemagne (in questo caso materno) che di High Chaparral (in questo caso paterno, quale bis nonno materno di Sadler's Wells).
Presente in entrambe le linee infine, quale riproduttore di fattrici, in quinta linea lo stallone americano Tim Tam. Compare sulla linea materna di King Charlemagne (padre di Sol Invictus) e su quella materna di Lion Cavern (padre di Enchant, nonno materno di High Master).
Dunque vediamo tre forti linee conduttrici: l'incrocio Northern Dancer con la fattrice Special (da Forlì) che si incontra con due nipoti di sesso femminile risalenti a Mr Prospector a formare una base comune del 31,25%, dunque superiore a 1/4 di sangue, sulla terza linea generazionale dei due soggetti a confronto e che diviene coincidente al 50% sulla quarta linea di sangue, rendendo così molto simili le due linee, grazie al sangue apportato da Northern Dancer, Hail to Reason e due sorellastre generate da Tim Tam.

La Carriera di High Master.
Settimo prodotto della vincitrice Enchant, cavalla che proviene da una riproduttrice capace di generare tre vincitori in pattern race e di essere nonna di quattro vincitori di gruppo. Il cavallo nasce sotto buoni auspici, vengono sborsati 15.000 euro per la monta di High Chaparral. Tutto va a buon fine e così, piuttosto tardivo, il 20 aprile il cavallino vede la luce, praticamente nel giorno del novantanovesimo anniversario dalla scomparsa del grande scrittore irlandese Bram Stoker, celebre per aver esaltato la figura del vampiro col suo intramontabile Dracula. E proprio come Stoker, figura leggendaria della letteratura d'oltremanica, il futuro High Master, nome che celebra l'ominma serie western americana (importata in Italia col titolo Ai Confini dell'Arizona), vede la luce in Irlanda, grazie a Mrs M. Hillman & M. Roden che lo allevano con grandi aspettative e sicuro guadagno. Viene ceduto subito foal per la notevole cifra di 31.500 ghinee a Jaime Railton. La quotazione sale, grazie a un ottimo lavoro in pista, a 52.000 euro nelle aste breeze up di Arqana nel maggio del 2013. Ci sono dunque grandi aspettative su questo soggetto che finisce nella scuderia di Richard Hannon, difendendo i colori del Signor J.G. Davis (giubba rosa, tripla V rovesciata nera, berretto bianco). 
Debutta a Goodwood in una maiden in un anonimo mercoledì di settembre del 2013, prendendo parte alla prima corsa del convegno e avendo l'onore di avere in sella Lanfranco Dettori. Quindici al via, chiude sesto a poca distanza dal terzo posto. Corre altre due volte nella medesima categoria, finendo in entrambi casi in quinta posizione a Salisbury (perde il quarto posto per una testa) e a Lingfield.
Ritorna in pista a fine aprile del 2014, ed è subito secondo in condizionata sui 2.000 metri della pista di Kempton, ma l'interprete (Richard Hughes) deve darci dentro per difendere la seconda moneta, alla fine i due si salvano di un muso che vale poco meno di mille euro dietro a un vincitore dal nome beffardo: Good Value. Hannon rimanda il suo allievo subito in pista. Passa appena una settima e High Master si ripresenta in condizionata a Goodwood, sui 1.900 metri. Ancora una volta finisce ai margini del marcatore, quinto di mezza lunghezza e a oltre cinque lunghezze dal vincitore Arab Dawn. Dopo due settimane scende di nuovo in pista in condizionata, a Nottingham. L'allenatore lo prova sui 1.670 metri, mettendogli per la prima volta i paraocchi. E' quarto in un arrivo in un fazzoletto, con i pretendenti alla vittoria raccolti in poco più di due lunghezze. Coglie finalmente la prima vittoria a Kempton, pista che aveva già dato dimostrazione di gradire, l'11 giugno. Hannon gli toglie i paraocchi e lo affida, per la prima volta, a Ryan Lee Moore. Il binomio e le scelte si dimostrano azzeccate. "L'Alto Maestro" scende in pista con i favori del pronostico e regola tutti sui 2.200 metri del tracciato. Davis può così incassare i 3.000 euro del premio e pensare a un impegno più severo. Nel volumetto del Timeform però il rating non si schioda dalla non eccelsa quota di 70 punti. Così il 26 luglio viene dichiarato partente nell'ippodromo della regina d'Inghileterra, ad Ascot. Prova severa per High Master che gli vale la quota di 21 al totalizzatore e il ruolo di estremo outsider. Spetta a Jimmy Fortune condurlo lungo i severi 2.400 metri del tracciato, che valgono, nell'occasione, un premio da 9.400 euro. In pista c'è anche Three Peaks (con in sella Lanfranco Dettori), che sarà poi acquistato da Eros Ostanel qualche mese dopo. I due sono l'ultimo e il penultimo cavallo del campo. La corsa non riserva sorprese. High Master non è mai in condizione di giocarsi un piazzamento e chiude al penultimo posto proprio dietro a Three Peaks. Il risultato delude le aspettative del proprietario che, nell'ottobre del 2014, nonostante sul timeform gli vengano concessi cinque ulteriori punti per un totale di 75 (vertice toccato in Inghilterra), lo iscrive all'asta dei cavalli in allenamento di Tattersalls ed è qui che lo scorge Paolo Favero. Il trainer di Sinigo è colpito dalla genealogia e dal basso prezzo. High Master si presenta con uno score di otto corse, una vittoria e due piazzamenti per un totale di vincite di circa 4.300 euro. Favero decide così di prendere parte attivamente all'asta e se lo porta a casa per la modica somma di 7.000 ghinee in uno stock di acquisti che comprende altri tredici elementi per un totale di circa 120.000 sterline.

HIGH MASTER
record-horse per numero di vittorie e 
numero di pattern race vinte nella stagione ostacolistica 2015.
Autore di sei vittorie consecutive, su sette ottenute, e vincitore di 
quattro Gruppi 2 con realizzazione dell'en plein 
che lo elegge tra i più forti quattro anni ammirati in siepi negli ultimi anni.
(Foto di Matteo Mancini).

L'arrivo in Italia, unico cavallo della linea materna di High Master a esservi importato, segna una nuova carriera per il cavallo. Favero lo indirizza alle siepi e lo prepara con cura per la riunione pisana. Curiosamente lo presenta col contagocce. Debutta a fine gennaio in una corsa, sulla carta, difficile: la Gran Corsa Siepi dei 4 Anni (L), dopo appena tre mesi di preparazione. Il cavallo non corre male, ma cede di schianto in dirittura. Dominik Pastuszka lo risparmia, rallentandolo prima dell'ultima siepe. Finisce quarto lontano da Moqorro che è terzo, ma ben davanti a Symphathyforzedevil. Il risultato dovrebbe portare l'allenatore a riproporlo in categoria inferiore, invece Favero lo presenta in categoria superiore. Il giorno dopo San Valentino, High Master scende in pista a Pisa nel Criterium d'Autunno (Gr.2), ovvero il main event invernale per i cavalli di quattro anni impegnati sulle siepi. Favero sembra crederci affidandolo alla prima monta Jozef Bartos. I pronostici sono tutti per il duo Kisanji - Tramonto a Ivry, ma High Master sorprende e batte i più quotati avversari trasformandosi in un vincitore classico. E' il primo acuto di una stagione da incorniciare in cui High Master si rivelerà il più forte quattro anni ammirato sulle siepi in Italia, nonché il cavallo ad aver vinto il maggior numero di corse in ostacoli (sette, contro le cinque del coevo Solar Focus e le cinque dell'esperto Sol Invictus) e ad aver istituito il record di sei vittorie di fila, quello ad aver vinto il maggior numero di pattern race (quattro contro le due di tre altri cavalli) e soprattutto quello ad aver incassato la più alta somma, Kazzio escludendo (in virtù della vittoria nel Gran Premio Merano), ovvero 99.603 euro contro i 79.900 di Sol Invictus e i 66895 di Solar Focus
L'idea però che possa prender piede un dominio stenta a decollare, perché a Treviso, nell'unica uscita in steeple della stagione, arriva un'inattesa, quanto poco attendibile, battuta di arresto. Si tratta della seconda prova in assoluto sugli ostacoli alti, dopo la Prova d'Assaggio di Pisa, aperta nella stagione per cavalli di quattro anni. Qui il cavallo subisce l'unica vera sconfitta con i pari età. Lo batte il rientrante Imperioso, che poi non si vedrà più per tutta la stagione, ma è una sorta di allenamento in famiglia. Al via ci sono quattro allievi di Favero più la rientrante Nelly Darrier che resta presto fuori corsa. Arriva un secondo posto con Kisanji, ancora una volta battuto, terzo a undici lunghezze.
Il vero High Master va invece in scena a Milano e poi a Merano. Arriva subito un assaggio l'undici aprile, che prende la consistenza di una netta affermazione nella condizionata che va sotto il nome di Premio Piero Pirelli. Il baio opta addirittura per schema di gara di testa. Bartos lo manda davanti senza remore e lui si conferma superiore al compagno di colori Solar Focus, vincente al debutto sulla pista nel Tatti Jacopo (su Grand Link), e lo batte di tre lunghezze, lasciando più indietro Grand Link. Eloquente il commento del telecronista che cesella la passerella finale del vincitore con il laconico “gli altri non ci sono...” L'appuntamento da non fallire però ha luogo due settimane dopo, nella Gran Corsa Siepi dei 4 Anni, secondo Gruppo 2 della stagione. Si tratta di una rivincita tra i primi tre del Pirelli, a cui si aggiungono il solito Kisanji e il vincitore del Corona Ferrea, prova ben remunerata per debuttanti andata in scena nel giorno dell'inaugurazione della stagione ostacolista milanese, Lohala. Dalla Francia, fresco acquisto di Kerschbaumer, arriva poi Trafalgar Square. Questi sono i candidati alla vittoria tra i nove partenti, sulla distanza dei 3.600 metri. L'esito non da adito a sorprese. High Master accompagna Kisanji davanti a tutti e poi si isola in un epilogo fotocopia del Pirelli, con Solar Focus e Grand Link a completare il podio, ribadendo i valori in campo. Kisanji è solo quinto, davanti di una testa a Trafalgar Square, rendendo palese di non esser quel campione che qualcuno avrebbe sperato che fosse. Fallisce miseramente la linea del Corona Ferrea. 

HIGH MASTER
nel maggio del 2015 con i nuovi colori
di Axel Ambruschitz
(Foto faverostacoli.it).

Non cambia musica in Alto Adige, o nel Sud Tirol se preferite. High Master, passato sotto i colori della scuderia Magog, è nettamente superiore tra i pari età. Prende confidenza con la pista il trentuno maggio vincendo per dispersione il Premio Scena, su Thibodeau, distanziato senza sforzo di sette lunghezze, con terzo il debuttante in Italia Green Paradise, proveniente dalle reclamare di Auteuil. Vittoria agevole, seppur contenuta nelle distanze per la decisione di Bartos di non spingere fino in fondo, una ventina di giorni dopo, nel terzo Gruppo 2 conquistato dal figlio di High Chaparral. Dopo aver seguito il battistrada Makarenko e il compagno Alisios, High Master chiude la partita nei 3.500 metri del Criterium di Primavera all'apice della piegata finale. Passa agevolmente davanti a Makarenko, con Bartos che si volta più volte a controllare gli avversari, e chiude con ancora molto da spendere, lasciando il grigio a due lunghezze e a sei più indietro il duo Green Paradise e Thibodeau. Delude Last Scream, vincitore in condizonata nella prima giornata della riunione.
Gli antagonisti di High Master cercano di riorganizzarsi in vista del quarto e ultimo gruppo due dedicato ai siepisti generazione 2011: la Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano. Ricordiamo come per i quattro anni non siano previsti Gruppi 1, ma solo quattro Gruppi 2 quale prove di maggiore livello (High Master compierà uno storico en plein). Solar Focus e Tramonto a Ivry spostano altrove le mire, Grand Link li imita ma con minore fortuna non scendendo più in pista dopo il Vanoni. Di Imperioso si sono perse le tracce, mentre si è sgonfiata la carica di Kisanji precipitato di categoria in categoria. Difficile allora trovare qualche candidato capace di interrompere l'egemonia del figlio di High Chaparral che infatti vince subito al rientro il sei settembre, all'ottava giornata meranese in questa seconda parte di stagione, aggiudicandosi la quinta corsa consecutiva. Il traguardo viene tagliato nella condizionata da 6.375 euro intitolata al Lions Club Maiense. Makarenko è l'unico che potrebbe rompere le uova nel paniere, ma dovrebbe migliorare di svariate lunghezze. L'allievo di Romano, reduce da due ritiri, è anch'egli al rientro dal Criterium di Primavera dove fu secondo alle spalle del grande rivale. L'allenatore lo affida ancora a Vana jr, restandosene ad ammirare la corsa dalla tribuna in compagnia di Ilaria Saggiomo. Non disputa la prova il D'Altemps Astro Benigno, netto trionfatore con diciotto lunghezze di margine a vendere nella prima riunione estiva della pista e poi riconfermatosi, dopo un'apparizione sfortunata in steeple, in condizionata nel Saverio Lembo con due lunghezze di margine su Constantine e una dozzina sul terzo. Ed è allora quest'ultimo, compagno di colori di High Master, a giocarsi qualche chance di piazzamento, durissima per gli altri. 
La corsa non riserva sorprese ma mostra un grande Pacchianillo, al rientro dopo otto mesi di assenza e al debutto in siepi, in grossa difficoltà nell'impegnare le curve, al punto da andare diritto sulla piegata finale con Brennan incapace di gestirlo dopo prova di testa. Avvicinato da High Master, all'altezza della curva finale, il sauro non si riallinea, lasciando via libera al compagno di allenamento che controlla con gran classe Makarenko. Terzo, autore di gran gara, Constantine sempre a ridosso dei migliori e quasi in grado di acciuffare la seconda moneta con apprezzabile tratto piano conclusivo.
Per rompere gli equilibri ormai consolidati giungono allora due cavalli dall'estero per la Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano, Gruppo 2. Solo delle novità potrebbero battere il leader generazionale della specialità, gli altri han già subito sconfitte senza appello. Il primo nuovo arrivato è il ceko Mustamir presentato da Holcak. Soggetto pescato in Inghilterra, vincitore a Epson in buona categoria con successive tre vittorie su quattro corse in Repubblica Ceka e Polonia, tra cui la netta affermazione in un gran premio di Wroclaw e una sconfitta a Slosovice per corta testa. Soggetto dunque molto pericoloso a 5 per i bookmaker, che gli preferiscono la coppia D'Altemps costituta da Astro Benigno, questa volta presente, e il fresco acquisto ex Ostanel Relco Sud Ovest. Quest'ultimo con una vittoria in un discendente con gli anziani, il Premio Coccia, a fargli da credenziale. Il secondo straniero al debutto sulla pista è invece la tedesca Akiyana sellata da un Vovcenko in odore di Gran Premio Merano. 
L'arrivo delle due nuove pedine non modifica i giochi previsti alla vigilia, High Master è il fenomeno della stagione. Paolo Favero non lo presenterà a Grosseto, evitandogli di fare filotto in tutte le riunioni stagionali, per il resto è protagonista ovunque. Come copione Astro Benigno domina la prima parte di gara, sfogando il proprio ardore con galoppata solitaria in prima linea. Relco Sud Ovest gli fa da fedele scudiero fino all'ultimo passaggio sulla dirittura opposta a quella di arrivo, quando Mustamir, interpretato da Matusky, decide di calare la carta dell'anticipo e parte lungo, non riuscendo però a sfondare. I due D'Altemps infatti non demordono e tentano di mandare l'avversario in terza corsia sulla piegata finale, mentre Joe Bartos porta sotto High Master in scia al trio a cui tenta di aggiungersi anche Akiyana in risalita. Il silenzio è insidiato dal crepitare delle siepi che si flettono frustate dagli zoccoli degli sfidanti, in questo rush finale commentato da fantasiose telecamere poste con obiettivo orientato dal basso all'alto. Immagini che dal verde si chiudono per riproporsi sulla sagoma arancione di Astro Benigno che apre la porta agli avversari all'ingresso in dirittura, andando largo; lo infilano Relco Sud Ovest e lungo la corda High Master. Tra i due D'Altemps si getta Mustamir con colori similar Magog ma col rombo preferito allo scacco. Sull'ultima siepe, ormai esausto, scarta verso l'esterno Astro Benigno finito sullo steccato opposto. Ma è tempo di High Master, il baio listato esplode la sua potenza nel tratto piano conclusivo. Simone Soldani lo immortala in sospensione, alla stregua di un provetto superhorse volate, mentre lo speaker si emoziona e regala agli archivisti un congedo e un saluto degno del miglior cavallo di proprietà italiana della stagione ostacolista: “E' High Master il leader dei quattro anni e a cinquanta dal palo si può alzare in piedi Josef Bartos”. Pugno al cielo per il joceky ceko, nell'attimo in cui Mustamir ha ragione di un coriaceo e cresciuto Relco Sud Ovest, mai così positivo, neppure a Pisa quando fu secondo nella Gran Corsa Siepi dei 4 anni locale per il giallo-rosso di Eros Ostanel. Solo quarta la tedesca Akiyana da Koenigstiger, il carroarmato di Germania. 
Arriva il capitolo di chiusura della stagione con la tappa, a questo punto, obbligata della Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1). High Master, autore di uno storico en plein (vincitore di tutti e quattro i Gruppi 2 della stagione riservati sulle siepi ai cavalli di quattro anni) contro gli anziani in quello che si preannuncia come l'ottavo duello stagionale tra Sol Invictus, compagno di colori di High Master, e la rivelazione della stagione Chiaromonte. I due hanno infatti calamitato l'attenzione degli appassionati nei main event in siepi per adulti. High Master può così confrontarsi con i vertici dell'ostacolismo italiano. Due le mine vaganti a fungere da rottura dei pronostici: il francese Nando, reduce dal quinto posto del G.P. Merano e che prova le siepi, e il ceko Chicago, cresciuto esponenzialmente nel corso dell'anno ma alla prima esperienza in pattern race in ostacoli e preferit, da Josef Vana, a Fafintadenient. 4.000 i metri da percorrere con un terreno molto pesante a fungere da insidia aggiunta. La pista fornisce un responso a sorpresa agevolato da una interpretazione mostruosa di Josef Vana jr, che manda davanti Chicago a scandire una falsa andatura che scombussola e altera i piani degli avversari. Il ceko fa letteralmente quello che vuole, mentre i tre favoriti si marcano a vicenda, addirittura i due Magog si ostacolano nella curva che immette alla diagonale breve, quando Chicago rallenta sensibilmente il ritmo per ricompattare il quintetto in modo da poter riaccelerare secco, dopo aver creato una situazione di en passe, in anticipo sui tre favoriti. High Master addirittura è costretto a interrompere l'azione e a riorganizzarsi agli ordini di Big Joe Bartos. Pericolosa incertezza sull'ultima siepe da parte di Chicago. Il portacolori della Joly affronta, clamorosamente, in buon vantaggio l'ultima insidia, ma salta troppo in ritardo centrando in pieno la siepe, ma non a sufficienza per cadere. Brivido in tribuna per l'esperto Vana sr. Tra gli inseguitori sbaglia anche Chiaromonte, macchinoso come suo solito nel consueto tentativo di rimonta finale. Ivan Cherchi lo sposta dall'esterno all'intero di High Master riuscendo a batterlo di una testa. Al di là del terzo posto, si tratta comunque di un altro grande risultato per il quattro anni che rifila comunque una lunghezza e mezzo a "sua maestà" Sol Invictus con vicino Nando.
Chiusura dunque di stagione con sette vittorie in dieci corse, con quattro successi in Gruppo 2, un terzo posto in Gruppo 1 e un quarto in listed per un bottino di poco inferiore a 100.000 euro. Non male davvero, con un solo appassionato ad aver segnalato il cavallo fin dal suo debutto in quel di Pisa.
Paolo Favero e Axel Ambruschitz concedono il doveroso riposo al top horse della stagione 2015, che qualora fossero stati presenti avrebbe fatto incetta di premi speciali quali "cavallo dell'anno" o, comuqnue, "miglior quattro anni della stagione 2015".

HIGH MASTER
si avvia a vincere la GRAN CORSA SIEPI DEI 4 ANNI DI MERANO
(Gr.2).
(Foto Simone Soldani).

Torna in pista dopo sei mesi, a Milano, vincendo subito il Celeste Citterio, condizionata dall'alto montepremi con 8.500 euro al primo. La vittoria viene agevolata dalla caduta, sulla prima siepe, di Chiaromonte. High Master trionfa da un capo all'altro, optando per un'andatura progressiva dapprima blanda e poi, via via, sollecita fino a stampare un 4.32 e 8, non male per lo consistenza del terreno (duro) e i 3.600 metri percorsi. Il Magog sembra così riprendere da dove aveva lasciato e invece va incontro a disattese battute di arresto. A Merano appare grosso, viene sentito soffiare al rientro dalle prove. Favero addirittura opta per gli steeple dopo un terzo e un quarto posto in condizionata in siepi. A maggio subisce il sorprendente Notti Magiche e Chiaromonte, sebbene Bartos tenti di operare in anticipo su quest'ultimo che funge da suo controfavorito. Il Magog mette nel mirino Notti Magiche e gli scaglia un deciso attacco prima dell'ultima insidia, con Chiaromonte costretto a inseguire a discreto distacco. Tutti ad attendersi l'assolo di High Master e invece Notti Magiche riparte con grande stile infliggendo all'avversario una brutta sconfitta, dovendo comunque stringere i denti per respingere il volo finale, a largo di tutti, di Chiaromonte, spettacolare e perdente come suo solito. Peggiorano le cose, addirittura, a inizio giugno quando, su distanza allungata di duecento metri, High Master subisce dodici lunghezze da Chiaromonte e Sol Invictus, salvando il quarto posto per una corta incollatura dal non trascendentale Morning Star. Favero resta perplesso in tribuna nell'ammirare il suo allievo già in difficoltà a metà della dirittura opposta a quella di arrivo senza mai essere in condizione di giocarsela. Viene così accantonata l'idea della Gran Corsa Siepi d'Italia in favore dello steeple. Subito un impegno importante con ritorno sugli ostacoli alti, dopo Treviso, nel blasonato Creme Anglaise (L). Arriva un'altra performance non troppo esaltante, pur se in progresso. Sulle lavagnatte sale alla quota di 10 a 1, livello mai toccato in Italia. Perde inoltre la monta di Bartos, dirottata sul vincitore del Grande Steeple Chase di Milano, Little Bruv. Ha in sella il polacco Dominik Pastuszka.
La corsa prende una piega strana, difficile da interpretare, che lascia stupiti diversi allenatori. Josef Vana vede viincere in grande stile l'altalenante Mazhilis (davanti a tutti con grande autorevolezza), ma non riceve grandi risposte dalle sue prime scelte: Alpha Two non entra mai in corsa, seppure al rientro, sempre confinato in coda; Alcydon Fan, pur facendo corsa davanti a buona parte degli avversari, non approfitta (complice anche un errore di Pollioni dopo il verticale che "tampona" Mazhilis e Nelly Darrier dovendo poi recuperare l'azione) della forma ancora da perfezionare di High Master e soprattutto dell'imbarazzante esibizione di Little Bruv. Se il Magog da barlumi che lasciano ipotizzare un discreto futuro in categoria, il vincitore del Grande Steeple Chase di Milano si affaccia sui primi sul verticale per poi passeggiare per la pista, incapace di resistere all'andatura imposta all'epilogo da Mazhilis e Nelly Darrier, che non sono certo Le Costaud, finendo rallentato e agevolmente battuto anche da High Master. Il Magog coglie una bella scurvata al verticale, ma palesa ancora problematiche di tenuta come dimostra l'implacabile distacco di ventisei lunghezze da una cavalla come Nelly Darrier
Recupero della forma molto lento, piuttosto stranamente, ma costante. Torna infatti il sorriso ad Axel Ambruschitz nel Premio A.S.S.I. (Gr.3), premio già vinto nel 2015 con Il Superstite e propedeutico al Gran Premio Merano, in cui torna a vincere High Master. Il cavallo appare più inquadrato al tondino e corre in deciso progresso, pur non essendo ancora al top della forma. Bellissimo il finale di corsa che vede cinque concorrenti lottare a fruste alzate. Il Magog passa, senza staccare, davanti a tutti dopo l'ultima siepe, dovendo poi contenere il tentativo di ritorno del battistrada Company of Ring. Discreto anche il tedesco Falconettei battuto, per la terza, dal volo finale di un tardivo Alcydon Fan, rimasto in coda per buona parte della gara. Quinto, a contatto, un cresciuto Larsen Bay assai pimpante per tutta la corsa e tenuto sui primi da Ferhanov. La vittoria spinge subito l'entourage a fare l'iscrizione per il Gran Premio Merano, ma il miglior High Master non si è ancora visto in questo 2016.


Score in piano in Inghilterra: 8 corse, 1 vittoria, 2 piazzamenti.
Totale vincite: 4.288 euro.

Score in siepi: 12 corse, 8 vittorie, 4 piazzamenti.
Totale vincite: 108.511 euro.

Score in steeple: 3 corse, 1 vittoria, 2 piazzamenti.
Totale vincite: 15.657 euro.

Totale in carriera al 14 settembre 2016: 23 corse, 10 vittorie, 8 piazzamenti, vincite: 128.456 euro.

PREMI IMPORTANTI VINTI:
-Gr.2: Criterium di Inverno, Pisa, 15 febbraio, 2015.
-Gr.2: Corsa Siepi dei 4 anni di Milano, Milano, 25 aprile, 2015.
-Gr.2: Criterium di Primavera, Merano, 21 giugno, 2015.
-Gr.2: Corsa Siepi dei 4 anni di Merano, Merano, 27 settembre, 2015.
-Gr.3: Premio A.S.S.I., Merano, 4 settembre, 2016.

PIAZZAMENTI IMPORTANTI
-Gr.1: terzo, Gran Corsa Siepi di Milano, 18 ottobre, 2015.
-L:  quarto, Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa, Pisa, 25 gennaio, 2015.
-L:  quarto, Creme Anglaise, Merano, 15 agosto, 2016.

Il rientro da vincitori nel Criterium d'Autunno (GR.2) di
Josef Bartos e HIGH MASTER, per i colori di Paolo Favero.
(Foto di Matteo Mancini).