Abbiamo poi un'altra femmina, la più ricca in assoluto per premi
vinti in Polonia in tutta la famiglia: Marlene. Classe
2008, ha corso in Polonia 19 volte, da due a cinque anni, centrando 4
vittorie (1.200-2.600 m.) tutte a Varsavia, tra cui il Prezesa
Totalizatora Sportowego (L), e 9 piazzamenti tra cui il
secondo posto nel Sk Krasne (L) a Varsavia, quarta in
ulteriori due Listed polacche. Vince in carriera 20.200 euro.
Altra femmina interessante, frutto del secondo anno di monta e
anch'essa operante in Polonia, è stata Imola. Ha preso
parte, da due a quattro anni, a 12 corse, in un caso da non piazzata
in Slovacchia, riportando 4 vittorie (1.200-2.600) tra cui il
Nagroda Krasnego (L) a Varsavia, e 6 piazzamenti col
secondo posto nel Wielka Warszawska (Gr.3) a Varsavia
per un totale di 9.100 euro. Ritirata in razza è madre di
vincitore.
Dunque una linea riproduttiva che offre i suoi migliori risultati di
punta con le femmine, ma si rivela incapace di affermarsi oltre l'Est
Europa. Completano la cerchia dei soggetti che hanno frequentato i
salotti dell'ippica dell'est altri cinque soggetti tutti piazzati in
pattern race, ma mai vincitori in tale categoria. Tra questi spicca
Duplo, ennesimo prodotto della Sk Moszna ceduto da
puledro in Repubblica Ceka. Carriera piuttosto longeva, corre da due
a undici anni per 53 volte (di cui una volta in Germania, a Dresda),
ottenendo 7 vittorie (1.600-2.400 m.) dalla classe 2 a
scendere e 18 piazzamenti tra i quali il terzo posto nel Derby
Ceko (Gr.3) per un totale di 32.200 euro.
Fuori contesto orientale spicca Sorbiesharry, peraltro record
horse assoluto nella produzione per svariati motivi. Si tratta,
innanzi tutto, dell'unico figlio di Sorbie Tower ad aver vinto
in piano in Inghilterra, inoltre è il primo figlio dello stallone a
esser risultato vincitore con successo marcato il 23 gennaio del
2003, all'età di quattro anni e dopo 22 corse, a Southwell. È il cavallo che ha riportato il maggior numero di vittorie in piano, ed è anche quello che ha preso parte al maggior numero di corse
essendo finito, addirittura, in tripla cifra. Sempre impiegato in Inghilterra, da tre a nove anni, ha preso parte a 104 corse, riportando 9
vittorie (1.600-1.800), tutte sull'all weather (molte delle quali
a Wolverhampton), e 28 piazzamenti per un totale di 45.750 euro e
massimo di rating fissato a 79.
Il primo figlio di Sorbie Tower a debuttare però è stato Sorbieyicanopit che ha debuttato a tre anni, il 24 gennaio del
2002, a Southwell, finendo ultimo. Ha preso parte a 8 prove in Inghilterra,
tutte a tre anni, senza mai piazzarsi.
DETERMINACJA
l'unica figlia di Sorbie Tower piazzata
in Gruppo 1 in piano.
Vincitrice in categoria Listed, è il prodotto
che ha vinto la maggior somma di denaro in piano,
seconda nella graduatoria assoluta.
(Foto da napajedlastud.com).
Spostiamoci adesso nei nostri territori per una prima veloce verifica relativa alle corse in piano. L'apporto di
Sorbie Tower all'ippica italiana è quasi del tutto limitato al settore ostacolistico con cavalli tutti d'importazione dalla Polonia. Ci sono però state tre eccezioni con due cavalli che hanno debuttato in Italia proprio nelle piane, in un caso addirittura sviluppando l'intera carriera nella nostra penisola. Ci riferiamo, in quest'ultimo caso, a
Salotaris, dal secondo anno di monta polacca, che ha debuttato a due anni a Milano, correndo per 10 volte in piano, per i colori di Polomini Renato e il training di Marco Innocenti, cogliendo 1 solo piazzamento a Varese, prima di esser dirottato in siepi.
Hanno poi corso in Italia in piano
Dysident, importato dalla Polonia per le prove gentleman (prima di passare anche lui agli ostacoli), 6 corse a quattro anni con due quarti posti come migliore performance, e
Cynterna che ha preso parte, da due a tre anni, a tre corse a Pisa senza mai piazzarsi e fare ritorno in Polonia.
I tre, in totale, hanno collezionato 19 corse portando a casa appena 3 piazzamenti per un bottino di 1.071 euro.
Lo stallone JANOSZ
primo vincitore in categoria di Gruppo, pur se in siepi
di Sorbie Tower.
Piazzato in listed in piano in Polonia.
E' il cavallo che ha riscosso la più alta somma nella produzione
dello stallone.
(Foto vioda-racing.pl).
Passiamo ora al settore di nostra competenza ovvero gli ostacoli e andiamo a vedere l'incidenza di questo stallone sul movimento. Precisiamo subito che, pur avendo dato i natali ad alcuni buoni saltatori e ad aver visto molti dei propri figli sfidare le insidie che prendon il nome di siepi, non si tratta di un riproduttore specializzato sul versante ostacoli. Dei 120 cavalli scesi in pista 48, percentuale comunque altissima (40%), sono stati destinati alle siepi ma, badate bene, quasi tutti dopo esser passati prima dalle piane. Di questi 48 "solo" 12 sono risultati vincitori di almeno una corsa ovvero il 25%. Di questi dodici solo due sono risultati vincitori in pattern race.
L'impegno di questi saltatori ha interessato sei nazioni, ma si è concentrato soprattutto in tre di esse. Infatti in Inghilterra si è ammirato un solo saltatore (peraltro nelle PTP), in Francia due (di cui uno occasionale) e in Ungheria uno (anche questo occasionale). Sono stati invece ventidue i cavalli che hanno corso negli ippodromi dell'ex Cecoslovacchia, quindici di essi in via esclusiva. Ventuno hanno invece corso in Polonia (di cui sedici in via esclusiva), dodici in Italia (sei in via esclusiva). Numeri che si traducono in:
a) 116 corse sugli impianti dell'ex Cecoslovacchia con 16 vittorie (13,7%), frutto di sei vincitori (su 22 scesi in pista), e 56 piazzamenti.
b) 82 corse in Polonia con 9 vittorie (11%), frutto di cinque vincitori (su 21 scesi in pista) e 39 piazzamenti.
c) 68 corse in Italia con 9 vittorie (13,2%), frutto di quattro vincitori (su 12 scesi in pista) e 29 piazzamenti.
d) 24 corse in Inghilterra, con 2 vittorie (8,3%), frutto di un unico corridore, e 8 piazzamenti.
e) 12 corse in Francia, nessuna vittoria, con due corridori autori di 3 piazzamenti.
f) 1 corsa in Ungheria, nessuna vittoria, frutto di un unico corridore piazzato.
Il qui presente
Santo Cerro è stato l'unico a risultare vincitore in tre distinte nazioni, hanno invece vinto in due nazioni due soggetti (
Spring e
Janosz).
Pertanto il dato conclusivo è fatto da 48 saltatori, di cui dodici vincitori per un totale di 36 vittorie (11,9%) su 303 corse disputate, 136 piazzamenti.
Santo Cerro è l'unico figlio dell'intera produzione ad aver vinto due corse di Gruppo, ma anche l'unico anche ad aver vinto in categoria Gruppo 1 e Gruppo 2, resta tuttavia in terza posizione per introiti dietro a
Janosz e a
Determinacja.
Dietro di lui si colloca subito
Janosz, di cui abbiam già fatto cenno sopra limitatamente alla carriera in piano. Allenato da Gregorz Wroblewski ha debuttato a tre anni in siepi a Merano riportando, in 9 corse,
4 vittorie (tre in Italia e una in Polonia)
tra cui il
Premio Ettore Tagliabue (
Gr.3) in siepi a Merano e il
Prime Siepi Maschi (
L) a Merano, piazzato in siepi tre volte è quarto nel
Berlingieri (
Gr.2) a Milano. Ritirato in razza a cinque anni, ritorna a calcare gli ippodromi, dopo quattro anni di assenza, in Polonia. Quinto al rientro, viene fermato al successivo impegno interrompendo definitivamente la carriera. Vince complessivamente in carriera
70.100 euro (di cui 62.900 in siepi) ed è, al momento, il cavallo che ha riscosso la più alta somma di vincite tra i prodotti di
Sorbie Tower. Ha generato ventisei prodotti, nati tra il 2007 e il 2013, di cui nove vincitori (tre di essi anche in ostacoli), uno dei quali (
Mahari) in Listed a Varsavia in piano, per un totale di 22 vittorie (due marcate in Italia dall'ostacolista
Ernesto).
Degna di menzione è poi
Sympatia, ovvero la seconda cavalla che ha incassato la più alta somma di introiti in Polonia tra i figli di
Sorbie Tower. Non particolarmente interessante in piano, dove ha collezionato un piazzamento in sette uscite, si è trasformata in ostacoli, in particolare in steeple. Da tre a quattro anni, ha preso parte a 8 corse (una in Repubblica Ceka, non piazzata a Pardubice), riportando
2 vittorie entrambe sullo steeple di Wroclaw, tra cui il main event
Nagroda Marszatka Wojewodztwa Dolnoslakiego (premio da oltre 9.000 euro al primo) rifilando cinque lunghezze a una certa
Inferna, terza al traguardo, e poi ammirata a Merano. Piazzata in tre ulteriori circostanze per un bottino di
14.200 euro.
Il record di corse in ostacoli l'ha marcato
Salotaris in Italia con 34 apparizioni (su un totale di 44), da tre a sei anni, con
3 vittorie (due in siepi e una in steeple) in categoria ascendente-vendere, e 20 piazzamenti (oltre uno ulteriore in piano) tra cui il quarto posto nel
Premio Staffe d'Oro (
Gr.3) a Milano. Vince in carriera
55.250 euro, collocandosi in quarta posizione assoluta nella gradutoria dei figli più ricchi di
Sorbie Tower.
Il record di vittorie in ostacoli è detenuto
Dekolt che ha preso parte, in Repubblica Ceka, a 24 corse in ostacoli (tre delle quali a Bratislava, in Slovacchia) su un totale di 49, riportando
9 vittorie (due in Slovacchia), tra siepi e steeple (oltre una decima in piano), in prevalenza in categoria III, e 11 piazzamenti (oltre altri nove in piano) per un totale complessivo di
22.000 euro.
Tra gli altri vincitori si segnala
Dysydent vincitore a Milano, a quattro anni, in una prova per debuttanti in siepi da 17.000 euro al primo, ma poi piazzato in uno dei due rimanenti ingaggi con un curriculum in siepi di 3 corse,
1 vittoria e 1 piazzamento per
18.700 euro di vincite.
Sono poi risultati vincitori
Spring, 8 corse in carriera con
3 vittorie in siepi (due in Polonia e una in Repubblica Ceka, a Pardubice),
Sang Jang (3 vittorie in Polonia su sei ingaggi),
Deko (una vittoria in steeple a Lysa nad Labem, in classe 4, su quindici corse),
Dyktando (due vittorie a Svetla Hora, una in siepi l'altra in steeple, in classe 4 su nove corse),
Chestion (due vittorie in steeple a Bratislava, piazzato in siepi in una circostanza in Ungheria, su sedici corse), nonché
Sorbiediditmyway impegnato in 24 PTP inglesi con
2 vittorie e 8 piazzamenti.
Mai vincente, ma da tenere d'occhio,
Tao, coetaneo e compagno di colori di
Santo Cerro, piazzatosi due volte a Merano e una volta a Strasburgo in Francia in categoria siepi. In Francia si segnalano anche i due piazzamenti, su 11 corse, di
Jeden (unico soggetto allevato in Francia da
Sorbie Tower).
SANTO CERRO,
il più titolato figlio di Sorbie Tower,
si appresta a entrare in pista a Merano.
(Foto di Jan Burda).
Prima madre
Santa Caterina (Pol). Cavalla baia oscura di piccole dimensioni, un metro e cinquantacinque al garrese, allevata da SK Widzow - K. Tyszko, acquistata da A. Pietrzack per la carriera agonistica. Affidata in allenamento a Janusz Kozlowski, ha sempre corso a Varsavia prendendo il via, da due a tre anni, a 15 corse, riportando
2 vittorie (1.600 m.) in classe 4, dopo esser stata proposta in gioventù in classe 2 e classe 3 con risultati mediocri. Vanta altresì 9 piazzamenti per un totale di vincite modesto (anche per la Polonia) di 7.470 zloty, circa 1.800 euro. Destinata alla carriera di riproduttrice, inizialmente da Pietrzack viene poi ceduta, dopo i primi due prodotti, alla Sk Krasne.
Madre di almeno cinque prodotti, tre scesi in pista di cui uno solo vincitore.
Siberian Moon (2007, f.b da Be My Chief (Usa)). Ha corso in Polonia a due anni per 3 volte senza mai piazzarsi. Vince 290 zloty come bottino per un quinto posto in classe 2. Fattrice in Repubblica Ceka madre di due cavalli inediti.
Saszka Denisovich (2009, m.b da Ivan Denisovich (Ire)). Ha corse in Polonia a tre anni per 2 volte, in siepi, collezionando 2 piazzamenti (due secondi posti a Varsavia) per 4.800 zloty.
SANTO CERRO, see above.
San Lorenzo (2014, m.b da Forever Bond (Brz)). Non ha corso.
San Cristobal (2015, m.b da Calming Influence (Ire)). Non ha corso.
Seconda madre
Sonora (Pol). Si tratta di una cavalla importante nella storia dell'ippica polacca sia per i risultati avuti in pista sia da riproduttrice. Ha corso in Polonia, da due a tre anni, 11 volte, riportando
6 vittorie tra cui il
Soliny, le
Oaks Polacche e il
Wielka Warszawska, pattern race polacche, piazzata 4 volte, è stata altresì eletta la miglior cavalla polacca della stagione 1982. Ritirata in razza presso la Sk Widzow.
Madre di almeno nove prodotti, di cui almeno quattro vincitori.
SOLOZZO (1984, m.b da Dixieland (Pol)). Ha corso da due a cinque anni 18 volte, in giro per l'est Europa in Polonia, Slovacchia, e Ungheria,
9 vittorie tra cui il
Derby Polacco, due
Velka Cena Slovenska a Bratislava, il
Prezesa Rady Ministrow a Varsavia, il
Kincsem Dij a Budapest
e altre numerose corse, oltre 7 piazzamenti, tra cui i secondi posti nel
Wielka Warszawska e nel
Mokotowska. Ha preso altresì parte, senza piazzarsi, al
Preis Von Europa (Gr.1) a Colonia e a una prova a Ostenda in Belgio. Vince in carriera circa 5.000.000 di zloty.
Sonorita (1985, f.b da Dixieland (Pol)). Non rinvenuti dati. Fattrice in Polonia, madre di vincitori e di altri prodotti tra cui la maiden Sordina, a sua volta madre di
SOROS, vincitore in piano in Polonia, tra cui il
Derby Polacco (
Gr.3), secondo nel
St. Leger Polacco (
Ln), vincitore in ostacoli, agli ordini di Josef Vana sr, in Italia e Repubblica Ceka, tra cui il
Dostihovy Pohar Josefa Vani (
Ln), pluripiazzato in pattern race con il secondo posto nel
XXVIII Gran Corsa Siepi di Pisa (
Gr.3), quarto nella
LIX Gran Corsa Siepi di Merano (
Gr.1), nel
Grande Steeple Chase di Milano (
Gr.1), nel
Premio Mario Argenton (
Gr.2,) e nel
Premio Richard (
Gr.3), vanta in carriera un totale di 11 vittorie per 88.500 euro; e di
Suo vincitore di 8 corse in Polonia, terzo classificato nel
Wielka Warszawska (
Gr.1) e nel
Prezesa Totalizatora (
L) per un totale di 185.285 zloty di introiti (circa 43.000 euro). Madre altresì dell'inedità Soneria a sua volta madre di
SAJGONKA, vincitrice delle
Oaks Austriache (
Gr.2) a Vienna e del
Cena Pat's Music (
L) a Bratislava, seconda classificata nelle
Oaks Slovacche (
L) e nel
Cena Avry (
L) a Bratislava.
SOKMAN (1986, m.s da Pyjama Hunt (Ire)). Ha preso parte, da due a quattro anni, a 16 corse in Polonia ottenendo 9 vittorie, tra cui il
Nagroda Syreny (
Gr.2) a Varsavia sui 1.400 metri. Esportato in Germania, da cinque a sei anni, ha preso parte a 8 corse riportando altre 3 vittorie
(1.500-1.600 m.), per un totale di
12 vittorie, terzo nell'
iduna Nova Filiger Preis (
L) sui 1.000 metri di Colonia. Vince in carriera 1.293.000 zloty.
Socora (1991, f.b da Five Star Camp (Usa)). Ha corso 15 volte, da due a tre anni, riportando
3 vittorie e 7 piazzamenti. Fattrice in Polonia, madre di vincitori tra cui
Socorino, secondo nel
Nagroda Mokotowska (
L).
Scotland (1992, c.b da Five Star Camp (Usa)). Ha corso in Polonia, da tre a sei anni, 36 volte, riportando
8 vittorie (1.600-1.800), la maggior parte delle quali in classe 3 e 4, e 12 piazzamenti per un totale di 17.455 zloty.
Santa Monika (1994, f.b da Who Knows (Ire)). Ha corso in Polonia 9 volte, da due a tre anni, piazzandosi 4 volte per un bottino di 1.595 zloty senza mai vincere. Fattrice in Polonia, madre di vincitori tra cui
SAN LUIS, 15 vittorie (1.800-2.800 m.), tra cui due volte vincitore e due volte secondo nel
Wielka Warszwaska (
Gr.3) a Varsavia, vincitore inoltre nel
Nagroda Prezesa Radi Ministrow (
L),
St Leger Polacco (
L) oltre che di quattro prove in siepi, pluripiazzato in listed vince in carriera 319.000 zloty (circa 74.000 euro), stalloncino in Polonia padre di un vincitore;
SAN MORITZ, 10 vittorie (1.400-2.400 m.) in Polonia, tra cui il
Derby Polacco (
Gr.3), il
Nagroda Rulera (
L), il
Nagroda IWNA (
L), il
Nagroda Kozienic (
L) e il
St. Leger Polacco (
L), vincitore anche nell'unica apparizione in siepi per un totale di 199.735 zloty (circa 46.300 euro), stalloncino padre di un vincitore in Polonia.
Santa Fe (1997, f.b da Dixieland (Pol)). Non ha corso. Fattrice in Polonia, madre di vincitori.
Santa Barbara (1999, f.b da Alywar (Usa)). Ha corso in Polonia, da due a tre anni, ottenendo 1 piazzamento per 750 zloty di vincite. Fattrice, madre di vincitori.
Santa Caterina, see above.
Terza madre
Serbia (1970,. f.b da Antiquarian (Ire)). Allevata in Polonia dove ha corso, da due a tre anni, 14 volte, ottenendo
3 vittorie e 7 piazzamenti tra cui il secondo posto nel
Efforty e nel
Wiosenna. In razza presso Sk Widzow.
Madre di tredici prodotti, undici dei quali scesi in pista e di cui nove vincitori.
Serpentyna (1976, f. da Juggemaut (?)). Ha corso in Polonia, da due a tre anni, 14 volte, conseguendo
2 vittorie e 5 piazzamenti per 18.400 zloty.
SINAJA (1977, f. da Saragan (Gb)). Ha corso in Polonia e in Cecoslovacchia, da due a tre anni, 13 volte, riportando
6 vittorie, tra cui il
Derby Polacco, il
Wiosenna e le
Oaks Polacche, e 6 piazzamenti per 332.000 zloty. Fattrice in Polonia, madre di vincitori tra cui
Sinologia che ha preso parte, da tre a otto anni, a 21 corse in Italia, di cui quattordici in ostacoli, riportando 1 vittoria (in siepi a Grosseto) e 8 piazzamenti tutti in ostacoli per 10.280 euro di vincite.
Sceneria (1978, f.b da Conor Pass (Ire)). Non rinvenuti dati. Fattrice in Polonia, madre di vincitori tra cui
Symonia poi madre di
Szamorin, che ha disputato 51 corse (di cui 20 in Italia e il resto in Polonia), 5 vittorie (tre in Italia), dai 1.600 ai 2.350 m, e 19 piazzamenti (sette dei quali in italia), vincendo 11.675 zloty + 8.463 euro. Importato in Italia a cinque anni, ha vinto al debutto in gentleman a Varese. Non piazzato nell'unica corsa in siepi disputata a Merano; e del mediocre
Synaj, in pista da tre a quattro anni in Italia 11 volte con 1 solo piazzamento all'attivo a Grosseto in ascendente, ha preso parte a tre corse in siepi senza piazzarsi.
SONORA, see above.
Serengeti (1980, m. da Beauvallon (Fr)). Ha corso in Polonia, da tre a quattro anni, 18 volte, riportando
2 vittorie e 10 piazzamenti per 30.250 zloty.
Serapis (1982, c. da Meautry (Fr)) Ha corso in Polonia, da due a quattro anni, 26 volte, centrando
3 vittorie e 16 piazzamenti per 51.600 zloty.
Sake (1983, f.s da Club House (Ire)). Ha corso in Polonia 11 volte, riportando
2 vittorie e 6 piazzamenti, tra cui i terzi posti nel
Cardei e nel
Soliny, per 38.300 zloty. Fattrice in Polonia, madre di vincitori.
Serenada (1984, f.b da Pawiment (Pol)). Ha corso in Polonia, a tre anni, 10 volte, centrando
2 vittorie e 6 piazzamenti per 27.5000 zloty. Fattrice in Polonia, madre di vincitori.
Skala (1985, f.b.o da Dixieland (Pol)). Non rinvenuti dati. Fattrice in Polonia, madre di vincitori.
Secco (1986, m. da Club House (Ire)). Ha corso in Polonia a due anni 5 volte, riportando
1 vittoria e 2 piazzamenti per 33.750 zloty.
Seritos (1989, m. da Pyjama Hunt (Ire)). Ha crso in Polonia a due anni 7 volte, centrando
1 vittoria e 4 piazzamenti.
Seria (1991, f.b da Celio Rufo (Usa)). Ha corso in Polonia, da due a tre anni, 16 volte senza mai vincere, 5 piazzamenti. Fattrice in Polonia, madre di vincitori.
SAN LUIS,
cugino materno di Santo Cerro,
vincitore di due Gr.3, di due L e
di quattro prove in siepi.
E' il cavallo più ricco in Polonia della linea femminile
della famiglia di Santo Cerro.
(Foto di FB Edyta Wyscigi).
Quarta madre
Sewilla (1963, f.b da De Corte (Pol)). Allevata dalla SK Widzow è la capostipite polacca della linea. Il padre è figlio della Dormelliana
Dossa Dossi, sorellastra dei mitici
Donatello e
Domenico Ghirlandaio. La madre, invece, è l'importata dall'Inghilterra
Sylistria. Ha corso in Polonia, da due a tre anni, 13 volte, riportando
3 vittorie e 6 piazzamenti tra cui il secondo posto nel
Krasne e il terzo nel
Syreny. Ha preso altresì parte alle
Oaks Polacche e al
Przedswita e al
Wielka Wilanowska senza piazzarsi. Vince 37.250 zloty.
Madre di svariati soggetti, tra cui:
Serbia, see above.
Sentencja (1972, f.b.o da Cross (Pol)). Ha corso in Polonia 14 volte, riportando
3 vittorie e 5 piazzamenti per 37.950 zloty. Fattrice in Polonia, madre di vincitori tra cui
Salomé, a sua volta madre del vincitore in Italia
Szalom (importato a cinque anni dalla Simonazzi, vincitore una volta in gentleman in piano a Treviso sui 2.000 metri, ha corso 12 volte in piano con 1 vittoria e 7 piazzamenti per circa 4.000 euro di vincite); e Sally a sua volta madre dei fratelli pieni, importati in Italia,
Salin, ha preso parte a 23 corse (undici in Italia), riportando 5 vittorie (una in Polonia, le altre in gentleman in sabbia a Novi Ligure e Varese) tra cui il
Nagroda Widzowa (
L), e 9 piazzamenti (due in Italia) tra cui il quarto posto nel
Nagroda Kozienic (
Gr.3) per un totale di 11.220 zloty + 7.800 euro, e
Sabira, ha preso parte a 11 corse (quattro in Italia, tre delle quali in siepi, senza mai piazzarsi) piazzandosi 3 volte per un totale di 980 zloty, nonché nonna di
Salotaris, 44 corse in Italia (trentaquattro delle quali in ostacoli), 3 vittorie tra siepi e steeple, 21 piazzamenti (uno in piano), tra cui il quarto posto nel
Premio Staffe d'Oro (
Gr.3) in steeple a Milano per un totale di 55.000 euro di vincite.
Sensacja (1974, f. da Ozeret (Pol)). Non rinvenuti dati. Fattrice in Polonia, madre di vincitori, tra cui
Stereo, importato in Italia a sei anni e impegnato in 10 corse con due piazzamenti in ostacoli, ma soprattutto Swecja a sua volta madre di
SZARLATAN che ha riportato in 37 corse 12 vittorie, tra cui tre volte il
Nagroda Prezesa Rady Ministrow (
Gr.2), quindi un'edizione del
Nagroda Criterium (
Gr.3) e sei listed race il tutto sulla pista di Varsavia per un totale di 196.500 zloty (circa 45.500 euro), stalloncino in Polonia ha generato quattordici prodotti di cui uno solo vincitore; nonché nonna di
Szumiacy Las che ha corso 31 volte (una volta in Repubblica Ceka, sedici in Polonia e quattordici in Italia), ventuno delle quali in ostacoli, riportando 4 vittorie (di cui tre in Italia in cross e una in piano a Sopot) e 12 piazzamenti (di cui cinque in Italia in ostacoli), tra cui il secondo posto nello
Grande Steeple Cross di Grosseto Memorial Tagliabue, vince in carriera 25.166 euro.
Quinta madre
Sylistria (1947, f.s da William of Valence (Fr)). Femmina allevata in Inghilterra, generata dall'inedita
Sylmar e sorellastra del più giovane
SANDY ABBOT, vincitore nel 1963 del
Queen Mother Champion Chase (attuale Gr.1) a Cheltenham. Sorellastra inoltre di
Sargazint esportata per la carriera di riproduttrice in Cile.
Ha corso 13 volte, da due a tre anni, riportando
3 vittorie e 10 piazzamenti per esser poi esportata per la carriera di fattrice in Polonia.
Madre di svariati soggetti tra cui
SYCYLIA (1953, f.s da Hexton (Fr)). Ha corso in Polonia, da due a tre anni, 9 volte, riportando
3 vittorie tra cui il
Nagroda Liry e le
Oaks Polacche, e 6 piazzamenti con il secondo posto nel
Wiosenna e il terzo posto nel
Wielka Warszawska. Fattrice in Polonia, madre di vincitori, nonna dello stalloncino in Polonia
Saroyan e della fattrice Sodoma a sua volta madre di
SODERANO (51 corse, da due a nove anni, importato in Repubblica Ceka a quattro anni, 12 vittorie tra cui il
Central European Breeder's Cup Mile (
Gr.1) a Bratislava e lo
Zlaty Pohar Chemopetrolu (
L) a Most, e 22 piazzamenti, tra cui il terzo posto nel
Nagroda Ministra Roinictwa (
Gr.2) a Varsavia, il quarto posto nel
Velka Cena Prahy (
Gr.3) a Most. Non piazzato in una Listed Race a Monaco, ha preso poi parte a 11 prove in ostacoli con 3 vittorie in Repubblica Ceka, piazzato in siepi anche a Vienna per un totale di 43.700 euro) e degli importati in Italia
Sonet (Ha corso 5 volte in ostacoli in Italia a sette anni, cogliendo 2 piazzamenti in siepi per 1.200 euro),
Sodolit (Ha corso 16 volte in Italia, da cinque a sei anni, ottenendo 3 vittorie, a Torino dai 1.200 ai 2.100 m., e 6 piazzamenti per un totale di 15.200 euro. Ha corso una volta in siepi a Merano non ultimando il percorso) e
Sojuz, quest'ultimo impiegato 72 volte (quarantasei delle quali in Italia e il resto in Polonia), da due a otto anni, con 11 vittorie (sei delle quali in Italia) dai 1.000 ai 1.750 m e 29 piazzamenti (sedici dei quali in Italia) tra cui il terzo posto nel
Nagroda Syreny e il quarto nel
Nagroda Mokotowska a Varsavia. Non piazzato nelle tre prove in ostacoli in Italia, dove è stato esportato a cinque anni venendo impegnato soprattutto in prove gentleman in piano e poi in categoria vendere.
Vince un totale di 44.750 zloty + 20.097 euro.
Sybilla (1958, f. da Aquino (Fr)). Non rinvenuti dati ulteriori. Fattrice in Polonia, tris nonna di
Springs, importato in Italia a tre anni, ha corso 11 volte (quattro in Polonia e il resto in siepi in Italia), da due a tre anni, piazzandosi 6 volte (cinque delle quali in siepi a Grosseto, Treviso e Novi Ligure) per un totale di 1.000 zloty + 3.485 euro.
Scylla (1959, f. da Casanova (Gb)). Non rinvenuti dati ulteriori. Fattrice in Polonia, nonna di
SONG, vincitore nel
Nagroda Min. Roinictwa, nel
Nagroda Mokotowska e nel
Nagroda Criterium a Varsavia
, eletto miglior due anni polacco nella stagione 1977.
Saratoga (1961, f. da Fort de France (Fr)). Non rinvenuti dati ulteriori. Fattrice in Polonia.
Sylwina (1962, f. da Cypr (Pol). Non rinvenuti dati ulteriori. Fattrice in Polonia, madre di vincitori tra cui
MUSKETAR, vincitore del
Derby Bulgaro nel 1968, stalloncino in Ungheria.
Sewilla, see above.
Sundrilla (1966, f.s da Merry Minstrel (Gb)). Non ha corso. Fattrice in Polonia, madre di vincitori tra cui Sunniva, a sua volta madre di due vincitore in pattern race:
SILENCIO, vincitore nel
St. Leger Polacco (
Gr.2) e
SURDYNA, vincitrice del
Nagroda Driady (
Gr.3) e del
Nagroda Rzeki Wisli (
L) nonché madre di
Susy (vincitrice delle
Oaks Polacche); della plurivincitrice (12 corse con 4 vittorie e 8 piazzamenti per 121.000 zloty)
Speranza poi madre dell'importato in italia
Spinoza (importato in Italia a quattro anni, ha preso parte a 3 corse, con 1 vittoria e un piazzamento a Grosseto, entrambi in siepi, per 4.653 euro di vincite), e infine della maiden Suita poi madre di
Suitana, 9 corse in carriera, da due a quattro anni, con 1 vittoria in Repubblica Ceka e 6 piazzamenti (quattro in Slovacchia, uno in Repubblica Ceka e uno in Italia, a Merano, questi ultimi due in siepi) tra cui il terzo posto nel
Cena Arvy (
L) a Bratislava per un totale di 4.500 euro di vincite.
SAN MORITZ,
cugino materno di Santo Cerro, fratellastro di
San Luis,
è il vincitore del DERBY POLACCO del 2007,
vincitore poi di quattro Listed polacche e di una prova
in siepi.
(Foto racehorses.pl).
La genealogia di Santo Cerro vista da Matteo Mancini.
Santo Cerro ci permette, per la prima volta nella stesura di queste schede, di spostarci sull'allevamento polacco, trattandosi di una quinta generazione griffata Polonia. Ciò nonostante resta invariata quella che, come abbiamo visto, è la linea più comune di questi incroci spuntando fuori anche qua un
inbreeding 4x4 su
Northern Dancer. Troviamo questo immenso stallone su entrambe le linee paterne dei riproduttori del cavallo qua esaminato, essendo il tris nonno di
Sorbie Tower (quale padre di
Nureyev e nonno di
Soviet Lad) e il tris nonno di
Santa Caterina (quale padre di
Sadler's Wells e nonno di
In Camera). Spicca però subito il palmares non certo esaltante delle due linee stalloniere qua presenti. Sia
Soviet Lad che
In Camera, nipoti di
Northern Dancer, non sono risultati vincitori di corse di Gruppo, ma piazzati in Gruppo 1 (il primo da secondo negli Stati Uniti, il secondo da quarto in Inghilterra). Più interessante, allora, è la genealogia di questi due soggetti. Il primo è fratellastro di una serie di vincitori di corse di gruppo tra cui gli stalloni
Green Dancer ed
Ercolano, il secondo è figlio di una cavalla generata da
Secretariat e fratello pieno dello stallone operante negli Stati Uniti
Desert Secret. Quindi buon sangue offerto però da prodotti risultati "secondari" nelle rispettive famiglie, se ci permettete questo giudizio.
Ci soffermiamo poi sulla genetica della madre di
Santo Cerro in cui spicca un interessante 4x4 su
Bold Ruler, in veste di nonno di
Clandestina (la madre di
In Camera) e della leggenda (per l'ippica polacca)
Dakota (padre di
Sonora, a sua volta madre di
Santa Caterina), quest'ultimo stallone plurivincitore delle classifiche polacche riservate ai riproduttori locali. Ed è su questo
Bold Ruler che ci soffermiamo nel nostro revival dedicato ai grandi cavalli dell'ippica. Soggetto nato da una velocista (
Miss Disco), in Kentucky, nel 1954, fiore all'occhiello nella super qualitativa produzione di
Nasrullah (dal solito
Nearco), è stato impiegato moltissimo in corsa per la caratura dimostrata. Ha preso parte, da due a quattro anni, a 33 corse, tramutatesi in 23 vittorie (cifra enorme per uno stallone) e 6 piazzamenti quantificabili in 764.000 dollari di introiti, tanto da esser eletto cavallo dell'anno negli Stati Uniti nel 1958. Dunque un vero e proprio cavallo dei record, con risultati che si sono ripetuti anche da riproduttore come dimostra il dominio per sette anni consecutivi nella classifica riservata agli stalloni americani padri di vincitori. Ha generato "appena" 242 prodotti (dunque grande selezione nella scelta delle fattrici) di cui 179 scesi in pista e 151 vincitori (84% degli scesi in pista), di cui 58 in pattern race, per un totale di 882 vittorie. Molti i campionissimi nati dal seme di
Bold Ruler, come i due
Bold Lad (entrambi stalloni, uno in Europa e uno negli States),
Gamely o il leggendario
Secretariat (il cui sangue compare nelle vente anche di
Santo Cerro).
Flagellato da un tumore all'età di quindici anni, tale da necessitare un intervento chirurgico nel 1969, è deceduto piuttosto giovane nel 1971 negli Stati Uniti. Sebbene offuscato dai risultati ottenuti dai discendenti, tanto da veder la propria linea confinata in secondo piano nel 1980, è ritornato in auge grazie ai risultati ottenuti dal tris nipote
AP Indy (da
Seattle Slew), costruito su un 3x4 proprio su
Bold Ruler.
E' oggi ricordato con il diciannovesimo posto assoluto nella classifica dei top 100 Purosangue inglesi d'America del XX secolo.
Dunque una concentrazione di sangue che impreziosisce il background di
Santo Cerro dove, in quinta generazione materna, compare anche un certo
De Corte (autore di un triplo nei main event polacchi con vittoria nel
Derby, nel
St. Leger e nel
Wielka Warsczawska) padre di
Sewilla (la prima cavalla nata in Polonia nella famiglia
Santo Cerro) ma soprattutto figlio di una cavalla di Federico Tesio (accoppiata allo stallone polacco
San) ovvero la saura
Dossa Dossi. Risvolto curioso questo, potrebbe pensare, a ragione, qualcuno, tra l'altro storico nella lunga e affascinante storia della Dormello Olgiata trattandosi del primo puledro figlio di una cavalla di Tesio capace di imporsi in un
Derby estero. Ma cosa ci fa una cavalla di Tesio in Polonia, che certo non è la patria elettiva del purosangue inglese? Semplice, si tratta di una contropartita che il grande "mago" (questo il soprannome del piemontese) fu costretto a pagare, nel periodo dell'occupazione dell'Italia durante lo svolgimento del secondo conflitto mondiale, per strappare un accordo ai gerarchi nazisti in modo da permettere il "regolare" svolgimento della riunione di San Siro (uno dei pochi ippodromi in Europa che non interruppe la propria riunione corse) e far sì che gli stessi non impedissero la regolare fornitura di avena e altro cibo necessaria per mantenere in piedi scuderie e allevamenti. Un accordo che comportò la cessione forzata di alcuni stalloni (tra i quali
Bellini) e alcune fattrici, tra cui
Dossa Dossi, date in permuta al governo tedesco, una storia che dovrebbe esser raccontata e che non crediamo pertinente con il libro sponsorizzato venerdì scorso (24.04.17) dalla trasmissione Steeple Chase condotta da Paola Palmieri dal titolo
Gli Atleti del duce scritto dall'appassionato del mondo ostacolistico italiano, nonché giornalista della Gazzetta dello Sport, Enrico Landoni. Ma non divaghiamo nei messaggi promozionali, che ci sembrerebbe un paradosso, dicevamo di
Dossa Dossi. Femmina definita "
molto battagliera, dotata di un coraggio e di una generosità senza limiti a dispetto di una corporatura minuta" dal grande Franco Varola,
Dossa Dossi, primo prodotto di
Delleana e futura sorellastra di campionissimi come
Donatello e
Domenico Ghirlandaio, aveva vinto nel 1932 (a due anni) il
Gran Criterium, le
Oaks d'Italia e altre pattern tanto da essere eletta cavalla dell'anno. Cavalla solidissima, a suo agio sia con temperature alte che basse, di qualità tanto eccelese da competere con i migliori maschi dell'epoca e da esser ricordata da Varola come dotata di una "
superiorità nel settore femminile tra le più assolute registrate", vincitrice su distanze brevi che sugli interminabili 4.000 metri del
Premio Duca di Toledo a Roma. Una qualità che ha portato Dormello a esultare anche per un altro Derby conseguito all'estero da un prodotto della pronipote di
Dossa Dossi ovvero
Dinarella madre di
Psidium (vincitore del Derby inglese).
Linea dunque interessante sul mercato dell'Est Europa impreziosita dai risultati ottenuti dai molti prodotti facenti capo alla famiglia generata da
Sylistria, ovvero la fattrice esportata in Polonia dall'Inghilterra nei primi anni '50, sorellastra di un antenato come il campionissimo di Cheltenham
Sandy Abbot (vincitore nel
Queen Mother Champion Chase). Moltissimi sono stati infatti i vincitori e i piazzati in pattern race polacche, figurano persino svariati vincitori di derby (uno addirittura in Bulgaria).
Non particolarmente qualitativa,
Santo Cerro escludendo, la linea diretta da
Santa Caterina, spicca tuttavia una seconda linea materna che ha fatto la storia dell'ippica polacca con una cavalla come l'
oaks winner Sonora, plurivincitrice in pattern race in Polonia e sorellastra di una cavalla vincitrice sia delle
Oaks che del
derby polacco (
Sinaja), madre di un vincitore del
Derby Polacco (
Solozzo)
, nonna di due vincitori del
Derby Polacco (
San Luis e
San Moritz) e bis nonna di un quarto vincitore del
Derby Polacco (
Soros, poi interessante ostacolista agli ordini di Vana sr) per un totale di quattro
Derby Winner in Polonia.
Meno interessanti i risultati conseguiti sugli ostacoli, pur avendo alle origini un vincitore a Cheltenham in quello che oggi è considerato un Gruppo 1, con un fratellastro di
Santo Cerro che non ha impressionato sulle siepi polacche e i due cugini
San Luis e
San Moritz entrambi vincitori in siepi ma non ai livelli offerti in piano. Più convincente, allora, il bis cugino
Soros, pluripiazzato in pattern race in ostacoli in Italia e Repubblica Ceka, schierato persino nel
Velka di Pardubice senza però centrare il marcatore.
Molti poi i parenti, più o meno alla lontana (confinati soprattutto tra i prodotti derivanti dai figli della terza madre di
Santo Cerro in poi), che sono stati ammirati anche in Italia, con risultati, il più delle volte, mediocri.
Un incrocio di sangue che da vita a un prodotto, sulla carta
miler puro, ma che in pista ha dimostrato stamina da vendere e grande attitudine alle siepi tanto da trasformarsi da soggetto di seconda classe in piano a miglior tre-quattro anni ammirato in ostacoli in Italia.
DOSSA DOSSI
una dormelliana in Polonia.
(Foto da Il Mito di Tesio di Franco Varola).
La carriera di Santo Cerro.
Nasce in Polonia il due aprile del 2013 presso la SK Krasne, ricordata in Italia per aver allevato il vincitore della
LII Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1)
Mega Hit (correva l'anno 2006)
. Una data importante per i religiosi polacchi e, ironia della sorte, per un soggetto che porta il nome di una cavalla che si chiama
Santa Caterina. Otto anni prima infatti, proprio il due aprile, conquistava la via del paradiso il primo e unico papa polacco ovvero Karol Josef Wojtyla, definito "
l'atleta di Dio" per le sue passioni sportive, e che l'anno successivo alla nascita di questo cavallo sarà poi dichiarato santo (il 27 aprile 2014) proprio lui per cui i fedeli, in Piazza San Pietro, durante i funerali gridarono l'ormai divenuto famoso: "
SANTO SUBITO!" Richiesta che sarà esaudita in appena nove anni, diventando una delle canonizzazioni più veloci della storia.
Una data dunque importante nella carriera di questo cavallo, specie considerando la sua provenienza. Il cavallo nasce quale terzo prodotto di una vincitrice modesta (in classe 4) e quando vede la luce non fa certo sperare in un potenziale campione. I fratelli non sono riusciti a vincere neppure una corsa anche se hanno corso poco. In ossequio alla tradizione polacca di battezzare i cavalli con un nome che abbia per iniziale la stessa lettera con cui inizia il nome della madre, viene battezzato col nome di
Santo Cerro. Non è il primo, nell'intera famiglia, a ricevere in sorte un nome che inizi con
San o
Santo o
Santa, nel caso di specie però, sebbene il nome significhe "MONTE SANTO", si tratta di un omaggio geografico, un po' come avvenuto per il padre
Sorbie Tower. Il nome Santo Cerro è infatti apparso dopo la battaglia di Fort San Tomas, un forte collocato su una montagna a pochi chilometri dalla capitale della Repubblica Dominicana La Vega, che il 25 marzo 1495 fu teatro di un feroce conflitto tra gli indigeni e i conquistadores agli ordini di Cristoforo Colombo. La particolarità di questa battaglia sono i miracoli ripetuti che, a detta degli spagnoli, si sarebbero verificati su questa montagna, fino al punto da rivelare che sarebbe disceso niente meno che lo spirito della Madonna per difendere gli spagnoli e impedire atti sacrileghi da parte degli indios contro i simboli della cristianità (cercarono di incendiare le croci). Eventi che ai giorni nostri sono ancora ricordati grazie alla costruzione di un santuario, meta continua di fedeli, che si trova sulla vetta del monte chiamato, appunto, il Santo Cerro su cui, a suo tempo, fu issata la
Vera Cruz ovvero il simbolo del cristianesimo nelle Americhe consegnato a Colombo, al momento della partenza per le indie, dalla Regina Isabella.
Il cavallo, un metro e sessantuno al garrese, viene affidato dalla Sk Krasne alla veterana Malgorzata Lojek, allenatrice che, dal 2005 al 2016, ha colto 866 vittorie in Polonia su 6.242 corse, percentuale del 14%. Debutta il 25 luglio del 2015, a due anni, a Varsavia, in una debuttanti ben remunerata con 4.643 euro al primo. La prova si sviluppa sui 1.300 metri con fondo buono. In sella a
Santo Cerro c'è il giovane Blazej Giedyk. Avvicinata dai giornalisti, la Lojek afferma che il cavallo non è ancora pronto e che si dovranno attendere le uscite successive per verificarne il valore. Rivela però di credere nel soggetto, a suo dire, "energetico". In pista non ci sono gran campioni, ma
Santo Cerro non ne approfitta e chiude quinto a oltre dieci lunghezze dal vincitore e ben dietro (di quasi tre lunghezze) al quarto. Batte comunque tre soggetti.
La Lojek lo rispedisce in pista venti giorni dopo in una condizionata in classe 2, ancora a Varsavia. C'è ottimismo, ma Giedyk perde una staffa nel rush finale e rischia di cadere. Alla fine chiude quarto, battendo di due lunghezze abbondanti
Limbo Dance che poi sarà importato, con risultati imbarazzanti, in Italia per la carriera in ostacoli. Davanti ha, ancora una volta, soggetti di non speciale valore.
Alla terza uscita, questa volta sui 1.000 metri, arriva il primo acuto. Vince in una giornata che minaccia costantemente pioggia sulla pista di Varsavia che non dispone di pista dritta, ma dei 1.000 metri con la curva. Viene sicuramente agevolato dall'allargamento in curva del
front runner Silence is Golden che porta via anche
Limbo Dance che gli galoppa ai fianchi. Giedyk scurva così ben aderente allo steccato con
Santo Cerro però che stenta a carburare. Allunga invece in modo poderoso a centro pista
Varuna che sembra avviata a sicura vittoria, dopo aver rimontato un paio di posizioni e superato quasi di una lunghezza proprio
Santo Cerro. Quest'ultimo
però rimonta, metro su metro, e va a battere la femmina, a corto di benzina negli ultimi metri, sul tempo di galoppo proprio in linea sul palo per una corta testa, stampando un non eccelso 1.02.1 sul cronometro. La vittoria, una classe 2, frutta 2.089 euro. Terzo, a mezza lunghezza e completamente sullo steccato opposto, finisce
Silence is Golden con vicino
Limbo Dance, costretto a interrompere l'azione per aggirare il rivale costantemente portato ad allargare.
La Lojek chiude l'annata proponendo il suo allievo a ottobre in due classi 1. Nel
Nagroda Hipokratesa, sui 1.400 metri, è quinto a tre lunghezze dal quarto. Nel successivo impegno, di nuovo riportato sui 1.000 metri e con monta affidata a Siergiej Vasyutov, subisce di nuovo la categoria non andando oltre a un modesto sesto posto nonostante il tempo marcato dal vincitore sia sulla stessa linea rispetto alla sua vittoria di agosto.
Il giorno dopo il cavallo passa le aste dei cavalli in allenamento a Varsavia (molto frequentate da acquirenti kazaki veri e propri mattatori) con il numero di lotto 100 ed è qui che la Vocetka, probabilmente mossa da Grzegorz Witold Wroblewski, decide di investire sul cavallo e lo acquista all'amichevole, pensiamo di poter dire, per poche migliaia d'euro. In cinque corse, infatti, il cavallo ha collezionato una vittoria (sui 1.000 metri) e un quarto posto per il modesto bottino di 2.656 euro. Wroblewski destina subito il soggetto agli ostacoli dove i cugini
San Luis e
San Mortiz, unitamente al bis cugino
Soros, si son fatti rispettare (si tratta comunque di tre campioncini anche in piano, due dei quali vincitori del
Derby Polacco).
Il rientro dopo la vittoria a Varsavia,
SANTO CERRO
seguito dalla seconda classificata
Varuna.
Importato in Repubblica Ceka il cavallo inizia a lavorare in quella che diventerà la sua nuova disciplina. Wroblewski lo lavora sul fondo e lo fa rientrare ad aprile, a Karlovy Vary, in una condizionata in classe 2 per cavalli di tre anni sui poco congeniali 2.000 metri. Viene affidato a Martina Havelkova a cui è dato l'onere di condurlo per la prima volta in giubba Vocetka. Wroblewski lo presenta con paraocchi tradizionali di colore arancio shockin'. Il binomio non ispira grande fiducia al betting. 15 a 1 sulle lavagnette, estremo outsider in una prova che vede in pista nove elementi per 1.850 euro al primo. A centro gruppo prova a risalire lungo la dirittura opposta a quella di arrivo, sfilando vari avversari per linee esterne. Prende addirittura la testa all'attacco della piegata finale in quella che pare essere una "sparata" fin troppo prematura della Havelkova. Il cavallo infatti, entrato al comando in dirittura di arrivo, cede in modo netto alla distanza e finisce ultimo a tredici lunghezze dal vincitore. Un rientro tutt'altro che interessante.
Un mese dopo viene organizzata una trasferta in Italia, nell'olimpo tricolore di Merano. Wroblewski, evidentemente, ha fiducia nel cavallo e organizza la trasferta con lo slovacco Lukas Matusky. Viene scelto il tradizionale
Premio Prime Siepi, debuttanti per tre anni di fine maggio. Nella trasferta gli fa compagnia l'ex compagno di colori nonché di allevamento e fratellastro per linea paterna
Jankin, acquistato da Orfero Bottura, anch'esso dichiarato partente nella prova. Ad attendere i due però non c'è l'atteso sole primaverile italiano, ma una bufera d'acqua che assume presto i contorni di una vera e propria tregenda. Terreno pesantissimo, mai incontrato, e dieci avversari. Le condizioni meteo giocano un ruolo importante sull'esito della corsa, rendendola non probante ai fini dei valori in campo. Nonostante la monta, senz'altro qualitativa, il cavallo non ispira la fiducia. Finisce 18 a 1, ancora una volta estremo outsider. Per giunta, quasi a voler dar ragione ai bookmakers, corre malissimo. Parte ultimo e non tiene il ritmo dei migliori, rimanendo presto discosto in fondo al drappello a svariate lunghezze dai primi, unitamente agli altri due soggetti polacchi schierati nella corsa:
Sykstus e
Jankin. A metà della dirittura opposta a quella di arrivo Matusky alza bandiera bianca e lo ferma, imitato dagli altri due polacchi. Davanti, intanto, si scatena una corsa a eliminazone diretta con cadute rovinose e distacchi dilatati. Vince
Limpert, che non si vedrà più nella stagione, davanti alla promessa (poi disattesa)
The Plough, con gli altri seminati sul percorso. Inutile dire che nessuno dei cinque piazzati si dimosterà neppur vagamente paragonabile a quello che poi
Santo Cerro dimostrerà di valere.
Wroblewski, deluso, riporta il soggetto a casa. Il 25 giugno lo dichiara partente a Pardubice, in classe 4, sui 2.800 metri in siepi. Categoria dunque bassa, con appena 1.110 euro al primo, e con soggetti come
Changing Guard (contro favorito) e lo stesso
Sykstus che faranno vedere poco di interessante nel proseguo. Ciò nonostante, ancora una volta, è tra gli ultimi del campo con rotondo 11 a 1 sulle lavagnette, con gioco focalizzato sul Vocvel
Hades che poi, qualche mese dopo, correrà in modo irruento a Grosseto non adeguandosi al percorso. Su
Santo Cerro, per la prima volta, c'è il bulgaro Sertash Ferahnov in cabina di regia.
Santo Cerro corre coperto, in pancia al gruppo, fino al completamento della curva di fondo del tracciato, quando muove e va a inseguire il battistada
Doldeton, in anticipo sul falloso
Hades. Sulla piegata di fondo i due sfidanti vanno all'attacco del battistrada che prova a resistere. Ferhanov è ancora bene in mano e controlla i due rivali, già richiamati dai rispettivi fantini. Dopo l'ultima siepe, saltata in modo non perfetto,
Santo Cerro si scaglia su
Doldeton e allunga bene, tra le urla degli spettatori, impedendo ad
Hades di farsi sotto. Vince di due lunghezze e mezzo, beneficiando però di due chili e mezzo sul rivale sul rivale, terzo in quota
Doldeton con quattro lunghezze più indietro il Vana
Changing Guard. Buona vittoria, ma niente ancora che possa lasciar presagire di esser al cospetto di un campione.
Segue subito un'altra vittoria, questa volta in patria. Il sette agosto infatti
Santo Cerro torna in Polonia, a Wroclaw, in una condizionata per tre anni sui 2.800 metri in siepi. Ancora Ferhanov in sella e ancora
Hades sul cammino. La corsa si rivela più probante rispetto a quella di Pardubice, con un tempo finale inferiore di sei secondi. E' il locale
Tabor a renderla più veloce, con una decisa andatura di testa. Lo accompagna fin dal via proprio
Santo Cerro. I due scandiscono i tempi di gara e trasformano presto la contesa in un duello, prendendo margine dai rivali col solo
Hades a cercare di mantenere il ritmo, a qualche lunghezza.
Tabor prova la soluzione di forza con Dusan Andres nel suo tipico modo di stare in sella e sbracciarsi, a mo' di pistone. I tre entrano in dirittura in perfetta linea indiana. Ai trecento finali Ferhanov lancia l'attacco al battistrada che però non cede, perde invece contatto
Hades che, questa volta pure a pari peso, non riesce a ribaltare il confronto.
Tabor salta in leggero vantaggio l'ultima siepe, ma
Santo Cerro lo infila di dentro e da quasi l'impressione di andare a vincere comodo. Il figlio di
Sorbie Tower non riesce tuttavia a staccare e subisce il ritorno dell'avversario. I due finiscono a un'incollatura con la vittoria che va al Vocetka che si salva dall'incredibile reazione di
Tabor. A otto lunghezze, terzo,
Hades (che due mesi dopo, subita una seconda sui 2.800 metri, andrà a battere proprio
Tabor sfruttando duecento metri in più previsti dalla prova).
SANTO CERRO
all'interno infila TABOR
a Wroclaw.
(Foto hv-foto.cz).
Wroblewski, a questo punto, opta per un ritorno in Italia in quella che sembra essere, per il cavallo, una corsa proibitiva. Prende infatti parte all'
Ettore Tagliabue (
Gr.3), un mese dopo la vittoria polacca. Nella prova sono presenti alcuni dei migliori tre anni ammirati in ostacoli in Italia, in particolare va in scena l'infinito confronto tra
Amaranthus e
Golden Hello ovvero i due che si sono spartiti i principali premi della stagione e col primo che si candida alla vittoria forte di tre vittorie consecutive, tra cui il
Premio dei Giovani (L). E' molto atteso anche il Magog
L'Industriale, alla seconda in carriera in ostacoli dopo la caduta al debutto, addirittura contro favorito a 3 a 1.
Santo Cerro riceve rispetto, con una quota forse inferiore a quella che sarebbe stato lecito attendersi: 17/5. E' in questa corsa, strutturata sui 3.300 metri, che si capisce il potenziale enorme del cavallo, fin lì piuttosto misterioso e ancora da valutare. Ferhanov lo porta subito davanti, affiancando il
front runner naturale
Amaranthus, per assumere con decisione l'iniziativa a metà percorso. I due tirano via a forte andatura e davanti alle tribune hanno già scavato interessante solco, seguiti da
Golden Hello. Paga invece lo strappo
L'Industriale che cede già a Marlengo, dimostrando di non essere di caratura paragonabile a quella dei pretendenti alla vittoria.
Santo Cerro tira via come un treno. Ferhanov si volta in continuazione per cercare
Amaranthus, dando l'impressione di avere la corsa in pugno
. All'attacco della piegata finale però succede l'indicibile. Ferhanov va a imboccare la pista interna e sbaglia il percorso. Un errore pazzesco, specie se si considera l'importanza della corsa. Non vogliamo immaginare l'ira di Wroblewski e della proprietà per una vittoria gettata alle ortiche ormai sul punto in cui stava per trasformarsi in certezza. L'errore costa il posto al bulgaro che perde la monta.
Per la rivincita sui due importanti rivali (
Amaranthus e
Golden Hello, finiti poi nell'ordine), che va in scena nel più blasonato
Criterium d'Autunno (
Gr.1), Wroblewski ingaggia il
globe trotter Jan Faltejsek e ritorna a Merano nel meeting dei gran premi. La prova nel
Tagliabue non è passata inosservata e, sebbene in pista ci sia il top della categoria,
Santo Cerro finisce favorito netto a 9/5. Va subito in testa e ci resta per tutta la corsa, dovendo solo rintuzzare l'attacco deciso scagliatogli da
Golden Hello sulla curva finale. Nel tratto piano però il Vocetka dimostra maggiore stamina e infligge al coraggioso rivale cinque lunghezze. "Solo" terzo il leader generazionale
Amaranthus, impiegato da Romano con tattica di gara più parsimoniosa,
in un disperato tentativo di rimonta sullo steccato opposto che pone termine alla sua serie consecutiva di quattro vittorie stagionali (nessun ostacolista come lui in Italia nel 2016). Con questa vittoria
Santo Cerro diviene il primo figlio di
Sorbie Tower a vincere in tre stati diversi e regala la prima vittoria in Gruppo 1 alla Vocetka.
La vittoria nel CRITERIUM D'AUTUNNO (Gr.1).
SANTO CERRO si isola da
GOLDEN HELLO.
(Foto Dostihovy-svet.cz).
Prova dunque che pone
Santo Cerro sul gradino più alto tra i nati del 2013 in Italia, ma confronto da confermare il dodici novembre nel
Berlingeri (
Gr.2) dove, puntualmente, il polacco viene iscritto. All'appello manca
Amaranthus, c'è invece
Golden Hello e anche le new entry
Giacalmarbar e
Hoi Hoi, entrambi positivi ai primi approcci sulle siepi milanesi
. La corsa però ha un inatteso risvolto. Sulla prima siepe la debuttante tedesca
Lacrimosa cade e coinvolge
Golden Hello e
Africa Warm. A terra restano Matusky e Chan bisognosi di cure. I commissari decidono così di interrompere la corsa che, data l'imminente oscurità a fine convegno, viene annullata, privando
Santo Cerro di una probabile vittoria. L'annullamento fa sorgere l'amaro in bocca anche a Franco Contu e alla Milano convinti, come diranno in una successiva intervista, di non aver rivali in pista col loro
Giacalmarbar (si ricrederanno di gran lunga a Pisa). A dicembre viene deciso di recuperare la corsa sul tracciato di Pisa, ma Wroblewski non può presentare il proprio allievo perché non essendo programmata con un certo anticipo non risulta più in linea con la tabella di marcia del cavallo, che viene messo a riposo causa il rigido inverno praghese.
Nonostante il freddo e il gelo, e una preparazione non ai massimi livelli, Wroblewski tenta il
Criterium d'Inverno (
Gr.2) in programma a febbraio nella mai dimenticata Pisa, terra particolarmente cara all'allenatore. La corsa si rivela in assoluto una delle più qualitative, per quattro anni, mai apparse in ostacoli sul tracciato di Pisa. A parte
Golden Hello, comunque non brillante a dicembre nella riproposizione del
Berlingieri, e lo splendido vincitore della
Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa Africa Warm, è presente il top della classe 2013 ammirata in Italia. Ci sono proprio tutti. Viene persino riproposto
Amaranthus, oltre a
Giacalmarbar, al vincitore del
Berlingieri Queen Winkle e all'attesissimo dormelliano
Andorff. "Tutti contro Santo Cerro" sentenzia alla partenza lo speaker Sandro Marannini. L'ospite polacco, al tondino, appare subito in formissima e la semplice visione scaccia via molti dubbi degli addetti e degli appassionati, poco convinti dall'assenza dalle corse di circa cinque mesi. Fisico asciutto, criniera stile Przewalskij meglio noto come cavallo di Mongolia. Inutile nasconderlo, ruba l'occhio a molti insieme al dormelliano che lo segue al tondino (come si vede nella foto collocata all'inizio di questo articolo fiume). Simone Soldani, che ci è accanto, fa notare quanto sia bello. Sopraggiunge anche il “tondinologo” della pista, un frequentatore abituale e con occho allenato, il quale afferma: “
Sembra pronto...” Alla faccia del pronto e delle perplessità, come vedremo, dello stesso Wroblewski... In pista c'è un vero e proprio strapotere.
L'allievo di Wroblewski mette in chiaro una volta per tutte chi sia il leader della generazione e lo fa in una prova, per l'Italia, dall'alto valore tecnico Va, ancora una volta, subito davanti marcato dall'estremo outsider, ma qualitativo,
Prepotent, cavallo rivelatesi otto mesi prima a Milano il migliore tra i due "litiganti"
Golden Hello e
Amaranthus, ma caduto in due circostanze e fermato da Favero nella riunione estiva. Bella l'andatura del Vocetka, braccato da
Prepotent, sui primi anche
Rajadamri. Per vie interne
Amaranthus e gli altri chiusi da
Queen Winkle.
Prepotent continua a stare cucito ai fianchi di
Santo Cerro all'attacco della curva di fondo a mano contraria, ma salta male la siepe che immette in curva. Pastuszka riesce a riprenderlo, venendo tuttavia sfilato da
Anima Mundi (terzo del
Berlingieri) che opera in corsia esterna. Si scurva e si piega sulla diagonale discendente.
Prepotent torna ad affiancare
Santo Cerro, ma salta nuovamente male sul secondo elemento della diagonale mutuando il salto sopra evidenziato. Questa volta Pastuszka vola di sotto e lo imita anche Vana Jr. che cade da
Queen Winkle in modalità fotocopia. Davvero un peccato, due protagonisti fuori dai giochi con i cavalli che sembrano non aver sofferto danni particolari.
Santo Cerro imprime una secca accelerazione a cui risponde, inizialmente, il solo
Anima Mundi (pagherà dazio). I due prendono quattro lunghezze a
Rajadamri, in posizione cuscinetto sugli avversari divisi da lui da egual distacco rispetto ai due fuggitivi.
Anima Mundi, con bizzarro collo storto, va addirittura a passare
Santo Cerro che Faltejsek, da fantino molto esperto, va a moderare per poi piazzare la seconda accelerazione. Scatti che fanno male ad
Anima Mundi che inizia a esser montato prima ancora della curva finale. Viene sotto intanto
Rajadamri, con vicino gli altri tre tra i quali, a rimorchio,
Giacalmarbar.
Rajadamri, una rivelazione di questa corsa, si affaccia ai fianchi di
Santo Cerro. Si alza di scatto dalla tribuna Paolo Favero che inizia a inneggiare: “
Vai... Vai...” ma mentre Bartos spinge e manda, Faltejsek è glaciale nel suo immobilismo. Provano a fare l'arrivo anche
Amaranthus e
Andorff. Non c'è
Giacalmarbar. Sull'ultima siepe, Falteisjek apre per la terza volta i rubinetti. Sentiamo Favero accennare un “
No, no...”, ma signori, non ce n'è più per nessuno. L'arancio stellato piazza un tratto finale spaventoso in cui infligge otto lunghezze a un
Rajadamri fin lì bellicoso e in grado di contenere
Amaranthus, a testimonianza del valore del vincitore. Sparito alla distanza
Andorff, peggio di lui
Giacalmarbar, rallentato
Anima Mundi. “
Signori, questo è un signor cavallo... Né la neve, né l'inverno... non lo ferma nessuno! Santo Cerro vince da cavallo superiore... Niente da dire, e lo fa con il piglio del più forte, col piglio della preparazione, anche approssimativa, ma QUANDO SI E' FORTI FORTI, SI PUO' ANCHE AVERE UNA PREPARAZIONE NON AL CENTO PER CENTO, PER BATTERE DEI BUONI CAVALLI CHE, AL MOMENTO, NON VALGONO QUESTO SIGNOR CAVALLO” così Marannini, sempre colorito nelle sue cronache dal vivo, ma spesso centrato in termini di concetti espressi. Tempo di gara eccezionale: 4.04.70 (sulla linea di
Sol Invictus, tanto per fare qualche nome, che chiuse con 4.04.30, ovvero il soggetto più ricco degli ultimi dieci anni in siepi, steeple esclusi), tre secondi in meno rispetto al tempo della
33° Gran Corsa Siepi di Pisa, disputata su medesima distanza, vinta dall'anziano
El Calife arrivato dalla Francia col piglio del cavallo di Gruppo, ma solo con quello pur essendo un onorevole soggetto, e un secondo in meno rispetto al tempo della
32° Gran Corsa Siepi di Pisa vinta da
Mentore (con proporzioni, sugli avversari, da uragano). Tempo che diviene ancora più brillante se si considera che è stato marcato da un quattro anni (dunque non ancora del tutto formato) contro gli anziani. Sul punto ci piace poi ricordare il 4.09 siglato a Pisa su terreno pesante dal più grosso saltatore italiano degli ultimi venti anni:
Sharstar.
Cinque secondi in meno del
Berlingieri di
Queen Winkle, un secondo meglio di
Africa Warm nella
Corsa Siepi dei 4 Anni. Dati che, una volta per tutte, fanno chiarezza si chi sia il vero dominatore della generazione e che rendono ancora più qualitative le vittorie, tanto da spingere Wroblewski a guardare ad Auteuil.
Dopo la premiazione, ai microfoni di Enrico Querci, Wroblewski si presenta con atteggiamento serafico con i suoi inconfondibili occhiali dotati di lenti lievemente oscurate. "
Questo cavallo mi piace, anche perché tutte le corse che ha finito le ha vinte... Mi ha impressionato oggi perché, nonostante un inverno molto duro con molta neve e una preparazione un po' corta, è andato oltre le mie previsioni. Credo che sia un buon segno per il futuro, perché questa corsa può muovere ulteriormente in avanti il cavallo. Se starà bene, credo di poter fare una buona stagione con lui."
Il giorno dopo, su
TROTTO & TURF, Vizzardelli titolerà la prima pagina del giornale con la scritta "
SANTO SUBITO".
Wroblewski tasta il polso al suo allievo per verificarne il reale valore internazionale e, a fine marzo, lo spedisce nel tempio dell'ostacolismo contintentale. Sposta così la propria attenzione sul programma di Auteuil, in Francia, dove scova una blasonata condizionata da oltre 33.000 euro al primo, sui 3.600 metri in siepi per cavalli di quattro anni. La corsa appare non impossibile per il figlio di
Sorbie Tower che si trova contro sei avversari, con il solo
Libertatore piazzato in pattern race. Jan Faltejsek non nutre alcun timore per la pista e gli avversari e non cerca di conservare le energie del cavallo. Lo spara subito avanti, di gran carriera, come se si fosse in una prova italiana.
Santo Cerro va via bene per tre-quarti della prova, assecondandosi presto in scia al favorito
Saint Calvados. I due prendono qualcosa come otto lunghezze sul resto della compagnia ma, mentre il francese non esaurisce mai la propria spinta, il polacco comincia ad accusare lo sforzo prima ancora di imboccare la piegata finale. In evidente affanno, il Vocetka viene risucchiato dal gruppo e finisce ultimo, già fuori dai giochi all'ingresso in dirittura. Una prova che ridimensiona non poco il valore internazionale del cavallo. Sostenuto fino in fondo nella speranza di artigliare il quinto posto, subisce un distacco di poco inferiore alle trenta lunghezze dal vincitore
Saint Calvados, letteralemente disperso per la dirittura. Un esito finale che non fa certo piacere al circus dell'ostacolismo italiano e che ne evidenzia, per il settore quattro anni, un livello di gran lunga inferiore rispetto ai cugini d'oltralpe.
Lo scoccare del mese di maggio, ormai a una settimana dall'inizio della stagione di Maia, segna il ritorno, atteso e annunciato, del polacco nelle lande tricolore. Occasione offerta dalla tradizionale
Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (
Gr.2). Ruolo da favorito netto, 2/5 al tot nazionale. Rivincita concessa, rispetto a Pisa, a
Giacalmarbar, che ha rifinito bene l'appuntamento dominando il
Premio Pirelli al punto da lasciare interdetto persino il suo allenatore Franco Contu ("
Non so se sia andato forte lui o siano andati piano gli altri"). Undici lunghezze inferte al valido
Golden Hello in una corsa dove subiscono degli acciacchi importanti due protagonisti come
Prepotent e
Queen Winkle. E' quindi
Giacalmarbar ad attirare le attenzioni nel ruolo di controattaccante, come sottolinea Paola Palmieri nella trasmissione
Steeple Chase con in linea anche giornalisti della Gazzetta dello Sport.
Scommettitori però a eleggere controfavoriti la coppia dei gemelli diversi (giubbe diverse ma medesimo proprietario e nome) di Aichner. In particolare è il ritorno di Davide Satalia, mai vincente da preparatore in prove di cartello in ostacoli, a emozionare il pubblico. In arrivo dalla Francia c'è un tale
Treizor du Pilori montato dal giovane romano. Lo accompagna, per il training Vana, il grigio
Martello che, per la categoria, non ha certo impressionato a Treviso (battuto dal modesto
Henshaw).
Attenzione però, come da noi sottolineato sulle pagine facebook, al piccolo
Lord Maia, impressionante nel
Tatti Jacopo dove si è sbarazzato piuttosto agevolmente della promessa non ancora sbocciata
Andorff e del valido
Panta Rhei (finito a dodici lunghezze). Risultato eccezionale ma non sufficiente a evitare al grigio di Mario Genovese il ruolo di estremo outsider della corsa (giocabile a 10 a 1). Gli viene preferito
High School, il vincitore del
Corona Ferrea (davanti proprio a
Lord Maia) e acquistato dopo la corsa dal gruppo Martone, amministratori dell'impianto Maia, per la scuderia Allegria storica per un certo
Lord Madonna; riferimento che non ha nulla a che fare col santuario alla madonna di cui al Santo Cerro. Ma andiamo in cronaca.
"Santo Cerro" contro tutti, afferma Galbiati, speaker di San Siro, proprio mentre cade il tape. E c'è subito una mossa alquanto temeraria di Satalia che porta
Treizor du Pilori a infastidire
Santo Cerro. I due si prendono per la testa, ma a Jan Falteijsek non manca certo il mestiere e quando sulla diagonale lunga Satalia lo va a superare non si fa prendere dai pruriti e tiene il Vocetka tranquillo. I due sono costantemente tenuti sotto controllo da
Giacalmarbar, precedono gli altri chiusi da
Martello. Treizor du Pilori, alquanto prematuramente, forza il ritmo e prende la testa a metà della dirittura lunga con il piglio di quello che vuol dimostrare di esser il più forte. L'accelerazione viene pagata da
High School e soprattutto da
Martello che palesa qua i suoi limiti. "
Ancora un salto a una mano per Satalia" che si scompone come se si fosse in uno steeple. Lungo la corda Faltejsek riporta sotto
Santo Cerro, quando si inizia la piegata che immette i concorrenti sulla diagonale breve. Sfila in terza
Lord Maia, col bravo e assai spesso ignorato Ivan Cherchi, pochissime le monte offerte al sardo. In quarta
Giacalmarbar. In curva Satalia, in corsia esterna, chiede ancora al suo
Treizor du Pilori di pressare
Santo Cerro. Dietro ai due, acquattato, c'è il piccolo
Lord Maia, un cavallino piccino piccino da rievocare la fiaba del brutto anatroccolo di
Trapezio. In cinque ancora della partita al salto della prima siepe della diagonale breve. Si è riportato sotto, a gran fatica, anche
High School. Lord Maia filtra con convergenza dall'interno verso il centropista e imprime un cambio di ritmo degno di tal nome. Gli risponde
Santo Cerro, si sgretola invece Satalia e con lui tutto il resto della compagnia. Diventa una bellissima corsa a due, tra il campione di Polonia
Santo Cerro, dello specialista Wroblewski,
e l'estremissimo outsider di proprietà di una piccola scuderia (l'About Horse di Mario Genovese) e preparato da un'allenatrice, Eleonora Bianchi, che in carriera ha vinto un solo Handicap Principale (il Benetti, non certo il grandissimo telecronista di Telegranducato Livorno) tra i main event (peraltro suo unico piazzamento d'elite). "
Lord Maia, all'esterno, rischia ma va al di là" commenta con ragione Galbiati. Si tiene all'interno
Santo Cerro, dietro ai due c'è solo la polvere. "
I due in una lotta che si preannuncia gagliarda, davanti a Giacalmarbar" preannuncia lo speaker. A grandi falcate favorito e
outsider si preparano ad aggredire l'ultima insidia.
Lord Maia da l'impressione di aver minato le resistenze anche dell'ultimo avversario, ma si inchina al cospetto di
Santo Cerro in un gesto che non è per nulla reverenziale né vuol rendere omaggio al santissimo santuario legato al nome dell'avversario. Il portacolori di Genovese ha in pieno sbagliato il salto. Le ginocchia del piccolo si flettono al punto che il muso del cavallo tocca addirittura il terreno. Pazzesco salto che rischia di far andare giù Cherchi. La mole contenuta e il peso leggero del grigio gli sono tuttavia di aiuto, la struttura corta e compatta gli permettono poi di riacquistare presto velocità. Faltejsek si rifa minaccioso all'interno. Arrivo simbolo dell'imprevedibilità delle corse a ostacoli. Tutto il pubblico in piedi, con gli occhi puntati sui primi due che hanno scavato un solco che rende superfluo e imbarazzante tutto il resto. "
Strepitoso Lord Maia" commenta a ragione Galbiati, ma grande ancora una volta anche
Santo Cerro che dimostra di essere, in Italia, un numero uno assoluto tra i quattro anni.
Trezoir du Pilori chiude, sul calo netto di
Giacalmarbar, terzo a sei secondi, classificato come lontano nelle distanze ufficiali del campo. Una prova davvero brutta, a nostro avviso, per chi si presentava con ambizioni serie di vittoria.
"
Lord Maia con il brivido finale, Ivan Cherchi con una freddezza terrificante" il congedo dalla diretta, per la prima vittoria di gruppo del cavallo, della proprietà e dell'allenatrice e con il fantino sardo, un'unica vittoria nel 2016 nel
Carica di Isbunschenskij, che torna a saggiare lo champagne delle prove di gruppo a distanza di due anni quando nel giugno del 2015 vinse la
Gran Corsa Siepi d'Italia (Gr.1) in sella a
Chiaromonte, con il quale stabilì un feeling diretto aggiudicandosi proprio quel
Lord Madonna di cui all'Allegria indicata poco sopra. Dunque, nona vittoria in carriera per lui. Bello il commento sul portale
hurdle & chase dove Allegri scrive: "
c'è tutta l'essenza di un cavallo dal cuore semplicemente immenso che colma con il coraggio tutti i suoi scompensi" ovvero l'essere piccolo e nevrile. E allora, rendendo giusto omaggio con un inchino reverenziale al santuario di cui
Santo Cerro ha l'onere e l'onore, pur non appartenendo alla Montenegro, di portare in giro per l'europa, dagli altoparlanti, in questo mix tra sacro e profano, risuonano le note della grandissima
My Sweet Lord di George Harrison.
Attitudine di corsa: A particolare agio nelle corse di testa, tende a imprimere improvvise accelerazioni che tendono a mietere le resistenze degli avversari. Non dotato di scatto importante, gioca molto sul ritmo di gara. Da verificare sui terreni pesanti, è probabile che prediliga fondi galoppabili.
Score in siepi: 8 corse (5 in Italia, 1 in Rep. Ceka, Francia e Polonia), 4 vittorie (2 in Italia, 1 in Rep. Ceka e Polonia), 1 piazzamento (in Italia).
Totale vincite:
54.260 euro.
Score in Piano: 6 corse (5 in Polonia, 1 in Rep. Ceka), 1 vittoria, 1 piazzamento.
Totale vincite:
2.656 euro.
Totale in carriera: 14 corse, 5 vittorie e 2 piazzamenti, vincite
56.916 euro.
PREMI IMPORTANTI VINTI IN OSTACOLI
-Gr.1:
VIII Gran Criterium d'Autunno, Merano, 25 settembre 2016.
-Gr.2:
XXV Criterium d'Inverno, Pisa, 19 febbraio 2017.
PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-
Gr.2: secondo nella
Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano, 14 maggio 2017.
Il primo passaggio davanti alle tribune
nel CRITERIUM D'INVERNO a Pisa.
All'interno, da sx a dx, in giubba rossa AMARANTHUS,
in giubba blu PREPOTENT, quindi
SANTO CERRO,
tra i due la testa di ANDORFF
e sull'esterno
il grigio RAJADAMRI.
(Foto Enrico Querci).
Omaggio al proprietario Vocetka.
La scuderia Vocetka è una scuderia piuttosto giovane con circa
cinque anni di storia, ma già con una certa esperienza maturata e
circa venticinque cavalli mandati in pista di cui undici vincitori (solo cinque in grado di ripetersi). Una particolarità
specifica di questa scuderia è l'abitudine a diversificare il
proprio materiale destinando i propri effettivi a più allenatori,
spesso e volentieri impegnati in nazioni diverse. Fortissimo il
legame sia con la Polonia, da dove arrivano molti dei suoi cavalli,
sia con l'Italia dove, curiosamente, ha debuttato. Nonostante questi
legami si tratta di una stable che ha corso, prevalentemente,
in Repubblica Ceka, ma non disdegnando affatto le lunghe trasferte.
Al 12 marzo 2017 ha preso parte a 205 corse, con forte predilezione
per gli ostacoli (61% delle prove disputate), di cui 110 in
Repubblica Ceka ovvero il 53,6% del totale. Percentuale molto curiosa
questa, ci permettiamo di dire, che ne evidenzia il forte connotato
internazionale. La Vocetka ha infatti preso parte a competizioni in
ben sei stati europei con qualcosa come sessantadue gettoni in Italia
ovvero il 30% rispetto al totale e tredici vittorie. Presenze poi in
Polonia (sedici corse e una vittoria), Slovacchia (nove corse e due
vittorie), Germania (quattro corse), Francia (tre corse) e Austria
(una corsa). Presenza pressoché fissa a Merano, dove ha corso per trenta volte (solo tre vittorie), ha preso poi parte a dieci corse a Milano, otto a Treviso, sette a Grosseto e sei a Pisa. Venticinque i successi, dei quali la maggioranza
conseguiti all'estero. Solo nove (36%), infatti, sono state le
vittorie in Rep.Ceka (quattro a Pardubice, due a Karlovy Vary, una a Most, Velka Chuchle e Lysa).
I colori, arancio fosforescente con tre stelle blu su ogni manica, appaiono per la prima volta proprio nella nostra penisola, a
Grosseto per la precisione, nel Premio Primavera, siepi per
tre anni debuttanti in ostacoli, con All About Cossio,
soggetto acquistato in Polonia dove era al servizio di Michal
Romanowski. A portar i colori in pista, per Josef
Vana sr, è il futuro primo fantino di scuderia Favero: Josef Bartos.
Corre l'anno 2012, giorno 23 del mese di marzo. La trasferta è
abbastanza redditizia con un terzo posto come prima prestazione. La
vittoria però è ancora lontana. Infatti, sebbene i colori prendano
parte nella stagione a ventuno corse, non arriva nessun acuto. Ciò, in realtà, non è esattamente vero, perché una vittoria la Vocetka
la centra. All About Cossio, infatti, al primo assaggio con le
piste ceke e dopo aver imparato il mestiere in Italia, vince a
Pardubice una classe 1 in siepi con Josef Bartos, ma viene
squalificato per aver intralciato un cavallo poi caduto a seguito del
danneggiamento. Urlo strozzato in gola, dunque, e a poco servono le opzioni offerte dagli altri due tre anni (prelevati in Inghilterra)
affidati a Frantisek Mourek e impegnati in piano. I risultati dei due
sono alquanto mediocri, per giunta offerti in classe 3 e 4. Il
meglio, pur se non ancora strepitoso, lo offre allora All About
Cossio che è il primo cavallo di scuderia a prendere parte a una
pattern race. È il 17 giugno, a Merano, quando con Vana jr in sella
tenta il Val d'Adige, listed race in siepi per tre anni.
Chiude il percorso quinto e si appresta a prendere confidenza col
mestiere in vista del 2013, quando Vana lo sposta, con soddisfazione,
agli ostacoli alti. Mentre il polacco figlio di Cossio si
appresta al salto qualitativo, arriva in scuderia un soggetto
prelevato dalla Francia che ha un nome profetico: Until I Win
(“Fino a che vinco”). La Vocetka, che lo affida a
Vana sr, lo pesca in Francia dove, preparato da Francois Nicolle, era
giunto quinto in listed ad Auteuil e aveva vinto in steeple a Enghien
un premio di circa 25.000 euro al primo. Il cavallo ha cinque anni e,
immaginiamo, la somma sborsata per aggiudicarsene le prestazioni è
tutt'altro che secondaria. Le aspettative di scuderia sono grandi,
dato che viene dichiarato partente a Roma (unica apparizione dei
colori nella capitale italiana) nella 65° Gran Corsa Siepi di
Roma (Gr.1), corsa peraltro storica essendo l'ultima
edizione corsa alle Capannelle prima della distruzione del tracciato
in ostacoli. Penultimo al betting, oltre 20 a 1, corre con
generosità, prendendo addirittura la testa sulla curva che immette
sulla dirittura opposta a quella di arrivo. Myska, chiamato a
montarlo, prova a tenerlo vivo, ma all'inizio dell'ultima curva il
cavallo cede in modo inesorabile finendo ultimo a gran distacco. Si
rifà tuttavia un mese dopo, a Pisa, regalando la prima vittoria
nella storia della scuderia. Vince una condizionata in steeple da
oltre 5.500 euro: il Premio Illatro. A cogliere l'acuto è
Vana Jr. La storia di questo cavallo si ferma praticamente qui,
perché cadrà sul finale di stagione a Cagnes sur Mer, nella prima
trasferta francese della scuderia, interrompendo la propria carriera.
È allora proprio All About Cossio a regalare le emozioni. Il
baio appare molto maturato e dispone di una potenza esplosiva più
congeniale allo steeple che alle siepi. Il nove giugno conquista il
primo podio della scuderia in una corsa di Gruppo. A gran sorpresa,
quota del 18 a 1 nonostante i cinque partenti, finisce secondo nel
Premio Staffe d'Oro (Gr.3) a Merano montato da Vana Jr.
La prestazione è tutt'altro che un bluf, perché viene ribadita
dalla vittoria nel LVIII Ezio Vanoni, Gr.2, dove
ribalta l'esito dello Staffe d'Oro infliggendo 11 lunghezze a
Babawi, e dal secondo posto nel Premio Steeple Chases
d'Italia (Gr.2). Piazzamenti che trasformano All About
Cossio, nonostante la caduta nel Premio Richard (Gr.3),
sempre a Merano, in un vincitore classico (l'unico insieme a Santo
Cerro in casa Vocetka) e anche in uno dei migliori quattro anni ammirati in
steeple in Italia nella stagione 2013 con 31.875 euro di vincite
(record stagionale tuttora vigente nella storia della scuderia).
La scuderia intanto cresce in modo vertiginoso, triplicando
addirittura gli sforzi. Se nel 2012 i cavalli disponibili erano stati
tre ora sono nove e dislocati a vari allenatori. Vana sr è quello
che ha i migliori elementi, altri sono affidati alle cure di
Frantisek Mourek, o di Pavla Vanova o ancora di Martina Ruzickova. Le
Cagnard è il primo cavallo a portare i colori al successo in
una prova in piano, aggiudicandosi una classe 4 sui 1.400 metri di
Karlovy Vary. Artefici del successo sono Frantisek Mourek e il
fantino Jan Raja. Tenta invece la prima pattern race in piano Amant
de Bond, schierata a fine ottobre nel Rabbit Cena Zimniho
Favorita (L) a Velka Chuchle, senza piazzarsi.
Riporta due vittorie infine Big Mago, tre anni
acquistato in Italia dove correva in piano in categoria vendere, che
vince per Vana sr due corse in ostacoli: una categoria 1 a Pardubice e l'altra a
Grosseto (il Premio Siepi d'Autunno, oltre 7.000 euro al
primo). A fine anno sono cinque le vittorie della scuderia in
trentuno apparizioni.
Il 2014 conferma il trend della scuderia che cresce ancora sotto il
versante numerico, pur non raccogliendo quanto sperato. Giungono solo
tre vittorie, peraltro in classe 3 e 4, in patria, su cinquantatré
corse. Si infortuna All About Cossio, impiegato solo due volte
e con poco costrutto (è il primo, peraltro, a portare in pista i
colori a Wroclaw, Polonia), falliscono il tentativo di scalata alle
pattern race in siepi sia Big Mago che Nos Galan. Alla
fine arrivano solo due successi in piano, dei modesti Carry the
Glory e Jariko (quest'ultimo da ricordare per
esser il primo a portare al trionfo i colori a Bratislava), entrambi
affidati da Josef Bartos I. Vince poi in ostacoli Amant de Bond.
Anno poco felice cui fa da contrappeso il 2015 che frutta ai colori
sette vittorie, concentrate in cinque mesi. I cavalli Vocetka volano
da febbraio a luglio poi non mantengono l'eccezionale passo e non
vincono più. Molte vittorie, però non di grande spessore. Big
Mago, in categorie inferiori, vince tre corse in serie su quattro
disputate in Italia e porta importanti somme nelle casse della
scuderia. Arrivano poi i duplici successi, in piano, del tre anni
Fabrisco (sponda Josef Bartos I) e di Jariko,
dirottato in Polonia alle cure di Greg Wroblewski. Il primo vince in
classe 4 e 2 a Velka Chuchle e a Karlovy Vary, il secondo si conferma
a Bratislava in classe 3. Sempre agli ordini di Wroblewski, sfiora la
vittoria, in steeple, a Wroclaw, Le Grand, secondo. È proprio
nel 2015 che si consolida il rapporto tra la Vocetka e Wroblewski,
che poi darà i migliori frutti nel 2016 con Santo Cerro. Dei
quindici cavalli a disposizione, sette sono quelli affidati al
maestro polacco, mentre gli altri otto sono equamente ripartiti tra
Vana sr e Bartos I. Molta carne al fuoco, come si suol dire, ma
risultati poco apprezzabili. La scuderia incrementa in modo
importante la propria presenza in Polonia, dove però non riesce a
vincere, tenta trasferte anche in Austria (Vienna) e Germania (Brema,
Bad Harzburg e Dresda) finendo quasi sempre col ritrovarsi l'amaro in bocca.
Alla fine viene marcato il record di corse disputate in una stagione
con 61 corse, ma il piatto piange. Si decide allora di ridurre il
materiale a sette soggetti, cercando di lavorare sulla qualità
piuttosto che sulla quantità. Decisione saggia e sforzi premiati.
Greg Wroblewski pesca, a fine 2015, alle aste polacche Santo
Cerro e lo fa acquistare alla scuderia per poche migliaia di
Zloty. Il cavallo, tre anni, eguaglia il record stagionale di tre
vittorie marcato da Big Mago, ma lo fa vincendo in tre nazioni
diverse (Rep.Ceka, Polonia e Italia) e in categoria d'elite,
rivelandosi il miglior tre anni, generazione 2013, ammirato in siepi
in Italia, grazie anche alla conquista del primo e unico Gruppo 1
della Vocetka: il Criterium d'Autunno (Gr.1) a Merano.
Dopo un quinto posto nello Steeple Chase di Treviso (L), si rivede su discreti livelli anche il “vecchio” All About
Cossio che, a fine stagione, si aggiudica con superiorità il
Grande Steeple Cross di Grosseto (L) agli ordini di
Pavel Poles, giusto per mantenere l'impronta della scuderia di
diversificare il materiale tra più allenatori. E se All About
Cossio marca il record di cavallo più longevo nella storia della
giubba Vocetka portando a cinque i propri anni di permanenza in scuderia, l'altro
“vecchio” Big Mago, questa volta sponda Vana sr., porta a
otto le proprie vittorie e a ventinove i propri gettoni presenza,
conteggiando il successo in cross a inizio 2017 e la successiva corsa
a Treviso, risultando il cavallo più vittorioso nella storia della
scuderia e anche quello che ha preso parte al maggior numero di corse.
Vittoria di un certo tenore a Pardubice infine per
Nos Galan,
montato da Jan Kratochvil, nello
Zlaty Pohar Predsedy
Poslanecke (Ln). Il 2016 si chiude così con 36 corse e otto
vittorie, record della scuderia sia per numero vittorie sia per
percentuale di successi (22,2%), di cui due in pattern race. Il resto
è storia recente con la vittoria nel
Criterium d'Inverno (Gr.2)
di
Santo Cerro e il tentativo di scalata all'
Amedeo
Duca d'Aosta di
Big Mago.
PREMI IMPORTANI IN OSTACOLI
-Gr.1: un
Criterium d'Autunno, a Merano nel 2016, con
Santo Cerro.
-Gr.2: un
Criterium d'Inverno, a Pisa nel 2017, con
Santo Cerro.
-Gr.2: un
Ezio Vanoni, a Merano nel 2013, con
All About Cossio.
-
L: un
Grande Steeple Cross di Grosseto, nel 2016, con
All About Cossio.
-
LN: un
Zlaty Pohar Predsedy Poslanecke, a Pardubice nel 2016, con
Nos Galan.
PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN OSTACOLI
-Gr.2: un secondo nel
Steeple Chases d'Italia, a Merano nel 2013, con
All About Cossio.
-Gr.3: un secondo nello
Staffe d'Oro, a Merano nel 2013, con
All About Cossio.
-
LN: un terzo nell'
Agrofert O Pohar Josefa Vani, a Karlovy Vary nel 2016, con
Nos Galan.
La prima pagina di TROTTO & TURF
a commento della vittoria nel CRITERIUM D'INVERNO
con titolo di Vizzardelli e foto di Coscia.