venerdì 17 febbraio 2017

Presentazione quinta giornata, San Rossore, Pisa.


LA FRUSTA D'ORO DI FRANCIA E ALTRI TRE JOCKEY OCCASIONALI DI RANGO INTERNAZIONALE PER IL MEETING DEI GRAN PREMI.

Finale di discreta fattura con Allycat a rubare gli occhi nel cross e con David Cottin a strappare i microfoni dei vocalist della pista, nel mezzo la più qualitativa prova per quattro anni in ostacoli ammirata a Pisa col polacco Santo Cerro tornato in Italia per dimostrare chi è il più forte della generazione.

SANTO CERRO scappa
da GOLDEN HELLO
nel Criterium d'Autunno (Gr.1) di Merano
(Foto dall'occhio vigile di Simone Soldani).

Quinta giornata di corse in ostacoli sull'anello pisano con l'appuntamento conclusivo della riunione e il primo clou dei Gruppi 1 che poi ritorneranno in quel di Milano. Una prova d'assaggio iniziale, in onore al nobile impianto di Pardubice con cui l'ippodromo di Pisa è gemellato, e che vuol ricordare gli antichi tempi quando anche a Pisa si disputavano vere prove in cross country con i cavalli che uscivano dall'ippodromo per andare ad affrontare specifiche insidie disseminate sulla pista dirimpettaia alla convenzionale. Sono ormai passati nove anni dalla reintroduzione del cross, con passaggi che hanno visto anche prove riservate ai soli gentleman (dove è successo di tutto e di più in ossequio alla massima per la quale, come dicon certi studiosi della disciplina: PUO' SUCCEDERE DI TUTTO). Per questa nuova edizione duello tra Allycat, indubbiamente il favorito pur se reduce da una pessima prestazione in quel di Grosseto, e il sempre positivo Big Mago che debutta nella disciplina. Se sta bene, il portacolori di Lydia Olisova, che dovrebbe esser in preparazione per il Duca D'Aosta di Treviso, non dovrebbe avere grossi problemi a risolvere il bandolo della matassa. Migliorato in modo esponenziale da Favero, dopo l'acquisto in Inghilterra (dove non era un fulmine di guerra), si è reso protagonista di una parte terminale di stagione a Merano da grosso protagonista in prove di cartello per il reparto cross. Ha vinto in steeple a Milano mettendosi dietro un certo Broughton, pure se al rientro, tanto decantato a Pisa. Favorito d'obbligo. Più un'incognita Big Mago, mai brillante sugli ostacoli alti. Vana lo affida a Kratochvil (frusta d'oro della Cekia nel 2016), verosimile che provi il percorso per verificarne l'attitudine prima di affondare deciso sul piede dell'acceleratore. Si metterà in coda al drappello, penso di poter dire, per poi venire a fare il finale. Dati gli avversari, Allycat escluso, non mi meraviglierei certo di vederlo lottare quantomeno per un piazzamento.
Vana jr, che è in testa alla classifica fantini italiana, appare sul grigione Abbot Grey. Soggetto che ha corso pochissimo in carriera, pur essendo da anni in mano Vana. Lecito pensare che abbia fatto collezione di acciacchi e problematiche. Apparso in ritardo di preparazione al rientro a dicembre (a dodici lunghezze da Zikijpaki), suona difficile considerarlo tra i papabili. Ha dalla sua la monta e poc'altro. Meglio allora, per chi volesse un'alternativa ai nostri due favoriti, puntare per una piazza su Opaleo che ritrova una categoria a lui congeniale e che è a suo agio sulla pista.
Fuori forma, almeno fin qui, gli altri due.

Pronostico Mancho: Allycat, Big Mago.

Ed eccoci ai gran premi ereditati da Roma. Spettacolo, è il caso di dirlo, nel Criterium d'Inverno (Gr.2) con un campo partenti degno di un Gruppo di Merano. Davvero qualitativo e bellissima corsa, che fa coppia con la Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa a testimonianza di un parco quattro anni, per media generale, tra i più qualitativi degli ultimi anni. Nove al via con la presenza di Santo Cerro, vincitore dell'unico Gruppo 1 della generazione corso in Italia, che scende giù dalla Polonia per dimostrare di essere il più forte della generazione, dopo aver già battuto i due primi attori di inizio carriera in siepi (Amaranthus e Golden Hello). Sulla sua strada si troverà contro tutto il top ammirato in Italia, eccettuati il già battuto Golden Hello e il vincitore della Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa, Africa Warm, che Silvia Casati, in barba allo spettacolo (scelta comunque stra-comprensibile), lascia a casa declinando l'invito. Mi piacerebbe citare, tra gli assenti, anche De Aguilar (che sarebbe stato da verificare in successive uscite dopo il debutto vincente). Hanno accettato la sfida invece, per fortuna, la Razza Dormello Olgiata che schiera Andorff (ottimo al debutto, subito vincente) e Raf Romano che cala il tris di assi, ivi compreso Amaranthus che sembrava sul punto di non esser dichiarato partente e che deve recuperare ancora qualcosa per tentare di difendere quel ruolo che noi gli avevamo dato, risultati alla mano, di leader generazionale. Assente Deauvelaine, in grosso miglioramento a Pisa, che pure avrebbe potuto cercare di recitare il ruolo della sorpresa.
Dunque nove al via, tutti con possibilità di piazzamento. Livello, a mio avviso, alto ed equilibrato, peso paritetico. Debutta a Pisa il francese Dominique Jolibert (su Andorff), si rivede a Pisa, dopo sei anni di assenza e ruolo da globe trotter per l'Europa (compreso nel tempio di Cheltenham), Faltejsek (in sella a Santo Cerro). Attesi segnali di “ripresa” da Queen Winkle, dato nell'ambiente quale sicuro vincitore nella Corsa Siepi dei 4 Anni (e invece quarto), ruolo concreto di favorito invece, a nostro avviso, per Giacalmarbar. Il nostro tifo, pur essendo soggetto che non si presenta (come al solito) nel ruolo di primissimo attore, sarà per Prepotent che abbiamo la soddisfazione di aver visto, spesso davanti ai compagni di allenamento, in tutte le prove di cartello andate in scena dal rientro di Grosseto. Curiosa scelta di Favero che mette Bartos (una sola vittoria nel 2017) sul grigio Rajadamri ovvero la mina vagante della corsa (sulla carta è quello che darebbe l'impressione di avere meno chance dei nove, ma attenzione ai miglioramenti...).
Nel ruolo di guastatori, apparentemente su una seconda linea (ma prossima alla prima), Anima Mundi e Panta Rhei.

Pronostico Mancho: Giacalmarbar, Santo Cerro, Queen Winkle.
Tifo della redazione: Prepotent.

La macchina d'oro di.... eh eh
volevo dire la fusta d'oro di Francia
DAVID COTTIN
(Foto equidia.fr).

Meno interessante il Gruppo 1, pur rivedendo in pista il campione uscente Roches Cross, a cui abbiam dedicato, nei giorni scorsi, la copiosa scheda della sua carriera e della sua genetica. Purtroppo, le assenze di due primi attori come Chiaromonte e Sol Invictus, non ancora degnamente sostituiti dalle nuove leve, hanno un po' ridotto la qualità media. Comunque il livello di questa Gran Corsa Siepi Nazionale non è malvagio, per media generale, s'è visto di peggio. Presenza massiccia, ed è un bene per lo spettacolo, degli allievi di Vana sr. Il ceko ha preparato in modo specifico per questo obiettivo Roches Cross, che è dunque il favorito d'obbligo. La qualità è dalla sua, e anche la forma è apparsa smagliante sia a Grosseto che a Pisa. Dovrà vedersela col francese El Calife, non fantasmagorico (per la categoria) al debutto sulla pista e già misurato con Tahini. Curiosamente, proprietà e allenatore appiedano Raf Romano (grande artefice della vittoria, con mezzi e modi borderline nella 33° Edizione della Corsa Siepi di Pisa) e fanno debuttare nella città della torre pendente David Cottin, una delle migliori fruste di Francia (frustino d'oro di Francia nel 2012 e tre volte medaglia d'argento negli ultimi quattro anni, nel 2016 dietro a un certo James Reveley). Avrà sicuramente gioco, a nostro avviso però dovrà guardarsi le spalle anche da un Notti Magiche che attendo in grosso progresso rispetto alla scorsa prestazione. Cavallo, a differenza del regolarissimo El Calife, strano, che alterna prestazioni incredibili a debacle poco spiegabili per i mezzi dimostrati in altre occasioni. Avrà in sella l'irlandese Thomas Garner (secondo in coppia col cavallo nella Gran Corsa Siepi di Merano), terzo debuttante sulla pista della riunione dopo Jolibert e Cottin.
Su una seconda linea gli altri tre, con Mister Westminster pronto a intervenire e Red Shirt, unica pedina del duo Bianco/Favero, da capire quanto possa valere rispetto all'ultima prestazione (dove è stato danneggiato dalla traiettoria di El Calife) o meglio quanto possa aver perso a seguito dell'interruzione della propria azione in termini di impegno successivo. Avrà comunque dalla sua il tifo della redazione. Ruolo di estremo outsider Mentore, che appare lontano dai suoi migliori giorni.
Record della pista, credo sia quello, da battere sui 4.000 metri il pazzesco 4.17 di Almuhtaran siglato nel 2001.

Pronostico Mancho: Roches Cross, Notti Magiche.

Qua, a questo indirizzo, il video di 24 minuti in cui presento le corse: https://www.youtube.com/watch?v=-0cadRzZkOU&t=732s 

Il controcampo di Merano,
dove sarà SANDRO... Piccinini?
(Foto Dostihovy-svet.cz).

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