LA FRUSTA D'ORO DI FRANCIA E ALTRI TRE JOCKEY OCCASIONALI DI RANGO INTERNAZIONALE PER IL MEETING DEI GRAN PREMI.
Finale di discreta fattura con Allycat a rubare gli occhi nel cross e con David Cottin a strappare i microfoni dei vocalist della pista, nel mezzo la più qualitativa prova per quattro anni in ostacoli ammirata a Pisa col polacco Santo Cerro tornato in Italia per dimostrare chi è il più forte della generazione.
SANTO CERRO scappa
da GOLDEN HELLO
nel Criterium d'Autunno (Gr.1) di Merano
(Foto dall'occhio vigile di Simone Soldani).
Quinta
giornata di corse in ostacoli sull'anello pisano con l'appuntamento
conclusivo della riunione e il primo clou dei Gruppi 1 che poi
ritorneranno in quel di Milano. Una prova d'assaggio iniziale, in
onore al nobile impianto di Pardubice con cui l'ippodromo di Pisa è gemellato, e
che vuol ricordare gli antichi tempi quando anche a Pisa si
disputavano vere prove in cross country con i cavalli che uscivano
dall'ippodromo per andare ad affrontare specifiche insidie
disseminate sulla pista dirimpettaia alla convenzionale. Sono ormai
passati nove anni dalla reintroduzione del cross, con passaggi che
hanno visto anche prove riservate ai soli gentleman (dove è successo
di tutto e di più in ossequio alla massima per la quale, come dicon
certi studiosi della disciplina: PUO'
SUCCEDERE DI TUTTO).
Per questa nuova edizione duello tra
Allycat,
indubbiamente
il favorito pur se reduce da una pessima prestazione in quel di
Grosseto, e il sempre positivo Big
Mago che
debutta nella disciplina. Se sta bene, il portacolori di Lydia
Olisova, che dovrebbe esser in preparazione per il Duca
D'Aosta di
Treviso, non dovrebbe avere grossi problemi a risolvere il bandolo
della matassa. Migliorato in modo esponenziale da Favero, dopo
l'acquisto in Inghilterra (dove non era un fulmine di guerra), si è
reso protagonista di una parte terminale di stagione a Merano da
grosso protagonista in prove di cartello per il reparto cross. Ha
vinto in steeple a Milano mettendosi dietro un certo Broughton,
pure se al rientro, tanto decantato a Pisa. Favorito d'obbligo. Più
un'incognita Big
Mago, mai
brillante sugli ostacoli alti. Vana lo affida a Kratochvil (frusta d'oro della Cekia nel 2016),
verosimile che provi il percorso per verificarne l'attitudine prima
di affondare deciso sul piede dell'acceleratore. Si metterà in coda
al drappello, penso di poter dire, per poi venire a fare il finale.
Dati gli avversari, Allycat
escluso,
non mi meraviglierei certo di vederlo lottare quantomeno per un
piazzamento.
Vana
jr, che è in testa alla classifica fantini italiana, appare sul grigione
Abbot
Grey. Soggetto
che ha corso pochissimo in carriera, pur essendo da anni in mano
Vana. Lecito pensare che abbia fatto collezione di acciacchi e
problematiche. Apparso in ritardo di preparazione al rientro a
dicembre (a dodici lunghezze da Zikijpaki),
suona difficile considerarlo tra i papabili. Ha dalla sua la monta e
poc'altro. Meglio allora, per chi volesse un'alternativa ai nostri
due favoriti, puntare per una piazza su Opaleo
che
ritrova una categoria a lui congeniale e che è a suo agio sulla
pista.
Fuori
forma, almeno fin qui, gli altri due.
Pronostico
Mancho: Allycat, Big Mago.
Ed
eccoci ai gran premi ereditati da Roma. Spettacolo, è il caso di
dirlo, nel Criterium
d'Inverno (Gr.2)
con
un campo partenti degno di un Gruppo di Merano. Davvero qualitativo e
bellissima corsa, che fa coppia con la Corsa
Siepi dei 4 Anni di Pisa
a testimonianza di un parco quattro anni, per media generale, tra i
più qualitativi degli ultimi anni. Nove al via con la presenza di
Santo
Cerro, vincitore
dell'unico Gruppo 1 della generazione corso in Italia, che scende giù
dalla Polonia per dimostrare di essere il più forte della
generazione, dopo aver già battuto i due primi attori di inizio
carriera in siepi (Amaranthus
e
Golden
Hello). Sulla
sua strada si troverà contro tutto il top ammirato in Italia,
eccettuati il già battuto Golden
Hello e
il vincitore della Corsa
Siepi dei 4 Anni di Pisa, Africa Warm, che
Silvia Casati, in barba allo spettacolo (scelta comunque
stra-comprensibile), lascia a casa declinando l'invito. Mi piacerebbe
citare, tra gli assenti, anche De
Aguilar
(che sarebbe stato da verificare in successive uscite dopo il debutto
vincente). Hanno accettato la sfida invece, per fortuna, la Razza
Dormello Olgiata che schiera Andorff
(ottimo
al debutto, subito vincente) e Raf Romano che cala il tris di assi,
ivi compreso Amaranthus
che
sembrava sul punto di non esser dichiarato partente e che deve
recuperare ancora qualcosa per tentare di difendere quel ruolo che
noi gli avevamo dato, risultati alla mano, di leader generazionale.
Assente Deauvelaine,
in grosso miglioramento a Pisa, che pure avrebbe potuto cercare di
recitare il ruolo della sorpresa.
Dunque
nove al via, tutti con possibilità di piazzamento. Livello, a mio
avviso, alto ed equilibrato, peso paritetico. Debutta a Pisa il
francese Dominique Jolibert (su Andorff),
si rivede a Pisa, dopo sei anni di assenza e ruolo da globe trotter per l'Europa (compreso nel tempio di Cheltenham), Faltejsek (in sella a
Santo
Cerro).
Attesi segnali di “ripresa” da Queen
Winkle,
dato nell'ambiente quale sicuro vincitore nella Corsa
Siepi dei 4 Anni (e
invece quarto), ruolo concreto di favorito invece, a nostro avviso,
per Giacalmarbar.
Il
nostro tifo, pur essendo soggetto che non si presenta (come al
solito) nel ruolo di primissimo attore, sarà per Prepotent
che
abbiamo la soddisfazione di aver visto, spesso davanti ai compagni di
allenamento, in tutte le prove di cartello andate in scena dal
rientro di Grosseto. Curiosa scelta di Favero che mette Bartos (una
sola vittoria nel 2017) sul grigio Rajadamri
ovvero la mina vagante della corsa (sulla carta è quello che darebbe
l'impressione di avere meno chance dei nove, ma attenzione ai
miglioramenti...).
Nel
ruolo di guastatori, apparentemente su una seconda linea (ma prossima
alla prima), Anima
Mundi e
Panta
Rhei.
Pronostico
Mancho: Giacalmarbar, Santo Cerro, Queen Winkle.
Tifo
della redazione: Prepotent.
La macchina d'oro di.... eh eh
volevo dire la fusta d'oro di Francia
DAVID COTTIN
(Foto equidia.fr).
Meno
interessante il Gruppo 1, pur rivedendo in pista il campione uscente
Roches Cross, a
cui abbiam dedicato, nei giorni scorsi, la copiosa scheda della sua carriera e della sua
genetica. Purtroppo, le assenze di due primi attori
come Chiaromonte e
Sol Invictus, non ancora degnamente sostituiti
dalle nuove leve, hanno un po' ridotto la qualità media. Comunque il livello di questa Gran
Corsa Siepi Nazionale non
è malvagio, per media generale, s'è visto di peggio. Presenza
massiccia, ed è un bene per lo spettacolo, degli allievi di Vana sr.
Il ceko ha preparato in modo specifico per questo obiettivo Roches
Cross, che
è dunque il favorito d'obbligo. La qualità è dalla sua, e anche la
forma è apparsa smagliante sia a Grosseto che a Pisa. Dovrà
vedersela col francese El Calife,
non fantasmagorico (per la categoria) al debutto sulla pista e già
misurato con Tahini.
Curiosamente, proprietà e allenatore appiedano Raf Romano (grande
artefice della vittoria, con mezzi e modi borderline nella 33° Edizione della Corsa Siepi di Pisa) e fanno
debuttare nella città della torre pendente David Cottin, una delle migliori fruste di Francia
(frustino d'oro di Francia nel 2012 e tre volte medaglia d'argento
negli ultimi quattro anni, nel 2016 dietro a un certo James Reveley).
Avrà sicuramente gioco, a nostro avviso però dovrà guardarsi le
spalle anche da un Notti Magiche
che attendo in grosso progresso rispetto alla scorsa prestazione.
Cavallo, a differenza del regolarissimo El
Calife, strano,
che alterna prestazioni incredibili a debacle poco spiegabili per i
mezzi dimostrati in altre occasioni. Avrà in sella l'irlandese
Thomas Garner (secondo in coppia col cavallo nella Gran
Corsa Siepi di Merano),
terzo debuttante sulla pista della riunione dopo Jolibert e Cottin.
Su
una seconda linea gli altri tre, con Mister
Westminster pronto
a intervenire e Red Shirt,
unica pedina del duo Bianco/Favero, da capire quanto possa valere
rispetto all'ultima prestazione (dove è stato danneggiato dalla
traiettoria di El
Calife)
o meglio quanto possa aver perso a seguito dell'interruzione della
propria azione in termini di impegno successivo. Avrà comunque dalla
sua il tifo della redazione. Ruolo di estremo outsider Mentore,
che
appare lontano dai suoi migliori giorni.
Record
della pista, credo sia quello, da battere sui 4.000 metri il pazzesco
4.17 di Almuhtaran
siglato
nel 2001.
Pronostico
Mancho: Roches Cross, Notti Magiche.
Qua, a questo indirizzo, il video di 24 minuti in cui presento le corse: https://www.youtube.com/watch?v=-0cadRzZkOU&t=732s
Qua, a questo indirizzo, il video di 24 minuti in cui presento le corse: https://www.youtube.com/watch?v=-0cadRzZkOU&t=732s
Il controcampo di Merano,
dove sarà SANDRO... Piccinini?
(Foto Dostihovy-svet.cz).
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