venerdì 27 novembre 2015

Reportage: gli STALLONI PIù VINCENTI NELLA STAGIONE OSTALISTICA ITALIANA 2015


GLI STALLONI PIU' VINCENTI NEL RAMO OSTACOLISTICO ITALIANO NEL 2015

A cura di Matteo Mancini



A due tornate dal termine della stagione ostacolista buttiamo giù questo articoletto che subirà ben poche modifiche, se non gli importi, dato che mancano sei corse in ostacoli. Seguiranno comunque, prima di Natale, tutte le classifiche del caso grazie al database organizzato fin da gennaio da ippicaostacoli e che, ci tengo a precisarlo, non rispecchia opinioni bensì dati OGGETTIVI. Buttiamo in quest'occasione uno sguardo sulla classifica stalloni un po' come faceva per le piane la storica rivista IL PUROSANGUE IN ITALIA, ora estinta come molte altre cose dell'ambiente ippico. Classifica, questa, stesa, in base alle vincite colte dai figli in Italia. Certo, sarebbe bello possedere una classifica internazionale ma per quello ci vorrebbero i corrispondenti esteri, specie della piste dell'est europa e dalla Germania, accorgiemento che, detto per inciso, chi vi scrive avrebbe di certo se si trovasse altrove...

Alla data di oggi sono stati 211 gli stalloni rappresentati in pista. Al comando, per somme vinte, figura lo scomparso High Chaparral, ricordato dagli specialisti per i confronti diretti con uno dei migliori quadrupedi italiani degli ultimi anni... Si tratta di un primato meritato. Figlio del grande Sadlers Wells (da sua maestà Northern Dancer) è stato rappresentato in pista 19 volte da tre figli, risultati tutti vincitori. La perla è stato High Master ovvero il miglior cavallo di scuderia italiana della stagione, quanto meno per costanza tanto da esser il cavallo con il maggior numero di vittorie della stagione (sette). Hanno contribuito, e non poco, a portarlo in prima posizione Signor Tiziano e The Alamo, uno dei cavalli più indovinati delle campagne autunnali di acquisti orchestrate da Paolo Favero. Per questo stallone, che porta il nome di uno storico serial televisivo western conosciuto in Italia come AI CONFINI DELL'ARIZONA, l'importo messo in cascina è di 121.227 euro, le vittorie conquistate nove (record stagionale).

Momento di gloria, se solo potessero comprendere, per i "mediocri" Koenigstiger e King Charlemagne, rispettivamente secondo e terzo grazie agli exploit di Kazzio (vincitore del G.P.Merano, unico figlio in assoluto di Koenigstiger a essersi imposto in un Gr.1) e di Sol Invictus. Entrambi sono disponibili per la monta a prezzo pressoché minimo.

Al momento quarto, con possibilità di agganciare il podio, un altro scomparso: Montjeu, ancora da Sadlers Wells. 71.644 l'ammontare accantonato grazie soprattutto a Chicago, vincitore della Gran Corsa Siepi di Milano. Vincenti anche gli ottimi Budapest e Tramonto a Ivry, con piazzamenti griffati Gr.1 di Notti Magiche, per un totale di quattro prodotti che lo hanno rappresentato 21 volte con quattro vittorie.

Quinto un altro ottimo stallone: Sholokhov, per il terzo figlio di Sadlers Wells. Presenze ridotte le sue, appena dodici frutto delle performance di cinque figli, due dei quali impegnati solo nel G.P. Merano ovvero Marinas e Ole Companero, rispettivamente secondo e terzo. Una sola vittoria conquistata, grazie a Dominato, ma con piazzamenti di primario livello che hanno portato gli introiti a lievitare a 67.421. Difficile che possa ritoccare la somma.

Sesto la sorpresa Intense Focus, a qualche decina di euro di distacco, con somme conquistate per mezzo del solo Solar Focus ovvero la rivelazione tra gli steepler di quattro anni.

Eccelso piazzamento, in settima, per Domedriver, Northern Dancer presente anche qua in terza generazione ma sulla linea materna, merito di una rivelazione stagionale: Chiaromonte.

Solo ottavo quello che forse è tra i migliori riproduttori francesi nel settore ostacolistico: Martaline. Tre figli scesi in pista, tutti vincitori e tutti in corse di gran valore. Kamelie e Martalin vincitori in gran premi. Casper bel debutto in siepi in Italia, vincente, non seguito da altre prove. Solo cinque le corse, se facciamo la media vincite/corse risale di molto la classifica. La somme vinte sono 48.875 euro.

Completano la top ten il vecchio One Cool Cat, trascinato da Il Superstite e anche lui benedetto da sua maestà Northern Dancer, e Hat Trick forte dello strapotere tra i tre anni di Triple Pursuit. 

Tra gli altri si segnalano Hawk Wing come stallone che ha avuto più figli in pista (sette), Red Rocks come quello rappresentato più volte (28) e Shirocco come quello con il maggior numero di piazzamenti non vincenti (17).

Tra i flop, del tutto occasionali e meramente statistici, si evidenzia Galileo.

Quarantotto sono stati gli stalloni che sono stati rappresentati una sola volta. Diciotto quelli che hanno avuto una chance in più. 

Non è che un piccolo assaggino in vista della fine della stagione.

mercoledì 25 novembre 2015

Responso 44° Giornata, Casalone, Grosseto.


TECNOLOGIA STEALTH PER IL COLONNELLO SATALIA CHE VINCE IN OSTACOLI A DISTANZA DI SEDICI ANNI DALL'ULTIMO SUCCESSO.

Ufo Brennan, mai in sella a un allievo di Satalia, vince il Santa Marinella e regala al colonnello il primo acuto della stagione. I Satalia boys si confermano anche nel main event, questa volta col figlio Davide sulle staffe, con un bel secondo posto di Tullio Ostillio alle spalle della punta Favero. Sorpresa Tweety Kash alla prima in memoria del trionfo di Argentan e con Boris a radoppiare in piano per la prima vittoria targata 2015 dell'amazzone Ilaria Saggiomo. Per l'epilogo auguriamo una Good Vision da brivido: Profondo Rosso.


Articolo a cura di Matteo Mancini

Un Cavallo Volante non Identificato
in uno steeple di ARGENTAN
(Foto da ouest-france.fr).

Dì cupo, a tratti piovoso, con solo un pubblico di affecionatos sugli spalti a salutare la seconda giornata di ostacoli al Casalone, con la speranza di intascare qualche mazzetto di euro. Si apre col coast to coast di Tweety Kash, ultimo cavallo del campo, sette scarsa la quota (22 in accoppiata), che ha vinto pure con superiorità il Cerveteri. Raf Romano ha scagliato la figlia di Bonbon Rose subito davanti a pennellare le traiettorie nel grigiore di Grosseto, memore del primo successo in steeple della femmina marcato ad Argentan, il 27 ottobre 2013, davanti a una cavalla chiamata Pink Lady Royale. In terra toscana però altri Pink a inseguire la fuggitiva e sono i tre favoriti griffati Paolo Favero, a seguire in chiusura il figlio di Janosz e nulla a che fare col pilota GP2 di nazionalità svizzera che, qualche anno fa, frequentava ben altre piste.
Tweety Kash salta con perfezione ogni ostacolo, a grande agio col terreno faticoso e i 3750 metri dell'anello in steeple. Crack Chichi il più convinto degli avversari a operare l'inseguimento, tirandosi dietro Mighty Mambo, quindi un Cape York meno spreciso sui salti ma comunque deludente.
Epilogo finale con la fuga per la vittoria di Tweety Kash seguita da Mighty Mambo, che dopo l'arginello sfila il gregario Crack Chichi per provare a piazzare il break giusto per l'aggancio, ma Raf Romano riparte e piazza la falcata decisiva. Calchetti, in cabina di regia, esalta il triplo Romano (Raffaele in sella e Remo alla proprietà in memoria dell'ottimo gentleman Renato) con la storica frase: "Tweety Kash al Casalone conferma veramente di parlare un'altra lingua". Per la seconda moneta finisce a bomba Ernesto, per il training del diretto discendente del fantino che trionfò nel G.P. Merano in sella a Chivas Regal. Il polacco vola nel tratto piano conclusivo e va ad acciuffare Mighty Mambo proprio sul palo, un'inezia tra i due a dividerli da leggersi, nel gerco ippico, come muso con i due dietro di tre lunghezze dal vincitore. Quarto resiste Crack Chichi, a grande distacco.

Dunque terza vittoria stagionale per Tweety Kash, la prima in steeple dove non vinceva proprio da quel 27 ottobre in terra di Francia. Solo quattro cavalli in Italia hanno fatto meglio nel settore ostacoli, anche se occorre dare atto che Tweety condivide il quinto posto con altri 11 cavalli. Comunque un buon primato dato che in estate la davano come ciucona. 
Porta invece a tre i successi a Grosseto Raf Romano, in testa a sorpresa nella classifica di riunione, dieci (contro gli otto da jockey) invece i successi da allenatore nella stagione ostacolista che gli valgono il terzo posto nella generale. Remo Romano invece sempre sulla cresta dell'onda, ormai, fin dai tempi di Lupetto, ma questi sono aneddoti degni di chi parla un altro language.

TWEETY KASH
Ripete il colpo di Argentan
(Foto di Matteo Mancini).

Dal triplo Romano, solito firmare le proprie selle e finimenti con la doppia R, passiamo alla terza "R" quella che nell'alfabeto Nato viene indicata come la "R" di Romeo, ma restiamo subito sorpresi poiché il Signor Romeo, storico titolare dei colori Incolinx, ha ceduto il proprio cavallo Vespro Place a mister Fatal Mac Josef Aichner che schiera così il suo decimo cavallo della stagione, il primo però non affidato alle cure di Alex Taber. Per il mago del cross, unico ad aver sfidato le insidie del Velka di Pardubice tra gli italiani (agli ordini di Favero, quattro successi nella stagione con il primo ottenuto da Kazoo, fratellastro di Kazzio vincitore del G.P. Merano dell'anno corrente. Nulla da dire comunque sulla scelta del signor Romeo che vanta nella sua scuderia fior fiori di campioni, piuttosto sorprendente invece la scelta di Aichner di investire su un cavallo che in quattro corse in ostacoli vanta come miglior piazzamento un quinto posto in categoria vendere. Davide Satalia lascia poi la monta a UFO Brennan, man of the week la scorsa settimana in sella a Good Vision, in un mix dal retrogusto cocktail con la ciliegina sulla torta offerta dal Colonnello Giuseppe Satalia che non vince proprio dal 25 novembre del 1999, dunque in odore da anniversario, anche se non da nozze d'argento poiché per la riprova del nove mancano ancora nove anni. Allora fu Stoneange, nome quasi da rituali druici, a regalare l'ultima acuto in un premio da Ferrari, non la scuderia bensì la monta, essendo il premio vinto intitolato al mitico e leggendario Spegasso, vincitore all'ultima uscita in un Grande Steeple delle Capannelle e poi stramazzato al suo dopo l'arrivo per arresto cardiaco.
Ma andiamo a vedere come è andata. Favorita netta, a ragione, Cortefranca, due a uno. Niente di eccezionale, ma molto positiva nelle ultime uscite. Le fa do controvaforito Shipwright con l'entourage Favero che dichiara di attendere la prova del nove dopo l'incredibile numero di mercoledì scorso che ha visto vincere questo soggetto ma esser poi distanziato insieme al compagno Tuk Tuk e a beneficio di Ilenia Nero che era giunta terza ma che si è ritrovata prima. Misteri in cui è specialista Ufo Brennan a caccia del brevetto di volo per gli F117. Si gioca a due anche Shipwright. Terzo cavallo appoggiato, a sorpresa, è Lady San Rossore che non ha affatto entusiasmato a Merano, ma che riceve le simpatie anche della redazione. La ripresenta Barbara Sebastiani, allenatrice patentata da poco più di un anno e che possiamo definire pisana, al debutto nella specialità. Per lei due soli cavalli in scuderia, l'altro è il puledro Festa Titolare, figlio di Arbia di Renaccio che ricordiamo in pista (così come la quasi omonima Arbia, assai ciuchina anche in siepi), entrambi di matrice egiziana e il riferimento va a Basem Abdel Haq che, certi groom dell'entourage Satalia, ricorderanno legato anche a un certo Seminole Shield schierato in un Derby di Roma e poi capace di farsi valere a Livorno correndo, di fatto, su tre zampe dopo una lunga assenza dalle piste. Elogio di cuore comunque alla Sebastiani che si confronta con le siepi con un materiale ridottissimo, mentre molti suoi colleghi toscani manco ci pensano lontanamente.
Nove scarso per Vespro Place, a quota stellare Ho Yam Lay che se si corresse in piano, probabilmente, sarebbe la migliore della compagnia.
In presentazione abbiam definito questo ascendente, intitolato alla località maritimma di Santa Marinella, periferia di Civitavecchia, come una prova dove può succedere di tutto. Cinque tre anni al via, tutti maiden in ostacoli.
Vediamo come è andata questa galoppata in siepi, sui 3.400 metri, con concorrenti accompagnati dalla pioggia battente.

Cortefranca davanti come da cliché imposto dalle ultime due prestazioni "sotto la pioggia battente che adesso insiste in modo davvero importante qui all'ippodromo del Casalone" commenta Calchetti. La nipote di Giant's Causeway subito con convinzione davanti, ma con Ho Yam Lay e Shipwright a inseguirla in modo da non farle prendere quel vantaggio importante che aveva caratterizzato le due uscite precedenti. Più indietro gli altri due con Lady San Rossore presto fuori corsa e incapace di seguire i quattro davanti.
La corsa entra nel vivo quando si attacca il giro conclusivo. Cede di schianto Ho Yam Lay, confermando i suoi problemi sulla lunga distanza. Prova invece a farsi sotto, in rimonta, Vespro Place alla caccia dei due fuggitivi. Sbaglia due salti consecutivi Cortefranca in evidente affanno. Abdil El Rherras deve faticare non poco a riproporla su Shipwright che sfila in testa sulla piegata finale avvicinato sensibilmente da Vespro Place e Ufo Brennan. Il portacolori di Favero è ancora in vantaggio dopo l'ultima siepe, ma è arrivato il momento di Giuseppe Satalia con Brennan che spinge Vespro Place alla vittoria. Il figlio di Halling, quest'oggi con paraocchi australiani in luogo dei tradizionali, piega bene Shipwright, terza un'esausta Cortefranca forse in difficoltà sul pesante. Dispersi gli altri due. "La monta perfetta di John Paul Brennan agli ordini di Davide Satalia al tondino di presentazione" il congedo dalla cronaca di Calchetti.

E dunque prima vittoria stagionale dell'allenatore Satalia che coglie il successo nel giorno del 16° anniversario della sua ultima vittoria in ostacoli. Una vittoria che, unita al piazzamento che andremo sotto a menzionare, permette a Satalia di scalare la classifica fino a issarsi in dodicesima posizione, ancora però insufficiente a catalogare la stagione come positiva, a ogni buon conto un guizzo che gli permette di salvare le statistiche stagionali fin a oggi assai scarse.
Si tratta invece del quinto successo per Aichner che torna a vincere con monta irlandese dopo aver fatto vincere, unico a esserci riuscito, il gentleman Shanahan tra i professionisti in sella a Stellato.
Sempre più UFO invece Brennan, ormai specializzato in imprese impossibili e assai alto in classifica sebbene lo facciano montare poco, anzi pochissimo. Per lui venticinque ingaggi (ovvero almeno la metà dei suoi diretti concorrenti), ma quinto posto nella generale, rispecchiato dalle sette vittorie conquistate (addirittura un triplo nel giorno del debutto a Merano con tutti a chiedersi chi fosse) a braccetto con Sylvain Mastain ad appena due vittorie dal podio. Stagione da incorniciare e che fa ben pensare per il futuro. Bravo e sprovvisto di energia biomagnetica anche se i commissari stanno indagando, chissà...
Su Vespro Place una corsa attendista, montato in modo calibrato da Brennan e aiutato, forse, dal terreno anche se a due anni aveva subito in modo marcato terreni molto pesanti, finendo a notevole distacco dagli avversari. Di certo una vittoria in forte controtendenza rispetto al Vera Spezia di Milano. Shipwright ha corso come era lecito attendersi, dimostrando la scarsa linea probante di mercoledì scorso. Solo terza Cortefranca francobollata dagli avversari e meno scatenata del solito, ed è stato bravo El Rherras perché altrimenti finiva per terra. Malissimo gli altri due che lasciano pensare di non avere attitudine alla disciplina.

Non si accende la stella di 
HO YAM LAY
è invece il turno dello STELLATO VESPRO PLACE.
(Foto di Matteo Mancini).

Il main event della giornata, il Pr. Santa Severa, condizionata sui 3.400 metri in siepi, vede Relco Sud Ovest triplicare i successi, in quattro uscite, dopo l'acquisto di Paolo Favero. L'ex Ostanel, figlio del tedesco Manduro (stallone che ricordiamo nipote di Koenigssthul), ma allevato dalla azienda agricola romana Ficomontanino, ha seguito gli avversari in coda al gruppo fino a metà gara per andare poi a prendere la scia del battistrada Tullio Ostillio, all'inizio della diagonale discendente che immette al passaggio davanti alle tribune.  La svolta sulla piegata conclusiva, poco prima dell'ingresso in dirittura. Joe Bartos non si è lasciato influenzare dalla mossa in terza corsia di Y me Rebelo e Raf Romano partiti in largo anticipo, ma ha optato per lo spazio millimetrico in corda per sfilare il leader agli ordini di Davide Satalia. Retta fianle con cinque a lottare per la vittoria. Relco di dentro, Tullio a centropista con ai fianchi Y me Rebelo e più a largo Indovino, sacrificato invece Arjen alla ricerca disperata del varco in schiena a Relco sud Ovest. 
Sull'ultima siepe si defilava in quinta posizione Indovino, gli altri invece in aperta lotta anche se Relco sud Ovest saltava, brillante, davanti a tutti. Epilogo trionfale per il D'Altemps che si distendeva a regalare a Paolo Favero il 90° successo stagionale, il 57° per Joe Bartos. Secondo uno stoico Tullio Ostillio, ben gestito da Davide Satalia che ha scandito i tempi di gara con parsimonia ben attento a conservare energie per il rush finale nonostante l'atteggiamento focoso del suo destriero. Un ottimo rientro, questo, per l'otto anni che rientrava da aprile e che era l'ultimo cavallo del campo (25 a 1). Per lui, allevato dal triunvirato Brogi-Bernardini-Martellino, la nuova effige di Gabriella Sala in sella, in luogo dei colori della Arvenig, e la possibilità di esser riproposto nella Gran Corsa Siepi di Grosseto a rischio però di continuare a mancare la vittoria.
Corre bene anche il "nostro favorito" Arjen, assurdo penultimo cavallo del campo (18 a 1), rimasto chiuso poco prima della piegata finale con Dominik Pastuszka costretto a riparare in retta finale. Il Magog, non appena ha visto il varco, ha piazzato un bell'allungo ed è andato a prendere sul palo il rientrante da quasi due anni Y me Rebelo battendolo di un corto muso. Da sottolineare con tre tipologie di evidenziatori la prova di quest'ultimo, che deve il suo nome a un famoso pezzo musicale di Eros Ramazzotti e che giunge dai blasonati allevamenti della Ri.Ma. Raf Romano, che era in sella, ha addirittura cercato la vittoria, partendo in anticipo sugli avversari poco prima della retta finale. Il cavallo ha risposto bene, calando lievemente solo nel finale. Dovrebbe crescere alle prossime uscite, davvero gran corsa.
Quinto Indovino, giunto vicino ai primi e dunque positivo anche se avrà deluso buona parte degli scommettitori che lo avevano eletto, generosamente, a controfavorito di Relco sud Ovest.
Corsa alquanto curiosa per il ceko Strike, brillante sui primi fino a metà gara e poi sparito di scena prima ancora che si iniziasse a fare sul serio, addirittura fermato da Joe Vana dopo il passaggio davanti alle tribune, a un giro esatto dal termine. Farsesco.

RELCO SUD OVEST
con i colori del precedente proprietario EROS OSTANEL
(Foto da internet).

E allora dal novanta marcato da Paolo Favero e dal Brogi capo gruppo del secondo arrivato arriviamo all'altro Brogi, il piccolo, Fabrizio. Piccolo da intendersi come "piccolo proprietario". Debutto di colori avventuo il sette febbraio dell'anno corrente con due soli elementi, entrambi mezzosangue, in scuderia. Il nome del protagonista di questa quarta corsa fa da collante tra il novanta di Favero e il terzo della prova del prodotto dell'altro Brogi ovvero Arjen ha infatti a che fare con Argento e Profondo Rossoo
Il Premio è il Torrimpietra, condizionata sui 2.200 metri aperta ai mezzosangue di quattro anni e oltre. Un favorito netto: Pressing de Mores, appena 1,30 la quota, praticamente imbattibile per i bookmaker. Controfavorito è proprio Profondo Rosso, figlio di Beverly Hill ma senza cops, giusto per non fare concorrenza a UFO Brennan sponda uno Sceriffo Extraterrestre, nipote però di Oscar Dey, scritto proprio così con refuso, quasi a ricordare l'altra Beverly, quella anche senza Hill, progenitrice di Jaws che invece all'Oscar Day partecipò eccome. Ebbene dopo tutte queste good vision, andiamo a vedere com'è andata, in un duello a cui fanno da contorno altri tre concorrenti.

La grigia La Via da Clodia a infastidire il favorito Pressing de Mores per la leadership, tanto da sopravanzarla e scandire il ritmo, con Profondo Rosso saldo in quarta alle spalle di Quindigiù con in coda a qualche lunghezza Selvaggio. All'apice della curva conclusiva Cristiano Di Stasio rompe gli induci e vola via La Via da Clodia. Prova a imitarlo Alessandro Fiori con Quindigiù, ma con risultati meno apprezzabili in termini di lunghezze acquisite. A largo di tutti cerca di innescare la progressione Profondo Rosso per quello che potrebbe essere un epilogo da brivido. Pressing de Mores e Profondo Rosso si isolano dagli avversari. Di Statio mena la frusta, mentre più all'esterno Gavino Sanna cerca di estrarre dal mazzo la carta giusta per andare a prendere il favorito netto del campo. Testa a testa fin sul palo, con Profondo Rosso a estrarre il jolly da provetto Cartaio del tempo di galoppo vincente. Corta testa tra i due, per le riprove dalla gente delle dieci in salsa King finisce a dieci lunghezze il terzo che è Quindigiù davanti a La Via da Clodia.

Tredicesimo successo in carriera per questo figlio del purosangue inglese Fisich, il quinto stagionale. Classe 2008, vincitore a tre anni in terra sarda del G.P. Conf. Intern. Anglo Arabo (8.500 euro al primo), secondo qualche mese dopo nel Derby Italiano dell'Anglo-Arabo, a Napoli, davanti proprio a Pressing de Mores, ma battuto da una cavalla che non poteva perdere ovvero Per Forza Prima. Dunque una giustificazione più che apprezzabile che ha interrotto un filotto che sarebube potuto essere di sei vittorie consecutive seguite da un altro secondo posto in un gran premio: il 54° G.P. Sardo (8.500 euro al primo) che vide il trionfo a gran quota, esaltato da oltre sette lunghezze, di Pirata de Sedini, poi incapace di confermarsi su tali livelli nelle uscite successive. Dunque una carriera a tre anni tale da poterlo qualificare come stalloncino, poi offuscata nell'età adulta. Senza successi a quattro e a cinque anni, per poi riprendersi qualche soddisfazione a sei e sette anni ripartendo dalle vendere e dai discendenti di minima, senza però riuscire più a piazzarsi nei gran premi di categoria.

   ILARIA SAGGIOMO, in giubba bianco-celeste
accanto a BORIS
sulla destra i colori di TWEETY KASH
Premiazione Premio SCENA
(Foto da Meranomaia.it)

Chiudiamo l'articolo, così come avevamo fatto in sede di presentazione, con l'ex siepista di classe Boris  che, in piano, non vinceva da tre anni abbondanti quando si aggiudicò il Premio Redefossi che vide chiudere il plotone di dieci concorrenti da Irish Applause, sui 1500 metri di Milano; un epilogo dunque da applausi a scena aperta come mostra la foto di cui sopra dedicata però ad altro premio: il Pr.Scena.
Rimasto fermo oltre due anni, causa infortunio, è passato dai colori di Remo Romano a quelli di Ilaria Saggiomo che lo ha proposto dapprima in siepi, ritirandolo sul campo, e quindi in tre prove tra i dilettanti in piano. Alla terza uscita, appunto a Grosseto nel Premio Fregene, corso da top weight, il vecchio Boris è tornato a ruggire pennellando una corsa con un'artek degna di Pinturicchio. Subito davanti Ilaria Saggiomo, figlia di Ferdinando, storico interprete del piccolo Trapezio che nel 1975 e 1976, prima di essere ritirato in razza, raccolse lo scettro da Chivas Regal nell'albo del G.P. Merano per i colori dell'All.ti National s.r.l.. Un doppio magico prima di lasciare il campo alla scuderia allevatrice di Don Artek con il "capo rosso" a trionfare, ma non un rosso qualunque piuttosto una tonalità da profondo rosso come i colori in formato giallo della successiva scuderia Kiwi.
Dunque Boris a menare la danza fino dal primo metro dei 1.750 previsti per questa prova di minima che consta la presenza di quattro avversari. E' Mattings, di Alessandro Ruiu, a farsi vedere ai fianchi di Ilaria Saggiomo. Soggetto che arriva dal sud e che in campo ostacolistico vanta la medesima provenienza del grigio Magica Vita, è difatti Remo Pratesi il suo allevatore e il grigio appena menzionato il fratellastro. Segue in terza un Razza dell'Olmo che risponde al nome di Gemma dell'Olmo. Gergo da giornalista di Formula 1 per Calchetti che, all'ingresso in dirittura, parla di "Stop and Go" per Boris, ma non per sottolineare una penalità piuttosto una mossa tattica. Sul baio piomba infatti proprio Gemma dell'Olmo per il training di Riccardo Menichetti, quest'anno apparso nelle iscrizioni in ostacoli con un trio di elementi (Rebel Angel, Kostabi e Olmo Creek). E' Leonardo Forlini ad attaccare per primo il portacolori Saggiomo, a largo invece si ripropone Mattings. Gli altri non ci sono, ma è dura per tutti, perché Boris piazza la versione turbo e se ne va nei più facili dei modi, mentre trova la tardiva ingambata giusta Mattings che viene a prendere il secondo posto davanti al Razza dell'Olmo.
Primo successo stagionale per la compagna di Raffaele Romano, alla settima uscita, un successo che le mancava da marzo 2013 quando vinse a Treviso con un altro ex siepista griffato Remo Romano ovvero Spy Themis.  Rimasta anch'essa inattiva, in pista, per due anni, proprio come Boris, è dunque tornata a vincere quasi in corrispondenza dell'anniversario dalla prima vittoria, avvenuta sedici anni fa, battendo Roi Lewis, a Roma, nel Federico Smith in sella a Monte Lemos.
Da ippicaostacoli è tutto, appuntamento alla prossima riunione in ostacoli di Grosseto. Matteo Mancini, ringrazia e vi augura buon proseguimento di navigazione.


lunedì 23 novembre 2015

Presentazione 44° Giornata Corse, Casalone, Grosseto.


ARIA DA FINE SCUOLA PER LA SECONDA DI GROSSETO, ANCHE SE SI RIVEDONO Y ME REBELO E TULLIO OSTILLIO.


A cura di Matteo Mancini


Y ME REBELO
qui in corda, rientra dopo quasi due anni di assenza,
è reduce da cinque vittorie consecutive tra cui
Gran Corsa Siepi di Grosseto (L),
Gran Corsa Siepi di Pisa (G.3) e 
Ex Gran Corsa Siepi di Roma (G.1).
(Foto Meranomaia.it)

Secondo appuntamento con gli ostacoli maremmani. Programma scarno, appena sedici partenti spalmati su tre prove, salvo ritiri.
Si apre con una maiden o vendere, Pr. Cerveteri, sui 3.750 metri del percorso in steeple-chase per cavalli di quattro anni e oltre. Cinque al via, con tre in rapporto di scuderia. Dovrebbe essere la volta giusta per Mighty Mambo, acquisto piuttosto in forma dall'Inghilterra che qua scende di categoria trovando inoltre la monta di Josef Bartos. Sulla carta è il favorito netto. Indichiamo poi per un'accoppiata Cape York, il compagno di colori, che ha paventato grosse difficoltà di adattamento sul tracciato milanese ma che a Grosseto potrebbe trovarsi a suo agio. Minaccia concreta per la seconda piazza Ernesto, affidato a Vana jr. Ruolo da outsider per Crack Chichi e Tweety Kash.

Pronostico Mancho: Mighty Mambo, Cape York.

Corsa apertissima e ad alto potenziale sorprese il Pr. Santa Marinella, ascendente in siepi per tre anni sui 3.400 metri. Può davvero succedere di tutto tra i cinque protagonisti, poiché si tratta di un confronto tra maiden che hanno deluso o che comunque devono ancora mostrare in modo chiaro il proprio valore sui salti. Sulla carta Cortefranca è la cavalla da battere. Ha corso in forte progresso a Merano e si è confermata a Milano con due secondi posti consecutivi. Concede peso a tutti e godrà del favore del pronostico.
Di contro, la logica, vorrebbe Shipwright di Paolo Favero, in progresso ma tutto da verificare. A dispetto di mercoledì scorso, qua troverà uno schema di corsa ben diverso, con verosimile andatura forsennata che potrebbe subire. Vespro Place che cambia giubba (dall'Incolinx ad Aichner), fantino (Brennan al posto di Satalia), ma non allenatore in un mix alquanto curioso, avrebbe le qualità per stupire ma in siepi è andato sempre peggio. Discorso simile per Ho Yam Lay, apprezzabile in piano quanto imbarazzante in siepi addirittura incapace di ultimare i percorsi senza cadute. Ritorna in siepi dopo cinque mesi, potrebbe stupire. 
Tifo della redazione dalla parte di Lady San Rossore, che torna nelle mani di Barbara Sebastiani, ma che potrebbe anch'essa subire il ritmo forsennato di Cortefranca. Nelle precedenti uscite, rientra da settembre, ha palesato difficoltà di tenuta di ritmo, dovrebbe comunque esser migliorata.
Ripeto, è una corsa che mi sembra suscettibile di sorprese. Cortefranca ci pare l'unica in grado di offrire "affidabilità".

Pronostico Mancho: Cortefranca, Ho Yam Lay.

Main event della riunione è la condizionata sui 3.400 in siepi per cavalli di quattro anni e oltre, Pr. Santa Severa.
Si rivedono in pista due grandi protagonisti del passato: Tullio Ostillio (con i nuovi colori della signora Sala), rientra da aprile, e soprattutto Y me Rebelo, assente da quasi due anni e vincitore in passato di corse di Gruppo 1 in ostacoli. Difficile scommettere sui due, soprattutto sul cavallo di Favero che penso riprenderà confidenza con la pista, peraltro spesso inseriti tra gli iscritti negli ultimi mesi ma poi mai mandati in pista. I problemi e gli acciacchi, evidentemente, sono all'ordine del giorno. Tullio Ostillio, tre uscite nel primo terzo di stagione, potrebbe optare per un lavoro finalizzato a testare lo stato di forma per provare a fare la Gran Corsa Siepi di Grosseto, prova per lui che al momento ci sembrerebbe, salvo prova convincente qua, assai azzardata.
Insisto su Arjen come favorito. Il cavallo ha corso male a Milano e qua sembrerebbe chiuso da almeno un paio di avversari. Lo stesso Favero dirotta Bartos su Relco sud Ovest affidando il Magog a Domenik Pastuszka. Ciò nonostante, se il soggetto ritrova la forma giusta qua potrebbe tranquillamente fare bottino pieno, anche perché a primavera era vicino al top dell'ostacolismo italiano sezione siepi.
Mina vagante Strike che non ha nulla a che fare, come indica hippoweb, con l'omonimo che chiuse la carriera a Siracusa nella corsa vinta da Falco, ma si tratta di un alfiere schierato da Josef Vana sr, per conto della Statek-Chyse, al debutto in Italia. Allevato dalla prestigiosa Gestuet Schlenderhan, ha debuttato in siepi a Pardubice a fine ottobre, giungendo non troppo lontano da Makler, soggetto quest'ultimo che se corresse qua sarebbe il favorito. Gli preferisco l'affidabilità di Relco, ma non parte battuto.
Chiude il campo Indovino, altro elemento dal passato glorioso rientrato bene a Milano e atteso in ulteriore progresso. Possibile sorpresa.

Pronostico Mancho: Arjen, Relco sud Ovest.

Nelle piane si rivede per la terza volta un altro ostacolista piazzato in corse di Gruppo rimasto al prato per molto tempo (due anni): Boris, di Ilaria Saggiomo, impegnato in una prova in gentleman e amazzoni con compito arduo. 

domenica 22 novembre 2015

Vincitori Classici: KAZZIO. A cura di Matteo Mancini.


       KAZZIO (GER)
c.b 28.02.2008 


Foto Kreiszeitung.de

                                          Danehill (USA)
                                          Tiger Hill (IRE)                     The Filly (GER)   
 Koenigstiger (GER)              (b. 1995)   
 (b. 2002)                             Kittiwake (GB)                    Barathea(IRE)
                                            (b. 1996)                                        Gull Nook (GB)

                                                                                    Acatenango (GER)    
                                          Lando (GER)                        Laurea (IRE)
  Kalata (GER)                    (b. 1990)
   (b. 2000)                          Krim (GER)                         Lagunas (GB)
                                           (s. 1993)                                         Khora (GER)


Koenigstiger (03.03.2002): Corre sei volte da due a tre anni, ottenendo 4 vittorie (1600-2200) e 2 piazzamenti in Germania e in Italia per un totale di 278.600 euro. Nasce in Germania negli allevamenti della prestigiosa Gestuet Schlenderhan, scuderia tre le più importanti nella storia dell'ippica tedesca, recentemente conosciuta per aver allevato soggetti come lo stallone Tertullian (vincitore di due edizioni del Chiusura,G.3), i vincitori in Gruppo 1 Adlerflug Arrigo (2° Joceky Club, G.1) nonché i piazzati in medesima categoria Iberus (3° Derby Italiano, G.1), Salutino (pluripiazzato pure in G.2 e G.3, 2° Jockey Club, G.1), Karavel (vincitrice in G.3), Idealist (vincitore in G.3, 2° Gran Criterium, G.1), Mawingo Ibicenco, e molti altri qualitativi soggetti tra i quali sono degni di menzione Ibiano (3° Coppa d'Oro di Milano, del 1995, G.3; vincitore in siepi e steeple), Arcadio (vincitore in G.2), Atempo (vincitore in G.2) e gli ostacolisti Solidaro, Shan e Tahini.
La Gestuet Schlenderhan confida molto in questo puledro, che battezza col nome di un carroarmato della seconda guerra mondiale. Koenigstiger era di fatti il nome informale dato ai Panzer Tigre II, che letteralmente viene usato anche per individuare la Tigre del Bengala tradotto in inglese King Tiger. Da un punto di vista genealogico si tratta di un figlio di una sorellastra dello stallone Pentire, nonché fratellastro di soggetti piazzati in corse di gruppo come Kitwood dello Sheikh Mohammed e Kitcat (2° nel Sergio Cumani, G.3). Viene affidato in allenamento all'ottimo Schiergen, vincitore dell'ultimo Jockey Club (G.1), che lo fa debuttare a Baden-Baden, in categoria maiden sui 1.500 metri, nel settembre del 2004. Koenigstiger è favorito netto della corsa che vince, ma non in modo agevole, sebbene non batta cavalli di grossa caratura. Quanto basta all'allenatore per presentarlo poco più di un mese dopo a Milano, nel Gran Criterium, Gruppo 1, insieme al compagno di colori Idealist. Il cavallo su cui si punta è proprio quest'ultimo, fresco vincitore in Listed Race e favorito della corsa, ma Koenigstiger lo batte dopo duello serrato avendo la meglio per una testa, aggiudicandosi così i 127.500 euro di premio. Il successo, abbastanza inatteso tanto da avere in sella la seconda monta (Filip Minarik al posto di Suborics), non viene seguito da altri impegni imminenti. Schiergen lo ripropone in patria, da dove non si muoverà più, in aprile. Gli allunga di 400 metri la distanza, che passa da 1600 metri a 2.000 prima e poi 2200. Gli impegni sono un Gruppo 3 a Francoforte e la 170.o Oppenheim-Union-Rennen a Colonia, Gruppo 2. Koenigstiger non tradisce le attese e riporta altri due primi posti per un totale di quattro vittorie consecutive. Ancora una volta però vince a fatica. A Francoforte regola il compagno di allenamento Bernard di una testa, si tratta del vincitore sul campo (poi distanziato) del Berardelli (G.2) edizione 2004. A Colonia si salva addirittura di un muso dalla sorpresa Silent Wind. Dunque da imbattuto, ma sempre vincitore a fatica, il tre luglio scende in pista nella corsa più importante della sua carriera: il 136° Derby Tedesco (Gruppo 1), sui 2.400 metri, in scena ad Amburgo con un premio al primo di 303.000 euro. Dodici al via, con tre ritirati tra cui il qualitativo Scorpion dall'Irlanda. Favorito è l'ennesimo compagno di colori, Arcadio, proprio su Konigstiger. Vince a sorpresa Nicaron, battuto a Colonia da Koenigstiger di due lunghezze e mezzo abbondanti, su Night Tango con i due ben avanti ai due compagni di colore con Koenigstiger solo quarto montato da Terence Hellier. 
Perduta l'imbattibilità, dopo un ritiro, il cavallo compare per l'ultima volta in carriera a Francoforte, in un Gruppo 2 sui 2.000 metri. Torna a essere favorito della corsa contrapposto a Dalicia, un frequente partente di corse di gruppo. Vince invece il rientrante da Hollywood Park, Stati Uniti, dove aveva disputato il derby l'anno prima, il "cinematografico" Fight Club che lo precede sul palo di due lunghezze. Si chiude così con un secondo posto la breve, ma intesa, carriera di Koenigstiger, ritirato in razza nel 2006 ad appena quattro anni. Nel 2010 passa dalla Gestuet Fahrhof alla Gestuet Zoppenbroich dove viene stabilito il tasso di monta a 2.500 euro, somma assai bassa. Del resto lo stallone non ha generato molto, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo, per quella che potrebbe definirsi una discendenza alquanto deludente. Tra i figli più qualitativi si segnalano Saint Pellerin (2° nel Prix des Chenes a Longchamp, G.3; vincitore in Listed in Francia, dal 2011 impiegato a Hong Kong col nome di Magnumous), Why Not (Vincitore del Bavaria Preis, L), Secessio (Vincitore in Listed in Germania e Austria), Shining Glory (Vincitore in L), i piazzati in Listed in Germania Anking, Devilish Lips e i vincitori in Germania Collodi, Worlds Flash, Tiger Tango, Tricky Tiger (vincitore anche in Italia), nonché la vincitrice in Francia di HP e condizionate Vashti. Di rilievo gli ostacolisti Sang Tiger (2° O'Briens Wines Novice Hurdle, G.3, a Limerick, Irlanda), Akiyana (4° Corsa Siepi dei 4 anni di Merano, G.2), ma soprattutto il qui esaminato Kazzio, di gran lunga il figlio che ha riportato il più alto livello di vincite ottenute sul campo, peraltro l'unico ad aver vinto una corsa di Gruppo.
In Italia hanno corso solo nove figli di Koenigstiger, uno solo di proprietà italiana (Barbara Taber), peraltro la sorella piena di Kazzio ovvero Kazzira, tre risultati vincitori e tutti di passaggio occasionale.

KOENINGSTIGER
(Foto Stallionbook.de).

Prima madre.
Kalata (GER). Nata nell'allevamento dei signori Von Mitzlaff il 12.2.2000, ha corso sei volte per conto degli stessi in Francia, a tre anni, ottenendo come migliori prestazioni tre quinti posti dai 1600 ai 1800 metri per un totale di 2.750 euro di vincite. Acquistata dal duo Knut Kaufmann-Hans-Joachim Wiesner che l'hanno ritirata in razza in Germania.
Madre di sei prodotti, quattro vincitori.

           Khorun (2005, c.s da Lord of Men (GB)). Acquistato alle BBAG yearling per 16.000 euro e poi per 6.000 euro alle National Hunt nel 2008. Ha disputato 20 corse, da quattro a sei anni in Irlanda e in Inghilterra, debuttando con una vittoria in una Point to Point. Ha ottenuto, in categoria di minima, 4 vittorie in ostacoli (due delle quali in hurdle, una in chase e una in point to point), la prima delle quali a Southwell, e 8 piazzamenti (due dei quali in piano) per un totale di 20.000 sterline circa.
            King's Ransom (2006, da Ransom o'War (USA)). Ha corso 4 volte, da due a tre anni, in Germania ottenendo due piazzamenti per un totale di vincite inferiore ai 2.000 euro.
            Kassia (2007, f.s da Kalatos (GER)). Ha corso 10 volte, da tre a quattro anni, in Germania, piazzandosi due volte per un totale di 1.440 euro di vincite.
              KAZZIO, see above.
             Kazzira (2009, f.b da Koenigstiger (GER)). Acquistata yearling per 5.500 euro da Barbara Taber. Ha corso 31 volte, da tre a sette anni in Italia (le prime nove uscite in carriera, tutte a tre anni, prima di esser ceduta a Julia Romich in Germania), Francia, Germania e Belgio, riportando 5 vittorie in categoria vendere, dai 1900 ai 2000 metri a Merano, Milano, Colonia e Krefeld, e 11 piazzamenti per un totale di 21.000 euro di vincite.
            KAZOO (2010, c.b da Lateral (GER)). Ricomperato alle aste yearling per 2.500 euro. Ha corso complessivamente 17 volte, da due a sei anni, debuttando in Germania e correndo poi anche in Italia, per un totale di 4 vittorie e 8 piazzamenti. Ha preso parte a 11 corse in piano in Germania, con 1 vittoria sui 2.000 metri, in categoria maiden, a Bad-Harzburg, e 6 piazzamenti (9.450 euro di vincite). Acquistato da Josef Aichner e importato in Italia, ha preso parte a sei prove in siepi, da quattro a sei anni, vincendone 3, tra cui la Corsa Siepi dei 4 anni di Merano (Gr.2), e piazzandosi in altre due circostanze. Vince in totale 41.019 euro.

Seconda madre
Krim (GER). Non ha mai corso.
Madre di otto prodotti di cui quattro vincitori.

             Kayo (1998, c.s. da Big Shuffle (USA)). Ha corso 36 volte, da tre a otto anni, in Germania e Italia, ottenendo nel complesso 4 vittorie, dai 1.600 ai 2.000 metri, tre delle quali in Germania e una a Milano in GR e Amaz, e 11 piazzamenti (tre dei quali in siepi in Italia) per 36.000 euro di vincite complessive (3.800 in siepi).
          Kardos (1999, c.s. da Big Shuffle (USA)). Ha corso 1 volta a due anni in Germania: 1 vittoria (1.400 metri). Vincite: 3.000 euro.
             Kalata, see above.
            Karlu (2002, c.s da Big Shuffle (USA)). Acquistato yearling per 33.000 sterline. Ha corso in totale 33 volte, da due a nove anni, in Inghilterra e Irlanda, ottenendo 4 vittorie e 10 piazzamenti. Vanta 16 corse in hurdle, da cinque a nove anni, con 2 vittorie in Irlanda. Nel 2006 viene ceduto all'asta dei cavalli in allevamento per 29.000 sterline. Rimasto fermo per due anni a causa di infortunio patito a sei anni è rientrato senza più vincere. Totale vincite 55.000 sterline (di cui 28.000 in ostacoli).
           Kadinska (2004, f.s da Peintre Celebre (USA)). Ha corso due volte a tre anni in Germania, piazzandosi 1 volta. Vince 300 euro.
              Kiho (2005, c.b da Dashing Blade (GB)). Acquistato yearling per 4.200 sterline. Ha corso 13 volte in Inghilterra, da due a quattro anni, 5 piazzamenti per un totale di 2.300 sterline.
             Karnak (2006, f.s da Fantastic Light (USA)). Ha corso 14 volte in Italia, da due a tre anni, 1 vittoria a vendere a Grosseto per un totale vincite di 1.300 euro.
            Konnichiwa (2010, m. gr da Kallisto (GER)). Ha corso 1 volta a tre anni in Germania senza piazzarsi.

Terza madre
Khora (1984 da Corvaro). Non ha mai corso.
Madre di tre prodotti, due vincitori.

              Kambia (1989, f da Windwurf (GER)). Ha corso 10 volte riportando 2 vittorie.
            Khoruna (1991, f.b da Lagunas (GB)). Ha corso 6 volte ottenendo 2 vittorie per 15.800 marchi tedeschi di vincite. Fattrice e madre di cinque vincitori tra cui KAZZIA, vincitrice delle Epson Oaks (Gr.1) e delle 1.000 Guineas Stakes di Newmarket (Gr.1), vincitrice poi in Germania, Italia (Pr. Dormello, Gr.3), nonché Stati Uniti (Flower Bowl Invitational Stakes di Belmont Park, Gr.1), a sua volta fattrice di vincitori tra cui lo stallone EASTERN ANTHEM (vincitore in Gr.1 in Arabia e piazzato in Gr.1 in Germania) e ZEITOPER (vincitore in G.3 in Francia) e Kimbajar, plurivincitrice in L in Germania e anch'essa fattrice di successo.
               Krim, see above.

KAZZIA
Il miglior elemento della genealogia di KAZZIO.
E' figlia della sorella piena della nonna di Kazzio.
(Foto bloodstock.racingpost.com).

Quarta madre
Kandia (1972 da Luciano). Cavalla eletta migliore femmina tedesca della stagione 1976, ha ottenuto, da tre a quattro anni, 5 vittorie tra cui il Pr.Aral-Pokal, Gelsenkirchen, Gr.1, il Pr.Ludwig GoebelsErinnerungsrennen, Krefeld, Gr.3 e lo Stutenpreis der Dreijahrigen, Amburgo, L, piazzata seconda nel Grosser Preis von Nordrhein Westfalen, Dusseldorf, Gr.1, nel Grosser Hansa-Preis, Amburgo, Gr.2, nel Deutscher Stutenpreis, Hannover, Gr.3, nel G. HerbstPreis der Int. Harvester, Neuss, Gr.3, nel G. P. der Stadt Gelsenkirchen, Gelsenkirchen, Gr.3, terza nell'Aral-Pokal, Gelsenkirchen, Gr.1, nel Grosser Preis von Dusseldorf, Dusseldorf, Gr.2 e quarta nle Grosser Preis von Baden, Baden-Baden, Gr.1.
Madre di dieci prodotti, sette dei quali scesi in pista di cui sei vincitori.

              Kynthera (1978 f.b da Priamos (GER)). Non ha mai corso, madre di vincitori negli Stati Uniti, tra cui Pass Cindy'S Tab a sua volta madre di Cindymagicmoment plurivincitrice in USA di L.
             Kallista (1979, f.gr da Zeedaan (GB)). Cavalla eletta migliore femmina tedesca nella stagione 1983. Ha corso 18 volte in Germania, da due a quattro anni, riportando 5 vittorie tra cui il P.der Dusseldorfer Ind. und Wirtschaft, Dusseldorf, L., e otto piazzamenti inclusi il terzo posto nel Gontard Rennen, Baden-Baden, L. e il Preis der Japan Woche, Dusseldorf, L. Fattrice, madre di vincitori tra cui Kazoo (da Shareef Dancer), ha corso 5 volte in Germania, Francia e Inghilterra, 2 vittorie tra cui l'Arag Preis, Dusseldorf, Gr.2, fattrice; Krombacher, ha corso 10 volte in Germania, 2 vittorie tra cui il P.der Firma Jungheinrich Gabelstapler, Hannover, L, secondo nel G.Dallmayr-Preis Bayerisches Zuchtrennen, Monaco, Gr.1.
                KAMIROS (1982, m.b da Star Appeal (IRE)). Ha corso 28 volte in Germania, riportando 9 vittorie tra cui il Puma Preis Von Europa, Colonia, Gr.1, il G.P. Continentale Deutsches St Leger, Dortmund, Gr.2, il Grosser Preis von Dortmund, Dortmund, Gr.3 (due volte) e il Preis von Hoppegarten, Dortmund, L., piazzato 10 volte ivi comprese il secondo posto nel Grosser Preis der Berliner Bank, Dusseldorf, Gr.1, il Puma-Europa Preis, Colonia, Gr.1, l' Union-Rennen, Colonia, Gr.2. Vince in carrira 666.000 marchi tedeschi. Stallone.
                  Karos (1983, c.gr da Rusticaro (FRA)). Ha corso 53 volte in Germania, ottenedo 13 vittorie e 20 piazzamenti tra cui il secondo posto nel Silicon Bavaria Trophy, Monaco, L, per un totale di 284.450 marchi tedeschi di vincite.
                     Khora, see above.
                 Kardia (1985, f.b da Mister Rocks (GER)). Ha corso 11 volte, da due a tre anni, in Germania riportando 3 vittorie e 3 piazzamenti per un totale di 24.250 marchi tedeschi. Madre di sette vincitori tra cui lo stallone KALATOS, vincitore di tre Gr.3 in Germania; e Karakal, vincitore in L in Germania e piazzato in Gr.2.
                      Kalmia (1987, f. da Miller's Mate (GB)). Non ha mai corso. Fattrice.
                  Kananga (1988, f. b da Local Suitor (USA)). Non ha mai corso. Fattrice, madre di vincitori.
                   Kandyan (1991, c.b da Shareef Dancer (USA)). Ha corso 14 volte in Inghilterra, da tre a quattro anni, portando a casa 2 vittorie e 7 piazzamenti, tra queste 1 vittoria in hurdle al debutto in ostacoli e cadendo poi alla seconda e ultima uscita in carriera. 15.000 sterline circa il bottino guadagnato.

Quinta madre
Kronungsgabe (1963 da Orsini). Ha disputato 13 corse a tre anni, vincendone 3.
Madre di vincitori.

                Katja (1968, f.b da Cher (GER)). Vincitrice di 5 corse in Germania. Fattrice, madre del vincitore in L Kai.
                KANDIA, see above.
                KASCHIRA (1974, f.b da Priamos (GER)). Eletta terza migliore tre anni di Germania nel 1977, ha disputato 15 corse in Germania riportando 4 vittorie, tra cui il Ludwig Goebels-Erinnerungsrennen, Gr.3, seconda nel Stutenpreis der Dreijährigen, L. Fattrice.
               Kundrie (1977, f.b da Luciano (GER)). Ha corso 9 volte, ottenendo 2 vittorie. Fattrice, madre di Kleopatra, vincitrice in Gr.3 in Germania.

KAZZIO in uno steeple a
Bad-Harzburg
UNA VERSIONE ANFIBIO DEGNA DI UN PADRE
DAL NOME DI UN CARROARMATO TEDESCO
(Foto Horse-today.de)

Commento di Matteo Mancini sulla genealogia di Kazzio
Il cavallo della famiglia "K" verrebbe da definirlo, nella pura tradizione tedesca e anche polacca che vuole battezzare i cavalli utilizzando la stessa lettera iniziale della madre del puledro cui affiidare in sorte un nome che si spera benaugurante.
A differenza di molti vincitori classici fin qui analizzati, la linea genealogica oggetto di esame non gode di grande rilievo quanto meno nelle prime due linee materne. La madre di Kazzio è stata modesta puledra, addirittura maiden, ha generato quattro vincitori tutti piuttosto interessanti in ostacoli ma solo con due di questi capaci di imporsi, una sola volta, in corse di gruppo e per giunta entrambi in Italia. E' persino più scarso il materiale che si può constatare nella seconda linea materna. Krim, nonna di Kazzio, non ha mai corso e ha generato solo quattro vincitori in categorie non trascendentali.
Le cose cambiano nella terza linea, sebbene non in modo diretto, dove persistono i risultati tutt'altro che esaltanti. E' stata invece Kazzia, a cui Kazzio deve il nome in ragione, forse, di un tentativo benaugurante ricercato dagli allevatori e accordato dal fato, figlia della sorella piena di Krim (seconda madre del cavallo qua analizzato) a dare prestigio all'albero genealogico. Si tratta di un prodotto dello stallone Zinaad che è andata talmente forte da vincere anche oltreoceano e da passare dalle già blasonate scuderie della Renstall Wohler alla leggenda ippica costituita dalla Godolphin. Vincitrice di ben tre Gruppi 1, madre dello stallone Eastern Anthem, è purtroppo deceduta il 10 marzo del 2013, a quattordici anni, a causa delle complicazioni connesse al parto di una puledra poi battezzata Kashira.
Solo in quarta linea materna si può trovare del valore diretto, ma come diceva Federico Tesio, se non ricordo male, una quarta/terza madre di valore non si nega a nessuno e così troviamo una belva della pista: Kandia, vincitrice di due Gruppi e piazzata in altrettanti otto. E' la quarta madre di Kazzio che vanta anche un'interessante riproduzione. Figlia di Luciano, accoppiata a Star Appeal, ha dato i natali allo stallone Kamiros, e, unita a Zeedaan, alla vincitrice in Listed Race Kallista nonché futura madre dello stallone Kalatos (da Big Shuffle).
In definitiva una scheda un po' fiacca e priva di grandi acuti che si ripercuoterà sull'interesse mostrato dai potenziali acquirenti dei figli di Kalata nelle varie aste in cui sono sfilati. Lo stesso giovane Kazzio passerà quasi inosservato alle aste, saremo più precisi fra poco. Avrà peraltro una sorella piena, acquistata in Italia, che farà ben poco vincendo solo a vendere o in categoria di minima: Kazzira.
Quanto alle linee sanguigne notiamo la presenza di uno stallone che non abbiam mai trovato fino a ora: Literat da Birkhahn. Si tratta del cavallo eletto miglior due anni tedesco del 1967 e miglior tre anni tedesco nel 1968, vincitore di due Gruppi 2 in Germania. Giunse quinto nel Derby tedesco dopo essersi fratturato a pochi metri dal palo. Ha generato lo stallone Surumu, eletto campione tra i riproduttori nel 1985, 1986 e dal 1989 al 1992). Lo troviamo presente in entrambe le linee generazionali della madre di Kazzio, quale padre di Surumu (nonno paterno di Lando, padre di Kalata) e padre di Liranga (nonna materna di Krim, madre di Kalata). Dunque uno stallone che si ripete nella quinta generazione di Kazzio, in entrambe le linee di discendenza della madre. Soluzione che si ripete col solito Northern Dancer, che non manca mai in queste analisi e che compare anche qua, nella quinta generazione di Kazzio, in entrambe le linee di discendenza del padre Koenigstiger ovvero quale padre di Danzig (bis nonno paterno di Koenigstiger) e padre di Sadlers Wells (bis nonno materno di Koenigstiger). Scavando nel passato però lo andiamo a pizzicare anche nella linea materna di Kazzio, in sesta generazione, quale padre di Nijinsky, cioè il quadri-nonno di Kazzio sulla linea materna della madre Kalata quale nonno di Lagunas. Dunque ancora una volta un Northern Dancer preponderante, presente su tre linee delle quattro che hanno portato alla nascita di Kazzio.
In sesta generazione, è poi tripla la presenza di Birkhahn che rafforza la sua presenza, oltre come padre di Literat,  anche quale padre della bis nonna di Lando, risultando quindi presente in entrambe le linee di discendenza dello stesso, a sua volta unito a una fattrice figlia di un cugino, per dirla in termini umani.
Tripla presenza anche di Lis, fattrice nata nel 1960 da Masetto, che appare in tre delle quattro linee generazionali di Kalata, avviando entrambe le linee del padre Lando e anche quella paterna di Krim. E' curioso notare come questa femmina abbia generato due fratelli pieni, lo stallone Literat e la fattrice Liberty, un anno di scarto tra i due, e che i figli di questi ultimi siano venuti a unirsi in seconda linea dando i natali a Lando, figlio di Acatenango, e Laurea ovvero rispettivamente i figli dei figli dei fratelli pieni di cui sopra accoppiati ad altri cavalli.
In sintesi abbiamo un Northern Dancer presente in tre linee su quattro, in quinta e sesta generazione, quindi Literat artefice di entrambe le linee generazionali materne di Kazzio, sempre in quinta, e Birkhahn presente in tre linee su quattro della discendenza della madre di Kazzio, ovvero nella sesta generazione di Kazzio.


Lo Stallone tedesco LITERAT
progenitore in entrambe le linee generazionali della madre
di KAZZIO, nella quinta generazione dello stesso.
(Foto sporthorse-data.com) 
  
La carriera di Kazzio
Nasce il 28 febbraio del 2008, come quarto prodotto della otto anni Kalata, presso le strutture del signor Knut Kaufmann e del Dottor Hans Joachim Wiesner, in Germania. Allevamento piccolo quello dei due, che dispongono anche della fattrice Karakal. In ossequio a una vecchia regola consuetudinaria dell'allevamento tedesco, il cavallo viene battezzato con un nome che ha per iniziale la lettera "K" ovvero l'iniziale del nome della madre. Il duo di allevatori opta per Kazzio, la versione maschile di Kazzia, il soggetto più importante dell'albero genealogico della famiglia.
Gli scarsi risultati offerti dai fratellastri e la paternità di Koenigstiger non ne fanno un oggetto ambito, tanto che finisce invenduto alle aste tedesche per cavalli yearling. Scommette su di lui la piccola Huckschlag-Riepegrund che ha presso l'allenatore Pavel Vovcenko un solo altro cavallo: Venezianus.
Il debutto è abbastanza tardivo e avviene a Brema il dieci ottobre del duemiladieci, quindi tre volte dieci. Kazzio scende in pista in una condizionata per due anni contrapposto a otto avversari e affidato alla monta di Ratislav Juracek. Passa ancora una volta inosservato agli occhi degli scommettitori. Sulle lavagnette compare la cifra di 22 a 1. E' il terzultimo cavallo del campo, in una prova dove c'è un favorito netto che infatti non si lascerà attendere. Quinindo, montato dal colored Pedroza, 1,5 la quota, passeggia per i 1600 metri e vince a gran distacco, di dieci lunghezze (vincerà in seguito in Listed Race). Secondo chiude Fortezzo davanti di un'incollatura proprio a Kazzio, che quindi sorprende tutti. Nella prova debutta un altro futuro steepler: Olesko, montato proprio da Cevin Chan che trionferà nel Merano su Kazzio.Si tratta del penultimo cavallo indicato dai bookmaker che non tradisce il pronostico finendo ottavo davanti all'estremissimo outsider.
Forse qualche problema arresta la carriera di Kazzio che riappare in pista dieci mesi dopo, a Baden-Baden sui 1.800 metri. Finisce ultimo, in una prova che vede trionfare il fratellastro per linea paterna Why Not.
La stagione si chiude con altre tre corse, maiden e condizionate, che vedono il soggetto piazzarsi due volte quarto e una quinta. A Hoppegarten, dove lo monta Pedroza, perde il terzo posto per un muso, si salva invece di una corta testa a Hannover, dov'è quarto in maiden. A Brema, da terzo cavallo del campo, finisce fuori dal marcatore, quinto alle spalle, di mezza lunghezza, di Olesko con cui torna a confrontarsi.
Molto più convincente la stagione 2012. Kazzio è ormai adulto. Vovcenko gli allunga la distanza portandolo dai 1600 metri ai 2.200. La decisione viene premiata dalla pista, dopo un rientro in terza posizione in condizionata a Krefeld, ben distante dai primi due, arivano due vittorie consecutive. La prima è datata 20 maggio 2012, a Baden-Baden. Montato da Tylicki, Kazzio sbaraglia il campo partenti formato da altri undici cavalli. Ancora una volta è il terzo cavallo indicato dagli scommettitori, ma questa volta fa bottino pieno. La Huckschlag-Riepegrund incassa 4.000 euro. Medesima sorte ad Hannover, venti giorni dopo.
Vovcenko prova a salire di categoria, ma il salto, seppur breve, non permette a Kazzio di ritoccare il proprio score. Arrivano tre non piazzamenti, peraltro con prestazioni in regresso che culminano con l'ultimo posto in un handicap di Baden-Baden dove a montarlo c'è il "nostro" Mirco Demuro.

KAZZIO
(Foto Steepler.de)

L'ultima corsa della stagione la disputa in Francia, a Nancy, dove Vovecenko spedisce il suo allievo in siepi, in una condizionata sui 3.800 metri. La corsa si rivela una girandola di colpi di scena. Solo sette dei quattordici partiti completano il percorso, tra questi c'è anche Kazzio affidato a quello che diverrà il suo fedele accompagnatore: Cevin Chan. La prova però è mediocre, finisce lontano dai primi tre e penultimo sul palo.
Di ben altro tenore è il debutto in steeple che avviene in Germania, a cinque anni, il 27 aprile 2013. Dieci al via nel 110° Grosser Heinrich Vetter-Badenia-Jagdrennen di Mannheim, Listed Race sui 3.600 metri, prova caratterizzata da sieponi e ostacoli variegati con diagonali a interrompere la monotonia delle lunghe diritture.
Kazzio è il più giovane dei dichiarati partenti, condizione che gli permette di beneficiare di un peso favorevolissimo, da uno a quattro chili di vantaggio sugli avversari. Riceve in sorte, inoltre, il suo numero fortunato: il dieci, come la tripla cifra che ne salutò il debutto in quel di Brema. Cevin Chan però gli preferisce Alanco, soggetto che ha già dimostrato di essere un campioncino essendo il campione uscente del Grand National Svedese di Stromsholm e avendo vinto in buona compagnia nel 2011 in uno steeple di Waregem, correrà inoltre a settembre del 2013 nel G.P. Merano giungendo quinto. C'è poi il vincitore dell'anno precedente, Sekundant, un cavallo nato in Repubblica Ceka montato dal francese Jean Gilles Gueracague, che monopolizza l'interesse degli scommettitori. Attenzioni anche per il regolare River Storm Dancer già in grado di regolare Sekundant a Dusseldorf. E' inoltre partente il grigio dal mantello tendente al bianco Silk Drum che vanta, a tre anni, trascorsi in Gruppo 1 a Cheltenham e ad Aintree, già terzo l'anno precedente a Mannheim e quarto nel Grand National svedese 2013. Curiosamente però per i bookmaker il cavallo da battere è proprio Kazzio, che scende in pista con la monta di Vlatislav Korytar. Il terreno leggermente pesante sembra non far vascillare i pronostici, sebbene Kazzio lo abbia incontrato una sola volta in carriera subendolo in modo deciso.
L'alfiere di Vovcenko però sembra un altro rispetto a quanto mostrato in gioventù. Korytar lo mantiene in coda al gruppo, che fila via nel grigiore di una giornata dal cielo coperto con Sekundant e l'ospite svizzero Quick Fellow, cavalcato dalla amazzone Silvia Casanova, a imprimere i tempi di gara. L'andatura è molto veloce e il terreno faticoso rende selettiva la prova. A tre quarti di gara Supervisor rileva la testa del serpentone, si tratta del vincitore dell'edizione 2010. Sekundant, il controfavorito, è già alla frusta ma non molla. Kazzio, a poco a poco, risale le posizioni forte di salti precisi e ben calibrati e si assesta in quarta posizione alla sella del grigio Silk Drum. Ancora in pancia al gruppo Alanco e River Storm Dancer. Kazzio muove deciso sulla piegata conclusiva e supera facile Supervisor e Sekundant. Kortykar porta l'allievo di Vovcenko al comando delle operazioni, seguito da River Storm Dancer che prova la progressione a largo e che appariglia l'avversario sull'ultima insidia. River Storm Dancer passa bene, Kazzio ha un'incertezza poi si riprende lungo la corda e prova  a rientrare. I due si staccano da Alanco che viene rimontato dal bel finale di Silk Drum per la terza. Due lunghezze e mezzo tra il vincitore e il secondo, il terzo finisce a quattro lunghezze. Dunque il primo piazzamento in una classica per Kazzio, pur se poco remunerato (3.000 euro), che gli vale il biglietto per la seconda trasferta della carriera, destinazione Svezia.

Un salto ad Amburgo
(Foto Turf-times.de)

E' il 16 giugno del 2013, bella giornata e terreno buono. Sulla strada di Kazzio c'è lo Svenskt Champion Hurdle, che si traduce in 3.700 metri in siepi sullo scorrevolissimo percorso di Stromsholm, ippodromo in aperta campagna dove i cavalli percorrono un tracciato circolare. Poco più di 10.000 euro al primo, ancora peso vantaggioso e terzo in ordine di pronostico. Il favorito è l'esperto Omoto Sando, uno specialista locale della prova che ha vinto l'anno precedente e vanta ulteriori piazzamenti di prestigio. Gli fa da controfavorito il ceko Dzin, che ha anche corso a Merano senza figurare e che sembra tutto tranne che un avversario temibile. C'è poi il globetrotter tedesco Nuevo Leon, conosciuto anche in Italia ma soprattutto vincitore del premio nel 2011. Notiamo poi la presenza di Terebesz, che si presenta in virtù di una vittoria in steeple a Grosseto, categoria vendere, e di Mistoffelees, fermato nella LVIII Gran Corsa Siepi di Merano del 2012.
Kazzio delude, penalizzato dalla scarsa difficoltà dei salti e da un ritmo sollecito con cronometro fermato su 4.28.20 contro i 4.46 di Mannheim coperti addirittura con una distanza inferiore di 100 metri rispetto alla prova svedede. Arriva così un quarto posto che non vale neppure le spese (1.700 euro di premio), a quasi dieci lunghezze dal vincitore, il favorito Omoto Sando.
Il rientro in Germania da il là a un'imbattibilità in ostacoli, in territorio tedesco, ancora vigente, fatta di cinque vittorie consecutive. Agli ordini di Cevin Chan, che lo aveva condotto anche in Svezia, arrivano le vittorie nelle condizionate di Bad-Harburg, in siepi, e di Quakenbruk, in steeple. La prima prova, che vale appena 2.600 euro di introiti, è una passeggiata salutare per la pista. Ben più complicata la seconda, una sorta di rivincita del premio di Mannheim a cui si aggiunge Nuevo Leon in luogo del vincitore River Storm Dancer. Kazzio affronta la sfida ancora una volta da favorito e batte il grigio Silk Drum di una lunghezza e mezzo sui 3.400 metri e con terreno buono.
Il 2013 va in archivio con le ultime due uscite, su un totale stagionale di sei, con due prove in terra transalpina. Passeggiata in provincia, a Saint-Galmier, in siepi, con vittoria di sette su Task Force Sivola, soggetto con passati trascorsi illustri; e terzo posto a Meslay du Maine, in steeple-chase sui 4.200 metri, in categoria superiore a distacco dal vincitore Duskill e dal secondo arrivato Tahli du Moulin, tutto fuorché campioni. Una prova che frutta 2.520 euro e che, vista con gli occhi di adesso, appare piuttosto deludente ma comunque utile per prendere confidenza con grandi distanze.
Vovcenko rispetta il cavallo, sebbene al momento non possa ancora esser definito un campione, piuttosto un soggetto regolare e più che utile. Così corre solo cinque volte anche nel 2015, con impegni concentrati in quattro mesi, da maggio ad agosto. Il rientro, incolore, ancora in Francia, a Dieppe, in siepi. Chan lo ferma e Vovcenko lo rispedisce nella mischia due settimane dopo, in categoria e percorso analogo, a Wissembourg, sui 3.800 metri. A montarlo c'è, per la prima e unica volta, Tomas Vodrazka. Kazzio soprende gli scommettitori, che lo snobbano facendo lievitare a 12 a 1 la quota, riportando la sesta vittoria in carriera. Corsa caratterizzata dal forte ritmo, 4.28 il responso cronometrico, col giallo a scacchi marrone ad aprire la scala in veste di top weight. Vittoria comoda, ma non trionfale, nei termini di due lunghezze sull'ex tedesco Fly the Stars, piazzato in listed race a due anni in territorio teutonico. Vovecenko, soddisfatto dell'esito della prova, ripropone il suo allievo sulla pista transalpina, due settimante dopo, in medesima categoria. Il figlio di Koenigstiger si arrende al Pegas Blesk, con i due isolati dal resto della compagnia. Cinque le lunghezze tra i due per quello che è il maggior successo del ceko, se si eccettua il secondo posto nel 70° Cena Zimniho Favorita Strike Sportu di Pardubice, a due anni.

L'arrivo del GRANDE STEEPLE CHASE DELLE FIANDRE
KAZZIO, secondo, nella morsa dei due
Ecurie des Dunes
TAUPIN ROCHELAIS a sx e TOMCAT DE KERSER a dx
(Foto France-sire.com)

L'epilogo di stagione riserva per Kazzio l'ennesima vittoria in patria, sulle siepi di Bad-Harzburg, da favorito netto del campo, e il debutto in Italia, a Merano, nel Creme Anglaise, Listed race propedeutica al G.P. Merano. L'allievo di Vovcenko deve fronteggiare un campo di avversari agguerrito. Favorita è la scuderia griffata Staj-Evi Vana, col campione della pista Alpha Two accompagnato dall'altrettanto qualitativo compagno di colori Imprezer (2° nel G.P. Merano 2012). Sulla stessa linea sono i qualificatissimi Dar Said e Frolon, per i colori di Paolo Favero ovvero il 2° e il 3° del G.P. Merano 2013. Kazzio è considerato il quinto del campo, preferito di gran lunga a Demon Magic  (3° G.P.Merano 2012), al vincitore del Richard 2013 (Gr.3) Irish Boy e al fresco vincitore del Grand National Svedese edizione 2014 ovvero Gelon. Gran bella corsa che potrebbe valere anche da G.P. Merano, se non fosse per la ridotta distanza stabilita nei 3.800 metri. Kazzio prende l'impegno con piglio di chi non vuol far fare agli altri la gara. Chan, data la scarsa andatura, lo manda in testa prendendo però traiettorie esterne con favore degli avversari che lo rilevano presto, al punto che al passaggio davanti alle tribune il giallo a scacchi chiude il drappello da cui si è estromesso dopo pochi metri di gara Frolon. La parte finale del percorso vede l'allievo di Vovcenko recitare la parte del comprimario e chiudere in quinta posizione incapace di intervenire sui quattro duellanti. La retta finale propone un serratissimo duello tra Alpha Two e Dar Said che finiscono vicini e che si ripeteranno un paio di mesi dopo anche nel G.P. Merano.
La Huckschlag-Riepegrund, di concerto con l'allenatore, rinuncia a prendere parte alla classica italiana e manda a riposo il cavallo in vista di quella che sarà la sua stagione magic: il 2015.
Ancora una volta sei impegni per il baio, giunto all'età di sette anni, concentrati nel periodo estivo-primaverile. Il rientro ancora in Francia, questa volta sul più blasonato ippodromo di Strasburgo. Nella prova, 3.800 metri in siepi, figura anche Martalin (vincitore del Premio Nazioni di quest'anno). Vince il favorito Saga Win, ma Kazzio manda subito segnali positivi chiudendo alle spalle dello stesso ad appena due lunghezze e davanti di venti sul terzo. Un'ottima prova, commenta Vovecenko. Fanno seguito tre passeggiate in patria, in steeple, sempre da favorito netto, con Kazzio che impone il ritmo e vince, in sodalizio con Chan, ad Amburgo e due volte a Bad-Harburg dove deve superare l'insidioso laghetto in cui i cavalli si immergono fino al collo per una ventina di metri. I distacchi di questi successi variano dalle sei alle sette lunghezze, resta una costante la quota al totalizzatore inschiodabile dall1,5. E' ormai evidente a tutti che Kazzio è il miglior steepler di Germania e allora Vovcenko rende ancor più internazionale il curriculum del cavallo e lo iscrive al Grande Steeple Chase delle Fiandre, in Belgio, per quello che è il quinto paese visitato dal cavallo. Pur non essendo fregiato dal titolo di corsa di Gruppo, è la prova con maggiore remunerazione corsa fin qui da Kazzio. Sono infatti 50.000 gli euro offerti al primo. Ad attendere il tedesco ci sono 4600 metri, una distanza mai affontata, e soprattutto tredici avversari, quattro dei quali sotto i colori dell'Ecurie des Dunes, agli ordini di Patrice Quinton, che propone il trio costituito da Royal Fou, Taupin Rochelais e Martalin rispettivamente primo, secondo e terzo dell'anno precedente, con Martalin vincitore dell'edizione 2013. A questi si aggiunge l'altrettanto qualitativo Tomcat de Kerser, specialista del tracciato di Strasburgo dove ha marcato tre vittorie su tre in specialità cross. Sono questi i cavalli da battere. Fa la corsa l'Ecurie des Dunes col grigio Taupin Rochelais che fa la gara accompagnato da Royal Fou, che presto disarciona Duchene, e poi da Tomcat de Kerser. Resta a centrogruppo Kazzio per poi svegliarsi all'attacco della piegata conclusiva e lanciarsi all'inseguimento di Tomcat de Kerser passato in testa all'inizio dell'ultimo giro di pista. La dirittura di arrivo è all'insegna del duello in casa tra Tomcat de Kerser e Taupin Rochelais, con Kazzio alla ricerca del varco interno per infilarli. I due allievi di Quinton saltano accoppiati l'ultimo siepone col grigio Taupin Rochelais e Thomas Beaurain abili a prendere la corda su Tomcat de Kerser infilato all'interno anche da Kazzio per il tratto piano conclusivo che a Waregem è caratterizzato non da una retta, ma da una leggera curva a destra che porta i cavalli sul palo. Vince ancora, per il quarto anno di fila, la Ecurie des Dunes. Kazzio invece porta a casa 20.000 euro, la somma più alta mai conquistata sul campo. Vovcenko matura la scelta: correre il G.P. Merano e farlo da protagonista. Per gli scommettitori sarà il quinto cavallo del campo, in pista però il giallo a scacchi marroni, sormontato dal cap blu, precederà tutti sul palo più prestigioso dell'ostacolismo italiano. Cavallo dell'anno tedesco, ma anche dell'ostacolismo italiano. Con tanto di cappello, come diceva il buon Dez Zan, anche se vincitore solo di questa classica internazionale peraltro unico figlio di Koenigstiger ad aver vinto un Gruppo 1.
Vovcenko lo ripresenta nel 2016 subito in categoria d'elitè, anche se con campo partenti piuttosto declassato, nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1) che il trainer tedesco ha già vinto nel 2006 sellando Dzino. E' il netto favorito, 18/10, tuttavia la corsa ha uno schema di gara irregolare. Parte come un missile Ara Gold, estremo outsider a 35 a 1, che si avvantaggia di svariate lunghezze prima di centrare in pieno l'oxer grande e rotolare sull'erba di San Siro. Difficoltà enormi anche per Chan che non riesce a far trovare la giusta concentrazione a Kazzio. Il baio è svogliato e spreciso, non fa che sbagliare salti. All'oxer grande il fantino di origini malesi, perde una staffa, cade quasi sul collo del cavallo e deve compiere un numero da circensi per restare in sella. Scocciato dal trend di corsa, il fantino fa progredire Kazzio dall'ultima alla prima posizione. Lo schema di corsa dell'alfiere di Vovcenko viene così stravolto e, alla fine, ne approfitta Little Bruv che vince il premio, pur dovendo subire il ritorno dell'irregolare Kazzio che chiude alla grande alla distanza. Terzo, a sei lunghezze, finisce il non trascendentale Billy Silver. Per essere un rientro, avvenuto sette mesi dopo il successo del Merano, non è male.
La seconda tappa della stagione va in scena in Svezia, a distanza di tre anni dall'unico precedente del cavallo. Questa volta il premio interessato è il blasonato Grand National Svedese giunto alla sua 46° Edizione. Al di là del nome altisonante è un normale chase con sieponi verdi, che si snoda per 4.500 metri sul tracciato di Stromsholm. Rimasto protetto per buona parte della gara in ultima posizione, Kazzio emerge nella parte terminale della corsa, assume il comando delle operazioni e imprime un deciso cambio di ritmo a cui nessuno degli avversari riesce a resistere. Chan controlla bene il suo pupillo e coglie una facile vittoria che vale 15.000 euro. Secondo arriva il non trascendentale ceko Al Bustan, col terzo che accusa un ritardo dal vincitore di quasi diciotto lunghezze.

KAZZIO impegnato nel salto
di un tipico siepone del GRAND NATIONAL SVEDESE
a Stromsholm.
(Foto Stromsholmsgaloppsallskap.se)

Vovcenko inizia a ripensare al Gran Premio Merano e ripropone, per la seconda volta in carriera, il figlio di Koenigstiger sulla pista di Maia. L'occasione viene offerta a luglio, nell'ormai tradizionale Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) giunto all'ottava edizione. E' l'occasione della rivincita con Little Bruv, anche se il campo partenti, questa volta, è all'altezza della situazione. Nove partenti, ma gioco riversato su quattro concorrenti: il temibile ospite francese Le Costaud, al debutto in Italia ma con un trend di prestazioni da brivido (cinque primi posti e quattro secondi); il controfavorito Kazzio, l'astro nascente Little Bruv e il vincitore dell'ultima Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1) Fafintadenient. Gli altri cinque pagano qualcosa che va dal 22 al 76 a 1. L'esito della prova rivela un cavallo marziano: il francese Le Costaud, allenato da Guillaume Macaire e interpretato da James Reveley. Dopo il salto della riviera, il sauro rinviene dalle posizioni siderali del gruppo e strapazza Fafintadenient, fino ad allora battistrada. Sembra di vedere un Or Jack con coda bionda. Al comando con decisione, questo figlio di Forestier salta come un grillo, senza incertezza. Chen chiama il suo Kazzio, precedentemente intralciato dalla caduta proprio di Little Bruv alla fence, all'inseguimento e il baio emerge dall'ultima posizione in un disperato tentativo di resistere al ritmo infernale di gara dettato dal rivale. I distacchi iniziano a dilatarsi sull'ultimo passaggio del talus. Provano a ricucire il gap le due seconde scelte di Favero (Company of Ring) e Vana (Alcydon Fan), con quest'ultima in grande forma. Alcydon Fan con coraggio riavvicina il sauro sul verticale con Chan che lo prende di mira. Le Costaud però sta solo rifiatando e riparte come un bulldozer. Kazzio viene a prendere un buon secondo posto, solo nel tratto piano conclusivo battendo un Alcydon Fan (60 a 1) alla migliore prestazione in carriera. Il distacco da Le Costaud, mai chiamato al maggiore impegno da Reveley, è però lapidario: 14 lunghezze.

Attitudine di corsa: Il suo schema di corsa preferito è quello che lo vede "addormentato" in pancia al gruppo, per piazzare poi la volata finale in curva. Dotato di buono scatto, non è mai caduto in ventuno corse pur andandovi vicino in più di una circostanza. Non sempre preciso sui salti, talvolta disordinanto e bizzoso. Dotato di stamina e di buono spunto finale.

Score in piano: 11 corse in Germania, da due a quattro anni, 2 vittorie (2.200 metri) e 4 piazzamenti.
Totale vincite: 9.110 euro.

Score in siepi: 8 corse in Germania, Francia e Svezia, 4 vittorie e 2 piazzamenti.
Totale vincite: 25.611 euro.

Score in steeple: 13 corse in Germania, Francia, Italia, Belgio e Svezia, 6 vittorie, 7 piazzamenti.
Totale vincite: 201.877 euro.

Totale in carriera al 20 agosto 2016: 32 corse, 12 vittorie e 13 piazzamenti.
Totale vincite: 236.598 euro.

PREMI IMPORTANTI VINTI
-Gr.1: LXXVI Gran Premio Merano, 27 settembre 2015.
-HPSvenskt Grand National, 46° Edizione, Stromsholm, 11 giugno 2016.

Piazzato in:
-Gr.1: secondo Grande Steeple Chase di Milano, Milano, 8 maggio 2016.
-Gr.1: secondo Grande Steeple Chase d'Europa, Merano, 3 luglio 2016.
-L:    secondo nel 110° Grosser Heinrich Vetter-Badenia-Jagdrennen, Mannheim, 27 aprile 2013.
-HP: secondo nel Grande Steeple Chase delle Fiandre, Waregem, 1 settembre 2015.
-HP: quarto nel Svenskt Champion hurdle, Stromsholm, 16 giugno 2013.

KAZZIO
nei pressi del palo del G.P. Merano 2015
precede i compagni di allenamento transalpini
MARINAS, coperto, e OLE COMPANERO
(Foto Turf-times.de)



Omaggio Pavel Vovcenko.
A differenza dei suoi principali rivali, quanto meno nel territorio italiano, ovvero Paolo Favero e Guillaume Macaire, Pavel Vovcenko è un ex fantino di ostacoli di successo.
Nato in Cecoslovacchia il 24 aprile del 1970 si è formato, come fantino ma anche come aspirante allenatore, alla corte di Elfi Schnakenberg, ma soprattutto dell'ex fantino d'ostacoli Andreas Wohler, conosciutissimo anche a Pisa, e titolare della più prestigiosa scuderia tedesca, soprattutto, per le piane e tra le più importanti per gli ostacoli. Un nome su tutti? Paolini (vincitore e piazzato in Gr.1 di tre continenti).
Proprio a Pisa, Pavel Vovcenko vince la sua prima, di due, corsa italiana aggiudicandosi, a trentuno anni, uno steeple dedicato alla Primaziale, il primo marzo del 2001, in sella a Serrano. Bissa il successo a Milano nella Corsa Siepi dei 4 anni, non riuscendo poi ad andare oltre al quinto posto in quattro corse disputate a Merano. E' ancora giovane, ma decide di appendere frustino e stivaletti al chiodo e di intraprendere la carriera da allenatore. Chiude così la classifica fantini tedesca in terza posizione dietro ai due colossi Peter Gehm e Dirk Fuhrmann.
Nell'aprile del 2002 acquisisce il patentino, ha appena trentadue anni, e riceve incarico di allenare cinque cavalli nella periferia di Brema. A differenza di molti colleghi del settore ostacolistico non sceglie la strada della specializzazione, se così mi passate il termine. Vovcenko, pur essendo un grande appassionato e competente del mondo degli ostacoli, non tralascia niente e si dedica con uguale dedizione alle corse piane. Diventerà in pochi anni il top tranier del movimento ostacolistico tedesco, ma soprattutto un eccellente allenatore di cavalli da gran classiche in piano. Segue in questo gli insegnamenti del "maestro" Andreas Wohler. 
Ottiene subito una vittoria, a Baden-Baden, e ha la fortuna di trovarsi per le mani un campioncino: Olaso, un tre anni da Law Society, allevato in Germania da Michael Beining. Ottiene infatti con questo cavallo tre vittorie consecutive, vincendo a Krefeld, Hoppegarten e ad Hannover in categoria crescente. Su quest'ultima pista centra la sua prima pattern race, centrando il Professor Hans Merkt (L) sui 2.000 per l'interpretazione del colored con tatuaggi neri Eduardo Pedroza. Arrivano poi altri due piazzamenti di elitè, il primo in listed e il secondo, a settembre, in Gruppo 2, in quel di Dortmund, nel St.Leger tedesco con Olaso che chiude secondo e porta a casa 25.000 euro. Basta solo questo per definire il primo anno da allenatore di Vovcenko strepitoso. E' ancora Olaso a regalare al trainer ceco, naturalizzato tedesco, la prima vittoria in corsa di Gruppo. Dopo altri due piazzamenti, uno in Gruppo 2 e l'altro in Gruppo 3, il discendente di Law Society centra il 32 Betty Barclay (Gr.3), ancora con Pedroza, sui 3.200 metri piani.
Sempre nel primo anno da allenatore riporta subito un doppio successo internazionale consecutivo. Glielo regala Artifax, nel debutto italiano assoluto di Vovcenko (un po' come successo da fantino), che centra due steeple, tra ottobre e novembre in quel di Milano.
In tredici mesi, Pavel Vovcenko, a soli 33 anni, è già un top trainer in Germania. Il numero degli allievi prende a salire, arriveranno nei momenti di maggiore punta a 60 unità non scendendo quasi mai, salvo i periodi invernali, sotto le trenta unità. Nel 2003 preleva, tra gli altri, One Little David dalle scuderie di Andreas Wohler, strappandolo di fatto alle trattative di qualcuno vicinissimo a chi scrive queste righe e che era prossimo a chiudere la trattativa col trainer tedesco (che preferì darlo al suo ex fantino di scuderia). Il cavallo andrà oltre ogni più rosea aspettativa, merito senz'altro anche di Vovcenko, trasformandosi negli anni da soggetto più che utile a vincitore di una condizionata a Milano da 38.000 euro, nonché piazzato nel Tesio (Gr.3), nel Premio Ambrosiano (L), nel St. Leger Italiano (L) e addirittura secondo in una trasferta in quel di Nad Al Sheba. Un cavallo dunque centrale nello sviluppo di carriera di Vovcenko.
Sempre nel 2003 vince la sua prima corsa in piano in Italia, ancora una volta al debutto, con Kalifornia Blue nel Premio Boffalora, in quel di Milano. Cavalla, quest'ultima, con cui tenterà il Regina Elena (Gr.2) senza successo. Continuano intanto i piazzamenti da neretto di Olaso che tenta, senza successo, il Gran Premio Milano (Gr.1), terminando ultimo, e il St. Leger Italiano (L) finendo quarto, sempre a San Siro. Nel 2004, prima di esser ceduto a peso d'oro al magnate John McManus (uno dei principali proprietari in ostacoli del Regno Unito) in Inghilterra (morirà a Cheltenham), regalerà a Vovecenko altri due gran premi: il Grosser Preis der Bremer Wirtschaft (Gr.3) e il Gerling Preis (Gr.2) di Colonia.
A novembre vince la quarta corsa in Italia, la seconda in piano, con Stin a Milano, mentre ottiene il primo piazzamento da neretto in siepi in Italia grazie a Beryllus, che si classifica terzo nella Corsa Siepi dei 4 anni di Merano (Gr.3), e due vittorie in ostacoli, per un totale di sei, con Dad's Elect.
Nel 2004 gli arriva in allenamento Kasus, cavallo anziano, addirittura di sei anni, allevato in Germania. Buon soggetto col quale Vovcenko centra svariati handicap tedeschi di buon lignaggio, con clamorosa progressione che lo porta a vincere il St. Leger Austriaco (Gr.3) a Vienna, poi secondo nell'edizione del 2005, e, nel 2005, il Grosser Tenovis Preis (L) di Amburgo. Piazzato inoltre nel 34° Betty Barclay (Gr.3) di Baden Baden, nel St. Leger Italiano (L) e nel Pancon Steher Cup (L) di Colonia. 
Incrementa inoltre il numero di uscite sul territorio italiano, prendendo parte alla riunione ostacolistica invernale di Roma, senza vincere molto però, fatta eccezione per il primo gran premio in ostacoli conquistato in Italia ovvero il premio più antico della storia ippica italiana, settore ostacoli: il Grande Steeple Chase di Roma - Memorial Argenton (L). Se lo aggiudica con Dzino che, un anno dopo, oltre a vincere due Listed in Germania, gli regalerà anche l'affermazione nel Grande Steeple Chase (Gr.1) di Milano, migliorando il secondo posto ottenuto l'anno precedente.
Nel 2005 fa sua una nuova listed tedesca con la femmina Kitara che, sui 2.200 metri, batte tutti nel Grosser Zentis Stutenpreis (L) a Krefeld, ripetendosi con un secondo posto a Monaco nel Nereide-Rennen (L) e con un quarto nel Walther J. Jacobs Stutenpreis (Gr.3) a Brema. Vovcenko la premierà con una sortita a Nad Al Sheba, in Listed, da 81.000 euro al primo, senza però conseguire piazzamento. 
Vince poi nel 2007 tre listed race tedesche, in steeple, con Ajesha, terza anche a Merano nel Grande Steeple Chase di Primavera (Gr.3) e piazzata in altre quattro listed tedesche (eletta migliore cavalla in ostacoli nella stagione 2007, tenta anche il Gran Premio Merano senza alcuna sorte).
Prende parte al 117° Premio Pisa (L) con Gainsbury, soggetto pluripiazzato in Listed in patria, senza piazzarsi.
Nel 2008 realizza un miracolo di preparazione col velocista Contat, fino ad allora frequentatore di handicap, e a cinque anni trasformato in cavallo da classiche. Vince il Dresda bwin Sachsen Preis (L) e il Bremen Oster Spint Cup (L) e un anno dopo addirittura tre gruppi 3:  il 38° Benazet Rennen (Gr.3) a Baden-Baden, il Silberne Peitsche (Gr.3) a Colonia, premio bissato nel 2010. Vanta cinque ulteriori piazzamenti, tutti in Germania, tra Gruppo 2 e Gruppo 3. Contat non è il solo miracolo confezionato da Vovcenko. Nel 2008 rispolvera un altro cavallo di cinque anni. Si tratta di It's Gino della Stall 5 Stars ovvero della Scuderia Cinque Stelle. Si tratta di un cavallo che ha vinto al debutto a due anni, a Colonia, ed è poi rimasto fermo per due anni causa infortunio. Ripresentato nel 2007 ha ottenuto tre vittorie su tre uscite tutte in territorio tedesco, ma in modesta compagnia. Vovcenko lo presenta in condizionata a Saint Cloud e il cavallo vince ancora. Nel 2008 compie un incredibile salto di categoria. Corre per sei volte, vincendo le prime due corse con un rullino di marcia da imbattuto: sette vittorie su sette corse. Vince persino a Longchamp nel Prix Lord Seymour (L) e a Baden-Baden nel Grosser Preis Der Badischen Unternehmen (Gr.2) che frutta alla Stall 5 Stars 55.000 euro. Seguono un secondo posto in Gruppo 2 e due terzi posti in Gruppo 1 sulle piste di Amburgo, Dusseldorf e Baden Baden. Vovcenko lo manda nella mischa nella corsa più importante d'Europa: l'Arc de Triomphe (Gr.1). In ballo ci sono oltre 2 milioni di euro in premio al primo. Il cavallo paga oltre 100 a 1, è il quart'ultimo del campo (il penultimo è il nostro Cima de Triomphe), praticamente non se lo fila nessuno. Tuttavia arriva un pazzesco terzo posto a pari merito con un mostro come Soldier of Fortune (vincitore della precedente edizione), che porta nelle casse di scuderia 343.000 euro (la somma più alta riscossa in una corsa da Vovcenko). Viene subito ritirato in razza, con un totale di vincite di 512.000 euro. Vovcenko, a ragione, lo considererà il cavallo migliore in tutta la sua carriera, riferendo che "cavalli così si allenano una sola volta nella vita." Il piazzamento porta il cavallo a ricevere il più alto livello di rating toccato da un cavallo tedesco negli ultimi decenni. Viene eletto cavallo dell'anno in Germania.
Il resto è storia recente con i vari Mighty Mouse, terzo nel Marchese Giuseppe Ippolito Fassati (L) a Milano, vincitore il Listed in patria, e piazzato in medesima categoria in Francia e Germania; Falconettei, terzo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Gr.2) e nel 112. Grosses Heinrich Vetter-Badenia-Jagdrennen (L) di Mannheim oltre che vincitore del Champion Hurdle Svedese di Stromsholm nel 2016; Indian Sun vincitore del 111. Grosses Heinrich Vetter-Badenia-Jagdrennen (L) di Mannheim; Stafettino vincitore della Corsa Siepi dei 4 anni (Gr.2) di Milano, Koffi Lady, vincitrice del Preis Des Ehrenmitgliedes Gunter Schulze (L) a Bad Harzburg; Schang vincitore dello Sparkasse Holstein-Cup-Hamburger Flieger Trophy (Gr.3) di Amburgo e del Premio Bersaglio (L) di Milano; fino al qui presente Kazzio.

Vovcenko si è aggiudicato le classifiche, quale allenatore in ostacoli più vincente in Germania, del 2013, 2014 e 2015, con numeri di vittorie non paragonabili ai record di Guillaume Macaire o Paolo Favero, dato che in Germania le corse in ostacoli sono di numero assai inferiore rispetto a quelle in scena in Italia e soprattutto in Francia. A fine 2015, Vovcenko vanta qualcosa come 400 vittorie, tra ostacoli e piane, ottenute in quattordici anni di attività in piste di mezza europa (con sortite anche a Nad al Sheba) per un totale di 4.300.000 euro di vincite. Abbiamo visto come si diletti sia in ostacoli che in piano, con un'apice costituito dal terzo posto nell'Arc de Triomphe che vale da solo una carriera.
Il bilancio in Italia è costituito da poco più di 160 corse con "appena" 19 vittorie, questo il totale da ripartirsi in circa 113 corse in ostacoli (con tredici vittorie) e 50 in piano (con sei vittorie). Ha preso parte a importanti gran premi: quattro volte in pista nel Gran Premio Merano (una vittoria), tre nel Grande Steeple Chase di Milano (Gr.1), due nel Gran Corsa Siepi di Milano (Gr.1), una in quella di Merano (Gr.1), partecipazioni però anche in gran premi in piano con il Gran Premio Milano (Gr.1), il Regina Elena (Gr.2), il Cumani (Gr.3), il Federico Tesio (Gr.3), persino un'apparizione nel Premio Pisa (L).
Delle 19 vittorie tricolore, cinque costituiscono vittorie in pattern race, quattro delle quali in ostacoli. Ha vinto due gruppi 1, un gruppo 2 e due listed (una delle quali a Milano, in piano, ovveo il Premio Bersaglio). Innumerevoli i piazzamenti, 15 dei quali in pattern race (otto dei quali in categoria gruppo, di cui uno solo in piano). Da segnalare i tre piazzamenti nel St. Leger Italiano ottenuti in tre anni diversi e con tre cavalli distinti. Due volte secondo, poi, nel Grande Steeple Chase di Milano. Kazzio e Dzino i due migliori ostacolisti targati Vovcenko ammirati in Italia, One Little David invece il migliore tra quelli in piano. It's Gino quello dei sogni.


PREMI IMPORTANTI VINTI IN ITALIA (OSTACOLI)
-Gr.1: Gran Premio Merano (Ediz. 2015 con Kazzio).
-Gr.1: Grande Steeple Chase di Milano (Ediz. 2006 con Dzino).
-Gr.2: Corsa Siepi dei 4 Anni di Milano (Ediz. 2016 con Stafettino).
-L: CXVI Grande St. Ch. di Roma - Memorial Argenton (Ediz. 2005 con Dzino).

PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN ITALIA (OSTACOLI)
-Gr.1: due volte secondo nel Grande Steeple Chase di Milano (Ediz.2005 con Dzino; ediz. 2016 con Kazzio).
-Gr.1: secondo nel Grande Steeple Chase d'Europa a Merano (Ediz. 2016 con Kazzio).
-Gr.2: secondo nella Corsa Siepi dei 4 anni di Miliano (Ediz. 2006 con Sunshine for Life).
-Gr.2: terzo nella Corsa Siepi dei 4 anni di Merano (Ediz. 2013 con Falconettei).
-Gr.3: terzo nella Corsa Siepi dei 4 anni di Merano (Ediz.2003 con Beryllus).
-Gr.3: terzo nello Steeple Chase di Primavera a Merano (Ediz. 2007 con Ajesha).
-L: secondo nel Lainate (Ediz 2004) e terzo nell'ediz.2005 sempre con Dzino.
-Cond: secondo nella III Corsa Siepi di Treviso con Klimt.


PREMI IMPORTANTI VINTI IN ITALIA (PIANO)
-L: Bersaglio a Milano (Ediz.2016 con Schang).
-Cond: due volte il Pr.Riccardo Zanocchio (Ediz.2005 e 2007 con One Little David).


PIAZZAMENTI IMPORTANTI IN ITALIA (PIANO)
-Gr.3: terzo nel Federico Tesio (Ediz. 2004 con One Little David)
-L: terzo nel St. Leger (Ediz. 2004 con Kasus), quarto nell'ediz. 2003 (con Olaso) e nel 2005 con (One Little David).
-L: terzo nell'Ambrosiano (Ediz. 2005 con One Little David).
-L: terzo nel Marchese Giuseppe Ippolito Fassati, a Milano (Ediz.2011 con Mighty Mouse). 

Pavel Vovcenko a sx in compagnia
di KAZZIO e di Cevin Chan
in occasione della premiazione del
GRAND NATIONAL SVEDESE 2016
(Foto Stromsholmsgaloppsallskap.se)