mercoledì 6 maggio 2015

Sintesi 19° Riunione in Ostacoli. San Siro. MIlano.


FANTASTICO POLLIONI E LA CARICA DEI TERRIBILI DEBUTTANTI

A cura di Matteo Mancini.

MOQORRO
Cavallo dalla genealogia in stile VEDO DOPPIO
A termine articolo la spiegazione con omaggio genealogico.
(Foto di MATTEO MANCINI).

Come alla fine di uno spettacolo cinematografico è tempo di riaccendere i riflettori sul palcoscenico ostacolistico di San Siro, in barba a un certo Vecchioni, uno che di ippica non ne mandava e non ne manda certo a dire (storiche alcune sue affermazioni nei Derby, seppur sezione trotto). Proprio così, perché la giornata di oggi segna una fine, ma non un addio bensì un intervallo cui farà seguito la parentesi offerta dal teatro Maia di Merano, dove si respira tutto l'anno aria di crauti e wurstel e dove gli ostacoli e le insidie sono di casa. A ottobre sarà ancora San Siro a ospitare gli ostacoli e da qui si passerà al Casalone, in attesa del ritorno dove tutto ha avuto inizio in questo 2015: a San Rossore, Pisa, nel paese dei cavalli

E' stata una giornata con qualche sorpresa, che avevamo presentato altrove con la vittoria di Ale Pollioni (proprio lui che a Pisa non c'è stato causa un brutto infortunio) e Fantastico Daniele in quel di Merano, 18 maggio dello scorso anno, nel premio Prime Siepi. Un'affermazione eccezionale, in pista quel giorno c'era anche Moqorro su cui nel corso del testo regaleremo un paio di gustosi e simpatici aneddoti che credo in pochi saranno a conoscenza. Quel giorno Pollioni vinse per dispersione dopo gara di testa e regalò, con indosso la giubba della Crossing Promotion, un'intervista da antologia al signor Orso, una specie di Querci di Bolzano, all'interno della trasmissione Merano al Galoppo: "E' un ottimo soggetto, salta molto bene... E' molto spiccio, ehe ehe, come si dice in gergo, ruba parecchio, già... ehe ehe. Già abbastanza del mestiere. Se impara a gestirsi all'inizio, credo possa diventare un ottimo soggetto. La fatica maggiore è stata quella di 'tenello' e di guidarlo nel percorso giusto, al resto poi c'ha pensato lui. Quando tirano ti fanno fare fatica, poi però quando arrivano in fondo è sempre bello, fatichi volentieri. In dirittura, mi sono girato e non vedevo più nessuno. Pensavo di aver sbagliato percorso, ehe ehe ehe 
Prima di quell'intervista le impressioni di madame Ambruschitz per la scuderia Magog e il suo Moqorro, in pista persino un Dioscuri (ospite di eccezione) e un bimbo davanti al carretto dei gelati con la maglia dell'uomo ragno.
Ma cosa c'entra tutto questo, potrebbe dire qualcuno? C'entra eccome, perché la giornata di oggi ha visto due allenatori alle prime siepi, terza uscita per entrambi e sempre con lo stesso soggetto, vincere la loro prima corsa in carriera sui salti: Michelino Bebbu e Laura Marinoni. Soprattutto però si è visto un Ale Pollioni vincere la prova di chiusura con un cavallo dato 13 a 1, partito in testa proprio come Fantastico Daniele poi risucchiato e riemerso nel finale. Bravo davvero a tutti e tre, con tanto di sinceri applausi della redazione per i due allenatori, volti nuovi che con coraggio si sono affacciati alla nuova disciplina e lo hanno fatto con grande piglio e risultati immediati, ma anche ad Alessio Pollioni, grande fantino italiano che monta davvero molto poco e che meriterebbe di salire sul top degli ostacolisti italiani. Un plauso enorme infine all'allenatore Mario Marcialis, che oggi non ha vinto e che ha debuttato in ostacoli l'anno scorso proprio con Fantastico Daniele, ma che si è reso anch'esso oggi protagonista con una debuttante in gran spolvero: Prova a Prendermi. Bravi, bravissimi, semplicemente FANTASTICI DEBUTTANTI.

Passiamo alle corse e come dice Ale Pollioni si inizia con quelli che tirano, i Pr. Cossato e Borgonuovo, roba da attaccanti di razza, anche se è un solo caso di omonomia, proprio come una certa storia di Moqorro, ma non abbiate furia, bisogna sapersi gestire e se si fosse in un film di Fritz Lang, come direbbe Lucarelli, le ombre adesso si allungherebbero quasi a emulare le atmosfere di una pellicola agli ordini di Murnau, si quelle tipiche dell'espressionismo tedesco. Potremmo trovarci al cospetto di un Metropolis, ma lo abbiamo già detto, il bimbo ha la maglia di Spiderman (uno che a Pisa qualche corsa l'ha vinta, giubba bianco-rossa anche lui, come la Magog, ma collocazione e disegni diversi) e non di Superman, non facciamo confusione e soprattutto non andiamo fuori tema, non è un cross-country questo...

Sei al via nel Pr. Cossato, ascendente in steeple-chase per cinque anni e oltre. Difficile giocare, poiché i valori in campo sono piuttosto scavati e le quote tutt'altro che invitanti. Il fucsia Favero vale 1,03 e i bookmaker hanno di che da sbadigliare, perché per fare le puntate non ci si deve affatto prendere a cazzotti. Binomio Inoogoo-Bartos dato vincente quasi sicuro, ma attenzione al rientrante Monte Pelmo, trattato alla grande al peso e dunque da provare in accoppiate e multipli piazzati, poiché se in forma potrebbe anche vincere. Completa il trio Merguib, in quella che sembra una corsa dove Paolo Favero potrebbe tranquillamente fare tripletta. Per gli altri tre è roba da macumbe, dal momento che solo un intervento divino potrebbe portarli nelle prime piazze.

La corsa si sviluppa subito con un discreto ritmo di gara. A nostro avviso poco comprensibile la scelta di Maceli di andare in testa con un soggetto come Miosole, 21 a 1. Il figlio di King Charlemagne rompe subito gli indugi sottraendo il comando a Inoogoo. Si mantiene nelle prime posizioni fino al termine della diagonale lunga, pur esibendosi in una serie di salti incerti, scurvate larghe per completare il tutto con uno scarto quando ormai era a corto di benzina, finendo dritto in curva. Davvero mal gestito. Tutto facile per i Favero's horse anche se... Dicevamo di Monte Pelmo. Dominik Pastuszka lo ha tenuto protetto in fondo al gruppo finché la corsa non è entrata nel vivo, quindi lo ho portato in scia a Inoogoo, dando l'impressione di andare a lottare con l'ex inglese. Nulla da dire dell'interpretazione del polacco, se non che si è accesa la luce della riserva, all'altezza del penultimo ostacolo, e il cavallo è crollato fisicamente. Presentato in scarsa condizione fisica, molto deludente, per le qualità, e intelligentemente rallentato nel tratto piano conclusivo.
Bene Inoogoo e Jo Bartos, settimo successo per lui a Milano, mai in difficoltà e capaci di dettare i tempi di gara, dopo la sfuriata priva di senso tattico di Miosole. Ordinato in seconda Merguib per coronare la sedicesima doppietta stagionale di Paolo Favero. Briciole per gli altri due con El Rrherras che ha rischiato grosso in uno degli ultimi salti, quando ha dato l'impressione di finire per le terre. Molto bravo Ale Pollioni con una cavalla, Isabel Flower, che lo ha chiamato a un duro impegno prima ancora di imboccare la diagonale lunga, il giovane jockey infatti ha dovuto sostenerla e spronarla per quasi tutto il percorso, cogliendo alla fine un quarto posto a mezza lunghezza da Tweety Kash: non male.

Nel Pr. Borgonuovo, condizionata in siepi per i cinque anni e oltre sui 3.200 metri, si rivede in pista la famiglia Vana, protagonista alla grande del Grande Steeple Chase di Milano. Vana Jr ha subito una grande occasione per replicare al successo del connazionale Jo Bartos, i due sono separati adesso nella classifica di Milano da due successi. Taquari del duo ceko è il grande favorito: 1,64. Quota davvero bassissima, forse più del lecito. Noi optiamo decisi per Signor Tiziano del decano Contu e per i colori della Milano snc, quota onesta di quasi 3 a 1. Completa il campo partenti, dopo il ritiro di Boris, il solito trio Favero pur se composto da una coppia D'Altemps (5 a 1). Ultimo cavallo del campo è il fucsia Shame, dato 14 a1, al settimo impegno stagionale.

Lo sviluppo del Borgonuovo vede una prima parte cadenzata al rallentatore da Taquari, seguito dal plotoncino dei rivali molto raccolto e capeggiato dal duo D'Altemps. Il ceko da l'impressione continua di controllare tutto e tutti. Signor Tiziano entra in gara quando si impegna la seconda parte della diagonale lunga. Davide Columbu porta il figlio di High Chaparral in schiena al favorito della corsa, muovendo deciso dall'ultima posizione. Vana jr modera a piacimento la corsa, entra nella diagonale breve con grande padronanza e sicurezza, ma vantaggio limitato. Signor Tiziano gli porta pressione, imitato da Shame. Il portacolori della Statek-Chyse è però facile davanti, Vana non deve far niente se non assecondarlo, ma sul penultimo ostacolo ha un'incertezza che porta alla caduta di Vana. Signor Tiziano ha così la strada spianata anche perché Shame non risponde alle sollecitazioni di Pastuszka e viene superato da Wiston prima ancora dell'ultima siepe. Salto finale con Columbu che si esibisce in quello che viene tassativamente proibito ai giovani piloti kart, ovvero si volta a controllare gli avversari. Il cavallo sbaglia l'ultima siepe e si riceve malissimo. Columbu vede materializzarsi i fantasmi di Mr Vittorio, anche perché sembra di assistere a un approccio in fotocopia, ma questa volta il baio della Milano resta su. Cesella il momento anche lo speaker del campo che dice: "Signor Tiziano rischia i massimi storici...ma alla fine va di là". Columbu può così tirare un sospirone di sollievo e cogliere il secondo successo stagionale dopo quello di Pisa, in sella a Giant Hawk, davanti a Cornet Obolensky. La coppia D'Altemps chiude, a distacco, nelle posizioni d'onore, davanti a Shame. Seconda vittoria nella stagione anche per l'allenatore Francesco Contu, la prima invece per la Milano e Signor Tiziano che porta a quattro i successi per i figli di High Chaparral che si segnala quale stallone maggiormente vincente nella stagione ostacolista italiana.

Quattro successi per HIGH CHAPARRAL, dopo il terno
HIGH MASTER.
(Fonte Dailytelegraph.com.au)

Si arriva adesso alle due corse più interessanti per gli scommettitori e gli appassionati, entrambe sui 3.200 metri in siepi. A cogliere la nostra attenzione è la prima delle due, il Pr. Vizzola, con la bellezza di tredici partenti dietro ai nastri di partenza. Corsa che ha tutte le caratteristiche per regalare quote da capogiro e sorprese inattese. Il nostro favorito, nonché quello del campo, è Thibodeau, 3 a 1 sulle lavagnette, con quota piuttosto bassa per chi ha all'attivo, in due uscite, un quarto posto come miglior piazza. Il ruolo del controfavorito va al fucsia Backdrop, con scommettitori che si fanno prendere dalla monta Bartos e che sperano in un rientro a fari spenti del soggetto, finito una settimana fa circa lontano dai primi. Buona quota per il rivale di Bartos, Vana jr; il suo Silk  è il terzo più appoggiato, 4,38, nonostante manchi dalle piste da agosto. Tra gli altri abbiamo il rientrante da Pisa Moqorro a 5,3  e la debuttante in siepi Prova a Prendermi, da noi data come possibile sorpresa, a 9 a 1. Quote superiori al 10 per tutti gli altri, con i picchi di Germipola e Rum Dum superiori al 150 a 1.

Aspettavamo le sorprese e queste non sono mancate, ma che ridere. Avevamo dato quattro cavalli e li abbiamo visti arrivare primo, secondo e quarto, col terzo classificato compagno di allenamento di quello mancato e per giunta con i colori di Big Mago, mascotte del sito (86 a 1). Risultato finale? Trio da 3.600 euro, con accoppiata (quasi a 12) centrata in pieno con un vincente base. Non male...
La corsa ha visto una prima parte molto allegra, con diversi concorrenti arzilli nelle prime posizioni, su tutti Germipola e la debuttante Noaly, ma anche Lorenzo d'Arcadia e Backdrop, finché quest'ultima, all'inizio della diagonale lunga, non ha preso con decisione l'iniziativa delle operazioni, seguita dalla compagna di colori Napoli Molticolori. Gruppo piuttosto sgranato dietro alle due femmine, Davide Satalia deciso a non mollare dall'alto del suo Lorenzo d'Arcadia, quindi Moqorro risalito dalla pancia del gruppo, marcato da Thibodeau e con all'interno un ancora vitale Noaly (debuttante agli ordini Contu). Così all'imbocco della diagonale breve, quando Napoli Molticolori e Pastuszka hanno lanciato la volata lunga, scelta peraltro poco felice per loro. In otto a saltare in linea il primo ostacolo della diagonale corta, con Nos Galan risalito, zitto zitto, dagli abissi del gruppo ad assumere il ruolo degno di un centravanti ovvero il nono della situazione. Fuori corsa, già staccati, Germipola, Maget (in pista con i colori Ostanel in luogo dei Siba) e la deludentissima Silk mai entrata in corsa (da seguire attentamente alla prossima), ha fermato invece da tempo Rum Dum (anche lui in coda fin dall'inizio).
Moqorro salta al comando la siepe che introduce i cavalli nella dirittura di arrivo, Prova a Prendermi è seconda, minacciata da Nos Galan che rinviene a gran velocità dalle retrovie, quindi Thibodeau e Cabrera Noire. Sono questi i cinque che presentano le credenziali alla vittoria, calano invece di schianto Napoli Molticolori, Noaly, Lorenzo d'Arcadia e Backdrop. 
In quattro apparigliati sull'ultima, è Thibodeau che, all'estremo lato della pista, si riceve davanti a tutti. Moqorro e Prova a Prendermi sono testa a testa, braccati da Nos Galan all'interno, alza invece bandiera bianca Cabrera Noire. Il fucsia con palle Thibodeau mantiene un buon ritmo finale, quanto basta per dire, in tono aggressivo (lui che è figlio di una certa Diva), "Provate a Prendermi" agli avversari; l'allievo del giovane Michelino Bebbu, alla terza uscita in assoluto in ostacoli, fa così il verso a un vecchio pensionato Favero e va incarnare la figura di Scappa Michelino. Prova a Prendermi deve "accontentarsi" di difendere con i denti un ottimo secondo posto dall'attacco di Nos Galan (il Dylan Thomas che non ti aspetti), a due lunghezze chiude Moqorro. Completa il lotto dei premiati dal montepremi Cabrera Noire, in quinta.  Bella corsa e applausi a scena aperta da parte della redazione sia al vincitore Thibodeau (non vinceva da un anno) che al suo entourage Astori-Bebbu alla prima vittoria in siepi nella loro carriera (al terzo tentativo). Bravo anche Mario Marcialis con Prova a Prendermi, terzo allievo mandato in pista nella stagione e capace subito di andare vicino ai successi di Azamourday e Fantastico Daniele. Complimenti davvero a questo allenatore, sempre protagonista nonostante un materiale ridotto sotto il profilo numerico. Secondo successo stagionale invece per il jockey tedesco Dirk Fuhrmann alla sua ventiquattresima monta. Vince invece la sua prima corsa in ostacoli l'allevatore Carlo Pierobon, della Scuderia Micolo (giubba gialla, triangolo e berretto nero) apparsa recentemente nel Regina Elena (Gr.3) con Cherie Good (vincitrice del Pr. Repubbliche Marinare, L) e che avrà festeggiato la vittoria brindando con un po' di vodka davanti all'antologia I Racconti di Pietroburgo di Gogol, in ricordo di Orloff, allenato proprio da Paolo Favero e unico ad aver affrontato le siepi (peraltro con una sola uscita) per i loro colori proprio con Fuhrmann in sella e successo finale di Giant Hawk, già ricordato poco sopra (secondo Romis, Pr. storico per Francesco Contu, colui che ha vinto con il prodotto della St. Petersburg: Reckless William).
Primo successo italiano in ostacoli infine tra i nove figli di Storm Mountain scesi in pista nel nostro stivale, tra essi mi piace ricordare Stormy Weather e L'imponderabile, anche se Thibodeau è l'unico a essersi confrontato con i salti.

E si arriva alla corsa più importante, quella che immette nella pista fino a qualche tempo fa gloria europea e di Italia, anche se campeggiano scritte tedesche e un tempo lo speaker del campo dava il "partiti" nella lingua retaggio del vecchio impero asburgico: Dem Starter.
Solo che siamo a San Siro e i tempi di Luci a San Siro sono passati da anni anche se tale nome sfortunatamente non compare nell'albo d'oro, un po' come quel famoso vincitore del circuito di Aintree, tale Moss; un eterno piazzato il portacolori della scuderia tanto legata agli antibiotici, così giusto per alleviare i dolori inflitti anche da un AQPS da mille e una notte, tale Ali Babà, la cui origine però non era altrettanto incerta come il testo da cui prese il nome e come certi soggetti su cui avremo modo di vedere qui di seguito... Vi anticipo che c'è aria da VEDO DOPPIO o VEDO NUDO, se preferite gli accostamenti ippici e non ha certo a che fare con l'uomo di Metropolis, quello dagli occhi con raggi X. Un nome quest'ultimo legato a un certo Risi viste le passioni dell'entourage di Spaghetti Western e finito in siepi in un premio che più doppio non si può: l'Adamello, dove vinse uno che con le giubbe bianco-rosse ci stava a pennello, tanto per pennellare come nel famoso Il Ritratto di Gogol, ma non abbiate furia, si è parlato di espressionismo e non di Futurismo. Temi cari a un'altra divisa bianco e rossa.
Pr.Casasco, dieci al via con grande equlibrio in pista. Non la pensano così gli scommettitori che escludono dalla competizione Drounais, piazzato in Gr.1 a Pisa, e qua, dopo due mesi, a vendere con quota nell'ordine del 23 a 1, ultimo cavallo del campo. Un po' ingeneroso il responso del pubblico, ma non troppo perché l'ex Dormello Olgiata è chiuso da una serie di soggetti, a partire da Arcachon di Favero (controfavorito del campo grazie all'apporto de Principe del Mare) e a tirar giù fino a Ernesto e Fastahid, entrambi preferiti un po' a sorpresa all'allievo di Ilenia Nero. Favorita della corsa è la "nostra" Morning Star che scende di categoria dopo aver dato un'ottima espressione in Francia, pista di Deauville. 2,57 per lei e per i colori che hanno fatto la storia del cross-country locale degli ultimi tempi ovvero quelli dell'ex Scaglione Fatal Mac (imbattibile in Italia dopo il passaggio a Favero e alla giubba Aichner). A proposito di cross, c'è un altro in pista legato a questa disciplina ovvero Mister Allegri, non l'acciuga conosciutissimo a San Rossore e al Caprilli (uno da scudetti in quel di Torino), bensì il proprietario del cavallo bionico, quel Manacerace che correva con tendini ricostruiti in fibra sintentica. Un lavoro da elite medica con i controfiocchi, per un soggetto che è entrato di diritto negli albi d'oro dell'anello realizzato su spinta dei colonizzatori inglesi di Barbaricina, grazie all'affermazione nella Corsa Siepi dei 4 anni di Pisa ottenuta in virtù dell'impegno del guerrigliesco Dirk Fuhrmann fresco del successo di Thibodeau. Quel giorno, nel main event, un po' come negli incontri di pugilato organizzati da Don King, uno che con i massimi ci stava come il prezzemolo sul pomodoro, un tale Filosuf con il romano Renzi era impegnato a duellare alle prese con un outsider chiamato Lord Hipnos,  nella XXII Corsa Siepi di Pisa. Storie del tempo che fu e che sottraggono il bianco alla carta stampata grazie all'inchiostro vergato dagli amanti del settore, sempre pronti a immortalare e consegnare alla storia gli eventi e i responsi del campo di gara regalandoli alla memoria collettiva che solo la carta stampata può preservare dalla fame cieca del decorrere della lancette degli orologi. Ma non divaghiamo, non facciamo come a Pardubice dove nel suo Grande Steeple il "massacrante percorso si snoda in massima parte in terreno fuori pista" tanto da far dire a qualcuno legato alla ANAPCO: èèèè, è un cross, questo... Del resto però nella corsa successiva c'è un certo Ralli della Dormello Olgiata e loro non sbagliano mai un colpo, non a caso il mitico e leggendario Federico Tesio (qualcuno ha commesso il sacrilegio, peggio di quello fatto da Padelli nella giornata corse contro l'Empoli, di radergli al suolo l'ippodromo di Torino a lui intitolato, laggiù dove un certo R.J.'s Fighter realizzò un'impresa nella prova cross principe di quella piazza) era chiamato Il Mago!
Il resto del campo...? Poca roba, ridacchia qualcuno sulla tribuna... C'è un tale Don Viannei, un grigio allenato da una neofita, tale Laura Marinoni, che sembra messo qui tanto per ricordare la genealogia materna del sopra citato, figlio di un certo Grey Dawn II che potrebbe sembrare un altro AQPS, ma che invece era uno stallone americano mica da ridere... C'è persino chi lo subordina a Mychoon, ecco così si chiama il cavallo di Allegri, proprio Mychoon (si pronuncia come l'esterno di fascia della Roma, ex Inter di Milano). Eppure il grigio ha battuto lui e addirittura Thibodeau nel Corona Ferrea, nel giorno del debutto assoluto in ostacoli dell'allenatore Michelino Bebbu; storico premio quest'ultimo vinto anche da Tullio Ostillio lo stesso giorno in cui debuttò in siepi Scappa Michelino sopra menzionato in omaggio alla Micolo, che in siepi ha mandato il solo Orloff. Ehi, che coincidenze, non è vero...? Orloff è fratellastro proprio di Don Viannei, stesso padre: Verglas. C'è qualcosa che non va...? Sembrerebbe di no, e invece siete in fallo... Stranezze del campo... A pesare è la pessima prova, unitamente a quella di Chiaromonte, verificatesi due settimane fa con i due dispersi per la pista. E no, troppo... non può certo risorgere, ma attenzione alla monta, non quella ritirata in razza, bensì l'umana. Sopra c'è il protagonista della giornata: il simpatico Ale Pollioni.
Dimenticavo, ci sono anche Silent Footsteps con monsieur le chapeau Raf Romano, molto pericoloso e giocato piazzato da vicini, e il figlio di Primissima, quel Size un po' Favero e un po' Belluco, ma soprattutto molto OratorioQuestione di misure, direbbe qualcuno, o di punti di vista, se preferite...
Ma andiamo a vivere le emozioni della pista.

PR.NEARCO, 1994. Un po' di citati ospiti.
Vince LAKE STORM, che non ha a che fare con al linea genealogica di STORM MOUNTAIN.
Dietro un Gerecon, SPAGHETTI WESTERN, all'esterno un bianco-rosso
di colore grigio con una giubba su cui qualcuno avrebbe anche il coraggio
di dire qualcosa. Dietro dovrebbe esserci un Rencati e uno col cuffino.
(Foto da IL PUROSANGUE INGLESE IN ITALIA
rivista per abbonati ANAC).

La Cronaca Eccezionale: Pollioni subito davanti, quasi come se fosse su Fantastico Daniele prima maniera. Solo che Don Viannei sfila via in testa perché gli altri fanno cacciarella, giusto per affontare il passaggio davanti alle tribune, con Arcachon che gradatamente ricuce lo strappo all'attacco della prima curva. Segue in terza Morning Star, quindi Silent Footsteps, a sua volta seguito da Drounais, poi la coppia Size e Principe del Mare, gli altri più indietro a inseguire. Schema di gara che non subisce variazioni finché non si va a percorrere la seconda piegata a mano sinistra che porta alla diagonale corta.  Morning Star va a forzare l'andatura e sfila il battistrada, in terza c'è ora Arcachon, mentre ha perso qualche battuta Drounais poco felice su alcuni salti e scivolato in settima posizione.  
Jan Kratochvil tenta la prova di forza e manda avanti deciso Morning Star, è bravissimo Ale Pollioni a moderare Don Viannei, non rispondendo all'avversario, dimostrando la capacità tattica degna di un fantino con la "F" maiusola. Il grigio va su del suo passo, facendo passare anche Arcachon, con lo stesso Size invitato a fare altrettanto da Dirk Fuhrmann. Morning Star ha guadagnato un margine di due-tre lunghezze quando i concorrenti si apprestano ad affrontare la prima siepe della diagonale corta. Arcachon promette già battaglia, tenendosi dietro un coriaceo Size all'attacco di Don Viannei, si fanno sotto in un fazzoletto anche gli altri quattro delimitati da Silent Footsteps ed Ernesto sui lati con Mychoon in coda dietro a Drounais e Fastahid sulla stessa linea di marcia
Don Viannei si riporta sul passo su Morning Star, la tedesca ora è in sofferenza. Kratochvil deve lavorare di braccia per allontanare l'ombra del grigio. Viene su molto bene anche Pepe Vana Jr con Ernesto, anche lui in pista nel famoso Corona Ferrea di Scappa Michelino. Arcachon ancora in quota, davanti all'altro duo griffato Favero. Sembrano in condizione di non intervenire gli altri. Penultima siepe, cade malissimo Mychoon in coda al gruppo. Intanto Don Viannei si porta all'esterno di Morning Star prima dell'ultima insidia del tracciato. Sceglie corsia interna Arcachon, inseguito da Principe del Mare e Size. Don Viannei vola sull'ultima siepe e scappa via, Laura Marinoni in tribuna è probabilmente commossa. Il fratellastro di Orloff si distende e imita Thibodeau rendendosi intangibile da una buona Morning Star anch'essa in grado di scavare un buon distacco tra sé e il terno Favero capitanato da Arcachon. Esulta Ale Pollioni sul palo e ne ha ben donde. Grandissima interpretazione, per la bravura tattica e la capacità di non farsi prendere la mano quando avrebbe altrimenti compromesso la corsa. Bravissimo, più di quella volta con Fantastico Daniele nel Premio Primi Salti a Merano.
Applausone poi all'allenatrice e al proprietario, Gabriele Amato, con la prima che vince la prima corsa in siepi al suo terzo tentativo, riscattando la brutta prova del Pr. Modignani, ma il Don Viannei visto in pista quel dì era stato un falso, cose che possono succedere con i cavalli che non sono certo macchine al servizio della matematica. Sono solo tre gli allievi a disposizione della Marinoni, gli altri due Olimpia Day e Black Imagin. In passato aveva avuto sotto le mani anche quel Mychoon caduto sulla penultima e ora passato a Rota. Bella soddisfazione per una patentata 2009. Per Gabriele Amato un ritorno sugli ostacoli, quando aveva un bel portone rosso a difendere i proprio colori, non un portiere si intende, ma Red Gate agli ordini di allenatore ben diverso da quello che risulta in certi terminali. Per Rombo di Tuono Riva, non quello di Leggiuno anche se nell'ordine di arrivo così è scritto, è un ritorno alle siepi visto che aveva visto un prodotto del suo allevamento giungere in terza nel Pr.Sinigo, un premio da primissimi nella sezione ostacoli, dato che è il luogo di residenza di PAOLO FAVERO. Il soggetto in questione è Luis Biso in formato Benvenuti al Nord o al Sud a seconda da dove state osseravando la cartina per recarvi a Merano, dove ci sarà la prossima riunione. Sembrerebbe anche questo un figlio di Verglas, per i colori storici della sc. Allegria che noi ricordiamo, non per fare il verso a Pozzetto quello de E la vita... la vita... e la vita l'è bella, per un grande Lord Madonna, secondo in un G.P. Merano da belve in pista! E per la cronaca, per i cinefili... lasciate stare la signora PIRANESI, uno che con il bianco e rosso da salti, molto bene...
In chiusura articolo si segnala che Raf Romano ha fermato Silent Footsteps anche lui all'altezza della penultima siepe, quando ormai era fuori corsa, brutta involuzione per lui. Ma ora c'è Merano... e le cose cambieranno!

Il Nonno materno di MOQORRO, nome da Filosuf mica da ridere... specie a Pisa.
(Foto da virtualformguide.com)
 
UN VINCITORE CLASSICO POCO CONVENZIONALE

Chiudiamo l'articolo con una delizia che dimostra l'importanza della genealogia in un cavallo e come questa non si debba fermare alle apparenze o alle prime analisi. E' infatti importante sapere sempre con chi si ha a che fare e per farlo è cosa giusta scartabellare, anche se non si è esperti brevettati di genealogia. Si deve quindi scavare e scavare e attenzione, non con la pala come nel finale de Il Buono, il Brutto, il Cattivo ma con la ricerca. E chi se non la nostra mascotte numero uno poteva venirci in soccorso? Il primo cavallo fotografato nella nostra trasferta in terra altoadesina, e anche l'unico su cui avevamo scommesso insieme a un altro impegnato nel cross: il Magog Moqorro, allevato dalla prestigiosa Nuova Sbarra di cui ricordiamo un grande Dungeon Master, il miglior Polish Patriot apparso in Italia. Ricorderete la gioia di Paolo Favero, a Pisa, giunto di corsa al tondino per farsi immortalare nella vittoria del figlio di Spirit of Desert in ascendente davanti alla stoica Maratory. Nome strano quello di questo soggetto, ma da dove deriva si sarà chiesto qualcuno? Beh, ha a che fare con le creazioni letterarie, roba da scrittori, più che giornalisti o citazionisti. La Nuova Sbarra, quella di Magic Box (vincitore del Pr.Pisa nell'anno in cui Filosuf vinceva la Gran Corsa Siepi di Pisa, premiato dal vice-sindaco Cavallaro), si è difatti ispirata al volume La Danza dei Draghi de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Ancora gli antipodi a giocare nella trottola orchestrata dal fato, una danza in cui... avete già capito: può succedere di tutto. Moqorro è un prete dotato del potere di prevedere il futuro leggendolo in mezzo alle fiamme e capace di far ricorso alla magia. In parole spiccie è un mago a tutti gli effetti, che viene soprannominato fiamma nera per via del colore della sua pelle e perché in troppi sono incapaci di pronunciare bene il suo nome, un po' come fatto a Pisa da certi sostituti all'ingresso in dirittura di arrivo dei concorrenti. Viene incaricato da un alto maestro, Benerro (che non ha a che fare con High Chaparral, perché non siamo in un serial western Ai Confini dell'Arizona), di raggiungere la regina Daenerys per offrirle consigli e aiuto. La nave però su cui viaggia viene dirottata, dal solito guastafeste, e anziché giungere a Qarth finisce nella Baia degli schiavisti. Da qui ha inizio l'avventura che coinvolgerà geroglifici da decriptare e corni di drago, proprio come quelli de Il Regno del Fuoco diretto dal regista della saga X-Files: Bowman. Si deve dunque volare in alto, roba da Giant Hawk contrapposti ai Cornet come nel famoso Chivas Regal.
E a proposito di avventura, da qui ha inizio anche il vedo doppio, un po' alla caccia del Dungeon Horse, il "cavallo nascosto", roba da Misterium, fratellastro per linea paterna di Moqorro e anche lui in training da Paolo Favero, provenienza Nuova Sbarra. Perché dico questo...? Non certo per via del whisky, ma perché la madre di Moqorro è Miss Galileo figlia di Galileo, una vera e propria delizia e giusto tributo per chi è nato e proviene da Pisa, data l'importanza massima di questo filosofo e scienziato per la città della torre. Ebbene di Miss Galileo, figlie di Galileo, ce ne sono due ed entrambe fattrici!!! Vediamo nel dettaglio e andiamo allora a vedere la linea della seconda madre per cercare di fare chiarezza in tutto questo,

Abbiamo una Miss Galileo figlia di Galielo Carisheba (Alysheba), prodotto dell'allevamento Az. Agr. Mediterranea, nome peraltro che ricorda assai da vicino una qualificatissima casa editrice di nicchia interessata alle storie di misteri (ediz. Mediterranee). Roba da miss e da mister, magari senza neppur andare in panchina. Si tratta di una femmina saura nata nel 2005 che ha disputato cinque sole corse, da due a tre anni, quattro a Roma e una a Milano, dai 1.600 ai 2.200 metri, agli ordini dei Camici (cognome che evoca certi fantini di prestigio assoluto). Vittoriosa subito al debutto di una testa su Magaleo (nome quanto mai perfetto, dato che la criniera di Moqorro, il personaggio, è quella di un leone), con Mr Bird in terza, in una debuttanti con 8.500 euro al primo. La cavalla ritorna in pista a tre anni, delude in condizionata da quasi 10.000 euro al primo, poi arriva seconda in un'altra prova di grande valore, dietro alla favorita netta Mia Diletta, piegando agevolmente però Bad Drago in quarta (come Moqorro avrebbe certo apprezzato). Da qui la scelta di optare per due classiche: il Regina Elena (Gr.3) e le Oaks (Gr.2). Miss Galileo da Carisheba non avrà fortuna o meglio non sarà capace di andare al marcatore, ma batterà nel primo gruppo Sea Sex Sun (futura madre di un'altra mascotte del blog nonché compagno di colori di Giant Hawk, cioè Notti Magiche). La Nuova Sbarra la ritira in razza. Il primo che vede la luce è Omissis che non vuol dire che è stato cancellato, ma che si chiama proprio così. Figlio di Distant Way, si rivela incapace di vincere nelle quindiici corse disputate in carriera, ma avrà ancora tempo per riscattarsi visto che è sceso in pista anche nel 2015. L'ultimo soggetto invece scenderà in pista tra qualche mese ed è sorella piena del nostro eroe qua decantato, ma attenzione ai doppi... perché basta spostarsi un po' più a nord, e il riferimento non va certo all'Austria di Axel Ambruschitz, che spunta un'altra Miss Galileo figlia di Galileo e Grosvenor Gardens (Grosvenor e qualcuno che potrebbe sembrare avere a che fare con Omissis ovvero Ibidem) nata due anni dopo quella di cui sopra, mai scesa in pista e madre di un prodotto, il suo primo, coetaneo della sorella piena del nostro eroe sortito dal volume La Danza dei Draghi. Il nome del padre di quest'ultimo prodotto fa il verso alla quarta madre di Cornet Obolensky, quella capace di generare qualcosa come cinque futuri stalloni, tale Gay Missile, a proposito di Patriot. E come si chiama questo stallone...? Smart Missile e non certo per le piccole dimensioni da soggetto più che utile e dunque utilitario.
Qualcuno potrebbe lanciarsi in ricerche in database alla caccia delle prestazioni in pista di quest'altra Miss Galileo, ma come direbbe il buon Pistilli in Per qualche dollaro in più, tale Groggy, sarebbe "tempo perso". Eh, si... perché questa Miss Galileo non ha mai corso... C'hanno però pensato i suoi fratellini ad alzarle il valore. Due su tutti? Sangreal, un nome quanto mai calzante quando si parla di fantasy (e il riferimento va ad Oliver Onions, non quelli che cantavano la colonna sonora di Bomber, ma lo scrittore inglese che si interessava di fantasmi), vincitore a Deauville (là dove ha trionfato anche Morning Star) in categoria Listed Race (Prix Ridgway) e piazzato a Saint-Cloud (Prix Jean de Chaudenay, Gr.2), Longchamp (Prix d'Hedouville, Gr.3) e ancora Deauville (Prix Gontaut-Biron, giusto per richiamare un parente stretto di Cornet Obolensky un altro finito a fare lo stallone, Gr.3); e poi c'è Easy Running, roba da canter e il riferimento non va certo alla trasmissione dedicata all'ippica che passa sulle reti satellitari, ma a un altro capace di vincere in Listed Race, questa volta negli Stati Uniti o dall'altro capo del mondo visto che ci sono comunque dollari nelle casse.
Ma dove si trova questa Dungeon Miss Galileo, ovvero la Miss Galileo nascosta? Ad Aberdeen solo che... non è quella scozzese, ma è da un'altra parte... magari agli antipodi... Ve l'ho detto... Con le Miss Galileo è roba da VEDO DOPPIO!!! Figurarsi con Galileo... non a caso, chi l'ha inventato il telescopio?



PREMIO PARIOLI in versione VEDO TRIPLO.
Nuova Sbarra vs White Star: SCONTRO TRA TITANI (il riferimento non va al remake)
con DOPPIO BLU estrameo: BLU TORNADO e TUAREG BLU
a colorare la sfida con un che di elettrico.
(Foto: dagli archivi Mancho)

"Draghi vecchi e draghi giovani, veri e falsi, della luce e delle tenebre. E vedo te, un piccolo uomo con una grande ombra, ringhiare in mezzo a tutto questo" (Moqorro a Tyrion Lannister, capitolo 33).


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