venerdì 29 maggio 2015

Presentazione 22° Giornata Ostacolistica, Maia, Merano.


PER LA TERZA ALTO ADESINA ARRIVANO I BIG

A cura di Matteo Mancini

La titolatissima INCOLINX, di Mister Romeo, torna in siepi
dopo tre anni di assenza.
Nella foto BOSSA. (Foto di Matteo Mancini).

Giornata di corse estremamente interessante in quel di Merano, domenica prossima, col numero uno della prima corsa, Pr. Postal (località dove pernottai in una mia escursione a Merano), con la giubba Ape Maia da noi omaggiata nella precedente presentazione con la foto a Regain Madrik, colori di Barbara Taber in sella l'irlandese Shanahan, nel cross di Regain sull'AQPS Uvea. Sette le corse in programma, quattro delle quali in siepi con il Pr.Pirelli, dal vago retrogusto da classica di gruppo, visti i dichiarati partenti, a calamitare l'attenzione, catturata comunque anche da due prove per debuttanti. Più in particolare suscita grandissime curiosità la settima corsa, con addirittura tredici concorrenti impegnati nel Pr. Prime Siepi, quello vinto lo scorso anno per dispersione da Fantastico Daniele. Molti nomi nuovi per la stagione, ma immensi protagonisti del movimento ippico. Su tutti campeggia il nome della scuderia Incolinx del signor Romeo, che torna in siepi dopo un intervallo di tre anni e spostando i suoi effettivi da Paolo Favero a Giuseppe Satalia da leggersi Satalia-Menato. Si tratta di una scuderia che non ha bisogno di presentazioni e che ha fatto la recente storia dell'ippica italiana. Tre nomi su tutti? Worthadd, Voilà Ici e Altieri, tre autentici fuoriclasse capaci di farsi rispettare anche all'estero.
Torna poi a Merano il fantino ceko Jan Faltejsek, trionfatore nel Velka di Pardubice, scelta di punta della DS Pegas scuderia ceka che in patria è una vera e propria leggenda anche per aver vinto tre edizioni consecutive del Velka con Orphee des Blins. I bianco rosso cerchiati mancano dall'Italia dall'edizione dello scorso Gran Premio Merano in cui parteciparono con Kamelie, tra due giorni manderanno in pista un soggetto dal nome latineggiante, Signum, che curiosamente sembra richiamare in causa la storia della linea parentale di Omissis, quella di Miss Galileo, perché si ripropone l'effetto Vedo Doppio de La Nuova Sbarra, in quanto si tratta di un perfetto omonimo di un portacolori della scuderia laziale. Che sia una sorta di nomen omen ovvero un segno del destino...? Resta un Misterium...
Ricompare anche il polacco Gregory Wroblewski il quale, curiosamente, non appare quale allenatore della Pegas bensì quale trainier di un portacolori della scuderia Vocetka, quella di Big Mago, che invece di solito riserva i propri soggetti a Vana sr (altro eroe leggendario del Velka). Tra i soggetti consueti si rivede poi Eros Ostanel, assente da qualche giornata ma domenica in scena con il suo Notti Magiche. Questo e altro nel prossimo week-end meranese che ci apprestiamo a presentare qui di seguito.

Iniziamo in ordine di programma. Si parte con una prova per gentleman e amazzoni sui 1.600 metri, condizionata che vede sei soggetti a contendersi il premio finale dedicato alla località Postal, in cui ho pernottato e fatto buona colazione. Attira subito la nostra attenzione il numero sei, Sir Rosco, che Paolo Favero riporta in piano dopo pessime prove in siepi. Figlio di Rosacara, vanta una buona linea a suo favore nel confronto con un altro soggetto dal nome omaggiante i colori ovvero Red Pilgrim, che si è comportato bene in piano, pur se in categoria inferiore, piazzandosi anche a Milano nel premio Doppiadi. E' David Steinwandter la scelta del trainer di Sinigo: ventiquattro corse nell'anno con due successi, manca dal migliore dei piazzamenti dal 21 marzo quando vinse con Fire of Debora che troveremo alla seconda in siepi.
Mi piace molto l'ex dormelliano Raimondi, il marcatore di Ciano come lo avevamo definito (a proposito gran finale di stagione per questo giocatore del Crotone che ha sfiorato quasi la conquista del titolo di capocannoniere della serie B, portando la sua squadra dall'ultima posizione alla salvezza, lieti di aver portato fortuna agli squali pitagorici). E' trattato alla grande al peso ed è in vantaggio di qualche lunghezza su Noble Champion della Freitag. Avrà in sella la fido Evelyn Pohl, alla sesta stagionale. Il cavallo da battere però è il tedesco Point Blank da Royal Dragon che, in questa categoria, ha tutti i crismi del drago di turno. Eloquente la scelta di Riccardo Belluco che lo preferisce a Noble Champion, lasciato in sorte a Ferramosca. Il tedesco, lo scorso anno, correva in pattern race senza sfigurare (è persino piazzato nel Ribot e nel Pr. del Piazzale, rispettivamente Gr.2 e Gr.3). E' rientrato a Milano, davanti tra l'altro a Morning Star ammirata poi in siepi, e qua dovrebbe incarnare il ruolo del favorito. Completano il campo il già citato ape maia Dachs, che ha corso bene a Milano con interpretazione di Bossa (che vediamo in foto a inizio articolo nel giusto contromaggio a Barbara Taber, la cui giubba era stata tributata dal mio scatto sulla riviera a Regain Madrik mostrato a inizio presentazione della seconda giornata di Merano) e qua affidato all'emergente irlandese Shanahan, e lo svizzero Giallorossa di cui non so praticamente nulla se non che è montato da Langmeier per gli storici colori della Landihof, che hanno preso parte più di una volta anche al G.P.Merano (un cavallo su tutti Leo Le Lion poi finito a difendere i colori con cui è sceso in pista anche il mago del cross Fatal Mac, poi finito nelle mani del principale proprietario del trainer dell'Ape Maia), fatti dal bianco con stella e bracciali rosa, giusto in omaggio alla madre di Sir Rosco e il riferimento non va certo all'Hazzard del serial televisivo né al paradisiaco blues scuola Chelsea (uno che con i giardini ci sta a pennello come suggerisce il suo nome).

Pronostico Mancho: Point Blank, Raimondi.

Ecco i salti, speriamo di gioia per chi ha vinto la sua scommessa: Pr. Cogne, un nome che fa tremare le gambe per aver vinto due edizioni del G.P. Merano, a età avanzatissima, intervallate da quello che non è un corrispettivo della Prosettiva Nevki parigina, ma l'unico portacolori della Dormello Olgiata ad aver vinto sui 5.000 metri del tracciato altoadesino, al punto da lasciare basiti buona parte degli spettatori presenti quel 1968 per la netta e signorile affermazione. Sto parlando del luci-rosse a sfondo bianco Pigalle, un Baseggio in mezzo al doppio Mattei, una sorta di gabbia per arrestare chi col bianco aveva già vinto portando al successo il portacolori del signor Pini: Conte Biancamano. Questo il passato fatto da grandi saltatori, alcuni dei quali oggi ricordati con il nome dei premi a loro tributati. Domenica otto nuovi soggetti, quattro anni e oltre, si confronteranno per la loro prima volta in carriera sui 3.000 metri in siepi del Cogne. Andiamo a vedere di chi si tratta...
Innanzi tutto trattandosi di una debuttanti diventa difficile fare un pronostico poiché non abbiamo basi, né abbiamo visto i lavori mattutini. Mi stuzzica non poco Unisol della scuderia Incolinx che ritorna in siepi dopo tre anni di assenza. Lo abbiamo già accennato, si tratta di una delle scuderie che, nel corso degli anni, è cresciuta in modo esponenziale (specie nel nuovo secolo) pure essendo sulla breccia dell'onda da oltre trent'anni (ci sconfisse nel lontano 1982 in un'edizione del Pr.Pisa, quella vinta da How To Go), diventando, di fatto, una delle più importanti di Italia spesso con soggetti acquistati dall'allevamento Rosati-Colarieti. Il Signor Romeo, da non confondere con gli ostacolisti Mr Romeo di estrazione Favero né con il Forza Romeo scuola White Star ma di proprietà del presidentissimo di Pisa, grazie a investimenti mirati, successi internazionali e calo secco della concorrenza, è riuscito a impreziosire la propria bacheca con un'infinità di premi togliendosi persino la soddisfazione di conquistare allori all'estero. Tanto di cappello e applauso per esser ritornato sulle siepi e soprattutto per aver dato fiducia, in luogo al fido Paolo Favero (precedente allenatore scelto dall'Incolinx), a un entourage giovanissimo (Satalia-Menato) che nel 2015, in ostacoli, ha fatto vedere davvero poco date le premesse iniziali (Davide Satalia aveva vinto il Grande Steeple Chase di Milano nel 2014). Alcuni nomi tributo per festeggiare il ritorno del verde-fucsia a Merano. Worthadd è probabimente il soggetto più titolato avuto da Romeo. Nove vittorie (di cui sei in classiche) in diciotto uscite, tra queste addirittura una trasferta intercontinentale in Canada (456.000 euro al primo). Vincitore inoltre in Germania, piazzato in Francia e in Inghilterra con Romeo ad alzare le coppe, tra gli altri, del 127° Derby Italiano (Gr.2), del Parioli (Gr.3), del Ribot (Gr.2), del Vittadini ex Turati (Gr.2). Il cavallo a cui però l'Incolinx è più legata, per esser stato il suo primo grande esponente, credo sia Altieri: sedici vittorie (sette classiche) in trentatrè uscite, con successi anche in Francia e piazzamenti in gruppo 1 in Inghilterra (battuto da Oratorio), con apici caratterizzati dai primi posti nel Pr. Ribot (Gr.2) e nel Presidente della Repubblica (Gr.1) premio questo vinto due volte, per un totale di oltre 1.000.000 di euro di vincite.
Altri soggetti straordinari che hanno difeso i colori Incolinx sono stati Voilà Icì (oltre 800.000 euro di vincite con trasferta in Giappone per prendere parte alla Japan Cup, vincitore del Pr.Tesio, del Pr. D'Alessio, del Pr.Roma e del G.P. di Milano, tutte pattern race di lusso, con successi anche in Francia), il contemporaneo Duca di Mantova (2° nel Jockey Club, Gr.1), Adamantina (Pr. Dormello, Gr.3), Blu Constellation (Primi Passi, Gr.3; Ex Umbria, Gr.3; vincitore in Francia in Gr.2), Selmis (Presidente della Repubblica, Gr.1;) e altri svariati vincitori di classiche. Meno blasonato il bilancio in ostacoli con poco meno di una dozzina di soggetti ad aver saggiato gli ostacoli, tutti agli ordini di Paolo Favero. Il migliore è stato sicuramente Pauo (2° nella Gran Corsa Siepi di Roma nel 2008, Gr.1), mentre il primo a intraprendere questa particolare carriera è stato, nel 2004, Veleno Blu (carriera longeva sui salti, ma sotto altra bandiera, senza grandi risultati). Gli ultimi due invece, nel 2012, sono stati gli interessantissimi in piano Tauman e Insciaveghen, con i quali forse Romeo sperava di operare la scalata ai gran premi ostacolistici raccogliendo però solo delusioni. Il primo ha disputato appena quattro corse con una vittoria, un rullino non paragonabile all'ottima carriera in piano (vincitore del Berardelli, Gr.3, e di Listed Race), stesso discorso per il secondo con la metà di corse disputate e un destino da sviluppare in Sicilia (piazzato in Listed, tra cui il Pr.Pisa, e Gr.3). Molto meglio invece lo score di alcuni soggetti passati tra le mani della Incolinx e poi ceduti a Paolo Favero che li ha indirizzati alla nuova carriera di saltatori. Tra questi ricordiamo i vari Wrestler, Babawi, Serica (tutti vincitori e piazzati in classiche) e i meno fortunati comunque vincenti Fano e Time Trial (quest'ultimo recentemente rinato a Siracusa). Da notare come l'attività della Incolinx si estrinsichi in tutti i fronti avendo la stessa tentato, con un certo profitto, la via dell'allevamento. Tra i prodotti fatti in casa merita una citazione Vague Nouvelle, vincitrice del Regina Elena (Gr.3) e più volte in categoria Listed. Tra gli altri Attrazione e L'Illusionista. Sono solo alcuni dei nomi dell'enorme mole di soggetti che Romeo ha visto passare in tanti decenni sotto i suoi occhi, tra questi ricordo una cavallina minore presente nei miei archivi per via della sua linea paterna: Miss Turlington, acquistata yearling da Romeo per 46.000.000 di lire e vincitrice più volte prima di passare di casacca. Domenica sarà il giovane Davide Satalia a indossare questa prestigiosa giubba, forse la più importante da lui indossata con l'occasione di dare un colpo di coda a una stagione agonistica fin qui per lui deludente. Il giovane fantino romano non ha ancora vinto una corsa e stenta a trovare ingaggi. Unisol è un soggetto piuttosto regolare, ha corso bene a Milano in handicap e dovrebbe esser in buon stato di forma. E' la mia prima scelta.

Attenzione poi a Stellato, settimo cavallo della stagione schierato da Josef Aichner che fin qui ha raccolto meno di quanto sperato. Arriva dalle reclamari francesi, dove vinceva, e vanta una discreta frequentazione a tre anni in Germania, quando correva in corse di gruppo. Sorprende la scelta della monta: c'è il gentleman William Thomas Shanahan, scelta che farà alzare la quota.

Come terzo cavallo andiamo per la costanza di Fire of Debora, molto valida in gentleman e amazzoni e già da mesi iscritta in prove in siepi. La femmina cambia di proprietà passando dai colori di Richard Stampfl a quelli inediti di Christian Troger, giubba e berretto rosso con stelle bianche, che debutta in assoluto. Al training c'è ancora Raf Romano che affida la femmina, figlia di Imprevedibile, a Vana Jr ingaggiato per la prima volta dal bresciano. I fan di Raffaele Romano potranno invece trovare il loro pupillo in sella a Makarenko, soggetto molto interessante a tre anni, vincitore del Pr.Optional, ma poi vittima verosimile di qualche acciacco che lo ha tenuto fermo per quattro mesi con crollo di prestazioni. Arriva dalle scuderie di Brogi e prima ancora dagli allevamenti della Rosati-Colarieti, se in forma potrebbe dire la sua. E' figlio di Verglas (figli già vincitori in siepi) e difenderà i colori di un altro debuttante assoluto: la scuderia Mino.

Una sola freccia nell'arco di Paolo Favero, il figlio di Galileo e Magic Carpet, Lord of the Nile. Si tratta di un debutto particolarmente ritardato per questo soggetto pagato non poco a Tattersalls in autunno, ma che ha fatto vedere poco in piano. La provenienza e la monta (Bartos) però sono tali da meritare massimo rispetto, sulla carta si presenta sulla linea del duo Romano mentre mi sembra meno convincente dei primi due citati.

Completano il campo, ma tutt'altro che da ignorare, il polacco Pillar (eccellente in Polonia ma fermo da quasi due anni) dell'esperto Wroblewski al debutto stagionale in Italia (in sella si rivede Roberts, bravo a Milano), Sentimentodarcadia (mai piazzato nel 2014, valido a due anni tanto da esser poi presentato in Listed), allenato dal decano Contu, per un fucsia, quello di Biasia, visto una sola volta in pista, nel 2010, con un cavallo dal nome carissimo per Francesco Contu: Elpais. Da un fucsia ritrovato a uno mancato, ancora dell'entourage Contu, ci riferiamo a Mastria (proprietario tra gli altri di Fermi, soggetto preso dalla scuderia top of the top dell'ostacolismo italiano) che, stranamente, cede il suo Garlaschelli avuto in allenamento dal Canu, meglio conosciuto in certi ambienti col nome di battaglia Clemente, al gentleman maremmano Fineschi (poco più di una dozzina di vittorie per lui, in ostacoli, in quasi venti anni di carriera, vincitore anche in piano). Per quest'ultimo si tratta del debutto in veste di allenatore, con soggetto, guarda caso, affidato all'attuale seconda monta in casa Contu: ovvero Andrea Manuele. Ruolo molto difficile per loro, estremi oustider della corsa. Mi piace però chiudere con un omaggio a Filippo Fineschi, appassionato che ha corso anche sulle siepi di Chilivani oltre che su quelle di Novi Ligure, Torino e in piste quali Siena e Capalbio e che vanta un pazzesco secondo posto nella prova principe per i gentleman rider degli ostacoli. Il fatto si verificò nel Pr. Nazioni del 2003, a Merano, quando per effetto di una rocambolesca serie di colpi di scena, Filippo Fineschi, in sella a Babies, oltre cento la quota al totalizzatore, chiuse al secondo posto sfiorando un'impresa mega galattica. Del resto nel cross... può succedere di tutto. Tra i cavalli del cuore, per il maremmano, penso di poter citare Ganapati che gli ha regalato un poker di successi in ostacoli (unico soggetto con cui Fineschi ha vinto più di una volta sui salti), poi Pipa con cui ha vinto per la prima volta in siepi il 14 marzo del 2002, Windlight, con cui ha vinto il premio più sostanzioso in quel di Milano (oltre 9.000 euro al primo), Carnera con cui vinse a Pisa intervallandosi con qualcuno conosciuto come Pampero, oltre a Gangelies (ultimo purosangue ad aver vinto il Palio di Siena) e a Hyakutake che è il terzo cavallo assoluto avuto da qualcuno legato a Il Tempesta, soggetto quest'ultimo che ha strapazzato in quel di Livorno un bombolone assaggiato anche da Clemente (roba da Squali Bianchi).

Pronostico Mancho: Unisol, Stellato, Lord of the Nile.


Si può ora aprire il sipario sui veterani, Pr.Scena, 3.300 metri in siepi, per quattro anni con molti protagonisti di classiche senza chiamare in causa il Classic Chelsea, fratellastro della citata Miss Turlington, anche perché in questa prova non c'è nè la Incolinx nè l'Hazzard. Ruolo da favorito netto per High Master che Paolo Favero non va a risparmiare, pur cedendolo ad Axel Ambruschitz. Il figlio di High Chaparral si è dimostrato il più forte di tutti e con la giubba Magog va a cercare il record stagionale di quattro successi non ancora raggiunto da nessuno. Il peso è severo, 70 kg, ma la qualità è evidente. Alisios e Dirk Fuhrmann cercheranno allora di regalare una nuova doppietta alla scuderia austriaca, presentandosi quale binomio più pericoloso per il nuovo compagno di colori. Green Paradise a interpretare il ruolo dell'oggetto misterioso che potrebbe scombinare i piani. Fresco acquisto di Elia Tanghetti (Romano al trainer) che lo ha pescato in Francia. Si tratta di un soggetto che ha corso davvero tanto ed è alla nona uscita stagionale; in Italia, in ostacoli, nessuno ha corso tanto. Ha vinto una sola volta sui salti ed è stato acquistato dopo una reclamare di Auteuil in cui ha chiuso al terzo posto in una prova vinta da Sean Carrere in sella a Auenwirbel. E' l'elemento destabilizzante che potrebbe rompere una corsa che, salvo sorprese, sembra già scritta. Tra gli altri cercherà un piazzamento Fantastico Daniele da preferire ad Agonda, più dura per gli altri, tra cui Thibodeau e Nos Galan comunque in ottima forma. Rientra da Pisa Relco Sud Ovest, che potrebbe pagare qualcosa anche se Ostanel lo avrà tenuto a riposo, mentre ha un ruolo da estremissimo outsider Rum Dum che trova però una monta interessante cioè Jaroslav Myska anche lui al ritorno in Italia (manca dal Gp Merano, quando cadde sulla fence con Demon Magic).

Pronostico Mancho: High Master, Alisios, Green Paradise.

Pausa con una piana riservata ai gentleman e amazzoni in cui si rivede Mychoon, in un Premio da maglia rosa visto che stiamo per vivere l'epilogo del Giro di Italia, Pr. Passo dello Stelvio, 1.500 metri a vendere. Sette al via al grido "Ricordatevi di Alamo...!"  liberato da Luciano Rossi, il timido di Trinità, nello stadio vuoto di football americano di Due Superpiedi Quasi Piatti. Noi però da amanti cinematografici andiamo per l'altro film, quello di Pettinari (uno che faceva coppia con Ciano all'attacco), e indichiamo Troppo Forte come nostra prima scelta, si proprio lui che la maglia rosa la indossa pure. Trattato alla grande al peso è invece Mauriac che dunque lo andiamo a indicare su Mychoon e Itasip.

Pronostico Mancho: Troppo Forte, Mauriac.

Er Merano... Er Merano... Er Merano pure a te...
Ahò, su TROPPO FORTE nun scommette nessuno...?
(Foto Matteo Mancini).

Main Event della giornata è il Pr.Pirelli, condizionata per cinque anni e oltre sui 3.500 metri del percorso in siepi. E', a tutti gli effetti, una prova che potrebbe fregiarsi del titolo di classica, perché, fa tristezza a dirsi (in parte), sono in pista tutti i migliori siepisti del panorama italiano con l'eccezione di Kazoo, assente. Al di là del livello è comunque una bella corsa all'insegna dell'equilibrio.
Opto per Notti Magiche, perché Eros Ostanel l'ha tenuto al riposo e crede molto in questo soggetto. Il cavallo è finito bene dietro al miglior Sol Invictus e vanta un peso da acquolina in bocca. Ostanel lo affida a Roberts vista anche l'indisponibiltà di Fuhrmann impegnato con Favero. Mi fa poi piacere sottolineare che il figlio di Sea Sex Sun tornerà a confrontarsi con Big Mago come quella volta a Milano con la foto appaiata dei due pubblicata a inizio stagione qui su queste pagine. Il portacolori della Vocetka, rigenerato da quando è stato eletto mascotte del blog, sale ancora di categoria e arriva al confronto con i big. L'impegno per lui è difficile, ma non impossibile. Avrà dalla sua il nostro tifo e un bel pesino. Come High Master (altra invenzione del blog, unici in Italia a darlo come primo favorito quando non lo considerava nessuno) andrà alla caccia del quarto successo nella stagione. Josef Vana jr però lascia il Mago a Jan Kratochvil e sale su Taquari, il soggetto più in forma della compagnia e anch'esso autore di una escalation dalle minime alle top. L'ultima volta è caduto lasciando campo libero a Signor Tiziano, ma dava l'impressione di controllare alla grande l'allievo di Contu. Molto pericoloso, ma non a sufficienza per impensierire la qualità di Sol Invictus (altro che potrebbe calare il poker) che tuttavia ha fatto un pessimo rientro soprattutto alla luce della vicinanza di Racconigi. Impossibile escludere il Magog dalla rosa dei tre favoriti anche se i livelli non sono ben scavati e lo stato di forma può fare la differenza (in questo caso a suo sfavore). Chiaromonte ha vinto molto bene l'ultima volta, ma il livello di quella corsa è reso interrogativo dalla mancata conferma di Racconigi in categoria assai inferiore. A ogni buon conto, sulla linea di Arjen, è in linea per un piazzamento. In secondo piano il comunque valido Arjen chiuso da svariati confronti diretti, il già citato Big Mago e Cotton Eye Joe, estremo outsider, mai piazzato nei primi tre in est Europa. Monta di Kubik, trainer di Theiner alla seconda stagionale al Maia.. Bella corsa, lo ripetiamo.

Pronostico Mancho: Notti Magiche, Taquari, Sol Invictus.

Dieci al via nel Cantina di Merano, handicap di minima sui 2.200 metri per gentleman e amazzoni. Ancora una volta un numero uno della scala con peso proibitivo (86 kg) che viene dichiarato non partente. Presenti gli ex siepisti Carioca Black e Valdivizze entrambi con peso gravoso. Ad andare in scena però è la rivincita del premio Terlano con otto soggetti su dieci che tornano a confrontarsi. Peso dalla parte di Valdivizze con Manfred Tschigg alla terza monta in carriera, avversario potenzialmente pericoloso potrebbe essere la discontinua Eccentrica, quindi Carioca Black che ha battuto l'intera compagnia vedendo però aggravare la situazione al peso. Chance anche per Danger e in subordine Serafino Gatti.

Pronostico Mancho: Valdivizze, Eccentrica, Carioca Black.

Ed ecco alla settima corsa che per una bizzarra scelta degli organizzatori chiude il programma sebbene si tratti del Pr.Primi Salti. Seconda prova per debuttanti sui 3.000 metri in siepi, per tre anni, con grande successo di adesioni. Tredici al via, salvo ritiri, con numero di cavalli impegnati sui salti nel corso della stagione che supera le duecento unità.
Si tratta di una corsa molto difficile e che potrebbe riservare grandi sorprese, inoltre l'elevato numero, unito al fatto che si tratta di soggetti giovani e probabilmente esuberanti potrebbe riservare qualche rischio in più sui salti. La prima notizia è il ritorno della Pegas Ds e di Jan Faltejsek, trionfatori a Pardubice del premio principale della nazione, li vedete in coppia sotto in foto. La loro scelta è Signum, da non confondere con l'omonimo scuola La Nuova Sbarra. Si tratta invece di un soggetto che sembrerebbe proveniente da un allevamento italiano (Az. Agr. Loreto Luciani), pur essendo nato in Francia e non avendo mai corso in Italia. Roba da mondo sommerso come potrebbe suggerire la madre, Islandia (altro soggetto sconosciuto e scritto con refuso), tanto per fare il verso a un celebre romanzo (Viaggio al Centro della Terra di Jules Verne) che abbiamo in lettura e che è ambientato nell'isola collocata all'estremità dell'Europa quasi in Canada. Resta comunque un soggetto quasi Omissis in Italia, i latini dicevano nomen omen... che sia un segno del destino che richiama la linea parentale del citato Omissis? Resta un Misterium da vedo doppio... Di lui risulta una vittoria sui 1.300 metri a Lysa a due anni, in una prova che vedeva restare al palo una reginetta della Disco ovvero Donna Summer, e tre non piazzamenti con debutto avvenuto in Francia. E' rientrato un paio di settimane fa con in sella Michal Mach in una condizionata a Pardubice vinta da Touch of Genius e corsa anche da Ringmaster che dovrebbe essere uno dei tre anni preparati da Vana sr. Sorprende che a presentarlo non ci sia Gregory Wroblewski, abituale allenatore della Pegas, bensi Lisek il quale ritorna in Italia dopo otto anni e vi debutta in siepi, prima di domenica ha corso a Merano in una sola prova, il Pr.Pennes, con due soggetti finiti lontani dal marcatore: Trymerous e Martin's Tour. Benvenuto comunque alla Pegas, apparsa per la prima volta in Italia nel 2010 con un soggetto chiamato Broker (caduto a Grosseto) con cui ha anche vinto per la sua prima volta in Italia, a Merano, nel Pr.Sinigo (paese di Paolo Favero, per giunta). Si ricordano poi i piazzamenti nella Gran Corsa Siepi di Grosseto (L, seconda con Rare Delight nel 2010), nel III Steeple Chase di Treviso (L, seconda con l'ottimo Duero) e nel Val d'Adige edizione 2011 (L, seconda con Sorbon). Pericoloso ma non di affidamento.

Paolo Favero si affida a tre pedine, tutte in giubba fucsia, con Josef Bartos incaricato di montare Big Ro che giunge dalle scuderie di Raffaele Biondi. Non ha entusiasmato in piano, pur essendo andato vicino ad aggiudicarsi una maiden a Napoli a febbraio. Il cavallo che lo ha battuto, Golden Jimmy, ha corso altre quattro volte senza più piazzarsi (vendere comprese). Ciuchino in piano, da reclamare o discendenti di minima. Non convincono molto neppure gli altri due. Plenary Power, acquistato a Tattersalls per 2.500 sterline, ha corso solo una volta in carriera, a Milano, perdendo la partenza finendo poi vicino a una serie di ciuchini. Emmanuel Reinhardt in sella. Più sondabile invece Katros, ceduto dal suo allevatore Riccioni, ma livello da vendere anche per lui. Ha corso quattro volte in carriera, piazzandosi una sola volta a vendere, a Grosseto, a febbraio. In questa corsa ha avuto ragione di Rivi Freddi (livello in piano simile) e Kandhamal, poi vincitori in siepi, ed è stato battuto dalla regolare Chanel Tango. Dei tre, anche se montato da Fuhrmann, è quello che preferisco.

Arriva dalla Germania Best Princess, nuovo acquisto della scuderia Ghiotti per il trainer di Ilenia Nero. Non corre da ottobre, e pur essendo una globe trotter (schierata in tre nazioni diverse, diventano quattro con domenica) non ha quasi mai convinto. Oggetto misterioso da subire.

Troviamo Wroblewski all'angolo di Jariko che pure difenderà i colori di una scuderia solitamente affidata a Vana sr, la Vocetka di Big Mago. Roberts in sella per questo soggetto che ha vinto due volte consecutive a Bratislava sui 1.200 metri, non ripetendosi su distanza maggiore a Vienna. Mi piace, da tenere in considerazione al gioco. Wroblewski è una vecchia conoscenza in Italia, dove vi ha debuttato quindici anni fa vincendo subito al debutto con Fanti Dancer, in uno steeple a Merano (cavallo con cui ha vinto anche in Svezia). Ricordiamo poi, senza citare per non correre in fallo il Sir Wilde scuola La Gavardina, Dorian Gray (che gli ha regalato il secondo successo in Italia, il primo a Pisa nel 2001), l'indistruttibile Dalfors (2° nella Gran Corsa Siepi di Milano, Gr.1), Janosz (vincitore del Tagliabue a Merano, Gr.3) e il grigio Duero (migliore piazzamento nel G.P.Merano, il quarto posto) che forse è stato il suo miglior soggetto presentato in Italia.

E' però Sbarazzino la nostra prima scelta, non che il figlio di Scopa d'Assi e di Red Rocks, che raggiunge Hawk Wing quale stallone più rappresentato (sei figli in pista anche per lui nella stagione), sia un campione. Si tratta di un elemento che si è sempre piazzato nelle sette corse disputate, prove di medio basso livello ma qualità che potrebbero migliorare sui salti. Arriva dalle scuderie Grizzetti che lo ha passato a Francesco Contu, per i colori della sua scuderia di punta, la Milano, in sella Davide Columbu. A mio avviso è la base su cui fare gioco. Rientra da ottobre. Proviene dal medesimo allevamento, Immobiliare Casa Paola (già conosciuta nell'anno per Wiston), Mr Ambrogio che curiosamente sembra fare il verso al miglior tre anni di Contu, cioè Mr Vittorio. E' ancora Contu a presentarlo per i colori di Franco Tronconi che lo ha tolto a Maurizio Manili e che, dopo aver ceduto Rum Dum, torna in prima persona in ostacoli dopo i successi di Feelgood. Cavallo di minima, otto corse con cinque quarti posti come migliore piazza. Andrea Manuele in sella, concreta sorpresa ma nulla più.

Grandissima considerazione, è la nostra seconda scelta perché in piano è quello che sembra aver dato migliori risultati anche se discontinui, per Vespro Place ancora della premiata ditta Incolinx, con Davide Satalia in sella. E' figlio di Halling di cui ricordiamo quell'Halling Joy che regalò il primo Gran Premio Merano a Paolo Favero in un'edizione con strascichi thrilling che portarono alla sospensione della vittoria per alcuni mesi, poi però non revocata, con l'allenatore di Sinigo che vinceva anche in altre sedi e calava il tris sul campo grazie alla doppietta di Sharstar.

Ha già corso contro Vespro Place, subendo pesante distacco, Silver Tango, figlio di quella Mamacita Tango caduta al muro nella giornata inaugurale della stagione altoadesina. Rientra da ottobre dopo due prove in cui ha chiuso "lontano" dai penultimi. Estremo outsider affidato a Raf Romano.

Il nostro terzo cavallo è il fratellastro di Valdivizze: Sadowa d'Arcadia della First Racing, col duo Marcialis-Pollioni che difficilmente sbaglia un colpo. Si tratta di un altro soggetto, categoria medio-bassa, molto regolare e già protagonista di tre vittorie, l'ultima ad aprile. In siepi potrebbe migliorare di livello.

Completano il campo l'estremo outsider figlio del trionfatore di Ascot Yeats (autore di uno storico poker nella Gold Cup), ovvero Kontigo (sempre finito ultimo, lontano dal penultimo, in piano) della Corsadoro (terzo cavallo preparato da Bastianelli, dopo Le Domaine e Last Scream) e Chang (due piazzamenti in Polonia in autunno).
Corsa da gustare e che promette quote anche se c'è un trio che in piano ha mostrato credenziali forse superiori agli altri.

Pronostico Mancho: Sbarazzino (base piazzata), Vespro Place, Sadowa d'Arcadia, Signum, Jariko.

e
Il ritorno della DS PEGAS con JAN FALTEJSEK
Nella foto Kamelie.
(Foto di Matteo Mancini).

E passiamo ora al Merano, ottava prova o meglio guest race della giornata. Si sostituiscono due lettere e si passa da Merano a Milano, listed race, con campo di gara aperto da un soggetto de La Nuova Sbarra dal nome inequivocabile: Another Way che non vuol dire aver sbagliato il percorso come disse Ale Pollioni a Orso (non Joe Bugner, che non è una storpiatura di Gianni Bugno visto il Passo dello Stelvio e la Cima Coppi di giornata al giro) nel commento post gara del premio Primi Salti, corso e vinto lo scorso anno con Fantastico Daniele. Siamo, a livello di tifo (impegno comunque difficile), per l'eroe della risaia di Firenze (seconda una Nuova Sbarra) di estrazione Culture Club ma senza karma nell'andare verosimilmente davanti. In sella il fantino mostrato a inizio pagina, giusto per completare una chiusura che in narrativa viene definita "circolare". Attenzione però ai reduce del derby di Roma. C'è Firun della Rencati e il figlio del "racconto del gatto" Panther Cat di Bietolini. Pericolosissimi poi Freefromcare e Right Connection. Corsa comunque interessantissima, buon divertimento a tutti...!

Il numero delle corse e la divisa in completo viola di YEATS,
omaggio al Premio Nobel per la letteratura irlandese,
si rivolge ai due figli impegnati in siepi: RUM DUM e KONTIGO
e dice loro: «Ora rifatevi dare le chiavi per chiudere l'ippodromo che
tutte le volte devo interpellare CHI L'HA VISTO per farvi ritrovare!» 
(Foto da racingpost.com aka correndo pali).

Nessun commento:

Posta un commento