venerdì 15 febbraio 2019

Presentazione Corse, San Rossore, Pisa.


L'ALLENATORE SCRITTORE GUILLAUME MACAIRE GIUNGE A PISA PER SCRIVERE LA STORIA.

Il top trainer francese, per la prima volta in carriera, fa tappa a Pisa pronto a mettere le mani sulle due principali corse di gruppo pisane. Athena du Berlais e Candalex i due nomi per il Criterium d'Inverno e la Gran Corsa Siepi Nazionale.

GUILLAUME MACAIRE
un numero UNO.
(Foto 

Commento a cura di Matteo Mancini
Appuntamento con la storia, domenica, in quel di San Rossore. L'asso francese Guillaume "Guglielmone" Macaire, più volte trionfatore della classifica in ostacoli in Francia, cinque volte laureato nel Gran Premio Merano (l'ultima volta con un devastante Le Costaud, nell'edizione 2018), tra i cinque migliori allenatori in ostacoli d'Europa, scende per la prima volta a Pisa. 
Personaggio poliedrico che non passa inosservato, definito in patria "un professionista atipico", Guillaume Macaire è un vero e proprio artista, tra gli allenatori dell'ostacolismo, di rilievo mondiale. Lo si capisce già da come si presenta, amante dei cappelli e dei colori sgargianti, veste in modo spesso eccentrico ed è di pronta battuta. "Nel suo carattere c'è un po' di follia" si legge in alcuni articoli. Capo autoritario sul luogo di lavoro, dispensa ordini e sovente deve ricorrere alla voce alta per spronare i suoi e richiamarli alla maggiore concentrazione. Dunque allegro ed estroverso fuori tanto quanto serio e motivato nei campo di allenamento. "E' un personaggio che si accende facilmente... i suoi sproloqui sono leggendari" affermano gli appassionati francesi, ridacchiando sotto i baffi.
Nato a Compiegne nel 1956, entra nel mondo dell'ippica senza aver un background familiare alle spalle. Fatale, dice, è stato l'ingresso in un ippodromo all'età di otto anni in compagnia dello zio. Inizialmente gareggia come gentleman rider poi intraprende la carriera da allenatore a partire dal 1979. Gli inizi non sono facili, va anche in Inghilterra per affinare la lingua e vedere i diversi metodi di allenamento. Al rientro però deve fare di necessità virtù. Ha pochi soggetti per le mani che lavora sulla sabbia dei boschi di Compiegne. Vince la prima corsa da allenatore a ventritre anni, al primo anno di professione, in una piana sui 2.400 m. di Saint-Cloud grazie a un cavallo di sua proprietà che si chiamava Le Beage, nipote di Ribot e O'Grady e figlio di un cavallo che si chiamava Sir Ribot. Decide poi di spostarsi a Maisons-Laffitte dove rimane, con una dozzina di effettivi, due anni apprendendo i trucchi del mestiere da Jean Paul Gallorini, a sua volta affinati sul vecchio metodo di André Adele incentrato sugli insegnamenti del Barone Finot. Si stabilisce in seguito a La Roche-Chalais rispondendo all'invito di un proprietario locale, Robert Vallat, in cerca di un nuovo allenatore a cui affidare la propria scuderia. Segue poi il passaggio definitivo a La Palmyre. A convincerlo per la nuova destinazione è la vicinanza al mare, in particolare alla spiaggia dove destina i propri allievi per allenamenti sulla risacca, ma anche alla foresta e ai sentieri boschivi, ideali per fare fondo sulla sabbia. Nel corso degli anni ha avuto a disposizione anche 100 allievi in una stagione, ha vinto praticamente tutto in Francia e all'estero vincendo a ripetizione la classifica allenatori transalpina dal 2003 a oggi, marcando un record di vittorie annue fatto di 282 successi nel 2015 (il precedente record era di 263 successi, sempre firmato Macaire). Ha vinto in carriera, oltre che in Francia (tre volte vincitore del Grande Steeple Chase di Parigi), Inghilterra (nel 2000, nel 2002 con 23 vittorie, anche in prove di Gruppo), Svizzera, Belgio e Italia. 
Ha vinto per la prima volta in Inghilterra nel dicembre del 2000, sulla pista di Chepstow, in chase con Imperial de Thaix e in hurdle con Jair du Cochet (nel Welsh Finale Junior Hurdle, Gr.1). Con quest'ultimo soggetto ha altresì vinto il Premier Hurdle (Gr.2), nel 2002, ad Haydock e ancora due Gruppi 2 a Cheltenham, un altro ad Huntingdon, una Listed a Newbury, nonché il Pertemps Aviation Resources Feltham (Gr.1) a Kempton. Vincitore poi a Chepstown, nel 2001, con Tempo d'Or nel Worthingon Classic Finale Junior Hurdle (Gr.1). Nel territorio inglese ha dunque vinto sette corse di gruppo di cui tre Gruppi uno.
Nella nostra penisola ha corso, fino a oggi, solo a Merano, diventando un vero e proprio mattatore. Un personaggio la cui ombra è di per sé sufficiente a gettare nello sconforto i colleghi italiani. Ha vinto cinque edizioni del Gran Premio Merano, spesso e volentieri con soggetti che hanno triturato gli avversari in forza a un treno di gara, dagli stessi scandito, a dir poco devastante.
Ha vinto subito alla sua prima corsa disputata nel nostro confine, nel settembre del 2003, vincendo il primo dei suoi cinque Gran Premi Merano con Tempo d'Or davanti di diciassette lunghezze al Favero (al suo miglior piazzamento in carriera, vincerà poi in seguito tre edizioni) Gold Generator. Vi ritornerà nel 2004, secondo nel Gran Premio Merano con Mont Misere (battuto di una lunghezza e mezzo dal ceko Masini). Prenderà parte a tre corse nel 2005, primo nella Gran Corsa Siepi di Merano con L'As de Pembo (quattordici lunghezze rifilate al Favero, colori Albertoni, Halling Joy poi vincitore del primo Merano conquistato dall'allenatore di Sinigo), secondo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano con Westos, fuori causa nel Merano per un errore di percorso del fantino Ricou in sella a Domirome. Soluzione quest'ultima emulata l'anno successivo da L'As de Pembo, scartato nel Gran Premio sempre con Ricou in sella e poi terzo nell'edizione 2007 e secondo nel 2008. Vincerà la sua terza corsa in Italia in una condizionata in steeple grazie a Rigoureux nel 2008.
Ancora a Merano nel 2009, con un deludente quinto posto di La Fille d'Or nella Gran Corsa Siepi di Merano e un terzo de Le Bazin nel Gran Premio Merano.
Nel 2010 ha marcato la prima doppietta in Italia nel Grande Steeple Chase d'Europa con vittoria di Rigoureux su Le Bazin. Quarto nel Val d'Adige con Atlantic Mist. Secondo successo nel Gran Premio Merano, quinta vittoria in Italia, con Rigoureux sempre nel 2010.
Nel 2011 Macaire presenta la carta Ole Companero, terzo in una prova preparatoria poi caduto nel Merano. Male Talipsso Track in una prova di contorno, solo quinto. Vince comunque il terzo Gran Premio Merano con il dominio di Chercheur d'Or, seconda vittoria di James Reveley.
Il 2012 riserva un mancato piazzamento nel Val d'Adige e un secondo nel Grande Steeple d'Europa con Allen Voran poi caduto nel Merano comunque vinto, per la quarta volta di Macaire, da Rigoureux (doppio per il cavallo).
Torna a Merano dopo una pausa di tre anni in occasione del meeting del Gran Premio Merano del 2015 cogliendo un secondo posto nel Grande Steeple Chase d'Italia e i due più bassi gradini del podio nel Gran Premio Merano con il redivivo Ole Companero e Marinas.
Nel 2016 parte subito forte con due vittorie su due grazie a Le Costaud e Quick Davier. A settembre è di nuovo secondo nel Gran Premio Merano con Allen Voran. L'anno successivo perde a tavolino il Premio dei Giovani, secondo con Sainte Saone, per conquistare per la terza volta il Grande Steeple Chase d'Europa  (Styline), per la seconda volta il Vanoni (Defit d'Estruval) e per la prima volta sia la Corsa Siepi dei 4 Anni di Merano (Candide) che il Premio Steeple Chase d'Italia (Defit d'Estruval). Nel 2018 il quinto timbro sul Gran Premio Merano e il trionfo nel Criterium d'Autunno (Athena du Berlais). Un curriculum che parla da solo.
Appassionato d'arte in generale, si diletta a dipingere con un occhio di riguardo all'impressionismo, ma anche alla pittura a olio con soggetti caratterizzati dai propri cavalli. Ha anche pubblicato due libri ovvero A pied, a cheval ou en voiture (2014) e A la plume Sergent Major ou a la mine de plomb (2016), nelle interviste però assicura sempre di aver allestito una sterminata biblioteca costituita di libri incentrati sul mondo dello sport equestre. "Mi ci son voluti venti anni, ma l'ho quasi completata" assicura a Le Parisien. Un ulteriore hobby è quello della vela. Dunque un personaggio che non è certo privo di interessi. San Rossore ha l'onore e il privilegio di poterlo ospitare nelle proprie strutture e la sua presenza è sufficiente a scrivere una nuova pagina di storia. Tra i tanti sterminati personaggi che hanno impreziosito il valore delle corse in quel di Pisa, Guillaume Macaire è senza ombra di dubbio uno tra i più rilevanti in assoluto. Dunque applauso subito anche per la semplice presenza e un grazie per aver reso, un po' come fece lo scorso anno Pavel Vovcenko (pur se con sfortuna), Internazionale (con la "I" maiuscola) la giornata.

PRESENTAZIONE CORSE
Il programma si apre col Premio Pardubice, prova solitamente effettuata sul percorso cross, ma quest'anno trasformata in uno steeple sui 3.500 metri per cavalli di quattro anni. Si tratta di una vera e propria rivincita del Premio Prova d'Assaggio. Andoins ha tutto per ripetersi, pur se notevolmente penalizzato al peso. Il portacolori Aichner è esploso sugli ostacoli alti italiani e ha battuto senza possibilità di appello gli avversari. Avrà di contro la novità Moorhouse Lady, femmina reclamata a Pau da Christian Troger, che sfodera un'eccelsa linea riproduttiva costituita dagli specialisti in ostacoli Balko, per linea paterna, e Ballingarry, sulla linea materna. La cavalla è ancora maiden ed è stata valutata 55 punti di rating francese, reclamata per 13.000 euro. E' un rating non eccelso. Legend of Gods, a esempio era valutato 57 punti. Andoins era assestato su un 58 di rating. Ragion per cui indichiamo la cavalla come la controfavorita. Degli altri massima considerazione per Storm Again, brillante a Pisa, ma strabattuto da Andoins. Dura per gli altri tre.

Pronostico Mancho: Andoins, Moorhouse Lady.

Di eccezionale livello il Criterium d'Inverno (Gr.2) sui 3.500 metri, per cavalli di quattro anni, che ha visto l'adesione dei migliori classe 2015 ammirati in Italia (manca il solo King Heart). Fari puntati sulla femmina Athena du Berlais, 65 punti di rating, presentata dal "mostro" Guillaume Macaire. Già vincitrice a Merano nel Criterium d'Autunno (Gr.1), pur se non in modalità schiacciasassi, si è ripetuta in Francia ed ha perso per un'incollatura una Listed a Compiegne. Quanto basta a valerle il ruolo di favorita. Dovrà comunque vedersela contro un equilibrato e qualitativo quintetto di rivali. Raffaele Romano ripropone Leonardo da Vinci, che dovrebbe crescere rispetto al secondo posto nella Corsa Siepi dei 4 Anni (L), e soprattutto quel Mensch che rientra dopo lo strepitoso successo nel Berlingieri (Gr.2). E' forse quest'ultimo, pur se da verificare sul tracciato pisano, il rivale più ostico per l'ospite francese.
Della partita anche Imperial Red, vincitore nella Corsa Siepi dei 4 Anni, e Time Fatal. Da non sottovalutare Moved, che ha dimostrato di valere la categoria, che tuttavia sembra livemente inferiore rispetto ai rivali.
Davvero una gran bella corsa, perfettamente riuscita e con tutti i partenti titolari di chance consistenti.

Pronostico Mancho: Athena du Berlais, Mensch.

Meno riuscita la Gran Corsa Siepi Nazionale (Gr.1) che paga lo scotto dell'assenza dei saltatori di scuderia ceka che bene avevan fatto nel 2018. Arriva comunque un allievo di Guillaume Macaire a nobilitare il campo partenti. Si tratta di Candalex. Soggetto molto regolare, 66 punti di rating, pur se non ancora vincitore in pattern race. Il rating, per fare un parallelo, è un punto inferiore a quello dello Champ de Bataille poi importato da Aichner. Quanto basta a valergli il ruolo di favorito.
Dovrà vedersela con Live Your Life che ci attendiamo in progresso e Mezajy, a maggior agio sui 4.000 metri rispetto ai 3.500, anche se il ruolo di controfavorito sarà riservato al vincitore uscente della Gran Corsa Siepi di Pisa (Gr.3) Morning Star. Dietro a questi chance al lumicino per Karelcytic, estremi outsider Nando e Ranger No Risk (completamente fuori categoria).

Pronostico Mancho: Candalex, Live Your Life.  

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