venerdì 10 febbraio 2023

Presentazione corse: NENI DA ZARA, edizioni 2023. San Rossore, Pisa.

NEL NENI DA ZARA (GR.3), RAMUNTCHO CONTRO LE NOVITÀ FRANCESI PER REGALARE LA PRIMA VITTORIA IN UNA PROVA DI GRUPPO AL PADRE KAP ROCK DOPO DIECI ANNI DI MONTE.


Servizio di

Matteo Mancini


Prima del letargo alla maniera dell'Orso Grizzlyno, domenica, a partire dalle 14.00, è in programma il meeting in ostacoli dei gran premi di Pisa. Un programma versione diabolica e non certo in memoria del Satanasso conosciuto dagli specialisti: 6 alla prima, 6 alla seconda e 6 alla terza, i partenti agli ordini di Bircolotti che a Siena ha visto il Drago trionfare, ma non quello cattivo. Inevitabile, dunque, trovare i colori dell'INFERNO fin da inizio programma.

Apertura col GRUPPO 3, riservato ai novizi di quattro anni, sui 3500 metri in steeple.

Si parte con la storia, versione giorno della memoria (per non dimenticare ed esser costretti a ricorrere al proverbiale fosforo, in uso anche in certi uffici dirigenziali), di chi ha fatto, insieme ad altri, la vera fortuna dell'ippica.

A precedere la lettura dei partenti non può dunque che esserci il tributo a una leggenda dell'ostacolismo, ruolo che ai giorni di oggi viene inseguito da Josef Aichner qua, tanto per cambiare, favorito netto.

Va in scena l'omaggio al Conte Neni da Zara, indimenticabile proprietario, tra gli altri, di Noara (da non confondere con la leggenda Nogara, pilastro inevitabile per chi mastica la razza del Purosangue Inglese, o con Nagara che relegò al terzo posto Monte Franco nel Grande Steeple Chase di Milano del 1948), cavalla che ha vinto nel 1952 il premio dei premi ovvero il Grande Steeple Chase di Roma, una competizione che ha elevato sull'olimpo della gloria nomi come quelli di Giuseppe Satalia e Gladio Romano Cirini. La storia dunque, dicevamo, certamente non si ferma a questo “premietto”. Da celebrare infatti c'è il pazzesco poker consecutivo che fece tremare la Scala reale di Milano, tra il 1942 e il 1945, ottenuto nella Gran Corsa Siepi di Milano. Una pazzesca affermazione avviata da un cavallo che porta il nome della scuderia della madre di Paolo Favero (che si sarebbe commossa all'occasione), a seguire altre due affermazioni nella gran classica meneghina per un totale di sei acuti. Da ricordare inoltre e soprattutto il trionfo nel 1949 con Ermellino nel Gran Premio Merano, cavallo capace di affermarsi tre anni dopo (nel 1952) anche nel Grande Steeple Chase di Milano. Altro nome iconico lo si deve a Ugolino di Neri, capace di compiere nell'anno 1945 un invidiabile double nella Gran Corsa Siepi e nel Grande Steeple Chase di Milano. A parte il cross (prova regina ai livelli del Grand National, così è stata presentata nei corsi di formazione tenuti dalla scuola giullaresca di equitazione: aha aha aha), non mancano i successi alle Capannelle, teatro di elezione (prima della SCANDALOSA chiusura dell'impianto ramo ostacoli, dove queste prove venivano apprezzate dal competente pubblico di appassionati, compresi quelli del bar) del premio dedicato alla memoria di questi blasonati colori. Neni da Zara, tra il 1949 e il 1965, alzò le coppe in quattro edizioni della Gran Corsa Siepi di Roma, grazie al contributo di un altro crack di scuderia (Capestrano). In bacheca anche una Gran Corsa Siepi di Merano (edizione 1964) conquistata dalla leggenda Mattei, fantino di scuderia nella parte terminale di carriera della stessa. Lasciamo poi immaginare agli amanti della poetica i successi nelle altre prove di contorno in un pranzo però particolarmente oneroso da annaffiare col chinotto artistico.

La storia dunque non può che lasciar spazio al presente, poiché il mondo va avanti e the show must go on. Sei al via. Vediamoli nel dettaglio.


1. BERSKSHIRE PHOENIX

Berkshire Phoenix
(Foto Matteo Mancini). 

LA PRESENTAZIONE

Unico rappresentante di Paolo Favero in tutto il meeting, salvo due elementi in piano tra cui addirittura un Galileo (certamente non quello di Bohemian Rhapsody). Lontani ormai gli anni di gloria che portarono l'allenatore di Sinigo a inanellare una lunga sequela di scudetti tra gli allenatori interessati ai salti. Ancora vigente, credo di poter dire, il record di affermazioni consecutive nella speciale classifica siglato da Favero e difficilmente battibile dai colleghi.


LA GENEALOGIA

Figlio del velocista puro Bungle Inthejungle (attuale tasso di monta a 6.500 euro), modesto riproduttore da Exceed and Excel con tre soli vincitori in pattern race, di cui uno in Gruppo 1 nonché un prosecutore della linea chiamato al severo compito di inseminatore (per gli amanti di boxe, Rumble Inthejungle). Bungle Inthejungle è totalmente escluso dal ramo ostacoli (nessun vincitore oltre l'allievo di Favero), tanto che Berkshire Phoenix è il suo miglior prodotto in tali discipline.

Sulla linea femminile appare una semi-inedita da Sir Percy, sorellastra dello stallone pluri-vincitore in Gruppo 2 e Gruppo 3 dai 1.400 ai 2.100 m (2.000 euro a monta) Sri Putra e soprattutto di un vincitore di Gruppo 3 a Fairyhouse (Irlanda) in hurdle di nome Duty (da rilevare tuttavia che l'attitudine al salto è più ascrivibile al padre Rainbow Quest totalmente avulso dal cavallo qui oggetto di esame). Ottima la terza linea materna dove si trovano quattro vincitrici classiche, alcune delle quali capaci di generare campioncini in siepi.

Quanto basta per spingere Paolo Favero a sborsare 6.000 ghinee nel febbraio del 2022 alle aste di Newmarket, così da rilevare le prestazioni di Berkshire Phoenix, dopo dieci corse da maiden in piano, con un solo piazzamento in classe 6 sui 1.400 metri di Kempton, fondo all weather.

Carriera pressoché nulla al momento dell'importazione dall'Inghilterra, solo in parte riscattata in siepi.


LA CARRIERA

Protagonista nel 2022 fin dall'avvio della stagione dei tre anni, Berkshire Phoenix ha illuso di poter far qualcosa di importante. Positivo a Milano, dove ha conquistato la prima vittoria al suo secondo ingaggio relegando a 15 lunghezze Sopran Mistery e battendo, successivamente, Ramuntcho nel Berlingeri (Gr.2) ultimato al terzo posto in schiena a soggetti di caratura. Prove buone, letteralmente sgonfiate a Merano dove Berkshire Phoenix ha avuto dei problemi subendo pesanti distacchi. Comunque terzo nel Premio dei Giovani (L) a giugno e quinto nel Criterium d'Autunno (Gr.1), senza però avere voce in capitolo. Incapace di vincere a reclamare a Treviso, battuto dal modesto compagno di allenamento War Brave, è apparso in forma a Pisa. Secondo di Lady in the Lake in una maiden o vendere corsa sotto un cielo preda di una bufera di pioggia e su un fondo molto pesante, ha vinto il successivo ascendente battendo di nuovo Sopran Mistery. Terzo nella Prova d'Assaggio, ben indietro a Ramuntcho e Sopran Mistery, ha deluso nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L) dove è terminato ultimo senza mai avere ruolo così da riprovare in steeple.


LE CHANCE

Impiegato a ripetizione da Favero (quattro corse in trentotto giorni), torna in pista a distanza di ventuno giorni dall'ultimo impiego. Potrebbe riavere ricaricato le batterie, ma i valori visti in pista gli sono contro. Chiuso dai due di Aichner, che potrà assai difficilmente battere (soprattutto Ramuntcho), dovrà tentare di correre di rimessa all'estremissima attesa per provare ad artigliare un piazzamento nelle ultime battute finali. In sella l'esperienza di Jan Faltejsek. Favero ci spera, altrimenti sarebbe rimasto a casa. Resta comunque un ingaggio difficile.



2. FOLI SIFFAI

 

Foli Siffai
(Foto Matteo Mancini).

LA PRESENTAZIONE

Oggetto volante non identificato apparso a Pisa in modo fin troppo anonimo. Rilevata da Elia Tanghetti in Francia per 11.300 euro dopo un terzo posto a reclamare a Cagnes-sur-Mer, ha preso confidenza con la pista dando la sensazione di aver girato un gran bel film. Da rilevare la scelta di Raffaele Romano di non affidarla a Pastuszka.


LA GENEALOGIA

Figlia di Agent Segret (1.800 euro tasso di monta), soggetto molto modesto (vincitore di una Listed sui 2.000 m. a Longchamp) nipote sulla linea femminile della vecchia conoscenza Efisio, ma soprattutto fratellastro per linea materna di un vincitore della Gran Corsa Siepi di Cagnes-sur-Mer (L). In cinque anni di monte, vanta sei vincitori in ostacoli in Francia, di cui una vincitrice (Rose Secrete) in categoria Listed sullo steeple di Compiegne.

Modesta anche la linea femminile dove figura una produzione piuttosto copiosa che ha stentato addirittura a scendere in pista. Foli Siffai è il sesto prodotto, ma solo la seconda a essere scesa in pista, con un fratellastro vincitore di tre corse in ostacoli in terra francese in categoria di minima.


LA CARRIERA

Nove corse in ostacoli in Francia, tra steeple e siepi, con una punta rating di 55 punti. Ha corso, perlopiù, in provincia e senza impressionare. È su un terzo posto in classe 4 a Jallais, migliorato con una vittoria in steeple a Cagnes-sur-Mer, categoria reclamare, alla terza uscita sugli ostacoli alti. Ignorata in sede d'asta a 10.000 euro, ha trovato estimatori dopo il terzo posto in medesima categoria sulle siepi della pista della Costa Azzurra. Ha deluso al debutto a Pisa, dove si è completamente disinteressata alla corsa.


LE CHANCE

Di difficile valutazione. Se la precedente prestazione fosse reale non avrebbe la minima chance. La carta contribuisce a rafforzare tale impressione perché la genealogia non invoglia all'azzardo. L'occhio attento, tuttavia, dice che la precedente volta ha girato un film, pur se non apparsa particolarmente bella al tondino. È da considerare solo piazzata (il rating di Ramuntcho la chiude). Dovrebbe avere gran quota.



3. JAMES BOND CHANAY

James Bond Chanay
(Foto: canalturf.com)

LA PRESENTAZIONE

Novità assoluta per l'Italia, per i colori della signora Francesca Sepe, frequentatrice delle scuderie della Razza Dormello Olgiata e da sempre grande appassionata di ostacoli, fin dal successo non ufficializzato seppur conquistato a Pisa sotto le sirene continue e risonanti da Inferno (da Isadora, 1993).

Giampaolo Luisi al training lascia immaginare un nome di appoggio, ma magari è solo un'impressione.

Arriva dalla Francia dove era allievo della frusta d'oro David Cottin.


LA GENEALOGIA

Figlio di Tirwanako, stayer di gran fondo vincitore in categoria Listed in Francia. Non certo trascendentale in razza ma con punte di valore in ostacoli, lo ricordiamo, oltre per essere padre di INFERNO (da Donna Serra, 2018), per aver generato Prince d'Orage, vincitore del Vanoni (Gr.2) a Merano e quarto nella Gran Corsa Siepi di Merano (Gr.1), Adrimel, vincitore in hurdle in Gruppo 2 a Warwick, e Gabynako, cinque volte piazzato in Gruppo su piste quali Cheltenham e Punchestown.

Interessante l'incrocio sulla linea femminile con Authorized (riproduttore anche di vincitori del Grand National di Aintree), a farne un prospetto perfetto per le prove inglesi, probabilmente bisognoso di piste ad ampio spettro.

La madre è un'inedita generata da una fattrice velocista, che ha dimostrato barlumi di qualità in razza nel settore ostacoli, producendo una vincitrice in Listed a tre anni sulle siepi di Auteuil (poi ridimensionata in Inghilterra) e un altro tre anni (Eragon de Chanay) terzo e quarto a Cheltenham e Doncaster in Gruppo 2 poi calato di rendimento con la maturazione.

La sensazione è che si tratti di soggetti precoci.


LA CARRIERA

Soggetto molto regolare, pur se in categoria reclamare. Sorprende che sia stato quasi sempre ignorato dagli acquirenti, aspetto che lascia supporre un qualche problema fisico. Il curriculum però dice altro. Ha corso tanto. Tredici volte in pista, sei volte negli ultimi due mesi, ottenendo una sola vittoria, peraltro a reclamare, per una punta rating di 59.

A luglio ha battuto di otto lunghezze, in steeple, una figlia di Morandi, quella Costa Rica che a Merano è seconda nel Criterium d'Autunno (Gr.2). Una prestazione questa da tenere in considerazione.

Reclamato a Pau dopo un secondo posto a reclamare dalla signora Tania Mingozzi per 15.100 euro, arriva in Italia con la sensazione di poter recitare un ruolo in categoria superiore rispetto a quella avuta oltralpe.


LE CHANCE

Può essere l'unico in grado di battere Ramuntcho che, tuttavia, in Francia ha frequentato ben altre categorie. Occhio però agli incroci in terra di Francia dove il rating dice che Ramuntcho è stato battuto da soggetti con rating attorno al 56.

Potenziale sorpresa della corsa. Pavel Slozil in sella.


4. LADY IN THE LAKE

Lady in the Lake
(Foto: Matteo Mancini).

LA PRESENTAZIONE

Intelligente scelta di Davide Viola che, chiuso dai soggetti dichiarati partenti nel Criterium d'Inverno, prova a rimescolare i valori degli avversari dirottando in steeple questa figlia di Affaire Solitaire, piaciuta al debutto in siepi ma poi in regresso.


LA GENEALOGIA

Quasi del tutto priva di riscontro la genealogia in ostacoli, se si eccettua l'attitudine offerta dal nonno materno Manduro. Lady in the Lake è un prodotto dal primo anno di monta del vincitore in Gruppo 3 Affaire Solitaire (4 vittorie in Francia dai 1.600 ai 2.000 m.), un erede di Danehill Dancer disponibile al tasso di monta di 2.500 euro (dopo gli iniziali 3.000 euro quando era operativo presso la Razza Ticino). Produzione inedita in ostacoli, modesta in piano pur essendo stato lo stallone più richiesto in Italia nelle stagioni 2019 (51 monte) e 2020.

La madre è una sorellastra di Silver Cup, vincitrice del Regina Elena (Gr.2) e di svariati Gruppo 2 statunitensi, nonché del vincitore (modesto) in ostacoli Toi Meme.


LA CARRIERA

Inedita in piano, se si eccettua il quinto posto ottenuto al debutto in una maiden di Pisa. Ha vinto in siepi, svariati mesi dopo, alla quota prossima al 40 a 1 al rientro, in una giornata da tregenda dimostrando una grossa attitudine ai terreni faticosi. Alle sue spalle, ad appena due lunghezze, terminava Berkshire Phoenix. Fortemente ridimensionata nelle due successive prove, non ha palesato gli attesi miglioramenti.


LE CHANCE

Nulla più di una sorpresa. Debutta in steeple con l'intento di provare ad artigliare un gradino del podio. Dovrà tenere d'occhio le due novità francesi e Berkshire Phoenix, più difficile operare sui due Aichner.



5. RAMUNTCHO

Ramuntcho
(Foto: Matteo Mancini).

LA PRESENTAZIONE

Imbattuto sulla pista, ha dato dimostrazione di essere superiore a questi avversari. Qualcuno, probabilmente, lo reputa un prospetto in grado di dominare anche a Merano, la sensazione però non è quella di essere alle prese con un cannibale. A ogni modo, nell'occasione, appare superiore per meriti e carta anagrafica.

Acquistato yearling, tramite Davide Satalia, alle aste Arqana per 16.000 euro.


LA GENEALOGIA

Linee di sangue da saltatore provetto, pur se non esaltate dalla linea paterna. La sua è la migliore carta del lotto. Figlio del modesto ostacolista Kap Rock (tasso di monta oscillante da 1.200 a 2.000 euro), vincitore di una sola condizionata a tre anni in siepi ad Auteuil e destinato all'attività di riproduttore solo per l'essere fratellastro del caporazza Kapgarde. Una carriera anche questa non esaltante. Ramuntcho è un prodotto dell'ottava stagione di monta tutte dedicate ai saltatori. Nessuno vincitore di Gruppo. Si segnalano unicamente tre vincitori in Listed, tra Auteuil e Pau, tutti in siepi, nonché Sharock, secondo classificato nel Vanoni (Gr.2) a Merano. Ramuntcho, dopo tanto attendere, potrebbe dunque essere il primo vincitore di Gruppo da Kap Rock.

Più interessante la linea materna, dove troviamo l'incrocio col caporazza Martaline. La madre Styline è una vincitrice del Grande Steeple Chase d'Europa (Gr.1) di Merano, corsa che ne ha chiuso la carriera, all'età di cinque anni, a coronamento di un filotto di cinque vittorie consecutive, per un totale di 10 vittorie in 19 uscite. Ha generato, oltre Ramuntcho, un altro vincitore in ostacoli, protagonista di un filotto di quattro vittorie consecutive in classe 2 e 3 nella provincia francese.

Interessante la seconda linea materna, con una cavalla arrivata in maturità a piazzarsi in Listed in steeple a Pau che ha generato sei vincitori in ostacoli di cui due classici.


LA CARRIERA

Sviluppato con gradualità da Vana jr, Ramuntcho ha corso meno di altri ed è progressivamente cresciuto di prestazioni dopo i primi approcci interessanti, ma non impressionanti. Provato in Francia in classe 2, è stato rispedito al mittente senza tanti complimenti.

A Pisa, in steeple, ha passeggiato tornando su prove di qualità.


LE CHANCE

Favorito netto, in virtù anche dell'attitudine al percorso. La sensazione è che a Pisa abbia incrociato le armi con soggetti poco performanti. Andrà davanti e sarà il cavallo da battere, forte anche del periodo di grazia di Bartos (no che la cosa faccia notizia) e della protezione di Sopran Mistery. Chi può pensare a una vittoria in mano, potrebbe tuttavia restare sorpreso.



6. SOPRAN MISTERY

Sopran Mistery
(Foto: Matteo Mancini).

LA PRESENTAZIONE

Gregario del favorito, ma sellato da allenatore diverso. Raffaele Romano, tramite Aichner, lo affida allo slovacco Matusky. Scorterà Ramuntcho all'ipotetica vittoria, preparandosi ad arginare attacchi di eventuali grosse sorprese. Appare in assetto e in buon stato di forma anche se restio a vincere.


LA GENEALOGIA

La carta, nonostante le apparenze, rivela i tratti di un saltatore non di ripiego, nonostante il padre sia inventato per il ramo ostacoli. Rispetto agli altri brillano i 12.500 euro di monta del padre, somma peraltro raddoppiata rispetto al valore di inizio carriera. Figlio di Cotai Glory, fratellastro per linea paterna del padre di Berkshire Phoenix, si tratta di un velocista puro (4 vittorie tutte sui 1.000 m.) duplice vincitore in Gruppo 3 a Goodwood e Newbury, secondo in Gruppo 1 ad Ascot. La velocità quale caratteristica del bagaglio tecnico, non a caso non è mai stato impiegato sopra i 1.200 metri. Non eccezionale in razza. Ha generato tre soli vincitori di Gruppo, tra cui il velocista The Platinum Queen, vincitore in Gruppo 1 a Longchamp.

Cotai Glory è un corpo estraneo al reparto ostacoli. A parte Sopran Mistery, sono scesi in pista solo altri due prodotti (in Irlanda e Inghilterra) che peraltro non hanno concluso le relative prove.

La madre è un prodotto che apporta ulteriore velocità (linea Barathea) seppur mitigata da un maggior fondo. Latita la qualità in razza. Ha generato un interessante stayer, vincitore in classe 3 a Doncaster, nonché il vincitore in ostacoli, dal nome tutt'altro che consigliabile vista la disciplina, Cascova (1 vittoria in classe 4 ad Ascot).

Interessante la seconda linea materna dove conquistano campo due saltatori longevi ed entrambi vincitori, uno dei quali in Listed a Cheltenham, per i blasonati colori di McManus, e in Gruppo 3 a Down Royal. Un vincitore in ostacoli anche sulla terza linea.

LA CARRIERA

Modesto in piano, è stato dirottato in ostacoli a inizio stagione scorsa. Estremamente regolare nei precedenti dieci ingaggi dove, a parte il debutto, è stato costantemente in zona podio (compresa la prova della caduta). Pur se declassato, fatica a trovare la vittoria, che gli manca dal 15 agosto, peraltro ottenuta per un'incollatura. È terzo nella Corsa Siepi dei 4 Anni di Pisa (L).


LE CHANCE

Seconda scelta di casa Aichner. Prestazioni alla mano è il contro-favorito (ha già battuto Berkshire Phoenix e Lady in the Lake), ma occhio a James Bond Chanay che potrebbe strappargli l'argento.



PRONOSTICO: Ramuntcho, Sopran Mistery.

Sorpresa: James Bond Chanay.

 

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